CONTEMPLARE I COLORI DI LIANE COLLOT D’HERBOIS Questo libro contiene 8 conferenze che Lian Collot d’Herbois tenne per un gruppo di lavoro di pittura curativa durante l’inverno 1982/83. Queste conferenze sono state raccolte per poter permetterne lo studio ai partecipanti di questo gruppo di lavoro e a tutti quelli che si aggiunsero nel corso degli anni 1983/84. ****************************************** Siete tra quelli che hanno iniziato una esperienza pratica con esercizi di chiaro scuro e di colori secondo l’insegnamento di Bernardet Hegù . E’ attraverso tale esperienza pratica che Lian Collot d’Herboit si propone, con questo gruppo, di trasmettere le nozioni qui riportate e augura l’evoluzione dell’insieme di questa ricerca secondo le elaborazioni personali di ciascuno. Questo opuscolo vi é affidato personalmente facendo appello al vostro massimo rispetto per i valori spirituali che vi sono rivelati e alla vostra fiducia in essi. E’ bene, inoltre, che conosciate l’accoglienza ricevuta da questo lavoro in ambiente medico, testimoniata da questo estratto della rivista “DAS GOETHEANUM “ del 16 APRILE 1989 - Dott.ssa Michaela Glokkler. “Si tratta di una pubblicazione che riveste un’importanza particolare per l’impulso terapeutico artistico dell’antroposofia; abbiamo il dovere in futuro di stampare un’edizione tedesca in modo che questo lavoro possa essere utilizzato anche in questa lingua” INDICE I colori davanti alla luce (22 MAGGIO 1982) Aspetti del verde (2 ottobre 1982) I periodi di cultura: ¾ L’india antica ¾ La Persia antica ¾ L’Egitto ¾ Creta ¾ La Grecia ¾ La Cina I colori dietro la luce( 23 ottobre 1982) Bisanzio Il blu cobalto e il blu di Prussia Il turchese e il blu cobalto (12 novembre 1982) L’indaco ( 8 gennaio 1983) L’indaco e il violetto (22 gennaio 1983) Il violetto e il vermiglione(12 febbraio 1983) La terra di Siena e l’arancio (19 marzo 1983) I COLORI DAVANTI ALLA LUCE (22 MAGGIO 1982) Oggi parleremo di tre colori: il magenta, il carminio e il rosso scarlatto. Questi colori sono strettamente collegati all’oscurità. MAGENTA (Il periodo dell’India antica) Il magenta fu il primo colore osservato nel mondo esterno. Esso era percepito con una coscienza di sogno. In quel magenta c’era una sola gradazione tra la luce e l’oscurità. L’arcobaleno era visto come un arco di luce. Non c’erano ombre, non esistevano ancora gli altri colori. C’era quasi una riflessione diretta della seconda dimensione. Immaginatevi svegliandovi una mattina di non poter più percepire i contorni definiti di nessuna realtà. Immaginate i vostri occhi più grandi, tutto il vostro corpo più molle, la terra stessa più molle di quanto non sia ora. R. Steiner né parò a Tintagel: il livello del mare era più alto e la terra più molle. Si viveva in un mondo di cui non si aveva coscienza: un sogno,la terra stessa era un sogno. C’erano solamente delle differenti gradazioni di luce od oscurità e non molto definite. Si viveva in uno stato d’animo crepuscolare: si sapeva di aver sognato e si presagiva una realtà misteriosa. In questa realtà diffusa, in questa assenza di forma, in questo sogno, gli uomini sapevano dell’esistenza della Luce ma non attraverso una coscienza odierna (non con la testa, a quell’epoca non si utilizzava la testa come si fa oggi ). Si sperimentava di esser sostenuti dal creato; si sentiva di essere avvolti in un mantello di misericordia. Ci si affidava più o meno alle cure degli esseri di misericordia . Si possedeva qualcosa che oggi è impossibile provare come allora, perché allora si percepiva qualcosa che trovava origine nelle nostre stesse membra e che più corrispondere oggi giorno con quello che potremmo indicare con il termine “speranza”. la mattina ci si svegliava pieni di speranza. Perfino ancora oggi, tutte le mattine si è pieni di speranza, non possiamo farne a meno. Fine a quando saremo nel corpo fisico, non potremo dimenticare e sentiremo una grande nostalgia dell’oscurità. La speranza diffusa , la conoscenza attraverso il cuore e la volontà dell’esistenza della luce, si avvicina allo stato d’animo, guardando con semplicità a quell’epoca. Una grande espirazione all’interno della quale ci si sentiva sostenuti, protetti. Può capitarvi una persona molto melanconica che si e’ coperta di un caput mortuum molto scuro (e’ un magenta molto scuro , un ossido di ferro scuro) . Si può ripulire un paziente di questo tipo dandogli un magenta puro sottoforma di ombra leggera, meglio di tutto con vari passaggi. In seguito il carminio puro di Windsor e di Newton. Il rosa madera e’ quello che funziona meglio per il colore piu’ chiaro. Sono delle sostanze pure: l’una proviene da un piccolo insetto che vive sui cactus e l’altra dalle piante. CARMINIO (Il periodo della cultura dell’antica Persia) Come ho appena detto l’essere umano e’ stato sostenuto, nutrito, guidato. Viveva in un mondo d’espirazione. Poi avvenne un cambiamento: prima di tutto nell’anima. La coscienza, durante l’epoca persiana, é diversa da quella esistente nell’antica India ed anche il corpo cambia. L’uomo a questo punto comincia ad avere un legame con la terra. Per gli uomini di quel tempo la terra é più o meno una scoperta. Gli uomini non vivono più come in un sogno profondo, cominciano a cambiare. Divengono quasi umani, ma non più ancora darsi uno scopo. L’uomo e’ cambiato ma vive per volontà degli dei. Grazie ai sacerdoti egli può per la prima volta legarsi alla terra .La sua relazione con la terra si intensifica e di conseguenza aumenta anche la sua coscienza. Egli non si sente ancora separato come accade oggi. L’uomo non esprime pensieri personali (individualizzati nel cervello), ma piuttosto una coscienza del cuore. Questo pensiero essenzialmente umano ha un ruolo molto importante nell’antica Persia. Immaginate un cielo magenta nelle tonalità più chiare o più scure .La terra è forse nelle sfumature del carminio. Si possono percepire dei movimenti perché qua e là la luce indebolisce l’oscurità. Dove c’é solamente l’oscurata non si può percepire il movimento. Al minimo raggio di luce appare anche il movimento lo vediamo attraverso la luce e l’oscurità, ma il movimento viene dall’oscurità. Le tenebre reagiscono alla luce. Esse amano la luce. Il colore carmino si innalza con amore verso la luce. Ci si schiera espandendosi. Tenete presente che il magenta é, a questo punto , come una lontana eco di quello che era prima. Il carminio apporta qualcosa, anche oggi, che l’essere umano può facilmente perdere “il senso di Sé”, ma non solamente questo . Quando si dipinge insieme ad un paziente con questo colore, questo agisce in un modo del tutto differente dagli altri colori. Esso porta la salute e se da una parte armonizza il corpo fisico con quello eterico, dall’altra ha lo stesso effetto tra il corpo astrale e l’IO. Esso produce il massimo dell’armonia in quello spazio intermedio in cui hanno origine molte malattie, perché questo fatto é strettamente connesso all’oscurità come si presenta e vive nel nostro sistema metabolico (non avremmo sistema metabolico senza oscurità. Il carminio mette in movimento il sangue. E’ un colore che può nutrire il cuore . Esso può dare una immagine chiara di quello che l’amore umano potrebbe essere. Nell’oscurità c’é calore, “espirazione”, nutrimento per quello che prima era speranza. Ora all’improvviso c’é un sentimento di certezza. Non si tratta più di speranza (nella quale si può essere incerti) ma un sentimento di fermezza. Tutto é centrato intorno all’immagine che l’oscurità da dell’umano (non possiamo dire ancora “essere umano”). Quest’immagine è prodotta dall’attività dell’IO e così come ha detto R. Steiner, anche in questo momento il nostro IO é nel panorama dell’antico Saturno. Ciò non è qualcosa di lontano o passato: non c’e’ piu’ ne’ passato ne’ futuro. Questo calore, questo stimolo al movimento, l’intensità stessa del carminio costituiscono nell’insieme qualcosa di veramente speciale per il paziente. Quando ci si trova malati in una situazione di carminio decaduto, allora si é realmente malati di una pesantezza sia interiore che esteriore. In questa situazione l’oscurità ha un altra valenza simbolica. Non e’ piu’ l’oscurità creatrice, ma è qualcosa che non respira più. Questi pazienti non riescono a respirare. Essi mangiano invece che respirare. Il loro cervello é pesante. Per essi tutto è pesante. Ma ci si può sollevare con un carminio puro leggero (con del carminio puro perché essi hanno un carminio sporco). In questo modo si riesce a dar loro la capacità di sentire ciò che é essenzialmente umano in relazione con la realtà stessa della terra. In seguito gli si può dare dello scarlatto. Lo scarlatto é il colore del mirtillo , non é la stessa cosa del vermiglione. Si può anche pensare al frutto delle rose canine: molte bacche hanno questo colore. ROSSO SCARLATTO A questo punto passiamo ad affrontare qualcosa di completamente differente. Con il carminio l’uomo (nel suo rapporto con la terra) si sente sostenuto. Prima ancora egli era nutrito, avvolto. Nel carminio l’uomo é sostenuto e di conseguenza acquisisce il senso della certezza: si sente strettamente collegato alla terra. Ma a questo punto sopravviene qualcosa di differente: siamo alla fine dell’epoca persiana e appena prima dell’epoca egiziana. L’uomo comincia a distinguersi dal suo ambiente. Prima egli era l’erba, era l’albero; ora é separato dal mondo esterno. Così si ritrova a vivere in un mondo a tre colori: ciò che è lontano, che é più chiaro é magenta; e’ a’ che si ritrova quando dorme. Conosce poi bene il carminio e comincia ad essere felice di avere sotto i piedi del carminio. Con lo scarlatto percepisce (e questo non é né pensato né visto, ma sentito con il cuore) che si sta cominciando a staccarsi dalla terra e dal suo ambiente. Egli non vive piu’ in una bolla , non dipende piu’ dagli esseri divini , sperimenta un altro sonno. Prima i suoi sogni erano magenta, ora all’improvviso comincia a dormire : dorme nel magenta. La sua coscienza da sveglio cresce. Aumenta la sua capacita’ di osservare sia il mondo esterno che interno. Per la prima volta egli ha una nozione del rapporto interno/ esterno. Nell’epoca persiana l’uomo era tutt’uno con quello che vedeva, ora con lo scarlatto , egli comincia a separarsi dal suo ambiente e di conseguenza il suo sonno non e’ piu’ cosi’ in armonia come una volta. La sua coscienza diminuisce. Le immagini dei sogni sono differenti da quelle di un tempo. Il suo corpo fisico cambia come conseguenza del cambiamento della sua anima. Avviene dunque un distacco tra l’interno e l’esterno, tra il sonno e il sentire( non parliamo di pensare) . I suoi stati di coscienza diventano piu’ confusi . Egli comincia a fare l’esperienza della separazione e del distacco. Ricordatevi che egli e’ incosciente . Dal momento che ora possiede speranza e fermezza si puo’ manifestare il primo baluginare di un nuovo sentire: “ questa luce.....e me” “ questo.......e me” . Un sentimento di differenziazione. Per la prima volta compare il sentimento di possedere qualcosa. E’ molto interessante constatare che l’essere umano percepisce di possedere un Me nel momento in cui possiede qualcosa. Noi non potevamo possedere la terra prima dell’epoca romana. Non siamo stati padroni dei nostri pensieri che alla fine dell’epoca greca. Che cosa si possedeva prima? Gli uomini di oggi fanno dipendere il loro Ego (Io) dalle cose che possiedono. Quando si possiede un luogo ameno, dei mobili, delle terre, e del denaro ci si puo’ appendere il proprio Ego e pensare che va tutto bene. In altri tempi questo non esisteva. Era la situazione inversa del possedere ; gli uomini vivevano in un mondo di espirazione. . Era assolutamente impossibile possedere dei beni come conseguenza dell'intensificazione della percezione dell'interno e dell'esterno e della percezione del sonno e del sogno succede che il corpo fisico può ammalarsi. Prima il corpo poteva essere malato ma ciò non significava nulla era solo il corpo fisico che era malato. Gli uomini potevano soffrire di gravi malattie ma questo per lui non voleva dire nulla, perché non ne era sufficientemente cosciente. E a questo punto che cominciano le vere malattie. Vi dico questo perché si sa che nella Cina antica le persone avevano delle malattie fisiche moderne (attuali), ma questo non significava che essi sentissero e sapessero. Il corpo fisico faceva parte della terra. All'inizio dell'epoca egizia la separazione interno - esterno portò all'inizio delle malattie. Nel carminio c'è un'armonia perfetta fra i differenti corpi dell'essere umano. Nello scarlatto c'è una intensificazione della volontà. Lo scarlatto è il colore del sangue. Naturalmente il sangue ha colori differenti, può essere differente per ogni persona ma come semplice immagine (icona), in realtà è scarlatto. Quando qualcuno ha il sangue troppo spesso voi lo dovete far tornare verso il magenta con il carminio. Utilizzate un carminio leggerissimo. Bisogna partire del sentimento dell'interiorità, dal sentimento di essere incarnati, di cui si fa l'esperienza nella zona del cuore e ricondurla grazie alla luce carminio verso il magenta. Questo calma e alleggerisce la pesantezza presente nel sangue. Immaginatevi che il vostro sangue si trasformi all'improvviso in vapore; voi potreste fare dei buchi nella pelle per farlo uscire ma questo non sarebbe né carminio né scarlatto, sarebbe piuttosto magenta. Quando qualcuno ha il sangue troppo pesante ciò non vuol dire che si tratti della pesantezza e l'immobilità del carminio; si tratta di qualcuno per cui il sangue affluisce troppo veloce. Voi dovete un po’ alleggerirlo, dargli aria, in qualche modo scioglierlo. Queste persone non espirano abbastanza. Quale colore scegliereste con qualcuno per il quale il mondo dei sentimenti è immerso direttamente nella volontà per cominciare a dissociare sentimento e volontà? Prendete uno scarlatto puro, leggero e così potrete ricondurre questa persona verso la luce. Lasciatela a lungo nel carminio leggero, dato da questo genera armonia fra i differenti corpi e in seguito lasciatela nel magenta. Nel magenta c'è rilassamento, uno sciogliersi, c'è sollievo (pacificazione); può sopravvenienza una grande espirazione. Quando il sangue circola troppo rapidamente e il sentimento scivola troppo velocemente nella volontà questo può provocare una malattia come la scarlattina. Domanda: intende dire che lo volontà lavora con troppa intensità nell'elemento terra o piuttosto che lo spirito scende troppo nel calore della volontà? Risposta: no, tutto ciò non deriva dallo spirito. Il colore viene dall'oscurità. Se ciò derivasse dallo spirito allora verrebbe piuttosto dalla testa e non sarebbe così disordinato, così selvaggio. Tutto ciò arriva dall'oscurità stessa e oggi come oggi ha a che fare con il Me dell'essere umano. Domanda: prima ha parlato del sangue troppo pesante, poi del sangue che si muove troppo. E' la stessa cosa? Risposta: nel carminio c'è il contrario del movimento. Domanda: ma per i due casi noi indicate la stessa terapia. Risposta: si è lo stesso nei due casi. In un secondo momento passate direttamente al magenta. In queste malattie si va direttamente nel blu, nel cobalto forte, un salto troppo grande (importante). Si può fare questo genere di intervento quando si lavora con la luce perché con la luce si è più mobili. Ma quando si tratta di sostanza come nel caso del sangue, è preferibile che l'anima sia preparata. Se voi andate direttamente al blu questo porta spesso complicazioni. Le persone vedono il blu sul foglio o nel cielo ma potete capire che l'occhio può esser stupido. Così voi potete guardare il blu e questo non vi dice niente. Il processo troppo scarlatto va addolcito. Voi potete farlo andando dolcemente dal carminio leggero al magenta e in seguito potrete passare al cobalto. Nelle malattie legate alla luce voi non avete bisogno di questo passaggio. Voi potete passare agevolmente e direttamente dall'indaco al verde - giallo. Nel caso attuale abbiamo a che fare con la sostanza, con l'oscurità. Tutto è nell'anima, ma in questo caso ciò che è nell'anima va a ledere velocissimamente il corpo fisico. Perché questo riguarda la volontà e il sentimento. Mentre nella testa noi siamo più oggettivi, le cose non si muovono con tutte queste difficoltà (complicazioni) esse si muovono più lentamente. Domanda: queste malattie che hanno a che fare con il sangue sia troppo pesante sia troppo rapido sono l'ipertensione e l'ipertiroidismo? Risposta: no, anche se l'ipertiroidismo non ne è molto lontano. Si trova questa corrente troppo forte nel sangue di persone che hanno una pseudo - angina di petto. In quel caso noi incontriamo una circolazione troppo rapida del sangue. La tensione può essere leggermente troppo alta ma non è veramente dell'ipertensione. E' piuttosto un impulso più che una tensione. Prima esso era l'erba, era l'albero; ora è separato dal mondo esterno. Così si ritrova a vivere in un mondo a tre colori: ciò che è lontano che è più chiaro è magenta, in questo colore si ritrova quando dorme. Conosce bene il carminio e comincia ad essere felice di avere sotto i piedi del carminio. Con lo scarlatto esso percepisce (e questo non è né pensato né visto ma sentito con il cuore) che sta cominciando a staccarsi dalla terra, dal suo ambiente. Non vive più protetto (in una balla), non dipende più dagli essere divini, sperimenta un nuovo modo di sognare. Prima il suoi sogni erano magenta, ora all'improvviso comincia a dormire: dorme nel magenta, la sua coscienza da sveglio cresce, acuisce l'osservazione sia del mondo esteriore sia di quello interno. Per la prima volta ha una nozione del rapporto interno/esterno. Nell'epoca persiana l'uomo era tutt'uno con quello che vedeva; ora con lo scarlatto comincia a separarsi del suo ambiente e da ciò e risulta che il suo sonno non è più così in armonia come una volta, la sua coscienza diminuisce, vede. Le immagini dei sogni sono differenti da quelle di un tempo. Il suo corpo fisico cambia come conseguenza del cambiamento della sua anima. Avviene dunque un distacco fra l'interiore e l'esterno, fra il sonno e il sentire (io non). I suoi stati di coscienza diventano più confusi, comincia a fare l'esperienza della separazione del distacco. Ricordatevi che esso è incosciente. Dal momento che ora passione, speranza e fermezza si può manifestare il prima baluginare di un nuovo sentire: " questa luce….e me". "questo e me". Un sentimento di differenziazione. Per la prima volta compare il sentimento di possedere qualcosa. E' molto interessante constatare che l'essere umano percepisce di possedere un io nel momento in cui possiede qualcosa. Noi non potevamo possedere la terra prima dell'epoca romana. Noi non siamo stati padroni dei nostri pensieri che dalla fine dell'epoca greca. Prima di queste epoche che cosa si possedeva prima? Gli uomini d'oggi fanno dipendere il loro Io dalle cose che possiedono. Quando si possiede un posto piacevole, dei mobili e delle terre e naturalmente del denaro a tutto ciò si può sospendere il proprio io e pensare che così tutto va bene. Un tempo ciò non esisteva c'era una situazione esattamente contraria a quella del possesso; si viveva in un mondo di espirazione. L'uomo poteva nel suo ambiente più movimenti. Era assolutamente impossibile possedere dei beni come conseguenza dell'intensificazione della percezione dell'interno e dell'esterno e della percezione del sonno e del sogno succede che il corpo fisico può ammalarsi. Prima il corpo poteva essere malato ma ciò non significava nulla era solo il corpo fisico che era malato. Gli uomini potevano soffrire di gravi malattie ma questo per lui non voleva dire nulla, perché non ne era sufficientemente cosciente. E a questo punto che cominciano le vere malattie. Vi dico questo perché si sa che nella Cina antica le persone avevano delle malattie fisiche moderne (attuali), ma questo non significava che essi sentissero e sapessero. Il corpo fisico faceva parte della terra. All'inizio dell'epoca egizia la separazione interno - esterno portò all'inizio delle malattie. Nel carminio c'è un'armonia perfetta fra i differenti corpi dell'essere umano. Nello scarlatto c'è una intensificazione della volontà. Lo scarlatto è il colore del sangue. Naturalmente il sangue ha colori differenti, può essere differente per ogni persona ma come semplice immagine (icona), in realtà è scarlatto. Quando qualcuno ha il sangue troppo spesso voi lo dovete far tornare verso il magenta con il carminio. Utilizzate un carminio leggerissimo. Bisogna partire del sentimento dell'interiorità, dal sentimento di essere incarnati, di cui si fa l'esperienza nella zona del cuore e ricondurla grazie alla luce carminio verso il magenta. Questo calma e alleggerisce la pesantezza presente nel sangue. Immaginatevi che il vostro sangue si trasformi all'improvviso in vapore; voi potreste fare dei buchi nella pelle per farlo uscire ma questo non sarebbe né carminio né scarlatto, sarebbe piuttosto magenta. Quando qualcuno ha il sangue troppo pesante ciò non vuol dire che si tratti della pesantezza e l'immobilità del carminio; si tratta di qualcuno per cui il sangue affluisce troppo veloce. Voi dovete un po’ alleggerirlo, dargli aria, in qualche modo scioglierlo. Queste persone non espirano abbastanza. Quale colore scegliereste con qualcuno per il quale il mondo dei sentimenti è immerso direttamente nella volontà per cominciare a dissociare sentimento e volontà? Prendete uno scarlatto puro, leggero e così potrete ricondurre questa persona verso la luce. Lasciatela a lungo nel carminio leggero, dato da questo genera armonia fra i differenti corpi e in seguito lasciatela nel magenta. Nel magenta c'è rilassamento, uno sciogliersi, c'è sollievo (pacificazione); può sopravvenienza una grande espirazione. Quando il sangue circola troppo rapidamente e il sentimento scivola troppo velocemente nella volontà questo può provocare una malattia come la scarlattina. Domanda: intende dire che lo volontà lavora con troppa intensità nell'elemento terra o piuttosto che lo spirito scende troppo nel calore della volontà? Risposta: no, tutto ciò non deriva dallo spirito. Il colore viene dall'oscurità. Se ciò derivasse dallo spirito allora verrebbe piuttosto dalla testa e non sarebbe così disordinato, così selvaggio. Tutto ciò arriva dall'oscurità stessa e oggi come oggi ha a che fare con il Me dell'essere umano. Domanda: prima ha parlato del sangue troppo pesante, poi del sangue che si muove troppo. E' la stessa cosa? Risposta: nel carminio c'è il contrario del movimento. Domanda: ma per i due casi noi indicate la stessa terapia. Risposta: si è lo stesso nei due casi. In un secondo momento passate direttamente al magenta. In queste malattie si va direttamente nel blu, nel cobalto forte, un salto troppo grande (importante). Si può fare questo genere di intervento quando si lavora con la luce perché con la luce si è più mobili. Ma quando si tratta di sostanza come nel caso del sangue, è preferibile che l'anima sia preparata. Se voi andate direttamente al blu questo porta spesso complicazioni. Le persone vedono il blu sul foglio o nel cielo ma potete capire che l'occhio può esser stupido. Così voi potete guardare il blu e questo non vi dice niente. Il processo troppo scarlatto va addolcito. Voi potete farlo andando dolcemente dal carminio leggero al magenta e in seguito potrete passare al cobalto. Nelle malattie legate alla luce voi non avete bisogno di questo passaggio. Voi potete passare agevolmente e direttamente dall'indaco al verde - giallo. Nel caso attuale abbiamo a che fare con la sostanza, con l'oscurità. Tutto è nell'anima, ma in questo caso ciò che è nell'anima va a ledere velocissimamente il corpo fisico. Perché questo riguarda la volontà e il sentimento. Mentre nella testa noi siamo più oggettivi, le cose non si muovono con tutte queste difficoltà (complicazioni) esse si muovono più lentamente. Domanda: queste malattie che hanno a che fare con il sangue sia troppo pesante sia troppo rapido sono l'ipertensione e l'ipertiroidismo? Risposta: no, anche se l'ipertiroidismo non ne è molto lontano. Si trova questa corrente troppo forte nel sangue di persone che hanno una pseudo - angina di petto. In quel caso noi incontriamo una circolazione troppo rapida del sangue. La tensione può essere leggermente troppo alta ma non è veramente dell'ipertensione. E' piuttosto un impulso più che una tensione. Le malattie sono ancora funzionali. Nel caso dell’ipertensione trattamento non medico c’e’’ reazione abituale. Si al tratta probabilmente di una situazione in cui tutto l’astrale si e’ svincolato dal Me. L’astrale lavora autonomamente ed influisce sul sangue senza l’intervento del me che dovrebbe armonizzare il movimento. Non si puo’ parlare di Ipertiroidismo, ne’ di ipertensione; si tratta di qualcosa che sta in mezzo alle due patologie: Questo fenomeno oggi capita molto spesso. Domanda: c’e’ un’altra domanda riguardo ala sangue troppo spesso. Voi intendete dire che il sangue contiene troppi globuli rossi? Risposta ; Si naturalmente il sangue puo’ essere sciolto. La pesantezza (che e’ nel’anima) e’ una cosa straordinaria. Il tutto proviene da un falso Me che e’ il corpo astrale. Il corpo astrale si nutre di piacere. Su cosa si basa il suo piacere? Pensate alle persone con sangue spesso che avete conosciuto. Spesso esse sono molto soddisfatte di se stesse, sono esteriorizzate. Esse approfittano con avidita’ di tutte le esperienze di vita. Questo non vuol dire che a loro volta non danno , anche questo fa parte del loro piacere. Esse si impadroniscono della loro esperienza (e questa e’ una forma di possesso) esse amano la compagnia, non amano stare da sole. E come se esse si nutrissero di ogni singola esperienza . Esse si ingozzano continuamente. E’ una sorta di avidita’ di rimpinzamento di tutto cio’ che e’ terrestre. Domanda: In questo modo tutto cio’ che e’ stato derivato dai sensi entra troppo profondamene nel corpo? Risposta: Si nell’antica Persia questo non poteva succedere. Alla fine dell’epoca Persiana il sentimento precipitava troppo velocemente nella volonta’, ma ora e’ proprio un rimpinzarsi . Dr. W. S. “ E questi pazienti sono ostinatamente attaccati alle loro proprieta’. Hanno troppi globuli rossi perche’ queste cellule non fanno in tempo a morire. E’ il fenomeno chiamato poliglobulia. Essi si sentono densi ingozzati. E “ paradossalmente” si ha l’impressione che questa overdose di globuli rossi non porti abbastanza ossigeno da riuscire a mantenere in vita l’organismo. Messi a confronto con altra gente questi pazienti non hanno abbastanza ossigeno. Spesso sono persone tarchiate e ben piantate. In questo caso il corpo astrale si incarna troppo profondamente. Tutto il corpo astrale ha un’influenza troppo forte sul corpo fisico. Queste persone raccolgono, immagazzinano tutto all’interno della pelle. Questo non ha niente a che vedere con l’infarto. Il Me apre improvvisamente un varco “spezza il cuore” . Queste persone che fanno troppo perche’ debbono farlo o pensano di doverlo fare perche’ non possono lasciare agli altri la cura di farlo vivono in una forma di aggressione che provoca un buco nell’organismo . Tutto questo non ha a che fare neppure con il processo di coagulazione: E’ una cosa differente. Il sangue denso per cui si prescrive un anticoagulante mi sembra un processo nel quale il fisico si imprime troppo profondamente nel sangue e di conseguenza il corpo eterico non puo’ mantenerlo in movimento. Allora si ha un fenomeno di precipitazione e di coagulazione e le vene si chiudono. E’ un processo completamente differente. Io credo che questo fenomeno appartenga alle malattie blu. Passiamo ora a d approfondire la questione dell’utilizzo del carminio per creare l’armonia tra i differenti corpi: In particolare la relazione tra cielo e terra, tra i pianeti e l’essere umano. Oggi giorno questa relazione si e’ allargata verso l’interno e verso l’esterno ; non c’e’ piu’ la stessa armonia ma in sua vece c’e’ una coscienza( nessuna traccia di speranza, ne’ di certezza) ma l’esser umano e’ per la prima volta leggermente egocentrato. Non si tratta di egocentrismo come noi lo concepiamo attualmente, ma piuttosto di un tirarsi un po’ da parte rispetto al mondo esterno. E’ cio’ che puo’ fare lo scarlatto: si e’ sempre partecipi della speranza e della certezza, ma si comincia a contare su se stessi nella misura in cui ci si sente separati. Certe malattie diventano per l’uomo piu’ coscienti. Nel caso di qualcuno che e’ completamente in disparte e che vive esclusivamente per se stesso ( noi possiamo alla odierna concezione di coscienza) che e’ felice solamente quando e’ solo che riflette molto (normalmente su se stesso) allora lo scarlatto e’ molto efficace. Nel caso che voi gli diate del magenta, questo potrebbe fargli piacere, questo colore gli ricorda la notte, i sogni ed e’ proprio quello che non deve succedere. Nello scarlatto comincia un’attivita’ interiore che lavora verso l’esterno. Con il magenta tutto veniva dall’esterno; l’uomo era sostenuto. Nel carminio si ritrova l’armonia tra l’alto e il basso: un armonia in tutte le direzioni. Con lo scarlatto si ha il contrario del magenta: il magenta era un mondo che respirava, mentre nello scarlatto e’ l’uomo che respira. E’ un processo lentissimo. L’esser umano entra in una regione sconosciuta, la certezza si allontana(certezza presene nel carminio) Nel suo sentire egli e’ cosciente che le cse sono cambiate. Prima c’era una certezza del proprio legame con il cielo e la terra, molto piu’ forte di quella di sentire i propri piedi o il proprio cuore o la malattia. Nel magenta l’uomo non ha alcuna coscienza di se stesso. Nello scarlatto in cui comincia il rapporto interno esterno si trova per la prima volta quello che piu’ tardi diventera’ la paura ; in quanto esseri umani bisogna aere paura: bisogna ricevere tutto da DIO PADRE. A questo punto dobbiamo cominciare ad avere paura o per meglio dire ad avere timore. Oggi siamo piu’ vicini alla paura. Cosi’ nello scarlatto l’uomo si allontana dalla certezza di essere parte integrante della creazione ( con la terra e il cielo) .Adesso l’uomo diventa incerto perché si ritira un po’ in se stesso. Nel vermiglione tutto questo risalta ancora piu’ chiaramente. Domanda: Questo si puo’ applicare alle persone che non entrano nel modo giusto nella fase dei 42 anni? Risposta : Si esse diventano incerte: esse vanno verso l’esperienza del Dio padre. Quando voi avete qualcuno di immutabile , assolutamente sicuro di se stesso, che non fa errori, non si sbaglia mai, questa grande certezza conduce ad una inalterabilità’ interiore. E questo significa che il suo sangue deve essere messo in movimento. Un po’ di incertezza rispetto alla vita fa bene! Ma in questa ipotesi c’’e’ una estrema autosoddisfazione che e’ l’immutabilita’ e questo portera’ ad una malattia. Domanda: Nel tentativo di vedere tutto cio' un piano piu’ basso, potremmo dire che questo va nella direzione della epilessia? Che questa situazione si colloca tra il me e il corpo astrale? Risposta: Si’ per spiegarci perfettamente si tratta di portare con dolcezza del movimento tra l’interiore e l’esterno. Le persone che vivono da sole per esempio molto soddisfatte di se stesse, che hanno verso la vita un’atteggiamento rigido e che sanno tutto , quelle che sono chiuse in una falsa immagine di se stesse hanno bisogno di incertezza e di dubbio . Esse devono sentire che ad un erto punto c’e’ qualcosa di cui non debbono avere paura ma sentire che c’e’ e che non sanno cosa fare. Questo non fa male a nessuno, ma anzi mette il sangue in movimento e provoca un’apertura un rilassamento . Lo scarlatto porta all’anima una sorta di tentativo inizio di pelle, una frontiera un confine tra l’interno e l’esterno e questo va bene per le persone che hanno dei problemi relazionali con le persone del proprio ambiente(il carminio va verso il senso del Me) . Cosi’ noi abbiamo tre tipi di rosso differenti che vivono nella regione dell’oscurita’. Da una parte il magenta che spande ed apre l’anima : fa espirare la persona. Da un’altra parte c’e’ lo scarlatto che e’ assolutamente all’opposto. C’e’ una leggerissima interiorizzazione che si confronta con la esteriorizzazione del magenta. Nello scarlatto c’e’ l’inizio della creazione di una pelle, c’e’ un interiore ed un esterno. Questa pelle e’ abbastanza morbida fine e calda da poter permettere l’incontro con l’esterno. ARANCIO OCRA E ORO Il periodo della cultura egiziana. Alla fine dell’epoca egizia noi incontriamo Akhenaton . Il colore del paesaggio era arancio ocra e dorato. Il colore della violacciocca dei muri che al’epoca era un fiore sacro. Ogni cosa aveva il colore di queste violacciocche. Come potevano gli uomini di quel tempo sapere che il sole era tramontato o che era sorto Immaginatevi di svegliarvi la mattina e di trovarvi in una spessa nebbia di aria colorata. Quest’ aria colorata e’ terra di Siena , arancio , gialla. Qualcosa di simile a quello che potete vedere in una tempesta nel deserto, una tempesta di sabbia. Il sole si alza attraverso questa spessa nebbia. Ogni cosa e’ di questo unico colore e il sole e’ in questo periodo molto differente. Ci sono il carminio , il magenta, tutti i colori delle violacciocche e a questo punto c’e’ anche il sole: c’e’ la luce. Il fiume e’ arancio, l’aria e’ terra di Siena. La sera la’ dove c’era il sole c’e’ del carminio e dello scarlatto. Ma gli egiziani non avevano una luce come la nostra o come quella dei greci. Quando Akhenaton vide il sole per la prima volta fu per gli egiziani un avvenimento di immensa portata. Essi disegnarono il sole con i raggi e talvolta con delle mani all’estremita’ di questi raggi. Prima essi vedevano attraverso quest’aria spessa e pesante: l’aria stessa era colore. Oggi noi vediamo nell’aria cose colorate ma l’aia in se stessa non ha per noi alcun colore. Cosa che invece capitava agli egiziani. Gli individui del tipo scarlatto percepivano una luce velata. E solamente in Grecia che si e’ potuto veramente vedere la luce. Dunque quando dovete con una certa delicatezza portare le persone ad avere delle migliori relazioni con gli altri voli dovete ammorbidire cio’ che e’ troppo fermo nella pelle della loro anima. Lo scarlatto puo’ aiutare e quello di Schmincke e’ molto efficace? Lo scarlatto puo’ essere unna terapia efficace per la psoriasi la malattia dell’indurimento della pelle? Risposta: Il verde da un certo punto di vista e’ l’immagine ideale della pelle. Ma ci sono delle sfumature. Dipende da dove viene questa malattia della pelle. ? Dottor W.S. : due fatti sono legati alla pelle; essa vive e muore contemporaneamente . Nel caso della psoriasi i due processi sono troppo evidenti , non c’e’ via di mezzo. Il fenomeno si produce su differenti piccole parti del corpo , ma non sulle palme delle mani o sotto i piedi ne’ sul cuoio capelluto. Tra queste zone malate la pelle e’ sana. Ma questa parte sana si indurisce spesso sotto l’influsso dei rimedi medicinali. Le pomate rendono secca la pelle. C’e’ un tipo di psoriasi che al sole peggiora, l’altra in genere migliora. Per molti di questi pazienti risultano terapeutici i bagni nell’acqua salata del Mar morto. Anche alcuni raggi ultravioletti sono efficaci . Tutte e due le cure sono nella polarita’ formativa. Non e’ in questo caso il calore che guarisce . Domanda: E’ il verde che ci aiuta ad ottenere lo stato di forma? Si potrebbe immaginare in un caso che questa malattia e’ quasi vulcanica e nell’altro e’ esattamente il contrario; ma essenzialmente c’e’ una mancanza di equilibrio . La pelle corrisponde veramente ai pianeti, tutti i pianeti; ed e’ quella nel mezzo che e’ malata. Dottor W.S. : Spesso la soluzione migliore e’ un unguento d’oro, a volte l’oro a volte l’antimonio . con molti pazienti si puo’ osservare una specie di luce vibrante sul piano dell’anima: essi sono come dei fuochi fatui luciferini agitatissimi. Risposta: in certi casi quelli dove c’e’ una eruzione vulcanica, io utilizzerei il verde, ma in questo caso andrei dal verde all’indaco; l’indaco appartiene alla pelle. L’aspetto vulcanico e’ cosi’ delineato. Se volete rendere piu’ resistente la pelle esterna, andate verso l’indaco; se sperate invece di rinforzare la pelle interna allora dovete andare verso il viola.(la pelle interna e’ la parte viva della pelle quella da cui cresce e si forma) Noi abbiamo in noi questo viola, all’esterno verso il mondo dei sensi noi abbiamo il verde. Il confine del mondo dei sensi e’ anche quello verde. Al di la’ di questo verde c’e’ un magenta viola. Da una parte c’e’ lo spazio tra noi e la luna, dalla parte di questo spazio la nostra pelle e’ verde. L’interno e’ viola. Quando noi usiamo uno sguardo spirituale allora c’e’ il viola. Il verde sta per cosi’ dire in mezzo e di conseguenza in un caso utilizzero’ il verde e il violetto e nell’altro per creare una pelle vera il verde e l’indaco. Domanda: Io ho lavorato con una signora anziana che era agitatissima ma che si calmo’ quando dipinse con il verde. Risposta ; Il verde fa questo , calma. E’ una esperienza nel tempo. Voi dovete calmare i pazienti in modo che la vita possa andare e venire, le guerre possano cominciare e finire , le nazioni prosperare ed andare in declino senza che questo le disturbi. Ci sono persone che vanno sempre di fretta e che dicono continuamente: “ io non ho tempo!” . Abbiamo sempre il tempo che serve! Bisogna far loro dipingere con il verde. Essi dicono di avere tante cose da fare, ma non se ne possano fare in un giorno piu’ di quante se ne possano fare. Allora non affrettatevi. Il verde e’ la terapia per queste persone. I colori a olio non respirano. Quando voi dipingete per strati trasparenti si puo vedere una prospettiva d’anima uno spazio animico. Non si puo’ vedere questo spazio animico con gli occhi fisici ma con un’altra parte del vostro essere. L a stessa parte con cui vedete i colori e il corpo astrale. Quando si dipinge per strati trasparenti attraverso i colori si ottiene automaticamente la prospettiva. Domanda: questo riguarda il senso del movimento? Risposta Si’ nella pittura ad olio non si puo’ vedere questa prospettiva, non si puo’ guardarla nello stesso modo. E’ dunque molto importante per il paziente che deve mettere il corpo astrale in movimento dipingere per strati. Si potrebbe anche farlo in modo differente ma piu’ si lavora nel modo che adesso stiamo insegnando con la luce le tenebre ecc e meglio e’. Domanda: io ho una paziente che ha una vista molto deteriorata che puo’ vedere piu’ colori quando dipinge per strati che quando dipinge su carta bagnata. Risposta : Ci sono degli esercizi specifici per le persone che non vedono bene , che non possono vedere che il blu ed altri colori. Si puo’ cominciare a parlar loro del fumo di un fuoco all’aria aperta, che e’ blu davanti ad un fondo scuro e rosso bruno o bruno giallo davanti alla luce. Se ci si potesse tenere in piedi nel fumo guardando verso la luce, si vedrebbe per primo l’arancio, poi del rosso dello scarlatto del carminio e via di seguito. Mantenendosi al centro e guardando verso la luce si vedrebbe del magenta: Si potrebbero anche vedere i colori menzionati prima ma si sarebbe principalmente circondati da magenta. Se ci si mettesse su di una collina in una atmosfera chiara si vedrebbe tutto intorno del blu cobalto perche’ si guarderebbe nell’oscurita’ attraverso la luce. Nell’altro caso al centro del fumo si resterebbe nell’oscurità’ guardando verso la luce. Cosi’ si puo’ spiegare al paziente che ci si trova al centro del fumo e che si vede dappertutto del magenta. Ora sui tre quarti del foglio fate un disegno con lavis colorato di magenta. Con delle linee se questo puo’ aiutare. Poi passate uno strato di carminio in una zona piu’ piccola e in altre parti del disegno e cosi’ procedete verso il vermiglione, l’arancio, il giallo e il verde. Poi in un’altra pittura fate l’inverso. Adesso noi stiamo nella luce e ci dirigiamo verso l’oscurita’ cosi’ voi andate dal blu al verde all’arancio0 al rosso al magenta. . In velatura con delle linee dure ma questo non deve essere come un caleidoscopio su tutta la superficie. Il magenta deve stare in una zona, il carminio un po’ piu’ in basso ma lasciate che gli strati si sovrappongano per meta’ o per un quarto in modo da avere la sensazione (io posso guardare dentro”. Il paziente deve vedere tutto questo e voi dovete coltivare in lui questo facolta’ di prospettiva dell’anima. C’e’ un esercizio che potete fare con i pazienti che vengono molto spesso da voi e che sono stupidi. Essi possono avere un orecchio musicale ma per quanto riguarda una visione viva essi sono del tutto incapaci. Essi non ricordano alcun colore. Di notte dicono che il tetto e’ rosso e che l’albero e;’ verde essi non possono vedere perche’ non guardano . la loro testa detta loro tutto. Queste persone in modo particolare si ammalano rapidamente di cancro . E’ uno dei loro pericoli. Quello che esse dicono di vedere non e’ reale perche’ non guardano mai. Anche se lo facessero esse non vedrebbero in ogni modo. Voi dovete insegnare loro a vedere. Uno dei modi di evitare il cancro e di nutrire questo movimento del corpo astrale. E’ qualcosa che bisogna fare con tutti i pazienti. Anche con le persone che non vogliono dipingere. Quando una persona puo’ spalmare del burro su di una fette di pane puo’ anche posare un velo di colore su di un foglio di carta. Ma MOLTI DICONO DI NON POTERLO FARE E SI PRECIPITANO A DIPINGERE SULLA CARTA BAGNATA PENSANDO “ Poveri! Dobbiamo occuparci della loro anima con gentilezza” . Ma non fatelo, provate gli esercizi qui descritti . Durante il mese che gli avete in clinica potete in questo spazio di tempo cambiarli completamente. Queste persone vivranno in modo completamente differente da prima. Voi avrete fatto molto quando saranno riuscite a vedere realmente almeno una volta. ASPETTI DEL VERDE 2 ottobre 1982 Introduzione i periodi della cultura L’India Antica Immaginatevi che qualcuno che possieda ancora la coscienza de” l’India antica” cominci a dipingere luce e tenebra. Questo vuol dire che voi dipingete con qualcuno che non e’ affatto padrone della luce e che ci restituisce un foglio grigio uniforme, con un po’ di luce, ma pochissima, Ricordatevi che all’epoca dell’India antica anche la luce per gli uomini era in un’altra sfera ed essi la guardavano e ne facevano l’esperienza attraverso il loro corpo eterico. Succedeva cosi’: essi percepivano grazie alla concentrazione interiore. Il corpo eterico non era prigioniero del corpo fisico cosi’ come ora .La situazione e’ rimasta la stessa all’epoca della Persia e dell’Egitto Antico. Voi dunque potete comprendere che essi dormivano in modo diverso e anche morivano in modo diverso dal nostro. Il loro mondo dei sensi era diverso dal nostro e vivevano in un mondo di sogni: c’era la terra e tutto era maggenga. Tutto era una immensa unita’, l’atmosfera.....naturalmente l’aria, c’erano delle sfumature di colore ma assolutamente non era questione di luce e tenebre: La luce del mondo eterico era una; essa non produceva ne’ interiore ne’ esterno, essa non proiettava ambra .......Era una luce avvolgente che si spandeva dappertutto. C’era questo magenta e verso la fine dell’epoca indiana per la prima volta gli uomini hanno avuto la possibilita’ di veder un arco di luce. Era un......interiore da l’esperienza globale del mondo della seconda dimensione ( Il mondo eterico) al mondo come lo conosciamo . Cosi’ ......... La Persia antica . Allora sopravvenne l’epoca persiana e con essa un’enorme cambiamento nel corpo fisico> Bisogna ricordare assolutamente che tutti questi cambiamenti sono accompagnati da grandi metamorfosi nel corpo fisico come la chiusura di quel grande organo di percezione che si trovava alla sommita’ della testa e piu’ tardi la convergenza dell’occhio a quant’altro. Nell’epoca della persia c’e’ stato una sorta di grande duello fra il magenta e il carminio .L’uomo era a questo punto capace di vedere e sperimentare il mondo spirituale attraverso il proprio corpo astrale che a sua volta era catturato dalla organizzazione del Me. A questo punto il me poteva lavorare sul corpo astrale > per un persiano antico c’era un contrasto immenso fra il magenta e il carminio e fra l’interno e l’esterno. Egli dirigeva lo sguardo principalmente verso il mondo esterno e in un sogno piu’ cosciente vedeva una differenza fra il carminio e il magenta e un separazione fra la terra e il cielo. Egli vedeva che c’era una superficie ed entrava in relazione con le piante e gli animali. E tutto cio’ avveniva nel carminio e il magenta. L’uomo dell’epoca persiana dormiva per.....nel magenta e sognava nel carminio . Egli era cosciente sia nel sogno che sulla terra. Ma egli dormiva in modo differente .C’era una separazione fra l’astrale e il corpo eterico. Benche’ il corpo astrale se ne andasse durante il sonno per il persiano il corpo astrale era un organo di percezione del mondo spirituale. Egli vedeva e sperimentava ......nel mondo esterno ed aveva lui un mondo di luce. E questo carminio galleggiava con il magenta. C’era un perpetuo cambiamento , un intreccio: talvolta egli sognava , talaltra era sveglio. Egli non vedeva le cose con la stessa nostra chiarezza. Secondo il momento egli poteva avere una visione momentanea , una vaga suggestione che ci fosse li’ una mucca, ma appena un attimo dopo appariva la vera immagine di una mucca eterica. Questo processo entrava ed usciva quasi con il suo respiro. Anche la sua espirazione era molto differente dalla nostra. L’Egitto Nell’epoca egiziana la coscienza dell’anima ebbe un ruolo primitivo. Si era immersi in un arancio particolare , in un terra di siena e piu’ tardi in un giallo. Gli Egiziani non vedevano come noi il tramonto ne’ la luce: per essi la luce era qualcosa che appariva e scompariva. I sacerdoti dei templi potevano vedere piu’ luce di un essere umano normale e questa ed altre capacita’ affini venivano coltivate segretamente nei templi dove a queste ...venivano trovati dei nomi. L’esperienza della luce che il persiano aveva interiormente si avvicinava a questo giallo che appariva e scompariva .i fiumi, la terra le piante tutto era immerso in questo colore dorato. Era veramente dell’oro. Poi si fece un salto verso il periodo greco. Voi dovete ricordarvi che abbiamo molto a che fare con gli Egiziani. Il nostro amore per le cose immerse nella luce dorata: noi non ameremmo tanto Rembrant se non fosse per la sua luce dorata. C’e’ stato un momento in cui noi stessi eravamo immersi in questa luce dorata: l’epoca egiziana che con tutto l’astrale che proveniva da quell’epoca, era una ripetizione della denuncia.....All’epoca della Persia antica ci fu per la prima volta una dualita’. Questo fatto costituisce la grande differenza fra l’India Antica e la Persia Antica. All’epoca egiziana tutto era molto piu’ armonioso. Gli Egiziani erano coscienti di cosa fossero la luce interiore e quella esterna, ma la loro era un’epoca che aveva una certa pesantezza. Per gli egiziani lo spazio prendeva forma e questo si vede in tutto cio’ che deriva dalle stelle: in un mondo di forme che i persiani non avevano affatto nel loro mondo carminio. Dai persiani sorsero due correnti: i caldei che andarono piu’ a nord e un’altra corrente che era piu’ “veggente”. I Caldei si diressero piu’ verso lo spirito. Ora, dopo questo periodo durante il quale lo spazio prese forma voi potete immaginare quale rivelazione fu per Akhenatos il vedere una luce piu’ grande , il vedere il sole. Il colore del sole era arancio a quei tempi , un arancio chiaro. Questo avvenimento naturalmente arrivo’ in anticipo rispetto ......................... allo sviluppo della Creta Ma noi ora non parleremo degli Ebrei. Noi andremo a Creta. Li’ succede all’improvviso qualcosa che e’ quasi all’opposto dell’epoca egiziana (benche’ i cretesi studiassero i misteri egiziani. A Creta arrivo’ inaspettatamente una sorta di leggerezza, di gioia. I cretesi volevano fare con il loro corpo tutto quello che volevano: potevano lanciarsi in tutte le direzioni. Non c’erano limiti al modo in cui essi erano sostenuti. Non erano dei lottatori, ma piuttosto die danzatori. Voi potete vederlo sulle loro pitture murali. L’elemento che li sosteneva era il verdegiallo. Il sole per essi era verde-giallo. Essi vivevano in una luce gialla. . Dovete ricordarvi che una delle proprieta’ della luce e’ quella che trionfa sulla pesantezza. Questi abitanti di Creta avevano la facolta’ di vivere nella luce anche con il loro corpo fisico, con un sole verde-giallo. All’epoca egizia gli individui potevano ammalarsi; e questo e’ vero anche per la fine dell’epoca persiana. Per i cretesi tutto era radioso. Essi potevano vedere il giallo , la terra di siena , i fiori rossi e il magenta la sera e al mattino. Ed era un fatto straordinario : immaginatevi di vedere una nuvola magenta su di un fondo giallo...guardate com’e’ dolce questo magenta sopra il giallo raggiante. Sentite la leggerezza che questo produce sulla pesantezza. La gente di allora viveva questo. , questo superamento della pesantezza. Ed era questo che si poteva trovare in questa esplosione del giallo-verde. Nei piccoli di giallo verde non c’e’ tipo di ambra. Poi si passo’ dall’epoca cretese a quella greca. Ma questo splendore (non era piu’ il dorato, era il giallo assoluto) era abitato . I cretesi potevano guardarsi dentro. Non c’erano colori complementari. Non esistevano. I loro colori complementari si trovavano nel mondo spirituale in cui essi potevano ancora guardare. Ma immaginiamo di piu’ un paesaggio ed ad una certa distanza una luce verde giallo che irraggia apportando una immensa leggerezza il principio ...del giallo ma non in modo cui facevano esperienza gli Egiziani. Per i cretesi era qualcosa che sosteneva. E quando questo giallo diveniva scuro non riusciva naturalmente a sostenere nello stesso modo. E molto utile e buono dipingere per il proprio piacere cose cosi’ e d ottenere quest’ambiente . Potreste averne bisogno con i pazienti. Pensate al verde giallo pesante che essi dipingono a volte la sua opacita’ invece della sua radianza piena di Luce. LA GRECIA E cosi’ noi arriviamo ora all’epoca greca. All’inizio e’ una rivoluzione dell’epoca cretese. (e’ la stessa leggerezza, la stessa radianza, la stessa brillantezza su tutto: Il cielo era adesso virato verso un giallo verdastro I greci lo chiamavano colore del miele. I Greci si trovavano sempre in un mondo pieno di esseri ad essi visibili nei veli dell’oscurita’ davanti alla luce. Nel giallo essi vedevano …esseri che nel carminio o il Magenta. Ma essi vedevano sempre le Furie essi vedevano i propri pensieri. Ma in un breve lasso di tempo si produsse un cambiamento¸essi non videro piu’ le Furie ne’ i pensieri e le immagini; essi cominciarono a vedere i contorni della realtà , il mondo esterno, il mondo dei sensi in modo piu’ stabile /sicuro . A questo punto il mondo e’ visto come un sole verde una luce verde, una aria e una atmosfera verde- gialla. Fu un cambiamento immenso: di colpo l’uomo divenne piu’ cosciente del mondo interiore e dell’esterno. Ci fu un cambiamento radicale. Per esempio la coscienza umana passò ad appartenere al mondo interiore dell’uomo e non era piu’ contenuta negli esseri intorno a lui. Fu il primo passo della separazione dell’interiore dall’esterno, qualcosa di impossibile se non in questo mondo tre dimensioni. A quest’epoca all’improvviso gli uomini hanno cominciato ad amare il mondo a tre dimensioni; era una avventura, una scoperta. Essi erano sempre sostenuti dalla leggerezza della situazione di Creta, si può comprendere che per essi era come vivere in Iperborea . Immaginatevi di svegliarvi un giorno e che tutto sia come nella Grecia Antica. Voi non sareste affatto sorpresi che ad un certo momento dell’anno ci sia della luce che viene dalla terra. In Iperborea il sole era nella terra. E ci erano nell’atmosfera immaginatevi luce ed amore. Adesso di risvegliarvi e che si sia un chiarore luminoso che viene proprio dalla terra. Sicuramente non cammineremmo come camminiamo oggi . Bisogna ricordarsi che il sole non solamente irradia il principio creativo dell’antipatia, ma che fa anche il contrario, che esso attira. Cosi’ sulla terra si poteva avere un verde- giallo con al di sopra un sole verde pallido. I Greci non hanno potuto vedere il verde prima di poter pensare interiormente. Quelli che vedevano le Furie non vedevano il verde attuale . La visione del verde attuale venne quando il mondo esterno passò ad essere interiore. Allora si poté vedere il verde. Si poté divenire coscienti del proprio “Io” (ego) . Cosa si sarebbe potuto vedere se si fosse guardato in lontananza.? Naturalmente si sarebbe potuto veder e il mare colore del vino e i cavalli colore giacinto. Lentamente si sarebbe arrivasti a vedere il nero (prima non si sarebbe potuto vedere tanto nero) Si sarebbe potuto vedere il blu come se fosse nero. Forse ora possiamo immaginarci quale guarigione può costituire per un paziente avere un’immagine di questo verde. Immaginiamo una leggera bruma verde con pochissimo giallo. Non era un verde freddo, non era fatto come il verde che vediamo oggi. Il passaggio attraverso il verde ed attraverso il giallo e’ un passaggio dolce non duro. Il giallo ha una densità ed e’ una atmosfera piu’ spessa . Per i Greci l’atmosfera divenne improvvisamente tenue ed essi poterono vedere in lontananza. Gli Egiziani non potevano veder cosi’ lontano nello spazio: Il loro mondo era piccolo comparato a quello dei greci. Il greco vide subito lontano e pote’ vedere fino al verde. La cosa piu’ lontana che poté vedere era il magnifico verde giada che e’ molto dolce, e i suoi spazi erano pieni di questo colore. Immaginiamo un verde giada su di un mare color del vino e nel punto in cui i due colori si incontrano fondendosi uno nell’altro siamo semplicemente circondati di luce. Questo sentimento che avevano, questa gioia immensa e’ qualcosa a cui dobbiamo tornare. E non si tratta di possedere il mondo come fu nel caso dei Romani, ma di essere al mondo. Era una ricchezza che non finiva mai. E in questo modo si produsse lentamente l’attuale osservazione dei differenti verdi: dal verde-giallo al verde, dal verde colore del miele al verde unito al giallo a quello unito all’arancio, al vermiglione, al carminio e al verde unito al magenta. E cosi’ si aveva al piu’ lontano orizzonte il sospiro di un grigio che conteneva il futuro blu. C’erano molti tipi di verde, ma un certo tipo non esisteva : il Verde della tavola da biliardo. Essi non vedevano il verde scuro. Essi vedevano il verde come luce .Tutti gli altri verdi che noi oggi vediamo sono delle astrazioni , non sono veri> Noi siamo capaci di vedere il piu’ nero dei verdi. All’inizio le persone avevano una “mezza anima” noi abbiamo un’anima intera; noi abbiamo tutti i colori , quelli dietro la luce e quelli davanti alla luce e tutti i sentimenti che a questi corrispondono. Essi non avevano tutto cio’ come noi l’abbiamo; essi avevano solamente i sentimenti corrispondenti ai colori fino al verde . Fino a quel punto la loro anima era cosciente. Paragonati a noi essi avevano una” mezza anima” ; l’altra parte della loro anima non era affatto in essi. Anche la loro espirazione era differente: essi avevano delle lunghe ispirazioni (il mondo esterno che inspira e l’essere umano che espira). Con la metà di un’anima essi respiravano in modo diverso. Essi non trattenevano il fiato nello stesso nostro modo che e’ quello per cui non sappiamo che siamo respirando. Il greco non sarebbe potuto arrivare ad una situazione tale da non sapere che respirava. I greci andavano a combattere. Essi amavano lottare perché per essi era un modo di superare lo spazio. Essi lottavano non tanto contro un’altra persona, quanto piuttosto per riconoscere il proprio Me nello spazio. I Greci avevano la metà dell’anima incarnata, ma avevano un’anima intera nel mondo spirituale. Anche oggi le persone possono avere una mezza anima , la nostra civiltà ci può portare a questo talvolta, ma ciò ‘ succede in modo diverso da quello dei greci. Succede talvolta che in determinate persone l’interiore e l’esterno si separino. Quando vi capitasse di poter dipingere con simili persone in questo verde particolare e descrivere un tale paesaggio questo farà loro bene. Ricordatevi che colori e sentimenti sono la stessa cosa! All’epoca dei Greci non esistevano cose come la frustrazione e l’esperienza della limitazione che possiamo avere noi. I Greci erano portati dalla luce: essi camminavano in modo differente e respiravano in modo differente Lottare (come ho già detto) era per essi qualcosa di differente,una certa esperienza del Me nello spazio. Se voleste far passare un paziente per questa esperienza voi naturalmente non potete mandarlo in strada per azzuffarsi, dovete dargli questa immagine dell’irraggiamento, del rapimento(estasi) della brillantezza che c’era nell’atmosfera. Dovete fargli percepire che l’aria stessa era composta in modo diverso da quella chiarezza(trasparenza) di quella oggi. Quella qualità di brillantezza i greci la respiravano in se stessi. Come in iperborea si respirava il fuoco cosi’ piu’ tardi si respirò il colore. Quello che i greci respiravano erano quasi dei cristalli , cristalli liquidi. Era tutto cosi’ trasparente e cosi’ chiaro! Oggi non possiamo piu’ avere questa qualità se non nel lontano Nord in qualche luogo sul granito. Sul calcare, sul gesso e tutte le rocce similari voi non potete avere un’aria simile. Benché la Grecia sia soprattutto calcarea, anche cosi’ i greci facevano l’esperienza di quest’aria e questa atmosfera particolari. E da questo voi potete capire quanto la loro respirazione fosse differente. Essi espiravano piu’ di quanto noi facciamo causa di quello che inspiravano. Essi non avevano bisogno di molto perché tutto ciò era loro regalato. E tutto ciò era inerente a questo colore particolare . Il verde. LA CINA Noi osserveremmo adesso la Cina che e’ un resto di Atlantide. Durante tutto il primo periodo della Cina gli uomini erano capaci di vedere questo verde particolare di cui sto parlando. Molti dei loro colori sono di una tonalità minore. Essi potevano vedere il nero centinaia di anni prima di Cristo(come dice R. Steiner) perché essi erano capaci di riflettere in ciò che era chiuso . Questa chiusura del loro essere degenerò anch’essa e scivolò obliquamente. Non ci fu piu’ evoluzione. Essi non andarono dal blu cobalto all’indaco, non arrivarono all’anima della coscienza; al contrario essi andarono verso una degenerazione completa. E’ interessante vedere che a causa di questa chiusura il loro verde divenne nero ed essi poterono vedere il nero. Essi potevano vedere circa dodici differenti specie di nero. Noi diciamo che il loro inchiostro e’ nero, ma non bisogna credere che fosse nero anche per loro. C’era tutta una gamma di colori differenti che noi non possiamo vedere. D’altra parte si potrebbe dire che l’anima di coscienza fu proietta e trascinata verso il basso o esercitata secoli piu’ tardi dagli arabi. Ma diciamo questo en passant. Io voglio solamente collocare qui la Cina come un esempio di una intera nazione che si e’ chiusa in se stessa quasi come una sorta di cancro. I cinesi avevano un’altra forma di coscienza: A quei tempi essi pensavano a sentivano di vivere nel mondo spirituale e di conseguenza non potevano avere Dei. Essi non ne avevano bisogno. Essi non avevano degli dei nella vera accezione del termine ,ma avevano degli esseri, dei grandi esseri della casa, dell’albero, della montagna o del paesaggio. Tutto era abitato da esseri spirituali, ma degli dei come ne abbiamo noi che intraprendono questa evoluzione di colore non ne avevano. Molto piu’ tardi nella storia cinese ne’ arrivò qualcuno, ma non erano degli dei molto elevati. IL VERDE Si può ora vedere piu’ chiaramente quanto questo verde puo’ essere utile come strada verso qualcosa che conduce a qualcosa che ritorna – verde molto chiaro . Domanda: “ intendete dire rimandando indietro la luce che viene dalla terra? Risposta: Ad un dato momento gli uomini vivevano molto nelle forze di antigravita’ essi possedevano una “leggerezza” le persone superiori ne possedevano di piu’ perche’ essi ne possedevano addirittura nel loro corpo: ma il greco medio l’aveva nell’ anima.Nel medioevo la “leggerezza” era una virtu’ e noi l’abbiamo persa. Bisogna ricordare che per i Greci l’atmosfera era colorata. Essi non vedevano le nuvole come noi le vediamo. Addirittura la gente del 12/13 seolo non vedeva una nuvola come la vediamo noi. Essi la vedevano con molti colori iridati. E i Greci vedevano le loro nuvole nello stesso modo; ma essi non vedevano affatto i contorni della realta’ anche se essi hanno descritto i paesaggi e le loro esistenze. Cosi’ voi potete in certi casi avere un’immagine di un verde duro ed in altri quella di un verde dolce, dipende dalla persona che descrive. Il magenta non apre, esso mischia ed ammassa. Quello che apre non e’ il rosso e’ il verde che apre qualcosa. I greci non vedevano il mondo delle piante come noi lo vediamo oggi, in verde scuro. Essi vedevano le piante da quando esse diventavano un po’ gialle. Bisogna ricordarsi che tutto cio’ che era vivente portava luce: quegli uomini potevano ancora vederla. Il dottor W.S. : “ mi ricordo che il dottor Mees ha raccontato una volta come R. Steiner ad un certo momento si mise a studiare una pianta e disse parlandone:” e’ una struttura ammirevole” e che il dottor Mees concluse che R. Steiner non stava guardando la pianta fisica ma il principio formatore che l’avvolgeva(il principio che le dava forma tutto intorno) . La pianta va dall’ambiente terra verso il sole e il dottor Mees non aveva subito capito l’osservazione di R. Steiner: ma riflettendoci egli realizzo’ che la pianta cresce verso l’alto mentre la sua plastica dalle parti periferiche. Era la forza plastica eterica che lavorava e suscitava alla vita la pianta fisica. E questa fora e la luce naturalmente e i greci la vedevano. Le persone possono avere le piaghe piu’ tremende sulla loro pelle spesso sulle gambe e non si puo’ pulirle. Bisogna avere qualche idea della loro provenienza interna: ma per la pulizia il verde e’ ottimo. Non c’e’ il minimo compromesso nel verde. Nel blu c’e’ ne’ , ma il verde e’ implacabile, e’ senza pieta’. Non e’ qualcosa che fa paura e’ qualcosa che si puo’ utilizzare. E’ talvolta come l’apertura di una finestra. Le persone non lo amano perche’ e’ oggettivo. Il verde ha una qualita’ spirituale in piu’ di una qualita’ d’anima. Gli altri colori sono un’esperienza dell’anima, l verde e’ oggettivo. Esso manca di compromessi e possiede anche una grande armonia. E’ pure un’esperienza del tempo. L’esperienza piu’ vicina che noi abbiamo del tempo e’ nel nostro verde. Questa esperienza del tempo che noi possiamo avere grazie al verde, passa attraverso noi. Mente il verde in quanto colore nel mondo dei sensi non ha solamente una qualita’ d’anima ma anche una qualita’ spirituale. Esso non e’ freddo , non e’ caldo ed e’ assolutamente ed interamente oggettivo. Ed e’ proprio quello che le persone non amano nel verde. Cosi’ si puo’ capire che esso abbia una tale relazione con la nostra colonna vertebrale, perpendicolarmente. perche’ Noi esso non scende avremmo verticalita’ verso il verde; noi non saremmo umani. Un paziente che si lamenta della sua schiena puo’ essere un po’ aiutato dal verde. Quando delle persone sono a disagio con altre c’e’e sicuramente la meditazione sul blu cobalto che le puo’ aiutare. Immaginiamo che abbiate bisogno di qualcosa di piu’, che siate in un ambiente con degli avversari dei nemici molto ostili e che abbiate bisogno di un certo sostegno interiore; con il blu siete attorniati sostenuti. Ma ora avete bisogno di un vero sostegno per reggervi interamente da soli con il vostro proprio Me. Pensate di fare un passo indietro in una colonna di verde e lasciatela sostenervi. Allora tutto diventa molto piu’ facile. E’ un grande aiuto per riprendersi interiormente. Perche’ quello che voi pensate a proposito del colore e’ una realta’ assoluta come tutti i nostri pensieri sono delle realta’. I pensieri lavorano. Il pensare die colori lavora addirittura piu’ di un concetto formato. Il concetto formato non ha la luce o la realta’ che ha il colore. Pensare e colore sono strettamente legati; Tutti e due hanno a che fare con gli angeli con le gerarchie. Si puo’ avere un pensare molto colorato. Ma si puo’ immaginare che quando un essere umano pensa il colore e’ una sostanza molto piu’ viva di qualsiasi stramba idea io possa evocare. Ogni volta che voi parlate di pittura e colore voi dovete vedere i colore di cui parlate, allora si tratta di una realta’ vivente. Pensare al viola puo’ essere dato come nutrimento ai defunti. I defunti sono intimamente legati alla nostra azione di pensare i colori. Pensare i colori puo’ essere un mezzo che puo’ venire utilizzato quando pensate con coscienza e concentrazione . Il colore e’ un sentimento cosmico. Oggi spesso capita che le persone non possano ricordarsi dei colori. O non siano capaci di visualizzarli: E’ l’inizio di una malattia. Voi potete fare con queste persone questo esercizio: prendete un certo numero di fiori e fate un bouquet degli stessi fiori in un’altra stanza, poi scegliete un fiore e chiedete” portatemi dall’altra stanza un fiore di questo colore” . E’ un esercizio molto semplice. Non vediamo tutti i colori porpora , la nostra anima e’ cosi’ atrofizzata che abbiamo perso tutte le qualita’ di entusiasmo, di coraggio, di fuoco, ecc. E” solo una questione di tempo. Perche’ si arrivi a perdere la percezione di questi colori. Noi abbiamo perduto delle capacita’ ma possiamo facilmente esercitarci a recuperarle. Guardate i passaggi da un rosso all’altro e ancora un altro. E ricordate. Farlo e’ una questione di volonta’. Quando un paziente non riesce a farlo voi sapete che si tratta di un sintomo che riguarda il suo mondo dei sentimenti. Puo’ succedere che tutto cio’ affiori in una malattia. Quando una persona non ha entusiasmo non e’ felice, non e’ soddisfatta allora voi dovete fare attenzione al suo respiro(particolarmente se e’ un bambino) Voi potrete risvegliare in lui l’entusiasmo facendogli guardare tutti i rossi. Voi sapete a quali malattie puo’ portare questa freddezza quando il colore interno se ne e’ andato. Da un certo punto di vista e’ la nostra anima che fa nascere il colore. La nostra anima contiene i dodici colori dello zodiaco. Con il vermiglione si puo’ avere dell’entusiasmo ma dall’altra parte dietro la luce, e’ la situazione opposta, c’e’ la devozione del blu. E tutte le qualita’ dell’anima umana sono come messe in mostra dai colori. L’arancio e’ veramente il coraggio. Ma quando vi concentrate sul viola vedetevelo davanti fuori di voi, voi fate l’esperienza di qualcosa di sacro. Voi lo mantenete cosi’ per due minuti e a questo punto voi entrate in questo viola diventate questo viola. Allora non esiste piu’ niente ne’ famiglia, ne’ razza, ne’ tempo, ne’ luogo. C’e’e solamente questo viola e voi ci siete dentro. Quando ne uscite voi non siete piu’ la stessa persona. R. Steiner dice che a quel punto voi avete del coraggio “MUT”. Ma questo succede solo quando siete divenuti quel viola ed e’ un’altra cosa che guardarlo . Cosi’ i colori si completano l’un l’altro . Nell’arancio c’e’ una certa tranquillita’. Quando voi passate attraverso l’arancio voi arrivate dalla parte opposta. I colori si chiamano fra di loro in un modo specifico. Ma questo modo e’ la nostra anima. Quando una persona manca di vermiglione dall’altro lato gli manchera’ il turchese. Il turchese si appoggia un pochino sul verde e porta il senso morale: il senso umano della moralita’. Quando il vermiglione e’ andato anche l’opposto se ne va. L’entusiasmo e’ finito e lentamente anche l’altro si estingue. I Greci furono i primi sulla terra a vedere i colori complementari. Prima nessuno mai aveva potuto vedere i colori complementari. Intendo dire noi . In Grecia noi potevamo vedere innalzarsi il magenta e il verde . Il verde era avvolto da veli magenta. Nel caso di una luce verde voi percepite intorno un’aura (non semplicemente il colore complementare) cosi’ voi potete immaginare che quando i greci vedevano il sole essi potevano vedere intorno il magenta. Quando essi guardavano le piante essi potevano vedere la luce magenta. Ma era anche la prima volta che essi potevano veder i colori complementari. Dopo che essi aevano guardatio quel verde e chiuso gli occhi essi potevano vedere il magenta. Nessuno prima avrebbe potuto farlo. R.Steiner dice che cio’ poteva accadere perche’ i greci avevano negli occhi un riicordo della Lemuria. Che noi portiamo i colori con noi negli occhi. Che se noi vediamo perfettamente i colori complementari e’ perche’ noi portiamo un resto della lemuria nei nostri occhi.I cinesi quando desideravano formare i propri allievi li facevano scendere velocemente nella strada, li facevano guardare nel negozio di pesce e poi e poi tornare a disegnare tutto quello che avevano visto nella bottega. Questo di imparare a disegnare a memoria fa parte della formazione alla pittura. Voi dovete essere capaci di disegnare qualsiasi cosa a memoria . Lasciate scomparire il ricordo e quello ritornera’ . Esercitatevi ; non dovete mai stare in un posto o sedervi da qualche parte senza guardare con coscienza. Questo aiuta per un’altra incarnazione. Domanda: Si puo’ dire che quando il Me entra nello spazio , l’essere umano Comincia a vedere i colori complementari? Risposta ; Si Domanda: e con i bambini? Quelli che lavorano con i bambini hanno differenti opinioni. Alcuni dicono all'eta’ di sette anni, altri a 10 ecc. Risposta: al momento in cui il bambino dice ”Io” egli puo’ cominciare a vedere i colori complementari. A volte i bambini non dicono “Io” prima dei 5 anni. Oggi abbiamo dei bambini che dicono Io prima ancora di poter camminare. Essi si sono incarnati troppo presto. Essi vedono i colori complementari come noi in un modo piu’ intenso. Tutte le volte che voi avete una traduzione di Omero che parla del cielo blu, sappiate che non e’ vero . Egli non usa la parola blu. Lo si seppe all’inizio del secolo. Il primo ministro inglese Gladstone ha scritto a proposito di questo e R. Steiner ne ha parlato. Ora il mondo e’ arrivato a questa conclusione (si parla dell’America, ma e’ mondo anche quello) che le razze differenti vedono differenti gamme di colori: alcune vedono solo 5 colori, altre solamente 3 come gli abitanti della giugla per esempio ed e’ cosi’ che noi eravamo un tempo. Ci sono sempre persone che sono ancora cosi’. Quando per americano che esempio voi avete un sud dice di vedere solamente 5 colori e’ del tutto normale. Cio’ non vuol dire che la sua anima e’ malata. I COLORI DIETRO LA LUCE 23 ottobre 1982 Introduzione Come abbiamo gia’ visto prima della dualita’ carminio Magenta apparve ad un certo momento dell’evoluzione. Il carminio e’ il colore legato alla missione dell’uomo sulla terra. Nel carminio l’essere umano e’ per cosi’ dire per la prima volta cosciente dei suoi piedi. Egli cammina sulla terra ed anche se questo puo’ sembrare ridicolo si puo’ dire che egli puo’ pregare con i suoi piedi. Questa relazione dell’essere umano con la terra alla quale deve gran parte della sua umanita’ , gli ha permesso di tenersi in piedi e di camminare . il fatto che l’uomo possa tenersi dritto sui suoi piedi . e’ il fondamento della sua umanita’ e tutto questo fu osservato dalle nostre coscienze che si trovano allora nel carminio e depositato in esse. IL passo seguente avvenne a passaggio dall’epoca persina aall’epoca egiziana. Durante quest’ultima apparvero nelle nostre coscienze l’arancio, il giallo, il colore delle violacciocche dei muri, d anche la terra di Siena. Ma anche qualche altra cosa si produsse per l’attivita’ dei colori. I colori erano e sono degli esseri essi non vedevano la luce come la vediamo oggi. Niente era chiaro. Tutto era intriso in una nebbia dorata. L’aria era colore. E’ a questo punto che avvenne il periodo di transizione del verde giallo a Creta . Fu il periodo di preparazione alla nostra coscienza della forma. Per la nostra coscienza di oggi le forme sono “vuote di divinita’”(abbandonate dagli Dei) , ma a quel tempo esse contenevano i resti di qualcosa di divino nella misura in cui ci si poteva vedere le evoluzioni. Durante questo periodo(questo succedeva prima di Troia) l’essere umano danzava” I persiani, facevano molte esperienze attraverso i piedi. Non avevano fibre nervose in quel periodo. In Egitto la luce, questo giallo (ha detto R. Steiner) scorreva lungo i nervi del corpo e da cio’ derivava che le danze erano qualcosa di sentito nel corpo; e’ cosi’ che gli uomini si incarnavano in quell’epoca . I primi Egiziani non potevano fare le esperienze che noi facciamo attraverso i nostri sensi. Non potevano provare il dolore nello stesso nostro modo. E’ a Creta che avemmo i primi rudimenti di un sistema nervoso. Cosi’ nacque nel gioco tra la pesantezza e i cieli il cervello , la funzione del cervello. Nel sotterraneo del Minotauro il cervello in quanto tale compiva la sua digestione. All’epoca greca , il cervello era piuì o meno finito. La testa era formata e noi avevamo la possibilita’ piu’ o meno completata di osservare i nostri pensieri in immagini. Avevamo una coscienza di immagini incosciente (oggi dobbiamo avere una coscienza immaginativa cosciente) . Immaginatevi cosa succederebbe se vedeste i vostri pensieri. I vostri pensieri non sarebbero dentro di voi, ma intorno a voi e voi potreste slanciarvi verso di essi per cosi’ dire. E’ così che succedeva durante il periodo cretese. Durante il periodo greco si produsse un passo gigantesco con il passaggio dal primo verde, il verde giallo, al verde chiaro. Quest’ultimo porto’ la nascita del pensiero logico non ancora riflesso. Quest’ultimo pensiero , quello riflesso, venne molto piu’ tardi. Le nostre etste erano piu’ morbide, questo a molto a che foare con l’incarnazione del Me. IL TURCHESE BISANZIO Ed ora tratteremo un altro periodo ed un altro colore. Approfondiremo in che modo si possa comprendere quale siano la funzione e l’azione di questo colore, come ha formato le nostre anime e trasformato i nostri corpi. Questo colore e’ il turchese . questo succedeva due o tre secoli dopo Cristo e fino a sette ottocento anni dopo di lui. Quest’epoca fu segnata da un intenso sentimento religioso. Erano i tempi di Alessandria d’Origine, , di deli Filo, gnostici, dei di Clemente neoplatonici. Essi possedevano una forma di pensiero particolare legato al cristianesimo. C’erano anche altre forme di opensiero in quell’epoca : piu’ tardi sopravvennero le grandi lotte tra Ariano e Anastasio, che Alessandria si estesero a partire da su tute le scuole dell’ovest, sui conventi scc. C’era anche Costantinpoli , l’antica Bisanzio . Bisanzio era considerata con disprezzo a causa del Concilio di Nicea. Ma essa non era destinata ad essere per sempre considerata male. Bisanzio era la culla di una grande civilita’ del tutto differente da quella di Alessandria. Alessandria aveva accademie m una popolazione cosmopolita, meravigliose biblioteche delle ineguagliabili nel mondo intero. Vi devo parlare di tutto cio’ per darvi un altro pujto di vista su un altro aspetto del turchese. Bisanzio era differente. La’ uin quella citta’ la meta’ della popolazione poteva aver fatto voto alla Chisa. Ogni essere umano , tutta la natura era controllata dalla Chiesa. Questo succedeva alla fine di quest’epoca perche’ all’inizio , l’isitutzione della Chiesa non era altrettanto potente. Dalla nascita alla morte gli individui provavano un sentimento religioso verso qualsiasi cosa. Poteva accadere per esempio che il sacerdote si recasse ad una sorgente accompagnato da tutto il villaggio(non so quante volte) per benedirla. Cosi’ ogni cosa faceva parte piu’ o meno della Chiesa; le sorgenti, i fiori le nuvole. La Chiesa degenero’ perche’ divenne una istituzione romana nel momento stesso in cui si separava da Roma. Ed e’ allora che accadde la grande tragedia.di quell’epoca. Ma gli abitanti vivevano per lo sviluppo della propria anima e ci si dedicavano. Disputavano per sapere se bisognasse o non avere delle pitture a carattere religioso. Tutto cio’ che facevano era controllato dalla religione e coinvolto da essa. In Grecia questo sentimento religioso era differente. Per la coscienza greca la filosofia religiosa di Alessandria non esisteva. Essa sopravvenne con il cristianesimo e san Paolo. Gli gnostici vivevano sotto una corazza turchese (per cosi’ dire) che degenero’ in un verde scuro , quando subi’ una drastica romanizzazione, una rigidita’ , quasi una tomba, l’ortodossia completa come il carapace di un granchio o di un insetto. Ma al di sotto vivevano i piu’ disparati movimenti: gli gnostici, i manichei, i bogomili e cosi’ via. In che modo all’epoca essi sentivano la religione? Ricordatevi che la loro anima si trovava al di fuori di essi . all’improvviso essi reagirono a questo turchese con i nervi essi poterono sentire con le eestremita’ dei loro nervi. Essi non avevano uno sguardo cosciente come il nostro di oggi. In questa coscienza di immagini non cosciente essi in realta’ vivevano al di fuori di se stessi. Per essi una stella era molto di piu’ che una stella. Ricordatevi che gli gnostici non potevano accettare che il Cristo si fosse incarnato in un essere umano. Tutto doveva essere nel mondo celesteed essi stessi dovevano andarvi. Una stella ea per essi molto piu’ brillante e celestiale che per noi oggi. l’aria stessa possedeva una brillantezza che non possiede ai giorni d’oggi. quando voi legete i primi scritti dei Padri della Chiesa russa ( Crisostomo, Antonio e tutti gli altri, ) voi poete riceverne un debole chiarimento. R. Steinerha detto che essi hanno apportato nei loro scritti la qualita’ di luce di prima della nascita. E cio’ duro’ fino al V secolo . ma in seguito cambio’ molto rapidamente e il turchese acquisi’ la sua qualita’ di frazionamento , di cristallizzazione e di chiarezza. Ed e’ anche dopo il V secolo che avvenne una scissione alla base della Chiesa russa. “Filocalia” che vuol dire “ io amo’ la belta?2 e’ uno dei libri scritti dai Padri della Chiesa nel quale ci si puo’ avvicinare all’atteggiamento di queste persone verso il loro ambiente. Non solamente quello degli gnostici , dei manichei e degli altri movimenti del cristianesimo esoterico, am anche quello dei padri della Chiesa russa. Ricordatevi che si trattava allora di un vastissimo movimento. La Chiesa Copta se ne separo’ . nell’Ortodossia si puo’pecepire qusto verde scuro ma anche la qualita’ di scissione del turchese. Gli uomini di quell’epoca non avevano visto mai prima il blu o qualcosa che si avvicinasse alla qualita’d el blu. Per loro il blu ea qualcosa di dato. La devozione e la venerazione si riversavano in essi dall’esterno. affronteremmo il In blu seguito e quando l’indaco noi constateremmo che all’inizio questi uomini si preoccupavano dello spirito non con la loro anima , ma con il loro spirito e piu’ di quanto noi facciamo oggi. ed e’ in questo modo che la loro anima si riversava piu’ o meno dall’esterno in essi. A quell’epoca l’anima non era ancra in noi, era un organo di eprcezioen differente da quello di oggi (piu’ tardi , nel blu cobalto, l’anima e’ all’interno dell’essere umano con tutte le sue qualita’ di devozione) non si poteva avere uno sguardo convergente, la visione si formava come se partisse da un punto esterno della testa, fuori di se’. In seguito attraverso la mediazione dell’aria e della luce si pote’ fare per la prima volta il primo passo verso l’acquisizione di un’anima in no. Cosi’ ogni periodo ci ha fatto raggiungere una tappa , noi abiamo prima ricevuto il nostro sistema nervoso poi il nostro cervello ed ora noi riceviamo qualcosa altro. E’ l’inizio di un altro rapporto con la nostra volonta’. A quell’epoca noi ci trovammo bruscamente nella luce davanti all’oscurita’. Noi andavamo verso l’oscurita’ (la luce era dietro di noi) verso il futuro. Noi eravamo orientati in modo differente sulla terra. il nostro sistema nervoso comincio’ ad affinarsi. La chiesa ortodossa greca si oppose fortemente a questo mutamento, quella chiesa era all’epoca molto differente dalla Chiesa Russa. D’altro canto era l’epoca in cui compare la cultura araba e in cui si incarna Maometto.Alessandria scomparve cosiì come Antiochia e tutte le citta’ famose. Resto’ solo Bisanzio esi concretizzo’ un grande indurimento . nel turchese si puo’ essere crudeli . ricordatevi che esso possiede una grandissima freddezza , se la vostra anima fosse piena esclusivamente di turchese voi avreste un pensiero tagliente. Voi avreste la possibilita’ di essere crudeli ( so molto bene che la crudelta’ puo’ venire anche dal processo di preponderanza di un organo si di un altro). Nell’ambito del pensiero questiuomini potevan essere estremamente crudeli, avere la freddezza e la qualita’ tagliente di un coltello. Essi non sentivano la crudelta’ di un’altra persona come possiamo farlo oggi. oggi noi possiamo sentire la crudelta’ in un’altra persona. Essi non avevano il sentimento mediano quello della regione del cuore per percepire. Anche alla fine dell’epoca bizantina per essi uccidere qualcuno non singinificava niente. A partire da cio’ voi potete percepire le qualita’ del turchese: una qualita’ cristallina che si appoggia geometriche, sul quasi me, grandi possibilita’ matematiche che si potevano trovare ad Alessandria , un assenza totale di compromesso e delle cose spinte al loro estremo che cominciavano a scindersi in questo colore. In Egitto ad Alessandria i monaci si affollavano nel eserto epr diventare buoni. Ed essi lo facevano sedendo su di una colonna e potevano restare seduti fino a gelare come il ghiaccio ed uscirne vivi. O altrimenti essi vi restavano seduti (voi restavate seduti) per essere scaldati dal sole dell’estate. Essi erano spinti dall’intenso desiderio di sfuggire alla terra , di abbandonare in toto l’evoluzione. Questo elemento li spinse piu’ tardi nei conventi. E c’erano tanti monaci che vivevano nel deserto cosi’ esaltati che capito’ che essi si impadronirono di Hypazia , la misero su di un altare e la fecero a pezzi. Potete vedere a quali estremi essi fossero capaci di arrivare. Ma questo non aveva per essi lo stesso significato di oggi. essi avevano questa inclinazione a voler abbandonare la terra e non aspiravano a niente altro che allo spirito. Voi vedete anche qui queta capacita’ di scisisone del turche. D’altra parte se voi pensate aòlla loro arte - ed essa puo’ ancora parlarci oggi eprche’ proviene d auna religione cosmica che san Paolo aveva cominciato a riversare in essi perche’ le loro anime potessero piu’ tardi avere una relazione cosciente con la volonta’. – un’icona bizantina puo’ ancora emozionarci quando la guardiamo perche’ e’ un ortale cosmico non e’ umano. IL turchese e’ anche questo. Lo spirito li chiamava continuamente , ma d’altro canto c’era una estrema ortodossia , una estrema crudelta’. Io credo che in qualche modo essi avessero anche un sentimento del vuoto; ci sono persone per le quali il sentimento dle vuoto e’ necessario per le quali il sangue e’ per cosi’ dire troppo denso e di cui l’anima esplode sotto ‘effetto delle cose non digerite . quando fate un’esperienza sgradevole come quella di un incidente con il treno per esempio, e voi guardate questa esperienza coscientemente alla lunga voi potete metabolizzarla. Ma se voi non la guardate che inconsciamente, allora essa vi ritorna sempre e sempre nel corso della vita. Voi sentite interiormente un troppo pieno , voi siete sovraccarichi di esperienza. Un turchese puo’ allora pulire le cose; esso le rende trasparenti e cosi’ ci si puo’ guardare attraverso. Questo intenso sentimento religioso era dunque depositato nell’ambiente terrestre di quell’epoca a partire dal cosmo. Il cielo era qualche volta verde-giallo, qualche volta verde, qualche volta turchese, variava secondo lo stato di coscienza della gente. Esi poterono vedere per la prima volta i colori complementari e li vedevano chiaramente. In ognuna delle loro pitture appare un turchese. Adesso e’ diventato nero ed e’ epr qusto che non lo si puo’ vedere nelle icone, ma voi lo trovate ancora nei mosaici. Si puo’ anche vedere su dei magnifici avori scolpiti che essi ascoltavano con le mani(la mano e’ alzata vicino al viso con la palma aperta per catturare le vibrazioni che vengono da lontano) come se essi avessero questo sentimento: non qui nel mio orecchio , ma laggiu’ nelle lontananze io posso ascoltare. BLU COBALTO Ed ora bruscamente riempiti di contenuto! Avere il sentimento religioso, la chiarezza di pensiero dei primi Padri della Chiesa, eventualmente entrare nella scolastica ed ins seguito svegliarsi e prendere coscienza di un rapporto interiore-esteriore. “Questo e me, questo colore e me”. In Grecia acquisimmo per la prima volta le nozioni di interiore ed esterno. Prima noi non avevamo che un mondo esterno e bruscamente la nostra anima fece un passo in avanti e fummo capaci di dire “me” in quanto “essere separato dal mondo”. I Bizantini non potevano dirlo. Nel cobalto noi potemmo dire “Me e i cieli” . l’uomo turchese era nei cieli. Esso non era incarnato sulla terra nello stesso modo dell’uomo cobalto. e’ solamente nel cobalto che l’uomo pote’ dire”il blu e’ la’ ed io sono qua”. Si produsse una metamorfosi dlela testa. L’uomo incrocio’ gli occhi per la prima volta ed il suo cranio si chiuse. Immaginate che l’uomo turchese aveva il cranio aperto e che i suoi organi di epcezione raggiungevano i confini piu’ lontani e che all’improvviso alla fine di questa epoca la testa comincio’ a chiudersi fino a far arrivare l’uomo al blu cobalto in cui esso e’ in se stesso. Allora la sua testa si chiuse e tutto divenne differente da come era prima. L’anima si trovava piu’ all’interno “Io sono qui” (nella regione del cuore.” L’uomo turchese non diceva affatto cio’. L’uomo cobalto era piu’ incarnato e possedeva la sua anima. L’uomo turchese non possedeva affatto la sua anima. Ne consegue che quando egli era crudele o qualcosa del genere egli poteva velocemente liberarsene. All’epoca di Bisanzio gli uomini sentivano il sentimento religioso come esterno ad essi. Cosi’ e’ un altro salto immenso che si fece quando l’uomo entro’ nel blu cobalto., fu un salto straordinario nella coscienza degli esseri umani(ricordatevi come Perceval dovette attraversare la valle dell’umilta’ prima di poter raggiungere il Castello del Gral. E tuttavia l’uomo poteva sognare egli non percepiva ancora la differenza tra la veglia e il sogno. Cosi’ la verita’ era per lui (cioe’ per noi) qualcosa di fluttuante. Gli uomini del Nord furono piu’ lenti in questo processo. Essi videro il turchese molto piu’ a lungo degli europei del sud. Tutto cio’ ha a che fare con l’incarnazione e il calore. Quando voi dipingete con dei bambini che non si incarnano abbastanza velocemente e che sono troppo lenti ad incarnarsi , voi potete portarli dal turchese al blu cobalto, perche’ e ‘ la strada che essi debbono prendere. L’uomo cobalto pote’ avere per la prima volta un calore interiore. L’uomo turchese non possedeva questo calore interno e di conseguenza poteva essere quello che noi diciamo crudele, ma per lui non si trattava di crudelta’. Il calore interno e’ portato nella qualita’, nell’essere del blu cobalto. tutti i movimenti di incarnazione sono legati al calore. E noi possiamo provare una certa’ pieta’ perche’ essere bizantino non era sempre cosi’ facile. Ma il bizantino era sostenuto da una forma religiosa che noi non abbiamo . egli era sostenuto dall’esterno esattamente come “il turchese si appoggia sul verde”. L’uomo turchese guardava verso lo spirito verde. Nel blu non poteva piu’ avvenire. L’uomo poteva augurarsi di essere solo. Era la prima volta che appariva il desiderio di essere solo. Di essere solo per riflettere . si poteva avere una vita interiore ed averne coscienza. Prima non si poteva. Il cielo divenne blu per la prima volta. Ricordatevi che la convergenza non arrivo’ tutta insieme:la convergenza fu come una sorta di respiro prima di diventare quella che e’ in noi oggi. Si vedeva in una “non chiarezza”, poi in una chiarezza , di nuovo in una non –chiarezza e cosi’ di seguito. La convergenza arrivava, se ne andava e ritornava di nuovo: netto, sfuocato,netto..dovete sapere che il nostro organismo cambia ogni volta che noi acquisiamo la percezione di un nuovo colore. Ed e’ il colore che lavora su di noi. Quale potrebbe esere l’organo piu’ influenzato dal blu cobalto?Ricordatevi che noi avanziamo verso l’esperienza cosciente(eventualmente) della volonta’. Prima noi eravamo nella volonta’ e noi vivevamo nell’ oscurita’. Noi potevamo avere coscienza dei processi divini, del divino. Alla fine dell’epoca bizantina qualcuno parlo’ in modo umoristico di un fantasma che appariva nel tempio di Efeso. Probabilmente era qualcosa di serio, ma con la coscienza di allora quell’uomo parlo’ di un fantasma che “appariva”. Quando leggete “le lettere di Michael” di R. Steiner, voi potete vedere come tutto cio’ si sviluppo’ passo dopo passo verso la coscienza di oggi. in un turchese equilibrato si trovano delle grandi qaulita’ morali. Il turchese porta qualcosa che il verde non ha: voi potete darlo a persone che hanno dei problemi di colonna vertebrale o ad un bambino che non puo’ tenersi dritto , che si appoggia sempre contro un muro o ad un adulto che non puo’ stare sempre in piedi . il turchese apporta il primo chiarore di luce della moralita’. Non e’ la moralita’ di cui l’anima fa l’esperienza nell’universo intero, cosi’ come forza vivente nell’universo. Come ha detto R. Steine: dietro ai 4 mondi o sfere eteriche non c’e’ che la moralita’. Per l’uomo turchese la seconda dimensione non era cosi’ lontana come essa non lo e’ per noi. Di la’ il suo desiderio di religione. L’uomo turchese sentiva che la moralita’ era la sola cosa che poteva mantenerlo di fronte a quella grande luce. Vedete se voi aveste troppo turchese , voi potreste svenire. Esso e’ trasparente e ciaro come un ghiacciaio (senza impurita’), quando il sole brilla attraverso di esso. Voi avete bisogno di questa qualita’ turchese, della sua forma,della sua purezza, della sua qualita’ di moralita’ verticale.oggi con i nostri blu e i nostri nervi noi camminiamo in un mondo di illusioni.interiormente noi ci allontaniamo da questo mondo, noi andiamo verso una volonta’ piu’ cosciente nel tempo. Il blu e’ il grande passo verso “l’essere contenuti in se’”.d’altra parte noi abbiamo perduto molto. Tante persone perdono la possibilita’ di vedere i colori!che succede allora? L’anima si atrofizza. Noi non possiamo piu’ prendere i colori in noi. Quando l’anima diventa cosi’ atrofizzata e morta che noi non possiamo piu’ vedere i colori pur vivendo in un mondo di colori significa che noi non facciamo niente per dare anima alla luce. Quando il mondo sara’ dventato grigio noi vedremo sempre piu’ la qualita’ morta delle cose. E’ qualcosa che accadra’. Non siamo troppo nella luce oggi, il nostro sistema nervoso e’ troppo brillante. Troppo sovraccarico.noi siamo in una tale quantita’ di luce! Ma e’ una falsa luce. Noi dobbiamo creare i nostri propri colori. Non si tratta solamente di dare anima alla luce..un giorno dovremmo dare l’anima anche ai colori. I colori ci sono. Piu’ voi pensate ai colori, piu’ voi diventate coscienti. Non guardate solamente , ma guardate e vedete i colori. Siate sempre coscienti dei colori. Oltre alle vostre mediatazioni e al lavoro interiore concernenete i colori perche’ cosi’ voi fate qualcosa per tutta l’atmosfera e per tutto l’ambiente. Io ho parlato dei periodi di evoluzione perche’ questo puo’ darvi un altro punto di vista di questo colore in particolare e di cio’ che e’ in questo colore. Perche’ noi abbiamo a che fare con i colori e il loro lavoro sull’organismo umano. Certe persone hanno perso la possibilita’ di vedere i rossi, ed e’ terribile. Se essi non vedessero il blu e l’indaco potrebbero ancora svilupparsi perché sono comparsi più tardi nel tempo. Alcune persone detestano il blu ed il blu cobalto. L’anima di un individuo che prova fastidio nel vedere i blu può essere considerata come un’anima ritardataria che non si é ancora sufficientemente interiorizzata. Essa può possedere particolari capacità di percezione come quella di sapere che cosa succede nella stanza accanto per una chiaroveggenza atavica e soffrire d’isteria che può curare proprio con l’uso dell’indaco e del blu cobalto. Quando si pensa all’uomo turchese invece si può parlare di un uomo “esposto”. Oggi noi possiamo proteggerci, noi possiamo rinchiuderci in noi stessi mentre lui non poteva farlo. Da un certo punto di vista, il turchese si può mettere in relazione alla colonna vertebrale umana. Il verde invece ha a che fare con un percorso di incarnazione, una cammino interiore. Il turchese può inclinarsi quasi fino all’orizzontale e possiede qualcosa che il verde non ha affatto: immaginate che verso la fine dell’epoca greca l’essere umano si volti e guardi verso un mondo nuovo, un mondo di luce. Immaginate che esso debba fare il primo passo verso l’oscurità (quello che noi stiamo facendo attualmente). Il primo passo verso l’oscurità é pericoloso se avete vissuto nella luce. Quando avete conosciuto la gioia e la leggerezza e sperimentate l’incarnazione all’interno del vostro corpo (non solamente in lotta con altre persone ma anche con il vostro pensiero) quale shock allora é per voi sentire che avete perduto un poco di ciò che possedevate e che siete ora soli (solo oggi si può fare l’esperienza di essere interamente soli) e che voi dovete trovare la vostra strada verso e nell’oscurità. La luce ha a che vedere con il passato ed é dietro di voi. Da questo deriva che voi dovete cercare un senso religioso. Gli uomini turchese sapevano che Cristo si sarebbe incarnato e la loro certezza li colmava. Per essa vivevano e combattevano. La qualità guaritrice del turchese può riguardare una certa moralità. Io non direi una religione, un sentimento religioso, perché il grande sentimento religioso venne con il blu cobalto, ma di senso dell’Io percepito nella regione del cuore. Con il turchese non si tratta dell’intensità del sentimento nell’essere umano, ma del fatto che questo sentimento e’ più o meno portato dall’esterno. C’erano delle regole morali nel mondo e l’essere umano ne prendeva parte. Da questo deriva che il turchese ha l’effetto di moralizzare una persona che non ha affatto moralità. La moralità dell’isterico abitualmente quella dei maschi, perché é nell’oscurità, quando ci si dirige verso questa futura soglia, che si incontra la moralità. Bisogna capire che il povero uomo di Bisanzio non posava i piedi sulla terra con la nostra stessa coscienza, Egli poteva “vacillare assai facilmente” ed uccidere una persona o due senza preoccuparsene. Domanda: si può dire che il turchese ha a che fare con le ossa e il cobalto con il midollo? Che da un lato si avrebbe il midollo e dall’altro la milza? Tutte e due si trovano al punto di equilibrio tra la vita e la morte e l’elemento calore riveste un ruolo importante nei due organi. Risposta: naturalmente il cervello poté cambiare quando sopravvenne il blu, i nervi erano completati; essi indurirono semplicemente. E ciò accadde nel turchese. E’ a questo punto che il cervello s’indurì e si trasformò, la parte posteriore della testa divenne meno ampia. Può darsi che il turchese abbia molto partecipato all’indurimento delle ossa ed anche del cranio, il turchese ha lavorato all’indurimento della parte posteriore del cranio; più tardi invece il cobalto indurì la volta del cranio. In un certo modo quello che dite é vero dal momento che una nuova vita viene dall’interno delle ossa. C’é l’indaco che deve venire, e forma delle ossa che sono veramente delle ossa. L’indaco e il turchese hanno una grande affinità voi potete constatare che in un’atmosfera chiara i colori vanno turchese direttamente dal all’oltremare e che in un’atmosfera densa i colori vanno dal cobalto all’indaco. Questo succede in sfere completamente differenti. Nell’atmosfera densa c’é il calore. L’atmosfera in cui appare il cobalto é completamente differente da quella fredda e vuota del turchese nella quale voi potete guardare senza fine e in cui voi potete andare dalla trasparenza degli sfondi alla chiara atmosfera dell’oltremare. del turchese Pensate allora e al contrasto fra questo cobalto che é quasi polveroso come velluto e l’indaco nel quale esso penetra. Essi possiedono tutti e due un gran calore: l’indaco del calore all’interno del suo centro (un piccolo punto da qualche parte bisogna solamente trovarlo) mentre nel cobalto il calore é evidente. E voi potete comprendere che la freddezza del turchese si rifletta nell’oltremare. Domanda: un giorno in aereo ha potuto vedere l‘alba. Molto in lontananza il cielo era turchese ma nell’ombra della terra (era prima dell’alzarsi del Sole) c’era un oltremare intenso. Essi erano uno accanto all’altro. Risposta: anche nello spettro dei colori si può vedere come nel passaggio dal turchese all’indaco e al violetto si può trovare il cobalto. La qualità di vuoto, di freddezza, questa oggettività questa geometria divina dalle quali il movimento e l’immobilità delle stelle sono ordinate, tutto questo é turchese. Il turchese é colui che porta da un certo punto di vista la forma finita. Il verde non é sempre portatore di forme finite, il turchese lo é. E’ da notare che l’epoca bizantina sia dei grandi mosaici che l’epoca agiscono Pensate come che riflettori ora noi colorati. abbiamo acquisito il cobalto collegato al midollo all’interno delle ossa. In noi stessi marciamo verso l’oscurità. Domanda: questo può essere uno dei due aspetti di saturno? Nel turchese la prima fase di saturno che fa un movimento verso il basso e termina nella morte. Il secondo aspetto di saturno é la resurrezione la vita il calore, un movimento verso l’alto. Questo movimento noi potremmo metterlo in rapporto con il blu cobalto. La c’é un calore differente da quello del rosso Risposta: noi potremo anche guardare il turchese come luce, il cobalto come aria e l’oltremare come acqua; l’indaco potrebbe allora essere terra anche questo sarebbe vero. Rudolf Steiner ha parlato di colori in relazione con il periodo egiziano ma del blu egli ne ha parlato per quanto io ne sappia (a parte la qualità di devozione che esso può darci) a proposito della possibilità di riflettere abitualmente questo é accompagnato da un cambiamento organico. Domanda: nella pittura del primo Goetheanum, R. Steiner dipinse lo scheletro in indaco con il “ICH” sopra. Risposta: io penso che nell’insieme l’indaco ha a che fare con le ossa e l’interno delle ossa. Esse induriscono definitivamente in questo periodo e in ogni caso in parte, almeno per quanto concerne le popolazioni del sud. La testa si chiuse; la sommità della nostra testa era molto più aperta prima. Ricordatevi camminavano verso che noi la luce, attraverso l’oscurità con la luce in diminuzione. Erano i nostri passi interiori verso l’eventuale soglia. Questo mondo del turchese era un mondo nuovo, un mondo che noi abbiamo dimenticato. E tuttavia molte persone amano il turchese. Il turchese era é un grande amico del Magenta. Il turchese e il Magenta hanno profonde conversazioni e vanno molto bene insieme. Il turchese é naturalmente molto vicino al verde, ma da questa possibilità di frazionamento,di scissione. Pensate a quello che può essere: molto scuro con del nero dentro. Immaginatevi che cosa può essere stato per le persone di quest’epoca: quello che divenne avevano visto improvvisamente nero luce, divenne blu. Prima del verde essi vedevano il blu come nero e all’improvviso quello che avevano visto nero non era più nero per niente. Ci fu una luce davanti al nero e divenne blu. Che evoluzione, che salto noi facemmo allora, noi schiarimmo quel nero, quell’oscurità. BLU DI PRUSSIA Domanda: Potete dire qualcosa a proposito del blu di Prussica? E’ talmente utilizzato. Risposta: E’ un turchese decaduto, non era molto utilizzato e non esisteva prima della fine del secolo scorso. Quando non si amava un altro paese si diceva questo blu di quel paese. In Francia lo si chiamava il blu di Berlino, in Germania divenne il blu di Parigi, in Olanda il blu di Anversa …….Fu il primo colore che fu fabbricato a partire dal carbone. E in effetti fu la più terribile delle invenzioni perché porta a tutta un epoca di colori che sono semplicemente “complementari” colori (gegenfarben) e’ quello che vi vedere intorno: i calzini dei bambini, i vestiti delle persone che lavorano in strada …..sono dappertutto. Ede essi uccidono. Un giorno non saremmo più capaci del tutto di vere i colori. Il blu di Prussica fu il primo di una serie di colori a subire la metamorfosi di un arcobaleno elettrico. E’ veramente la stessa sostanza degli esplosivi, gli esplosivi moderni, le sete “dette” artistiche (kunstseide) e tutti i tipi di cose. Ma i peggiori di tutti sono i colori detti artistici (kunstfarben) essi sono poco cari e per questo fatto sono diventati popolari. In natura non si vede quasi mai il blu di Prussia. Io non posso immaginare un luogo dove si possa vederlo in natura e nell’atmosfera. Non compare mai. In realtà é del veleno. E’ il primo colore che ha una aura di freddezza. Tutti i colori sintetici portano un’aura un po’ blu di Prussica. Quando Shiva ingoiò il veleno del mondo divenne di questo colore. Ed adesso si da’ un mantello di questo colore a tante povere madonne al posto del blu cobalto (che é così caro!) quando voi distruggete una pianta, quando la si uccide – non voglio dire lasciarla morire ed appassire, ma veramente ucciderla, come può essere fatto da ruote cerchiate di ferro di una vecchia carretta che rotola sull’erba – allora voi vedere un lungo segno di blu di Prussica, non un blu di Prussia puro, ma un blu di Prussica verdastro. Questo succede quando la pianta é uccisa e non la si é lasciata morire. Ci sono dei funghi di questo colore e sono velenosi. L’idea di scurire la parte inferiore della foglia con il blu di Prussica é criminale particolarmente quando é scuro. Non fate una cosa del genere. Prendete piuttosto un carminio profondo quasi nero, prendete se volete, una terra di Siena profonda, quasi bruna. Il bruno é mille volte meglio del blu di Prussia. Immaginatevi di stare in piedi su del blu dei Prussia solamente un blu di Prussia spesso fino alle ginocchia … come vi sentireste? Voi non potreste mai più muovervi sarebbe la più terribile delle esperienze. Io so molto bene che il blu di Prussica é utilizzato come una grande risorsa per la vita sulla terra. E’ così facile perché così si può fare del verde. Prendete del verde, non fate del verde, non è mai verde è giusto uno dei differenti tipi di verde. Prendete l’ossido di cromo verde ordinario. Quando volete dipingere delle piante, voi potete utilizzarlo con un po’ di giallo o di bruno o di terra di Siena o quello che vi pare. Altrimenti potete utilizzare il turchese e il giallo. Il blu di Prussia é utilizzato nelle scuole Waldorf, in tutti gli istituti di pedagogia curativa, dappertutto. Dipingete per voi stessi un quadro con del blu di Prussica pesante in basso e poi lo stesso quadro con una terra di Siena scura che avverso il bruno ed addirittura un carminio e vedete la differenza. Quando si utilizza il blu di Prussia in tonalità così pesanti si può avere un terribile mal di testa o si é costipati. NB Liane parla di tutti questi colori nati dall’industria con la coscienza che mette l’accento sul confronto delle nostre percezioni con le sostanze artificiali ed eventualmente con gli indebolimenti delle nostre sensazioni (B. Hegu’) IL TURCHESE E IL BLU COBALTO (12 NOVEMBRE 1982) Ultimamente noi abbiamo parlato del vuoto del turchese. Ricordatevi che é una forza distruttrice. Quando delle sostanze organiche tipo il pane raggiungono un certo grado di decomposizione, si coprono di turchese, di una polvere leggera di questo colore. E’ uno degli aspetti del turchese: non c’é altro colore che venga a coprire con tanta regolarità e costanza qualcosa che deve morire. Quando ogni tipo di vita é venuta a mancare appare del “verdastro”. Ma proprio un attimo prima quando la vita é ancora là ma tende a disparire si ha del turchese. Quando avrete compreso questo fatto voi saprete come utilizzarlo. Il turchese e’ molto utili si é in presenza di un tumore e si auspica di portare qualcosa di decisivo o qualcosa di freddo. Il turchese ha una grande affinità con la luce. Quando si avvicina ad un’atmosfera dorata per i Greci, il turchese cominciò ad emergere per i bizantini. Ricordatevi come questi ultimi erano fuori di se stessi. Fu allora che si produsse un movimento uno scambio tra il dorato del cielo e il turchese che stava appena emergendo. Ricordatevi che le mani di questi individui erano quasi degli organi di percezione, di ascolto. I bizantini avevano una grande coscienza di ciò che sono la sinistra e la destra. Essi percepivano un mondo a due dimensioni. conoscevano la Essi prospettiva. non La sinistra e la destra rivestivano per loro un ruolo molto importante e per esempio, era molto importante la posizione scelta per i loro gioielli. Essi parlavano di forza della sinistra e della destra. Tolomeo ha anche lui parlato di queste cose. Il loro spazio non era uno spazio di percezione,ma una percezione a due dimensioni. Nel dodicesimo secolo questa forma di coscienza cominciò a sparire, ma non capitò da un giorno all’altro: fu il lungo processo di chiusura definitiva della fontanella e la nascita della convergenza – con la convergenza l’essere umano proietta fuori di se stesso la sua concezione dello spazio – prima qualcosa viene dall’essere umano poi con la trasformazione del suo organismo egli proietta il suo concetto e la sua visione dello spazio nel mondo. Non é qualcosa che viene dal mondo, ma qualcosa che viene da noi, L’idea che lo spazio sia là e ce questo non abbia niente a che fare con noi é tipica dell’indaco. Ci sono certamente vivono sempre nella persone coscienza a che due dimensioni. Questo concetto globale dello spazio, che da un certo punto di vista é una illusione, proviene da noi. Gli individui del terzo e quarto secolo vivevano in un mondo fluttuante a due dimensioni: quella dello spazio (pienamente sveglio) e quello della coscienza di sogno con la quale, attraverso il sentire, loro erano capaci ci comprendere ciò che succedeva al di là del confine della conoscenza. Noi lo facciamo ancora , noi lo facciamo sempre, ma a quell’epoca era molto più frequente. L’essere umano oggi può Prussia incontrare delle condizioni di vita e di malattia in cui lo spazio in quanto tale scompare. Egli vede allora qualsiasi cosa in uno spazio a due dimensioni come quando a per esempio la febbre. Ora immaginatevi una persona che ha una strana relazione con i blu cobalto voglio dire qualcuno che abbia una percezione falsata dello spazio. Come se lo specchio non solamente lo specchio del fondo dell’occhio, ma anche quello dell’anima fosse falsato. I nostri corpi (non il se) sono dei riflettori: il nostro corpo fisico é un riflettore, il corpo eterico, il corpo astrale anche riflettono; il corpo astrale riflette il mondo delle stelle, ma per questo individuo qualcosa é stato deformato, e vive nell’illusione, una specie di spazio inesistente. Potete riscontrarlo oggi tra gli artisti: talvolta essi provano a deformare tutto e questo procura loro un immenso piacere. Questo coscientemente naturalmente é ed voluto apporta un’alterazione nel sangue. Questo mondo illusorio (non solamente quello provocato da una malattia dell’occhio) é tipico di un blu cobalto troppo chiaro. Queste persone vogliono sparire nell’illusione. E’ una fuga. Esse non possono avere una certezza assoluta di ciò che é la verità e la realtà. Esse non hanno assolutamente nessuna relazione con il loro sistema metabolico. Esse auspicano di crearsi il loro proprio mondo. Si potrebbe dire che il turchese é luce; esso può dare un sentimento di vuoto ma questo proviene dall’essere umano. Perché l’uomo blu cobalto é quello che crea lo spazio, che proietta più o meno fuori di se il concetto di spazio – come il gesto “E” in euritmia che l’uomo esprime al di fuori. Da ciò deriva che é lui che crea questa illusione delle spazio, che sia spazio interiore o non sia. Questa organizzazione del concetto di esperienza di spazio, è qualcosa che ci è dato ed é sostenuto del blu cobalto che per poterci incarnare e collegarci alla terra. E da questo deriva il suo amore per il carminio. Che cosa succederebbe se voi viveste nella stessa coscienza di un egiziano? Certo voi non potreste avere una visione convergente perché questo non é possibile senza il blu cobalto. E’ solamente quando si é avvolti curati, sostenuti che si forma un confine. E’ la qualità blu del nostro mondo. Se non si ha questa limitazione dello spazio non si può avere uno sguardo convergente. La qualità del blu é necessaria per questo perché la sua attività é (tenendo da parte il fatto che riempie la nostra anima fino ad un dato punto). Di darci la nostra coscienza del giorno senza il blu cobalto. Voi potete utilizzare il blu cobalto quando avete un paziente che non vuole svegliarsi e che sogna sempre, che aspira a sognare dovunque sia, che non può tenersi dritto (in questo caso il turchese aiuta) che a veramente bisogno di uno shock per svegliarsi tutte le mattine (che forse non ha relazione né con il passato né con il futuro). Ma non imprigionate completamente il blu cobalto. Blu cobalto e carminio lavorati insieme possono essere di grande aiuto. Il blu cobalto comporta anche un altro aspetto: i nostri sentimenti hanno la loro “contropartita” nelle ghiandole, sulle quali essi hanno un influenza diretta. Naturalmente tutti i colori lavorano sulle ghiandole e le nutrono, ma quello che dona loro la maggiore vitalità e il più grande calore interno e’ il blu cobalto. Quando voi avete fato vostro il blu impadroniti cobalto, della vi volontà siete cosmica trasformata. E’ il sentimento cosmico che porta in esso la volontà. E questo sentimento e’ nello stesso tempo portatore di devozione. Nessun altro colore irradia devozione interiore e che e dona questa da’ un altrettanta devozione nutrimento supplementare alle nostre ghiandole. Noi siamo fatti al 90% di acqua. E’ il momento di ricordarsi che tutti i movimenti di acqua senza colore ed e’ in particolare il blu cobalto che ci rende permeabili alla devozione. Il dott. Wegmar diceva spesso che uno dei modi per incoraggiare alla vita era la devozione, che non ha alcuna facoltà di devozione e che ha una strana relazione con la luce. In tal caso il calore può mancare. Ricordatevi che tutto quello che ha a che fare con il blu ha a che vedere con la temperatura: la freddezza, l’esattezza la risoluzione, l’oggettività del turchese; il calore nascosto, il calore intenso che può esserci nell’indaco che guarda il suo ben amato vermiglione. E’ qualcosa di completamente differente dal calore d’anima equilibrato del blu cobalto, adesso immaginate c una persona che prende solo la luce del blu cobalto e non il suo calore. Che ha una relazione particolare con la luce e di cui l’essere intimo é praticamente nell’ombra. Ciò dove non può trasformare la luce (noi in qualche modo prendiamo trasformiamo, la la luce e la mangiamo e la digeriamo per così dire ed abbiamo così una luce interiore) questa persona é automaticamente portata ad avere la tubercolosi; é un blu grigio, Potete persona un blu cobalto immaginare viva che decaduto. questa interiormente in un’ombra. La luce non e’ digerita, non è trasformata e questa persona può oscillare tra l’isteria e la tubercolosi come fece Chopin. Domanda: Potete spiegare la deformazione della coscienza dello spazio? Risposta: Molte persone vedono tutte le cose storte (ma potrebbe essere una malattia degli occhi) per essi tutto é deformato anche nel mondo esterno. E’ una distorsione della loro anima. Un processo che tocca il blu cobalto. Tutti i colori possiedono una forza creatrice. Attraverso il cobalto noi abbiamo la possibilità prima nella nostra anima e poi nei nostri concetti di essere coscienti di un mondo da tre dimensioni. Ci sono persone che non possono farlo. Domanda: quando prima avete parlato del blu cobalto avere menzionato il gesto “E” in euritmia….. Risposta: grazie a questo noi facciamo l’esperienza del nostro proprio se e di conseguenza Mentre nel del mondo turchese esterno. avevamo solamente la sinistra e la destra e non ancora la facoltà di incrociarle. E’ con il processo di chiusura della testa dell’uomo che noi potemmo fare l’esperienza dello spazio a tre dimensioni. Domanda: ho avuto l’occasione di avere una paziente con una visione deformata dello spazio e che non convergeva correttamente. I suoi occhi non smettevano di andare da una parte all’altra, essa per blu un’avversione il aveva cobalto. Qualche tempo dopo i suoi occhi si stabilizzarono poterono convergere…. Risposta: questo succede spesso agli artisti moderni; nelle scuole d’arte si dice loro che bisogna essere malati per dare una immagine verosimile della nostra epoca (questo succedeva in una scuola d’arte a Londra). Gli artisti si ammalano espressamente; escono un po’ da se stessi e la se stessi e la distorsione sopravviene spazio tre a abbandona poiché dimensioni completamente. non lo li Uno schizofrenico che dipinge può andar meglio dopo aver utilizzato il blu. Tutto ciò che porta a un’illusione, a una non verità, a una “dispersione” ha sempre in una maniera o in un’atra a che fare con la luce. La schizofrenia é una malattia della luce. Voi potete dare a questa persona del blu cobalto puro perché abbia una giusta relazione con la terra. In seguito potreste utilizzare del carminio con il blu cobalto. La distorsione ha sede nell’anima e diventa organica , ed è spesso una grande aspirazione verso la luce; lo schizofrenico non vuole l’oscurità e questo é contrario alla verità. Il blu cobalto ha una forte relazione con la tubercolosi che é una malattia del blu. R. Steiner dice che é la luce che uccide i bacilli della tubercolosi. I pazienti non possono farlo essi stessi in quanto non possono far entrare la luce esterna in se stessi e trasformarla. Così nella loro anima essi vivono in qualche modo in un mondo d’ombra. Hanno anche un legame con una falsa luce e cadono facilmente nell’isteria. La tubercolosi può prendere delle forme molto differenti e raggiungere diversi luoghi del corpo; é importante anche l’età delle persone, ma per darvi un esempio diciamo che é una malattia che ha sede nei polmoni. Ricordatevi che in questo luogo non c’e’ luce, Bisogna portarcela la luce. In questo caso io potrei scegliere il turchese perché é formatore e possiede una certa freddezza e poi andare dal turchese al blu cobalto che potranno anche essere consistenti. Il malato di tubercolosi può possedere una certa freddezza. Con il blu cobalto bisogna portare il calore. Il blu cobalto é l’equilibrio tra il freddo del malato e il calore dell’indaco (dietro l’indaco c’é un calore, un fuoco) Il blu cobalto porta equilibrio temperatura nel così mondo come il della calore d’anima che i malati di tubercolosi spesse volte non hanno. W.S. Noi dobbiamo innanzitutto distinguere la fase durante la quale il processo é catarrale e nella quale la struttura dell’organo é deteriorata. Questa fase é accompagnata da pensieri e sentimenti illusori ed é per questa ragione che il blu cobalto può portare la guarigione. A proposito del metabolismo della luce mi sembra di ricordare che in questo caso luce ed aria non sono bene equilibrati e di conseguenza la luce si ritira dal resto del corpo . e’ una conversione che si fa con le ghiandole surrenali . ma esse non funzionano. Nel metabolismo il processo carbonio deve essere convertito in luce e io’ non succede. Presso questo pazienti il calore non viene dal Me ma viene dall’astrale “dal mondo inferiore” che e’ piu’ calorico che caldo.e’ un calore che si consuma , che non si da’ , che utilizza l’altra persona come combustibile. La sete d’amore che abita i tubercolotici puo’ essere una realta’ ma essa ha una grande colorazione biologica. In contrasto noi possiamo guardare un’altra fase della tubercolosi, quella in cui si produce l’indurimento, in cui il paziente si asciuga.: i suoi pensieri diventano compulsivi R. in questo caso niente turchese. Andate direttamente al blu cobalto. E’ il colore che bisogna dare alle persone nella fase secca. Di tutti i colori il blu cobalto e’ quello che da’ la piu’ grande quantita’ d’acqua. Ricordatevi che questo colore e’ quello che dura piu’ nel tempo, che si allarga di piu’ nello spazio e che possiede un grande calore d’anima- e della devozione!- il tubercolotico vive dietro la luce. Esso ama la luce, ma non e’ la vera luce che esso aama. Ricordatvi che esso puo’ essere molto intellettuale; la testa scende troppo in basso. Egli puo’ dipingere un blu cobalto molto denso. Immaginatelo vivente nell’ombra, egli non puo’ fare altro che cercare questa luce nel posto sbagliato . la sua luce e’ illusione. Egli vive nell’ombra. “imprigionata La vita della nell’ombra”. sua Ci anima sono e’ molte distorsioni in relazione allo spazio: le persone vedono cio’ che e’ lontano molto vicino e nello stesso modo vedono tutte le ose inclinate. Ma voi potete aiutarli nella seguente maniera. Ricordatevi che il vostro occhio e il sole sono le due estremita’ di un solo e medesimo bastone. Ma anche il vostro cuore appartiene al sole. Nei tubercolotici il calore del cuore non e’ grande e bisogna lavorare in modo da fare appello al loro cuore. Alle persone che hanno questa forma di distorsione date del blu cobalto, ma portate loro anche tutti gli altri colori. Del blu cobalto per un periodo, poi tutti gli altri colori e ritornate in seguito al blu cobalto. Perche’ la loro anima e’ fredda e vuota e il loro cuore non e’ organizzato come dovrebbe esserlo. In un certo modo gli organi si riflettono nel cuore, come il sole riflette i pianeti e le stelle. E in queste persone il cuore non riflette, non brilla. Cio’ deriva veramente da una mancanza di devozione, forse non di questa incarnazione, ma di un'altra. Essi hanno bisogno di avere devozione. Bisogna in tutti i modi possibili fare appello alle loro qualita’ di cuore. Il sole del loro cuore non da’ loro luce. Cosi’ bisogna e si puo’ riempirli di colori, di puri colori. Da un lato si ha questa distorsione dello spazio e dall’altro il tipo del tubercolotico decaduto che vive nell’ombra e deve estrarre la luce dall’interno di se stessi. Si ha allora un blu cobalto decaduto. D: le persone che non riescono a passare dalla coscienza della seconda dimensione a quella della terza, non si svegliano mai in modo corretto essi non passano attraverso la mutazione del risveglio . io penso che nella loro esperienza dello spazio essi guardino ancora dalla periferia verso il centro durante il loro stato di coscienza diurno. Ed essi riempiono la loro coscienza di ogni sorta di cose bizzarre. R ricordatevi che la testa anche riflette- essa riflette il mondo dei nostri organi. In se stessa la testa non puo’ ammalarsi. La distorsione viene dal sistema metabolico. Dott. W.S. io ho avuto un paziente in altri tempi che aveva questa coscienza rovesciata e che spesso si sbagliava sulle persone e le situazioni. Di conseguenza io ho curato ill suo cuore. Una bella immagine per il blu cobalto e’ il blu del centro di una fiamma della candela. E’ la parte piu’ calda della fiamma. . il blu porta sempre la vita in se. Ogni volta che qualcosa e’ seppellito nell’oscurita’ un seme e addirittura la terra stessa – quando un frutto e’ circondato di blu c’e’ un seme in lui – ogni volta che c’e’ del blu c’e’ un seme di vita nascosto all’interno. E’ quello che volevo dire quando ho detto che fra tutti i colori il blu e’ il colore che ha la facolta’ di portare la vita,irraggiando attraverso un rovesciamento nel nostro mondo dei sentimenti . E questa vita e’ curata eportata dalla qualita’ della devozione. Ed e’ evidente cio’ di cui tutte le persone che soffrono di una malattia blu hanno bisogno. Con il blu potete anche incontrare altre malattie e in modo particolare con il blu decaduto, il flemma anormale in cui le ghiandole son completamente incontrollate. Delle persone di questo tipo possono guardarvi semplicemente e pensare che voi siete una persona per bene e mettersi a piangere. D quando le persone detestano il blu e’ perche’ essi dovrebbero creare del giallo o dell’arancio nel loro corpo astrale e perche’ non amano questa attivita’ interiore? R questo puo’ succedere ai bambini piccoli non ad un adulto. Costui detestera’ il blu perche’il blu esige qualcosa da lui. Qual’e’ la qualita’ negativa del blu? Esso circonda e puo’ diventare una prigione. Questo puo’ dare alle persone della claustrofobia e di conseguenza essi detestano il blu. Questo e’ tipico delle persone che ahnno una tendenza alla claustrofobia. Esse non possono sopportare questa azione del blu esse lo guardano come un nemico che li imprigiona. Ci sono delle persone che sono malate e non possono respirare o dormire se la finestra non e’ aperta. Si potrebbe dire che c’e’ un bisogno di ossigeno , ma nella misura in cui l’anima e’ coinvolta dai colori , c’e’e gia’ un enorme crampo, una enorme contrazione. Molte situazioni di crampi hanno la loro origine in un turchese o in un blu cobalto decaduti. Ricordatevi che dietro la luce il turchese e’ il primo crampo, la prima creazione di forma, il primo respiro del crampo che inseguito si intensifica in un blu decaduto. Questo elemento di chiusura puo’ dare un terribile sentimento di pressione. E di conseguenza semplicemente il blu cobalto spaventa le persone. E’ l’inizio della paura, un mondo di paura che si esprime all’infuori. La nostra testa ha paura. Il nostro cuore non conosce la paura. E’ la mia testa che mi dice che e’ terrificante. Quando voi camminate in montagna e state sul punto di cadere e che fate qualcosa perche’ cio’ non succeda , quando in seguito voi guardate questa azione e vi mettete a pensarci allora tremate di paura. Non e’ il cuore, e’ sempre la testa che ha paura. E cosi’ l’origine della paura che cola come una corrente di luce arriva al blu cobalto e alcune persone ne possono essere terrificate. Questa paura puo’ addirittura ucciderle perche’ essa tocca il cuore. E’ il prolungamento di una specie di crampo che viene con il blu decaduto. Il cobalto sporco. Cio’ puo’ dare loro dei crampi al cuore. IBisogna cacciare via la paura perche’ essa cola nel sottosuolo decaduto, continuamente nel blu nel decaduto, turchese nell’indaco decaduto, nel viola decaduto e – diventa sempre piu’ paura –. Prima di tutto bisogna sbarazzarsi di questa paura. Cominciare con del blu cobalto, pulirlo un po’ durante tre giorni. Poi prendere del carminio e della terra di Siena. Queste persone devono sentirsi accolte sulla terra , sentire il calore della terra. Un calore terrestre (e’ nella regione dell’anima, ma e’ ancora un calore terrestre) che proviene dall’Essere della terra e queste persone devono sentire la loro relazione di uomini con questo Essere. Queste persone sentono che le altre sperano qualcosa da loro e si sentono imprigionate. Esse provano una forte antipatia perche’ questa situazione e’ per loro spaventosa . esse devono sbarazzarsi di questa paura . e’ umano sentire un legame con la terra. Dr. W.S: la terra ha due tipi dii eteri nel piu’ basso , quello dell’antica luna ecc, si ha questa specie di antiluce. Mentre noi abbiamo la vera luce e i colori che provengono dal sole e dai pianeti. R i due si congiungono. Cio’ succede la notte quando si dorme. D quando in una pittura il blu cobalto e’ troppo denso non si puo’ respirare e’ soffocante. R e’ soffocante e questo puo’ creare un crampo . vedetelo come un’immagine: la corrente di paura e’ dietro a tutto cio’ e bisogna toglierla. Si puo’anche utilizzare un po’ di arancio. Questo arancio dovrebbe essere un terra di Siena piu’ chiaro. Il blu cobalto e’ aria, e’ un’atmosfera. Esso dona l’aria. Il turchese anche . il turchese puisce fa il vuoto. Con il turchese voi potete respirare di nuovo come se vi trovaste su una montagna innevata una sera d’inverno. C’e’ una freschezza, e’ come qualcosa che non e’ ancora nata. D alle persone che hanno questa distorsione nel loro giudizio dareste del turchese prima di tutto? R all’inizio si, altrimenti si puo’ andare dal blu cobalto al turchese. Il turchese ha una grande obiettivit’ ed un rigore severo. Non e’ un colore gradevole. Ci sono persone che non l’amano per niente. Esso nonsi dona come fa il blu. Cercate di vedere in immagine quello che dico e riuscirete ad avere una comprensione personale . e quando poi incontrerete i pazienti voi avrete delle buone idee perche’ essi portano tutto con se. Perche’ e come avviene il movimento dei colori? Che cosa si vede nella mescolanza dei colori? E’ veramente la forza dell’amore. Dietro i colori non c’e’ solamente del calore, c’e’e dell’amore, e’ una forza, una forza cosmica. Quando p ensate ai colori o lavorate con i vostri pazienti, ricordatevi che nel mondo dei colori c’e’ l’Amore. Non in modo sentimentale ma in quanto attivita’ cosmica che e’ presente quando voi siete con i vostri pazienti ed avete uno sguardo su essi. Bisogna immaginare questi colori. Sono degli Esseri. E’ il movimento degli angeli ed e’ l’azione degli esseri piu’ elevati e di altri ancora piu’ elevati ed e’ con queste forze che noi lavoriamo. L’INDACO (8 gennaio 1983) Ricordatevi che la strada di incarnazione dell’essere umano non e’ sempre stata il verde: nell’epoca egiziana era il giallo. R. steiner descrive il percorso di incarnazione come ruscellante di luce lungo i nervi. Cosi’ l’essere umano poteva sentire il progredire della luce nel suo corpo. Questa evoluzione continuo’ e in seguito si ebbe una grande metamorfosi in Grecia. In Egitto la testa eterica ed il corpo eterico tutto intero erano piu’ alto e piu’ largo del corpo fisico. Era molto grande . da questo fatto gli egiziani avevano tratto una particolare relazione con la scoperta dello spazio. Nell’epoca greca la coscienza cambio’: quello che era esteriore divenne interiore e la testa eterica divenne piu’ simile a quella che e’ adesso. A causa della lenta metamorfosi della testa eterica i greci videro il verde., lentamente apparve loro. Per essi il verde non era un percorso di distruzione, era un percorso di armonia e di equilibrio. Nel verde che sperimentavano e lungo il quale si incarnavano c’era un po’ di giallo. In questo si differenzia quel verde da quello di oggi. Fu allora che sopravvenne una nuova evoluzione che si potrebbe chiamare la verticalita’ piu’ in rapporto con la colonna vertebrale. In Lemuria noi fummo capaci di tenerci dritti perche’ la luna abbandono’ la terra.. all’epoca greca la maniera di pensare il portamento della testa e tutte queste cose subirono una speciale metamorfosi e cosi’ l’evoluzione continuo’. Potete immaginarvi che una persona del 15 o del 17 secolo possa certamente no. avere paura Queste dell’oscurita’? persone avevano candele, torce e fuochi e la notte erano la loro sola luce. Ma essi non avevano questa paura dell’oscurita’ che possiamo avere oggi. La maggior parte degli individui possedeva una devozione innata che noi non abbiamo in alcun modo piu’ oggi. Questo sopravvenne in quel blu cobalto particolare . e la devozione allontano’ da essi la paura dll’oscurita’. Essi si entirono tagliati fuori dal mondo spirituale. La sommita’ della tetsa eterica si era gia’ chiusa e i loro occhi potevano convergere. Oggi giorno l’umanita’ fa un passo in piu’:nell’indaco. Nell’indaco ci si puo’ sentire tagliati fuori non solament dal mondo spirituale ma anche dagli altri esseri umani. Notate tutto il rumore che si fa ai nostri giorni su questo soggetto: l’essere sociale.! L’isolamento che questo periodo puo’ portare puo’ essere riempito di antipatia. Con il blu il cranio si chiuse e subito ci fu una delimitazione . ma ora i limiti si sono riavvicinati e c’e’ qualcosa d’altro che corre il pericolo di chiudersi: il cuore. La nostra<relazione con il mondo esteriore puo’ chiudersi. Noi non espiriamo. Pensate a quello che succede nel sangue quando noi andiamo qua e la’ non espirando. Noi diventiamo differenti. Cio’ andra’ cosi’ lontano che non si prendera’ piu’ niente dal mondo esteriore, ne’ aria ne’ nutrimento. Rifiuteremo di mangiare e non respireremo piu’. Questi sintomi sono tipici dell’anima di coscienza . dal punto di vista terapeutico si puo’ dire che tutte le persone che si incontrano, a meno che non siano ritardatarie e non vivano troppo in condizioni di vita anteriori, tendono ad avere il cuore chiuso. E dal mondo dei sentimenti l’antipatia si ammassa all’interno e si ammassa anche la paura .non sempre attraverso la scappatoia dei pensieri , ma per il fatto di non annodare legami con il mondo sia non espirando sia non coltivando la devozione e lo stupore. Il cuore si chiude e subito succede qualcosa. Qualcosa che dovrebbe normalmente venire dall’esterno , ma passa per il tramite del nostro sistema ritmico e dei nostri sentimenti; questa cosa e’ quasi come un mondo di antipatia ghiacciata, un mondo di paura. E questa paura lavora. E dunque guardate i dipinti di queste persone quando la loro malattia si e’ esteriorizzata. Non e’ sempre possibile di vedere con esattezza cio’ che succde nella loro anima. L’anima e’ in quel momento per malattia.quello cosi’ che dire vedete liberata sul foglio dalla non corrisponde sempre a cio’ che e’ nella loro anima. Cosi’ con tutti i pazienti che vengono da voi dovete per prima cosa notare come essi espirano: trattengono il loro respiro parlando? Sono capaci di cantare? E’ un segno preciso sapete che tante persone oggi non sappiano cantare. La facolta’ di cantare e’ scomparsa. Si ascoltano dei gemiti, un’espressione di sofferenza. Un altro sentimento di sofferenza e’ ora presente. Una piu’ grande sensibilita’ al dolore al quale non eravamo abituati. Io credo che si provi il dolore molto piu’ intensamente di quanto non lo si facesse centinaia di anni fa. Quando leggete quello che quelle genti subirono a quei tempi, sappiate che cio’ non voleva dire gran cosa per essi. E nello stesso modo che questa sensibilita’ e’ differente dalla nostra in altre parti del mondo ed in altre razze. La costipazione e’ piuttosto una malattia moderna che una malattia antica. Semplicemente perche’ la comunicazione con il lmondo esterno sta per scomparire . ci si crea il proprio mondo di illusione. Non e’ un mondo reale. In questo periodo l’illusione cresce piu’ che mai. Forse potete capire che allora c’e’ bisogno del Magenta. Educatevi a vedere quale e’ il colore della persona, la sostanza di base della sua anima.(noi possiamo tutti vedere un dramma di Shakespeare o ascoltare un pezzo di musica a colori, solament e non lo sappiamo.) quando voi avete l’impressione che si tratti di giallo allora e’ il colore con il quale potete cominciare e tentare di portarlo dal verde al blu in modo che eventualmente il suo sfondo sia indaco, al fine che questa persona appartenga al suo tempo. Io ho gia’ evocato le qualita’ negative che sono portate nel nostro tempo attraverso la porta dell’indaco. Il tempo presente vive un immenso dramma . l’essere umano ha delle possibilita’ che non ha mai avuto prima. Piu’ che mai esso puo’ elevarsi nei mondi spirituali e discendere nelle profondita’. E questo e’ il lato positivo che porta l’indaco. Questa possibilita’di raggiungere le altezze dell’essere umano , R. Steiner ce le ha portata grazie agli esercizi di controllo del pensiero in cui il nostro pensare puo’ essere eventualmente un triplo essere umano poiche’ il pensiero e’ fatto cosi’. Ed e’ qualcosa che in altri tempi non c’era e non era cosi’. Da un altro lato noi possiamo avere una maggiore coscienza dlle profondita’ del buono e del cattivo dell’oscurita’. Quest’epoca e’ quella in cui ognuno puo’ essere cosciente del male che c’e’ in se stessi. Il seme del male in noi si trova sotto l’antico sole ,ma la sua evoluzione sotto l’antica luna e’ legato al suo rimedio, la sua redenzione, ed e’ il colore. Colore e male erano piu’ o meno legati insieme dell’antica durante luna. Per il quarto quanto periodo riguarda le profondita’ che noi dobbiamo attraversare il nostro interesse verso l’oscurita’ ( non se ne puo’ scappare) e’ legato ai colori. Questo percorso attraverso o nell’oscurita’ che l’indaco ci puo’ dsre dipende dalla nostra moralita’, dipende da noi naturalmente, ma puo’ rivelarsi come un arcobaleno portatore di tutti i colori. Potete vedere questo in immagine? L’indaco puro: ricordatevi che c’e’ in esso una sorta di minaccia, ma se si passa attraverso e si riconosce cio’ che c’e’ a destra e cio’ che c’e’ a sinistra allora si puo’ con la conoscenza del male, passare attraverso l’indaco e d esso si rivela, allora, costituito da tutti i colori. E’ quasi il rovesciamento sull’antica di luna. cio’ che L’indaco e’ era successo molto dolce( guardate le nuvole, guardate la cenere. Ricordatevi la coscienza che voi potete avere, il sentimento potrei dire , di avere degli esseri intorno a voi. Ricordatevi che voi siete in un mondo indaco in cui la tendenza e’ all’isolamento, ma quando voi siete veramente nell’indaco allora voi potete avere questa esperienza che tutto il vostro corpo e’ come un organo sensibile e che cosi’ voi potete diventare coscienti di esseri che vi sono intorno e vi sostengono .ma non si sa se si tratta di una minaccia o di un presagio. Se potete avere questa esperienza e’ una buona cosa.perche’ i colori sono degli esseri. E questo “essere indaco” se voi vi unite a lui, puo’ andare tanto lontano quanto puo’ fino a diventare quasi “materno”questo colore si sacrifica per mettere in risalto la bellezza di tutti gli altri colori ed ha un legame particolare con le nostre ossa con cio’ che era alle origini. Il suo calore e’ differente da quello del blu cobalto. L’indaco richiede un’altra forma di coscienza . e’ il colore che ha a che fare con il nostro viaggio nell’oscurita’. Anche a causa del male dentro di noi. Ricordatevi che tutto e cambiato dopo il Mistro del Golgota. Immaginate una persona che possa essere cosciente solo fino ad un certo punto. Questa coscienza avrebbe origine piuttosto dal suo sistema metabolico piuttosto che dal suo sentimento o dal suo sistema ritmico. Ci presentimenti sono e persone questo che succede hanno quasi interamente nell’incoscienza. Essi si proteggono e diventano autistici . essi creano un mondo unicamente centrato su se stessi. Tutto cio’ che e’intorno a loro e’ oggetto. Non si parla di moralita’ poiche’ potete avere della moralita’ rispetto ad una spazzola o una matita? Nei loro disegni a carboncino voi vedete una luce offuscata nella parte superiore dle foglio e piu’ in basso ancora della luce chiusa: la loro luce. E’ una cosa separata dalla luce. Queste persone vivono in un mondo creato da se stessi con un confine fortemente segnato e con la loro propria luce, una luce di cui il bambino fa l’esperienza prima della nascita. Essi possono essere fra le persone piu’ gradevoli. Quando incontrate questi pazienti voi dovete naturalemente iniziare con un esercizio di luce e tenebra. Bisogna creare il legame con questa luce confusa che puo’ essere in qualche parte dell’immagine . voi dovrete trovare quando cominciate a dipingere se questa persona desidera che la luce sia blu o verde. Se la persona desidera che la luce sia blu allora, da un certo punto di vista voi potete essere contenti perche’ vuol dire che essa possiede un po’ di devozione. Potete sapere molto grazie al colore che i pazienti scelgono come luce. Essi non hanno bisogno del giallo, cio’ va verso una regione piu’ spirituale. Essi hanno bisogno del verde. Prenderei per essi anche del turchese . essi devono mantenere il blu , la devozione. Poiche’ e’ un percorso nel quale essi possono aprirsi. Quando voi vedete un indaco leggero e sporco voi dovete immediatamente fare un esercizio di carboncino per trovare di che si tratta, se c’e’ dell’autismo o e’ una cosa piu’ organica. Io indico solamente la tendenza generale. Ricordatevi che l’indaco forma una pelle, l’autistico e’ completamente chiuso in se stesso, quando l’indaco e’troppo scuro sull’anima si forma una pelle e la persona e’ bloccata prigioniera. Questa persona diventa interiormente troppo condizionata. Troppo passiva; c’e’e troppa apatia. L’apatia e’ la cosa piu’ terribile che ci sia. L’antipatia e’ bene; la si puo’ mutare, quando c’e’e l’apatia non c’e’niente e questa e’ una delle cose piu’ pesanti e piu’ difficili da trattare. Questi “blocchi” che cercano un conforto interiore. Gli apatici non si muovono, diventano piu’ pesanti, il cuore si chiude e cio’ termina in un cancro. Ma non solamente con un cancro. Ci sono diverse ragioni strettamente legate le une alle altre per elaborare un cancro. Noi sappiamo che noi abbiamo qui l’autismo e dil cancro come risultato di un’estrema mancanza di attivita’, di una apatia. Si cade dentro una massa e di conseguenza ci si sente protetti dalla notte. In una conferenza a Londra R. Steiner ha parlato di questi esseri che venivano verso di lui la notte, delle entita’ ahrimaniane che venivano da pianeti ed altri luoghi e che lo attaccavano di notte. Con il cancro ci si puo’ proteggere da questi esseri. E’ la vera ragione della paura del cancro. Voi sapete che nel carmino ci puo’ essere un immenso sentimento di pressione e che le persone possono divenirne folli. Quando si mette una persona in una stanza con il soffitto basso completamente ricoperta di carminio brillante, questa persona prova un sentimento di pressione tae che essa ne diventa folle. E’ terribile. Essa e’ disorientata e non puo’ avere la stessa relazione di sempre con il suo Me. adesso immaginiamo qualcuno vanitoso che e’ soddisfatto di se stesso e che si e’ creato il suo proprio mondo intessuto di astrazioni – particolarmente in pittura. Questa persona puo’ avere dei problemi di cuore e di circolazione del sangue. Essa sara’ completamente gnostica – non ha bisogno di Dio. C’e’anche la possibilita’ di una sorta di paranoia da un estremo all’altro: queste persone possano eventualmente soffrire di depressione. Esse sono depresse. Esse hanno un sentimento di pressione, di grande pressione e questa pressione le conduce in un Magenta molto sporco. Come sapete, il Magenta non ha quasi ne’ centro ne’ periferia. Ma quando e’ sporco scuro allora si crea una certa struttura, concreto che una e’ densita’ qualcosa interamente di all’opposto delle’essere del Magenta. La mia domanda e’ ora questa: puo’ una qualche forma di cancro emergere da questa situazione? Un cancro aperto, un cancro galoppante. Esiste un cancro aperto. Fate del vostro meglio per pulirlo. All’inizio con del puro Magenta, poi con del viola e infone con un blu cobalto assolutamente chiaro e puro. Queste persone si ammalano per mancanza di devozione, esse non si meravigliano, esse non provano riconoscenza, niente di tutto questo , e’ una terribile malattia che si sviluppa molto spesso ai nostri giorni. Si puo’ trovare una certa relazione tra il carminio e l’indaco cosi’ come tra il carminio e il vermiglione. . da un lato il Magenta e’ la prima rivelazione della luce nell’oscurita’, nell’oscurita’ davanti alla luce. Dall’altra parte il viola e’ l’ultimo vestigio di luce davanti all’oscurita’. L’indaco e’ piu’ luce davanti all’oscurita’ e il carminio e’ un’oscurita’ piu’ debole davanti alla luce. Cosi’ essi sono come due tappe ciascuno dal suo lato. E voi potete capire che essi sono in una certa relazione nel mondo dell’oscurita’. L’indaco puo’ essere utilizzato in caso di debolezza della pelle esterna, la’ dove la pelle si apre. Esso puo’ essere anche utilizzato per le ossa.voi potete dare del puro indaco a qualcuno che non puo’ concentrasi. Perche’ spesso la possibilita’ di concentrarsi puo’ anche aiutare alla guarigione. Ma anche non si puo’ attraversare l’indaco senza devozione. Voi avete gia’ coltivato al devozione nel blu cobalto. Parsifal ha dovuto attraverso la valle della devozione prima di arrivare al castello del Graal. La devozione e’ un percorso che il blu cobalto puo’ darvi. Quando su questo percorso il blu cobalto diventa indaco, questo vuol dire che siete arrivati davanti ad un ponte, un ponte che non c’e’. ed e’ solamente grazie alla devozione che si puo’ traversare l’abisso. Ma quando voi avrete traversato il mondo dell’indaco allora voi arrivate nel mondo del viola. Ed e’ una esperienza religiosa. E’ la religione di cui il malato ha bisogno – Magenta troppo chiaro- e’ il viola. Questo puo’ essergli portato sul percorso del viola. Ricordatevi cio’ che c’e’ dietro a questa esperienza globale dell’indaco. Quando vi ricorderete dell’importanza delle altezze e delle profondita’ dell’indaco allora potete immaginarvi cosa possono essere le altezze e le profondita’ del viola. L’INDACO E IL VIOLA ( 22 GENNAIO 1983) L’INDACO L’indaco e’ in rapporto con i problemi della nostra epoca. Cosi’ noi ci prenderemmo il nostro tempo per studiarlo. Noi abbiamo associato il cancro all’indaco decaduto. Ma il cancro non e’ la sola malattia a farne parte. Numerose altre malattie della nostra epoca sono intimamente legate all’incarnazione del Me. lo scheletro per esempio, e’ utilizzato dal Me. lo scheletro e’ qualcosa di finito che vive in un organismo vivente. Ma in se non bisogna considerarlo come finito. Il Me ha dato al statura e il corpo astrale ha dato le sostanze. Tutti e due l’utilizzano nella misura in cui ha a che fare con la verticalita’ con la facolta’ di pensare e non solamente con il camminare e il parlare – tutte attivita’ del Me. Il Me e’ portato, avvolto si muove, vive lavora crea nel calore. E’ un essere di calore. La pelle e le ossa sono naturalmente in stretta relazione. Tali ossa tale pelle. L’indaco e’ intimaente legato sia allo scheletro che alla pelle, che sia la pelle del cervello o la pelle esterna o qualsivogli altro tipo di pelle. L’indaco lavora per il Me nella isura in cui quest’ultima contiene la forma di tutte le nostre ossa. Con l’intermediario dell’indaco il Me mantiene il nostro scheletro e questo ha un legame con il calore. Un calore molto particolare che io ho menzionato l’ultima volta. C’e’ il calore che si disperde piu’ o meno nella luce e l’aria e c’e’ il calore che cade nella concentrazione del nostro sistema metabolico. Il primo, il calore originale, lavora nella parte superiore dell’essere umano (testa e spalle) con la luce e l’aria . la nostra colonna vertebrale dipende dalle differenti regioni del corpo ed influisce sul corpo intero. L’indaco e’ quello che manitiene un equlibrio respiratorio fra la concentrazione di calore del sistema metabolico e l’emisisone di calore intorno alla testa. E’ grazie all’intermediario dell’indaco che queste due cose possono mantenere la loro forma intera senza essere strappate in due. Questa parte mediatrice si situa nella parte mediana della colonna vertebrale ed essa mantiene la forma tra questi due aspetti del calore.uno degli aspetti del calore e’ la formazone dlele sostanze: nel sistema metabolico il calore originale si rivela nella concentrazione di sostanza, di materia. Dall’altro polo, quello della testa, esso si rivela al contrario nella dispersione. L’indaco sostiene continuamente e da forma al verde. Poiche’ senza il verde noi non potremmo tenerci in piedi. Ricordatevi che qusesta verticalita’ sopravvenne in Lemuria. Il verde e’ uno dei primi colori ad esercitare la sua attivita’ sull’essere umano ed anche uno dei primi a anascere sull’antica luna. Ed ora immaginate che il Me , per una ragione qualsiasi(l’eta o principalmente a causa di una freddezza interiore, non c’e’ bisogno che sia necessariamente una freddezza esteriore) si ritiri in modo che il corpo astrale abbia la possibilita’ di creare piu’ sostanza. Nel calore originale c’e’ una tendenza alla concentrazione , la concentrazione nella materia dle sistema metabolico, ma, d’altra parte, anche il corpo astrale e’ in qualche modo collegato a questa sostanza. Quando il Me si disincarna, il corpo astrale cfea delle piccole teste in tutta la sostanza organica.- delle piccole ossa, come dei crani per così dire – questa e’ una forma di sclerosi. Le vene anche possono cadere sotto il colpo esse si induriscono e diventano dei piccoli blocchi duri. Tutto cio’ e’ il risultato di una mancanza di entusiasmo interiore, di una assenza di una messa in pratica di ideali interiori, di una mancanza di ardore dello spirito, di una mancanza di scopo(questo potrebbe essere la devozione per il mondo spirituale) voi capirete che con questa freddezza interiore, la parte superiore della colonna vertebrale possa scostarsi e cadere . la statura si cancella, le forze formatrici improvvisamente si piegano, si accasciano. L’indaco diventa pesante. Notate che quando qualcosa si abbatte c’e’ sempre un residuo. Quando c’e’ una pressione c’e’ sempre una contro pressione, quando indurimento una freddezza puo’ c’e’ un prodursi una infiammazione. Quando c’e’ vita c’e’ sempre polarita’. Quando si produce questa degenerazione della colonna vertebrale per cui la forma scompare e forse anche forma e sostanza scompaiono allora si puo’ usare l’indaco come base per mantener la colonna vertebrale. Questo vuol dire dipingere, su un grande foglio, in piedi , con dell’indaco da tutte e due i lati verso il basso. Al centro voi potete avere la vostra cascata, un albero o una colonna o quello che volete in verde. Il verde puo’ anche essere sotto poiche’ la persona soffre di troppa astrazione. Puo’ darsi che essa abbia dei pensieri accettabili e buoni ma essi sono stretti duri, freddi, delle mezze verita’. Allora, al di sotto potrebbe esserci un albero terra di Siena; questa influisce piuttosto sulla parte bassa della colonna vertebrale dove c’e’normalemente piu’ blu. La persona ha bisogno di fuoco di un calore speciale che e’ legato alla parte inferiore della colonna vertebrale. L’indaco puo’ essere una base per una parte dell’attivita’ del Me. naturalmente noi possiamo avere l’inverso. Questa malattia puo’ da un lato diventare una pesantezza dell’indaco. Voi potete vederlo nei dipinti dei pazienti: essi dipingono con un movimento ondulato, mai con dei movimenti dritti. Essi seguono i movimenti del corpo astrale. Quando vedete cio’ voi sapete naturalmente cosa avete ncontrato. Cio’ non ha bisogno di essere espresso. Questi pazienti possono avere un dolore cronico nella colonna vertebrale ma questo dolore non e’ sufficientemente importate da fargli parlare con il loro medico perche’ essi pensano che non si tratti di una malattia. E straordinario come l’indaco scuro e dil cancro hanno questo modo speciale di separarsi dal calore. Ma la maggior parte delle malattie hanno questa modalita’. Ma questa particolarmente. E’ una malattia fredda. Dott W.S. nella maggior parte dei casi si’. Ma ultimamente ci si e’ accorti che non si poteva dirlo in maiera cosi’ categorica. Si ha l’impressione che il calore che e’ presente qui proviene prima dal corpo astrale e non dall’organizzazione del Me. R ed e’ una forma di calore, la stessa di quella che si trova nelle ossa. Nell’indebolimento dell’attivita’ del me c’e ‘ naturalmente una freddezza ,delle funzioni di freddo, ma da un altro lato cio’ puo’ produrre un calore fisico, una infiammazione da qualche parte in altri punti. Il corpo astrale e’ un corpo d’aria. Non c’e’ movimento d’aria in noi che non si possa trovare in natura. Non c’e’ movimento d’acqua in noi che non si possa trovare in natura. Ma il Me, non si puo’ trovarlo in natura. Questo corpo d’aria che noi possediamo, questo corpo astrale non lavora solo dando una certa sostanza. (sostanza nel senso di una pianta che e’ cava. La sostanza che e’ nella parte cava ha a che fare con questa sorta di aria speciale che crea la sostanza. In un certo modo, la colonna vertebrale, e’ piena di una tale sostanza , anche essa e’ cava.Allora voi potete immaginare che e’ veramente un piacere per il corpo astrale giocare con due qualita’ di calore. (warmth and heath) quando un calore si produce con dell’acqua e dell’aria c’e’ un guazzabuglio . il corpo astrale puo’ fare un guazzabuglio di liquido. La funzione del corpo astrale e’ quella che da un’altra parte concentra le sostanze nel sistema diventare metabolico. come un Esso forno puo’ facilmente surriscaldato . ricordatevi che sostanza e calore hanno una grande relazione. Cosi esistono delle malattie in cui tutto si disaggrega e colpisce addirittura la colonna vertebrale in cui anche le ossa possono disaggregarsi. La disaggregazione delle ossa e’ anche una malattia dell’indaco. Questo lavoro selvaggio dell’elemento aria che si trasforma rapidamente in indaco o che si disaggrega come liquido incontrollato! L’aria puo’ girare su se stessa, si puo’ addirittura avere un turbine d’aria. Anche nel corpo umano esistono dei piccoli turbini d’aria. L’aria puo’ elevarsi in turbini verso l’alto di una montagna ed intorno a qualsiasi cosa. Essa puo’ anche farlo quando in noi incontra dei piccoli ostacoli. Quando la qualita’ colorata dell’indaco possiede tutte le sue proprieta’’ si puo’ ottenere l’equilibrio fra la sovraconcentrazione o costruzione delle ossa , la’ dove questo non dovrebbe succedere ( nelle vene ecc) e la disaggregazione , accompagnata o no da un troppo pieno di liquido( pensate alle ghiandole) . c’e’ una grande differenza tra l’indaco troppo pallido e l’indaco troppo scuro. L’indaco scuro e’ questa forte concentrazione che si manifesta contemporaneamente nella costruzione superflua di ossa e nell’indurimento dovuto alla freddezza interiore. Da un lato c’e’ questo calore incontrollato che proviene dal corpo astrale e dall’altro la dissoluzione, nella quale non si trova il potere formatore del Me: la disaggregazione. Fra la dissoluzione da un lato e l’indurimento dall’latro l’indaco e’ la base della guarigione, poiche’ l’indaco contine calore, un calore particolare. Dietro il colore c’e’ chiarezza, forza. Ci fu un tempo in cui c’era la vita nelle ossa. La conchiglia madre delle perle era calda, vivente, c’era della vita. Nella cenere ci fu del fuoco. Dovete sapere che l’indaco e’ un sipario un velo di vita, di forza di calore. E quando questo succede c’e’ dissoluzione di cio’ che fu creato o per cosi’ dire c’e’ sovra concentrazione di osso-indurimento. Nella sua purezza, l’indaco puo’ avere una qualita’ d’aria calmante e rinfrescante per il corpo astrale. E porta con se una certa moderazione del calore tra il caldo e il freddo. Ricordatevi sempre che dietro l’indaco c’e’ una grande attivita’ di calore, ne’ caldo ne’ freddo, ma di calore. E’ il colore del basalto , del piombo quando si ossida un po’ . ricordatevi che la pelle ha un legame con l’indaco, la pelle si trova tra l’interiore e l’esteriore, quasi come un ponte tra l’interire e l’esteriore; in qualsiasi punto essa sia essa ha la qualita’ di essere fra due cose. Anche le ossa sono situate fra una parte vuota e cio’ che e’ all’esterno. Con l’indaco voi dovete(se lo potete perche’ non potete farlo con tutti i pazienti) creare nei pazienti l’immaginazione della tenerezza e del calore, della dolcezza e della qualita’ avvolgente dell’indaco. Cercate di spiegare che in un certo modo in questo mondo di luce e di tenebre in cui noi viviamo dovunque ci sia della luce, c’e’ un confine. La luce ha sempre una periferia e questa periferia ci sostiene continuamente. Essa ci ripara e ci protegge. Dovunque noi andiamo e’ cosi’. Ma con l’indaco e’ come se si avesse una doppia protezione ,un doppio calore. I pazienti devono avere l’immaginazione che questo blu della periferia lontana si avvicini sempre di piu’ per proteggerli e sostenerli per dare loro una sfera protettrice nella quale essi possono respirare. Che la’ essi sono a casa loro. Non e’ una cantina, e’ uno spazio aperto si puo’ dire che essi sono sostenuti dall’indaco, non e’ il movimento del blu , agisce particolarmente in modo efficace sulla persona se essa puo’ percepirlo come una nebbia di fumo. Quando un paziente non puo’ concentrarsi , e’ sbadato , non e’ presente a se stesso voi potete con l’indaco dargli una maggiore protezione fra interno ed esterno. L’indaco e’ un ricettacolo, anche il verde, da un certo punto di vista, ma l’indaco riceve di piu’ . cosi’ potete capire che l’indaco e’ un aiuto alla concentrazione. Quello che noi abbiamo perso e’ il calore interiore ed io penso che per ogni paziente che viene da voi c’e’ naturalmente la questione dell’equilibrio del sistema ritmico, ma in ogni modo dietro a questo equlibrio ci deve essere calore, un calore d’anima. Questo calore d’anima lo si puo’ trovare occupandosi dell’indaco. Ma esso vi e’ nascosto. Ci sono dei sipari, dopo sipari di indaco fra noi e la realta’ dietro il mondo dei sensi. da un lato ci si puo’ penetrare con il puro pensiero ma anche con i pensieri del cuore, il pensiero del cuore e’ la strada dei colori. L’indaco e’ quasi una sorta di conglomerato di colori. E come se fosse la madre dei colori. Se delle persone sono iperspaventate , ipersensibili, mostrate loro l’indaco nelle conchiglie di madreperla: li’ voi potete vedere tutti i colori giocare e vivere sopra l’indaco. Allora queste persone potranno provare amore per questo colore. Per molte persone e’ necessario avere questa relazione con l’indaco. Lo si deve, bisogna sentirlo nel nostro mondo , nei nostri tempi. L’indaco e’ uno dei colori piu’ dolci – non l’indaco che esce dal tubo che e’ troppo duro , ma l’indaco che voi mescolate con il blu cobalto e il grigio. IL VIOLA Il viola ci porta in un mondo completamente differente . immaginate il grande sfondo viola. Il viola non e’ cosi’ inaccessibile come il blu cobalto . il viola puo’ discendere su voi ma puo’ anche elevarsi. E’ un colore che si sollevera’ da una grandissima profondita’. La sera al tramonto in un giardino in montagna. Ricordatevi che e’ un colore che ha a che fare con la pace. Intendo l’acquietamento del rumore. Il verde ha a che fare con l’acquietamento del movimento; il viola si stende come un’atmosfera su tutta la natura: una tranquilita’ una calma, l’unita’ del grande sfondo che si alza dalla terra stessa…quando un colore si avvicina ad un altro tutti e due cambiano… che del Magenta si avvicini al blu o che del vermiglione si avvicini al turchese, tutti e due i colori cambieranno, ma se un colore si avvicina al viola esso puo’ cambiare, il viola no. Questo colore rimane intatto. Esso e’ la grande base . adesso cercate di immaginare questa grande trasparenza. Ricordatevi che la gravita’ e’ un suono, “la grande sonorita’ tranquilla” ha detto R. Steiner. Una profondita’. In risposta a questa grande profondita’ trasparente del viola e a causa della luce, si innalza qualcosa che si muove davanti ad esso e che non puo’ e non si deve spostare . ed e’ piu’ o meno uno slancio, un respiro piu’ leggero che il viola, un movimento leggero. Ma e’ dolce semitrasparente, e si innalza nell’atmosfera che proviene dal viola. Cosi’ quando dipingete del viola e’ molto dolce non ci sono linee dure..quando diventa piu’ leggero naturalmente il movimento aumenta. Ricordatevi che la luce odia la tenebra. Cosi’ l’indaco puo’ essere trascinato verso l’alto (il sole l’aspira): Esso non si tiene dritto da solo, potra’ fare dei movimenti incerti diventando piu’ leggero, e diventera’ ancora piu’ leggero. Ma il suo sfondo e’ viola. (ogni volta che voi utilizzate il viola o l’indaco o ne parlate dovete avere questa immagine davanti a voi) il blu cobalto si piazza davanti all’indaco quando si avvicina alla luce. Esso non gli si avvicina direttamente e l’indaco non lo fa mai. Esso puo’ muoversi verso il dietro un po’ , poi davanti e diventa eventualmente blu cobalto. Il blu cobalto tende a creare una circonferenza. Quando dipingerete il blu cobalto la parte interna sara’ piu’ chiara con un certo movimento perche’ voi non vedrete contorni. Questi colori sono dolci all’esterno. Anche l’indaco puo’ essere chiaro all’intero(proprio come la nostra colonna vertebrale). Anche l’indaco ha un po’ di luce dovunque appaia; ed e’ molto dolce all’esterno. Questa dolcezza puo’ arrivare al turchese- ed allora e’ duro da una parte e dolce dall’altra. Tutto quello che ho appena detto riguarda una funzione , un processo del corpo umano. Le ossa sono portatrici del Me: ricordatevi il dipinto di R. Steiner nella piccola cupola del Goetheanum, in cui la parola “Ich”(io) si trova al di sopra di uno scheletro : cio’ conduce alla morte , verso un’altra conoscenza del Me. Cosi’ si arriva al viola. Per adesso il viola e’ un colore che a noi esseri umani crea delle difficolta’. Questo colore possiede delle proprieta’ di condensazione e disintegrazione. L’equilibrio tra le due e’ per noi difficile da percepire. Molte persone non possono percepire veramente qual’e’ l’equilibrio tra il viola chiaro e il viola scuro. Certe nazioni non lo amano: l’Inghilterra e la Germania lo considerano orrendo. Il viola ha una coscienza di sogno. I cinesi e i francesi pensano che sia bello almeno i francesi ne avevano l’abitudine, ma essi non lo pensano piu’. Quando ero bambina tutte le anziane signore portavano del nero e del viola. Come se fosse un costume nazionale. Esse portavano anche del Magenta , ma il viola era naturalmente piu’ opportuno. Noi dobbiamo veramente arrivare ad una comprensione vera e totale del viola,ma non e’ possibile farlo al grado di coscienza in cui siamo attualmente. Nel passato, in altre incarnazioni noi abbiamo avuto molti nomi e ne avremmo ancora molti altri nel futuro. Il viola non appartiene a cio’ che si puo’ nominare . esso appartiene unicamente al “Senza Nome”. Immaginate ora il viola, un puro viola medio nel quale voi non potete uscire troppo da voi stessi ne’ entrare troppo profondamente in voi come potete fare nel viola scuro, un viola medio. Nell’indaco c’e’ l’inizio del sacrificio di se’, del sacrificio del proprio calore. Nel viola ciò succederà in maniera tale che in un futuro lontano noi non faremo nello stesso modo con un vero viola , l’esperienza della nostra personalità con un nome e tutto cio’ che si raccorda a quello. Da ciò R. Steiner ha dato questo colore alle infermiere nelle cliniche perche’ provoca la scomparsa del normale egoismo. Il viola e’ un legame con quella parte di noi stessi nella quale possiamo avere coscienza dell “’Io”, ma questa coscienza non e’ l’”Io” stesso, esso ha a che fare , esso porta ad una sorta di resurrezione nel coraggio con il coraggio. Esso non e’ per tutti i pazienti perche’ e’ troppo serio. Esso vi dona una responsabilita’ troppo grande verso il mondo spirituale. Ed e’ troppo duro da portare..e’ troppo per molte persone. E’ un colore nel quale voi potete completamente uscire da voi stessi. Ed e’ per questo che certe persone anziane lo amano. Ma solo le persone che hanno una certa relazione con ipensieri spirituali amano questo colore. Con questo non intendo solamente il bene , ma anche il male – ogni forma di attivita’ umana in rapporto con qualsivoglia forma di spiritualita’ ha una affinita’ con il viola. , con il viola chiaro. Ricordatevi che i veli di indaco si sono strappati. Si ha la certezza che si puo’ camminare sopra l’abisso. E quando si cammina sopra l’abisso si e’ ricevuti da un colore che e’ un ponte, un passaggio verso i mondi spirituali. Nell’oscurita’ se voi preferite chiamarlo cosi’. Ed ora quale relazione ha questo colore con noi.esso non e’ in relazione con le nostre ossa ne’, con cio’ che e’ finito. Con quale parte di noi il viola puo’ avere dunque un legame? Esso e’ legato a cio’ che cresce e puo’ crescere secondo la nostra luce interiore. Vi ho detto che nell’indaco troviamo per la prima volta la possibilita’ di raggiunger edelle altezze e delle profondita’ mai raggiunte prima.Cio’ e’ dato dal viola. Ma cio’ dipende dalla nostra volonta’ , dallo sviuluppo della nostra volonta’ verso la religione. Con lo sviluppo di questa volonta’ religiosa i nostri organi in un avvenire lontano evolveranno: una grande parte del lato destro scomparira’, il lato sinistro crescera’ ecc….non pensate che noi avremmo sempre un corpo come quello di oggi. Noi avremmo una piu’ grande percezione della santita’ della terra, legata al nostro Me e da cio’ con il “Senza Nome”. L’indaco puo’ essere un ricettacolo , puo’ quasi ricevere cio’ che il verde portera’. Ma allora sara’ il viola il portatore, esso passera’ veramente attraverso. Se ci si pensa sufficientemente a lungo ed in un certo modo. All’inizio voi vedete il viola nel suo equlibrio. Non nel viola chiaro nel quale noi ci disincarniamo, non nel viola scuro nel quale noi possiamo aentrare troppo profondamente in noi stessi, ma in un viola puro. E se voi lo tenete davanti a voi stessi due minuti ed anche piu’ se potete, voi vedrete l’infinito…..chiamatelo “sfera” : Non diro’ spazio . con il blu cobalto noi siamo entrati nello spazio, ma a questo punto qui noi ne usciamo e possiamo chiamarlo “sfera” e non spazio. Ricordatevi che , guardando in questa profonda trasparenza , si ha a questo punto un’ altra capacita’ di ascolto e la pienezza di qualcosa che esige qualcosa da voi in quanto essere umano E’ come se il nostro Me ci fosse stato prestato. Cosi’ con il tempo noi diventiamo questo colore. E diventando questo colore noi siamo riempiti di serieta’ e devozione davanti all’altare del mondo, l’altare della Terra stessa. E nello stesso tempo da questa tranquillita’ che ci sostiene. Ed allora alla fine sia ha la pace. Allora sopravviene un’altra tappa in cui si perde la coscienza del proprio Me. questo non vuol dire che si diventa incoscienti ma si diventa incoscienti di questa personalita’. E voi lasciate questo colore pieni del coraggio che si ottiene dalle piu grandi profondita’ della terra in quanto stella tra le stelle. E questo nel viola. Ora voi potete capire che quando avrete da dipingere con delle persone che mentono, che sono malate a forza di mentire, che hanno paura di dire la verita’ e vogliono proteggersi, voi potete fargli dipingere il viola equilibrato. Supponete che voi incontrate un ateo. Un ateo che possieda quella estrema vanita’ che si trova nel Magenta, quella sufficienza e con quella fredda precisione la cui gioia e’ di provare che non esiste Dio. Egli e’ per cosi’ dire Dio lui stesso, l’esattezza delle semi verità. Da un altro lato ci sono persone che contano sul fatto che c’e’ Dio, ma che lo negano. Essi dicono “Dio non esiste” come potete parlare di qualcosa che non esiste? Essi parlano di qualcosa che e’. . In questo tipo di malattie voi potete capre che c’e’ un terribile indebolimento dle corpo eterico. Essi rifiutano , il loro corpo semplicemente non può più assorbire nulla. Quando anche fossero sdraiati in un bagno nutriente di limone e miele, non succederebbe niente. Essi diventano come ombre, perché essi hanno spesso odiato. Non e’ un odio aggressivo, ma proprio dell’odio. A questo punto ci si avvicina molto a persone che si occupano di occultismo grigio. Essi divengono spiritualisti (ciò porta verso il viola pallido naturalmente). Ci sono altre persone che amano torturare gli animali, che provano piacere ad essere crudeli. Io non so a che punto ciò precipiti nel corpo fisico. Spesso essi hanno molta difficoltà a morire. Essi non possono morire; é per essi un immenso combattimento, un agonia e un combattimento terrificante. Se é nel vostro destino di lavorare con tali persone sappiate che questo colore é l’intermediario tra questo mondo e quello che si trova immediatamente dietro il mondo dei sensi. queste persone sono piu’ o meno imprigionate e non possono scappare. Quando esse muoiono esse sono sempre in prigione e non possono andare piu’ lontano. C’e’ una meditazione sul viola. Questo colore e’ così intimamente legato a tutto ciò che é sacro e con le profondità. R. Steiner ha dato questa immagine : l’Ovest del nostro continente sarà in un rosso ardente (un rosso di fuoco), l’est del nostro continente in un blu profondo, fra di due , del verde. Quando si può con un’altra forma di coscienza percepire ciò si vede il viola che si eleva sulla regione che noi chiamiamo “Palestina”. E questo viola , nella sua bellezza e nella sua purezza in tutto ciò che può portare (e’ per cosi’ dire un messaggio) si innalza dalla terra e si trasforma in una visione di color dorato simile a la Gerusalemme futura. Il viola e’ il colore che può farci attraversare la morte e anche portarci fuori dalla spazio. Per il medium del viola i defunti possono avvicinarsi a noi. Noi possiamo dar loro nutrimento mettendo l’immagine di questo colore ( come ha fatto R. Steiner) davanti ad essi. Che i colori sono sostanza, una sostanza spirituale di cui i defunti hanno bisogno e’ vero per tutti i colori. E’ cosi’ dobbiamo imparare a pensare a colori senza parole. Ora quando voi dovrete dipingere con tali persone voi saprete cosa c’e’ dietro il viola e questo può aiutarvi un po’ perché ciò ha molto a che fare con tutto ciò che sta morendo. IL VIOLA E IL VERMIGLIONE(12 FEBBRAIO 1983) Noi parleremo adesso dell’altro aspetto del viola:il viola molto chiaro o lilla come viene chiamato. In questa qualità del viola chiaro c’e’ piu’ o meno un processo di disincarnazione. Ma e’ piu’ che questo. Questo colore ha le proprietà di una immensa abnegazione. Dico questo nella migliore pensiamo accezione a questo del termine. colore o Quando quando lo meditiamo bisogna fare attenzione a non allontanarsi troppo. questo colore e’ molto frequente nell’atmosfera. E’ veramente il colore dell’aria, un colore che la macchina fotografica non può rendere, l’aria stessa e’ in realtà viola. Questo colore si espande molto e riempie l’atmosfera. Quando una persona ha una coscienza troppo profonda sia interiore che esteriore(può succedere!) e da un lato essa si occupa troppo profondamente di se stessa mentre dall’altro si perde nell’osservazione stessa si produce allora un movimento incessante tra l’interno e l’esterno e il confine tra i due può essere percepito intensamente . questo si produce a volte nel caso del cancro in ci l’indaco lavora troppo intensamente. In questo caso non solo il Magenta ma anche il viola molto pallido possono essere dei rimedi. E in questo caso bisogna conoscere la differenza tra il Magenta ed un viola molto pallido. Il Magenta si trova nel punto in cui l’oscurità si riversa costantemente e l’oscurità, questa oscurità, é dietro di esso; il viola è costantemente accolto dal grande sfondo. Esso scompare nell’oscurità. Mentre il Magenta nasce ,per così dire, sorge dall’oscurità. Cercate di immaginare una persona alla quale voi non vi augurereste di dare del Magenta perché essa diventerebbe troppo leggera nei suoi movimenti. Diciamo che voi vi augurereste che questa persona possa trovare un percorso verso dei sentimenti piu’ intensi. Ricordatevi che il corpo astrale e’ molto piu’ coinvolto dai colori che il corpo eterico. Cerchiamo di trovare la maniera in cui questa persona potrebbe incarnarsi. Naturalmente si potrebbe farlo con il verde che rappresenta il percorso normale. Ma si tratta di qualcuno che non si augura di incarnarsi ma di restare nel cielo per sempre. Tutto questo può andare talmente oltre che il Me può separarsi dai nervi e dai sensi, perché a quel punto c’è divorzio. A una tale persona voi non potete dare troppo rapidamente gli esercizi di luce e tenebra o il lavoro del verde e non di meno nello stesso tempo voi dovreste portarcela. Cominciate allora dal lato opposto:con un viola molto pallido. Questa persona ne copra un foglio intero e che essa lo intensifichi per incarnarsi veramente nella terza dimensione davanti l’oscurità. Si tratta di un modo di condurla lentamente(quasi dalla porta posteriore, dato che il verde e’ la porta davanti) nella qualità di volontà della terra stessa. Questo genere di persona disprezza il fisico, il lavoro, le azioni della volontà come quella di dare sostanza a tutte queste cose. Esse non si augurano di fare ciò, esse lo percepiscono come un dolore. Vedete e’ una maniera di incarnarsi. Non quella dell’egoismo come noi lo amiamo e lo apprezziamo (in tal caso utilizzate il verde) , questa porta di dietro e’ un altro aspetto del nostro me. Voi venite dalla luce verde(l’altruismo totale ed assoluto ) per creare un equilibrio e evolvere verso un aspetto piu’ spirituale della terra stessa. Ma voi non potete fare entrare questa persona attraverso la porta davanti , la porta del verde e farla scendere verso la terra di Siena e altri colori. Essa percepisce che essa e’ discesa sulla terra in questo modo ma essa e’ sempre in una sfera spirituale e questo essa deve ora percepirlo attraverso i colori e non attraverso le parole. Cosi’ se avete un paziente che rifiuta di incarnarsi che ha una breccia fra il Me e il sistema nervoso allora fatela entrare da quella che io chiamo la porta posteriore. Nutritela tanto quanto potete. Queste persone non hanno il senso dell’umorismo. Il color lilla porta in se alcune qualità. E un colore prezioso per l’essere umano. R. Steiner l’ha utilizzato molto. Esso può arrivare fino all’abnegazione totale e la devozione sapendo che ciò che e’ in alto e anche ciò che é in basso e che la nostra intera esistenza e’ basata su questa legge. Oggi come oggi noi non possiamo essere buoni se non abbiamo sperimentato il contrario. E’ qualcosa che affluisce in tutta la Natura . e in questo lilla chiaro , in questa abnegazione , in questa coscienza del Me a d altissimo livello si può provare della devozione per questa legge . ciò é espresso nell’immagine della “lavanda dei piedi”. R. Steiner ha detto che e’ questo il significato di questa immagine. Egli ha addirittura detto che se noi meditiamo su questa immagine noi potremmo farne l’esperienza nei nostri sogni. Egli non ha detto che questo deve essere nel viola chiaro ma io credo che l’essenza di questo colore sia contenuta nella sostanza del viola chiaro. Dall’esterno si può osservare qualcosa di molto interessante. Il viola chiaro (si può chiamare cobalto viola) non e’ freddo e possiede un calore interiore. E dunque quando voi utilizzate il viola chiaro fate attenzione a non prendere un colore anilina perche’ e’ freddo. Non e’ vero che questo viola e’ freddo. Prendete piuttosto un cobalto viola. Adesso immaginate di guardare una nebbia che si alza su un prato coperto di neve. Il sole si alza, il prato e’ in discesa e voi siete nel punto piu’ basso. Voi potete guardare questo campo sotto la nebbia. Nella nebbia voi vedete una lunga striscia di viola leggero ed alto che diventa piu’ scuro là dove la nebbia si ammassa. Ricordatevi che in un simile fenomeno c’é riflessione e rifrazione . quando la luce e’ passata attraverso una oscurità semi trasparente(come quella della nebbia) essa si irradia interiormente si riflette in se stessa. Si tratta allora di un processo di rifrazione appunto. Anche l’arcobaleno si rifrange se no voi non vedreste colori. E questa rifrazione in qualche modo si concentra in un luogo sotto il violetto sulla neve(naturalmente ciò dipende dalla posizione dell’occhio umano ) e in quel punto voi vedete un leggerissimo vermiglione perché il colore rifratto e’ totalmente differente da quello che rifrange. Nello stesso modo in cui il turchese viene fuori da una luce arancio nella carta spiegazzata , sgualcita che si trova davanti a voi. Tutte le pieghe sono piene di turchese. Da dove viene il turchese? Esso vi e’ proiettato dentro: prima c’é l’oscurità e poi appare il colore l’oscurità può anche essere un ostacolo fisico o meglio una nebbia sotto una forte luce. Quando vedete una nube davanti ad una montagna essa e’ brillantemente argentata. Anche una nube che si trova leggermente sotto il sole e’ piu’ chiara che lo sfondo. Essa sembra essere quasi piu’ chiara del sole e questo fatto può anche avviare un processo di rifrazione. Ma si può vederla anche in un altro modo : prendete un vetro smerigliato all’antica (un’opalina) e poggiatelo in modo che la luce del sole formi con esso un piccolo angolo(piu’ il sole e’ alto e meglio e’). Esso si insinua quasi lungo i vetro smerigliato . voi potrete osservare come a partire dal cobalto violetto il colore si addensa in un vermiglione. E’ una legge che appare in qualsiasi luogo in cui l’atmosfera e’ densa e in cui la luce si trova molto alta al di sopra …non dietro! In questo caso voi vi trovate con una luce molto alta in una atmosfera densa. E’ una condizione precisa. E’ bene ricordarsi che c’e’un passaggio ,non solamente dal viola pallido al viola scuro , ma anche dal viola pallido al vermiglione. e’ un movimento che può essere usato in pittura per qualcuno che non e’ troppo lontano che in alcuni momenti dice “si” e che vuole dirigersi verso la porta di davanti . IL VERMIGLIONE Ed adesso esaminiamo da vicino il vermiglione. Non e’ un colore del mattino. Esso e’ piuttosto il contrario. Noi possiamo trovare questo colore dappertutto; ci sono deserti di questo colore, rocce di questo colore, delle scogliere ed anche l’arenaria rossa tagliata da poco , in un clima secco quando questo non si trasformi così rapidamente , come accade qui, in brunastro o verdastro. Non ci da fastidio camminare su del vermiglione, é assolutamente piacevole e normale. Questo non ci tocca interiormente neanche la età di quello che potremmo pensare se noi camminassimo su di un deserto blu di Prussia questo ci danneggerebbe rapidamente. Noi troviamo nel vermiglione qualcosa che ci permette di osservarlo e di metterlo un pò di lato . il vermiglione non può intaccarci con la sua sostanza. Al contrario il vermiglione e’ un colore che ci influenza moltissimo quando si trova in una nube; allora lo si nota e ci si reagisce. Piu’ esso diviene imponderabile e piu’ esso ci colpisce. Così potrete capire che quando pensiamo al vermiglione esso ci tocca intensamente . voi potete leggere da soli le descrizioni che R. Steiner ha fatto di questo colore e non le ripeterò qui. Con questo colore appare per la prima volta il concetto di moralità cosa che non si è mai prodotto in questa maniera nello sviluppo interiore dell’uomo. Ed questo accade sempre in questo colore, da quando noi ci troviamo nel giudizio di Dio. c’e’ qualcosa di lunare nel vermiglione. Pensate la papavero. Questo colore può facilmente far parte dell’arcobaleno lunare anche se quando l’aria é densa , si tratta piuttosto della terra di Siena. Quando la luna si alza in una atmosfera molto chiara voi potete vedere il vermiglione. Esso possiede in se qualcosa i lunare che vuol dire che esso ha anche la possibilità di riflettere. Ricordatevi che tutto il vecchio testamento era intriso di vermiglione. Gli ebrei avevano nel sangue la possibilità di riflettere la totalità della saggezza di tutte le razze intorno ad essi. Questa e’ una qualità quasi lunare. Ricordatevi che le prime razze non consideravano che la moralità e il fisico erano separati come noi facciamo che siano al giorno d’oggi. Noi pensiamo che la moralità e il fisico siano molto lontani l’uno dall’altro, ma per le razze antiche il fisico era divino. Queste razze non conoscevano questa rottura tra ciò che é morale e ciò che è fisico. Neanche gli ebrei. La differenza tra la saggezza e la guarigione non esisteva: si dava la saggezza come rimedio nei misteri e in altri luoghi. E il vermiglione ha nello stesso tempo questo legame con ciò che e’ morale, con ciò che e’ collegato alla luce della luna e con ciò che ha una qualità di riflessione(riflesso). Ma esso ha una grande qualità forse la piu’ grande di tutte ed essa risiede nel processo di ciò che in altri tempi era insieme morale e fisico. Questo colore ha questo desiderio per la sostanza. E’ ciò a cui (questo essere) aspira. E’ ciò che esso ama . e’ il colore piu’ sostanziale, il piu’ pesante dei colori. Esso ha quasi la possibilità di digerire e trasformare, di aggiungere sostanza, ma anche di aggiungere imponderabile a ciò che e’ ponderabile. Il vermiglione riesce a fare questo. Cosi’ quando voi incontrare qualcuno che e’ troppo pesante che ha troppa sostanza potete in modo da liberarlo, cominciare a farlo dipingere dal vermiglione e portarlo a del vermiglione sempre piu’ chiaro. E’ del movimento tra ciò che ‘ ponderabile e ciò che é imponderabile. In seguito voi potete ritornare da ciò che é ponderabile a ciò che é imponderabile: il viola. E di nuovo potete ritornare fino a che l’equilibrio sia ritrovato. Il vermiglione e’ anche un colore aggressivo, esigente. Non quando voi ci camminate sopra nel deserto , ma quando ci pensate o quando siete in una nube di questo colore. Interiormente questo colore può elevarvi vivamente e gettarvi a terra nello stesso tempo. Io spero di darvi una immagine di qualcosa che e’ di questo colore (solamente come suggestione). Noi abbiamo parlato del lilla in rapporto con la “lavanda dei piedi”, nello stesso modo noi possiamo parlare del vermiglione in rapporto alla Flagellazione – la seconda stazione del cristianesimo esoterico – che si trova nel territorio del vermiglione. Questo colore e’ nello stesso tempo un rinforzo per l’anima. Quando lo si può sopportare esso vi porta verso una via piu’ elevata esattamente come vi può condurre verso ciò che e’ imponderabile. Esso può apportare una vita piu’ intensa ai nostri pensieri, perché il vermiglione lavora piu’ fortemente nella nostra immaginazione di quanto non lo faccia nel deserto. Inoltre esso può condurci ad un piu’ grande equilibrio che ci permette di restare in piedi sotto la Flagellazione. E comunque ciascuno deve cercare di ottenerlo perché voi sarete flagellati sulla Soglia che lo vogliate o non lo vogliate. E questo colore e’ la piu’ grande benedizione per l’umanità. Di che ha paura la gente quando non lo sopportano ? Si ha paura della collera di Dio. Ci sono molto persone che hanno un troppo forte sentimento di colpa. Il pericolo é che (e questo é il lato negativo del vermiglione) questo senso di colpa significa che si é troppo preoccupati di se stessi. E’ un continuo sguardo indietro verso il sedicente pentirsi che e’ un’attività luciferina. Non bisogna lasciare queste persone troppo a lungo nel vermiglione, perché c’é quest’altro aspetto del vermiglione che e’ luciferino e che non cessa di correre intorno a voi puntando il mignolo dicendo: sei malvagio! Noi sappiamo perfettamente ciò e dobbiamo dire: Prussia via vattene! E’ un ammonimento che queste persone devono raggiungere un altro concetto del vermiglione vermiglione e che le faccia naturalmente uscire questo dal e’ il Magenta, il rosso blu come lo ha chiamato R. Steiner. Questo permette loro di comprendere il concetto di misericordia. Ma essi possono anche dirigersi verso il viola pallido. C’e’ solamente una leggerissima differenza tra i due colori. Se qualcuno ha questo senso di colpa esagerato esso lo ama anche intensamente. In realtà solo gli esseri umani fanno ciò che amano e desiderano fare. E’ una intensa luce rossa sporca senza amore fredda. Che non è veritiera e questo dà gusto alla colpa, non è difficile uscirne. La costipazione appare con l’indaco scuro, il blu di Prussia scuro e si ha un rosso brillante che attraverso il foglio da parte a parte. Se vedete tutto questo nella parte alta dell’immagine indica una brutta emicrania. Quando lo vedete in basso all’immagine e’ indice di una intensa costipazione. Il rosso conduce le cose nell’imponderabile, ma esso può condurre anche fuori dall’imponderabile e così può aiutare ad uscire dalla costipazione. Da questo stato di intensa pesantezza deriva una certa passività. Fateli dipingere questo e guardate. C’e’ forse qualcosa di organico che provoca la costipazione. La vescicola biliare per esempio. Ma prima di tutto questa situazione comincia con una mancanza impercettibile di movimento della funzione di un organo e di conseguenza i piu’ terribile sono naturalmente l’indaco scuro e il blu di prussica scuro. Sono i piu’ terribili. In questo modo voi potete vedere la situazione in cui si trova il paziente. Adesso dipingete con lui. Prendete del vermiglione puro. Parlategli di questo rosso, del numero infinito di fiori , di uccelli e di pesci che hanno questo colore. Esso é sparso nel mondo intero (prima di utilizzarlo dovete assicurarvi che il paziente non abbia problemi di cuore). E’ uno dei colori più pieni di sostanza e contemporaneamente uno dei piu’ concentrati e il piu’ caldo di tutti i colori. Parlate della sua aggressività del suo movimento rapido ed intenso. Fategli fare l’esperienza di una collera interiore, una decisione interiore, di un movimento interiore. Non deve essere qualcosa di esterno che lo debba eccitare deve provenire da lui. Il vermiglione deve per così dire essere depositato nel suo corpo. Ben inteso tutto ciò affatica molto e dunque il paziente si deve sdraiare. Non fate quindi ciò troppo a lungo, un quarto d’ora basta e avanza. La volta seguente prendete un vermiglione piu’ chiaro, parlategliene e ditegli che questo vermiglione ha un desiderio ardente. L’altro vermiglione era troppo bruciante. Questo nuovo vermiglione non ha solamente un desiderio di sostanza e di peso , ma aspira anche alla freschezza, ad una certa tranquillità di movimento ed ad una certa possibilità di riflessione. Fategli anche dipingere un turchese scuro. Potete addirittura mostrargli che l’ombra che cade attraverso il vetro smerigliato e’ un bellissimo turchese chiaro e là dove l’ombra cade in questo mondo di viola che entra in un vermiglione brillante,là, nell’oscurità dell’ombra , un turchese egli viene incontro. Allora voi ottenete il lavoro fra questo vermiglione e il turchese equilibrato. Fra i due verrà un giallo verdastro, ma sarà la tappa finale. Bisogna continuare con questa persona. Dovete restare nel vermiglione perché questa persona ha bisogno di movimento. Essa non deve mai rilassarsi. Voi non dovete dargli immagini senza vermiglione perché questo lo farebbe tornare indietro, ricadere. Per riassumere: andate da un vermiglione intenso ad una tonalità più chiara di questo stesso colore e in seguito verso il viola, poi ritornate dal viola al vermiglione medio. Fate andare a questo il turchese e là dove il turchese incontra il vermiglione medio fate apparire il verde – giallo. Con questo accorgimento la leggerezza é rinforzata nel movimento dato che con queste persone non bisogna assolutamente in nessun caso perdere il movimento. Quando voi lo riterrete meglio potete allora mettere del verde giallo tra il turchese e il vermiglione là dove esso appare spontaneamente. Ma non c’è alcuna ragione per non metterlo anche in un altro posto. Questo processo intero occupa circa due o tre mesi é un movimento di colore che potete studiare per voi stessi , piu’ tardi voi potete andare verso l’arancio. Domande Cosa vuol dire quando qualcuno dipinge un globo in vermiglione come fosse un vaso per pesci pieno d’acqua ? In realtà sta dipingendo del blu. Il rosso non può avere mai un contorno. Il blu può. A causa dell’attenuazione della luce alla periferia che e’ caratteristica dei colori dietro la luce. Di conseguenza e’ normale in un’immagine blu che l’accento sia messo alla periferia. Ma in un’immagine rossa e’ l’inverso: tutti colori che si trovano davanti alla luce si mantengono contro la luce e si concentrano nel loro centro. Intorno tutto diventa piu’ chiaro . quando un paziente dipinge un rosso come un blu vuol dire molte cose: una leggera infiammazione della testaquesto può derivare anche dal sistema metabolico,una infiammazione in una cisti in un tumore che non é necessariamente canceroso. Valutate la densità del colore, il suo grado di oscurità. Il paziente lo fa sempre cosi’? il blu non é al suo posto. E’ il movimento del blu ma il colore é rosso. Se il rosso é forte indica un processo infiammatorio ma esso e’ molto piu’compatto che quando si ha una lieve infiammazione. Il rosso forte porta ad un processo testa????? Ed ad una forma di infiammazione in quell’organo. Non e’una reale pressione ma una zona di infiammazione. E questo si situa in un ambiente blu e da ciò io penso alla testa. Bisogna sempre essere attenti a fare la differenza il movimento del colore dal colore stesso. Il paziente li separa. Guardate quale e’ il piu’ forte – il colore(il rosso in questo caso) o il movimento (il blu) . quando ciò succede solamente alla periferia il processo del blu é il più forte , quando il cerchio e’ pieno di rosso, il processo del blu é più debole. Ma quando il rosso é più scuro alla periferia é sempre un movimento di blu. Domanda: Quando un paziente dipinge il rosso in un movimento di blu é l’indicazione di un pre cancro? Può darsi e soprattutto se non ci fosse che una periferia, c’e’una leggera infiammazione che l’accompagna dietro la testa, che tocca i nervi. Questo paziente ha avuto una paralisi infantile qualche anno fa esso attraversa dei momenti di stress e di paura e il suo stomaco si gonfia. Risposta: il suo corpo astrale lede il so stomaco egli non si può controllare la pittura é uno dei mezzi per liberare il corpo astrale da una eccessiva attività quale ella sia. Si tratta di qualcuno che ha bisogno di dipingere tutti i giorni Come sta il suo cuore. La regione del cuore e’ il centro del movimento. Quando il cuore e’ buono voi potete metterlo in movimento quando la persona è stanca e vuole ancora il suo vermiglione prendete dell’arancio e del Magenta: una mano di arancio e d una di Magenta – e da questo essa ottiene del vermiglione, del vermiglione che non la stanca. Il rosso e’ esigente ma lavorato in questo modo non gli impedirà di respirare. Domanda: Questo paziente aveva l’abitudine di dipingere i blu totalmente pieni Risposta: Dunque l’opposto di come doveva essere. Quando fa questo fategli subito dopo dipingere l’inverso una parte di lui e’ prigioniera, un’altra non lo è la polarità nel suo astrale è troppo forte e di conseguenza fategli fare degli esercizi inversi. C’e’ un rovesciamento tra la testa e la regione mediana e questi esercizi porteranno un equilibrio piu’ armonioso nel suo organismo .potreste fare una volta questo che vi sto per dire: egli ha separato il movimento da quello del colore. Fategli fare l’opposto e sarà la cosa giusta. Fategli dipingere un turchese scuro con il movimento del vermiglione, poi l’inverso in modo che il vermiglione sia al centro là dove deve essere. E’ il solo errore che egli possa fare con buona sorte…perché non fare l’inverso? Perché grazie a questo accorgimento voi potete portare le due estremità a riavvicinarsi un poco e voi potete utilizzare un verde giallo non un verde perché non gli farebbe troppo bene Domanda: egli dipinge un verde molto spesso con del blu di Prussia ? Risposta: E’ a causa della paralisi delle sue gambe li lui e’ prigioniero e di conseguenza egli ama il verde denso. Non dovrebbe essere così, ciò peggiora la sua prigionia ed accentua la sua tendenza . Dott. W.S. entra nella paralisi infantile il paziente troppo profondamente nel sistema nervoso. L’organizzazione dell’ io e’ compressa dentro e ciò ha provocato la paralisi Risposta: Quando egli dipinge a casa sua egli può dipingere l’arcobaleno a colori trasparenti e dopo ciò i due arcobaleni , l’arcobaleno interiore, poi una striscia d’oscurità e a causa di questa oscurità l’arcobaleno esteriore che e’ l’inverso del primo. Dunque prima l’arcobaleno, poi un ‘arcobaleno con una luce all’interno ed un ‘oscurità all’esterno e dopo di ciò due arcobaleni di cui uno é rovesciato è oscurità tra i due. Spiegategli che questo arcobaleno e’ composto di luce ed oscurità .l’interno dell’arcobaleno (in cielo) e’ molto piu’ chiaro che dappertutto altrove. L’esterno di questo arcobaleno é scuro. L’arcobaleno è composto di riflessione e rifrazione e nasce dalla luce e dalle tenebre:la luce all’interno, l’oscurità all’esterno. Il secondo arcobaleno é invertito a causa della fascia di oscurità. Se noi potessimo vedere u terzo arcobaleno al centro della luce(cosa che non possiamo mai vedere) sarebbe un arcobaleno interamente di riflessione e sarebbe di nuovo all’inverso. Fategli dipingere queste cose in modo che le veda quando guarda un arcobaleno un’altra volta egli può dipingere una porzione di arcobaleno da una montagna alla valle e ci può essere dell’acqua in basso. La pittura deve fare parte della sua vita quotidiana, può farla tutte le sere per un quarto d’ora. E’ il centro che egli non possiede, l’arcobaleno stesso. Credo che egli dipinga i rossi in questa maniera perché aspira a portare calore e movimento alle sue gambe. Egli le sente come un peso immenso come un impedimento ; ciò é anche vero ma é anche possibile quello che abbiamo detto all’inizio. Tenuto conto del sentimento di frustrazione egli potrebbe dipingere i rossi come dei rossi, ma non lo fa ; egli li dipinge come dei blu e lì si situa la sua malattia. TERRA DI SIENA E ARANCIO(12 MARZO 1989) Noi abbiamo cominciato a parlare della luce e delle tenebre del movimento e della forma. In realtà, degli Esseri della Seconda Gerarchia! In altri tempi il disegno era sacro. Voi lo realizzavate al servizio degli dei così come la scrittura e se era mal fatto vi si poteva mettete a morte. Esso trovava la sua sorgente nella ispirazione divina: in Egitto succedeva questo. Ma quel tempo é definitivamente passato. In seguito apparve la possibilità di un’osservazione del mondo esteriore avente origine nel corpo eterico: quella che dominò in Grecia. A Bisanzio i simbolo rappresentavano ancora una realtà spirituale ed ai suoi esordi la pittura era al servizio della Chiesa. A Roma si ebbe una osservazione dl mondo esteriore che non aveva la sua sorgente nel mondo eterico come in Grecia ma che semplicemente si spostava verso una osservazione pura. Naturalmente questa coscienza no arrivava all’altezza di quella del XIV secolo : In quel periodo avvenne un grande cambiamento, agli albori dell’anima di coscienza: l’affrancarsi in Europa del Nord, soprattutto in Olanda, dalle regole aristocratiche. Qui in Olanda , si sviluppò il vero simbolo della borghesia , un’altra forma di vita sociale, l’Olanda rappresentava in quel periodo ciò che sarebbe successo nel futuro. La borghesia olandese era la struttura sociale piu’ perfetta di quell’epoca. Rembrand nacque in questo clima. Questa borghesia, questa struttura sociale fra persone dello stesso rango rivela una notevole assenza di rigidità TERRA DI SIENA A quell’epoca in pittura i colori si liberano della forma. L’accento viene messo sulla luce, l’oscurità e l’atmosfera. Considerate tutti i paesaggi con il loro cielo olandese, tutti i dipinti di Rembrandt; apparve in quell’epoca qualcosa di nuovo, qualcosa di completamente nuovo. L’’atmosfera di Rembrandt; oro e terra di Siena. Quella di El Greco: indaco ed ocra , indaco e viola. Nella pittura di El Greco non troviamo l’atmosfera ma il dramma. In Rembrandt l’atmosfera e’ piena e brilla. Per gli stati del Nord l’affrancamento dalle antiche regole aristocratiche del sud dell’Europa si compì nella terra di Siena. La popolazione del Delta, gli olandesi di allora, subì uno sviluppo grazie al “verzet” (la resistenza; essa diede agli olandesi oppressi la forza di resistere, si amarono tra di loro e trovarono l’accordo! ) questa spinta permise loro di acquisire un’altra forma di coscienza che si e’ potuta vedere nella struttura sociale, nella sostanza della classe borghese. Non era una gerarchia che prevedeva una persona al vertice e tutti gli altri al di sotto di lei . era qualcosa che non aveva mia preso questa forma prima. Gli olandesi si sentivano a casa propria sulla terra – noi non siamo come quegli olandesi !- essi sentivano che la terra era loro. L’avevano creata essi stessi. Dio creo’ il Cielo e la Terra e gli olandesi crearono l’Olanda. Aggiungo questo alle descrizioni che ho fatto del terra di Siena nel mio primo libro. Gli egiziani, anche loro un popolo del Delta furono i primi materialisti. Essi avevano una relazione particolare con la terra e anche un intenso legame con il calore irradiante del terra di Siena – l’accettazione dell’Essere della Terra nei nostri riguardi . gli olandesi erano immersi in questa atmosfera ai tempi in cui Rembrandt dipingeva. Egli dipinse le atmosfere illuminando l’ambiente . anche le persone erano illuminate dall’atmosfera dorata e terra di Siena . egli non avrebbe potuto farlo senza lo sfondo del chiaro scuro. Voi non potreste vedere il tessuto di questo colore senza il movimento luce tenebra dietro di esso. Questo colore riveste un ruolo importante nell’evoluzione. L’amore per la terra, per tutti questi piccoli vasi, questi piatti, per i legumi e le frutta. Un’osservazione magnifica e perfetta delle cose esteriori cosi’ piena d’amore! Tutto ciò faceva parte dell’anima di coscienza. Voi capirete che questo colore ha la possibilità di portare e contenere una sorta di colore nutriente ; esso suscita l’amore per il mondo esteriore nelle persone che non possono incarnarsi. Il terra di Siena non ha un grande movimento apparente. La sera quando questo colore si alza dalla terra diviene piu’ chiaro. Naturalmente può divenire più scuro a seconda del modo in cui dipingete con il paziente. Ne “la missione cosmica dell’arte” (Dornach 1923) R. Steiner ha parlato della luce in quanto rivelazione dello spirito: “……..noi non sentiamo queste verità in modo corretto ed artistico se ci fermiamo a ciò che io ho appena detto. si sente da artisti solamente nel momento in cui si crea ispirati dal rosso, dal blu dalla luce vivendo interiormente questo mondo che e’ la luce nel suo rapporto con i colori e l’oscurità come un mondo a parte.: l’uomo moderno non fa opera di pittura se riproduce dei personaggi con l’aiuto di un qualche disegno e se riporta poi in seguito il colore sulla tela. Quello che si ottiene sono delle superfici colorate e non dipinte, non e’ qualche cosa che nasce dal colore dalla luce e dalle tenebre. Certamente bisogna evitare ogni sorta di malinteso. Quando qualcuno, pieno di ardore manipola i colori posandoli gli uni accanto agli altri e credendo di aver fatto quello che io chiamo superare il grafismo, si sbaglia. Perché superare il grafismo non significa sopprimere il disegno del tutto, si tratta di far uscire le linee dal colore, di farle nascere dal colore; il colore produrrà il disegno. Bisognerà semplicemente sapere come vivere nel colore”. Vi dico questo perché allora si é capaci di apprendere la forma, la suggestione della forma a partire dal colore. E per questo voi dovete disegnare - questo e’ un discorso a parte in rapporto al valore –guaritore dei colori puri. L’ARANCIO L’arancio e’ il colore situato nella tredicesima sfera di oscurità davanti alla luce. Quando spinge lontano in una direzione, allora l’oscurità aumenta e possiamo avere sentimenti di paura . quando va troppo lontano in direzione della luce, del giallo si va verso l’opposto ci si allontana dall’ansia. E’ un colore che possiede due aspetti. C’équi una particolarità, come anche nell’indaco, dove non possiamo dire che l’oscurità prenda il sopravvento sulla luce né che la luce l’abbia sulle tenebre. L’oscurità si alza. In ogni modo il giallo è un oscuramento della luce. L’oscurità è l’elemento che porta il movimento che da’ impulso al movimento. Cosi’ c’e’ una continua emergenza dell’oscurità verso la luce e questa incontra degli ostacoli. Si potrebbe chiamare questo colore anche : “equilibrio”. Infatti la luce dall’alto suscita sempre forme , scaricando sempre meno la propria sostanza e dando sempre meno forma fino al punto in cui essa incontra l’oscurità e l’equilibrio nell’arancio. Non é l’equilibrio che noi possiamo trovare nel verde. Nel verde c’é un equilibrio senza movimento. Nell’arancio non c’e’e equilibrio senza movimento. E’ un movimento che va e viene. Esso si solleva e ricade e di nuovo si solleva e ricade esattamente come il seme cade nella terra, nel caos e si innalza di nuovo nella pianta. Questo gesto sarà forse più facile da comprendere se noi lo compariamo a quello dell’umidità nell’atmosfera: l’umidità si innalza ed incontra ciò che viene da cosmo, si riempie di nutrimento per la terra e ricade nelle gocce di pioggia. Il vapore si innalza di nuovo si riempie di nutrimento e poi ricade nuovamente. Se essa non fosse nutrita essa non conterrebbe la vita che essa dona alla terra. Io vi do questo come immagine del movimento dal caos al cosmo e dal cosmo al caos. C’e’ in tutto questo n ritmo. L’arancio e’ un continuo movimento. Non e’ un luogo di incontro immobile, per ciò che viene dall’alto e dal basso e per ciò che e’ piu’ avanti o leggermente piu’ dietro la pressione dal basso é più grande così noi abbiamo un luogo di incontro che si innalza e ridiscende in un movimento ondulatorio – dato che l’oscurità si eleva con forza dal basso e dall’alto – scende la pressione della luce con i suoi raggi donatori di forma. L’arancio emerge verso l’alto; la forma si accentua in alto la’ dove le forze formatrici della luce incontrano le tenebre. La forma non si estende su un piano orizzontale. L’orizzontale e’ immobile senza vita. Immaginatevi la luminosità del colore che all’improvviso comincia ad avere un certo peso , un peso spirituale. Anche in questo colore la concentrazione ‘ situata in alto; poi esso si dissolve in lontananza; un raggio di luce al tramonto che irradia e pulisce. Nel vermiglione l’accento e’ piu’ basso, in mezzo. Nel carminio l’intensità del peso, il nucleo e’ piu’ vicina ancora al basso. C’e’una aspirazione a controllare il movimento. Nel vermiglione il movimento non e’ controllato ma nel l’arancio, il movimento e’ controllato. E’ un movimento che si può fare da soli interiormente. Quando scende si indebolisce, diventa ombrato. Dovete sempre comprendere esattamente perché nel movimento appare, e che l’utilizzazione di questo movimento uscito dal chiaro scuro ha le stesse proprietà guaritrice del colore. Voi avete per esempio il movimento dell’arancio. Si sa che esso e’ piu’ forte in alto come un velo davanti alla luce, un velo davanti alla saggezza, il velo davanti ad Iside. Questo colore riporta un’aspirazione alla saggezza. Non si può sempre aspirare alla saggezza, si può aspirare anche alla forma. Se non si avesse una aspirazione alla forma non ci si potrebbe incarnare. Non pensate che l’arancio sia qualcosa di piatto. Tutto ciò é sferico. Se voi pensate giusto ad un velo questo e’ un po’ troppo piatto. Pensate che c’e’ una certa profondità in tutto questo ed anche un movimento e che questo movimento pulsa in se stesso da dietro in avanti. Si può creare questo movimento per se stessi interiormente. La luminosità del colore si allontana quando la tonalità si indebolisce. Esso diviene brillante nella sua lotta tra luce e tenebra ; e ha quel punto che il colore s’incendia. Poi esso può di nuovo addolcirsi e grazie a ciò il colore può cambiare poiché quando esso si schiarisce appare un’altra qualità d’arancio, quando esso si scurisce esso cambia di nuovo e diventa ombra. A partire da oggi esercitati a concentrarvi sul movimento dei colori. Quando voi dipingete dell’arancio potete permettervi una linea dura, perché la luce colpisce e forma questo colore. E’ un mondo di equilibrio in movimento. Da un lato questo colore vi da’ coraggio, dall’altro dell’ansia. (piu’ in basso ancora voi potreste avere paura). E vicino al giallo voi potete arrivare fino alla rigidità che e’ molto peggio. In realtà si tratta contemporaneamente di movimento e forma. La parte superiore dell’arancio prende forma piu’ rapidamente del vermiglione. Il vermiglione ha un movimento incontrollato; non caotico, solamente incontrollato. Il vermiglione non raggiunge la forma cosi’ rapidamente come l’arancio nella sua parte superiore. Quando voi dipingete con l’arancio, voi potete cominciare con una linea dura e una prima passata di colore. Poi dipingete un altro strato che incrocia il primo . cosi’ voi tessete il colore. Le persone che hanno bisogno di coraggio che non hanno certezza delle loro decisioni , che possono essere delle persone molto gradevoli ma che non hanno alcun movimento di qualsivoglia tipo, nei loro pensieri hanno bisogno dell’arancio. Questo colore da calore ai pensieri.. Entusiasmo. Questo colore non può rinchiuso da nulla a causa del suo movimento