Periodico informativo culturale Anno V, Numero 7-8, 15-30 aprile 2003 Bollettino d’informazione del Grande Oriente d’Italia http://www.grandeoriente.it Direttore Responsabile Fausto Capalbo Direzione, Redazione, Amministrazione: Via di San Pancrazio 8 - 00152 Roma - Tel. 065899344 - Fax 065818096 - Email [email protected] sommario speciale assemblea annuale di gran loggia 2 un’affluenza senza precedenti per la quarta edizione a rimini tutti insieme per il diritto alla felicità 4 numerosissimi i saluti delle autorità dello stato/l’allocuzione del gran maestro “è alla luce della società che intendiamo operare” 7 grandissima partecipazione dei fratelli ai lavori rituali/le delibere adottate passano con due terzi dei voti le modifiche alla costituzione 8 oltre venticinque le delegazioni estere presenti/i messaggi dei rappresentanti onore e gloria al grande oriente 13 cinque le tavole rotonde nella tre giorni riminese/ studiosi di tutte le discipline a confronto parlare di felicità nel terzo millennio 14 il grande oriente sperimenta un nuovo progetto multimediale in internet, la radio dei massoni 15 nuovo successo del servizio biblioteca/ presente giordano bruno guerri all’insegna della cultura 16 mostra storica sulla massoneria percorsi di libertà associazione italiana di filatelia massonica i preparativi per il bicentenario del goi l’incontro con la comunità di san patrignano un contributo dovuto 17 il grande oriente d’italia tiene a battesimo una nuova obbedienza è nata la massoneria regolare di san marino rassegna stampa 18 la gran loggia 2003 nei giornali Pagina 2 Erasmo Notizie 7-8/2003 assemblea annuale di gran loggia speciale Un’affluenza senza precedenti per la quarta edizione a Rimini Tutti insieme peril diritto alla felicità n Tempio illuminato da uno splendido cielo stellato ha accolto - dal 4 al 6 aprile al Palacongressi di Rimini - duemilacinquecento Fratelli giunti da tutta Italia per partecipare alla quarta edizione della Gran Loggia dell’era Raffi, l’ultima dell’attuale Gran Maestranza prima di quella elettiva del prossimo anno che concluderà questo quinquennio. Una Gran Loggia, dal titolo “Diritto alla Felicità”, come al solito ricca di particolari e di avvenimenti che ha attirato anche una grandissima partecipazione di non iscritti all’Istituzione che, con il programma portato avanti dal Gran Maestro Raffi e dalla sua Giunta, continua ad aprirsi al mondo profano convinta che, far conoscere i propri principi, le proprie attività ed i propri scopi, sia fondamentale per interagire con la società. E i risultati sono ormai a tutti noti: ai Fratelli che sempre più liberamente manifestano la propria appartenenza alla Massoneria senza paura di persecuzioni od ostracismi ed ai profani che altrettanto apertamente partecipano alla vita del Grande Oriente d’Italia con grande entusiasmo ed effettiva collaborazione sul piano culturale, filantropico e di solidarietà. Tuttavia, come in tutte le riforme, questo processo non è immune all’interno da resistenze e polemiche, il che manifesta le anime diverse dell’Istituzione e degli uomini che vivono orientamenti diversi esprimendo libertà e vera democrazia. Non sempre però questo accade nel più assoluto rispetto dell’etica e della morale del Libero Muratore e addirittura, anche in occasione di questa Gran Loggia, le istanze riformiste, hanno subito malevoli attacchi e tentativi di discredito (v. in questo numero a pagina 7). S’invoca un non ben identificato “ritorno alle origini” che, paradossalmente, significa solo ricondurre la Massoneria a quanto i padri fondatori avevano concepito e cioè a fare esattamente quello a cui mira l’attuale Gran Maestranza che guarda al bene dell’Umanità ed alla crescita civile. Oggi, la Comunione nel suo complesso è diventata soggetto primario di questo rinnovamento dimostrando costantemente in tutta Italia - attraverso le proprie iniziative a qualsiasi livello - di voler proseguire questo cammino e di voler essere parte attiva della società alla quale può fornire un fondamentale apporto di conoscenza e di solidarietà. Di certo occorrerà rispettare il posto che a ciascuno compete perché solo così la Libera Muratoria Universale potrà essere all’altezza del suo compito ed essere rispettata da tutti nella sua forma e nella sua sostanza. "Diritto alla Felicità" Il titolo della Gran Loggia 2003, indubbiamente, al momento della sua scelta, ha creato una diffusa incertezza e, per l’oscuro panorama mondiale che si delinea all’orizzonte del quotidiano e per la tragedia di popolazioni che vivono tra violenze e povertà, di fronte alle quali l’uomo, spesso timoroso e preoccupato finisce nel rinchiudersi nel proprio microcosmo. Tuttavia la decisione degli organizzatori è stata quella di porre sul tavolo di discussione quel tema che ha sempre interessato il pensiero dell’uomo qualunque e del più grande filosofo: la felicità. C’è chi ha sorriso per questa scelta, trovandola inadeguata ai tempi, senza pensare tuttavia che mai, come in questo periodo, parlare di “diritto alla felicità” avrebbe significato affermare con forza un messaggio di speranza di una vita migliore, una possibilità di realizzazione di un mondo finalmente libero ed affrancato dalle più oscure sofferenze. E’ quindi su questa idea-forza che ha preso il via quest’anno il meeting ancora una volta articolato in una parte pubblica ed una riservata ai lavori nel Tempio - che ha suscitato come sempre il compiacimento dei Fratelli del Goi, dei loro familiari ed amici, delle oltre venticinque delegazioni estere giunte a Rimini da tutto il mondo e dei tantissimi estranei all’Istituzione che per tre giorni hanno affollato i saloni del Palacongressi. Hanno visitato gli stand e le esposizioni - tutti rigorosamente di contenuto massonico ed esoterico - della “Fiera del Libro” che esibiva- Erasmo Notizie 7-8/2003 Pagina 3 assemblea annuale di gran loggia speciale tavole rotonde che con il contributo di illustri studiosi di varie discipline hanno affrontato il tema della Gran Loggia 2003 nelle suoi aspetti più vari, storici, filosofici, religiosi, letterari, sociologici ed anche scientifici, suscitando le riflessioni del pubblico che, in ogni occasione, non ha rifiutato interesse, partecipazione e dibattito. Grazie poi al Servizio Biblioteca del Goi ed alla collaborazione di volenterosi Fratelli ci sono stati incontri, visite guidate ed esposizioni no i titoli dell’editoria specializzata, della filatelia, dei quadri e delle sculture, delle ceramiche ed anche dei “gadget”. Hanno assistito alla presentazione del nuovo progetto multimediale - denominato Goi Radio - che il Grande Oriente d’Italia intende lanciare per migliorare la comunicazione via internet non solo con i Fratelli (v. pagina 14 di questo numero). Hanno visitato gli spazi delle associazioni di storiche di grande valore non solo per specialisti ed “addetti ai lavori”, ma per chiunque abbia voluto documentarsi ed appassionarsi alle prospettive storiche della Libera Muratoria in Italia e nel mondo. E quest’anno, la Gran Loggia 2003 ha anche offerto uno spettacolo musicale e teatrale all’interno del Tempio. Infatti quando il 4 aprile la Gran Loggia si è aperta al pubblico, l’attore Luigi Maio ha mimato e danzato “La storia di un soldato” facendo magistralmente rivivere la vicenda di Charles-Ferdinand Ramuz tratta da una novella di Afanasiev. La suggestiva rappresentazione è stata accompagnata dalla splendida esecuzione musicale dei brani di Igor Stravinski interpretati dall’Ensemble Hyperion, diretto dal Fratello Fabio Neri. volontariato interne ed esterne al Goi che testimoniano l’impegno di solidarietà dei Liberi Muratori italiani verso i bisognosi; degli Ordini paramassonici delle Stelle d’Oriente, dei De Molay e delle Rainbow for Girls che supportano l’attività dell’Ordine con iniziative culturali e filantropiche di vario genere; e tutto per conoscere questo variegato mondo, fino a poco tempo fa ignorato e sconosciuto. Ma la tre giorni riminese è stata anche un grande appuntamento con la cultura: dal 4 al 6 aprile centinaia di persone hanno affollato le cinque Aquesto punto l’attesa allocuzione del Gran Maestro Gustavo Raffi che ha reso partecipe - come è per lui consuetudine - anche i non massoni del progetto del Grande Oriente a servizio della società ed alla gloria del Grande Architetto dell’Universo. In conclusione, è tutto questo solo abile strategia di “marketing massonico”? Di certo no, come esplicitamente dichiarato dal Gran Maestro, ma piuttosto la manifestazione di un impegno reale di tutti i Fratelli per la crescita dell’Istituzione. I fatti parlano da soli e, considerando i positivi risultati ottenuti negli ultimi quattro anni, forse, prima o poi, anche i più scettici cominceranno a ricredersi e finiranno di smettere di negare anche la più clamorosa evidenza. Pagina 4 Erasmo Notizie 7-8/2003 assemblea annuale di gran loggia speciale Numerosissimi i saluti delle Autorità dello Stato. L’allocuzione del Gran Maestro “E’alla luce della società che intendiamo operare” a alcuni anniil Grande Oriente d’Italia ha ormai la consuetudine di invitare le Autorità del Paese all’Assemblea della Gran Loggia riservando a questi ospiti uno spazio particolare, dopo la sospensione dei lavori rituali, quando anche i non massoni, possono entrano nel Tempio. La difficile situazione internazionale non ha consentito la partecipazione dei massimi vertici, ma i messaggi di augurio sono giunti numerosissimi, in forte crescita rispetto al passato, tutti partecipi della riflessione che il titolo “diritto alla felicità” ha voluto suggerire con questa quarta edizione della Gran Loggia. Il pomeriggio del 4 aprile, il Gran Segretario Giuseppe Abramo, dopo aver letto il telegramma di saluto al Presidente della Repubblica, ha riservato a quei messaggi lo spazio e l’attenzione dovuta. Sono giunti dal Quirinale, dal presidente emerito Cossiga, dal presidente del Senato Pera, dal presidente del Consiglio Berlusconi, da Ministri e sottosegretari, da onorevoli e senatori impegnati a vario titolo in Parlamento, da presidenti di giunte e consigli regionali di quasi tutta l’Italia, dai sindaci delle più importanti città del Paese, da alcuni responsabili delle amministrazioni della riviera adriatica impossibilitati a partecipare ed anche, particolarmente gradito, dal Vescovo di Rimini Mariano Di Nicolò. Il lungo elenco - documentato anche dalla stampa - ha dimostrato la considerazione ormai raggiunta dalla Massoneria italiana grazie al nuovo corso di trasparenza del Grande Oriente d’Italia. Infatti, se quattro anni fa la partecipazione ad una assise della Massoneria poteva essere considerata una trasgressione, oggi è un momento voluto, accettato e considerato di prestigio, come tutti i presenti nel Tempio hanno potuto sentire dalle vive parole del presidente della provincia di Rimini Adriana Neri, del sindaco di Taranto Rossana Di Bello, del senatore Giampaolo Bettamio, vice presidente della Commissione permanente per l’industria, il commercio ed il turismo e del noto saggista Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Bordoni, che hanno salutato, con entusiasmo ed ammirazione, i lavori del Grande Oriente d’Italia . Esaurite le prime formalità rituali dei lavori, una folla incontenibile di non massoni ha preso posto in platea accolta dai Fratelli che sedevano tra le colonne e dalle autorità massoniche all’Oriente. La nuova assemblea così ricostituita ha degnamente accolto le autorità profane, alle quali è anche stato riservato il posto d’onore. Grande apprezzamento, quest’ultimi hanno poi espresso nei confronti del Gran Maestro Gustavo Raffi e della sua allocuzione che per circa quarantacinque minuti ha catturato l’attenzione del pubblico per Il telegramma al presidente Ciampi Al Signor Presidente della Repubblica italiana Palazzo del Quirinale Roma I Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, riuniti a Rimini il 4, 5 e 6 aprile 2003 per la tradizionale Gran Loggia di Primavera, reso omaggio alla Bandiera nazionale ed eseguite le note dell’Inno di Mameli; Rivolgono a Lei, garante esemplare dell’unità nazionale e dei valori fondanti la nostra Repubblica - pace, libertà e democrazia, che vanno sempre presidiati - il loro deferente saluto; Ribadiscono, la più assoluta osservanza della Costituzione repubblicana ed alle Leggi che ad essa si conformano e la più assoluta lealtà verso le Istituzioni democratiche del Paese; Ricordano come i Massoni italiani hanno reso possibile la loro realizzazione con il contributo di Uomini e di Idee; Sottolineano come solo l’affermazione dei valori propri della personalità umana sarà possibile creare una società più giusta, multirazziale, rispettosa delle minoranze e in grado di dare risposte alle esigenze dei più deboli, degli oppressi e degli emarginati certi, come sono, che saranno questi i valori del Paese nel terzo millennio; Confermano che i Massoni italiani, insieme a tutte le forze democratiche della Nazione, si impegneranno strenuamente non solo per difendere ma anche per affermare i valori di libertà, uguaglianza, fratellanza, solidarietà e tolleranza. Il Gran Maestro Gustavo Raffi Rimini, 4 aprile 2003 l’attenta analisi della situazione mondiale odierna e per le profonde riflessioni sugli argomenti da essa affrontati. Dopo una breve introduzione sul carattere della Massoneria delle origini in rapporto al contesto storico dell’epoca, il Gran Maestro ha spiegato che “nella moderna società, in un maturo contesto democratico, ove risultano oltremodo saldi i principi fondanti il diritto di associazione e di libero confronto, garantiti dalla carta costituzionale come dagli stessi fondamenti giuridici dell’Unione Europea, la Massoneria non ha alcuna ragione di essere occulta o segreta, né di coltivare atteggiamenti di aristocratica sfuggevolezza”. “Noi non ci nascondiamo - ha continuato il Gran Maestro - né desideriamo operare nell’ombra. Giacché ricerchiamo la luce, è alla luce della società che intendiamo operare nel pieno rispetto Erasmo Notizie 7-8/2003 Pagina 5 assemblea annuale di gran loggia speciale delle regole democratiche. La nostra Istituzione - non lo si dimentichi - è infatti riconoscibile pubblicamente, attraverso le sue sedi, i suoi indirizzi, i suoi organi di stampa, la sua struttura direttiva, nonché attraverso l’azione continua svolta dai suoi membri che operano pubblicamente, anche e soprattutto nella loro qualità massonica, nella società italiana. La tanto millantata riservatezza vale oggi solo per la dimensione esoterico-rituale, che per noi costituisce la chiave essenziale dell’esperienza massonica, ovvero quella che stimola un uomo già maturo a ritornare sui suoi passi per interrogarsi, attraverso l’esperienza iniziatica che da Apprendista lo porta a divenire Maestro, su principi e fondamenti spirituali e filosofici di ordine essenziale per il perfezionamento della sua esistenza umana. Sarà poi questo stesso individuo, messo di fronte ai grandi interrogativi sui quali la Massoneria gli darà occasione di meditare, a darsi, in piena libertà, le risposte finali”. Per queste ragioni il Gran Maestro Raffi è convinto che la società, oggi in particolare , debba poter conoscere la realtà massonica che ha un suo compito da realizzare e cioè “quello di favorire, attraverso la sua continua educazione al dialogo, alla tolleranza ed alla fratellanza, la costruzione di processi di crescita e maturazione della cultura democratica e dei principi contenuti nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo”, attraverso la totale realizzazione delle prerogative delle organizzazioni internazionali preposte a tale ruolo - prima fra tutte l’Onu - che dovranno effettivamente operare per l’eliminazione delle cause dei conflitti. Aquesto punto l’allocuzione è entrata nel vivo del tema della manifestazione con uno riferimento significativo all’attuale situazione internazionale. Il Gran Maestro ha ribadito con forza la necessità che la Massoneria non sia insensibile alle sofferenze dell’Umanità ed alle contraddizioni del mondo, pur rimanendo naturalmente estranea a qualsiasi coinvolgimento sul piano politico e religioso. “Parlare allora di diritto alla felicità proprio in questi giorni - ha detto ancora - vuol dire, anche se forse il tema potrebbe apparentemente stonare, parlare della responsabilità dell’uomo e della civiltà di fronte alla barbarie dell’irrazionale. La ricerca del bene, platonicamente inteso, non è infatti un tema pubblicitario del marketing massonico, ma un compito, se volete, istituzionale della nostra Comunione. Il bene infatti dovrebbe rappresentare per i Massoni proprio il fine ultimo, forse irraggiungibile, della loro opera: quello per cui, come dicono i nostri Rituali, si scavano profonde cavità al vizio, mentre si cerca di operare per il bene ed il progresso dell’Umanità. Sarà allora chiaro a tutti che, in questa driana Neri, presidente del consiglio provinciale di Rimini Ringrazio tutti e vi porto il saluto del consiglio provinciale e non volevo farvi, lo dico subito, un discorso di rito. Personalmente è il terzo anno che partecipo a questi vostri incontri e devo dire che l’idea che avete avuto di aprirvi alla società e dedicare dei momenti ad altri che non fanno parte della Massoneria ha fatto sì che in molte persone che vi hanno conosciuto sia caduto quell’alone di sospetto o di mistero che ovviamente lo sconosciuto crea sempre. Vi ringrazio per questa idea e vi ringrazio anche per avermi invitato a partecipare perché ogni volta nell’allocuzio ne del vostro Gran Maestro io mi ritrovo a riflettere su me stessa, su come vivo la vita quotidiana, su quanto dei valori che voi volete si realizzino, e per il bene di tutti. Questi vostri momenti ci costringono a guardarci dentro e ci costringono comunque a sentirci e ad essere sociali, a non pensare solo a noi stessi ma pensare anche agli altri. Il tema di questa serata che è il diritto alla felicità, nell’allocuzione del Gran Maestro, è stato molto emozionante, perché in effetti è un momento storico parti colare, i venti di guerra sorvolano il mondo e metà del mondo sta morendo di fame, di sete e per malattie. Ovviamente sembra assurdo porre questa tematica ma io credo che dentro i valori che voi predica te, appunto solidarietà e uguaglianza, vi sia per ciascuno di noi un impe gno importante: fare sì che il diritto alla felicità - come sai diceva - sia per tutti. Con questo concludo, ringrazio il vostro Gran Maestro per avermi dato questa occasione, spero di averne altre e che continuiate, perché vengo volentieri e vi ascolto sempre con piacere. Vorrei in più ringraziare due vostri Fratelli di Rimini, l’avvocato Calderisi e l’avvoca to Cecconi, che mi hanno convinto la prima volta a partecipare e li ringrazio, perché con voi è sempre un arricchimento personale. ossana Di Bello, sindaco di Taranto e vice presidente dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia - Vi ringrazio per l’invito perché è stato bellissimo partecipare a questo incontro, è stato molto bello ascoltare la relazione del Gran Maestro, una rela zione ricca di spunti dei quali indipendentemente dal condividere tutto quello che è stato detto, resta almeno in me, in qualità di responsabi - presidente Adriana Neri che, come individuo, porto avanti. Cosa che già dalla prima volta che ho partecipato, devo dire, mi sono stupita, mi capitasse perché avviene un fenomeno per me strano. Mentre quando si fa un discorso politico si dele ga poi ad altri la responsabilità di attuare la solidarietà, l’uguaglianza, il diritto alla felicità, in momenti come questi non si delega a nessuno, si prendono le responsabilità personali. E questo tutte le volte mi crea delle crisi, mi provoca dei momenti di emozione, cosa che anche normalmente non vivo, essendo una che vive nella politica, che vive nelle istituzioni. Credo che questo tipo di iniziative debbano continuare perché voi portate avanti dei valori in una società che ha una crisi di valori, dove la solidarietà non esiste più, dove l’individuo diventa individualista, dove l’es sere umano non è più sociale ma singolo e lotta per il proprio bene e non sindaco Rossana Di Bello Pagina 6 Erasmo Notizie 7-8/2003 assemblea annuale di gran loggia speciale Gran Loggia, non si voleva parlare di edonismo, né di un pacioso e opulento benessere, scambiato per felicità. Abbiamo piuttosto lanciato una sfida nella speranza di raccogliere e aggregare intelligenze e sensibilità intorno al tema del diritto a quella felicità possibile, ma per molti negata, sia nella ricca Europa, sia in altre parti meno fortunate del mondo”. “La nostra attenzione - ha proseguito il Gran Maestro - è storicamente stata rivolta sia agli aspetti materiali del degrado della vita umana, sempre più manifesti attraverso le nuove forme di povertà diffusesi anche nel ricco Occidente e nel nostro Paese, sia a quelli di ordine spirituale, visibili nel progressivo distacco dall’impegno civile e dalla solidarietà che il possesso di una pseudo-felicità materiale propone. La costruzione di una società giusta, democratica, civile, rispettosa delle diversità ed allo stesso tempo sicura per tutti, ci sembra quindi un passo fondamentale per costruire il diritto alla felicità che, anche quando può essere egoisticamente soddisfatto, non lascia mai del tutto serena la coscienza di chi ha occhi per vedere l’ingiusta sofferenza altrui. In questo contesto - ha precisato vogliamo ribadire che tale felicità richiede strumenti continui, non solo attraverso la costante sorveglianza delle risorse naturali ed ecologiche del le degli enti locali, un forte senso di responsabilità delle nostre azioni quotidiane, azioni che in qualche maniera possono determinare un cam biamento nella direzione che è stata indicata, una direzione che tutti noi non possiamo che condividere perché ambire alla felicità e soprat tutto dare il proprio contributo affinché questa felicità sia patrimonio di una umanità la più allargata possibile, è indiscutibilmente è un qual cosa che non possiamo che condividere anche se, a volte, esistono le contraddizioni delle nostre azioni ed ecco perché vado via arricchita da tutto questo e con questo senso di responsabilità che mi auguro possa migliorare la mia come l’altrui azione quotidiana. iampaolo Bettamio, senatore, vice presidente della Commissione permanente per l’industria, il commercio ed il turismo - Anch’io ringrazio per l’invito che mi è stato rivolto al quale vorrei però associare un ringraziamento particolare per l’amico avvocato Cecconi che è un vero e proprio ambasciatore all’esterno e alla puntualità dell’avvocato Calderisi che ci consente di ritrovar ci in un ambiente dove tutto funzio na alla perfezione. Io vorrei sottoli neare che il tema che è stato scelto per queste giornate, cioè la felicità, è molto opportuno proprio in questo periodo come è stato già rilevato. Noi cerchiamo di dare una risposta, una definizione al concetto di felici tà dopo che questo concetto ha attraversato per lunghi secoli delle senatore Giampaolo situazioni assolutamente contrad Bettamio dittorie. Noi ricordiamo tutti quello che abbiamo studiato al liceo classico, le traduzioni dei poeti e filosofi greci e romani. Poi ricordiamo la storia dell’umanesimo e adesso, noi uomini della modernità o della post-modernità stiamo analizzando e vedendo come il concetto di felicità possa definirsi e come possa anche adeguarsi al nostro essere uomini della modernità o della post moder nità. Io credo che il significato che va più vicino e che è più drammati camente attuale di questo concetto sia quello che evoca l’armonia, non soltanto della persona con se stesso, che è molto difficile, ma l’armonia della persona nel contesto sociale nel quale opera, nel quale ha rela - Paese, ma anche e soprattutto attraverso il ruolo civile ed educativo che svolge tutta la macchina scolastica, dall’asilo all’università”. Infatti, secondo il Gran Maestro, “una società incapace di generare una cultura di rispetto, tolleranza, ma anche tale da garantire il più elevato accesso alla conoscenza anche alle categorie più deboli si incammina su una strada pericolosa, certamente lontana dal nostro ideale di felicità, di giustizia ed equilibrio sociale”. L’allocuzione si è conclusa con un’esortazione: “La luce che il Massone cerca e dovrebbe trovare nel Tempio, e di cui aveva avuto oggi solo una certa vaga contezza, va portata all’esterno, attraverso un’azione non solo di solidarietà, ma attraverso una cultura della felicità, intesa come eudaimonia, come gioia e saggezza ispirate e quindi giammai come egoistica esaltazione del piacere e del benessere di pochi né come privilegio di una ristretta cerchia indifferente al dolore degli altri: ciò affinché trionfino il bene e la ragione, che non sono altro che la manifestazione sublime del divino fattore, il Grande Architetto dell’Universo”. (Il testo integrale dell’allocuzione verrà pubblicato nel numero 2/2003 di “Hiram”). zioni e correlazioni con i suoi simili. E secondo questo concetto di armo nia, che evoca la convivenza sociale e la tolleranza, ci accorgiamo che stiamo combattendo con fattori che non consentono né tolleranza e nemmeno armonia. Faccio riferimento a quella cattiva traduzione che noi abbiamo fatto del precetto evangelico di condurre una vita buona, noi l’abbiamo tradotto con la vita agiata, con la ricerca del benessere, del profitto. E’ su questa cattiva traduzione che l’armonia, o se voglia mo, la felicità viene inquinata. Poi abbiamo il portato della nostra civil tà, l’individualismo, cioè l’esasperazione dell’io. Oggi parliamo tutti alla prima persona singolare, pochi parlano alla prima persona plurale. Io ho passato metà della mia vita all’interno delle comunità europee e non fui affatto contento quando si cambiò il nome e da comunità euro pea si parlò di unione europea, perché noi avevamo sostituito un con cetto giuridico politico, quello di unione, ad un concetto di valore, quel lo di comunità che evoca la persona che, se non altro per la sua aspira zione all’eternità, è un valore. Ecco perché ritengo che sia opportuno, proprio in questo momento dove l’egoismo, la disuguaglianza, l’intolle ranza sono eclatanti, avere riflettuto come voi avete fatto, e non è stato una invasione nella politica aver riflettuto sull’Onu, perché vede te, anche qui noi dobbiamo cambiare qualche concetto tradizionale, il concetto di democrazia, quello che giuridicamente e filosoficamente è consacrato nei nostri testi. E’ un concetto sacrosanto, ma quando noi dalla politologia passiamo alla politica, forse, qualche volta, dobbiamo portare qualche violenza al concetto di democrazia e dire, come il Gran Maestro ha detto o ha lasciato capire, che il principio di “una personaun voto” è altamente democratico e non regge al compito internaziona le di una organizzazione che invece deve fare i conti con dei blocchi. Ecco perché l’avere sollecitato provocatoriamente una riflessione sulla felicità non è aver scelto un argomento in un momento stonato, al con trario, è avere scelto un argomento obbligando una riflessione su dei temi che mai come in questo periodo hanno una attuale drammaticità. Vi ringrazio per questo stimolo, per avere anche sottolineato come ha fatto stamattina il mio amico Meluzzi con alcuni concetti sull’etica, sulla religione, sulla democrazia che sono molto importanti. Vi ringrazio per questo e la mia testimonianza e il ringraziamento per questa parte cipazione è che tutti noi, a tutti i livelli nei quali siamo chiamati ad ope rare, possiamo fare in modo che la felicità intesa come armonia, che l’armonia intesa come tolleranza, che la tolleranza intesa come aiuto all’altro, possano essere il principio ispiratore per l’oggi, per quella post-modernità nella quale ci stiamo incamminando. Erasmo Notizie 7-8/2003 Pagina 7 assemblea annuale di gran loggia speciale Grandissima partecipazione dei Fratelli ai Lavori Rituali. Le delibere adottate Passano con due terzi dei voti le modifiche alla Costituzione a Gran Loggia, con una maggioranza schiacciante, ha approvato le modifiche costituzionali che reintroducono la rieleggibilità del Gran Maestro uscente e che fissano il medesimo principio per i membri di Giunta. Alla scadenza sarà, dunque, possibile a tutti i componenti dell’Organo di Governo di candidarsi alla medesima carica in precedenza ricoperta per un secondo mandato, senza dover soggiacere alla regola illogica che consentiva la sola rieleggibilità differita. In altri termini, mentre tutti i membri di Giunta potevano concorrere sine die alla medesima carica, al Gran Maestro erano inibiti due mandati consecutivi, essendogli imposto un intervallo temporale, pari alla durata dell’incarico, per poter riproporre la propria candidatura. Ma al di là del dato normativo, la Gran Loggia del 2003 ha segnato un'ulteriore significativa svolta nella vita della Istituzione. La riforma è nata, infatti, per iniziativa di base ed è stata inserita all’ordine del giorno della Gran Loggia, ai sensi dell’art. 86 Reg., sulla spinta di oltre 180 mozioni di eguale tenore, votate dalle Logge della Comunione, che hanno aderito all’iniziativa della storica Loggia Ausonia (11) di Torino. A mente dell’articolo citato, ne sarebbero bastate trenta. L’evento di per sé consacra significativamente la presa di coscienza delle Logge e la loro volontà di essere soggetti nel processo decisionale e di trasformazione che aleggia nella Istituzione. I risultati del voto, come si evince dal prospetto riepilogativo (in basso), comprovano che la riforma ha ottenuto consensi unanimi in tutte le circoscrizioni, salvo irrilevante eccezioni, che confermano la regola, raggiungendo la maggioranza qualificata dei 2/3 dei voti espressi. Tale risultato induce ad una ulteriore riflessione di carattere morale: il popolo massonico ha comprovato la propria maturità, bollando senza appello quanti, ancora una volta, avevano fatto ricorso ai metalli, rappresentati dalle lettere anonime, dai falsi storici e dai cosiddetti pareri costituzionali di soggetti estranei alla Comunione, per bloccare la proposta di riforma, in luogo di dibattere fraternamente e con saggezza, in pubblico confronto, le proprie tesi contrarie. Costoro e solo costoro sono stati sconfitti. In apertura il Gran Maestro aveva, peraltro, denunciato con vibrate parole il pericolo dell’assuefazione ed acquiescienza a tali comportamenti, affermando testualmente: “non è il ricorso a questi sistemi sleali di lotta che ci deve scandalizzare, bensì il fatto che le coscienze non si ribellino”. Il dibattito composto, sereno e rispettoso delle diverse posizioni, che ha fatto da cornice alle votazioni, è stata, dunque, la miglior risposta di una Famiglia attenta e matura, che, attraverso i propri Maestri Venerabili, ha saputo esprimere liberamente le proprie autorevoli decisioni. Le altre decisioni Nel corso dei lavori della Gran Loggia sono state adottate altre importanti delibere. Una riguarda la modifica degli articoli 3-3° e 4° comma e 19 del Regolamento relativi alle pratiche amministrative delle iniziazioni e riammissioni al Grande Oriente d’Italia. Con l’introduzione del nuovo testo normativo sono stati ridotti di un terzo i tempi delle procedure, portando a 30 i giorni per l’esposizione delle domande e delle date delle votazioni nelle bacheche delle case massoniche degli Orienti e dei Collegi Circoscrizionali, mentre sono scesi a 60 quelli per l’esaurimento dell’iter complessivo. In questo senso l’iter procedurale sarà sicuramente più agile ed eviterà inutili lungaggini burocratiche, senza incidere sulla serietà delle “tegolature”. Altre decisioni interessano poi i riconoscimenti internazionali della Gran Loggia di Armenia, Prince Hall del Colorado (rinviamo al pros simo numero maggiori informazioni), Sinaloa in Messico, Stato di Amapà in Brasile, Regno del Marocco, Niger, Lituania, Lettonia e Serenissima Gran Loggia di San Marino. Le Logge della Comunione hanno infine deliberato nell’ambito della Gran Loggia 2003 la nomina a Gran Maestri Onorari dei Fratelli Ernesto D’Ippolito, Vincenzo Racugno, Pietro Sparvieri e Francesco Spina. Pagina 8 Erasmo Notizie 7-8/2003 assemblea annuale di gran loggia speciale Oltre venticinque le delegazioni estere presenti. I messaggi dei rappresentanti Onore e gloria al Grande Oriente nche quest’anno una foltissima rappresentanza di Obbedienze massoniche estere ha caratterizzato l’Assemblea di Gran Loggia che ha registrato la presenza di più di venticinque delegazioni. Hanno partecipato ospiti ormai consolidati ma anche nuovi invitati la cui presenza a Rimini ha testimoniato la forte espansione dei rapporti del Grande Oriente in tutto il mondo. Una conferma della validità del nuovo indirizzo della Comunione, sancito anche sul piano internazionale attraverso gli affettuosi indirizzi di saluto espressi dai rappresentanti delle Gran Logge che hanno gremito l’Oriente del Tempio (foto) la mattina della giornata conclusiva della Gran Loggia 2003. In questo numero di “Erasmo Notizie”, a differenza delle passate edizioni che hanno riportato la cronaca dell’Assemblea di Gran Loggia, abbiamo preferito dare ampio spazio a questi interventi per documentare la reale considerazione ed il prestigio che il Grande Oriente d’Italia ha raggiunto, negli ultimi anni, ovunque. Sono tantissimi, uno per ogni rappresentanza, e li proponiamo ai nostri lettori secondo l'ordine degli interventi nei Lavori nel Tempio. Gran Loggia del Distretto di Columbia (Washington, DC) Gran Maestro Jules S. Tepper, ex Gran Maestro e Presidente della Commissione per le Relazioni Internazionali Robert B. Heyat, ex Gran Maestro Jerold J. Samet. Delegazione della Loggia “Italia” di Washington - I Fratelli Oscar Bartoli (Maestro Venerabile), Gary Cooper, Max Ullmann, Luigi Ardino, Renato Mezzatenta, Aldo Nicolosi, Ivano Carlesi, Franco Bernazzani, Gerhard Meinzer, Max Bartoli. Il saluto - Gran Maestro Raffi e Fratelli tutti, rappresento la Gran Loggia di Washington D.C. e ho un’esperienza pluriennale di cono scenza sia di voi che del vostro lavoro instancabile. E’un dato di fatto che un anno fa noi abbiamo aperto la Loggia “Italia” e quest’anno faremo gemellaggi con vostre Officine. Il saluto del rappresentante della Gran Loggia di Armenia in delegazione con la Gran Loggia del Distretto di Colombia - Venerabilissimo Gran Maestro sono molto onorato e felice di partecipare a questa Gran Loggia e porto le felicitazioni del nostro Gran Maestro dell’Armenia Cristopher Sakian e, a Voi, la nomina a Gran Maestro Onorario della Gran Loggia d’Armenia facendovi dono del medaglione di questa carica. Gran Logge Unite di Germania Gran Maestro Alfred Koska, Gran Segretario Hans-Jörg Werth e Gran Rappresentante Dieter Schnabl. Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, carissimi Fratelli, vi porto i saluti più cordiali dei Fratelli delle Gran Logge Unite di Germania. Vi auguriamo in futuro ancora successo nella costruzione del Tempio del Il Gran Maestro Raffi con alcuni rappresentanti delle delegazioni estere Conferenza Mondiale delle Grandi Logge Segretario Esecutivo Thomas Jackson Il saluto - Gran Maestro e Fratelli tutti, sono orgoglioso di dirvi che il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e tutta la Comunione italia na sono parte viva della fratellanza universale. Sono testimone di que sto e vi dico che se proseguiamo su questo cammino noi potremo ar ri vare all’universalità e alla globalità di questo legame. Se voi pensate di non essere all’altezza di questo vuol dire che abbiamo ancora tanto lavoro da fare e quindi vi faccio i miei auguri per questo. Erasmo Notizie 7-8/2003 Pagina 9 assemblea annuale di gran loggia speciale l’umanità e di questa catena indissolubile che onorerà anche le nostre due Gran Logge in avvenire. Gran Maestro, posso chie dere il permesso di consegnare ad un fratello della tua Gran Loggia il diploma della Croce di merito in oro che gli è stata assegnata? E’ un amico sincero, un fratello che ha fatto moltissimo per la collaborazio ne e l’intesa delle nostre due Gran Logge: il Fratello Massimo Bianchi. Gran Loggia d’Austria Gran Maestro Michael Kraus Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, carissimi Fratelli tutti, porto i saluti non solo di una Gran Loggia vicina, ma di una Gran Loggia che è particolarmente amica del Grande Oriente d’Italia. La Gran Loggia d’Austria ha aiutato il Goi fin dall’inizio e lo farà anche in futuro. La nostra storia e la nostra posizione geografica ci impegnano a costruire ponti, non solo verso l’est ma considerando i fenomeni della storia attuale, anche verso l’ovest. Si può andare al successo solo se si costruisce su fondamen - ta solide e se si hanno dei partners di fiducia; il Grande Oriente d’Italia ci ha dato un esempio in questi giorni di cosa significhi fondamenta solide. La nostra amicizia non si fonda solo su delle parole ma su fatti concreti e sarò contento di rivedervi presto a Trieste. Gran Loggia d’India Gran Maestro Dilip Udeshi, Gran Rappresentante Adriano Moscatelli. Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, vi porto i più cari saluti dalla Gran Loggia d’India. La nostra Gran Loggia ed il Grande Oriente d’Italia hanno ottime relazione, specialmente da quattro anni a questa parte. I Fratelli indiani vogliono talmente bene al Gran Maestro del Goi che lo considerano ormai un Fratello indiano. Così ho deciso, caro Gran Maestro, di farti membro onorario della Gran Loggia dell’India. (Il Gran Maestro indiano in questa occasione è stato invece insignito dell’onorificenza di Giordano Bruno, classe oro, ndr). Gran Loggia di Lussemburgo Gran Maestro Victor Gillen, Gran Rappresentante Liborius Ceran. Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, ringrazio per l’invi to e vi porto i più fraterni saluti dei Fratelli della Gran Loggia di Lussemburgo. Noi ammiriamo i tuoi successi, il modo come il Grande Oriente d’Italia prosegue il suo cammino nella Massoneria europea. Ti prego di rimanere su questa strada perché avete appoggio di tutti i Fratelli. Come vedi, carissimo Gustavo, il mio italiano è sempre migliore perciò ti prego di rimanere ancora Gran Maestro così che anch’io possa perfezionarmi. Gran Loggia Svizzera Alpina Gran Maestro Alberto Ménasche, Grande Oratore Mauro Pedretti, Gran Tesoriere Michele Frigerio, Gran Rappresentante Lorenzo Testa. Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Dignitari, Fratelli tutti, lascia te che io esprima la mia soddisfazione di rivedere amici fraterni che spes so hanno condiviso con noi della Gran Loggia Svizzera Alpina le pene di una vita massonica travagliata, ma che con noi hanno potuto trarre sol lievo e stimolo per continuare sulla strada che abbiamo liberamente scel to. Una strada difficile ma proprio per questo entusiasmante, perché ci costringe ad investire le nostre migliori energie in ideali che sono al di sopra di ogni situazione contingente, che non dovrebbero essere profana ti da interessi personali o dall’ambizione. Questo incontro non ci dà solo la possibilità di rinverdire relazioni fraterne ma anche per dare vigore alla nostra azione che ci vede ogni giorno impegnati nella difesa e nella promozione di quei principi che noi proclamiamo con la forza suadente dell’esempio. La Massoneria non può essere rifugio dove si attenuano le nostre frustrazioni, con l’appagamento dei nostri smodati desideri di onori e di poteri. Essa è la scuola dove noi possiamo trarre ispirazione e forza per un comportamento volto a indurci a chinarci sull’umanità, per aiutarla nel cammino verso la realizzazione della giustizia e delle sue legittime speranze. Se noi analizziamo il senso profondo dei nostri ritua li, ci rendiamo conto che lo scopo del nostro perfezionamento non è quel lo di accaparrarsi i meriti per creare motivi di ricompensa bensì di sti molare la nostra intelligenza a contribuire alla liberazione di noi stessi affinché sia possibile contribuire alla liberazione dell’Umanità. Anche a questo servono le visite reciproche tra le nostre Grandi Logge perché così riusciamo a comprenderci meglio, a capire certe situazioni che spesso sono al di fuori della nostra esperienza. Io sono certo che ognuno di noi ricorderà questo momento come una felice occasione in cui una fraterna amicizia che per noi del Canton Ticino affonda le sue radici nella storia è stata arricchita e da una maggior e migliore comprensione. La Gran Loggia Svizzera Alpina per il mio tramite è lieta di augurare a tutti voi e al Grande Oriente d’Italia - nel quale noi vediamo il fedele custode della tradizione muratoria in Italia - pace, serenità ed un avvenire radioso. Pagina 10 Erasmo Notizie 7-8/2003 assemblea annuale di gran loggia speciale Gran Loggia del New Jersey Gran Maestro Larry S. Plasket, Gran Rappresentanti George Stallone e Armando Stavole, Fratello Richard Goldnick, presidente del “Police Square Club”. Il saluto - Gran Maestro Raffi, Fratelli all’Oriente e Fratelli tutti, vi porto i saluti dei 32mila Fratelli del New Jersey. E’uno dato di fatto che io mi senta di condividere con piacere questa giornata con tutti voi, come di par tecipare con tutti i Fratelli delle altre parti del mondo che dimostrano quanto è grande la universalità della Massoneria. Io sono orgoglioso di essere il Gran Maestro del New Jersey più che altro per il gran bel lavoro che posso fare con i miei Fratelli e penso che sia la stessa cosa per te, per - ché mi sto accorgendo della grande bellezza, della universalità e dell’a more fraterno che esiste fra di noi e la stessa cosa vedo che sta avvenen do fra di voi. Grazie per la grandissima e generosa ospitalità nonché per la meravigliosa esperienza che mi avete dato la possibilità di condividere. Dio benedica voi, Dio benedica la Massoneria. Gran Loggia dell’Illinois Gran Cancelliere Howard L. Graff Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro Raffi, e Fratelli tutti, questa è la seconda casa per me. Data la mia esperienza nel girare il mondo, mi sto accorgendo della grande crescita della Massoneria, ma non dovuta a se stessa, ma quanto a leaders come te. Tu stai perseguendo la strada di costruire questa grande leadership. Grazie per la tua amicizia e grazie a te che sei un gran massone: il mondo ha bisogno di grandi massoni come te. Viva la Massoneria italiana, viva la Massoneria del mondo. (Per l’occasione, il Gran Maestro Raffi ha conferito al Gran Cancelliere Graff l’onorificenza Giordano Bruno, classe Oro, ndr). Gran Loggia di Spagna Assistente del Gran Maestro Ramon Viñals i Soler Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, carissimi Fratelli tutti, vi porto un caldo e affettuoso saluto dalla Spagna. Il mio Gran Maestro avrebbe voluto essere qui tra noi ma si è recato in Messico per un impegno urgente alla Conferenza massonica Ibero-americana, urgente perché in un simile frangente mondiale noi non possiamo rimanere insensibili ai grandi pro blemi che ci assillano e minacciano i nostri ideali di libertà, tolleranza, giu stizia e difesa dei diritti. Oggi più che mai ci domandiamo come sia possi bile costruire il nostro Tempio della Fratellanza universale. Noi ci augu riamo e ci adoperiamo affinché i Massoni dell’Europa possano fare qual cosa di reale e concreto che non sia soltanto parlare tra noi. Come minimo, noi della Spagna pensiamo che saremmo felici di vedere realizzato un inter vento umanitario della Massoneria europea in aiuto di chi oggi soffre per la guerra. Venerabilissimo Gran Maestro, vi porgo come ossequio dalla Spagna questi libri che sono la conclusione del nuovo Simposio interna zionale della Massoneria spagnola con una particolare dedica del nostro Gran Maestro che dice: “In questo momento in cui la tolleranza e l’amore fraterno sono più necessari che mai, speriamo che la Luce del Grande Architetto ci illumini e possa condurci a stabilire una catena d’unione che abbracci tutta l’umanità. Ricevi, Venerabilissimo Gran Maestro, il saluto più fraterno della Gran Loggia di Spagna e che i nostri legami durino per sempre. Cordialmente, con il triplice fraterno abbraccio, il Gran Maestro”. Gran Loggia di San Paolo del Brasile Gran Segretario per le Relazioni Internazionali Giulio Cesare Cortese. Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro Raffi, Fratelli tutti, sono Giulio Cortese e vengo dal Brasile. Porto a nome dei 18mila Fratelli di San Paolo e dei 300mila Fratelli brasiliani un omaggio non solo al Grande Oriente d’Italia ma soprattutto al Fratello Gustavo Raffi che, come si può vedere oggi per la presenza delle delegazioni straniere, è un Fratello che ha conquistato ognuno di noi, che ha conquistato uno spazio nel mondo in ragione della sua persona, in ragione del suo esse re, in ragione della sua credibilità e dei suoi successi che ha recato lustro non solo alla Massoneria italiana ma direi alla Massoneria mon diale attraverso esempi edificanti; il suo contributo ha aperto nuove prospettive e delineato nuovi orizzonti per noi Massoni. In ogni Paese abbiamo le nostre peculiarità, abbiamo i nostri problemi e a volte non si riesce a cogliere l’universalità del messaggio della Massoneria come si dovrebbe e potrebbe fare. Gustavo Raffi ci porta l’idea della vera glo - balizzazione, della vera catena d’unione in tutto il mondo, per tutti gli ideali massonici che devono essere sì uguali per tutti i Paesi, per tutti gli uomini, per tutte le razze, senza frontiere e senza demarcazioni geo grafiche di Stati. Io ti porto la più importante onorificenza, l’unica e la terza che si distribuisce in Brasile: una ce l’ha il Presidente della Repubblica, l’altra ce l’ha il nostro Gran Maestro Pietro Gagliardi che ti manda un abbraccio fraterno e la terza ce l’ha Gustavo Raffi. Erasmo Notizie 7-8/2003 Pagina 11 assemblea annuale di gran loggia speciale Grande Oriente dei Paesi Bassi Gran Segretario Fred Andrioli Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, cari Fratelli tutti, l’altro ieri mi sono messo in cammino per la strada della felicità perché sono venu to a Rimini per assistere alla Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia. Vorrei dare i saluti del mio Gran Maestro e di tutti i Fratelli olandesi e ringraziare per la vostra ospitalità. Ho portato un regalo piccolo, è una medaglia del terzo grado fatta da un artista massone olandese, le altre volte abbiamo dato quelle del primo e del secondo. Se avessi studiato meglio la vostra lingua potrei spiegare la simbologia ma tanti massoni dicono che non bisognerebbe spiegare la simbologia massonica. Gran Loggia Legale/Regolare del Portogallo Gran Maestro José Anes, Gran Segretario Victor Duarte. Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro Gustavo Raffi, dato che parlo molto male l’italiano, vorrei essere molto sintetico. La Gran Loggia del Portogallo ha attraversato un momento molto difficile ma abbiamo sem pre trovato l’appoggio solidale e fraterno del Grande Oriente d’Italia e in particolare del suo Gran Maestro. Ti ringrazio di aver ricordato ai Fratelli di tutto il mondo che la Massoneria comincia nell’uomo ma termina nella società. Grazio Gustavo, un abbraccio fraterno. Gran Loggia Nazionale di Romania Gran Maestro Gheorghe Comanescu, Primo Gran Sorvegliante Silviu Dopan, Fratelli Gabriel Homotescu e Gheorghe Florea. Il saluto - Carissimo Gran Maestro, carissimi Fratelli, veniamo dalla Romania e vi portiamo i nostri fraterni saluti convinti che ai lavori della vostra Gran Loggia noi veniamo a condividere la Luce che assieme cer chiamo. La nostra delegazione è molto numerosa vi preghiamo di crede re che qualcuno è rimasto anche a casa, non siamo venuti tutti. Quando torneremo a casa gli diremo quanto bene ci siamo sentiti in mezzo a voi. In prossimità delle festività pasquali, vi auguriamo una Pasqua felice a voi e a tutte le vostre famiglie. Grazie di tutto. Gran Loggia di Russia Gran Maestro Dmitriy Denisov, Secondo Gran Sorvegliante, Alexander Krauter, Grande Oratore Roman Gorodnitsky, Gran Segretario Alexander Kondyakov, Gran Segretario Aggiunto Vladimir Nikitin, Fratello Vladimir Kulikov della Loggia “Phoenix” di Mosca. Il saluto - Gran Maestro, Fratelli tutti, lasciami portare le congratulazio ni di tutta la congregazione fraterna. Permettimi di portare i miei ringra ziamenti dalla Gran Loggia di Russia per la partecipazioni a questi lavori. Ti porto quindi gli auguri miei personali e di tutti i Fratelli della Russia. Gran Loggia del Quebec-Canada Primo Gran Sorvegliante Joel Bonn Il saluto - Saluti dal Canada al Venerabilissimo Gran Maestro. Ti porto i fraterni saluti dalla Gran Loggia del Quebec-Canada e voglio dire “Buongiorno Italia”. Il Quebec ha 42mila laghi e possiamo dire che l’Italia può stare in tre di quei laghi, ma l’Italia è molto grande nel nostro cuore. Ti ho portato tre regali: il primo è la bandiera del Canada con la foglia dell’acero, e ho portato anche tre bottiglie di sciroppo di acero. Il terzo regalo è una storia della Gran Loggia del Quebec. Nel giorno di San Giovanni il 24 giugno, in Quebec noi facciamo l’elevazione del terzo grado in cima ad una montagna e c’è spazio per tutti i presenti qui. Gran Loggia di Slovenia Gran Maestro Miran Rems, Gran Segretario Viljem Kern. Il saluto - Gran Maestro, Fratelli tutti, noi siamo molti vicini ma non so par lare in italiano e parlerò in inglese. Ti porto i più cari saluti dei Fratelli slo veni e per il supporto che tu ci stai dando per la nostra crescita massonica in Slovenia. Camminando nel tempo, abbiamo trovato nella nostra strada tanti Fratelli ed in futuro, sono certo, ne incontreremo, quindi possiamo dire che la fratellanza è eterna. E’la storia che fa le frontiere, così abbiamo deci so di rompere questi confini e in giugno noi avremo a Trieste un incontro a tre lingue chiamandolo “Fraternità senza limiti”. Caro Gustavo grazie. Gran Loggia di Croazia Gran Maestro Radovan Horvat, Gran Maestro Aggiunto, Zelimir Mesaric, Primo Gran Sorvegliante Byan Sober. Il saluto - Gran Maestro, Fratelli tutti, è per me un grande onore potere essere qui a rappresentare la Gran Loggia di Croazia in un momento così solenne e importante. Come vostri vicini, dall’altra sponda dell’Adriatico, seguiamo con grande interesse la vostra apertura ed il rinnovamento della Libera Muratoria e spero che un domani anche noi in Croazia potremo fare altrettanto seguendo i vostri passi. La nostra Rispettabile Loggia “Ormus” all’Oriente di Fiume ha dei legami molto stretti con le Logge del Grande Oriente d’Italia di Trieste e del Friuli e mi auguro che questo si rifletta anche nei rapporti delle nostre Grandi Logge. A nome della Gran Loggia di Croazia e mio personale accettate Venerabilissimo Gran Maestro, i più sentiti auguri affinché la Libera Muratoria possa svi lupparsi sempre più in Italia e nel mondo. Gran Loggia di Moldavia Assistente del Gran Maestro Werner Olm, Gran Rappresentante Roberto Luparelli, Fratello Robert de Franceschi. Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, vi porgo dalla Gran Loggia della Moldavia i migliori saluti da parte del Gran Maestro e di tutti i Fratelli. Mi sembra ancora ieri quando eravamo preoccupati per il riconoscimento, vedo qui in sala moltissimi Fratelli che ci hanno aiutato. Sono ancora fresco di ottimi ricordi per i momenti di allora e per questo noi abbiamo un piccolo pensiero per la vostra Gran Loggia spe rando in tal modo di poter vedere la vostra luce fino alla Moldavia. Gran Loggia Regolare “Yugoslavia” Gran Maestro Srdjan Stankovic,. Gran Segretario Mladen Vratonjic. Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, Rimini è stato un posto di ispirazione per molti popoli dell’est. Ciaikowskij ha scritto le musi che per “Francesca da Rimini”. Il nostro nome è Gran Loggia “Yugoslavia”, ma per me è come dire gente del sud Europa e dell’est Europa. Grazie per l’ospitalità, mi sento come a casa qui. Ti auguro un grande successo sia nel nostro mondo massonico che per il perseguimento della felicità. Gran Loggia di Bulgaria Gran Maestro Boris Sarandev, Gran Segretario Nikola Belopitov. Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Carissimi Fratelli tutti, per noi Liberi Muratori della Bulgaria è stato sempre un privilegio assistere alla vostra conferenza annuale qui a Rimini. Colgo l’occasione per portarvi i più calorosi saluti dei Liberi Muratori bulgari. Voglio rilevare con compiacimento che due settima ne fa le nostre Gran Logge hanno deposto un’altra pietra nelle fonda menta dei loro reciproci rapporti realizzando un gemellaggio tra la Loggia “Zara” di Sofia e la “Pensiero e Azione” di Milano. Speriamo che l’avvenire ci consenta altre simili iniziative che portino al consoli damento dei nostri rapporti e la saldezza della fraterna catena mon diale. Grazie per l’ospitalità, grazie per l’amicizia. Pagina 12 Erasmo Notizie 7-8/2003 assemblea annuale di gran loggia speciale Gran Loggia del Regno del Marocco Gran Maestro Emile H. Ouaknine, Consigliere per le Relazioni internazionali Danilo Giannetti. Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Grandi Dignitari, Fratelli tutti, siamo venuti a portarvi i saluti della Gran Loggia Reale del Marocco, di sua Maestà Mohammed VI e miei personali, ma oggi più di ogni altra cosa vi vogliamo dire grazie e la Gran Loggia Reale del Marocco vi ringrazia perché con il vostro voto del nostro riconosci mento voi non avete solo riconosciuto la prima Gran Loggia regolare del mondo arabo, multietnica, multiconfessionale, ma avete risposto con fermezza a coloro che chiedono il significato della parola fratel lanza. Avete con il vostro voto annullato la distanza geografica, idea le e culturale che alcuni vorrebbero frapporre fra un paese prevalen temente cristiano e un paese prevalentemente musulmano. Grazie Gran Maestro, grazie Fratelli. Pace. Gran Loggia di Grecia Grande Rappresentante Stefano Colaghis Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro e Fratelli miei tutti, a nome del Gran Maestro e della Giunta della Gran Loggia di Grecia, che ho l’ono re di rappresentare in questa vostra solenne manifestazione, vi porgo un cordiale, caloroso e fraterno saluto. Era nel programma del nostro Gran Maestro di essere presente qui, ma una sua improvvisa malattia lo ha costretto a ricoverarsi urgentemente in ospedale. Venerabilissimo Gran Maestro e Fratelli tutti, è nota la stretta e fraterna collaborazione esi stente tra la Gran Loggia di Grecia e il Grande Oriente d’Italia: sforzi, obiettivi e peripezie comuni ci hanno legato strettamente. Il diritto alla felicità, argomento base di questa manifestazione di Rimini, sottolinea indubbiamente la necessità di orientarsi verso un leale e giusto spirito umanistico, ad uno spirito costruttivo basato non sulle parole fuggenti ma sugli atti umanitari. La Gran Loggia di Grecia segue ininterrottamente questo cammino come viene dimostrato anche dalla sua ufficiale posizio ne sui vari problemi del nostro mondo odierno. Un’epoca come la nostra - in cui le parole hanno perso il loro significato - purtroppo non cessa di dare migliaia di morti e di feriti fra i civili e i bambini ed è sicuro che que sti fatti non possono portare alla felicità umana. La felicità senza pace diventa un’utopia. I vostri pensieri, Venerabilissimo Gran Maestro, espo sti all’apertura del Tempio - venerdì 4 aprile - agli ospiti e alle autorità sono anche nostri. L’eguaglianza fra i Paesi indipendentemente se siano piccoli o grandi costituisce, come avete giustamente detto, non solo un fondamentale principio massonico ma anche un diritto umano sostenuto anche dall’organismo dell’Onu. Il nostro mondo non ha più bisogno di nuovi cimiteri ed oggi più che in passato siamo obbligati, come Massoni, a lottare ovunque per la pace e per poter giungere alla felicità. Grazie di cuore della vostra fraterna ospitalità. Gran Loggia della Repubblica Ceca Grande Rappresentante Marco Pasqualetti, Primo Giudice della Gran Loggia Pavel Marek. Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, vi porgo i salu ti e fraterni abbracci della Gran Loggia della Repubblica Ceca, del Gran Maestro e di tutti i 250 Massoni della Paese. Non siamo tanti ma ci siamo. Certamente devo ringraziarvi per l’invito a partecipare a que sti lavori e per parlare con voi e scambiarci idee. Permettetemi di espri mere un pensiero che mi è venuto in questi minuti: ieri mio padre, gran de massone toscano, mi ha detto “Quando sei nato io ti ho dato il nome, quando non ci sarò più, non ti lascio oro, non ti lascio argento, ma ti lascio il nome”. Vorrei queste stesse parole dirle io ai miei figli e vor rei che queste stesse parole possano essere dette da tutti noi alle nuove generazioni di massoni che arrivano dopo di noi per lasciare il nome della Massoneria pulita e piena di fratellanza nell’Umanità. Gran Loggia Simbolica dell’Ungheria Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, è per me un onore e un piacere portare i saluti della Gran Loggia Simbolica di Ungheria e del Gran Maestro. Nel nostro piccolo Tempio abbiamo fatto un controsoffitto mettendo il cielo stellato con delle piccole lampadine, ma non un cielo stellato qualunque, ma quello che brillava quando dopo il regime comunista abbiamo rialzato le colonne del Tempio. Il cielo stel lato che brillava sopra Budapest e anche in quella occasione l’Italia c’era. E ad ogni tornata, guardando queste piccole lampadine è per noi un grande stimolo ricordare che per noi la libertà è alla base della feli cità ed è questa gioia e questa voglia che portiamo innanzitutto a Lei come dono invitandoLa, insieme a tutti i suoi Fratelli, a Budapest. Gran Loggia del Maryland-Usa Grande Rappresentante Francesco Luigi Legaluppi Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, è veramente un gran piacere per me essere qui ed accettare questa gentilissima ospitalità soprattutto rappresentando il Maryland che è riconosciuto negli Stati Uniti come uno Stato Libero ed è un gran piacere rappresentare la Loggia degli Antichi Liberi Accettati Muratori dello Stato Libero. Con questo voglio intanto accettare e contraccambiare l’invito a continuare ed approfondire il nostro rapporto, anche nei fatti. Attraverso la vostra Gran Maestranza le nostre Gran Logge si sono riavvicinate dopo tanti anni, il che come italia no che vive nel Maryland mi ha fatto molto piacere. E’un rapporto che ritengo possa crescere sulla base della universalità della Massoneria e soprattutto dei principi che la Gran Loggia del Maryland ed il Grande Oriente d’Italia ritengono importanti ed opportuni. Il saluto del Maestro Venerabile della Italia Lodge di Washington Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, il giorno 8 dicembre del 2001 le previsioni meteo sulla capitale degli Stati Uniti non potevano essere peggio ri: ghiaccio, pioggia, vento, ma Lei è arrivato ugualmente capeggiando una folta delegazione del Grande Oriente d’Italia per la cerimonia di consacra zione della Italia Lodge. Io mi chiamo Oscar Bartoli e sono umilmente per quest’anno il Worshipful Master di questa Loggia che fa parte della Gran Loggia del Distretto di Columbia. Nel 2002, il 16 dicembre, le previsioni meteo erano ancora peggiori rispetto a quelle dell’anno precedente e Lei ha capeggiato ugualmente una folta delegazione del Grande Oriente per par tecipare, assistere e dare veramente un tono di grande pregio alla installa zione dei dignitari della Italia Lodge, a cominciare dal sottoscritto. Lei nella sua allocuzione ha fatto riferimento all’affetto formale e all’affetto sostan ziale massonico, una grossa differenza. Bene, queste testimonianze che Lei ci ha dato a nome del Grande Oriente d’Italia sono, per noi della Italia Lodge, la conferma che si tratta veramente di un affetto sostanziale e non certamente formale. Come Voi avete sottolineato più volte, ed anche altri Fratelli in questa occasione, la società profana sta vivendo un momento di grandi convulsioni, ma la nostra Istituzione è un esempio di come la società profana dovrebbe adeguarsi e comportarsi. Per rimanere all’esempio della Gran Loggia di Washington D.C., noi abbiamo nelle nostre Logge Fratelli che sono ebrei, palestinesi, musulmani, cristiani, di diversa confessione, cat tolici, buddisti e tutti quanti abbiamo la gioia di stare insieme e tutti quanti abbiamo un reciproco affetto che non è solo formale ma è sostanziale. Grazie, grande e Venerabilissimo Gran Maestro, e grazie a voi tutti Fratelli per l’af fetto che voi ponete nei confronti di Italia Lodge che apre sempre i suoi Lavori non solo con l’inno americano, ma anche e soprattutto con quello italiano. Erasmo Notizie 7-8/2003 Pagina 13 assemblea annuale di gran loggia speciale Cinque le Tavole Rotonde nella tre giorni riminese. Studiosi di tutte le discipline a confronto Parlare di felicità nel terzo millennio Felicità, Etica, Religione La ricerca della felicità in un’epoca senza passioni Venerdì, 4 aprile 2003 - ore 10:30 Definire la felicità non è possibile, non si tratta di una cosa ma piuttosto di uno stato, variegato e sfuggente al quale ognuno dà un proprio significato, di una “modalità” che l’uomo adotta per eliminare l’angoscia, la paura dell’ignoto e per soddisfare il proprio desiderio di conoscenza della vita e dei suoi misteri. Ci sono le filosofie e le religioni che forniscono le loro prospettive, talvolta contrapposte, mentre la storia e la letteratura documentano come nel tempo l’uomo abbia ricercato un senso alla propria esistenza. Oggi, abbandonate le ideologie, si pensa invece che siano i medicinali l’antidoto per il dolore dell’anima ritenendo di eliminare insieme ai sintomi fisici anche le cause della sofferenza.Ciò accade perché l’uomo è inutilmente portato a ricercare la felicità per viverla, come singolo, a proprio uso e consumo perdendo di vista la “dimensione del sociale” e l’incontro con l’altro. Moderatore: Pietro Caruso (giornalista). Relatori: Sergio Moravia (filosofo) - “Esistenza e felicità”; don Paolo Renner (teologo) - “Il diritto-dovere alla felicità”; Giuseppe Lombardo (docente di Letteratura di lingua inglese) - “L’incantesimo di Prospero: immaginario, letteratura, felicità”; Alessandro Meluzzi (psichiatra e psicoterapeuta) - “Solitudini, miti e riti”. Venerdì, 4 aprile 2003 - ore 15:30 Globalizzazione come appiattimento di valori? Il processo di estensione di modelli culturali di una società ad altre ha portato nel tempo - a partire dall’ellenismo - all’omologazione ed all’eclissi delle passioni con una conseguente perdita della creatività. Nella società odierna, con l’avvento della New Age, si ripropongono le stesse esigenze del passato: un bisogno acuto di salute-salvezza come unico mezzo per il raggiungimento della felicità. Un altro possibile percorso è quello della ricerca di una “utopia ragionevole” che garantisca il rispetto dei diritti umani e delle libertà. l e t a v o l e r o t o n d e a l Diritto alla Felicità Domenica, 6 aprile 2003 - ore 10:30 Riuscire a partecipare alle gioie ed ai dolori dell’Umanità è il primo passo etico che può allontare l’individuo dall’angoscia e portarlo a nutrire la speranza che qualcosa possa cambiare nel mondo. E’ questa la nuova dimensione della solidarietà verso i propri simili che, con l’affermazione dei diritti umani, investe tutta la società moderna e mira a risolvere l’antinomia tra individualità e collettività. Infatti non sempre le fortune del singolo si conciliano con quelle dei più. Il diritto, a questo punto, interviene a porre limiti alle libertà organizzando artificialmente la vita umana che non può svilupparsi secondo natura. Nel corso della storia si è potuto osservare come questo concetto abbia assunto un aspetto dinamico e, partendo dall’illuminismo, abbia tentato di introdurre un principio ordinatore che potesse abbracciare sempre più ampie fasce di persone, ciascuna con diverse aspettative e necessità. D’altra parte accanto all’acquisizione di sempre maggiori diritti è sorto il problema di garantire anche un crescente benessere per tutti, non senza difficoltà. Moderatore: Antonio Panaino (iranista, direttore scientifico “Hiram”). Relatori: Massimo Teodori (storico e politologo) “Il diritto alla felicità nella tradizione americana costituzionale americana”; Carlo Marcelletti (cardiochirurgo infantile) - “Esiste un’etica della sofferenza?”; Gian Mario Cazzaniga (filosofo) - “La felicità nelle Dichiarazioni dei Diritti”; Morris L. Ghezzi (sociologo) - “la questione sociale della felicità”. p a l a c o n g r e s s i Moderatore: Silvio Calzolari (orientalista). Relatori: Domenico Devoti (filologo) - “Salvezza e salute nella religiosità odierna”; Paolo Chiozzi (antropologo) - “Per un’utopia ragionevole”. I percorsi della felicità Sabato, 5 aprile 2003 - ore 10:30 L’aspirazione alla felicità è intrinseca all’uomo che, nell’arco della propria vita, cerca costantemente gratificazioni credendo di poterla ottenere con la loro realizzazione. Ed il modo per conseguirla è diverso a seconda delle culture, da Oriente ad Occidente, anche se un unico filo conduttore collega nello spazio e nel tempo questa realizzazione che può avvenire a livello individuale, sia animico che spirituale. Anche l’antichità greca sembra far valere lo stesso principio quando l’autonomia dell’etica trova con Platone la sua massima espressione. Moderatore: Fabio Martelli (caucasologo). Relatori: Bent Parodi (giornalista) - “La cultura della felicità”; Mario Vitali (già Ordinario di Lettere Classiche) - “Eudemonia. La felicità degli antichi”. Ricerca scientifica e benessere dell’uomo Sabato, 5 aprile 2003 - ore 15:30 Il rapporto tra uomo e ambiente è riconducibile al binomio felicità-benessere. Per garantire lo sviluppo della società moderna è necessario che dalla realizzazione del soddisfacimento dei piaceri personali - siano essi materiali, immateriali o morali - si tende ad inglobare la sfera sociale facendo assumere, a ciascun livello, i propri ruoli e e le proprie responsabilità. Entrano qui in gioco varie componenti, di natura scientifica, economica, politica e soprattutto etica che dovrebbero interessare, per il raggiungimento di un obiettivo comune, il maggior numero di soggetti possibile. Moderatore: Massimo della Campa (presidente Società Umanitaria). Relatori: Franco Manti (docente di bioetica) - “Moralità del benessere ed etica della responsabilità di fronte alle sfide della ricerca scientifica”; Gilberto Marselli (sociologo) - “Aspetti socio-culturali della felicità”; Sergio Licheri (direttore generale Istituto Superiore della Sanità) - “Rapporto tra ricerca e benessere”. I testi integrali delle relazioni verrano pubblicati nei numeri 2/2003 e 3/2003 di “Hiram” Pagina 14 Erasmo Notizie 7-8/2003 assemblea annuale di gran loggia speciale Il Grande Oriente sperimenta un nuovo progetto multimediale In Internet, la radio dei massoni attuale Gran Maestranza del Grande Oriente d’Italia sta facendo, con grande impegno ed in ogni direzione, un’opera di riqualificazione e di proiezione della Istituzione in tutti quei contesti dove la visibilità e la chiarezza sono strumento fondamentale con cui abbattere ogni pregiudizio. A tal fine, ritenendo la comunicazione – in senso ampio e sotto tutti gli aspetti – parte di un percorso necessario di crescita e di conoscenza, ha posto allo studio la possibilità di realizzare, tra i primi al mondo, nel contesto di un ampio progetto multimediale e interattivo, Goi Radio, la Radio del Grande Oriente d’Italia. All'inizio del nuovo millennio, Internet è ormai uno strumento di uso comune. Ciò che sembrava fino a poco tempo fa un'arida e complessa rete di cavi e computer, oggi è diventato il mezzo di comunicazione indispensabile per tutti. Il "media" per eccellenza, lo strumento più efficace e veloce per accedere ad un'infinita quantità di servizi e spazi di informazione. Essere presenti nella Rete Internet con una Radio significa realizzare un evento unico nel suo genere. Collegarsi, attraverso il proprio computer in Rete (e con un semplice "clic"), unisce non solo metaforicamente tutti i Fratelli d'Italia, d'Europa e del mondo (e non solo i Fratelli), ma è qualcosa che va al di là del semplice atto di avere a disposizione una radio propria. L'utente ha la possibilità di approfondire le proprie conoscenze sui numerosissimi argomenti di carattere etico, storico nonché esoterico. Ha la possibilità di conoscere e comprendere l'enorme patrimonio musicale e documentaristico massonico (e non solo massonico). Ha la possibilità di veder divulgato con un forte impatto il pensiero dei fratelli più impegnati nella vita istituzionale in occasione delle date più importanti del calendario massonico o di altri specifici avvenimenti. Una Radio On Line ha tutte le prerogative di una radio tradizionale ed in più possiede tutte le potenzialità della interattività tipica dei prodotti multimediali più avanzati. La pagina Web, che si aprirà ogni qualvolta ci si collegherà con la Radio, sarà facilmente consultabile e guiderà l'Ascoltatore, attraverso dei Links, in un percorso semplice ed al tempo stesso completo ed esauriente. Goi Radio seguirà scrupolosamente un palinsesto giornaliero dedicato oltre che alla buona musica di un repertorio "riconoscibile" (Mozart, Beethoven, Wagner e infiniti altri) anche agli approfondimenti istituzionali, quali ad esempio: L’editoriale L’identità Il percorso storico Oltre i confini Goi Radio Notizie (La vita istituzionale e l’informazione) Uno sguardo al futuro (iniziative) La voce della gran maestranza Armonia e Fratellanza (il percorso musicale) Oltre a tutto questo, un inserto utile e indispensabile sarà Goi Radio Notizie. Un vero e proprio notiziario, inserito nel palinsesto giornaliero e aggiornato on line ogni 30 minuti. Dare il benvenuto alla Rete Internet ed esserne parte attiva, in questo modo originale ed unico, può significare per l'Obbedienza cancellare i confini tra presente e passato "gestendo" il futuro da protagonisti. Erasmo Notizie 7-8/2003 Pagina 15 assemblea annuale di gran loggia speciale Nuovo successo del Servizio Biblioteca. Presente anche Giordano Bruno Guerri All’insegna della cultura a Gran Loggia 2003 ha assunto un significato particolare per il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia. Ha rappresentato, infatti, un momento di conferma e di consolidamento della credibilità e considerazione che l’istituto sta riscuotendo - sia tra i Fratelli che tra gli operatori culturali - come garante della salvaguardia del patrimonio massonico di libri e documenti. La riprova di questa sempre crescente credibilità è testimoniata dal fatto che circa il venti per cento delle acquisizioni di volumi dello scorso anno sono il risultato di donazioni da parte del Gran Maestro e di membri di Giunta, nonché di singole Logge ed Istituzioni culturali. Ancora più significativo in questo senso risultano le donazioni dei 750 titoli - tra fotografie, opuscoli e documenti - che hanno costituito i due nuovi fondi Landolina e Volli, presentati a Rimini insieme a quello intitolato a Paolo Ungari, nello spazio allestito dal Servizio Biblioteca proprio per rappresentare la sintesi delle attività più recenti, sia dal punto documentale e librario, che di quello della promozione di iniziative culturali. Giordano Bruno Guerri con il Bibliotecario del Goi Dino Fioravanti Il ricco materiale iconografico e documentale esposto con grande successo di pubblico nella tre giorni riminese è stato estrapolato da uno dei filoni di attività del Servizio Biblioteca più legato all’opera di ricerca e conservazione e cioè quello della costituzione di Fondi Storici. Attualmente si può considerare repertoriato il Fondo Ungari, che con i suoi 418 testi - raccolti e pubblicati in un apposito catalogo con la prefazione del professor Carlo Ricotti - che testimonia il percorso umano e di ricerca massonica del Fratello Paolo Ungari, la cui vasta scienza, applicata agli studi massonici è ancora in gran parte da scoprire. Recentissimo è poi il Fondo Volli che, con i suoi 64 documenti originali stampati dall’associazione segreta “Circolo Giuseppe Garibaldi” testimonia una pagina interessante dell’irredentismo triestino in epoca asburgica. Questo materiale è stato interamente duplicato e dopo un primo studio, verrà consegnato alla Biblioteca Civica ed all’Oriente di Trieste. Ancora più rilevante è il materiale che costituisce il Fondo Landolina. Il Gran Maestro Onorario Francesco Landolina, memoria storica della massoneria siciliana, ha donato al Servizio Bilioteca una prima trance di 700 documenti da lui raccolti e conservati in 84 anni di vita massonica. Nell’ambito delle attività presentate a Rimini, vivo interesse ha inoltre riscontrato, anche presso un pubblico specializzato, l’esposizione “I Grembiuli Massonici” (in alto, il Gran Maestro russo in visita alla mostra). Sono stati esposti 60 pezzi, tra grembiuli massonici di transizione, plurigrado, di riti e altri di altisonante appartenenza per essere stati indossati da figure storiche come Voltaire e Giorgio VI d’Inghilterra. Durante le visite guidate alla esposizione un particolare risalto è stato dato al percorso del grembiule, partendo da quello di pelle bianca - indossato dai tagliatori di pietre e lapicidi in epoca medievale, connotativo della Massoneria Operativa, e inizialmente assunto dalla Massoneria Moderna - fino ad arrivare a quelli di foggia contemporanea di seta e di stoffa. Attraverso questo percorso è stato interessante osservare come il grembiule si sia arricchito nel tempo di simboli che esprimono convinzioni, credenze, speranze ed utopie dei Liberi Muratori. Un’altra novità di quest’anno è stata rappresentata infine dall’utilizzo dello spazio antistante la Sala espositiva “Paolo Ungari”(foto), chiamata per l’occasione “La Piazzetta”. Qui si sono tenuti una serie di incontri con gli autori dei libri già presentati negli ultimi mesi a Villa “Il Vascello” che hanno riscosso grande successo in termini di presenze e risalto sui media. Tra questi, sono stati proposti gli incontri con Luigi Grassia, firma del quotidiano La Stampa, che ha presentato al pubblico riminese la sua biografia di Giacomo Costantino Beltrami, massone ed esploratore che scoprì le sorgenti del Mississippi e fu testimone autentico della vita dei nativi nordamericani della prima metà dell’Ottocento. Si è dato poi spazio, per la tematica in materia di tolleranza religiosa, al libro di Auguto Comba Valdesi e Massoneria, presentato dallo storico Marco Novarino mentre, menzione particolare, merita l’incontro con il noto scrittore e saggista Giordano Bruno Guerri (foto) che, ospite delle manifestazioni pubbliche della Gran Loggia 2003, ha dato vita ad una vera e propria performance prendendo spunto dal suo libro Eretico e profeta. Ernesto Buonaiuti un prete contro la Chiesa. Guerri presentato dall’autore nel dicembre 2001 a Villa ‘Il Vascello’. (pg) Pagina 16 Erasmo Notizie 7-8/2003 assemblea annuale di gran loggia speciale Mostra storica sulla Massoneria Percorsi di libertà n occasione della Gran Loggia di Rimini, il Fratello Olinto Dini della Loggia “Logos” di Firenze ha esposto in oltre cinquanta pannelli la storia della Massoneria in Toscana. La mostra “Percorsi di Libertà” interpreta in modo singolare e precipuo la partecipazione dell’Istituzione ai grandi avvenimenti storici, ai movimenti filosoficiculturali che hanno permesso durante gli ultimi 250 anni di caratterizzare il progresso e l’evoluzione dei contenuti di libertà. Fin dal periodo lorenese, delle Accademie e della Reggenza, durante il quale si costituì la prima Loggia di Firenze, la Massoneria ha condiviso le espressioni luministiche e quindi napoleoniche, ha espresso un forte impegno nel periodo risorgimentale per l’unità nazionale e successivamente nella opposizione al fascismo, durante la Resistenza ed infine contro l’estremismo demagogico ed oscurantista degli anni ’90, teso ad annullare la libertà di associazione e di pensiero del popolo massonico. La mostra è accompagnata da una pubblicazione avente lo stesso titolo (“Percorsi di Libertà”) nella quale è espresso il pensiero di diversi Fratelli per significare che la Massoneria, scuola di informazione individuale, nell’incontro e nel confronto di molteplici riflessioni arricchisce il significato della sua reale funzione. Il Fratello Olinto Dini (nella foto con il Gran Maestro) ha ritenuto iniziare la mostra con un pannello avente un preciso significato storicosimbolico: tre bandiere rappresentanti la Regione Toscana (il Pegaso), l’unità nazionale e l’unità europea, affinché l’obiettivo essenziale dell’incontro tra i popoli avvenga secondo i principi di una Costituzione che contenga gli ideali massonici di pace, fratellanza e libertà. La mostra - che avrà carattere itinerante – vuol quindi significare che solo con la conquista della libertà individuale e collettiva, si realizzano diritti civili. (od) Associazione Italiana di Filatelia Massonica I preparativi peril bicentenario del Goi nche quest’anno l’Associazione Italiana di Filatelia Massonica del Grande Oriente d’Italia ha partecipato per tutti i tre giorni della della Gran Loggia con un proprio stand insieme alle Poste Italiane. Come è ormai tradizione, il giorno di apertura, la Posta di Rimini ha emesso l’annullo speciale con i simboli dell’Assemblea di quest’anno ed è stata esposta la busta celebrativa dell’avvenimento insieme a tutte le emissioni italiane ed estere in catalogo. La mattina del 6 aprile l’Associazione ha poi tenuto la sua assemblea annuale – presieduta dal Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi – che oltre a fare il punto della situazione della giovane organizzazione, in forte sviluppo, ha discusso del progetto di stampa di un francobollo in occasione del bicentenario della nascita del Grande Oriente d’Italia . L’importante anniversario, che si celebrerà nel 2005, rivestirebbe in questo modo un significato singolare e di importanza fondamentale anche agli occhi dell’opinione pubblica, non solo nazionale. L’incontro con la Comunità di San Patrignano Un contributo dovuto er il quarto anno consecutivo, il Grande Oriente d’Italia ha scelto di incontrare la Comunità di San Patrignano in occasione della Gran Loggia. L’appuntamento si è rinnovato con una cena aperta a tutti i Fratelli, insieme ad amici e parenti, alla quale hanno preso parte anche i rappresentanti delle Grandi Logge estere presenti a Rimini che hanno preso così contatto con questa importante realtà del nostro Paese. Come sempre, l’incontro con i giovani che vivono in questa collettività, apparentemente separata dal mondo, ha indotto a riflettere perché - come amava ripetere Vincenzo Muccioli, fondatore di San Patrignano – questa “è una comunità di vita, dove si ricomincia a vivere dopo anni passati ai margini della società”, “è una comunità contro l’emarginazione”. E’ proprio attraverso queste parole che vogliamo dare spazio alla testimonianza di un Fratello che consacra l’evento nel suo spirito e ci fa capire il senso dell’incontro del Grande Oriente d’Italia con la Comunità. Il testo che segue è la lettera che Carlo Luigi Ciapetti, Maestro Venerabile della Loggia “Citius” (825) di Firenze, ha indirizzato ai Fratelli della sua Officina. Anche quest’anno la prima serata della Gran Loggia di Primavera è stata dedicata a San Patrignano, dove la maggior parte dei fratelli giunti a Rimini si è recata per la cena, rinnovando in questo modo un omaggio non solo alla memoria di Vincenzo Muccioli – che con grande intelligenza proiettiva ha creato quest’isola meravigliosa di impegno sociale – ma anche alla bra vura di suo figlio Andrea, un giovane degno di continuare la sua opera. Non è facile descrivere cosa si prova ad entrare nell’immensa e bellissima sala da pranzo, nel vedere le centinaia di giovani – ma anche di meno giovani – che hanno ritrovato la serenità e che a poco a poco stanno faticosamente risalendo la terribile china verso la quale li aveva proiettati la droga e l’indifferente burocrazia sanitaria in un mondo nel quale non c’è che indifferenza e sospet to per chi chiede aiuto o anche soltanto vorrebbe chiederlo. Chi vuole avere maggiori dettagli su questa stupenda impresa può andare ad informarsi su Internet – al sito www.sanpatrignano.org – ma niente potrà mai fornirne una reale valutazione quanto una visita, nel grembo di un’ospitalità fraterna e incredibilmente luminosa. E’la luce della speran za, una luce che brilla negli occhi di tutti coloro che vi vivono e vi lavora no, che giorno dopo giorno imparano soprattutto ad amare. E’quindi per questo motivo che, quale Maestro Venerabile della nostra Officina, ho voluto lasciare una nostra testimonianza di solidarietà e di amore, rilevando che in pochi posti come in questo i principi massonici sono, di fatto, eletti a regola di vita. Erasmo Notizie 7-8/2003 Pagina 17 assemblea annuale di gran loggia speciale Il Grande Oriente d’Italia tiene a battesimo una nuova Obbedienza E’ nata la Massoneria regolare di San Marino o scorso 6 aprile, a conclusione della Gran Loggia 2003, la maggior parte dei partecipanti all’Assemblea si è trasferita nella Repubblica del Titano per dare vita alla Serenissima Gran Loggia di San Marino che ha visto formalmente la Luce oltre che alla presenza di numerosi Fratelli del Goi anche della quasi totalità delle delegazioni esteri presenti a Rimini. La cerimonia d’installazione - svoltasi all’interno del Grand Hotel di San Marino, in un Tempio appositamente allestito (foto) - è stata presieduta dal Gran Maestro Gustavo Raffi (in basso, al centro), coadiuvato dal Gran Maestro Jules Tepper e dall’ex Gran Maestro Robert Heyat della Gran Loggia del Distretto di Columbia (Washington, DC). Dall’estero, hanno preso parte ai lavori rituali le Gran Logge di Washington, dell’Illinois, del Maryland, del New Jersey e del Quebec in Canada, per il Nord America; quelle di Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo (Regolare/Legale), Romania, Russia, Spagna, Svizzera (Alpina), Ungheria e “Yugoslavia”, in rappresentanza dell’Europa e, per il resto del mondo, le Gran Logge d’India, del Regno del Marocco e di San Paolo del Brasile. Significativa inoltre la presenza del Fratello Thomas Jackson, segretario esecutivo della Conferenza Mondiale delle Gran Logge. La Giunta esecutiva della Serenissima Gran Loggia di San Marino installata in questa occasione risulta costituita dal Gran Maestro Federico Micheloni (foto in alto a destra); dal Primo Gran Sorvegliante Guido Micheloni; dal Secondo Gran Sorvegliante Andrea Negri; dal Grande Oratore Domenico Bruschi, dal Gran Tesoriere Italo Casali e dal Gran Segretario Manuel Micheloni. Il Grande Oriente ha fatto omaggio ai Grandi Dignitari di tutti i paramenti indossati nell’occasione. Nel corso dei lavori, il Bibliotecario del Grande Oriente d’Italia è intervenuto per illustrare la storia della Repubblica di San Marino e fare dono ai Fratelli sanmarinesi della riproduzione di una stampa raffigurante Marino, il santo che ha dato il nome alla Repubblica del Titano. L’immagine (in basso) costituisce anche il frontespizio del libro dei rituali di installazione della Gran Loggia predisposti per l’occasione. La nuova Obbedienza, nasce con la partecipazione di tre Logge, la “Cesta”, la “Montale” e la “Guaita”. Per informazione sulla Serenissima Gran Loggia di San Marino è possibile rivolgersi all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]. grembiule ed i simboli massonici che indossa Marino, tagliapetre cristiano, sono quelli delle antiche associazioni dei muratori e degli scalpellini. Egli giunse dalla Dalmazia nel 257 - in seguito ad un editto imperiale - per partecipare alla ricostruzione della città di Rimini. Qui visse dodici anni e fu molto apprezzato per il suo lavoro. Successivamente, si ritirò sul Monte Titano, dove visse da eremita, immerso nella natura e lodando il Creatore. Sulla cima del Monte, costruì una cappella in pietra dove la gente si recava per ascoltare le sue parole e per chiedere consiglio o sollievo dalle malattie. Nell’eremo visse serenamente fino alla morte. In suo onore, la Repubblica di San Marino, la più antica del mondo, si fregia del suo nome. Pagina 18 Erasmo Notizie 7-8/2003 MASSONERIA/Attesi in 2000 delegazioni da venti Paesi per l’allocuzione del Gran Maestro Gustavo Raffi rassegna stampa Da oggi il Grande Oriente d’Italia torna nella città della «svolta» edizione Rimini, 4 aprile 2003 avanti ad una platea di oltre duemila massoni, delegazioni di venti paesi (assente quella di New York), autorità riminesi e pubblico normale. Oggi pomeriggio (ore 17.45), nel salone del Palacongressi trasformato in Tempio, il Gran Maestro Gustavo Raffi terrà la sua allocuzione pubblica nell’ambito della Gran Loggia 2003, il tradizionale appuntamento annuale del Grande Oriente d'Italia, la maggiore organizzazione massonica nazionale. “E’il quarto anno che siamo a Rimini con questo evento”, ha spiegato ieri Raffi in una conferenza stampa di presentazione della Gran Loggia. “E’ stata una scelta felice. Questa città dà la possibilità di avere spazi per un grande meeting”. Da Rimini, del resto, è partita la “nostra svolta”: quella dell’apertura all'esterno da parte della massoneria. Una masso- neria così aperta che i lavori della Gran Loggia vengono dati in diretta nel sito internet dall’organizzazione. Il Grande Oriente, che ha registrato, nell’arco degli ultimi tre anni, 4500 iscritti in più, ha raggiunto la quota dei 14mila aderenti alle 574 logge operanti in Italia. A Rimini sono due per un centinaio di iscritti. Il tema della Gran Loggia di quest’anno è il “Diritto alla Felicità”. “Un tema provocatorio ha spiegato Raffi - in questo momento di guerra. Noi non viviamo sulla luna, ma di fronte ai messaggi di morte bisogna alzare messaggi di vita. Quando scoppiano le guerre significa che le vie della diplomazia hanno fallito. In nome del dialogo è compito nostro sollevare interrogativi ed aprire dialoghi”. Nella sua allocuzione Raffi parlerà anche della necessità di riformare l’Onu. Da oggi a domenica la “Gran Loggia 2003” al palacongressi Massoneria fra conflitto e felicità I massoni di New York sono rimasti a casa. Ci sono invece quelli del Marocco “Dopo l’11 settembre non si creda che noi viviamo sulla luna” 4 aprile 2003 IMINI - Quelli di New York hanno scelto di restare a casa (a causa della guerra in Iraq). Ci saranno invece i massoni di Washington, quelli giunti dal Brasile, altri addirittura dal Marocco. Esatto: dal Marocco. Ha infatti spiegato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia: “L’Islam non è un movimento unitario come si pensa, ma di grandi sfaccettature. E la massoneria in questo può essere strumento di civiltà”. Gran Loggia 2003: il Tempio in allestimento Passo indietro. Da oggi a domenica (al palacongressi) oltre 2000 masso ni e delegazioni da 20 paesi sono annunciati alla Gran Loggia 2003, annuale appuntamento del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la principale istituzione “liberomuratoria” italiana. Il tema è la felicità nei suoi diversi aspetti, argomento scelto mesi fa, cui le vicende belliche, sembrano voler attribuire un diverso significato: quello di esorcizzare le paure della guerra. Al centro dei lavori, oltre a quelli rituali riservati ai maestri, una serie di iniziative pubbliche, tra cui l’allocuzione pubblica di Raffi. In Italia i massoni sono 14mila (4.500 nuovi iscritti negli ultimi tre anni) per 574 logge. La provincia di Rimini ha due Logge e un centinaio di massoni. Ieri Raffi ha evidenziato: è il quarto anno che il Grande Oriente si dà appuntamento a Rimini, la città offre gli spazi per o rganizzare un grande meeting. Ha poi ricordato il momento della svolta, quando la massoneria è uscita allo scoperto: “La segretezza non aveva più ragione di esistere, in democrazia non serve”. Così, dopo centralità dell’uomo, libertà della ricerca scientifica, globalizzazione, quest’anno si parlerà di “Diritto alle Felicità”. Anche se: “Dopo 1’11 settembre, non si creda che noi viviamo sulla luna. Di fronte ai messaggi di morte noi alziamo il messaggio della vita, per far sì che i guasti di oggi non si ripetano”. Massoneria e guerra. Ha spiegato Raffi: “Quando scoppia un conflitto significa che le vie della politica e della diplomazia hanno fallito”. Per questo il Gran Maestro propone di rifondare le Nazione unite: “L’Onu dovrebbe essere il governo mondiale, invece è solo il luogo dove dirimere le controversie. Ma di fronte alla impossibilità, la pace anche possibile non può essere ottenuta e c’è la possibilità di azione autonoma di chi si ritiene leso”. Qual è il giudizio della massoneria di fronte al conflitto in Iraq? “Non possiamo esprimerci. Durante la prima guerra mondiale ci si attivò per la pace, poi, una volta scoppiata, il massone fece il proprio dovere, con l’impegno, una volta finita, di far sì che non si ripetesse. L’affermazione una pace fine a stessa non ha mai risolto nulla, bisogna eliminare le condizioni che possono far deflagrare la guerra”. Erasmo Notizie 7-8/2003 Pagina 19 Almeno duemila quelli attesi oggi a Rimini per l’avvio dei lavori della Gran Loggia. Raffi riflette sulla guerra in atto rassegna stampa Arrivano i massoni e subito chiariscono: “L’Onu va rifondata” di Roberto Venturini 4 aprile 2003 IMINI - E’ la felicità, come diritto dell’umanità, il tema che dibatteranno quest’anno i duemila massoni attesi a Rimini per la ‘Gran Loggia 2003’, da domani a domenica al Palacongressi di Via della Fiera. Felicità e non edonismo, ha spiegato oggi alla stampa l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia che oggi, alle 18, nella sala plenaria trasformata in tempio massonico terrà l'allocuzione che di fatto segnerà l’avvio dei lavori della Gran Loggia. Perché parlare di felicità in un momento come l'attuale, quando la guerra preoccupa il mondo intero? “Per portare il messaggio della vita avanti a quello della morte - ha spiegato il Gran Maestro Raffi - e per spiegare le ragioni della fiducia nell'uomo che fa parte della filosofia massonica”. strumenti perché abbia un ruolo attivo nella composizione dei conflitti”. Alla Gran Loggia saranno presenti le delegazioni di oltre venti Paesi. Assente la loggia di New York a causa della guerra, parteciperanno invece rappresentanti della loggia di Washington, del Brasile e anche del Marocco. “Quella marocchina - ha detto Raffi - è oggi una piccola realtà ma importante perché è un fatto positivo che il messaggio della massoneria faccia breccia anche nel mondo islamico, una realtà con tante sfaccettature”. La Gran Loggia 2003 si aprirà oggi alle 10.30 con la prima tavola rotonda su ‘felicità, etica e religione’cui farà seguito alle 15.30 un secondo appuntamento su ‘La ricerca della felicità in un'epoca senza passioni’: I Lavori Rituali veri e propri avranno inizio nel pomeriggio, alle 15.30 e proseguiranno per l’intera giornata di domani in contemporanea con altre iniziative culturali e di intrattenimento. Tra le iniziative collaterali la Fiera del libro e delle riviste massoniche storiche e una esposizione di quadri, sculture e gioielli di simbologia massonica. Gran Loggia 2003: il gruppo dei Fratelli Questori con il Gran Maestro Gran Loggia 2003: ingresso Palacongressi Nella tre giorni riminese si parlerà inevitabilmente di guerra e già da oggi Raffi lancerà la propria idea. Pur senza la pretesa di surrogarsi ai governi, a nome dei massoni d’Italia proporrà l’impegno di promuovere la rifondazione dell’Onu, “Ripensare e rifondare l’Onu e attribuirgli poteri e GRAN LOGGIA/Apertura in pompa magna con 2000 delegati e i messaggi di molti esponenti politici Ai massoni gli auguri di mezzo parlamento edizione di Rimini, 5 aprile 2003 uemila massoni in platea. Affollate le tribune riservate al pubblico dei “profani” e cioè i non massoni. Sul palco, ieri pomeriggio, il Gran Maestro Gustavo Raffi che, in un salone del Palacongressi trasformato in Tempio, ha svolto la sua allocuzione pubblica alla fine della prima giornata della Gran Loggia 2003, meeting di primavera del Grande Oriente d’Italia, la maggiore organizzazione massonica d’Italia. A nome del Comune è intervenuto l’assessore Mantuano, a nome della Provincia il presidente del consiglio Neri. Nella platea degli ospiti i consiglieri provinciali Mirra e Pierpaolini, l’ex sindaco di Masini, il sindaco di Montefiore Battazza, il consigliere regionale Lombardi. Al microfono, per un saluto, è intervenuto il senatore Bettamio. Al Gran Maestro sono pervenuti oltre i messaggi del Quirinale, del presidente del Senato Pera, di Palazzo Chigi quelli del presidente emerito Cossiga, del presidente della Lombardia Formigoni, di molti ministri, del capogruppo dei Ds alla Camera Violante, degli onorevoli Gambini e Bulgarelli, del sindaco di Cattolica Micucci. Il vescovo De Nicolò ha espresso la sua impossibilità a partecipare, ma ha manifestato auguri di buon lavoro. In serata cena a San Patrignano. Pagina 20 Erasmo Notizie 7-8/2003 Aperta ieri a Rimini la Gran Loggia, dedicata quest’anno al “Diritto alla Felicità” rassegna stampa “Ridare forza e prestigio all’Onu” I massoni: la guerra senza diritto è controproducente 5 aprile 2003 IMINI - “Il diritto di combattere e violare la sovranità altrui o è fondato sul diritto” o “corre il rischio di risultare nel tempo poco credibile” e, anche se in buona fede, “controproducente”. Lo ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi aprendo a Rimini, di fronte a oltre 2000 massoni (più di venti le delegazioni di massonerie estere), con ampi riferimenti al conflitto in Iraq la Gran Loggia 2003 dedicata al “Diritto alla Felicita”. “Il problema per noi massoni - ha affermato Raffi - resta quello della difesa della libertà e della felicità, diritti che devono essere garantiti a tutta l’umanità e non ad una parte soltanto. Gli stati più potenti sono oggi chiamati ad assumere la loro piena responsabilità nella tutela dell’umanità, senza perciò sottrarsi né agli organismi di controllo, né ai protocolli generali, che regolano l’applicazione (e impongono le eventuali sanzioni in caso di violazione) dei diritti umani’. Infatti - ha proseguito il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani - “è solo attraverso una globalizzazione dei diritti e delle risorse che si può forse interrompere il circuito di morte e distruzione che sta radicalizzando identità etno-religiose in uno scontro che non è affatto di civiltà, ma che tale viene presentato in modo da semplificare lo scenario in un becero e fazioso dualismo, in cui tutto ciò che differisce dall’Occidente viene criminalizzato o ridotto ad alterità impossibile”. Lo stesso discorso - ha aggiunto Raffi - “vale per il mondo islamico, che non può affatto essere ridotto alle sue manifestazioni più intolleranti e distruttive; maturate attraverso il fondamentalismo religioso”. Se la pace – ha spiegato il Gran Maestro – non è solo assenza di guerre (ma un processo di eliminazione delle cause di conflitti) “lo sforzo mondiale delle massonerie deve rivolgersi alla realizzazione piena delle prerogative proprie di quelle istituzioni internazionali che, come l’Onu (erede della Società delle Nazioni, ideata proprio dai Liberi Muratori) possono e devono rappresentare il luogo di mediazione delle controversie internazionali e di affermazione dei valori fondamentali della Carta delle Nazioni Unite”. Solo così - ha continuato Raffi - “nessuna potenza potrà agire autonomamente per tutelare quelli che ritiene i propri interessi nazionali o quelli umanitari (minacciati ad esempio dal terrorismo internazionale), invocando i principi sanciti dalla Carta dell'Onu e denunciando, al contempo, l’incapacità decisionale e operativa delle Nazioni Unite”. L’intervento del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi “Globalizzazione dei diritti” Una riflessione sulla guerra e il governo del mondo 5 aprile 2003 IMINI - “Le strategie del governo del mondo non possono operare in modo da moltiplicare le crisi, rimediando a difficoltà dell’oggi con risultati incontrollabili in futuro. Infatti il diritto di combattere e di violare la sovranità altrui è fondato proprio sul “diritto” (e questo diritto non può prescindere da un progetto di estensione della democrazia e dei valori di rispetto, tolleranza, eguaglianza, sociale, religiosa ed economica), altrimenti tale azione corre il rischio di risultare nel tempo poco credibile e, anche qualora fosse stata concepita in assoluta buona fede, di risultare nei fatti alquanto controproducente”. Lo ha detto ieri pomeriggio a Rimini il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi aprendo al Palacongressi, di fronte a oltre duemila massoni (ed ai rappresentanti di più di venti delegazioni di massonerie estere), la Gran Loggia 2003 (che terminerà domani) dedicata quest’anno al “Diritto alla Felicità”. Il problema per noi massoni - ha affermato Raffi “resta quello della difesa della libertà e della felicità, diritti che devono essere garantiti a tutta l’umanità e non ad una parte soltanto. Gli stati più potenti sono oggi chiamati ad assumere la loro piena responsabilità nella tutela dell’umanità, senza perciò sottrarsi né agli organismi di controllo, né ai protocolli generali, che regolano l’applicazione (e impongono le eventuali sanzioni in caso di violazione) dei diritti umani”. Infatti - ha proseguito il Gran Maestro - “è solo attraverso una globalizzazione dei diritti e delle risorse che si può forse interrompere il circuito di morte e distruzione che sta radicalizzando identità etno-religiose in uno scontro che non è affatto di civiltà, ma che tale viene presentato in modo da semplificare lo scenario in un becero e fazioso dualismo, in cui tutto ciò che differisce dall’Occidente viene criminalizzato o ridotto ad alterità impossibile”. Lo stesso discorso - ha aggiunto Raffi - “vale per il mondo islamico, che non può affatto essere ridotto alle sue manifestazioni più intolleranti e distruttive, maturate attraverso il fondamentalismo religioso”. Se la pace - ha spiegato il Gran Maestro - non è solo assenza di guerre (ma un processo di eliminazione delle cause di conflitti) “lo sforzo mondiale delle massonerie deve rivolgersi alla realizzazione piena delle prerogative proprie di quelle istituzioni internazionali, che, come l’Onu (erede della Società delle Nazioni, ideata proprio dai Liberi Muratori) possono e devono rappresentare il luogo di mediazione delle controversie internazionali e di affermazione dei valori fondamentali della Carta delle Nazioni Unite”. Solo così - ha continuato - “nessuna potenza potrà agire autonomamente per tutelare quelli che ritiene i propri interessi nazionali o quelli umanitari (minacciati ad esempio dal terrorismo internazionale), invocando i principi sanciti dalla Carta dell’Onu e denunciando, al contempo, l’incapacità decisionale e operativa delle Nazioni Unite. Il diritto internazionale e l’Onu devono essere la sede di regole certe e di istituzioni forti, in quanto l’aspirazione alla pace di per sé, senza il supporto di istituzioni internazionali adeguate, non realizza un ordine mondiale stabile e tanto meno le condizioni di una pace possibile”. Erasmo Notizie 7-8/2003 Pagina 21 GRANDE ORIENTE/Il direttore del Gris diocesano Adolfo Morganti commenta il raduno a Rimini rassegna stampa “Chiesa e massoni inconciliabili” “La massoneria resta una società segreta, l’aspetto pubblico è limitato 5 aprile 2003 IMINI - Chiesa cattolica e massoneria sono inconciliabili. L'affermazione è del direttore del Gris diocesano, Adolfo Morganti, intervistato ieri da “newsrimini”. Il Gris è il Gruppo di ricerca su sette e l’occulto e l’intervento non è casuale. Infatti da ieri (a domani) si sono dati appuntamento a Rimini duemila massoni. Motivo? La Gran Loggia 2003, annuale appuntamento del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la principale istituzione “liberomuratoria”. Morganti ha detto: “Esistono incompatibilità di fondo fra l’appartenenza alla chiesa cattolica e la massoneria. Chi appartiene alla massoneria o ad altre società segrete, che sono intrinsecamente nemiche del cristianesimo, non può evidentemente prendere i sacramenti e considerarsi nella comunione ecclesiale”. Ha quindi precisato: “Detto questo, è interessante constatare che benchè questi documenti siano chiarissimi, vi sia sempre un tentativo di creare della confusione attorno”. Alla domanda - quali sono gli elementi di inimicizia fra chiesa e massoneria? - Morganti ha risposto: “Si adora un Dio diverso con fini diversi e con metodi contrapposti. II grande architetto dell’universo della massoneria è un’invenzione puramente intellettuale, è un filosofema, non ha nulla a che fare con il Dio incarnato che si fa storia e sangue nel cristia- nesimo. E i valori di fondo che la massoneria propone sono normalmente incompatibili con tutto quello che il cristianesimo ha costruito nella sua storia bimillenaria”. E’stato poi fatto notare come la massoneria abbia offerto segnali di apertura. Ad esempio: il convegno è pubblico. Morganti ha specificato. “Dopo le fasi degli ultimi decenni in cui la massoneria in Italia aveva attratto su di sè una pessima pubblicità con le note vicende legate a Licio Gelli, eccetera, ritengo che l’operazione in termini di marketing sia indubbiamente intelligente e consista nel cercare di dare una diversa espressione pubblica alla massoneria, un diverso appeal. Bisogna però considerare che permane una società segreta, quindi l'aspetto pubblico è limitato. Esiste sempre un aspetto riservato agli iniziati, in cui il pubblico non può ovviamente accedere”. Quest’anno il tema della Gran Loggia è il Diritto alla felicità. Ha concluso Morganti: “E’ interessante perché rappresenta un ritorno alle radici dell’istituzione liberomuratoria. Il diritto alla felicità compare ad esempio nella costituzione della Repubblica degli Stati Uniti, era un chiodo fisso dei giacobini. Il diritto alla felicità è quella curiosa cosa che nel momento in cui viene teorizzato come diritto nel concreto ha aperto solo la porta a una lunga storia di sangue, di tragedie e di lutti che speriamo non dover più vedere”. Il Gran Maestro Raffi risponde alle polemiche sui lavori della Loggia del Grande Oriente d’Italia che si svolgono a Rimini “La Massoneria cerca il dialogo con La Chiesa, non lo scontro” 6 aprile 2003 IMINI - “La Massoneria - che non è una religione né impone comode soluzioni alle quali affidarsi - ha profondo rispetto per tutte le fedi, in particolare per quella più praticata nel nostro paese. Rileviamo tuttavia che mentre il dialogo con la parte più illuminata degli uomini di Chiesa e con le Istituzioni pubbliche si diffonde, isolate voci dimentiche dell’invito ad un confronto aperto e tollerante con tutti, secondo il dettame del Concilio Vaticano II, rifiutano qualsiasi forma di confronto costruttivo con la Massoneria, istituzione che pone Dio e l’Uomo al centro della sua ricerca. Ciò è oltremodo dannoso e inutile, perché la moderna civiltà deve fondarsi sul dialogo, ed il dialogo ha senso solo se avviene tra punti di vista diversi, ovvero tra interlocutori, e non tra soggetti in cui l’uno deve porsi come subalterno all’altro”. Così il Gran Maestro, avvocato Gustavo Raffi (foto), nel corso della seconda giornata dei lavori della Gran Loggia 2003 del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore istituzione Liberomuratoria italiana, in corso a Rimini. Raffi ha risposto a polemiche sollevata sulla stampa locale dalle associazioni cattoliche che hanno insistito sul fatto che non sono possibili rapporti tra i fedeli e la Massoneria. Sul questo tema, Raffi ha ricordato che “i Massoni pongono la ricerca di Dio e la centralità dell’uomo come scopo essenziale della propria ricerca e, conseguentemen- te, della propria esistenza. Non possono, quindi, essere affatto atei; mol tissimi di noi appartengono alle religioni più diffuse nel paese; nelle Logge ci sono cattolici, protestanti, ebrei, musulmani, e rappresentanti di altre minoranze religiose. I riti e le celebrazioni massoniche inoltre trag gono storicamente origine da una tradizione esoterica e spirituale strettamente legata, anzi per essere precisi “radicata” nel Cristianesimo e nella Chiesa di Roma. Dal punto di vista storico è decisamente superato il processo che di fatto ha portato la stessa Chiesa - opponendola alla Massoneria - a contrastare l’unità nazionale, il modernismo, il socialismo, le dottrine sindacali e tante altre conquiste della moderna società che fanno parte oggi della stessa cultura del mondo cattolico e cristiano”. Raffi, infine, ha ricordato come l'epoca della Massoneria inaccessibile e segreta sia da tempo svanita. “Nella moderna società - ha detto in un maturo contesto democratico, ove risultano oltremodo saldi i princìpi fondanti il diritto di associazione e di libero confronto, garantiti dalla carta costituzionale come dagli stessi fondamenti giuridici dell’Unione Europea, la Massoneria non è né occulta né segreta, né coltiva atteggiamenti di aristocratica sfuggevolezza. Essa rispetta rigorosamente. le leggi e ne pretende l'osservanza”. I Lavori della Gran Loggia 2003 si concluderanno oggi. Pagina 22 Erasmo Notizie 7-8/2003 MASSONERIA/Oggi la conclusione del Gran Maestro Raffi rassegna stampa «Nella Loggia c’è posto per tutte le fedi» edizione di Rimini, 6 aprile 2003 oco dopo mezzogiorno sarà il Gran Maestro Gustavo Raffi a concludere, oggi, con una propria allocuzione, la Gran Loggia 2003, il tradizionale meeting di primavera del Grande Oriente d’Italia. la massima organizzazione massonica nazionale. Un meeting che, per il quarto anno consecutivo, si svolge a Rimini. L’allocuzione farà seguito ad una pubblica tavola rotonda (“Diritto alla felicità”) con la partecipazione, tra gli altri, dello storico Massimo Teodori e del cardiochirurgo infantile Carlo Marcelletti. Ieri il Gran Maestro è intervenuto sui rapporti fra la massoneria e la Chiesa. Dopo aver rilevato che la “massoneria ha profondo rispetto per tutte le fedi, in particolare per quella più praticata nel nostro paese”, Raffi ha lamentato che “mentre il dialogo con la parte più illuminata degli uomini di chiesa si diffonde, isolate voci, dimentiche dell’invito a un confronto aperto, rifiutano qualsiasi forma di confronto costruttivo con la massoneria, istituzione che pone Dio e l’Uomo al centro della sua ricerca”. “Nessun segreto” “La Massoneria non è occulta e non opera nell’ombra” “Profondo rispetto per tutte le fedi” 6 aprile 2003 IMINI - “La massoneria - che non è una religione né impone comode soluzioni alle quali affidarsi - ha profondo rispetto per tutte le fedi, in particolare per quella più praticata nel nostro Paese”. Lo ha detto ieri il Gran Maestro, avvocato Gustavo Raffi, nel corso della seconda giornata dei lavori della Gran Loggia 2003 del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani (la maggiore istituzione Liberomuratoria italiana) che si conclude questa mattina al palacongressi di Rimini. E' una risposta alle valutazioni espresse ieri dal direttore del Gris diocesano Adolfo Morganti. Gran Loggia 2003: l’incontro a San Patrignano Con un chiaro riferimento a quello che ha detto Morganti, il Gran Maestro Raffi ha poi aggiunto: “Mentre il dialogo con la parte più illuminata degli uomini di Chiesa, e con le istituzioni pubbliche, si diffonde, isolate voci (dimentiche dell'invito ad un confronto aperto e tollerante con tutti, secondo il dettame del Concilio Vaticano II), rifiutano qualsiasi forma di confronto costruttivo con la massoneria, istituzione che pone Dio e l’uomo al centro della sua ricerca”. Questo - ha aggiunto - “è dannoso e inutile, perché la moderna civiltà deve fondarsi sul dialogo, ed il dialogo ha senso solo se avviene tra punti di vista diversi, ovvero tra interlocutori, e non tra soggetti in cui l'uno deve porsi come subalterno all’altro”. Sul tema dei rapporti tra massoneria e chiesa, Raffi ha ricordato che “i massoni pongono la ricerca di Dio e la centralità dell’uomo come scopo essenziale della propria ricerca e, conseguentemente, della propria esistenza. Non possono, quindi, essere affatto atei; moltissimi di noi appartengono alle religioni più diffuse nel paese; nelle logge ci sono cattolici, protestanti, ebrei, musulmani, e rappresentanti di altre minoranze religiose”. I riti e le celebrazioni massoniche inoltre - ha spiegato Raffi - “traggono storicamente origine da una tradizione esoterica e spirituale strettamente legata, anzi per essere precisi ‘radicata’nel cristianesimo e nella Chiesa di Roma”. Dal punto di vista storico - ha ricordato il Gran Maestro - “è decisamente superato il processo che di fatto ha portato la stessa Chiesa, opponendola alla massoneria, a contrastare l’unità nazionale, il modernismo, il socialismo, le dottrine sindacali e tante altre conquiste della moderna società che fanno parte oggi della stessa cultura del mondo cattolico e cristiano”. Raffi, infine, ha ricordato come l’epoca della massoneria inaccessibile e segreta sia da tempo svanita. “Nella moderna società - ha detto - in un maturo contesto democratico, dove risultano saldi i princìpi fondanti il diritto di associazione (e di libero confronto), garantiti dalla Carta costituzionale (come dagli stessi fondamenti giuridici dell’Unione Europea), la massoneria non è né occulta né segreta, né coltiva atteggiamenti di aristocratica sfuggevolezza. Essa rispetta rigorosamente le leggi e ne pretende l’osservanza. La massoneria non si nasconde, né opera nell’ombra. Giacché ricerca la luce, è alla luce della società che intende operare nel pieno rispetto delle regole democratiche”. Il Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani - ha concluso Raffi - “è infatti riconoscibile pubblicamente, attraverso le sue sedi, i suoi indirizzi, i suoi organi di stampa, la sua struttura direttiva, nonché attraverso l’azione continua svolta dai suoi membri, che operano pubblicamente, anche e soprattutto nella loro qualità massonica, nella società italiana”. Gran Loggia 2003:l’apertura pubblica del Tempio Erasmo Notizie 7-8/2003 Pagina 23 I massoni: “Rafforzare l’Onu” rassegna stampa 7 aprile 2003 imini - “E’ indispensabile che, in un quadro di rafforzamento degli istituti internazionali, l’Onu svolga una nuova e più efficace azione di tutela dell’umanità. In un contesto in cui il mercato globale si è imposto privo di valori, esiste il rischio che i popoli più poveri, oltre ad essere colpiti dalla riduzione dei diritti, siano anche privati delle ricchezze derivanti dalle risorse naturali e da quelle frutto del progresso scientifico internazionale cui non possono accedere. La marginalizzazione sempre più marcata di interi popoli dalle ricchezze, non vale solo per le materie prime energetiche – petrolio in testa - ma anche per quelle essenziali alla stessa sopravvivenza, quali l’acqua per la quale già oggi si rischiano veri e propri conflitti, al momento forse minori e locali, ma destinati a deflagrare in guerre nei prossimi decenni”. Lo ha detto l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore istituzione liberomuratoria italiana, chiudendo i lavori della Gran Loggia 2003 che ha visto la partecipazione di oltre duemila massoni provenienti da tutta Italia e di venti delegazioni di Massonerie estere.“La Massoneria, portatrice nella società civile del principio della tutela dei diritti umani - ha detto ancora Raffi - si fa ora portatrice della tutela dei diritti per tutti all’accesso e all’uso delle ricchezze naturali. A dispetto del mercato globale, ci sono delle risorse che non possono essere mercanteggiate come le altre, ma solo globalizzate, nel senso di rese fruibili a tutti, in particolare ai popoli più poveri. Per svolgere questa sua nuova funzione etica, l’Onu deve poter disporre di rilevanti mezzi finanziari che potrebbero essere reperiti attraverso l’introduzione di royalties sulle risorse petrolifere anche da utilizzare, ad esempio, per la creazione di un fondo per la raccolta e la distribuzione di farmaci per i Paesi più poveri”. Per Raffi, “i benefici dell’evoluzione della scienza e della ricerca si concentrano in misura sempre crescente nelle mani di pochi Stati e di ristretti gruppi economici. Pur Massoneria: costituita la Gran Loggia di San Marino (AGI) - San Marino, 7 aprile - I rappresentanti della massoneria regolare di tutto il mondo hanno costituito ieri a San Marino la "Serenissima Gran Loggia di San Marino", l'organismo che rappresenterà la massoneria del Titano a livello mondiale. Il Gran Maestro eletto è Federico Micheloni, medico 75enne, già Capitano reggente dell'antica Repubblica nel 1957 e nel 1961 e poi direttore sanitario dell'ospedale. La cerimonia di 'installazione' della Gran Loggia (resa possibile dall'esistenza di tre logge di San Marino, che facevano riferimento al Grande Oriente d'Italia) è stata presieduta dal Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, avvocato Gustavo Raffi. Particolarmente folta la rappresentanza giunta dagli Stati Uniti. Tra i presenti c'era il segretario esecutivo della Conferenza mondiale delle Grandi Logge, Thomas Jackson, assieme ai rappresentanti delle Gran Logge dell'Illinois, Maryland, New Jersey, Columbia, accompagnato dal maestro venerabile della loggia "Italia" di Washington. Erano presenti anche i gran maestri e i rappresentanti Grandi Logge d'Austria, San Paolo del Brasile, Bulgaria, Croazia, Germania, Grecia, India, Lussemburgo, Marocco, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Ungheria, Jugoslavia, Quebec - Canada. (AGI) Mir/red 071537 APR 03 NNN nella legittimità di un giusto profitto a fronte di rilevanti investimenti da parte delle Imprese, è indispensabile introdurre alcuni correttivi che garantiscano, ad esempio, l’uso delle medicine e l’accesso a cure più avanzate anche per quei Paesi che ne sono, di fatto, esclusi. Basta pen- sare al grande flagello dell'Aids che in alcuni Paesi africani colpisce l’80% della popolazione e pare del tutto inarrestabile. Al termine dei lavori della Gran Loggia 2003, il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani ha anche tenuto a battesimo – “installato” – la nuova Serenissima Gran Loggia di San Marino che raccoglie le tre Logge attualmente operanti nella Repubblica sanmarinese. Iraq: Gran Maestro del Marocco, guerra finisca al più presto Roma, 8 aprile - (Adnkronos) - ''La guerra in Iraq deve finire al più presto e allo stesso tempo deve riprendere il dialogo tra i popoli arabi e l'Occidente. Un dialogo improntato alla fratellanza e alla solidarieta'. Cosi' il Gran Maestro della Gran Loggia Reale del Marocco, Emile Ouaknine, si esprime sul conflitto in Iraq, del quale ha fatto cenno anche alla conferenza annuale del Grande Oriente d'Italia che si e' appena conclusa a Rimini. La conferenza annuale di Rimini ha riconosciuto la prima Gran Loggia Regolare del Mondo Arabo, multietnica e multiconfessionale. ''Con questo voto - ha affermato il Gran Maestro del Maroccoè stata annullata la distanza geografica ideale e culturale che alcuni vorrebbero frapporre tra un paese prevalentemente cristiano e un paese prevalentemente musulmano''. 08-APR-03 14:41 Periodico informativo culturale Anno V, Numero 7-8, 15-30 aprile 2003 Spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Roma - Tassa Riscossa Direttore Responsabile Fausto Capalbo Editore: Erasmo s.r.l. - Amministratore Unico Mauro Lastraioli C.P. 5096 - 00153 Roma 50 Ostiense P.I. 01022371007 - C.C.I.A.A. n. 26466/17.09.62 - Iscrizione Tribunale Registro Imprese n. 1959/62 Direzione Redazionale: Erasmo Notizie Via di San Pancrazio 8 - 00152 Roma - Tel. 065899344 - Fax 065818096 Stampa: E-Print s.r.l. - Via Empolitana km. 6,400 - 00024 Castelmadama (Roma) Registrazione Tribunale di Roma n. 00370/99 del 20 agosto 1999 ABBONAMENTI: Italia, per posta, annuo (22 numeri) euro 17,04 - Arretrati euro 2,60 a numero Estero, per posta, annuo (22 numeri) euro 41,32 - Arretrati euro 5,20 a numero Unica soluzione più di 500 abbonamenti (Italia) euro 8,84 per abbonamento annuale Bollettino di versamento a: Erasmo s.r.l. - C.P. 5096 - 00153 Roma 50 Ostiense - c/c postale n. 32121006 In caso di mancato recapito inviare all’Ufficio P.T. di Roma 50 Ostiense - detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la tariffa relativa euro 1,03 Mittente: Erasmo s.r.l. - C.P. 5096 - 00153 Roma 50 Ostiense