Or.S.A. Settore Macchina & Settore PV
“Macchinisti Uniti”
Sindacato Personale Viaggiante
Sindacato Nazionale Macchinisti e Capi Deposito Ferrovie e Metropolitane
Sindacato Personale Viaggiante
SCIOPERO NAZIONALE
PDM e PDB
12/13 dicembre 2009
dalle 21.oo di sabato alle 21.oo di domenica
PER UNA VERTENZA
DA SOSTENERE
Macchinisti Uniti & SPV Personale Viaggiante
Torniamo a scioperare il 12 e 13 dicembre 2009
I dati degli ultimi scioperi di luglio e ottobre dimostrano che il
fronte si allarga. Ogni giorno di più emerge chiara l’arroganza
dell’azienda con la messa in discussione dei diritti; ogni giorno di
più i compagni e i colleghi di lavoro comprendono che non è più
tempo di tirare a campare.
Proponiamo questo opuscolo per consentire un approfondimento e un’analisi di
quanto è accaduto in questi ultimi 7 mesi, cioè dalla firma dell’accordo del 15
maggio 2009, nonché per spiegare le ragioni e le finalità delle iniziative assunte
dall’OrSA.
SENZA
LO STESSO
Luglio e novembre 2009, due
scioperi grandiosi, di altri tempi
E’ noto a tutti che la sottoscrizione
dell’accordo 15 maggio, da parte delle
altre OO.SS., ha costretto OrSA ad
aprire questa vertenza.
I due scioperi fatti a luglio (11/12)
e a novembre (7/8) hanno registrato
una straordinaria adesione che non si
vedeva da tempo e che, da un lato,
sottolinea la bocciatura dell’accordo
sugli equipaggi mentre, dall’altro, ci da
una grande spinta e un notevole
ottimismo per il proseguo della
vertenza.
A tal fine, la tenuta del fronte è
fondamentale.
Cavilli e precettazioni
riducono l’incisività degli scioperi
Dopo il primo sciopero e
l’infruttuosa interlocuzione con FS (fine
luglio), occorreva tornare subito alla
protesta: purtroppo, le franchigie estive
e i cavilli antisciopero ci hanno costretto
a spostarci al 10/11 ottobre, ma non è
bastato. Pur in assenza delle
motivazioni previste dalla Legge, ci è
arrivata una “precettazione” del Ministro
Macchinisti Uniti & SPV Personale Viaggiante
dei Trasporti che, di fatto, ha
neutralizzato lo sciopero di ottobre,
confinandolo al periodo notturno. Da qui
la decisione di spostarlo a novembre
(l’ultimo sciopero effettuato).
Ma il dato rilevante è che quello di
ottobre è il sesto intervento inibitorio del
Ministro dei trasporti; il sesto su 7
scioperi nazionali proclamati da OrSA
negli ultimi 14 mesi, 8 se si conta quello
di dicembre.
A fronte di tali atti, è assordante il
silenzio del restante fronte sindacale.
Un silenzio che, significativamente, è
stato “rotto” dalla isolata solidarietà di
una Segreteria regionale (Filt di
Genova).
L’esigenza di scioperi partecipati
Adesso, dobbiamo prepararci per
lo sciopero del 12/13 dicembre, per
replicare e migliorare le risposte di luglio
e novembre che hanno coinvolto la
categoria al di là dell’appartenenza
sindacale. Ciò, serve per stabilire
rapporti di forza adeguati, per
dimostrare la consistenza e la tenuta
del fronte e, infine, per sconfiggere la
strategia aziendale che scommette
sull’assuefazione e sulla
demoralizzazione dei lavoratori.
Il nostro punto di vista
Le attività antisciopero
In occasioni degli scioperi, specie
se particolarmente partecipati, abbiamo
modo di constatare tutti gli stratagemmi
e le scorrettezze dell’azienda, nonché di
quadri e dirigenti che, in dispregio di
ogni disposizione contrattuale o legale,
sostituiscono gli scioperanti, lavorano in
straordinario, intimidiscono i lavoratori
che scioperano, fanno indagini
preventive sulla loro adesione alla
protesta, creano meccanismi
amministrativi che innescano il
pagamento del lavoro straordinario per
disincentivare l’adesione allo sciopero.
OrSA in difesa del diritto di sciopero
Seppur il boicottaggio degli scioperi
è un’azione che la società mette in atto
nei confronti di tutti i sindacati che
scioperano, anche su tale aspetto ci
ritroviamo da soli ad affrontare una lite
giudiziaria con FS. Sono stati attivati
almeno cinque ricorsi (Firenze, Bari,
Ancona, Messina e Genova). Ricorsi
che auspichiamo riconducano “sui giusti
binari” l’esercizio del diritto di sciopero.
Tali ricorsi si affiancano ai ricorsi al Tar
contro le precettazioni Ministeriali;
Macchinisti Uniti & SPV Personale Viaggiante
ricorsi che proseguono il loro iter
in procedura ordinaria.
In ogni caso le iniziative
aziendali in occasione degli
scioperi sono inaccettabili poiché
la società comanda i lavoratori ai
sensi della legge 146/90,
vietando loro lo sciopero e,
contestualmente, utilizza una
lunga serie di quadri e dirigenti
per boicottare lo stesso sciopero,
nonché lavoratori in straordinario
programmato in violazione del
CCNL, poiché, per il PdM e il
PdB, lo straordinario si effettua
solo in caso di ritardo treno (art.
Dante De Angelis
23 CCNL).
Riassunto per la seconda volta
Le violazioni di legge e/o di
contratto, attuate per attenuare gli
effetti dello sciopero, vengono completa solitudine, abbiamo scritto al
qualificate e condannate come azioni Presidente della Repubblica, Giorgio
antisindacali in tutti i settori. Nel caso Napolitano (che ci ha risposto), e
dei trasporti, con i comandi per abbiamo stampato migliaia di cartoline
garantire i servizi minimi, tali che abbiamo diffuso negli impianti e che
scorrettezze dovrebbero essere vi invitiamo a compilare, perché le
doppiamente condannate e sanzionate consegneremo a mano, sperando che
ed in questo senso ci stiamo muovendo. G i o r g i o N a p o l i t a n o c i r i c e v a
personalmente e che ci dia garanzie
sulla difesa del diritto di sciopero,
L’azione politica e
perché i diritti di chi lavora si difendono
mediatica di OrSA
Sebbene, il diritto di sciopero non innanzitutto con la difesa del diritto di
sia un problema soltanto di OrSA, in sciopero.
Le critiche all’accordo
del 15 maggio
Riteniamo che l’accordo sia
insufficiente e nelle assemblee svolte
prima e dopo il 15 maggio, abbiamo
verificato non solo che la categoria non
lo approva, ma che non era stata né
informata, né consultata in merito.
Nessuna attenzione
sulle altre questioni
Al di là del diverso approccio di
ognuno sulla questione equipaggi, è
chiaro che l’accordo non soddisfa
Macchinisti Uniti & SPV Personale Viaggiante
nessuno.
A fronte di una modifica storica,
sono stati affrontati unicamente aspetti
economici e in modo insufficiente. Una
beffa, soprattutto se si considera che le
problematiche sul soccorso e sulle
telecomunicazione sono state “risolte”
con quattro capoversi di rassicurazione
della società, la cui reale efficacia è
assai dubbia o, quantomeno, tutta da
verificare e dimostrare. Totalmente
assenti risposte sulle
altre questioni.
Norme sull’AS
peggiorative
e provvisorie
Totalmente
irrisolti i tantissimi
problemi
che
affliggono la categoria
(ne
parliamo
di
seguito), anzi, sono
arrivati
ulteriori
peggioramenti
nei
turni di lavoro. Sul piano normativo, i
limiti individuati per l’agente solo, non
soltanto sono peggiorativi di quelli per
l’agente unico ma, ancor peggio, essi
non rappresentano il punto arrivo
contrattuale, ma quello di partenza e
l’accordo del 15 maggio lo precisa in
modo inequivocabile:
“In fase di avvio del nuovo
modulo, i servizi individuati verranno
effettuati sulla base delle seguenti
condizioni operative” “Nell'ambito del
rinnovo contrattuale le parti si
impegnano a ridefinire la normativa
degli equipaggi ed in particolare del
personale di condotta, tenendo in
considerazione le condizioni di
concorrenza presenti sul mercato”
Significativo il fatto che l’impegno
assunto dai sindacati firmatari, non è
rivolto alla generalità dei ferrovieri, ma
agli equipaggi ed in particolare al
personale di macchina. Una
“attenzione” che denunciamo da tempo,
ma che adesso viene dichiarata nero su
bianco.
La strategia della società
Consiste nella polverizzazione del
personale, mettendolo l’uno in
competizione e in conflitto con l’altro.
Un conflitto tra impianti che tra
lavoratori del medesimo impianto. Una
strategia
attuata
a t t r a v e r s o
l’assegnazione
del
servizio migliore a
questo
o
a
quell’impianto.
Un
meccanismo presente
in tutte le divisioni,
ma esasperato con
l’istituzione
di
frecciarossa,
frecciargento, freccia
bianca.
Sarebbe
pronta la sostituzione
della circolare 25/81 e i nuovi criteri
previsti dalla società, non rigettati dalle
altre OO.SS., contengono valutazioni
discrezionali che innescano processi di
asservimento rispetto a capi e capetti di
impianto, i quali, attraverso valutazioni
discrezionali, possono modificare in
qualunque momento la posizione in
graduatorie del personale. Di
Macchinisti Uniti & SPV Personale Viaggiante
conseguenza, possono determinare
l’assegnazione a turni inferiori (ad
esempio dal frecciargento al servizio
base con maggiore servizio notturno) o,
addirittura, possono determinare la
decadenza del diritto al turno e la
“retrocessione” a disponibile.
Si tratta della cosiddetta
graduatoria dinamica con cui i
macchinisti, ma anche i capitreno a cui
verrebbe estesa, sarebbero
perennemente sotto esame. Sarebbe
una sconfitta da far “metabolizzare” alla
categoria, per consolidare la situazione
e passare allo step successivo, cioè alle
“condizioni di concorrenza presenti sul
mercato”. E di questi giorni la volontà
aziendale di addivenire ad una sorta di
turni personali, cancellando i diritti
acquisiti in tanti anni di storia. Anche in
questo caso oltre alla mobilitazione che
mettiamo in atto come organizzazione
c’è la necessità che il personale
interessato non commetta gli stessi
sbagli del recente passato fidandosi di
una azienda che molto presto ci
presenterà un altro conto da pagare.
LE NOSTRE RIVENDICAZIONI
Di seguito, abbiamo indicato in
corsivo le sintetiche rivendicazioni
inserite nei volantini e, tra parentesi, le
ulteriori precisazioni con cui meglio
chiarire gli obiettivi e le finalità della
vertenza.
1.
un accordo sugli equipaggi che
sia definitivo, per consolidarlo
all’interno del prossimo CCNL
(realizzare una condizione
diametralmente opposta rispetto a
quanto previsto nell’accordo del 15
maggio);
2. condizioni normative che meglio
tutelino i disagi e i rischi del
nostro lavoro, (introduzioni di
elementi normativi ed economici di
garanzia in parte elencati al punto 5)
che non creino differen ze
economiche ingiustificate e non
consentano alla società ulteriori
separazioni del personale (frecce
varie …) e discriminazioni mirate
nelle assegnazioni ai turni di lavoro
(definizione di sistemi organizzativi
che da un lato tendano a mantenere
equilibrate
condizioni
economiche/normative, dall’altro,
eliminino processi discrezionali
nell’assegnazioni dei servizi con cui
spesso si generano processi di
controllo e di pressione nei confronti
del personale dei treni che è
particolarmente esposto a
sperequazioni su orari e trattamenti
economici in base alla utilizzazione;
3. g a r a n z i e r e g o l a m e n t a r i ,
Macchinisti Uniti & SPV Personale Viaggiante
normative e tecnologiche su:
formazione certificata (evitare che le
abilitazioni e le istruzioni avvengono
durante il lavoro), sicurezza attiva
Scmt+RS (solo l’associazione dei
due sistemi determina alti livelli di
sicurezza), garanzia comunicazioni
bordo-bordo-terra (verifica dei
collegamenti tratto per tratto, mezzo
per mezzo);
controllo e comando porte su tutto il
treno (blocco porte, telechiusura e
“bordo sensibile”);
accordi sui turni per impiego in fasce
orarie di particolare impegno
(individuazione di quei tipi di
prestazioni che per orari o tipologia
di servizio, seppur in regola con le
norme contrattuali presentano
enormi difficoltà per il personale per
subordinarne l’effettuazione ad
accordo sui turni);
4) incrementi economici non legati
alla produttività (l’accordo lega
ulteriormente la retribuzione alla
condotta, mentre la gravosità del
lavoro non è solo legato alla
condotta e certe prestazioni, come la
riserva o i traghettamenti, divengono
eccessivamente penalizzanti sul
piano economico);
5) soluzione delle criticità tutt’oggi
irrisolte (logistica, riposi, inidoneità,
attività usuranti, festivi, disponibilità,
residenza amministrativa, chiarimenti





sull’orario di lavoro, ecc.);
 logistica (effettivo diritto al
pasto con verifica degli orari,
aumento dei 30 minuti minimi e
del valore del ticket; adeguatezza
dei locali di sosta e degli adiacenti
servizi igienici; pulizia dei mezzi e
definizione di standard minimi per
i ferhotel);
 riposi (settimanale: montante
annuo garantito e numero minimo
di doppi riposi; giornaliero: a 22
ore dopo RFR con servizio notturno
e, al TMR, una sola riduzione a 11
ore tra due riposi settimanali)
inidoneità (mitigazione dell’inatteso
crollo del reddito e previsione di
utilizzo preferenziale lavorazioni
collegate al settore);
attività usuranti (ampliamento dei
benefici anche ai giovani che ne
sono esclusi e, per tutti, verifica
delle ricadute previdenziali per
effetto degli aumenti di valutazione)
festivi (equiparazione dell’intervallo
con il riposo compensativo, cioè
diritto al recupero quando esso
coincide con il festivo come per il
personale che svolge turni in terza
e in seconda);
disponibilità (istituzione di turni in
bianco)
residenza amministrativa
(assegnazione armadietto
personale, inizio e termine del
Macchinisti Uniti & SPV Personale Viaggiante
lavoro nell’impianto di
appartenenza, riconoscimento
dei tempi per le attività di ritiro
circolari
e
relativo
aggiornamento dei testi);
 chiarimenti
sull’orario di
lavoro (sempre più spesso, la
società ritiene lecito tutto ciò che
non sia espressamente vietato
dagli accordi, ciò anche quando
si sconfina in procedure,
utilizzazioni e trattamenti
normativi/economici
palesemente iniqui. Occorre
individuare e risolvere i tanticasi
di interpretazioni controverse
che sconfinano spesso in veri
atteggiamenti vessatori).
6) definizione di procedure
concordate sulle problematiche
Sicurezza, Soccorso e
Telecomunicazioni (verifiche
oggettive dei tempi di soccorso e
dell’efficacia del collegamenti
telefonici).
Una proposta equilibrata
Quella elaborata dall’OrSA per
questa vertenza, vuole esser un
punto di giusto equilibrio, perché
sulla modifica degli equipaggi e
sull’agente solo esistono in
categoria diverse posizione.
Come OrSA chiediamo ai
colleghi di lavoro un equivalente
sforzo per comprendere le diverse
posizioni di ognuno e rimanere
uniti, perché occorre dare vigore e
consistenza agli scioperi e , più in
generale, alla vertenza.
NEI GIORNI 9-10-11
DIC. SVOLGEREMO
DELLE ASSEMBLEE
NEGLI IMPIANTI
L’esito della vertenza dipende
dai rapporti di forza
Come in ogni vertenza
sindacale, l’esito dipende dai
rapporti di forza. A tal fine è
fondamentale che tutti si sentano
coinvolti, al di là dell’appartenenza
sindacale. Ognuno di noi, quando
decide di aderire o di non aderire
ad uno sciopera, e, soprattutto
quando si esprime in merito,
esercita una azione di
trascinamento, positiva o negativa
verso gli altri.
In sintesi, in un momento
come questo, con già importanti
livelli di adesione, è possibile
innescare quel circolo virtuoso (i
nostri dirigenti lo definirebbero
invece vizioso) con cui è possibile
coinvolgere la quasi totalità della
categoria: questo sarebbe
determinante. Se ognuno, nel
proprio piccolo, valorizza questo
meccanismo, le possibilità di
risolvere gli annosi problemi della
categoria aumentano in modo
esponenziale.
TORNIAMO ALLO SCIOPERO
dalle 21.00 di sabato 12 dicembre
alle 21.00 di domenica 13 dicembre
Macchinisti Uniti & SPV Personale Viaggiante
Scarica

Scarica, stampa e diffondi l`opuscolo.