GIUGNO
2012
N° 6
Mensile cattolico d'informazione fondato nel 1921
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C’
IL FUTURO DI OSTUNI:
LA CULTURA E LA SCUOLA
di Ferdinando Sallustio
era una volta (peraltro c’è ancora) un politico
italiano che fino a sette mesi fa aveva in mano
l’economia italiana, tale Giulio Tremonti, che giustificava la politica di tagli alla cultura con la frase: “Di
cultura non si vive. Vado a farmi un panino alla cultura, e comincio dalla Divina Commedia”.
Ma cos’è la cultura? Ognuno di noi potrebbe darne una
diversa definizione: a me piace quella di Cesare Zavattini: “La cultura è creazione di vita”. Ed è anche creazione di valore, di economia di reddito, specialmente
nelle realtà come quella di Ostuni, ed ovunque nella
nostra grande e (nonostante tutto) meravigliosa Italia.
Partiranno a breve in Ostuni due iniziative significative: scade il 14 giugno il bando di gara per l’affidamento della nuova “Casa della musica” sorta in Via
Rossetti, alle spalle della Chiesa dei Cappuccini. La
stele posta all’ingresso ricorda l’arredo di altri luoghi
ostunesi (contrada San Lorenzo) ma l’effetto non sarà certo il medesimo. Ritorna dal 16 luglio anche
“Un’emozione chiamata libro” con dieci incontri (ne
parliamo in altra pagina); personalmente sono dell’avviso che tale importante manifestazione andrebbe
ripensata: potrebbe abbracciare anche altri periodi
dell’anno, coinvolgendo così le scuole, promuovendo
l’abitudine alla lettura e all’approfondimento, valorizzando gli autori locali, magari anche con una scuola
di scrittura e modalità d’incontro con gli autori anche
diverse da quella dell’incontro frontale nel Chiostro.
Ritorniamo a scuola: “l’aggregazione dei circoli didattici e scuole primarie di I grado in istituti comprensiviscrive l’assessore comunale all’Istruzione, Enzo Palmisano, rispondendo alle interrogazioni dei consiglieri comunali Montanaro e Semerano- è stata voluta dal
precedente Governo solo per tagliare i costi ed è stata mascherata da finalità nobili come la continuità didattica”. Fatto sta che nel prossimo anno scolastico,
che comincia a settembre, partiranno ad Ostuni tre
istituti comprensivi. Il primo vede aggregati l’elementare “Vitale” (ex secondo circolo) con la “San Giovanni Bosco”, il secondo unifica il “Pessina” e l’”Orlandini
Barnaba”, il terzo sarà composto dalla scuola prima-
La
una copia
ria “Giovanni XXIII” che aggiungerà ai suoi corsi anche tre classi di prima media (con 55 studenti); l’ultima delibera della Regione Puglia ha infatti imposto il
ritorno di Ostuni a tre scuole medie.
Raffaela Roma, dirigente della “Giovanni XXIII” guarda con serenità all’avvio del nuovo anno scolastico:
“Abbiamo laboratori informatici, lavagne interattive
mobili, ma anche tablet e pc per gli alunni, certo mancano (forse?!) le aule per questo l’attuale presidenza
sarà destinata ad aula; per me va benissimo, si può
dirigere una scuola anche senza avere una stanza-direzione a disposizione”. Tuttavia la dirigente non nasconde le sue perplessità: “Abbiamo due comprensivi a cinquanta metri di distanza l’uno dall’altro; non
c’è più territorialità, né scuola di quartiere come nelle
intenzioni affermate dal legislatore”. La situazione demografica di Ostuni è tale da consentire un afflusso ridotto alle scuole, e forse la soluzione migliore sarebbe stata quella di due soli istituti comprensivi, come
previsto in una delle innumerevoli delibere adottate
dall’Amministrazione, tutte contestate, tanto che l’assessore Palmisano scrive: “la litigiosità interna alla
comunità scolastica non ci ha consentito di trovare la
formula magica per la soluzione del problema” ed anche “forse avremmo dovuto essere meno democratici, forse abbiamo fatto troppe riunioni”. In effetti, se
non si pongono dei vincoli territoriali alle iscrizioni, i
“comprensivi” avranno (come già si comprende dalle
iscrizioni per il prossimo settembre) numeri molto differenti tra loro, e difficoltà oggettive di funzionamento: così, avviato l’anno scolastico, si renderà necessario proporre un nuovo riequilibrio alla Regione.
Nel frattempo, anche la dirigenza dei vari istituti tecnici della città verrà concentrata in un’unica figura, con il
risultato di trasformare Commerciale-Geometri-Agrario e Industriale, scuole diversissime tra loro, in un “polivalente” che attrae ed attrarrà sempre meno studenti: infatti molti ragazzi di Ostuni vanno a studiare fuori,
all’Alberghiero, o al Pedagogico, scuole dove vengono
attivati corsi di varie lingue e di nuove tecnologie che
potrebbero essere realizzati anche ad Ostuni.
Ricorderemo per sempre il dolce sorriso di Melissa Bassi la sfortunata sedicenne di Mesagne
vittima del folle attentato alla scuola “Falcone-Morvillo” di Brindisi del 19 maggio scorso nel
quale sono rimaste ferite altre cinque ragazze. Le dedichiamo una serie di articoli.
S
Quei quaderni al vento
e la nostra innocenza
pubblicata da Francesco Colizzi lunedì 21 maggio 2012 alle ore 23.35
abato mattina sono andato sul luogo dell'attentato, lì, davanti all'ingresso della scuola di
Melissa. E' stato come entrare dentro una tragedia i cui protagonisti sono ormai fuori scena. Ma
non per questo è stato meno straziante.
Appena passato sotto i nastri che tentavano di
isolare con leggerezza l'area del dolore e dello
stupore mi sono sentito trasportare in un'altra dimensione: disorientato nel tempo e nello spazio,
oppresso nell'anima, artigliato dall'impotenza.
Mi sono fermato a pochi metri dal luogo dell'esplosione assassina, scattando inutili fotografie
dei segni visibili della potenza distruttiva e disu-
Su Ostuni sventola Bandiera Blu
Fee (Fondazione per l'educazione ambientale) ha assegnato ad Ostuni e alle sue
spiagge la “Bandiera Blu” 2012. La “Città Bianca”
è una delle dieci località pugliesi ad aver ricevuto
il riconoscimento: gli altri centri premiati sono Rodi Garganico, Polignano a Mar Monopoli, Fasano,
Otranto, Melendugno, Salve, Castro e Ginosa.
L’assessore al Turismo, Agostino Buongiorno, ha
ricevuto il vessillo alla Presentazione delle Bandiere Blu 2012 che si è tenuta a Roma.
«Siamo davvero felici per questo riconoscimento
che conferma Ostuni tra i Comuni che hanno coniugato lo sviluppo con la tutela dell’ambiente e
del territorio” spiega il Sindaco Tanzarella- “Questa Bandiera ci impegna a lavorare sempre con
maggiore impegno per migliorare i servizi offerti
agli ostunesi e ai turisti, con l’obiettivo di fare sistema con i paesi limitrofi. In questa ottica rientra la
particolare attenzione al turismo archeologico e
museale con la recente riapertura al pubblico del
Museo delle civiltà preclassiche della Murgia meridionale e la valorizzazione del Parco archeologico di Santa Maria di Agnano. E poi il Parco delle
Dune Costiere che rappresenta il fiore all’occhiello della politica sostenibile portata avanti dall’Amministrazione Comunale».
«Un riconoscimento» continua l’assessore al Turismo, Buongiorno «che consente ai turisti di avere
delle certezze in merito alla pulizia delle acque e
delle spiagge oltre che sui servizi offerti per le loro
vacanze».
Numerosi ai fini dell’attribuzione sono i
controlli che vanno dall’assoluta validità
delle acque di balneazione alla totale assenza di scarichi di acque industriali e fognarie nei pressi delle spiagge. Importante per l’assegnazione è anche l’elaborazione da parte dei Comuni di un piano per
eventuale emergenza ambientale, di un
piano ambientale per lo sviluppo costiero
(servizi igienici in numero adeguato nei
pressi della spiaggia, collocamento di salvagenti ed imbarcazioni di salvataggio,
assoluto divieto di accesso alle auto sulla
spiaggia, assoluto divieto di campeggio
non autorizzato, divieto di portare cani
sulla spiaggia, facile accesso alla spiaggia), la presenza sulle spiagge di contenitori per rifiuti in numero adeguato e la co- L'assessore Buongiorno con gli amministratori di Fasastante pulizia degli arenili e una continua no, Monopoli e Polignano a Mare
sensibilizzazione per la raccolta differenni” e così via) fino al traffico ed al fracasso di varie
ziata.
Fin qui il comunicato stampa del Comune, con località.
qualche modifica da parte nostra: siamo ovvia- Avremo, forse, a breve, un porto degno di questo
mente felici dell’ambito traguardo, ed è altrettanto nome, l’acqua e fogna in tutta la costa (cose che
ovvio che il riconoscimento ci spinge anche ad spettano all’Amministrazione, ma che non si fanno
un’ulteriore impegno: ma non si possono dimenti- in poco tempo) e chissà se mai avremo, anche da
care talune situazioni di accesso selvaggio ai lidi parte dei cittadini che popolano le zone marine,
con le auto sulla macchia mediterranea, di sporci- quel senso di comunità e di rispetto reciproco che
zia e trascuratezza di alcuni siti, di ruderi abban- dovrebbe farci evitare accumulo di rifiuti, slalom
donati nelle località costiere (dal Castello di Villa- tra le auto e tanti piccoli e grandi abusi che dannova, ora murato, alla zona degli antichi “Cameri- neggiano l’immagine della nostra città.
mana che ha investito le ragazze pendolari che
stavano per entrare a scuola. Mi hanno fatto veramente male quelle testimonianze che giacevano a terra mute: i quaderni e i diari sfogliati da
una brezza compassionevole, gli zainetti rotolati
a terra come immagini metafisiche, gli oggettini
dell'adolescenza che ancora non si è addentrata
nella vita ma ha già dovuto incontrare la morte.
Sì, ho provato una immensa rabbia per l'inestinguibile distruttività che l'uomo si porta dentro e
spesso riversa contro i suoi simili e le altre forme
di vita. Sì, ho provato una immensa tristezza e ho
pianto raccontando quel che vedevo a mio figlio,
come un genitore che non ha saputo proteggere i
suoi figli.
Non mi è bastata la manifestazione di Brindisi, la
sera. Certo, ringrazio Martina e ringrazio don
Luigi Ciotti. Tuttavia, quel finale in sordina, senza un agire comune, senza una condivisione di
qualcosa di più profondo, quel finale in ordine
sparso tra il corso e i negozi, quel gelato che mi
ha fatto sentire ancora meno innocente... hanno
acuito il mio malessere.
Stasera, lunedì, dopo i funerali, la semplice fiaccolata ad Ostuni, assieme a tanti ragazzi e ragazze e a qualche adulto, mi ha un pò riconciliato
con me stesso e con gli altri, grazie a quel senso
di comunità - così fragile e raro ormai - che il
camminare, le fiammelle, i volti giovanili, la
riappropriazione della piazza e il silenzio hanno
saputo ridestare.
(segue a pag. 2)
LA SCUOLA DEVE “TENERE” di Teresa Lococciolo
(Pag. 2)
OMELIA DI S.E. MONS.
TALUCCI ALLE ESEQUIE
DI MELISSA BASSI
(Pag. 2)
2
CITTà
GIUGNO
2012
OMELIA DI S.E. MONS. TALUCCI
ALLE ESEQUIE DI MELISSA BASSI L’
N
ella Chiesa di Dio saluto la Famiglia di Melissa immersa nel dolore, il Presidente
del Consiglio, le autorità, voi fedeli cristiani e in particolare Dirigenti, Docenti e
alunni della "Morvillo Falcone".
Siamo al terzo giorno di un cammino pesante e fiducioso.
Dal raduno di piazza a Brindisi, che ha suggerito pensieri di socialità e di legalità e sostegno dei diritti delle persone, e dei giovani in particolare, a partire dal rispetto alla
vita, siamo passati alla giornata domenicale, che ci ha visti riflettere nel silenzio e nella preghiera in tutte le parrocchie della diocesi, confortati dal pensiero del Santo Padre, insieme a tanti
Vescovi e sacerdoti, il quale al "Regina coeli" ha rivolto alla nostra città e al nostro territorio parole di paternità e di giustizia, assicurando la preghiera per i feriti e specialmente per la giovane Melissa.
La domenica si è conclusa con una veglia di preghiera nel piazzale di questa Chiesa matrice, che ha visto protagonisti i giovani nella luce della Parola di Dio la cui presenza si avverte forte nella esperienza
dell'amore.
Oggi siamo in questa chiesa e nella città di Mesagne, intorno ai resti mortali di Melissa, vittima innocente di un attentato che aveva la consapevolezza di uccidere, causando uno sconforto e una tristezza che
toccano l'animo di tutti.
Eleviamo anche una preghiera per i feriti perché abbiano tutti a superare questa tragica condizione.
Ci stringiamo attorno alla famiglia. Sono nel dolore, ma anche nella speranza cristiana.
La vicinanza di Dio e la nostra sono oggi l'unico conforto possibile.
Siamo nel tempo liturgico che va dal mistero dell'ascensione a quello della pentecoste.
Gesù risorto ascende al cielo per prepararci un posto e dona lo Spirito Santo che ci sostiene nel cammino. Gesù, che è venuto a condividere la vita con noi, vuole che noi, quando ci chiama, siamo con Lui
nella sua gloria, nella sua gioia, quella piena che ha preparato per noi. In questa gioia è entrata la nostra Melissa, pur così in anticipo e non per chiamata divina e in un modo così drammatico e inquietante.
Ma questa è la nostra speranza. La vita non muore. L'uomo può uccidere il corpo, ma l'anima, la persona, in attesa della resurrezione totale, vive in Dio. E Melissa oggi vive, diviene l'Angelo della sua famiglia, come i suoi genitori sono stati i suoi angeli.
La preghiera di suffragio è per Melissa. La riflessione è per noi, che continuiamo ad essere i pellegrini
su questa terra, invitati come siamo a tenere in considerazione la nostra vocazione, la nostra chiamata
che viene da Dio.
La chiamata di fede è quella di uscire dal buio del peccato e del male verso la luce della grazia e del bene: questa si chiama vocazione alla santità ed investe tutti noi. Chi risponde fino al momento in cui è
pronunciata
di sì a questa chiamata costruisce un mondo nuovo, giusto, vero, buono, bello, degno dell'uomo, secondo il progetto di Dio.
Invito tutti noi adulti a considerare la nostra vocazione e a comportarci in maniera degna di essa: siamo
modelli e testimoni di vita nuova per essere credibili e affidabili con il nostro esempio. Di noi hanno bisogno i giovani.
• Voi fratelli impegnati nella politica e nel sociale: mirate al bene comune, quello pieno che vi fa impegnare nella promozione dello sviluppo e della solidarietà, della sicurezza e della tutela della vita, molto
più e molto prima che nella riparazione dei danni.
• Voi fratelli che siete genitori: sentitevi chiamati ad educare ai migliori valori i vostri figli.
• Voi fratelli giovani: mirate a quegli ideali che danno senso al presente e al futuro, guardate alla vostra
speranza fidandovi di educatori che nella verità vogliono il vostro bene, senza strumentalizzazioni di comodo. Voi stessi ieri sera durante la Veglia avete ripetutamente detto col canto: Nulla vi turbi, nulla vi
spaventi, chi ha Dio nulla gli manca, solo Dio basta. Non maledite nessuno per rabbia e abbiate fiducia,
il mondo cattivo può essere sconfitto.
• Noi fratelli sacerdoti: continuiamo ad amare i giovani interpretandoli nelle loro vere esigenze, parlando
loro con la verità che libera e cercando di ascoltarli per capirli.
Questa è la vera chiamata che può liberare tutti dalla paura verso la speranza, dai soprusi verso la legalità, dall'egoismo verso la fraternità, dalla dipendenza verso la libertà interiore e vera, da un passato
angosciante e precario verso un futuro garantito, da un cammino scolastico come apprendimento ad una
competenza che vi rende protagonisti.
Anche per voi fratelli omicidi c'è una chiamata a vita nuova. Nella vita di peccato non appartenete a pieno titolo né alla società degli uomini né alla comunità dei cristiani. Siete chiamati ad una conversione sincera per recuperare una dignità a cui non potete rinunziare per sempre. Costituitevi: meglio una punizione della giustizia umana che rimanere in una falsa libertà, che diventa presto una autocondanna e una
autodistruzione, e così aprirvi alla Misericordia di Dio.
Tu cara Melissa sei volata in cielo: è stata la tua anticipata "ascensione".
Tu sei accolta da Dio Padre dopo aver conosciuto Gesù e il suo Vangelo nell'amore dello spirito. I tuoi
ideali umani sono scomparsi, ma tu sei nella luce, per la quale noi tutti preghiamo.
Prega tu per i tuoi genitori e per i tuoi amici di scuola, bisognosi di riprendere con sicurezza, superando
definitivamente ogni paura.
La Vergine santa del Monte Carmelo, qui tanto venerata, ti accompagni nel regno di Dio. E noi sulla terra rinnoviamoci nel nostro sì quotidiano alla Parola di Dio. Il Vangelo ci guida, ci sostiene, ci salva, ci
educa alla vita buona.
Nel Vangelo che abbiamo proclamato oggi Gesù parla apertamente e non in modo velato. Dice: "Nel
mondo avrete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo".
Avvenga così per tutti noi.
Mesagne, Chiesa matrice “Tutti i Santi” - Lunedì 21 maggio 2012
(segue da pag. 1)
Quei quaderni al vento...
Per pochi minuti hanno parlato le rondini, gioiose e
garrule come Melissa e le sue amiche e ho avvertito quella che Aldo Capitini, maestro della nonviolenza, chiamava "compresenza dei vivi e dei morti".
Ora occorre fare giustizia, certo. Ma non potrà bastare punire chi si è macchiato di questo crimine. E'
troppo poco per tutte le vittime di quella violenza:
le ragazze, le famiglie, la scuola, la comunità, le
istituzioni. Rimane, più forte che mai, la necessità
di cogliere e coltivare la lezione profonda di questo
evento di sangue: dobbiamo riconoscere che la nostra condizione umana è fragile, che siamo tutti
vulnerabili e che, come sosteneva Tolstoj, non possiamo rispondere al male con la violenza. C'è
un'unica via per contrastare la violenza: comprendere che siamo antropologicamente cura, che siamo nati per prenderci cura l'uno dell'altro e che i
fallimenti di questa relazione possono portare a esiti tragici. Non dobbiamo coltivare i semi della rabbia, dell'aggressività, della controviolenza, ma ten-
† ROCCO TALUCCI
Arcivescovo di Brindisi-Ostuni
tare di "essere pace", come sono convinto che vorrebbe Melissa. Mi chiedo quanta genitorialità sociale gli adulti di oggi siano capaci di sviluppare e
se non sia insufficiente l'esercizio della responsabilità ai diversi livelli della famiglia, della comunità,
delle istituzioni. Non possiamo sentirci innocenti
solo perchè parliamo da un palco, in una chiesa, o
stiamo in una piazza. Dobbiamo sviluppare una innocenza attiva, impegnata a costruire legami, rispetto e riconoscimento dell'altro, di ogni altro.
Ogni giorno.
FRANCESCO COLIZZI
Il
La Scuola deve "tenere"
attentato nei pressi dell’istituto professionale
“Francesca Laura Morvillo Falcone” è d’incommensurabile gravità. Ha colpito l’intera comunità civile, ma ha anche ferito dolorosamente il cuore della Scuola tutta e dell’umana convivenza del popolo
italiano che si considera progredito ed ispirato ad
alti valori.
Infierire brutalmente sui ragazzi e sui nostri figli,
con evidente intenzionalità, è inconcepibile e contro
natura. Immaginando i tanti adolescenti raccontarsi
ansie, gioie, delusioni, sogni e aspettative, aspettano il consueto suono della campanella mentre varcano la soglia del loro luogo di incontro e di crescita, mi chiedo come sia stato possibile decidere il
sacrificio di quegli innocenti.
E’ stato un disegno efferato a cui la nostra comunità locale e nazionale ha voluto reagire con sdegno
e determinazione.
Per dare senso concreto ad un impegno umano e
civile inderogabile è bene che ciascuno, prendendosi carico della sua parte di corresponsabilità, s’interroghi su come contribuire e concorrere alla risalita verso i valori concreti di legalità, onestà, correttezza, rispetto, da praticare nella quotidianità, affinché i discorsi, i cortei, gli striscioni non si perdano
C
nel nulla con il trascorrere del tempo.
L’esecrazione dell’attentato chiama a raccolta la comunità civile di tutto il nostro Paese nello spirito di
solidarietà, tenace e costante, di tutte le forze sane
della società, per stroncare ogni tentativo di eversione in qualsiasi contesto.
Gli studenti dell’Istituto “Francesca Laura Morvillo
Falcone” avevano scelto di affrontare i problemi
della legalità; si erano distinti per il loro interesse e,
forse, per questo motivo sono stati obiettivo di criminali per ora ancora senza un volto.
Il sacrificio di Melissa Bassi, unito alla sofferenza di
tanti, deve scuotere gli animi e far germogliare copiosa la fioritura di coraggioso impegno a favore
della legalità, testimoniata e non solo proclamata.
Alla famiglia di Melissa, ai genitori degli altri ragazzi colpiti, al dirigente ed ai docenti dell’Istituto, alla
Scuola italiana ferita da tanta crudeltà, va la vicinanza dei docenti dell’UCIIM, nell’auspicio che il
biasimo per i sacrifici umani più insensati faccia recuperare in modo ancor più forte il senso della nostra dignità e il calore della solidarietà, da sempre
obiettivi educativi della nostra Scuola.
TERESA LOCOCCIOLO
Presidente sezione UCIIM di Ostuni
NOI SIAMO LA FORZA DEI TUOI GENITORI
osì si è espresso un alunno di classe terza della scuola primaria Giovanni XXIII di Ostuni, intervenuto insieme a tutti gli alunni alla manifestazione in ricordo della studentessa Melissa Bassi, vittima innocente di un gesto criminale che, prematuramente, le ha tolto la vita, il bene più prezioso ed inviolabile di ogni creatura. Era doveroso ritrovarsi insieme, alunni, docenti, genitori, personale scolastico per esprimere il dolore per l’accaduto, la vicinanza a chi ha subito tale violenza e dire con forza la
bellezza dei valori che rendono la vita bella, piena,
gioiosa. Martedì 29 maggio l’appuntamento, al quale hanno partecipato l’Assessore comunale alla
pubblica istruzione dott.Vincenzo Palmisano, il Segretario comunale dott.ssa Keti Narracci, il parroco
don Paolo Zofra, che ha sottolineato la profondità e
la ricchezza dei pensieri espressi dagli alunni attraverso i numerosi cartelloni preparati per l’occasione. Sarebbe impossibile riportare tutte le poesie, i
testi, le preghiere scaturiti dal cuore dei nostri alunni: cuori che amano e che sanno esprimere l’amore con gesti semplici, capaci di lasciare il segno;
cuori che sanno sperare e che sanno vedere il bene anche lì dove, in apparenza, non c’è. Tanti messaggi sono stati letti e condivisi, tanta fiducia è trapelata da essi, tanti desideri hanno ribadito la certezza che niente e nessuno mai potrà distruggere il
L’
bene che è sempre molto più forte del male. Il coro
scolastico ha animato l’incontro con competenza e
grande partecipazione. Al termine, il Dirigente scolastico dott.ssa Raffaella Roma ha dato il via al lancio di 31 palloncini bianchi, tanti quante sono le
classi della scuola, espressione dei valori più alti da
far volare perché giungano in ogni parte del mondo.
Pubblichiamo una poesia scritta da Simone Lacorte, alunno della classe 4ª F, una delle tante meravigliose poesie che fanno riflettere e, ci auguriamo,
rendano il mondo ancora più bello.
LUCIA MARSEGLIA
Da qualche giorno nella mia testa
un pensiero fisso è rivolto a Melissa.
Era bella, dolce, perfetta,
uccisa da una mano maledetta.
Il gesto di un folle in un secondo
ha reso triste tutto il mondo.
Ora il papà e la mamma che fanno?
Chissà il dolore che proveranno!
Quello che Dio ha voluto davvero
forse è un nuovo angelo in cielo.
Quello che spero adesso, accidenti,
è che la gente non lo dimentichi.
Ora per un momento provate a pensare
in quel posto maledetto ognuno di noi ci poteva stare
NO! NO! NO!
esplosione di un ordigno questa mattina alle ore 7.50 all’ingresso dell’Istituto Superiore “Morvillo-Falcone” di Brindisi, che ha causato la morte di Melissa e il ferimento di numerose altre sue compagne
studentesse, costituisce un fatto di una gravità assoluta.
È ancora troppo presto per avere chiarezza sulla dinamica del tragico evento, ma qualunque sia il movente e di chiunque sia la responsabilità, ciò che è certo è che le lancette dell’orologio idea-le della vita
della nostra Repubblica si sono fermate oggi alle ore 7.50.
La sacralità laica della scuola nella sua ritualità fatta di vita quotidiana, che coinvolge milio-ni di studenti, genitori, docenti e dirigenti e che è indice di civiltà e di umanizzazione di una società, è stata violentemente profanata. La scuola è figlia della società e della cultura in cui opera, ne subisce le influenze,
le tensioni e ne vive la complessità, tentando di migliorarla, ma la “sua” extraterritorialità, che è garanzia
di sicurezza per i figli e gli studenti di tutta la Repubblica, non deve essere mai violata.
Il forte sospetto che l’obiettivo della mano criminale sia stata la scuola con la chiara intenzionalità di colpire vittime innocenti, forse proprio per il notevole impegno nel diffondere la cultura della legalità, getta
un’ombra ancora più cupa sulla tragedia.
L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), riunita a Milano in Conferenza nazionale, è vicina alle
famiglie delle vittime, ai docenti, al dirigente e a tutti gli alunni dell’Istituto Superiore di Brindisi e chiede
che lunedì prossimo tutto il Paese si stringa intorno alla Sua Scuola e levi forte il suo no! no! no!
Comunicato del 19 maggio 2012
La presidenza nazionale AIMC
"IO NON HO PAURA"
Dall'intervento di Martina Carpani, studentessa del II liceo Classico al "Calamo" di Ostuni e presidente
regionale dell'Unione degli studenti, alla manifestazione di Brindisi del 26 maggio:
Lasciamo lavorare i poliziotti. La nostra battaglia è e deve essere contro la cultura violenta e criminale
che ha attaccato la scuola e tutta la nostra terra. Perché tutti noi possiamo essere classe dirigente del
domani. Ma per fare questo, la scuola non deve insegnarci solo le materie ma anche la coscienza critica per interpretare il presente. Trovo scandaloso dare voce ai boss della Scu. Significa dare loro il consenso che cercano. Significa fare in modo che si sostituiscano allo Stato e facciano credere alla gente
che la loro giustizia arriva prima di quella reale. Anche questo è un fenomeno di illegalità che vogliamo
contrastare. Non abbiamo bisogno di inquisitori.
SUCCESSI NELLE INDAGINI E FRASI PERICOLOSE
6 giugno, mentre il giornale era in stampa, è stato fermato il 68enne di Copertino (LE) Giovanni Vantaggiato, che ha ammesso le sue responsabilità nell’attentato con il labile movente della “vendetta contro la giustizia”. Come sappiamo dal caso Misseri di Avetrana neanche la
confessione chiarisce i dubbi. Un plauso agli inquirenti, quindi, ma anche perplessità su talune frasi: "Non escludiamo niente. E aggiungo: se
non è stata la malavita dovrà dimostrarcelo aiutandoci. Altrimenti a Brindisi per parecchio tempo le loro attività resteranno paralizzate". (Uno
dei dirigenti di Polizia che sta indagando sulla strage di Brindisi, riportata da Giangavino Sulas, su "Oggi" del 6 giugno 2012).
C'è quindi, di norma, una tolleranza di tali attività? E c'è stata una trattativa in atto? E con chi?
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Terza Pagina
GIUGNO
2012
Sono su Facebook, dunque esisto
M
di Franco Sponziello
olte persone che mi hanno contattato
via e-mail si riconoscono, anche se in
parte, nel profilo dell’internet-dipendente
sommariamente accennato nel numero
precedente. Premettendo che non è possibile, oltre che deontologicamente scorretto,
formulare diagnosi via e-mail, in ogni caso
vorrei anche qui tranquillizzare chiunque: la
dipendenza da internet, quella davvero patologica, ha un’incidenza per così dire, fisiologica. Ciò significa che all’incirca il 4-5%
degli individui che navigano in internet, potrebbe essere a serio rischio. Statistiche ufficiali e autorevoli non ne esistono e le percentuali sono destinate a variare poichè il
fenomeno internet è ancora agli albori.
Le chat-line
Ricordo la grande meraviglia che provai
quando all’università, ormai decine anni fa,
un amico radioamatore, mi consentì di parlare con i miei a Ostuni a oltre ottocento chilometri di distanza: niente telefono né spese correlate, straordinario! Analogo stupore
provai quando, una ventina di anni dopo,
scoprii le chat: non si poteva parlare ma,
scrivendo, era possibile interloquire in tempo reale con chiunque in tutto il pianeta. Infine arriva Facebook, un’evoluzione (a mio
parere, più dovuta a ragioni di marketing),
nata quasi per gioco in un campus statunitense. Il suo compito iniziale era di mettere
in contatto tra loro gli studenti di quell’università. Oggi si collegano milioni di persone
nel mondo. In un articolo della rivista specializzata “Psicologia Contemporanea”, si
legge: Prima di qualificare Faccbook come
“buono” o “cattivo” è bene comprendere
quali siano le principali motivazioni sottese
al suo uso.
In generale, questo social network propone
ai suoi utenti un ampio ventaglio di opportunità: comunicare, ma anche esplorare, conoscere, definirsi, mettersi alla prova, affiliarsi… lo spazio virtuale diviene ambiente
percettivo dove icone e bottoni rimandano
intuitivamente alla loro funzione. Di conseguenza, accessibilità e controllo, insieme
alla varietà delle operazioni possibili, ne
rendono l’uso piacevole e gratificante. Il
problema è che a questi aspetti sono immediatamente legate altre importanti questioni
psicologiche. Guardando, infatti, all’altro lato della medaglia, accessibilità, controllo ed
eccitazione per la mole di input a disposizione sono anche i tre fattori che facilitano
l’insorgenza di comportamenti di dipendenza. Altrettanto singolare è l’ipotesi di una
friendship addiction, intesa come la spasmodica ricerca di contatti che “obbliga” alcuni utenti a collezionare un numero sem-
Il
pre maggiore di nuovi amici. Soffermiamoci
sulla definizione di amicizia (al di là dai vari
livelli, alcuni presupposti sono validi per
qualsiasi grado): conoscersi da un po’ di
tempo perchè non basta la semplice simpatia occasionale, sentirsi a proprio agio, condividere situazioni allegre e spiacevoli, ‘fare’ qualcosa insieme, confidarsi reciprocamente e così via. Questo non coincide con
il significato di amicizia che si dà in Facebook. Lì è mera conoscenza virtuale, ‘accaparramento’ di quantità, più che di qualità,
degli ‘amici’ fino a diventare una vera e propria gara a chi ne ‘raccoglie’ il maggior numero: “più amici ho, più valgo”.
Ricordo che questo atteggiamento non è
per sé patologico. L’importante è valutarlo
per quel che è, una sorta di gioco di società da tenere ben distinto dalla vita reale. In
una e-mail che mi ha inviato la signora Angela, traspare con molta chiarezza quanto
detto: “… non riesco a fare a meno di entrare in Facebook e di fare nuove amicizie.
Così mi sento protetta e valorizzata… “.
Rifugiarsi in un mondo irreale e protettivo,
fa parte di ognuno di noi sin da piccoli. Il periodo dell’adolescenza (lo ‘svezzamento’
dalla famiglia), è spesso caratterizzato da
atteggiamenti di contrasto netto e apparentemente ingiustificato da parte dei ragazzi.
E’ la ‘dura’ realtà che si sovrappone all’ovattato nido cui si era abituati fino ad allora. La
ricerca del ‘gruppo’ in cui rifugiarsi, non è altro che il tentativo di ricreare, nella nuova
realtà, un ambiente protettivo e, al contempo, gratificante. Nessuno compie questo
cruciale passaggio senza un minimo di attrito. Per molti di noi rimangono insoluti alcuni nodi che ci portano a ritagliare un pezzo
di infanzia laddove ci è possibile. Insomma,
è probabile che la signora Angela, come
tanti altri, fosse già alla ricerca, più o meno
inconscia, di un ambito ottimale in cui rifugiarsi. Se non avesse trovato Facebook,
probabilmente avrebbe rivolto la sua attenzione verso altri modi, sempre illusori, di
realizzazione.
In conclusione, va bene utilizzare internet e
i vari servizi offerti, ma cercare il più possibile di avere una vita di relazione piena:
uscire, frequentare persone vere, parlare
anziché scrivere sulla tastiera, inserirsi in
gruppi d’interesse (volontariato, civile, culturale, ecc.), insomma di vivere la propria
esistenza concretamente. Quando ciò non
è possibile e internet – come qualsiasi altro
mezzo – diventa ossessione, solo allora sarà bene parlarne con uno specialista per fare il punto della situazione e cercare di risolvere il problema.
Un
DAL MISSOURI A OSTUNI GRAZIE AL ROTARY
gruppo di cinque americani dello Stato del Missouri ha visitato Ostuni, Brindisi, Francavilla e Ceglie Messapica nell’ambito del progetto “Group Study Exchange” del Rotary International, che permette ai giovani professionisti di ampliare le loro capacità professionali mettendole a confronto con le realtà di altri Paesi.
La “Team Leader” del prestigioso programma è Nina Furstenau, insegnante di giornalismo nell’Università, mentre i
ragazzi della compagine sono Michael Price, Teah Berti Hopper, Jill Lucht e Stephanie Sumners Brown.
Il gruppo è stato ospitato dall’ISBEM di Mesagne (istituto diretto dal prof. Alessandro Distante) e resterà nel
territorio del Distretto 2120 del Rotary (Puglia e Basilicata) fino al 12 giugno, ed ha ricambiato la visita che
quattro ragazzi del Distretto fecero nel Missouri lo scorso anno. Al Rotary Club di Ostuni-Valle d’Itria-Rosa
Marina il gruppo è stato accompagnato dalla responsabile Lina Bruno ed accolto dalla Presidente Carmen
Nacci. I ragazzi hanno visitato il Centro storico, la Masseria Brancati con il suo antichissimo frantoio ipogeo e
il Museo delle Civiltà preclassiche. L’anno venturo lo
Scambio di gruppi di studio porterà i ragazzi pugliesi e
lucani nel New Jersey. Il prossimo appuntamento
del Rotary di Ostuni sarà il Convegno: “Genitorialità responsbaili. Nuove madri e nuovi padri”, giovedì 14 giugno alle 18,00 nel Salone comunale.
Intitolato l’ Auditorium della Biblioteca
di Ostuni al prof. Giovanni Semerano
E’
ALCUNE NOVITÀ ALL’INDOMANI DELLA CERIMONIA
ancora forte l’eco della recente cerimonia per l’intitolazione dell’Auditorium della Biblioteca comunale di
Ostuni, al prof. Giovanni Semerano, nato a Ostuni nel
1911 e morto a Firenze il 21 luglio 2005, Soprintendente ai
Beni Librari della Regione Toscana, insigne ricercatore,
studioso, scrittore delle civiltà e delle lingue indoeuropee.
Da Firenze e dall’editore Olsckhi giungono, infatti, numerose e significative attestazioni di apprezzamento per
quanto è avvenuto in Ostuni il 21 aprile scorso per una serie di importanti ragioni. A Firenze vivono ancora i figli di
Semerano, l’antiquario e scrittore Romano Romoli, amico
fraterno del nostro concittadino e operano tuttora giovani
ricercatori e studiosi delle scienze storiche del mondo antico. Tra questi – è doveroso- citarne alcuni come Omar
Coloru, ora ricercatore in Storia greca presso il College de
France, Maria Felicia Iarossi, curatrice dell’edizione del
testo “L’infinito: un equivoco millenario”di G. Semerano,
pubblicato dalla Bruno Mondadori nel 2001 e la dott.ssa
Daniela Marcheschi, allieva del prof. G. Semerano, italianista e docente di Letteratura italiana presso le Università
di Uppsala e Salamanca.
All’apprezzamento, inoltre, seguono in questi giorni, le
sollecitazioni e le proposte al liceo classico di Ostuni affinchè vada avanti, valorizzando l’importante eredità. Perché al liceo? Il liceo rappresentato dal dirigente scolastico,
dott.ssa Annunziata Ferrara ha preso parte, tra gli altri
ospiti, alla cerimonia, presentando un percorso di studi “Le
parole sono più tenaci delle pietre…” curato dagli alunni e
da alcuni docenti del Calamo. L’attività progettuale della
scuola ha avuto inizio nel precedente anno scolastico attraverso una ricognizione di dati, riferimenti, contatti e approfondimenti.
In quel liceo – ricordiamo- proprio Giovanni Semerano il 14
maggio 1957, rievocando la figura di Antonio Calamo come
grande maestro, pensatore e credente, pronunciò il discor-
so per l’ intitolazione dell’istituto al maestro scomparso. E
sempre nel liceo, poi il prof. Giovanni Semerano ritornò il
24 dicembre 1984 per i cinquant’anni dalla sua istituzione.
Agli studenti del Calamo è toccato il piacere di ricordare il
professore attraverso un percorso pensato e costruito in
formato multimediale incentrato su alcune interpretazioni e
rappresentazioni di passi tratti dagli ultimi testi di Semerano come L’Infinito: un equivoco millenario e Gli Etruschi. Il
popolo che sconfisse la morte, pubblicati tra il 2001 e il
2003. Al sindaco di Ostuni, avv. Domenico Tanzarella e all’On. Riccardo Nencini, assessore Regione Toscana, che
ha conosciuto da vicino il prof. Giovanni Semerano va attribuito il merito e la lode di aver ricordato l’importante figura
che dà così tanto lustro e prestigio alla nostra città.
Quale il messaggio più importante da cogliere?
Per dirla con le parole di Semerano “Il futuro ha un cuore
antico ed i giovani oggi devono e possono apprendere con
i nuovi sistemi informatici varie lingue, anche più antiche
del greco e del latino. In realtà, l’ origine delle parole viene dal passato e per tanto tempo abbiamo voluto credere
che l’origine delle lingue europee fosse unica e pura. Ma
questa è un’idea che volevamo usare per non sentirci parte di altri popoli, che consideravamo inferiori e che abbiamo perseguitato. L’origine delle lingue è plurale, la nostra
identità è plurale. Continuare a studiare le lingue, le parole e il pensiero vuol dire capire, anche, che noi tutti sopravviviamo se parliamo più linguaggi, se conosciamo più culture, se viaggiamo in più mondi. Facciamo parte non di
una razza pura inesistente, ma di un mondo che ha sempre dovuto dialogare per sopravvivere”.
Questo, in estrema sintesi, il contributo del prof. Semerano alla conoscenza della verità che avvicina le culture, i
popoli, i millenni e le generazioni nel tempo senza soluzione di continuità.
MARIA CONCETTA NACCI
Nella Romagna di Pascoli e di Benedetta
gruppo Amici della Biblioteca Diocesana di Ostuni e di Benedetta Bianchi Porro ha compiuto un
bel viaggio in pullman per San Mauro Pascoli, Dovadola e Offida: un tragitto fra margherite, papaveri, malve, robinie cariche di grappoli bianchi, viti con
tralci stesi al sole, ulivi che, anziché ergersi maestosi verso il cielo, fanno pendere i rami esili verso terra, quasi ad alleviare le fatiche degli uomini, tappeti verdi senza soluzione di continuità e,
sullo sfondo, strisce di mare cilestrino.
Ci fermiamo a Giulianova (Teramo) per
visitare il Santuario della Madonna dello
Splendore, sorto sul luogo di una apparizione miracolosa (22-4-1557).
E’ un luogo paradisiaco con la chiesa, la
sorgente di acqua miracolosa, i portici, i
mosaici e una Via Crucis che si arrampica su una collina panoramica con 14 solenni gruppi bronzei di 2 metri di altezza,
molto curati nei particolari ed espressivi,
dell’artista marchigiano Ubaldo Ferretti,
allievo di Pericle Fazzini.
Il viaggio riprende. Verso Forlì tra filari di
alberi da frutto impilati come soldatini in
sfilata. La terra qui è diversa, sembra cacao mescolato con molto zucchero. Arriviamo a Castrocaro e ci sistemiamo in albergo. C’è
molto verde, prati verdi, alberi verdi, giardini verdi.
Il mattino dopo (28-4-2012) andiamo a San Mauro
Pascoli, per visitare la casa natale del Poeta nel
centenario della sua morte: entriamo nella camera
dei genitori con il letto, la culla, la coperta fatta a
mano, poi visitiamo lo studio con i libri e gli scaffali
del periodo bolognese, la Mostra documentaria con
originali: ”Il complotto. Il delitto di Ruggero Pascoli,
un mistero da svelare”, la cucina con gli arredi e gli
utensili ben conservati, unico ambiente non crollato
sotto i bombardamenti durante la guerra, i ritratti del
Poeta, del padre, della madre, delle sorelle, dei fratelli, il giardino; andiamo poi alla Torre ed entriamo
in quella che era la stalla della cavallina storna e
che ora è un grande ambiente ristrutturato, pronto
ad accogliere eventi vari.
L’emozione è tanta: in
corriera leggiamo alcune
poesie di Giovanni Pascoli. Nel pomeriggio un
gruppo va alla Biblioteca
Malatestiana di Cesena e
gli altri a Dovadola per il
Convegno di Primavera
su Benedetta Bianchi
Porro con fra Paolo Castaldo.
La Biblioteca Malatestiana è “l’unica del periodo
umanistico rinascimentale perfettamente conservata nell’edificio, negli arredi e nel patrimonio librario, inserita dall’Unesco, prima in Italia, nel prestigioso registro della Memoria del Mondo (giugno
2005); è sorta a metà del Quattrocento per il mecenatismo di Novello Malatesta, signore della città. La
sala, a tre navate, è sapientemente illuminata dalle
finestrelle archiacute e da un grande occhio nella
parete di fondo. Nei banchi di lettura-ventinove per
campata-si conservano trecentoquaranta mano-
scritti, legati ai plutei dalle caratteristiche
catenelle in ferro battuto. Tutti in pergamena finissima e preziosamente miniati, i codici sono tra le più alte testimonianze della
cultura dell’epoca.
Nel salone di fronte alla Malatestiana si
conserva la Biblioteca Piana, già del papa
cesenate Pio VII Chiaramonti, che contiene
oltre cinquemila volumi a stampa, un centinaio di manoscritti, codici preziosi, fra i quali un evangelario datato 1104; ci sono anche illustri serie liturgiche, come gli otto corali commissionati dal cardinale Bessarione, con pagine splendidamente miniate.Tra
le curiosità il libro più piccolo del mondo
leggibile senza lente, una lettera di Galileo
Galilei, stampata dai Fratelli Salmin di Padova nel 1897”.
Gli amici della Biblioteca Diocesana di Ostuni non
potevano non ammirare queste meraviglie.
Domenica siamo andati tutti a Dovadola, all’Abbazia di Sant’Andrea, per la Preghiera di Lode, per il
secondo incontro su Benedetta tenuto da fra Paolo
Castaldo e per la Santa Messa.Sono stati momenti
particolari, di fede profonda, ma gioiosa.
Abbiamo sostato accanto al sarcofago in terracotta
in cui riposa Benedetta Bianchi Porro, ragazza morta a 27 anni, nel 1964, dopo una lunga malattia, la
neurofibromatosi diffusa, che la privò via via, malgrado una via crucis di operazioni, dell’udito, della vista,
del gusto, dell’odorato, del tatto, di ogni movimento
e non le permise di realizzare il suo sogno: diventare medico e mettersi al servizio degli altri: la Chiesa
l’ha dichiarata Venerabile il 23 dicembre 1993.
Benedetta ha molto sofferto, ma non si è mai arresa; i suoi diari, le sue lettere, i suoi scritti sono un
messaggio di speranza per il nostro tempo.
Nel pomeriggio “Gli amici di Benedetta si raccontano”: incontro tra il gruppo di Ostuni e quello di Macerata. A conclusione della giornata il saluto finale
di Gianfranco Amati e Roberta Bossmann, i coniugi
che curano L’Annuncio, il notiziario semestrale degli “Amici di Benedetta”.
E’ stata una parentesi di quattro giorni che abbiamo
vissuto intensamente all’insegna dell’amicizia, della
collaborazione, della condivisione,vero refrigerio
per l’anima e per il corpo.
Ci hanno sempre accompagnati, in corriera e nell’albergo, i canti di Nennella, di Chiarina e company.
CATERINA BACCARO e VINCENZO PALMISANO
4
Cultura
GIUGNO
2012
Verso una “fruizione impossibile”
dei beni culturali?
N
Riflessioni sui metodi di restauro e recupero del patrimonio storico-archeologico
e paesaggistico in terra di Ostuni (Brindisi) e proposte alternative metodologiche
di natura critico-conservativa
egli ultimi quindici anni il tema della salvaguardia
e della tutela del patrimonio storico-artistico-architettonico-archeologico e del paesaggio salentino
è stato oggetto di studio, progettazioni e dibattiti tesi
soprattutto alla fruizione e alla valorizzazione dei beni culturali locali. Si è detto e si è scritto molto in merito agli interventi finanziati dagli Enti locali e dalla
Comunità Europea e alle relative cospicue quantità
di denaro profuse al fine di “recuperare” strutture architettoniche e percorsi ciclistico-pedonali o carrabili, in funzione di specifici modelli d’uso e di consumo
del territorio e delle sue risorse culturali.
Poco, invece, è stato fatto con soldi pubblici e/o privati al fine di raggiungere l’obiettivo primigenio della CONSERVAZIONE dello stesso patrimonio,
obiettivo senza il quale né la valorizzazione né la
fruizione possono risultare possibili nel medio lungo
termine.
Inoltre molto spesso si è ignorato che la CONSERVAZIONE del patrimonio architettonico e paesaggistico è un obiettivo che ben si sposa con quello della tutela e della salvaguardia del creato. Infatti, la
conservazione viene perseguita applicando quelle
prassi operative dette di Restauro critico, Recupero
funzionale, Riuso, Ripristino, che garantiscono il
mantenimento di quelle condizioni di equilibrio interne ai sistemi nei quali s’interviene, senza le quali
non sarebbe possibile la vita di tutti gli esseri viventi sulla Terra.
Trascurando spesso questa condizione gli addetti ai
lavori (gli uffici tecnici, gli studi professionali, gli
stessi amministratori delle città) hanno talvolta compiuto scelte improprie, dominate più dalla logica dell’Economia e della ‘rendicontazione’ che non da
quella di Natura e della Storia.
Ad esempio, sono stati rasi al suolo buona parte dei
muri a secco ottocenteschi, un tempo a valle del rione Terra, in area extra moenia e alti fino a 2,5 metri
di altezza (primavera 2008). Questa operazione è
stata compiuta alla luce della logica economico-funzionale di garantire a un numero maggiore di automobili di raggiungere più agevolmente il centro storico della città Bianca, senza calcolare, però, che
così facendo si cancellava per sempre un brano
della nostra antica città.
In modo improprio e tecnicamente sbagliato, oltre
che dannoso per la statica degli stessi edifici, sono
stati rinzaffati con malta di cemento grigio i vuoti fra
bozza e bozza lapidea dei muri a secco nel rione
Sant’Elena (estate 2009). Chi ha ordinato tale operazione ignorava che i vuoti fra scheggia e scheggia sono necessari per garantire alle nostre murature di terrapieno e a secco di respirare e di far defluire le acque in modo tale da non perdere la terra
Si
contenuta nelle terrazze, assicurando al contempo
una oculata raccolta delle acque piovane, un tempo
preziosissime per annaffiare gli orti.
Lisci e idrorepellenti manti di asfalto nero sono stati stesi lungo alcune strade vicinali di proprietà comunale, fino a lambire i bordi dei muretti a secco
originari. Quest’ultimi sono stati buttati volutamente
a terra e rifatti con tecniche costruttive scorrette sia
dal punto di vista strutturale che storico-tecnico ed
estetico (aprile-maggio 2012). Purtroppo si è intervenuti anche lungo l’antico tracciato viario che da
Ostuni conduce al Santuario di Santa Maria
D’Agnano e all’attuale area vincolata del Parco archeologico e naturalistico, percorrendo un tratturo
d’importantissimo valore archeologico (fino a qualche giorno addietro erano visibili ad occhio nudo i
solchi delle carrarie di età preistorica), di rarissimo
pregio naturalistico e paesaggistico (dato dalla posizione geografica, dal contesto e dalla presenza di
essenze arboree e vegetali autoctone, di muretti a
secco centenari e dal taglio in roccia d’antica memoria).
Gli esiti architettonici e d’impatto paesaggistico scaturiti dagli interventi sopra descritti costituiscono da
oltre un decennio argomento ampliamente trattato
in sede scientifica e accademica. Si tratta di prassi
conservative oramai assimilate a livello nazionale e
internazionale, ma che nella nostra terra necessitano ancora di essere divulgate, condivise e applicate da parte di tutta la comunità.
Da qui nasce forte l’esigenza di non tacere, di sottolineare la natura degli errori di metodo e tecnici
commessi e di promuovere una diversa cultura dell’intervento sulla preesistenza, votato alla conservazione critica e integrata del patrimonio culturale, anche attraverso la partecipazione attiva alle scelte
che l’amministrazione compie quotidianamente sul
territorio.
L’intento di questo articolo, pertanto, è quello di evidenziare il presente e distinto punto di vista, di condividerlo con chi oggi ci governa e di suggerire proposte alternative di sviluppo locale, mettendo al servizio della comunità cittadina quelle diverse e specializzate competenze che hanno a cuore le sorti di
questo splendido territorio.
Chi governa deve oggi obbedire a logiche di gestione della cosa pubblica che certamente rende difficile il contemporaneo soddisfacimento delle esigenze
della ‘ragione’ (il far quadrare i conti; il partecipare
ad ogni bando di finanziamento comunitario al fine
di mettere in circolazione energia e lavoro nel proprio territorio; il conciliare i tempi dell’amministrazione con quelli della progettazione, della cantierizzazione e della competenza tecnica di maestranze,
Premio “Antonio Sallustio”
è svolta giovedì 17 la premiazione del terzo concorso di poesia in memoria di Antonio Sallustio, libraio ed edicolante “storico” in Ostuni ma anche poeta e uomo di cultura, scomparso tre anni fa. Sono quattro giovanissime autrici le vincitrici del premio: Demetra Varese (VD del
Classico) con la poesia “Non odio la primavera”; Silvia Sozzi (III C del Classico) con il componimento “Il silenzio”, Arianna Moro (IA dello Scientifico) con la lirica “Semplicemente una donna” e Maria Cristina Salonna (IV B dello Scientifico) con la poesia “Rinascere con te”.
Attestati di partecipazione sono stati assegnati agli altri giovanissimi autori: Luisa Antico, Michele Cavaliere, Sara Cinquefiori, Chiara De Cillis, Cosimo Pastore, Francesco Pignatelli, Anita Polignino, Sara Putignano,Giorgia Rapposelli, Angela Suma, Giuseppe Ustra, Benedetto Zurlo.
Molto alto e profondo il livello delle poesie dei vari partecipanti, i cui brani sono stati letti dalla
prof. Maria Menna Colacicco, componente della giuria con i professori Elena Narracci e Matteo
Laterza, e con la dirigente Titti Ferrara.
Per il prossimo anno la famiglia Sallustio, che promuove il premio, pensa di allargare la partecipazione anche alle altre scuole superiori della città.
E’ stato illustrato
anche il progetto
estivo per un “talent
show”: una gara tra
giovani poeti da tenersi in una masseria nello scenario
notturno degli ulivi,
un “anti Grande Fratello” che metta in
scena le emozioni e
l’animo dei nostri
ragazzi e che potrebbe
diventare
l’idea per un format
televisivo.
S
tecnici e imprese ecc.) con le esigenze del ‘cuore’ (il
rispetto della persona e del suo habitat, il rispetto
della natura e del patrimonio culturale, la conservazione dei segni distintivi di appartenenza di un popolo alla sua terra, la sua storia, la sua memoria).
Purtroppo tutti gli interventi sopra menzionati non
possono essere considerati di natura conservativa,
in quanto le scelte tecniche e le attività espletate sui
beni culturali hanno cancellato le tracce della storia,
sfregiato la preesistenza, compromesso irreversibilmente lo status quo.
Gli errori compiuti non sono solo di natura tecnica
ma anche e soprattutto metodologica e funzionale;
scaturiscono dall’assenza di una propedeutica riflessione scientifico-metodologica, dalla scarsa conoscenza dei temi storici del territorio, ovvero dalla
conoscenza parziale delle esigenze della comunità,
di per sé già molto complessa, e si servono di logiche economiche per orientare le scelte tecniche e
dettare i tempi di intervento e dei cronoprogrammi
dei lavori.
Il patrimonio architettonico e paesaggistico viene
troppo spesso offeso e compromesso, mediante
l’uso di materiali, tecniche costruttive, prassi operative che vanno contro natura, che mal si sposano
con la preesistenza, innescando un’azione di rigetto dell’elemento artificiale da parte di quello naturale che, a lungo andare, manifesterà con irruenza e
forza non controllabile.
Di recente il prof. Ferdinando Boero dell’Università
del Salento ha pubblicato un libro dal titolo “Economia senza natura. La grande truffa”, codice edizioni, ebook 2012, in cui ci spiega come le leggi della
natura vengono prima delle legge dell’economia.
Ce ne rendiamo conto soltanto quando dobbiamo
pagare i costi oramai insostenibili dell’ambiente,
che spesso superano per quantità e valore quelli
che derivano dai vantaggi economici.
Pertanto lo scienziato ci scrive: Guardate quella casa costruita su una duna, a dieci metri dal mare. Ecco, quella è economia senza natura. La stessa logica può essere applicata agli interventi di cui si denuncia in quest’articolo l’impropria natura.
Guardate l’asfalto steso su un tratturo in pendenza,
che raccoglie le
acque dal monte
di Sant’Oronzo e
San Biagio: quell’intervento è figlio
della logica dell’economia
che
non asseconda la
natura e che, presto, probabilmente, si ritorcerà contro l’uomo.
Quell’asse viario
si trasformerà nel
letto di un torrente
fangoso in piena,
allorquando giungeranno le prime
piogge autunnali;
ecco i possibili catastrofici scenari:
gli pseudo muretti a secco, abbattuti in alcuni punti
senza motivo dalla ditta appaltatrice, sono stati ricostruiti con sezione costante e non a forma di tronco
di piramide, senza coperta, senza incastri, su un
nuovo improprio basamento di cemento (la tecnica
si chiama A SECCO non a caso, altrimenti si chiamerebbe A SACCO). Tali pseudorestaurati muretti
a secco ribalteranno fuori dal piano, verso valle,
non appena il cemento sottostante sarà lesionato
dalla forza dell’acqua piovana, che a sua volta trascinerà con se parte di strada.
In buona sostanza questo accade quando gli interventi compiuti seguono le logiche del fare a tutti i
costi, del fare tanto e subito, del fare facile ed economico (rifare un buon muretto a secco è molto più
complesso che buttarlo a terra con una pala meccanica e gettare alla meglio peggio un getto di calcestruzzo alla sua base). Al contrario, le logiche della
natura seguono i tempi lunghi, necessitano di sedimentazione e dell’uso di materiali e di tecniche costruttive e di intervento dettate da processi naturali
(la pietra vuole vicino altra pietra; la terra vuole la
terra; il ciottolo vuole il ciottolo, la calce vuole altra
calce ecc.).
Da ciò ne consegue che spesso l’intervento di ‘restauro’ sulla preesistenza causa più una fruizione
impossibile che non una gestione possibile e integrata del patrimonio culturale salentino di cui il territorio di Ostuni è ricco.
A conclusione di questo articolo, l’auspicio è che a
livello pubblico come anche a livello privato l’amministrazione comunale e il singolo cittadino acquisiscano una più matura mentalità della cittadinanza
attiva, coinvolgendo la comunità nella partecipazione in merito alle sorti del territorio.
In tal modo sarà più semplice, per chi possiede
competenze specialistiche nelle varie discipline offrire contributi critico-costruttivi nelle scelte operative, ove e quando possibile, contribuendo a quel
processo di sensibilizzazione, diffusione e condivisione dei saperi quale azione propedeutica alla progettazione del futuro delle nostre realtà territoriali.
ILARIA PECORARO
PREMIO DI SOLIDARIETÀ “A. LEGROTTAGLIE”
abato 26 maggio si è svolta la premiazione della sesta edizione del Premio di solidarietà in onore di Antonio Legrottaglie, giovane musicista ostunese scomparso nel 2001.
L'Associazione musicale a lui intitolata, attraverso molteplici iniziative, porta avanti gli ideali di diffusione
della cultura e di attenzione per gli altri che animavano Antonio: questa volta sono stati premiati con borse di
studio, otto giovanissimi protagonisti di casi esemplari, che hanno collaborato a progetti scolastici nei quali
prevalevano l'amicizia e la fiducia nel futuro.
I nomi dei ragazzi ai quali è stato conferito il riconoscimento: per la "San Giovanni Bosco" Maria Grazia
Buongiorno e Silvia Tanzarella (entrambe della III E), per l' "Orlandini Barnaba": Serena Zurlo (I A) , Francesco Grassi (I C), Antonella Calamo (II A), Ilaria Polignino (II B), Carmen Cavallo (II D) e Martina Spalluto (III A).
La Confraternita della Madonna del Carmine ha ospitato la manifestazione e ha contribuito all'ammontare della somma da destinare ai premiati, così come l' Arciconfraternita "Santa Maria della Stella".
Nel corso della premiazione si è esibito il coro dell'Associazione musicale "Antonio Legrottaglie" con i suoi
quaranta elementi diretti dal maestro Gabriele Semeraro e i solisti Filomena Cavallo, Carlo Sgura e Robert
McNeer, e poi i trenta bambini della Schola Cantorum "Antonio Legrottaglie" diretti per l'occasione dall'insegnante tutor Franca D'Amico.
Alla premiazione sono intervenuti il Sindaco Tanzarella, gli assessori Buongiorno e Palmisano e il consigliere provinciale Vincenzo Putignano.
I CONSIGLI DELL’AUTONOMIA A SCUOLA
D
TUTTI A CASA I GENITORI
opo quasi 40 anni, dobbiamo dire addio ai rappresentanti di classe. Spariscono assemblee e comitati di
genitori e studenti, consigli di classe e interclasse. I nuovi consigli dell’Autonomia (ex d’Istituto) decideranno come e se far partecipare le famiglie alla vita della scuola. E’ la novità più significativa della proposta
di legge sul rinnovo degli Organi collegiali, appena approvata dalla Commissione Cultura della Camera, che
approderà a breve al Senato.
Quasi nessuno è a conoscenza di questo cambiamento. Anche se nel tempo la partecipazione dei genitori è calata, il rappresentante dei genitori resta un grande filtro tra famiglia e scuola come elemento di aggregazione
tra adulti e ragazzi. Alla luce degli eventi che riguardano le nostre realtà scolastiche, bisognerebbe invece motivare la figura del rappresentante, non rimovuerlo. Vediamo cosa accadrà!
MARIA CONCETTA NACCI
5
Speciale
GIUGNO
2012
L’
Uno solo dei tre è un personaggio dei fumetti? Chi? Tra Zagor, Paperina e
Niki Lo Tesoriere, assessore alle Attività produttive e organizzatore di
"Ostuni: una città a fumetti" il nostro vignettista Enzo Farina, ospite anche
lui della rassegna, non ha dubbi...
Gallieno Ferri disegna il suo “Zagor”
Ostuni: una citta’ a fumetti
di Ferdinando Sallustio
olio di Ostuni è diventato
un simbolo a fumetti che
girerà il mondo: ha avuto un
grande successo di pubblico la
terza edizione di “Ostuni: una
città a fumetti”, organizzata da
Fioriverdi di Lecce e dal Rotary
Club Ostuni-Valle d’Itria-Rosa
Marina, con il sostegno determinante dell’Assessorato alle
Attività produttive del Comune,
presieduto da Nichi Lo Tesoriere, che per primo ha creduto nelle potenzialità dell’iniziativa.
Si deve alla bravura di Federica
Salfo, disegnatrice Disney e di
L’assessore Lo Tesoriere e Federica Salfo
Geronimo Stilton, la trasformarappresentato alla manifestazione dal coorzione della bottiglia dell’olio degli ulivi mil- dinatore regionale Enzo Pirato, che opera
lenari di Ostuni un personaggio dei comics, presso la base ONU di Brindisi.
che abbraccia un albero di ulivo per “una Ospiti della kermesse fumettistica il magstoria di amore e olio”. Il personaggio è sta- gior esperto italiano sul tema, Luca Raffato un suo bellissimo dono alla città, e verrà elli di “Repubblica”, e l’ideatore del persoriprodotto in vari modi per sottolineare naggio di Zagor, il grande disegnatore Gall’unicità del prodotto oleario ostunese.
lieno Ferri; da sottoliLa promozione del terrineare anche la presentorio e della cultura di
za degli artisti ostuneOstuni passa anche attrasi: il vignettista Enzo
verso la riscoperta del
Farina, Serena Bapittore Onofrio Bramangnardi, con gli altri alte, le cui gigantesche tele
lievi della scuola di
adornano il Palazzo cofumetti “Lupiae Comunale: la novità clamomix” di Lecce, la
rosa è la valorizzazione
creatrice d’arte Stella
del passato di fumettista
Nacci e l’artista tuttodel Bramante, che lavorò
fare Niku Nazaj, che
per “Topolino” e creò
hanno animato i labovari personaggi anche
ratori con i giovaniscome sceneggiatore (è
Luca Raffaelli
simi ai quali ha preso
ora in edicola il suo “Falparte anche il “Consiglio comunale dei raco Bianco”). La ricerca sul tema è stata gazzi” di Ostuni.
condotta dai giovanissimi Carla Ustra e Un grandissimo contributo al’organizzaLudovico Fusco, coordinati dalla loro inse- zione è stato dato da Salvatore Indrizzi.
gnante di giornalismo Angela Fattore.
Molto seguiti i due concerti del venerdì seL e scuole primarie di Ostuni, attraverso il ra (con il DJ Davidino) e del sabato sera
fumetto “Tip e Tap operazione tazza ros- (con gli “Sventurati”) che hanno trasformasa” parteciperanno ai progetti del Pro- to la mostra mercato del fumetto in una fegramma alimentare delle Nazioni Unite, sta popolare. Hanno organizzato appunta-
BRAMANTE: L’ARTE E IL FUMETTO
IL FUMETTISTA
Che nesso c’è tra i dipinti che si trovano nel Municipio di Ostuni ed i fumetti?
Chi avrebbe mai pensato che l’autore delle quarantacinque opere situate nel nostro Palazzo di Città
riguardanti la storia della Puglia (Historia Apuliae), fosse stato in precedenza un grande fumettista?
Onofrio Bramante, l’artista in questione, noto pittore per le sue opere rilevanti dal punto di vista artistico e storico - sociale, inizia nel 1949 a creare e
sceneggiare fumetti con il nome d’arte Brams, collaborando con diversi importanti editori italiani e
stranieri.
Nello stesso anno Bramante
lavora alla creazione di King
Prater, un personaggio di fumetti d’avventura. Del ’57 è
Silver Squik, che vive nel-
menti col fumetto anche vari locali: il
“Carpe Diem”, “Mona Lisa Cafè”, e il “Casbah”di Ostuni, oltre a “El Gringo” di Cisternino.
“Una scommessa vinta- ha detto l’assessore Lo Tesoriere- che coinvolge vari settori
ed attività produttive della comunità locale
e si proietta in un ambito molto più vasto
grazie alla partecipazione corale di moltissime persone legate dall’amore per il mezzo espressivo del fumetto e dall’amore per
la città”.
Il fumetto è un linguaggio che ha assunto
da tempo lo status di vera e propria arte (è
detto infatti “la nona arte”, dopo architettura, pittura, scultura, musica, letteratura,
teatro, cinema e radiotelevisione) e richiama alla mente numerosissimi personaggi
che hanno popolato la nostra infanzia e la
nostra vita. Già Enzo Biagi aveva narrato la
storia d’Italia e del mondo a fumetti; da ultimo, attraverso le “graphic novel” col fumetto si raccontano le grandi storie come
quelle di Falcone e Borsellino o di Giovanni Paolo II.
Fantasia e concretezza si alternano in un
connubio che vedrà già nei prossimi mesi
realizzarsi altri progetti sul tema, nelle
scuole e nelle attività produttive.
L’olio a fumetti di Federica Salfo
(ceramica di Gianni Greco)
l’America liberata dall’oppressione degli inglesi,
mentre nel 1961 nasce Falco Bianco, eroe chiamato anche “Il Robin Hood del Nord Est”, le cui storie sono collocate al tempo delle guerre tra francesi ed inglesi (seconda metà del 1700) per il dominio sull’America del Nord e sul Canada.
Bramante fu un artista estremamente versatile in
quanto si cimentò nella creazione di fumetti realistici, ma anche comici come quelli che hanno per
protagonisti la “Banda Disney” (che inizia a disegnare dal 1961), Richetto, celebre personaggio comico che compare anche nello “Zecchino d’oro”
come disturbatore di mago Zurlì, Lupettino, Piccolo Crockett e molti altri.
LUDOVICO FUSCO
L’ARTISTA
Iniziata nel 1 948 con il fumetto umoristico e d’avventura, la carriera ricca e
varia di Onofrio Bramante approda attorno alla fine degli anni
Sessanta alla pittura. I suoi quadri ottengono un
grande successo
sia di pubblico
che di critica e così il maestro riceve
l’ambito “Premio
faber 2000” in
Campidoglio a Roma. Numerose sono
le sue opere, alcune
conservate nel nostro
Comune dal 1977.
Tra queste sono senza
dubbio da ricordare:
“la Puglia in un’imma-
gine”, che rappresenta simboli e persone della Puglia attorno al rosone della nostra cattedrale; “ Puglia preistorica”, che sembra anticipare la successiva scoperta di Delia, la donna preistorica ritrovata
nel 1991; “Il fantasma di Virgilio” nel quale i poeti pugliesi incontrano l’ombra del sommo vate;
“Sant’ Oronzo” in cui il santo è ritratto nell’ atto di
compiere il prodigio dell’acqua, avvenuto secondo
la tradizione nell’ attuale santuario sui colli di
Ostuni. Quadro diviso in quattro scene è, invece,
“Dai Borboni all’Unità”, una sorta di rappresentazione di un secolo di storia attraverso gli episodi
della battaglia di Bitonto combattuta nel 1734 tra
spagnoli e austriaci, l’albero della Libertà, piantato
in Ostuni nel 1799 durante la rivolta contro i borboni e culminata nell’uccisione del nobile Giuseppe Ayroldi; di seguito “I l sacco di Altamura” che
rappresenta la città saccheggiata dai filo-borbonici
e, infine, i moti risorgimentali.
CARLA USTRA
6
ARTICOLO PRONTO DAL MESE DI MAGGIO
Speciale
GIUGNO
2012
I 90 ANNI DE “LO SCUDO” (VI e ultima parte)
IL ROVINOSO BAROCCHISMO DI MONS. MATONE, VICARIO IN OSTUNI DAL 1894 AL 1902
LA PASTORALE DI MONS. NICOLA PALMIERI,
ARCIVESCOVO DI BRINDISI
E AMMINISTRATORE PERPETUO
DELLA DIOCESI DI OSTUNI (1893 - 1905)
C’è un documento che con tutta evidenza caratterizza la pastorale dell’Arcivescovo Palmieri. E’ la
lettera da lui inviata ai parroci, ai sacerdoti e ai fedeli della nostra diocesi per la Pasqua del 1904.
La lettera per un verso mostra la sua consapevole e sincera commozione per le miserevoli condizioni della stragrande maggioranza della popolazione e per altro verso denunzia l’antica visione
cattolica sul mondo dei poveri e degli umili, la cui
redenzione è affidata al buon cuore dei ricchi. A loro l’Arcivescovo rivolge l’evangelico appello “quod
superest date pauperibus”. E’ la tradizionale pastorale dell’elemosina singola dei ricchi, che, insieme alla pastorale del rito,era propria, con rare eccezioni, dei Vescovi del meridione. Una pastorale
ben lontana dalla solidarietà collettiva propria dei
patronati delle unioni operaie e contadine, delle
casse di mutuo soccorso, dalle iniziative culturali
e sociali che i cattolici, organizzati nell’Opera dei
Congressi e dei Comitati, da tempo andavano promuovendo nell’Italia centro-settendrionale. Particolarmente dopo la pubblicazione, nel 1891, dell’Enciclica “Rerum Novarum” del Papa Leone XIII.
Nel 1896 l’Arcivescovo Palmieri, sollecitato dalla
Santa Sede, aveva indirizzato una lettera agli Arcidiaconi, ai Parroci e ai Curatori di anime delle
due diocesi, esortandoli “ad adoperarsi a tutt’uomo per fondare nelle proprie parrocchie Comitati
cattolici secondo le mire del Papa” e raccomandava loro di inviargli “un’esatta relazione delle pie
opere promosse”.
Che cosa intendesse l’Arcivescovo per pie opere
non dice nella lettera. Sta il fatto che i Comitati cattolici, subito costituiti a livello diocesano e parrocchiale, non promossero nessuna iniziativa a carattere sociale o culturale.
L’ASSILLANTE PREOCCUPAZIONE
DELL’ARC. PALMIERI APPENA NOMINATO:
LA SCELTA DI MONS. MATONE
COME SUO VICARIO IN OSTUNI
L’Arcivescovo di Brindisi mons. Palmieri, nell’estate del 1894, ad un anno dalla sua nomina, era ancora assillato dalla preoccupazione di trovare, al di
fuori della chiesa locale, un sacerdote che potesse degnamente assolvere l’incarico di Vicario Generale dell’annessa diocesi di Ostuni. Egli era
avanti con gli anni (quasi ottuagenario) e malandato in salute.. Della sua esigenza pastorale aveva
parlato con due eminenti prelati, che gli avevano
indicato un tal mons. Nicola Matone, come il prelato che degnamente avrebbe potuto assolvere l’impegnativo incarico: aveva eccelse doti di ingegno e
di operatività e una sua forte personalità.. Per circa
nove anni era stato Vicario della diocesi di Teano,
un piccolo paese rurale in provincia di Caserta, ed
ultimamente, col rimpianto del Vescovo e di tutti i
sacerdoti e fedeli della diocesi, aveva lasciato quell’incarico e si era ritirato a casa sua, profondamente scosso dalla scomparsa della sorella.
L’Arcivescovo Palmieri, che di persona non conosceva mons. Matone, gli inviò un prima lettera, datata 8 giugno 1894, con la quale gli offriva l’incarico di Vicario Generale della diocesi di Ostuni e lo
stipendio mensile di lire 100. Non avendo avuto riscontro la sua lettera e intuendo le ragioni della
sua titubanza ad accettare l’incarico (la lontananza
dalla sua città, e dal suo territorio; l’insicurezza per
il suo futuro con un incarico affidatogli da un Vescovo quasi ottuagenario e di salute cagionevole), gli
indirizzò una seconda lettera, datata 26 giugno
1894, con la quale gli offriva l’incarico per tutto il
tempo della sua vita. Mons. Matone, indotto da tanta generosità dell’Arcivescovo e dal prestigio che
gli sarebbe venuto dal nuovo incarico, accettò l’offerta dell’Arcivescovo Palmieri e subito venne ad
insediarsi nel Palazzo vescovile di Ostuni.
PERSONALITÀ E DINAMISMO
DEL NUOVO VICARIO
Figlio di un noto avvocato di Aversa (Caserta), laureato con lode in utroque (diritto ecclesiale e civile)
a soli 24 anni, eccelleva nell’arte dell’oratoria sacra. Per questa sua valentia era conosciuto da diversi Arcivescovi e Vescovi del meridione. In Ostuni, con la sua forte personalità e il suo straordinario dinamismo, espresso in forme barocche, aprì
una fase nuova nella vita della chiesa locale. Negli
otto anni del suo vicariato le sue iniziative, realizzate con ferma determinazione, riscontrarono il favore popolare e il consenso dell’Arcivescovo.
di Sandro Massari
Ottenuto, grazie all’interessamento dell’on Trin- l’operazione di pesante barocchismo con cui il Vichera, il riscatto del Seminario, che invano aveva- cario Matone andava conducendo i lavori di reno richiesto i Vescovi Ferrigno e Aguilar, provvide stauro. Lavori che peraltro, come lo stesso Vicario
avvertiva nel suo appello, non
al restauro totale del suo edirientravano fra quelli preventificio; passò al restauro del
vati. A soffrirne più di tutti il
Palazzo vescovile e al recan. Francesco Tamborrino,
stauro dell’interno della Catparroco della Cattedrale, che
tedrale; costituì una nuova
riservatamente ebbe a lamenconfraternita – della Madontarsene con l’Arcivescovo e
na dei Fiori – che in breve
con gli altri membri del Capitotempo ebbe quasi tremila aslo. Ma il Vicario, pur consapesociati; si adoperò e ottenne
vole del dissenso di esimi
il riscatto del monastero delle
esponenti del clero locale,
suore Benedettine; provvide
continuò imperterrito i deturall’impianto di una nuova mopanti lavori, impegnando notenumentale Croce sul monte
voli somme di denaro,. Questo
Quirico; provvide all’acquisto
continuò a fare fino al giorno
del suolo dove doveva sorgedella riapertura del Duomo,
re la Chiesa del Redentore,
che, impegnando altro denaro,
che, diversi anni dopo, sarà
volle solennizzare con la prerealizzata da mons. Luigi
senza di un Cardinale e di
Mindelli col titolo di Chiesa di
Sant’Antonio E promosse fe- Mons. Nicola Matone, Vicario di Ostuni ben undici Arcivescovi e VeFoto: Cisaria
scovi.
ste feste feste con solenni
processioni, luminarie, diMONS. MATONE, PER LA RIVALSA DEL SUO
scorsi: celebri quelle celebrate in maggio per la
PRETESO AVERE DALL’ARCIVESCOVO,
Madonna dei fiori.
RICORRE ALLA CONGREGAZIONE
Tutte queste opere mons. Matone promosse e
DEL CONCILIO
realizzò attingendo liberamente, senza dare alcun
rendiconto all’Arcivescovo, ai consistenti redditi Il Vicario. Matone rare volte, e a spizzico, aveva
della Cappella del SS. Sacramento, alle entrate parlato al suo Arcivescovo dei conti e dei debiti
del Seminario, alle ordinarie entrate della Curia e contratti per i lavori della Cattedrale. Temeva di
alle offerte dei fedeli. Di fatto rinunziò, sin dall’ini- turbare la piena fiducia che il suo Superiore gli avezio del suo vicariato, allo stipendio mensile asse- va sempre dimostrato; temeva anche che l’Arcivegnatogli dall’Arcivescovo, stante presso il Semina- scovo, che per quei lavori aveva dato generose ofrio il mantenimento per sé, per il suo cameriere e ferte personali, gli dicesse che nulla più gli doveva.
per le tante persone che amava invitare alla sua Ma, assillato dalle scadenze dei debiti contratti e
mensa. E di questa sua rinunzia si vantò con di- non volendo parlarne all’Arcivescovo, un bel giorno
- era l’aprile del 1900 - indirizzò una vivace letteverse persone.
ra alla Congregazione del Concilio, a Roma. LettePER I LAVORI DI RESTAURO
ra tanto vivace (si adombrava simonia nel comporDELLA CATTEDRALE
tamento del suo Arcivescovo) che il Cardinale MaCONSENSI, DISSENSI, CONTROVERSIE
sella la ritenne offensiva dell’onore della Santa SeA far sorgere dissensi nel clero locale, per i lavori de e scrisse una sua lettera all’Arcivescovo Paldi restauro della Cattedrale, fu il pesante barocchi- mieri chiedendogli quali provvedimenti disciplinari
smo con cui il Vicario Matone ebbe a condurli. Un intendesse prendere per il suo Vicario. Mons. Palbarocchismo spagnolesco tanto pesante da porta- mieri non ritenne di prendere alcun provvedimento
re a rovina irreversibile le linee, le pietre e gli affre- e continuò ad avvalersi della collaborazione del
schi dell’interno del nostro Duomo, uno degli suo Vicario ancora per oltre un anno e mezzo. Soesempi migliori di stile romanico-gotico di Puglia. lo il 20 febbraio 1902 con una sua lettera licenziò il
Alla base delle controversie con l’Arcivescovo, che suo Vicario dopo averlo ringraziato per il servizio
quei lavori aveva approvato, saranno le esorbitan- prestato. La risposta dell’ex Vicario non si fece atti spese e i conseguenti debiti contratti, di cui il Vi- tendere: con una lettera,. indirizzata all’Arcivescocario si riteneva creditore verso il suo Superiore, a vo e resa pubblica, comunicò le sue dimissioni da
nome del quale aveva amministrato. C’è un impor- Vicario “per ragioni di delicatezza”.
tante editoriale di mons. Matone su “La Bilancia”
del 16 giugno 1896. E’ dedicato ad un suo accoraDOPO IL SUO ALLONTANAMENTO,
to appello a tutti i fedeli, chierici e laici, per un loro
GUERRA APERTA CONTRO L’ARCIVESCOVO
generoso concorso di offerte per sovvenire alle La guerra aperta di mons. Matone contro l’Arciveconsistenti e urgenti esigenze finanziarie prove- scovo Palmieri scoppiò subito dopo il suo allontanienti dai lavori di restauro del Duomo. L’editoria- namento da Ostuni. Giunto a Napoli, ricorse alle è importante perché l’appello è preceduto da un l’espediente del prestito di lire cinquemila contratsuo breve cenno sullo stato dei lavori.
to con l’avv. Giuseppe Spadea con la firma di tre
“I lavori numerosissimi eseguiti sono a buon pun- cambiali. Alla scadenza della terza cambiale, l’avv.
to: risarcite o ritoccate le tele; rifatti i finestroni; si- Spadea, il 9 luglio 1902, procedette al pignorastemati gli archi maggior; dipinta la volta del Coro mento del Palazzo vescovile di Ostuni, che era
e le pareti superiori al cornicione; ultimata la Nic- stata la dimora residenziale di mons. Matone, e il
chia; sistemati in apposito locale il Battistero ed ul- 14 agosto citò l’ex Vicario Matone e l’Arcivescovo
timato il gran portone di ferro; spostato indietro gli Palmieri dinanzi al Pretore di Brindisi, che, constastalli dei Canonici; livellati tutti gli altari e qualcuno tata la complessità della controversia, rinviò ogni
demolito e rifatto da capo; aperti diversi vani che decisione ai giudici del Tribunale di Lecce. Questo
dalla Sagrestia per la porta interna della balaustra fece dopo aver ricevuto dall’Arcivescovo Palmieri
mettono sulla strada… I marmi stupendi di Carra- una relazione nella quale dichiarava “nulla devo al
ra che devono servire pel pavimento sono già tut- mio ex Vicario”, e si riservava di richiedere a lui
ti lavorati ed occorre sistemarli… Ora si stanno somme di denaro della diocesi da lui impropriaeseguendo i lavori di stucco lucido delle navate mente impiegate.
dai cornicioni fin giù. Lavori stupendi e degni delle Intanto l’ex Vicario si faceva vivo in Ostuni e nei
migliori chiese delle principali città… Questi lavori, paesi vicini con vari opuscoli a stampa, distribuiti
come tanti altri eseguiti, non erano compresi nel in centinaia di copie da suoi sostenitori. In queste
contratto primitivo. E i soli stucchi li abbiamo con- sue lettere professava rispetto e devozione per
trattato per circa lire seimila. Per queste ingenti l’Arcivescovo e dava la colpa di quanto era accaspese non abbiamo altri fondi… e intanto restano duto ai “perfidi giuda”, che, invidiosi per le tante
altri lavori che sono di assoluta necessità, come il opere da lui promosse in Ostuni, avevano circuito
pulpito, la tribuna per la musica, l’organo ed il sof- e infatuato l’Arcivescovo credulone.
fitto delle due navate minori”.
Per gli oblatori più generosi prometteva: “Il loro no- LA PROTESTA DEL CAPITOLO CATTEDRALE,
me lo additeremo all’ammirazione e alla pietà dei
PRESIEDUTO DALL’ARCID. TRINCHERA
posteri, incidendolo su una lapide marmorea che Alle lettere a stampa dell’ex Vicario fece subito seguito, nel novembre 1902, l’opuscolo della seinnalzeremo accanto alla porta del tempio”.
Le offerte richieste da questo accorato appello del guente breve e forte protesta del Capitolo della
Vicario furono piuttosto scarse per numero e con- Cattedrale, presieduto dall’Arcidiacono Teodoro
sistenza, con la sola eccezione della generosa of- Trinchera: “Noi del Capitolo di Ostuni, unanimeferta personale dell’Arcivescovo Palmieri. La ra- mente, protestiamo stigmatizzando la condotta di
gione della deludente risposta all’appello era nel un prete sconsigliato, ex-Vicario Generale, Nicola
dissenso di diversi esponenti del clero locale per Matone, il quale, con vari libelli, ch’egli, con scan-
dalo di molti, diffonde nei paesi vicini, nelle famiglie
e fin negli Istituti Pii; ha indecorosamente falsata la
verità delle cose, offendendo poi, con termini volgari, la venerata persona del nostro Amatissimo Arcivescovo e alquanti dei nostri fratelli, onorati cittadini e rispettabili sacerdoti. Noi, che per otto lunghissimi anni gli abbiamo usato indulgenza, non
possiamo ora non manifestargli la nostra indignazione, stringendoci intorno al nostro Arcivescovo
Palmieri, che, in questi giorni, prova l’amaro disinganno dell’ingratitudine e dell’infedeltà”.
LE CONTROVERSIE GIUDIZIARIE
E LE SENTENZE DEL TRIBUNALE DI LECCE
E DELLA CORTE DI TRANI
Il Tribunale di Lecce, nella causa tra l’avv. Giuseppe Spadea e mons. Nicola Matone contro l’Arcivescovo di Brindisi, con sentenza del 20 maggio
1903, dichiarò “non veritiera la dichiarazione inviata dall’Arcivescovo Palmieri alla Cancelleria della
Pretura di Brindisi il 1° agosto 1902, in seguito al
pignoramento praticato dall’avv. Spadea” e dichiarò “l’Arcivescovo di Brindisi debitore verso mons.
Matone e tenuto a pagare la somma di lire 22.289,
somma comprensiva di quanto spettava all’avv.
Spadea, delle mensilità di stipendio non corrisposte, oltre alle spese di giudizio”.
L’Arcivescovo Palmieri dovette pertanto ricorrere
in appello alla Corte di Trani, che, con sentenza
del 2 febbraio 1904, accogliendo la tesi del procuratore dell’Arcivescovo, revocò la sentenza del Tribunale di Lecce e ordinò all’ex Vicario Matone “a
rendere conto all’Arcivescovo di Brindisi Salvatore
Palmieri di tutte le gestioni da lui tenute, quale Vicario della diocesi di Ostuni, e dalle quali egli trae
le ragioni di creditore”. Subordinò “all’esito del rendiconto ogni altra materia del contendere”. Infine
dichiarava: “Il conto sarà depositato nella Cancelleria del Tribunale di Brindisi nel termine di giorni
60 dalla notificazione della presente sentenza”.
Ho tratto questi dati sulla vicenda Matone - sinora sconosciuti - da alcuni opuscoli a stampa ritrovati recentemente dal caro amico Stefano Cavallo
nell’ordinare le carte dell’archivio del suo studio,
che fu a suo tempo dell’avv. Francesco Tamburini.
Sono opuscoli che riportano le comparse degli avvocati e le sentenze del Tribunale di Lecce e della
Corte di Trani. Altri due opuscoli riportano, uno, la
protesta del Capitolo, l’altro, la lettera-protesta dell’ex Vicario alla protesta del Capitolo.
Anche da questa ritrovata documentazione, non è
dato sapere se mons. Matone abbia presentato alla segreteria del Tribunale di Brindisi il rendiconto
richiesto dalla Corte di Trani.. C’è da dubitarne in
considerazione delle insuperabili difficoltà che
l’impresa del rendiconto avrebbe comportato per
l’ex Vicario, lontano da Ostuni.e non intenzionato
a ritornarvi per ovvie ragioni. C’è da supporre che
tutta la controversia si sia conclusa con un tacito e
complice silenzio.
A conclusione della narrazione della vicenda
Matone, alcune brevi considerazioni, che meriterebbero, ciascuna, approfondite riflessioni:
1) all’origine della vicenda c’è l’errore dell’Arcivescovo Palmieri di aver voluto cercare il suo Vicario
al di fuori della Chiesa locale, che pure disponeva
di tanti sacerdoti egregi per dottrina e pietà, educati alla scuola dell’Arcidiacono Trinchera, un monumento di dottrina teologica e di riservato e umile servizio alla chiesa locale;
2) la vicenda rappresenta una parentesi involutiva
della chiesa locale e del movimento cattolico in
Ostuni, parentesi che provvidenzialmente sarà subito superata: mentre l’ex Vicario si allontanava da
Ostuni verso Napoli - era l’anno 1902 - da Napoli
arrivava in Ostuni un giovane avvocato e giornalista nostro concittadino, Gaetano Sansone, che
fondava nella sua città il Circolo della Democrazia
Cristiana di Toniolo-Murri, che promuoveva alcune
significative pubblicazioni e la Cooperativa Cattolica di Consumo, che gran giovamento portò alle tristi condizioni delle famiglie contadine;
3) la vicenda Matone, per i suoi limiti (l’esasperato
leaderismo, il carrierismo al posto dell’umile servizio offerto alla comunità ecclesiale, la eccessiva
spettacolarizzazione del rito sacro, la carenza di
pensiero critico e la carenza di sensibilità per i beni culturali, l’irresponsabile impiego del denaro
della comunità) è di grande attualità perché presenta, pur in un contesto profondamente diverso,
significative analogie col tempo difficile che la
Chiesa-istituzione e noi stiamo ora vivendo. Sono
mali antichi di cui ancora soffriamo, come cristiani
e come cittadini, nonostante il Concilio Vaticano II
e la Costituzione Repubblicana.
7
Attualità
La
Ricordata l’opera culturale
di ANTONIO SOZZI di Enza Aurisicchio
donazione alla Biblioteca comunale “F. Trinchera s.” dei volumi appartenenti alla biblioteca personale del prof. Antonio Sozzi, scomparso
nel febbraio dello scorso anno, è stata l’occasione
per onorare un illustre ostunese che si è distinto
per impegno e per dedizione nei confronti della città. Alla presenza dei parenti, della moglie signora
Vera e di un folto pubblico, mercoledì 30 u.s. la direttrice della Biblioteca, dott.ssa Maria Antonietta
Moro ha introdotto e coordinato la manifestazione
diffondendosi in una valutazione profonda e analitica della personalità di Antonio Sozzi, ripercorrendo le tappe della lunga carriera scolastica che lo
avevano portato fino in Argentina, soffermandosi a
considerare l’importanza della sua
attività di scrittore di argomenti
ostunesi, che per circa quarantanni lo hanno impegnato nella comunicazione del nostro patrimonio
culturale. E’ stato poi letto il contributo del sindaco avv. Tanzarella
nel quale è stato sottolineato il riconoscimento da parte dell’amministrazione e della città per una figura che ha testimonianto l’attaccamento alla propria terra con un lavoro prezioso per le future generazioni, consegnandoci informazioni
ricche di dettagli, annotazioni e osservazioni importanti per un’epoca
dalla memoria corta. Il prof. Lorenzo Cirasino, presidente dell’UNI3
che ha collaborato alla realizzazione dell’evento, ha ricordato il contributo offerto dal prof. Sozzi in un
periodo in cui la città iniziava a pro-
porsi come meta turistica. Con lungimiranza aveva
individuando quelli che oggi sono i punti di forza
del nostro patrimonio culturale: i beni architettonici,
le tradizioni popolari, il territorio agrario con le masserie, gli aspetti minori di una realtà che ha amato
profondamente, presentandoli e valorizzandoli nella sua vasta produzione scritta. La lettura della
poesia del prof. Mimino Colucci Li porte de Stune
presente alla iniziativa, allusiva del confronto dialettico che negli anni 70 ha visto schierati il prof.
Sozzi e don Luigi Roma, altra indimenticabile figura di erudito locale, ha concluso una serata particolarmente intensa e significativa.
• 31-5/15-6 Galleria d’Arte Piazza Giovanni Paolo
II - MOSTRA: “FARE IL MONDOMUTO” di G.
Giannetti
• 10/21-6 Chiostro San Francesco - VISIBILI EMOZIONI 2012: “L’ARTE INCONTRA L’ARTE” collettiva di arti visive - Ass.ne Artisti per Ostuni
• 13-6 ore 21.00 VIVI IL CENTRO STORICO DI
NOTTE - Visita guidata al centro storico (anche il
20, 27-6, 4 e 11-7); PIZZICA E TARANTELLA Spettacolo con il gruppo folk “La Stella” di Ostuni
(anche il 20, 27-6, 4 e 11-7)
• 14 -6 ore 18,00 Chiostro San Francesco - CAMPIONATO EUROPEO DI CALCIO - Incontro tra
ITALIA e CROAZIA - proiezione della partita
• 16/29-6 Galleria d’Arte Piazza Giovanni Paolo II
- MOSTRA: PERSONALE DI L. CACUCCIOLO
Orizzonti Arte
• 17 -6 ore 8.30 - VEICOLI A MOTORE D’EPOCA
NELLA CITTA’ DI OSTUNI - V° raduno - ore 21.00
APERITIVO IN MUSICA 2012 - 2ª edizione - live
music - Piazzetta Cattedrale Gelateria Borgo Antico (anche il 30-6, l’8-7 e il 15-7)
• 18-6 ore 20,45 Piazza Libertà - CAMPIONATO
EUROPEO DI CALCIO - Incontro tra ITALIA e IRLANDA - proiezione su maxischermo
• 22-6 ore 21.00 Chiostro San Francesco - FESTA
SOCIALE DELL’ASD ATLETICO OSTUNI
• 22/30-6 Circolo Tennis Ostuni - CIRCUITO TROFEO KINDER+SPORT- TORNEO NAZ.LE GIOVANILE UNDER 9/10/11/12/13/14/15/16 - FIT e
Circolo Tennis Ostuni
• 23-6 ore 17.00 Campo di calcio Via Giovanni
XXIII - STAGE DI CALCIO (gratuiti) - ASD C Club
Ostuni
• 23-6 ore 19.00 V.le O. Quaranta - ZAGAREDDE
BY NIGHT (anche il 30-6, il 7-7. Il 14-7)
• 23 e 24-6 ore 20.30 Centro storico - LA NOTTE
DI SAN GIOVANNI - musica, teatro, danza, astronomia - Ass.ne MarValAng e Assessorato al Turismo
• 25-6 ore 20.30 L.go Stella - AMAMI ALFREDO performance musicale in onore del M° Alfredo Lofino - Confraternita S. M. della Stella
• 26-6 ore 21.30 Chiostro San Francesco JAZZ
MOMENT… IN A CLASSIC MOOD CONCERTO
• 26-6 ore 20.30 L.go Stella - MUSICA POPOLARE con il gruppo folk “La Stella” - Confraternita S.
M. della Stella
• 26-6/2 -7 Villaggio Valtur - FOOTBALL SUMMER
CAMP riservato ai ragazzi dagli 8 ai 18 anni - infoline: 347.2393531 - Marina di Ostuni- F o o t b a l l
Summer Camp
• 28-6 ore 19.00 Chiostro San Francesco - PROGETTO MINIVIGILI -cerimonia d’investitura
• 28-6 ore 20.30 L.go Stella - MUSICA DI ASCOLTO con il gruppo Black & White - Confraternita
S. M. della Stella
• 29-6 ore 20.30 - INCONTRO CON L’AUTORE:
GIUSEPPE PASCALI; IL MAESTRO DELLA
BANDA - presenta F. Sallustio - esibizione della
banda “A.Amico” di Ceglie M.ca L.go Stella
• 29-6 ore 22.00 Chiostro San Francesco - TERRE
DEL SUD - concerto - Ass.ne Soffio dell’Otre
• 30-6 ore 20.30 L.go Stella - CANTI MARIANI con
il coro dell’Ass.ne A. Legrottaglie - Confraternita S.
M. della Stella
• 30-6 ore 21.00 Piazza Libertà - LABORATORIO
DEL BENESSERE saggio di fine anno
• 1-7 ore 19.00 L.go Stella e V.le O. Quaranta - FESTA S. MARIA DELLA STELLA - processione,
proiezione su maxischermo della finale dei Campionati europei si calcio, spettacoli - ore 23.00 fuochi pirotecnici - Confraternita S. Maria della Stella
• 2-7 ore 18.00 Chiostro San Francesco - SAGGIO
DI FINE ANNO DEGLI ALLIEVI DELL’ACCADEMIA DI MUSICA “ARS NOVA”
• 3-7 ore 20.30 Chiostro San Francesco - ARTSFESTIVAL 4ª ed. CONCERTO DELL’ORCHESTRA D’ARCHI CITTÀ DI OSTUNI con Antonella
Cavallo
• 4-7 ore 21.30 Chiostro San Francesco - ITALIAN
SWING QUARTET in concerto - A. Francioso
• 5-7 ore 21.30 Chiostro San Francesco - POCKET ORCHESTRA in concerto - Ass.ne Jazz
Friend
• 6 -7 ore 21.30 (Chiostro) - OMAGGIO ALLA
CANZONE NAPOLETANA concerto con Adele
Morciano
• 7-7 ore 21.00 Villanova - LATIN LISCIO a (anche
il 14-7); ore 21.30 P.zza Libertà TRIBUTO AI NOMADI –WORK IN PROGRESS in concerto
• 8-7 Chiostro San Francesco - “I LUOGHI DELL’ANIMA” - mostra fotografica di Charley Franco Linfa comunicazioni e Ass.to Attività Produttive
• 8 -7 ore 21.00 P.zza Libertà - WALKING - LA CARICA DEI 102 - performance - Laboratorio del Benessere
• 9-7 ore 21.30 P.zza Libertà - SKADDIA in concerto - Ass. Progetto Skaddia
• 10-7 ore 21.30 Chiostro San Francesco - SWINGIN’ NAPOLI Concerto - Ass.ne Jazz Friend
• 12-7 ore 21.00 Chiesa San Francesco - ARTSFESTIVAL 4ª ed. - Arteorema in concerto
• 13-7 ore 21.00 - INCONTRO CON L’AUTORE:
presentazione del libro: “UNA RAGIONE INQUIETA” (ed. Di Pagina) del Prof. Costantino Esposito
• 14-7 ore 21.00 P.zza Libertà - DANZA SPORTIVA performance - Ass.ne New Starmooving “Giusy
Forever
• 14 e 15-7 Villanova - FESTA DEL MARE 3ª ed.
- 14-7 Regata velica; 15-7 Campionato interregionale di canottaggio costiero “Coastal Rowing”
• 15-7 Azienda agricola “Aia Antica” - FESTA DELLA MIETITURA E DELLA TREBBIATURA 1ª ed. percorso tematico didattico - A.N.P.A. e Ass.to alle
Attività Produttive
• 15-7 ore 21.00 Chiostro San Francesco - Servizio Emergenza Radio - 25° anniversario dalla
fondazione - Ass.ne SER Volontari Ostuni
GIUGNO
2012
E
Anime in rassegna
se si provasse a considerare l’eternità come punto di partenza? Per passare in rassegna la vita, guardandola da vicino, senza distrazione perché solo dalla sua breve durata si può vedere l’eternità… E’
questo il filo conduttore dello spettacolo allestito dall’I.I.S.S. “Pepe-Calamo” Liceo Classico mercoledì 30
maggio, presso il Cinema Teatro Roma, attraverso una intelligente contaminazione tra due testi molto diversi: Viaggio in Paradiso di Mark Twain e Astaroth di Stefano Benni, capaci di proporre un racconto concreto e surreale, con riflessioni e dialoghi su Paradiso e Inferno, dove Angeli-guida e Demoni-guardiani indagano sulle debolezze, sulle sofferenze e sul mistero dell’essere umano. Un modo originale per interrogarsi su scelte, aspetti, atteggiamenti, relazioni che caratterizzano la vita dei singoli nel fluire del quotidiano. Anche quest’anno il prof. Alessandro Fiorella, coadiuvato dalla preziosa collaborazione delle prof.sse
Antonella e Isabella Ayroldi e Mariella Cupertino ha dato forma al suo estro inventivo con un evento totale nel quale recitazione, musica, canto, danza, scenografia, costumi si fondono con perfetto equilibrio in
una manifestazione coinvolgente ed emozionante. Lo spettacolo dello scorso anno “Tra le nostre ali”, vincitore di vari premi a livello nazionale sarà replicato nell’anfiteatro di Santa Maria di Agnano il 1° agosto,
mentre il 3 nella stessa sede verrà riproposto “Anime in rassegna”. Nuova replica per quest’ultimo lavoro
il 4 agosto nei giardini del Consorzio di Rosa Marina.
E.A.
Danza terapeutica la danza che cura
La Danza Terapeutica di Elena è stata testimone del mio battesimo spirituale, mi ha accompagnata nel
tempo e nello spazio come un ricordo prezioso che custodisco e alimento gelosamente nel mio cuore
(Carmela Caraci, ex-allieva Sarabanda)
Lo stage prevede tre giorni di attività pratica svolta in un una sala prove con pavimento in legno, dove
tutti potranno esplorare le proprie emozioni interiori, sperimentare il limite e raggiungere una dimensione intima di se stessi. In questo luogo protetto, l’insegnante Elena Cerruto consegnerà ad ognuno gli elementi per riconquistare il proprio corpo nella sua completezza ed unitarietà, elaborando un nuovo modo
di percepire la vita. Lo stage sarà ospitato nell’oasi culturale chiamata “La luna nel Pozzo”, immersa nella campagna di Ostuni nel giorni 22 giugno h 17-20, 23 giugno h 10-18, 24 giugno h 10-13. Per informazioni si può telefonare al numero 339 1334566.
Piccoli giornalisti crescono
Calendario appuntamenti
Si è concluso il 30 maggio il corso di giornalismo tenuto nella scuola media Orlandini Barnaba nel campo dei progetti “PON”. I giovanissimi allievi, guidati dall’esperta esterna Angela Fattore e dall’insegnante tutor Antonella Sgura hanno appreso gli elementi primari della comunicazione giornalistica e visitato
le redazioni de La Gazzetta del Mezzogiorno e del Corriere del Mezzogiorno, oltre ad ospitare gli interventi della giornalista ostunese della RAI, Luciana Parisi e del direttore de Lo Scudo, Ferdinando Sallustio. Facciamo i complimenti a tutti i giovani sperando che possano affermarsi in futuro in questo ed in
tutti gli altri campi. I loro nomi Daniele Andriola, Vito Andrea Bufano, Giulia Buongiorno, Maria Carla
De Laurentis, Luisa Francioso, Graziana Greco, Chiara Longo, Francesca Antonella Loparco, Giulia
Miccolis, Rosita Mola, Francesca Oino, Luigi Pecere, Andrea Quartulli, Chiara Roma, Carla Ustra, Alexa Maria Venturi e Federica Zurlo.
“S
Un’emozione chiamata libro
entimenti e risentimenti (pubblici e privati)” è il tema della nuova edizione di “Un’emozione
chiamata libro” presentata da Anna Maria Mori il 31 maggio. Si partirà con Federico Rampini
(“Alla mia sinistra”, 16 luglio); il 19 appuntamento con Edoardo Albinati, (“Vita e morte di un ingegnere”); il 23 luglio l’arcinota Susanna Tamaro, autrice del best seller “Va’ dove ti porta il cuore” presenterà “Per sempre”, il 26 tocca a Melania Mazzucco (”Limbo”) il 30 a Veronica Pivetti, con il libro
sulla depressione “Ho smesso di piangere”; il 2 agosto Daniela Missaglia presenta il saggio “Scarti di
famiglia”, il 6 Maria Paola Colombo, che ha vissuto ad Ostuni e studiato nel nostro liceo classico, presenta il suo apprezzatissimo romanzo d’esordio “Il negativo dell’amore” (Mondadori) il 9 agosto Michela Marzano (“Volevo essere una farfalla”) il 13 il magistrato narratore Gianrico Carofiglio con il suo
“Il silenzio dell’onda” mentre il 20 torna Serena Dandini con “Grazie per quella volta”.
FERDINANDO SALLUSTIO
D
Dante in Piazza? All’“Inferno”!
omenica 13 Maggio, Dante in piazza. Davanti
al palazzo del Comune, di fronte all'obelisco del
santo Patrono, si è data lettura di alcuni canti della
Divina Commedia iniziando dal primo pomeriggio fino a sera inoltrata. Alti si sono levati, dalla piazza
stessa, fino ai piani ultimi dei palazzi intorno, i versi immortali del sommo Poeta e in breve tempo si è
radunata intorno al Lettore una moltitudine etereogenea di cittadini che, coinvolti dalla entusiastica
atmosfera createsi nel frattempo, hanno premiato
con lunghi applausi la drammatugia dello stesso.
Ogni canto una emozione diversa: ecco il poeta Virgilio che esorta Dante, intimorito dalle tre fiere
guardinghe alle porte dell'Ade, a farsi coraggio e
iniziare il suo Viaggio e subito dopo si materializza
Beatrice, la madonna fiorentina angelicata dal Poeta e ancora il Passatore infernale dagli occhi di bragia. Arriviamo dunque alla struggente vicenda di
Paolo e Francesca, tragici amanti di una modernità
assoluta e proseguendo la fiamma dell'itaco Ulisse
perennemente alla ricerca della conoscenza e del
sapere e infine la tragedia del conte Ugolino e dei
sui figli prime vittime del Potere in quel di Pisa.
Il Lettore, dopo ogni canto, con parole semplici ha
spiegato le parti più oscure e credo che anche i meno acculturati abbiano compreso e apprezzato e
siano entrati in sintonia con la Commedia. Per l'occasione il Comune ha offerto la necessaria assistenza, fornendo una platea di sedie in numero sufficiente e, l'alimentazione elettrica per le casse acustiche. Inoltre, per tutta la durata dello spettacolo è
stato imposto il silenzio ai vari bar, pizzerie e locali
similiari che animano con sarabanda di decibel le
serate in piazza degli ostunesi e non.Dunque un ottimo spettacolo ben organizzato: ben vengano questi eventi a beneficio della cittadinaza e degli occa-
sionali ospiti!
Così avrei voluto recensire questo spettacolo di cultura in piazza. Purtroppo non è andata come sopra
narrato: durante la lettura dei canti comitive chiassose, riunite in capannelli facevano i... loro incuranti del Lettore che svolgeva il proprio lavoro con professionalità e passione, cercando di arrivare al cuore e possibilmente all'intelletto dei presenti. E cosa
dire di chi, dopo una rapida sosta, correva via commentando ad alta voce usando termini incivili e offensivi.
Chi si interessa degli eventi cittadini, pur debitamente informato, non ha provveduto a pubblicizzare come dovuto anche con apposite locandine affisse nei luoghi di pubblico ritrovo, non ha fornito i posti a sedere necessari nè l'allaccio per l'amplificazione (si sono dovuti arrangiare con un generatore
di fortuna purtroppo molto rumoroso); di conseguenza non essendo stato imposto il dovuto silenzio agli esercizi pubblici presenti nella piazza stessa, la percezione acustica è risultata non adeguata
alla circostanza. I pochi che hanno assistito con decoro e interesse sono rimasti delusi e amareggiati
per l'ennesima dimostrazione di ignavia da parte di
chi dovrebbe anche fare o almeno portare cultura.
A proposito vorrei citare il sommo Poeta "Ahi Pisa,
vituperio delle genti!" chi vuol capire.. capisca! Per
la cronaca il Lettore-Attore per mio giudizio preparato e convincente, era il leccese Simone Franco,
lo spettacolo "Ticket show on the road" organizzato
da Cristian Calabrese.
Meriterebbero passaggi televisivi in prima serata e
due giorni di spettacolo, ma c'è chi, alle terzine,
preferisce le...Veline.
IL PASSATOR CORTESE
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CHIESA
Solidarietà
GIUGNO
2012
II CONVEGNO NAZIONALE
DEI PRESIDENTI MEIC
Nei giorni 18, 19 e 20 maggio si è tenuto a Rocca di Papa (RM) il II Convegno
dei Presidenti del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (M.E.I.C.), sul tema “Il nostro impegno: testimoniare la speranza”. Hanno preso parte ai lavori il
Dott. Pietro Lacorte e l’Avv. Gianmichele Pavone, rispettivamente Presidente e
Segretario del Gruppo di Ostuni.
Sabato 19 i congressisti hanno assistito alla celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro in Vaticano presieduta da S.Ecc.Rev.ma Mons. Mariano Crociata, Segretario Generale
della C.E.I., ed all’Udienza privata con il nostro Santo Padre Benedetto XVI.
Alla ripresa dei lavori, nel pomeriggio dello stesso giorno, ha tenuto una relazione il Prof. Renato Balduzzi, già Presidente nazionale del M.E.I.C., attuale Ministro della Salute e Direttore del Mensile Coscienza,
mentre il Dott. Lacorte è intervenuto con le parole che qui di seguito pubblichiamo.
Cari Amici,
lo stato di disagio e di insofferenza della cittadinanza italiana, reso chiaramente manifesto dai risultati
delle recenti elezioni amministrative, deve indurci
seriamente a riflettere.
La delegittimazione di tutti i partiti, quale più quale
meno, apre un vuoto che non può essere riempito
solo dal movimento “5 stelle”. I cattolici, se vogliono
seriamente rispondere all’invito della CEI ed interpretare i “segni dei tempi”, non devono limitarsi a
sterili incontri di analisi e di fumose proposte come
quella di Todi e, diciamolo pure, come l’incontro di
Roma dell’ottobre scorso fra 16 raggruppamenti di
cattolici democratici, i quali non sono riusciti ancora a raggiungere un accordo operativo.
E’ il momento dell’agire! “Fare è l’imperativo del cristiano, soprattutto del profeta”, ha scritto don Sartori, il quale ha fatto anche osservare che “per agire
non è necessaria la certezza assoluta su tutti gli
aspetti del concreto momento” e che “qualcosa di
rischioso, di remissione al futuro, deve sempre connotare l’autentico agire umano”.
E oggi è il momento del fare, dello smettere di par-
larsi addosso attraverso ricorrenti incontri defatiganti che finora hanno prodotto poco o nulla, a motivo della resistente autoreferenzialità di ogni aggregazione. E’ urgente un incontro per una “Costituente dei Cattolici Democratici”, come consigliato da Giorgio Campanini, allargata a tutto l’associazionismo cattolico, per l’elaborazione di un
chiaro progetto politico di immediata attuazione,
autonomo, sganciato da qualunque forma partitica
attuale, e per l’individuazione di figure carismatiche
dell’area cattolica, disponibili a scendere in campo
ed a spendere la propria credibilità, al fine di sollecitare nell’opinione pubblica quella cittadinanza attiva che è indispensabile per generare quell’impegno civico necessario a ricostruire la comunità nazionale.
Ritengo perciò che, a cominciare dalla prossima
assemblea si discetti meno e si discuta ancor meno, nell’impegno precipuo di definire i termini dell’incontro per la costituente dei cattolici democratici
da realizzare non più tardi del prossimo mese di
settembre.
PIETRO LACORTE
50 anni di sacerdozio
d i M O N S . C O S I M O PA L M A
Il prossimo 8 luglio festeggia 50 anni di ordinazione mons. Cosimo Palma, sacerdote stimato da più generazioni per le sue grandi qualità pastorali ed umane.
Nel numero di luglio del giornale raccoglieremo una sua testimonianza con gli interventi delle persone che hanno collaborato con lui nelle attività del suo ministero.
Lo Scudo rivolge a don Cosimo i più sinceri ed affettuosi auguri.
Il
Attivita’ dell’AIDO
27 maggio 2012 è avvenuta la Cerimonia di Intitolazione dei locali provinciali e comunali di Brindisi dell’AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule) con sede nell'ex Ospedale
“A. Di Summa” - padiglione centrale, rispettivamente alla donatrice 19enne Francesca CAROLI di Ostuni
(deceduta per incidente stradale il 23 agosto 1996) e al donatore 26enne Marco BUNGARO di Brindisi,
anch’egli vittima di un incidente il 5 maggio 2010. Unitamente alla delegazione provinciale dell’Associazione presieduta dal Dr. Paolo CAROLI, sono intervenuti il Vito SCAROLA Presidente Regionale A.I.D.O., Fabiano AMATI Ass. alle Infrastrutture Regione Puglia in qualità di delegato regionale, Mimmo CONSALES
Sindaco Brindisi il Sindaco di Ostuni Domenico TANZARELLA e i Direttori ASL di Brindisi. In seguito alla
scopertura delle targhe Don Francesco CARAMIA e Don Maurizio CALIANDRO, in qualità di delegati dell’Arcidiocesi Brindisi-Ostuni, dopo un breve saluto hanno proceduto alla benedizione dei locali. Il 3 giugno
ad Ostuni si è poi svolta la tradizionale “Ciclo passeggiata per la vita” organizzata dall’AIDO.
La cerimonia di intitolazione rappresenta un’ulteriore tappa della capillare attività di informazione sul territorio che comprenda anche le scuole, la giusta e fondamentale informazione sull'importanza della donazione degli organi e sull'aspetto etico della stessa, poiché dotando le sedi di una intitolazione a giovani donatori si possa richiamare l’attenzione su realtà impegnate nel sostegno di campagne di sensibilizzazione
volte alla salvaguardia della vita umana.
Da L. Vuitton un parco giochi per il Villaggio SOS
Un parco giochi ecosostenibile per i bambini del Villaggio Sos di Ostuni. Ci ha pensato Louis Vuitton, la
maison francese che ha donato un’area attrezzata, inaugurata il 31 maggio e realizzata interamente con
materiali naturali, alla struttura in cui vengono ospitati minori che necessitano di assistenza. Madrina
d’eccezione la fotomodella Bianca Balti che ha consegnato a ognuno dei ragazzi un libro e che si è detta orgogliosa di essere la testimonial di Louis Vuitton in una iniziativa così importante: «La lettura è meravigliosa, e per ogni bambino un parco giochi rappresenta la propria casa», ha raccontato. Il sindaco
Tanzarella, ha tagliato il nastro, mentre clown e giocolieri hanno animato il pomeriggio davvero speciale per gli ospiti del più antico Villaggio Sos d’Italia, il secondo a ricevere in dono da Louis Vuitton un parco giochi (dalla corrispondenza di Roberta Grassi per il Corriere del Mezzogiorno).
Si chiede Carità per i poveri
La
Conferenza di San Vincenzo de’ Paoli di Ostuni da quando è sorta, nel 1943 da don Italino, ha aiutato ed aiuta coloro che vivono in stato di disagio. L’aiuto concreto è stato
possibile non solo per il servizio che offrono i Soci della Conferenza ma anche grazie alla solidarietà degli ostunesi.
La generosità dei nostri concittadini si manifesta principalmente nel corso della “Giornata Vincenziana” che
l’Associazione organizza in ricorrenza della Santa Pasqua: ormai è una tradizione per gli Ostunesi. Anche
quest’anno, con il motto: “…grazie a chi offre un aiuto fraterno per i disagi della povertà…” ogni Socio ha
chiesto e ricevuto offerte dai fedeli che hanno partecipato alle SS. Messe il giorno di Pasqua. Con le offerte ricevuta sarà possibile: aiutare coloro che vivono in difficoltà economiche; dare una risposta a chi, effettivamente, chiede un aiuto; ma donare, a volte, anche il sorriso e l’amicizia. Questa è la Provvidenza!
Dal 1943, chiedere, per i Soci, rappresenta una situazione che si ripete: ogni anno però l’evento pasquale
arricchisce il loro spirito, sottolinea la loro vicenda personale e aumenta la conoscenza e la capacità di rapportarsi a coloro che, quasi sempre con umiltà, chiedono di essere aiutati a superare momenti difficili della propria esistenza.
E i Vincenziani affrontano tutto con la consapevolezza che ciò che compiono e realizzano è parte del grande vortice della Resurrezione che tutto avvolge e tutto comprende e riesce anche a riscaldare i loro cuori
quando una persona si sente amata di quell’amore che San Vincenzo ha profuso immensamente nei propri seguaci. A questo punto le offerte ricevute non hanno importanza, possono essere molte o poche: fondamentale risulta che sono capaci di rispondere concretamente ad ogni richiesta che viene loro rivolta. Grazie di cuore a tutti, fedeli e Sacerdoti.
ARMANDO SAPONARO
A
IL MOVIMENTO PER LA VITA
E IL CONCORSO EUROPEO
nche quest’anno, per la venticinquesima volta, i nostri due Licei
hanno partecipato al Concorso Europeo, detto anche “Strasburgo”, indetto dal Movimento per la Vita nazionale. Il tema di quest’anno è stato:
“L’Europa di domani è nelle vostre
mani”.
Tanti studenti di tutta Italia si sono cimentati con entusiasmo e non sono
mancati i pugliesi, compresi i quarantanove dei nostri Istituti superiori: undici dello Scientifico e trentotto del
Classico.
Nella selezione, avvenuta ad opera
della Commissione regionale, sono
risultati vincitori Giovanni Cisaria
della classe prima C del Classico e
Sara Prodi della quarta B dello
Scientifico. Per il Classico, poi, in riserva la giovane Enrica Grassi, che, in caso di rinuncia di qualcuno dei vincitori sarà chiamata in sostituzione. Così, tra gli undici vincitori pugliesi rappresenteranno degnamente la nostra Cittadina.
Il tutto grazie all’impegno delle due professoresse:
Maria Grazia De Milito e Lucia Grassi, rispettivamente del Classico e dello Scientifico, incoraggiate
dalla Preside professoressa Ferrara.
Però, quest’anno i fortunati vincitori hanno ricevuto
un supplemento di viaggio, che li ha condotti in quel
di Roma e precisamente in Vaticano, il 20 maggio,
dove vi è stata la proclamazione ufficiale della loro
vittoria e dove, nell’Aula Paolo VI, hanno potuto essere parte attiva nella “Lifeday” organizzata, oltre
che dal Movimento per la Vita, anche dal rinnovamento dello Spirito, dalle ACLI, dal FORUM delle
Associazioni Familiari, da Scienza e Vira, dal Centro Internazionale di CL, dall’Azione Cattolica nazionale, dal Movimento Cattolico Lavoratori, dal
Movimento dei Focolari, dal Cammino Neocatecumenale e dal Movimento Politica-Etica-Responsabilità.
Tutti presenti per proclamare un inno alla Vita e alla sacralità.
Una giornata singolare, per non dire unica, almeno
per due motivi. Il primo per ricordare il 34° anniversario della Legge 194 – 22 maggio 1978 -, che in
nome della difesa della maternità, aprì la strada all’aborto e il secondo per indire ufficialmente l’iniziativa europea denominata “UNO DI NOI”, che vedrà
impegnati vari Movimenti di tutta Europa per l’intero anno, affinché si riconosca l’embrione umano,
appunto “UNO DI NOI”. Si tratterà della raccolta di
un milione di firme; ma di questo ne parleremo in altra occasione.
Una giornata unica arricchita dalla Parola del Santo Padre Benedetto XVI, che così si è espresso:
“Cari amici, il vostro Movimento si è sempre impegnato a difendere la vita umana secondo gli insegnamenti della Chiesa. In questa linea avete annunciato una nuova iniziativa chiamata “UNO DI
NOI” per sostenere la dignità e i diritti di ogni essere umano fin dal concepimento. Vi incoraggio e vi
esorto ad essere sempre testimoni e costruttori della cultura della Vita”.
Ad ascoltarlo oltre 18.000 partecipanti distribuiti tra
la Sakla e Piazza San Pietro.
Complimenti i vincitori e buon viaggio per il prossimo ottobre. E grazie a quanti hanno collaborato.
DINO MONTANARO
Responsabile M.p.V. Ostuni
PARROCCHIA SANTA MARIA MADRE DELLA CHIESA - OSTUNI
Preparazione alla celebrazione
del sacramento del Matrimonio
Al
termine del percorso programmato per le giovani coppie che in questo anno celebreranno il loro matrimonio, una di esse
racconta come ha vissuto l’itinerario proposto.
«Descrivere l’esperienza del corso
di preparazione al matrimonio appena concluso non è semplice, perché, come tutte le cose che segnano e arricchiscono l’animo di chi le
vive, sembra quasi di non riuscire a
trovare le giuste parole che possano fermare sulla carta la gioia e la
serenità (nonché un pizzico di timore!) che questo momento ha infuso
nei cuori di chi ne ha preso parte.
In dieci incontri abbiamo percepito
la grandezza e l’importanza della
scelta che abbiamo fatto, oltre al grandissimo e tenace impegno che la stessa richiederà sempre. Per
questo grazie al prezioso aiuto del parroco don Lillino Ciraci, alla coordinatrice Maria Morelli dell’Associazione “La Missione”, agli esperti di settori differenti e di messaggeri dell’amore coniugale e di Dio. Tutti insieme ci hanno insegnato che questi due sentimenti non possono e non devono mai essere separati, perché quell’amore, che lega marito e moglie e che li sostiene, è sempre pensato e guidato da Dio
stesso, e che “… quando un uomo e una donna diventano uno nel matrimonio, non appaiono più come
creature terrestri, ma sono l’immagine di Dio stesso” (San Giovanni Crisostomo).
Il ringraziamento di tutti noi che abbiamo terminato questo itinerario va a coloro che in questi mesi ci hanno testimoniato il grande dono che Dio ci ha offerto unendoci e consegnandoci l’uno nelle mani e nel cuore dell’altro, e ora, giunti al termine del corso, non possiamo non avvertire un po’ di malinconia, che però lascia maggiore spazio alla grande gioia di aver vissuto un’esperienza eccezionale.
La nostra speranza è di costruire il nostro matrimonio a immagine e somiglianza di Dio e della Chiesa,
affinché la nostra casa possa diventare “piccola Chiesa domestica” e, se questo nostro progetto porterà
buoni frutti, lo dovremo anche alle riflessioni che questo corso ci ha portati ad approfondire».
MIMMA SPECCHIA e FRANCESCO MINETTI
Dal 30 maggio al 3 giugno si è tenuto a Milano il VII INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE. L’ultimo giorno circa un milione di persone e alcune delle massime
autorità del Paese hanno partecipato alla messa conclusiva che il Santo Padre Benedetto XVI ha celebrato nel Parco Nord di Bresso. Nell'omelia il Pontefice ha ricordato che per la Chiesa di Roma la Famiglia è sempre stata e dovrà essere “solo unione di uomo e donna. [...] Dio ha creato l'essere umano maschio e femmina, con pari dignità [...] ma anche con proprie e complementari caratteristiche”. Certo, ha ricordato il Papa, la Chiesa sarà vicina a tutte quelle coppie che “pur condividendo gli insegnamenti della Chiesa sulla famiglia, sono segnati da esperienze dolorose di fallimento e di separazione”, promettendo iniziative di inclusione nelle comunità da parte delle diocesi locali.
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RICORDI
GIUGNO
2012
RICORDANDO TERESA LAPENNA OGGI E’ NATA UNA “STELLA”
Il
Ma la storia ha un altro finale. Il 26 Maggio del 1998
Teresa esce di casa alle 8 del mattino diretta al maneggio dove l'attende il maniscalco per ferrare la
cavalla. Il viale che porta a quell'angolo di paradiso
non ha nemmeno il tempo di imboccarlo: un'auto
lanciata ad altissima velocità la travolge mentre effettuava la manovra di svolta a sinistra.
Viene trasportata in ospedale ad Ostuni poi a Lecce in condizioni gravissime. Per otto giorni in coma,
giorni di preghiere e lacrime. Teresa muore a 22 anni il 3 Giugno del 1998.
Teresa Lapenna nasce il 13 Novembre del 1975, vive ad Ostuni e cresce coltivando numerose passioni: balla nel gruppo folk del paese, le piace il teatro,
la musica, scrive poesie e adora recitare. Ama le
grandi riunioni di famiglia: nonni, zii, cugini... e lei al
centro della compagnia con le sue barzellette, le
imitazioni, gli scherzi. Ama uscire con gli amici, conoscere nuova gente, coinvolgere chi è solo. Sa
cos'è l'amicizia, quella vera. A chi la chiama al telefono lei abitualmente risponde "Eccomi! Ci sono".
Attenta nell'ascolto dell'altro non si tira mai indietro.
Consapevole e radicata nel presente sa consigliare,
confortare e comprendere. Parallelamente coltiva
una profonda spiritualità cristiana, una fede autentica e matura, lontana da sterili dogmatismi. Racconta il suo amore per Gesù Cristo e per Maria accogliendo il significato profondo del suo messaggio:
6 Aprile del 1994 ad
Ostuni, in un maneggio
poco distante dal mare,
nasce una puledra: manto
baio, coda e criniera nere,
occhi vispi e furbi. Ad accogliere questa nuova vita
una giovane ragazza, Teresa. La puledra è irresistibile, tenera come ogni
cucciolo sa essere, nel
contempo vivace e capricciosa. La macchia bianca sulla fronte della piccola
sembra una stella.
Il nome viene da sé: “ti chiamerò Astera e sarai la
mia stella!".
Teresa conduce una vita ricca di impegni ciò nonostante trova sempre il tempo da dedicare alla sua
piccola amica. "Astera mi fa stare bene. Quando le
sono accanto i problemi svaniscono, le preoccupazioni anche. Riesce a capire i miei stati d'animo e
trova sempre il modo di farmi sorridere!" Il suo entusiasmo è contagioso; attorno ad Astera nascono e si
intrecciano tante storie di amicizia.
Nel frattempo sogna di costruirsi una casa in campagna con un grande maneggio; mai e poi mai si
sarebbe separata da Astera, pure in capo al mondo
l'avrebbe portata con se.
DEFUNTI
Dopo una lunga vita improntata sempre alla rettitudine, il 21 aprile scorso
una persona buona ha concluso il suo viaggio terreno
lasciando esempi di fede,
di carità ed amore. Si è
spenta tra le braccia delle
sue care nipoti, Giusy ed
Annarita, circondata dall’affetto della figlia Maria,
di Roberto, il genero che l’ha amata e rispettata come sua madre, e dal premuroso Giovanni, nipote acquisito, coniuge di Giusy.
DOMENICA PIGNATELLI
detta Tuccia
Ti ricorderemo sempre, con immutato affetto, per
tutti i saggi insegnamenti che hai sempre profuso,
per la dignità con cui hai affrontato le prove difficili che la vita non ti ha risparmiato, per quella sconsiderata fiducia nel Signore e per quell’amore autentico che offrivi generosamente ai tuoi famigliari.
ANNIVERSARI
I tuoi cari
La morte non è niente,
Sei soltanto nascosta nella stanza accanto.
Io sono sempre io, tu sei sempre tu.
Ciò che eravamo prima l’una per l’altra,
lo siamo ancora.
Ti chiamerò nonnina bella.
Ti parlerò e tu risponderai
nel modo affettuoso che hai sempre usato.
Tu prega, sorridi, proteggici tutti.
Il tuo nome sia sempre la parola familiare di
prima, pronunciato senza traccia di tristezza.
La tua vita conserva tutto il significato che
ha sempre avuto.
E’ la stessa di prima, perché c’è tra noi una
continuità che non si spezza.
Perché dovresti essere fuori
dalla mia mente?
Solo perché sei fuori dalla mia vita?
Tu mi aspetterai in un posto bello,
solare, sereno,
dove sono nonno, Daniela
e tutti i nostri cari.
Tu sei qui vicino, proprio dietro l’angolo.
Va tutto bene.
19.6.2011
Evocare il suo nome significa
riportare alla memoria tutto il
suo passato di giovane studente, marito, padre, professionista e, soprattutto uomo cordiale, sincero e amico autentico.
Per scelta professionale viveva a Roma con la famiglia,
alla quale rivolgeva tutte le sue migliori energie, ma il
suo cuore palpitava per Ostuni, dove era nato e trascorso
la gioventù.
La moglie Paola, i figli Claudia e Davide lo ricordano ai
parenti ed a tutti coloro che lo hanno conosciuto, amato
e stimato.
Sono trascorsi 10 anni
dalla tua scomparsa, il tuo
ricordo riaffiora in ogni
momento della nostra vita: quando abbiamo bisogno di condividere i nostri
problemi, che tu di solito
alleviavi con il tuo spirito e le tue battute sempre
pronte, di condividere i nostri successi, le nostre
gioie e anche la nostra allegria. Quanto abbiamo
desiderato sempre raccontarti tutto ciò che ci accadeva! Così come eravamo soliti fare tra noi. Ci
manchi tanto! Ma soprattutto ci manca l’ala protettiva e l’amore che ci avvolgeva tutti e ci faceva sentire sempre al riparo. Grazie per tutto l’amore incondizionato che ci hai donato, che continua ancora a riscaldare i nostri cuori e a mantenerci uniti nel
tuo ricordo.
La famiglia
Adesso, dopo qualche giorno, realizziamo quanto di brutto
ci si capitato, quel
senso di vuoto avvertito in un primo momento si è trasformato in amara realtà. Ci
aggrappiamo fortemente alla certezza
che per te, che sei
stato marito, padre, nonno e bisnonno straordinario, si siano aperte le porte del Paradiso!!!
Indelebile rimarrà il tuo ricordo per tutti quanti, perché a tutti quanti hai fatto conoscere la
tua ricchezza d’animo, il tuo altruismo, la tua
lealtà. Grazie di tutto.
Tua moglie Mimina, i tuoi figli Pasquale con
Grazia ed Enzo con Simonetta. I tuoi nipoti
Antonello, Alessio, Luca e Samuele ed il piccolo Simone, ti ricordano a parenti ed amici.
23 maggio 2011
«Non si perdono mai
coloro che si amano»
Nel 4° anniversario della dipartita di
SALVATORE
PALMA
La moglie Titina Ayroldi, i figli,
la nuora, i generi ed i nipoti lo ricordano a parenti ed amici.
29.6.1992
29.6.2012
VAI LIBERO
VAI LIBERO, papà,
vai libero per campi e prati
pieni di farfalle e fiori
a raccoglierne tanti
da donare ai tuoi
23 maggio 2012
Nel 20° anniversario della dolorosa
scomparsa di
MARIA DOMENICA
CALAMO
Con l’affetto di sempre e profondo rimpianto le figlie e i famigliari tutti la ricordano a parenti ed amici.
30.6.2007
10.5.2012
ex Maresciallo A.M.
Papà,
vigila sul nostro
futuro,
permettendoci
di conservare
quella coerenza nei valori
che ci hai trasmesso; l’eco
dei tuoi saggi
consigli la percepiamo ogni
qualvolta la vita ci mette a dura prova.
Il dolore ha lasciato il posto ad una dolce malinconia.
I tuoi amati figli e i tuoi diletti nipoti
«Santo e salutare è il pensiero di pregare per
i defunti perché siano liberati dalle tenebre»
La figura di Teresa Lapenna è ricordata nel libro
curato da Mons. Talucci “Santi giovani per giovani santi” nel quale, accanto a figure di ragazze e
ragazzi esemplari ed universalmente noti, l’Arcivescovo rievoca l’attività di altri giovani prematuramente scomparsi appartenenti alla nostra Diocesi; tra loro anche altri tre ostunesi: Antonio Legrottaglie, Antonella Moro e Tiziana Semerano.
RICORDO DI
FRANCHINO D’AMICO
VINCENZO LAVOLTA
È come se il tempo non fosse trascorso per niente, tanto che la
sua dolce immagine è costantemente presente nella mente e nel cuore dei propri cari.
Una persona che è stata papà, marito e uomo esemplare
non si può dimenticare e, anche se vive ormai nelle beatitudini del Cielo, il suo volto resta indelebile in tutti coloro che sino vissuti accanto.
Sarà ricordato con una messa di suffragio che sarà celebrata martedì 19 giugno alle ore 19,00, nella chiesa parrocchiale di S. Maria delle Grazie.
La moglie Anna e le figlie Mina, Angela e Patrizia, i generi, i nipoti ed i parenti lo ricordano con immutato affetto.
23 giugno 2008 23 giugno 2012
12.5.1934
Ricordiamo il 1° anniversario della morte di
SALVATORE
SAPONARO
UMBERTO
PENTASSUGLIA
ROCCO
SGURA
19.6.2012
27.4.2012
ANTONIO TANZARIELLO
Un anno fa lasciava questa vita
Ricorre il primo anniversario
della scomparsa di
21.6.2002
Giusy Santomanco
11.8.1930
È deceduto improvvisamente
“Nessuno muore sulla terra,
finché vive nel cuore di chi resta”
9 giugno 2011
9 giugno
2012
11.6.1953
A NONNA TUCCIA
Amatevi gli uni gli altri. Combatte le
strumentalizzazioni e denuncia con
forza un sistema che troppo spesso
si dimentica dell’uomo per dare
spazio al giudizio. Le piace pregare,
e in lei la preghiera si trasforma in
azione. "La gente va raggiunta li dove si trova"; forte di questa convinzione, anche se giovanissima, accetta di portare la Comunione agli
ammalati e agli anziani del quartiere che diventano
un allargamento della sua famiglia.
Incuriosisce Teresa, per la sua capacità di mettere
insieme tutti i colori della vita, spaziando in ambiti e
mondi apparentemente lontani con grande armonia
ed equilibrio.
Teresa sa guardare negli occhi chi ha di fronte senza mettere filtri, perché vuole incontrare l'altro, riconoscendolo come persona. E quando ti senti visto
allora comprendi di esistere e di avere un valore immenso.
Oggi, sulla scia luminosa di questa straordinaria testimonianza di vita è nata ad Ostuni l’Associazione
di promozione sociale e volontariato “Astera”, con
lo scopo di essere un punto di riferimento sul territorio per chi, vivendo un momento di difficoltà, ha
bisogno di sostegno per ritrovare il proprio equilibrio. Gli obiettivi dell’Associazione sono: favorire la
solidarietà e la condivisione; aiutare le
persone che vivono situazioni di disagio sociale, psicologico e fisico; promuovere progetti ed iniziative volte a
scoprire e valorizzare le capacità e potenzialità di ogni persona (ragazzi,
adulti e anziani).
Associazione Astera è composta
esclusivamente da volontari che mettono a disposizione il loro tempo libero
per aiutare i più deboli. Anche un piccolo aiuto spesso dà grandi risultati!
Vieni a visitare il nostro sito www.associazioneastera.it
L’inaugurazione si svolgerà Domenica 1 luglio alle
ore 18.30 presso la Biblioteca Comunale ad Ostuni. Presenteremo l'Associazione ed i nostri primi
progetti. Ti aspettiamo!
FRANCESCO ATTANASIO
30.6.2012
VAI LIBERO per il mare
verso l’orizzonte,
verso qual blu infinito
appassionato di pesca
e affascinato dalle bellezze marine
ma… pensieroso di fronte
al mare burrascoso
VAI LIBERO per boschi e valli
In cerca di lunghi silenzi
Intervallati dal frinire delle cicale,
da cinguettii di uccelli
e dalla voce misteriosa del vento
VAI LIBERO, papà, verso la Luce
Verso quel Dio di potenza e di gloria
Che dona l’arcobaleno ai nostri cieli
Per cantare: la Sua gloria, il Suo amore
La tua passione, il tuo lavoro
VAI LIBERO verso la Pace
quella pace che hai sempre desiderato
per te, per la tua famiglia
e… per donarla al mondo intero.
le tue figliole
Maria Teresa, Antonella e Paola
5.6.2007
5.6.2912
Ricorre il quinto anniversario della dolorosa scomparsa di
MINA CORDELLA EPIFANI
Il nostro amore verso di te continua ad essere immenso ed inesauribile. Eri tutto per noi: figlia, sorella, moglie, mamma e amica. Ora
sei il nostro angelo che vive in mezzo a noi.
Alla stella più luminosa del paradiso inviamo i nostri baci
I tuoi cari
A te…
che da lassù
continui a vegliare su di me!
…che con dolce prepotenza,
sei parte di me e vivi con me!
…che attraverso i silenzi,
segui ricordi, attimi, parole sguardi,
lacrime!
Rendi questo mio cuore
proiezione del tuo!
Il figlio Dylan e il marito Giuseppe
Ricorre il 5° anniversario
della scomparsa di
MATTEO
ANDRIOLA
Macellaio
Sei stato un marito e un papà grande, umile, generoso
e onesto, specialmente nel
tuo lavoro, ricevendo la stima di tutti.
Non è possibile dimenticare una brava persona come
te; continui ad essere sempre presente in famiglia e
nel cuore e nel pensiero di tua moglie Chiara a cui
non fai mancare il tuo aiuto nei momenti disperati e
di solitudine: tu le dai forza e coraggio. Con tanto
amore ti ricordano sempre i tuoi figli, i nipoti che ti
voglio un bene infinito e che pregano sempre per te.
Tua moglie
Una S. Messa di suffragio verrà celebrata giovedì 28
giugno 2012 alle ore 19,00 nella Chiesa Santuario
dei Santi Medici di Ostuni.
8.6.2009
8.6.2012
In ricorrenza del terzo anniversario della
dolorosa scomparsa di
GIUSEPPE ASCIANO
La moglie Mimma Barnaba, i
figli Salvatore,
Angelo e Francesco, la nuora
Mimma ed i nipoti Simone, Sara e Annamaria,
vogliono ricordarlo con tutto il
loro amore a parenti, amici e a quanti lo hanno conosciuto e voluto bene.
Il tempo corre velocemente, ma, stranamente il suo ricordo invece di affievolirsi,
diventa più forte, forse perché occupa una
parte del nostro cuore e della nostra mente.
10
CRONACA
BREVE
GIUGNO
2012
CALCIO
La
Al Lecce il Torneo Città di Ostuni
di Danilo Santoro
di Domenico Moro
ASSI OSTUNI: QUALE FUTURO?
E’
calato il sipario sulla stagione agonistica 2011-2012. Dopo la terza
Primavera del Lecgara dei quarti di finale dei play off disputati contro l’Enel Brindisi, la società
ce si è aggiudicata
ostunese si è ritrovata subito a dover
la nona edizione del Torneo
fronteggiare un primo ostacolo: ademcittà di Ostuni. La formapiere a quanto previsto dall’art. 25 del
zione giallorossa ha superegolamento FIP del settore professiorato nella finalissima il Nanistico, cioè versare 87.000 euro a copoli di Adolfo Sormani.
pertura dei contributi previdenziali. SucUna sfida intensa, chiusa
cessivamente, la società, in una nota resul 2 a 2 dopo i 90 minuti
sa pubblica ha ringraziato il Sindaco
Tanzarella che, a titolo personale, ha
regolamentari. Nei decisivi
consentito all’Assi Basket di evitare di
calci di rigore il protagoniessere penalizzata nella prossima stasta è stato l’estremo difengione.
sore salentino Tommaso
Sono giorni importanti questi per il sodaNella
foto
l’ex
calciatore
Ruben
Buriani,
campione
Bianco, che al termine della
d’Italia con il Milan nel 1979 e l’organizzatore del Tor- lizio ostunese che guarda al proprio fupartita ha ricevuto anche il neo Antonio Marzio
turo con un po’ di preoccupazione. Dopremio come miglior porpo aver disputato il suo primo anno di
tiere della kermesse. Serata speciale anche per Youri Papi che grazie al gol del mo- Lega Due con una stagione molto posimentaneo 2 a 1 ha vinto il titolo di capocannoniere del torneo.
tiva che rimarrà negli annali della storia
Le altre squadre partecipanti al Torneo per le formazioni Primavera erano il Milan, della palla a spicchi della Città bianca,
restano purtroppo all’orizzonte delle nuil Cagliari, il Bari, la Reggina, il Brindisi e una rappresentativa di Ostuni.
bi minacciose.
Il 31 maggio scadeva anche la pre-iscrizione per la prossima stagione di Lega
Due e la società dell’Assi Basket Ostuni
è riuscita a garantire anche questo, ma
la situazione rimane purtroppo piena di
Il nuovo CD dei Diorama,
nubi. Il Sindaco di Ostuni ha lanciato
l’appello agli operatori economici perché
davvero intenso e da ascoltare
siano vicini a questo patrimonio sportivo
L'idea di spingersi oltre i confini del SE, attraverdella città, per l’ottimo livello che la soso una interiorità a volte più lieve e sottile, altre
cietà con tanti sacrifici è riuscita a rag-
laltrove
volte più consistente e decisa, fa dell'altrove uno
spazio musicale da condividere, un posto in cui ritrovarsi...
Dopo "E il vento cade" e "L'idea del SE" esce un
bel lavoro con una coinvolgente "cover" di "Monna Lisa" di Ivan Graziani e sei
nuove canzoni cantate da Antonella Colucci che ne è anche l'autrice con il marito
Riccardo Rodio, componente della band con Nicola Farina, Giovanni Francioso,
Francesco Sozzi, Giuseppe Tanzarella e Guido Vincenti. Nel CD si sentono echi
dei Pink Floyd, dei Rolling Stones, degli U2, ma soprattutto di un gruppo rafffinato e maturo, di grande statura.
"E lasciami qui, voglio restare qui a guardare la fine del mondo" (dalla canzone del
CD "Nata di notte").
LA MADONNA
REGINA
DEL CIELO
E’ questo il titolo del quadro che la pittrice sig.ra Daniela Marzio, ha donato alla
Chiesa di Santa Maria degli Angeli in occasione delle celebrazioni per la Madonna dei Fiori (domenica 3 giugno).
L’opera è rimasta esposta in chiesa dal IV
al VI giorno della novena.
Alla sig.ra Marzio vanno il ringraziamento personale del parroco don Domenico
Melpignano e di tutta la Comunità parrocchiale, nonché i complimenti della redazione per la sua appassionata e devota
resa pittorica della Regina caeli.
C
Notizie flash
di Danilo Santoro
hiuderà il reparto di Ginecologia dell’Ospedale
di Ostuni? Nel frattempo i travagli del nuovo
Piano regionale prevedono la riduzione dei posti
letto da 122 a 98 con il taglio dell’ala materno-infantile. Nuove difficoltà di reperimento dei fondi, intanto, per il completamento della nuova ala, mentre il
Sindaco Tanzarella preannuncia ricorso al Tar e il
Consigliere regionale Epifani annuncia per protesta l’uscita dalla maggioranza in Consiglio.
***
anto spavento e consistenti danni. Tragedia, fortunatamente, solo sfiorata in pieno centro a ridosso
della scuola elementare “Giovanni XXIII” e della “San
Giovanni Bosco”. Un’accidentale fuga di gas la causa
dello scoppio che per diversi minuti, sull’onda emotiva
dell’attentato di Brindisi, ha fatto temere per un nuovo
tentativo criminoso. Sfortunata protagonista dell’episodio, invece, un’anziana 84enne, Carmela Florenzano,
sbalzata a terra e rimasta ferita nell’esplosione della
bombola di gas a gpl nella sua abitazione.
***
T
S
Nozze
Il 5 giugno nella Basilica Minore di Ostuni. il nostro amico e colalboratore
è convolato a nozze con
D
Il
DANILO SANTORO
COSIMA (MIMMA) COLUCCI
Hanno fatto corona agli sposi i genitori Oronzo e Rosa, Giuseppe e Francesca
La redazione rivolge a Danilo e a Mimma i più sinceri auguri.
Anche Ostuni is...Beautiful
C'è anche un pezzo di Ostuni nella produzione che la celebre soap opera "Beautiful" ha realizzato in Puglia, nella prima settimana di maggio; le nostre concittadine
Alessandra Lofino e Mariangela Suma, che ci ha gentilmente inviato questa foto,
hanno lavorato con la società "Dinamo Film" che ha partecipato alle riprese svolte
in varie località della nostra regione, tra le quali Polignano a Mare. Alessandra e Mariangela sono qui ritratte con l'attrice Katherine Kelly Lang, interprete del personaggio di Brooke nella serie TV. In bocca al lupo a loro ed a tutti i giovani ostunesi che
lavorano all'estero!
olo una bravata, invece, il ritrovamento di un finto
ordigno nei pressi dell'Istituto industriale di Ostuni.
L'allarme per un gesto inquietante si è ridimensionato
e il ritrovamento dell'oggetto, confezionato con vari materiali, si è rivelato solo una stupida emulazione o un’intimidazione?
***
Consigliere comunale Gianfranco Coppola ha rivolto
due interrogazioni per denunciare lo stato di abbandono della strada che si origina dalla via per Villanova
a destra della “Cappelletta votiva”: dovrebbe essere
una pista ciclabile ma è sconnessa e piena di buche.
L’altra interpellanza riguarda la trasformazione della
marina di Ostuni in discarica abusiva, specie per i residui di potatura.
***
iscarica abusiva sequestrata dalla Guardia di Finanza di Ostuni, a pochi passi dal mare. E’ stato
uno spettacolo indegno, in località Pilone, quello scoperto dai “baschi verdi” della città bianca: materiale edile di risulta, lastre di Eternit, elettrodomestici guasti e
tanti altri rifiuti speciali abbandonati.
***
loro mondo sembrava dorato fatto esclusivamente di
generosità e altruismo. I disabili i destinatari dei loro
profitti. Manca però un tassello a questa storia ed è pur-
Il
giungere, disputando il secondo campionato nazionale dei basket; l’ appello,
momentaneamente, non ha avuto alcun
esito positivo, anche se il Sindaco ha
dichiarato che se non ci saranno aiuti
economici o se nessuno sarà interessato a rilevare la società, purtroppo il titolo
di Lega Due conquistato con tanti sacrifici sarà messo in vendita.
Una situazione che purtroppo ha messo
in allarme la tifoseria locale che, dopo
aver gioito per la permanenza conquistata con tre giornate di anticipo nella
seconda categoria nazionale del basket
e dopo aver gioito anche per aver disputato i quarti di finale dei play off contro
l’Enel Brindisi, ora si ritrova a guardare
al futuro con nubi minacciose che potrebbero dare uno scossone negativo
agli ambienti cestistici gialloblù.
Certo che questa situazione di incertezza mette in secondo piano anche la ristrutturazione del Pala Gentile, che naturalmente dopo aver definito o risolto i
problemi societari si potrà nuovamente
pensare a sistemare il palazzetto ostunese ora che la Lega ha ridotto la capienza degli impianti portandoli da 2500
a 2000 posti, evitando una seconda e
sacrificata stagione al di fuori delle mura amiche.
Un momento molto delicato che può essere superato solo con la partecipazione della città di Ostuni.
L’ a n g o l o d e l l a p o e s i a
In occasione del quarto anniversario della
scomparsa del N.H. Mimino Mindelli,
amante della poesia dialettale, pubblichiamo una delle sue poesie più significative
(già edita su questo Giornale nel numero
di giugno del 2000), a testimonianza del
profondo attaccamento per la sua Ostuni.
LU PAISE MIA
So’ nnate… a dde so’ nnate mu ve diche,
ma ‘ndanda lu Segnore benediche
percè me fesce nasce a ‘stu paise
ca pe mmè resta cumme a Pparavise.
Naturalmende stu paise ì Stune
e ccumme a ccusse na nne stè nesciune.
Sobba a trè munde l’one frabbecate
e cce lu frabbrecò davere ì state
nu meste ca sapeva lu mestiere.
I’ ttanda bedde ca li furastiere
lu uàrdene e rremanene ‘ngandate.
A ‘stu paise mia so’ ssembe nate
uemme de ciappa, uemme ca la storia
angora ne recorda la memoria.
Però ‘na cosa vogghie cumbessaje:
‘na vonda stu paise jera chjù ‘ssaje,
chjù ssa’ deverse da cumm’ ìte josce.
Scusate! A lla cuscienza doche vosce;
e lla cuscienza mea sè tu ce ddisce?
ca tiembe arrete jerme chjù ffelisce
cu picca solde e ppete pete agnune
(na stè da fa’) era deverse Stune.
Josce se corre, josce na’ s’aspetta;
sape percè, agnune porta fretta.
I’ vvere tutte cangia a ccusse munne
e je na ssacce c’ì remaste tunne.
Ce pure so’ ccangiate li Stunise,
je angora so’ attaccate a stu paise.
Lu tegne sembe granne ‘nda stu core
a qua so’ nnate e qua je vogghie more.
MIMINO MINDELLI
Mensile Cattolico d'Informazione
Anno XC - Numero 6 - GIUGNO 2012
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Direttore Responsabile: Ferdinando Sallustio
Redazione
Enza Aurisicchio - Dino Ciccarese - Gianfranco Ciola
Domenico Colucci - Paola Lisimberti
Gianmichele Pavone - Alfredo Tanzarella jr.
Hanno collaborato a questo numero:
troppo quello che ci consegna una storia di falsa solidarietà. Tre persone infatti, due uomini ed una donna, sono state denunciate a piede libero per truffa aggravata
e continuata. Muniti di un tesserino, risultato poi falso,
Massimo Stano (40 anni), Carmen Greco (44 anni, residente in Brindisi, con qualche precedente di polizia
per violazioni in materia di contrabbando) ed il compagno di quest’ultima, Angelo Capriglia (33 anni, originario di Ostuni) giravano nei centri delle province di Bari,
Brindisi e Taranto, chiedendo somme di denaro, destinate solo in apparenza in beneficenza, ma che poi, come scoperto dai poliziotti, terminavano nelle loro tasche.
***
ra anche le indagini degli agenti del Commissariato di Ostuni hanno confermato che l’incursione
notturna dello scorso 5 maggio, negli uffici del Comando di Polizia Municipale, non fu messo a segno da una
sola persona. Oltre ad Antonio Gianfreda, che fuggì
dall’ufficio con un salto nel vuoto di undici metri, è stato denunciato alla procura per concorso in tentato furto
aggravato, danneggiamenti e altre circostanze di reato
M.C. di 22 anni già noto alle forze dell’ordine. Accuse
di favoreggiamento personale aggravato per due fratelli F.M. e J.M. di 24 e 20 anni. Il gruppo avrebbe agito
per “vendicare” una multa inflitta dai Vigili ad una loro
O
Francesco Attanasio - Caterina Baccaro
Francesco Colizzi - Ludovico Fusco - Pietro Lacorte
Teresa Lococciolo - Lucia Marseglia - Sandro Massari
Francesco Minetti - Dino Montanaro
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LO SCUDO giugno 2012 - Arcidiocesi di Brindisi