GIULIA CIGNACCO
GRAPHIC & WEB DESIGNER
GIULIA CIGNACCO
GRAPHIC & WEB DESIGNER
diploma superiore
Liceo Scientifico
G.B. Quadri (VI))
Corsi singoli
Comunicazioni
Visive e Multimediali
IUAV (VE)
laurea 2’ livello
Comunicazioni Visive
e Multimediali
IUAV (VE)
diesel
freelance graphic designer
artur gold
Freelance graphic designer
corso web architect
Pentaformazione (VI)
1984
2014
ZETA FARMACEUTICI
Graphic designer
Gruppo Coin
Stage
Studio Signo
freelance
Fotografia del
gioiello
Centro Produttività Veneto (VI)
Web marketing
Formorienta (PD)
laurea 1’ livello
Scienze dell’Architettura
IUAV (VE)
web & graphic design
IPS Consulting (VR)
33 Video
05 Graphic Design
25 Advertising
27 Packaging
INDICE
37 Scrittura Creativa
42 Fotografia & Illustrazione
01.
GRAPHIC
DESIGN
GRAPHIC DESIGN
luce di luna
Immagine coordinata per un nuovo brand di
gioielli realizzati in argento e pietre, presentato
alla Fiera “VICENZAORO Winter” gennaio 2014.
Azienda cliente: Artur Gold srl, Vicenza.
Ideazione e realizzazione di naming, logo,
brochure, cartello vetrina, fotoritocco immagini
di gioielli, schede prodotto e sito.
GRAPHIC DESIGN
corsi verona
Proposta di logo e immagine coordinata per il
nuovo portare corsiverona.it.
La silhouette del logo è composta dalle iniziali
delle parole: la C e la V si fondono, formando
idealmente un marcatore di mappa. Essendo il
nome di città parte del logotipo, è stato rispettato
il concetto di localizzazione.
Il font scelto, Dosis, è stato selezionato per il suo
sviluppo spiccatamente verticale che si abbina
alla forma del logo. Infine il pittogramma è stato
centrato ad hoc sul logotipo.
GRAPHIC DESIGN
zeta farmaceutici
Ideazione e realizzazione materiali per i punti
vendita: espositori, cartelli vetrina, folder,
brochure.
Fotografia di prodotto e post produzione,
packaging e impianti stampa.
Opuscolo al pubblico per la
promozione di Chromie,
fard multiuso.
Novità esclusiva per la farmacia
Chromie
Il primo fard
viso, occhi, labbra.
9 colori, infinite soluzioni.
I manuali del fascino
STAGE
diesel
Principali progetti realizzati:
Ricerca creativa e proposte progetto per display di lancio
della collezione occhiali denim “Diesel denimize collection”
in collaborazione con Marcolin;
Diesel Visual Guidelines Fall Winter 2012, Preview collection;
Diesel Black Gold Visual Guidelines, Fall Winter 2012;
Ricerca creativa, progetto e sviluppo esecutivi per hangtag
“Dry touch”;
Cover per cataloghi PROPS Spring Summer 2013 Bags, Footwear,
Wallets;
Ricerca creativa, progetto e sviluppo esecutivi per hangtag “Crow”,
capsule collection;
Fotoritocco immagini per la presentazione “Product Education”, Spring
Summer 2013, Preview collection;
Ricerca creativa e proposte progetto per “Female Denim Wall”;
Ricerca creativa, progetto e sviluppo esecutivi per hangtag
“Born to get wet”;
Ricerca creativa, proposte progetto ed esecutivi per espositore orologi
“Japan Customized Fixtures” in collaborazione con Fossil Giappone;
Ricerca creativa, progetto e sviluppo esecutivi per hangtag
“Bantu”;
Diesel “Shop in shop” female manual;
Progetto e sviluppo esecutivi per stickers collectable
“Freak rider”;
Diesel Visual Guidelines Fall Winter 2012, Main collection;
Diesel “Shop in shop” male manual;
Diesel Visual Guidelines Spring Summer 2013, Preview collection;
Diesel Visual Guidelines Spring Summer 2013, Main collection.
STAGE
diesel
Visual guidelines per DIESEL BLACK GOLD
Stagione Fall Winter 2012 Collection
Dimensioni: 25x18 cm
Cover e alcune pagine interne
44 pagine
Guarda il progetto FW12 DBG
STAGE
diesel
Visual guidelines per DIESEL
Stagione Fall Winter 2012 Preview Collection
Dimensioni: 24x31 cm
Cover e alcune pagine interne
81 pagine
Guarda il progetto FW12 Preview
STAGE
diesel
Visual guidelines per DIESEL
Stagione Fall Winter 2012 Main Collection
Dimensioni: 24x31 cm
Cover e alcune pagine interne
126 pagine
Guarda il progetto FW12 Main
FREE LANCE
diesel
Visual guidelines per DIESEL
Stagione Spring Summer Preview Collection
Dimensioni: 24x31 cm
Cover e alcune pagine interne
108 pagine
Guarda il progetto SS13 Preview
FREE LANCE
diesel
Visual guidelines per DIESEL
Stagione Spring Summer Main Collection
Dimensioni: 24x31 cm
Cover e alcune pagine interne
116 pagine
Guarda il progetto SS13 Main
STAGE
Gruppo coin
Ricerca creativa, progetto e sviluppo esecutivi
per i materiali dei punti vendita:
• comunicazioni promozionali
• illustrazioni
• ideazione di manifesti per eventi
• packaging
• ticketing
• labelling
Categoria: Labelling
Dimensioni: 10 x 7 cm
Brand: Organic Cotton di Luca D’altieri
Categoria: Labelling
Dimensioni: 3,8 x 10 cm
Brand: Organic Cotton
di Luca D’altieri
STAGE
Gruppo coin
Categoria: Illustrazione per T-shirt
e applicazione dell’illustrazione su tessuto
Brand: JCT Woman
STAGE
Gruppo coin
Categoria: Packaging per collant
varianti per tessuto
Brand: JCT Junior
Categoria: Labelling
Brand: JCT Junior Dance
Etichetta tessuta utilizzata per capospalla
Dimensioni: 7,4 x 4 cm
Etichetta tessuta, utilizzata per pantalone
T-shirt, felpe, etc.
Dimensioni: 5,2 x 2 cm
Varianti
tessuto
L
1 collant
cotone
N
1 collant
lana
Varianti
taglie
25-27
28-30
31-33
1 collant
cotone
25-27
34-37
38-41
Pantone 282 C
Pantone Cool Grey
ARGENT0
SILVER
PANTONE
182 C
PANTONE
198 C 80%
TAGLIA/SIZE
ANNI/AGE
SCARPA/SHOE
I
II
III
IV
2-4
5-6
7-8
9-11
V
12-14
25-27 28-30 31-33 34-37 38-41
80% cotone
15% poliammide
5% elastam
MANIFESTO
Workshop con
Martino Gamper a Fabrica
Lo scopo di questo workshop, capitanato dal product designer
Martino Gamper, è stato quello di delineare il proprio alterego.
Brief:
“Disegna il tuo alterego! Due giorni di workshop diventeranno
un intenso e spontaneo approccio al progetto. Un giorno di
ricerca e un giorno per il realizzare materialmente il progetto
personale. Il workshop cerca di sfidare l’identità creativa del
designer, identità che è insita nel processo creativo.
Al fine di stabilire quello che facciamo, dobbiamo però prima
sapere da dove dobbiamo partire, e questo aspetto pone
l’interrogativo sul proprio essere e sulla definizione del proprio
ego.”
Progetto personale:
“Il mio ego usa molte parole per esprimere un concetto, quindi
il mio alterego è una persona concisa e di poche parole.
Ho voluto delineare il profilo del mio alterego con un progetto
grafico.
La frase “Get to the point!” è un suggerimento, un
consiglio espresso con tre tipi di semplificazione: la prima
è la rappresentazione delle lettere attraverso il loro occhio
tipografico.
La seconda è la rimozione di alcune grazie tipografiche per una
semplificazione formale.
La terza è l’uso di una metafora visiva per rappresentare il
punto citato nella frase.
Dimensioni manifesto:
100x70 cm
Febbraio 2013
Fabrica, Applied Arts and
Communications Research
Center, Treviso
EDITORIA
Portfolio di progetti
architettonici
In occasione della laurea triennale in Scienze dell’Architettura
presso l’Università IUAV di Venezia, ho redatto un portfolio
grafico che illustra il mio iter universitario.
La scelta di un segnale stradale in copertina è legata al titolo di
questo elaborato: “Percorsi”.
Questo portfolio vuole difatti essere un viaggio tra i corsi che
mi hanno arricchita di più: Teoria e tecnica della fotografia,
Storia dell’arte, Disegno e comunicazione visiva in particolare.
Dimensioni: 21x29,7 cm
Luglio 2007
Scienze dell’Architettura, Università IUAV di Venezia
Come posso far capire subito di quale esame si tratta senza
tornare ogni volta all’indice?
La copertina è stata realizzata in cartoncino morbido e flessibile
perché da entrambi i lati presenta una bandella ripiegabile
all’interno: aprendola si scopre il sistema di lettura dell’indice.
Il titolo di ogni esame è stato stampato sulla bandella accanto
ad un’immagine esemplificativa di esso.
L’immagine riferita al titolo dell’esame è stampata anche sulla
pagina del portfolio che si riferisce all’esame stesso, così con
un colpo d’occhio il lettore sa sempre in che sezione si trova.
EDITORIA
Portfolio di progetti
architettonici
Nei capitoli dedicati ai laboratori progettuali, i prospetti e le
sezioni architettoniche che non trovano spazio nel formato
A4 sono stati stampati su formato A3, contraddistinti da uno
sfondo nero, come si può vedere dall’immagine nella pagina
accanto.
Gli schizzi ideativi sono stati stampati su carta trasparente in
modo tale che si possano leggere anche le piante degli edifici
senza comprometterne la chiarezza.
EDITORIA
Libro illustrato
Per il laboratorio di Design Editoriale è stato
richiesto di associare il proprio colore preferito ad
un libro da illustrare. In quel periodo il mio colore
preferito era il blu che ho associato alla pièce
teatrale “Novecento” di Alessandro Baricco.
Viene naturale collegare il colore blu al mare,
l’elemento co-protagonista del racconto.
Personalmente mi interessava anche il blu
associato all’espressione inglese “I’m feeling
blue”, che rappresenta il sentimento di tristezza e
malinconia che tormenta il protagonista.
Dimensioni: 14x17 cm
Maggio/Luglio 2008
Comunicazioni Visive e Multimediali,
Università IUAV di Venezia
Guarda il libro “Novecento”
EDITORIA
Libro illustrato
Pagina interna del libro “Novecento”
EDITORIA
Libro illustrato
La reiterazione del laboratorio di Design Editoriale
mi ha permesso di approfondire il rapporto tra
testo e figura all’interno della pagina.
Il colore scelto questa volta è stato il rosso e vi ho
associato una storia che si basa sul modello della
fiaba popolare Europea “Biancaneve”, che Emma
Donoghue ha rivisitato nello sviluppo del racconto
con un finale a sorpresa.
Illustrazioni originali di Stina Persson.
Dimensioni: 20x36 cm
Luglio 2010
Comunicazioni Visive e Multimediali,
Università IUAV di Venezia
Guarda il libro “Il racconto della mela”
EDITORIA
Libro illustrato
Pagina interna del libro
“Il racconto della mela”.
02.
ADVERTISING
ADVERTISING
volta footwear
Lo scopo del workshop organizzato da SodaStudio
di Milano è stato la progettazione della campagna
pubblicitaria del nuovo brand Volta Footwear, il quale
ha realizzato una scarpa che si presenta come classica,
elegante e semplice allo stesso tempo.
Si è riflettuto sui concetti intimamente legati al brand:
Classicità in quanto è una scarpa che può essere abbinata
a un jeans casual tanto quanto a un abito più formale;
Trasversalità del prodotto ovvero la sua capacità di essere
calzato sia una persona giovane come da una più matura;
Unisex in quanto è una calzatura portabile sia da un uomo
che da una donna, grazie alla vasta gamma di colori con
cui si presenta.
È stata sviluppata un’idea di campagna pubblicitaria
che rappresenta il concept, ovvero un istante classico
della vita di tutti i giorni in cui le calzature Volta sono
protagoniste. Sono stati realizzati un’immagine di
campagna pubblicitaria per stampa e affissioni, un sito
internet di riferimento per il prodotto e un video di circa un
minuto da pubblicare sul web.
Settembre 2009
Comunicazioni Visive e Multimediali,
Università IUAV di Venezia.
03.
PACKAGING
PACKAGING
studio Losiento
L’obiettivo del workshop è stato quello di realizzare un
packaging per un alimento ed io, personalmente, ho scelto di
riprogettare l’involucro per le lasagne: un omaggio alla città
di Bologna che ha ospitato la Settimana Internazionale della
Grafica con questo workshop e un desiderio di riprogettare
un involucro che al supermercato si presentava come una
vaschetta di plastica spoglia.
Il workshop ha voluto essere uno spunto di riflessione
per cercare soluzioni esteticamente invitanti ma anche
tecnicamente realizzabili, nel rispetto del possibile acquirente.
Alla conferenza dedicata ai workshop, i prodotti presentati
hanno rispecchiato la personalità dei partecipanti, studenti
e professionisti di età diversa e con background differenti,
tuttavia un particolare ringraziamento è da rivolgere a Borja
Martinez per l’art direction e a Gerard Mirò per i preziosi
consigli concreti.
Ottobre 2010
Settimana Internazionale della Grafica, Bologna
Borja Martinez -Workshop di Packaging
PACKAGING
studio Losiento
Riflettendo sugli ingredienti che compongono la lasagna ho focalizzato
la mia attenzione sull’elemento principale che è l’uovo. La confezione
progettata richiama quindi la forma dell’uovo con alcune accortezze:
1. il cerchio del tuorlo fora la superficie della confezione e ne lascia
intravedere il contenuto grazie ad un velo di LDPE polietilene
trasparente che funge anche da protezione.
2. il foro sulla sommità rende facile la trasportabilità della confezione;
3. l’apertura è posizionata sul retro ed è apribile e richiudibile per
salvaguardare la freschezza dell’alimento.
Prospetto della confezione
Dimensioni: Base 13 cm
Altezza: 21,5 cm
PACKAGING
studio Losiento
Apertura della confezione e sviluppo in pianta del modello
PRODUCT DESIGN
Workshop con
studio FORMAFANTASMA
Progetto personale: “GEA”
Ambito: Cibo come ispirazione per nuovi metodi produttivi.
Concept: la creazione di un nuovo tipo di polimero naturale:
amido di patate e mais sono stati analizzati per la loro capacità
plastica, e allo stesso tempo altamente solubile, per la produzione
di un packaging per piante.
Partendo dall’idea di cibo come sostanza nutritiva per le piante a
questa bioplastica vengono aggiunti alimenti liofilizzato come il
lievito di birra e scarti alimentari, come il sangue di bue.
La sostanza realizzata è biodegradabile e compostabile e svolge
sia la funzione di imballaggio della pianta sia la funzione nutriente
della stessa perché si scioglie a contatto con l’acqua rilasciando il
fertilizzante naturale al suo interno. Inoltre le sostanze aggiunte
colorano la bioplastica che può quindi avere anche un valore
estetico.
Questo progetto è stato intitolato “Gea”, come l’antica dea greca
Gea, madre di tutti gli dei dell’Olimpo e dea della fertilità e della
natura che veniva identificata con la Terra stessa.
Per ideare il logo ho scelto il carattere tipografico Big Caslon,
disegnato da Matthew Carter (Londra, 1937).
In particolare, la grazia che corrisponde all’orecchio della g è stata
rivisitata con un elemento grafico che ha la forma di una foglia di
una pianta che cresce, coerente con il concept del progetto.
La pianta è avvolta da una bioplastica già esistente che è il risultato
al quale la mia ricerca cerca di giungere, con la variante aggiuntiva del
fertilizzante che ne fa cambiare anche il colore.
Composizione della Bioplastica:
1 cucchiaio di maizena + 4 cucchiai di acqua + 1 cucchiaino di glicerina
+1 cucchiaino di aceto.
Metodo:
Cucinare a fuoco lento finché il composto non diventa denso, e quando
si formano bolle visibili togliere dal fuoco e depositare su uno strato di
carta stagnola. Lasciare raffreddare per un minuto e poi modellare.
PRODUCT DESIGN
studio FORMAFANTASMA
Fotografie dell’esposizione in cui si possono riconoscere le materie
prime in forma solida e nei bicchieri in forma liofilizzato, per essere poi
mescolate con l’impasto della bioplastica.
In ordine:
La bioplastica di sangue di bue: concime organico derivato dalla
macellazione degli animali, ricco di azoto, attiva la fertilità del terreno.
Il progetto è stato pubblicato nelle seguenti riviste online:
La bioplastica di lievito di birra: nutrimento energetico che aiuta la pianta
nella fioritura.
Abitare
Domus
D di La Repubblica
La bioplastica di compo: Compo è il nome di un fertilizzante composto da
azoto, magnesio e potassio, sostanze ideali per la crescita della pianta.
Sui vassoi si possono notare i risultati ottenuti: la consistenza
dell’impasto cambia in base allo spessore che si decide di ottenere.
04.
VIDEO
VIDEO
il lupo e l’agnello
Istantanea 00.03
Questo video è stato realizzato per il Laboratorio universitario
di Teorie e Tecniche della Rappresentazione e il tema è stato la
reinterpretazione di una delle favole di Fedro intitolata “Il lupo
e l’agnello” di cui è riportata qui sotto una traduzione:
“Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere
nello stesso ruscello. Il lupo era più a monte, mentre l’agnello
beveva a una certa distanza, verso valle. La fame però spinse il
lupo ad attaccar briga e allora disse:
“Perché osi intorbidarmi l’acqua?”
“Come posso fare questo se
l ’acqua scorre da te a me?”
“E’ vero, ma tu 6 mesi fa mi hai
insultato con brutte parole!”
“Impossibile, 6 mesi fa
non ero ancora nato!”
“Allora fu certamente tuo
padre a rivolgermi tutte
quelle villanie!”
Quindi saltò addosso all’agnello e se lo mangiò.
Questo racconto è rivolto a tutti coloro che opprimono i giusti
nascondendosi dietro falsi pretesti.”
Settembre 2009
Comunicazione visive e multimediali,
Università IUAV di Venezia
All’interno di questo laboratorio video sono state eplorate le potenzialità del
programma di animazione video Cinema4D e del montaggio video in Adobe
Premiere e After Effects.
Istantanea 00.06
Istantanea 00.43
Istantanea 00.14
Istantanea 01.46
Istantanea 00.23
Istantanea 02.23
VIDEO
rappo prefabbricati
Video commissionato da Rappo Prefabbricati Srl che ha
richiesto la progettazione e la realizzazione di un filmato
promozionale in cui si illustra alla clientela il processo di
costruzione di un edificio tramite la prefabbricazione.
Nel filmato si può vedere come viene costruita una casa
prefabbricata dalla posa delle fondamenta alla posa
del tetto: in questo particolare caso è stata presentata
una casa tipica del Nord Africa in cui il mercato si sta
espandendo.
Con uno zoom progressivo in finale è illustrato come
funzionano e collaborano gli strati interni del muro.
Software utilizzati: Cinema 4D e Adobe Premiere Pro.
Novembre/Dicembre 2010
Cliente: Rappo Prefabbricati srl
05.
SCRITTURA
CREATIVA
SCRITTURA CREATIVA
workshop
Organizzato dalla Fondazione Claudio Buziol e dal Comune
di Montorso Vicentino, questo workshop è stato condotto
da Renzo di Renzo e Marco Franzoso. È stato strutturato
in due giornate: dopo un’introduzione teorica, si sono svolti
una serie di esercizi di scrittura creativa legati ai singoli
elementi - l’incipit, la scelta dello stile e del punto di vista, le
descrizioni dei luoghi e dei personaggi, i dialoghi, lo sviluppo
della trama, gli ostacoli e gli accidenti, il finale.
Nella seconda parte si è proceduto al montaggio e
alla stesura del racconto. Questo workshop ha fatto
parte delle attività di Provincia Italiana, Laboratorio per
ripensare il territorio, Evento collaterale della 12° Mostra
Internazionale di Architettura, realizzato in collaborazione
con Fuoribiennale.
Ottobre 2010
Villa da Porto, Montorso Vicentino, Vicenza
Guarda il progetto “Tutte le storie sono storie d’amore”
Sono un ragazzo timido. Faccio fatica ad espormi e a parlare con le persone, a meno
che non siano i miei genitori.
Ma neanche a loro riesco a dire che non ho amici e quindi me li invento. Ciao
mamma, stasera esco con Davide, il ragazzo che trovo sempre in biblioteca, no
non faccio tardi ok, ciao ciao. Stasera, stessa triste pagliacciata: Ciao mamma, vado
che c’è con Andrea che mi aspetta, si, il mio compagno di corso, dai scappo che è
tardi, a dopo, ciao. E invece esco solo. Solo come una foglia autunnale che si stacca
dal ramo, volteggia nella folata di vento ma poi scende a terra e lì ci rimane, sola,
inerte. Scaccio il pensiero, salgo in macchina ed è come se fossi in giostra, guido
mangiando l’asfalto per raggiungere l’altra parte della città.
So già dove sto andando.
No, non avrei il coraggio di entrare in un night club a cercare compagnia
femminile, non riuscirei neanche a sostenere lo sguardo del buttafuori all’ingresso.
E poi, non so neanche come sia fatta una donna. Non ne ho mai sfiorato la calda
morbidezza. Non mi sono mai abbottonato in un intimo abbraccio. Scaccio anche
questo pensiero, maledico la mia timidezza e continuo a disegnare linee con il
volante.
Arrivo nel parcheggio, scendo e mi avvio all’ingresso, qui non ci sono buttafuori. É
una birreria. Prendo un respiro profondo come se dovessi entrare in apnea, varco
la soglia, c’è gente in piedi che sta pagando, li scanso, una cameriera mi saluta e
mi viene incontro. Ciao, sono da solo, c’è posto per bere qualcosa? Lei annuisce
educatamente ma il suo sguardo la tradisce, si nota che le faccio pena, sta pensando
al perché io non ho proprio nessuno con cui venire lì di sabato sera.
Il locale è pieno ma c’è un posticino per me, al tavolo 102. La ringrazio senza
incrociare il suo sguardo compassionevole, mi siedo, apro il listino, leggo tutti i
nomi delle birre ma la mia scelta è un the al limone medio. Mezzo litro di acqua
colorata mi darà il pretesto per stare lì un’oretta a guardare le persone attorno a me.
Lancio un’occhiata furtiva al tavolo di fianco, c’è una coppia sui 30 anni. Lei è
burrosa, la sua scollatura lascia intravedere un tatuaggio blu sul seno destro e la sua
gonna corta fa assomigliare le sue gambe a due mortadelle avvolte nella calza fina.
Le scarpe nere con il tacco grosso sono sporche di fango e mi fanno fantasticare su
dove sia stata prima. Il suo pallore è in perfetta sintonia con il suo carisma:
non parla quasi mai. Neanche il suo ragazzo parla molto ma è uno
spettacolo vederli insieme perché lei, così in carne, riempie la scena
anche per lui che invece è scheletrico, con le occhiaie marroni, barba
incolta e i capelli neri lunghi e un pò sporchi che arrivano fino alle
spalle con dei boccoli spettinati. Sembra Gesù, dopo un concerto degli
AC/DC.
perché lui non è più tornato indietro. Abbandono questi discorsi ed il bicchiere
vuoto. Mi incammino verso la cassa passando in mezzo alle persone sedute. I
loro discorsi mi sfiorano come folate di vento.
Li sento, quasi mi toccano, alcune frasi si attorcigliano alla mia testa come
corone di parole che porterò a casa con me, per sentirmi meno solo.
Dopo essermi riempito gli occhi di loro, sposto la mia attenzione sul
tavolo che ho sulla sinistra. C’è un’altra coppia, più attempata, e noto
le circonferenze dorate che cingono i lori anulari. Si assomigliano
addirittura, lei porta i capelli corti come lui, entrambi hanno una
camicia e un maglioncino sulle spalle. Fantastico pensando se si
scambiano mai i vestiti. Non riesco a sentire i loro discorsi da qui
ma vedo che lo sguardo di lui è perso nel vuoto mentre lei parla,
parla, parla. Credo di sapere a cosa sta pensando, un mercoledì di un
mese fa l’ho visto qui dentro, mentre seduto ad un tavolo teneva la
mano ad una bella mora dai capelli lunghi e il viso paffuto. Entrambi
sorridevano e parlavano, parlavano, parlavano. Ora però è qui con
la moglie e mi chiedo se non si sia reso conto del rischio di portare
l’amante nello stesso locale dove porta la moglie. Bastava la parola
di una cameriera maliziosa e il palco sarebbe crollato. O forse è
già crollato e sua moglie sta valutando l’entità dei danni. Forse
sta valutando se sia meglio perdonare il marito fedifrago per non
invecchiare sola.
Siamo già in ritardo per la cerimonia. Io pestolo sull’uscio mentre lo guardo
aggiustarsi lentamente la cravatta di seta che gli ho regalato per il nostro
anniversario. é bellissimo. Ma in quel momento lo potrei strozzare con quella
cravatta perché se arriviamo tardi al matrimonio mi perderò la sfilata di abiti
delle invitate, altro che carnevale di Venezia. Oggi infatti si sposa la mia amica
Ale, conosciuta sui banchi del liceo, quando ancora eravamo dei pulcini smarriti
in cerca della nostra personalità. Che ricordi, le ho sempre invidiato i capelli
castano caldo che rimanevano lisci anche con un tasso di umidità pari a quello
dell’Ecuador. Le ho sempre invidiato quelle forme così femminili che abbinate
alla sua simpatia facevano impazzire i maschietti, quei maschietti di cui
parlavamo per ore ed ore al telefono. Che ricordi, sento già il nodo alla gola e mi
infilo un altro pacchetto di fazzoletti in tasca.
Vengo distratto dalla cameriera di prima che mi passa di fianco
camminando veloce verso la cucina e sento dietro di me una voce
femminile, giovane, che commenta in malo modo la sua gonna
succinta. Continua imperterrita dicendo che tutte le cameriere e le
bariste sono puttane, sempre pronte a rubare i fidanzati alle ragazze,
proprio come è successo a lei, tutta colpa di quella cameriera zoccola
che aveva messo le mani sul suo Francesco. E le aveva usate bene
Finalmente saliamo in macchina, lui guida forte per arrivare fino alla villa e per
le strade di collina schiva i ciclisti come fa uno sciatore con i paletti. Ora il nodo
alla gola si sta trasferendo allo stomaco e ho paura di rivedere la mia colazione
sotto altra forma perché non voglio sciupare il mio abito, saranno tutti bellissimi
alla cerimonia.
Arriviamo, una curva secca per entrare nel portone e scoprire che non c’è quasi
più posto dove parcheggiare. Mi infastidisco, siamo in ritardo, ho fatto tutto di
corsa stamattina e ora siamo bloccati nel parcheggio a pochi passi dalla scalinata
d’ingresso. Troviamo parcheggio in fondo in fondo, sull’erba, e mentre valuto
se mi si sporcheranno le scarpe di vernice nuove, lui mi prende la mano e mi
sussurra: “Tesoro, vorrei che un giorno anche noi due potessimo finalmente coronare il
nostro amore, lo sai vero...”. Lo guardo dolcemente negli occhi e gli sussurro “Luca,
amore, anche io lo vorrei. Intanto per oggi mi puoi prestare la tua cravatta? Non ho fatto
la barba per la fretta e mi sento terribilmente sciatto”.
SCRITTURA CREATIVA
tesi di laurea
Tesi di laurea specialistica in comunicazioni visive e
multimediali intitolata
“Heinz Waibl: Sintesi di ragione e fanstasia”
Introduzione al primo volume:
L’obiettivo primario di questa tesi è quello di delineare la
figura di Heinz Waibl attraverso l’analisi dei progetti che egli
ha svolto come graphic designer nell’arco di cinquant’anni di
attività. Nato a Verona nel 1931, Waibl quest’anno compirà
80 anni e questa tesi vuole essere un omaggio al suo
impegno professionale e ai risultati che egli ha ottenuto.
I capitoli che verranno presentati suddividono l’attività
lavorativa di Waibl in base ai periodi più importanti egli che
ha vissuto, costantemente rapportati al contesto storico
di riferimento: gli esordi nella professione dal 1951 fino alla
partenza per l’America nel 1969; il ritorno in Italia e la sua
breve attività autonoma con la sua iscrizione all’ADI e all’AGI;
la fondazione dello Studio Signo con i progetti più importanti
ed i concorsi ai quali Waibl ha preso parte.
Accanto ad un’operazione di raccolta del materiale
iconografico e delle relazioni redatte dallo Studio sui
progetti, si è svolta parallelamente una ricerca sul contesto
storico o, meglio, sui contesti storici in cui Waibl si è trovato
a vivere e lavorare. Non esistendo testi specifici sull’attività
di Waibl, i contenuti testuali di questa tesi sono frutto di
una indagine svolta attraverso articoli di giornale, articoli
di riviste, pubblicazioni, libri di storia, relazioni, testi non
pubblicati, interviste, ricordi.
Introduzione al secondo volume:
Il presente volume raccoglie una selezione di progetti di
Heinz Waibl, conservati nell’archivio dello Studio Signo,
che non hanno trovato posto nel primo volume: in questo
frangente vengono presentati tutti i loghi progettati da
Waibl quando era libero professionista e per tutta la durata
dell’attività dello Studio Signo.
La ricostruzione è quindi cronologica e, arrivando fino ai
primi anni 2000, vuole fornire una panoramica dell’attività di
progettista grafico di Heinz Waibl che spazia dall’ideazione
di loghi, al packaging, alla pubblicità, alla creazione di alfabeti
e calendari. Oltre alla presentazione di questi materiali sono
state inserite le pubblicazioni edite da
Waibl e le pubblicazioni aziendali che lo Studio Signo ha
svolto su commissione.
Leggi l’introduzione completa della tesi
“Heinz Waibl sintesi di ragione e fantasia”
SCRITTURA CREATIVA
tesi di laurea
Pagine interne e cover
Corso di Laurea Specialistica in Comunicazioni visive
e multimediali, Università IUAV di Venezia
Relatore
Prof. Carlo Vinti
Supervisione del progetto grafico
Heinz Waibl - Studio Signo
Copertina: progetto grafico di Heinz Waibl, giugno 2011
Frase in copertina “Sintesi di ragione e fantasia”
Citazione di Gillo Dorfles, Milano, gennaio 2003
Testo composto in Proforma
disegnato da Petr Van Blokland nel 1985;
Stampato a Padova presso la tipografia Nuova Jolly,
nel mese di giugno 2011.
06.
FOTOGRAFIA &
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giulia cignacco