4 VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2011 Da sapere Calendario Polizia di Stato SOCIETÀ È possibile acquistare il calendario della Polizia di Stato 2012 “C'è più sicurezza insieme”. Il versamento, di 6 € calendario da tavolo e 8 per quello da parete, sul c/c postale nr. 745000 intestato a “Unicef Comitato Italiano”. Causale “Calendario della Polizia di Stato 2012 per il progetto Unicef nel Camerun”. “SFONDI” COMASCHI/1 L’AGENDA Farmacie di turno oggi COMO Como - Lanzetti (Via T. Ciceri) Lode a Erba: che non sarà bella, ma sa osare Warner Bros sceglie la “città di Shakespeare” per l’anteprima di Anonymous, thriller sul drammaturgo inglese. E premia il suo progetto di Luigi Torriani Segue dalla prima pagina ...e continua. È decollato l’estate scorsa con l’Otello di Shakespeare. E il Licinium è diventato nel frattempo il primo teatro shakespeariano d’Italia, entrando come unico rappresentante italiano – a partire da gennaio – nella Shakespeare Theatre Association, l’associazione che riunisce gli 80 maggiori teatri shakespeariani del mondo. E stasera, al cinema Excelsior, andrà in onda il film “Anonymous” di Roland Emmerich, un thriller storico sul problema della reale esistenza di Shakespeare, sulle teorie del complotto e sulla questione dell’attribuzione delle opere shakesperiane. E allora? Allora il film uscirà nelle sale soltanto il 18 novembre, e questa è la seconda anteprima italiana, dopo Ca’ Foscari. La presidente dell’Accademia dei Licini Luisa Rovida De Sanctis, interpellata da La Provincia, spiega come sono andate le cose. Sono stati i distributori italiani della Warner Bros a contattarla per l’anteprima del film, e hanno chiamato lei non perché hanno sbagliato numero ma perché è la presidente dell’unico teatro shakespeariano italiano e la promotrice del progetto “Erba, città di Shakespeare”. Evidentemente il progetto, piaccia o non piaccia, sta decollando. E soprattutto: è un progetto, un’idea di città, una scelta precisa e coraggiosa sull’identità di Erba che viene dettagliatamente illustrata in un ampio opuscolo consultabile sul sito del teatro Licinium. “Erba (...) è città numericamente minore (ca. 17.000 abitanti), con un’identità alquanto frammentata. (...) Il territorio erbese non dispone, oggettivamente, di luoghi d’interesse artistico, paesaggistico e storico paragonabili ad altre località italiane patrimonio dell’umanità: musei a cielo aperto che non richiedono particolari azioni promozionali. Nel caso di Erba va invece affrontato il tema della valorizzazione sistematica dell’esistente”. Come? “Abbiamo ora la possibilità, attraverso un’operazione di marketing territoriale, già sperimentata altrove con successo, di costruire una nuova identità, forte e univoca, fondata su un’equazione vincente: Erba=cit- tà di Shakespeare”. Seguono ampi excursus su chi ha già tentato con successo questa strada, come Stratford (in Canada), 30.000 abitanti e un festival shakespeariano con oltre mille dipendenti e un budget annuo di 60 milioni di dollari. Oltre al giardino botanico shakesperiano, al festival gastronomico shakespeariano, e ad altre inizative in tema. Segue, soprattutto, una serie di di ipotesi ben precise su come portare avanti il progetto ad Erba. Il già sperimentato percorso dei sensi con le ricette di epoca elisabettiana, le offerte pub- blicitarie per le aziende, la creazione di linee di merchandising (Theatre shop), la strada editoriale (pubblicazione di libri), un concorso per la realizzazione di arredi urbani ispirati a Shakespeare in collaborazione con le Università del territorio (Insubria e Politecnico), l’ulteriore sviluppo dei laboratori teatrali, l’impegno per la crescita quantitativa e qualitativa dell’offerta turistica e ricettiva del territorio, e molto altro. Inoltre, messo nero su bianco: la collaborazione con Expo 2015 con l’obiettivo di inserire Erba e il Licinium tra le mete imperdibili dei percorsi turistico-culturali che si svilupperanno a latere dell’esposizione mondiale. Naturalmente è ancora tutto sulla carta. Ma alcuni indizi, come l’anteprima di Anonymous (stasera alle 19.45) sollecitata dalla Warner Bros, autorizzano a un sia pur cauto ottimismo sul buon esito dell’apparentemente folle impresa. È chiaro che qui come altrove, come ovunque nella politca e nella vita, si può anche andare incontro a delle strade interrotte. Si può sbagliare. Ma almeno uno ci ha provato ad uscire dal solito grigiore delle nebbie brianzole e lariane per volare alto. Altrove, in città più grandi, più dotate dalla natura, francamente più belle, siamo ancora qui a parlare del solito (fallimentare) tran tran amministrativo. Il paragone lo abbiamo già fatto, ma – chissà – ci proviamo ancora, forse repetita iuvant. Erba non è brutta, ma certo non è stupenda. Però è un tipo. Però piace. Como è una città bellissima. Ma (oggi) non è un tipo, non è il mio tipo. Non è il tipo di nessuno finché le cose vanno avanti a questo modo. sfondi comaschi/2 In difesa del lago che vuol essere più di una comparsa Screditato nella commedia “La peggior settimana della mia vita”, resta luogo amato dagli intellettuali: cari comici, noi ne siamo fieri... PROVINCIA Faloppio - Moioli Vertemate - Gerli Grandate - Di Grandate Capiago - Gatti Carugo - Posca Erba - Brivio Argegno - Colzani S. Bartolomeo - San Pio Musso - Medicea Nesso - Tagliavini Cinema COMO ASTRA viale Giulio Cesare 3 - tel. 031.300131 “Il cuore grande delle ragazze” ore 21.00 CANTÙ CINELANDIA Corso Europa 23 - tel. 031.710039 Tel. 899030820 per prenotazioni “I soliti idioti” ore 20.30 - 22.40 “La peggior settimana della mia vita” ore 20.10 - 22.40 “Lezioni di cioccolato 2” ore 20.20 - 22.40 CINEMA LUX Via Manzoni, 8 - tel. 031.714759 “Il re leone - 3D” ore 20.20 - 22.30 MONTANO LUCINO UCI CINEMAS COMO Via Varesina - tel. 031.4781911 “Il cuore grande delle ragazze” ore 17.40 - 20.15 - 22.30 “Il re leone - 3D” ore 17.40 - 20.10 - 22.30 “Immortals - 3D” ore 17.20 - 20.05 - 22.40 “Lezioni di cioccolato 2” ore 17.35 - 20.00 - 22.30 “One day” ore 17.25 - 20.00 - 22.25 “I soliti idioti” ore 17.15 - 17.40 - 19.50 - 20.15 - 22.10 - 22.35 “Warrior” ore 22.20 “Insidious” ore 22.30 “Johnny English - La rinascita” ore 17.35 - 20.10 - 22.40 “La peggior settimana della mia vita” ore 17.30 - 20.00 - 22.25 “Le avventure di Tin Tin Il segreto dell’unicorno - 3D” ore 17.35 - 20.00 “Matrimonio a Parigi” ore 17.30 - 20.00 di Sara Bracchetti L’ORDINE Quotidiano di Como e Provincia Segue dalla prima pagina ...desiderio inaccessibile può sconfinare dalla fantasia fino alla realtà, e che quella massa scura non fossero foglie viste nell’insieme da lontano, ma la superficie calma di un bacino. Ben altro che aspirazione insensata: v’era del senno nella mia pazzia. Dall’alto di Brunate ancora mi spiegavano come si spiega a chi a pochi anni ecco, laggiù c’è casa nostra; e io, ragionando sui luoghi e sulla frase, beata e orgogliosa ero giunta a conclusione: se da lassù si vede quaggiù e in mezzo il lago, viceversa io posso ammirarlo da questa finestra da cui guardo il faro. Appoggiai gli occhi sopra i cerchi e vidi, poi mostrai ai grandi la scoperta solo mia, per condividerla con la fierezza di chi è arrivato prima. Abitavo a Lurate e delusa provavo a rincuorarmi, capiranno un giorno, verranno a dare a me ragione, ma com’è che possono essere tanto ciechi ora, sottovalutare l’evidenza. Più vicina si faceva con l’uso delle lenti, più per me la striscia sotto le montagne con le luci della funicolare si trasformava in acqua scura e placida, panorama vagheggiato, da ammirare d’ora in poi non solo ogni tanto, nei pomeriggi in trasferta a Como, ma ogni giorno al mio risveglio da dietro a quel vetro. Paradosso, eppure verità: la distanza accorciata da obiettivi e prismi rinsaldava, invece di smentire, l’impressione dell’animo coman- dato dall’illusione, senza accettare altra logica. E adesso che mi accorgo dell’inganno, sorrido e comprendo cosa è il lago: non soltanto un luogo ma una brama, riflesso della mente, incanto d’un istante e della sensibilità. Fosse stato elemento dominante nel rettangolo della finestra, non avrebbe dato adito all’equivoco, altro nome a volte per il sogno. La chiarezza inattaccabile del suo spadroneggiare avrebbe ucciso il fascino, che a fatica si raccoglie quando ti si catapulta addosso, metro dopo metro, appoggiati alla balaustra di un battello che lo apre e sviscera. Gita per turisti alla prima visita in città; per attori che interpretano un personaggio e condannano senza le remore dell’opinione propria e personale un panorama che ti accoglie piatto, senza vita: o piuttosto ti respinge. Accade così che in una sala cinematografica, amplificato dalle dimensioni, il lago si ritrovi sbeffeggiato da due comici, Alessandro Siani il napoletano nella finzione che presta gli uomini allo spettacolo, Fabio De Luigi il pubblicitario milanese che sta per prender moglie e s’appresta a subire “La peggior settimana della mia vita”, sullo sfondo estemporaneo d’un lago di Como dove abitano i genitori snob della promessa sposa. Come a prender le distanze da loro che non voglion lui, conviene con l’amico venuto dalla Campania a fargli coraggio essì, altro che posto dove “staccare”, diciamoci la verità, il lago, piuttosto, fa schifo. Precipitosi ecco i due nel condannare, nello svilire l’immagine di una località che spesso non si addice alla beata gioventù di un uomo di mondo che pretende svago, e trova invece ordinanze anti-movida e lampioni spenti a oscurar le strade invece di rischiararle. Figurante nella pellicola che la critica ambienta «in una delle location turistiche più chic del nord Italia», teatro degli ultimi e rovinosi preparativi delle nozze, il lago di Como si riduce a farsa, in linea con la trama. Altero resta sullo sfondo, come a snobbare i giudizi che feriscono più del cemento, finché non li si ridimensiona. Chi sono in fondo Alessandro e Fabio, o gli autori del copione o il regista, dinnanzi a Ugo Foscolo e Stendhal, Franz Liszt e Gustave Flaubert, Mark Twain o August Strindberg: letterati e musicisti che sul lago giunsero e del lago scrissero, vinti dalla sua bellezza e il suo mistero, chiuso nelle acque scure che non sono metafora di uno svantaggio ma valore aggiunto anzi. I confini circoscritti che fanno da barriera all’orizzonte l’hanno eletto a spazio prediletto dagli intellettuali, sensibili più spesso al chiuso del lago che alla vastità del mare, salvo esempi più moderni e illustri: Eugenio Montale e il suo mar Ligure, José Saramago e l’Atlantico dell’isola di Lanzarote, l’isola di Faro amata da Ingmar Bergman. Sbagliato dunque sminuir le acque, ridurle a proiezione di qualche animo gretto, borioso, meschino o pieno di sé, in sintesi banale. Questo, se proprio, dovrebbe essere discusso per inciso dentro a un film: la gente che lo sceglie come mero sfondo chic per la propria residenza, il modo in cui lo abita e lo cambia, nell’aspetto e nel sentir comune. Allora sì che vi sarebbe qualcosa da ridire, e non proprio una battuta: che resta, ridanciana e infelice, spezzone di una scena troppo lieve per venir presa sul serio. Fortuna dei cabarettisti, che ottengono perdono facile anche quando osano proferire verità, fingendo di dir altro: che il lago è malinconico, mette tristezza e dà un po’ noia, quando è ostentazione mera delle velleità borghesi, che credon di apprezzarlo e invece adorano lo sfoggio. Direttore editoriale: Alessandro Sallusti Direttore responsabile: Mauro Migliavada Redazione: Via Rovelli, 4 22100 Como - Tel. 031.6871111 - Fax 031.6871130 Editore: A.S.E. 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