1
insieme
insieme
contro il cancro
contro il cancro
Obiettivo:5.000 passi
Come vivere meglio e godersi la città
2
I vantaggi di una vita
in movimento
D
evi sapere che per essere in forma non è
necessario diventare atleti olimpionici o vincere
i campionati del mondo: basta camminare di più!
Certo, questo deve essere fatto possibilmente
ogni giorno e a passo svelto. Tieni sempre a mente
l’obiettivo minimo: 5.000 passi, circa 3 chilometri. Il
movimento allontana il rischio di malattie, anche gravi
(come ad esempio il cancro), e fa vivere più a lungo.
Tuttavia, secondo dati Istat, in Italia le persone che non
svolgono né uno sport né un’attività fisica nel tempo libero
sono all’incirca il 40% della popolazione. Un bel problema!
Soprattutto se consideriamo che l’esercizio costante fa
bene anche alla mente. Il movimento infatti è un’ottima
arma contro la depressione, in quanto contrasta gli effetti
dannosi prodotti dallo stress negativo. Come? Aumentando
endorfine e serotonina, sostanze coinvolte nella regolazione
dell’umore.
3
L’attività fisica può ridurre la probabilità
(fino al 50%!) di sviluppare alcuni tipi
di tumore, come quello del colon, della
CANCRO?
In questo opuscolo scoprirai come unire un
semplice ma importante gesto, la camminata, al
piacere di visitare le meraviglie architettoniche
e culturali delle nostre città. Da pagina 5 a
prostata e dello stomaco. Inoltre, le donne
grazie!
pagina 13 troverai tre tracciati di circa 3 km per
che svolgono regolarmente esercizi presentano
le vie di Torino. Perché abbiamo deciso di dedicare
una diminuzione del rischio di cancro al seno
questo spazio al capoluogo piemontese? Perché è la
di circa il 15-20%. Lo sport è fondamentale anche nella
prima città a ospitare “Cancro? No grazie”, il Festival
prevenzione delle recidive. Ad esempio, i dati riguardanti
itinerante della prevenzione e dell’innovazione in
le pazienti già colpite da un tumore alla mammella sono
oncologia. Una manifestazione mai realizzata prima, voluta
molto chiari: l’esercizio svolge un effetto protettivo sia
dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM),
sulle ricadute (–40% con 20 minuti di attività al giorno)
Fondazione “Insieme Contro il Cancro” ed Healthy
che nella riduzione della mortalità. E questo si evidenzia
Foundation che si svolgerà ogni anno in un luogo diverso.
soprattutto nelle donne in sovrappeso.
Per maggiori informazioni sul progetto, visita:
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www.cancronograzie.org
Attenzione! L’attività fisica fa sicuramente bene ma deve essere praticata utilizzando anche la testa.
Devi considerare diversi elementi, tra cui il tuo stato di forma e, fattore non meno importante, l’età.
4
Iniziamo con il piede giusto…
Le scarpe
L’abbigliamento
La calzatura è senza dubbio lo “strumento” principale per
il cammino. Anche una semplice passeggiata necessita
di una spinta ottimale del piede e, di conseguenza, di una
scarpa che faciliti un movimento corretto. Quali calzature
indossare? Le più adatte per il walking sono realizzate in
modo specifico, diverse dai prodotti pensati per la corsa
o per altre discipline. In caso tu non riesca a trovare
un negozio di articoli sportivi con questi modelli, puoi
ripiegare sulle scarpe da running, che rappresentano la
soluzione più vicina a quella ricercata. Perché? La parte
superiore di rivestimento del piede (tomaia), è ottimale
in tutti e due i modelli, soprattutto se realizzata in tessuto
traspirante. Ma le differenze
maggiori stanno nella suola.
Ad esempio, le calzature da
walking hanno un tacco più
smussato, che permette un
impatto migliore del tallone con
il terreno.
Scegli un abbigliamento
comodo e confortevole,
sia che tu voglia cimentarti
in un percorso più impegnativo
che in uno più leggero.
Ovviamente, la prima opzione sono degli indumenti
sportivi: tuta o maglia e pantaloncini. In questo modo
si è portati anche ad aumentare il passo, in caso ci si
senta in forma. I tessuti acrilici di nuova generazione
sono l’ideale. Sono studiati innanzitutto per non
trattenere il sudore a contatto con la pelle. Oltre che
per riscaldare in inverno, pur essendo molto leggeri, e
per far traspirare la cute nella stagione calda. Evita le
fibre naturali (cotone, lana), perché assorbono molto il
sudore e rimangono bagnate.
Copri sempre la testa con un cappello: nelle
giornate fredde ridurrà il rischio di sinusiti
o emicranie, mentre in estate ti riparerà dal
sole.
5
Itinerario 1
Piazza Savoia
Via degli Stampatori
Via Garibaldi
Piazza Castello
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Piazza della Repubblica
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Piazza Savoia
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Porta Segusina
Palazzo Chiablese
Duomo di San Giovanni
Cappella della Sindone
Chiesa dello Spirito Santo
Chiesa del Corpus Domini
Monumento al Conte Verde
Chiesa di San Domenico
Mercato di Porta Palazzo
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Piazza Castello
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10 Palazzo Scaglia di Verrua
11 Chiesa della SS. Trinità
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PIAZZA CASTELLO
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Palazzo Reale
Monumento al Conte Verde
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Mercato di Porta Palazzo
Chiesa del Corpus Domini
Duomo di San Giovanni
Il punto di partenza per la nostra visita è piazza Castello,
cuore della città. Attraversiamo la piazzetta Reale
piegando a sinistra e passiamo sotto i due archi. Giriamo
a destra in via XX settembre e alla nostra sinistra
vediamo il Palazzo Chiablese (1) e a destra il Duomo di
San Giovanni (2), voluto dal Cardinal Domenico della
Rovere e ultimato nel 1498. Il Rinascimento ha lasciato
pochi esempi a Torino e il Duomo è l’unico monumento
religioso. Il campanile di San Giovanni è alto 60 metri e
di circa trent’anni precedente alla Cattedrale. Alle spalle
del Duomo svetta la cupola della Cappella della Sindone
(3), un capolavoro del barocco gravemente danneggiato
dall’incendio dell’Aprile 1997.
Percorriamo via XX Settembre, svoltiamo a sinistra in via
della Basilica e di nuovo a sinistra in via Porta Palatina.
Passiamo oltre via IV Marzo e, rimanendo sempre in via
Porta Palatina, vediamo la Chiesa dello Spirito Santo (4).
Raggiungiamo piazza Corpus Domini, senza perderci
a sinistra in lontananza la vista della guglia della Mole
Antonelliana*.
Qui troviamo la Chiesa del Corpus Domini (5), opera
del Vittozzi, costruita a ricordo del Miracolo del 1453.
Ripartiamo svoltando a destra per via Palazzo di Città
e giungiamo nell’omonima piazza, al cui centro si erge il
Monumento al Conte Verde (Amedeo VI) (6), opera del
Palagi. Il seicentesco Palazzo Civico fu progettato dal
Lanfranchi e ingrandito poi da Benedetto Alfieri. Svoltiamo
a destra in via Milano e raggiungiamo più avanti la gotica
Chiesa di San Domenico (7), costruita nel XIII secolo.
Arriviamo al mercato di Porta Palazzo (8) (piazza della
Repubblica), aperto tutte le mattine feriali e il sabato tutto
il giorno. Puntiamo a sinistra verso Piazza Emanuele
Filiberto, nelle cui vicinanze, in via Bonelli 2, abitava il
Boia. Seguendo il via Carlo Ignazio Giulio si giunge a
piazza della Consolata con l’omonimo santuario barocco
e l’imponente campanile romanico di Sant’Andrea (9).
Palazzo Madama
7
Santuario della Consolata e Campanile di S. Andrea
Alto 40 metri, è attribuito al monaco benedettino Bruningo,
cacciato dai Saraceni nel X secolo dall’Abbazia di Novalesa.
Proseguiamo lungo via della Consolata in direzione di via
Garibaldi (a sud) e arriviamo in piazza Savoia, dove si affaccia
la Vecchia Farmacia Collegiata (10), fondata prima del 1500.
Poco oltre la piazza svoltiamo a sinistra in via Garibaldi, dove
c’era l’antica porta romana, la Porta Segusina. Arrivati in via
Garibaldi percorriamo quello che fu un tempo il decumanus
maximus della colonia romana, la via più antica di Torino.
Poco oltre svoltiamo a destra in via Stampatori, dove al
numero 4 si può ammirare il rinascimentale Palazzo Scaglia
di Verrua (1585- 1604) (11). Ritorniamo in via Garibaldi e
raggiungiamo piazza Castello passando davanti alla Chiesa
della SS. Trinità (12). Di fronte a noi si erge Palazzo Madama
(13), residenza ufficiale delle due Madame Reali dagli anni
Quaranta del Seicento e connubio di duemila anni di storia
del Piemonte. È qui che termina il nostro giro alla scoperta
della parte più antica della città.
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Itinerario 2
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Via Maria Vittoria
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Via Santa Teresa
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Piazza San Carlo
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Piazza Carignano
10 Chiesa di San Filippo
11 Monumento a Emanuele Filiberto
12 San Carlo e Santa Cristina
13 Chiesa di Santa Teresa
14 Fontane del Po e della Dora
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Piazza Carlo Alberto
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Galleria Subalpina
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Via Carlo Alberto
Piazza Castello
PIAZZA CASTELLO
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Via Po
1 Chiesa di San Lorenzo
2 Palazzo Reale
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4 Teatro Regio
5 Palazzo degli Archivi
6 Palazzo Carignano
7 Biblioteca Nazionale
8 Monumento a Carlo Alberto
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palazzo reale
TEATRO REGIO
perché fu abitato e ingrandito dalle due Madame Reali,
Maria Cristina d’Orléans e Giovanna Battista di Savoia
Nemours.
CUPOLA DI SAN LORENZO
Monumento a carlo alberto
Il punto di partenza del nostro secondo itinerario è ancora
Piazza Castello, davanti alla Chiesa di San Lorenzo (1).
Opera di Guarino Guarini, la Chiesa ha una splendida
cupola e un interno ricchissimo e armonioso, che si può
considerare uno dei capolavori del barocco religioso in
Europa. Uscendo dall’edificio, di fronte si trovano Palazzo
Madama e appena oltre il Teatro Regio, mentre a sinistra
c’è il Palazzo Reale (2). Residenza sabauda per due secoli,
è una delle dimore reali più suntuose in Europa. Vi sono
rappresentati tre stili: barocco, rococò e neoclassico.
Oggi è sede di un museo. Al centro della piazza si erge
imponente il Castello, detto anche Palazzo Madama (3)
Superiamo Palazzo Madama e dirigiamoci verso il Teatro
Regio (4), la cui unica parte originale rimasta è la facciata
del Settecento. Dopo l’incendio del 1936 che lo distrusse
completamente è stato ricostruito. Accanto al Regio si
trova il Palazzo degli Archivi (5), uno dei più importanti in
Italia. Trovano spazio ben 70 chilometri di scaffali, su cui
sono ordinatamente riposti i documenti della storia dei
Savoia e dell’Italia!
Imbocchiamo via Po e svoltiamo subito a destra in via
Carlo Alberto. Usciamo in piazza Carlo Alberto, dominata
dall’imponente facciata ottocentesca di Palazzo Carignano
(6), che fronteggia quella delle ex-scuderie oggi diventate
la Biblioteca Nazionale (7). Al centro della piazza troneggia
il monumento a Carlo Alberto (8), padre del primo Re
d’Italia. Svoltiamo a destra in via Principe Amedeo girando
10
giardini sambuy
san carlo e santa cristina
monumento a emanuele filiberto
Palazzo carignano
intorno a Palazzo Carignano. Ora siamo nella piazza
omonima. Qui si affaccia un altro edificio: il Palazzo
dell’Accademia delle Scienze (9), sede anche del celebre
Museo Egizio e della Galleria Sabauda.
Percorriamo un tratto di via Accademia delle Scienze
e svoltiamo a sinistra in via Maria Vittoria. Siamo sul
sagrato della Chiesa di San Filippo (10), costruita con
un’unica navata, la più vasta di Torino: vi hanno lavorato
molti architetti fra cui Guarini, Garove e Juvarra.
Ritorniamo sui nostri passi, tenendoci su via Maria
Vittoria fino a piazza San Carlo, una delle più belle
al mondo per il suo aspetto armonico. Il suo impianto
è dovuto a Carlo di Castellamonte, che la progettò nel
1637. È stata sede del mercato del grano e piazza d’armi:
vi si è tenuta persino una battaglia navale! Al centro
della piazza c’è il monumento a Emanuele Filiberto del
Marocchetti (11) (1831-38), detto “’l Caval ‘d Brons”. Verso
Sud la piazza è chiusa da due chiese barocche: San Carlo
e Santa Cristina (12). A nord, imboccando via Santa
Teresa, si ammira la Chiesa (13) omonima iniziata nel
1642. Prendendo invece via XX Settembre in direzione di
Porta Nuova, subito dopo piazza San Carlo si trova piazza
CLN, con le due fontane (14) che rappresentano il Po e la
Dora. Proseguendo per via Roma si raggiunge poi piazza
Carlo Felice, dove si estendono i giardini Sambuy (15). Il
giro finisce qui ma, volendo, si può ritornare al punto di
partenza con una passeggiata sotto i portici di via Roma,
ammirando le vetrine dei negozi. Per fare, insomma,
qualche “vasca”.
11
Itinerario 3
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Fontana dei Dodici Mesi
Fonte: Passaporto delle Città
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1 Chiesa della Gran Madre di Dio
2 Parco del Valentino
3 Castello del Valentino
4 Borgo medievale
5Rocca medievale
6 Fontana dei 12 mesi
12
Partiamo questa volta da piazza Vittorio Veneto per un
tragitto immerso nel verde del parco del Valentino! La
piazza si chiude sul ponte dedicato a Vittorio Emanuele
I, che collega quest’area alla Chiesa della Gran Madre
di Dio (1), la cui architettura riprende quella del
Pantheon romano.
Da Piazza Vittorio, ricca di locali e bar, imbocchiamo a
destra il lungo Po Armando Diaz. Dopo qualche centinaio
di metri si è già nel “polmone verde” della città: il parco
del Valentino (2), ormai uno dei simboli di Torino.
Questo è il terreno ideale per tutti gli appassionati di
sport: ogni giorno si trovano podisti, pattinatori, ciclisti,
canottieri, ecc. Ricco di terreni pianeggianti, asfaltati
o dal terreno comunque regolare, il parco è una meta
privilegiata per chi vuole camminare. Arrivando da
corso Cairoli si è accolti da una folta vegetazione e da
collinette erbose. Imboccando viale Virgilio prima e viale
Mattioli subito dopo si arriva al Castello del Valentino (3)
(XVI secolo), sede della
Facoltà di Architettura
del Politecnico di Torino.
L’origine del termine del
maniero è incerta. Il primo
documento in cui compare
il nome Valentinium è
del 1275. Qualcuno lo fa risalire a San Valentino, perché
le reliquie di questo martire giovinetto del Duecento
sono conservate dal 1700 in una teca di cristallo nella
chiesa di San Vito (sulla collina che si affaccia sul parco).
Il castello deve la sua forma attuale a Madama Reale,
la giovanissima Maria Cristina di Borbone, che lo fece
riprogettare e ricostruire tra il 1633 e il 1660.
Poco oltre, svoltiamo a sinistra in viale Crivelli e
arriviamo al Borgo Medioevale (4) e alla sua Rocca (5).
Creato per l’Esposizione Generale del 1884, è ancora
oggi un’apprezzata meta turistica. Dopo una visita tra le
13
Un pieno di energia
antiche botteghe si può
proseguire a sud, verso
la fontana dei Dodici
Mesi (6), tornando al punto di partenza percorrendo i
numerosi sentieri sterrati interni del parco, alla ricerca
di un po’ di tranquillità. Oppure tramite viale Boiardo e
viale Medaglie d’Oro, ampi e asfaltati, per procedere a
passo più svelto.
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Con le nostre passeggiate siamo passati
in mezzo a bar e ristoranti che ci hanno
fatto venire un po’ di appetito. Tutto
normale: muoversi è fondamentale,
ma è comunque un’attività che
brucia energia. Per far sì che il
nostro corpo resti efficiente,
bisogna tenerlo in forze
con il carburante giusto.
È importante quindi
sapere cosa mangiare e
quali sono le quantità
da rispettare. Quando ti
siedi a tavola, dunque, fai
molta attenzione a quello che
metti nel piatto!
Oltre il 30% dei tumori è
direttamente collegato
14
a una dieta scorretta. Molti casi di cancro, quindi,
potrebbero essere evitati mangiando in modo equilibrato.
Attenzione soprattutto agli alimenti calorici, a quelli
ricchi di proteine di origine animale, ai grassi e ai
carboidrati raffinati. Limita le bibite zuccherate e il sale.
Via libera invece a frutta e verdura, da mangiare in
abbondanza anche come spuntino. Il modello ideale è la
dieta mediterranea, che prevede un consumo regolare di
verdure, frutta, pesce (soprattutto azzurro), carboidrati, olio
di oliva, cereali e legumi.
Contro il sovrappeso, evita il “fai da te”. Il regime
alimentare deve garantire la giusta energia per svolgere
tutte le attività quotidiane senza assumere calorie in
eccesso, che possono poi trasformarsi in chili di troppo.
L’obesità è uno dei principali fattori di rischio oncologico ed
ha un legame diretto con lo sviluppo di alcuni tumori (es.
colon, prostata, utero e mammella). Ma non sottovalutare
nemmeno la “semplice pancetta”. Se hai bisogno di
dimagrire rivolgiti al tuo medico di famiglia o a un esperto!
15
Consigli sul riposo
Va bene muoversi, ma alla fine della giornata anche il
riposo è fondamentale. I ritmi frenetici quotidiani, infatti,
fanno spesso sottovalutare l’importanza di questo grande
alleato della salute!
Bisognerebbe rimanere a letto almeno 8 ore per notte,
per ridare equilibrio all’organismo e al cervello. Inoltre è
stato dimostrato che dormire tanto (e bene) garantisce un
umore migliore! Ecco i consigli per un buon sonno:
• evita l’assunzione di bevande alcoliche o contenenti
caffeina ed eccitanti in generale. Prediligi la camomilla o
infusi realizzati per questo scopo;
• una buona e modesta attività fisica può conciliare il
riposo, ma troppa può causare un’eccessiva stanchezza
stimolata dall’aumento di adrenalina;
• mantieni la regolarità: il corpo è abitudinario,
quindi cerca di andare a letto e svegliarti
sempre alla stessa ora. In più, prova a
stabilire una serie di tappe di avvicinamento
al sonno, con azioni ripetute nella stessa
sequenza: il tuo organismo così “capirà” che ti stai
preparando per andare a dormire;
• la stanza deve essere buia, silenziosa, arieggiata e con
una buona temperatura;
•e
vita cene abbondanti e pesanti;
• c erca di non focalizzarti su pensieri negativi o ansiogeni;
•p
rova a cambiare materasso, soprattutto se lo trovi
scomodo o pensi che possa causare alcune allergie;
• s uperata una certa ora, lascia perdere tv, computer o
videogames (soprattutto giochi di guida e sparatutto)!
Lo stimolo che il tuo cervello riceve da certe attività
(e dalla luce dello schermo) è tale da
ritardare sempre più l’ora in cui riesci ad
addormentarti;
•u
n altro rimedio semplice e spesso
efficace è il libro! La lettura è una delle
attività più rilassanti e consigliate per
prendere sonno in maniera naturale.
L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), la Fondazione
CANCRO?
“Insieme Contro il Cancro” ed Healthy Foundation offrono a tutta la
collettività le loro conoscenze in tema di contrasto ai tumori.
NO
grazie!
È nato così “Cancro? No grazie”, il primo festival sulla prevenzione e
l’innovazione in oncologia. Una manifestazione organizzata ogni anno in una
città diversa, che diventa così la Capitale italiana della lotta alle neoplasie.
L’iniziativa vuole raggiungere tutte le fasce della popolazione, dai giovani
Associazione Italiana di
Oncologia medica
Via Nöe 23, 20133 Milano
tel. +39 02 70630279
fax +39 02 2360018
[email protected]
www.aiom.it
agli anziani, con una serie di eventi che vedono la partecipazione di oncologi,
incontri pubblici nei palazzi delle città, nelle piazze e nei centri per la terza
età; lezioni nelle scuole insieme ai grandi campioni; passeggiate di salute e
molto altro! Per maggiori informazioni: www.cancronograzie.org
Con il patrocinio di
Consiglio direttivo
nazionale AIOM
Presidente
Stefano Cascinu
Presidente eletto
Carmine Pinto
Segretario
Stefania Gori
In partnership con
Un progetto di
HEALTHY FOUNDATION
HEALTHY FOUNDATION
via Malta 12/b, 25124 Brescia
[email protected]
www.ilritrattodellasalute.org
www.intermedianews.it
IL
ritratto
DELLA
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Tesoriere
Fabio Puglisi
Consiglieri
Giuseppe Altavilla
Giordano Beretta
Saverio Cinieri
Lucia Del Mastro
Massimo Di Maio
Rosa Rita Silva
Pierosandro Tagliaferri
Giuseppe Tonini
Progetto reso possibile da un educational grant di
testimonial sportivi, associazioni di pazienti e rappresentanti delle Istituzioni:
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