IIpen lcoaPeizz.
E semprepiù urgentericercareuna strategia
cbeualorizzi lepotenzialità dell"'unitò,
d,iinformazione minimA "
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di MerisBellei
ilano, 1992. Esplode l'inc h i e s t a" M a n i p u l i t e " . L a
prima pagina dei giornali
è monopolizzata per tutto il periodo in cui si verificano arresti eccellenti e confessioni altrettanto
clamorose. Così come accade oer
ogni evento che suscita un interesse molto diffuso, iniziano le interviste, i sondaggi e le inchieste
dei settimanali, mentre nelle pagine interne dei quotidiani prendono il via le riflessioni del direttore
e dei redattori di economia, di
cronaca gíudiziarra, di politica interna, di costume. La biblioteca fi,
no a questo punto resta fuori della mischia, limitandosi a registrare
un maggiore afflusso alla sezione
quotidiani e televideo.
In capo a pochi mesi, arrivano a
maturare almeno due operazioni
avviate non appena Ia notizia
sull'inchiesta si è diffusa. Un ricercatore universitario ha infatti portato a compimento un'interessante
analisi degli effetti che il pagamento generaltzzato di tangenti ha
prodotto sui bilanci delle imprese
e sui livelli di occuoazione: ha
inf'ormato del lavoro in corso il
periodico economico con cui colIabora, e la redazione ne ha deci-
28
so la pubblicazione. Contemporaneamente, un giornalista affermato, autore di best-seller di successo per conto di una nota casa
editrice, ha raccolto materiali di rilievo intervistando imorenditori
c o i n v o l t i e n o n n e l s i s t e m ad e l l e
tangenti, e mettendo a confronto
l'andamento delle loro aziende negli ultimi cinque anni. Benché entrambi gli elaborati siano stesi in
forma piana e leggibile, Ia distribuzione commerciale li destina a due
fette di pubblico ben differenziate;
1'articolo del ricercatore raggiungerà alcune grandi librerie e un ristretto numero di abbonati; f instant book del giornalista verrà
esposto nelle edicole, librerie, cartolibrerie e sezioni speciali dei supermercati. Fortunatamente esiste
un luogo di sintesi delle diverse
proposte editoriali, ed è la bibliotec? a carattere generale; ogni lettore awertito sa che in biblioteca
può trovare risposta alle sue esigenze di documentazione attraverso materiali che consentono diversi approcci al tema, e che il settore
libri è solo una parte, se pure fond a m e n t a l e .d e l p a t r i m o n i o . È q u i n di probabile che pcr una ric'erca
sulf inchiesta "Mani puiite" egli decida di rivolgersi alla biblioteca.
Suppciniamo che la biblioteca abbia regolarmente acquistato il libro appena pubblicato, e ricevuto
in abbonamento il fascicolo della
rivista. L'awentura che attende i
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sità di dimostrare la sua pari clignità rispetto al libro.
Un trattamento catalografico così
impari per due documenti pari viene abitualmente giustificato sia con
argomentazioni d'ordine pratico la scarsità di risorse di denaro e
personale - sia in base all'assunto
teorico che omologa la testata di
periodico al titolo di volume, ritenendo perciò esaurita a quel livello
l ' a t r i v i t àc r t a l o g r a l i c a .È c o m e s e j
2
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due documenti è ben diversa, e
porterà a esiti catastrofici per il recupcro dell'informazione.
In mano al catalogatore, il libro riceverà regolare descrizione e chiavi
d ' a c c c s s op e r a u i o r e . m a i e r i a e
soggetto; se la biblioteca è automaÍrzzafa, il libro sarà recuperabile anche per parole del titolo, per editore, luogo e data di edizione, collez i o n e . . . 1 1f a s c i c o l o d i p e r i o d i c o
raggiungerà molto più velocemente
il suo espositote, in teoria direttamente disponibile per la consuitazione. Nel suo caso, la bibiioteca si
è atteggiata a libreria, garantendcr
un pronto arrivo e una immediata
visibilità; ma basta forse questo al
dcllo scopo primrragg,iungimento
rio del1a biblioteca, mettere in comunicazione libro e lettore?
Senz'altro no. II sislema informatiuo biblioteca, noî può affidare la
s t r u m e n t a z i ( ) n ed ' a c c e s s oa i p e r i o dici solo alle capacità mnemoniche
del bibliotecario e alle attitudini investigative del lettore. E soprattutto,
non può creare gerarchie tra documenti di pari contenuto informativo
solo in raÉlione di un diverso suppofio fisico, monografico o seriale.
S a p p i a m o .t r a l ' a l t l o . q u r n t o s i e
sfumato il confine tra libro e perioclico. Se guardiamo alla forma, è a
'93
oggl- Settembre
Biblioteche
volte difficile distinguere tra collana
a cadenza serrata, composta di volumi scritti a più mani, e periodico
ad uscita iregolare, per lo più pubblicato in fascicoli monografici la
cui veste grafica imprime nella
mente del lettore il titolo del fascicolo e relega la testata del periodico al ruoio di collana. Quanto alla
sostanza, cioè al contenuto informativo, il periodico di cultura, sede
di dibattiti stratificati nei tempo e
assieme legati all'attualità del momento, non ha certamente neces-
periodici stessero ancora scontando
il peccato d'essere nati dopo il libro, e non riuscissero, dopo più di
tre secoii di vita, ad imporre attenzione da parte del bibliotecario a
quella che è la krro peculiarità: essere contenitori di tina pluralità di
contributi intellettuali non riconducibili ad unità di significato.l
La sintesi che caratterizza la catalogazione de1 periodico conduce ad
operazioni drastiche cli elisione e
sommatoria: non si può costringere
una collezione di anni nello spazio
ristretto di una scheda, se non eliminando programmaticamente tutti
i dati che variano nel tempo o fissando norme rigide per la Ìoro
scelta; così, tra i diversi luoghi di
edizione sarà scelto il primo in
omaggio alla ricerca storica più che
all'aiuto concreto alf identifica
a
a
a
!
C
29
zione. Fatto ancor più grave, non si
ma per I'accesso alf informazione
citeranno mai fondatori, direttori, e
contenuta nei periodici non è uitecollaboratori in genere, mettendoli
riormente rinviabile. Quel che è
in questo modo nella originale
più difficile, occoffe trovare la giucondizione di essere a volte ricorsta strategia per farlo senza contare
dati nei cataloghi di biblioteca per
su risorse aggiuntive a meno di
un opuscolo insignificante pubblinon rinviare sine d,ie 1'attuazione
cato in gioventù, ma non per venti
del progetto. Cambiare le scelte caanni di gloriosa direzione di una ritalografiche correnti significa riporvista di cultura, con conseguente
tare la biblioteca alf interno della
responsabilità editoriale di ogni favita culturale, farne uno strumento
scicolo e copiosa pubblicazione di
di informazione affidabile e impareditoriali, afiicoli, saggi e ricerche.
ziale, fondare le decisionisu uno
Il trattamento opposto a quanto ristatuto basato sulla sostanza e rrorr
serverà loro la storia della stampa e
sulle forme, render produttivi gli
della cultura del periodo.
investimenti sempre più alti che il
A maggior ragione vengono cancelsettore periodici assorbe.
lati gli autori degli articoli. Se si - Certamente significa anche costrinconsidera l'iter classico delle teorie
gere i catalogafori a comportamenti
i n n o v a t i v e .a d e s e m p i o i n c a m p o
meno standardizzati e più responsascientifico, le tappe consistono nelbili. Non è infatti immaginabile il
la pubblicazione di uno o più artipassaggio dall'attuale catalogazione
"sintetica"
coli di periodico per arrivare solo
ad una descrizione analisuccessivamente alla sislematizzatica che prenda come riferimento
zione propria del volume; la politiogni contributo intellettuale; se mai
ca catalografica funziona allora evisi potesse pensare di avere a dispodentemente per ricerche di taglio
sizione le enormi risorse necessafle
storico, mentre penalizza l'informaper una tale impresa, il rumore gezione sul dibattito coffente.
nerato nei cataloghi da voci collegaÈ necessario uscire da questa situate a documenti di scarso contenuto
zione grottesca e non più difendiinformativo vanificherebbe il lavoro.
bile, né da un punto di vista astratIl nodo è identificare, atraverso pato, né in base a considerazioni di
rametri quantitativi e/o dt valore,
ordine pratico. Un nuovo paradigl'unità cli ínformazione mininta
che Ia biblioteca non ouò tralasciar e d i c a t a l o g a r e .i n q u a l u n q u e f o r ma essa si presenti. Alcune biblioteche hanno awiato questo percorso, almeno secondo due modalità:
7) Catalogazione clegli articoli cli
periodico sulla base di progetti singoli o cooperativi: hanno perciò seTezionato alcuni periodici tra quelli
posseduti (locali, di viaggio, professionali, di cultura generale...), in
base ad una analisi della situazione
di fatto (richieste degli utenti, disponibilità di indici, grado di diffusione del periodico nelle biblioteche, risorse disponibili...); hanno
deciso quali caratteristiche devono
avere gli articoli per essere descritti, e affrontato sottili questioni legate alla identificazione dell'unità di
informazione (rapporto fra fascícolo
monografico con titolo d'insieme e
singoli articoli, trattamento della rubúca, articoli a puntate...).
2) Rinuncia alla catalogazione di
libri per i quali non si ritiene che il
catalogo costituisca strumento d'accesso tale da giustificare il costo
della schedatura. Il che equivale a
consideradi al di sotto dell'unità di
informazione minima da catalogare,
senza che ciò introduca giudizi di
valore o metta in discussione ia loro presenza in biblioteca.
La scelta sulle vie da oercorrere è
l e g a r aa l l e c a r a r r e r i s t i ó h de e l l a b i blioteca e dei suoi lettori; tuttavia,
una discussione comune, anche
sulle pagine di questa rivista, potrebbe utilmente sollecitarla e
orientarla. I
I Per approfondire il tema della potenzialità informativa dei periodici a confronto con la prafica catalografica corrente, vedi le indicazioni bibliografiche
nel mio L'informazíone
nascosÍc;t,
"Biblioteche
oggi", 10 1992),2, p.
175-1.85.Per l'articolo presente ho fatto anche riferimento al saggio A New
Paracligm for Access to Serials, di
Sheila S. Intner, "Serials Librarian", 19
Q99I),3-4, p.157-1&.
30
Bibltoteche
ogg - Settembre'93
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