Stefano Consani Marc’Andrea Lenci Isabella Lucchesi Economia Aziendale Eleonora Romano Matematica Luca Saccone Scienze delle Finanze Inglese CLASSE 5 IGEA sez. A Francese Anno scolastico 2002-2003 Geografia Bibliografia L’ ALBO DEI PROMOTORI REGOLE DA SEGUIRE CONTROLLO ATTIVITA’ RAPPORTI CON I CLIENTI RAPPORTI CON LE BANCHE MERCATO DEI CAPITALI GESTIONE DEI PATRIMONI La figura del promotore finanziario è descritta dall’art.31 del Decreto Legislativo 24/02/1998 n°58 (testo Unico delle disposizioni in materia di mercati finanziari) e viene individuata nella persona fisica che esercita professionalmente “l’offerta fuori sede”. L’offerta fuori sede è una modalità di offerta di servizi di investimento da parte di soggetti abilitati che si avvalgono di promotori finanziari e viene definita come promozione e collocamento di strumenti finanziari e servizi di investimento. L’art. 31 del Dlgs 58/98 prevede l’istituzione presso la CONSOB dell’Albo Unico Nazionale dei Promotori finanziari. Per ciascun iscritto sono indicati: Cognome e nome Luogo e data di nascita Data di iscrizione all’Albo Denominazione del soggetto abilitato fuori sede per conto del quale il promotore opera Per essere iscritti all’Albo è necessario possedere dei requisiti ovvero: Bisogna essere muniti di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione di seconda superiore (rilasciato a seguito di corso di durata quinquennale), Aver superato una prova di valutazione della CONSOB. I promotori iscritti all’Albo sono tenuti a versare annualmente la contribuzione prevista dalle disposizioni di attuazione dell’ art.40 legge 23/12/94 n°724 Non possono però essere iscritti coloro che si trovano in una condizione di illegittimità o decadenza o che sono stati sottoposti a misure di prevenzione e sono stati condannati a sentenza irrevocabile L’esame da superare per iscriversi all’Albo è costituito da due prove : un test e un colloquio. La prova scritta verte su nozioni di economia del mercato finanziario, con riferimento in particolare agli strumenti del mercato mobiliare sia monetario sia finanziario, ai prodotti finanziari collegati alla di raccolta; e a nozioni di diritto finanziario e alla disciplina legislativa e regolamentare dell’attività del promotore finanziario. Il colloquio verte sulle materie della prova scritta e su altre materie qual le nozioni di diritto privato, relative alla disciplina relativa al contratto con riferimento al contratto di agenzia e alle nozioni di diritto tributario (riguardante il mercato finanziario e in particolar modo il regime di tassazione dei redditi derivati da azioni o fondi di investimento. Il test è costituito da 30 quesiti. Per superare la selezione è necessario rispondere correttamente ad almeno 18 item. Una volta individuata la risposta corretta, il candidato deve indicarla sul questionario. Generalmente non esiste la possibilità di effettuare correzioni. Al termini della prova, che dura circa trenta minuti, il questionario va inserito nella busta grande così definita per distinguerla dalla piccola dentro la quale andrà posto il cartoncino contenente i dati anagrafici del candidato che deve essere a sua volta inclusa nella busta grande. Questo serve in un secondo momento alla commissione esaminatrice per abbinare i questionari anonimi al nome del candidato I motivi che hanno indotto ad utilizzare un test con quesiti a risposta multipla sono vari. Innanzitutto per motivi di attendibilità della valutazione poiché si possono ottenere misurazioni standardizzate; per motivi di perfetta trasparenza dal momento che si seguono procedure di calcolo e di assegnazione di punteggio in modo chiaro e veritiero uguali per tutti. Inoltre la selezioni preliminari dei test permette di ridurre e sensibilizzare il numero dei candidati che devono poi successivamente sostenere la prova orale e di conseguenza ciò consente di ridurre i costi connessi La parte V del Libro V del Regolamento CONSOB 11522/98 prende in considerazione le regole che devono essere seguite dai promotori nell’ambito dello svolgimento della propria attività. In particolare dobbiamo fare riferimento agli articoli: Art. 95 che riguarda l’incompatibilità Art. 95-96 che riguarda le regole generali di comportamento e le regole di presentazione e comportamento nei confronti degli investitori Art. 97 che riguarda la conservazione della documentazione. L’art. 95 dispone che i promotori devono comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza osservare le disposizioni legislative e i regolamentari e i codici di autodisciplina relativi alla loro attività e a quella della categoria del soggetto abilitato per conto del quale operano. Devono anche rispettare le procedure e i codici interni di comportamento del soggetto abilitato che ha conferito loro l’incarico. I promotori sono tenuti, inoltre, a mantenere la riservatezza sulle informazioni acquisite dagli investitori tranne nel caso in cui non siano le stesse commissioni o la CONSOB a farne esplicita richiesta L’art. 85 del Regolamento della CONSOB 11522/98 stabilisce l’obbligo del promotore di comunicare entro 30 giorni alle commissioni competenti della CONSOB il luogo di conservazione delle documentazione dell’art.97. L’art.97 esplicita che devono essere conservate dal promotore i contratti promossi per suo tramite ed altri documenti sottoscritti dall’investitore. Il promotore deve conservare per cinque anni tali documenti. I promotori devono consegnare all’investitore: 1. una copia di dichiarazione redatta dal soggetto abilitato da cui risultino gli elementi identificativi del promotore (dati anagrafici, domicilio, iscrizione all’Albo) 2. una copia informativa. Il promotore finanziario deve inoltre chiedere all’investitore stesso notizie circa la sua esperienza negli investimenti finanziari, la sua situazione finanziaria e la propensione al rischio. Al cliente spetta una copia del prospetto informativo ed altri documenti informativi prima della sottoscrizione dei documenti e la sottoscrizioni dei prodotti. Il promotore deve verificare che l’investitore abbia compreso le caratteristiche essenziali dell’operazione che viene proposta, non solo con riferimento ai costi e ai rischi patrimoniali, ma anche con riferimento alla adeguatezza dell’operazione in rapporto alla sua situazione del cliente. Il promotore deve inoltre verificare l’identità dell’investitore prima della sottoscrizione. Il controllo dell’attività dei promotori è affidata alla CONSOB che può richiedere ai promotori o ai soggetti che si avvalgono della loro consulenza la comunicazione di dati, atti o documenti. Per questa attività essa si avvale di commissioni. Si possono per tanto imporre delle sanzioni a carico dei promotori. Le sanzioni a carico dei promotori finanziari sono comminate dalla CONSOB con provvedimento motivato. I promotori hanno la facoltà di richiedere un’udienza personale entro 30 giorni. Esse sono puniti in base alla gravità della violazione attraverso il richiamo scritto, attraverso sanzioni amministrative pecuniarie, la sospensione da uno a quattro anni dall’Albo e addirittura la radiazione dall’Albo stesso. Gli intermediari autorizzati e le imprese di investimento si avvalgono per l’offerta fuori sede di strumenti finanziari, di servizi di investimento ed accessori dei promotori finanziari. L’attività del promotore deve essere svolta esclusivamente nell’interesse di un solo soggetto. L’esclusività del rapporto di lavoro è motivata dal fatto che il soggetto abilitato per cui il promotore finanziario opera è responsabile in solido dei danni arrecati a terzi dal promotore stesso. Ogni Banca è responsabile del comportamento del suo promotore che inoltre, esercita la sua funzione in virtù di un contratto d’agenzia o mandato,poiché agisce in nome e per conto della Banca. Dobbiamo ricordare che i promotori percepiscono un compenso. I promotori sono retribuiti in parte in base ad una quota fissa legata al portafoglio clienti posseduto ed in parte in base ad una provvigione legata all’attività di nuova raccolta che sono in grado di effettuare. Spesso vi sono incentivi economici connessi al raggiungimento di determinati risultati. Il promotore non può ricevere dall’investitore alcuna forma di compenso. MERCATO MOBILIARE INSIEME DI TUTTE LE CONTRATTAZIONI DI VALORI MOBILIARI (*) A BREVE, MEDIA E LUNGA SCADENZA VI AVVENGONO LE NEGOZIAZIONI DI TITOLI A BREVE SCADENZA ( 12 MESI) VI AVVENGONO LE NEGOZIAZIONI DI TITOLI A SCADENZA SUPERIORE AI 12 MESI IL MERCATO MOBILIARE PRENDE IL NOME DI: _MERCATO PRIMARIO SE RIGUARDA LE OPERAZIONI RELATIVE A TITOLI DI NUOVA EMISSIONE. IN QUESTO MERCATO LE SOCIETA’ POSSONO REPERIRE CAPITALI MEDIANTE LA COMPRAVENDITA DI TITOLI. _MERCATO SECONDARIO SE RIGUARDA LE OPERAZIONI DI VALORI MOBILIARI GIA’ DA TEMPO IN CIRCOLAZIONE. LE NEGOZIAZIONI POSSONO AVVENIRE IN MERCATI REGOLAMENTATI O NON REGOLAMENTATI (VEDI DIAPOSITIVA PRECEDENTE). (*) sono detti anche titoli e Rappresentano quote di prestiti Emessi da stato, enti pubblici o Società, offerti ai soggetti allo Scopo di ottenere finanziamenti. MEDIANTE LA STIPULAZIONE DI CONTRATTI DI GESTIONE DEI PATRIMONI IL CLIENTE AFFIDA ALLA BANCA UNA CERTA SOMMA DI DENARO, O UN PATRIMONIO CON L’INCARICO D’INVESTIRLO IN ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE. PER ESEMPIO: Titoli di Stato Obbligazioni Azioni LA BANCA PERCEPISCE PER IL SERVIZIO EFFETTUATO UNA PROVVIGIONE; E NELLO STESSO TEMPO S’IMPEGNA A FORNIRE AL CLIENTE UNA PERIODICA COMUNICAZIONE RELATIVA ALLA SUA SITUAZIONE. LA BANCA PUO’ OPERARE SOTTO IL CONSENSO DEL CLIENTE QUINDI CON ASSENSO PREVENTIVO OPPURE OPERARE DI SUA INIZIATIVA TRAMITE UN MANDATO. COLLETTIVO IL SERVIZIO DI GESTIONE DEL PATRIMONIO SIA DI QUELLO INDIVIDUALE CHE SONO CARATTERIZZATI DALLA SEPARAZIONE PATRIMONIALE OVVERO LA SEPARAZIONE DELLE DISPONIBILITA’ DEL CLIENTE DA QUELLE DELLA BANCA PER EVITARE CHE IN CASO DI CRISI DELLA STESSA I CREDITORI POSSONO RIVALERSI ANCHE SU ATTIVITA’ CHE NON LE APPARTENGANO. Nella gestione dei patrimoni individuali, il patrimonio del cliente viene gestito singolarmente al fine di realizzare una personalizzazione del portafoglio (investimenti personalizzati per ogni singolo cliente in base al reddito). Le azioni sono titoli che rappresentano quote di capitale di rischio di una società per azioni o in accomandita per azioni. Esistono diverse categorie di azioni in particolare: Azioni ordinarie: attribuiscono ai loro possessori tutti i tipici diritti connessi alla partecipazione alla società (diritto di voto, di opzione, diritto agli utili, diritto al dividendo). Azioni privilegiate: danno maggiori diritti sugli utili di bilancio, ma il diritto di voto è limitato alle sole assemblee straordinarie. Azioni di risparmio: sono un particolare tipo d'azione privilegiate la cui emissione è riservata alle società quotate in borsa. Azioni di godimento: sono assegnate ai titolari di azioni ordinarie che la società ha rimborsato per la riduzione del capitale sociale. Soltanto le azioni delle prime tre categorie formano il capitale sociale. Il loro valore è strettamente collegato all'andamento della società emittente e possono essere emesse soltanto al valore nominale o ad un prezzo superiore, alla pari o sopra la pari. Sono titoli nominativi (le azioni di risparmio sono normalmente al portatore) e la loro negoziazione può avvenire: a) Sui mercati regolamentati, cioè in borsa e nel mercato ristretto. b) Sui mercati non regolamentati. Le azioni inoltre fruttano dividendi ossia quote di utili di esercizio delle società emittenti. Il dividendo è corrisposto una volta all'anno dopo approvazione del bilancio d'esercizio. La loro quotazione è unitaria ( riferita ad un titolo) . BACK Rappresentano prestiti a medio/lungo termine. Oltre alle obbligazioni tradizionali caratterizzate da interessi corrisposti periodicamente in base ad un tasso fisso e dal rimborso del capitale a valore nominale, vi sono altri tipi di obbligazioni: Obbligazioni convertibili: conferiscono al possessore la facoltà di richiederne la conversione in azioni nei tempi e alle condizioni stabilite al momento dell'emissione. Obbligazioni indicizzate: il tasso d'interesse e/o il capitale che viene rimborsato variano in base all'andamento degli indici di borsa. Obbligazioni a cedola zero (o zero coupon bonds): sono obbligazioni senza cedola poiché non danno luogo al pagamento di interessi periodici, ma si caratterizzano per lo scarto tra il loro prezzo di emissione ed il loro valore di rimborso, scarto che rappresenta l'interesse che il titolo frutta nel corso della sua durata. Obbligazioni con warrant: sono obbligazioni alle quali è collegato un buono di sottoscrizione o warrant che da diritto ad ottenere ad un prezzo prefissato un certo numero di azioni o obbligazioni della società emittente o di un'altra società. L'emissione di titoli obbligazionari avviene offrendoli in pubblica sottoscrizione ai risparmiatori e agli investitori istituzionali oppure per aggiudicazione ad un sindacato bancario. Le obbligazioni fruttano un interesse calcolato in misura fissa o variabile come percentuale del valore nominale; possono essere emesse sotto la pari o sopra la pari (le obbligazioni convertibili non possono essere emesse sotto la pari). Le cedole sono esigibili una o due più volte l'anno, in via posticipata, a seconda che il godimento sia annuale o semestrale o con diversa periodicità. La loro quotazione è percentuale, ossia riferita a 100 €di valore nominale. BACK Nel sistema finanziario lo stato rappresenta uno dei principali soggetti denominati prenditori di fondi. I motivi per cui lo stato si indebita sono due: fronteggiare momentanei esigenze di cassa e finanziare progetti di investimento a medio lungo termine. E’ per questo che lo stato emette titoli di debito pubblico che si possono distinguere in: 1. Debito fluttuante (fronteggia temporanee deficienze di cassa); esso è rappresentato dai buoni ordinari del tesoro ( BOT) che sono quotati in borsa. Il debito redimibile rappresentato da titoli a medio lungo termine sui quali lo stato si impegna a pagare gli interessi a un tasso fisso o variabile e a rimborsare il capitale a una determinata scadenza. Fanno parte di questo gruppo i buoni del tesoro poliennali (BTP), i certificati di credito del tesoro (CCT) e altre forme particolari di certificati del tesoro. I BTP sono a tasso fisso, a breve termine e fruttano interessi pagabili semestralmente in via posticipata. I CCT sono titoli con scadenze comprese tra i due e i dodici anni, a interesse variabile e riscuotibile ogni sei mesi o ogni anno. La loro caratteristica fondamentale è rappresentata dall’indicizzazione del tasso di interesse.. 2. Il debito irredimibile o consolidato è costituito da titoli per i quali lo stato non ha prefissato una data per la restituzione del capitale, pagando interessi periodici. Lo Stato emette i propri titoli con il sistema dell’aggiudicazione mediante asta, alla quale possono partecipare solo le banche. Oltre all’asta i titoli pubblici possono essere emessi anche: per pubblica sottoscrizione cioè ofrendoli direttamente ai risparmiatori e agli investitori sulla base di prefissate condizioni di prezzo, durata e remunerazione; per sottoscrizione forzosa cioè imponendone l’acquisto a certe categorie di cittadini BACK I fondi comuni di investimento sono una cassa comune collettiva dove confluisce il risparmio di una pluralità di sottoscrittori. Ogni partecipante detiene un numero di quote che è proporzionale all’importo versato. Lo scopo principale di un fondo comune di investimento è di ottenere, attraverso una gestione collettiva, dei vantaggi in termini di rendimento, minori costi e diversificazione del portafoglio titoli. I fondi comuni sono suddivisi in varie tipologie: Fondi azionari: sono quei fondi che investono più del 70% del patrimonio raccolto in titoli azionari; Fondi obbligazionari: sono quei fondi che investono prevalentemente in titoli di stato e in obbligazione societarie; Fondi bilanciati: sono una via di mezzo tra i fondi azionari ed i fondi obbligazionari; Fondi di liquidità (o monetari): sono quei fondi che investono in strumenti di brevissimo termine (inferiori ai 6 mesi), quali ad esempio i titoli di stato a 6 mesi. Non possono investire in azioni. Fondi flessibili (o globali): sono quei fondi che investono senza nessuna restrizione per ciò che riguarda la tipologia di valori mobiliari. Sono quei fondi in cui il gestore ha piena libertà sui titoli in cui investire. Manuale Economia aziendale 4 e 5 di Pietro Ghigini e Clara Roberchi Economia aziendale 3 di Rubino Ceccherelli e Guerrini Promotore Finanziario Catarozzo, Sironi e Tabacchi Scienze delle Finanze e del diritto tributario di Alessandro Balestrino e Maria Pierro scienza delle Finanze di Galimberti, Paolazzi. Dati ricavati dal sito di Centro studi dell’Università di Pavia Asia Major 1999 Statistica descrittiva 3 rosso verde giallo valori delle azioni ricavati dal Televideo alle pagine 314,315,316