ROTARY CLUB CAMPOSAMPIERO
Distretto 2060
Bollettino n. 11 – maggio 2010
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Organigramma 2009-2010
PRESIDENT: R. Cecchinato
PAST PRESIDENT: T. Dalla Mora
INCOMING PRESIDENT: W. Caimi
VICE-PRESIDENTI: G. Piovesan, S. Palazzolo
SEGRETARIO: G. Sandri
TESORIERE: G. Carraro
PREFETTO: S. Bandiera
CONSIGLIERI: V. Costantino, G. Piovesan, L. Bergami, S. Palazzolo, G. Griggio
COMMISSIONI: PER L’AMMINISTRAZIONE DEL CLUB: Presidente, Segretario, Tesoriere, Prefetto
PER L’EFFETTIVO: S. Palazzolo(P), G. Piovesan (V), L. Tessaro, A. Maturo
PER I PROGETTI: G. Griggio (P), F. Camporese (V) (gara sci e regata), L. Tessaro
PER LE PUBBLICHE RELAZIONI: V. Costantino (P), G. Carraro (V), L. Costa, F. Fabris
Fattore,
PER LA FONDAZIONE ROTARY: L. Bergami (P), P. Benin (V), P. Cecchetto
RESPONSABILE INFORMATICO: E. Pozzobon
RESPONSABILE NOTIZIARIO DEL CLUB: A. Lazzaro (e-mail: [email protected])
SERVICES DEI CONIUGI: A.Barbato, S. Dalla Mora, G. Caimi, R. Bandiera, M. Malvestio, R.Negro,
RESPONSABILE ROTARACT: Corsano A., (Collabora: G. Griggio)
RAPPORTI COL DISTRETTO: Corsano A.
COMMISSIONE TARGHE D’ARGENTO: G. Griggio (P), W. Caimi (V), G. Sandri
COMMISSIONE PAUL HARRIS FELLOW: D. Cecchinato (P), G. Piovesan, S. Palazzolo
PROGRAMMA DEL MESE DI GIUGNO 2010
Carissime amiche ed amici,
la mia annata volge, con questo mese, al suo termine e passerò la mano all’amico Walter, secondo il giusto principio
del “GIRAR DELLA RUOTA”.
Il nostro primo incontro del mese sarà dedicato ai ragazzi che hanno frequentato il RYLA e che aggiorneranno il Club
sulle loro impressioni riferite a questa felice esperienza.
Avremo, quindi, ospite il Prof. Francesco Moschetti che ci intratterrà sul tema delle ragioni del fisco e del
contribuente alla luce delle previsioni della carta costituzionale.
Una serata tra soci sarà, poi, l’occasione per fare una carrellata veloce sull’annata in via di conclusione e per dare
qualche utile indicazione all’amico Walter per la sua annata. Questo consentirà, tra l’altro, di dedicare l’intera serata
delle consegne al nuovo Presidente.
Infine, la grande serata del “passaggio delle consegne”! Una serata alla quale nessuno può mancare perché chi inizia
il suo servizio, abbia il viatico e l’appoggio necessario di tutti i Soci del Club.
MARTEDI’ 08, alle ore 20.30 – presso il ristorante “Al Tezzon”, conviviale semplice nel corso della quale Francesca
Corsano ed Alessandro Dal Corso ci parleranno della loro esperienza al RYLA .
MARTEDI’ 15, alle ore 20.30 - presso il ristorante “Al Tezzon”, conviviale con CONSORTI. Ospite il Prof. Francesco
Moschetti, già Docente di Diritto Tributario all’Università di Padova, il quale terrà una conversazione sul tema “Etica
fiscale, fisco etico ed etica della spesa pubblica nel quadro della Costituzione Italiana”.
MARTEDI’ 22, alle ore 20.30 – presso il ristorante “Al Tezzon”, conviviale semplice con la sintesi dell’annata
2009/2010.
MARTEDI’ 29, alle ore 20.00 – presso il ristorante “Al Tezzon”, serata delle consegne ed inizio della Presidenza
dell’amico Walter Caimi, accompagnato dalla carissima Giovanna. La conviviale è, naturalmente, aperta ai
CONSORTI.
Vi sarò particolarmente grato se vorrete accompagnarmi numerosi, anzi, tutti, verso la conclusione della mia annata di
servizio al Club ma, soprattutto, far sentire il Vostro caloroso augurio agli amici Walter e Giovanna.
Grazie e cari saluti. Donatello
Stampa:Logopress s.s.l. 35010 Borgoricco. Via M. Polo. Tel. 0499336472-9336374. E-mail: [email protected]
4 maggio - Serata celebrativa del ventennale di
fondazione dell’università del Tempo Libero
della città di Camposampiero
Tra gli ospiti sono presenti alcuni sindaci del
comprensorio, il dott. Francesco Camuffo ,
rappresentante ufficiale della ditta Soardo,
sponsor della serata, e signora, il direttore della
biblioteca comunale di Camposampiero e
numerosi docenti dell’UTL.
Il saluto del presidente Donatello Cecchinato.
BUONASERA. PORGO IL MIO SALUTO PIU’ CALOROSO ED
IL RINGRAZIAMENTO PER AVER ACCOLTO IL NOSTRO
INVITO: AL SIGNOR SINDACO DELLA CITTA’ DI
CAMPOSAMPIERO AI SIGNORI SINDACI DEI COMUNI
CONTERMINI AI GENTILI DOCENTI PRESENTI, ANCHE IN
RAPPRESENTANZA DI COLORO CHE NON HANNO POTUTO
ESSERE QUI QUESTA SERA AI NUMEROSI NOSTRI OSPITI,
GLI ADERENTI ALL’ASSOCIAZIONE DELL’UNIVERSITA’
DEL TEMPO LIBERO. MA LA FESTA DI QUESTA SERA SI E’
RESA POSSIBILE ANCHE GRAZIE ALLA GENEROSA
SPONSORIZZAZIONE: DELLA BANCA DI CREDITO
COOPERATIVO PADOVANA - CHE HA CONTRIBUITO ALLA
REALIZZAZIONE DELL’OPUSCOLO COMMEMORATIVO
DEL VENTENNALE DELL’U.T.L. - E DELLA DITTA SOARDO
CHE SI E’ ASSUNTA L’INTERO ONERE FINANZIARIO DELLA
SERATA. AL DOTT. LEOPOLDO COSTA, PRESIDENTE
DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO PADOVANA, E
AL DOTT. FRANCESCO CAMUFFO E SIGNORA DARIA
BIASIOLI CHE RAPPRESENTANO LA DITTA SOARDO, VA IL
NOSTRO SPECIALE RINGRAZIAMENTO. SALUTIAMO
ANCHE LA GENTILE SIGNORA NICOLETTA CAMUFFO.
INOLTRE, PUR GIOCANDO IN CASA E CON LA DOVUTA
MODESTIA CHE SI ADDICE IN QUESTO CASO PERCHE’
SONO SOCI DEL CLUB, TUTTAVIA NON POSSO NON
SALUTARE
E
RINGRAZIARE
CON
PROFONDA
RICONOSCENZA PER LA LORO INSTANCABILE OPERA:
ALBERTO LAZZARO, PRESIDENTE DELLA ASSOCIAZIONE,
MAURO MINERVINI COORDINATORE DEL PROGRAMMA
DEI CORSI, MARIO VALENTINI, TESORIERE.
INFINE,
SALUTO E RINGRAZIO ANCHE CHIARA ANDREATTA,
SEGRETARIA ED ASSESSORE ALLA CULTURA, IL DOTT.
CARLO TONIATO, DIRETTORE DEI SERVIZI CULTURALI,
IGINO DORO VICEPRESIDENTE E ANTONIO RAIMONDI,
RAPPRESENTANTE DEGLI ISCRITTI.
A TUTTI VA IL
NOSTRO PIU’ CALOROSO APPLAUSO DI BENVENUTO.
SIAMO QUI PER FAR FESTA, PER RICORDARE LA FELICE
RICORRENZA DI UNA GENIALE INTUIZIONE AD OPERA DI
QUELLI CHE, NELLA MIA INTRODUZIONE AL LIBERCOLO
A VOSTRE MANI, HO DEFINITO “UOMINI DI BUONA
VOLONTA’”. UOMINI CHE NELLA LORO MISSIONE DI
RESPONSABILI DI ENTI IN QUALCHE MODO DEPUTATI AL
BENE PUBBLICO, HANNO DATO VITA ALL’ASSOCIAZIONE
DELL’UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO DELLA CITTA’ DI
CAMPOSAMPIERO. VEDETE, LA FORTUNA E LA SFORTUNA
DIPENDONO SEMPRE DALLA VALENZA DELLE PERSONE
MA SPESSO, LE GRANDI IDEE STIMOLANO LE PERSONE AD
ABBRACCIARLE, A FARLE PROPRIE, A SENTIRE LA
RESPONSABILITA’ DI FARLE CRESCERE E SVILUPPARE.
FORSE, IL CASO DELLA VENTENNALE VITA DI QUESTA
INIZIATIVA DIPENDE DA ENTRAMBI I FATTORI: LA
VALENZA DELLE PERSONE E LA VALENZA DELLE IDEE.
COMUNQUE SIA, SIAMO BEN LIETI DI ESSERE QUI A
FESTEGGIARE QUESTO IMPORTANTE COMPLEANNO E CI
RIPRONIAMO TUTTI, SECONDO LA RESPONSABILITA’ DI
OGNUNO, DI FARE QUANTO POSSIBILE PER CONTINUARE,
NEL SUPREMO INTERESSE DELL’UOMO, QUESTA FELICE
INIZIATIVA. VI RINGRAZIO.
Prende quindi la parola
Camposampiero avv. Zanon.
il
sindaco
di
“E’ con grande piacere che intervengo a
questo appuntamento conviviale in occasione
del quale si festeggiano i venti anni di attività
di questa straordinaria associazione.
Università del Tempo Libero della città di
Camposampiero è da anni la denominazione
esatta dell’iniziativa che ha quindi precorso la
recente attribuzione di questo titolo a
Camposampiero da parte del Presidente della
Repubblica. Essere città non significa solo
avere una storia radicata nei secoli ed un
presente segnato dallo sviluppo economico,
ma anche raggiungere degli standard che
spesso hanno a che fare con la promozione
della cultura e della socialità in tutte le fasce
d’età.
Tra le molte iniziative che contraddistinguono
Camposampiero, l’Università del Tempo
Libero ha saputo costruirsi nel tempo una
propria fisionomia ben definita legata alla
divulgazione
culturale,
all’educazione
permanente ed alla socialità.
La serietà e continuità della proposta, la
validità dei corsi e lo spessore culturale dei
Seguono gli indirizzi di saluto del presidente
dell’UTL Alberto Lazzaro, del programmatore dei
corsi Mauro Minervini e di Antonio Corsano in
sostituzione del governatore.
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la prestigiosa attività della ditta Soardo, che vede
filiali in tutta Italia e recentemente anche in
Spagna.
docenti, hanno consentito alla nostra
Università di evitare il destino effimero di
iniziative simili, arenatesi poco dopo la
nascita.
Possiamo ben dire che in questi vent’anni
l’Università del Tempo Libero, esperienza
unica nel Camposampierese e in tutta l’Alta
Padovana, si è radicata non solo a
Camposampiero, ma anche nei comuni
limitrofi dai quali provengono numerosi
iscritti. Questa è una serata di festa ed è
l’occasione migliore per ringraziare coloro i
quali hanno reso possibile il successo di
questa straordinaria esperienza e continuano
a
prodigarsi
per
il
suo
ottimale
funzionamento.
Grazie allora a Donatello Cecchinato,
presidente
del
Rotary
Club
di
Camposampiero, che insieme al Comune
organizza l’iniziativa fin dalla prima edizione:
insieme a lui voglio idealmente ringraziare
tutti i presidenti che in questi venti anni si
sono awicendati accompagnando l’Università
nella sua crescita.
Al Presidente del sodalizio, Alberto Lazzaro,
che partecipa con grande passione e
competenza a questa esperienza;
Al direttore dei corsi, Mauro Minervini, che è
un po’ il deus ex machina dell’iniziativa di
cui, insieme al direttore dei servizi culturali
del Comune, Carlo Toniato, prepara l’offerta
educativa.
Ai molti bravissimi docenti che regalano
tempo, professionalità e una conoscenza che
non ha prezzo.
Alla Biblioteca civica che svolge la funzione
di segreteria ben al di là del semplice dovere
professionale.
Ma il ringraziamento per certi aspetti più
significativo voglio indirizzarlo agli entusiasti
iscritti e partecipanti. Ho avuto l’occasione di
conoscerli in occasione di una lezione e devo
dire che sono rimasto davvero colpito dalla
curiosità e dalla grande voglia di apprendere e
migliorarsi che li anima.
Grazie dell’attenzione e buona prosecuzione
di questa serata di festa”.
Il buon lavoro dell’UTL è stato sottolineato anche
dal periodico “il Camposampierese” dal quale
riportiamo una nota.
“IL PUNTO. Il Medioevo in un ciclo di lezioni.
E’ terminato giovedì 11 marzo il ciclo di incontri
sulla storia medievale organizzato dalle
associazioni culturali Compagnia d’Arme
Cavalieri di S. Giovanni di Noale e Liberamente
di S. Giorgio delle Perticher, nell’ambito delle
attività promosse dall’Università del Tempo
Libero di Camposampiero gestita dal Rotary di
Camposampiero col patrocinio dell’Assessorato
alla Cultura di Massanzago.
Gli incontri si sono svolti presso la sede
Associazioni di Sandono e sono stati condotti dal
prof. Fausto Veronese, appassionato di storia
Successivamente il dott. Francesco Camuffo ha
illustrato con l’aiuto di belle e chiare diapositive
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medievale. Ha toccato diversi aspetti del periodo,
ma soprattutto l’epopea delle Crociate e lo
sviluppo dei moderni Stati europei.”
che i 250 mila turchi di Kara Mustafà vennero
sconfitti dalle armi polacche di Sobieski.
e) Dopo il 1700, e le precedenti esplorazioni
geografiche, lo sviluppo delle scienza e della
tecnica portò a ricatalogare le differenze: “Popoli
cosidetti civili” da una parte e “Popoli primitivi”,
o comunque poco sviluppati dall’altra. Le grandi
civiltà della Cina e dell’India restarono non
catalogate, curiosità culturali esplorate soprattutto
dai gesuiti Francesco Saverio e Matteo Ricci.
f) Ora la contrapposizione è tra Occidente e altre
“Civiltà”, sia perché l’Occidente non viene
considerato più cristiano, sia perché le due
“Guerre Germaniche” del 1914-1945 hanno
distrutto la fiducia dell’Occidente in sé stesso. La
scritta “Mane Tekel Fares” sul muro è
rappresentata per gli occidentali dalla crescita
tecnologica ed economica cinese, dall’arrivo di un
Presidente mezzo africano alla Casa Bianca,
dall’arrivo tra di noi di molti milioni di africani ed
orientali, ma sopratutto dalla caduta della natalità.
L’Occidente non vuol più fare figli, e la sua causa
di morte prevalente pare sia l’aborto.
L’uomo occidentale
Guardando al presente con gli occhi della storia
chiediamoci: C’è un prototipo dell’uomo
occidentale? Nel Levante non cristiano questo
prototipo è certamente Cristo, un Dio che è anche
uomo, combinazione della religione monoteistica
ebraica e dello “spirito” greco. Essendo “figlio di
donna” il Dio cristiano è vicino all’uomo, un po’
come gli Dei e gli Eroi greci e romani, e non
dall’uomo infinitamente lontano come Jahvé e
Allah. Anche per cinesi indiani indios americani,
per i quali l’Occidente resta sconosciuto fino
all’età delle scoperte (occidentali), i “diavoli
bianchi” sono innanzitutto cristiani.
Per noi Occidentali il nostro prototipo è invece
Ulisse, che conosce sia la tecnica (di costruzione
del suo letto matrimoniale e del cavallo di legno),
sia l’astuzia in guerra, sia sopratutto la spinta,
l’ardore, ad esplorare instancabilmente il mondo,
l’uomo, il divino.
Nella Commedia Ulisse spiega che era partito per
affrontare l’Atlantico il naufragio e infine la morte
perché:
“Né dolcezza di figlio né la pieta
Del vecchio padre né il debito amore
Lo qual dovea Penelopé far lieta
Vinser potero dentro a me l’ardore
ch’i ebbi a divenir del mondo esperto
e de li vizi umani e del valore.
Ma misi me per l’ampio mare aperto”.
Nella nostra civiltà è Ulisse che scende per primo
nell’Averno, seguito poi da Enea e da Dante.
11 maggio – Gianni Pezzin: “L’Occidente e gli
altri”
Capita agli individui, in gioventù ma più ancora in
vecchiaia, di chiedersi: “Chi sono, donde vengo,
dove finirò?”. Ciò succede anche alle civiltà, nel
nostro caso a quella occidentale. Che, come ogni
altra “civiltà” del passato, è nata, è cresciuta, ed
ora si chiede: “Quando finirò?”.
Le civiltà, come gli individui, sono diverse l’una
dall’altra, e in conflitto reciproco (la lotta è il
modo più comune di affermare la propria identità,
e senza identità si esiste ma non come individui o
civiltà).
Chiamiamo da più di mille anni Europa una
penisola asiatica senza confini precisi (per De
Gaulle andava dall’Atlantico agli Urali). Da secoli
l’Europa è legata culturalmente, religiosamente,
etnicamente, al resto dell’Occidente, che
comprende Russia, Americhe, Australia, Nuova
Zelanda (Israele ?).
Uno sguardo al passato
Le contrapposizioni belliche culturali e religiose
del passato sono note, e l’ultima di esse di esse
dura tenace da 1300 anni.
a) Nel 500-300 a.C. ci furono le “Guerre
Persiane”, e le conquiste orientali di Alessandro
Magno, presto finite.
b) Verso il 200 a.C. le “Guerre Puniche”, e
successivamente quelle di Roma coi Parti,
terminate pure senza espansioni né politiche né
culturali.
c) Attorno all’800 d.C. i “Romani” di
Costantinopoli (ancora oggi in Levante gli europei
sono detti anche “Rim”) e i Franchi di
Carlomagno resistettero alle invasioni arabe,
dando forma all’Europa occidentale (una specie di
nuovo “Impero Romano”) e salvando quella
cristiana orientale (detta erroneamente “bizantina”
invece che “greco-romana”). Intanto l’Islam
conquistava il Levante e arrivava in India e
Indonesia.
d) La contrapposizione continuò: dal 1100 al 1700
le guerre tra l’Occidente - allora detto Cristianità”
- e l’Oriente (rappresentato da Mori, Saraceni,
Turchi) videro susseguirsi le Crociate, la
“Riconquista” della Spagna, la liberazione della
Russia dai Tartari, ma anche la caduta di
Costantinopoli e di parte della Russia e dei
Balcani in mano a Tartari e Turchi. Nel primo
“Undici Settembre”, quello del 1683, fu a Vienna
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Esplorano il mondo Alessandro, Marco Polo,
Colombo, Vespucci, Magellano.
Esplorano la scienza i greci, Tolomeo, Galileo,
Newton, Darwin, Einstein, Hubble.
In definitiva si può ragionevolmente sostenere
che, a partire dal periodo greco-romano in poi, e
con l’eccezione della scoperta indiana dello zero e
del valore posizionale delle cifre (portata agli
europei dagli arabi), praticamente tutto ciò che è
stato fatto nella Scienza e nella Tecnologia porta
l’impronta occidentale. Sia in Chimica e Fisica
che in Medicina e Biologia, che nel resto delle
discipline teoriche e pratiche. Da ciò il
miglioramento del tenore di vita sia per
l’Occidente che per il resto del mondo. Tutto ciò
ha forse un prezzo, come dice l’Ecclesiaste:
“Quod in multa sapientia multa sit indignatio / et
qui addit scientiam, addit et laborem” (Molta
sapienza, molto affanno / chi accresce il sapere,
aumenta il dolore”).
Non vanno dimenticate altre creazioni europee. La
suddivisione cristiana del tempo in settimane, il
computo degli anni dalla nascita di Cristo, e il
calendario (ora di uso pressoché universale)
introdotto da Romolo e Numa Pompilio e
perfezionato da Cesare (nel 46 a.C.), e da papa
Gregorio XIII (nel 1582 d.C.).
Cambiamenti drammatici
Nell’ultimo secolo l’Occidente ha subito
cambiamenti drammatici, il primo dei quali fu la
Guerra civile dei trent’anni 1914-1945. Come
scrive Toynbee, nel suo “Annibale”, «due guerre
che si succedano nello spazio di una vita umana»
hanno enormi conseguenze. «Ogni grande guerra
determina un’accelerazione nel ritmo dei
mutamenti. Quando due si succedono, ne risulta
un effetto cumulativo molto superiore al doppio di
una sola grande guerra, come sa per esperienza
la nostra generazione. Noi siamo ben consapevoli
che le guerre 1914-18 e 1939-45, le Guerre
Germaniche, hanno prodotto sulla nostra civiltà
un tremendo effetto cumulativo».
Una diagnosi risale anche al cardinale Ratzinger
che nel 2004 constata che la crisi è profonda:
“Nella nostra società viene multato chi disonora
la fede di Israele… e chiunque vilipendia il
Corano e le convinzioni dell’Islam. Se invece si
tratta di Cristo, la libertà di opinione diventa il
bene supremo… C’è qui un odio di sé
dell’Occidente che è strano e che si può
considerare solo come qualcosa di patologico;
l’Occidente… non ama più sé stesso, della sua
storia vede ormai soltanto ciò che è deprecabile e
distruttivo, mentre non è più in grado di percepire
ciò che è grande e puro… La multiculturalità,
incoraggiata e favorita, è talvolta sopratutto
abbandono e rinnegamento di ciò che è proprio,
fuga dalle proprie cose”.
Le
vicissitudini
religiose
dell’ultimo
cinquantennio hanno visto dopo il Concilio
Vaticano II° l’altare rivolto verso i fedeli (la
messa da sacrificio si trasforma in riunione),
l’abbandono del latino, la scomparsa di canti
come Magnificat, Veni Creator, Salmi, Geremia,
Dies Irae, mentre i sacerdoti hanno abbandonato
tonaca e chierica (e spesso la chiesa). Ai funerali
c’è ora l’elogio del morto fatto da laici, e i
battimani. I seminari si svuotano. Sono scomparsi
i “santini” dei morti, le vocazioni, le presenze alla
messa, alla confessione, alle “ceneri”, al
matrimonio religioso, le “Funzioni pomeridine”,
l’astinenza il Venerdi’, il rosario a maggio,
l’angelo custode, le rogazioni. Il tentativo di fare
l’Europa Unita si deve a statisti cattolici come De
Gaspeti e Adenauer, ma Mitterand e Schroeder
hanno vietato la citazione della tradizione
cristiana tra gli elementi fondanti dell’Europa. Per
la Spagna Zapatero ha modificato le regole della
famiglia: pare ci siano ora “il genitore a e quello
b” .
Altri realtà sono da segnalare.
a) Il diffondersi della presenza femminile nella
scuola e nelle professioni sanitarie, ma anche
nell’esercito. A questo proposito si può citare –
sia pure con precauzione - un giudizio assai
pessimista di George F. Gilder secondo il quale
viene così “scardinata la costituzione sessuale
della civiltà umana, che era riuscita a trasformare
l’istinto predatorio del maschio per il sesso, la
guerra e la caccia, costringendolo a diventare
marito e padre”.
b) L’aumento della “attesa di vita”, e quindi della
percentuale di anziani nella popola zione, aumento
inverso al processo di diminuzione delle nascite
degli “indigeni”.
c) L’aumento della quota di popolazione di
origine asiatica ed africana, con i connessi
problemi culturali e religiosi. Si può sperare che le
fondamenta culturali occidentali (da Socrate e
Omero a Dante, Shakespeare, Goethe) possano
divenire patrimonio di cinesi islamici africani, i
cittadini europei del futuro? Speriamolo.
15-16 maggio – Visita alla Sacra Sindone
Raccontare il viaggio, a chi non ha
partecipato, sarebbe molto
semplice…descrivere l’atmosfera di amicizia
che ha ci ha accompagnato per tutto il tempo
è altrettanto semplice, anche se ci vorrebbero
molte parole… interpretare quello che forse,
5
campo dell’edilizia; Unifront Srl, fondata nel
2006 quale spin-off dell’Università di Padova
nel settore della demilitarizzazione e
distruzione di armi e munizioni; Berto’s Spa,
nata nel 1973 ed orientata allo sviluppo di
attrezzature professionali per la cucina;
Istituto zooprofilattico sperimentale delle
Venezia.
Il premio “Nord Est Aperto – assegnato a
professionisti , operatori economici e
lavoratori dipendenti extracomunitari che si
sono distinti per operosità e capacità
d’integrazione- è andato a Grebenicova
Elena, moldava laureata in scienze motorie;
Izrejovski Rami , muratore macedone,;
Xiang Liu, cinese laureata a Ca Foscari.
Un particolare riconoscimento è stato
attribuito all’Associazione Oltre il Mare,
nata nei primi anni novanta a seguito dei
primi sbarchi di immigrati.
(Da Il
Gazzettino)
in ognuno di noi e dentro di noi, ha suscitato
questo “contatto ravvicinato” con la Sindone
è molto difficile ma ci provo….
L’impressione che ho avuto è che, a
prescindere dal credo di ognuno di noi, di
fronte all’immagine di quel volto sfigurato
dalla sofferenza e di quel corpo segnato dalle
lesioni subite, la fatica della lunga attesa
sfumi e la diatriba storico-scientifica si
dissolva per lasciare il posto ad un
commovente coinvolgimento emotivo…. E’
comunque per tutti un segno della sofferenza
di un uomo provocata da altri uomini…è per i
credenti un messaggio di un Dio che con la
propria sofferenza e morte si è fatto carico
della sofferenza e la morte dell’umanità per
sconfiggerla con la resurrezione. .
25 maggio – Assemblea dei soci
L’assemblea verteva nella presentazione del
programma di WalterCaimi.
L’incoming ribadisce la continuità di gestione del
Club e dei service già espressa da Donatello, e
conferma che il suo impegno per la prossima
annata insisterà sulle 4 priorità del Rotary , tra cui
l’aumento dell’effettivo. Di seguito illustra alcune
delle prossime uscite : interclub con
Montebelluna, gita ad Asiago, interclub con
Padova Contarini, gita con la gemellata Friedberg.
All’apprezzata relazione di Walter sono seguiti
alcuni interventi (Tiziano Dalla Mora, Gianni
Pezzin, Antonio Corsano).
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Un grazie a Donatello per questa felice
“intuizione” di coniugare spiritualità a
piacevoli esperienze eno- gastronomiche che
bene hanno fatto all’anima, al corpo ed alla
nostra amicizia.
(Leopoldo. Tessaro).
COMPLEANNI
Nel mese di maggio hanno
festeggiato i soci Leopoldo
Costa, Evelino Pozzobon,
e le signore Donatella
Mantovani, Clara Pezzin,
Cosetta Carraro,
Annamaria D’Annibale .
A tutti i nostri complimenti.
18 maggio – I nove Rotary padovani per i
premi “ Qualità nello sviluppo” e “Nordest
responsabile”
La scommessa è forte, ai limiti della
provocazione a scorrere le cronache. Ma i
nove Rotary padovani ci credono, tanto da
riproporre due premi “Qualità e Sviluppo” e
“Nord Est Aperto” che puntano a un modello
di sviluppo basato sulla partecipazione
articolata e responsabile di tutte le risorse a
disposizione.
Le premiazioni hanno avuto luogo ieri sera
nell’aula Magna dell’Università di Padova,
precedute da un intervento di Innocenzo
Cipolletta, economista, presidente delle
Ferrovie, sul tema “Per uno sviluppo
responsabile in una società aperta”.
I premiati di “Q ualità e Sviluppo”: Eterno
Ivica Sri, società che dal 1973 opera nel
CONGRATULAZZIONI
Leopoldo Costa rieletto con
ampio successo per la settima
volta presidente della Banca
di Credito Cooperativo
dell’Alta Padovana.
LUTTI
E’ mancata giovedì sei maggio la mamma di
Maria Elena Moro. I soci tutti si schierano con
cordoglio al suo fianco.
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ROTARY INTERNATIONAL
DISTRETTO 2060 ITALIA
FRIULI VENEZIA GIULIA - TRENTINO ALTO ADIGE / SÜDTIROL - VENETO
LUCIANO KULLOVITZ
Governatore 2009-2010
Padova, 4 maggio 2010
Ai Presidenti di Club
LORO SEDI
Caro Presidente,
nel ringraziarti per la generosa contribuzione in favore dei terremotati di Haiti ti comunico che ad
oggi è pervenuto al Distretto, l’importo complessivo di € 97.200.
Ancora una volta la solidarietà dei rotariani triveneti è stata encomiabile.
Ti preciso che siamo, unitamente al Distretto 2050, in contatto con la Fondazione Rava di Milano per
le modalità e tempi per la ricostruzione delle scuole di strada distrutte dal terremoto.
Mi sono accordato con l’amico Governatore del vicino Distretto 2050, ing. Carlogiorgio Pedercini,
perché unisca le risorse raccolte nel suo Distretto per un grande progetto comune e si prenda l’incarico della
progettazione non appena verrà definita l’area sulla quale realizzare le scuole.
Il programma che l’ing. Pedercini ha concordato con la Presidente della Fondazione Rava, Maria
Vittoria Rava, prevede l’acquisizione in proprietà delle aree per la costruzione o, in alternativa,
l’utilizzazione delle aree già in proprietà, annesse agli edifici della Fondazione NPH (Nuestros Pequenos
Hermanos – Nostri Piccoli Fratelli), senza attendere l’assegnazione da parte dello Stato che comporterebbe
un iter burocratico troppo lungo ed incerto.
Acquisita l’area idonea per le costruzioni, sia dal punto di vista urbanistico che per il rischio sismico,
Padre Rick Frechette intende iniziare immediatamente le costruzioni.
Il DG Carlogiorgio Pedercini si farà carico degli oneri per la progettazione preliminare e definitiva,
per il computo metrico estimativo, per la direzione dei lavori e per la contabilità finale.
La realizzazione dell’opera avverrà con la collaborazione della Fondazione Francesca Rava – NPH
Italia ONLUS per la logistica e per i rapporti con l’amministrazione locale, con i R.C. locali per l’assistenza
ai lavori, ma la direzione, la contabilità ed i pagamenti verranno effettuati esclusivamente dagli organi
competenti dei nostri Distretti.
Ogni lavoro, ogni compenso verrà scrupolosamente documentato ed ad opera ultimata tutti sarete
invitati a partecipare, con gli amici del Distretto 2050, alla cerimonia di consegna, delle scuole ai Nostri
Piccoli Fratelli – NPH.
Padre William B. Wasson fondatore della NPH, di cui oggi Padre Rick è il successore morale, soleva
dire:
“ E’ sorprendente cosa si può fare in una vita se lo fai poco per volta.”
Ti ringrazio e ti abbraccio caramente.
SEGRETERIA: 35134 PADOVA, VIA BUONARROTI 235
TEL. +39 049 8649282 FAX +39 049 8894662 e-mail: [email protected]
Riportiamo la Carta dei doveri già stampata sul Bollettino Distrettuale
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Dal Rotaract
RELAZIONE SU SEMINARIO FORMATIVO “CREARSI DA O”
- CAMPOSAMPIERO 15/05/2010 Coinvolgente ed interessante.
Queste sono le parole che più ho sentito proferire dai partecipanti al seminario formativo
“Crearsi da 0”, organizzato dalla Commissione Cultura ed Eventi del Distretto RotarAct
2060 presieduto nel corrente anno sociale dalla nostra socia ed amica Francesca Corsano
in collaborazione con la Commissione Distrettuale Sviluppo Professionale presieduta da
Chiara Forzan, la Commissione Distrettuale Informatica presieduta da Micol Pillon e la
Commissione Distrettuale Azione Pubblica di cui membro Laura Aglio.
Il seminario, tenutosi presso la sala Filarmonica della Città di Camposampiero, si è
svolto nella mattinata di sabato 15 maggio alla presenza di un nutrito gruppo di soci del
nostro club RotarAct assieme ad altre persone che, incuriosite ed interessate, hanno
portato una partecipazione attiva che ha senz’altro contribuito a determinare la buona
riuscita del seminario stesso.
Il programma della mattinata ha visto il succedersi di 4 relatori, ognuno portatore di
esperienze professionali ed aventi ruoli molto differenti, ma che hanno avuto come
comune denominatore quello di fornire strumenti utili per ambire ad ottenere una migliore
realizzazione personale e professionale.
La prima relatrice è stata l’arch. Micol Pillon, socia del Club RotarAct di San Donà di
Piave, che, preceduta nell’esposizione dalla lettura del suo invidiabile Curriculum Vitae, ha
illustrato con tangibile passione l’apparente antinomia tra il mondo dell’arte e della cultura
antica e le nuove tecnologie informatiche. Tale rapporto, spiega la relatrice, è tutt’altro che
conflittuale o contraddittorio in quanto, negli ultimi anni di progresso tecnologico, gli
strumenti informatici hanno costituito uno strumento indispensabile alla ricerca ma anche e
soprattutto alla divulgazione della cultura storica e dell’arte creando, tramite nuove ed
emozionanti forme e metodologie, una nuova forma d’arte che fino a pochi anni fa non si
poteva immaginare potesse esistere.
La presenta zione non si è fermata solo all’enunciazione di questi nuovi modi di “vivere”
l’arte ma, mostrando vari filmati, ha reso perfettamente l’idea di quello che, ad oggi, è
possibile esprimere con le nuove tecnologie.
Guardando ai contenuti poi è interessante come gli addetti ai lavori si divertano a
contestualizzare opere di autori in luoghi nei quali, anticamente, erano - per usare un
eufemismo - poco graditi (il Pendolo di Galileo nella Basilica di San Pietro) o ancora come,
tramite queste nuove tecnologie, sia possibile recuperare cimeli storici che a causa di
conflitti marziali, calamità naturali o semplice deperimento sono andati perduti o
danneggiati (ad es. i Buddha di Bamiyan, la Gru di Armstrong , Mitchell & Co. …).
Dall’esposizione dell’arch. Pillon è emerso in modo chiaro come, il progresso scientifico
e tecnologico sia talmente alla portata di tutti da non poter essere non considerato come
uno strumento insostituibile in ogni campo della nostra attività professionale e come, se
gestito con capacità e competenza, possa rappresentare uno strumento in grado non solo
di ripristinare ciò che rappresenta l’arte come noi l’abbiamo sempre conosciuta, ma che
può elevare tali forme d’arte ad un livello superiore, superando le barriere fisiche che ci
dividono da tali opere e, di conseguenza, rendendo alla portata di tutti le rappresentazioni
artistiche delle culture (e conseguentemente le culture stesse) esistite in passato o tutt’ora
presenti nel nostro pianeta.
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La seconda relatrice è stata Nicoletta Velo, affermata professionista che ci ha introdotti
ai fondamenti necessari a produrre una comunicazione efficace.
Anzitutto il rapporto tra gli interlocutori è molto cambiato negli anni, soprattutto in
seguito all’avvento delle nuove tecnologie e di internet, grazie al quale non vi è più una
sorta di comunicazione monolaterale ed un pubblico che assiste inerte (la vecchia
pubblicità), ma vi è un rapporto di vera comunicazione tra i soggetti propositori e i loro
interlocutori. Tale trasformazione ha prodotto manifestazioni di vario genere come, ad
esempio, il dilagare dei blog e dell’utilizzo dei social network, che mettono in relazione le
persone in modo attivo.
La rivoluzione nella comunicazione non è solamente l’utilizzo di questi nuovi strumenti
ma il modo in cui lo facciamo che, per essere efficace, deve seguire regole molto semplici
relativamente agli obiettivi che vogliamo raggiungere e alla conformità del nostro
messaggio agli interlocutori cui vogliamo trasmetterlo .
Altro aspetto della comunicazione efficace è quello relativo al Public Speaking. E’
importante infatti, oltre che saper impostare nel modo corretto la comunicazione, saperla
anche gestire verbalmente con varie accortezze finalizzate ad adeguare la forma al
contenuto, tentando di rendere la conversazione stimolante in modo da mantenere alta
l’attenzione degli interlocutori.
Il postulato che deriva dagli insegnamenti fatti dalla relatrice è che la comunicazione
come oggi la conosciamo è frutto di un cambiamento sostanziale avvenuto parallelamente
al variare dei mezzi di comunicazione; ciò non toglie che, come in passato, sia importante
saper gestire la comunicazione nel modo corretto per far giungere ai nostri interlocutori il
messaggio voluto in modo efficace.
Gli ultimi relatori sono stati la Dott.ssa Erica Chilese ed il Dott. Gianluca Fiscato,
entrambi facenti parte dell’associazione formativa “blessyou” specializzata in sviluppo
delle risorse umane.
L’esposizione ha avuto come oggetto “Le energie e le tipologie Junghiane: scopri
come rivoluzionare la tua professione, il teamwork e la leadership” ed ha costituito un
interessante motivo di analisi di come ognuno abbia un modo a sé di vedere e concepire i
fatti e le situazioni, con il fine di evidenziare come, sia in azienda che in altri ambiti, sia
importante la presenza di opinioni e modi di concepire i problemi diversamente,
costituendo una ricchezza fondamentale per lo sviluppo di ogni organizzazione.
A questo è stato aggiunto il concetto di intelligenza emozionale, sinteticamente
descrivibile nella capacità che ognuno di noi ha di comprendere lo stato emotivo del nostro
interlocutore, dote questa che spesso viene a costituire il fattore discriminante tra un
buono ed un eccelso leader.
La leadership pertanto assume un significato differente dal concetto gerarchico della
posizione avente un soggetto in un’azienda, consistendo infatti più in una dote di
esercitare una particolare influenza sugli altri che nell’esercitare un’autorità.
Questi concetti poi confluiscono e trovano ragione in quello di team work (gruppo di
lavoro), che rappresenta l’unità base, costituita da leader e soggetti - avente come
“collante” la fiducia reciproca e nelle capacità di ognuno - che, rilevando aspetti e
sfaccettature differenti dei problemi, sono capaci di trovare soluzioni grazie alla propria,
personale, sensibilità.
Infine sono stati definiti alcuni tipi psicologici, individuati per riuscire ad identificare se
stessi e gli altri, in modo da saper modificare il proprio linguaggio e modo di porsi per
riuscire a “parlare la stessa lingua” dei nostri interlocutori.
Da tutti gli interventi sono emerse alcune componenti fondamentali, quali l’esigenza di
considerare le nuove tecnologie come strumenti utili alla valorizzazione della cultura
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esistente nonché in grado di ampliarne forme, contenuti e modi di partecipazione e
l’assoluta necessità di conoscere se stessi ed il modo in cui ci si pone per essere in grado
di comunicare efficacemente, con coerenza e rispetto dell’altrui pensiero, necessità che
nella società contemporanea sono assolutamente imprescindibili viste le diffuse e continue
manifestazioni di comportamenti poco conformi a tali principi.
Si può asserire pertanto che questo seminario formativo sia stato davvero tale, avendo
fatto conoscere ad ognuno di noi qualcosa in più di se stessi e avendoci insegnato a
conoscere, e di conseguenza a rispettare, anche gli altri.
RotarAct Club di Camposampiero
geom. Antonio Polizzi
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MISCELLANEA
strappato- stretto nella mano sinistra di
Chiara”. Per questi due ultimi due elementi
la parte civile ha chiesto una nuova e più
accurata analisi (Corsera del 1° maggio)
Cos’hanno di altamente scientifico queste
indagini condotte dalla celebratissima polizia?
(A. L.)
Notizie scientifiche
Possiamo vincere il cancro e l’Alzheimer?
Alcuni ricercatori italiani dell’Airc, in
collaborazione col Baylor College of Medecine di
Houston, hanno scoperto che le staminali
emopoietiche (estratte dal midollo osseo del
paziente) modificate con l’inserimento della
proteina naturale Trail, vengono attratte dalle
cellule tumorali dove inducono l’apoptosi (morte
delle cellule) L’80% delle neoplasie ha, infatti,
cellule con recettori per il Trail.
I ducetti
Tra le esternazioni di Gianfranco Fini magari
qualcosa di ragionevole c’è, ma la diatriba
con Silvio Berlusconi non è solo dovuta a
quelle richieste, ma, innanzitutto , alla
viscerale e abbondantemente ricambiata
antipatia verso la Lega.
Rimane il fatto che una pacificazione tra i due
leader è impensabile, perché si credono
ambedue il Padreterno. Fini anche un po’ di
più, perché, in fondo, il presidente del
Consiglio è un buono, quello della Camera,
no. (A.L.)
Altra importante ricerca –che vede gli studiosi
italiani all’avanguardia – riguarda un vaccino per
la terapia dell’Alzheimer che dovrebbe essere
sperimentato a giorni. Si tratta di un vaccino
terapeutico (non preventivo) che si spera riesca a
fermare la progressione delle placche della betaamiloide in soggetti in fase di malattia lievemoderata.
La nostra società
CORRUTTORI E CORROTTI
La Corruzione è un tumore maligno annidato
in un organismo senza anticorpi.
Ecco come i vertici della Corte dei conti
definivano il nostro Paese….
La stessa Corte ha stimato in 60 miliardi di
euro la “tassa occulta” che gli italiani pagano
ogni anni a causa della corruzione , una
somma che basterebbe quasi a ripagare gli
interessi del nostro enorme debito
pubblico….
Nella classifica stilata da Transperency
International sulla corruzione nel mondo
l’Italia è scivolata in un solo anno dal
cinqnantacinquesimo a1 sessantraeesimo
posto. A fianco dell’Arabia Saudita..’
(Marco Rizzo in “Corsera” del 6 maggio)
La caccia alle streghe
Gli autori della Encyclopedia of Witchcraft.
The Western Tradition sostengono che “le
vittime dell’Inquisizione non furono né 6 né 9
milioni, bensì da 30 a 40mila in 350 anni”.
E ancora: “l’Inquisizione portoghese,
spagnola e romana, non solo non si sono
macchiate della repressione delle streghe”...
ma hanno addirittura evitato “ lo scatenarsi
delle cacce alle streghe nei secoli XVI e XVII
nel Sud d’Europa”
(Da “Avvenire” del 3.4.07)
CURIOSITA’
L’osella era una medaglia, d’oro o
d’argento, che i dogi della
Serenissima donavano, fin dal
1521, ai membri della nobiltà
veneziana a capodanno.
Trae il nome dal termine usato dai Veneziani per
“anatra” (osella era il femminile di uccello).
Prima del 1521, infatti, il dono consisteva
nell’offerta di un’anitra; il termine rimase a
identificare la medaglia.
Polizia scientifica?
Non sembra avvalorabile l’esaltazione, più
volte manifestata dai media, per la polizia
scientifica italiana, se tanti grandi processi
non trovano un colpevole. Troppi indizi
importanti vengono trascurati.
Recentemente nel giallo di Garlasco: “Un
martello da muratore…compatibile con le
ferite della vittima, sequestrato in casa Stasi,
ma mai analizzato”…” La bicicletta nera da
donna, la famiglia Stasi ne ha una
decisamente compatibile con la descrizione
fornita da due testimoni”…”Un capello
biondo con radice –quindi verosimilmente
ETIMI
Il Deccan è l’enorme penisola triangolare
dell’India che si estende dal Golfo del Bengala
alle foci dell’Indo nel Mar Arabico. Deccan deriva
dal sanscrito col significato di “Sud”.
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programma del mese di giugno 2010