COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE 1- Il Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna Il Cpp di Bologna ha iniziato la propria attività nel 1999 rivolgendosi ai coordinatori dei servizi educativi pubblici per bambini in età 0/3 anni. In seguito, nel 2001, con l'uscita della L.R. 1/00, è stato allargato anche a pedagogisti dei servizi gestiti da soggetti privati autorizzati al funzionamento in convenzione con i Comuni. Nell'Aprile del 2005 la Provincia di Bologna ne ha formalizzato l'attività attraverso un atto di Giunta (Delibera di Giunta Provinciale n. 107 del 2005) che ne ha riconosciuto l'importanza e la competenza. Attualmente raccoglie i coordinatori pedagogici dei servizi educativi rivolti ai bambini in età 0/6 anni pubblici e privati autorizzati in convenzione, del territorio provinciale. Il coordinamento è formato da 102 coordinatori pedagogici di cui 61 pubblici e 41 provenienti dal privato convenzionato. Le attività del Coordinamento Pedagogico Provinciale sono inerenti a due grandi ambiti: La formazione dei Coordinatori Pedagogici attraverso azioni di: - approfondimento dei nuovi bisogni e delle nuove problematiche - sostegno delle competenze e funzioni professionali - attivazione di scambi e messa in rete delle esperienze L’intervento sul sistema dei servizi attraverso azioni di: - qualificazione dei servizi - promozione di riflessione sulla qualità dei servizi e la cultura dell’infanzia - ricaduta formativa e coinvolgimento degli operatori con iniziative di formazione per tutto il territorio provinciale - organizzazione di iniziative che potenzino la visibilità dei servizi Inoltre il Coordinamento Pedagogico Provinciale contribuisce alla raccolta, elaborazione e restituzione dei dati relativi ai servizi e si impegna nella documentazione e nella diffusione della cultura dell’infanzia. 2 - I poster della partecipazione La presentazione del CPP di Bologna al convegno “Esercizi di democrazia nei servizi educativi per l’infanzia - Il coordinatore pedagogico nei processi di cambiamento” verte sul concetto di partecipazione inteso in due modi centrali: -La partecipazione è una danza da fare assieme (primo pannello) Attraverso la metafora della danza, la partecipazione è rappresentata come un ballo in cui i servizi, le famiglie e il coordinatore tengono il tempo giusto pur avendo passi diversi. Il Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna ha promosso la partecipazione delle famiglie e dei genitori ai servizi attraverso attività come le assemblee di sezione e i colloqui individuali, ma anche con attività particolari e mirate ad avvicinare la rete dei servizi alle famiglie: feste, laboratori, incontri a tema e molte altre ancora. I materiali di documentazioni di alcune di esse sono in mostra in occasione del convegno di Ferrara. -La partecipazione circolare all’interno del CPP (secondo pannello) Nell’anno 2008/2009 il CPP di Bologna ha promosso e realizzato un percorso di riflessione sul tema “Famiglie e Comunicazione” affrontando i temi - Famiglie straniere, l’identità nella migrazione - La relazione tra educatori e famiglie nella cura educativa - La gestione dei conflitti - La comunicazione che facilita e/o che allontana la relazione L’attività specifica formativa ha avuto un percorso molto “partecipato”: partendo da una formazione per insegnanti ed educatori con esperti, passando poi per una rielaborazione dei contenuti - attraverso la mediazione dei coordinatori pedagogici - , arrivando infine a una restituzione e confronto che hanno visto emergere e valorizzare le competenze molto importanti e significative degli operatori. 3 - Il materiale in mostra Cose tra uomini: bimbi e babbi, come stare? Nidi e le scuole dell’infanzia del Comune di Pianoro Coordinatore Pedagogico: Roberto Maffeo Destinatari del progetto: i padri dei bambini frequentanti i nidi e le scuole dell’infanzia del Comune di Pianoro Le motivazioni che hanno spinto ad attivare l’esperienza sono un evidente sottocoinvolgimento della figura paterna nella cura e una non-conoscenza delle competenze necessarie per stare da uomo, da compagno e da padre all’interno della famiglia. Nelle precedenti esperienze fatte con piccoli gruppi di padri e da ciò che emerge dalle attività di consulenza dello sportello di ascolto per genitori del territorio, si è rilevato un bisogno sempre più emergente dei padri di condividere la loro esperienza paterna. Si vuole proporre ai padri un percorso che permetta loro e ai loro figli di stare assieme diversamente dal solito: in condivisione con altri padri e figli in un tempo dedicato. Comprendere come essere un buon padre senza, per doverlo essere, essere come la madre: favorire la funzione paterna distinguendola da quella materna. Attraverso gruppi di discussione, attività ludico ricreative tra padri e figli diversificate a seconda dell’età di questi ultimi, il percorso è stato presentato a 30 padri suddiviso in due gruppi, uno per bambini sotto 3 anni e uno per bambini al di sopra fino a 6 anni. Il primo gruppo ha fatto un percorso di due sabato mattina sul tema del contatto corporeo con la presenza del pedagogista e di un’esperta del massaggio infantile. Si è ritrovato successivamente in una serata guidata dal pedagogista per raccontarsi l’esperienza. L’altro gruppo ha fatto un percorso, sempre in due sabati mattina, ambientale per la costruzione di una casetta per gli uccelli che è poi stata agganciata sugli alberi di un parco del territorio, con la presenza di uno psicologo e di un esperto ambientale. Il gruppo si è poi ritrovato in una serata guidata dal pedagogista per raccontarsi l’esperienza. Infine c’è stato un incontro delle due esperienze insieme per parlare del risvolto a casa con i loro figli dopo i percorsi effettuati e di altre problematiche in relazione al vivere la paternità. Riteniamo che gli obiettivi siano stati raggiunti perché l’esigenza alla fine del percorso è stata quella di poterlo ripercorrere o comunque di potersi incontrare ancora. Inoltre sono emerse le frustrazioni di alcuni partecipanti nel rilevare che rispetto all’educazione dei figli più piccoli tutta la struttura educativa e sociosanitaria è molto rivolta al femminile anche quando il maschile è presente e disponibile, per cui questa esperienza ha rappresentato comunque una novità ed è andata a soddisfare un bisogno reale. Chiacchierate intorno al mondo nido d’infanzia Ada Negri Q.re San Donato, Comune di Bologna Coordinatrice pedagogica Claudia Morisi Il quartiere Pilastro di Bologna è stato storicamente attraversato da migrazioni di diversa provenienza geografica e culturale e, come territorio periferico, è stato rappresentato spesso attraverso la lente del pregiudizio e dello stereotipo. Il nido d’infanzia Ada Negri, collocato in questo quartiere, già da tempo si è posto il problema di come presentarsi come spazio di mediazione fra famiglie migranti e native, per costruire un dialogo interculturale. Il nido rappresenta un contesto privilegiato per entrare in contatto con le famiglie, in quanto condividono l’esperienza educativa e di crescita dei propri figli a cominciare dal momento dell’inserimento. Costruire spazi d’incontro con il coinvolgimento dei genitori ha portato alla nascita del progetto “Chiacchierate intorno al mondo”, rivolto ad un gruppo di mamme, accomunate dal medesimo obiettivo di facilitare e sostenere il processo di familiarizzazione e ambientamento al nido dei loro bambini. In questa fase iniziale, le mamme si sono avvicinate e hanno interagito in uno spazio appositamente predisposto per la conversazione e per l’accoglienza dei nuovi genitori; ponendo poi, all’attenzione del gruppo educativo, il problema di come far evolvere e crescere tali legami appena costruiti. Il presupposto era quello di rendere concreta e comprensibile l’idea del nido come luogo d’incontro e di scambio per e con i genitori. Questo percorso prevedeva la creazione di un contesto dove far confluire le differenti visioni e rappresentazioni dei vissuti, dei ricordi e delle preoccupazioni in relazione alla costruzione di un progetto di vita e alla crescita dei figli. Offrire, quindi, uno spazio di dialogo affinché fosse possibile sperimentare la riduzione delle distanze e l’integrazione delle diverse soggettività, in una prospettiva di convivenza consapevole. Il percorso prevedeva 6 incontri, in una prima fase, a cadenza settimanale sia per costruire un senso di continuità sul piano tematico nelle conversazioni sia per favorire la formazione del gruppo e la costruzione di legami reciproci. In una seconda fase, la previsione era quella di dilazionare gli incontri con una frequenza quindicinale. In merito alla fascia oraria individuata, è stato individuato il primo pomeriggio in quanto consentiva, in particolare alle donne straniere, una maggiore mobilità e possibilità di svincolarsi dal contesto domestico e/o lavorativo, potendo ancora contare sull’affidamento dei bambini al nido. La traccia degli incontri e la definizione delle modalità comunicative erano finalizzate a creare un setting flessibile e modificabile in relazione al flusso delle conversazioni e delle narrazioni biografiche delle mamme. L’apertura di ogni incontro era caratterizzata dalla presentazione di una valigia che conteneva libri per l’infanzia di volta in volta scelti in connessione ai temi su cui centrare la conversazione. In questo modo, la valigia come strumento mediatore ha rappresentato uno spazio di transizione tra passato e presente, tra la memoria del ricordo ed il sogno del futuro. Nell’evoluzione degli incontri sono stati introdotti canti, filastrocche e ninnananne proposte dalle mamme come occasione per rafforzare il loro legame con l’infanzia, con le loro radici culturali; al fine anche di valorizzare il loro protagonismo ed il loro sapere, restituendo così una ridefinizione positiva di sé e della loro storia. Progetto Nido d’Infanzia Arcobaleno Comune di Bologna, Q.re S. Vitale Coordinatrice Pedagogica: Daniela Orsi Considerando che la qualità del nido d’infanzia è condizionata dalla qualità delle relazioni che vi sono e, considerando che le relazioni iniziano con l’ambientamento del bambino e dei genitori, ad ambientamento terminato è piacevole re-incontrarsi al nido per dare parola a emozioni e sentimenti che sono circolati durante l’ambientamento e per offrire ancora uno spazio in cui mamme e papà possono incontrarsi per chiacchierare insieme del proprio bambino, dei bambini del nido. Il periodo definito ambientamento (settembre-dicembre), ha per noi una duplice finalità che interessa sia il bambino, sia la sua famiglia. Per quanto riguarda il bambino, l’obiettivo primario è quello di far familiarizzare il piccolo con l’ambiente, con il personale, con gli spazi, con i tempi del servizio. Modalità che, partendo dagli schemi di conoscenze con i quali è “approdato” al nido, favorisce la fiducia di base e permette la costruzione di nuovi legami. Per quanto riguarda la famiglia, invece, l’obiettivo è quello di far percepire il nido alla coppia genitoriale come un ambiente educativo e sociale in cui vivere ed elaborare cultura dell’infanzia, ambiente che, favorendo la partecipazione attiva allo stare al nido dei genitori, tiene conto dei bisogni e delle difficoltà della coppia genitoriale e facilita relazioni positive tra le persone. Tutto questo si traduce in una programmazione di strategie comunicative tra la quali emerge la promozione di chiacchierate in cui genitori ed operatori del nido possono condividere pensieri ed emozioni. Il nido, quindi, assume una dimensione “spazio-temporelazione” accogliente non solo per i bambini, ma anche per le famiglie. Quaderni d’Infanzia pubblicazione semestrale a cura del Servizio Infanzia del Comune di Imola. Coordinatrice Pedagogica: Barbara Molinazzi. La redazione dei Quaderni d’Infanzia è composta da insegnanti, educatrici, pedagogisti e si pone come obiettivo quello di raccogliere e raccontare esperienze e riflessioni che hanno come fulcro l’intreccio tra bambini, famiglie e servizi per l’infanzia, valorizzandone di volta in volta aspetti diversi. Abbiamo scelto di portare questo materiale al convegno di Ferrara perché ha una doppia valenza: - costituisce uno strumento di comunicazione diretto anche alle famiglie, che possono trovarlo a disposizione nei Nidi e nelle Scuole dell’Infanzia, negli spazi del Consultorio, degli ambulatori pediatrici e altri luoghi da loro frequentati. - questo numero è dedicato alla genitorialità e presenta, oltre ad una serie di esperienze nelle quali si evidenzia come le famiglie possano effettivamente “entrare” nei servizi in molti modi, un inserto che racconta il convegno “Essere Genitori”, realizzato al termine di una ricerca svolta tra le famiglie imolesi con lo scopo di renderne pubblici i risultati e farne oggetto di riflessione. Percorso di ricerca azione: Famiglie e servizi per crescere insieme: I servizi per la prima infanzia cono realmente luoghi collettivi? Servizi Comunali del Comune di Granarolo dell’Emilia Coordinatrice Pedagogica: Matilde Rispoli Questa documentazione si presenta con un titolo che è anche un punto di domanda: “I servizi per la prima infanzia sono realmente luoghi collettivi?”. Tutto è iniziato, circa 2 anni fa, con il desiderio di volersi mettere in gioco, nel provare a qualificare tutta una serie di dispositivi di partecipazione e la voglia di vivere il lavoro di gruppo come “IL” dispositivo che attiva la partecipazione: il motore, l’ideatore, il promotore di quei processi che valorizzano il cammino che coinvolge servizi e famiglie insieme. Gli attori di questa esperienza sono stati direttamente il coordinatore pedagogico, gli educatori, gli insegnati e le collaboratrici, e indirettamente le famiglie Il percorso iniziato 2 anni fa, intrapreso con i tre gruppi di lavoro dei tre servizi educativi comunali 0-6 di Granarolo dell’Emilia è stato lungo, impegnativo e non ancora concluso. Siamo partiti da una riflessione iniziale: comprendere la complessità che caratterizza le famiglie provando ad accoglierle per quello che sono, nel rispetto delle loro identità, provando a sospendere il giudizio sulla loro storia, i loro atteggiamenti, le loro difficoltà, ed essere capaci di guardare le diverse storie, culture, ed i saperi quotidiani, come alle prime risorse di un percorso condiviso attraverso il quale si elaborano nuovi saperi. Nasce in quest’ottica questo percorso di lavoro, basato sul principio della formazione permanente, utilizzando la metodologia della Ricerca-Azione. Ogni sotto-gruppo si è incontrato 3-4 volte l’anno (sia il primo a.s. 07/08 che il secondo anno a.s. 08/09). Ogni fase è stata supportata e supervisionata dal coordinamento pedagogico provando a tenere vivi degli spazi per il confronto e l’estro personale, al fine di condividere l’esperienza acquisita nel proprio servizio e contaminarsi con idee, proposte e soluzioni. E’ stato un “farsi continuo” dove sono entrati fortemente in gioco gli aspetti emotivi, relazionali e professionali del personale coinvolto. Funzione Strumentale “Rapporto scuola-famiglia” Comune di Bologna, Q.re Savena – scuola infanzia Scarlatti Coordinatrice pedagogica: Simona Serina Il progetto di Funzione Strumentale “rapporto scuola -famiglia” come base della relazione educativa, nasce all'interno di una riflessione già da tempo iniziata all'interno del collegio delle scuole dell'infanzia comunali del quartiere Savena di Bologna riguardante quale identità di scuola dell’infanzia comunale e in quali modi le scuole del Savena vogliono presentare, offrire e condividere con le famiglie e i loro bambini. La riflessione è stata stimolata anche dalla partecipazione di molte insegnanti al corso di formazione sul tema “famiglie e comunicazione” proposto dal Cpp di Bologna. A partire dalla cornice di riferimento normativa che delinea la specificità della scuola dell’infanzia in termini di progetto educativo, di finalità ed obiettivi, l’organizzazione, etc., si è approfondito l'idea di identità di scuola centrata sul concetto d'integrazione dove importanza è data all'ascolto, alla capacità relazionale, ai linguaggi non verbali, dove il corpo è protagonista del riconoscimento personale e culturale tra persone. Nell'epoca delle passioni tristi riscoprire la gioia della condivisione e dell'incontro, della costruzione di legami relazionali attraverso un coinvolgimento emotivo-affettivo. Come riportare il valore della persona al centro del proprio processo educativo/evolutivo, come facilitare l'espressione profonda dell'identità delle persone. La proposta era rivolta ai genitori, al gruppo di lavoro educativo (insegnanti, collaboratrici), e a genitori e bambini insieme della stessa scuola. Il percorso con il movimento espressivo si è articolato in tre fasi successive: incontri di movimento con la musica, di massaggio e rilassamento. Il progetto ha portato al coinvolgimento di circa 80 persone della stessa scuola, ed è risultata una proficua opportunità di condivisione ludica e piacevole degli spazi della scuola, la condivisione di diversi stili relazionali ed educativi tra le diverse famiglie, la sperimentazione e l'arricchimento dei linguaggi gestuali e relazionali tra i partecipanti. Inoltre ha facilitato la conoscenza e le relazioni tra i genitori, maggiore senso di appartenenza e migliore qualità nelle relazioni all'interno del gruppo di lavoro educativo. Quaderno monografico: “Fili di partecipazione: incontri con le famiglie nei nidi d’infanzia” Cooperativa Cadiai Coordinatrice Pedagogica: Silvia Travaglini Il quaderno è il frutto dell’intreccio di diverse narrazioni di esperienze realizzate dalle educatrici - in collaborazione con i rispettivi coordinatori pedagogici - in quattro nidi della provincia di Bologna gestiti dalla Cooperativa Cadiai. E’ una prassi della Cooperativa la pubblicazione di quaderni monografici da parte dei diversi settori (educativo, anziani, disabili, ecc.), per condividere e rendere partecipi gli altri soci e dipendenti delle proprie esperienze educative in un’ottica di reciproca contaminazione. Con questo quaderno, il settore educativo della Cadiai, ha cercato di offrire spunti di riflessione rispetto agli incontri che si realizzano tra il personale del nido e le famiglie, identificandoli come occasioni in grado di favorire dialoghi e scambi, luoghi dove “prendersi cura” dei legami dei bambini e quindi della loro crescita e del loro benessere. In questa prospettiva, servizi e famiglie imparano a “pensare insieme” ai problemi e a trovare soluzioni appropriate maturando una visione condivisa dell’infanzia. Mostra della Scuola dell'Infanzia paritaria San Giovanni Bosco di Imola Dispositivi di partecipazione dei servizi e scuole dell’infanzia paritarie federati alla F.I.S.M. di Bologna Coordinatrice Pedagogica: Rosanna Restaino Il riconoscimento della cultura familiare del bambino si declina nel dialogo tra insegnanti e genitori sulla dimensione educativa delle proposte, esplicitata nel Progetto Educativo che informa la prassi quotidiana. Una sintonia positiva tra la scuola e la famiglia deve esprimersi non soltanto attraverso categorie concettuali, che al bambino sfuggono, ma attraverso gesti che siano significativi per gli adulti e per i bambini. (F.E.Crema, in Genitori e scuola, Iniziare, Aprile 2003) Corresponsabilità, dialogo e promozione sono i termini che meglio esplicitano la complessità di forme che assume il rapporto con le famiglie nei 33 servizi 0-3 e nelle 93 scuole dell'infanzia federate alla F.I.S.M. BO. La partecipazione della famiglia, contributo indispensabile alla comunità educante, si declina attraverso strumenti quali cartelloni, mostre, documentazioni educative, che restituiscono il percorso di crescita compiuto dal bambino nell'alveo sostenitivo delle cosiddette "buone prassi" . Un buon esempio è offerto dalla Mostra della Scuola dell'Infanzia paritaria San Giovanni Bosco di Imola, che ha utilizzato questo strumento per comunicare e condividere con le famiglie il significato del lavoro educativo che avviene ogni giorno in scuola. La mostra è stata pensata e realizzata per ricordare alle insegnanti, ai genitori, e quindi ai bambini, il significato di quello che succede nella scuola, descrivendo i gesti, i riti, le azioni che vengono ripetute ogni giorno perché ritenute fondamentali nel quotidiano: le buone prassi. La mostra è composta da 9 pannelli, di cui il primo di presentazione del valore dei dispositivi di partecipazione all'interno della rete F.I.S.M. BO, il secondo di presentazione della Scuola. I restanti 7 pannelli mostrano e approfondiscono le buone prassi messe in atto dalla scuola, come il cerchio d'accoglienza al mattino, il gioco come apprendere a vivere e la suddivisione in piccoli gruppi. 4 - Lo stato dell’arte della gestione sociale e della partecipazione dei genitori alla vita dei servizi nella Provincia di Bologna. In allegato è presente anche la griglia che raccoglie e rappresenta lo stato dell’arte della partecipazione dei genitori ai servizi nell’anno scolastico 2008/2009. La scheda ricopre il territorio provinciale suddiviso per zone di competenza dei coordinatori pedagogici, raccogliendo informazioni in merito agli strumenti di partecipazione tra insegnanti e famiglie, amministrazioni e famiglie, partecipazione delle famiglie e ruolo del coordinatore pedagogico. AREA TERRITORIALE Comune di Bologna Quartiere S. Donato Scuoladell’infanzia STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE INSEGNANTI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE AMMINISTRAZIONI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE - - - Comune di Bologna, Quartiere Reno, Nidi e Scuole dell'Infanzia - Colloqui individuali scambio informativo al momento dell’accoglienza e del commiato momenti di “festa” laboratori extrascolastici bambini e genitori contatti telefonici in casi particolari (lunghe assenze, eventi imprevisti) comunicazioni scritte (personali, cartelloni in bacheca) merende con i genitori - - Comitati di scuola modulistica per iscrizioni e per informazioni sulla vita scolastica. commissione scuola ufficio scuola di quartiere per criticità amministrative (rette, iscrizioni) coordinamento pedagogico per criticità educative (anche colloqui individuali presso gli uffici). assemblee di scuola e di sezione presentazione della programmazione e della documentazione prodotta conversazioni a tema Comitato di Nido e di Plesso Assemblee: generali, di sezione, di piccolo gruppo Colloqui individuali Laboratori, per genitori e per genitori e bambini insieme Feste a tema gite Coinvolgimento dei genitori in attività didattiche dentro la scuola ANDAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE Elevata per l’assemblea generale iniziale, nei momenti di festa o di laboratorio bambini – genitori dove è prevista una partecipazione attiva. I momenti istituzionali vedono maggior presenza delle famiglie italiane (forse per le difficoltà linguistiche). Centrale per favorire la partecipazione delle famiglie individuare i momenti più adatti per i propri genitori; il ruolo degli insegnanti come motivatori, capaci di passare entusiasmo, impegno, partecipazione emotiva. Il rapporto è complesso da costruire non essendo quotidiano. L’impegno per valorizzare il sistema porta risultati importanti per la costruzione condivisa del senso dell’esperienza scolastica. - - A cura del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna Commissioni Scuola Uffici utenza Infanzia e Nidi Assistenza, c/o il Q.re, nella compilazione della domanda durante i Bandi Nido e Infanzia Disponibilità del coordinamento Pedagogico di Q.re a colloqui Partecipazione mediamente alta, varia a secondo delle proposte COSA GESTIRE INSIEME Benessere globale del bambino Condividere strategie educative, regole fondamentali. Costruire assieme modalità comunicative utili alla cooperazione Il buon funzionamento della scuola e dell’esperienza educativa RUOLO DEL COORDINATORE - Accogliere ed ascoltare tutti i soggetti coinvolti nella scuola (insegnanti, operatori, famiglie). - Condividere i progetti. - Tenere aperti canali di ricerca e di costruzione di senso - Ascoltare i bambini. - Essere di supporto nella relazione tra gli adulti e nella gestione educativa e didattica con i bambini. - Essere un punto di raccordo tra le esigenze istituzionali e le necessità delle scuole e delle famiglie. Essere riconosciuto come un punto di riferimento. - Ricevere i genitori per consulenza su tematiche educative e per gestire criticità inerenti l’esperienza. (nido e scuola infanzia). È presente nella programmazione e supervisione con in gruppi di lavoro, partecipa ad alcuni incontri (assemblee, colloqui, incontri a tema…) AREA TERRITORIALE Comune di Bologna, Q.re Santo Stefano Scuole d’infanzia STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE INSEGNANTI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE AMMINISTRAZIONI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE - - - Assemblee periodiche (almeno ¾ l’anno) Colloqui individuali Incontri ludici (feste varie) Gruppi operativi con le famiglie dei bambini disabili - Comune di Bologna, Quartiere Porto - - Quadro e diario giornaliero Pennellature Pubblicazioni Power point Email Colloqui individuali Incontri di sezione Assemblea iniziale Serate di laboratorio Presentazione del servizio A cura del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna Tre incontri annuali con i presidenti dei Comitati di Gestione Consulenze educative a richiesta dei genitori con il coordinatore pedagogico Incontro annuale con tutti i genitori dei bambini nuovi iscritti per la presentazione delle scuole d’infanzia Incontri su situazioni particolari Gruppi operativi con le famiglie dei bambini disabili ANDAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE Molto buona la partecipazione agli incontri e alle attività nelle scuole -Buona la partecipazione agli incontri con i presidenti dei -Comitati di Gestione -Scarsa la partecipazione all’incontro con tutti i nuovi iscritti Molte le richieste di colloqui individuali con il coord. ped. Solitamente si riscontra una buona partecipazione delle famiglie che permette di costruire un clima di collaborazione che facilita la comunicazione e la messa in atto di momenti di scambio importanti per lo sviluppo e il benessere dei bambini. COSA GESTIRE INSIEME - - - - Partecipazione alla formulazione di aspetti educativi (POF, progetti, attività particolari) partecipazione relativa agli interventi tecnici sugli edifici scolastici e ad eventuali cambiamenti organizzativi e gestionali Un adeguato intervento sulle famiglie con bambini disabili o con particolari problemi Alcuni materiali e fasi progettuali Feste Uscite RUOLO DEL COORDINATORE Promuovere: condivisione di processi educativi tra scuola e famiglia incontri formativi con gruppi di genitori su tematiche varie Essere disponibile al counseling educativo Supportare con particolare attenzione le famiglie con bambini disabili o problematici Condividere con la propria equipe le tematiche emergenti -Accertarsi che gli strumenti attraverso cui le insegnanti dialogano con le famiglie vengano realizzati ed aggiornati -Coordinare gli incontri di sezione, colloqui e assemblee -Avviare riflessioni su possibili strategie da migliorare AREA TERRITORIALE Comune di Bologna, Quartiere Savena STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE INSEGNANTI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE AMMINISTRAZIONI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE − − − − − − − − − − − Comune di Bologna, Quartiere Saragozza Assemblee di inzio anno, di presentazione della progettazione, di verifica intermedia. Colloqui individuali per i bambini che passano al grado scolastico successivo. Schede di passaggio nidoscuola inf. e scuola inf-scuola primaria. Feste con il coinvolgimento diretto delle famiglie nell' organizzazione. Documentazioni dei percorsi educativi. Laboratori con i genitori sia in orario extrascolastico che in orario scolastico. Colloqui individuali in antrata. Diaro giornaliero (al nido) e bacheca (alla scuola dell'infanzia). Poffettini: brochoure costruita dalle insegnanti e “cartolina” del servizio. Assemblee Colloqui Incontri quotidiani A cura del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna − − − − − Il Comitato di Gestione Assemblea a gennaio di presentazione della scuola dell'infanzia alla potenziale utenza Ufficio utenza Infanzia Nidi Sportello di ascolto condotto da esperti esterni Laboratori, corsi di formazione feste e incontri a tema, rivolti ai genitori e ai bambini e gestiti dal Quartiere attraverso il Punto di Documentazione Fermo Immagine Il Punto di Documentazione offre materiali vari (materiali grigi, video e bibliografia) su esperienze e tematiche educative Sito del Quartiere Modulistica Informative ANDAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE COSA GESTIRE INSIEME Tendenzialmente buona Le feste, le uscite, i laboratori. soprattutto laddove questa La progettazione educativa. Il viene ben promossa dagli Nuovo regolamento del Nido stessi operatori. Le occasioni di incontro tradizionalmente promosse dal Quartiere hanno creato aspettative alte che chiedono di essere rispettate. Buona partecipazione Percorsi educativ i di gruppo e dei singoli bambini. La scelta di alcune attività e iniziative (feste, laboratori, gite etc) Momenti di passaggio tra ordini di scuola. RUOLO DEL COORDINATORE Promozione della partecipazione nei servizi. Organizzazione, coordinamento e pratecipazione agli eventi promossi. Essere a disposizione dei genitori per riunioni e incontri individuali. Strumento di dialogo tra i servizi e gli enti gestori e risolutore di rpoblemi pratici. Progettazione Supporto Mediazione PArtecipazione AREA TERRITORIALE STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE INSEGNANTI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE A cura del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE AMMINISTRAZIONI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE ANDAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE COSA GESTIRE INSIEME RUOLO DEL COORDINATORE Colloqui individuali e di assemblea di plesso piccolo gruppo Contatti quotidiani comitato di plesso/nido Assemblee di plesso Assemblee di sezione commissione consiliare Iniziativa “merenda di scuola gioco” feste comitato di scuola/nido feste - Percorsi di progettazione laboratori partecipata relative ad aree territoriali(Corticella Progetto Bella fuori,Bolognina ovest progetto DUC Mercato,Bolognina Est Progetto BEST) Comune di Bologna, Quartiere Navile - Comune di S.Pietro in -Casale - - - Assemblea di sezione Colloqui individuali Scambi di informazioni all’ingresso e all’uscita dai servizi documentazione (diari personali, programmaz, piano dell’offerta formativa) laboratori per genitori feste e mostre - - - AREA TERRITORIALE STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE INSEGNANTI A cura del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna Il Comitato di gestione è stato trasformato in due Commissioni una per il nido e una per la materna. Ogni commissione individua un proprio referente scelto fra i genitori che avrà il compito di convocare le riunioni quando lo ritiene necessario o su richiesta di altri componenti o parti interessate Assemblee generali sportello sociale e scolastico periodico trimestrale inviato a casa alle famiglie Sito del Comune STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE AMMINISTRAZIONI - la partecipazione è condizionata dalla qualità della esperienza dei bambini - la comunicazione insegnantegenitore ha un peso significativo sull’esito della partecipazione - il risvolto sociale della partecipazione è ridotto laddove i cambiamenti hanno determinato una popolazione eterogenea per provenienza culturale - la comunicazione quotidiana casa-scuola - Informazione -progetti di festa - Mediazione fra la famiglia e il servizio -scelte relative all’offerta dei servizi - Consultazione psicopedagogica -piano della manutenzione degli -. Incontri su tematiche edifici e dei giardini educative e gruppi di discussione/confronto genitori - l’andamento è altalenante con picchi di ripiegamento individuale e picchi di nuove solidarietà sociali La partecipazione è costante e Le commissioni sono sentita comunque consultate dall’amministrazione per : Figura di riferimento per i genitori in merito ai lavori del Comitato di Gestione: - significativi progetti di intervento sugli edifici scolastici - confronto con i modifiche al genitori sui temi regolamento da affrontare modifiche ai criteri per la formulazione delle predisposizione di graduatorie di convocazione, verbali, ammissione ai servizi. materiale informativo, laboratori per i genitori Alle commissioni viene presentazione alle presentato a maggio l’assetto famiglie delle attività o dei servizi per l’anno iniziative comunali o di successivo. altri enti ANDAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DELLE COSA GESTIRE INSIEME RUOLO DEL COORDINATORE Comune di Crespellano - - - Comune di Anzola dell’Emilia - - DIALOGANO CON LE FAMIGLIE DIALOGANO CON LE FAMIGLIE Colloqui individuali - Assemblea iniziale Incontri di sezione (almeno 2 all’anno) informazioni quotidiane su esperienze/attività / situazioni particolari/alimentazione/ igiene/riposo feste e serate di lavoro - laboratori di lettura e teatro in orari extrascolastici sportello ascolto (dal progetto 3-5) colloqui individuali - assemblee di sezione e di plesso accoglienza e ricongiung.to comitato di gestione merende per consegna diari Labor. Natale Feste e loro preparazione Nido aperto Progetto libri A cura del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna FAMIGLIE documenti che riguardano il Progetto pedagogico e l’identità del nido sono distribuiti all’atto dell’iscrizione e/o nel corso del primo momento assembleare. Comitato di gestione: formato da 2 genitori ( uno effettivo e uno supplente), da un rappresentante degli educatori e uno del personale ausiliario, dal responsabile amministrativo del servizio. Si occupa della graduatoria per l’accesso al nido ed ha valore consultivo. E’ presieduto da un genitore e si riunisce una o due volte l’anno. Tradizionalmente la partecipazione viene sollecitata ed incentivata tramite la prima assemblea e gli incontri di sezione. La partecipazione è sempre stata piuttosto scarsa alle iniziative che nel tempo sono state proposte ( incontri a tema, focus group,..) Carta servizi Regolamento Sito internet - Assemblea per nido aperto Rivista mensile Assemblee Tematiche Sportello pedag. Momenti di gioco tra bambini e genitori nei laboratori del sabato dedicati alla lettura e alla manipolazione Solitamente il 1 anno di frequenza del bambino è quello di maggior presenza del genitore. Indagini e questionari per Solo le feste vedono molta comprendere bisogni , interessi presenza e disponibilità restituiscono una immagine che poi non corrisponde al vero - - Stazionaria rispetto assemblee tematiche e laboratori ampliati alla cittadinanza Stazionaria partecipazione a feste e loro organizzazione (buona presenza) In aumento colloqui e assemblee sezione Feste e laboratori Uscite Attività finalizzate alla condivisione della identità del nido (quali strumenti?) Presente alla prima assemblea di inizio anno e alle iniziative concordate con il collettivo per specifici problemi e per approfondire temi educativi. Consulenza per le famiglie in collaborazione con educatori - - Sportello pedagogico Conduzione assemblee a tema Filtro rispetto a difficoltà di comunicazione tra nido e famiglie Attivatore di confronti e riflessioni nei gruppi di lavoro rispetto ai cambiamenti delle famiglie AREA TERRITORIALE Comune di Sant’Agata Bolognese STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE INSEGNANTI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE - - STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE AMMINISTRAZIONI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE - Sito internet del Comune - Comunicazione di tipo Assemblee generali del cartacea e verbale servizio e di sezione - incontri - minimo 2 l’anno – in serate di lavoro, tematiche, occasione dell’avvio dei servizi e per la verifica dell’andamento laboratori espressivi e della partecipazione e restituzione manipolativi della documentazione fotografica questionari di valutazione e cartacea. e restituzione - Istituzione del “Comitato Comunicazioni quotidiane mensa” (composto da genitori, attraverso l’utilizzo di insegnanti, personale della ditta cartelloni informativi o altri produttrice, e per le scuole medie strumenti (cartellone inferiori di un alunno). quotidiano sulle routine - Preparazione e giornaliere, diario somministrazione di questionari giornaliero delle attività Qualità Percepita + incontri svolte nella sezione o pubblici per la restituzione. intersezione..) - Massima disponibilità nell’incontrare singoli o gruppi di presentazione verbale e genitori per l’analisi di cartacea della problematiche specifiche programmazione educativa di sezione e del attraverso incontri individualizzati. servizio educativo. - Incontri periodici con i Comitati di gestione dei diversi servizi - Proposta per corsi sulla comunicazione aperti ai genitori - incontri su richiesta con la presenza di un rappresentante politico (assessore, dirigente di Area) nel Consiglio di Istituto dell’Ist. Comprensivo. Colloqui individuali A cura del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna ANDAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE COSA GESTIRE INSIEME E’ stato notato negli ultimi anni un forte incremento dell’utilizzo del sito internet del Comune, sia per accedere alle informazioni relative ai servizi, sia per il pagamento on-line delle rette di contributi per l’iscrizione ai servizi. La partecipazione è buona e continuativa. Spesso le famiglie richiedono l’intermediazione del personale del Comune per avviare un dialogo con la Scuola Statale. Iniziative di valorizzazione di esperienze realizzate con la partecipazione dei genitori (mostre, allestimenti in occasione di eventi cittadini come la fiera di maggio, la festa della pace). Feste di fine anno in ciascun servizio. RUOLO DEL COORDINATORE Figura di intermediazione tra il servizio, le famiglie e l’ente locale: attraverso il raccordo e la raccolta di bisogni, attese, proposte, per la rielaborazione dei significati condivisi. E’ figura che cerca di tradurre in linguaggi diversi le proposte e le esigenze espresse dai diversi soggetti nei diversi ambiti, in un’ottica di rete e di sistema integrato di servizi. Lavora anche sul tenere in equilibrio gli ipo e iper-investimenti dei vari soggetti coinvolti, in primo luogo di operatori, educatori e genitori, per rendere condivisibili obiettivi a lungo e breve termine. Suggerisce forme di comunicazioni efficaci e di buona fruizione considerando le differenze culturali dei diversi soggetti coinvolti. AREA TERRITORIALE Comune di Imola STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE INSEGNANTI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE AMMINISTRAZIONI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE Momenti assembleari Incontri di sezione Incontri di piccolo gruppo Incontri a tema orientati allo scambio di idee o ad attività di tipo pratico| laboratoriale Dialogo quotidiano Momenti di dialogo individuale Consiglio di partecipazione Open Day Tutti questi strumenti possono essere attivati su proposta delle insegnanti o delle famiglie Informazioni o richiesta pareri ai Consigli di partecipazione Incontri con i presidenti dei Consigli di partecipazione Gruppi operativi Assemblee di Nido|Scuola dell’Infanzia Modulistica e informazioni in forma cartacea o posta elettronica Gruppo mensa Uffici Settore Scuole per Iscrizioni, Rette, Consulenze educative, aperto al pubblico per 30 ore settimanali Carta dei Servizi - Promozione del dialogo tra famiglie: -la bacheca dei genitori, nella quale i genitori esprimono dubbi, quesiti e pensieri, e altri genitori rispondono. -incontri di supporto all’ambientamento, nei qualisi incontrano genitori di bambini già inseriti e genitoridi bambini in inserimento. -progetto “Famiglie che aiutano famiglie: promuove l’inontro e la collaborazione tra famiglie che frequentano il servizio per un aiuto reciproco a livello organizzativo A cura del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna ANDAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE Molta partecipazione agli incontri in occasione di cambiamenti o novità COSA GESTIRE INSIEME Non vi sono confini netti, tutto può essere considerato come un contributo ferma restando la Notevoli oscillazioni tra un responsabilità di chi eroga il servizio e l’altro, servizio di decidere in coerenza ipotizzabile connessione con la con la propria mission capacità/volontà delle educatrici In linea generale le proposte |insegnanti di coinvolgere le delle famiglie vengono sempre famiglie considerate e la loro realizzazione è oggetto di contrattazione RUOLO DEL COORDINATORE Saper individuare i punti di criticità e sostenere in modo diretto o indiretto il personale dei servizi Funzione di mediazione quando la relazione tra le educatrici/insegnanti e le famiglie presenta un “intoppo” o una incomprensione Porsi in un’ottica di sistema per essere in grado di contribuire a dare coerenza, nel tempo e tra i vari servizi, alle azioni di sostegno alla genitorialità AREA TERRITORIALE Comuni di Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE INSEGNANTI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE - - - assemblea generale ad ottobre per la presentazione del servizio e l’elezione del Comitato di Gestione incontri di sezione per la presentazione della programmazione e la verifica dell’inserimento dialogo quotidiano all’entrata e all’uscita dei bambini serate a tema e laboratoriali, feste, nido in visita STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE AMMINISTRAZIONI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE - Carta del Servizio Pof o Progetto Pedagogico Regolamento Assemblea generale Comitato di Gestione Ufficio scuola Questionari di gradimento ANDAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE Generalmente buono soprattutto al nido e nei servizi per la prima infanzia. Minore partecipazione si registra negli incontri alla materna a parte quando si parla nello specifico dei bambini iscritti e dei percorsi svolti con loro. Quando gli incontri trattano temi più ampi e generali la partecipazione è minore. COSA GESTIRE INSIEME - - La stesura del regolamento dei servizi e della Carta dei Servizi la programmazione e la realizzazione di alcune attività specifiche del servizio i momenti di verifica del servizio e le proposte di miglioramento. RUOLO DEL COORDINATORE Mediatore e collante tra i soggetti, soprattutto nella lettura e traduzione dei bisogni delle famiglie e la ricerca di possibili strategie risolutive. Dialoga con le famiglie a più livelli: 1)a livello formale attraverso la presenza alle riunioni di sezione e alle assemblee generali e agli incontri più gestionali ed amministrativi 2)a livello individuale attraverso i colloqui individuali 3)in forma indiretta attraverso la motivazione e il coordinamento del personale educativo A cura del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna AREA TERRITORIALE Comune di Casalecchio di Reno STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE INSEGNANTI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE AMMINISTRAZIONI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE ANDAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE COSA GESTIRE INSIEME Colloqui individuali Dialogo durante l'accoglienza Open Day Incontri di sezione e plesso Incontri in comitato di gestione Feste nel Nido Bacheche Materiali prodotti Stampa e web Partecipazione: Buona nei percorsi formativi e di rilevazione della qualità (conversazioni, interviste, ecc.) Discreta agli sportelli d'ascolto Ottima nei momenti previsti al Nido ( colloqui, feste, incontri ) Scarsa nelle iniziative pubbliche e consultazioni Nel Comitato di gestione: -promozione e cooperazione nella realizzazione di attività atte ad una migliore qualità educativa -Nelle feste e in altri momenti (gite, progetti …) : buona Consultazioni: incontri e assemblee con Assessore e tecnici per la definizione di regolamento, rette , ecc. Questionari e interviste nell'ambito della rilevazione sulla qualità percepita Convegno e iniziative pubbliche Percorsi formativi su temi specifici legati all'infanzia Sportelli di ascolto Altre offerte territoriali (biblioteca, ecc.) Comuni di Monteveglio, Bazzano, Castel Maggiore - Diario giornaliero Colloqui individuali Assemblee tematiche Feste Merende gioco A cura del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna - - Comitato di gestione Assemblee con la partecipazione dei dirigenti - - Circa il 30% delle famiglie partecipano agli incontri e alle assemblee Alle feste il 90% RUOLO DEL COORDINATORE Ascolto dei bisogni delle famiglie e dei servizi Coordinamento delle varie figure professionali per il buon funzionamento del servizio, dal punto di vista pedagogico e organizzativo Mediazione tra l'amministrazione, il collettivo e le famiglie Promozione delle iniziative dell'amministrazione Coordinamento degli strumenti di dialogo con le famiglie promossi dall'amministrazione e dai servizi Occorrerebbe provare a gestire il modello - Messa a disposizione dello sportello pedagogico di ascolto intervento per le urgenze educative attraverso il cell. AREA TERRITORIALE Comune di Zola Predosa STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE INSEGNANTI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE 1) Assemblea ad inizio d’anno con i nuovi iscritti 2) Incontri informativi sugli inserimenti 3)Colloqui individuali 4) Presentazione programmazione 5) Scambi quotidiani 6) bacheca e cartelloni 7) feste 8)documentazione finale attività ed esperienze del bambino 9) open day ( nidi aperti durante le iscrizioni) Comuni di Castello d’Argile, Castenaso, Rioveggio Monzuno - - - Colloqui Assemblee e incontri Bacheca informativa Feste Laboratori Diario di bordo giornaliero Open day e nido aperto Accoglienza/ricongiungimento Modulistica specifica (foto, uscite, diete, ritiri, ecc.) A cura del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE AMMINISTRAZIONI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE Modulistica (Regolamento, Opuscolo conosci il nido, depliant…) Comitati di gestione Questionari Momenti informativi per la presentazione dei servizi educativi - - Comunicazioni scritte Regolamento comunale Carta dei servizi Urp Assemblee plenarie ANDAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE COSA GESTIRE INSIEME La partecipazione è mediamente buona, anche se risulta maggiore quando sono le insegnanti a trattare in primis argomenti relativi a tematiche educative, o all’esperienza del bambino al nido ( es. modalità degli inserimenti nuovi iscritti, presentazione programmazione, feste, open day ) Momenti di aggregazione e socializzazione fra bambini e adulti ( feste, laboratori, uscite) La risposta delle famiglie è buona. La partecipazione risulta più attiva quando le iniziative si svolgono all’interno del Nido. Attraverso l’organo del Comitato di gestione vengono prese decisioni relative a uscite, progetti specifici (vedi ad es. Nido aperto). RUOLO DEL COORDINATORE Garantire il coordinamento delle iniziative finalizzate al coinvolgimento delle famiglie, e individuare assieme ai servizi del territorio, modalità e opportunità per facilitare questa comunicazione . Garantire l’ascolto dei genitori e il dialogo con i servizi , nella direzione della realizzazione di un progetto educativo che tiene insieme il bambino e le sua famiglia. Conduzione di colloqui mirati nella fascia 0/3, insieme alle educatrici di sezione Sostegno alle famiglie attraverso Sportello d’ascolto, colloqui individuali, incontri a tema e osservazioni sul campo. Costituisce punto di riferimento per i genitori. AREA TERRITORIALE FISM, Bologna e provincia STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE INSEGNANTI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE - - - - STRUMENTI ATTRAVERSO CUI LE AMMINISTRAZIONI DIALOGANO CON LE FAMIGLIE Progetto Educativo PE, POF e PP POF Carta dei servizi Progetto Pedagogico - Regolamento gestionale Carta dei servizi di funzionamento (dove si Primo colloquio conoscitivo esplicitano i criteri di accoglienza e iscrizione della famiglia + colloqui tra con la modulistica di insegnanti/educatrici e i genitori riferimento) (formali e informali) - Modulistica (iscrizione, messaggi e informazioni liberatorie per la privacy, (bacheca info, diario della consenso firmato al ritiro, giornata, comunicazioni ecc.) scritte scuola famiglia; cartelloni) - Tutti gli strumenti assemblee generali, dei nuovi conoscitivi e di promozione (depliant, iscritti, di sezione, consiglio di open day, merenda party, intersezione, ecc.. contatti telefonici e tramite le feste del servizio /scuola web, ecc…) (Natale, carnevale, fine anno) - elezione dei documentazione educativa rappresentanti - Consiglio di scuola con finalità consuntiva - Consiglio di gestione (qualora preveda la partecipazione di rappresentanti delle famiglie) - Strumenti di valutazione del servizio dai diari di bordo, ai colloqui, ai questionari, a strumenti di valutazione più specifici e complessi (cfr. Isquen, questionari di rilevazione della soddisfazione, etc…) A cura del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna ANDAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE La partecipazione anche se stazionaria, in termini quantitativi,è sicuramente più consapevole, tanto da arrivare a strutturarsi in forme più istituzionalizzate (cfr. associazionismo). COSA GESTIRE INSIEME - - - - l’organizzazione di laboratori il mercatino di Natale e la vendita di Uova di Pasqua… articoli scritti dai genitori per la stampa ( dal giornalino della scuola al periodico locale, alla contributi per la stampa nazionale) riorganizzazione degli spazi della scuola insieme con i genitori le feste Incontri di formazione sull’educazione gemellaggio con scuole di paesi in difficoltà, adozioni a distanza, … Eventi sportivi Innumerevoli le iniziative promosse dai genitori in collegamento alla vita di scuola: ad es.rassegna di spettacoli per bambini, biciclettata con festa campestre aperta alla cittadinanza, pranzo a Febbraio aperto a tutta la comunità, costruzione del carro di carnevale laboratori serali per la costruzione del carro, “Pargolandia” luogo e momento di scambio per le famiglie e di gioco RUOLO DEL COORDINATORE Per le scuole paritarie a gestione privata e federate alla Fism di Bologna, le coordinatrici interne al servizio in quanto garanti dell’identità del servizio svolgono un ruolo di connessione sia interno, tra i diversi componenti della realtà educativo scolastica, sia esterno fra il singolo servizio e il territorio di appartenenza nelle sue caratteristiche storiche, culturali e socioeconomiche; mentre il coordinatore pedagogico Fism permette di sviluppare una riflessione critica sul lavoro, fornisce contributi formativi ed allarga la dimensione di rete, attraverso la sua presenza al CPP e negli altri ambiti di importanza Istituzionale e interistituzionali (Piani di Zona, rapporti con Ausl, con l’Università, ecc..) condiviso tra genitori e figli; ecc… A cura del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna