Notiziario Soft Italia Numero SOFT ITALIA Via Costa Alta, 1 31015 Conegliano [email protected] tel:3489023749 Cari soci, è da prima dell’estate che non ci sentiamo: come state? Come avete passato il periodo delle vacanze? E’ certamente vero che avere figli disabili comporta problemi e fatiche, ma sicuramente ci sono momenti di gioia e speranza. Volete raccontarli e rendere partecipi le altre famiglie? Scrivete alla vostra associazione, sarà un regalo per tutti. Durante l’estate si è “materialmente” spostata la sede legale dell’associazione, come deciso dall’assemblea, in via Cal del Poz, 26 a Soligo presso casa mia dove, come presidente riconfermato, mi porto dietro anche SOFT. A parte gli scherzi, vorrei rendervi noto che ora abito in una casa spaziosa e accogliente, per questo invito tutti voi personalmente e come famiglie a venirci a trovare, vi ospiteremo molto volentieri! Sito Internet: a causa del trasloco, non ho avuto ancora tempo per realizzare il nostro sito, mi riprometto di farlo al più presto! Gianstefano SITUAZIONE ASSOCIATI ANNO 2004 N° ISCRITTI: 29 ANNO 2005 N° ISCRITTI: 29 ANNO 2006 (AL 30/9) N° ISCRITTI: 26 DI CUI NUOVI N° 6 MANCATI RINNOVI N° 12. QUALCUNO SI E’ DIMENTICATO? 5 Data ottobre 2006 Riprendiamo da questo numero la pubblicazione dell’opuscolo “La presa in carico del bambino con grave disabilità” della dott.ssa Alda Pellegri, interrotta tempo fa’. Ci scusiamo con chi ne ha più volte chiesto la ripresa. E’ particolarmente importante osservare il bambino mentre viene alimentato per capire il malessere che accusa con le sue proteste: una lingua rigida abitualmente sporta, il morso aperto, la mancanza di tempi sufficienti per assaporare il bolo, ammorbidirlo e renderlo accessibile alla deglutizione, la tendenza ad espellere il cibo, e così via, sono altrettante situazioni che giustificano il rifiuto del momento alimentare che, anziché essere un incontro piacevole, diventa una situazione di scontro fra la volontà del genitore a far mangiare il bambino e il suo deciso rifiuto di alimentarsi. Definire il livello di funzionamento cognitivo del bambino grave è il primo passo per impostare un piano di trattamento corretto per poter interagire in modo adeguato con lui. I test abitualmente usati per definire il livello intellettivo non sono applicabili; se però facciamo riferimento all’evoluzione del bambino normale, soprattutto in relazione alla conoscenza degli oggetti, al loro uso, all’attribuzione di qualità e alla riflessione sulle situazioni di vita, possiamo definire qual è il livello di funzionamento del bambino. Il bambino con ritardo cognitivo grave o medio, non è come un bambino più piccolo, ma funziona al livello cognitivo di un bambino piccolo, ha però fatto molte più esperienze ed ha un suo modo di esprimere bisogni, paure, comunicazione, relazione affettiva. (3 continua) Le madri (e i padri) di figli “speciali” Quote assoc. Annuali Genitori, parenti: €15 Amici, sostenit: € 30 Medici, profess: € 50 C/C post: 50716372 Vi è mai capitato di chiedervi come vengono scelte le madri dei figli “speciali”. Il Signore da istruzione ai suoi Angeli: “Giovanni e Francesca, un figlio. Santo protettore Matteo. Carlo e Laura, una figlia. Santa protettrice Cecilia”. Poi, passando un nome all’Angelo, sorridendo dice:” A questa doniamo un figlio handicappato!”. L’Angelo un po’ titubante controbatte:” Perché proprio a questa, mio Dio? E’ cosi felice!”. “Appunto!” risponde Dio sorridendo, “Potrei mai dare un figlio handicappato ad una donna che non conosce l’allegria? Sarebbe una cosa crudele!”. “Ma ha pazienza?”, s’informa l’Angelo. “Non voglio che abbia troppa pazienza, altrimenti affogherà in un mare di autocommiserazione e di pena…Una volta superato lo shock e il risentimento, di sicuro ce la farà”. “Ma…, Signore…io penso che quella donna non creda nemmno in Te…”. Dio sorride:” Non importa, possa provvedere. Quella donna è perfetta. E’ dotata del giusto egoismo!”. L’Angelo resta fiato:”Egoismo? Ma virtù?”. senza è una Dio annuisce. “Se non sarà capace di separarsi ogni tanto dal figlio, non sopravviverà mai. Si, ecco la donna a cui darò la benedizione di un figlio meno che perfetto. Ancora non se ne rende conto, ma sarà da invidiare. Non darà mai per certa una parola, non considererà mai che un passo sia fatto comune e quando il bambino dirà “mamma” per la prima volta, lei sarà testimone di un miracolo e ne sarà consapevole. A lei consentirò di vedere chiaramente le cose che vedo Io: ignoranza, crudeltà, egoismo e le concederò di elevarsi al di sopra di esse. Non sarà mai sola, io sarò al suo fianco ogni giorno della sua vita, poiché starà facendo il mio lavoro infallibilmente, come se fosse al mio fianco.” “E per il Santo chiede l’Angelo. protettore?”, Dio sorride ancora: “Le basterà uno specchio!”.