Prefazione Ciao! Mi chiamo Marianne, sono sposata con Maarten e abbiamo un figlio che si chiama Hektor. All'età di due anni ho saputo di avere la NF1. Né i miei genitori né mio fratello hanno la NF1. Ho un neurofibroma sul viso e molte macchie caffè-latte. Sono stata operata al viso molte volte e ogni anno devo sottopormi a check-up completi in ospedale con oculista, neurologo e dermatologo... Un appuntamento che non attendo con piacere. Quello che non si può invece vedere sono la mia scoliosi e le emicranie. La mia gamba destra è più corta di tre centimetri. Motivo per cui la mia scarpa destra ha sempre un tacco più alto. Da bambina sono stata spesso presa in giro. A volte mi sentivo sola, soprattutto in ospedale. Ma avevo amici molto gentili con me, così come mio fratello maggiore e i miei genitori. Loro mi hanno aiutata a sentirmi bene con me stessa e a fare le cose che mi piacciono. Grazie a loro ho avuto una bellissima infanzia. Potevo anche avere la NF1 ma non ero una imbranata! Volevo incontrare altri bambini con la NF1. Mi chiedevo: cos'è la NF1? Devo preoccuparmi? Cosa devo dire agli altri bambini? Come devo reagire quando mi prendono in giro? Quando ero bambina non c'erano libri sulla NF1, così ho scritto questo libricino proprio per voi. La prima parte è la storia di Riccardo e Michele, entrambi con la NF1. La seconda parte spiega cos'è esattamente la Neurofibromatosi di tipo1. Può aiutarvi a parlarne con gli altri, ad esempio con gli amici, i compagni di classe o i vostri nonni. Buon divertimento! Marianne 1 Riccardo... Cuor di Leone! Prefazione 1 Riccardo... Cuor di Leone Riccardo La scuola Bullismo Tamara Il portafoglio Riccardo è ammalato Preoccupazioni Dalla pediatra La psicologa Gli esiti Gli aiuti Pasqua Michele Tante domande Associazione Linfa (Lottiamo insieme per la Neurofibromatosi) Il discorso in classe Giovanna Una ricompensa inattesa È tempo di vacanze! 3 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17 18 20 21 23 24 25 26 Pubblicato da: Neurofibrmatose Vereniging Nederland Stampa: Tripti Prima pubblicazione: Ottobre 2012 Autrice: Marianne de Ranitz-Gobel Illustrazioni: Eveline Mourits Traduzione italiana a cura di Sara Tramontan Cos'è la NF1? 30 Pubblicato in Italia da: associazione Linfa Onlus Note sul testo 40 La consulenza e la revisione scientifica degli aspetti medici del libro sono stati curati da: Dr. R. Oostenbrink, pediatra del ENCORE-NF team, ErasmusMC-Sopia, Rotterdam, e Dr. J. Schrander, pediatra presso il azM, Maastricht, Olanda. 2 3 Riccardo “Riccardo mi passi i fagioli per favore?”. Quando Riccardo passa il piatto al papà fa cadere il suo bicchiere d'acqua. Il bicchiere è salvo ma la tovaglia è fradicia... e anche le patate si sono bagnate. A lui succedono continuamente questi goffi incidenti. Suo padre dice che non importa e asciuga l’acqua col tovagliolo, ma Riccardo si infastidisce ogni volta. Riccardo è un bambino italiano di nove anni. Ha i capelli castano chiari e gli occhi di un marrone-verdognolo. Ha una protuberanza sulla mano destra ed ha macchie marroni sulla pelle delle gambe e delle braccia. Ama indossare la sua maglia di lana rosso fuoco e le sue scarpe da tennis con il velcro. A Riccardo piace tantissimo giocare con il Lego e colleziona qualsiasi cosa abbia a che fare con gli squali. Le pareti della sua camera sono tappezzate di poster. Sullo scaffale sopra il suo letto ci sono 17 figurine di squali che ha collezionato. Alcune sono regali di compleanno, altre le ha comprate in vacanza. Riccardo ha anche dei libri sugli squali. Insomma, è un vero esperto di squali! Ma più di tutto ama il suo gatto Scooter. E Scooter adora più di tutto dormire sul letto di Riccardo. Il fratello di Riccardo si chiama Pietro e ha 12 anni. Ha i capelli rossi come il loro papà. A Pietro in passato hanno dato tantissimi soprannomi a causa dei suoi capelli, ma ora non più. Pietro sa esattamente cosa rispondere quando lo chiamano “pel di carota”. Riccardo vorrebbe essere come Pietro, vorrebbe essere più coraggioso. A volte lo prendono in giro ma lui non sa cosa rispondere e questo lo fa sentire arrabbiato e triste. 4 5 La scuola “Come è andata oggi a scuola?” chiede il papà mentre stanno lavando i piatti. “Ho finito tutti i compiti oggi, la maestra era fiera di me” risponde Riccardo. “Anche io sono fiero di te” dice il papà. E anche Riccardo è un po' orgoglioso di se stesso. Esercitarsi con il papà è stato utile. Riccardo di solito non ama fare esercizio ma suo papà fa dei piccoli disegni accanto alle operazioni e questo rende gli esercizi più divertenti. Il padre di Riccardo lavora in un grande ufficio. Deve assicurarsi che venga pagato lo stipendio in tempo a tutti i dipendenti. Lui deve saper fare i calcoli molto bene. Anche Riccardo vuole lavorare in un grande ufficio quando diventerà grande. Riccardo sta migliorando di continuo in aritmetica. La maestra ha detto che si vede che fa molta pratica. Ma Riccardo ha sempre difficoltà a fare le operazioni e ha sempre bisogno di aiuto. Ora i piatti sono lavati. Altri due piatti della cena e una pentola e poi Riccardo può guardare la TV. Oggi c'è “Paperissima” che a lui piace un sacco! Riccardo asciuga velocemente le ultime posate. 6 Bullismo Oggi Riccardo è andato con la sua classe ad uno spettacolo teatrale sul bullismo. Sono andati a teatro in pullman. Per Riccardo era la prima volta a teatro! Le poltroncine erano ricoperte di una stoffa rossa e soffice. C'erano classi anche di altre scuole. Lo spettacolo parlava del bullismo e di come si sentono i bambini vittime di bulli. In seguito ne hanno parlato in classe: lo spettacolo li aveva molto colpiti. I compagni di Riccardo a volte non capiscono perché lui sia così maldestro. Qualche volta è stato preso in giro anche per la protuberanza che ha sulla mano e per le macchie marroni sulle sue braccia e sulle gambe, motivo per cui non ama indossare pantaloni corti. Amir, invece, viene preso in giro per i suoi occhiali e Luigi perché è sovrappeso: loro odiano essere sbeffeggiati. Il teatro ha aiutato a far capire agli altri bambini come ci si sente ad essere oggetto di scherno. Hanno promesso a Riccardo, Amir e Luigi che saranno più gentili con loro. Tamara invece è sempre stata gentile con Riccardo e a lui piace giocare con lei... ne è anche un po' innamorato. Tamara ha dei bellissimi capelli neri e lunghi e gli occhi blu. Domani devono incontrarsi per giocare assieme e Riccardo non sta più nella pelle! 7 Tamara Sono le tre meno un quarto e Riccardo sta sognando ad occhi aperti, non sente neanche più l'insegnante. Oggi andrà a casa di Tamara dopo la scuola. Tamara ha due conigli in gabbia che si chiamano Zip e Zap. Sono di una razza speciale: sono enormi e miti. Quando Riccardo va a farle visita gli è concesso accarezzarli sulle orecchie. Sono grandi quasi quanto il suo gatto Scooter! Improvvisamente Riccardo viene svegliato di soprassalto: “Riccardo, stai ascoltando? Hai finito il tuo compito?”. Nella sua mente lui era già a casa di Tamara. Andare lì è così divertente! Ancora quindici minuti e la scuola sarà finita. Torna velocemente sul suo compito e lo termina appena in tempo. Riordina il banco. Suona la campanella e lui e Tamara si dirigono a piedi a casa di lei. La mamma di Tamara ha preparato per loro limonata e biscotti! Chiede loro di fare una commissione per lei: vuole cucinare le frittelle per cena ma ha finito le uova. Il supermercato è proprio dietro l'angolo, così ci vanno a piedi. Vicino all'entrata del supermercato ci sono molte bici parcheggiate, è piuttosto affollato. All'improvviso Riccardo nota qualcosa per terra ed esclama: “Guarda! C'è qualcosa per terra tra le bici”. 8 Il portafoglio “Tamara, guarda, un portafoglio!” dice Riccardo, e lo raccoglie. Si guardano attorno. Di chi potrebbe essere? Ci saranno dei soldi dentro? Lo aprono. Dentro ci sono delle carte di credito e alcune foto di bambini. E molte banconote! Cosa bisogna fare? Si deve portare alla polizia? Alla fine decidono infine di portarlo allo sportello del servizio clienti all'interno del supermercato. C'è una lunga fila allo sportello. Quando arriva il loro turno Riccardo spiega che ha trovato un portafoglio. “Che bravo ragazzo! Faremo subito un annuncio all'interfono” dice la signora allo sportello. E così annuncia: “Posso avere la vostra attenzione per cortesia? È stato trovato un portafoglio vicino alla rastrelliera per le biciclette. Il proprietario è pregato di rivolgersi allo sportello del servizio clienti”. La signora chiede a Riccardo il suo nome e l'indirizzo, poi i due si avviano verso casa di Tamara. Improvvisamente Tamara si blocca: “Abbiamo dimenticato le uova!”. È proprio vero, se ne sono dimenticati! Così tornano di nuovo al supermercato... Quando finalmente rientrano a casa la mamma di Tamara dice: “Ci avete messo un sacco di tempo!”. Riccardo e Tamara raccontano quanto è accaduto: è proprio una gran storia! La mamma di Tamara dice a Riccardo che può restare per cena e che ha già avvisato sua madre. Le frittelle sono squisite, Riccardo se ne è mangiate tre: una al miele, una salata al formaggio, e una all'uvetta. Dopo cena Tamara e il papà portano a casa Riccardo: “Ciao Tamara!”. “Ciao Riccardo”. 9 Riccardo è ammalato Oggi Riccardo ha mal di testa, ha spesso questo disturbo. È rimasto a casa tutto il giorno. Non se la sente di mangiare, nemmeno i suoi biscotti preferiti. Se ne sta sul divano, rannicchiato sotto le coperte. In questo modo può sentire la mamma che si muove in casa e gli sembra che stia sempre con lui. Quando invece la mamma deve uscire per andare al lavoro, viene a fargli compagnia il nonno. A Riccardo piace tantissimo stare con lui. Però preferirebbe comunque andare a scuola: è molto meglio la scuola del mal di testa. Però oggi c'è educazione fisica, e Riccardo la odia. I ragazzi tirano sempre il pallone fortissimo e le ragazze si muovono agilmente. A volte devono oscillare sugli anelli e arrampicarsi alla fune. Per Riccardo è difficilissimo. Spera che l'insegnante faccia fare oggi la fune e gli anelli, così li avrà scampati! 10 Preoccupazioni Riccardo sta molto meglio ma i suoi genitori e l'insegnante sono preoccupati per lui. Ha spesso mal di testa. A scuola ha problemi con l'aritmetica e fatica a concentrarsi, tanto che spesso non riesce a seguire le spiegazioni. Ma lui non è affatto stupido! E poi, perché è così goffo e impacciato? L'insegnante sa che non gli piace fare ginnastica… ma i suoi genitori hanno notato che è impacciato anche a casa: sbatte spesso contro gli oggetti. E cosa sono tutte quelle macchie marroni sulla pelle e il rigonfiamento sulla mano? Bisogna proprio andare dal pediatra. Il medico ascolta tutto attentamente e poi esamina Riccardo dalla testa ai piedi. Non sa dire cosa siano quelle macchie e quella protuberanza e li informa che dovranno portarlo in ospedale. Così scrive una nota indirizzata alla pediatra dell’ospedale ed una alla psicologa, per via delle preoccupazioni che ha manifestato l'insegnante. 11 Dalla Pediatra Cinque settimane più tardi Riccardo ha un appuntamento con la pediatra in ospedale. Deve spogliarsi del tutto, resta solo con i boxer. Viene esaminato: la dottoressa osserva attentamente la protuberanza sulla mano e le macchie marroni. Nota anche che Riccardo ha delle lentiggini sotto le ascelle e all'inguine. Poi osserva bene il colore degli occhi. Sembra che abbia delle piccole lentiggini nell'iride, la parte colorata dell'occhio. Così chiede un consulto ad un oculista. Infine la pediatra esamina la schiena perché ritiene che sia un po' curva. Dice a Riccardo che deve farsi i raggi alla schiena. Ai raggi-x si possono vedere chiaramente le ossa e la spina dorsale. I raggi vengono fatti in una stanza separata e l'assistente di laboratorio indossa uno speciale camice di protezione: è indispensabile per i raggi-x. Riccardo deve stare in piedi di fronte ad una specie di mobiletto e trattenere il respiro per alcuni secondi finché vengono irradiati i raggi-x. Ma non fa assolutamente male. La pediatra fa un sacco di domande ai genitori, per un tempo che a Riccardo sembra infinito. Alla fine gli viene preso un campione di sangue e poi può finalmente tornarsene a casa. 12 13 La psicologa Una psicologa è venuta a trovare Riccardo a scuola. È molto gentile. È venuta un paio di volte, di mattina. I genitori hanno detto a Riccardo che potrebbe dover cambiare classe, ma lui non vuole affatto! Vuole restare nella classe di Tamara. La psicologa gli dice che può prendersi il tempo che vuole per eseguire i test che gli affida. Riccardo deve fare delle operazioni e dei test sul linguaggio. Deve anche fare dei puzzle, che a lui piacciono tantissimo, e poi dei disegni. Alcuni compiti richiesti sono molto semplici, altri abbastanza difficili. Riccardo ha fatto del suo meglio: ben fatto, Riccardo! Per finire, fa una chiacchierata con la psicologa. Può raccontarle le cose che gli piacciono a scuola e quelle che non gli piacciono e chi sono i compagni di gioco preferiti. Presto avrà anche gli esiti di tutti i test fatti in ospedale. Gli esiti Oggi Riccardo ha avuto gli esiti di tutti i test. La pediatra gli ha detto che ha la Neurofibromatosi di tipo1. È un termine molto difficile! La pediatra ripete: “NEU-RO-FI-BRO-MA-TO-SI. Possiamo Chiamarla NF1, è più facile” aggiunge. “La protuberanza sulla tua mano così come tutte le macchie e le lentiggini sono causate dalla NF1. Più avanti potrai averne di più di quelle protuberanze, sono chiamate neurofibromi. E la NF1 ti rende un po' impacciato nei movimenti”, spiega la dottoressa. Riccardo si sente un po' più sollevato: non sopporta di essere a volte così goffo. Poi guardano assieme le lastre della schiena: “Se osservi da vicino, puoi vedere che la tua colonna vertebrale ha una forma ad ESSE. Si chiama scoliosi. Puoi anche notare che le ossa delle tue gambe non hanno la stessa lunghezza: la tua gamba sinistra è più corta. “Anche questo è causato dalla NF1” aggiunge la dottoressa. Riccardo può misurarsi le gambe da solo con un metro a nastro. La pediatra spiega che è nato con la NF1. Di solito non si può diagnosticare alla nascita, e così è stato per Riccardo. “Quando starò meglio?” chiede Riccardo. “La NF1 non si può curare. Quello che possiamo fare è aiutarti a far fronte a tutti i sintomi”, risponde la pediatra. Questa notizia è un vero trauma per Riccardo e i suoi genitori. Starà bene Riccardo? E chi lo aiuterà a far fronte a tutto questo? E come? 14 15 Gli aiuti La pediatra spiega: “Nel nostro ospedale c'è un’equipe speciale per la NF1: una cosa inusuale. Io stessa faccio parte dell’equipe assieme ad un neurologo infantile, un oculista e un ortopedico. Una volta l'anno dovrai venire da noi per un controllo generale”. È presente all'incontro anche l'ortopedico e anche lui ha molte cose da spiegare a Riccardo: “Io sono uno specialista delle ossa e dello scheletro. Terrò sotto controllo la tua schiena, le gambe e la tua crescita in generale. Farò altri raggi se necessario. È fondamentale che tu metta un rialzo sotto la scarpa sinistra, così le tue gambe saranno lunghe uguali e la schiena sarà meno curva. La fisioterapia ti può essere di aiuto: imparerai moltissimi giochi ed esercizi per la schiena. Sarai meno impacciato e avrai meno mal di schiena”. Sono tante informazioni, ma Riccardo adesso capisce bene perché non è bravo in educazione fisica. È un bene avere degli aiuti. È presente anche la psicologa all'incontro. Riferisce che Riccardo ha difficoltà a concentrarsi e che ha problemi con alcune materie, soprattutto con le operazioni aritmetiche. Ma questo Riccardo già lo sapeva. Quello che non sapeva è che il suo problema è causato dalla NF1. A scuola avrà quindi un aiuto extra di una insegnante speciale. Riccardo e i genitori prendono un appuntamento con l'equipe di medici per tornare a breve termine. Hanno ancora molte domande in testa. Hanno preso degli opuscoli che parlano della NF1, da leggere a casa. C'è anche un opuscolo dell’associazione Linfa (Lottiamo insieme per la Neurofibromatosi). 16 Pasqua Lo scorso week-end era Pasqua. È stato divertente. Riccardo e Pietro hanno decorato cinque uova ciascuno e il papà le ha nascoste in giardino. Riccardo ha trovato 6 uova e Pietro 4. Riccardo era contento di avere qualcosa da fare. Gli è sembrato quasi che lui e i suoi genitori si fossero dimenticati della NF1. I suoi genitori stanno leggendo tantissimo al riguardo… Ma Riccardo sarà sempre Riccardo! Oggi non c'è scuola e Riccardo ha un appuntamento con Tamara per giocare assieme. La madre di Tamara vuole sapere tutto sulla visita in ospedale. Riccardo non sa cosa dire: “Era un nome difficilissimo... la dottoressa ha detto che possiamo chiamarla NF1”. La madre di Tamara è sorpresa. “È quello che hanno anche il nostro vicino e suo figlio” dice. E Tamara chiede: “Riccardo ha la stessa cosa di Michele? Ma Riccardo non ha lo stesso aspetto!”. La mamma di Tamara non sa rispondere a questa domanda. Meglio chiedere a Michele e a suo padre. Vanno a vedere se sono in casa. Il padre di Michele apre la porta d'ingresso. Riccardo si spaventa per l'aspetto del suo viso: è ricoperto di piccole protuberanze. Ha anche una voce buffa, roca. Tamara sembra non notare nulla di strano: è abituata e quindi inizia subito a parlare. “Ma entrate, accomodatevi” - dice il papà di Michele e aggiunge “Tamara, calma, non capisco una parola di quello che stai dicendo... Volete una limonata?”. Quando entrano in salotto Riccardo lancia uno sguardo furtivo a Michele. Tamara non smette di chiacchierare. 17 Michele “Ciao Michele, questo è il mio amico Riccardo e anche lui ha la NF1” esordisce Tamara. Il papà di Michele entra nella stanza portando tre bicchieri di limonata e coglie le ultime parole di Tamara. “Che coincidenza” dice “non ci sono molto persone con la NF1”. Michele biascica un po' le parole, il che rende a volte difficile capire quello che dice. “Verrai nella mia scuola? Forte! Siamo solo in otto bambini in classe. In questo modo il professore ha più tempo per aiutarmi. Lui spiega tutto in modo molto chiaro e ci spiega bene cosa dobbiamo fare. Io vado a scuola in taxi e il tassista è grandioso! Alcuni bambini pensano che io sia stupido. Ma non lo sono! Sono piuttosto intelligente ma mi ci vuole un po' più di tempo per apprendere. Io sono anche ADHD. È difficilissimo per me stare fermo. Sono felice di potermi alzare dalla sedia di tanto in tanto, nella mia vecchia scuola non mi era consentito. E inoltre non si sforzavano un gran che di capirmi. Adesso mi stanno insegnando a parlare in modo più comprensibile”. Michele non si ferma mai per respirare, questo è dovuto al suo disturbo ADHD. 18 Riccardo capisce che questa scuola speciale deve avere evidentemente i suoi vantaggi! A causa della NF1 Michele ha una gamba più corta dell'altra. “Guardate” dice, e si alza il pantalone mostrando la gamba. Riccardo nota una specie di massa sul ginocchio. “Si nota solo quando porto i pantaloni corti” dice Michele. “Di solito la gente non se ne accorge. Non posso flettere bene il ginocchio, perciò faccio fisioterapia e devo nuotare molto. Mi hanno anche operato al ginocchio. Poi non ho potuto nuotare per mesi!”. La mamma e il fratellino di Michele non hanno la NF1. Suo padre sì. Ha piccoli noduli su tutta la faccia e sulle corde vocali, motivo per cui parla con voce rauca. Ma non sembra per niente preoccupato. Scherza sempre. Anche Michele è bravo a raccontare le barzellette: assomiglia a suo padre! 19 Tante domande A Riccardo sono molto simpatici Michele e suo padre ma adesso si fa ancora più domande: avrà anche lui la faccia piena di noduli da grande? Dovrà essere operato? Di certo non è una cosa che si augura! Una volta a casa racconta tutto quello che ha visto e sentito. I suoi genitori però non hanno le risposte a tutte le sue domande. Chiederanno alla pediatra al prossimo appuntamento. Anche Pietro ha molte domande. Per lui è difficile capire cosa non vada nel suo fratellino. I genitori di Riccardo fanno visita a Michele. Il padre di Michele sa molte cose sulla NF1. È un bene parlare con lui. Li invita, se hanno piacere, a partecipare assieme alla giornata dell’Associazione Linfa. In quella occasione potranno conoscere altre persone con la NF1 e la NF2 e le loro famiglie. I medici danno informazioni utili sulla neurofibromatosi e ci sono giochi per i bambini. Le due famiglie decidono così di andarci assieme. L’associazione Linfa Nella giornata di Linfa Riccardo, Pietro e i genitori incontrano moltissime persone. È subito evidente che nessuna persona con la NF1 è uguale ad un'altra. Sono tutti gentili e normali. I genitori di Riccardo conoscono anche persone con la NF2: sono sordi o hanno problemi di udito, quindi hanno sintomi totalmente diversi. Ci sono persone con la NF1 che devono farsi visitare a scadenze regolari. Altri hanno subito molte operazioni. Ma ci sono altre persone che non hanno nessun sintomo visibile. E ci sono persone con la NF1 che non hanno proprio nessun sintomo! Riccardo trova tutto questo difficile da capire. Ha notato che ogni persona affronta la questione del proprio aspetto in modo diverso. Deve dire agli estranei di avere la NF1 oppure no? È solo una scelta individuale. Ognuno deve fare quello che va bene per se stesso. Uno dei bambini che Riccardo ha conosciuto - Alberto gli ha raccontato che lui dice sempre che “è nato così”. Ha un aspetto un po' insolito, così come quelli che nascono con delle orecchie buffe o i piedi enormi. Il che è vero, naturalmente. Anche Riccardo... “è nato così”. Ma se si decide di dire alla gente di avere la NF1 è bene sapere cosa dire. I genitori di Riccardo hanno raccolto molte nuove informazioni e Riccardo e Pietro hanno giocato a Bingo e guardato un film. Pietro non era l'unico fratello, c'erano molti fratelli e sorelle. Altri bambini hanno raccontato di avere parlato a scuola della NF1: è quello che ha deciso di fare anche Riccardo! E Michele è desideroso di aiutarlo in questo progetto: grandioso! 20 21 Il discorso in classe È arrivato il giorno. Riccardo è terribilmente nervoso. È sveglio dalle cinque e mezza del mattino! Oggi parlerà alla sua classe! La mamma lo porta a scuola. L'insegnante ha accettato che inizi subito lui a parlare, e sua mamma può restare. Quindi Riccardo inizia. Va alla grande, ma d'altronde si è preparato bene: ha anche portato con sé un poster sulla NF1. Il suo discorso è durato mezz’ora. Gli altri bambini sono stati degli eccellenti ascoltatori e hanno fatto molte domande dopo il suo intervento. Anche la mamma, che era presente, ha aiutato a rispondere a tutte le domande. Riccardo è diventato tutto rosso in faccia! È felice e orgoglioso di sé! Adesso i compagni lo capiscono meglio. Questo, per lui, è fantastico! Per il resto della giornata a scuola non riesce più a stare attento... ma va bene così... ha già fatto un ottimo lavoro! L'insegnante inizia la lezione di storia e parla dell'epoca della Cavalleria, di Riccardo Cuor di Leone... audace e coraggioso...” come il nostro Riccardo!” aggiunge. 22 23 Giovanna È quasi estate ed è una bellissima giornata. “Mamma, Tamara può venire a giocare da me? Ti prego, ti prego…”. Riccardo inciampa mentre sta attraversando il cancello della scuola: un laccio della scarpa si è sciolto, ed ha dimenticato di chiudere la cerniera della cartella. Nel frattempo Tamara li ha raggiunti. “Ciao amore” - risponde la mamma - “Non oggi, hai un appuntamento con Giovanna”. Giovanna è la sua fisioterapista. “Che peccato!” commentano Riccardo e Tamara. “Facciamo domani” aggiunge la madre di Riccardo. Bene, hanno fissato per domani. Riccardo saluta con la mano Tamara e sale in macchina. È sempre abbastanza divertente andare da Giovanna. È molto simpatica e si inventa ogni volta nuovi giochi per rendere gli esercizi più divertenti. L'ultima volta doveva tenere in equilibrio un libro sulla testa. Anche Giovanna ha partecipato al gioco. Riccardo è riuscito a camminare su e giù per la stanza tre volte senza far cadere il libro. La sua schiena va già molto meglio e si sente più coraggioso alle lezioni di educazione fisica. Il suo tacco sinistro adesso è un po' più alto del destro. Arrivati a casa di Giovanna, Riccardo scende dalla macchina. Mentre fa la sua terapia sua madre va a fare spese. “Ciao Riccardo, ci vediamo dopo!”. 24 Una ricompensa inattesa Oggi Tamara torna a casa da scuola con Riccardo, come avevano concordato ieri. “Vediamo se Michele è a casa?” chiede Riccardo. “Dai, giochiamo a travestirci! Il nonno e la nonna mi hanno dato molti loro vecchi vestiti”. Tamara la trova una buona idea. Michele è a casa ed è felice di unirsi a loro per giocare. Passano tutto il pomeriggio in mansarda giocando a travestirsi: è strano pensare che il nonno e la nonna indossassero davvero quegli abiti! Hanno anche costruito delle tende con coperte e vecchie lenzuola. Alle cinque Tamara e Michele tornano a casa. Quando Riccardo entra in salotto vede una signora che non aveva mai visto prima. Non aveva sentito suonare il campanello di casa. “Sono la signora Bianchi. Ho saputo che hai trovato il mio portafoglio con tutte le carte di credito, le foto dei miei nipotini e ovviamente i soldi! Sono così contenta di averlo ritrovato! Pensavo me lo avessero rubato, invece deve essermi accidentalmente caduto!”. Riccardo è arrossito. Si era completamente dimenticato di aver trovato un portafoglio. Sono successe così tante cose ultimamente... La signora ha avuto il suo indirizzo dalla cassiera del supermercato. “Voglio ringraziarti.” - dice - “Mio marito lavora allo Zoo, all'acquario marino. Vorresti andarci con lui un giorno?”. Sì, ovviamente Riccardo vuole andarci! Ci sono gli squali all'acquario! Si accordano per andarci un giorno durante le vacanze estive. Riccardo non vede l'ora! 25 È tempo di vacanze! Sono arrivate le vacanze estive! Dopo le vacanze Riccardo ha un altro appuntamento con l'equipe di medici per la NF1. Adesso sa cosa lo aspetta e capisce meglio cos'è la NF1. Non è poi così divertente avere la NF1, qualche volta è proprio una seccatura! Ma Riccardo ha il supporto dei suoi genitori, di suo fratello, di Tamara e Michele, delle insegnanti e di Giovanna. Ha un sacco di gente che lo aiuta! Giovanna e la maestra di sostegno continueranno a seguirlo anche dopo le vacanze. La sua maestra di sostegno lo aiuta molto a scuola. È presente due volte a settimana, e Riccardo è molto migliorato. Gli ha anche comprato degli adesivi di squali apposta per lui. Ne attacca uno ogni volta che termina i compiti ed è stato così bravo che hanno già finito tutti gli adesivi! E poi Riccardo ha passato la sua giornata all'acquario, come promesso, assieme al marito della signora Bianchi che gli ha spiegato un sacco di cose sui pesci che hanno visto. Riccardo ha anche avuto il permesso di dargli da mangiare, persino agli squali! È stato il giorno più bello della sua vita! Ha anche giocato molto all'aperto. Rimangono altre due settimane di vacanze. Tamara starà dai suoi nonni, e Riccardo? Lui andrà in campeggio in Austria per due settimane. C'è una piscina al campeggio e ha intenzione di farsi delle belle nuotate! Indosserà il suo costume da bagno: ma non c'è problema, lui è coraggioso. È Riccardo... Cuor di Leone! 26 27 Cos'è la NF1? 30 Cos'è la NF1 NF1 31 Il tuo corpo e la NF1 31 Sintomi esterni Sei o più macchie caffellatte Lentiggini sotto le ascelle e all'inguine Noduli di Lisch Difetti ossei e scheletrici Due o più neurofibromi 32 Sintomi interni Problemi cognitivi ADHD Competenze sociali Autismo Motricità Linguaggio Emicrania Sonno e senso di stanchezza 34 34 34 35 35 35 35 36 Ereditarietà ed NF1 Vita familiare Te stesso Associazione Linfa 36 37 38 38 32 32 32 32 32 36 NF è l'abbreviazione di Neurofibromatosi, che è una termine lungo e difficile! Si pronuncia NEU-RO-FI-BRO-MA-TO-SI, ecco perché di solito la gente la chiama NF, è più semplice. Ci sono due tipi di NF: NF1 e NF2. Questo opuscolo riguarda la NF1. Una persona su 3000 ha la NF1. Immagina una scuola con 100 classi di 30 alunni ciascuna: uno solo degli alunni avrà la NF1. Oppure immagina uno di quei distributori pieni di noccioline rivestite di cioccolato e zucchero colorato: ecco, una sola nocciolina avrà la NF1. Molte persone non sanno cosa sia la NF1. Questo libretto lo spiega. Il tuo corpo e la NF1 Neurofibromatosi è un termine composto da due parole: “neuro” e “fibroma”. Un neurofibroma è un nodulo o tumore che si sviluppa intorno ai nervi (“neuro”) ed è formato anche da cellule e fibre di tessuto connettivo (“fibroma”). I neurofibromi possono svilupparsi e crescere di dimensioni. Il tuo corpo è costituito da un numero incalcolabile di cellule, solo che questi mattoncini sono così piccoli che non si possono vedere ad occhio nudo. Le cellule contengono un libretto di istruzioni, il DNA, che è responsabile del tuo aspetto (stabilisce ad esempio il colore dei tuoi capelli o la tua altezza). Ogni tua cellula ha lo stesso libretto di istruzioni, che è diverso da quello di tutte le altre persone. Per questo tu sei unico! Nelle persone con NF1 questo libretto di istruzioni è leggermente diverso: ha avuto una mutazione (un cambiamento). I medici non conoscono nessuna medicina in grado di correggere queste mutazioni. Pertanto la NF1 non è curabile. La NF1 non ti fa sentire ammalato come l'influenza o una gamba rotta ma, ugualmente, può causare alcuni sintomi. Molti di questi possono essere curati con successo. Il tuo medico dovrà seguirti regolarmente e controllare ogni tipo di cambiamento. Ma allora, che sintomi causa la NF1? 31 Sintomi esterni Le persone malate di NF1 hanno alcuni sintomi fisici (segni all'esterno del corpo). Il tuo medico analizzerà questi sintomi per capire se hai la NF1: farà cioè una diagnosi. Per avere una diagnosi di NF1 devi avere due o più dei sintomi tipici, che sono: Sei o più macchie cafè-au-lait Sono dette macchie cafè-au-lait (che si pronuncia caffè o-lè) che in francese significa caffè e latte. Il caffellatte è marrone chiaro e le macchie cafè-au-lait sono proprio marroni chiare. La macchie sono di grandezza differente e possono misurare anche 6 centimetri. Possono comparire in qualsiasi zona del tuo corpo. Lentiggini sotto le ascelle e all'inguine Oltre alle macchie caffellatte puoi avere dei raggruppamenti di lentiggini sulle ascelle o all'inguine. Il medico che esamina le macchie e le lentiggini è un pediatra (un dottore speciale per i bambini) o un dermatologo (un dottore che conosce tutto della nostra pelle). Noduli di Lisch I noduli di Lisch sono piccole macchioline marroni all'interno dell'iride (la parte centrale colorata dell'occhio). Il medico che ti visita gli occhi si chiama oculista. Difetti ossei e scheletrici Il tuo scheletro e le ossa possono avere una conformazione diversa dalla norma. La testa di solito è più larga di quella degli altri bambini e di solito non sei alto quanto i compagni di classe. 32 Il tuo torace può sembrare ammaccato (incavo) e le cavità degli occhi possono avere una forma anomala. A volte una gamba o un braccio può essere un po' più corto dell'altro. Se hai la scoliosi la spina dorsale è storta. Con i raggi potrai vedere che è cresciuta con una curva ad ESSE. Il medico che ti visita la schiena e le ossa si chiama ortopedico. È, quindi, piuttosto probabile che tu abbia alcuni di questi sintomi o più di uno. Due o più neurofibromi I neurofibromi sono tumori benigni dei nervi. I “tumori” sono delle masse e “benigni” significa che dopo un po’ non crescono più. I nervi sono come dei piccoli cavi elettrici che scorrono dal cervello lungo tutto il corpo. Il cervello funziona come un computer: ci rende possibile pensare e ricordare. Il cervello invia qualsiasi tipo di informazione in entrata e in uscita tramite i nervi rendendo possibile vedere, sentire, toccare, annusare e gustare, ma anche muoversi e avere il cuore che batte. I nervi scorrono fino alla punta delle dita e dei piedi così come in tutti gli organi interni come ad esempio lo stomaco e l'intestino. Poiché i nervi scorrono in tutto il nostro corpo, anche i neurofibromi possono svilupparsi in qualsiasi punto del corpo. L'oculista controllerà ogni anno i tuoi occhi. In questo modo potrà verificare che non si formi un neurofibroma sulla via ottica (i nervi dietro all'occhio). Questo tipo di neurofibroma si chiama “glioma del nervo ottico”. Se improvvisamente inizi a vederci male, devi farti subito controllare gli occhi da un oculista. I neurofibromi possono crescere tanto esternamente (neurofibromi cutanei) quanto internamente (neurofibromi sub-cutanei) al tuo corpo. I medici non possono prevedere dove e quando si formerà un neurofibroma. Puoi quindi svilupparne di nuovi o, a volte, quelli già presenti possono ingrandirsi. I bambini di solito non hanno ancora molti neurofibromi. La maggior parte di essi si manifestano durante la pubertà. Il numero totale di neurofibromi, dove si formano e quanto si sviluppano è variabile da persona a persona. Il medico che esamina i neurofibromi di solito è un pediatra o un dermatologo. Se necessario, il medico può farti fare dei raggi speciali che si chiamano risonanza magnetica per analizzare i neurofibromi all'interno del corpo. Quando un neurofibroma ti dà fastidio, è doloroso o molto brutto a volte è possibile rimuoverlo con un'operazione chirurgica. Non dimenticate: per avere una diagnosi di NF1 non è necessario che abbiate anche voi tutti i sintomi descritti qui. Ogni persona con la NF1 è diversa dall’altra! Nella nostra storia Riccardo ha un neurofibroma sulla mano e Michele sulla gamba. Il papà di Michele ha diversi neurofibromi sul viso e sulle corde vocali. Quando i neurofibromi si sviluppano in zone visibili è possibile che le altre persone ti chiedano cos’hai o possano fare commenti. Questo può farti sentire a disagio. Quando i neurofibromi si sviluppano nelle parti interne del corpo sono invisibili ma talvolta altrettanto sgradevoli perché causano dolore. Quando un neurofibroma inizia a crescere velocemente, o se senti un dolore improvviso all'interno del corpo devi subito fare un controllo medico. 33 Sintomi interni La NF1 può causare problemi che non sono visibili esteriormente ma possono creare comunque un vero disagio. Alcuni sono elencati di seguito: È importante capire - assieme ai tuoi genitori, alla pediatra e alla scuola - il tipo di aiuto che va meglio per te e che ti possa rendere più felice. Problemi cognitivi ADHD • • • • • • • • Hai qualche problema a scuola con le operazioni? Ti capita di non riuscire sempre ad esprimerti in modo appropriato? Fai fatica ad afferrare la palla quando te la tirano? Fai fatica a capire quando è sicuro attraversare la strada? I problemi cognitivi riguardano il modo in cui riesci ad apprendere nuove conoscenze. Li noti per lo più a scuola, a volte anche a casa o quando giochi con gli amici. Puoi avere difficoltà ad eseguire le operazioni aritmetiche o a capirne la spiegazione. Altri bambini hanno problemi in grammatica e ortografia: di solito non leggono e scrivono tanto bene. Per loro è difficile capire le parole ma anche fare le costruzioni col Lego, disegnare e fare i puzzle. Tutto ciò ti suona familiare? Se hai problemi ad apprendere o a memorizzare puoi essere aiutato. Ci sono molte possibilità di aiuti. Alcune scuole offrono un supporto extra: c'è ad esempio una insegnante di sostegno che viene a scuola ad aiutarti per alcune ore alla settimana. 34 Ti distrai facilmente? Perdi spesso le tue cose? Sogni spesso ad occhi aperti? Lasci i tuoi compiti incompleti? Se è così, significa che hai difficoltà a concentrarti. Molti ragazzi con la NF1 sono così. Se sei spesso sovreccitato, hai difficoltà a stare seduto e fermo o ad aspettare il tuo turno, potresti avere l'ADHD, che vuol dire proprio stare poco attenti e muoversi in continuazione o, come dicono i medici, deficit di attenzione e iperattività. Difficoltà di concentrazione e ADHD sono molto comuni nei pazienti con NF1. Un pediatra, uno psicologo o uno psichiatra possono aiutarti. Saranno in grado di capire se hai la ADHD e quindi potranno darti un aiuto appropriato. Potrebbero anche darti delle medicine se necessario. Con gli amici Può essere difficile per te capire gli altri bambini. • • • Sai capire la differenza tra uno scherzo e qualcosa detto seriamente? Sai quando ti è permesso prendere parte ad un gioco? Come lo chiedi? A volte chiederlo non è una cosa facile da fare. Se sei vittima di bullismo puoi non sapere cosa dire o cosa fare. Se non capisci tanto bene gli altri puoi sentirti triste e solo, così come se sono gli altri a non capire te. A volte può sembrarti più divertente giocare con i bambini più piccoli. Ci sono un sacco di terapie divertenti per i bambini che hanno difficoltà a fare amicizia. Ti insegnano, assieme ad altri bambini come te, come affrontare queste situazioni difficili. In altre parole: ti insegnano delle competenze sociali. Autismo Alcuni bambini con la NF1 mostrano degli aspetti autistici. Hanno sempre problemi a capire cosa intendono o provano le altre persone. Non amano nessun tipo di sorpresa. Le persone autistiche di solito non gradiscono la gente che non conoscono. Si sentono meglio quando ci sono regole ben definite. Hanno bisogno di sapere in anticipo quello che succederà. Uno psicologo o psichiatra potrà esaminare eventuali segni di autismo e potrà quindi esserti di aiuto. Motricità • • • Urti spesso degli oggetti o inciampi più spesso rispetto ai tuoi compagni? Sai esattamente cosa devi fare ma non ci riesci? Tutto questo ti fa sentire goffo? I bambini con la NF1 spesso non sono bravi negli sport. L'educazione fisica, i giochi con il pallone, giocare in un campo da gioco possono rappresentare un problema. La ragione può essere dovuta al fatto che non si muovono agilmente come gli altri. Oppure può essere che tu sia bravo negli sport ma non altrettanto a scrivere l'alfabeto, a tenere in mano la penna o a ritagliare le figure. La fisioterapia o la terapia occupazionale possono aiutarti a migliorare tutti questi aspetti. Linguaggio • • • Quando parli, la tua voce ha un suono nasale? Le parole ti vengono diverse da come intendevi dirle? Hai mai incontrato un logopedista? Un logopedista ti aiuta a pronunciare correttamente le parole. Questo infatti può essere problematico per chi soffre di NF1. 35 Neurofibromatosi ed ereditarietà Emicrania Gran parte delle persone con NF1 soffrono di emicrania, ma i medici non ne conoscono il motivo. I neurologi sono specializzati nello studio del cervello e delle emicranie e sono quindi indicati ad aiutarti così come il medico generico o il pediatra. Se necessario, prescriveranno dei farmaci. Sonno e senso di stanchezza Quando vai a letto ti ci vuole molto tempo per addormentarti: questo capita a molti bambini con la NF1, anche se non è chiaro perché succeda. Se diventa una situazione pesante, il pediatra può prescrivere delle medicine che aiutano a conciliare il sonno. Se ti senti sempre stanco, può essere il risultato del fatto che dormi male. Alcuni malati di NF1 hanno però una stanchezza costante, anche se hanno riposato bene. Avrai sentito dire spesso “assomigli a tua mamma o a tuo papà”. L'aspetto infatti è una cosa che si può ereditare dai genitori. Ogni figlio eredita alcune caratteristiche dai genitori: sia dell'aspetto che del comportamento. La madre e il padre passano ciascuno metà del loro libretto di istruzioni, il DNA, al figlio. Se uno dei due ha la NF1 il figlio può facilmente ereditarla. Le probabilità sono del 50%, le stesse che ci sono di nascere maschio o femmina. Ad esempio, il padre di Michele ha la NF1 e così anche Michele, che l’ha ricevuta dal papà, mentre il fratello non ce l’ha. A volte capita che né il padre né la madre abbiano la NF1, ma ce l'ha il figlio. Questa è chiamata “nuova mutazione”: “mutazione” significa cambiamento. C'è un cambiamento nuovo inaspettato al DNA, che lo rende diverso da quello di mamma e papà. I genitori di Riccardo non hanno la NF1, quindi Riccardo ha avuto una nuova mutazione. La probabilità che capiti a maschi e femmine è la stessa. La vita familiare Se hai un fratello o una sorella con la NF1 come te, sarebbe bene parlarne assieme. Puoi parlarne, ovviamente, anche se loro non ce l'hanno. • • • • • • Parli in casa della NF1? Come reagisci alle domande e ai commenti delle altre persone? Com'è avere la NF1? Cosa possono raccontare di te agli altri, i tuoi fratelli o i tuoi genitori? E tu cosa vuoi raccontare di te alle altre persone? Sei preoccupato per te stesso a volte? I tuoi compagni di classe, gli amici e i parenti potrebbero farti domande sulla NF1 o su come ti senti: puoi fargli leggere questo libretto. Può aiutarli a capire meglio cosa ti sta succedendo. Se hai la NF1 hai bisogno di più supporti e attenzioni. Ad esempio, devi andare in ospedale o fare fisioterapia più spesso di quanto capiti ai tuoi coetanei. Non è colpa tua e non devi sentirti in colpa per questo. Se i tuoi fratelli non hanno la NF1, è necessario spiegare bene loro di cosa si tratta. Possono sentirsi malissimo per il fatto che tu ce l'abbia. I tuoi genitori possono aiutarti a spiegare. Così sarà chiaro perché devi fare tanti controlli medici e perché a volte hai bisogno di cure speciali. Sembrerà che la tua vita familiare sia strana, anormale... ma cos'è dopotutto la normalità? Se ti è difficile parlare con i tuoi fratelli, puoi farlo con qualcun altro come ad esempio i tuoi genitori, con qualcuno a scuola o qualcuno di cui ti fidi. 36 37 Te stesso È importantissimo ricordare che puoi avere una vita lunga e felice anche con la NF1. Puoi avere tanti cari amici e diventare esperto di qualsiasi cosa. L'importante è capire cosa ti piace fare: sei bravo a cantare, recitare, dipingere o nuotare? Sei bravo a prenderti cura degli animali? Ogni persona con la NF1 è diversa e pertanto UNICA. Hai le tue qualità personali. Il tuo DNA è eccezionale e non contiene solo la NF1, ma anche tutte le altre tue qualità e capacità! 38 Linfa L'associazione Linfa Onlus è nata nel 1993 ed è formata da persone con la Neurofibromatosi, sia la NF1 che la NF2, dai loro familiari, dai loro medici e da tutti coloro che desiderano contribuire allo sviluppo delle conoscenze e della ricerca sulle Neurofibromatosi. L'associazione si occupa di: • Promuovere la ricerca scientifica, che è l’unico mezzo per trovare cure per la Neurofibromatosi. A questo scopo Linfa finanzia progetti di ricerca di scienziati che lavorano sulla NF e borse di studio per medici o biologi che si occupano del trattamento e della diagnosi dei pazienti NF. • Sostenere i malati e i loro familiari per migliorare la qualità della loro vita fornendo loro informazioni dettagliate sulla malattia e sulle problematiche ad essa associate e creando occasioni di confronto e socializzazione. • Sostenere un percorso di valutazione neuropsicologica seguito da intervento logopedico riabilitativo con personale altamente specializzato del prestigioso Centro di Foniatria di Padova per aiutare i piccoli pazienti NF a superare i loro problemi di linguaggio, cognitivi, di apprendimento e di attenzione. • Diffondere la conoscenza della malattia per sensibilizzare l'opinione pubblica realizzando eventi sul territorio e pubblicando materiale informativo. Linfa inoltre fa un’assemblea annuale nella quale sono invitati medici e ricercatori che si occupano di NF per avere aggiornamenti sulle ultime scoperte della ricerca e sui protocolli di trattamento. Per qualsiasi informazione e approfondimento puoi collegarti al sito: http://www.associazionelinfa.it/v2/ sul quale potrai scaricare gratuitamente questo libro e altro materiale informativo, o visitare la pagina facebook Linfaneurofibromatosi. Puoi inoltre usufruire dei servizi messi a disposizione dalla nostra associazione: PRONTOLINFA: chiama il 329 0348424 il martedì tutto il giorno e il giovedì pomeriggio. Questo servizio fornisce informazioni generali sugli aspetti di vita quotidiana (non medici) della malattia. LINFALINE: Telefono Amico a cui rivolgersi per avere informazioni sulla NF. Un medico è a disposizione il martedì pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30 al numero: 049 8213513 Se vuoi sostenere le attività di Linfa puoi fare un bonifico bancario sul seguente conto: IT 49P 06225 12156 1000 0000 2401 CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO, filiale di VIA UMBERTO I - PADOVA o fare una donazione via Conto Corrente Postale, numero di conto n. 15346315 Puoi infine scegliere di destinare il tuo 5x1000 a Linfa. Al momento della dichiarazione dei redditi, inserisci il codice fiscale 91009350264 e firma nello spazio dedicato a: “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale”. 39 Note sul testo Marianne de Ranitz-Gobel Questo libretto è stato commissionato dall’Associazione Olandese per la Neurofibromatosi in occasione del suo 30° anniversario. È stato scritto da Marianne de Ranitz-Gobel (1977). L'autrice ha la NF1 e pensa che sia fondamentale fornire informazioni chiare e dirette a tutti i bambini con NF1, ai loro fratelli, amici e compagni di classe. Da bambina Marianne ha vissuto dolorosamente la mancanza di tali informazioni. Marianne ha studiato Sanità Pubblica all'Università di Maastricht in Olanda. Ha lavorato nell'ambito della psichiatria infantile e adolescenziale e attualmente lavora come ricercatrice comportamentale presso l'Assistenza sociale giovanile. Nel suo tempo libero Marianne si dedica alla sua famiglia e al volontariato. È sposata ed ha un figlio. Le illustrazioni sono di Eveline Mourits (1990), eseguite come tirocinio pratico per l'Accademia d'Arte Willem de Kooning, presso la quale sta svolgendo i suoi studi di Arte Illustrativa. L'associazione olandese per la Neurofibromatosi ringrazia sentitamente entrambe, cosi come i pediatri Rianne Oostenbrink e Jaap Schrander per il loro contributo. Eveline Mourits L’edizione italiana è stata stampata a cura dell’associazione Linfa Onlus su speciale concessione dell’Associazione Olandese per la Neurofibromatosi. 40