GIULIA CIGNACCO GRAPHIC & WEB DESIGNER GIULIA CIGNACCO GRAPHIC & WEB DESIGNER diploma superiore Liceo Scientifico G.B. Quadri (VI)) Corsi singoli Comunicazioni Visive e Multimediali IUAV (VE) laurea 2’ livello Comunicazioni Visive e Multimediali IUAV (VE) diesel freelance graphic designer artur gold Freelance graphic designer corso web architect Pentaformazione (VI) 1984 2014 ZETA FARMACEUTICI Graphic designer Gruppo Coin Stage Studio Signo freelance Fotografia del gioiello Centro Produttività Veneto (VI) Web marketing Formorienta (PD) laurea 1’ livello Scienze dell’Architettura IUAV (VE) web & graphic design IPS Consulting (VR) 33 Video 05 Graphic Design 25 Advertising 27 Packaging INDICE 37 Scrittura Creativa 42 Fotografia & Illustrazione 01. GRAPHIC DESIGN GRAPHIC DESIGN luce di luna Immagine coordinata per un nuovo brand di gioielli realizzati in argento e pietre, presentato alla Fiera “VICENZAORO Winter” gennaio 2014. Azienda cliente: Artur Gold srl, Vicenza. Ideazione e realizzazione di naming, logo, brochure, cartello vetrina, fotoritocco immagini di gioielli, schede prodotto e sito. GRAPHIC DESIGN corsi verona Proposta di logo e immagine coordinata per il nuovo portare corsiverona.it. La silhouette del logo è composta dalle iniziali delle parole: la C e la V si fondono, formando idealmente un marcatore di mappa. Essendo il nome di città parte del logotipo, è stato rispettato il concetto di localizzazione. Il font scelto, Dosis, è stato selezionato per il suo sviluppo spiccatamente verticale che si abbina alla forma del logo. Infine il pittogramma è stato centrato ad hoc sul logotipo. GRAPHIC DESIGN zeta farmaceutici Ideazione e realizzazione materiali per i punti vendita: espositori, cartelli vetrina, folder, brochure. Fotografia di prodotto e post produzione, packaging e impianti stampa. Opuscolo al pubblico per la promozione di Chromie, fard multiuso. Novità esclusiva per la farmacia Chromie Il primo fard viso, occhi, labbra. 9 colori, infinite soluzioni. I manuali del fascino STAGE diesel Principali progetti realizzati: Ricerca creativa e proposte progetto per display di lancio della collezione occhiali denim “Diesel denimize collection” in collaborazione con Marcolin; Diesel Visual Guidelines Fall Winter 2012, Preview collection; Diesel Black Gold Visual Guidelines, Fall Winter 2012; Ricerca creativa, progetto e sviluppo esecutivi per hangtag “Dry touch”; Cover per cataloghi PROPS Spring Summer 2013 Bags, Footwear, Wallets; Ricerca creativa, progetto e sviluppo esecutivi per hangtag “Crow”, capsule collection; Fotoritocco immagini per la presentazione “Product Education”, Spring Summer 2013, Preview collection; Ricerca creativa e proposte progetto per “Female Denim Wall”; Ricerca creativa, progetto e sviluppo esecutivi per hangtag “Born to get wet”; Ricerca creativa, proposte progetto ed esecutivi per espositore orologi “Japan Customized Fixtures” in collaborazione con Fossil Giappone; Ricerca creativa, progetto e sviluppo esecutivi per hangtag “Bantu”; Diesel “Shop in shop” female manual; Progetto e sviluppo esecutivi per stickers collectable “Freak rider”; Diesel Visual Guidelines Fall Winter 2012, Main collection; Diesel “Shop in shop” male manual; Diesel Visual Guidelines Spring Summer 2013, Preview collection; Diesel Visual Guidelines Spring Summer 2013, Main collection. STAGE diesel Visual guidelines per DIESEL BLACK GOLD Stagione Fall Winter 2012 Collection Dimensioni: 25x18 cm Cover e alcune pagine interne 44 pagine Guarda il progetto FW12 DBG STAGE diesel Visual guidelines per DIESEL Stagione Fall Winter 2012 Preview Collection Dimensioni: 24x31 cm Cover e alcune pagine interne 81 pagine Guarda il progetto FW12 Preview STAGE diesel Visual guidelines per DIESEL Stagione Fall Winter 2012 Main Collection Dimensioni: 24x31 cm Cover e alcune pagine interne 126 pagine Guarda il progetto FW12 Main FREE LANCE diesel Visual guidelines per DIESEL Stagione Spring Summer Preview Collection Dimensioni: 24x31 cm Cover e alcune pagine interne 108 pagine Guarda il progetto SS13 Preview FREE LANCE diesel Visual guidelines per DIESEL Stagione Spring Summer Main Collection Dimensioni: 24x31 cm Cover e alcune pagine interne 116 pagine Guarda il progetto SS13 Main STAGE Gruppo coin Ricerca creativa, progetto e sviluppo esecutivi per i materiali dei punti vendita: • comunicazioni promozionali • illustrazioni • ideazione di manifesti per eventi • packaging • ticketing • labelling Categoria: Labelling Dimensioni: 10 x 7 cm Brand: Organic Cotton di Luca D’altieri Categoria: Labelling Dimensioni: 3,8 x 10 cm Brand: Organic Cotton di Luca D’altieri STAGE Gruppo coin Categoria: Illustrazione per T-shirt e applicazione dell’illustrazione su tessuto Brand: JCT Woman STAGE Gruppo coin Categoria: Packaging per collant varianti per tessuto Brand: JCT Junior Categoria: Labelling Brand: JCT Junior Dance Etichetta tessuta utilizzata per capospalla Dimensioni: 7,4 x 4 cm Etichetta tessuta, utilizzata per pantalone T-shirt, felpe, etc. Dimensioni: 5,2 x 2 cm Varianti tessuto L 1 collant cotone N 1 collant lana Varianti taglie 25-27 28-30 31-33 1 collant cotone 25-27 34-37 38-41 Pantone 282 C Pantone Cool Grey ARGENT0 SILVER PANTONE 182 C PANTONE 198 C 80% TAGLIA/SIZE ANNI/AGE SCARPA/SHOE I II III IV 2-4 5-6 7-8 9-11 V 12-14 25-27 28-30 31-33 34-37 38-41 80% cotone 15% poliammide 5% elastam MANIFESTO Workshop con Martino Gamper a Fabrica Lo scopo di questo workshop, capitanato dal product designer Martino Gamper, è stato quello di delineare il proprio alterego. Brief: “Disegna il tuo alterego! Due giorni di workshop diventeranno un intenso e spontaneo approccio al progetto. Un giorno di ricerca e un giorno per il realizzare materialmente il progetto personale. Il workshop cerca di sfidare l’identità creativa del designer, identità che è insita nel processo creativo. Al fine di stabilire quello che facciamo, dobbiamo però prima sapere da dove dobbiamo partire, e questo aspetto pone l’interrogativo sul proprio essere e sulla definizione del proprio ego.” Progetto personale: “Il mio ego usa molte parole per esprimere un concetto, quindi il mio alterego è una persona concisa e di poche parole. Ho voluto delineare il profilo del mio alterego con un progetto grafico. La frase “Get to the point!” è un suggerimento, un consiglio espresso con tre tipi di semplificazione: la prima è la rappresentazione delle lettere attraverso il loro occhio tipografico. La seconda è la rimozione di alcune grazie tipografiche per una semplificazione formale. La terza è l’uso di una metafora visiva per rappresentare il punto citato nella frase. Dimensioni manifesto: 100x70 cm Febbraio 2013 Fabrica, Applied Arts and Communications Research Center, Treviso EDITORIA Portfolio di progetti architettonici In occasione della laurea triennale in Scienze dell’Architettura presso l’Università IUAV di Venezia, ho redatto un portfolio grafico che illustra il mio iter universitario. La scelta di un segnale stradale in copertina è legata al titolo di questo elaborato: “Percorsi”. Questo portfolio vuole difatti essere un viaggio tra i corsi che mi hanno arricchita di più: Teoria e tecnica della fotografia, Storia dell’arte, Disegno e comunicazione visiva in particolare. Dimensioni: 21x29,7 cm Luglio 2007 Scienze dell’Architettura, Università IUAV di Venezia Come posso far capire subito di quale esame si tratta senza tornare ogni volta all’indice? La copertina è stata realizzata in cartoncino morbido e flessibile perché da entrambi i lati presenta una bandella ripiegabile all’interno: aprendola si scopre il sistema di lettura dell’indice. Il titolo di ogni esame è stato stampato sulla bandella accanto ad un’immagine esemplificativa di esso. L’immagine riferita al titolo dell’esame è stampata anche sulla pagina del portfolio che si riferisce all’esame stesso, così con un colpo d’occhio il lettore sa sempre in che sezione si trova. EDITORIA Portfolio di progetti architettonici Nei capitoli dedicati ai laboratori progettuali, i prospetti e le sezioni architettoniche che non trovano spazio nel formato A4 sono stati stampati su formato A3, contraddistinti da uno sfondo nero, come si può vedere dall’immagine nella pagina accanto. Gli schizzi ideativi sono stati stampati su carta trasparente in modo tale che si possano leggere anche le piante degli edifici senza comprometterne la chiarezza. EDITORIA Libro illustrato Per il laboratorio di Design Editoriale è stato richiesto di associare il proprio colore preferito ad un libro da illustrare. In quel periodo il mio colore preferito era il blu che ho associato alla pièce teatrale “Novecento” di Alessandro Baricco. Viene naturale collegare il colore blu al mare, l’elemento co-protagonista del racconto. Personalmente mi interessava anche il blu associato all’espressione inglese “I’m feeling blue”, che rappresenta il sentimento di tristezza e malinconia che tormenta il protagonista. Dimensioni: 14x17 cm Maggio/Luglio 2008 Comunicazioni Visive e Multimediali, Università IUAV di Venezia Guarda il libro “Novecento” EDITORIA Libro illustrato Pagina interna del libro “Novecento” EDITORIA Libro illustrato La reiterazione del laboratorio di Design Editoriale mi ha permesso di approfondire il rapporto tra testo e figura all’interno della pagina. Il colore scelto questa volta è stato il rosso e vi ho associato una storia che si basa sul modello della fiaba popolare Europea “Biancaneve”, che Emma Donoghue ha rivisitato nello sviluppo del racconto con un finale a sorpresa. Illustrazioni originali di Stina Persson. Dimensioni: 20x36 cm Luglio 2010 Comunicazioni Visive e Multimediali, Università IUAV di Venezia Guarda il libro “Il racconto della mela” EDITORIA Libro illustrato Pagina interna del libro “Il racconto della mela”. 02. ADVERTISING ADVERTISING volta footwear Lo scopo del workshop organizzato da SodaStudio di Milano è stato la progettazione della campagna pubblicitaria del nuovo brand Volta Footwear, il quale ha realizzato una scarpa che si presenta come classica, elegante e semplice allo stesso tempo. Si è riflettuto sui concetti intimamente legati al brand: Classicità in quanto è una scarpa che può essere abbinata a un jeans casual tanto quanto a un abito più formale; Trasversalità del prodotto ovvero la sua capacità di essere calzato sia una persona giovane come da una più matura; Unisex in quanto è una calzatura portabile sia da un uomo che da una donna, grazie alla vasta gamma di colori con cui si presenta. È stata sviluppata un’idea di campagna pubblicitaria che rappresenta il concept, ovvero un istante classico della vita di tutti i giorni in cui le calzature Volta sono protagoniste. Sono stati realizzati un’immagine di campagna pubblicitaria per stampa e affissioni, un sito internet di riferimento per il prodotto e un video di circa un minuto da pubblicare sul web. Settembre 2009 Comunicazioni Visive e Multimediali, Università IUAV di Venezia. 03. PACKAGING PACKAGING studio Losiento L’obiettivo del workshop è stato quello di realizzare un packaging per un alimento ed io, personalmente, ho scelto di riprogettare l’involucro per le lasagne: un omaggio alla città di Bologna che ha ospitato la Settimana Internazionale della Grafica con questo workshop e un desiderio di riprogettare un involucro che al supermercato si presentava come una vaschetta di plastica spoglia. Il workshop ha voluto essere uno spunto di riflessione per cercare soluzioni esteticamente invitanti ma anche tecnicamente realizzabili, nel rispetto del possibile acquirente. Alla conferenza dedicata ai workshop, i prodotti presentati hanno rispecchiato la personalità dei partecipanti, studenti e professionisti di età diversa e con background differenti, tuttavia un particolare ringraziamento è da rivolgere a Borja Martinez per l’art direction e a Gerard Mirò per i preziosi consigli concreti. Ottobre 2010 Settimana Internazionale della Grafica, Bologna Borja Martinez -Workshop di Packaging PACKAGING studio Losiento Riflettendo sugli ingredienti che compongono la lasagna ho focalizzato la mia attenzione sull’elemento principale che è l’uovo. La confezione progettata richiama quindi la forma dell’uovo con alcune accortezze: 1. il cerchio del tuorlo fora la superficie della confezione e ne lascia intravedere il contenuto grazie ad un velo di LDPE polietilene trasparente che funge anche da protezione. 2. il foro sulla sommità rende facile la trasportabilità della confezione; 3. l’apertura è posizionata sul retro ed è apribile e richiudibile per salvaguardare la freschezza dell’alimento. Prospetto della confezione Dimensioni: Base 13 cm Altezza: 21,5 cm PACKAGING studio Losiento Apertura della confezione e sviluppo in pianta del modello PRODUCT DESIGN Workshop con studio FORMAFANTASMA Progetto personale: “GEA” Ambito: Cibo come ispirazione per nuovi metodi produttivi. Concept: la creazione di un nuovo tipo di polimero naturale: amido di patate e mais sono stati analizzati per la loro capacità plastica, e allo stesso tempo altamente solubile, per la produzione di un packaging per piante. Partendo dall’idea di cibo come sostanza nutritiva per le piante a questa bioplastica vengono aggiunti alimenti liofilizzato come il lievito di birra e scarti alimentari, come il sangue di bue. La sostanza realizzata è biodegradabile e compostabile e svolge sia la funzione di imballaggio della pianta sia la funzione nutriente della stessa perché si scioglie a contatto con l’acqua rilasciando il fertilizzante naturale al suo interno. Inoltre le sostanze aggiunte colorano la bioplastica che può quindi avere anche un valore estetico. Questo progetto è stato intitolato “Gea”, come l’antica dea greca Gea, madre di tutti gli dei dell’Olimpo e dea della fertilità e della natura che veniva identificata con la Terra stessa. Per ideare il logo ho scelto il carattere tipografico Big Caslon, disegnato da Matthew Carter (Londra, 1937). In particolare, la grazia che corrisponde all’orecchio della g è stata rivisitata con un elemento grafico che ha la forma di una foglia di una pianta che cresce, coerente con il concept del progetto. La pianta è avvolta da una bioplastica già esistente che è il risultato al quale la mia ricerca cerca di giungere, con la variante aggiuntiva del fertilizzante che ne fa cambiare anche il colore. Composizione della Bioplastica: 1 cucchiaio di maizena + 4 cucchiai di acqua + 1 cucchiaino di glicerina +1 cucchiaino di aceto. Metodo: Cucinare a fuoco lento finché il composto non diventa denso, e quando si formano bolle visibili togliere dal fuoco e depositare su uno strato di carta stagnola. Lasciare raffreddare per un minuto e poi modellare. PRODUCT DESIGN studio FORMAFANTASMA Fotografie dell’esposizione in cui si possono riconoscere le materie prime in forma solida e nei bicchieri in forma liofilizzato, per essere poi mescolate con l’impasto della bioplastica. In ordine: La bioplastica di sangue di bue: concime organico derivato dalla macellazione degli animali, ricco di azoto, attiva la fertilità del terreno. Il progetto è stato pubblicato nelle seguenti riviste online: La bioplastica di lievito di birra: nutrimento energetico che aiuta la pianta nella fioritura. Abitare Domus D di La Repubblica La bioplastica di compo: Compo è il nome di un fertilizzante composto da azoto, magnesio e potassio, sostanze ideali per la crescita della pianta. Sui vassoi si possono notare i risultati ottenuti: la consistenza dell’impasto cambia in base allo spessore che si decide di ottenere. 04. VIDEO VIDEO il lupo e l’agnello Istantanea 00.03 Questo video è stato realizzato per il Laboratorio universitario di Teorie e Tecniche della Rappresentazione e il tema è stato la reinterpretazione di una delle favole di Fedro intitolata “Il lupo e l’agnello” di cui è riportata qui sotto una traduzione: “Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello. Il lupo era più a monte, mentre l’agnello beveva a una certa distanza, verso valle. La fame però spinse il lupo ad attaccar briga e allora disse: “Perché osi intorbidarmi l’acqua?” “Come posso fare questo se l ’acqua scorre da te a me?” “E’ vero, ma tu 6 mesi fa mi hai insultato con brutte parole!” “Impossibile, 6 mesi fa non ero ancora nato!” “Allora fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle villanie!” Quindi saltò addosso all’agnello e se lo mangiò. Questo racconto è rivolto a tutti coloro che opprimono i giusti nascondendosi dietro falsi pretesti.” Settembre 2009 Comunicazione visive e multimediali, Università IUAV di Venezia All’interno di questo laboratorio video sono state eplorate le potenzialità del programma di animazione video Cinema4D e del montaggio video in Adobe Premiere e After Effects. Istantanea 00.06 Istantanea 00.43 Istantanea 00.14 Istantanea 01.46 Istantanea 00.23 Istantanea 02.23 VIDEO rappo prefabbricati Video commissionato da Rappo Prefabbricati Srl che ha richiesto la progettazione e la realizzazione di un filmato promozionale in cui si illustra alla clientela il processo di costruzione di un edificio tramite la prefabbricazione. Nel filmato si può vedere come viene costruita una casa prefabbricata dalla posa delle fondamenta alla posa del tetto: in questo particolare caso è stata presentata una casa tipica del Nord Africa in cui il mercato si sta espandendo. Con uno zoom progressivo in finale è illustrato come funzionano e collaborano gli strati interni del muro. Software utilizzati: Cinema 4D e Adobe Premiere Pro. Novembre/Dicembre 2010 Cliente: Rappo Prefabbricati srl 05. SCRITTURA CREATIVA SCRITTURA CREATIVA workshop Organizzato dalla Fondazione Claudio Buziol e dal Comune di Montorso Vicentino, questo workshop è stato condotto da Renzo di Renzo e Marco Franzoso. È stato strutturato in due giornate: dopo un’introduzione teorica, si sono svolti una serie di esercizi di scrittura creativa legati ai singoli elementi - l’incipit, la scelta dello stile e del punto di vista, le descrizioni dei luoghi e dei personaggi, i dialoghi, lo sviluppo della trama, gli ostacoli e gli accidenti, il finale. Nella seconda parte si è proceduto al montaggio e alla stesura del racconto. Questo workshop ha fatto parte delle attività di Provincia Italiana, Laboratorio per ripensare il territorio, Evento collaterale della 12° Mostra Internazionale di Architettura, realizzato in collaborazione con Fuoribiennale. Ottobre 2010 Villa da Porto, Montorso Vicentino, Vicenza Guarda il progetto “Tutte le storie sono storie d’amore” Sono un ragazzo timido. Faccio fatica ad espormi e a parlare con le persone, a meno che non siano i miei genitori. Ma neanche a loro riesco a dire che non ho amici e quindi me li invento. Ciao mamma, stasera esco con Davide, il ragazzo che trovo sempre in biblioteca, no non faccio tardi ok, ciao ciao. Stasera, stessa triste pagliacciata: Ciao mamma, vado che c’è con Andrea che mi aspetta, si, il mio compagno di corso, dai scappo che è tardi, a dopo, ciao. E invece esco solo. Solo come una foglia autunnale che si stacca dal ramo, volteggia nella folata di vento ma poi scende a terra e lì ci rimane, sola, inerte. Scaccio il pensiero, salgo in macchina ed è come se fossi in giostra, guido mangiando l’asfalto per raggiungere l’altra parte della città. So già dove sto andando. No, non avrei il coraggio di entrare in un night club a cercare compagnia femminile, non riuscirei neanche a sostenere lo sguardo del buttafuori all’ingresso. E poi, non so neanche come sia fatta una donna. Non ne ho mai sfiorato la calda morbidezza. Non mi sono mai abbottonato in un intimo abbraccio. Scaccio anche questo pensiero, maledico la mia timidezza e continuo a disegnare linee con il volante. Arrivo nel parcheggio, scendo e mi avvio all’ingresso, qui non ci sono buttafuori. É una birreria. Prendo un respiro profondo come se dovessi entrare in apnea, varco la soglia, c’è gente in piedi che sta pagando, li scanso, una cameriera mi saluta e mi viene incontro. Ciao, sono da solo, c’è posto per bere qualcosa? Lei annuisce educatamente ma il suo sguardo la tradisce, si nota che le faccio pena, sta pensando al perché io non ho proprio nessuno con cui venire lì di sabato sera. Il locale è pieno ma c’è un posticino per me, al tavolo 102. La ringrazio senza incrociare il suo sguardo compassionevole, mi siedo, apro il listino, leggo tutti i nomi delle birre ma la mia scelta è un the al limone medio. Mezzo litro di acqua colorata mi darà il pretesto per stare lì un’oretta a guardare le persone attorno a me. Lancio un’occhiata furtiva al tavolo di fianco, c’è una coppia sui 30 anni. Lei è burrosa, la sua scollatura lascia intravedere un tatuaggio blu sul seno destro e la sua gonna corta fa assomigliare le sue gambe a due mortadelle avvolte nella calza fina. Le scarpe nere con il tacco grosso sono sporche di fango e mi fanno fantasticare su dove sia stata prima. Il suo pallore è in perfetta sintonia con il suo carisma: non parla quasi mai. Neanche il suo ragazzo parla molto ma è uno spettacolo vederli insieme perché lei, così in carne, riempie la scena anche per lui che invece è scheletrico, con le occhiaie marroni, barba incolta e i capelli neri lunghi e un pò sporchi che arrivano fino alle spalle con dei boccoli spettinati. Sembra Gesù, dopo un concerto degli AC/DC. perché lui non è più tornato indietro. Abbandono questi discorsi ed il bicchiere vuoto. Mi incammino verso la cassa passando in mezzo alle persone sedute. I loro discorsi mi sfiorano come folate di vento. Li sento, quasi mi toccano, alcune frasi si attorcigliano alla mia testa come corone di parole che porterò a casa con me, per sentirmi meno solo. Dopo essermi riempito gli occhi di loro, sposto la mia attenzione sul tavolo che ho sulla sinistra. C’è un’altra coppia, più attempata, e noto le circonferenze dorate che cingono i lori anulari. Si assomigliano addirittura, lei porta i capelli corti come lui, entrambi hanno una camicia e un maglioncino sulle spalle. Fantastico pensando se si scambiano mai i vestiti. Non riesco a sentire i loro discorsi da qui ma vedo che lo sguardo di lui è perso nel vuoto mentre lei parla, parla, parla. Credo di sapere a cosa sta pensando, un mercoledì di un mese fa l’ho visto qui dentro, mentre seduto ad un tavolo teneva la mano ad una bella mora dai capelli lunghi e il viso paffuto. Entrambi sorridevano e parlavano, parlavano, parlavano. Ora però è qui con la moglie e mi chiedo se non si sia reso conto del rischio di portare l’amante nello stesso locale dove porta la moglie. Bastava la parola di una cameriera maliziosa e il palco sarebbe crollato. O forse è già crollato e sua moglie sta valutando l’entità dei danni. Forse sta valutando se sia meglio perdonare il marito fedifrago per non invecchiare sola. Siamo già in ritardo per la cerimonia. Io pestolo sull’uscio mentre lo guardo aggiustarsi lentamente la cravatta di seta che gli ho regalato per il nostro anniversario. é bellissimo. Ma in quel momento lo potrei strozzare con quella cravatta perché se arriviamo tardi al matrimonio mi perderò la sfilata di abiti delle invitate, altro che carnevale di Venezia. Oggi infatti si sposa la mia amica Ale, conosciuta sui banchi del liceo, quando ancora eravamo dei pulcini smarriti in cerca della nostra personalità. Che ricordi, le ho sempre invidiato i capelli castano caldo che rimanevano lisci anche con un tasso di umidità pari a quello dell’Ecuador. Le ho sempre invidiato quelle forme così femminili che abbinate alla sua simpatia facevano impazzire i maschietti, quei maschietti di cui parlavamo per ore ed ore al telefono. Che ricordi, sento già il nodo alla gola e mi infilo un altro pacchetto di fazzoletti in tasca. Vengo distratto dalla cameriera di prima che mi passa di fianco camminando veloce verso la cucina e sento dietro di me una voce femminile, giovane, che commenta in malo modo la sua gonna succinta. Continua imperterrita dicendo che tutte le cameriere e le bariste sono puttane, sempre pronte a rubare i fidanzati alle ragazze, proprio come è successo a lei, tutta colpa di quella cameriera zoccola che aveva messo le mani sul suo Francesco. E le aveva usate bene Finalmente saliamo in macchina, lui guida forte per arrivare fino alla villa e per le strade di collina schiva i ciclisti come fa uno sciatore con i paletti. Ora il nodo alla gola si sta trasferendo allo stomaco e ho paura di rivedere la mia colazione sotto altra forma perché non voglio sciupare il mio abito, saranno tutti bellissimi alla cerimonia. Arriviamo, una curva secca per entrare nel portone e scoprire che non c’è quasi più posto dove parcheggiare. Mi infastidisco, siamo in ritardo, ho fatto tutto di corsa stamattina e ora siamo bloccati nel parcheggio a pochi passi dalla scalinata d’ingresso. Troviamo parcheggio in fondo in fondo, sull’erba, e mentre valuto se mi si sporcheranno le scarpe di vernice nuove, lui mi prende la mano e mi sussurra: “Tesoro, vorrei che un giorno anche noi due potessimo finalmente coronare il nostro amore, lo sai vero...”. Lo guardo dolcemente negli occhi e gli sussurro “Luca, amore, anche io lo vorrei. Intanto per oggi mi puoi prestare la tua cravatta? Non ho fatto la barba per la fretta e mi sento terribilmente sciatto”. SCRITTURA CREATIVA tesi di laurea Tesi di laurea specialistica in comunicazioni visive e multimediali intitolata “Heinz Waibl: Sintesi di ragione e fanstasia” Introduzione al primo volume: L’obiettivo primario di questa tesi è quello di delineare la figura di Heinz Waibl attraverso l’analisi dei progetti che egli ha svolto come graphic designer nell’arco di cinquant’anni di attività. Nato a Verona nel 1931, Waibl quest’anno compirà 80 anni e questa tesi vuole essere un omaggio al suo impegno professionale e ai risultati che egli ha ottenuto. I capitoli che verranno presentati suddividono l’attività lavorativa di Waibl in base ai periodi più importanti egli che ha vissuto, costantemente rapportati al contesto storico di riferimento: gli esordi nella professione dal 1951 fino alla partenza per l’America nel 1969; il ritorno in Italia e la sua breve attività autonoma con la sua iscrizione all’ADI e all’AGI; la fondazione dello Studio Signo con i progetti più importanti ed i concorsi ai quali Waibl ha preso parte. Accanto ad un’operazione di raccolta del materiale iconografico e delle relazioni redatte dallo Studio sui progetti, si è svolta parallelamente una ricerca sul contesto storico o, meglio, sui contesti storici in cui Waibl si è trovato a vivere e lavorare. Non esistendo testi specifici sull’attività di Waibl, i contenuti testuali di questa tesi sono frutto di una indagine svolta attraverso articoli di giornale, articoli di riviste, pubblicazioni, libri di storia, relazioni, testi non pubblicati, interviste, ricordi. Introduzione al secondo volume: Il presente volume raccoglie una selezione di progetti di Heinz Waibl, conservati nell’archivio dello Studio Signo, che non hanno trovato posto nel primo volume: in questo frangente vengono presentati tutti i loghi progettati da Waibl quando era libero professionista e per tutta la durata dell’attività dello Studio Signo. La ricostruzione è quindi cronologica e, arrivando fino ai primi anni 2000, vuole fornire una panoramica dell’attività di progettista grafico di Heinz Waibl che spazia dall’ideazione di loghi, al packaging, alla pubblicità, alla creazione di alfabeti e calendari. Oltre alla presentazione di questi materiali sono state inserite le pubblicazioni edite da Waibl e le pubblicazioni aziendali che lo Studio Signo ha svolto su commissione. Leggi l’introduzione completa della tesi “Heinz Waibl sintesi di ragione e fantasia” SCRITTURA CREATIVA tesi di laurea Pagine interne e cover Corso di Laurea Specialistica in Comunicazioni visive e multimediali, Università IUAV di Venezia Relatore Prof. Carlo Vinti Supervisione del progetto grafico Heinz Waibl - Studio Signo Copertina: progetto grafico di Heinz Waibl, giugno 2011 Frase in copertina “Sintesi di ragione e fantasia” Citazione di Gillo Dorfles, Milano, gennaio 2003 Testo composto in Proforma disegnato da Petr Van Blokland nel 1985; Stampato a Padova presso la tipografia Nuova Jolly, nel mese di giugno 2011. 06. FOTOGRAFIA & ILLUSTRAZIONI OSSERVAZIONI PERSONALI fotografie Guarda la galleria OSSERVAZIONI PERSONALI illustrazione GRAZIE [email protected] 340 50 49 187