6 NOVEMBRE 2013 / 17
PERIODICO A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “ LA FONTANA “
PERIODICO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE
CULTURALE “ LA FONTANA “, via Libertà, 55 Praticello di
Gattatico (RE) - Impaginazione e Grafica: Graziano Carloni
Stampa:“ Tipografia Carloni” Nocetolo (RE)
Tiratura n°. 1.600 copie.
E-mail: [email protected]
CAVALCANDO L’ONDA
a cura di Giampaolo Sarti
Un’importante azienda motociclistica di Varese
ha chiuso lo stabilimento ed ha trasferito tutta la
produzione in Austria. Duecentocinquanta
dipendenti a casa e l’Italia ha gettato tutta quella
tecnologia motoristica acquisita in quasi
trent’anni di attività.
Ma come mai questo? L’Austria non è l’India o
la Cina in cui la mano d’opera costa molto meno,
allora perché? In Austria il costo della mano
d’opera è maggiore ma per un’azienda c’è una
minore pressione fiscale, maggiori agevolazioni
da parte degli enti locali e banche più ben disposte
e favorevoli a chi presenta dei business plan seri,
ci sono sindacati che tutelano la produttività
aziendale condannando i pigri e gli assenteisti,
ispettori pubblici molto più propositivi e meno
prescrittivi, ecc.; quindi gli imprenditori si
spostano. Lo stesso capita verso la Svizzera e
alla fine ci troviamo con un aumento di
disoccupazione, beni primari più costosi e le
aziende che restano sono meno concorrenziali.
Nel frattempo i nostri parlamentari cosa fanno?
In primis cercano le metodiche più artificiose
per darci la sensazione di non aumentare le tasse
per poi colpirci in altro modo, infine si
accaniscono gli uni contro gli altri per interessi
di partito dimenticandosi completamente delle
criticità della Nazione. Oggi, da qualunque parte
ci giriamo, esiste solamente malgoverno; questo
purtroppo è un fatto e non opinione. Le aziende
chiudono creando disoccupazione, nessuno però
si preoccupa di abbattere i costi pubblici
diminuendo gli esuberi di personale di province,
regioni, società municipalizzate ecc., i privilegi
dei parlamentari, sottosegretari, ecc.; se questo
non avviene un numero sempre più minore di
aziende dovrà sostenere una percentuale di oneri
maggiore. ASSURDO!
Chi in un modo chi in un altro, TUTTI i partiti
nazionali ci hanno dimostrato di essere degli
onorevoli incoscenti e se poi dovessero anche
operare in malafede sarebbero davvero degli
onorevoli delinquenti. Ad oggi parrebbe che
l’unico scopo che tutti hanno sia mantenere “ IL
POTERE” . A cosa servirebbe però tale sforzo
se dietro non ci fossero “VERI” interessi con
diretti benefici?
Tutti lo sappiamo, tutti lo diciamo ma in nome
di un’ormai strasuperata nostalgia storica
continuiamo a inneggiare alla destra e alla sinistra
quando i loro attuali rappresentanti, privi ormai
di quegli ideali che in ogni caso qualificavano
quegli schieramenti, fanno solamente i loro
personali interessi attraverso il partito
patteggiando e, ci vien da pensare, facendo finta
di discutere tra loro; BASTA!
Tra poco anche nel nostro comune andremo alle
elezioni e la lista civica della Fontana si metterà
in discussione per decidere come operare. Tra le
tante azioni, farà sicuramente anche quello che
ogni gruppo politico fa in questi periodi:
definizione del programma da perseguire, incontri
tra i componenti e con gli altri gruppi per valutare
la possibilità e la convenienza di percorsi comuni,
ecc.. Tutto questo però verrà perseguito e
realizzato con una differenza abissale rispetto
qualsiasi altra compagine si ponga sulla piazza:
lo zampillo della Fontana non guarderà ne a
Numero Unico
UN S.MATTEO VERAMENTE “ SPECIALE “ di L. Pattini e gruppo organizzatore
Quest’anno la tradizionale fiera autunnale di
S. Matteo, si è presentata con una fioritura di
eventi nuovi e spettacolari, quasi avesse voglia
di fare una “beffa” alla crisi che sta soffocando
sempre più la nostra economia, riducendo il
potere d’acquisto di molti cittadini. Per fortuna
che la stagione ci ha aiutato, regalandoci una
bella giornata di sole così da permettere a tutti
coloro che si sono adoperati per organizzare
questo evento di trarre gratificazione delle loro
fatiche. Un’immensa folla ha letteralmente
“invaso” il paese sin dalla mattina per riversarsi
tra le vie che ospitavano il mercatino del riuso,
dell’hobbistica, dell’antiquariato artistico, le
bancarelle dei prodotti Km 0 e dei sapori, il
mercato delle bancarelle e, ancora, mostre di
pittura,esposizioni di auto, stand associativi,
lunapark. Ci sono stati poi alcuni eventi molto
particolari, e per noi nuovi, come la gara dei
carrettini in discesa e l’angolo dedicato alla
riscoperta dei “giochi di un tempo”.
Noi dell’ Ass. “ La Fontana”, siamo scesi in
piazzetta con le nostre iniziative che hanno
richiamato un folto pubblico e, tra adulti e
bambini, si è svolta la dimostrazione di
Autodifesa tenuta dal Maestro R. Magnani,
riuscito, veramente, a coinvolgere ed a stupire
tutti, spiegando la filosofia che sostiene questa
scuola e dimostrando alcuni principi elementari
per poter uscire da situazioni di pericolo.
Poi, per dare continuità al nostro impegno verso
il fiume e allo sviluppo sostenibile del territorio,
insieme all’ ArciPesca Fisa sez. prov. di Parma,
ci siamo adoperati per allestire il 4° Torneo di
Minipesca “ con i piedi all’asciutto” per la gioia
dei tanti bambini e, agli adulti, gli esperti
Arcipesca, hanno riservato, all’interno del loro
stand, materiale vario, opuscoli, fotografie e la
disponibilità a dar risposte alle molte domande
e/o curiosità legate al fiume, all’acqua e alle
caratteristiche morfologiche del nostro Comune.
La giornata si è conclusa con la frittura
dell’inconfondibile GNOCCO che continua a
portare alle “resdore” tante soddisfazioni.
Così, in allegria, si è volto al termine anche
questo S. Matteo ; non ci resta che ringraziare
tutti quelli che si sono adoperati per la buona
riuscita di questo evento. Grazie.
17 NOVEMBRE - “L’ AUTUNNO IN TAVOLA”
Ricordiamo a tutti il nostro pranzo nel salone parrocchiale di Nocetolo.
Garantiamo la qualità delle nostre tradizioni , del buon vino e delle torte
delle “resdore”. Per tenere gli animi accesi tanta musica e allegria. IL
MENU’ verrà pubblicizzato per tempo .
Vi aspettiamo con gioia
destra ne a sinistra ma solamente ai principi per cui è nata e che ha sempre portato avanti in
questi anni con un unico obiettivo: L’INTERESSE DEL NOSTRO TERRITORIO.
I suoi iscritti hanno dimenticato, almeno a livello locale, le loro ideologie partitiche per cui
quando sentiamo quelle solite voci, portate dal solito praeco, della serie “ La Fontana è andata
a destra”, oppure “… è andata con i comunisti..”, o “…sono diventati grillini….” ecc.,
perdonateci ma ci viene solamente da sorridere, rammaricandoci però che ci siano ancora
persone che, dopo cinque anni, non hanno capito nulla (ndr.se fingono significa che sono
idioti per cui non li consideriamo). I nostri principi sono chiari in tutto il Comune da cinque
anni a questa parte e sfidiamo chiunque ad affermare, con evidenze oggettive, il contrario.
Abbiamo contribuito a portare un’informazione vera e disinteressata “ in piena trasparenza”
a tutti i cittadini del comune pubblicando articoli provenienti da simpatizzanti di qualunque
compagine partitica, unica censura è stata la correzione degli errori di sintassi. Parimenti le
nostre posizioni, come opposizione in consiglio comunale, hanno seguito la stessa logica .
Quindi per chiarezza e per eliminare ogni ulteriore diceria, se ci muoveremo in autonomia i
principi perseguiti sono chiari a tutti mentre se ci attiveremo insieme ad un qualsiasi altro
gruppo politico, significa che esso ha condiviso i nostri principi base ponendoli sopra qualsiasi
interesse partitico comunale e sovra comunale.
EDITORIALE
UN S.MATTEO SPECIALE
Pag. 1
CON LA TESTA TRA LE NUVOLE
37^ MARCIALONGA
Pag. 2
LA COMPAGNIA DAL REVIOT
A GIOCHI FATTI
LA POLITICA NON E’ UN ....
LETTERE AL DIRETTORE
Pag. 3
IL GIOCO COME STRUMENTO ....
INFORMATIVE
SALUTIAMO D. ROBERTO E D. BRUNO
Pag. 4
IL “DONO” DI UNA PRESENZA
6 NOVEMBRE 2013
AMBIENTE - TERRITORIO - CULTURA
CON LA TESTA TRA LE NUVOLE di C.A. Giovanelli
Eccoci di nuovo in autunno, settembre è stato clemente ma ora sembra che ci siamo proprio,
piove, s’alterna qualche bella giornata, la foschia ci rammenta che l’estate è lontana e qualcuno
si chiede già come sarà l’inverno. Come al solito rimane più facile l’azzardo della previsione,
basti pensare che per il servizio meteorologico del Ministero della Difesa italiano le previsioni
non vanno oltre i 4 giorni e non c’è niente da ridere la curva di attendibilità decresce in modo
drastico col passare del tempo.
Fonti Arpa Emilia danno 85% a 1 giorno, 65% a 3, 40% a 6 per scendere al 15% a 10 giorni
2
…e dove mai finirà questa massa d’aria? Soluzione al prossimo articolo. Vorrei infine terminare
questa chiacchierata sul vento con una piccola curiosità, la nomenclatura della Rosa dei Venti
del Mediterraneo. Alla base dell’arcano occorrerà immaginarsi di essere collocati al centro del
mar Mediterraneo e più precisamente a Malta. Risulterà molto più comprensibile buona parte dei
nomi di provenienza dei singoli venti, così come il grecale che proviene dalla Grecia, il libeccio
dalla Libia (antico modo di definire l’Africa), il maestrale dall’Italia, ostro dal latino auster
(australe da sud), ecc.
Anche per oggi, un caro saluto.
37^ MARCIALONGA TANETO
Non ci addentreremo quindi più di tanto a fare azzardi, abbiamo già parlato di umidità e di
temperatura, in primavera, ma non solo, una componente non trascurabile è invece costituita dal
vento. I proverbi dipingono ancor oggi i mesi di primavera in modo superbo:“Marzo ventoso,
aprile piovoso, maggio temperato, beato è colui che ha seminato”.
Non sempre è proprio così,basti pensare al temporale del 20 ottobre con tuoni e fulmini quasi
estivi, ma non ha importanza, ciò che invece ci deve incuriosire è il mix:
temperatura, umidità e pressione, i cui risultati più eclatanti sono: vento e pioggia. L’argomento
è talmente vasto quanto affascinante che potremmo seguitare a parlarne per settimane, già
stringarne i concetti sarà difficile. Intanto diciamo che il vento è costituito da una massa d’aria
che si sposta da una zona ad un’altra. Elenchiamo venti di caduta e di risalita (correnti convettive)
e venti che scorrono più o meno paralleli alla superficie terrestre, venti al suolo, che riusciamo
a percepire facilmente camminando per la strada o guardando fuori dalla finestra e venti in quota
che percorrono la troposfera sino a quote superiori a 10 Km. Troviamo addirittura correnti a
getto note appunto come jet stream che percorrono distanze notevoli con sezioni di flusso assai
modeste ad alta quota ed alta velocità, queste particolari correnti sono da tempo note alle
compagnie aeree che le percorrono quando possibile generando notevoli risparmi in tempi e
carburante ed aumentando sensibilmente la velocità al suolo dei velivoli.
Classifichiamo inoltre i venti in base alla loro natura in:
Venti costanti (ad esempio come gli alisei, anche se variano d’intensità durante l’anno).
Venti periodici (come i monsoni dell’oceano indiano, ma anche più semplicemente le brezze
di mare e di terra che si stabiliscono anche sulle nostre coste).
Venti variabili che si formano in modo irregolare nelle zone temperate tra aree
cicloniche ed anticicloniche (Maestrale, Grecale, Tramontana, Ostro, Libeccio ecc.).
Venti irregolari o ciclonici (generalmente violenti, assumono nomenclature diverse dalle varie
aree geografiche in cui si generano: Uragani, Tifoni, Tornado, Trombe d’aria).
Banalizzandone la genesi, si potrebbe affermare che il vento sia il movimento di una da un'area
con più alta atmosferica ad una con più bassa pressione.
A questo punto, identificate due aree a diversa
pressione atmosferica, sarebbe facile stabilire
la direzione del vento. Non è così, o meglio,
non è così facile. Sono diversi i fattori che a
questo punto entrano in gioco e complicano
la faccenda. Immaginiamo che il vento funzioni
un po’come una pallina su un piano inclinato,
è elementare pensare che maggiore è la
differenza di pressione atmosferica tra le due
aree (pensiamola come la differenza tra le due
quote altimetriche del piano) e minore la loro
distanza (questo componente si chiama forza di gradiente) maggiore sarà l’intensità del vento
(maggiore sarà l’angolo del piano inclinato su cui rotolerà la pallina). Bene vediamo quindi
almeno i fattori principali che a questo punto entrano in gioco deviando in qualche modo il moto
rettilineo della nostra pallina (vento):
- Si chiama effetto Coriolis da cui prende il nome (fisico francese vissuto a metà del 1800) e
secondo la quale la nostra pallina (massa d’aria in movimento) subirà una deviazione verso
destra nel nostro emisfero o verso sinistra nell’emisfero australe dovuta al fatto che il nostro
pianeta è in rotazione, chi fosse interessato lo rimando a visitare il sito internet di Wikipedia
dove potrà trovare anche un’interessante animazione ().
- Alle quote più basse entra in gioco il fattore attrito con la crosta terrestre: montagne, boschi,
mare e laghi generano attriti sensibilmente diversi e dobbiamo aggiungere con temperature ed
umidità nettamente differenti che intervengono nel variare anche la natura del vento stesso. E’
facile immaginare ad esempio come una massa d’aria proveniente dal nord-Atlantico che abbia
attraversato parte dell’Europa e sfoci sulla superficie del Mediterraneo in inverno si possa
riscaldare e contemporaneamente arricchire d’umidità con tutto ciò che ne comporta.
Ora vorrei sottoporvi un primo piccolo quesito. Osservate il disegno poco sotto, siamo nel nostro
emisfero (Vedere Coriolis), abbiamo due zone, una di alta pressione al suolo (A), l’altra di bassa
pressione al suolo (B), provate con la matita a disegnare delle frecce nella direzione in cui pensate
che si muovano le masse d’aria.
Domenica 22 Settembre a Taneto si è svolta la classica Marcialonga, con percorsi di 5-10
Km e la super competitiva mezza maratona. La giornata di sole e il tempo ancora estivo
hanno portato a Taneto quasi 1500 camminatori e podisti, di cui ben 320 si sono dati battaglia
sul percorso competitivo. In campo maschile si è classificato primo Zambelli Andrea
dell’atletica Scandiano. In campo femminile ha dominato la fortissima Isabella Morlini,
atleta di livello italiano.
La corsa è stata organizzata dal gruppo podistico locale Taneto 1975, in collaborazione con
Arci Taneto. Quest’anno, la corsa è stata dedicata alle donne, per incentivare la loro presenza
nello sport. Un grazie a tutti i volontari che hanno collaborato alla riuscita della giornata,
al dottor Punghellini e ai volontari della Croce Bianca.
Il Gruppo Podistico di Taneto vi invita ad unirvi a noi per correre o, più semplicemente, per
camminare in compagnia tutte le domeniche mattina, seguendo il calendario Uisp reggiano.
Potete trovarci anche su Facebook come Gruppo Podistico Taneto 1975.
Daniele Ferrari
Comitato Organizzativo Marcialonga di Taneto
LA COMPAGNIA DAL REVIOT
“Orti.....ma non solo”
Dopo vari commenti in
merito al “Progetto
Orti” mi sento in
dovere di prendere
anch’io un po' di
spazio e rilasciare
alcune considerazioni
sul tema di cui sopra,
in modo particolare
vorrei precisare che
tutto quello a cui
stiamo assistendo non
è altro che il frutto di ciò in cui noi crediamo insieme al Sig. Cucchi Alfredo, proprietario
del terreno, alla grande generosità d’animo e di volontà di diversi compaesani e immigrati
delle più svariate provenienze, del Tavolo Crisi. Tavolo “Crisi”, termine oggi molto gettonato,
abbinato alla Crisi economica - occupazionale, forse un po' meno per quanto riguarda gli
aspetti che si vengono a generare dove la Crisi ha preso possesso. Lo stesso è composto da
diverse realtà associative locali, inizialmente Avis, Pro Loco, Parrocchie e Caritas oltre ai
Servizi Sociali e Uff. Cultura, poi si sono aggiunti Auser, Arci, Stella sulla Terra, La Fontana,
Tannetum, Gruppo Fotografico Tannetum e Il Circolo Acli San Vitale. Mensilmente ci si
confronta creando uno “spazio comune di pensiero” al fine di individuare e condividere
iniziative e progetti per favorire la ricostruzione di nuove possibilità partecipative, formative
e lavorative all’interno della comunità. In poco più di un anno si sono attivati i seguenti
progetti: Microprestito Sociale finanziato dalle Associazioni del Tavolo Crisi e gestito dai
Servizi Sociali, Corso di fotografia gratuito per persone colpite dalla crisi in cambio di
volontariato,Raccolta cancelleria per le scuole con il coinvolgimento delle attività commerciali
del comune, Ampliamento Convenzione -Auser all’Arci di Praticello per inserimenti lavorativi,
Sabati della Salute (Avis – Università della terza età), Corsi di informatica, Finanziamento
progetto specifico “minore disabile”, Serata benefica, c/o Festa del Grano, il cui ricavato
è destinato a progetti dei Servizi Sociali, Riqualificazione del territorio dell’Enza con
Coinvolgimento di Associazioni e Scuole, “Orti”. “Orti” … idea che ha fatto cogliere parte
degli aspetti che si potevano realizzare: un concreto contributo al fabbisogno alimentare,
qualità di prodotti garantita, piacere e soddisfazione di ottenere frutti dal sudore della fronte
e dalla generosità della terra, mettersi a disposizione per un progetto di interesse comune,
integrazione reciproca con immigrati residenti nel comune, possibilità per neo pensionati e
veterani a nuovi interessi e maggior socializzazione, riscoprire il piacere di fare “filos”. Si
doveva partire dal nulla e senza disponibilità economiche, trovare il terreno adatto e attrezzato
per ospitare il nostro progetto non era cosa semplice anche perchè terreni di proprietà
comunale idonei allo scopo non erano disponibili ma ecco che la generosità del Sig. Cucchi
ci permette di continuare a crederci e con tanta abnegazione, un po' di generosità, la
collaborazioni di una squadra da primato e l’appoggio dell’Amministrazione Comunale
riusciamo a dar vita alla Compagnia dal Reviot con ancora un problema … la stagione
avversa. Solo il 5 Maggio si mette piede per la prima volta sul terreno ed eccoci qua, fieri
di quanto realizzato e ancor più nell’aver raccolto tanta serenità nello stare insieme. Per
quanto è possibile il “ Tavolo Crisi” continuerà ad essere presente in situazioni di difficoltà
e dai risultati esposti prendiamo atto di quanto può esprimere una comunità unita … forza
andiamo avanti.
Carlo De Pietri
A GIOCHI FATTI
3
CRONACA IN TRASPARENZA
6 NOVEMBRE 2013
a cura di D. Buraia
Si è tenuto nel mese di Settembre, presso il Circolo ARCI di Taneto,
un incontro nel corso del quale il Sindaco Maiola, accompagnato
dall’assessore Boniburini e dal geom. Bertolani, ha presentato, a
giochi fatti, la viabilità della frazione, così come recentemente
modificata.
Ad aprire la discussione è stato il Presidente del Consiglio di Frazione,
Sig. Tinterri, che non ha lesinato le sue critiche, sostenendo che, al
solito, si è deciso ignorando il parere degli abitanti. La risposta del
Sindaco è stata infelice e ponziopilatesca con l’ammissione che le
scelte vengono operate dai tecnici, ai quali evidentemente la giunta
conferisce ampio mandato. Che nel nostro Comune questa fosse la
prassi lo si sospettava, ora c’è la certezza. Ma cosa è successo?
Semplicemente, con l’apertura del doppio senso di circolazione in
Via Bertozzi, si è riusciti nella poco brillante impresa di convogliare
verso il centro di Taneto la maggior quantità di traffico possibile, un
risultato peggiore era impensabile. Traffico che percorre un tratto di
strada la cui carreggiata è stata ridotta realizzando fioriere al suo
lato, evidente indizio che Via Bertozzi era pensata a senso unico.
Poi, la tanto celebrata tangenziale nord di S. Ilario, eseguita anche
a nostre spese, pare non sia “percepita”, quindi è scarsamente utilizzata.
Non percepita, le esatte parole pronunciate dal Sindaco, ma come si
poteva percepire un’opera se prima della sua apertura si è provveduto
a spalancare il centro di Taneto al traffico proveniente da Praticello,
Campegine e casello autostradale, offrendo di fatto una scorciatoia
al flusso di veicoli? In definitiva la nuova viabilità non piace a
nessuno, e non potrebbe essere altrimenti, nessuno auspicava tutto
questo traffico. Inevitabilmente il discorso è caduto sulla possibilità
di unire con una bretella la rotonda di Via Bertozzi con la rotonda
di via Carmi, per decongestionare il traffico nella direttrice NordSud. E su questo punto, dopo tutto quello che ci è stato riferito negli
anni sulla inopportunità di realizzarla, c’è stato il colpo di scena: la
sua esecuzione non sarà possibile perché l’area è assoggettata a
vincolo di natura paesaggistica. In effetti un vincolo c’è, il cosiddetto
“vincolo Galassini”, istituito nel 1985, ma il vincolo insiste anche
sull’area recentemente edificata. Com’è possibile? Avranno edificato
in deroga? È sopraggiunta una variante? Si è commesso un abuso?
Sono domande spinose, che meritano una risposta veloce e puntuale
da parte dell’Amministrazione.
Nel frattempo, se l’area è così pregiata, e soggetta a vincolo, forse
è il caso (il forse è un eufemismo) che l’impresa costruttrice rimuova
velocemente tutti i rottami che rendono una discarica l’area adiacente
alle costruzioni, l’Amministrazione lo deve pretendere. Ci sentiamo
presi per i fondelli, è una sensazione sgradevole!
L’ITALIA CHE VORREI
di I. Bizzi
Cari amici, è sempre più necessario impostare un progetto e una visione
dell'Italia nel suo insieme per il futuro. Non è più sufficiente indicare i
provvedimenti da intraprendere nel breve periodo, peraltro indispensabili.
Dobbiamo essere più ambiziosi, disegnare un'Italia nuova che tenga
conto delle proprie inclinazioni senza dover scopiazzare malamente da
altri Paesi (Germania o USA), modelli di sviluppo poco sostenibili in
Italia. Io penso che bisogna cominciare dalla scuola del futuro perché
è li che si formeranno i cittadini, gli imprenditori, i ricercatori, i politici
e gli elettori di domani. Sarebbe bello riuscire a dedicare uno spazio sul
web a questi progetti, in modo che ognuno possa proporre una propria
visione di come vorrebbe fosse l'Italia ed interagire con gli altri per
raggiungere poi una sintesi da presentare alle prossime elezioni. Forse
il tempo è poco, ma sono convinto che molti non siano impreparati
nell'affrontare questo genere di argomento. Credo che la causa della
grave situazione attuale sia la mancanza di pianificazione che è avvenuta
negli ultimi 25/30 anni. Al contrario, quelle poche cose che ci hanno
salvato da un totale fallimento per il momento sono da ricercare in istituti
che fortunatamente non sono stati demoliti dalla politica di questi anni
(anche se duramente attaccati): la cassa integrazione, il risparmio privato,
la casa. Spero di trovare tra di voi dei sostenitori di questa proposta in
modo da portare avanti questo progetto.
TOGLIETEVI LA MAGLIA di I. Bizzi
Toglietevi la maglia, e vedrete che sotto siamo tutti di un solo colore,
che la vita ed i problemi da affrontare e risolvere sono gli stessi. Che
colore ha una bolletta da pagare? A quale lato dello schieramento
appartiene? Crescere un figlio, mandarlo a scuola, assicurargli un futuro
sono cose di destra o di sinistra? Lavorare per vivere e non vivere per
lavorare sono “sfumature” di destra o di sinistra? Toglietevi la maglia!
Toglietela adesso e non ascoltate chi, per tornaconto personale, grida al
comunista oppure al fascista: sono paraventi che nascondono furberia,
menzogna, diniego della dignità, disprezzo del valore degli uomini e
della verità. Toglietevi la maglia, perché le squadre per cui abbiamo
tifato si sono messe d’accordo sul pareggio, sulla divisione del punto,
sulla spartizione delle spoglie. E’ inutile stare sugli spalti ad inveire
contro il tifoso avversario. Aprite gli occhi e guardate bene la partita:
non vedete che nessuno cerca di andare in rete per risolvere la situazione?
Toglietevi la maglia, usciamo dallo stadio e creiamo una nuova squadra
per vincere la partita del futuro! Gandhi diceva che la peggior forma di
violenza è la povertà, e come dargli torto. Se ognuno di noi avesse di
che vivere tutto questo non accadrebbe. Nessuno nasce cattivo o buono,
bensì lo diventa in base all'ambiente che lo circonda. Il nostro è un
ambiente che peggiorerà ancora molto in termini sociali quindi non
stupiamoci troppo di questi eventi. Continueranno ad accadere fino a
che non avremo garantito ad ogni essere umano la certezza di una casa,
di cibo sulla tavola, dell'assistenza sanitaria, della scuola, di una vita
degna di essere vissuta in poche parole. Speriamo di cominciare da qui,
da casa nostra e di esportare poi il modello in tutto il mondo.
La Politica non è un compromesso
di I. Bizzi
Fin quando si ha un concetto di politica intesa come arte di mediazione,
capacità di trattativa, professione, furbizia, privilegio, tutto gratis, allora
non cambieremo mai, è vero. L'ho già detto e lo ripeto, il voto delle
amministrative è lo specchio della nostra politica, di colui che da il voto
per avere un favore personale, un appalto per la sua impresa, un aiuto
per il figlio, la consulenza per la moglie, la pensione di invalidità per la
zia o tutto ciò che può ottenere nell'immediato come privilegio e
raccomandazione, mai per diritto o per merito. Dicono è sempre stato
così, la politica è sporca, la politica è la capacità di ingannare l'avversario.
Per quel posto in regione, quell'incarico al comune, quella consulenza
al ministero, quella licenza edile, quella concessione siamo disposti a
sporcarci e a sporcare il futuro di un'intera generazione. Tutte cose che
potremmo ottenere legalmente e meritatamente; un lavoro,
un'autorizzazione, un posto all'asilo comunale per nostro figlio. Invece
no, dobbiamo chiederlo al politico, al conoscente, a colui che ha il potere
e naturalmente ricambiare il favore. Abbiamo dimenticato cosa sia la
dignità e la legalità circondati da talmente tanta meschinità e ipocrisia
da rendere tutto lecito, tutto naturale come se il fisico si adattasse ad un
cancro invece ribellarsi ad esso. Troppo impegnativo lottare anche solo
per se stessi, tanto c'è mamma partito che ci pensa. Meglio non sapere,
un pensiero in meno ci farà dormire sereni. Eppure uno vale uno. È
scolpito dal creatore nella nostra coscienza e lo sappiamo benissimo.
Sappiamo ad esempio che ogni nostra azione provocherà una reazione
commisurata, ed ogni volta che ci sporchiamo la coscienza quello sporco
torna a galla quanto meno te lo aspetti. La politica non è un arte, o una
professione, è semplicemente il rispetto delle regole di una comunità.
LETTERA AL DIRETTORE
Alla cortese attenzione del Direttore de
“Il Notiziario della Fontana”.
LA STRADA DI NESSUNO
LETTERA AL DIRETTORE
Ringrazio L’Ass. “ La Fontana” che mi consente di esprimere la mia
opinione nel loro giornale “ Il Notiziario della Fontana”. Ho avuto
modo di assistere ad un incontro tra varie Associazioni. La finalità
era quella di un’eventuale unificazione di tre Comuni :
S. Ilario, Gattatico e Campegine.
Vista l’importante tematica trattata, il pubblico presente, numeroso
e attento a quanto veniva relazionato, è intervenuto molte volte.
Questa iniziativa, può essere considerata molto positiva se la si pensa
al di fuori di partiti politici … però, a parere mio, avvicinarsi ad un
unificazione tra questi Comuni, sarà molto difficile e complesso. Le
difficoltà sono molte ma, Auguri di cuore a chi ha voluto organizzare
questo incontro. Ho detto che sarà un’impresa difficile perché l’ente
pubblico ha davvero un grande problema: i cittadini sperano sempre
di essere meno afflitti dalle continue tasse. L’obbiettivo, infatti, di
questa unificazione è quello di risparmiare. Chi si impegnerà allora
in questo intento si prepari con molta tenacia a non mollare mai.
Un cittadino del Comune
Egregio Sig. Sindaco,
Lei sicuramente conoscerà il ruolo più che evidente che le vie di
comunicazione hanno nella nostra società. Permettono rapidi
collegamenti, favoriscono l’incontro e lo scambio di beni e servizi,
di fatto le strade sono necessarie se non fondamentali alla nostra vita
di tutti i giorni; sia che le si debba usare con un camion per il trasporto
merci o che le si usi per andare a fare la spesa, di una strada ben
costruita e ben tenuta non se ne può fare a meno.
Ovviamente a seconda delle esigenze la via potrà avere le più svariate
caratteristiche e così noi nel territorio del Comune vediamo carraie
adatte al passaggio di mezzi agricoli, grandi arterie di collegamento
per il traffico intenso e pregevoli viali tipici
del centro urbano ed è proprio di questi ultimi
che vorrei parlare in questa sede. A Praticello,
lungo via Pisi, sono presenti diverse laterali
per tutta la sua lunghezza, tutte strade asfaltate
e ben illuminate, tutte tranne una, via
Spallanzani.
Sig. Sindaco io penso con certezza di parlare
per conto di tutti coloro che ci abitano, siamo
tutti cittadini che hanno visto questo paesino
svilupparsi e prosperare, abbiamo sempre
partecipato attivamente alla vita della comunità
nei modi più disparati, ci siamo sempre
impegnati a rispettarne le leggi e le istituzioni
e ora che la maggior parte di noi è anziana e
si è fatta da parte per lasciare spazio alle nuove
generazioni non ci è concesso nemmeno di
avere una strada decente per poter fare i nostri
spostamenti che, sebbene non siano numerosi,
sono certamente necessari. Prima di parlare
dei problemi pratici della via è però necessario
fare alcune precisazioni, via Spallanzani è una
strada privata adibita a passaggio pubblico, il
cui proprietario è il Sig. Catellani residente in
Via Pisi. La strada attualmente è coperta di
ghiaia acquistata e depositata a spese dei
residenti della via, mentre gli effettivi proprietari
si sono sempre occupati di pagare tutte le tasse
che vi ricadevano sopra. Da diversi anni a
questa parte è divenuto necessario asfaltare la
strada in quanto il fondo di ghiaia è una misura
precaria dato che regolarmente c’è da
intervenire portandone di nuova per coprire i
buchi o comunque sostituire quella che viene
spostata dai mezzi di passaggio, produce
numerosa polvere e d’inverno con la neve
rende impossibile l’intervento dei mezzi
spazzaneve in quanto, se si avventurassero sul
selciato, andrebbero a scoperchiare i vari
tombini presenti sul tragitto (fogne, gas,
acqua,...), quindi spetta ai residenti sgomberare
la propria via dalla neve ma, essendo per la
maggior parte anziani, tale procedimento risulta
quanto mai gravoso. Gli attuali proprietari, non
avendo l’interesse ad asfaltare questa strada
(operazione tra l’altro gravosa per le tasche di
un singolo privato), hanno dimostrato più volte
l’intenzione di donare tale strada
all’Amministrazione Comunale, tuttavia questa
ha sempre rifiutato affermando di non avere i
fondi per pagare le spese notarili che sarebbero
derivate dall’atto di donazione e di rimando
nemmeno quelli necessari ad asfaltare la strada,
nonostante i residenti abbiano espresso la
disponibilità a farsi carico di una percentuale
dei costi, percentuale che poi si concorderebbe
col Comune stesso. Io, come molti altri miei
vicini, siamo spesso venuti da Lei a parlarle
Sig. Sindaco, ad esternarle le nostre esigenze
e difficoltà e Lei molto gentilmente ci ha
ascoltato ma ci ha sempre dato le solite
scuse:”La strada non è nostra e comunque non
abbiamo i soldi per intervenire”. Allora io, e
con me tutti i residenti di Via Spallanzani, Le
chiedo Signor Sindaco:” I soldi per rifare tutta
la piazza di Taneto, però li avevate, quelli per
fare rotatorie assurde volte a “pezzare”
cambiamenti repentini della viabilità sono stati
trovati, per ridipingere le strisce di tutte o quasi
le vie del paese, mettere nuovi cartelli e creare
sensi unici ci sono; perciò noi chi siamo?
L’ultima delle vostre preoccupazioni? Quei
pensionati che non contano più salvo quando
c’è da pagare le tasse? Alla luce di tutto questo
noi tutti cominciamo a pensare che non sia più
una questione di denaro ma di volontà. Quindi
io, e con me tutti coloro che vivono in questa
nostra via dimenticata, ancora una volta le
chiedo di intervenire, non dico che debba
necessariamente farci tutta la strada perfetta
con la sua illuminazione e le sue strisce (come
tra l’altro hanno invece tutte le vie a noi
parallele) ma almeno una gettata d’asfalto per
quei pochi metri di selciato. Dateci una strada
decente, che non ci faccia più polvere, che si
possa facilmente pulire d’inverno con i mezzi
attrezzati, fateci sapere che noi, in quanto
cittadini, siamo ancora tutelati e non siamo
solo una fastidiosa perdita di tempo.
Grazie ancora Sig. Sindaco per la disponibilità
che lei ci ha sempre dato ascoltandoci ma ora
abbiamo davvero bisogno di qualcosa di più.
Chiudo questa lettera ringraziando la redazione
de “ Il Notiziario della Fontana” per aver
inserito nel giornale questi miei pensieri, grazie.
Un simpatizzante
6 NOVEMBRE 2013
4
L’ANGOLO DEL BUON VIVERE
Il Gioco come strumento educativo e di relazione
Insieme per salutare Don Bruno e Don Roberto
Lo strumento didattico utilizzato dagli
insegnanti che lavorano secondo la MLT
(Music Learning Theory, teoria fondata
da E. Gordon), per relazionarsi al
bambino, oltre alla propria voce, è il gioco.
Molti studiosi concordano nel sostenere
che il gioco svolge una funzione
fondamentale nel processo di
apprendimento del bambino. D. Stern
(psichiatra e psicoanalista statunitense)
sottolinea l’importanza del “ libero gioco”
tra madre e figlio come esperienza di
maggior rilievo per il bambino nei primi
mesi di vita D.Stern: The Present Moment
in Psychotherapy and Everiday life.W.W
Norton & Company, New York, 2004. Lo
studioso definisce tale attività di gioco come “momento ludico”, alludendo al comportamento
materno intento a sollecitare il neonato con espressioni facciali e stimolazioni sonore. Tale
attività,per lo studioso, risulta carica di impegno per il neonato, poichè la madre compie questi
gesti con una cadenza ritmica e ripetitiva, rafforzando quindi l’insegnamento e variando di volta
in volta l’espressione o la durata del suono per destare l’interesse nel bambino, alternando cosi
momenti di impegno e di apprendimento a momenti di disimpegno, in cui il silenzio e un riposo
preparatorio all’impegno successivo e di assorbimento di quanto appena appreso.Questa idea
ci riporta alla prassi della MLT, che vede l’insegnante cantare un brano per poi alternare tale
emissione al silenzio, in modo da lasciare il bambino libero di ripensare alla musica udita ed
iniziare così ad esercitare l’audiation (comprensione della musica), per poi riprendere con un’altra
emissione vocale che rafforzi l’apprendimento. La ripetizione infatti come abbiamo detto, serve
al bambino ad imparare, ma va supportata anche dalla variazione, che ridesta l’attenzione e la
partecipazione verso il singolo. Anche J. Bruner (psicologo statunitense), a proposito del sistema
di acquisizione del linguaggio, sostiene che il gioco sia il “ formato” Jerome Bruner, Il linguaggio
del bambino. Come il bambino impara a usare il linguaggio, op.cit., passim. attraverso il quale
il bambino acquisisce le nozioni linguistiche e culturali, proprio perché il gioco e strutturato così
come lo è il linguaggio e favorisce le capacità di idealizzazione e di astrazione che sono
propedeutiche all’apprendimento linguistico. Il gioco, inoltre, permette la socializzazione e la
sperimentazione del linguaggio attraverso l’interazione con l’altro essere umano, nel caso
specifico analizzato da J. Bruner di fondamentale importanza appare il gioco del “cucu”, dove
il volto nascosto dalle mani dell’adulto appare all’improvviso unito alle sillabe pronunciate,
creando, come sostiene anche D. Stern la caratteristica struttura di silenzio-riposo e di sorpresa
- apprendimento. Piaget, parlando di gioco simbolico che attiva nella mente del bambino il
pensiero, sostiene: … già molto prima dell’apparire del linguaggio, appare un gioco delle funzioni
senso motorie, che è un gioco di puro esercizio, senza intervento del pensiero o della vita sociale,
dato che mette in azione esclusivamente movimenti e percezioni …Jean Piaget, Lo sviluppo
mentale del bambino e altri studi di psicologia, op. cit., p.31. E’ proprio questo tipo di gioco
simbolico che viene utilizzato nella prassi della MLT per instaurare una relazione con il bambino
e portarlo liberamente e spontaneamente all’interazione fisica e soprattutto musicale con
l’educatore. Bisogna tener presente che la finalità dell’educatore è quella di guidare il bambino
all’ascolto dei brani e sostenerlo nell’esplorazione motoria dello spazio, la quale guida il bambino
alla comprensione interiore della musica. Non si tratterà quindi di giochi strutturati con regole
precise, poichè questi attiverebbero altre competenze del bambino finendo per distoglierlo
dall’ascolto della musica, ma si tratterà di giochi che prevedano un movimento libero e fluido,
che tenda a far concentrare il bambino sul brano cantato, che creino un’attesa nei confronti
dell’inizio di una melodia o di un ritmo, che spingano a fare attenzione all’inizio o alla fine di
un brano musicale o che sottolineino la differenza di metro o di ritmo di un brano cantato. Nelle
fasi seguenti i giochi risulteranno più strutturati per far sì che il bambino inizi a suddividere
mentalmente le parti che compongono un brano e provi ad affinare le proprie emissioni vocali,
nonchè partecipi maggiormente all’esecuzione vocale dell’insegnante. E’ importante, che
l’educatore rispetti le diverse fasi di crescita del bambino per relazionarsi a lui in modo naturale
e senza creare attività inadatte alla sua età dal punto di vista psichico e motorio, cosi come tiene
sempre conto, dal punto di vista musicale del grado di comprensione realizzato da ogni singolo
bambino per non richiedergli competenze che non ha ancora sviluppato. Questo è uno degli
importanti elementi che contraddistinguono l’uso di una guida informale e la prassi della MLT.
Questo è quanto i bambini hanno potuto sperimentare negli incontri organizzati dalla nostra
Associazione con la docente Sara Rossi. Un grazie doveroso quindi al sindaco G. Maiola che
ha condiviso il nostro percorso e gli obbiettivi in esso contenuti, mettendoci a disposizione
lo spazio della sala consigliare.
Sabato 31 Agosto, nella Chiesa della Madonna
dell’Olmo, si è tenuta una celebrazione solenne che
ha permesso alla Comunità del nostro Ordine Pastorale
di stringersi intorno a Don Bruno e Don Roberto
nella loro ultima celebrazione Eucaristica perché
trasferiti dal Vescovo in altre parrocchie. Un momento
liturgico ricco di partecipazione e di emozione, di
momenti intimi, toccanti e velati da un po’ di tristezza.
Sentimenti normali in noi comuni mortali quando
ci si deve separare da persone e figure che all’interno
della nostra comunità hanno caratterizzato e/o segnato
il cammino di tanti fedeli e di tutti coloro che, nel
bisogno, hanno sempre trovato una parola di conforto,
un valido sostegno, e un’immensa serenità e fiducia
nell’atto di fede. Al termine della Messa molti hanno
continuato, con la loro partecipazione, ad allietare
il momento conviviale che si è tenuto presso il Circolo
ACLI di Olmo. Un valido esempio di collaborazione
e di voglia di stare insieme a loro sino al termine
del loro percorso. I giovani, nella loro versatilità,
sono passati dal ruolo di musicisti e cantori a quello
di provetti camerieri … e così si è dato il via alla festa. Esemplare il gesto di donare il ricavato
ai due “Don” con l’augurio di trovare tra i nuovi parrocchiani accoglienza e serenità.
Il “DONO” di un’importante presenza
Venerdì 6 Settembre nella Chiesa di Praticello
si è tenuta la celebrazione Eucaristica
d’immissione nel Servizio Pastorale della
nostra comunità del nuovo parroco Don Paolo
Bizzocchi; presieduta dal vescovo Massimo
che lo ha voluto accompagnare personalmente
all’inizio di questo suo ministero. Una chiesa
gremita e partecipata dal punto di vista della
liturgia, dei canti e del servizio liturgico.
Calore e fraternità attorno a Don Paolo a
seguire, nel salone, al termine della liturgia;
un rinfresco che voleva essere portavoce della
gioia, dell’accoglienza, dell’amicizia e della
voglia di cambiare e di costruire insieme. La
simbologia della casula che gli è stata donata
vuole essere portavoce di questo messaggio.
Un augurio a Don Paolo che inizia a fare il
parroco proprio con noi parrocchiani che
dovremo spogliarci della nostra arroganza e
superbia ed in tutta umiltà intraprendere con
Lui il cammino della parola del Vangelo che
guida alla speranza, all’amore e alla vera fede.
a cura di Licia Artoni e Sara Rossi
CORSO DI AUTODIFESA
a cura di Lorenzo Pattini
"L'Associazione La Fontana col patrocinio del Comune
di Gattatico ha avviato un Corso per "l'apprendimento
della difesa personale", aperto a tutti coloro che volessero
iniziare a cimentarsi con le arti marziali. Il corso si tiene
al Venerdì sera dalle ore 20.00 alle 21,30 presso la Palestra
delle Scuole medie di Praticello e ha un costo di 20 Euro
mensili a cui vanno sommate 10 Euro da versare solamente
una volta al momento dell'iscrizione per l'assicurazione
obbligatoria. Per maggiori informazioni potete telefonare a Lorenzo 349 7266750: Il corso
vede già la partecipazione di 10 allievi". PARTECIPATE NUMEROSI
IL GNOCCO della Fontana ritorna a Voi la
4° Domenica del Mese dalle 15:30 alle 20:30 in
Piazzetta in occasione del “Mercatino del riuso”.
Vi aspettiamo.
Invito ai lettori e a tutti coloro che vogliono essere attori al miglioramento del nostro territorio:
Carissimi Amici,
ci farete cosa graditissima se voleste inviarci informazioni, giudizi, articoli su tematiche che
ritenete di particolare interesse, critiche e tutto ciò che possa permetterci di migliorare il nostro
lavoro al servizio del nostro territorio.
Inviate a : Associazione Culturale “La Fontana” Via Libertà, 55 - 42043 Praticello di
Gattatico (RE) - email: [email protected]
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