Alla scoperta dei bacini lacustri valdostani CVAMOSTRE IN COLLABORAZIONE CON Alla scoperta dei bacini lacustri valdostani Dall’8 luglio al 2 settembre 2012 Centrale CVA di Maën VALTOURNENCHE Dalle ore 16 alle 19 tutti i giorni anche la domenica Per informazioni [email protected] Ingresso libero www.eventimostre.cvaspa.it Bacini lacustri valdostani I laghi valdostani sono una componente caratteristica del paesaggio, una meta turistica rinomata, una risorsa ambientale importante, una fonte di energia rinnovabile dalla grande potenzialità, un punto di osservazione privilegiato di pressioni, impatti e di verifica di integrità ambientale. Oltre a tutto ciò, i bacini lacustri sono parte integrante della vita dei residenti che ne vivono presenza e riflessi quotidianamente. Proprio in virtù di tali molteplici aspetti, nel corso degli ultimi anni, i laghi regionali sono stati oggetto di studi e approfondimenti che hanno permesso di conoscerne a fondo caratteristiche, situazione, cambiamenti. Nella mostra ospitata a Maën, è possibile esplorare il mondo dei bacini lacustri attraverso chiavi di lettura scientifiche, ma anche insolite, curiose e originali. La mostra è stata prodotta con la collaborazione di Regione Autonoma Valle d’Aosta, ARPA Valle d’Aosta e Fondazione Montagna sicura che hanno generato contenuti su tematiche differenti e di alto profilo. Le informazioni si traducono così in un viaggio affascinante che permette una conoscenza più approfondita del territorio e offre spunti ulteriori per interessanti ed educative escursioni in quota. CVA Compagnia Valdostana delle Acque propone un nuovo tema in continuità con quanto già presentato lo scorso anno riguardante i ghiacciai, tema che ha riscosso un rilevante successo in termini di gradimento e di visitatori. I laghi alpini entrano a pieno titolo nell’area di attività di CVA che, in alcuni casi, ne ottimizza le potenzialità energetiche producendo idroelettrico, ovvero energia pulita. Cura dell’ambiente, salvaguardia del territorio e costante attenzione agli aspetti della sicurezza, sono punti fermi della missione aziendale CVA; elementi di un unico obiettivo che è quello di generare valore per la comunità lavorando in sinergia e sintonia con il territorio regionale. CONOSCERE IL TERRITORIO: CATASTO DEI LAGHI VALDOSTANI ELABORAZIONI STATISTICHE La prima edizione del Catasto dei Laghi Valdostani è stata pubblicata da ARPA nel 2003. Il catasto è stato, da allora, costantemente e periodicamente aggiornato, anche in relazione al fenomeno della formazione di laghi nelle aree dalle quali i ghiacciai si sono progressivamente ritirati in questi ultimi anni. A oggi i laghi censiti risultano 1040. Il catasto è disponibile come prodotto informatico sul sito web di ARPA Valle d’Aosta: www.arpa.vda.it La distribuzione altimetrica dei laghi privilegia la fascia tra 2.500 e 3.000 metri dove l’arretramento dei ghiacciai ha lasciato uno strascico di laghi e pozze più o meno recenti. Sopra i 3.000 metri compaiono solo laghi di recentissima formazione, dovuti al cambiamento climatico in corso: nessuno di questi era infatti noto negli anni ‘70. Si osserva anche che, in Valle d’Aosta, sono praticamente assenti i laghi di fondovalle, lungo il corso della Dora Baltea, dove la maggior parte è costituita da laghi di cava. Le fasce altimetriche sono riassunte nella grafica seguente: F E D C B A oltre 3.000 da 2.501 a 3.000 da 2.001 a 2.500 da 1.501 a 2.000 da 1.001 a 1.500 da 301 a 1.000 DINAMICHE E MORFOLOGIE GLACIALI I ghiacciai e le aree circostanti sono un ambiente in rapida evoluzione. I laghi glaciali sono uno degli elementi caratteristici di questo ambiente. “Lago glaciale” è un termine generico con il quale si indicano tutti gli accumuli idrici la cui origine è in qualche modo legata alle dinamiche o alle morfologie glaciali. Più in dettaglio, con riferimento alla loro localizzazione, questi laghi possono essere definiti periglaciali (nelle aree circostanti al ghiacciaio, in contatto con esso o no), epiglaciali (sopra la superficie del ghiacciaio) o endoglaciali (all’interno del ghiacciaio). Nell’attuale fase climatica, caratterizzata da una marcata riduzione delle masse glaciali e da processi accelerati di fusione, la formazione di laghi glaciali è un processo sempre più frequente che, oltre a costituire un’evoluzione del paesaggio, può in alcuni casi costituire un fattore di rischio. Infatti i laghi che si formano all’interno di sbarramenti costituiti da ghiaccio o da materiale detritico scarsamente consolidato, così come da tasche d’acqua all’interno dei ghiacciai, possono dare luogo e fenomeni di svuotamento improvviso (le così dette rotte glaciali), con conseguente formazione di ondate di piena o di colate di detrito, che possono propagarsi fino a raggiungere i centri abitati. LAGHI GLACIALI DI NEoformazione Proprio nell’ottica di ottenere una fotografia sulla situazione dei laghi di origine glaciale, con particolare attenzione a quelli di nuova formazione, Fondazione Montagna sicura - Montagne sûre di Courmayeur, su incarico della Regione Autonoma Valle d’Aosta, ha censito oltre 120 laghi glaciali di neoformazione nati nel trentennio 1975 / 2005. Sul sito regionale del catasto ghiacciai è possibile avere informazioni dettagliate relative ai laghi glaciali di neoformazione come il tipo di alimentazione del lago, la sua origine, le caratteristiche spondali, la presenza o meno di immissario ed emissario, la data, il metodo di rilievo ed eventuali osservazioni. Laghi Gh. Château Blanc (Avise) Laghi Ventina Tzeré (Ayas) Lago Tos (Arvier) Lago Col Collon (Bionaz) Lago Mont Gelé (Bionaz) Lago Tza de Tzan (Bionaz) Lago Cherillon (Valtournenche) Sbarramento del Lago del Dragone CVA BACINI PRODUTTIVI Gli impianti CVA di produzione idroelettrica sono 30, distribuiti su tutto il territorio regionale. Alcuni bacini CVA svolgono un’importante funzione a tutela della Valle d’Aosta e dei suoi abitanti, in quanto la loro capacità di trattenere ingenti quantità d’acqua in caso di forti precipitazioni atmosferiche, la cosiddetta funzione di laminazione delle piene, garantisce un rilascio progressivo delle masse d’acqua ed evita o limita il pericolo di alluvioni ed esondazioni. Con l’iniziativa “Giri d’Energia” di CVA è possibile ottenere tutte le indicazioni utili per effettuare gite alla scoperta dei siti produttivi attraverso itinerari spettacolari, immersi in una montagna sempre nuova e in grado di regalare forti emozioni anche a chi si appresta per la prima volta ad affrontare i sentieri alpini. ( www.cvaspa.it/sentieri/index.asp ) Diga del Lago del Goillet Sbarramento del Lago del Miserin (Champorcher) Sbarramento del Lago di By Bacino del Lago Bianco Dighe del Lago del Gabiet Sbarramento del Lago Vercoche LA CENTRALE di Maën La centrale idroelettrica di Maën è ubicata nel comune di Valtournenche ed è situata sull’asta fluviale del fiume Dora Baltea. L’impianto, che del vecchio insediamento utilizza le opere di sbarramento, il fabbricato e alcune parti accessorie, è stato inaugurato il 9 novembre 2002. Sostituisce la precedente opera entrata in servizio nel 1928, ereditandone le caratteristiche essenziali. L’impianto è composto da due derivazioni, Cignana e Marmore ed è caratterizzato da una potenza di 48 MW e una producibilità media annua di 906 GWh. Il gruppo cvA Il Gruppo CVA produce in media ogni anno circa 2.880 milioni di kWh di energia elettrica pulita attraverso 32 centrali idroelettriche (935 MW), 3 impianti fotovoltaici a terra (12,4 MWp) e 2 impianti eolici (44,5 MW). Una produzione di energia da fonti rinnovabili come acqua, sole e vento che permette di evitare l’immissione in atmosfera di oltre due miliardi di kg di CO2.