FUTURISMO COI BAFFI La ceramica di Riccardo Gatti a Faenza e il Futurismo faentino Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza 13 novembre 2009 14 febbraio 2010 viale Baccarini 19 Faenza (Ra) tel. 0546 697311 fax 0546 27141 [email protected] www.micfaenza.org con il patrocinio della Provincia di Ravenna stampa Tipografia Faentina faenza R.Sella, Fiori futuristi, 1912-1913 R.Sella, Calle futuriste, 1912-1913 G.Malmerendi, Moto+rumore+luce, 1914 G.Malmerendi, Senza titolo, 1914 G.Malmerendi, Insieme ritmico e dinamico di bar notturno, 1915 A.Cavalli, Il giallo e l’azzurro, 1915 Scuola di Disegno, locandina, 1918 ca. Compagnia futurista, locandina, 1920 Società Musicale “G. Sarti”, Mostra Futurista, invito e opuscolo, 1928 Bragaglia, La veglia dei lestofanti, opuscolo, 1930 R.Gatti, F.T.Marinetti, Piatto, 1928 R.Gatti, Copritappo, 1928-1929 R.Gatti, Servizio per macedonia, 1928-1929 R.Gatti, Vaso piriforme, 1929 R.Gatti, Vaso con decoro astratto, 1929 R.Gatti, Bozzetto dei vasi Fortuna, 1929 R.Gatti, Coppia di vasi con cicogna, 1929 R.Gatti, Posacenere triangolare, 1929 R.Gatti, Ciotolina con motivo astratto, 1929 R.Gatti, Cachepot con motivo astratto, 1929 R.Gatti, Vaso Fortuna con motivo astratto, 1929 R.Gatti, Bozzetti per maioliche, 1929 si era confrontata tanta parte d’Europa, specialmente nella ceramica. Gatti non produrrà mai un oggetto d’arte totale - tentato invece da Tullio Mazzotti ad Albissola, ma proprio dopo la breve parentesi faentina del 1929 -, distinguendosi per la preziosità degli oggetti d’uso quotidiano, dunque fuori da contesti plastici e ambientali. Il successo sarà pieno, le vendite sempre garantite. Per l’anno del Futurismo che ha visto e vede tuttora aprirsi tante manifestazioni sull’argomento in molti centri italiani, il Museo Internazionale delle Ceramiche non poteva dimenticarsi di Riccardo Gatti, apparso fuggevolmente alla grande mostra di Milano, a Palazzo Reale, nell’inverno scorso. Dal 13 novembre al 14 febbraio 2010, è infatti visibile una mostra che ha per protagonista il grande ceramista faentino con opere, disegni e fotografie provenienti per la maggior parte dal museo stesso, dalla raccolta Gatti e da collezionisti privati. Si tratta di una esposizione di non grandi dimensioni, puntata essenzialmente sul maestro ceramista ma contestualizzato nella Faenza del secondo e del terzo decennio del Novecento, quando l’aria futurista spira nelle opere di Roberto Sella, di Giannetto Malmerendi, di Orazio Toschi, di Mario Guido Dal Monte e si fa sentire la poetica G.Balla, Bozzetti per maioliche, 1928-1929 G.Balla (Bottega R.Gatti), Piastrella, 1928-1929 G.Balla (Bottega R.Gatti), Servizio da caffè, 1929 G.Balla (Bottega R.Gatti), Posacenere ottagonale, 1929 M.G.Dal Monte, Risveglio, 1928 M.G.Dal Monte, Bozzetti per maioliche, 1928 M.G.Dal Monte (Bottega R.Gatti), Piastrella con motivo astratto, 1929 M.G.Dal Monte (Bottega R.Gatti), Piastrella con motivo astratto, 1929 M.G.Dal Monte (Bottega R.Gatti), Piastrella con pappagalli, 1929 M.G.Dal Monte (Bottega R.Gatti), Spirale policroma, 1929 M.G.Dal Monte (Bottega R.Gatti), Spirale policroma, 1929 M.G.Dal Monte (Bottega R.Gatti), Alba sul mare, 1929 G.Dottori (Bottega M.Ortolani), Il canto dell’usignolo, 1929 R.Fabbri, Autoritratto, 1928 R.Fabbri, Bozzetto per piastrella con scimmie, 1928 R.Fabbri (Bottega M.Ortolani), La danza, 1928 R.Fabbri (Bottega M.Ortolani), Piastrella con gallo futurista, 1929 R.Fabbri (Bottega M.Ortolani), Piastrella con tacchino futurista, 1929 R.Fabbri (Bottega M.Ortolani), Vaso con motivo astratto, 1929 P.Rizzo (Bottega M.Ortolani), Piastrella con San Francesco, 1929 P.Pacini, Mostra trentatre futuristi, catalogo, 1929 (rist. 1979) P.Pacini, Mostra d’arte futurista novecentista strapaesana, opuscolo, 1929 (rist. 1979) Fotografie d’epoca, 1928-1929 Il Presidente Pier Antonio Rivola segue aperitivo 13 novembre 2009 - 14 febbraio 2010 Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza Viale Baccarini 19 giovedì 12 novembre 2009 ore 18.00 Il Direttore Jadranka Bentini La ceramica di Riccardo Gatti a Faenza e il Futurismo faentino FUTURISMO COI BAFFI Siamo lieti di invitarLa all’inaugurazione della mostra ni, Pietro Sassi, Angelo Caviglioni e Pasini, tutti artisti che avevano già cavalcato la scena futurista con ottime prove di genere. Gatti è attivo sul fronte della rivoluzione futurista dell’universo per poco più di un biennio, in coincidenza con la seconda fase del futurismo italiano, sorretto e rappresentato a Faenza dallo scrittore, giornalista e imprenditore Giuseppe Fabbri - anima del movimento locale -, e dall’imolese Mario Guido Dal Monte; con essi figurano anche Benedetta Marinetti che progetta ceramiche per la bottega di Mario Ortolani, e soprattutto Giacomo Balla che fornì idee e progetti per le nuove ceramiche futuriste di Gatti esperto artigiano che, senza sconfessare la tradizione dei manufatti e perfino delle forme, introduce il nuovo linguaggio decorativo in una produzione di esemplari e di serie di alta qualità, tenendo ben presente la dimensione del mercato e la praticità d’uso degli oggetti prodotti. L’approccio non avviene rispetto alle potenzialità della materia bensì quale mezzo tradizionale di costruzione di oggetti; è perciò all’interno della produttività artigiana che Gatti rinnova creativamente, attraverso la sua sapienza tecnologica, le forme e i decori cercando di conquistare ampie fasce di consumatori al nuovo stile moderno delle arti decorative su cui già Jadranka Bentini Direttore Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza letteraria dello stesso Toschi e di Armando Cavalli. Testi, opuscoli e opere letterarie del futurismo saranno peraltro presenti anche presso la Biblioteca Manfrediana, che curerà una sezione specifica unendosi al progetto generale dell’iniziativa. L’omaggio a Riccardo Gatti è in assonanza con i fantasmi persistenti di Marinetti e di D’Annunzio: di essi, a darne una immagine per l’occasione tutta fantastica, sarà Luigi Ontani con un’opera originale che aprirà la mostra proiettandone il significato oltre la storia fino alla contemporaneità. Dell’artista verrà posizionato nella sala a lui dedicata anche l’ormai famoso NapoleonCentAurOntano. Si tratta per entrambe le opere di lavori faentini realizzati nella bottega che fu di Riccardo Gatti e che, come il vecchio maestro, continua a solcare uno spazio di contemporaneità. Opere in mostra Il Futurismo nasce con la pubblicazione di un manifesto. Il primo, quello fondante, venne stilato nel 1908, pubblicato poi nel febbraio dell’anno successivo. L’iperbolico Marinetti, fautore del movimento, uscirà in seguito con una serie di manifesti tecnici che affrontano concretamente nuove forme di scrittura e di arte configurando il movimento futurista come un laboratorio incessante di nuove forme di comunicazione e di produzione, in tutti i campi. La diffusione fu immediata, l’adesione convinta: la Romagna che altrettanto notoriamente ne cavalcò le teorie, perseguì azioni su tutti i fronti dell’arte, dal teatro alla musica, dalla pittura alla poesia, perfino cimentandosi sul terreno del cibo e della cucina. Marinetti fu ripetutamente in Romagna e Faenza fu una delle mete preferite. La conversione di Riccardo Gatti, già gravitante in gioventù nel circolo baccariniano, al genere futurista coincise con l’apertura della sua bottega a Faenza nel 1928, dopo il ritorno da Roma e l’esperienza presso la Faventia Ars. E’ l’anno nel quale si inaugura a Faenza la prima mostra futurista alla presenza di Filippo Tommaso Marinetti: accanto a Gatti ceramista, presente con 18 opere, figuravano Mario Guido Dal Monte, Remo Fabbri, Walter Martelli, Water Giustinia-