6 NOVEMBRE 2013 / 17 PERIODICO A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “ LA FONTANA “ PERIODICO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “ LA FONTANA “, via Libertà, 55 Praticello di Gattatico (RE) - Impaginazione e Grafica: Graziano Carloni Stampa:“ Tipografia Carloni” Nocetolo (RE) Tiratura n°. 1.600 copie. E-mail: [email protected] CAVALCANDO L’ONDA a cura di Giampaolo Sarti Un’importante azienda motociclistica di Varese ha chiuso lo stabilimento ed ha trasferito tutta la produzione in Austria. Duecentocinquanta dipendenti a casa e l’Italia ha gettato tutta quella tecnologia motoristica acquisita in quasi trent’anni di attività. Ma come mai questo? L’Austria non è l’India o la Cina in cui la mano d’opera costa molto meno, allora perché? In Austria il costo della mano d’opera è maggiore ma per un’azienda c’è una minore pressione fiscale, maggiori agevolazioni da parte degli enti locali e banche più ben disposte e favorevoli a chi presenta dei business plan seri, ci sono sindacati che tutelano la produttività aziendale condannando i pigri e gli assenteisti, ispettori pubblici molto più propositivi e meno prescrittivi, ecc.; quindi gli imprenditori si spostano. Lo stesso capita verso la Svizzera e alla fine ci troviamo con un aumento di disoccupazione, beni primari più costosi e le aziende che restano sono meno concorrenziali. Nel frattempo i nostri parlamentari cosa fanno? In primis cercano le metodiche più artificiose per darci la sensazione di non aumentare le tasse per poi colpirci in altro modo, infine si accaniscono gli uni contro gli altri per interessi di partito dimenticandosi completamente delle criticità della Nazione. Oggi, da qualunque parte ci giriamo, esiste solamente malgoverno; questo purtroppo è un fatto e non opinione. Le aziende chiudono creando disoccupazione, nessuno però si preoccupa di abbattere i costi pubblici diminuendo gli esuberi di personale di province, regioni, società municipalizzate ecc., i privilegi dei parlamentari, sottosegretari, ecc.; se questo non avviene un numero sempre più minore di aziende dovrà sostenere una percentuale di oneri maggiore. ASSURDO! Chi in un modo chi in un altro, TUTTI i partiti nazionali ci hanno dimostrato di essere degli onorevoli incoscenti e se poi dovessero anche operare in malafede sarebbero davvero degli onorevoli delinquenti. Ad oggi parrebbe che l’unico scopo che tutti hanno sia mantenere “ IL POTERE” . A cosa servirebbe però tale sforzo se dietro non ci fossero “VERI” interessi con diretti benefici? Tutti lo sappiamo, tutti lo diciamo ma in nome di un’ormai strasuperata nostalgia storica continuiamo a inneggiare alla destra e alla sinistra quando i loro attuali rappresentanti, privi ormai di quegli ideali che in ogni caso qualificavano quegli schieramenti, fanno solamente i loro personali interessi attraverso il partito patteggiando e, ci vien da pensare, facendo finta di discutere tra loro; BASTA! Tra poco anche nel nostro comune andremo alle elezioni e la lista civica della Fontana si metterà in discussione per decidere come operare. Tra le tante azioni, farà sicuramente anche quello che ogni gruppo politico fa in questi periodi: definizione del programma da perseguire, incontri tra i componenti e con gli altri gruppi per valutare la possibilità e la convenienza di percorsi comuni, ecc.. Tutto questo però verrà perseguito e realizzato con una differenza abissale rispetto qualsiasi altra compagine si ponga sulla piazza: lo zampillo della Fontana non guarderà ne a Numero Unico UN S.MATTEO VERAMENTE “ SPECIALE “ di L. Pattini e gruppo organizzatore Quest’anno la tradizionale fiera autunnale di S. Matteo, si è presentata con una fioritura di eventi nuovi e spettacolari, quasi avesse voglia di fare una “beffa” alla crisi che sta soffocando sempre più la nostra economia, riducendo il potere d’acquisto di molti cittadini. Per fortuna che la stagione ci ha aiutato, regalandoci una bella giornata di sole così da permettere a tutti coloro che si sono adoperati per organizzare questo evento di trarre gratificazione delle loro fatiche. Un’immensa folla ha letteralmente “invaso” il paese sin dalla mattina per riversarsi tra le vie che ospitavano il mercatino del riuso, dell’hobbistica, dell’antiquariato artistico, le bancarelle dei prodotti Km 0 e dei sapori, il mercato delle bancarelle e, ancora, mostre di pittura,esposizioni di auto, stand associativi, lunapark. Ci sono stati poi alcuni eventi molto particolari, e per noi nuovi, come la gara dei carrettini in discesa e l’angolo dedicato alla riscoperta dei “giochi di un tempo”. Noi dell’ Ass. “ La Fontana”, siamo scesi in piazzetta con le nostre iniziative che hanno richiamato un folto pubblico e, tra adulti e bambini, si è svolta la dimostrazione di Autodifesa tenuta dal Maestro R. Magnani, riuscito, veramente, a coinvolgere ed a stupire tutti, spiegando la filosofia che sostiene questa scuola e dimostrando alcuni principi elementari per poter uscire da situazioni di pericolo. Poi, per dare continuità al nostro impegno verso il fiume e allo sviluppo sostenibile del territorio, insieme all’ ArciPesca Fisa sez. prov. di Parma, ci siamo adoperati per allestire il 4° Torneo di Minipesca “ con i piedi all’asciutto” per la gioia dei tanti bambini e, agli adulti, gli esperti Arcipesca, hanno riservato, all’interno del loro stand, materiale vario, opuscoli, fotografie e la disponibilità a dar risposte alle molte domande e/o curiosità legate al fiume, all’acqua e alle caratteristiche morfologiche del nostro Comune. La giornata si è conclusa con la frittura dell’inconfondibile GNOCCO che continua a portare alle “resdore” tante soddisfazioni. Così, in allegria, si è volto al termine anche questo S. Matteo ; non ci resta che ringraziare tutti quelli che si sono adoperati per la buona riuscita di questo evento. Grazie. 17 NOVEMBRE - “L’ AUTUNNO IN TAVOLA” Ricordiamo a tutti il nostro pranzo nel salone parrocchiale di Nocetolo. Garantiamo la qualità delle nostre tradizioni , del buon vino e delle torte delle “resdore”. Per tenere gli animi accesi tanta musica e allegria. IL MENU’ verrà pubblicizzato per tempo . Vi aspettiamo con gioia destra ne a sinistra ma solamente ai principi per cui è nata e che ha sempre portato avanti in questi anni con un unico obiettivo: L’INTERESSE DEL NOSTRO TERRITORIO. I suoi iscritti hanno dimenticato, almeno a livello locale, le loro ideologie partitiche per cui quando sentiamo quelle solite voci, portate dal solito praeco, della serie “ La Fontana è andata a destra”, oppure “… è andata con i comunisti..”, o “…sono diventati grillini….” ecc., perdonateci ma ci viene solamente da sorridere, rammaricandoci però che ci siano ancora persone che, dopo cinque anni, non hanno capito nulla (ndr.se fingono significa che sono idioti per cui non li consideriamo). I nostri principi sono chiari in tutto il Comune da cinque anni a questa parte e sfidiamo chiunque ad affermare, con evidenze oggettive, il contrario. Abbiamo contribuito a portare un’informazione vera e disinteressata “ in piena trasparenza” a tutti i cittadini del comune pubblicando articoli provenienti da simpatizzanti di qualunque compagine partitica, unica censura è stata la correzione degli errori di sintassi. Parimenti le nostre posizioni, come opposizione in consiglio comunale, hanno seguito la stessa logica . Quindi per chiarezza e per eliminare ogni ulteriore diceria, se ci muoveremo in autonomia i principi perseguiti sono chiari a tutti mentre se ci attiveremo insieme ad un qualsiasi altro gruppo politico, significa che esso ha condiviso i nostri principi base ponendoli sopra qualsiasi interesse partitico comunale e sovra comunale. EDITORIALE UN S.MATTEO SPECIALE Pag. 1 CON LA TESTA TRA LE NUVOLE 37^ MARCIALONGA Pag. 2 LA COMPAGNIA DAL REVIOT A GIOCHI FATTI LA POLITICA NON E’ UN .... LETTERE AL DIRETTORE Pag. 3 IL GIOCO COME STRUMENTO .... INFORMATIVE SALUTIAMO D. ROBERTO E D. BRUNO Pag. 4 IL “DONO” DI UNA PRESENZA 6 NOVEMBRE 2013 AMBIENTE - TERRITORIO - CULTURA CON LA TESTA TRA LE NUVOLE di C.A. Giovanelli Eccoci di nuovo in autunno, settembre è stato clemente ma ora sembra che ci siamo proprio, piove, s’alterna qualche bella giornata, la foschia ci rammenta che l’estate è lontana e qualcuno si chiede già come sarà l’inverno. Come al solito rimane più facile l’azzardo della previsione, basti pensare che per il servizio meteorologico del Ministero della Difesa italiano le previsioni non vanno oltre i 4 giorni e non c’è niente da ridere la curva di attendibilità decresce in modo drastico col passare del tempo. Fonti Arpa Emilia danno 85% a 1 giorno, 65% a 3, 40% a 6 per scendere al 15% a 10 giorni 2 …e dove mai finirà questa massa d’aria? Soluzione al prossimo articolo. Vorrei infine terminare questa chiacchierata sul vento con una piccola curiosità, la nomenclatura della Rosa dei Venti del Mediterraneo. Alla base dell’arcano occorrerà immaginarsi di essere collocati al centro del mar Mediterraneo e più precisamente a Malta. Risulterà molto più comprensibile buona parte dei nomi di provenienza dei singoli venti, così come il grecale che proviene dalla Grecia, il libeccio dalla Libia (antico modo di definire l’Africa), il maestrale dall’Italia, ostro dal latino auster (australe da sud), ecc. Anche per oggi, un caro saluto. 37^ MARCIALONGA TANETO Non ci addentreremo quindi più di tanto a fare azzardi, abbiamo già parlato di umidità e di temperatura, in primavera, ma non solo, una componente non trascurabile è invece costituita dal vento. I proverbi dipingono ancor oggi i mesi di primavera in modo superbo:“Marzo ventoso, aprile piovoso, maggio temperato, beato è colui che ha seminato”. Non sempre è proprio così,basti pensare al temporale del 20 ottobre con tuoni e fulmini quasi estivi, ma non ha importanza, ciò che invece ci deve incuriosire è il mix: temperatura, umidità e pressione, i cui risultati più eclatanti sono: vento e pioggia. L’argomento è talmente vasto quanto affascinante che potremmo seguitare a parlarne per settimane, già stringarne i concetti sarà difficile. Intanto diciamo che il vento è costituito da una massa d’aria che si sposta da una zona ad un’altra. Elenchiamo venti di caduta e di risalita (correnti convettive) e venti che scorrono più o meno paralleli alla superficie terrestre, venti al suolo, che riusciamo a percepire facilmente camminando per la strada o guardando fuori dalla finestra e venti in quota che percorrono la troposfera sino a quote superiori a 10 Km. Troviamo addirittura correnti a getto note appunto come jet stream che percorrono distanze notevoli con sezioni di flusso assai modeste ad alta quota ed alta velocità, queste particolari correnti sono da tempo note alle compagnie aeree che le percorrono quando possibile generando notevoli risparmi in tempi e carburante ed aumentando sensibilmente la velocità al suolo dei velivoli. Classifichiamo inoltre i venti in base alla loro natura in: Venti costanti (ad esempio come gli alisei, anche se variano d’intensità durante l’anno). Venti periodici (come i monsoni dell’oceano indiano, ma anche più semplicemente le brezze di mare e di terra che si stabiliscono anche sulle nostre coste). Venti variabili che si formano in modo irregolare nelle zone temperate tra aree cicloniche ed anticicloniche (Maestrale, Grecale, Tramontana, Ostro, Libeccio ecc.). Venti irregolari o ciclonici (generalmente violenti, assumono nomenclature diverse dalle varie aree geografiche in cui si generano: Uragani, Tifoni, Tornado, Trombe d’aria). Banalizzandone la genesi, si potrebbe affermare che il vento sia il movimento di una da un'area con più alta atmosferica ad una con più bassa pressione. A questo punto, identificate due aree a diversa pressione atmosferica, sarebbe facile stabilire la direzione del vento. Non è così, o meglio, non è così facile. Sono diversi i fattori che a questo punto entrano in gioco e complicano la faccenda. Immaginiamo che il vento funzioni un po’come una pallina su un piano inclinato, è elementare pensare che maggiore è la differenza di pressione atmosferica tra le due aree (pensiamola come la differenza tra le due quote altimetriche del piano) e minore la loro distanza (questo componente si chiama forza di gradiente) maggiore sarà l’intensità del vento (maggiore sarà l’angolo del piano inclinato su cui rotolerà la pallina). Bene vediamo quindi almeno i fattori principali che a questo punto entrano in gioco deviando in qualche modo il moto rettilineo della nostra pallina (vento): - Si chiama effetto Coriolis da cui prende il nome (fisico francese vissuto a metà del 1800) e secondo la quale la nostra pallina (massa d’aria in movimento) subirà una deviazione verso destra nel nostro emisfero o verso sinistra nell’emisfero australe dovuta al fatto che il nostro pianeta è in rotazione, chi fosse interessato lo rimando a visitare il sito internet di Wikipedia dove potrà trovare anche un’interessante animazione (). - Alle quote più basse entra in gioco il fattore attrito con la crosta terrestre: montagne, boschi, mare e laghi generano attriti sensibilmente diversi e dobbiamo aggiungere con temperature ed umidità nettamente differenti che intervengono nel variare anche la natura del vento stesso. E’ facile immaginare ad esempio come una massa d’aria proveniente dal nord-Atlantico che abbia attraversato parte dell’Europa e sfoci sulla superficie del Mediterraneo in inverno si possa riscaldare e contemporaneamente arricchire d’umidità con tutto ciò che ne comporta. Ora vorrei sottoporvi un primo piccolo quesito. Osservate il disegno poco sotto, siamo nel nostro emisfero (Vedere Coriolis), abbiamo due zone, una di alta pressione al suolo (A), l’altra di bassa pressione al suolo (B), provate con la matita a disegnare delle frecce nella direzione in cui pensate che si muovano le masse d’aria. Domenica 22 Settembre a Taneto si è svolta la classica Marcialonga, con percorsi di 5-10 Km e la super competitiva mezza maratona. La giornata di sole e il tempo ancora estivo hanno portato a Taneto quasi 1500 camminatori e podisti, di cui ben 320 si sono dati battaglia sul percorso competitivo. In campo maschile si è classificato primo Zambelli Andrea dell’atletica Scandiano. In campo femminile ha dominato la fortissima Isabella Morlini, atleta di livello italiano. La corsa è stata organizzata dal gruppo podistico locale Taneto 1975, in collaborazione con Arci Taneto. Quest’anno, la corsa è stata dedicata alle donne, per incentivare la loro presenza nello sport. Un grazie a tutti i volontari che hanno collaborato alla riuscita della giornata, al dottor Punghellini e ai volontari della Croce Bianca. Il Gruppo Podistico di Taneto vi invita ad unirvi a noi per correre o, più semplicemente, per camminare in compagnia tutte le domeniche mattina, seguendo il calendario Uisp reggiano. Potete trovarci anche su Facebook come Gruppo Podistico Taneto 1975. Daniele Ferrari Comitato Organizzativo Marcialonga di Taneto LA COMPAGNIA DAL REVIOT “Orti.....ma non solo” Dopo vari commenti in merito al “Progetto Orti” mi sento in dovere di prendere anch’io un po' di spazio e rilasciare alcune considerazioni sul tema di cui sopra, in modo particolare vorrei precisare che tutto quello a cui stiamo assistendo non è altro che il frutto di ciò in cui noi crediamo insieme al Sig. Cucchi Alfredo, proprietario del terreno, alla grande generosità d’animo e di volontà di diversi compaesani e immigrati delle più svariate provenienze, del Tavolo Crisi. Tavolo “Crisi”, termine oggi molto gettonato, abbinato alla Crisi economica - occupazionale, forse un po' meno per quanto riguarda gli aspetti che si vengono a generare dove la Crisi ha preso possesso. Lo stesso è composto da diverse realtà associative locali, inizialmente Avis, Pro Loco, Parrocchie e Caritas oltre ai Servizi Sociali e Uff. Cultura, poi si sono aggiunti Auser, Arci, Stella sulla Terra, La Fontana, Tannetum, Gruppo Fotografico Tannetum e Il Circolo Acli San Vitale. Mensilmente ci si confronta creando uno “spazio comune di pensiero” al fine di individuare e condividere iniziative e progetti per favorire la ricostruzione di nuove possibilità partecipative, formative e lavorative all’interno della comunità. In poco più di un anno si sono attivati i seguenti progetti: Microprestito Sociale finanziato dalle Associazioni del Tavolo Crisi e gestito dai Servizi Sociali, Corso di fotografia gratuito per persone colpite dalla crisi in cambio di volontariato,Raccolta cancelleria per le scuole con il coinvolgimento delle attività commerciali del comune, Ampliamento Convenzione -Auser all’Arci di Praticello per inserimenti lavorativi, Sabati della Salute (Avis – Università della terza età), Corsi di informatica, Finanziamento progetto specifico “minore disabile”, Serata benefica, c/o Festa del Grano, il cui ricavato è destinato a progetti dei Servizi Sociali, Riqualificazione del territorio dell’Enza con Coinvolgimento di Associazioni e Scuole, “Orti”. “Orti” … idea che ha fatto cogliere parte degli aspetti che si potevano realizzare: un concreto contributo al fabbisogno alimentare, qualità di prodotti garantita, piacere e soddisfazione di ottenere frutti dal sudore della fronte e dalla generosità della terra, mettersi a disposizione per un progetto di interesse comune, integrazione reciproca con immigrati residenti nel comune, possibilità per neo pensionati e veterani a nuovi interessi e maggior socializzazione, riscoprire il piacere di fare “filos”. Si doveva partire dal nulla e senza disponibilità economiche, trovare il terreno adatto e attrezzato per ospitare il nostro progetto non era cosa semplice anche perchè terreni di proprietà comunale idonei allo scopo non erano disponibili ma ecco che la generosità del Sig. Cucchi ci permette di continuare a crederci e con tanta abnegazione, un po' di generosità, la collaborazioni di una squadra da primato e l’appoggio dell’Amministrazione Comunale riusciamo a dar vita alla Compagnia dal Reviot con ancora un problema … la stagione avversa. Solo il 5 Maggio si mette piede per la prima volta sul terreno ed eccoci qua, fieri di quanto realizzato e ancor più nell’aver raccolto tanta serenità nello stare insieme. Per quanto è possibile il “ Tavolo Crisi” continuerà ad essere presente in situazioni di difficoltà e dai risultati esposti prendiamo atto di quanto può esprimere una comunità unita … forza andiamo avanti. Carlo De Pietri A GIOCHI FATTI 3 CRONACA IN TRASPARENZA 6 NOVEMBRE 2013 a cura di D. Buraia Si è tenuto nel mese di Settembre, presso il Circolo ARCI di Taneto, un incontro nel corso del quale il Sindaco Maiola, accompagnato dall’assessore Boniburini e dal geom. Bertolani, ha presentato, a giochi fatti, la viabilità della frazione, così come recentemente modificata. Ad aprire la discussione è stato il Presidente del Consiglio di Frazione, Sig. Tinterri, che non ha lesinato le sue critiche, sostenendo che, al solito, si è deciso ignorando il parere degli abitanti. La risposta del Sindaco è stata infelice e ponziopilatesca con l’ammissione che le scelte vengono operate dai tecnici, ai quali evidentemente la giunta conferisce ampio mandato. Che nel nostro Comune questa fosse la prassi lo si sospettava, ora c’è la certezza. Ma cosa è successo? Semplicemente, con l’apertura del doppio senso di circolazione in Via Bertozzi, si è riusciti nella poco brillante impresa di convogliare verso il centro di Taneto la maggior quantità di traffico possibile, un risultato peggiore era impensabile. Traffico che percorre un tratto di strada la cui carreggiata è stata ridotta realizzando fioriere al suo lato, evidente indizio che Via Bertozzi era pensata a senso unico. Poi, la tanto celebrata tangenziale nord di S. Ilario, eseguita anche a nostre spese, pare non sia “percepita”, quindi è scarsamente utilizzata. Non percepita, le esatte parole pronunciate dal Sindaco, ma come si poteva percepire un’opera se prima della sua apertura si è provveduto a spalancare il centro di Taneto al traffico proveniente da Praticello, Campegine e casello autostradale, offrendo di fatto una scorciatoia al flusso di veicoli? In definitiva la nuova viabilità non piace a nessuno, e non potrebbe essere altrimenti, nessuno auspicava tutto questo traffico. Inevitabilmente il discorso è caduto sulla possibilità di unire con una bretella la rotonda di Via Bertozzi con la rotonda di via Carmi, per decongestionare il traffico nella direttrice NordSud. E su questo punto, dopo tutto quello che ci è stato riferito negli anni sulla inopportunità di realizzarla, c’è stato il colpo di scena: la sua esecuzione non sarà possibile perché l’area è assoggettata a vincolo di natura paesaggistica. In effetti un vincolo c’è, il cosiddetto “vincolo Galassini”, istituito nel 1985, ma il vincolo insiste anche sull’area recentemente edificata. Com’è possibile? Avranno edificato in deroga? È sopraggiunta una variante? Si è commesso un abuso? Sono domande spinose, che meritano una risposta veloce e puntuale da parte dell’Amministrazione. Nel frattempo, se l’area è così pregiata, e soggetta a vincolo, forse è il caso (il forse è un eufemismo) che l’impresa costruttrice rimuova velocemente tutti i rottami che rendono una discarica l’area adiacente alle costruzioni, l’Amministrazione lo deve pretendere. Ci sentiamo presi per i fondelli, è una sensazione sgradevole! L’ITALIA CHE VORREI di I. Bizzi Cari amici, è sempre più necessario impostare un progetto e una visione dell'Italia nel suo insieme per il futuro. Non è più sufficiente indicare i provvedimenti da intraprendere nel breve periodo, peraltro indispensabili. Dobbiamo essere più ambiziosi, disegnare un'Italia nuova che tenga conto delle proprie inclinazioni senza dover scopiazzare malamente da altri Paesi (Germania o USA), modelli di sviluppo poco sostenibili in Italia. Io penso che bisogna cominciare dalla scuola del futuro perché è li che si formeranno i cittadini, gli imprenditori, i ricercatori, i politici e gli elettori di domani. Sarebbe bello riuscire a dedicare uno spazio sul web a questi progetti, in modo che ognuno possa proporre una propria visione di come vorrebbe fosse l'Italia ed interagire con gli altri per raggiungere poi una sintesi da presentare alle prossime elezioni. Forse il tempo è poco, ma sono convinto che molti non siano impreparati nell'affrontare questo genere di argomento. Credo che la causa della grave situazione attuale sia la mancanza di pianificazione che è avvenuta negli ultimi 25/30 anni. Al contrario, quelle poche cose che ci hanno salvato da un totale fallimento per il momento sono da ricercare in istituti che fortunatamente non sono stati demoliti dalla politica di questi anni (anche se duramente attaccati): la cassa integrazione, il risparmio privato, la casa. Spero di trovare tra di voi dei sostenitori di questa proposta in modo da portare avanti questo progetto. TOGLIETEVI LA MAGLIA di I. Bizzi Toglietevi la maglia, e vedrete che sotto siamo tutti di un solo colore, che la vita ed i problemi da affrontare e risolvere sono gli stessi. Che colore ha una bolletta da pagare? A quale lato dello schieramento appartiene? Crescere un figlio, mandarlo a scuola, assicurargli un futuro sono cose di destra o di sinistra? Lavorare per vivere e non vivere per lavorare sono “sfumature” di destra o di sinistra? Toglietevi la maglia! Toglietela adesso e non ascoltate chi, per tornaconto personale, grida al comunista oppure al fascista: sono paraventi che nascondono furberia, menzogna, diniego della dignità, disprezzo del valore degli uomini e della verità. Toglietevi la maglia, perché le squadre per cui abbiamo tifato si sono messe d’accordo sul pareggio, sulla divisione del punto, sulla spartizione delle spoglie. E’ inutile stare sugli spalti ad inveire contro il tifoso avversario. Aprite gli occhi e guardate bene la partita: non vedete che nessuno cerca di andare in rete per risolvere la situazione? Toglietevi la maglia, usciamo dallo stadio e creiamo una nuova squadra per vincere la partita del futuro! Gandhi diceva che la peggior forma di violenza è la povertà, e come dargli torto. Se ognuno di noi avesse di che vivere tutto questo non accadrebbe. Nessuno nasce cattivo o buono, bensì lo diventa in base all'ambiente che lo circonda. Il nostro è un ambiente che peggiorerà ancora molto in termini sociali quindi non stupiamoci troppo di questi eventi. Continueranno ad accadere fino a che non avremo garantito ad ogni essere umano la certezza di una casa, di cibo sulla tavola, dell'assistenza sanitaria, della scuola, di una vita degna di essere vissuta in poche parole. Speriamo di cominciare da qui, da casa nostra e di esportare poi il modello in tutto il mondo. La Politica non è un compromesso di I. Bizzi Fin quando si ha un concetto di politica intesa come arte di mediazione, capacità di trattativa, professione, furbizia, privilegio, tutto gratis, allora non cambieremo mai, è vero. L'ho già detto e lo ripeto, il voto delle amministrative è lo specchio della nostra politica, di colui che da il voto per avere un favore personale, un appalto per la sua impresa, un aiuto per il figlio, la consulenza per la moglie, la pensione di invalidità per la zia o tutto ciò che può ottenere nell'immediato come privilegio e raccomandazione, mai per diritto o per merito. Dicono è sempre stato così, la politica è sporca, la politica è la capacità di ingannare l'avversario. Per quel posto in regione, quell'incarico al comune, quella consulenza al ministero, quella licenza edile, quella concessione siamo disposti a sporcarci e a sporcare il futuro di un'intera generazione. Tutte cose che potremmo ottenere legalmente e meritatamente; un lavoro, un'autorizzazione, un posto all'asilo comunale per nostro figlio. Invece no, dobbiamo chiederlo al politico, al conoscente, a colui che ha il potere e naturalmente ricambiare il favore. Abbiamo dimenticato cosa sia la dignità e la legalità circondati da talmente tanta meschinità e ipocrisia da rendere tutto lecito, tutto naturale come se il fisico si adattasse ad un cancro invece ribellarsi ad esso. Troppo impegnativo lottare anche solo per se stessi, tanto c'è mamma partito che ci pensa. Meglio non sapere, un pensiero in meno ci farà dormire sereni. Eppure uno vale uno. È scolpito dal creatore nella nostra coscienza e lo sappiamo benissimo. Sappiamo ad esempio che ogni nostra azione provocherà una reazione commisurata, ed ogni volta che ci sporchiamo la coscienza quello sporco torna a galla quanto meno te lo aspetti. La politica non è un arte, o una professione, è semplicemente il rispetto delle regole di una comunità. LETTERA AL DIRETTORE Alla cortese attenzione del Direttore de “Il Notiziario della Fontana”. LA STRADA DI NESSUNO LETTERA AL DIRETTORE Ringrazio L’Ass. “ La Fontana” che mi consente di esprimere la mia opinione nel loro giornale “ Il Notiziario della Fontana”. Ho avuto modo di assistere ad un incontro tra varie Associazioni. La finalità era quella di un’eventuale unificazione di tre Comuni : S. Ilario, Gattatico e Campegine. Vista l’importante tematica trattata, il pubblico presente, numeroso e attento a quanto veniva relazionato, è intervenuto molte volte. Questa iniziativa, può essere considerata molto positiva se la si pensa al di fuori di partiti politici … però, a parere mio, avvicinarsi ad un unificazione tra questi Comuni, sarà molto difficile e complesso. Le difficoltà sono molte ma, Auguri di cuore a chi ha voluto organizzare questo incontro. Ho detto che sarà un’impresa difficile perché l’ente pubblico ha davvero un grande problema: i cittadini sperano sempre di essere meno afflitti dalle continue tasse. L’obbiettivo, infatti, di questa unificazione è quello di risparmiare. Chi si impegnerà allora in questo intento si prepari con molta tenacia a non mollare mai. Un cittadino del Comune Egregio Sig. Sindaco, Lei sicuramente conoscerà il ruolo più che evidente che le vie di comunicazione hanno nella nostra società. Permettono rapidi collegamenti, favoriscono l’incontro e lo scambio di beni e servizi, di fatto le strade sono necessarie se non fondamentali alla nostra vita di tutti i giorni; sia che le si debba usare con un camion per il trasporto merci o che le si usi per andare a fare la spesa, di una strada ben costruita e ben tenuta non se ne può fare a meno. Ovviamente a seconda delle esigenze la via potrà avere le più svariate caratteristiche e così noi nel territorio del Comune vediamo carraie adatte al passaggio di mezzi agricoli, grandi arterie di collegamento per il traffico intenso e pregevoli viali tipici del centro urbano ed è proprio di questi ultimi che vorrei parlare in questa sede. A Praticello, lungo via Pisi, sono presenti diverse laterali per tutta la sua lunghezza, tutte strade asfaltate e ben illuminate, tutte tranne una, via Spallanzani. Sig. Sindaco io penso con certezza di parlare per conto di tutti coloro che ci abitano, siamo tutti cittadini che hanno visto questo paesino svilupparsi e prosperare, abbiamo sempre partecipato attivamente alla vita della comunità nei modi più disparati, ci siamo sempre impegnati a rispettarne le leggi e le istituzioni e ora che la maggior parte di noi è anziana e si è fatta da parte per lasciare spazio alle nuove generazioni non ci è concesso nemmeno di avere una strada decente per poter fare i nostri spostamenti che, sebbene non siano numerosi, sono certamente necessari. Prima di parlare dei problemi pratici della via è però necessario fare alcune precisazioni, via Spallanzani è una strada privata adibita a passaggio pubblico, il cui proprietario è il Sig. Catellani residente in Via Pisi. La strada attualmente è coperta di ghiaia acquistata e depositata a spese dei residenti della via, mentre gli effettivi proprietari si sono sempre occupati di pagare tutte le tasse che vi ricadevano sopra. Da diversi anni a questa parte è divenuto necessario asfaltare la strada in quanto il fondo di ghiaia è una misura precaria dato che regolarmente c’è da intervenire portandone di nuova per coprire i buchi o comunque sostituire quella che viene spostata dai mezzi di passaggio, produce numerosa polvere e d’inverno con la neve rende impossibile l’intervento dei mezzi spazzaneve in quanto, se si avventurassero sul selciato, andrebbero a scoperchiare i vari tombini presenti sul tragitto (fogne, gas, acqua,...), quindi spetta ai residenti sgomberare la propria via dalla neve ma, essendo per la maggior parte anziani, tale procedimento risulta quanto mai gravoso. Gli attuali proprietari, non avendo l’interesse ad asfaltare questa strada (operazione tra l’altro gravosa per le tasche di un singolo privato), hanno dimostrato più volte l’intenzione di donare tale strada all’Amministrazione Comunale, tuttavia questa ha sempre rifiutato affermando di non avere i fondi per pagare le spese notarili che sarebbero derivate dall’atto di donazione e di rimando nemmeno quelli necessari ad asfaltare la strada, nonostante i residenti abbiano espresso la disponibilità a farsi carico di una percentuale dei costi, percentuale che poi si concorderebbe col Comune stesso. Io, come molti altri miei vicini, siamo spesso venuti da Lei a parlarle Sig. Sindaco, ad esternarle le nostre esigenze e difficoltà e Lei molto gentilmente ci ha ascoltato ma ci ha sempre dato le solite scuse:”La strada non è nostra e comunque non abbiamo i soldi per intervenire”. Allora io, e con me tutti i residenti di Via Spallanzani, Le chiedo Signor Sindaco:” I soldi per rifare tutta la piazza di Taneto, però li avevate, quelli per fare rotatorie assurde volte a “pezzare” cambiamenti repentini della viabilità sono stati trovati, per ridipingere le strisce di tutte o quasi le vie del paese, mettere nuovi cartelli e creare sensi unici ci sono; perciò noi chi siamo? L’ultima delle vostre preoccupazioni? Quei pensionati che non contano più salvo quando c’è da pagare le tasse? Alla luce di tutto questo noi tutti cominciamo a pensare che non sia più una questione di denaro ma di volontà. Quindi io, e con me tutti coloro che vivono in questa nostra via dimenticata, ancora una volta le chiedo di intervenire, non dico che debba necessariamente farci tutta la strada perfetta con la sua illuminazione e le sue strisce (come tra l’altro hanno invece tutte le vie a noi parallele) ma almeno una gettata d’asfalto per quei pochi metri di selciato. Dateci una strada decente, che non ci faccia più polvere, che si possa facilmente pulire d’inverno con i mezzi attrezzati, fateci sapere che noi, in quanto cittadini, siamo ancora tutelati e non siamo solo una fastidiosa perdita di tempo. Grazie ancora Sig. Sindaco per la disponibilità che lei ci ha sempre dato ascoltandoci ma ora abbiamo davvero bisogno di qualcosa di più. Chiudo questa lettera ringraziando la redazione de “ Il Notiziario della Fontana” per aver inserito nel giornale questi miei pensieri, grazie. Un simpatizzante 6 NOVEMBRE 2013 4 L’ANGOLO DEL BUON VIVERE Il Gioco come strumento educativo e di relazione Insieme per salutare Don Bruno e Don Roberto Lo strumento didattico utilizzato dagli insegnanti che lavorano secondo la MLT (Music Learning Theory, teoria fondata da E. Gordon), per relazionarsi al bambino, oltre alla propria voce, è il gioco. Molti studiosi concordano nel sostenere che il gioco svolge una funzione fondamentale nel processo di apprendimento del bambino. D. Stern (psichiatra e psicoanalista statunitense) sottolinea l’importanza del “ libero gioco” tra madre e figlio come esperienza di maggior rilievo per il bambino nei primi mesi di vita D.Stern: The Present Moment in Psychotherapy and Everiday life.W.W Norton & Company, New York, 2004. Lo studioso definisce tale attività di gioco come “momento ludico”, alludendo al comportamento materno intento a sollecitare il neonato con espressioni facciali e stimolazioni sonore. Tale attività,per lo studioso, risulta carica di impegno per il neonato, poichè la madre compie questi gesti con una cadenza ritmica e ripetitiva, rafforzando quindi l’insegnamento e variando di volta in volta l’espressione o la durata del suono per destare l’interesse nel bambino, alternando cosi momenti di impegno e di apprendimento a momenti di disimpegno, in cui il silenzio e un riposo preparatorio all’impegno successivo e di assorbimento di quanto appena appreso.Questa idea ci riporta alla prassi della MLT, che vede l’insegnante cantare un brano per poi alternare tale emissione al silenzio, in modo da lasciare il bambino libero di ripensare alla musica udita ed iniziare così ad esercitare l’audiation (comprensione della musica), per poi riprendere con un’altra emissione vocale che rafforzi l’apprendimento. La ripetizione infatti come abbiamo detto, serve al bambino ad imparare, ma va supportata anche dalla variazione, che ridesta l’attenzione e la partecipazione verso il singolo. Anche J. Bruner (psicologo statunitense), a proposito del sistema di acquisizione del linguaggio, sostiene che il gioco sia il “ formato” Jerome Bruner, Il linguaggio del bambino. Come il bambino impara a usare il linguaggio, op.cit., passim. attraverso il quale il bambino acquisisce le nozioni linguistiche e culturali, proprio perché il gioco e strutturato così come lo è il linguaggio e favorisce le capacità di idealizzazione e di astrazione che sono propedeutiche all’apprendimento linguistico. Il gioco, inoltre, permette la socializzazione e la sperimentazione del linguaggio attraverso l’interazione con l’altro essere umano, nel caso specifico analizzato da J. Bruner di fondamentale importanza appare il gioco del “cucu”, dove il volto nascosto dalle mani dell’adulto appare all’improvviso unito alle sillabe pronunciate, creando, come sostiene anche D. Stern la caratteristica struttura di silenzio-riposo e di sorpresa - apprendimento. Piaget, parlando di gioco simbolico che attiva nella mente del bambino il pensiero, sostiene: … già molto prima dell’apparire del linguaggio, appare un gioco delle funzioni senso motorie, che è un gioco di puro esercizio, senza intervento del pensiero o della vita sociale, dato che mette in azione esclusivamente movimenti e percezioni …Jean Piaget, Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia, op. cit., p.31. E’ proprio questo tipo di gioco simbolico che viene utilizzato nella prassi della MLT per instaurare una relazione con il bambino e portarlo liberamente e spontaneamente all’interazione fisica e soprattutto musicale con l’educatore. Bisogna tener presente che la finalità dell’educatore è quella di guidare il bambino all’ascolto dei brani e sostenerlo nell’esplorazione motoria dello spazio, la quale guida il bambino alla comprensione interiore della musica. Non si tratterà quindi di giochi strutturati con regole precise, poichè questi attiverebbero altre competenze del bambino finendo per distoglierlo dall’ascolto della musica, ma si tratterà di giochi che prevedano un movimento libero e fluido, che tenda a far concentrare il bambino sul brano cantato, che creino un’attesa nei confronti dell’inizio di una melodia o di un ritmo, che spingano a fare attenzione all’inizio o alla fine di un brano musicale o che sottolineino la differenza di metro o di ritmo di un brano cantato. Nelle fasi seguenti i giochi risulteranno più strutturati per far sì che il bambino inizi a suddividere mentalmente le parti che compongono un brano e provi ad affinare le proprie emissioni vocali, nonchè partecipi maggiormente all’esecuzione vocale dell’insegnante. E’ importante, che l’educatore rispetti le diverse fasi di crescita del bambino per relazionarsi a lui in modo naturale e senza creare attività inadatte alla sua età dal punto di vista psichico e motorio, cosi come tiene sempre conto, dal punto di vista musicale del grado di comprensione realizzato da ogni singolo bambino per non richiedergli competenze che non ha ancora sviluppato. Questo è uno degli importanti elementi che contraddistinguono l’uso di una guida informale e la prassi della MLT. Questo è quanto i bambini hanno potuto sperimentare negli incontri organizzati dalla nostra Associazione con la docente Sara Rossi. Un grazie doveroso quindi al sindaco G. Maiola che ha condiviso il nostro percorso e gli obbiettivi in esso contenuti, mettendoci a disposizione lo spazio della sala consigliare. Sabato 31 Agosto, nella Chiesa della Madonna dell’Olmo, si è tenuta una celebrazione solenne che ha permesso alla Comunità del nostro Ordine Pastorale di stringersi intorno a Don Bruno e Don Roberto nella loro ultima celebrazione Eucaristica perché trasferiti dal Vescovo in altre parrocchie. Un momento liturgico ricco di partecipazione e di emozione, di momenti intimi, toccanti e velati da un po’ di tristezza. Sentimenti normali in noi comuni mortali quando ci si deve separare da persone e figure che all’interno della nostra comunità hanno caratterizzato e/o segnato il cammino di tanti fedeli e di tutti coloro che, nel bisogno, hanno sempre trovato una parola di conforto, un valido sostegno, e un’immensa serenità e fiducia nell’atto di fede. Al termine della Messa molti hanno continuato, con la loro partecipazione, ad allietare il momento conviviale che si è tenuto presso il Circolo ACLI di Olmo. Un valido esempio di collaborazione e di voglia di stare insieme a loro sino al termine del loro percorso. I giovani, nella loro versatilità, sono passati dal ruolo di musicisti e cantori a quello di provetti camerieri … e così si è dato il via alla festa. Esemplare il gesto di donare il ricavato ai due “Don” con l’augurio di trovare tra i nuovi parrocchiani accoglienza e serenità. Il “DONO” di un’importante presenza Venerdì 6 Settembre nella Chiesa di Praticello si è tenuta la celebrazione Eucaristica d’immissione nel Servizio Pastorale della nostra comunità del nuovo parroco Don Paolo Bizzocchi; presieduta dal vescovo Massimo che lo ha voluto accompagnare personalmente all’inizio di questo suo ministero. Una chiesa gremita e partecipata dal punto di vista della liturgia, dei canti e del servizio liturgico. Calore e fraternità attorno a Don Paolo a seguire, nel salone, al termine della liturgia; un rinfresco che voleva essere portavoce della gioia, dell’accoglienza, dell’amicizia e della voglia di cambiare e di costruire insieme. La simbologia della casula che gli è stata donata vuole essere portavoce di questo messaggio. Un augurio a Don Paolo che inizia a fare il parroco proprio con noi parrocchiani che dovremo spogliarci della nostra arroganza e superbia ed in tutta umiltà intraprendere con Lui il cammino della parola del Vangelo che guida alla speranza, all’amore e alla vera fede. a cura di Licia Artoni e Sara Rossi CORSO DI AUTODIFESA a cura di Lorenzo Pattini "L'Associazione La Fontana col patrocinio del Comune di Gattatico ha avviato un Corso per "l'apprendimento della difesa personale", aperto a tutti coloro che volessero iniziare a cimentarsi con le arti marziali. Il corso si tiene al Venerdì sera dalle ore 20.00 alle 21,30 presso la Palestra delle Scuole medie di Praticello e ha un costo di 20 Euro mensili a cui vanno sommate 10 Euro da versare solamente una volta al momento dell'iscrizione per l'assicurazione obbligatoria. Per maggiori informazioni potete telefonare a Lorenzo 349 7266750: Il corso vede già la partecipazione di 10 allievi". PARTECIPATE NUMEROSI IL GNOCCO della Fontana ritorna a Voi la 4° Domenica del Mese dalle 15:30 alle 20:30 in Piazzetta in occasione del “Mercatino del riuso”. Vi aspettiamo. Invito ai lettori e a tutti coloro che vogliono essere attori al miglioramento del nostro territorio: Carissimi Amici, ci farete cosa graditissima se voleste inviarci informazioni, giudizi, articoli su tematiche che ritenete di particolare interesse, critiche e tutto ciò che possa permetterci di migliorare il nostro lavoro al servizio del nostro territorio. Inviate a : Associazione Culturale “La Fontana” Via Libertà, 55 - 42043 Praticello di Gattatico (RE) - email: [email protected]