I COLORI DELLA SICUREZZA
Colore Forma
Rosso
Significato
o Scopo
manuale di informazione e prevenzione
Indicazioni e precisazioni
Segnali di
Divieto
Atteggiamenti Pericolosi
PericoloAllarme
Alt, arresto dispositivi di
interruzione di emergenza
Sgombero
Materiali o
Attrezzature
Antincendio
Identificazione e ubicazione
Giallo o
GialloArancio
Segnali di
Attenzione Cautela, Verifica
Avvertimento
Azzurro
Segnali di
prescrizione
Verde
LA SICUREZZA NELLA SCUOLA
Comportamento o azione
specifica
- obbligo di portare un mezzo
di sicurezza personale
Segnali di
Porte, uscite, percorsi,
salvataggio o
materiali, postazioni, locali
di soccorso
Situazione di
Ritorno alla normalità
Sicurezza
ISTITUTO TECNICO
ISTITUTO TECNICO
“T. ACERBO”
“T. ACERBO”
PESCARA
PESCARA
LA SICUREZZA NELLA SCUOLA
PIANO DI EMERGENZA
manuale di informazione e prevenzione
ISTITUTO TECNICO STATALE
COMMERCIALE, PER GEOMETRI
E PERITI PER IL TURISMO “T. ACERBO”
PESCARA
Via Pizzoferrato, 1 - cap 65124 - Pescara
codice scuola PET 010008 - CF 80008170682
Tel. 085 422 52 25 - fax 085 205 84 99
email: [email protected]
Dirigente Scolastico
Prof.ssa ROCCHI ANNATERESA
1
Il presente opuscolo non ha lo scopo di esaminare la
complessa problematica della SICUREZZA in tutta la sua
complessità, ma affronta le questioni essenziali.
Le disposizioni legislative richiedono comportamenti concreti ed
esigono adempimenti precisi,
PERCHÉ LA SICUREZZA
È interesse di ognuno di noi preoccuparsi della propria salute
poiché stare bene migliora la qualità della nostra vita.
Ma poiché viviamo in una società complessa, in cui ognuno di
noi beneficia anche dell'operosità degli altri,
idonei a realizzare forme di prevenzione oggettiva.
L'opuscolo, con un linguaggio semplice e schematico, di facile
consultazione, costituisce uno stimolo alla sensibilizzazione del
problema, realizza una corretta informazione per riuscire a
coinvolgere i destinatari.
Soltanto la collaborazione di tutte le parti interessate potrà
garantire a tutti l'esercizio del diritto alla sicurezza.
è necessario tutelare la salute, la sicurezza nostra e di chi ci
sta vicino.
È quindi un dovere civico, d'ogni cittadino adoperarsi perché siano
eliminati, o almeno ridotti al minimo, i rischi che si corrono nello
svolgimento di qualsiasi attività sia essa di tipo lavorativo che ricreativo.
Una stessa azione può avere diversi livelli di pericolosità.
Facciamo un esempio: dare un calcio ad un pallone in un
2
3
campo sportivo è un gesto naturale e comporta
massima sicurezza di ciascuno, e, proprio per questo, la
legge 81/08 attribuisce ad ognuno dei compiti e quindi
delle responsabilità. Tutti noi siamo responsabili, anche se
la legge attribuisce compiti diversi e prevede diversi livelli di
responsabilità a seconda delle funzioni che si svolgono.
NELLO SCHEMA sotto riportato, sono indicate tutte le cose, sia di
tipo progettuale che esecutivo, che deve fare il Capo d'Istituto
per garantire un ambiente il più possibile SICURO.
un basso livello di pericolosità. Se lo sì fa in un ambiente dotato
di grandi vetrate, comporta invece un alto livello di pericolosità.
Se poi in prossimità delle vetrate ci sono delle persone il gesto
che si compie diventa invece pericolosissimo.
Non è quindi possibile fare un'elencazione dei rischi e delle
situazioni di pericolo per evitarli, ma occorre una continua
attenzione al problema. Occorre in altre parole quella che è
chiamata "cultura alla sicurezza", una cultura che ci aiuti a
prevedere i pericoli, od evitarli e ad evitare che in situazioni
d'emergenza la paura prenda il sopravvento.
Per migliorare le condizioni di sicurezza dei
Lavoratori, il Parlamento Italiano, in attuazione di
LEGGE
alcune direttive della Comunità Europea, aveva
emanato il D.Lgs 626/94 di cui il 1° comma dell’art.
81/08
1 ne riassumeva il principio: il presente decreto
legislativo prescriveva misure per la tutela della salute
e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro, in
tutti i settori di attività privati o pubblici.
La legge è stata sostituita dal testo unico sulla sicurezza una
legge piuttosto complessa che prende il nome di D.lgs 81/08. Gli
studenti in alcuni momenti della loro attività sono equiparati ai
lavoratori, pertanto essi vengono considerati alla stessa stregua
di un operaio, un impiegato, etc.
CAPO
D’ISTITUTO
Con
l’aiuto
del
VALUTA IL
RISCHIO
Responsabile del
Servizio di
Prevenzione e
protezione
- Qualità, tipo di rischio
- Probabilità che accada
- Gravità delle conseguenze
INTEVIENE
Per garantire la
sicurezza delle strutture
e degli impianti
- Direttamente
- Tramite l’Ente locale
preposto o la Provincia
PROMUOVE
la formazione e
l’informazione del
personale
- Docenti
- Alunni
- Personale
CHI COINVOLGE
E’ necessaria la collaborazione di tutti per garantire la
4
L'ambiente sicuro e rispondente a tutti i requisiti di sicurezza non
5
è tuttavia privo di rischi quando viene utilizzato in modo non
corretto. Chi lo abita e lo usa deve fare la sua parte.
LE AZIONI DEI DOCENTI, DEL PERSONALE ATA E DEGLI
ALUNNI IN RELAZIONE ALLA SICUREZZA
NELLO SCHEMA che segue sono indicate tutte le azioni che devono
fare gli insegnanti, il personale non docente della scuola e gli studenti.
I DOCENTI
SEGUONO LE
DIRETTIVE
IL PERSONALE
GLI ALUNNI
SEGUONO LE
REGOLE
stabilite dal Capo
d’Istituto e dai docenti
ESEGUE LE
MASIONI
attribuite dal Capo
d’Istituto
PARTECIPANO
per promuovere
iniziative educative
sulla sicurezza
ASSUMONO
Comportamenti
compatibili con
l’ambiente in cui
operano
ASSUME
Comportamenti
compatibili con
l’ambiente in cui opera
STABILISCONO
Le regole da seguire
nelle attività di
laboratorio
EVITANO
Comportamenti
pericolosi
EFFETTUANO
Gli interventi di primo
soccorso
Del Capo d’Istituto
CARATTERISTICHE DELL'EDIFICIO SCOLASTICO
IDENTIFICAZIONE E LOCALIZZAZIONE
L’Istituto Tecnico “T. Acerbo” sorge dietro la stazione
centrale della città di Pescara, in via Pizzoferrato, 1. Si compone
di due edifici, dei quali la sede Storica è facilmente riconoscibile
per la sua architettura e per i suoi colori sgargianti. Costruita nel
1880/3, su di una collina di Castellammare, domina dall’alto la
città di Pescara, quella parte che si estende verso est, dalla parte
del mare. L’altro edificio, costruito negli anni ’70, è ubicato in via
Parco Nazionale D’Abruzzo.
I due edifici si compongono di più piani:
- la sede centrale di 2 piani oltre al sottotetto;
- la sede di via P.N., di 3 piani oltre al seminterrato.
Comunque soltanto parte del piano seminterrato e del piano terra
sono utilizzati dall’istituto Acerbo.
Le due costruzioni, oltre ad un terzo edificio adibito a palestra,
sono ubicate all’interno di un unico ampio appezzamento di
terreno e sono collegate attraverso camminamenti interni.
Quest’ anno scolastico all’istituto Acerbo sono state assegnate
anche altre aule presso l’istituto professionale Di Marzio.
Nel corrente a.s. 2007-2008, l'Istituto ospita 38 classi con un totale
di circa 830 studenti, oltre 100 docenti oltre a dipendenti con
funzioni amministrative e collaboratori scolastici.
DISLOCAZIONE
SEDE CENTRALE
EFFETTUANO
Gli interventi di primo
soccorso
COLLABORANO
Con i docenti negli
interventi di primo
soccorso
SEGNALANO
situazioni di rischio
per la sicurezza
SEGNALANO
situazioni di rischio
per la sicurezza
1
6
SEGNALANO
situazioni di rischio
per la sicurezza
Al piano terra sono ubicate:
- l’aula magna;
- 13 aule;
- la portineria;
- servizi igienici alunni e alunne;
- servizio igienico per H;
- postazione computer con collegamento internet per docenti;
- aula docenti;
7
PALESTRA
Al piano primo:
- la stanza del Dirigente Scolastico;
- l’ufficio del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi;
- gli uffici amministrativi (protocollo, ufficio personale,
contabilità, segreteria alunni)
- 2 laboratori di informatica;
- 1 laboratorio di trattamento testi;
- 7 aule;
- ufficio fotocopie;
- servizi igienici per alunni;
- servizi igienici presidenza e personale di segreteria;
Al piano secondo:
- laboratorio CAD;
- aula di topografia (tavoli per il disegno e computer);
- futura biblioteca;
- archivio della scuola;
- archivio CSA;
- centrale termica;
- centrale elettrica;
- centrale idrica;
SEDE DI VIA PARCO NAZIONALE
Al piano terra sono ubicate:
- 6 aule;
- aula per attività H;
- bar;
- servizi igienici alunni, alunne ed H;
Al piano seminterrato sono ubicate:
- laboratorio di fisica;
- 1 aula;.
- laboratorio di chimica con annesso magazzino di chimica;
- laboratorio di biologia;
- servizi igienici;
8
- palestra;
- spogliatoi alunni e alunne;
- servizi igienici alunni ed alunne;
- stanza per pesistica;
- centrale termica per palestra;
AREE ESTERNE
- centro di raccolta;
- campi di pallavolo;
- campo di calcetto;
- pista per atletica;
- parcheggio auto e moto;
- aree verdi.
SUCCURSALE AL 4° PIANO PRESSO
L’ISTITUTO DI MARZIO
- 9 aule;
- 2 laboratori di informatica;
- aula docenti;
- aula multifunzione;
- servizi igienici per alunni;
- servizi igienici per alunne;
- servizi igienici per docenti.
USCITA E AREE DI RACCOLTA
L'ingresso dell’edificio scolastico, è ubicato su via
Pizzoferrato; le strade di accesso sono carrabili è dotate di
marciapiedi.
Gli ingressi all’edificio della sede principale sono molteplici;
l’ingresso principale è raggiungibile attraverso un’ampia gradinata
posta sulla facciata principale, adiacente l’ampio spazio adibito a
parcheggio e verde. Vi sono altri accessi secondari che vengono
utilizzati in caso di trasferimenti verso le aree esterne o in caso
9
di emergenza.
L’ingresso principale dell’altro plesso si trova su via Parco
Nazionale. Mentre altri ingressi secondari sono ubicati sul retro
dell’edificio. L’ingresso per gli alunni, che sono dislocati presso la
succursale di Marzio, è ubicato sulla strada vicinale Bosco. Essi
comunque possono entrare anche dall’ingresso principale posto
su via Arapietra.
LE USCITE DI SICUREZZA
sono diverse. Esse sono indicate con segnaletica di colore verde
poste nei pressi delle porte di uscita.
Nei corridoi è ubicata la segnaletica che indica la direzione
per raggiungere l’uscita.
Tutte le persone che si trovano al quarto piano dell’edificio della
scuola Di Marzio dovranno imboccare la scala di sicurezza posta
in fondo al corridoio, al lato opposto rispetto a quello d’ingresso al
piano.
IL CENTRO DI RACCOLTA
della sede di via Pizzoferrato
e della sede di via Parco Nazionale
Centro di
e’ ubicato all’aperto, a sud dell’edificio
Raccolta
della sede centrale nell’area rettangolare
cementata. Il centro di raccolta dell’istituto
Di Marzio è quello identificato con la lettera “A”,
posto sul retro del fabbricato, al lato nord.
In caso di evacuazione, tutti coloro che sono
presenti negli edifici scolastici dovranno seguire le istruzioni
indicate sulle planimetrie, quelle impartite dai docenti e dagli
addetti alla sicurezza e dovranno confluire nei rispettivi centri di
raccolta.
RISCHIO (ESTERNO)
verso la quale debbono dirigersi tutti coloro che si trovano
all’interno dell’edificio scolastico, nel momento in cui scatta
l’allarme evacuazione.
Coloro che si trovano ai piani superiori al primo dovranno
imboccare la gradinata
Recentemente tutto il territorio italiano è stato classificato
come sismico. Il pericolo di un evento sismico non è, comunque,
da considerarsi prevalente anche se è opportuno adottare tutte
quelle minime misure precauzionali. Le aree sulle quali insistono i
fabbricati scolastici non sono ubicate nelle immediate vicinanze di
fiume, mare o boschi ed il terreno non è potenzialmente soggetto
a frane. Gli edifici appartengono ad un contesto urbanizzato in cui
non sono presenti industrie chimiche. inceneritori, discariche,
depuratori, non sono in prossimità reti o infrastrutture energetiche
che possano creare danno in caso di incidente.
CLASSIFICAZIONE DELLE EMERGENZE
Le emergenze sia di rischio interno sia esterno ipotizzabili sono:
10
- Incendi ed esplosioni;
- Emergenza elettrica;
- Ordigno esplosivo o minacce di attentati;
11
- Allagamento ed alluvioni;
- Trombe d'aria;
- Rilascio di sostanze tossiche, nubi tossiche;
- Terremoto (alla luce di una ridistribuzione nazionale,
della mappa delle aree sismiche, è opportuno
prevedere anche un rischio di questo tipo di rischio).
Oltre queste cause eccezionali si potrebbero anche citare quelle
situazioni si vita quotidiana della città che possono essere fonte di
rischio: lavori in corso su linee interrate di gas, acqua, energia
elettrica, scavi, movimenti di terra, ecc... Si prescrive pertanto
obbligo da parte delle imprese che operano nell’area circostante
la scuola di comunicare l'inizio e la fine dei lavori, in modo che la
scuola possa mettersi in stato di allerta.
SEGNALETICA DI SICUREZZA
In tutte le aule, dietro la porta di accesso, è localizzata una pianta
schematica del piano riportante la posizione dell'aula ed il
percorso da seguire in caso di evacuazione e le istruzioni sul
comportamento corretto da tenere in caso di emergenza.
NORME DI COMPORTAMENTO
IN CASO DI INCENDIO
Chiunque si accorge dell'incendio avverte la persona addestrata
all'uso dell'estintore che prontamente
interviene (collaboratori
scolastici, personale ata);
- Essi avvertono il Dirigente Scolastico o il Responsabile della
Sicurezza dell'Istituto che si reca sul luogo e dispone lo stato di
pre-allarme.
Questo consiste in: - fare interrompere l'erogazione di gas dal
contatore esterno;
- avvertire i WFF;
- far liberare le linee telefoniche;
- avvertire i responsabili di piano che si
tengano pronti per l'evacuazione.
Se il fuoco è domato in 5-10 minuti il Responsabile dispone il
cessato allarme e quindi:
- avverte i WFF del cessato allarme;
12
- verifica i danni;
- se necessario chiede consulenza ai WFF ed avverte le
compagnie del gas, ecc…
Se il fuoco non si spegne in 5-10 minuti dispone lo stato di allarme
e quindi: - avverte il pronto soccorso;
- attiva l'allarme per l'evacuazione e ne
coordina le operazioni.
IN CASO DI EMERGENZA PER SEGNALAZIONE DI
ORDIGNO
Chiunque si accorga di un oggetto sospetto o riceva telefonate di
segnalazione:
- non deve avvicinarsi all'oggetto, non tenti di identificarlo o di
rimuoverlo;
- deve avvertire il Dirigente Scolastico o il Responsabile della
Sicurezza che provvede e dispone lo stato di allarme.
Questo consiste in:
- evacuare immediatamente le classi e le zone limitrofe
all’area sospetta;
- telefonare immediatamente alla polizia e ai VVFF;
- liberare le linee telefoniche;
- avvertire il pronto soccorso dell’ospedale di Pescara;
- attivare l’allarme per evacuazione e ne coordina le
operazioni.
IN CASO DI EMERGENZA TOSSICA
In caso d nube tossica o di emergenza che comporti l’obbligo di
rimanere i ambenti confinati, il personale della scuola è tenuto ad
assumere ed a far assumere agli alunni tutte le misure di
autoprotezione conosciute:
- se fuori dall’edificio rientrare e chiudere le finestre,
sigillare con stracci bagnati gli interstizi;
- stendersi a terra e tenere uno straccio bagnato sul naso;
- non usare telefoni;
- aspettare l’arrivo delle autorità o disposizioni ulteriori;
Il Responsabile della Sicurezza tiene il contatto con l’esterno.
13
IN CASO DI EMERGENZA SISMICA
Il personale è tenuto ad assumere ed a far assumere agli alunni
tutte le misure di auto-protezione conosciute ed eventualmente
sperimentate durante le esercitazioni:
-
proteggersi dalla caduta di oggetti riparandosi sotto i
banchi, cattedre o in corrispondenza di architravi
individuate nell’ambiente;
-
accendere la radio per tenersi informati sulla situazione,
aspettare gli arrivi dei soccorsi;
cessata la scossa sismica, se il caso si procede
all’evacuazione.
-
PIANO DI EMERGENZA DELLA SCUOLA
SORVEGLIANZA SANITARIA
La sorveglianza sanitaria è affidata al medico competente,
nominato dalla scuola. Collabora con il Dirigente Scolastico ed il
Responsabile S.P.P. . Ha il compito di valutare l’idoneità alle
mansioni specifiche dei lavoratori, effettua accertamenti periodici
per controllare lo stato di salute dei lavoratori, etc..
L'ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI
Al fine dell'attuazione del piano di emergenza saranno
assegnati i vari compiti alle figure scolastiche. In ogni classe verrà
designato un alunno apri-fila ed il suo sostituto ed un alunno
chiudi-fila ed il suo sostituto, che avranno il compito di
compattare l'intero gruppo, collaborare con il professore di turno,
verificare che nessuno sia rimasto in classe e chiudere finestre e
porta. L’alunno chiudi fila avrà il compito di prendere il registro di
classe, di fare l’appello una volta raggiunto il centro di raccolta e
14
segnalare alla squadra di emergenza i nominativi degli alunni
che non hanno raggiunto il centro di raccolta. In presenza di un
alunno diversamente abile, verranno altresì designati due allievi
con il compito di aiutarlo.
PROCEDURE DI EVACUAZIONE
1 - SEGNALE DI ALLARME: trombetta ad aria;
2 - alla DIRAMAZIONE DELL'ALLARME mantieni la calma –
interrompi ogni attività - lascia tutto l'equipaggiamento (non
preoccuparti di suppellettili, libri, abiti e quant' altro), non favorire
l'esaltazione dell'incidente;
3 – l’alunno che si trova più vicini alla porta d'ingresso dell'aula
viene denominato APRIFILA;
4 - i compiti dell’ alunno APRIFILA sono:
a) al momento del segnale di allarme evacuazione sì porterà
vicino alla porta d'ingresso dell'aula;
b) mentre apre la porta tutti gli altri allievi si disporranno dietro di
lui, attenderanno il proprio turno di evacuazione secondo l'ordine
della numerazione riportata sulle planimetrie; l’alunno CHIUDI
FILA compatterà il gruppo, prenderà con sé il registro di classe;
In presenza di un alunno diversamente abile, verranno altresì
designati due allievi con il compito di aiutarlo;
5 - il DOCENTE uscirà per ultimo e si renderà disponibile a
prestare aiuto per facilitare l’evacuazione e/o prestare
soccorso;
6 - giunto il momento di abbandonare la stanza, SENZA
CORRERE, SPINGERE ED URLARE, con passo spedito, tutti gli
15
alunni seguiranno il compagno APRIFILA e le indicazioni della
VIA DI FUGA. L’alunno CHIUDI-FILA lascerà per ultimo la classe
ed avrà cura di chiudere dietro di sé la porta dell'aula;
7 - tutti coloro che sono presenti nell' edificio si ritroveranno nel
CENTRO DI RACCOLTA, come segnato sulla planimetria;
8 - nel centro di raccolta l’alunno CHIUDI-FILA provvederà a fare
l'appello e segnalare i nominativi di coloro che non hanno
raggiunto il punto di raccolta al personale della SQUADRA DI
EMERGENZA (responsabili del centro di raccolta).
9 - terminata l'emergenza le classi rientreranno nelle rispettive
aule per riprendere l'attività.
N.B. INDIVIDUARE SULLA PLANIMETRIA, UBICATA
ALL’INTERNO DELL’ AULA, LA POSIZIONE DELLA PROPRIA
STANZA ED IL PERCORSO DA SEGUIRE IN CASO DI
EVACUAZIONE.
IN OCCASIONE DI UNA SCOSSA
SISMICA BISOGNA:
1 - mantenere la calma e attendere che cessi la scossa sismica;
2 - rifugiarsi sotto i banchi, architravi dei muri maestri e travi
delle strutture portanti;
3 - non utilizzare gradinate e ascensori;
4 – al termine della scossa sismica seguire tutte le norme
previste per l’evacuazione.
ALTRE NORME DI CARATTERE GENERALE
Con il coordinamento generale del Capo dell'Istituto o del
Responsabile della Sicurezza, il personale non docente si
16
posiziona nei luoghi indicati assegnati con specifico incarico
personale. Coloro che si porranno in corrispondenza delle porte di
uscita verso l'esterno, vi rimarranno sino al fino al completo
deflusso, avendo cura di mantenere le porte aperte.
Il personale invece dislocato ai piani si posiziona all'inizio delle
rampe delle gradinate ed aspetterà che tutti siano defluiti
chiudendo a loro volta l'esodo lungo quella gradinata.
Il restante personale non docente lasceranno autonomamente gli
edifici collaborando ove necessario con la restante parte dei
colleghi impegnati nelle operazioni di evacuazione e/o primo
soccorso.
In questa fase i compiti sono cosi distribuiti:
1) Capo dell'Istituto o Responsabile della Sicurezza:
• coordina tutto il deflusso dall'edificio;
• decide l'eventuale rientro nella scuola dopo essersi accertato di
persona o a seguito dell'intervento degli Enti esterni della
cessazione del pericolo.
2) Personale non docente:
• rispetta gli incarichi assegnati, si posiziona in corrispondenza
delle uscite di ogni piano accertandosi che tutti siano defluiti.
3) Personale docente impegnato nella lezione:
• dirige la propria classe verso l'esterno;
• si mette a disposizione per aiutare l’evacuazione e prestare
soccorso;
4) Personale docente disimpegnato e addetti alla segreteria:
• lasciano autonomamente l'edificio portando con sé eventuali
estranei presenti a scuola in quel momento, facendoli confluire al
centro di raccolta, dopo aver disattivato ogni macchinario;
• collaborano eventualmente durante l'esodo generale con il
restante personale impegnato.
5) Personale di portineria: deve aprire gli ingressi e i cancelli
non facendo entrare estranei.
IL POST-EMERGENZA
II Dirigente Scolastico e/o il Responsabile S.P.P. deve accertarsi
che gli alunni, i docenti e non docenti siano tutti presenti presso i
centri di raccolta.
Da il permesso di lasciare i centri di raccolta.
17
Il personale è tenuto al rispetto di tutte le norme di sicurezza, a
salvaguardare l'incolumità degli alunni ed a non abbandonare
l'edificio finché tutte le operazioni di evacuazione non siano
terminate.
AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI EMERGENZA
L'aggiornamento del Piano di Emergenza è a cura del
Responsabile della Sicurezza ed avviene ogni qualvolta siano
apportate modifiche sostanziali nella tipologia e nella distribuzione
della popolazione, nelle dotazioni di emergenza, nelle funzioni e
nei nominativi di organici, etc.
In assenza di variazioni di rilievo il Piano viene comunque
controllato con frequenza annuale.
Sono programmate nel corso dell'anno due esercitazioni che
coinvolgono anche gli alunni.
LEGGE ANTIFUMO
(art. 51 della Legge n° 3 del 2003)
Nelle aziende private sono i datori di lavoro, oppure
loro delegati, a dover vigilare sulla osservanza della
normativa antifumo, accertare le infrazioni e comunicarle alla
polizia locale o giudiziaria. Nelle strutture della pubblica
amministrazione, ospedali, comuni, scuole, etc., i dirigenti o
loro collaboratori incaricati, dovranno vigilare sul rispetto
della normativa antifumo, accertare le infrazioni e redigere il
verbale di contestazione.
Le sanzioni per chi viola il divieto di fumo da €,
27,50 a € 275,00 per chi non fa rispettare lo stop al fumo
da €. 220,00 ad €. 2.200,00.
In base alla presente normativa è fatto assoluto
divieto di fumo in tutti gli ambienti chiusi della scuola,
compreso i bagni.
Gli incaricati della sorveglianza nella nostra scuola
sono nominati dal Dirigente Scolastico. I loro nominativi sono
riportati sulla segnaletica di divieto di fumo e affissa nei locali
della scuola.
Il diritto alla salute è un bene primario garantito dalla
Costituzione che esige una tutela piena ed esaustiva.
VIETATO
FUMARE
Il 10.01.2005 è entrato in vigore il divieto di fumo negli
ambienti aperti al pubblico e negli ambienti di lavoro chiusi:
ristoranti, bar, ospedali, discoteche, uffici, scuole, etc.
18
SEGUONO LE PLANIMETRIE DEI CENTRI DI RACCOLTA E DI
TUTTI I PIANI DELLA SCUOLA.
19
ale
ion
Naz
co
Par
ia
V
PN
via
e di
sed
CENTRO DI
RACCOLTA
sede
centrale
Via E.F
errari
A
IN
GR
ES
SO
CENTRO DI
RACCOLTA
Via Pizzoferrato
palestra
CENTRO DI
RACCOLTA
B
CENTRO DI
RACCOLTA
20
21
SEDE CENTRALE
PIANO TERRA
22
SEDE CENTRALE
PIANO PRIMO
23
SEDE CENTRALE
PIANO SECONDO
SOFFITTA
24
PIANO TERRA
PALESTRA
25
VIA PARCO NAZIONALE
PIANO TERRA
VIA PARCO NAZIONALE
PIANO
SEMINTERRATO
26
27
IPSIA "U. DI MARZIO"
IERI
PIANO QUARTO
L’Istituto Acerbo, dal 1923 al 2000, ha ospitato
ben 13.000 studenti e, tra le personalità di spicco
che si sono formate sui suoi banchi, vanno ricordati
l’economista Federico Caffé, lo scrittore e regista
Ennio Flaiano, l’artista Andrea Cascella, il
pedagogista Raffaele La Porta e Ubaldo De
Dominicis, docente universitario di Ragioneria
all’Università di Trieste.
28
29
I NUMERI DI TELEFONO DELLA SICUREZZA
OGGI
1 – T. ACERBO:
- SEDE CENTRALE
- SEDE DI VIA PARCO NAZ.
- SUCCURSALE DI MARZIO
085 422 52 25
085 421 01 74
085 421 01 74
085 372 41
2 – PROVINCIA DI PESCARA
Numerosi gli atleti e gli sportivi diplomati
all’Acerbo che negli anni hanno dato lustro all’intera
nazione, tra cui il pluriolimpionico Giovanni
Cornacchia, il marciatore Giovanni De Benedictis e
Marco D’Altrui, oro olimpionico nella pallanuoto.
Oggi l'Istituto Acerbo è una scuola nuova ed in
grande fermento: nell’anno scolastico 2007-2008 si
sono registrati oltre 800iscritti, con un centinaio di
unità in più rispetto all’anno precedente.
L'Istituto vanta numerosi progetti nell'ambito
informatico ("Olimpiadi di Informatica", "Patente
Europea del Computer", "Partner in Learning
sponsorizzato dal MIUR e da Microsoft",
preparazione agli esami MOUS ... ), in ambito
linguistico ("DELF", "Scambi con scuole straniere",
"Viaggi Istruzione" ...) in ambito sportivo (Corsi di
Vela, Corsi di Sci, Tornei di Calcetto ...)
30
3 – EMERGENZA SANITARIA:
118
PRONTO SOCCORSO ASL
4 – VIGILI DEL FUOCO
115
5 – CARABINIERI
112
6 – POLIZIA
113
7 – CORPO FORESTALE DELLO STATO
1515
085 42 83 512
085 29 49 61
8 – VIGILI URBANI
31
Scarica

la sicurezza nella scuola