Cambiate abitudini
Mal’Aria contro
lo smog in città
Mal’aria è la storica campagna di Legambiente
contro l’inquinamento atmosferico, per difendere il
diritto alla salute dei cittadini e proporre soluzioni
contro il traffico e per la mobilità sostenibile.
Il problema dello smog in Italia si aggrava sempre
di più. Nel 2010, la maggior parte delle città ha
superato il limite previsto dalla legge per le emissioni di PM10, le famigerate polveri sottili, come
dimostra la classifica di Legambiente
PM10 ti tengo d’occhio.
Il traffico su gomma, oltre ad essere il principale
responsabile dell’inquinamento atmosferico in
città, costituisce anche la seconda maggiore fonte
di anidride carbonica in Italia dopo la produzione
di energia.
L’Italia rischia la multa
La Commissione Europea sta procedendo contro
l’Italia per la mancata osservanza delle norme UE
sulla qualità dell’aria sia per l’elevato livello di
polveri sottili, per l’insufficienza di azioni risolutive, che per il risanamento dell’aria da parte delle
Regioni coinvolte e del Ministero dell’ambiente e
della tutela del territorio e del mare.
Una multa salatissima che rischia di essere ben
superiore al risparmio previsto dai tagli del Governo rispetto alle politiche per il disinquinamento.
In sintesi, pagheremo lo smog due volte: prima
con i nostri polmoni e poi con le nostre tasse.
Informazioni su Mal’aria allo 02/45475777
o a [email protected]
2011
Inquinamento e salute
L’inquinamento atmosferico ci costa molto in
termini di salute: sono sempre di più le ricerche
e gli studi che dimostrano come malattie
cardiovascolari, polmonari o problemi all’apparato
respiratorio aumentano al peggioramento della
qualità dell’aria e in modo diretto rispetto alla
concentrazione delle sostanze inquinanti in
atmosfera.
I principali inquinanti:
se li conosci li eviti
PM10. E’ il principale responsabile della scarsa
qualità dell’aria nelle nostre città. La sigla indica
le particelle sospese nell’aria con diametro
inferiore a 10 millesimi di millimetro. La tossicità
delle polveri fini dipende dal fatto che riescono a
penetrare in profondità nell’apparato respiratorio,
e ancor più pericolose sono le frazioni più piccole
che possono arrivare fino all’apparato circolatorio.
BIOSSIDO DI AZOTO. Si formano principalmente
dai processi di combustione che avvengono ad
alta temperatura; il colore giallognolo dell’aria
di una città sotto smog è dovuto proprio
alla presenza di questo gas inquinante. In
concentrazioni elevate può essere molto corrosivo
e irritante e può causare problemi respiratori.
OZONO. L’ozono troposferico (presente nell’aria
che respiriamo) è un inquinante secondario che
si forma per effetto della radiazione solare sulle
sostanze inquinanti già presenti in atmosfera,
per questo raggiunge i livelli più alti durante
i mesi estivi. L’ozono è molto irritante e può
avere conseguenze gravi sulle vie respiratorie,
specialmente nei soggetti più sensibili.
Per una mobilità sostenibile
Le istituzioni, nazionali, regionali e locali, devono
raccogliere la sfida di rendere le nostre città meno
trafficate, più respirabili e, soprattutto, adottare
provvedimenti strutturali per garantire il diritto alla
salute e alla mobilità sostenibile.
E TU COSA PUOI FARE? IN
5 MOSSE…
Privilegia i mezzi pubblici,
spostati in bicicletta o a piedi.
Limita il più possibile l’uso dell’auto privata
privilegiando l’utilizzo del car-sharing.
Se devi usare l’auto, cerca di viaggiare
con più passeggeri, organizzati
per fare car pooling.
Se devi acquistare un’automobile scegli
tra le vetture più ecologiche. Informazioni
utili le trovi nell’elenco delle Ecoliste di
Legambiente - www.viviconstile.org
Insieme ad altri cittadini chiedi alle
amministrazioni locali di realizzare piste
ciclabili, pedonali o zone pedonali
e a traffico limitato.
Mal’aria industriale
Legambiente da sempre si batte per ridurre
l’impatto delle industrie per un rilancio del settore
che coniughi innovazione tecnologica e sviluppo.
La città simbolo dell’inquinamento industriale
è Taranto, per la presenza della grande area
industriale a ridosso della città, ma sono tanti i
casi in Italia in cui l’aria è resa irrespirabile dai
grandi stabilimenti industriali. Oggi esistono le
tecnologie per ridurre notevolmente le quantità di
sostanze inquinanti emesse in atmosfera, non ci
sono più scuse per l’applicazione delle normative
vigente che fissano i limiti della concentrazione
degli inquinanti.
Firma anche tu
la petizione di Legambiente
contro il Benzo(a)pirene:
Il benzo(a)pirene è un microinquinante classificato
come cancerogeno dall’Agenzia internazionale
per la ricerca sul cancro. Aleggia nell’aria delle
nostre città, è poco conosciuto e molto pericoloso.
Un recente decreto del Governo italiano (Dlgs
155/2010) ha posticipato dal 1 gennaio 1999 al 31
dicembre 2012 il termine temporale per ottenere
la riduzione di questo inquinante nell’aria sotto
la soglia di 1 nanogrammo per metro cubo
previsto per le città con oltre 150mila abitanti.
Per questo Legambiente ha lanciato una petizione
per chiedere al Governo di modificare la legge in
favore di un maggior controllo e una maggiore
protezione per la qualità dell’aria.
FIRMA ANCHE TU SU:
www.legambiente.it
Partecipazione
e Cambiamento
Sono queste le parole chiave che Legambiente ha
scelto per l’anno 2011.
Partecipazione per sottolineare e ricordare a tutti noi
che Legambiente è una comunità di donne e uomini
che con il loro contributo cercano di costruire un
mondo migliore.
Cambiamento perché vogliamo trasformare questo
Pianeta: renderlo più pulito, più sicuro, più giusto.
Lo facciamo iniziando dai territori in cui abitiamo,
combattendo gli scempi e gli abusi sull’ambiente,
costruendo storie di alternative sostenibili in campo
ambientale, energetico, economico. Dopo 30 anni, le
battaglie di Legambiente rappresentano un antidoto
contro il disinteresse e l’individualismo. Contro
l’offensiva nuclearista, per continuare a combattere
le ecomafie, per promuovere le energie alternative e
sostenibili, per denunciare il saccheggio del territorio,
per sostenere un nuovo modello economico, per
rilanciare quanto di bello e peculiare è racchiuso dai
nostri territori dobbiamo e possiamo essere in tanti.
Perché in questi 30 anni Legambiente ha fatto crescere
nelle coscienze e nelle esperienze quotidiane l’idea che
cambiare è necessario e possibile.
Se anche tu vuoi condividere questo cammino,
unisciti a noi, iscriviti a Legambiente!
Per aderire chiamaci al numero 06.86268316,
manda una mail a [email protected]
o contatta il circolo Legambiente più vicino.
Legambiente Onlus
Via Salaria 403, 00199 Roma
tel 06.862681 fax 06.86218474
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