A.S. 2011-2012 PROPOSTE DIDATTICHE PER LE SCUOLE UNA PICCOLA INTRODUZIONE…… Il territorio del Parco dell’Abbazia è un interessante mosaico ambientale, luogo ideale dove studiare la natura, un’occasione per sperimentare un metodo scientifico di conoscenza, o godere semplicemente della bellezza di un mite paesaggio dalla sofferta storia. Questa piccola area protetta è da sempre particolarmente vocata all’educazione ambientale: racchiude infatti una notevole varietà di ambienti in un territorio di piccole dimensioni, è facilmente raggiungibile ed esplorabile attraverso sentieri di facile percorrenza, dispone di un laboratorio didattico nel Centro San Teodoro che rappresenta un’interessante opportunità per effettuare sperimentazioni, analisi e simulazioni che aiutano a comprendere la realtà territoriale e ambientale circostante e a cogliere le relazioni che sono presenti. Il tempo trascorso in un parco naturale è estremamente proficuo se i ragazzi possono gradualmente scoprire, cercando, annusando, toccando, ascoltando e giocando, qualcosa che richiama il loro vivere quotidiano, o al contrario cogliere le differenze tra questo luogo e quello di provenienza. Una visita guidata può integrarsi in modo efficace con gli studi curriculari, ma anche semplicemente soddisfare il bisogno di divertimento, senso dell’avventura, socializzazione, condivisione. Gli operatori sono animatori e suggeritori di ipotesi, ragionamenti ed esperimenti che condurranno con naturalezza e semplicità i bambini e i ragazzi a pensare ed operare secondo un metodo scientifico senza però trascurare l’approccio emotivo al territorio. Le proposte che troverete di seguito sono divise per argomento; ogni proposta sarà trattata tenendo conto dell’età dei “visitatori” e in funzione delle finalità e degli obiettivi che l’insegnante si pone. Le strutture del Centro San Teodoro Il Parco dell’Abbazia ha sede nell'edificio principale dell'antico nucleo rurale di San Teodoro, a breve distanza dalla piazza del paese e ai piedi del colle dominato dall'Abbazia. Nel centro Parco, punto di riferimento di un'esperienza di educazione ambientale ormai ventennale che coinvolge le scuole di Monteveglio e degli altri comuni della valle del Samoggia, è ospitato anche il Centro di Documentazione e Didattica Ambientale, con una biblioteca specializzata, un archivio ed un laboratorio. L'ampio locale al secondo piano, dotato di microscopi, vetreria, collezione di reperti, acquari, terrari e strumenti per lo svolgimento di esperienze didattiche, è dedicato all'approfondimento delle osservazioni compiute sul campo. La corte colonica ed un'ampia sala al piano terra, dotata di servizi igienici, sono a disposizione per accogliere le scolaresche nel momento del pranzo. Indice visita_guidata e incontro in classe: costi e modalità di prenotazione le proposte didattiche l’acqua un_piccolo_rio dall’acqua ramata lo_stagno_diadattico il_torrente_Samoggia la terra i_calanchi_e_la_loro_erosione i_fossili il_maestoso_bosco_di_monte_Morello i_prati_di_san_Teodoro….in tutti i sensi tutti_a_tavola..si pranza nel bosco o nel prato? immersione_in_ambiente_con i cinque sensi l’uomo il tempo e il lavoro.. UN SALTO NELLA PREISTORIA…..le attività in un villaggio neolitico il_castello_e l’abbazia..storia e leggende lettura_del_paesaggio passeggiate_nel_parco tra scienza e alchimia … la_fattoria proposte condivise con il museo “A. Crespellani” di Bazzano geologi_a_Monteveglio..ceramisti a Bazzano! la_rocca_e_il_castello: facciamo un confronto proposte condivise con l’Azienda Agricola Mulino del Dottore Le_acque_e_i_mulini Progetto_accoglienza proposte_su_più_anni un_Parco_per_tutti la visita guidata Le proposte si rivolgono a gruppi di 20-25 alunni e prevedono la presenza di un operatore del Parco. Le visite guidate sono concordate con il Parco all’atto della prenotazione. Gli operatori sono a disposizione per suggerire e costruire insieme percorsi specifici che, in questo modo, potranno essere esperienze attive e personalizzate, quindi progettate su misura. È possibile realizzare percorsi di mezza giornata o giornata intera, trascorrendo tutto il tempo all’aperto o abbinando all’uscita sul campo un’esperienza di laboratorio E ANCORA… Da quest’anno scolastico proponiamo, per chi lo desidera, un incontro in classe successivo alla visita al parco. Questa idea nasce dalla convinzione che una visita guidata si possa integrare più efficacemente con gli studi curriculari se è seguita da un momento di riflessione e rielaborazione. Da un punto di vista squisitamente didattico, un incontro dopo l’uscita al parco contribuisce a rinforzare l’esperienza, gli apprendimenti e garantisce un momento di rielaborazione oltre a quello di ricerca-azione per rendere efficace l’intervento educativo nel complesso. All’incontro interverrà lo stesso operatore che ha accompagnato la classe in visita guidata con il supporto di materiale didattico predisposto per l’occasione. Le attività effettuate sul campo come la raccolta dei campioni, i disegni schizzati, le fotografie scattate, le carte e gli strumenti usati, le scoperte fatte sono un prezioso strumento da cui partire per rafforzare e fissare i ricordi e gli apprendimenti e per andare oltre attraverso riflessioni e rielaborazioni per passare da un lavoro interdisciplinare sul campo ad uno successivo transdisciplinare. Tali rielaborazioni possono portare anche alla realizzazione di prodotti quali cartelloni, libri, installazioni “museali”, realizzazioni di erbari o qualunque altra cosa la fantasia di bimbi e insegnanti possa suggerire. LA CONFERMA DELLA VISITA GUIDATA E/O DELL’INCONTRO IN CLASSE È OBBLIGATORIA E VA FATTA COMPILANDO ED INVIANDO, VIA FAX ALLO 051/3513872, LA SCHEDA ALLEGATA, ALMENO DUE SETTIMANE PRIMA DELLA DATA PREVISTA PER LA VISITA. IL RITROVO PER OGNI GENERE DI PERCORSO È PRESSO IL CENTRO PARCO SAN TEODORO, IN VIA DELL’ABBAZIA 28, SALVO DIVERSO ACCORDO CON L’OPERATORE. TARIFFE CON OPERATORE DEL PARCO: MEZZA GIORNATA (MATTINO O POMERIGGIO) GIORNATA INTERA (PRANZO AL SACCO ESCLUSO) IL SALDO VA ESEGUITO PRESSO LA 80 EURO SEDE EURO DEL 120 PARCO DIRETTAMENTE CON L’OPERATORE CHE RILASCERÀ REGOLARE RICEVUTA. QUALORA SI INTENDE FARE IL PAGAMENTO ATTRAVERSO LA SEGRETERIA DIDATTICA OCCORRE SI EFFETTUI UN VERSAMENTO, CON ALMENO SEGUENTE CONTO CORRENTE: 5 GIORNI DI ANTICIPO, SUL BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA IBAN IT86R0538736960000001602260. SI PRECISA CHE LE SPESE DI BONIFICO SONO A CARICO DELLA SCUOLA. Proposte didattiche…..esplorando il Parco L'ACQUA…..scorre e modella le argille dei calanchi, approfondisce piccole vallecole, crea meandri, pozze, vasche e cascatelle, trasporta abbondante materiale, arrotonda, leviga e assottiglia frammenti di roccia formando ciottoli e crea condizioni di vita delle piante e dei tanti abitanti dei torrenti, delle pozze temporanee e dello stagno UN PICCOLO RIO DALL'ACQUA RAMATA ritorna all’indice Percorrendo la fresca e riparata vallecola del rio Ramato e seguendo il gorgoglio dell'acqua si scopre il lento scorrere di un rio dalla sua nascita fino alla sua morte. Per chi: scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado Obiettivi e metodologia: scoprire in modo avventuroso il corso del rio Ramato e le sue caratteristiche di ambiente umido. Comprendere concetti quali bacino idrografico, torbidità, velocità della corrente, pendenza, alveo…e le loro variazioni lungo l'intero corso del torrente. Per i più piccoli scoprire il fascino di un luogo magico popolato da spiriti dell'acqua, dell'aria, della terra…..fate protettrici dei fiori e degli animali. Attività in laboratorio: nel caso si voglia prenotare una giornata intera si propone di abbinare all'uscita un'attività di laboratorio denominata "vasca sabbia", con la quale si approfondisce il tema dell'erosione di un corso d'acqua e la formazione delle valli. LO STAGNO DIDATTICO ritorna all’indice Un concerto di gracidii e ronzii invita azzurre libellule ad una elegante danza …..anche in tandem Per chi: scuola dell'infanzia e primaria Obiettivi e metodologia: scoprire le caratteristiche di quest’ambiente e dei suoi minuscoli abitanti, che nuotano volano o "camminano" a pelo dell'acqua Attività in laboratorio: osservazione degli animaletti trovati nello stagno con l'uso di lenti, rappresentazione dell'ambiente esplorato e dei suoi abitanti. Ipotesi su come morfologia e funzioni di questi animaletti siano correlate all'ambiente abitato e alle modalità di alimentazione e respirazione. IL TORRENTE SAMOGGIA ritorna all’indice Questo fiume dal regime torrentizio ha disegnato nel tempo un'ampia valle caratterizzata da boschi, arbusteti, affioramenti rocciosi e bei terrazzi fluviali occupati da ceraseti o campi di cereali Per chi: scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado Obiettivi e metodologia: osservando il passaggio dalla collina alla pianura si può studiare questo ecosistema, la sua vegetazione igrofila e i suoi animaletti, indagare il fenomeno dell'erosione e scoprire i mutamenti nel corso delle stagioni e i segni delle piene Attività in laboratorio: prenotando una giornata intera si può abbinare all'uscita un'attività di laboratorio, chiamata "vasca sabbia" per approfondire il tema dell'erosione di un corso d'acqua e la formazione delle valli. LA TERRA……come l’uomo anche gli animali e le piante che la abitano ne traggono nutrimento utilizzando tutto quello che la natura generosamente offre per costruire e fabbricare nuovi materiali. I CALANCHI E LA LORO EROSIONE ritorna all’indice Come giganti grigi e rugosi i calanchi emergono in molte zone del Parco portando i segni di una millenaria erosione e rendendo mutevole il paesaggio nel tempo….. Per chi: scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado Obiettivi e metodologia: riconoscere le rocce argillose e le loro proprietà chimicofisiche. Comprendere il fenomeno dell'erosione e le sue conseguenze. Mettere in relazione la struttura geomorfologia del territorio con la vegetazione. L'indagine viene eseguita prelevando piccoli campioni di rocce, effettuando un'analisi con i sensi e scoprendone il comportamento a contatto con l'acqua. Per i più grandi è possibile usare carte tematiche geologiche e della vegetazione e metterle a confronto. Attività in laboratorio: è possibile effettuare l’analisi delle argille al microscopio e comparare questa roccia con altri tipi di terreni come sabbia o terreno di bosco, caratteristici di altre zone del Parco. È possibile anche consultare carte diverse prima di effettuare l'uscita e farsi guidare sul territorio dalle stesse. Comprendere il significato delle isoipse costruendo una "montagna" e sezionandola. Infine è possibile sperimentare un'attività chiamata "squeez box" con la quale si comprende come il movimento delle zolle tettoniche abbia originato le montagne. I FOSSILI ritorna all’indice Antiche "sabbie gialle" plioceniche nascondono frammenti bianchi di conchiglie fossili o loro impronte…….scoprire come siano arrivate in collina e come somigliano a quelle attuali è compito dei bambini…… Per chi: scuola primaria (2° biennio) e scuola secondaria di primo grado Obiettivi e metodologia: osservare i fossili e il loro ambiente (per avere una visione complessiva e non semplificata di un singolo fossile decontestualizzato), interrogandosi anche sul perché si trovano in quel posto e in quella posizione, quanti tipi sono presenti, perché si trovano in un’area e non in un’altra… Attività in laboratorio: chiarire il concetto di fossile, di roccia sedimentaria e della relazione che li lega…La presenza presso il Centro San Teodoro di una raccolta di fossili ritrovati nel territorio del Parco permette un’analisi della struttura che caratterizza i vari esemplari e offre quindi la possibilità, soprattutto per i ragazzi più grandi, di sviluppare e verificare ipotesi sulle relazioni tra le strutture presenti e lo stile di vita, il modo di muoversi, il modo di mangiare… IL MAESTOSO BOSCO DI MONTE MORELLO ritorna all’indice Vorrei parlargli ma non so come. Potessi almeno sapere il nome! Perché nessuno non mi ha mai insegnato come ogni albero va chiamato? Per chi: scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado Obiettivi e metodologia: comprendere le caratteristiche di questo bosco che si estende su due versanti con microclimi diversi e quindi specie diverse. Analizzare la sua stratificazione verticale partendo dal terreno, attraversando la lettiera e poi le erbacee, gli arbusti fino alle cime degli alberi, I più piccoli possono avvicinarsi alla conoscenza di un singolo albero e delle sue parti indagando ed esplorandolo con i sensi oppure scoprire con una caccia al tesoro tutti gli elementi della lettiera e porsi domande sulla loro origine. La scoperta del bosco può essere più emozionante se uno sfondo magico le fa da cornice…. Attività in laboratorio: analizzare gli strati della lettiera e il loro stato di decomposizione anche con l'uso del microscopio. Cercare gli animaletti che vi abitano e scoprirne le caratteristiche disegnandoli e osservandoli con lenti di ingrandimento. Si può inoltre imparare a costruire un lombricario. Per il secondo biennio della scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado è interessante un'attività cartografica, con analisi di una carta CTR e del suo simbolismo, della possibilità di orientare una carta e di comprendere il significato delle curve di livello costruendo dal vero "una montagna" e sezionandola. I PRATI DI SAN TEODORO….. IN TUTTI I SENSI… ritorna all’indice Tra i fili d’erba si nascondono abitanti che con la loro presenza silenziosa, con i ronzii e l’incessante attività scandiscono il ritmo delle stagioni. Basta accovacciarsi o sdraiarsi a terra ed ecco che si scopre un mondo in miniatura, stupefacente e ricco di sorprese… Per chi: scuola dell'infanzia e primaria Obiettivi e metodologia: sviluppare la capacità di esplorazione utilizzando tutti i sensi, giungendo all'analisi degli animaletti e delle piante di questo ecosistema ricco di curiosità e spunti di riflessione. Secondo l’età saranno proposte anche attività ludiche finalizzate ad una conoscenza sensoriale dell'ambiente Attività in laboratorio: è possibile utilizzare i microscopi e le lenti disponibili in laboratorio per approfondire la conoscenza di questo complesso ecosistema, scoprire le caratteristiche dei singoli elementi e per i più grandi metterle in relazione con l'ambiente in cui vivono. TUTTI A TAVOLA……SI PRANZA NEL BOSCO O NEL PRATO? ritorna all’indice In ogni momento della giornata centinaia di organismi partecipano ad un gran banchetto dando vita alle catene alimentari …a noi la possibilità di scoprirne i partecipanti Per chi: scuola primaria (2° biennio) Obiettivi e metodologia: comprendere il concetto di rete alimentare e il flusso di energia attraverso le catene alimentari esplorando e verificandolo in un ecosistema reale, bosco o prato. IMMERSIONE IN AMBIENTE CON I CINQUE SENSI ritorna all’indice L’approccio sensoriale rende tutti protagonisti nella scoperta dell’'ambiente attraverso canali emozionali… Per chi: scuola dell'infanzia, primaria (1a elementare e 1° biennio) Obiettivi e metodologia: scoprire l'ambiente e sviluppare un metodo di conoscenza attraverso i sensi. Si mettono in campo attività di esplorazione e “giochi natura” che rendono i bambini protagonisti dell'esperienza e partecipi in modo attivo. Tali attività possono essere condotte in ambienti diversi quali il prato o il bosco, oppure in modo itinerante lungo un sentiero del parco e rappresentano un’occasione straordinaria per avvicinarsi alla natura in modo diretto. L'UOMO IL TEMPO E IL LAVORO…..sintesi di natura e cultura che dà vita al paesaggio, dove l’opera dell’uomo è segnata dai coltivi, dalla viabilità, dalle chiese e dai bei nuclei rurali sistemati sui pendii più aperti e sicuri. Imparare a leggerlo è necessario per recuperare conoscenze perdute, immaginare storie di vita passate e riflettere sulla situazione attuale e futura. UN SALTO NELLA PREISTORIA….. LE ATTIVITÀ QUOTIDIANE IN UN VILLAGGIO NEOLITICO ritorna all’indice Attraversando un ponticello sul fosso San Teodoro, ai piedi di grigi calanchi si scopre un villaggio neolitico che, nascosto dalla vegetazione, accoglie tutti i bimbi che vogliano sperimentare attività manuali ripercorrendo i lenti gesti degli uomini primitivi. Per chi: scuola dell’infanzia e primaria Obiettivi e metodologia: Lo scopo dei laboratori didattici è quello di stimolare l’interesse nei confronti della preistoria dal punto di vista dell’interazione dell’uomo con la materia prima naturale, con l’ambiente e i suoi equilibri. Il villaggio ricostruito, con funzione di cantiere permanente, ospiterà i bimbi che ne cambieranno l’aspetto lavorando sulla struttura della capanna, arricchendolo di manufatti, creati utilizzando l’argilla circostante e cotti nell’antico forno, e sperimentando le loro abilità nella produzione di cordame e intrecci. IL CASTELLO E L'ABBAZIA … STORIA E LEGGENDE ritorna all’indice Una torre merlata e la bellissima abbazia ornano la cima del colle di Monteveglio portando i segni di una storia avvincente e tormentata……tutta da scoprire Per chi: scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado Obiettivi e metodologia: comprendere la struttura del nucleo medievale fortificato, possedimento dei Canossa. Cogliere gli elementi e le loro trasformazioni nel tempo. Osservare il contesto geografico in cui fu costruito e comprenderne il significato. Osservare la struttura di una chiesa tipicamente romanica e la sua funzione di pieve. Questa ricerca sarà svolta in modo interattivo utilizzando materiale fotografico recente e passato, carte e mappe disegnate. È possibile visitare anche l'interno della torre con la sua mostra permanente sulla storia di Monteveglio dalle origini fino ai giorni nostri. LETTURA DEL PAESAGGIO ritorna all’indice Il paesaggio attorno a Monteveglio è il risultato di un'opera continua e ininterrotta di molteplici mani e pennelli……… Per chi: scuola primaria e secondaria di primo grado Obiettivi e metodologia: attraverso l'uso di preziose fonti storiche quali carte e cabrei è possibile comprendere il significato di fonte storica e cogliere il paesaggio come il risultato provvisorio frutto di una continua evoluzione del territorio, teatro in cui l'uomo rappresenta la propria vita, cultura, abitudini e tradizioni… la propria storia. Un'uscita sul campo permetterà di registrare la situazione odierna poi si passerà all'analisi delle fonti storiche per ipotizzare l'evoluzione di un piccolo "pezzo" di Parco. Nota: tale percorso necessita di una giornata intera di permanenza al Parco “TEATRANDO” NEL PARCO TRA SCIENZA E ALCHIMIA … “Tutti possono fare teatro..anche gli attori…..e si può fare teatro dappertutto, perfino nei teatri!”(A. Boal) Per chi: scuola primaria (2° biennio) e secondaria di primo e secondo grado Obiettivi e metodologia: conoscere una piccola porzione di Parco attraverso metodologie tipiche delle rappresentazioni teatrali. Camuffati da esploratori del XX° secolo i ragazzi si avvicinano alla realtà attraverso una modalità emozionale/sensoriale, raccolgono campioni e li analizzano in uno sfondo magico che porta ad associare la natura a sensazioni quali gioia, rabbia, paura ecc.. Attività laboratoriale: è possibile integrare le conoscenze acquisite durante l’uscita del mattino con un’esperienza di teatro-forum, tecnica del “teatro dell’oppresso”, interpretata dai ragazzi diretti dall’operatore del Parco. Il teatro-forum consiste nella presentazione d'una scena fortemente problematizzata per stimolare l'intervento degli spett-attori che si propongono al posto dei vari personaggi per cambiare la situazione o per risolverla o semplicemente per trovare delle soluzioni alternative. LA FATTORIA ritorna all’indice Nell’Azienda agricola biologica “La Faggiola” tutto serve a qualcosa………………….: Per chi: scuola dell'infanzia, primaria Obiettivi e metodologia: si impara a fare il pane, il vino, il miele; e poi ad essiccare la frutta, a fare la marmellata; ad andare in cerca di nidi e tane di animali. Le visite, infatti, sono da concordare con il Signor Claudio, che vi potrà suggerire quel che di più bello offrono il tempo e la stagione…. Il Museo “ Arsenio Crespellani” di Bazzano e il Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio da anni svolgono attività didattica finalizzata alla conoscenza del territorio nei suoi molteplici aspetti. Da una recente collaborazione è nata l’idea di proporre due percorsi condivisi destinati ai bambini delle scuole elementari e ai ragazzi della scuola secondaria. Ogni percorso si svolgerà nell’arco di una giornata e vedrà i bambini protagonisti il mattino di un’esperienza presso il Parco dell’Abbazia di Monteveglio e il pomeriggio presso le aule didattiche del museo di Bazzano.Vi è la possibilità di consumare l’eventuale pranzo al sacco presso una delle due strutture e disporre dei servizi annessi. Verrà inoltre rilasciato materiale didattico per rielaborare l’esperienza La quota d’adesione prevista ammonta ad euro 160 a classe di cui euro 80 da versare al Parco di Monteveglio ed euro 80 al museo di Bazzano. Al momento del pagamento sarà rilasciata regolare ricevuta. RITORNA ALL’ INDICE GEOLOGI A MONTEVEGLIO… CERAMISTI A BAZZANO! Per chi: scuola primaria e secondaria di primo grado Obiettivi e metodologia: imparare a riconoscere le rocce argillose e i loro componenti, sperimentare il comportamento di tali rocce a contatto con l’acqua che le rende plastiche e modellabili. Individuare l’argilla come materiale utile per la realizzazione di manufatti. Il percorso si articolerà in due momenti, il primo sul campo nel parco dell’Abbazia di Monteveglio e il secondo nelle aule didattiche del Museo di Bazzano. L’uscita sul campo servirà a riconoscere la natura delle rocce e gli effetti erosivi dell’acqua, l’attività nell’aula didattica sarà finalizzato alla conoscenza delle tecniche di lavorazione dell’argilla, al loro utilizzo nel passato e alla realizzazione di un manufatto ispirato agli oggetti visti al museo. LA ROCCA E IL CASTELLO: FACCIAMO UN CONFRONTO RITORNA ALL’INDICE Per chi: scuola primaria e secondaria di primo grado Obiettivi e metodologie: conoscenza degli antichi sistemi insediativi e difensivi. Ricerca degli elementi caratterizzanti attraverso un fotoconfronto. Analisi delle strutture architettoniche e materiali di utilizzo. Comprensione del contesto geografico con accenni alla toponomastica. Lettura e uso di carte tecniche. La proposta prevede: - la salita al castello e la visita al nucleo medievale di Monteveglio con l’uso di carte, l’analisi delle permanenze medievali e l’individuazione di altri punti difensivi nel territorio circostante. - la visita alla rocca di Bazzano con particolare riferimento all’evoluzione architettonica, analisi degli accessi, visita alle sale affrescate. Al Parco dell’Abbazia di Monteveglio crediamo che educazione ambientale significhi prima di tutto far maturare, attraverso lo studio e la conoscenza di un territorio e delle sue dinamiche, una sensibilità ambientale che ha come immediata conseguenza la pratica di comportamenti quotidiani consapevoli e rispettosi. Conoscere una realtà significa molto spesse amarla, ma la conoscenza vera richiede tempo e pazienza… Da una recente collaborazione è nata l’idea di proporre un percorso condiviso destinato ai bambini delle scuole elementari e ai ragazzi della scuola secondaria. Il percorso richiede una giornata e vedrà i bambini protagonisti il mattino di un’esperienza presso il Parco dell’Abbazia di Monteveglio lungo il rio Ramato il pomeriggio presso il Mulino del Dottore.Vi è la possibilità di consumare l’eventuale pranzo al sacco presso i Parco dell’Abbazia di Monteveglio e usufruire dei servizi annessi. Verrà inoltre rilasciato materiale didattico per rielaborare l’esperienza. Per chi: scuola primaria e secondaria di primo grado LE ACQUE E I MULINI….. Il piacevole paesaggio della valle del Samoggia è disegnato da boschi, coltivi, antichi casolari ma anche fonti nascoste, ruscelli e mulini che sfruttano lo scorrere delle acque. Trascorrendo una giornata in questa valle, spostandosi dal Parco dell’Abbazia di Monteveglio di qualche chilometro, si giunge al mulino del Dottore e con una visita che tocca le due località si scoprono numerosi aspetti legati alle acque e al loro utilizzo come fonte di energia. Nel Parco, lungo una vallecola ombreggiata è custodito un piccolo rio, il corso d’acqua nasce dall’incontro di lievi rivoli che si raccolgono ai piedi di un anfiteatro calanchivo e scorre lento fino a “morire” nel torrente Samoggia. Luogo suggestivo e dalla grande vocazione didattica è da scoprire in tutti suoi aspetti naturalistici ed ecologici. Qualche chilometro più su vicino all’abitato di Tolè, su un altro torrente, il Venola si adagia il mulino del Dottore, antico caseggiato del diciassettesimo secolo che racchiude un mulino con macina in pietra e pale orizzontali tuttora in uso. La quota d’adesione prevista ammonta ad euro 80 da versare al Parco di Monteveglio e una quota da concordare con la sig.ra Marisa (tel: 051.6706014) per la visita al mulino. Per chi: scuola primaria e secondaria di primo grado Obiettivi e metodologia: scoprire le caratteristiche di un corso d’acqua nei suoi aspetti ecologici e capire come attraverso l’ingegno umano la forza di questo elemento naturale attivi ingranaggi e macchine che hanno alleviato il lavoro dell’uomo. PROGETTO ACCOGLIENZA Per la scuola secondaria di primo grado Un progetto accoglienza è un momento fondamentale per l'inserimento dei nuovi alunni. nella nuove scuole in questo delicato momento è bello proporre specifiche attività e contesti atti a favorire l'integrazione, la conoscenza, lo "stare bene insieme". Inoltre per gli insegnanti è un momento di osservazione di comportamenti e socialità utile per integrare e/o modificare le informazioni raccolte attraverso i test d'ingresso e i colloqui con le maestre. Nel Parco è possibile spendere un’intera giornata partecipando attività di socializzazione e confronto attraverso l’uso veicoli analogici naturali quali la lettura della complessità di un ecosistema, l’analisi di un albero, le reti alimentari….ed ancora …esperienze di immersione in natura, giochi di relazione, momenti di “solitudine” a contatto con la natura L'etica della comprensione è un'arte di vivere che richiede innanzitutto di comprendere in modo disinteressato. E. Morin Perché un progetto di accoglienza presso il Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio? Perché il Parco ha specifiche e reali valenze educative: • Le aree protette sanno entusiasmare: non bisogna confondere l’entusiasmo con l’aspettativa, l’entusiasmo è uno slancio un moto dell’animo e della mente, una voglia di vedere, incontrare conoscere. Le aspettative sono qualcosa di più materialistico. L’entusiasmo è attivante mentre le aspettative sono passivanti • Nelle aree protette la natura si esprime in forme, forze e valori straordinari di cui bisogna fare esperienza: andare nelle aree protette deve significare poter fare esperienza di tipologie ambientali diverse da quelle del “territorio quotidiano” • Nelle aree protette si può fare esperienza di situazioni ed elementi naturali che sono e devono essere modelli di riferimento Finalità del progetto elementare - Favorire l'inserimento nella scuola media degli alunni provenienti dalla scuola Creare situazioni e contesti nei quali di ciascun ragazzo esprima la propria personalità Far crescere nei ragazzi la stima di sé e la disponibilità a socializzare ed apprendere Esplorare con proposte varie e divertenti le risorse e le lacune presenti nella classe Esplorare l'ambiente circostante con occhi e modalità diversi e divertenti ESEMPIO DI ATTIVITÀ: UN ALBERO……..TANTI ALBERI La scoperta della propria identità attraverso la metafora dell’albero Finalità dell’attività: attraverso la conoscenza di alcuni tipi di alberi giungere alla consapevolezza di se delle proprie capacità e risorse, della propria identità e scoprire che la diversità individuale in un gruppo è fonte di ricchezza. Giungere in fine ad individuare cosa poter migliorare o imparare per una crescita personale . La scelta di un’esca educativa è ricaduta sull’albero perché come afferma Mario Lodi “fin dai tempi più remoti fu considerato il simbolo della vita che si rinnova, sacro intermediario tra la terra dove affonda le sue radici e il cielo in cui cerca la luce con l’espansione dei rami e delle foglie” (M. Lodi, alberi p.7). Attraverso la percezione di sé a più dimensioni si può giungere al cambiamento e alla possibilità di varcare sempre nuovi confini, possono nascere nuovi punti di vista e una coscienza della propria identità più profonda e ricca. L’individuo assume quindi un ruolo attivo e costruisce la propria saggezza esplorando, rivisitando le proprie certezze, aprendosi verso punti di vista diversi. Riflettere inoltre sulla propria identità conduce automaticamente ad un’ulteriore riflessione: l’unità personale si basa non solo sull’autoidentificazione, ma anche sull’appartenenza ad un gruppo, sul sistema di relazioni con gli altri, sull’incontro con le differenze. Un individuo per potersi riconoscere ha bisogno di rapportarsi con l’altro diverso da sé, cogliendone analogie e differenze. Attraverso lo scambio reciproco, la conoscenza e la comunicazione può dare significato al proprio vissuto. 1a parte: individuazione e analisi di alcuni alberi. Inizialmente si procede ad un breve confronto sugli alberi e le loro caratteristiche. Attraverso una passeggiata saranno identificati e scoperti alcune specie arboree, tale analisi condurrà alla conoscenza delle diverse parti degli alberi (radici, tronco, rami, foglie, ecc) e delle loro caratteristiche attraverso un’esplorazione sensoriale (percezione dei colori, forme, rugosità, suoni…). Ogni partecipante dopo aver scoperto la varietà di alberi dovrà identificarsi con uno e motivare la sua scelta. 2° parte: durante tale incontro attraverso la produzione di un disegno i partecipanti dovranno riconfermare la loro identità simbolica con l’albero scelto e da qui si passerà, guidati dall’operatore, al proprio albero simbolico (le radici, il tronco, la chioma). Cercando di riconoscere in ognuno quale parte è quella dominante e come l’esperienza, l’apprendimento, il confronto con gli altri e il mondo circostante possano modificare la struttura dell’Io/albero. CONOSCERE E AMARE IL PARCO… PROPOSTE SU PIÙ ANNI SCOLASTICI ritorna all’indice Questa la premessa per introdurre la proposta, destinata alla scuola primaria, di percorsi distribuiti su più anni scolastici, con l’obiettivo di comprendere cos’è un’area protetta e conoscere in modo più approfondito il territorio del Parco dell’Abbazia di Monteveglio, i suoi ambienti e le caratteristiche peculiari. Un esempio di percorso per la scuola primaria potrebbe essere il seguente e prevede un incontro all’anno per cinque anni scolastici: 1a elementare: 1° biennio: • i prati di San Teodoro e il nucleo rurale • monte Morello e il suo bosco 2° biennio: • il Castello, l’Abbazia e il suo contesto geografico • lettura del paesaggio Alle classi verranno forniti materiali didattici per poter elaborare in classe l’esperienza fatta al Parco e darle continuità negli anni. La referente delle attività rimarrà inoltre a disposizione degli insegnanti per suggerimenti e informazioni. Alcuni anni fa grazie ad un finanziamento provinciale è stato realizzato un sentiero che permette l’accesso ad una piccola area del Parco e la sua fruizione anche a persone diversamente abili. Attraverso questo sentiero ci auguriamo che il parco diventi……. UN PARCO PER TUTTI…. Il fondo del sentiero è costituito da una solida base in acciottolato che in corrispondenza di alcune stazioni lascia il posto ad una pavimentazione liscia. In corrispondenza di ogni stazione è collocata una stele illustrativa con diciture anche in alfabeto braille. Questo breve ma interessante sentiero permette inoltre di scoprire tramite giochi e attività di esplorazione sensoriale le sorprese che custodisce l’ambiente della core colonica. Una “ grande mano” condurrà i visitatori alla raccolta di elementi naturali e alla loro scoperta tattile, una piccola tavolozza permetterà di raccogliere i colori di stagione, un breve ascolto dei suoni porterà a costruire una mappa sonora del luogo…. È disponibile inoltre un supporto audio messo a disposizione dal Centro Parco che guida nella conoscenza della corte rurale e dei suoi elementi: il vecchio filare di gelsi, gli alberi da frutto raggruppati a formare il brollo, l’antico nucleo rurale con l’abitazione e la stalla fienile, il pozzo… Il parco resta a disposizione per realizzare percorsi mirati e specifici secondo i suoi visitatori e delle specifiche situazioni di svantaggio. Ci auguriamo inoltre che tale percorso possa essere un momento di incontro da inserire anche in progetti di più ampio respiro da costruire su misura con operatori e gestori di associazioni o enti che lavorano per i diversamente abili.