Periodico informativo culturale
Anno V, Numero 7-8, 15-30 aprile 2003
Bollettino
d’informazione
del Grande
Oriente d’Italia
http://www.grandeoriente.it
Direttore Responsabile Fausto Capalbo
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via di San Pancrazio 8 - 00152 Roma - Tel. 065899344 - Fax 065818096 - Email [email protected]
sommario
speciale
assemblea
annuale di
gran loggia
2
un’affluenza senza
precedenti per la
quarta edizione a
rimini
tutti insieme per il
diritto alla felicità
4
numerosissimi i saluti
delle autorità dello
stato/l’allocuzione del
gran maestro
“è alla luce della
società che
intendiamo operare”
7
grandissima
partecipazione dei
fratelli ai lavori
rituali/le delibere
adottate
passano con due
terzi dei voti le
modifiche alla
costituzione
8
oltre venticinque le
delegazioni estere
presenti/i messaggi
dei rappresentanti
onore e gloria al
grande oriente
13 cinque le tavole
rotonde nella tre
giorni riminese/
studiosi di tutte le
discipline a confronto
parlare di felicità nel
terzo millennio
14 il grande oriente
sperimenta un nuovo
progetto multimediale
in internet, la radio
dei massoni
15 nuovo successo del
servizio biblioteca/
presente giordano
bruno guerri
all’insegna della
cultura
16 mostra storica sulla
massoneria
percorsi di libertà
associazione italiana
di filatelia massonica
i preparativi per il
bicentenario del goi
l’incontro con la
comunità di san
patrignano
un contributo
dovuto
17 il grande oriente
d’italia tiene a
battesimo una nuova
obbedienza
è nata la massoneria
regolare di san
marino
rassegna stampa
18 la gran loggia 2003
nei giornali
Pagina 2
Erasmo Notizie 7-8/2003
assemblea annuale di gran loggia
speciale
Un’affluenza senza precedenti per la quarta edizione a Rimini
Tutti insieme peril diritto alla felicità
n Tempio illuminato da uno splendido cielo stellato ha accolto - dal
4 al 6 aprile al Palacongressi di Rimini - duemilacinquecento
Fratelli giunti da tutta Italia per partecipare alla quarta edizione della
Gran Loggia dell’era Raffi, l’ultima dell’attuale Gran Maestranza prima di
quella elettiva del prossimo anno che concluderà questo quinquennio.
Una Gran Loggia, dal titolo “Diritto alla Felicità”, come al solito ricca di
particolari e di avvenimenti che ha attirato anche una grandissima partecipazione di non iscritti all’Istituzione che, con il programma portato
avanti dal Gran Maestro Raffi e dalla sua Giunta, continua ad aprirsi al
mondo profano convinta che, far conoscere i propri principi, le proprie
attività ed i propri scopi, sia fondamentale per interagire con la società.
E i risultati sono ormai a tutti noti: ai Fratelli che sempre più liberamente manifestano la propria appartenenza alla Massoneria senza paura di
persecuzioni od ostracismi ed ai profani che altrettanto apertamente partecipano alla vita del Grande Oriente d’Italia con grande entusiasmo ed
effettiva collaborazione sul piano culturale, filantropico e di solidarietà.
Tuttavia, come in tutte le riforme, questo processo non è immune all’interno da resistenze e polemiche, il che manifesta le anime diverse
dell’Istituzione e degli uomini che vivono orientamenti diversi esprimendo
libertà e vera democrazia. Non sempre però questo accade nel più assoluto
rispetto dell’etica e della morale del Libero Muratore e addirittura, anche in
occasione di questa Gran Loggia, le istanze riformiste, hanno subito malevoli attacchi e tentativi di discredito (v. in questo numero a pagina 7).
S’invoca un non ben identificato “ritorno alle origini” che, paradossalmente, significa solo ricondurre la Massoneria a quanto i padri fondatori avevano concepito e cioè a fare esattamente quello a cui mira l’attuale Gran
Maestranza che guarda al bene dell’Umanità ed alla crescita civile.
Oggi, la Comunione nel suo complesso è diventata soggetto primario di
questo rinnovamento dimostrando costantemente in tutta Italia - attraverso
le proprie iniziative a qualsiasi livello - di voler proseguire questo cammino e di voler essere parte attiva della società alla quale può fornire un fondamentale apporto di conoscenza e di solidarietà. Di certo occorrerà rispettare il posto che a ciascuno compete perché solo così la Libera Muratoria
Universale potrà essere all’altezza del suo compito ed essere rispettata da
tutti nella sua forma e nella sua sostanza.
"Diritto alla Felicità"
Il titolo della Gran Loggia 2003, indubbiamente, al momento della sua
scelta, ha creato una diffusa incertezza e, per l’oscuro panorama mondiale che si delinea all’orizzonte del quotidiano e per la tragedia di
popolazioni che vivono tra violenze e povertà, di fronte alle quali l’uomo, spesso timoroso e preoccupato finisce nel rinchiudersi nel proprio
microcosmo. Tuttavia la decisione degli organizzatori è stata quella di
porre sul tavolo di discussione quel tema che ha sempre interessato il
pensiero dell’uomo qualunque e del più grande filosofo: la felicità.
C’è chi ha sorriso per questa scelta, trovandola inadeguata ai tempi,
senza pensare tuttavia che mai, come in questo periodo, parlare di “diritto alla felicità” avrebbe significato affermare con forza un messaggio di
speranza di una vita migliore, una possibilità di realizzazione di un
mondo finalmente libero ed affrancato dalle più oscure sofferenze.
E’ quindi su questa idea-forza che ha preso il via quest’anno il meeting ancora una volta articolato in una parte pubblica ed una riservata ai lavori nel Tempio - che ha suscitato come sempre il compiacimento dei
Fratelli del Goi, dei loro familiari ed amici, delle oltre venticinque delegazioni estere giunte a Rimini da tutto il mondo e dei tantissimi estranei
all’Istituzione che per tre giorni hanno affollato i saloni del Palacongressi.
Hanno visitato gli stand e le esposizioni - tutti rigorosamente di contenuto massonico ed esoterico - della “Fiera del Libro” che esibiva-
Erasmo Notizie 7-8/2003
Pagina 3
assemblea annuale di gran loggia
speciale
tavole rotonde che con il contributo di illustri studiosi di varie discipline hanno affrontato il tema della Gran Loggia 2003 nelle suoi
aspetti più vari, storici, filosofici, religiosi, letterari, sociologici ed
anche scientifici, suscitando le riflessioni del pubblico che, in ogni
occasione, non ha rifiutato interesse, partecipazione e dibattito.
Grazie poi al Servizio Biblioteca del Goi ed alla collaborazione di
volenterosi Fratelli ci sono stati incontri, visite guidate ed esposizioni
no i titoli dell’editoria specializzata, della filatelia, dei quadri e delle
sculture, delle ceramiche ed anche dei “gadget”. Hanno assistito alla
presentazione del nuovo progetto multimediale - denominato Goi
Radio - che il Grande Oriente d’Italia intende lanciare per migliorare la comunicazione via internet non solo con i Fratelli (v. pagina 14
di questo numero). Hanno visitato gli spazi delle associazioni di
storiche di grande valore non solo per specialisti ed “addetti ai lavori”,
ma per chiunque abbia voluto documentarsi ed appassionarsi alle prospettive storiche della Libera Muratoria in Italia e nel mondo.
E quest’anno, la Gran Loggia 2003 ha anche offerto uno spettacolo
musicale e teatrale all’interno del Tempio. Infatti quando il 4 aprile la
Gran Loggia si è aperta al pubblico, l’attore Luigi Maio ha mimato e
danzato “La storia di un soldato” facendo magistralmente rivivere la
vicenda di Charles-Ferdinand Ramuz tratta da una novella di
Afanasiev. La suggestiva rappresentazione è stata accompagnata dalla
splendida esecuzione musicale dei brani di Igor Stravinski interpretati
dall’Ensemble Hyperion, diretto dal Fratello Fabio Neri.
volontariato interne ed esterne al Goi che testimoniano l’impegno di
solidarietà dei Liberi Muratori italiani verso i bisognosi; degli Ordini
paramassonici delle Stelle d’Oriente, dei De Molay e delle Rainbow
for Girls che supportano l’attività dell’Ordine con iniziative culturali e filantropiche di vario genere; e tutto per conoscere questo variegato mondo, fino a poco tempo fa ignorato e sconosciuto.
Ma la tre giorni riminese è stata anche un grande appuntamento con la
cultura: dal 4 al 6 aprile centinaia di persone hanno affollato le cinque
Aquesto punto l’attesa allocuzione del Gran Maestro Gustavo Raffi
che ha reso partecipe - come è per lui consuetudine - anche i non
massoni del progetto del Grande Oriente a servizio della società ed
alla gloria del Grande Architetto dell’Universo.
In conclusione, è tutto questo solo abile strategia di “marketing massonico”? Di certo no, come esplicitamente dichiarato dal Gran
Maestro, ma piuttosto la manifestazione di un impegno reale di tutti i
Fratelli per la crescita dell’Istituzione. I fatti parlano da soli e, considerando i positivi risultati ottenuti negli ultimi quattro anni, forse,
prima o poi, anche i più scettici cominceranno a ricredersi e finiranno
di smettere di negare anche la più clamorosa evidenza.
Pagina 4
Erasmo Notizie 7-8/2003
assemblea annuale di gran loggia
speciale
Numerosissimi i saluti delle Autorità dello Stato. L’allocuzione del Gran Maestro
“E’alla luce della società che intendiamo operare”
a alcuni anniil Grande Oriente d’Italia ha ormai la consuetudine
di invitare le Autorità del Paese all’Assemblea della Gran
Loggia riservando a questi ospiti uno spazio particolare, dopo la
sospensione dei lavori rituali, quando anche i non massoni, possono
entrano nel Tempio. La difficile situazione internazionale non ha
consentito la partecipazione dei massimi vertici, ma i messaggi di augurio
sono giunti numerosissimi, in forte crescita rispetto al passato, tutti
partecipi della riflessione che il titolo “diritto alla felicità” ha voluto
suggerire con questa quarta edizione della Gran Loggia.
Il pomeriggio del 4 aprile, il Gran Segretario Giuseppe Abramo, dopo
aver letto il telegramma di saluto al Presidente della Repubblica, ha
riservato a quei messaggi lo spazio e l’attenzione dovuta. Sono giunti dal
Quirinale, dal presidente emerito Cossiga, dal presidente del Senato Pera,
dal presidente del Consiglio Berlusconi, da Ministri e sottosegretari, da
onorevoli e senatori impegnati a vario titolo in Parlamento, da presidenti
di giunte e consigli regionali di quasi tutta l’Italia, dai sindaci delle più
importanti città del Paese, da alcuni responsabili delle amministrazioni
della riviera adriatica impossibilitati a partecipare ed anche,
particolarmente gradito, dal Vescovo di Rimini Mariano Di Nicolò.
Il lungo elenco - documentato anche dalla stampa - ha dimostrato la
considerazione ormai raggiunta dalla Massoneria italiana grazie al nuovo
corso di trasparenza del Grande Oriente d’Italia. Infatti, se quattro anni
fa la partecipazione ad una assise della Massoneria poteva essere
considerata una trasgressione, oggi è un momento voluto, accettato e
considerato di prestigio, come tutti i presenti nel Tempio hanno potuto
sentire dalle vive parole del presidente della provincia di Rimini Adriana
Neri, del sindaco di Taranto Rossana Di Bello, del senatore Giampaolo
Bettamio, vice presidente della Commissione permanente per l’industria,
il commercio ed il turismo e del noto saggista Giordano Bruno Guerri,
presidente della Fondazione Bordoni, che hanno salutato, con
entusiasmo ed ammirazione, i lavori del Grande Oriente d’Italia .
Esaurite le prime formalità rituali dei lavori, una folla incontenibile di
non massoni ha preso posto in platea accolta dai Fratelli che sedevano
tra le colonne e dalle autorità massoniche all’Oriente. La nuova
assemblea così ricostituita ha degnamente accolto le autorità profane,
alle quali è anche stato riservato il posto d’onore.
Grande apprezzamento, quest’ultimi hanno poi espresso nei confronti
del Gran Maestro Gustavo Raffi e della sua allocuzione che per circa
quarantacinque minuti ha catturato l’attenzione del pubblico per
Il telegramma al presidente Ciampi
Al Signor Presidente della Repubblica italiana
Palazzo del Quirinale
Roma
I Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia
di Palazzo Giustiniani, riuniti a Rimini il 4, 5
e 6 aprile 2003 per la tradizionale Gran
Loggia di Primavera, reso omaggio alla
Bandiera nazionale ed eseguite le note
dell’Inno di Mameli;
Rivolgono a Lei, garante esemplare dell’unità nazionale e dei valori
fondanti la nostra Repubblica - pace, libertà e democrazia, che vanno
sempre presidiati - il loro deferente saluto;
Ribadiscono, la più assoluta osservanza della Costituzione repubblicana ed
alle Leggi che ad essa si conformano e la più assoluta lealtà verso le
Istituzioni democratiche del Paese;
Ricordano come i Massoni italiani hanno reso possibile la loro
realizzazione con il contributo di Uomini e di Idee;
Sottolineano come solo l’affermazione dei valori propri della personalità
umana sarà possibile creare una società più giusta, multirazziale,
rispettosa delle minoranze e in grado di dare risposte alle esigenze dei più
deboli, degli oppressi e degli emarginati certi, come sono, che saranno
questi i valori del Paese nel terzo millennio;
Confermano che i Massoni italiani, insieme a tutte le forze democratiche
della Nazione, si impegneranno strenuamente non solo per difendere ma
anche per affermare i valori di libertà, uguaglianza, fratellanza,
solidarietà e tolleranza.
Il Gran Maestro
Gustavo Raffi
Rimini, 4 aprile 2003
l’attenta analisi della situazione mondiale odierna e per le profonde
riflessioni sugli argomenti da essa affrontati.
Dopo una breve introduzione sul carattere della Massoneria delle origini
in rapporto al contesto storico dell’epoca, il Gran Maestro ha spiegato
che “nella moderna società, in un maturo contesto democratico, ove
risultano oltremodo saldi i principi fondanti il diritto di associazione e di
libero confronto, garantiti dalla carta costituzionale come dagli stessi
fondamenti giuridici dell’Unione Europea, la Massoneria non ha alcuna
ragione di essere occulta o segreta, né di coltivare atteggiamenti di
aristocratica sfuggevolezza”. “Noi non ci nascondiamo - ha continuato il
Gran Maestro - né desideriamo operare nell’ombra. Giacché ricerchiamo
la luce, è alla luce della società che intendiamo operare nel pieno rispetto
Erasmo Notizie 7-8/2003
Pagina 5
assemblea annuale di gran loggia
speciale
delle regole democratiche. La nostra Istituzione - non lo si
dimentichi - è infatti riconoscibile pubblicamente, attraverso le
sue sedi, i suoi indirizzi, i suoi organi di stampa, la sua struttura direttiva,
nonché attraverso l’azione continua svolta dai suoi membri che operano
pubblicamente, anche e soprattutto nella loro qualità massonica, nella
società italiana. La tanto millantata riservatezza vale oggi solo per la
dimensione esoterico-rituale, che per noi costituisce la chiave essenziale
dell’esperienza massonica, ovvero quella che stimola un uomo già
maturo a ritornare sui suoi passi per interrogarsi, attraverso l’esperienza
iniziatica che da Apprendista lo porta a divenire Maestro, su principi e
fondamenti spirituali e filosofici di ordine essenziale per il
perfezionamento della sua esistenza umana. Sarà poi questo stesso
individuo, messo di fronte ai grandi interrogativi sui quali la Massoneria
gli darà occasione di meditare, a darsi, in piena libertà, le risposte finali”.
Per queste ragioni il Gran Maestro Raffi è convinto che la società, oggi
in particolare , debba poter conoscere la realtà massonica che ha un suo
compito da realizzare e cioè “quello di favorire, attraverso la sua continua
educazione al dialogo, alla tolleranza ed alla fratellanza, la costruzione di
processi di crescita e maturazione della cultura democratica e dei principi
contenuti nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo”, attraverso la totale
realizzazione delle prerogative delle organizzazioni internazionali
preposte a tale ruolo - prima fra tutte l’Onu - che dovranno effettivamente
operare per l’eliminazione delle cause dei conflitti.
Aquesto punto l’allocuzione è entrata nel vivo del tema della manifestazione
con uno riferimento significativo all’attuale situazione internazionale.
Il Gran Maestro ha ribadito con forza la necessità che la Massoneria non sia
insensibile alle sofferenze dell’Umanità ed alle contraddizioni del mondo,
pur rimanendo naturalmente estranea a qualsiasi coinvolgimento sul piano
politico e religioso. “Parlare allora di diritto alla felicità proprio in questi
giorni - ha detto ancora - vuol dire, anche se forse il tema potrebbe
apparentemente stonare, parlare della responsabilità dell’uomo e della
civiltà di fronte alla barbarie dell’irrazionale. La ricerca del bene,
platonicamente inteso, non è infatti un tema pubblicitario del marketing
massonico, ma un compito, se volete, istituzionale della nostra Comunione.
Il bene infatti dovrebbe rappresentare per i Massoni proprio il fine ultimo,
forse irraggiungibile, della loro opera: quello per cui, come dicono i nostri
Rituali, si scavano profonde cavità al vizio, mentre si cerca di operare per il
bene ed il progresso dell’Umanità. Sarà allora chiaro a tutti che, in questa
driana Neri, presidente del consiglio provinciale di Rimini Ringrazio tutti e vi porto il saluto del consiglio provinciale e non
volevo farvi, lo dico subito, un discorso di rito. Personalmente è il
terzo anno che partecipo a questi vostri incontri e devo dire che l’idea che
avete avuto di aprirvi alla società e dedicare dei momenti ad altri che non
fanno parte della Massoneria ha fatto sì che in molte persone che vi hanno
conosciuto sia caduto quell’alone di sospetto o di mistero che ovviamente lo sconosciuto crea sempre. Vi ringrazio per questa idea e vi ringrazio
anche per avermi invitato a partecipare perché ogni volta nell’allocuzio ne del vostro Gran Maestro io mi ritrovo a riflettere su me stessa, su come
vivo la vita quotidiana, su quanto dei valori che voi volete si realizzino, e
per il bene di tutti. Questi vostri momenti ci costringono a guardarci
dentro e ci costringono comunque a sentirci e ad essere sociali, a non
pensare solo a noi stessi ma pensare anche agli altri. Il tema di questa
serata che è il diritto alla felicità, nell’allocuzione del Gran Maestro, è
stato molto emozionante, perché in effetti è un momento storico parti colare, i venti di guerra sorvolano il mondo e metà del mondo sta
morendo di fame, di sete e per malattie. Ovviamente sembra assurdo
porre questa tematica ma io credo che dentro i valori che voi predica te, appunto solidarietà e uguaglianza, vi sia per ciascuno di noi un impe gno importante: fare sì che il diritto alla felicità - come sai diceva - sia
per tutti. Con questo concludo, ringrazio il vostro Gran Maestro per
avermi dato questa occasione, spero di averne altre e che continuiate,
perché vengo volentieri e vi ascolto sempre con piacere. Vorrei in più
ringraziare due vostri Fratelli di Rimini, l’avvocato Calderisi e l’avvoca to Cecconi, che mi hanno convinto la prima volta a partecipare e li ringrazio, perché con voi è sempre un arricchimento personale.
ossana Di Bello, sindaco di Taranto e vice presidente
dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia - Vi ringrazio per
l’invito perché è stato bellissimo partecipare a questo incontro,
è stato molto bello ascoltare la relazione del Gran Maestro, una rela zione ricca di spunti dei quali indipendentemente dal condividere tutto
quello che è stato detto, resta almeno in me, in qualità di responsabi -
presidente Adriana Neri
che, come individuo, porto avanti. Cosa che già dalla prima volta che ho
partecipato, devo dire, mi sono stupita, mi capitasse perché avviene un
fenomeno per me strano. Mentre quando si fa un discorso politico si dele ga poi ad altri la responsabilità di attuare la solidarietà, l’uguaglianza, il
diritto alla felicità, in momenti come questi non si delega a nessuno, si
prendono le responsabilità personali. E questo tutte le volte mi crea delle
crisi, mi provoca dei momenti di emozione, cosa che anche normalmente
non vivo, essendo una che vive nella politica, che vive nelle istituzioni.
Credo che questo tipo di iniziative debbano continuare perché voi portate avanti dei valori in una società che ha una crisi di valori, dove la solidarietà non esiste più, dove l’individuo diventa individualista, dove l’es sere umano non è più sociale ma singolo e lotta per il proprio bene e non
sindaco Rossana Di Bello
Pagina 6
Erasmo Notizie 7-8/2003
assemblea annuale di gran loggia
speciale
Gran Loggia, non si voleva parlare di edonismo, né di un pacioso
e opulento benessere, scambiato per felicità. Abbiamo piuttosto
lanciato una sfida nella speranza di raccogliere e aggregare intelligenze e
sensibilità intorno al tema del diritto a quella felicità possibile, ma per molti
negata, sia nella ricca Europa, sia in altre parti meno fortunate del mondo”.
“La nostra attenzione - ha proseguito il Gran Maestro - è storicamente stata
rivolta sia agli aspetti materiali del degrado della vita umana, sempre più
manifesti attraverso le nuove forme di povertà diffusesi anche nel ricco
Occidente e nel nostro Paese, sia a quelli di ordine spirituale, visibili nel
progressivo distacco dall’impegno civile e dalla solidarietà che il possesso
di una pseudo-felicità materiale propone. La costruzione di una società
giusta, democratica, civile, rispettosa delle diversità ed allo stesso tempo
sicura per tutti, ci sembra quindi un passo fondamentale per costruire il
diritto alla felicità che, anche quando può essere egoisticamente
soddisfatto, non lascia mai del tutto serena la coscienza di chi ha occhi per
vedere l’ingiusta sofferenza altrui. In questo contesto - ha precisato vogliamo ribadire che tale felicità richiede strumenti continui, non solo
attraverso la costante sorveglianza delle risorse naturali ed ecologiche del
le degli enti locali, un forte senso di responsabilità delle nostre azioni
quotidiane, azioni che in qualche maniera possono determinare un cam biamento nella direzione che è stata indicata, una direzione che tutti
noi non possiamo che condividere perché ambire alla felicità e soprat tutto dare il proprio contributo affinché questa felicità sia patrimonio
di una umanità la più allargata possibile, è indiscutibilmente è un qual cosa che non possiamo che condividere anche se, a volte, esistono le
contraddizioni delle nostre azioni ed ecco perché vado via arricchita da
tutto questo e con questo senso di responsabilità che mi auguro possa
migliorare la mia come l’altrui azione quotidiana.
iampaolo Bettamio, senatore, vice presidente della
Commissione permanente per l’industria, il commercio ed il
turismo - Anch’io ringrazio per l’invito che mi è stato rivolto al
quale vorrei però associare un ringraziamento particolare per l’amico
avvocato Cecconi che è un vero e
proprio ambasciatore all’esterno e
alla
puntualità
dell’avvocato
Calderisi che ci consente di ritrovar ci in un ambiente dove tutto funzio na alla perfezione. Io vorrei sottoli neare che il tema che è stato scelto
per queste giornate, cioè la felicità,
è molto opportuno proprio in questo
periodo come è stato già rilevato.
Noi cerchiamo di dare una risposta,
una definizione al concetto di felici tà dopo che questo concetto ha
attraversato per lunghi secoli delle
senatore
Giampaolo
situazioni assolutamente contrad Bettamio
dittorie. Noi ricordiamo tutti quello
che abbiamo studiato al liceo classico, le traduzioni dei poeti e filosofi
greci e romani. Poi ricordiamo la storia dell’umanesimo e adesso, noi
uomini della modernità o della post-modernità stiamo analizzando e
vedendo come il concetto di felicità possa definirsi e come possa anche
adeguarsi al nostro essere uomini della modernità o della post moder nità. Io credo che il significato che va più vicino e che è più drammati camente attuale di questo concetto sia quello che evoca l’armonia, non
soltanto della persona con se stesso, che è molto difficile, ma l’armonia
della persona nel contesto sociale nel quale opera, nel quale ha rela -
Paese, ma anche e soprattutto attraverso il ruolo civile ed educativo che
svolge tutta la macchina scolastica, dall’asilo all’università”.
Infatti, secondo il Gran Maestro, “una società incapace di generare una
cultura di rispetto, tolleranza, ma anche tale da garantire il più elevato
accesso alla conoscenza anche alle categorie più deboli si incammina
su una strada pericolosa, certamente lontana dal nostro ideale di
felicità, di giustizia ed equilibrio sociale”.
L’allocuzione si è conclusa con un’esortazione: “La luce che il
Massone cerca e dovrebbe trovare nel Tempio, e di cui aveva avuto
oggi solo una certa vaga contezza, va portata all’esterno, attraverso
un’azione non solo di solidarietà, ma attraverso una cultura della
felicità, intesa come eudaimonia, come gioia e saggezza ispirate e
quindi giammai come egoistica esaltazione del piacere e del
benessere di pochi né come privilegio di una ristretta cerchia
indifferente al dolore degli altri: ciò affinché trionfino il bene e la
ragione, che non sono altro che la manifestazione sublime del divino
fattore, il Grande Architetto dell’Universo”. (Il testo integrale
dell’allocuzione verrà pubblicato nel numero 2/2003 di “Hiram”).
zioni e correlazioni con i suoi simili. E secondo questo concetto di armo nia, che evoca la convivenza sociale e la tolleranza, ci accorgiamo che
stiamo combattendo con fattori che non consentono né tolleranza e
nemmeno armonia. Faccio riferimento a quella cattiva traduzione che
noi abbiamo fatto del precetto evangelico di condurre una vita buona,
noi l’abbiamo tradotto con la vita agiata, con la ricerca del benessere,
del profitto. E’ su questa cattiva traduzione che l’armonia, o se voglia mo, la felicità viene inquinata. Poi abbiamo il portato della nostra civil tà, l’individualismo, cioè l’esasperazione dell’io. Oggi parliamo tutti
alla prima persona singolare, pochi parlano alla prima persona plurale.
Io ho passato metà della mia vita all’interno delle comunità europee e
non fui affatto contento quando si cambiò il nome e da comunità euro pea si parlò di unione europea, perché noi avevamo sostituito un con cetto giuridico politico, quello di unione, ad un concetto di valore, quel lo di comunità che evoca la persona che, se non altro per la sua aspira zione all’eternità, è un valore. Ecco perché ritengo che sia opportuno,
proprio in questo momento dove l’egoismo, la disuguaglianza, l’intolle ranza sono eclatanti, avere riflettuto come voi avete fatto, e non è
stato una invasione nella politica aver riflettuto sull’Onu, perché vede te, anche qui noi dobbiamo cambiare qualche concetto tradizionale, il
concetto di democrazia, quello che giuridicamente e filosoficamente è
consacrato nei nostri testi. E’ un concetto sacrosanto, ma quando noi
dalla politologia passiamo alla politica, forse, qualche volta, dobbiamo
portare qualche violenza al concetto di democrazia e dire, come il Gran
Maestro ha detto o ha lasciato capire, che il principio di “una personaun voto” è altamente democratico e non regge al compito internaziona le di una organizzazione che invece deve fare i conti con dei blocchi.
Ecco perché l’avere sollecitato provocatoriamente una riflessione sulla
felicità non è aver scelto un argomento in un momento stonato, al con trario, è avere scelto un argomento obbligando una riflessione su dei
temi che mai come in questo periodo hanno una attuale drammaticità.
Vi ringrazio per questo stimolo, per avere anche sottolineato come ha
fatto stamattina il mio amico Meluzzi con alcuni concetti sull’etica,
sulla religione, sulla democrazia che sono molto importanti. Vi ringrazio
per questo e la mia testimonianza e il ringraziamento per questa parte cipazione è che tutti noi, a tutti i livelli nei quali siamo chiamati ad ope rare, possiamo fare in modo che la felicità intesa come armonia, che
l’armonia intesa come tolleranza, che la tolleranza intesa come aiuto
all’altro, possano essere il principio ispiratore per l’oggi, per quella
post-modernità nella quale ci stiamo incamminando.
Erasmo Notizie 7-8/2003
Pagina 7
assemblea annuale di gran loggia
speciale
Grandissima partecipazione dei Fratelli ai Lavori Rituali. Le delibere adottate
Passano con due terzi dei voti le modifiche alla Costituzione
a Gran Loggia, con una maggioranza schiacciante, ha approvato le modifiche costituzionali che reintroducono la rieleggibilità del Gran Maestro uscente e che fissano il medesimo
principio per i membri di Giunta.
Alla scadenza sarà, dunque, possibile a tutti i componenti dell’Organo di
Governo di candidarsi alla medesima carica in precedenza ricoperta per un
secondo mandato, senza dover soggiacere alla regola illogica che consentiva
la sola rieleggibilità differita. In altri termini, mentre tutti i membri di Giunta
potevano concorrere sine die alla medesima carica, al Gran Maestro erano
inibiti due mandati consecutivi, essendogli imposto un intervallo temporale,
pari alla durata dell’incarico, per poter riproporre la propria candidatura.
Ma al di là del dato normativo, la Gran Loggia del 2003 ha segnato
un'ulteriore significativa svolta nella vita della Istituzione.
La riforma è nata, infatti, per iniziativa di base ed è stata inserita all’ordine
del giorno della Gran Loggia, ai sensi dell’art. 86 Reg., sulla spinta di oltre
180 mozioni di eguale tenore, votate dalle Logge della Comunione, che
hanno aderito all’iniziativa della storica Loggia Ausonia (11) di Torino. A
mente dell’articolo citato, ne sarebbero bastate trenta.
L’evento di per sé consacra significativamente la presa di coscienza
delle Logge e la loro volontà di essere soggetti nel processo decisionale e di trasformazione che aleggia nella Istituzione. I risultati del
voto, come si evince dal prospetto riepilogativo (in basso), comprovano che la riforma ha ottenuto consensi unanimi in tutte le circoscrizioni, salvo irrilevante eccezioni, che confermano la regola, raggiungendo la maggioranza qualificata dei 2/3 dei voti espressi.
Tale risultato induce ad una ulteriore riflessione di carattere morale: il popolo massonico ha comprovato la propria maturità, bollando senza appello
quanti, ancora una volta, avevano fatto ricorso ai metalli, rappresentati dalle
lettere anonime, dai falsi storici e dai cosiddetti pareri costituzionali di soggetti estranei alla Comunione, per bloccare la proposta di riforma, in luogo
di dibattere fraternamente e con saggezza, in pubblico confronto, le proprie
tesi contrarie. Costoro e solo costoro sono stati sconfitti.
In apertura il Gran Maestro aveva, peraltro, denunciato con vibrate parole il pericolo dell’assuefazione ed acquiescienza a tali comportamenti,
affermando testualmente: “non è il ricorso a questi sistemi sleali di lotta
che ci deve scandalizzare, bensì il fatto che le coscienze non si ribellino”.
Il dibattito composto, sereno e rispettoso delle diverse posizioni, che ha
fatto da cornice alle votazioni, è stata, dunque, la miglior risposta di una
Famiglia attenta e matura, che, attraverso i propri Maestri Venerabili, ha
saputo esprimere liberamente le proprie autorevoli decisioni.
Le altre decisioni
Nel corso dei lavori della Gran Loggia sono state adottate altre importanti
delibere. Una riguarda la modifica degli articoli 3-3° e 4° comma e 19 del
Regolamento relativi alle pratiche amministrative delle iniziazioni e riammissioni al Grande Oriente d’Italia. Con l’introduzione del nuovo testo normativo sono stati ridotti di un terzo i tempi delle procedure, portando a 30 i
giorni per l’esposizione delle domande e delle date delle votazioni nelle
bacheche delle case massoniche degli Orienti e dei Collegi Circoscrizionali,
mentre sono scesi a 60 quelli per l’esaurimento dell’iter complessivo. In
questo senso l’iter procedurale sarà sicuramente più agile ed eviterà inutili
lungaggini burocratiche, senza incidere sulla serietà delle “tegolature”.
Altre decisioni interessano poi i riconoscimenti internazionali della
Gran Loggia di Armenia, Prince Hall del Colorado (rinviamo al pros simo numero maggiori informazioni), Sinaloa in Messico, Stato di
Amapà in Brasile, Regno del Marocco, Niger, Lituania, Lettonia e
Serenissima Gran Loggia di San Marino.
Le Logge della Comunione hanno infine deliberato nell’ambito della
Gran Loggia 2003 la nomina a Gran Maestri Onorari dei Fratelli Ernesto
D’Ippolito, Vincenzo Racugno, Pietro Sparvieri e Francesco Spina.
Pagina 8
Erasmo Notizie 7-8/2003
assemblea annuale di gran loggia
speciale
Oltre venticinque le delegazioni estere presenti. I messaggi dei rappresentanti
Onore e gloria al Grande Oriente
nche quest’anno una foltissima rappresentanza di Obbedienze
massoniche estere ha caratterizzato l’Assemblea di Gran
Loggia che ha registrato la presenza di più di venticinque
delegazioni. Hanno partecipato ospiti ormai consolidati ma anche nuovi
invitati la cui presenza a Rimini ha testimoniato la forte espansione dei
rapporti del Grande Oriente in tutto il mondo. Una conferma della validità del nuovo indirizzo della Comunione, sancito anche sul piano internazionale attraverso gli affettuosi indirizzi di saluto espressi dai rappresentanti delle Gran Logge che hanno gremito l’Oriente del Tempio
(foto) la mattina della giornata conclusiva della Gran Loggia 2003.
In questo numero di “Erasmo Notizie”, a differenza delle passate edizioni che
hanno riportato la cronaca dell’Assemblea di Gran Loggia, abbiamo preferito dare ampio spazio a questi interventi per documentare la reale considerazione ed il prestigio che il Grande Oriente d’Italia ha raggiunto, negli ultimi
anni, ovunque. Sono tantissimi, uno per ogni rappresentanza, e li proponiamo
ai nostri lettori secondo l'ordine degli interventi nei Lavori nel Tempio.
Gran Loggia del Distretto di Columbia (Washington, DC)
Gran Maestro Jules S. Tepper, ex Gran Maestro e Presidente
della Commissione per le Relazioni Internazionali Robert B.
Heyat, ex Gran Maestro Jerold J. Samet.
Delegazione della Loggia “Italia” di Washington - I Fratelli
Oscar Bartoli (Maestro Venerabile), Gary Cooper, Max Ullmann,
Luigi Ardino, Renato Mezzatenta, Aldo Nicolosi, Ivano Carlesi,
Franco Bernazzani, Gerhard Meinzer, Max Bartoli.
Il saluto - Gran Maestro Raffi e Fratelli tutti, rappresento la Gran
Loggia di Washington D.C. e ho un’esperienza pluriennale di cono scenza sia di voi che del vostro lavoro instancabile. E’un dato di fatto
che un anno fa noi abbiamo aperto la Loggia “Italia” e quest’anno
faremo gemellaggi con vostre Officine.
Il saluto del rappresentante della Gran Loggia di Armenia in delegazione con la Gran Loggia del Distretto di Colombia - Venerabilissimo
Gran Maestro sono molto onorato e felice di partecipare a questa Gran
Loggia e porto le felicitazioni del nostro Gran Maestro dell’Armenia
Cristopher Sakian e, a Voi, la nomina a Gran Maestro Onorario della Gran
Loggia d’Armenia facendovi dono del medaglione di questa carica.
Gran Logge Unite di Germania
Gran Maestro Alfred Koska, Gran Segretario Hans-Jörg Werth e
Gran Rappresentante Dieter Schnabl.
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, carissimi Fratelli, vi porto i
saluti più cordiali dei Fratelli delle Gran Logge Unite di Germania. Vi
auguriamo in futuro ancora successo nella costruzione del Tempio del Il Gran Maestro Raffi con
alcuni rappresentanti delle
delegazioni estere
Conferenza Mondiale delle Grandi Logge
Segretario Esecutivo Thomas Jackson
Il saluto - Gran Maestro e Fratelli tutti, sono orgoglioso di dirvi che il
Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e tutta la Comunione italia na sono parte viva della fratellanza universale. Sono testimone di que sto e vi dico che se proseguiamo su questo cammino noi potremo ar ri vare all’universalità e alla globalità di questo legame. Se voi pensate di
non essere all’altezza di questo vuol dire che abbiamo ancora tanto
lavoro da fare e quindi vi faccio i miei auguri per questo.
Erasmo Notizie 7-8/2003
Pagina 9
assemblea annuale di gran loggia
speciale
l’umanità e di questa catena indissolubile che onorerà anche
le nostre due Gran Logge in avvenire. Gran Maestro, posso chie dere il permesso di consegnare ad un fratello della tua Gran Loggia il
diploma della Croce di merito in oro che gli è stata assegnata? E’ un
amico sincero, un fratello che ha fatto moltissimo per la collaborazio ne e l’intesa delle nostre due Gran Logge: il Fratello Massimo Bianchi.
Gran Loggia d’Austria
Gran Maestro Michael Kraus
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, carissimi Fratelli tutti, porto i
saluti non solo di una Gran Loggia vicina, ma di una Gran Loggia che è
particolarmente amica del Grande Oriente d’Italia. La Gran Loggia
d’Austria ha aiutato il Goi fin dall’inizio e lo farà anche in futuro. La nostra
storia e la nostra posizione geografica ci impegnano a costruire ponti, non
solo verso l’est ma considerando i fenomeni della storia attuale, anche
verso l’ovest. Si può andare al successo solo se si costruisce su fondamen -
ta solide e se si hanno dei partners di fiducia; il Grande Oriente d’Italia ci
ha dato un esempio in questi giorni di cosa significhi fondamenta solide. La
nostra amicizia non si fonda solo su delle parole ma su fatti concreti e sarò
contento di rivedervi presto a Trieste.
Gran Loggia d’India
Gran Maestro Dilip Udeshi, Gran Rappresentante Adriano Moscatelli.
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, vi porto i più cari saluti
dalla Gran Loggia d’India. La nostra Gran Loggia ed il Grande
Oriente d’Italia hanno ottime relazione, specialmente da quattro anni
a questa parte. I Fratelli indiani vogliono talmente bene al Gran
Maestro del Goi che lo considerano ormai un Fratello indiano. Così
ho deciso, caro Gran Maestro, di farti membro onorario della Gran
Loggia dell’India. (Il Gran Maestro indiano in questa occasione è stato
invece insignito dell’onorificenza di Giordano Bruno, classe oro, ndr).
Gran Loggia di Lussemburgo
Gran Maestro Victor Gillen, Gran Rappresentante Liborius Ceran.
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, ringrazio per l’invi to e vi porto i più fraterni saluti dei Fratelli della Gran Loggia di
Lussemburgo. Noi ammiriamo i tuoi successi, il modo come il Grande
Oriente d’Italia prosegue il suo cammino nella Massoneria europea. Ti prego
di rimanere su questa strada perché avete appoggio di tutti i Fratelli. Come
vedi, carissimo Gustavo, il mio italiano è sempre migliore perciò ti prego di
rimanere ancora Gran Maestro così che anch’io possa perfezionarmi.
Gran Loggia Svizzera Alpina
Gran Maestro Alberto Ménasche, Grande Oratore Mauro
Pedretti, Gran Tesoriere Michele Frigerio, Gran Rappresentante
Lorenzo Testa.
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Dignitari, Fratelli tutti, lascia te che io esprima la mia soddisfazione di rivedere amici fraterni che spes so hanno condiviso con noi della Gran Loggia Svizzera Alpina le pene di
una vita massonica travagliata, ma che con noi hanno potuto trarre sol lievo e stimolo per continuare sulla strada che abbiamo liberamente scel to. Una strada difficile ma proprio per questo entusiasmante, perché ci
costringe ad investire le nostre migliori energie in ideali che sono al di
sopra di ogni situazione contingente, che non dovrebbero essere profana ti da interessi personali o dall’ambizione. Questo incontro non ci dà solo
la possibilità di rinverdire relazioni fraterne ma anche per dare vigore
alla nostra azione che ci vede ogni giorno impegnati nella difesa e nella
promozione di quei principi che noi proclamiamo con la forza suadente
dell’esempio. La Massoneria non può essere rifugio dove si attenuano le
nostre frustrazioni, con l’appagamento dei nostri smodati desideri di
onori e di poteri. Essa è la scuola dove noi possiamo trarre ispirazione e
forza per un comportamento volto a indurci a chinarci sull’umanità, per
aiutarla nel cammino verso la realizzazione della giustizia e delle sue
legittime speranze. Se noi analizziamo il senso profondo dei nostri ritua li, ci rendiamo conto che lo scopo del nostro perfezionamento non è quel lo di accaparrarsi i meriti per creare motivi di ricompensa bensì di sti molare la nostra intelligenza a contribuire alla liberazione di noi stessi
affinché sia possibile contribuire alla liberazione dell’Umanità. Anche a
questo servono le visite reciproche tra le nostre Grandi Logge perché così
riusciamo a comprenderci meglio, a capire certe situazioni che spesso
sono al di fuori della nostra esperienza. Io sono certo che ognuno di noi
ricorderà questo momento come una felice occasione in cui una fraterna
amicizia che per noi del Canton Ticino affonda le sue radici nella storia
è stata arricchita e da una maggior e migliore comprensione. La Gran
Loggia Svizzera Alpina per il mio tramite è lieta di augurare a tutti voi e
al Grande Oriente d’Italia - nel quale noi vediamo il fedele custode della
tradizione muratoria in Italia - pace, serenità ed un avvenire radioso.
Pagina 10
Erasmo Notizie 7-8/2003
assemblea annuale di gran loggia
speciale
Gran Loggia del New Jersey
Gran Maestro Larry S. Plasket, Gran Rappresentanti
George Stallone e Armando Stavole, Fratello Richard Goldnick,
presidente del “Police Square Club”.
Il saluto - Gran Maestro Raffi, Fratelli all’Oriente e Fratelli tutti, vi porto
i saluti dei 32mila Fratelli del New Jersey. E’uno dato di fatto che io mi
senta di condividere con piacere questa giornata con tutti voi, come di par tecipare con tutti i Fratelli delle altre parti del mondo che dimostrano
quanto è grande la universalità della Massoneria. Io sono orgoglioso di
essere il Gran Maestro del New Jersey più che altro per il gran bel lavoro
che posso fare con i miei Fratelli e penso che sia la stessa cosa per te, per -
ché mi sto accorgendo della grande bellezza, della universalità e dell’a more fraterno che esiste fra di noi e la stessa cosa vedo che sta avvenen do fra di voi. Grazie per la grandissima e generosa ospitalità nonché per
la meravigliosa esperienza che mi avete dato la possibilità di condividere.
Dio benedica voi, Dio benedica la Massoneria.
Gran Loggia dell’Illinois
Gran Cancelliere Howard L. Graff
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro Raffi, e Fratelli tutti, questa è la
seconda casa per me. Data la mia esperienza nel girare il mondo, mi sto
accorgendo della grande crescita della Massoneria, ma non dovuta a se
stessa, ma quanto a leaders come te. Tu stai perseguendo la strada di
costruire questa grande leadership. Grazie per la tua amicizia e grazie a
te che sei un gran massone: il mondo ha bisogno di grandi massoni come
te. Viva la Massoneria italiana, viva la Massoneria del mondo. (Per l’occasione, il Gran Maestro Raffi ha conferito al Gran Cancelliere Graff l’onorificenza Giordano Bruno, classe Oro, ndr).
Gran Loggia di Spagna
Assistente del Gran Maestro Ramon Viñals i Soler
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, carissimi Fratelli tutti, vi porto
un caldo e affettuoso saluto dalla Spagna. Il mio Gran Maestro avrebbe
voluto essere qui tra noi ma si è recato in Messico per un impegno urgente
alla Conferenza massonica Ibero-americana, urgente perché in un simile
frangente mondiale noi non possiamo rimanere insensibili ai grandi pro blemi che ci assillano e minacciano i nostri ideali di libertà, tolleranza, giu stizia e difesa dei diritti. Oggi più che mai ci domandiamo come sia possi bile costruire il nostro Tempio della Fratellanza universale. Noi ci augu riamo e ci adoperiamo affinché i Massoni dell’Europa possano fare qual cosa di reale e concreto che non sia soltanto parlare tra noi. Come minimo,
noi della Spagna pensiamo che saremmo felici di vedere realizzato un inter vento umanitario della Massoneria europea in aiuto di chi oggi soffre per
la guerra. Venerabilissimo Gran Maestro, vi porgo come ossequio dalla
Spagna questi libri che sono la conclusione del nuovo Simposio interna zionale della Massoneria spagnola con una particolare dedica del nostro
Gran Maestro che dice: “In questo momento in cui la tolleranza e l’amore
fraterno sono più necessari che mai, speriamo che la Luce del Grande
Architetto ci illumini e possa condurci a stabilire una catena d’unione che
abbracci tutta l’umanità. Ricevi, Venerabilissimo Gran Maestro, il saluto
più fraterno della Gran Loggia di Spagna e che i nostri legami durino per
sempre. Cordialmente, con il triplice fraterno abbraccio, il Gran Maestro”.
Gran Loggia di San Paolo del Brasile
Gran Segretario per le Relazioni Internazionali Giulio Cesare Cortese.
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro Raffi, Fratelli tutti, sono
Giulio Cortese e vengo dal Brasile. Porto a nome dei 18mila Fratelli di
San Paolo e dei 300mila Fratelli brasiliani un omaggio non solo al
Grande Oriente d’Italia ma soprattutto al Fratello Gustavo Raffi che,
come si può vedere oggi per la presenza delle delegazioni straniere, è
un Fratello che ha conquistato ognuno di noi, che ha conquistato uno
spazio nel mondo in ragione della sua persona, in ragione del suo esse re, in ragione della sua credibilità e dei suoi successi che ha recato
lustro non solo alla Massoneria italiana ma direi alla Massoneria mon diale attraverso esempi edificanti; il suo contributo ha aperto nuove
prospettive e delineato nuovi orizzonti per noi Massoni. In ogni Paese
abbiamo le nostre peculiarità, abbiamo i nostri problemi e a volte non
si riesce a cogliere l’universalità del messaggio della Massoneria come
si dovrebbe e potrebbe fare. Gustavo Raffi ci porta l’idea della vera glo -
balizzazione, della vera catena d’unione in tutto il mondo, per tutti gli
ideali massonici che devono essere sì uguali per tutti i Paesi, per tutti
gli uomini, per tutte le razze, senza frontiere e senza demarcazioni geo grafiche di Stati. Io ti porto la più importante onorificenza, l’unica e la
terza che si distribuisce in Brasile: una ce l’ha il Presidente della
Repubblica, l’altra ce l’ha il nostro Gran Maestro Pietro Gagliardi che
ti manda un abbraccio fraterno e la terza ce l’ha Gustavo Raffi.
Erasmo Notizie 7-8/2003
Pagina 11
assemblea annuale di gran loggia
speciale
Grande Oriente dei Paesi Bassi
Gran Segretario Fred Andrioli
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, cari Fratelli tutti, l’altro ieri
mi sono messo in cammino per la strada della felicità perché sono venu to a Rimini per assistere alla Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia.
Vorrei dare i saluti del mio Gran Maestro e di tutti i Fratelli olandesi e
ringraziare per la vostra ospitalità. Ho portato un regalo piccolo, è una
medaglia del terzo grado fatta da un artista massone olandese, le altre
volte abbiamo dato quelle del primo e del secondo. Se avessi studiato
meglio la vostra lingua potrei spiegare la simbologia ma tanti massoni
dicono che non bisognerebbe spiegare la simbologia massonica.
Gran Loggia Legale/Regolare del Portogallo
Gran Maestro José Anes, Gran Segretario Victor Duarte.
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro Gustavo Raffi, dato che parlo
molto male l’italiano, vorrei essere molto sintetico. La Gran Loggia del
Portogallo ha attraversato un momento molto difficile ma abbiamo sem pre trovato l’appoggio solidale e fraterno del Grande Oriente d’Italia e in
particolare del suo Gran Maestro. Ti ringrazio di aver ricordato ai Fratelli
di tutto il mondo che la Massoneria comincia nell’uomo ma termina nella
società. Grazio Gustavo, un abbraccio fraterno.
Gran Loggia Nazionale di Romania
Gran Maestro Gheorghe Comanescu, Primo Gran Sorvegliante
Silviu Dopan, Fratelli Gabriel Homotescu e Gheorghe Florea.
Il saluto - Carissimo Gran Maestro, carissimi Fratelli, veniamo dalla
Romania e vi portiamo i nostri fraterni saluti convinti che ai lavori della
vostra Gran Loggia noi veniamo a condividere la Luce che assieme cer chiamo. La nostra delegazione è molto numerosa vi preghiamo di crede re che qualcuno è rimasto anche a casa, non siamo venuti tutti. Quando
torneremo a casa gli diremo quanto bene ci siamo sentiti in mezzo a voi.
In prossimità delle festività pasquali, vi auguriamo una Pasqua felice a
voi e a tutte le vostre famiglie. Grazie di tutto.
Gran Loggia di Russia
Gran Maestro Dmitriy Denisov, Secondo Gran Sorvegliante,
Alexander Krauter, Grande Oratore Roman Gorodnitsky, Gran
Segretario Alexander Kondyakov, Gran Segretario Aggiunto
Vladimir Nikitin, Fratello Vladimir Kulikov della Loggia
“Phoenix” di Mosca.
Il saluto - Gran Maestro, Fratelli tutti, lasciami portare le congratulazio ni di tutta la congregazione fraterna. Permettimi di portare i miei ringra ziamenti dalla Gran Loggia di Russia per la partecipazioni a questi lavori.
Ti porto quindi gli auguri miei personali e di tutti i Fratelli della Russia.
Gran Loggia del Quebec-Canada
Primo Gran Sorvegliante Joel Bonn
Il saluto - Saluti dal Canada al Venerabilissimo Gran Maestro. Ti porto
i fraterni saluti dalla Gran Loggia del Quebec-Canada e voglio dire
“Buongiorno Italia”. Il Quebec ha 42mila laghi e possiamo dire che
l’Italia può stare in tre di quei laghi, ma l’Italia è molto grande nel nostro
cuore. Ti ho portato tre regali: il primo è la bandiera del Canada con la
foglia dell’acero, e ho portato anche tre bottiglie di sciroppo di acero. Il
terzo regalo è una storia della Gran Loggia del Quebec. Nel giorno di
San Giovanni il 24 giugno, in Quebec noi facciamo l’elevazione del terzo
grado in cima ad una montagna e c’è spazio per tutti i presenti qui.
Gran Loggia di Slovenia
Gran Maestro Miran Rems, Gran Segretario Viljem Kern.
Il saluto - Gran Maestro, Fratelli tutti, noi siamo molti vicini ma non so par lare in italiano e parlerò in inglese. Ti porto i più cari saluti dei Fratelli slo veni e per il supporto che tu ci stai dando per la nostra crescita massonica
in Slovenia. Camminando nel tempo, abbiamo trovato nella nostra strada
tanti Fratelli ed in futuro, sono certo, ne incontreremo, quindi possiamo dire
che la fratellanza è eterna. E’la storia che fa le frontiere, così abbiamo deci so di rompere questi confini e in giugno noi avremo a Trieste un incontro a
tre lingue chiamandolo “Fraternità senza limiti”. Caro Gustavo grazie.
Gran Loggia di Croazia
Gran Maestro Radovan Horvat, Gran Maestro Aggiunto, Zelimir
Mesaric, Primo Gran Sorvegliante Byan Sober.
Il saluto - Gran Maestro, Fratelli tutti, è per me un grande onore
potere essere qui a rappresentare la Gran Loggia di Croazia in un
momento così solenne e importante. Come vostri vicini, dall’altra
sponda dell’Adriatico, seguiamo con grande interesse la vostra
apertura ed il rinnovamento della Libera Muratoria e spero che un
domani anche noi in Croazia potremo fare altrettanto seguendo i
vostri passi. La nostra Rispettabile Loggia “Ormus” all’Oriente di
Fiume ha dei legami molto stretti con le Logge del Grande Oriente
d’Italia di Trieste e del Friuli e mi auguro che questo si rifletta
anche nei rapporti delle nostre Grandi Logge. A nome della Gran
Loggia di Croazia e mio personale accettate Venerabilissimo Gran
Maestro, i più sentiti auguri affinché la Libera Muratoria possa svi lupparsi sempre più in Italia e nel mondo.
Gran Loggia di Moldavia
Assistente del Gran Maestro Werner Olm, Gran Rappresentante
Roberto Luparelli, Fratello Robert de Franceschi.
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, vi porgo dalla
Gran Loggia della Moldavia i migliori saluti da parte del Gran Maestro
e di tutti i Fratelli. Mi sembra ancora ieri quando eravamo preoccupati
per il riconoscimento, vedo qui in sala moltissimi Fratelli che ci hanno
aiutato. Sono ancora fresco di ottimi ricordi per i momenti di allora e per
questo noi abbiamo un piccolo pensiero per la vostra Gran Loggia spe rando in tal modo di poter vedere la vostra luce fino alla Moldavia.
Gran Loggia Regolare “Yugoslavia”
Gran Maestro Srdjan Stankovic,. Gran Segretario Mladen Vratonjic.
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, Rimini è stato un
posto di ispirazione per molti popoli dell’est. Ciaikowskij ha scritto le musi che per “Francesca da Rimini”. Il nostro nome è Gran Loggia “Yugoslavia”,
ma per me è come dire gente del sud Europa e dell’est Europa. Grazie per
l’ospitalità, mi sento come a casa qui. Ti auguro un grande successo sia nel
nostro mondo massonico che per il perseguimento della felicità.
Gran Loggia di Bulgaria
Gran Maestro Boris Sarandev, Gran Segretario Nikola Belopitov.
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia,
Carissimi Fratelli tutti, per noi Liberi Muratori della Bulgaria è stato
sempre un privilegio assistere alla vostra conferenza annuale qui a
Rimini. Colgo l’occasione per portarvi i più calorosi saluti dei Liberi
Muratori bulgari. Voglio rilevare con compiacimento che due settima ne fa le nostre Gran Logge hanno deposto un’altra pietra nelle fonda menta dei loro reciproci rapporti realizzando un gemellaggio tra la
Loggia “Zara” di Sofia e la “Pensiero e Azione” di Milano. Speriamo
che l’avvenire ci consenta altre simili iniziative che portino al consoli damento dei nostri rapporti e la saldezza della fraterna catena mon diale. Grazie per l’ospitalità, grazie per l’amicizia.
Pagina 12
Erasmo Notizie 7-8/2003
assemblea annuale di gran loggia
speciale
Gran Loggia del Regno del Marocco
Gran Maestro Emile H. Ouaknine, Consigliere per le
Relazioni internazionali Danilo Giannetti.
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Grandi Dignitari, Fratelli
tutti, siamo venuti a portarvi i saluti della Gran Loggia Reale del
Marocco, di sua Maestà Mohammed VI e miei personali, ma oggi più
di ogni altra cosa vi vogliamo dire grazie e la Gran Loggia Reale del
Marocco vi ringrazia perché con il vostro voto del nostro riconosci mento voi non avete solo riconosciuto la prima Gran Loggia regolare
del mondo arabo, multietnica, multiconfessionale, ma avete risposto
con fermezza a coloro che chiedono il significato della parola fratel lanza. Avete con il vostro voto annullato la distanza geografica, idea le e culturale che alcuni vorrebbero frapporre fra un paese prevalen temente cristiano e un paese prevalentemente musulmano. Grazie
Gran Maestro, grazie Fratelli. Pace.
Gran Loggia di Grecia
Grande Rappresentante Stefano Colaghis
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro e Fratelli miei tutti, a nome del
Gran Maestro e della Giunta della Gran Loggia di Grecia, che ho l’ono re di rappresentare in questa vostra solenne manifestazione, vi porgo un
cordiale, caloroso e fraterno saluto. Era nel programma del nostro Gran
Maestro di essere presente qui, ma una sua improvvisa malattia lo ha
costretto a ricoverarsi urgentemente in ospedale. Venerabilissimo Gran
Maestro e Fratelli tutti, è nota la stretta e fraterna collaborazione esi stente tra la Gran Loggia di Grecia e il Grande Oriente d’Italia: sforzi,
obiettivi e peripezie comuni ci hanno legato strettamente. Il diritto alla
felicità, argomento base di questa manifestazione di Rimini, sottolinea
indubbiamente la necessità di orientarsi verso un leale e giusto spirito
umanistico, ad uno spirito costruttivo basato non sulle parole fuggenti ma
sugli atti umanitari. La Gran Loggia di Grecia segue ininterrottamente
questo cammino come viene dimostrato anche dalla sua ufficiale posizio ne sui vari problemi del nostro mondo odierno. Un’epoca come la nostra
- in cui le parole hanno perso il loro significato - purtroppo non cessa di
dare migliaia di morti e di feriti fra i civili e i bambini ed è sicuro che que sti fatti non possono portare alla felicità umana. La felicità senza pace
diventa un’utopia. I vostri pensieri, Venerabilissimo Gran Maestro, espo sti all’apertura del Tempio - venerdì 4 aprile - agli ospiti e alle autorità
sono anche nostri. L’eguaglianza fra i Paesi indipendentemente se siano
piccoli o grandi costituisce, come avete giustamente detto, non solo un
fondamentale principio massonico ma anche un diritto umano sostenuto
anche dall’organismo dell’Onu. Il nostro mondo non ha più bisogno di
nuovi cimiteri ed oggi più che in passato siamo obbligati, come Massoni,
a lottare ovunque per la pace e per poter giungere alla felicità. Grazie di
cuore della vostra fraterna ospitalità.
Gran Loggia della Repubblica Ceca
Grande Rappresentante Marco Pasqualetti, Primo Giudice della
Gran Loggia Pavel Marek.
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, vi porgo i salu ti e fraterni abbracci della Gran Loggia della Repubblica Ceca, del
Gran Maestro e di tutti i 250 Massoni della Paese. Non siamo tanti ma
ci siamo. Certamente devo ringraziarvi per l’invito a partecipare a que sti lavori e per parlare con voi e scambiarci idee. Permettetemi di espri mere un pensiero che mi è venuto in questi minuti: ieri mio padre, gran de massone toscano, mi ha detto “Quando sei nato io ti ho dato il nome,
quando non ci sarò più, non ti lascio oro, non ti lascio argento, ma ti
lascio il nome”. Vorrei queste stesse parole dirle io ai miei figli e vor rei che queste stesse parole possano essere dette da tutti noi alle nuove
generazioni di massoni che arrivano dopo di noi per lasciare il nome
della Massoneria pulita e piena di fratellanza nell’Umanità.
Gran Loggia Simbolica dell’Ungheria
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, è per me un
onore e un piacere portare i saluti della Gran Loggia Simbolica di
Ungheria e del Gran Maestro. Nel nostro piccolo Tempio abbiamo fatto
un controsoffitto mettendo il cielo stellato con delle piccole lampadine,
ma non un cielo stellato qualunque, ma quello che brillava quando dopo
il regime comunista abbiamo rialzato le colonne del Tempio. Il cielo stel lato che brillava sopra Budapest e anche in quella occasione l’Italia
c’era. E ad ogni tornata, guardando queste piccole lampadine è per noi
un grande stimolo ricordare che per noi la libertà è alla base della feli cità ed è questa gioia e questa voglia che portiamo innanzitutto a Lei
come dono invitandoLa, insieme a tutti i suoi Fratelli, a Budapest.
Gran Loggia del Maryland-Usa
Grande Rappresentante Francesco Luigi Legaluppi
Il saluto - Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, è veramente un
gran piacere per me essere qui ed accettare questa gentilissima ospitalità
soprattutto rappresentando il Maryland che è riconosciuto negli Stati Uniti
come uno Stato Libero ed è un gran piacere rappresentare la Loggia degli
Antichi Liberi Accettati Muratori dello Stato Libero. Con questo voglio
intanto accettare e contraccambiare l’invito a continuare ed approfondire
il nostro rapporto, anche nei fatti. Attraverso la vostra Gran Maestranza le
nostre Gran Logge si sono riavvicinate dopo tanti anni, il che come italia no che vive nel Maryland mi ha fatto molto piacere. E’un rapporto che
ritengo possa crescere sulla base della universalità della Massoneria e
soprattutto dei principi che la Gran Loggia del Maryland ed il Grande
Oriente d’Italia ritengono importanti ed opportuni.
Il saluto del Maestro Venerabile della Italia Lodge di Washington Venerabilissimo Gran Maestro, Fratelli tutti, il giorno 8 dicembre del 2001 le
previsioni meteo sulla capitale degli Stati Uniti non potevano essere peggio ri: ghiaccio, pioggia, vento, ma Lei è arrivato ugualmente capeggiando una
folta delegazione del Grande Oriente d’Italia per la cerimonia di consacra zione della Italia Lodge. Io mi chiamo Oscar Bartoli e sono umilmente per
quest’anno il Worshipful Master di questa Loggia che fa parte della Gran
Loggia del Distretto di Columbia. Nel 2002, il 16 dicembre, le previsioni
meteo erano ancora peggiori rispetto a quelle dell’anno precedente e Lei ha
capeggiato ugualmente una folta delegazione del Grande Oriente per par tecipare, assistere e dare veramente un tono di grande pregio alla installa zione dei dignitari della Italia Lodge, a cominciare dal sottoscritto. Lei nella
sua allocuzione ha fatto riferimento all’affetto formale e all’affetto sostan ziale massonico, una grossa differenza. Bene, queste testimonianze che Lei
ci ha dato a nome del Grande Oriente d’Italia sono, per noi della Italia
Lodge, la conferma che si tratta veramente di un affetto sostanziale e non
certamente formale. Come Voi avete sottolineato più volte, ed anche altri
Fratelli in questa occasione, la società profana sta vivendo un momento di
grandi convulsioni, ma la nostra Istituzione è un esempio di come la società
profana dovrebbe adeguarsi e comportarsi. Per rimanere all’esempio della
Gran Loggia di Washington D.C., noi abbiamo nelle nostre Logge Fratelli
che sono ebrei, palestinesi, musulmani, cristiani, di diversa confessione, cat tolici, buddisti e tutti quanti abbiamo la gioia di stare insieme e tutti quanti
abbiamo un reciproco affetto che non è solo formale ma è sostanziale. Grazie,
grande e Venerabilissimo Gran Maestro, e grazie a voi tutti Fratelli per l’af fetto che voi ponete nei confronti di Italia Lodge che apre sempre i suoi Lavori
non solo con l’inno americano, ma anche e soprattutto con quello italiano.
Erasmo Notizie 7-8/2003
Pagina 13
assemblea annuale di gran loggia
speciale
Cinque le Tavole Rotonde nella tre giorni riminese. Studiosi di tutte le discipline a confronto
Parlare di felicità nel terzo millennio
Felicità, Etica, Religione
La ricerca della felicità
in un’epoca senza passioni
Venerdì, 4 aprile 2003 - ore 10:30
Definire la felicità non è possibile, non si tratta di una cosa
ma piuttosto di uno stato, variegato e sfuggente al quale
ognuno dà un proprio significato, di una “modalità” che l’uomo adotta per eliminare l’angoscia, la paura dell’ignoto e per
soddisfare il proprio desiderio di conoscenza della vita e dei
suoi misteri. Ci sono le filosofie e le religioni che forniscono
le loro prospettive, talvolta contrapposte, mentre la storia e
la letteratura documentano come nel tempo l’uomo abbia
ricercato un senso alla propria esistenza.
Oggi, abbandonate le ideologie, si pensa invece che siano i
medicinali l’antidoto per il dolore dell’anima ritenendo di
eliminare insieme ai sintomi fisici anche le cause della sofferenza.Ciò accade perché l’uomo è inutilmente portato a
ricercare la felicità per viverla, come singolo, a proprio uso
e consumo perdendo di vista la “dimensione del sociale” e
l’incontro con l’altro.
Moderatore: Pietro Caruso (giornalista). Relatori: Sergio
Moravia (filosofo) - “Esistenza e felicità”; don Paolo Renner
(teologo) - “Il diritto-dovere alla felicità”; Giuseppe Lombardo
(docente di Letteratura di lingua inglese) - “L’incantesimo di
Prospero: immaginario, letteratura, felicità”; Alessandro
Meluzzi (psichiatra e psicoterapeuta) - “Solitudini, miti e riti”.
Venerdì, 4 aprile 2003 - ore 15:30
Globalizzazione come appiattimento di valori? Il processo di estensione di modelli culturali di una società ad altre ha portato nel
tempo - a partire dall’ellenismo - all’omologazione ed all’eclissi
delle passioni con una conseguente perdita della creatività. Nella
società odierna, con l’avvento della New Age, si ripropongono le
stesse esigenze del passato: un bisogno acuto di salute-salvezza
come unico mezzo per il raggiungimento della felicità. Un altro
possibile percorso è quello della ricerca di una “utopia ragionevole” che garantisca il rispetto dei diritti umani e delle libertà.
l
e
t
a
v
o
l
e
r
o
t
o
n
d
e
a
l
Diritto alla Felicità
Domenica, 6 aprile 2003 - ore 10:30
Riuscire a partecipare alle gioie ed ai dolori dell’Umanità è il
primo passo etico che può allontare l’individuo dall’angoscia
e portarlo a nutrire la speranza che qualcosa possa cambiare
nel mondo. E’ questa la nuova dimensione della solidarietà
verso i propri simili che, con l’affermazione dei diritti umani,
investe tutta la società moderna e mira a risolvere l’antinomia tra individualità e collettività. Infatti non sempre le fortune del singolo si conciliano con quelle dei più. Il diritto, a
questo punto, interviene a porre limiti alle libertà organizzando artificialmente la vita umana che non può svilupparsi
secondo natura. Nel corso della storia si è potuto osservare
come questo concetto abbia assunto un aspetto dinamico e,
partendo dall’illuminismo, abbia tentato di introdurre un
principio ordinatore che potesse abbracciare sempre più
ampie fasce di persone, ciascuna con diverse aspettative e
necessità. D’altra parte accanto all’acquisizione di sempre
maggiori diritti è sorto il problema di garantire anche un crescente benessere per tutti, non senza difficoltà.
Moderatore: Antonio Panaino (iranista, direttore scientifico
“Hiram”). Relatori: Massimo Teodori (storico e politologo) “Il diritto alla felicità nella tradizione americana costituzionale americana”; Carlo Marcelletti (cardiochirurgo infantile)
- “Esiste un’etica della sofferenza?”; Gian Mario Cazzaniga
(filosofo) - “La felicità nelle Dichiarazioni dei Diritti”; Morris
L. Ghezzi (sociologo) - “la questione sociale della felicità”.
p
a
l
a
c
o
n
g
r
e
s
s
i
Moderatore: Silvio Calzolari (orientalista). Relatori: Domenico
Devoti (filologo) - “Salvezza e salute nella religiosità odierna”;
Paolo Chiozzi (antropologo) - “Per un’utopia ragionevole”.
I percorsi della felicità
Sabato, 5 aprile 2003 - ore 10:30
L’aspirazione alla felicità è intrinseca all’uomo che, nell’arco
della propria vita, cerca costantemente gratificazioni credendo
di poterla ottenere con la loro realizzazione. Ed il modo per
conseguirla è diverso a seconda delle culture, da Oriente ad
Occidente, anche se un unico filo conduttore collega nello spazio e nel tempo questa realizzazione che può avvenire a livello
individuale, sia animico che spirituale. Anche l’antichità greca
sembra far valere lo stesso principio quando l’autonomia dell’etica trova con Platone la sua massima espressione.
Moderatore: Fabio Martelli (caucasologo). Relatori: Bent Parodi
(giornalista) - “La cultura della felicità”; Mario Vitali (già Ordinario
di Lettere Classiche) - “Eudemonia. La felicità degli antichi”.
Ricerca scientifica e benessere dell’uomo
Sabato, 5 aprile 2003 - ore 15:30
Il rapporto tra uomo e ambiente è riconducibile al binomio
felicità-benessere. Per garantire lo sviluppo della società
moderna è necessario che dalla realizzazione del soddisfacimento dei piaceri personali - siano essi materiali, immateriali o morali - si tende ad inglobare la sfera sociale facendo
assumere, a ciascun livello, i propri ruoli e e le proprie
responsabilità. Entrano qui in gioco varie componenti, di
natura scientifica, economica, politica e soprattutto etica
che dovrebbero interessare, per il raggiungimento di un
obiettivo comune, il maggior numero di soggetti possibile.
Moderatore: Massimo della Campa (presidente Società Umanitaria).
Relatori: Franco Manti (docente di bioetica) - “Moralità del benessere ed etica della responsabilità di fronte alle sfide della ricerca
scientifica”; Gilberto Marselli (sociologo) - “Aspetti socio-culturali
della felicità”; Sergio Licheri (direttore generale Istituto Superiore
della Sanità) - “Rapporto tra ricerca e benessere”.
I testi integrali delle relazioni verrano pubblicati nei numeri 2/2003 e 3/2003 di “Hiram”
Pagina 14
Erasmo Notizie 7-8/2003
assemblea annuale di gran loggia
speciale
Il Grande Oriente sperimenta un nuovo progetto multimediale
In Internet, la radio dei massoni
attuale Gran Maestranza del Grande Oriente d’Italia sta facendo, con grande impegno ed in ogni direzione, un’opera di
riqualificazione e di proiezione della Istituzione in tutti quei contesti dove la visibilità e la chiarezza sono strumento fondamentale con cui abbattere ogni pregiudizio. A tal fine, ritenendo la comunicazione – in senso ampio e sotto tutti gli
aspetti – parte di un percorso necessario di crescita e di conoscenza, ha posto allo studio la possibilità di realizzare, tra i primi
al mondo, nel contesto di un ampio progetto multimediale e interattivo, Goi Radio, la Radio del Grande Oriente d’Italia.
All'inizio del nuovo millennio, Internet è ormai uno strumento di uso comune. Ciò che sembrava fino a poco tempo fa un'arida e
complessa rete di cavi e computer, oggi è diventato il mezzo di comunicazione indispensabile per tutti. Il "media" per eccellenza, lo strumento più efficace e veloce per accedere ad un'infinita quantità di servizi e spazi di informazione.
Essere presenti nella Rete Internet con una Radio significa realizzare un evento unico nel suo genere. Collegarsi, attraverso il
proprio computer in Rete (e con un semplice "clic"), unisce non solo metaforicamente tutti i Fratelli d'Italia, d'Europa e del mondo
(e non solo i Fratelli), ma è qualcosa che va al di là del semplice atto di avere a disposizione una radio propria.
L'utente ha la possibilità di approfondire le proprie conoscenze sui numerosissimi argomenti di carattere etico, storico nonché
esoterico. Ha la possibilità di conoscere e comprendere l'enorme patrimonio musicale e documentaristico massonico (e non solo
massonico). Ha la possibilità di veder divulgato con un forte impatto il pensiero dei fratelli più impegnati nella vita istituzionale
in occasione delle date più importanti del calendario massonico o di altri specifici avvenimenti.
Una Radio On Line ha tutte le prerogative di una radio tradizionale ed in più possiede tutte le potenzialità della interattività tipica dei prodotti multimediali più avanzati. La pagina Web, che si aprirà ogni qualvolta ci si collegherà con la Radio, sarà facilmente
consultabile e guiderà l'Ascoltatore, attraverso dei Links, in un percorso semplice ed al tempo stesso completo ed esauriente.
Goi Radio seguirà scrupolosamente un palinsesto giornaliero dedicato oltre che alla buona musica di un repertorio "riconoscibile"
(Mozart, Beethoven, Wagner e infiniti altri) anche agli approfondimenti istituzionali, quali ad esempio:
L’editoriale
L’identità
Il percorso storico
Oltre i confini
Goi Radio Notizie (La vita istituzionale e l’informazione)
Uno sguardo al futuro (iniziative)
La voce della gran maestranza
Armonia e Fratellanza (il percorso musicale)
Oltre a tutto questo, un inserto utile e indispensabile sarà Goi Radio Notizie. Un vero e proprio notiziario, inserito nel palinsesto
giornaliero e aggiornato on line ogni 30 minuti. Dare il benvenuto alla Rete Internet ed esserne parte attiva, in questo modo originale ed unico, può significare per l'Obbedienza cancellare i confini tra presente e passato "gestendo" il futuro da protagonisti.
Erasmo Notizie 7-8/2003
Pagina 15
assemblea annuale di gran loggia
speciale
Nuovo successo del Servizio Biblioteca. Presente anche Giordano Bruno Guerri
All’insegna della cultura
a Gran Loggia 2003 ha assunto un significato particolare per il
Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia. Ha rappresentato,
infatti, un momento di conferma e di consolidamento della credibilità e considerazione che l’istituto sta riscuotendo - sia tra i Fratelli che tra
gli operatori culturali - come garante della salvaguardia del patrimonio massonico di libri e documenti. La riprova di questa sempre crescente credibilità è testimoniata dal fatto che circa il venti per cento delle acquisizioni di
volumi dello scorso anno sono il risultato di donazioni da parte del Gran
Maestro e di membri di Giunta, nonché di singole Logge ed Istituzioni culturali. Ancora più significativo in questo senso risultano le donazioni dei 750
titoli - tra fotografie, opuscoli e documenti - che hanno costituito i due nuovi
fondi Landolina e Volli, presentati a Rimini insieme a quello intitolato a
Paolo Ungari, nello spazio allestito dal Servizio Biblioteca proprio per rappresentare la sintesi delle attività più recenti, sia dal punto documentale e
librario, che di quello della promozione di iniziative culturali.
Giordano Bruno Guerri
con il Bibliotecario del Goi Dino Fioravanti
Il ricco materiale iconografico e documentale esposto con grande successo di
pubblico nella tre giorni riminese è stato estrapolato da uno dei filoni di attività
del Servizio Biblioteca più legato all’opera di ricerca e conservazione e cioè
quello della costituzione di Fondi Storici. Attualmente si può considerare repertoriato il Fondo Ungari, che con i suoi 418 testi - raccolti e pubblicati in un apposito catalogo con la prefazione del professor Carlo Ricotti - che testimonia il
percorso umano e di ricerca massonica del Fratello Paolo Ungari, la cui vasta
scienza, applicata agli studi massonici è ancora in gran parte da scoprire.
Recentissimo è poi il Fondo Volli che, con i suoi 64 documenti originali
stampati dall’associazione segreta “Circolo Giuseppe Garibaldi” testimonia una pagina interessante dell’irredentismo triestino in epoca asburgica.
Questo materiale è stato interamente duplicato e dopo un primo studio,
verrà consegnato alla Biblioteca Civica ed all’Oriente di Trieste.
Ancora più rilevante è il materiale che costituisce il Fondo Landolina. Il
Gran Maestro Onorario Francesco Landolina, memoria storica della massoneria siciliana, ha donato al Servizio Bilioteca una prima trance di 700
documenti da lui raccolti e conservati in 84 anni di vita massonica.
Nell’ambito delle attività presentate a Rimini, vivo interesse ha inoltre riscontrato, anche presso un pubblico specializzato, l’esposizione “I Grembiuli Massonici” (in alto, il
Gran Maestro russo in visita alla mostra). Sono stati esposti 60 pezzi, tra grembiuli massonici di transizione, plurigrado, di riti e altri di altisonante appartenenza per essere
stati indossati da figure storiche come Voltaire e Giorgio VI
d’Inghilterra. Durante le visite guidate alla esposizione un
particolare risalto è stato dato al percorso del grembiule,
partendo da quello di pelle bianca - indossato dai tagliatori
di pietre e lapicidi in epoca medievale, connotativo della
Massoneria Operativa, e inizialmente assunto dalla
Massoneria Moderna - fino ad arrivare a quelli di foggia
contemporanea di seta e di stoffa. Attraverso questo percorso è stato interessante osservare come il grembiule si sia
arricchito nel tempo di simboli che esprimono convinzioni,
credenze, speranze ed utopie dei Liberi Muratori.
Un’altra novità di quest’anno è stata rappresentata infine
dall’utilizzo dello spazio antistante la Sala espositiva “Paolo
Ungari”(foto), chiamata per l’occasione “La Piazzetta”. Qui
si sono tenuti una serie di incontri con gli autori dei libri già
presentati negli ultimi mesi a Villa “Il Vascello” che hanno
riscosso grande successo in termini di presenze e risalto
sui media. Tra questi, sono stati proposti gli incontri con Luigi Grassia, firma
del quotidiano La Stampa, che ha presentato al pubblico riminese la sua biografia di Giacomo Costantino Beltrami, massone ed esploratore che scoprì le
sorgenti del Mississippi e fu testimone autentico della vita dei nativi nordamericani della prima metà dell’Ottocento. Si è dato poi spazio, per la tematica in materia di tolleranza religiosa, al libro di Auguto Comba Valdesi e
Massoneria, presentato dallo storico Marco Novarino mentre, menzione particolare, merita l’incontro con il noto scrittore e saggista Giordano Bruno
Guerri (foto) che, ospite delle manifestazioni pubbliche della Gran Loggia
2003, ha dato vita ad una vera e propria performance prendendo spunto dal
suo libro Eretico e profeta. Ernesto Buonaiuti un prete contro la Chiesa.
Guerri presentato dall’autore nel dicembre 2001 a Villa ‘Il Vascello’. (pg)
Pagina 16
Erasmo Notizie 7-8/2003
assemblea annuale di gran loggia
speciale
Mostra storica sulla Massoneria
Percorsi di libertà
n occasione della Gran Loggia di Rimini, il Fratello Olinto Dini
della Loggia “Logos” di Firenze ha esposto in oltre cinquanta pannelli la storia della Massoneria in Toscana. La mostra “Percorsi di
Libertà” interpreta in modo singolare e precipuo la partecipazione dell’Istituzione ai grandi
avvenimenti storici, ai movimenti filosoficiculturali che hanno permesso durante gli ultimi 250 anni di caratterizzare il progresso e l’evoluzione dei contenuti di libertà.
Fin dal periodo lorenese, delle Accademie e della
Reggenza, durante il quale si costituì la prima
Loggia di Firenze, la Massoneria ha condiviso le
espressioni luministiche e quindi napoleoniche,
ha espresso un forte impegno nel periodo risorgimentale per l’unità nazionale e successivamente nella opposizione al fascismo, durante la Resistenza ed infine contro l’estremismo demagogico ed
oscurantista degli anni ’90, teso ad annullare la libertà di associazione e di
pensiero del popolo massonico. La mostra è accompagnata da una pubblicazione avente lo stesso titolo (“Percorsi di Libertà”) nella quale è espresso
il pensiero di diversi Fratelli per significare che la Massoneria, scuola di
informazione individuale, nell’incontro e nel
confronto di molteplici riflessioni arricchisce il
significato della sua reale funzione.
Il Fratello Olinto Dini (nella foto con il Gran
Maestro) ha ritenuto iniziare la mostra con un
pannello avente un preciso significato storicosimbolico: tre bandiere rappresentanti la
Regione Toscana (il Pegaso), l’unità nazionale e l’unità europea, affinché l’obiettivo
essenziale dell’incontro tra i popoli avvenga
secondo i principi di una Costituzione che
contenga gli ideali massonici di pace, fratellanza e libertà.
La mostra - che avrà carattere itinerante – vuol quindi significare che solo con
la conquista della libertà individuale e collettiva, si realizzano diritti civili. (od)
Associazione Italiana di Filatelia Massonica
I preparativi peril bicentenario del Goi
nche quest’anno l’Associazione Italiana di Filatelia Massonica del
Grande Oriente d’Italia ha partecipato per tutti i tre giorni della
della Gran Loggia con un proprio stand insieme alle Poste
Italiane. Come è ormai tradizione, il giorno di apertura, la Posta di Rimini
ha emesso l’annullo speciale con i simboli dell’Assemblea di quest’anno ed
è stata esposta la busta celebrativa dell’avvenimento insieme a tutte le emissioni italiane ed estere in catalogo. La mattina del 6 aprile l’Associazione ha
poi tenuto la sua assemblea annuale – presieduta dal Gran Maestro Aggiunto
Massimo Bianchi – che oltre a fare il punto della situazione della giovane
organizzazione, in forte sviluppo, ha discusso del progetto di stampa di un
francobollo in occasione del bicentenario della nascita del Grande Oriente
d’Italia . L’importante anniversario, che si celebrerà nel 2005, rivestirebbe
in questo modo un significato singolare e di importanza fondamentale anche
agli occhi dell’opinione pubblica, non solo nazionale.
L’incontro con la Comunità di San Patrignano
Un contributo dovuto
er il quarto anno consecutivo, il Grande Oriente d’Italia ha scelto
di incontrare la Comunità di San Patrignano in occasione della
Gran Loggia. L’appuntamento si è rinnovato con una cena aperta
a tutti i Fratelli, insieme ad amici e parenti, alla quale hanno preso parte
anche i rappresentanti delle Grandi Logge estere presenti a Rimini che
hanno preso così contatto con questa importante realtà del nostro Paese.
Come sempre, l’incontro con i giovani che vivono in questa collettività,
apparentemente separata dal mondo, ha indotto a riflettere perché - come
amava ripetere Vincenzo Muccioli, fondatore di San Patrignano – questa
“è una comunità di vita, dove si ricomincia a vivere dopo anni passati ai
margini della società”, “è una comunità contro l’emarginazione”.
E’ proprio attraverso queste parole che vogliamo dare spazio alla testimonianza di un Fratello che consacra l’evento nel suo spirito e ci fa capire il senso dell’incontro del Grande Oriente d’Italia con la Comunità.
Il testo che segue è la lettera che Carlo Luigi Ciapetti, Maestro Venerabile della
Loggia “Citius” (825) di Firenze, ha indirizzato ai Fratelli della sua Officina.
Anche quest’anno la prima serata della Gran Loggia di Primavera è stata
dedicata a San Patrignano, dove la maggior parte dei fratelli giunti a Rimini
si è recata per la cena, rinnovando in questo modo un omaggio non solo alla
memoria di Vincenzo Muccioli – che con grande intelligenza proiettiva ha
creato quest’isola meravigliosa di impegno sociale – ma anche alla bra vura di suo figlio Andrea, un giovane degno di continuare la sua opera.
Non è facile descrivere cosa si prova ad entrare nell’immensa e bellissima sala
da pranzo, nel vedere le centinaia di giovani – ma anche di meno giovani – che
hanno ritrovato la serenità e che a poco a poco stanno faticosamente risalendo la terribile china verso la quale li aveva proiettati la droga e l’indifferente
burocrazia sanitaria in un mondo nel quale non c’è che indifferenza e sospet to per chi chiede aiuto o anche soltanto vorrebbe chiederlo.
Chi vuole avere maggiori dettagli su questa stupenda impresa può andare
ad informarsi su Internet – al sito www.sanpatrignano.org – ma niente
potrà mai fornirne una reale valutazione quanto una visita, nel grembo di
un’ospitalità fraterna e incredibilmente luminosa. E’la luce della speran za, una luce che brilla negli occhi di tutti coloro che vi vivono e vi lavora no, che giorno dopo giorno imparano soprattutto ad amare.
E’quindi per questo motivo che, quale Maestro Venerabile della nostra
Officina, ho voluto lasciare una nostra testimonianza di solidarietà e di
amore, rilevando che in pochi posti come in questo i principi massonici
sono, di fatto, eletti a regola di vita.
Erasmo Notizie 7-8/2003
Pagina 17
assemblea annuale di gran loggia
speciale
Il Grande Oriente d’Italia tiene a battesimo una nuova Obbedienza
E’ nata la Massoneria regolare di San Marino
o scorso 6 aprile, a conclusione della Gran Loggia 2003, la
maggior parte dei partecipanti all’Assemblea si è trasferita
nella Repubblica del Titano per dare vita alla Serenissima
Gran Loggia di San Marino che ha visto formalmente la Luce oltre che
alla presenza di numerosi Fratelli del Goi anche della quasi totalità
delle delegazioni esteri presenti a Rimini.
La cerimonia d’installazione - svoltasi all’interno del Grand Hotel di San
Marino, in un Tempio appositamente allestito (foto) - è stata presieduta dal
Gran Maestro Gustavo Raffi (in basso, al centro), coadiuvato dal Gran
Maestro Jules Tepper e dall’ex Gran Maestro Robert Heyat della Gran
Loggia del Distretto di Columbia (Washington, DC). Dall’estero, hanno
preso parte ai lavori rituali le Gran Logge di Washington, dell’Illinois,
del Maryland, del New Jersey e del Quebec in Canada, per il Nord
America; quelle di Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia,
Germania, Grecia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo
(Regolare/Legale), Romania, Russia, Spagna, Svizzera (Alpina),
Ungheria e “Yugoslavia”, in rappresentanza dell’Europa e, per il resto del
mondo, le Gran Logge d’India, del Regno del Marocco e di San Paolo del
Brasile. Significativa inoltre la presenza del Fratello Thomas Jackson,
segretario esecutivo della Conferenza Mondiale delle Gran Logge.
La Giunta esecutiva della Serenissima Gran Loggia di San Marino
installata in questa occasione risulta costituita dal Gran Maestro
Federico Micheloni (foto in alto a destra); dal Primo Gran Sorvegliante
Guido Micheloni; dal Secondo Gran Sorvegliante Andrea Negri; dal
Grande Oratore Domenico Bruschi, dal Gran Tesoriere Italo Casali e dal
Gran Segretario Manuel Micheloni. Il Grande Oriente ha fatto omaggio
ai Grandi Dignitari di tutti i paramenti indossati nell’occasione.
Nel corso dei lavori, il Bibliotecario del Grande Oriente d’Italia è intervenuto per illustrare la storia della Repubblica di San Marino e fare dono ai
Fratelli sanmarinesi della riproduzione di una stampa raffigurante Marino,
il santo che ha dato il nome alla Repubblica del Titano. L’immagine (in
basso) costituisce anche il frontespizio del libro dei rituali di installazione
della Gran Loggia predisposti per l’occasione.
La nuova Obbedienza, nasce con la partecipazione di tre Logge, la
“Cesta”, la “Montale” e la “Guaita”.
Per informazione sulla Serenissima Gran Loggia di San Marino è possibile rivolgersi all’indirizzo di posta elettronica: [email protected].
grembiule ed i simboli massonici che indossa Marino, tagliapetre cristiano, sono quelli delle antiche associazioni dei muratori e degli
scalpellini. Egli giunse dalla Dalmazia nel 257 - in seguito ad un editto imperiale - per partecipare alla ricostruzione della città di Rimini. Qui
visse dodici anni e fu molto apprezzato per il suo lavoro.
Successivamente, si ritirò sul Monte Titano, dove visse da eremita, immerso nella natura e lodando il Creatore.
Sulla cima del Monte, costruì una cappella in pietra dove la gente si recava per
ascoltare le sue parole e per chiedere consiglio o sollievo dalle malattie.
Nell’eremo visse serenamente fino alla morte.
In suo onore, la Repubblica di San Marino, la più antica del mondo, si fregia del suo nome.
Pagina 18
Erasmo Notizie 7-8/2003
MASSONERIA/Attesi in 2000 delegazioni da venti Paesi
per l’allocuzione del Gran Maestro Gustavo Raffi
rassegna
stampa
Da oggi il Grande Oriente d’Italia
torna nella città della «svolta»
edizione Rimini, 4 aprile 2003
avanti ad una platea di oltre duemila massoni, delegazioni di
venti paesi (assente quella di New York), autorità riminesi e
pubblico normale. Oggi pomeriggio (ore 17.45), nel salone
del Palacongressi trasformato in Tempio, il Gran Maestro Gustavo
Raffi terrà la sua allocuzione pubblica nell’ambito della Gran Loggia
2003, il tradizionale appuntamento annuale del Grande Oriente
d'Italia, la maggiore organizzazione massonica nazionale. “E’il quarto anno che siamo a Rimini con questo evento”, ha spiegato ieri Raffi
in una conferenza stampa di presentazione della Gran Loggia. “E’
stata una scelta felice. Questa città dà la possibilità di avere spazi per
un grande meeting”. Da Rimini, del resto, è partita la “nostra svolta”:
quella dell’apertura all'esterno da parte della massoneria. Una masso-
neria così aperta che i lavori della Gran Loggia vengono dati in diretta nel sito internet dall’organizzazione. Il Grande Oriente, che ha
registrato, nell’arco degli ultimi tre anni, 4500 iscritti in più, ha raggiunto la quota dei 14mila aderenti alle 574 logge operanti in Italia.
A Rimini sono due per un centinaio di iscritti. Il tema della Gran
Loggia di quest’anno è il “Diritto alla Felicità”.
“Un tema provocatorio ha spiegato Raffi - in questo momento di
guerra. Noi non viviamo sulla luna, ma di fronte ai messaggi di morte
bisogna alzare messaggi di vita. Quando scoppiano le guerre significa che le vie della diplomazia hanno fallito. In nome del dialogo è
compito nostro sollevare interrogativi ed aprire dialoghi”. Nella sua
allocuzione Raffi parlerà anche della necessità di riformare l’Onu.
Da oggi a domenica la “Gran Loggia 2003” al palacongressi
Massoneria fra conflitto e felicità
I massoni di New York sono rimasti a casa. Ci sono invece quelli del Marocco
“Dopo l’11 settembre non si creda che noi viviamo sulla luna”
4 aprile 2003
IMINI - Quelli di New York hanno scelto di restare a casa (a
causa della guerra in Iraq). Ci saranno invece i massoni di
Washington, quelli giunti dal Brasile, altri addirittura dal
Marocco. Esatto: dal Marocco. Ha infatti spiegato Gustavo Raffi,
Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia: “L’Islam non è un movimento unitario come si pensa, ma di grandi sfaccettature. E la massoneria in questo può essere strumento di civiltà”.
Gran Loggia 2003: il Tempio in allestimento
Passo indietro. Da oggi a domenica (al palacongressi) oltre 2000 masso ni e delegazioni da 20 paesi sono annunciati alla Gran Loggia 2003,
annuale appuntamento del Grande Oriente d’Italia di Palazzo
Giustiniani, la principale istituzione “liberomuratoria” italiana.
Il tema è la felicità nei suoi diversi aspetti, argomento scelto mesi fa, cui
le vicende belliche, sembrano voler attribuire un diverso significato:
quello di esorcizzare le paure della guerra.
Al centro dei lavori, oltre a quelli rituali riservati ai maestri, una serie di
iniziative pubbliche, tra cui l’allocuzione pubblica di Raffi.
In Italia i massoni sono 14mila (4.500 nuovi iscritti negli ultimi tre anni)
per 574 logge. La provincia di Rimini ha due Logge e un centinaio
di massoni. Ieri Raffi ha evidenziato: è il quarto anno che il Grande
Oriente si dà appuntamento a Rimini, la città offre gli spazi per
o rganizzare un grande meeting.
Ha poi ricordato il momento della svolta, quando la massoneria è uscita
allo scoperto: “La segretezza non aveva più ragione di esistere, in democrazia non serve”.
Così, dopo centralità dell’uomo, libertà della ricerca scientifica, globalizzazione, quest’anno si parlerà di “Diritto alle Felicità”. Anche se:
“Dopo 1’11 settembre, non si creda che noi viviamo sulla luna. Di fronte ai messaggi di morte noi alziamo il messaggio della vita, per far sì che
i guasti di oggi non si ripetano”.
Massoneria e guerra. Ha spiegato Raffi: “Quando scoppia un conflitto
significa che le vie della politica e della diplomazia hanno fallito”.
Per questo il Gran Maestro propone di rifondare le Nazione unite:
“L’Onu dovrebbe essere il governo mondiale, invece è solo il luogo dove
dirimere le controversie. Ma di fronte alla impossibilità, la pace anche
possibile non può essere ottenuta e c’è la possibilità di azione autonoma
di chi si ritiene leso”. Qual è il giudizio della massoneria di fronte al conflitto in Iraq? “Non possiamo esprimerci. Durante la prima guerra mondiale ci si attivò per la pace, poi, una volta scoppiata, il massone fece il
proprio dovere, con l’impegno, una volta finita, di far sì che non si ripetesse. L’affermazione una pace fine a stessa non ha mai risolto nulla,
bisogna eliminare le condizioni che possono far deflagrare la guerra”.
Erasmo Notizie 7-8/2003
Pagina 19
Almeno duemila quelli attesi oggi a Rimini per l’avvio
dei lavori della Gran Loggia. Raffi riflette sulla guerra in atto
rassegna
stampa
Arrivano i massoni e subito chiariscono:
“L’Onu va rifondata”
di Roberto Venturini
4 aprile 2003
IMINI - E’ la felicità, come diritto dell’umanità, il tema che
dibatteranno quest’anno i duemila massoni attesi a Rimini per la
‘Gran Loggia 2003’, da domani a domenica al Palacongressi di
Via della Fiera. Felicità e non edonismo, ha spiegato oggi alla stampa
l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia che
oggi, alle 18, nella sala plenaria trasformata in tempio massonico terrà
l'allocuzione che di fatto segnerà l’avvio dei lavori della Gran Loggia.
Perché parlare di felicità in un momento come l'attuale, quando la guerra
preoccupa il mondo intero? “Per portare il messaggio della vita avanti a
quello della morte - ha spiegato il Gran Maestro Raffi - e per spiegare le
ragioni della fiducia nell'uomo che fa parte della filosofia massonica”.
strumenti perché abbia un ruolo attivo nella composizione dei conflitti”.
Alla Gran Loggia saranno presenti le delegazioni di oltre venti Paesi.
Assente la loggia di New York a causa della guerra, parteciperanno invece
rappresentanti della loggia di Washington, del Brasile e anche del Marocco.
“Quella marocchina - ha detto Raffi - è oggi una piccola realtà ma importante perché è un fatto positivo che il messaggio della massoneria faccia
breccia anche nel mondo islamico, una realtà con tante sfaccettature”.
La Gran Loggia 2003 si aprirà oggi alle 10.30 con la prima tavola rotonda su ‘felicità, etica e religione’cui farà seguito alle 15.30 un secondo
appuntamento su ‘La ricerca della felicità in un'epoca senza passioni’: I
Lavori Rituali veri e propri avranno inizio nel pomeriggio, alle 15.30 e
proseguiranno per l’intera giornata di domani in contemporanea con altre
iniziative culturali e di intrattenimento. Tra le iniziative collaterali la
Fiera del libro e delle riviste massoniche storiche e una esposizione di
quadri, sculture e gioielli di simbologia massonica.
Gran Loggia 2003: il gruppo dei Fratelli Questori con il Gran Maestro
Gran Loggia 2003: ingresso Palacongressi
Nella tre giorni riminese si parlerà inevitabilmente di guerra e già da oggi
Raffi lancerà la propria idea. Pur senza la pretesa di surrogarsi ai governi,
a nome dei massoni d’Italia proporrà l’impegno di promuovere la rifondazione dell’Onu, “Ripensare e rifondare l’Onu e attribuirgli poteri e
GRAN LOGGIA/Apertura in pompa magna con 2000 delegati
e i messaggi di molti esponenti politici
Ai massoni gli auguri di mezzo parlamento
edizione di Rimini, 5 aprile 2003
uemila massoni in platea. Affollate le tribune riservate al pubblico dei “profani” e cioè i non massoni. Sul palco, ieri pomeriggio, il Gran Maestro Gustavo Raffi che, in un salone del
Palacongressi trasformato in Tempio, ha svolto la sua allocuzione pubblica alla fine della prima giornata della Gran Loggia 2003, meeting di
primavera del Grande Oriente d’Italia, la maggiore organizzazione massonica d’Italia. A nome del Comune è intervenuto l’assessore Mantuano,
a nome della Provincia il presidente del consiglio Neri. Nella platea degli
ospiti i consiglieri provinciali Mirra e Pierpaolini, l’ex sindaco di Masini,
il sindaco di Montefiore Battazza, il consigliere regionale Lombardi. Al
microfono, per un saluto, è intervenuto il senatore Bettamio. Al Gran
Maestro sono pervenuti oltre i messaggi del Quirinale, del presidente del
Senato Pera, di Palazzo Chigi quelli del presidente emerito Cossiga, del
presidente della Lombardia Formigoni, di molti ministri, del capogruppo
dei Ds alla Camera Violante, degli onorevoli Gambini e Bulgarelli, del
sindaco di Cattolica Micucci. Il vescovo De Nicolò ha espresso la sua
impossibilità a partecipare, ma ha manifestato auguri di buon lavoro. In
serata cena a San Patrignano.
Pagina 20
Erasmo Notizie 7-8/2003
Aperta ieri a Rimini la Gran Loggia, dedicata quest’anno al “Diritto alla Felicità”
rassegna
stampa
“Ridare forza e prestigio all’Onu”
I massoni: la guerra senza diritto è controproducente
5 aprile 2003
IMINI - “Il diritto di combattere e violare la sovranità altrui o è
fondato sul diritto” o “corre il rischio di risultare nel tempo poco
credibile” e, anche se in buona fede, “controproducente”. Lo ha
detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi aprendo
a Rimini, di fronte a oltre 2000 massoni (più di venti le delegazioni di
massonerie estere), con ampi riferimenti al conflitto in Iraq la Gran
Loggia 2003 dedicata al “Diritto alla Felicita”.
“Il problema per noi massoni - ha affermato Raffi - resta quello della difesa della libertà e della felicità, diritti che devono essere garantiti a tutta l’umanità e non ad una parte soltanto. Gli stati più potenti sono oggi chiamati ad assumere la loro piena responsabilità nella tutela dell’umanità, senza
perciò sottrarsi né agli organismi di controllo, né ai protocolli generali, che
regolano l’applicazione (e impongono le eventuali sanzioni in caso di violazione) dei diritti umani’. Infatti - ha proseguito il Gran Maestro di
Palazzo Giustiniani - “è solo attraverso una globalizzazione dei diritti e
delle risorse che si può forse interrompere il circuito di morte e distruzione che sta radicalizzando identità etno-religiose in uno scontro che non è
affatto di civiltà, ma che tale viene presentato in modo da semplificare lo
scenario in un becero e fazioso dualismo, in cui tutto ciò che differisce
dall’Occidente viene criminalizzato o ridotto ad alterità impossibile”.
Lo stesso discorso - ha aggiunto Raffi - “vale per il mondo islamico, che
non può affatto essere ridotto alle sue manifestazioni più intolleranti e distruttive; maturate attraverso il fondamentalismo religioso”. Se
la pace – ha spiegato il Gran Maestro – non è solo assenza di guerre
(ma un processo di eliminazione delle cause di conflitti) “lo sforzo
mondiale delle massonerie deve rivolgersi alla realizzazione piena
delle prerogative proprie di quelle istituzioni internazionali che,
come l’Onu (erede della Società delle Nazioni, ideata proprio dai
Liberi Muratori) possono e devono rappresentare il luogo di mediazione delle controversie internazionali e di affermazione dei valori
fondamentali della Carta delle Nazioni Unite”.
Solo così - ha continuato Raffi - “nessuna potenza potrà agire autonomamente per tutelare quelli che ritiene i propri interessi nazionali o quelli
umanitari (minacciati ad esempio dal terrorismo internazionale), invocando i principi sanciti dalla Carta dell'Onu e denunciando, al contempo, l’incapacità decisionale e operativa delle Nazioni Unite”.
L’intervento del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi
“Globalizzazione dei diritti”
Una riflessione sulla guerra e il governo del mondo
5 aprile 2003
IMINI - “Le strategie del governo del mondo non possono operare in modo da moltiplicare le crisi, rimediando a difficoltà dell’oggi con risultati incontrollabili in futuro. Infatti il diritto di
combattere e di violare la sovranità altrui è fondato proprio sul “diritto”
(e questo diritto non può prescindere da un progetto di estensione della
democrazia e dei valori di rispetto, tolleranza, eguaglianza,
sociale, religiosa ed economica), altrimenti tale azione
corre il rischio di risultare nel tempo poco credibile e, anche qualora fosse stata concepita in
assoluta buona fede, di risultare nei fatti
alquanto controproducente”.
Lo ha detto ieri pomeriggio a Rimini il Gran
Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo
Raffi aprendo al Palacongressi, di fronte a
oltre duemila massoni (ed ai rappresentanti di
più di venti delegazioni di massonerie estere),
la Gran Loggia 2003 (che terminerà domani)
dedicata quest’anno al “Diritto alla Felicità”.
Il problema per noi massoni - ha affermato Raffi “resta quello della difesa della libertà e della felicità,
diritti che devono essere garantiti a tutta l’umanità e non ad
una parte soltanto. Gli stati più potenti sono oggi chiamati ad assumere
la loro piena responsabilità nella tutela dell’umanità, senza perciò sottrarsi né agli organismi di controllo, né ai protocolli generali, che regolano l’applicazione (e impongono le eventuali sanzioni in caso di violazione) dei diritti umani”. Infatti - ha proseguito il Gran Maestro - “è solo
attraverso una globalizzazione dei diritti e delle risorse che si può forse
interrompere il circuito di morte e distruzione che sta radicalizzando
identità etno-religiose in uno scontro che non è affatto di civiltà, ma che
tale viene presentato in modo da semplificare lo scenario in un becero e
fazioso dualismo, in cui tutto ciò che differisce dall’Occidente viene criminalizzato o ridotto ad alterità impossibile”. Lo stesso discorso - ha
aggiunto Raffi - “vale per il mondo islamico, che non può affatto essere
ridotto alle sue manifestazioni più intolleranti e distruttive,
maturate attraverso il fondamentalismo religioso”.
Se la pace - ha spiegato il Gran Maestro - non è
solo assenza di guerre (ma un processo di eliminazione delle cause di conflitti) “lo sforzo
mondiale delle massonerie deve rivolgersi
alla realizzazione piena delle prerogative
proprie di quelle istituzioni internazionali,
che, come l’Onu (erede della Società delle
Nazioni, ideata proprio dai Liberi
Muratori) possono e devono rappresentare
il luogo di mediazione delle controversie
internazionali e di affermazione dei valori fondamentali della Carta delle Nazioni Unite”.
Solo così - ha continuato - “nessuna potenza potrà
agire autonomamente per tutelare quelli che ritiene i propri
interessi nazionali o quelli umanitari (minacciati ad esempio dal terrorismo internazionale), invocando i principi sanciti dalla Carta dell’Onu e
denunciando, al contempo, l’incapacità decisionale e operativa delle
Nazioni Unite. Il diritto internazionale e l’Onu devono essere la sede di
regole certe e di istituzioni forti, in quanto l’aspirazione alla pace di per
sé, senza il supporto di istituzioni internazionali adeguate, non realizza un
ordine mondiale stabile e tanto meno le condizioni di una pace possibile”.
Erasmo Notizie 7-8/2003
Pagina 21
GRANDE ORIENTE/Il direttore del Gris diocesano Adolfo Morganti
commenta il raduno a Rimini
rassegna
stampa
“Chiesa e massoni inconciliabili”
“La massoneria resta una società segreta,
l’aspetto pubblico è limitato
5 aprile 2003
IMINI - Chiesa cattolica e massoneria sono inconciliabili.
L'affermazione è del direttore del Gris diocesano, Adolfo
Morganti, intervistato ieri da “newsrimini”.
Il Gris è il Gruppo di ricerca su sette e l’occulto e l’intervento non è
casuale. Infatti da ieri (a domani) si sono dati appuntamento a Rimini
duemila massoni. Motivo? La Gran Loggia 2003, annuale appuntamento del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la principale istituzione “liberomuratoria”.
Morganti ha detto: “Esistono incompatibilità di fondo fra l’appartenenza
alla chiesa cattolica e la massoneria. Chi appartiene alla massoneria o ad
altre società segrete, che sono intrinsecamente nemiche del cristianesimo, non può evidentemente prendere i sacramenti e considerarsi nella
comunione ecclesiale”.
Ha quindi precisato: “Detto questo, è interessante constatare che benchè
questi documenti siano chiarissimi, vi sia sempre un tentativo di creare
della confusione attorno”.
Alla domanda - quali sono gli elementi di inimicizia fra chiesa e massoneria? - Morganti ha risposto: “Si adora un Dio diverso con fini diversi e
con metodi contrapposti. II grande architetto dell’universo della massoneria è un’invenzione puramente intellettuale, è un filosofema, non ha
nulla a che fare con il Dio incarnato che si fa storia e sangue nel cristia-
nesimo. E i valori di fondo che la massoneria propone sono normalmente incompatibili con tutto quello che il cristianesimo ha costruito nella
sua storia bimillenaria”.
E’stato poi fatto notare come la massoneria abbia offerto segnali di apertura. Ad esempio: il convegno è pubblico.
Morganti ha specificato. “Dopo le fasi degli ultimi decenni in cui la massoneria in Italia aveva attratto su di sè una pessima pubblicità con le note
vicende legate a Licio Gelli, eccetera, ritengo che l’operazione in termini di marketing sia indubbiamente intelligente e consista nel cercare di
dare una diversa espressione pubblica alla massoneria, un diverso appeal.
Bisogna però considerare che permane una società segreta, quindi l'aspetto pubblico è limitato. Esiste sempre un aspetto riservato agli iniziati, in cui il pubblico non può ovviamente accedere”.
Quest’anno il tema della Gran Loggia è il Diritto alla felicità.
Ha concluso Morganti: “E’ interessante perché rappresenta un ritorno
alle radici dell’istituzione liberomuratoria. Il diritto alla felicità compare
ad esempio nella costituzione della Repubblica degli Stati Uniti, era un
chiodo fisso dei giacobini. Il diritto alla felicità è quella curiosa cosa che
nel momento in cui viene teorizzato come diritto nel concreto ha aperto
solo la porta a una lunga storia di sangue, di tragedie e di lutti che speriamo non dover più vedere”.
Il Gran Maestro Raffi risponde alle polemiche sui lavori
della Loggia del Grande Oriente d’Italia che si svolgono a Rimini
“La Massoneria cerca il dialogo
con La Chiesa, non lo scontro”
6 aprile 2003
IMINI - “La Massoneria - che non è una religione né impone
comode soluzioni alle quali affidarsi - ha profondo rispetto per
tutte le fedi, in particolare per quella più praticata nel nostro
paese. Rileviamo tuttavia che mentre il dialogo con la parte più illuminata degli uomini di Chiesa e con le Istituzioni pubbliche si diffonde, isolate voci dimentiche dell’invito ad un confronto aperto e tollerante con
tutti, secondo il dettame del Concilio Vaticano II, rifiutano qualsiasi
forma di confronto costruttivo con la Massoneria, istituzione che pone
Dio e l’Uomo al centro della sua ricerca. Ciò è oltremodo dannoso e inutile, perché la moderna civiltà deve fondarsi sul dialogo, ed il dialogo ha
senso solo se avviene tra punti di vista diversi, ovvero tra interlocutori, e
non tra soggetti in cui l’uno deve porsi come subalterno all’altro”. Così
il Gran Maestro, avvocato Gustavo Raffi (foto), nel corso della seconda
giornata dei lavori della Gran Loggia 2003 del Grande Oriente d’Italia di
Palazzo Giustiniani, la maggiore istituzione Liberomuratoria italiana, in
corso a Rimini. Raffi ha risposto a polemiche sollevata sulla stampa locale dalle associazioni cattoliche che hanno insistito sul fatto che non sono
possibili rapporti tra i fedeli e la Massoneria. Sul questo tema, Raffi ha
ricordato che “i Massoni pongono la ricerca di Dio e la centralità dell’uomo come scopo essenziale della propria ricerca e, conseguentemen-
te, della propria esistenza. Non possono, quindi, essere affatto atei; mol tissimi di noi appartengono alle religioni più diffuse nel paese; nelle
Logge ci sono cattolici, protestanti, ebrei, musulmani, e rappresentanti di
altre minoranze religiose. I riti e le celebrazioni massoniche inoltre trag gono storicamente origine da una tradizione esoterica e spirituale strettamente legata, anzi per essere precisi “radicata” nel Cristianesimo e nella
Chiesa di Roma. Dal punto di vista storico è decisamente superato il processo che di fatto ha portato la stessa Chiesa - opponendola alla
Massoneria - a contrastare l’unità nazionale, il modernismo, il socialismo, le dottrine sindacali e tante altre conquiste della moderna società
che fanno parte oggi della stessa cultura del mondo cattolico e cristiano”.
Raffi, infine, ha ricordato come l'epoca della Massoneria inaccessibile e segreta sia da tempo svanita. “Nella moderna società - ha detto in un maturo contesto democratico, ove risultano oltremodo saldi i
princìpi fondanti il diritto di associazione e di libero confronto, garantiti dalla carta costituzionale come dagli stessi fondamenti giuridici
dell’Unione Europea, la Massoneria non è né occulta né segreta, né
coltiva atteggiamenti di aristocratica sfuggevolezza. Essa rispetta
rigorosamente. le leggi e ne pretende l'osservanza”. I Lavori della
Gran Loggia 2003 si concluderanno oggi.
Pagina 22
Erasmo Notizie 7-8/2003
MASSONERIA/Oggi la conclusione del Gran Maestro Raffi
rassegna
stampa
«Nella Loggia c’è posto per tutte le fedi»
edizione di Rimini, 6 aprile 2003
oco dopo mezzogiorno sarà il Gran Maestro Gustavo Raffi a concludere, oggi, con una propria allocuzione, la Gran Loggia 2003,
il tradizionale meeting di primavera del Grande Oriente d’Italia.
la massima organizzazione massonica nazionale. Un meeting che, per il
quarto anno consecutivo, si svolge a Rimini.
L’allocuzione farà seguito ad una pubblica tavola rotonda (“Diritto alla
felicità”) con la partecipazione, tra gli altri, dello storico Massimo
Teodori e del cardiochirurgo infantile Carlo Marcelletti.
Ieri il Gran Maestro è intervenuto sui rapporti fra la massoneria e
la Chiesa. Dopo aver rilevato che la “massoneria ha profondo
rispetto per tutte le fedi, in particolare per quella più praticata nel
nostro paese”, Raffi ha lamentato che “mentre il dialogo con la
parte più illuminata degli uomini di chiesa si diffonde, isolate voci,
dimentiche dell’invito a un confronto aperto, rifiutano qualsiasi
forma di confronto costruttivo con la massoneria, istituzione che
pone Dio e l’Uomo al centro della sua ricerca”.
“Nessun segreto”
“La Massoneria non è occulta e non opera nell’ombra”
“Profondo rispetto per tutte le fedi”
6 aprile 2003
IMINI - “La massoneria - che non è una religione né impone
comode soluzioni alle quali affidarsi - ha profondo rispetto per
tutte le fedi, in particolare per quella più praticata nel nostro
Paese”. Lo ha detto ieri il Gran Maestro, avvocato Gustavo Raffi, nel
corso della seconda giornata dei lavori della Gran Loggia 2003 del
Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani (la maggiore istituzione
Liberomuratoria italiana) che si conclude questa mattina al palacongressi di Rimini. E' una risposta alle valutazioni espresse ieri dal direttore del
Gris diocesano Adolfo Morganti.
Gran Loggia 2003: l’incontro a San Patrignano
Con un chiaro riferimento a quello che ha detto Morganti, il Gran
Maestro Raffi ha poi aggiunto: “Mentre il dialogo con la parte più illuminata degli uomini di Chiesa, e con le istituzioni pubbliche, si diffonde,
isolate voci (dimentiche dell'invito ad un confronto aperto e tollerante
con tutti, secondo il dettame del Concilio Vaticano II), rifiutano qualsiasi forma di confronto costruttivo con la massoneria, istituzione che pone
Dio e l’uomo al centro della sua ricerca”.
Questo - ha aggiunto - “è dannoso e inutile, perché la moderna civiltà
deve fondarsi sul dialogo, ed il dialogo ha senso solo se avviene tra punti
di vista diversi, ovvero tra interlocutori, e non tra soggetti in cui l'uno
deve porsi come subalterno all’altro”. Sul tema dei rapporti tra massoneria e chiesa, Raffi ha ricordato che “i massoni pongono la ricerca di Dio
e la centralità dell’uomo come scopo essenziale della propria ricerca e,
conseguentemente, della propria esistenza. Non possono, quindi, essere
affatto atei; moltissimi di noi appartengono alle religioni più diffuse nel
paese; nelle logge ci sono cattolici, protestanti, ebrei, musulmani, e rappresentanti di altre minoranze religiose”. I riti e le celebrazioni massoniche inoltre - ha spiegato Raffi - “traggono storicamente origine da una
tradizione esoterica e spirituale strettamente legata, anzi per essere precisi ‘radicata’nel cristianesimo e nella Chiesa di Roma”. Dal punto di
vista storico - ha ricordato il Gran Maestro - “è decisamente superato il
processo che di fatto ha portato la stessa Chiesa, opponendola alla massoneria, a contrastare l’unità nazionale, il modernismo, il socialismo, le
dottrine sindacali e tante altre conquiste della moderna società che fanno
parte oggi della stessa cultura del mondo cattolico e cristiano”.
Raffi, infine, ha ricordato come l’epoca della massoneria inaccessibile e segreta sia da tempo svanita. “Nella moderna società - ha detto - in un maturo contesto democratico, dove risultano saldi i princìpi fondanti il diritto di associazione (e di libero confronto), garantiti dalla Carta costituzionale (come dagli
stessi fondamenti giuridici dell’Unione Europea), la massoneria non è né
occulta né segreta, né coltiva atteggiamenti di aristocratica sfuggevolezza. Essa
rispetta rigorosamente le leggi e ne pretende l’osservanza. La massoneria non
si nasconde, né opera nell’ombra. Giacché ricerca la luce, è alla luce della
società che intende operare nel pieno rispetto delle regole democratiche”.
Il Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani - ha concluso Raffi - “è
infatti riconoscibile pubblicamente, attraverso le sue sedi, i suoi indirizzi, i suoi organi di stampa, la sua struttura direttiva, nonché attraverso
l’azione continua svolta dai suoi membri, che operano pubblicamente,
anche e soprattutto nella loro qualità massonica, nella società italiana”.
Gran Loggia 2003:l’apertura pubblica del Tempio
Erasmo Notizie 7-8/2003
Pagina 23
I massoni: “Rafforzare l’Onu”
rassegna
stampa
7 aprile 2003
imini - “E’ indispensabile che, in un quadro di rafforzamento
degli istituti internazionali, l’Onu svolga una nuova e più efficace azione di tutela dell’umanità. In un contesto in cui il mercato globale si è imposto privo di valori, esiste il rischio che i popoli più
poveri, oltre ad essere colpiti dalla riduzione dei diritti, siano anche privati delle ricchezze derivanti dalle risorse naturali e da quelle frutto del
progresso scientifico internazionale cui non possono accedere. La marginalizzazione sempre più marcata di interi popoli dalle ricchezze, non
vale solo per le materie prime energetiche – petrolio in testa - ma anche
per quelle essenziali alla stessa sopravvivenza, quali l’acqua per la quale
già oggi si rischiano veri e propri conflitti, al momento forse minori e
locali, ma destinati a deflagrare in guerre nei prossimi decenni”. Lo ha
detto l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente
d’Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore istituzione liberomuratoria
italiana, chiudendo i lavori della Gran Loggia 2003 che ha visto la partecipazione di oltre duemila massoni provenienti da tutta Italia e di venti
delegazioni di Massonerie estere.“La Massoneria, portatrice nella società civile del principio della tutela dei diritti umani - ha detto ancora Raffi
- si fa ora portatrice della tutela dei diritti per tutti all’accesso e all’uso
delle ricchezze naturali. A dispetto del mercato globale, ci sono delle
risorse che non possono essere mercanteggiate come le altre, ma solo
globalizzate, nel senso di rese fruibili a tutti, in particolare ai popoli più
poveri. Per svolgere questa sua nuova funzione etica, l’Onu deve poter
disporre di rilevanti mezzi finanziari che potrebbero essere reperiti attraverso l’introduzione di royalties sulle risorse petrolifere anche da utilizzare, ad esempio, per la creazione di un fondo per la raccolta e la distribuzione di farmaci per i Paesi più poveri”. Per Raffi, “i benefici dell’evoluzione della scienza e della ricerca si concentrano in misura sempre
crescente nelle mani di pochi Stati e di ristretti gruppi economici. Pur
Massoneria: costituita
la Gran Loggia di San Marino
(AGI) - San Marino, 7 aprile - I rappresentanti della massoneria
regolare di tutto il mondo hanno costituito ieri a San Marino la
"Serenissima Gran Loggia di San Marino", l'organismo che rappresenterà la massoneria del Titano a livello mondiale. Il Gran Maestro
eletto è Federico Micheloni, medico 75enne, già Capitano reggente dell'antica Repubblica nel 1957 e nel 1961 e poi direttore sanitario dell'ospedale. La cerimonia di 'installazione' della Gran
Loggia (resa possibile dall'esistenza di tre logge di San Marino, che
facevano riferimento al Grande Oriente d'Italia) è stata presieduta
dal Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, avvocato Gustavo
Raffi. Particolarmente folta la rappresentanza giunta dagli Stati
Uniti. Tra i presenti c'era il segretario esecutivo della Conferenza
mondiale delle Grandi Logge, Thomas Jackson, assieme ai rappresentanti delle Gran Logge dell'Illinois, Maryland, New Jersey,
Columbia, accompagnato dal maestro venerabile della loggia
"Italia" di Washington. Erano presenti anche i gran maestri e i rappresentanti Grandi Logge d'Austria, San Paolo del Brasile, Bulgaria,
Croazia, Germania, Grecia, India, Lussemburgo, Marocco, Paesi
Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Ungheria,
Jugoslavia, Quebec - Canada. (AGI) Mir/red 071537 APR 03 NNN
nella legittimità di un giusto profitto a fronte di rilevanti investimenti da
parte delle Imprese, è indispensabile introdurre alcuni correttivi che
garantiscano, ad esempio, l’uso delle medicine e l’accesso a cure più
avanzate anche per quei Paesi che ne sono, di fatto, esclusi. Basta pen-
sare al grande flagello dell'Aids che in alcuni Paesi africani colpisce
l’80% della popolazione e pare del tutto inarrestabile. Al termine dei
lavori della Gran Loggia 2003, il Grande Oriente d’Italia di Palazzo
Giustiniani ha anche tenuto a battesimo – “installato” – la nuova
Serenissima Gran Loggia di San Marino che raccoglie le tre Logge
attualmente operanti nella Repubblica sanmarinese.
Iraq: Gran Maestro del Marocco,
guerra finisca al più presto
Roma, 8 aprile - (Adnkronos) - ''La guerra in Iraq deve finire al
più presto e allo stesso tempo deve riprendere il dialogo tra i
popoli arabi e l'Occidente. Un dialogo improntato alla fratellanza e alla solidarieta'.
Cosi' il Gran Maestro della Gran Loggia Reale del Marocco, Emile
Ouaknine, si esprime sul conflitto in Iraq, del quale ha fatto
cenno anche alla conferenza annuale del Grande Oriente d'Italia
che si e' appena conclusa a Rimini.
La conferenza annuale di Rimini ha riconosciuto la prima Gran
Loggia Regolare del Mondo Arabo, multietnica e multiconfessionale. ''Con questo voto - ha affermato il Gran Maestro del Maroccoè stata annullata la distanza geografica ideale e culturale che
alcuni vorrebbero frapporre tra un paese prevalentemente cristiano e un paese prevalentemente musulmano''. 08-APR-03 14:41
Periodico informativo culturale
Anno V, Numero 7-8, 15-30 aprile 2003
Spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Roma - Tassa Riscossa
Direttore Responsabile Fausto Capalbo
Editore: Erasmo s.r.l. - Amministratore Unico Mauro Lastraioli
C.P. 5096 - 00153 Roma 50 Ostiense
P.I. 01022371007 - C.C.I.A.A. n. 26466/17.09.62 - Iscrizione Tribunale Registro Imprese n. 1959/62
Direzione Redazionale: Erasmo Notizie
Via di San Pancrazio 8 - 00152 Roma - Tel. 065899344 - Fax 065818096
Stampa: E-Print s.r.l. - Via Empolitana km. 6,400 - 00024 Castelmadama (Roma)
Registrazione Tribunale di Roma n. 00370/99 del 20 agosto 1999
ABBONAMENTI: Italia, per posta, annuo (22 numeri) euro 17,04 - Arretrati euro 2,60 a numero
Estero, per posta, annuo (22 numeri) euro 41,32 - Arretrati euro 5,20 a numero
Unica soluzione più di 500 abbonamenti (Italia) euro 8,84 per abbonamento annuale
Bollettino di versamento a: Erasmo s.r.l. - C.P. 5096 - 00153 Roma 50 Ostiense - c/c postale n. 32121006
In caso di mancato recapito inviare all’Ufficio P.T. di Roma 50 Ostiense - detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la tariffa relativa
euro 1,03
Mittente: Erasmo s.r.l. - C.P. 5096 - 00153 Roma 50 Ostiense
Scarica

Tutti insieme per il diritto alla felicità