In collaborazione con Istituto Tecnico Commeriale e per Geometri A. Baggi e il Gruppo Naturalistico dell’Istituto di Istruzione Superiore A.F. Formiggini Sassuolo e le sue acque Sassuolo e le sue acque Per informazioni contattare il Centro di Educazione Ambientale San Cristoforo: Tel.: 0536/1844825 Fax: 0536/1844912 E-mail: [email protected] Redazione a cura di Marialuisa Campani Revisione e stampa a cura della Bonifica dell’Emilia Centrale Con il supporto di GGEV, Gruppo Naturalistico Sassolese, LIPU PAGINA 2 Sassuolo e le sue acque PAGINA 23 Sassuolo e le sue acque PRESENTAZIONE Un po’ di svago per grandi e piccini Il Centro di Educazione Ambientale San Cristoforo del Comune di Sassuolo, la Gruppo Naturalistico dell’Istituto di Formazione Superiore “A.F. Formigini” hanno lavorato nel corso dell’anno scolastico 2011/2012 sul tema delle acque a Sassuolo. I ragazzi del Baggi hanno realizzato alcuni progetti tra cui la definizione di un possibile itinerario pedonale e ciclabile, che individua tutti i punti di interesse presenti a Sassuolo, legati alle acque che attraversano la città, sottolineando, in particolare, gli aspetti storici, funzionali e gestionali dei corsi d’acqua presenti nel territorio sassolese. Preparazione: Preparazione Raccogliete le bacche di biancospino scegliendo quelle rosse, grosse e prive di ammaccature. Lavatele in acqua fredda per eliminare la polvere, poi mettetele in una pentola di acciaio, copritele di acqua e fatele cuocere a fiamma moderata. Quando le bacche saranno diventate morbide, toglietele dal fuoco e passatele al setaccio. Pesate la polpa, versatela nella pentola e rimettetela sul fuoco. A questo punto aggiungete il baccello di vaniglia e una proporzione di zucchero pari a 900 grammi per ogni Kg. di polpa. Mescolate con un cucchiaio di legno e fate cuocere fino a quando la marmellata avrà la giusta consistenza. Invasate la marmellata ancora bollente, in barattoli sterilizzati, mettete il coperchio e teneteli capovolti fino a completo raffreddamento poi conservateli in un luogo buio e fresco. GIOCO— GIOCO—QUIZ: QUANTO NE SAI SUI LICHENI? 1. Gli alunni del Gruppo Naturalistico del Formiggini si sono occupati della flora e a) un minerale b) un'alga c) un insetto della fauna delle aree perifluviali, con particolare attenzione all’Area di Riequilibrio Ecologico “In Secià”, ed hanno inventato Mr. SassUolino, la mascotte che ci 2. accompagnerà in questo viaggio tra le acque di Sassuolo. 3. della LIPU (Lega Italiana Protezione degli Uccelli). Andiamo insieme a scoprire le acque di Sassuolo! Se in un ambiente ci sono molti licheni, vuol dire che... 5. I licheni... a) non sono animali e quindi non hanno cellule b) sono formati da un'unica cellula c) sono formati dalle cellule di un fungo e da alghe a) è poco inquinato b) è molto inquinato c) può essere entrambi Tutte le attività sono state realizzate con il supporto degli operatori delle GGEV (Guardie Giurate Ecologiche Volontarie), del Gruppo Naturalistico Sassolese e Un lichene è il frutto di una simbiosi tra un fungo e... 4. I licheni sulla Terra vivono... a) solo negli ambienti umidi b) in quasi tutti gli ambienti c) solo in Europa I licheni sono una fonte di nutrimento per... a) nessuno, sono velenosi b) altri licheni c) alcuni animali come le renne Soluzioni: 1-b; 2-a; 3-b; 4-c;5 5c. Bonifica dell’Emilia Centrale, i ragazzi dell’I.T.C.G. “A. Baggi” e gli alunni del PAGINA 22 Sassuolo e le sue acque Sassuolo e le sue acque PAGINA 3 SOMMARIO Un po’ di svago… per grandi e piccini FREDDURE Se una sardina ha l’accappatoio cosa fa? Si acciuga! Cosa fa un pesciolino rosso in una bottiglia di acqua minerale? Lo squalo, perché si è gasato! Perché i pesci hanno le spine? Presentazione pag 2 Sassuolo e il Canale di Modena pag 4 Il Canale di Modena oggi pag 11 A passeggio per Sassuolo pag 12 Conosciamo l’A.R.E. “In Secià” pag 14 La fauna dell’A.R.E. pag 17 La fauna ittica dell’A.R.E. pag 19 La Flora dell’A.R.E. pag 20 I licheni dell’A.R.E. pag 21 Un po’ di svago per grandi e piccini pag 22 Perché nel fiume c'è la corrente! CURIOSITÀ Biancospino: i frutti possono essere lavorati per ottenere marmellate, gelatine o sciroppi. Ai fiori sono attribuite proprietà cardiovascolari, antiipertensive, Antisclerotiche, sedative, ansiolitiche e antispasmodiche. Salice Bianco: Viene utilizzato nell’ industria cartaria per la costruzione di scatole e imballaggi. È utilizzato come combustibile perché brucia in fretta, producendo un buon calore per un tempo però limitato. La pianta è inoltre ricca di virtù medicinali, ha infatti proprietà antinfiammatorie. Dal Salice Bianco si ricava l’acido salicilico composto alla base della nota “aspirina”. Pioppo Bianco: I Romani lo chiamavano populus per il suo stormire delle fronde molto simile ad un brusio di una folla. Veniva usato in medicina per curare i disturbi intestinali. MARMELLATA DI BIANCOSPINO Ingredienti: Ingredienti Bacche di biancospino 900 g di zucchero semolato (per ogni kg di polpa) 1 baccello di vaniglia Acqua Chiusa in Via Montanara PAGINA 4 Sassuolo e le sue acque PAGINA 21 Sassuolo e le sue acque I licheni dell’A.R.E.: alcuni esempi UN PO’ DI STORIA... L'escavazione del canale di Modena, derivato dal Secchia, risale alla fine del IX sec., quando il vescovo di Modena, Leodoino, ottenne dall'imperatore Guido la facoltà di estrarre l'acqua dal Secchia e dal Panaro. Nei secoli successivi, con il sorgere dell'autonomia amministrativa comunale, il vescovo cedette ogni diritto I licheni sono organismi formati dalla sul canale al Comune di Modena. L' imbocco del canale di Modena, o canale simbiosi tra un fungo e un'alga: il fungo riceve dall'alga Maestro, si trovava in origine tra Sassuolo e Magreta, mentre dal XV sec. è nutrimento tramite la fotosintesi, mentre l'alga riceve dal storicamente accertato un imbocco più alto, a poca distanza dalla Rocca di fungo protezione dalla disidratazione. I licheni sono organismi molto resistenti, Sassuolo. capaci di vivere anche in ambienti molto ostili, come la tundra e gli ambienti di alta montagna. Nonostante ciò Il canale di Sassuolo fu scavato nel 1373, quando gli abitanti di Sassuolo sono molto sensibili alle sostanze inquinanti presenti ottennero dalla famiglia Este il diritto ad estrarre l'acqua dal Secchia. Il canale Physcia adscendens iniziava poco sotto il rio di Vallurbana, entrava in paese dove si trovava Xanthoria parietina nell'atmosfera e quindi sono degli ottimi bioindicatori: la loro presenza è indice di una buona qualità dell'aria, mentre la loro assenza, o una scarsa biodiversità, è indice di inquinamento Physconia enteroxantha atmosferico. Monitorare la presenza e la biodiversità di questi piccoli organismi è perciò molto importante per controllare la qualità dell’aria che respiriamo in un modo facile ed economico. ADDIO AI LICHENI di C. Sbarbaro ASMO, Mappario Estense, Serie Generale, n.155. sec. XVII Ancorato ai licheni mi ha forse la notizia che non si sa cosa siano; ma quel che in essi mi commuove è la prepotenza di vita. In quanti si contendono il minimo spazio! Diversi di forma, di colore, di portamento e, per la scienza, di specie (e quindi di genere, di famiglia, di tribù...) si pigiano in tanti sullo stesso pezzetto di corteccia o di pietra da essere costretti a scavalcarsi a invadersi a vicenda..." PAGINA 20 Sassuolo e le sue acque PAGINA 5 Sassuolo e le sue acque Sassuolo e il Canale di Modena La flora dell’A.R.E.: alcuni esempi il maglio e girava intorno alla Rocca, lambendola a sud e a ovest. Nel corso del XV Il BIANCOSPINO(Crataegus BIANCOSPINO monogyna) è sec., il canale del comune bagnava il Borgo superiore, sorto nelle vicinanze della via un arbusto o un piccolo albero appartenente alla Montanara: qui si svilupparono piccole attività artigianali e botteghe quali una famiglia delle Rosaceae. La pianta può raggiungere fornace di laterizi, una conceria, un follo da canapa, due mulini, una fucina da altezze comprese tra i 50 centimetri ed i 6 metri. Il fusto è ricoperto fabbro, una bottega di ferramenta, una calzoleria, una drogheria e un laboratorio di da una corteccia di colore grigio e i rami giovani sono dotati di spine. oreficeria. Le foglie sono lunghe 2-4 centimetri, dotate di picciolo, di forma romboidale ed incise profondamente; l'apice dei lobi è dentellato. I frutti sono ovali, rossi a maturazione e con un nocciolo che contiene il seme. La fioritura avviene tipicamente tra aprile e maggio, mentre i frutti maturano fra novembre e dicembre. Il SALICE BIANCO (Salix Alba L.) è un albero alto fino a 25 m, caratterizzato da una chioma aperta con rami sottili, flessibili e tenaci e da una corteccia giallastra o grigio-rossastra. Le foglie adulte hanno la pagina superiore poco pelosa o glabra, mentre sotto hanno una densa peluria che conferisce una colorazione argentea. Il PIOPPO BIANCO (Populus albae) è un albero che appartiene alla famiglia delle Salicaceae, presenta foglie ASMO, Mappario Estense, Idrografia, fasc.1 sec. XVIII caduche e può essere alto fino a 30 metri. Ha un'ampia chioma arrotondata e la sua corteccia è di colore grigio chiaro ed è liscia, ma quando l'albero invecchia diventa più scura e ruvida. L'acqua del Fiume Secchia segnò inevitabilmente la storia dei rapporti tra Modena e Sassuolo: i modenesi assumevano il controllo del canale di Sassuolo a partire dal PAGINA 6 Sassuolo e le sue acque Sassuolo e il Canale di Modena PAGINA 19 Sassuolo e le sue acque La fauna ittica dell’A.R.E.: Alcuni esempi Torrente Fossa e nei periodi di magra cercavano di limitare l'emungimento a monte, IL CAVEDANO ( Leuciscus cephalus) scontrandosi coi sassolesi. Si trattava di un interesse vitale per la città e si spiega anche così perché Modena abbia sempre tentato di avere il controllo del territorio di Sassuolo. I sassolesi, da parte loro, difesero sempre i loro antichi diritti sulle acque del Secchia. Gli esemplari giovanili hanno un’alimentazione onnivora mentre gli adulti si nutrono di pesci. È Con l'avvento del duca Francesco I d'Este e i lavori di trasformazione della Rocca, gli un pesce molto resistente agli inquinamenti. ingegneri Gaspare Vigarani e Cristoforo Galaverna progettarono l'unione dei due CURIOSITÀ: il cavedano si può accoppiare con canali. l’arborella e il vairone dando origine a ibridi. I lavori per togliere IL BARBO COMUNE (Barbus plebejus) l'imboccatura del Come tutti i pesci appartenenti alla famiglia dei canale di Modena sotto Ciprinidi ha il corpo lungo ed affusolato, la bocca la rocca e unire i due carnosa e rivolta verso il basso munita di barbigli canali iniziarono nel caratteristici dai quali prende il nome la specie. 1651 e permisero al CURIOSITÀ: le ovaie se ingerite sono velenose. Duca di ottenere più IL GHIO ZZO (Gobius fluviatilis) Palazzo Ducale nel XVII secolo spazio per il suo giardino. Si costruì la Il ghiozzo padano o ghiozzo di fiume è un pesce di botte di Vallurbana, si allargò il vecchio canale di Sassuolo e si realizzò un nuovo piccole dimensioni (lunghezza massima: 8 - 10 cm ). ramo al di sopra della botte verso San Michele. Dalla metà del Seicento, perciò, il CURIOSITA’: durante la stagione degli amori emette canale di Modena ebbe l'imbocco a San Michele. Al fine di sottolineare i diritti dei una specie di canto con la funzione di richiamo. PAGINA 18 Sassuolo e le sue acque PAGINA 7 Sassuolo e le sue acque La fauna dell’A.R.E. Sassuolo e il Canale di Modena L’AIRONE AIRONE CINERINO (Ardea cinerea) ha grandi dimensioni (90-98 cm di lunghezza), sassolesi sul canale, una livrea grigio cenere, con le parti superiori grigie, il esso venne diviso all’al- collo e la testa bianchi con una striscia nera sulla tezza di Pontenuovo: nuca. Il lungo becco è affilato e giallastro, le grandi attraverso un “Sorratore” zampe brunastre, entrambi diventano rossastri in quello principale o primavera. “Maestro” arrivava al Parco Ducale, l’altro arri- L’apertura alare, nei maschi adulti, può raggiungere i 2 m di ampiezza. La silhouette vava in prossimità del Sezione del Palazzo Ducale maglio interno, dell’attua- in volo è caratteristica, tiene la testa arretrata tra le spalle, come a formare una “S”, e le zampe allungate. Rimane immobile per lungo tempo nell’acqua bassa nell’attesa della preda, di solito costituita da rane, pesci, rettili, che cattura con un le Parco Vistarino, alla “Bocchetta delle 80 once”, che alimentava la “Corletta” che riforniva Palazzo Ducale e le canalette di Piazza Garibaldi e alla “Bocchetta delle 30 fulmineo colpo del lungo becco. once o Coccapani” che riforniva Fiorano, per poi reimmettersi nel canale Maestro La TALPA EUROPEA (Talpa europea) è lunga 14-16 cm, esclusa la coda, e pesa dai 60 ai 120 g. La pelliccia è fine e vellutata di colore uniforme, prevalentemente nera; le orecchie appaiono invisibili e prive di padiglioni auricolari; la punta del naso è color carne. Sono molto sviluppate le zampe anteriori, larghe, massicce e munite di unghie corte e molto robuste, gli occhi ed le orecchie sono ben protetti, e il muso appuntito ha una forma “aerodinamica” originando una morfologia particolarmente adatta alla vita sotterranea e allo scavo. Anche la morbidezza del pelo può essere un adattamento alla vita nelle gallerie, rendendo agevole anche il movimento a ritroso. che alimentava le vasche e le fontane della Casiglia. Successivamente il Canale arrivava al Torrente Fossa dove vi è un “partitore” Il Canale di Modena in Via Emilia Romagna PAGINA 8 Sassuolo e le sue acque PAGINA 17 Sassuolo e le sue acque Sassuolo e il Canale di Modena La fauna dell’A.R.E.: alcuni esempi Il Codibugnolo (Aegithalos caudatus) è un piccolo passeriforme con una lunghezza di appena 15 cm compresa la coda molto lunga che da sola raggiunge la lunghezza di 7-9 cm. Il Codibugnolo può essere osservato in quasi tutta Europa, Asia ed Africa del nord. Nidifica in quasi tutta l’Italia, tranne la Sardegna, in ambienti di montagna, ricchi di vegetazione. È una specie che durante il giorno tende a spostarsi costantemente in piccoli gruppi, alla Botte in Viale Regina Pacis ricerca degli insetti con cui si alimenta. La Cinciallegra (Parus major) è la più grande che lo divideva nel Canale di Corlo e in quello di Formigine. tra gli uccelli appartenenti alla famiglia Tra gli elementi ancora visibili sul Chiusa in Via San Michele dei Mucchietti dei Paridi. Ha una lunghezza di circa 15 cm, con apertura alare di 22-25 cm. È territorio vi è il bacino di raccolta distribuita in tutta Italia, Europa e Nord-Africa prediligendo le basse altitudini. Vive del legname a San Michele dei nei boschi di conifere, non disdegnando parchi e giardini. È una delle poche specie Mucchietti, dove venivano di uccelli presenti regolarmente anche nei centri cittadini, dove frequenta giardini e convogliati i tronchi provenienti viali alberati. dall’Abetina Reale vicino al Cusna, PAGINA 16 Sassuolo e le sue acque PAGINA 9 Sassuolo e le sue acque Sassuolo e il Canale di Modena Conosciamo l’A.R.E. “In Secià” Attualmente lo scenario nella regione fluviale limitrofa al centro urbano si è rapida- che viaggiavano lungo il Torrente Dolo e poi sul Secchia fino a raggiungere il mente trasformato: gli impianti industriali di prima lavorazione inerti sono stati di- territorio sassolese. smessi o sono in via di trasferimento; le cave sono state chiuse e recuperate ad usi agricoli o naturalistici e la zona con gli orti abusivi è stata bonificata da parte dell’Amministrazione Comunale e sostituita dai cosiddetti “orti per anziani”. Il tutto è stato realizzato nel rispetto delle peculiarità naturalistiche della fascia fluviale. In questo contesto si inserisce perfettamente la realizzazione nel 2009 dell’ A.R.E. “In Sécia” come luogo dove i cittadini possono osservare e apprezzare al meglio gli aspetti naturalistici della zona perifluviale. L’area si estende per circa 4 ettari e comprende sentieri didattici e un’aula per birdwatching. L’accesso alla zona è gratuito ma regolamentato e avviene solo in presenza di una guida. Mappa dell’A.R.E. Attualmente l’area è in ge- Bacino del legname stione alle associazioni locali Altro elemento che va valorizzato è la Peschiera G.G.E.V. ducale o Fontanazzo, fontana e vasca per (Guardie Giurate Ecologiche Volontarie, L.I.P.U. l’allevamento ittico, realizzata utilizzando un’ossatura (Lega in laterizio rivestita Italiana Protezione Uccelli) e Gruppo Naturalistico Sassolese. da rocce calcaree, ideata da Gaspare Vigarani, che unisce la teatralità alla funzionalità. Peschiera ducale PAGINA 10 Sassuolo e le sue acque PAGINA 15 Sassuolo e le sue acque Sassuolo e il Canale di Modena Conosciamo l’A.R.E. “In Secià” Più tardi i duchi estensi inseriscono tutta la zona fluviale all’interno del Parco Ducale. Verso la fine del XVII secolo inizia il massiccio disboscamento in prossimità dei corsi d’acqua emiliani e nel corso del XIX secolo si aggiunge l’intervento diretto sul corso del fiume mediante la costruzione di moli e argini di protezione dalle alluvioni. In questo periodo prendono Vista dello scolmatore di piena del Canale Maestro Frantoio sulle sponde del Secchia il via le prima attività di escavazione attraverso il duro lavoro dei “birocciai” ( in dialetto “baruzèr”) che trasportavano ghiaia e sabbia con l’aiuto di un cavallo o Con l'unione dei due canali iniziò una controversia (riguardo le spese di asino. Ben presto si cominciarono a costruire veri e propri frantoi che estraevano manutenzione, l'espurgo, l'escavazione del canale e l'uso delle sue acque) tra la grandi quantitativi di detriti dal greto del fiume. comunità di Sassuolo e la comunità di Modena che si protrasse fino all’epoca contemporanea. Nel corso del XX secolo, in seguito allo sviluppo del distretto La rapida espansione delle attività antropiche avvenuta negli ultimi decenni nella industriale di Sassuolo, il territorio rurale tra il vallata del Secchia (quali ad esempio impianti di escavazione e lavorazione di inerti, centro e il torrente Fossa è stato oggetto di una discariche abusive e coltivazione irregolare di appezzamenti demaniali…) ha forte urbanizzazione di tipo produttivo, che ne causato forti modificazioni di carattere idraulico, geomorfologico, idrogeologico e ha snaturato lo storico legame paesaggistico. paesaggistico della zona. Scivolo in cotto in via Montanara PAGINA 14 Sassuolo e le sue acque PAGINA 11 Sassuolo e le sue acque Il Canale di Modena oggi Conosciamo l’A.R.E “In Secià” L’acronimo A.R.E. significa Area di Riequilibrio Ecologico, cioè un’area naturale, di estensione ridotta, situata in una zona intensamente antropizzata e gestita in modo tale da conservare, restaurare ed Oggi il Canale di Modena viene gestito dalla Bonifica dell’Emilia Centrale che cura gli interventi necessari al buon deflusso delle acque superficiali in caso di piena. eventualmente ripristinare i sistemi naturali. L’ A.R.E. è stata denominata “In Sécia” (termine dialettale per indicare il fiume Sec- Ecco alcuni degli interventi che sono stati fatti negli ultimi anni a Sassuolo: chia) alcuni anni fa, a seguito di un concorso fatto tra le scuole sassolesi per indivi- Realizzazione scolmatore di piena a servizio del Canale duare il nome da dare alla zona. Tra tutte le proposte è stata selezionata quella Maestro immediatamente a monte del Polo Scolastico: dell’I.I.S. “A.F. Formiggini” ideata dai ragazzi del “Gruppo Naturalistico del Formiggi- Importo 304.000,00€ a carico della Regione Emilia ni”. Romagna e della Bonifica dell’Emilia Centrale — 2012 In passato l’A.R.E. faceva parte dei terreni denominati “berlete”: questi erano una Allargamento della sezione in terra del Giracanale parte del greto del fiume ricoperto da vegetazione, dove da tempo non scorreva più ed adeguamento delle opere idrauliche in esse l’acqua, che servivano alla comunità per il pascolo del bestiame e la raccolta della ubicate: Importo 289.000,00€ a carico della legna. Regione Emilia Romagna, della Bonifica dell’Emilia Centrale e del Comune di Sassuolo —2012 Realizzazione scolmatore di piena a servizio del Giracanale del canale Maestro presso la Circonvallazione di Sassuolo: Importo 285.000,00 € Un birocciaio a carico della Bonifica dell’Emilia Centrale e del Comune di Sassuolo—2011 PAGINA 12 A passeggio per Sassuolo Sassuolo e le sue acque Sassuolo e le sue acque PAGINA 13 Per chi ha voglia di scoprire Sassuolo e le sue acque, nella cartina sottostante sono riportati alcuni punti degni di nota che varrebbe la pena di visitare; viene proposto anche un itinerario di massima che è Botte di Via Regina Pacis possibile percorrere in bicicletta in sicurezza. Piazza Garibaldi Via dei Moli Via Fenuzzi Parco Ducale Orti sul Secchia Area di Riequilibrio Ecologico Scolmatore del Rio San Marco Traversa di Castellarano Parco Vistarino Bacino del legname Via San Michele