BIOGRAFIA OPUSCOLO NUMERO UNDICI
CAPITOLO VENTIDUESIMO
LA PRESENTE FASE DEL MIO MINISTERIO
2° Timoteo 4 (1)
Sono arrivato al punto in cui voglio spiegare in quale fase del tempo noi viviamo,
secondo il ministerio che il Signore mi dà. E volevo registrarlo al Tabernacolo. La
primavera passata, io ho avuto questo in cuore, ma ho atteso fino a che io ritornassi
qui, affinché potessi averne una registrazione per inviarla a voi, tutt’intorno al mondo.
Il fratello Branham racconta in dettaglio la visione che Dio gli diede nel 1933, il
mattino in cui posò la pietra angolare del Tabernacolo. Il lettore può rileggerlo al
secondo capitolo.
Se voi notate, nella visione che ho avuto riguardo al mio ministerio, io non ho mai
incrociato questi alberi. Non ho mai fatto del proselitismo. Non ho mai detto: “Voi
tutti, trinitariani, siate unitariani” oppure “Voi tutti unitariani, siate trinitariani”. Ho
piantato nel loro vaso. Esattamente. Sono andato verso i trinitariani, sono andato
verso gli unitariani, sono andato verso tutti, sono rimasto in mezzo a loro;
esattamente come la visione mi ha detto di farlo. Ed ho gustato del frutto delle due
parti, della salvezza (o salute) delle due parti.
Avete notato, ci sono molti trinitariani seduti qui, ci sono molti unitariani, ce ne
sono molti di diverse appartenenze. Se questa parte della visione è vera, anche
l’altra parte è vera. Questi due frutti si trovavano nella Croce. Tutti e due erano nella
Croce, tutti riuniti in grappoli e, i due, le prugne e le pere o pesche, piovevano là su
di me, tutti e due. Tutti si trovavano nella Croce perché essi hanno tutti creduto in
Dio e sono ripieni di Spirito Santo e hanno le opere e i segni cristiani che li seguono.
Adesso, la denominazione non avrà niente a che fare con tutto questo. Saranno i
nati di nuovo che saranno interessati da questo. In seguito, nella visione, la Voce mi
disse: “Quando tornerai in te stesso, leggi 2° Timoteo 4”, ma cosa strana, ogni volta
che ho letto questo passo, mi sono fermato al versetto 5, io non l’ho mai notato
prima di quest’ultimo mese di maggio. É tutto ciò che io ne abbia mai letto, poiché mi
sembrava che questo bastasse, perché questo mi diceva di predicare la Parola e di
sopportare le sofferenze e di essere paziente, poiché sarebbe venuto il tempo in cui
non avrebbero sopportato la sana dottrina; ma secondo i loro propri desideri, avendo
il prurito di udire, si sarebbero dati una folla di dottori e si sarebbero stornati dalla
verità verso le favole.
Ma, adesso, Egli non mi ha mai detto che io ero un evangelista. Egli disse: “Fai
l’opera di un evangelista”. Avete notato come questo fu detto? Egli non disse:
“Adesso, tu sei stato chiamato per essere un evangelista”, Egli disse: “Fai l’opera di
un evangelista”. Adesso, al meglio della mia conoscenza, questo si è adempiuto alla
lettera. Esattamente. E sono trent’anni da questo.
Per quanto io sappia, ogni visione che Egli mi ha dato si è adempiuta, SALVO
QUELLA in cui io sono in un cambiamento nel mio ministerio, nel senso che devo
pregare per delle persone in un piccolo locale, come una piccola stanza sotto una
tenda o un grande auditorio (visione della tenda, vedere il capitolo 15°). Vi ricordate
di questo, più di cinque anni fa? Quasi tutto si è già adempiuto. Io dovevo scendere
in Messico e come pioveva quella notte e quel che sarebbe successo laggiù. Ed Egli
mi parlò del mio ministerio, del primo “pull”. Il secondo era un piccolo pesce. Ma
allora, Egli mi disse: “Al terzo pull, non fallire! E non dirlo a nessuno”. Io cerco
sempre di spiegare quel che faccio. Egli mi fece sapere che non bisognava dire a
nessuno quel che sto facendo e lasciare la cosa tranquilla.
Ma, io sono quel genere di persona, non ho segreti, allora racconto tutto ciò che
so. Suppongo che è semplicemente ereditario. Io amo la gente e voglio così tanto
che le persone siano salvate che cerco di dire loro tutto ciò che so, salvo se è
qualcosa che Egli mi ha detto di non dire, certo, perché lo vedano talmente da vicino
che non ci sarà errore là dentro.
Adesso, questo è successo esattamente. La raccomandazione era: “Io ti
scongiuro davanti a Dio e davanti a Gesù Cristo, che deve giudicare i vivi e i morti, e
nel nome della Sua apparizione e del Suo regno, predica la Parola...”. E Dio è il mio
Giudice, fino a stasera io non ho mai predicato altra cosa che la Parola, io sono
rimasto con Essa. Questo mi ha prodotto delle difficoltà e son passato per molte
persecuzioni e molte prove e mi sono dovuto separare da molti amici preziosi a
causa di questa stessa dichiarazione: “Predica la Parola”. Ed io l’ho fatto.
Adesso, voglio che prendiate a cominciare dal sesto versetto, continuando fino al
diciottesimo versetto. Notate come Paolo, riprendendo qui la sua lettera a Timoteo,
continua a parlare, poiché è patetico. “Quanto a me, io servo già come libagione e il
momento della mia partenza si avvicina. Ho combattuto il buon combattimento, ho
finito la corsa, ho mantenuto la fede. Oramai, la corona della giustizia mi è riservata;
il Signore, il giusto Giudice, me la darà in quel giorno e non a me solamente, ma
ancora a tutti coloro che avranno amato la Sua venuta”.
In seguito, egli continua dicendo: “Fai tutto, fai queste cose”. Cosa? Portargli il
mantello. É l’inizio e poi disse: “...Dema mi ha abbandonato...”. Quando egli era un
giovane evangelista, un giovane profeta, tutti erano per lui. Ma, adesso, notate qui
che è detto: “... tutti gli uomini mi hanno abbandonato...” (Perché? A causa della
Parola). Gesù, il giovane profeta di Galilea, ebbe il Suo tempo e, poi, fu
abbandonato. Ogni uomo che resta con la Parola di Dio arriva a questo momento in
cui è abbandonato dal mondo e dal mondo religioso. Un giorno, Gesù nutrì
cinquemila persone e raccolsero delle ceste piene di pezzi dei cinque pani e dei due
pesci. Ed io credo che fu l’indomani che Egli cominciò a presentare la Parola e tutti
loro cominciarono a lasciarLo. Ed Egli guardò i Suoi discepoli e disse: “Anche voi volete andarvene?”. Anche settanta dei ministri che Egli stesso aveva ordinato Lo
lasciarono. Ed Egli disse: “Anche voi volete andarvene?”. Ma, allora, Pietro pronunciò queste particolari parole: “Signore, a chi andremo noi? Tu hai le parole della Vita
Eterna”.
Notate che il momento viene in cui è il tempo di essere abbandonato, questo deve
venire. Bisogna che questo venga. Ed è appena arrivato per me. Non è il caso di
cercare di passare oltre, è là e bisogna accettarlo. Essi non sfuggivano la cosa,
stavano là e l’accettavano e non avevano vergogna dell’Evangelo.
Adesso, noi ci domandiamo perché un uomo, un predicatore associato, come
Dema lo era con Paolo, avrebbe potuto lasciare Paolo? Voi conoscete il fratello
Baxter. Leggeva questo a proposito di Dema. Egli disse: “Sapete cosa farò, fratello
Branham, quando andrò in cielo, la prima cosa che farò?”. Ed io dissi: “Cosa?”. Egli
disse: “Andrò lassù e cercherò subito dove si trova Dema ed io sarò duro con lui, gli
darò una scaricata di legnate. Egli si girerà e dirà: ‘Baxter, perché fai questo!’. Io
dirò: ‘Perché hai lasciato questo povero Paolo quando tutti lo hanno abbandonato?”’.
Non sottoscrivo questo, io non credo che lassù essi avranno delle dispute, ma
pensavo giusto al fratello Baxter che diceva questo perché aveva tanta pietà di
Paolo.
Ebbene, cosa fece Paolo? Aveva predicato tanto fedelmente quanto poteva e lo
Spirito Santo era su di lui. E quando scrisse a proposito di queste donne predicatrici
e queste cose, io m’immagino che questo fece dello scalpore. Egli disse: “Che le
donne siano silenziose nelle chiese, che non si permetta loro di parlare”. In quel momento, egli era in prigione. Potete immaginarvi quel che dissero alcuni di questi
vescovi? “Oh, quel ragazzo in prigione, di cosa s’immischia per scriverci? E con lui
c’è Timoteo, un bevitore di vino. Ed egli è lassù, lui che nutre di vino Timoteo ed
eccolo in prigione e scrive, ci dice ciò che lo Spirito Santo dovrebbe dirci di fare”.
Ma, Paolo disse questo: “Cosa, la Parola di Dio è uscita da voi? É a me solamente
che Essa è venuta. Se un uomo pensa di essere spirituale o un profeta, riconosca
che quel che scrivo sono i comandamenti del Signore”. Il tempo viene, amici miei. Ed
io voglio che le persone, nei luoghi dove vanno i nastri, si ricordino che il tempo della
separazione deve venire. Bisogna che avvenga. Io non so a quanto sono dalla fine
della mia strada. Ignoro ciò che il domani nasconde, ma so Chi lo tiene. Ed è su questo che la mia fede è basata.
Ora, mi immagino che Dema non lo abbandonò per andare nei locali notturni. Io
non penso che Dema abbia fatto questo, poiché Dema era un uomo ripieno di
Spirito. Era un grande assistente. Se avete mai letto la storia di Dema, egli era un
predicatore particolare, un uomo molto colto, molto brillante, educato. Era un uomo
intelligente. Ma, perché avrebbe abbandonato Paolo? É là il punto. Che cosa lo ha
spinto a fare questo, ad abbandonare Paolo? Io non credo che voleva andare in un
locale notturno o qualsiasi altra cosa. Ma, credo che era Dio che separava Paolo.
Perché Dema vuole lasciare questo povero ragazzo? Perché vuole lasciare questo
povero umile predicatore che lo condusse al Signore, l’uomo che fu il ‘ferro di lancia’
del risveglio tra i gentili, un profeta in verità? Nessuno poteva dire un’altra cosa, egli
era profeta. Era più che un profeta, era un apostolo e un grande e potente apostolo
per i gentili. E Dema era associato con Paolo, fraternizzava con lui ed egli aveva
visto lo Spirito di Dio che si muoveva su quest’uomo. E perché avrebbe girato le
spalle a una persona simile, che era stata confermata come essere un servitore di
Cristo? Avete notato le parole di Paolo qui: “Per amore del secolo presente”.
Adesso, non penso che Dema fosse ricaduto. Non penso che abbia fatto questo.
Ma, penso che aveva una falsa opinione di Paolo.
Ora, Dema veniva da una famiglia ricca ed era fortunato e, a volte, per alcuni, il
denaro significa religione. Come si dice in California: “Se non possedete tre Cadillac
non siete spirituali”. Dunque, questo vuol dire che se voi non avete successo, se voi
non avete la chiesa più bella della città, le persone non vogliono venire. Qui, è pressappoco così. Altrimenti, si dirà: “Voi, oh, volete dire che vi siete uniti ad un piccolo
gruppo simile?”. Sapevate che il nostro Signore non aveva posto dove poggiare la
Sua testa? Sapevate che Egli non aveva che un solo mantello? Io credo che Dema
vide una debolezza, apparentemente, nel ministerio di Paolo. Io credo che egli
pensasse che il povero fosse fuori combattimento davanti a Dio.
Paolo disse: “Voi vi sareste almeno cavati gli occhi per darmeli”. Noi lo pensiamo,
Paolo aveva degli occhi non buoni, poiché disse: “Io ho scritto in così grandi lettere”.
Era a Roma, in prigione laggiù. Qualcosa non andava; disse che dopo la visione
celeste, i suoi occhi gli avevano causato dei fastidi. Le persone si sarebbero cavati
gli occhi e, per tre volte, egli domandò al Signore di guarirlo. E disse: “É perché io
non sia gonfio d’orgoglio per l’abbondanza della rivelazione, che mi è stato mandato
un messaggero del diavolo affinché mi avvilisca”. Poco prima andava abbastanza
bene e, poi, questo lo colpiva di nuovo.
Vedete, Paolo aveva un ministerio più grande di tutti gli altri apostoli insieme.
Qualcuno in mezzo a loro avrebbe potuto dire: “Ebbene, ho camminato con Gesù”.
Molti uomini nella strada camminarono con Lui quando Egli era qui. Paolo li
superava di molto. E disse: “Affinché, adesso, io non sia gonfio d’orgoglio e non dica:
‘Voi, ragazzi, non conoscete niente. Io ho visto il Signore dopo la Sua resurrezione’”.
Egli incaricò Paolo. Allora, Paolo disse: “Io mi glorificherò nelle mie infermità, perché,
quando io sono debole, è allora che sono forte”.
Adesso, avete notato, un uomo che aveva un ministerio più grande di chiunque in
mezzo a coloro che erano stati nel campo missionario, Paolo, il più grande ministerio
di tutti quelli, il quale aveva visto Gesù in una Colonna di Fuoco ed era stato
incaricato da Lui per fare ciò che ha fatto e che è stato confermato dallo stesso Dio,
la stessa potenza, con dei segni e dei miracoli al di là di ogni sospetto. Ed egli era
così povero che non aveva che un solo mantello, predicava ad un gruppo di persone
che si sarebbero cavati gli occhi ed alcuni erano milionari. E tuttavia, Paolo non
aveva che un solo mantello. Egli disse: “Porta questo mantello, comincia a fare
freddo qui”. Era in un paese montagnoso. Non aveva che un solo mantello.
E per Dema, un uomo di posizione elevata, di un calibro elevato, colto, educato,
un uomo ricco che aveva molti abiti di ricambio, qualcosa non andava con Paolo.
Oh, sapete, questo spirito non lascia il mondo, hanno ancora la stessa attitudine. Il
denaro non è Dio. Non c’è che un solo Dio. Ma, la gente pensa che poiché avete un
grande ministerio, voi dovreste possedere tutte queste grandi cose e delle grandi
scuole: Dio non tratta con quelle cose. O, per lo meno, questa è sempre stata la mia
opinione. Dio tratta con un individuo. Non ci ha mai ordinato di fare tali cose. Ma,
Paolo disse a Timoteo di portarglielo poiché cominciava a fare freddo laggiù.
Vedete? Un uomo che aveva un tale ministerio e che aveva predicato a decine di
migliaia di persone, come Paolo lo ha fatto, e un ministerio che poteva fare ogni
specie di miracolo e, tuttavia, egli non possedeva che un solo mantello. Dema disse:
“Un tipo simile!” e si allontanò da lui.
Ora, quando egli stava predicando a Troas, c’era un uomo laggiù che era fabbro.
Ed era un birbante. Egli odiava il cristianesimo ed aveva fatto a Paolo tutto quello
che poteva fargli, lo aveva fatto gettare in prigione. Paolo stesso avvertì Timoteo:
“Fai attenzione a quest’uomo”. Dema stava là, accanto ad un uomo che aveva
colpito un uomo di cecità per avere contestato la Parola. Una volta, ce ne fu uno che
mi disse: “Colpitemi di cecità! Se voi avete lo Spirito Santo, colpitemi di cecità!”. Io
dissi: “Voi siete già cieco”. Un uomo che poteva colpire un altro di cecità per avere
contestato la Parola e che, in seguito, si gira e lascia un fabbro sciupare il suo
ministerio nella città. Senza dubbio Dema disse: “Egli non sa più che fare, ha perduto tutti i suoi doni! Ha perso il suo dono di colpire di cecità”.
Non vedete come questo spirito è sempre vivente, che dice: “Non sai più che fare,
fratello?”. Paolo non colpì quest’uomo di cecità perché non lo voleva. Gesù non
disse: “Io non faccio niente prima che il Padre non me l’abbia mostrato per prima”?
Ma, Paolo mostrò l’esempio simile a Cristo. Un fabbro che gli aveva fatto dieci volte
di più di quest’uomo e, tuttavia, egli se ne ritrasse. Dema dovette pensare: “Ebbene,
vedete, il poveretto ha perso il suo ministerio”. No, no, egli non aveva perduto il suo
ministerio, niente affatto. Dio non fa cose simili. Dio non accorda dei doni per
riprenderseli.
Dema, predicando con Paolo, aveva visto Paolo notare un uomo zoppo steso là e
dire: “Io vedo che tu hai la fede per essere guarito. Alzati e cammina! Gesù Cristo ti
guarisce”. Lo aveva visto guarire gli ammalati e, tuttavia, lasciò malato il suo amico
Teofilo. “Paolo ha perduto il suo ministerio”. É ciò che Dema dovette pensare. “Se
egli aveva un dono di guarigione, perché non è andato laggiù per guarire questo
compagno che gli è stato accanto così fedelmente?”. E, fratello, oggi, nel mondo, c’è
un mucchio di questi spiriti di Dema. Non sanno di cosa si tratta. Vedete? Non serve
a niente cercare di spiegare loro poiché, ad ogni modo, essi non afferreranno.
Un servitore di Cristo segue le impronte dei Suoi passi. Tony Zabel, uno dei nostri
diaconi, venne da me e mi disse: “Ho avuto uno strano sogno. Ho sognato che
cercavo di trovare la mia strada verso il cielo; vedevo venire un uomo vestito di una
tunica nera e stava leggendo un libro (costui era pastore di una chiesa dove egli era
andato). Andavo verso quest’uomo e gli domandavo: ‘Quale è la strada per andare
in cielo?’. Ed egli mi rispondeva: ‘Domandalo a quest’uomo davanti a me”’. Come
egli andava un po' più lontano, incontrava un altro uomo che portava una tunica nera
e camminava cantando dei cantici. Era un altro pastore. Questi due pastori sono dei
miei amici personali, degli uomini per bene.
Ed egli domandava: “Quale strada devo prendere per raggiungere la cima di
questa montagna?”. Quest’uomo gli rispondeva: “Ascolta, vedi là, proprio in cima,
questo piccolo ragazzo?”. “Si”. E lassù, vedeva un ragazzo in tuta da lavoro e con
uno di questi piccoli cappelli da cow-boy. Ero io che stavo lassù. Ed egli saliva fino a
che arrivava a me e mi raccontò che io lo prendevo per il braccio e lo conducevo fino
alla cima della collina. C’era un deserto da attraversare. E gli dicevo: “Tony, devo
lasciarti qui e tu devi camminare un tratto tutto solo”. Diceva: “Fratello Branham,
cosa posso fare a partire da qui?”. Rispondevo: “Vieni qui, Tony, guarda là in basso.
Vedi queste impronte di piedi nudi con del sangue dentro? É ciò che io ho seguito
sempre durante tutto il percorso. Tieniti a questo”.
É la sola cosa che io sappia indicare alle persone: non un credo o una sensazione
qualsiasi, ma queste impronte di passi sanguinanti che conducono alla Bibbia, il
Sangue di Gesù Cristo. Io dico questo: quando un uomo resta fedele alla Parola, non
solamente in una riunione, ma in ogni riunione, il tempo verrà in cui essi lo
lasceranno. Lo hanno fatto con il nostro Signore. Lo lasceranno se egli difende la
Verità. “Tutti mi hanno abbandonato”.
Pensavano che Paolo non sapesse più che fare, ma non era così. Egli era
esattamente nelle impronte di passi insanguinati. Continuava a seguirli. Dema
amava questo mondo presente, la popolarità dell’uomo. “Buongiorno, dottor Dema!
So che voi avete il vostro diploma di dottore in filosofia”. Oh, certamente che essi
amavano questo. Gesù disse: “Quanto amate starvene in piedi nelle sinagoghe ed
essere chiamati Rabbi, ecc.”.
Sapete, gli uomini tentano di ricercare gli onori gli uni degli altri e si onorano gli uni
gli altri e, facendo così, disonorano Dio. Noi cerchiamo di fare e facciamo dei grandi
uomini in mezzo a noi, mentre noi siamo tutti delle piccole persone. Uno solo è
grande tra noi ed è il nostro Signore. E noi rendiamo la nostra organizzazione molto
più grande di Dio. Questo è l’onore dell’uomo. Oggi, molti dei miei fratelli hanno
molta popolarità tra i loro fratelli confessionali. Pronunciate solo un nome, amico mio,
ed è come un fuoco dappertutto.
Quando il Signore mi parlò laggiù, accanto al fiume, questo è stato il ‘ferro di
lancia’ di questo risveglio intorno al mondo, è di là che viene ciascuno di questi
grandi evangelisti. Sono ritornati tutti direttamente accanto ai loro fratelli, queste
denominazioni dalle quali erano usciti. Essi vengono qui, tengono una riunione, sono
mischiati alle denominazioni e, ben presto, vi ritornano di nuovo. Ricevono molti
onori, hanno dei grandi nomi alla radio, nei giornali e tutto. Tutti dicono bene di loro.
Ma, tutti gli uomini mi hanno abbandonato perché ho preso una vera Parola e
sono rimasto con questa Parola. Sono rimasto esattamente con ciò che Egli mi ha
detto, ho predicato la Parola, non una filosofia confessionale. “Predica la Parola!” era
il mio mandato. “Rimani con la Parola”. E, fratelli, voi che ascoltate questo sui nastri,
ero un giovanotto quando sono venuto tra voi, guarendo semplicemente i malati,
parlando di visioni e mostrando delle cose. Ma, sono arrivato a dirvi la verità riguardo
la Parola, perché mi avete girato le spalle? Vi rendete conto che questo adempie
esattamente ciò che la Scrittura ha detto? Si, ecco ciò che questo ha fatto. Adesso,
io posso appena entrare da qualche parte.
Delle lettere arrivano in continuazione. L’altro giorno, ne è arrivata una che diceva:
“Fratello Branham, avevo la più grande fiducia in voi, ma vi ho sentito dire che una
certa denominazione alla quale io appartengo era ricaduta. A partire da ora, non ho
affatto più fiducia in voi. C’erano pressappoco venticinque fratelli della mia
denominazione in una delle vostre riunioni. Noi ci siamo semplicemente alzati e
siamo andati via quando avete detto questo”.
Ebbene, tutti gli uomini mi hanno abbandonato, ma c’è una cosa, Egli era con me!
Io non sono stato disubbidiente alla visione celeste che mi è arrivata laggiù, al di
sopra del fiume. Ci sono rimasto fedele. Egli mi è rimasto fedele. Spero che Egli
coronerà il mio ministerio con questo: che Egli mi lasci prendere i vestimenti della
Parola per vestire la Sposa. Spero che mi coronerà e che, in quel giorno, stando là,
potrò dire: “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo”. Ci sono tante
colline da salire, la tensione; alle volte, questo diventa difficile; “Le fatiche del
cammino non sembreranno niente quando noi arriveremo alla fine della strada”.
Andiamo alla ricerca di questa impronta di passo sanguinante. Amici miei, ricordatevi
semplicemente che: “Le sabbie sono state lavate dall’impronta del passo di questo
Straniero sulla spiaggia di Galilea; e questa Voce che domò i flutti agitati non sarà
più sentita in Giudea. Ma, di questo Galileo solitario, il sentiero con tanta gioia, oggi,
seguirò; ed il lavoro della strada non sembrerà niente quando arriverò alla fine del
cammino”.
Questa prima parte della Scrittura che ho letto, Egli me la diede quando io ero un
giovanotto, che stava là, le spalle indietro, il dorso gonfio, un mucchio di capelli neri,
ondulati. E adesso, ho le spalle curve, sono calvo, brizzolato, un anziano di
cinquantatré anni. Ma, più i giorni passano, più Egli diventa dolce. E non ho avuto
vergogna di annunciarvi l’Evangelo completo di Gesù Cristo. E il desiderio del mio
cuore è di incontrare la chiesa, per la quale Egli è morto, vestita della Sua Parola e
della giustizia della Sua Parola. É là che è il mio ministerio oggi. Io non sono alla
fine. Spero di essere solamente “nel rotolo” del Re.
Ho avuto un ministerio difficile (2)
Potreste immaginare un uomo divenuto indifferente al punto da poter quasi ridere
vedendo un cieco incapace di condursi tutto solo, che cammina liberamente verso il
bordo di una rupe scoscesa? Non fare niente per soccorrerlo sarebbe qualcosa di
veramente malvagio. Sarebbe così crudele!
Ai miei fratelli del mondo intero vorrei fare questa confessione. Io dirò in tutta
umiltà che è esattamente ciò che mi apprestavo a fare. Ho predicato per anni e sono
diventato un vegliardo e un veterano in mezzo ai predicatori. Ho avuto numerose
battaglie difficili. Il mio essere interiore è coperto di cicatrici e di tagli. Il mio compito,
quello che il Signore mi ha dato, non è stato quello di abbracciare i bambini, di
sposare le giovani coppie e seppellire i vecchi. Sono dovuto andare al fronte e mi sono dovuto battere a due mani con la grande Spada contro le astuzie del
paganesimo, della demonologia, fino a che non ho visto il nemico vinto. Ho ricevuto
spesso dei tagli profondi.
Poi, sono venuto con il messaggio di questo giorno e ho detto alla chiesa delle
cose e devo ancora dirne. Io l’ho predetto anni fa, quando lo Spirito Santo mi chiamò
a quest’opera. E oggi, nessuno sulla terra potrà dire che qualsiasi cosa che il
Signore mi abbia ordinato di dirvi nel Suo nome, non sia accaduta se non come
doveva succedere.
Egli mi ha dato un primo dono; poi, un secondo e, con tutto ciò che è stato detto o
fatto nel mondo intero, dei milioni sono venuti a Cristo. Decine di migliaia di predicatori sono stati ispirati, ciò che ha dato il via a un risveglio che, oggi, si sta
espandendo su tutta la faccia della terra. Il piccolo gruppo pentecostale ha più
conversioni di tutte le altre chiese insieme. Le statistiche lo dimostrano. Perché?
Perché ricevendo la Verità, passano per un risveglio. Ci sono stati questi tempi
gloriosi in cui i malati sono stati guariti, i demoni cacciati, i morti resuscitati. Noi ne
siamo tutti testimoni, compreso numerosi medici e grandi di questo mondo.
Ci fu l’apparizione del Signore Gesù in mezzo a noi in questo segno che fu scritto
sul muro dall’Angelo del Signore. Gli scienziati lo hanno autentificato. Oggi, è un
fatto conosciuto nel mondo intero. Noi abbiamo visto le cose predette succedere
ogni volta. Le persone che ascoltano adesso e che ascolteranno più tardi sanno che
tutto ciò è provato in ogni cosa come venendo da Gesù Cristo, lo stesso ieri, oggi e
in eterno. Le stesse cose che Egli ha fatto sono state fatte oggi: i malati sono stati
guariti, i pensieri dei cuori sono stati svelati. Durante gli anni, tutto si è adempiuto
perfettamente. Adesso, ho cinquantaquattro anni e ho avuto delle visioni dall’età di
diciotto mesi. Nessuna ha mai mentito. Bisogna certamente che questo venga da
Dio! Ed io mi pongo questa domanda: perché le persone sono cieche al punto da
non discernere queste cose?
I pastori gridano sempre contro di me quando io parlo alle donne riguardo ai loro
capelli tagliati, ai loro vestiti immorali, ai loro pantaloncini, alla loro cattiva condotta;
quando io parlo agli uomini del loro modo di vivere, di fumare, di bere in società, ecc.
Ed essi si dicono cristiani e vengono alla tavola della Cena del Signore poiché
appartengono ad una organizzazione. E pensano che io bestemmio contro Dio! Con
tutto ciò, le donne si comportano meglio? Da un capo all’altro del paese, esse
diventano peggiori.
Anche se vi parlo con calma, io sono un tipo nervoso, forse malato di nervi,
soprattutto quando mi rendo conto fino a che punto non sono stato all’altezza
dall’inizio per fare quest’opera, come altri se ne sono resi conto prima di me. Era
difficile. Pensavo: “Oh Dio, perché non hai chiamato qualcun’altro che avrebbe
potuto fare questo? Sono dispiaciuto, ma ho fallito. Le persone non vogliono
ascoltarmi”. Mia madre è appena entrata nella gloria, più di un anno fa. Suo padre
era cacciatore e se io amo tanto la foresta, penso che questo viene da lui. Pensai:
“Se queste persone che si nominano cristiane non vogliono ascoltare il messaggio
che io predico loro, le lascerò tranquille”.
Laggiù, conosco un amico, un amico che possiede un enorme territorio vicino
l’Alaska. Avevo deciso che dopo essere andato via da qui per l’ovest, avrei preso
mia moglie con me e l’avrei trascinata in qualche modo nel cammino dell’avventura.
Andrei laggiù e diventerei una guida. Lascerei crescere i miei capelli e i miei baffi.
Laggiù, non ci sono che due o tre indiani che vivono nella regione. Io sarei la guida
ed aiuterei il mio amico Bud. E se il Signore volesse che io faccia qualche cosa, io
direi: “Molto bene, Signore”. Mi darebbe una visione e me ne andrei. Le persone mi
hanno detto: “Fratello Branham, il Signore vi ha chiamato per essere Suo profeta”. Io
non mi sono mai considerato da me stesso come un profeta, ma ero quasi arrivato al
punto di pensare: “Forse, io sono un profeta. Se è il caso, andrò a vivere nei deserti
ed io sarò il Suo profeta. E quando Egli non mi utilizza, potrò andare a pesca e fare
delle cose interessanti”. Era sicuramente un’attitudine egoista, perché ero io che
avevo voglia di fare questo.
Visione del fratello Roy Roberson (2)
C’era qui, in questa chiesa, un bravo fratello. Era un soldato che durante la guerra
fu gravemente ferito. Egli era talmente rovinato che fu abbandonato come morto e i
medici pensarono che non valeva la pena di prendersi cura di lui; una delle sue
gambe era lacerata. Ma, Dio manifestò la Sua grazia: Egli lo salvò e lo guarì lo
stesso giorno! É il fratello Roy Roberson. Egli era presente quando questa foto fu
presa a Houston. Questo fu annunciato a sua moglie in una visione. Le fu mostrato
ciò che ella aveva fatto durante la giornata, che aveva una malattia e che sarebbe
stata guarita. Questo fece di suo marito un credente. Io spero che mi perdonerà per
aver detto questo: era un soldato un po' rude e puntiglioso a causa dell’abitudine al
comando. Malgrado tutto, era un credente. Ma, benché veniva regolarmente in
chiesa e vedeva le manifestazioni soprannaturali, egli diceva: “Credo a tutto questo,
ma è per gli altri”.
Una notte, verso il mattino, il Signore lo svegliò. Noi eravamo seduti a tavola, io e
lui, in una situazione che gli ricordava la Cena del Signore nella città di Gerusalemme ed io parlavo. Non poteva comprendere. Mi scrisse una lettera dall’Arizona
ed io gli risposi per telefono. Mi disse che era di mattino e che fu come una visione.
Si era alzato verso le ore quattro del mattino. “Voi eravate seduto là, fratello
Branham, ed io vedevo questa grande Colonna di Fuoco entrare e portarvi via dalla
tavola del Signore; andavate in direzione dell’ovest”. Egli era seduto dal lato est.
Vedeva questa Luce entrare e trascinarmi fuori, dove mi vedeva andare via verso
ovest. Si metteva a gridare a lungo, gli sembrava per dei giorni: “Fratello Bill,
ritorna!”. Io e Roy siamo dei veri fratelli. Viviamo insieme, cacciamo insieme come
dei fratelli. Mi chiamava gridando fino a perdere la voce: “Ritorna! Riconducetelo!”.
Ed ecco che una nuvola si avvicinava e mi piazzava alla testa della tavola; ma, io ero
cambiato. Per il fratello Roy, era un mistero vedermi cambiato e avere un aspetto
differente. Gli ho dato l’interpretazione di questa.
Un mattino, egli fermò Billy di sfuggita, poiché desiderava parlarmi. Ero occupato a
pregare per i sette suggelli. Mi disse che il fratello Roy aveva fatto di nuovo questo
sogno. Si era di nuovo alzato al mattino presto, aveva guardato la sua camera e
aveva visto questa grande Luce o una grande nuvola sulla montagna. Ha detto che
saliva sulla montagna. Arrivato in alto, mi vedeva. Allora, una Voce usciva dalla
nuvola (è ben questo, non è vero, fratello Roy?) e proclamava pressappoco questo:
“Ecco il mio servitore. Io l’ho chiamato per essere un profeta per quest’epoca, per
condurre il popolo come Mosè lo fece in altri tempi. Egli ha ricevuto l’autorità... può
chiamare delle cose all’esistenza”. Noi sappiamo cosa è successo con gli scoiattoli
ed altre cose che sono successe. Penso che voi sappiate quello che è successo da
Hattie Wright. Dio diceva al fratello Roy che io ero stato come Mosè.
Qualche tempo fa, egli mi domandò: “C’è qualcosa di speciale riguardo una nuvola
su una montagna?”. Gli risposi: “Si, se ne parla nella Bibbia. Quando Pietro,
Giacomo e Giovanni erano sulla montagna, ci fu una nuvola che nascose il Signore
Gesù. In seguito, Dio disse: ‘Questo è il mio figlio diletto...”’. Ho predicato su questo
non molto tempo fa. Il mio sermone era intitolato: “AscoltateLo!”.
Uno strano sogno (2)
Ho fatto uno strano sogno, un sogno bizzarro (credo che era in ottobre). Ho
sognato che camminavo fuori nell’oscurità. Non sapevo dove andare, nessuno si
interessava a me. Ero diventato un barbone, un semplice barbone. Avevo freddo e
guardando lontano scorgevo del fuoco. Mi avvicinavo e vedevo che era una
discarica pubblica. C’erano dei fossati ed il fuoco era in questi fossati. Fra i fossati
c’erano delle specie di incrinature nelle quali c’erano dei barboni che dormivano.
Stavano là per non gelare a causa del grande freddo di quella notte. Io avevo freddo
e mi avvicinavo al fuoco per riscaldarmi. Allora, vedevo che dappertutto c’erano dei
barboni. Io non li vedevo, ma avevano ogni specie di posti dove poter dormire. E in
mezzo a loro, io vedevo mio cognato, Fletcher Broy.
Mi ricordo molto bene di Fletcher. É un bravo ragazzo. Ma, che questo sia una
lezione per i ragazzi. Mi ricordo di aver conosciuto, qualche anno fa, un giovanotto di
bell’aspetto, James Fletcher Broy. Ma, incominciò a frequentare delle cattive
compagnie e bevve il suo primo bicchiere (allora aveva diciotto anni). Ha continuato
a bere e oggi è un alcolizzato incallito. Sua moglie lo ha lasciato; quanto ai suoi
bambini... E tuttavia, Dio sa che l’amo.
Recentemente, sono andato a pregare per lui, egli non è più che un barbone. Ci
sono andato poiché ero qui per i sette suggelli. Gli dissi: “Fletch, ho qui qualche
completo che vorrei darti”. Ma, egli mi disse: “Non fare questo, fratello Bill!”. Tuttavia,
sapevo che non aveva abiti. Gli domandai: “Perché non vuoi prendere questi
vestiti?”. Mi rispose: “Sai cosa farò? Li venderò per potermi ubriacare!”. Gli dissi
ancora: “Fletch, voglio darti un po' di soldi”. Ma, mi disse: “No, non fare questo,
fratello Bill, non voglio che tu faccia questo”. É veramente un bravo tipo, ma è
diventato un alcolizzato e adesso è un barbone. E sua moglie ha preso la cattiva
strada. Oh, a questo povero uomo è capitato di tutto!
Per ritornare al mio sogno, Fletcher mi diceva: “Bill, vado a cercarti un posto. Tu
hai dato da mangiare ai miei figli quando avevano fame. Tu sei stato un padre per
loro. Vado a cercarti un posto ben caldo”. Passavamo vicino a dei posti di barboni,
fino a che finalmente arrivavamo in un posto. Nella notte fredda e nera, pensavo: “E
dire che un tempo l’Iddio Onnipotente mi lasciò guidare la Sua chiesa. Un tempo, mi
lasciò predicare il Suo Vangelo e vedere delle anime salvate. Degli uomini e delle
donne venivano dal mondo intero per parlare con me qualche minuto. Ed ecco dove
sono adesso! Sono un barbone e nessuno più mi vuole. E ho freddo. Che debbo fare
?”. E mi svegliai.
Dissi a mia moglie: “Forse, questo significa che Fletch è nel bisogno”. Ci
affrettammo di andare alla sua ricerca. Fu suo fratello che lo trovò. Era dai Weidner,
delle persone che affittano dei cavalli. Doveva dormire in un fienile. Pensai: “Non
possiamo che lasciarlo fare come egli vuole”.
Tu hai dimenticato la tua chiamata (2)
L’altro giorno, sono rientrato dal Canada con il fratello Fred e gli altri. Nel mio
cuore mi ero detto: “Se queste persone non vogliono ascoltare il mio messaggio, ebbene, niente li obbliga!”. Sono all’incirca trent’anni che predico e, negli ultimi diciotto
anni, ho cercato di vivere tanto vicino a Lui quanto possibile e di non dire una parola
prima che Egli non me ne abbia dato l’ordine. Non mi muovo fintanto che Egli non mi
dice niente. Ed è così che fino a questi ultimi mesi, Egli non mi ha mostrato nessun
posto dove andare. Io e Billy eravamo andati nel camion del fratello Fred. Noi
avevamo guidato per la maggior parte della notte e del giorno seguente. Il mattino
dopo, avevamo lasciato Helena nel Montana e ci avvicinavamo alla frontiera.
Io posso restare sveglio fino a verso le ore nove della sera; dopo, bisogna che io
vada a dormire. Billy, ama poter dormire fino a verso le ore dieci del mattino anche
quando la luce del giorno diventa forte. Ecco perché noi possiamo viaggiare bene
insieme. Mi alzai verso le ore quattro e cominciai a guidare. Billy dormiva. Mi misi a
riflettere e pensai: “Sai una cosa? Uno di questi giorni, non appena potrò prendere
mia moglie con me (non le dirò niente di ciò che farò), andremo laggiù. Io le dirò: ‘Mi
piace talmente questo posto. Non andiamo altrove, restiamo qui”’. Questo posto è a
millecento miglia dalla civiltà e da tutto. É in pieno deserto. Pensai: “Non sarà magnifico? Non avrò più bisogno di andare dal barbiere e di vestirmi come si deve.
Diventerò un vero montanaro, quel che ho sempre desiderato. Avrò qualche fucile e
sarò una guida come non se ne vedono spesso. Come mi piacerebbe questo! E
allora, se il Signore mi domanda di scendere dalle mie montagne per andare a dire
qualcosa a qualcuno, io andrò, gli dirò ciò che deve dire, poi ritornerò. Darò una
mano a Bud e avremo là un posto da sogno”.
Ci fermammo verso le ore sette per mangiare in un piccolo ristorante nelle
montagne. Siccome cominciava a farsi tardi, svegliai Billy. Eravamo a corto di
benzina e facemmo il pieno. Mentre eravamo là, un uomo attraversò la via, era
vestito con una salopette, una giacca, con degli stivaletti da cavallo. Aveva un
cappello nero e dei lunghi baffi di un bianco come neve che gli scendevano lungo il
viso. I suoi capelli uscivano da sotto il cappello. Pensai: “Eccone uno che ha l’aria di
un uomo! Non uno di questi gagliardi rammolliti e parassiti che masticano un sigaro
in pantaloncini in un giardino di ristorante o al bordo di una piscina”. Infine, quel tipo
mi sembrò essere un vero uomo, duro e rugoso. Non il genere da frequentare salotti.
Io l’ammiravo.
Entrò nel ristorante ed ordinò qualche crepes. Eravamo in quindici o venti persone.
Improvvisamente, egli ebbe bisogno di starnutire. Sapete come fanno certe persone
(Il fratello Branham fa finta di soffocare uno starnuto). Ma egli lasciò esplodere uno di
questi immensi AT-CHOUM!... Si sarebbe detto un tornado. Nessuno osò fare la
minima osservazione! Dissi a mio figlio: “Billy, ecco un uomo secondo il mio cuore!”.
Egli mi disse: “Non vorresti comunque somigliargli!”. Gli risposi: “Ecco come io sarò
nel futuro”.
Eravamo in delle specie di camerini separati e non potevamo vedere le persone
mentre erano sedute. Ben presto, in un camerino vicino, un uomo si alzò. Non avevo
potuto vederlo prima. Aveva esattamente il mio profilo! Doveva avere circa
settantacinque anni. Era un piccolo buon uomo dall’aria sciupata, infagottato in dei
vecchi vestiti rattoppati. E il suo amico, che si alzò nello stesso momento, era la
copia esatta di Fletcher Broy! I suoi capelli grigi gli pendevano sul viso.
Nel vederlo, Billy mi disse: “Papà, si direbbe te e Fletcher!”. Potete immaginare i
miei sentimenti. Questi due individui avevano l’aria di avere passato la notte intorno
ad un fuoco da campo: erano affumicati e i loro visi erano sporchi. Penso che tra tutti
e due non avevano dovuto spendere più di venti cents per la loro colazione. Si erano
probabilmente accontentati di una tazza di caffè. Il mio cuore balzò dentro di me.
Continuai ad osservarli. Billy mi domandò: “Cosa hai?”. Gli risposi: “Niente”.
Osservai la scena. Essi si alzarono e se ne andarono. Billy mi domandò ancora una
volta: “Che cosa succede?”. Gli dissi: “Proprio niente”. Ritornammo all’auto. Mi disse:
“Ti darebbe fastidio guidare? Ho ancora sonno”. Gli risposi: “No”. Si rimise a dormire
ed io mi misi a guidare rapidamente. Rientravamo a casa, nell’Arizona, ma adesso,
noi eravamo nell’Utah.
Quando arrivammo ai piedi delle montagne, a una ventina di miglia dalla città,
Qualcuno si mise a parlarmi (come la Voce che mi parlò a proposito degli scoiattoli e
di altre cose). Sentii una Voce parlarmi così come adesso voi potete ascoltare la mia
voce. Essa mi disse: “Ti ho mai detto qualcosa che non fosse la verità? Esegui i tuoi
piani e tu sarai così!”. Io dissi: “Ma, Signore, non voglio essere così!”. Egli mi rispose:
“Anche tua moglie se ne andrà. Ella non vorrà vivere nelle montagne così. E tu finirai
per diventare un barbone, esattamente come lo hai visto nel sogno”. Dissi: “Non è
ciò che io voglio, volevo qualcosa di differente. Ho creduto di comprendere che Tu
mi hai chiamato come profeta ed io vorrei vivere nei deserti come i profeti”. Non
erano che delle scuse per poter andare a caccia. Non cercavo che il mio proprio
interesse.
Allora, Dio mi disse: “Questo era valido per i profeti del Vecchio Testamento. Tu
sei stato chiamato ad una funzione molto più alta. D’altra parte, tu hai più doni di
loro. Tu sei stato chiamato a pregare per i malati e a predicare l’Evangelo. Nel tuo
ministerio apostolico, tu conosci delle cose più gloriose e hai molti grandi doni.
Perché aspetti che Io ti spinga ogni volta che tu devi avanzare? Dov’è la tua
ricompensa? Ti ricordi quello che ti ho detto ieri? Ti ricordi ciò che il fratello
Roberson ti ha mostrato nella visione? Che tu avevi fatto come a Mosè. Tu hai
dimenticato di sentire i sentimenti del tuo popolo. Tu hai dimenticato la chiamata per
la quale Io ti ho chiamato”.
Ho lasciato gli ammalati nei loro letti di malattia. Ho domandato al Signore di dirmi
dove andare e dove non andare. É falso! Io mi sono fatto un complesso perché le
persone non hanno ascoltato il mio messaggio. A Dio non piace! Io non ho mai
cercato di confrontare la mia vita a quella di Mosè, ma è esattamente quel che fece
Mosè. Il popolo non voleva ascoltarlo quando egli venne per portare loro la libertà, li
abbandonò e si rifugiò nel deserto. Ma, Dio lo fece ritornare. Aveva dimenticato da
molto tempo le sofferenze del popolo. Io dissi: “Signore, è vero! Io non ho che
un’istruzione primaria, ma delle folle sono venute da ogni parte per ascoltare il
semplice Vangelo”. E c’è più di questo. Oggi, è più glorioso che sotto il vecchio patto,
poiché Egli è salito in alto e ha fatto dei doni agli uomini. Poi, la Voce mi lasciò.
Chiamai: “Billy!”. Egli dormiva profondamente. Chiamai ancora: “Billy! Eri tu?”. E
neanche si svegliò. Rallentai un po' e pensai: “Signore Iddio, che cosa significa?”.
Chiamai ancora: “Billy, Billy!”. Mi rispose: “Che cosa c’è?”. Gli domandai: “Tu mi hai
parlato?”. “No, perché?”. Gli dissi: “Vorrei dirti qualcosa. Ti ricordi il sogno che feci
non molto tempo fa? Quando saremo rientrati a Tucson, domanda a mamma, io le
ho raccontato questo sogno. Billy, c’è qualcosa che sta succedendo. É in corso proprio adesso. Qualcuno mi parlava e credevo che fossi tu”. Mi guardò con sorpresa,
attese qualche istante, poi mentre continuavamo a viaggiare, si riaddormentò.
Pur guidando, riflettevo a tutto questo. Cosa poteva ben significare?
All’improvviso, la Voce si rimise a parlare. Essa mi disse: “Riprenditi! All’inizio, non ti
avevo detto di fare l’opera di un evangelista? Quando ti chiamai in riva al fiume, non
ti avevo detto: come Giovanni Battista è stato mandato per preparare la prima
venuta...; Giovanni non era più che un profeta? Gesù non ha detto: Che cosa siete
andati a vedere? Un profeta? Si, e più che un profeta!”.
Allora, tutto cominciò a ritornarmi in mente, cominciai a pormi delle domande. Mi
ricordò di nuovo il popolo di Dio. Come Mosè poteva raggiungere il popolo nel
deserto? Come posso contattare il popolo nel deserto? Esattamente nella stessa
maniera! Mi riportò a 2° Timoteo 4. Vi ricordate la consacrazione di questa sala
trent’anni fa, voi anziani, quand’Egli mi mostrò questi alberi e li avevo piantati dai due
lati? Vi ricordate di questa visione? (Vedere capitolo secondo).
Sono già molti anni da questo ed io non ho ancora mai mischiato gli unitariani e i
trinitariani. Stavo tra loro e avevo piantato questi due alberi, ma essi erano i soli a
portare del frutto. Tutti gli altri alberi erano cresciuti fino a una decina di metri e si
erano fermati là. Ma, questi due altri salivano diritto fino al cielo. Io li avevo staccati
dallo stesso ramo e li avevo piantati, uno da una parte e l’altro dall’altra. Vi ricordate?
La visione è descritta negli opuscoli, nella mia biografia e dappertutto. Si erano alzati
rapidamente diritti fino al cielo. Dio mi aveva detto: “Stendi le tue mani per raccogliere i frutti”. Più tardi, quando andavo laggiù, trovavo lo stesso frutto alla Croce.
Allora, Egli mi diceva: “Fai l’opera di un evangelista. Dai tutte le prove del tuo
ministerio. Il tempo verrà in cui non sopporteranno più la sana dottrina. Ma, non
abbandonarli; persevera!”. Tutto ciò mi ritornò in mente.
Un segno perpetuo (2)
Quando cominciammo a scendere dalle montagne, la Voce mi disse: “Ti darò un
segno che durerà in perpetuo”. Domandai: “Qual’è questo segno duraturo,
Signore?”. Attesi un momento, ma non successe niente. Ripetei la mia domanda:
“Qual’è questo segno duraturo, Signore?”. Attesi ancora qualche minuto. Gettai un
colpo d’occhio verso Billy, dormiva. La Voce mi parlò nuovamente: “Ti darò un segno
che durerà sempre. Guarda verso l’ovest da dove tu ti trovi”. Rallentai. Avevo voglia
di gridare e di piangere. Guardai e vidi semplicemente una montagna con le cime innevate. Mi dissi: “Non vedo alcun segno duraturo in tutto questo”. Ma, la Voce
riprese: “Il tuo nome è iscritto in tutto questo”. Mi domandai: “Come in questo?”.
E cominciai a sentirmi debole. Rallentai per fermarmi. Billy si svegliò e disse:
“Cosa succede?”. Gli mostrai le mie mani: erano coperte di sudore. Gli risposi: “Billy,
succede qualcosa. Adesso, so che io ho agito male. Sono venuto meno al mio
dovere verso Dio”. Sentii come un coro, come una voce celebre cantare: “Impuro!
Impuro! I cattivi spiriti si erano impossessati di lui (voi conoscete questo cantico), ma
Gesù è venuto ed ha liberato il prigioniero”.
Potevo vedere dappertutto delle file di malati. Dovetti fermarmi. Billy non sapeva
che cosa succedeva; guardai la montagna e vidi sette colline. Mi sarebbe piaciuto
vedere qualcosa! C’erano sette picchi su questa montagna, una montagna lunga
molte miglia. Era l’ultima montagna prima di passare la frontiera. Dopo, non ce ne
erano più. Questa catena si stendeva dall’est all’ovest. C’erano prima due piccoli
picchi, poi un grande picco, in seguito un piccolo picco, poi una montagna lunga,
allungata e coperta di neve alla cima.
Dissi: “Signore, non capisco che cosa significa”. Mi disse: “Quanti picchi ci sono?”.
Risposi: “Sette”. Quante lettere ci sono nel tuo nome?”. W i l l i a m M a r r i o n B r
a n h a m. C’erano tre picchi di grosse dimensioni, Dio mi disse: “Questi tre picchi
sono il primo, il secondo e il terzo ‘pull’. Il primo di tutti i picchi è la prima parte del
tuo ministerio: è una piccola collina. Dopo c’è il primo ‘pull’ che è discretamente alto”
(sapete, è il segno nella mano). Poi, c’è un piccolo intervallo: è il periodo durante il
quale mi sono ritirato dal ministerio perché ero troppo stanco. In seguito, c’è il
discernimento: è il secondo “pull”. In seguito, ci sono alcuni anni di piccoli picchi,
come se il mio ministerio non fosse ancora nella sua pienezza. Infine, c’era il grande
picco del terzo “pull”.
Tre è il numero del compimento. Capite? Il terzo! Il picco seguente era il quinto, il
numero della grazia. Dopo c’era il settimo, il numero della perfezione, l’ultimo. “Tu
lavorerai per sei giorni, il settimo è il giorno del sabato, la fine della settimana, la fine
dei tempi”. Mi fermai e mostrai questa catena a Billy.
Il Signore mi disse: “Imprimiti bene questo in mente. Se mai un dubbio si
introducesse nel tuo cuore, ricordati di questo posto e ritornaci”. All’improvviso, Billy
mi colpì sulla spalla e mi disse: “Papà, guarda verso l’est!”. Perché era così, io non
ne so niente, ma sul lato sinistro della strada c’era una discarica pubblica in fiamme.
A miglia e miglia da ogni città, c’era questo vecchio mucchio di immondizia sul lato
sinistro della strada!
Io ritorno nei campi di missione. Amen. Giovane o vecchio, se devo vivere o
morire, obbedirò a Dio fino a quando la morte mi libera. Se ho mancato verso Dio,
non è stato volontariamente. Per quel che riguarda questi giovani che io trattavo da
“Ricky” e “Rickette”, il Signore mi ha dato da intendere che non dovrei fare questo,
perché malgrado tutto, molti sono Suoi figlioli. Non possono farci niente se agiscono
così. In alcune di queste vecchie chiese fredde e formaliste dove vanno, c’è uno
spirito su di loro che li mantiene in prigione, esattamente come Israele.
Bisognò che Mosè venisse per liberarli dalla schiavitù. Gli uomini che amano Gesù
Cristo vorrebbero ben servirlo, se solamente sapessero come. Ma, sono legati dallo
spirito denominazionale che dice loro: “Non fare questo! Non fare quello!”. Bisogna
che la chiamata di Dio squilli: “Che colui che vuole camminare verso la terra
promessa si metta in cammino!”. Mosè perse il sentimento dei bisogni del suo
popolo perché non voleva ascoltarlo.
Ma, io penso all’improvviso che è di questo cambiamento che mi parlava il fratello
Roy. Bisogna che qualcosa cambi nel mio cuore perché se io continuo a sentire ciò
che io mi sento adesso... Penso sempre che essi dovrebbero aver udito il mio
messaggio. Nel mio cuore, non ho i sentimenti che dovrei avere per le persone. Fin
là, è inutile che io vada, perché non sarei che un ipocrita. Durante tutti questi anni,
ho cercato di servire Dio con cuore puro ed io non voglio comportarmi come un
ipocrita. Bisogna che io senta che non è una banda di “Ricky” e di “Rickette”, ma che
sono dei figli di Dio nella schiavitù e che devo andare verso di loro. Fino a quando
non avrò questi sentimenti, non ho niente altro da fare che gironzolare qui e là. Forse
predicherò a qualche assemblea, ma aspetterò (2).
Io accuso questa generazione
É il sette luglio 1963 che il fratello Branham doveva tenere una predicazione
probabilmente unica nel suo genere. Prese come testo quattro parole trovate in Luca
23:33: “Essi lo crocifissero là”, poi portò la sua accusa di cui eccone un compendio
(3).
Considererò questa sala come una specie di tribunale. Dopo tutto la chiesa e il
Suo pulpito sono ben un tribunale! La Bibbia dice che il giudizio deve cominciare
dalla casa di Dio. Dunque, immaginate qui il trono, là la giuria, poi i testimoni, ecc.
Ma, oggi, ho per testimone la Parola di Dio, la mia accusa è contro le chiese attuali.
In tutto questo, io non implico il peccatore individualmente, ma accuso la chiesa in
quanto comunità. Ciò sarà registrato su nastro e cercherò di andare tanto veloce
quanto mi è possibile.
Io accuso questa generazione di aver crocifisso Gesù Cristo una seconda volta!
Per portare una tale accusa all’epoca in cui noi viviamo, bisogna anche portare delle
prove. Per sostenere l’accusa, ci vuole una deposizione che stabilisce il delitto
criminale. Per accusarli, devo fornire delle prove che possono essere sostenute per
tutta la durata della procedura e portate davanti al Giudice, il Giudice Supremo. Per
sostenere quest’accusa, io prenderò il posto del procuratore. Con la Parola di Dio
che è il mio testimone, io accuso questa generazione della crocifissione.
Devo dimostrare e dimostrerò che lo spirito delle persone il quale ha portato alla
prima crocifissione è lo stesso che agisce oggi. Devo dimostrare che le persone di
oggi agiscono spiritualmente, verso Gesù Cristo, nella stessa maniera di quando
crocefissero fisicamente Lui, Gesù Cristo, il Figlio di Dio.
Qualche anno fa, cinquant’anni per esempio, non si sarebbe potuto fare questo
processo. Ma, oggi, l’ora è suonata; dieci anni fa, sarebbe stato troppo presto; ma,
oggi, è possibile, perché i tempi sono compiuti, siamo al tempo della fine. Il tempo
del pentimento per una nazione è finito; io non credo che questa nazione possa
ancora pentirsi. Credo che noi abbiamo appena passato la frontiera tra la grazia e il
giudizio; in ogni caso, la bilancia oscilla per passare dall’uno all’altro.
“Fratello
Branham, prima di mettere mano alla vostra procedura, come proverete
questo?”. A questo io rispondo semplicemente: è perché noi siamo colpevoli degli
stessi peccati a causa dei quali Dio distrusse il mondo antidiluviano. Noi siamo
colpevoli degli stessi peccati che hanno portato alla distruzione di Sodoma e
Gomorra. E abbiamo tutti davanti a noi gli stessi segni, conosciuti dal mondo intero,
che hanno portato la grazia di Dio a queste generazioni e che, rigettati, hanno
portato il giudizio.
Così, dunque, se questa generazione ha rigettato la stessa grazia che hanno
rigettato gli altri, allora Dio sarebbe ingiusto se la lasciasse andare senza giudizio.
Come un giorno lo diceva uno dei miei amici, Jack Moore: “Se questa nazione
dovesse uscirsene senza punizione di Dio, allora Dio dovrebbe rialzare dalle loro
rovine Sodoma e Gomorra e domandare loro perdono per averle distrutte”. Noi
sappiamo che, spiritualmente, fanno la stessa cosa oggi; lo fanno per gli stessi
motivi e nella stessa maniera in cui allora crocefissero fisicamente il Signore. Lo fanno per gelosia, perché sono ciechi spiritualmente, perché non vogliono né vedere, né
udire.
Adesso, ritorniamo al testo che volevamo commentare, queste quattro parole:
“...essi Lo crocefissero là...”. Spieghiamo il “essi”: il popolo più religioso del mondo,
al momento di una festa religiosa, la Pasqua. “Là”: il luogo più religioso, la città più
religiosa, le persone più religiose del mondo si erano unite da ogni parte. Essi Lo
crocefissero, che è la morte più ignominiosa, lasciandoLo nudo. “Lo”: la Persona più
preziosa. “Crocefissero”: la morte più ignominiosa.
Il mondo intero mise le mani addosso a quest’Uomo, dichiarandoLo colpevole
mentre era innocente. Morì sotto la legge del nemico e non per quella dei Suoi amici;
non per le Sue leggi, ma crocefisso per la crocifissione del nemico, Lui, il Principe
della Vita, l’Essere più prezioso che si sia mai avuto e che mai ci sarà: Gesù Cristo,
Lui, l’Essere più nobile!
Dunque, che abbiamo davanti a noi? Noi abbiamo la prima crocifissione, nel posto
più santo e davanti al popolo più religioso, la morte più vergognosa della Persona più
preziosa. Oh, quale contraddizione! Quale abominazione! “Essi”: i giudei, gli
adoratori. Pensate dunque: sono gli adoratori stessi che metteranno a morte Quello
stesso che pretendono di adorare! Potete immaginare una cosa simile? Che degli
uomini intelligenti abbiano potuto fare questo; dei preti, dei dottori, gente istruita di
padre in figlio e che doveva discendere da una certa stirpe, da una certa tribù, per
essere ammesso a questo titolo o accedere al sacerdozio. Gesù diceva di loro: “Di
dentro, voi siete ripieni di ossa di morti”.
Se su questo punto c’è qualcuno contro il quale potrei portare un’accusa sono
quelli che, benché sappiano che questa Parola è la Verità, fanno dei compromessi al
solo fine di farsi valere in seno ad una organizzazione. Notate bene. “Essi” erano gli
adoratori, quelli che ricercavano la promessa e che, per degli anni e per secoli, non
facevano altro che tenere dei seminari, ma dissecarono (togliere la parte essenziale
- n.d.t.) e adattarono tanto e così bene questa Parola, secondo l’insegnamento di
questi seminari, che finirono per passare accanto alla Sua verità essenziale. “Essi”: i
preti, i predicatori di quel tempo. “Là”: al loro quartier generale, mettevano a morte
Dio stesso, l’Agnello stesso! Mettevano a morte Colui che pretendevano di adorare!
E, oggi, io accuso questa schiera di predicatori consacrati! Io li accuso di
crocifiggere con i loro credi e la loro denominazione l’Iddio stesso che pretendono di
amare e servire. Accuso questi predicatori nel nome del Signore Gesù, a causa delle
loro dottrine che pretendono che il tempo dei miracoli è finito e che il battesimo per
immersione nel nome del Signore Gesù Cristo non è giusto, né sufficiente. A causa
di ognuna delle parole alle quali hanno sostituito dei credi, io li dichiaro COLPEVOLI;
il Sangue di Gesù Cristo è sulle loro mani ed io li accuso di crocefiggere il Signore
Gesù per la seconda volta.
Continuano a crocefiggere Cristo, privando il popolo di quello che essi dovrebbero
portargli e sostituendolo con dei credi di chiesa con i quali essi acquistano popolarità. E queste persone allontanano quelli che vorrebbero avvicinarsi a Dio. Se
qualcosa di insolito si produce in seno all’assemblea, essi la condannano dall’alto del
pulpito dicendo: “É del fanatismo. Restate fuori da tutto questo!”. Facendo questo,
essi crocifiggono Gesù Cristo in quest’anno 1963 e sono tanto colpevoli quanto quelli
che Lo crocifissero la prima volta. É una terribile constatazione, ma è la verità.
Una volta, ho letto un libro intitolato “Un principe della casa di Davide”. Era scritto
dal dottor Ingraham. É un libro meraviglioso, un dramma. Si suppone che è una
storia in parte vera; è stata tratta da alcuni vecchi manoscritti presi da una donna
chiamata Adena. Ella veniva dall’Egitto, dal Cairo, suppongo; ed ella andava in Palestina per terminarci i suoi studi. Ella vi era al tempo di Cristo. Da laggiù, ella scriveva
a suo padre che dimorava in Egitto. Vi raccomando questo libro; leggetelo, è
veramente buono. “Un principe della casa di Davide”. É dello stesso autore de “La
Colonna di Fuoco” da cui il cineasta Cecil de Mille ha tratto il film “I dieci comandamenti”.
Dunque, noi leggiamo in questo libro che quest’Adena scriveva a suo padre. Ella
diceva che, il giorno della crocifissione, Maria Maddalena, quella a cui furono cacciati
sette demoni, si lanciò davanti alla folla gridando: “Cosa ha Egli fatto? Che ha Egli,
dunque, fatto? Nient’altro che di guarire gli ammalati e cercare di liberare quelli che
erano in prigione. Cos’altro ha Egli fatto se non del bene? Che me lo si dica!”. Allora,
un uomo l’afferrò brutalmente e la cacciò fuori dal cortile gridando: “Credete a questa
pazza, piuttosto che ai vostri preti?”.
Vedete? Ecco dove noi siamo. Che cosa aveva fatto? Nessun male. Perché Lo
hanno crocefisso? Perché? Perché non avevano riconosciuto chi Egli era. E, oggi, è
la stessa cosa. I predicatori, le persone di oggi, i nostri insegnanti moderni hanno
indottrinato il mondo affinché creda che è della magia, delle opere del diavolo, della
telepatia, dell’illusionismo o del ciarlatanesimo, a tal punto che le persone non
possono più riconoscere che è la conferma della Parola di Dio per questo giorno. É il
segno che noi siamo negli ultimi giorni.
L’hanno crocefisso perché non sapevano chi Egli era. Non sapevano che Colui
che doveva venire per giustificare e adempiere la Parola di Dio era là, davanti a loro.
In quel giorno, la legge e i profeti trovarono la loro giustificazione. Tuttavia è questa
stessa legge, che essi osservavano così scrupolosamente e così alla lettera, che
doveva precisamente indicare loro il tempo nel quale il Messia sarebbe venuto e che
sarebbe stato Colui che doveva venire. Avevano una parte delle Scritture, ma rigettavano l’altra.
Oggi, fanno la stessa cosa. Hanno una chiesa e credono in Gesù Cristo e lo
dicono, ma non riconoscono l’ora nella quale noi viviamo! Questo vecchio proverbio
ci ritorna in mente: “L’uomo loda Dio per quello che ha fatto, si rallegra al pensiero di
ciò che farà, ma ignora ciò che sta facendo ed è per questo che egli è condannato”.
Vedete? Pensano che Dio è meraviglioso! Quanto è grande! Cosa non farà! Il Suo
ritorno è imminente! Un giorno o l’altro, ci sarà un rapimento e noi andremo a casa!
E nonostante ciò, si rigettano i segni e i miracoli nel momento stesso in cui le
Scritture ci dicono che devono compiersi. E si manca tutto! Gesù disse: “Un cieco
può condurre un altro cieco? Non cadranno tutti e due in una fossa?”. Dunque,
preghiamo che Dio ci apra gli occhi in questi ultimi giorni. Oggi, fanno la stessa cosa.
Rinnegano e crocefiggono lo stesso Dio perché non Lo riconoscono. Rifiutando di
riconoscere le cose che si fanno oggi, non crocefiggono realmente il Cristo di nuovo,
ma bestemmiano contro lo Spirito Santo.
Quando voi bestemmiate contro lo Spirito di Dio, la Parola di Dio che è stata
confermata dallo Spirito (La Parola dice e lo Spirito conferma), dichiarandoLa cosa
impura, voi avete superato il limite tra la grazia e il giudizio e, allora, non c’è più
perdono possibile. É la ragione per la quale io accuso questa generazione di essere
colpevole di crocefiggere, di bestemmiare il Figlio di Dio manifestato! É la Sua
promessa a tutti i profeti e Cristo stesso sarà manifestato negli ultimi giorni come lo
fu ai giorni di Noè e ai giorni di Sodoma. É una bestemmia: crocefiggono di nuovo il
Figlio di Dio per il popolo. Egli è la Parola confermata.
Nessuna parola pronunciata contro la Parola confermata sarà mai perdonata.
Allora, che cosa farete? Da quale parte sarete? Sono condannati e non attendono
altro che il giorno in cui la collera di Dio si riverserà su di loro e li annienterà. Alla
Parola di Dio confermata, questa generazione preferisce gli insegnamenti, le dottrine
e i dogmi delle denominazioni umane. Oh, come vorrei avere più tempo per parlare
di questo! “Questa generazione!”. Essa rigetta con disprezzo la rivelazione di Dio;
ma, noi camminiamo sulle tracce degli apostoli.
É vero. I giornali testimoniano che Lo hanno visto. Le immagini, i giornali, queste
prove, la resurrezione dei morti, i rapporti dei medici riguardo gli ammalati; non
possono negare che è Lui. E le predizioni? Tutte si sono realizzate attraverso tutti
questi anni e questo fin nei minimi dettagli, in modo che essi non potevano negare
che questo veniva da Dio. Ma, non possono accettarlo.
E questa schiera di predicatori di Chicago di cui trecento e più tra di loro volevano
farsi battezzare nel nome del Signore Gesù Cristo! Dove sono? Il prezzo era troppo
alto! Non possono decidersi. Perché? La Bibbia dice che quando fanno questo...
Che fanno? La Bibbia dice che essi stessi hanno scelto tra la grazia e il giudizio.
“Poiché è impossibile che quelli che sono stati una volta illuminati (sono stati portati
ad ascoltare la Parola) hanno avuto la conoscenza della Verità e hanno gustato la
buona Parola di Dio... Non potranno più ritornare e dire: ‘Ecco, adesso, voglio
accettare”’. Voi tutti, presbiteriani, metodisti, battisti, luterani, uomini d’affari del pieno
Vangelo e tutti gli altri che, dopo aver voluto entrare, ricusano e rigettano il
messaggio. La vostra chiesa... Se ce ne sono qui, possono benissimo ancora
riceverLo, ma per la chiesa, no! Bisogna che voi usciate dalla chiesa. Quale
individuo, voi potete riceverLo ancora.
Perché queste donne vanno nella strada così poco vestite? Non condannate
l’uomo! Esse sono protette da una legge degna di Sodoma. Ed io dico che esse non
hanno il diritto di uscire in questo stato. E questi predicatori, al posto del loro vestito
da pastore, è una gonnella che dovrebbero mettere per salire sul pulpito! Sono là,
che permettono tutto senza reagire, avendo vergogna di alzarsi contro tali usanze
per timore che le loro denominazioni li mettano alla porta. Così, essi crocifiggono la
Parola di Dio nei confronti dell’assemblea, questa Parola che dice che è
un'abominazione per una donna portare abiti da uomo. Io condanno questo. Io li
accuso di crocifiggere la Parola di Dio nei confronti del popolo. Queste donne dai
capelli tagliati alla maschietto, che portano i pantaloncini in pubblico e che si
presentano così nel coro! Le grandi chiese e le denominazioni sono il Suo nuovo
calvario, io lo ripeto. Questi spogliarelli moderni sono nelle loro corali. Perfettamente!
Il grande sacerdote di ogni denominazione esclama nella stessa maniera del
grande sacerdote di allora: “Adesso, scendi e mostraci un miracolo!”. É quello che
dissero al momento della Sua crocifissione ed è quello che dicono ancora oggi. Io li
sento dirmi: “Ebbene, adesso, voi resuscitate i morti, non è vero? Allora, perché non
andate laggiù, in quel cimitero dove voi avete una sposa e una bambina?”. Essi Gli
dissero: “Abbiamo sentito dire che Tu resuscitavi i morti. Noi abbiamo laggiù un
cimitero che ne è pieno. Vieni, andiamoci, resuscitali!...”. Oh, ignoranza che genera
l’ignoranza! É questo, le grandi chiese, le grandi corali, i grandi preti di oggi: “Scendi
e mostraci un miracolo che la nostra denominazione non può produrre”.
Non molto tempo fa, dopo una piccola trasmissione che ebbi alla radio, a
Jonesboro (Arkansas), dove parlai di una donna che era stata guarita, un uomo mi
fece alcune osservazioni. Era membro di una certa denominazione e mi disse: “Io
sfido chiunque a fare o a mostrarmi un miracolo!”. Allora, feci venire una donna che
per quasi venti anni era stata immobilizzata su una sedia a rotelle (Ella era stata
guarita da un’artrite). Io li portai con me e dissi: “Ebbene, mi piacerebbe avere questi
mille dollari”. Disse: “Si...Si...euh...Ma non li ho con me, si trovano a Waco, Texas,
dove è il nostro quartier generale”. Gli dissi: “Ebbene, andremo a cercarli laggiù.
Prendete le vostre disposizioni affinché domani possiamo andarci”.
Aggiunsi: “Qui, c’è un medico che certifica che queste persone avevano
veramente il cancro (si può constatarlo sulle radiografie). E questa donna... Tutto il
vicinato sa che ella è stata immobilizzata per vent’anni su una sedia a rotelle e che
adesso cammina di nuovo. Un dottore dopo l’altro l’hanno curata per tutto questo
tempo; oggi, ella è vivente... Avete detto che mi avreste dato mille dollari; desidero
darli ad un’opera missionaria, allora mi piacerebbe averli”. Disse: “Ma, sono laggiù a
Waco, nel Texas”. Dissi: “Domani, andremo laggiù”. Rispose: “Aspettate un minuto,
vorrei dire ancora qualcosa. Prenderò una ragazzina con me. Con un rasoio, voi mi
lascerete tagliarle il braccio ed, in seguito, voi la guarirete davanti ai fratelli; allora, vi
daranno i soldi”. Gli dissi: “Tu sei un demone”.
I nostri pastori di oggi dovrebbero sapere queste cose. Avrebbero dovuto
riconoscere Gesù nel Suo tempo. Essi avrebbero dovuto sapere, come oggi ancora
essi dovrebbero sapere. Ma, non sanno! I dottori giudei avrebbero dovuto
riconoscerLo nel Suo giorno e i dottori di oggi avrebbero dovuto riconoscere la
Parola chiaramente confermata da Dio. Era la Parola ed Egli provò che era la
Parola. Egli ha manifestato che era la Parola per questo giorno. E oggi, Dio ha
provato che Egli è la Parola di questo giorno, la Luce di oggi. Avrebbero dovuto
saperlo allora e dovrebbero saperlo adesso. Lo crocefissero allora e lo crocifiggono
adesso. É questo ciò di cui io li accuso. Per me è chiaro come una luce che mi
attraversa senza sosta. Io li accuso, poiché Dio farà pagare questo.
Un calvario non è sufficiente per il mio Signore? Perché fate questo, voi che siete
presupposti ad amarLo, voi che sapete che questa è la Sua Parola, voi che potete
leggere al capitolo 22 dell’Apocalisse che dice: “Chiunque ci aggiunge qualcosa... o
ne toglie qualcosa...”. Perché lo fate? Un solo calvario non Gli è bastato? Io prendo
la Sua difesa. Io sono il Suo avvocato. E vi accuso tramite la Parola di Dio. Cambiate
le vostre vie altrimenti andrete all’inferno, le vostre denominazioni crolleranno! Io vi
accuso in presenza del Giudice. Voi e le vostre forme esteriori di pietà e la vostra
ipocrisia. Come chiamare questo? Un calvario non è sufficiente?
Pietro non vi accusa quando dice: “Quale dei vostri padri non ha fatto questo?”. E
Stefano non ha detto: “Con le vostre mani criminali, voi avete crocefisso il Principe
della Vita”. Gesù stesso non ha detto: “Quali tra i vostri profeti, i vostri padri non
hanno messo a morte? Ma, più tardi, voi ornate i loro sepolcri”. É così che il giusto è
sempre stato trattato in tutte le epoche.
Così, dunque, io accuso questa schiera di pagani colti di oggi che vanno in chiesa,
ma che rigettano Cristo. Voi, con le vostre forme esteriori di pietà, crocifiggete il mio
Cristo una seconda volta quando dite al popolo che queste parole erano valide per
un’altra epoca, ma non più per la nostra. Io vi accuso. Voi siete colpevoli dello stesso
crimine di coloro i quali L’hanno crocefisso. PENTITEVI E RITORNATE A DIO O
PERIRETE!
Un consiglio ecumenico o un profeta (4)
L’altro giorno, parlavo con un brav’uomo che lavora nell’amministrazione. Mi disse:
“Billy, vorrei farvi una domanda. Non siete un irlandese?”. Gli risposi: “Perfettamente!
Sono un po' imbarazzato di esserlo, ma è proprio ciò che sono”. Allora, egli mi disse:
“Voi sapete che in realtà voi dovreste essere cattolico”. Gli replicai: “Ebbene, io sono
un vero cattolico originale. Sapete, la prima chiesa era la chiesa cattolica, ma
guardate ciò che è diventata oggi. Vedete la chiesa pentecostale. Essa era ritornata
all’inizio e faceva le stesse cose della chiesa cattolica all’inizio, ma si è organizzata
e, oggi, dopo cinquant’anni di organizzazione, la chiesa pentecostale arriva quasi
allo stesso punto dei duemila anni di cattolicesimo”.
Quest’uomo mi domandò: “Non pensate che un gruppo di uomini dallo spirito
ecumenico che si riunisce per discutere qualcosa e tutto il gruppo è d’accordo, ha
più possibilità di aver ragione di un povero piccolo ignorante come voi? Sono venuto
a sentirvi predicare ma non sono d'accordo con voi”. Gli dissi: “La sola maniera di
provarmi che il vostro disaccordo è logico è di provarlo tramite la Bibbia”. Ritorse: “La
Bibbia non ha niente a che vedere con questo”. “Forse per voi - gli risposi - ma, per
me è la Parola di Dio ed Essa ha tutto a che vederci”.
Aggiunse: “Non è affar vostro dire qualsiasi cosa contro la nostra chiesa. Non
sapete che al concilio ecumenico di Nicea, dove è stata fondata la chiesa cattolica
romana, c’erano migliaia di uomini ripieni di Spirito? Non pensate che il loro spirito
era più atto a conoscere la volontà di Dio che la vostra, dopo che Dio ha confermato
dopo duemila anni che è questa chiesa che ha ragione?”. Risposi: “Dio non lo ha mai
provato! Se questa chiesa è da Dio, che faccia le opere che compì la prima chiesa.
La Bibbia stessa ci afferma che non un tratto di lettera della legge sarebbe passato
prima che tutto fosse compiuto; che chiunque ci avrebbe aggiunto una sola parola
alla Parola sarebbe stato tolto. Che egli sia un membro del concilio ecumenico o
altro”. Mi disse: “Billy, voi farneticate!”.
Aggiunsi: “Anticamente, quando Israele era un grande popolo, si separarono come
lo hanno fatto i cattolici e i protestanti più tardi. Israele voleva restare Israele. Ma, più
tardi, ci fu in Giudea un uomo giusto, Iosafat, che cercava di osservare la legge di
Dio. In Israele, per contro, c’era Acab che aveva sposato per politica la figlia del re
dei sidonei, Iezabel, poiché voleva fare patto con questo popolo. Lo introdusse nel
popolo di Dio; è esattamente ciò che noi facciamo oggi. Più tardi, egli volle riunire i
due popoli come oggi noi vogliamo riunire le due chiese. E Acab, l’uomo
dell’organizzazione, disse a Iosafat: “Vedrai, sarà molto buono. Siamo un popolo, noi
siamo tutti cristiani. Siamo tutti dei credenti. Mettiamoci insieme”.
Ma, quando la situazione divenne critica, Iosafat disse: “Non pensi che dovremmo
pregare per questo? Dovremmo consultare il Signore”. Acab rispose: “Si”. Iosafat
disse: “Ti dirò quel che bisogna fare: cerchiamo un profeta del Signore”. Ma, vedete,
Acab, aveva un sistema che pensava essere del Signore. Egli disse a Iosafat: “Ho
quattrocento profeti ben istruiti ed addestrati; sono tutti dei profeti ebrei” (come i
gruppi dei ministeri attuali). Li fecero venire e domandarono loro quale sarebbe stato
l’esito della battaglia. Allora, questi profeti si riunirono esattamente come lo fa il
concilio ecumenico di oggi e dissero: “Andateci, il Signore è con voi, poiché il paese
ci appartiene di diritto. Cacciate i siriani poiché il paese ci appartiene! Ciò aveva
l’aria proprio ragionevole.
Ma, nel cuore di Iosafat, ciò non suonava affatto giusto. Disse ad Acab: “So che tu
hai quattrocento profeti ben istruiti e che sono tutti d’accordo (Si erano fatti anche
delle corna di ferro e avevano proclamato: Così dice il Signore!). Ma, non ce ne è un
altro?”. Il politico disse: “Che il re non parli così, poiché questi uomini sono istruiti, li
ho formati io stesso (Tutto è là). Ce n’è ben ancora uno, ma quello io lo odio! É
Micaia il figlio di Jimla, ma io lo odio. Non è che un rinnegato. Parla sempre contro di
me, dice sempre che faccio male e, tuttavia, guarda il mio regno!”. Si, guardiamo il
suo regno: che pasticcio!
Mandarono a cercare Micaia, il figlio di Jimla. Quando profetizzò loro che Acab
sarebbe stato ucciso se fosse salito contro Ramoth in Galaad, il capo dei profeti lo
colpì al viso. Egli lo fece in tutta sincerità. Gli disse: “Da dove lo Spirito dell’Eterno è
uscito da me per parlare a te?”. “Tu lo vedrai...”. Acab disse: “Mettete Micaia in
prigione e nutritelo del pane e dell’acqua di afflizione fino a che io ritorni in pace.
Allora, io mi occuperò di lui!”.
Ma, Micaia sapeva di essere in ordine con Dio. Perché? Perché la sua visione
corrispondeva alla Parola. Egli era profeta ed il suo spirito e la sua visione
corrispondevano esattamente con quello che aveva detto il profeta Elia. Ecco perché
poté dire: “Se tu ritorni in pace, l’Eterno non ha affatto parlato tramite me”.
Domandai a quest’uomo che mi aveva avvicinato: “Chi aveva ragione? Un concilio
ecumenico di quattrocento uomini eletti dagli uomini o un solo piccolo rinnegato
eletto da Dio?”. Mi rispose: “Come si può saperlo?”. Gli dissi: “Ritornando al piano
originale”. Come si può costruire una casa senza un piano? Se questi profeti si
fossero fermati un istante per riflettere e fare delle ricerche, avrebbero scoperto che
Elia aveva maledetto Acab. Aveva detto che i cani avrebbero leccato il suo sangue,
ciò che fecero più tardi. Come poteva benedire ciò che Dio aveva maledetto? Come
si può benedire ciò che Dio ha maledetto? Uscite di mezzo a queste cose! Venite in
Cristo!
Incontro con un prete luterano (5)
L’altro giorno, ero ad un incontro degli uomini d’affari cristiani. Sentii un prete
luterano che era ritenuto essere un predicatore. Portava un collo rigido e diceva delle
cose ridicole, prendendosi gioco di quello che noi crediamo. Erano gli uomini d’affari
che lo avevano invitato. Diceva: “Le persone mi domandano perché porto un collo
girato e come possono distinguermi da un prete cattolico”. Aggiunse: “Non c’è affatto
differenza e non dovrebbe essercene. Noi siamo tutti dei figli di Dio”. Ma, quando
questo successe, io vidi i pentecostali essere d’accordo con questo prete. Oral
Roberts stesso mi guardò in uno strano modo. Mi dissi: “Oh! Oh!”. Che succede? É il
diavolo che li conduce direttamente al massacro; queste persone vengono
direttamente in mezzo ai pentecostali e li trascinano direttamente là.
Qualcuno mi disse: “Fratello Branham, c’è una cosa riguardo a voi che non posso
comprendere”. “Cos’è?” gli domandai. Eravamo in una sala e questo ministro dal
collo duro, accompagnato da un mucchio di gente, si avvicinò e domandò: “Perché
state sempre a gridare dietro tutti? Le persone credono che voi siete un servitore di
Dio e che dovreste essere dolce, amabile con loro. Ogni volta che vi sento predicare,
voi siete occupato a gridare contro le donne a causa dei loro capelli tagliati, che si
mettono dei pantaloncini e si truccano e cosa ancora. Voi gridate contro le persone
dicendo loro quanto sono fredde, formaliste e indifferenti. Perché fate questo? Come
potete essere un figlio di Dio e fare simili cose?”.
Pensai: “Signore, dammi una risposta per quest’uomo distinto. Qualcosa che lo
prenderà con la sua corda”. Poi, gli chiesi: “Signore, avete sentito parlare del grande
compositore Beethoven?”. Rispose: “Oh, certamente! Ho letto anche certe cose su
Beethoven”. Io dissi: “Egli ha probabilmente riempito numerosi cestini di carta di
brutte copie, ma ha dato al mondo dei capolavori”. Quest’uomo non aprì più la
bocca. Oh! Quanto la Parola è tagliente. Essa toglie tutta la paglia e la pula, ma
produce dei capolavori.
Il marchio della bestia (6)
L’altra sera, un grande dottore venne fra gli uomini d’affari del pieno Vangelo di
Chicago. E costui, un grande pentecostale intellettuale, si alzò e disse loro che
questo movimento ecumenico era da Dio. E disse che tutte le chiese sarebbero
ritornate, anche la chiesa cattolica ritornerà alla sua condizione originale, tutti
riceveranno lo Spirito Santo, parlando in lingue e così di seguito; non sapendo che è
una trappola del diavolo!
Il fratello Shakarian, il presidente degli uomini d’affari del pieno Vangelo si alzò e
disse: “Non è così che il fratello Branham ha detto che sarebbe successo! Egli ha
detto che il movimento ecumenico avrebbe condotto al marchio della bestia. Noi
crediamo che ciò che dice è la verità. A quanti piacerebbe che il fratello Branham
venisse a darci la sua versione in merito?”. E circa cinquemila persone gridarono:
“Che venga per una giornata”. Il fratello Carl Williams mi chiamò e disse: “Fratello
Branham, ho attraversato la folla e mi sono state date parecchie centinaia di dollari
tra le mani per ottenere il vostro biglietto di aereo di andata e ritorno”.
L’America ha rigettato la sua opportunità (7)
Quindici anni sono trascorsi dalle ultime grandi campagne di guarigione che ci
sono state in America in seguito al grande risveglio che si dichiarò in seno al
movimento di Pentecoste. C’è stato anche un grande risveglio nella nostra capitale,
in Washington. Dei presidenti, dei vicepresidenti, dei grandi uomini, dei governatori...
Sono successe delle grandi cose; dei governatori... degli uomini sono stati guariti.
C’è stato il senatore Upshaw... Era infermo da sessantasei anni... Non potranno dire
che non è successo niente! Queste cose sono successe davanti a loro, ma le hanno
rigettate.
E questa sera, io dico che è la ragione per la quale la nazione è giudicata. Non c’è
più speranza per essa. Essa ha attraversato la linea che separa il giudizio dalla grazia. Essa ha scelto la sua destinazione eleggendo quelli che ha scelto per
governarla. Questa nazione è marcia fino al cuore. La sua politica è marcia. Io non
posso immaginare niente di più basso della moralità del nostro paese! I sistemi
religiosi sono ancora più marci della moralità! Facendo questo, essa è entrata con
tutte le chiese del paese nella confederazione mondiale delle chiese e ha preso il
marchio della bestia.
Un grande ostacolo: l'incredulità (8)
Ascoltate, amici, troppe numerose volte il mio ministerio in America non è stato
molto potente poiché sembra che le persone siano così ingarbugliate. Il mio ministerio è di testimoniare dell’evidenza di Gesù Cristo resuscitato dai morti. Adesso,
qualcuno tra di voi ha pensato che era della telepatia mentale. Oggi, mi avete scritto
nelle vostre lettere e me lo avete detto. Ieri sera, ho preso le persone che avevano i
biglietti di preghiera e le ho rinviate e ho preso quelle che non avevano biglietti di
preghiera.
Chiamate a mia spesa il dottor Sam Adair... Egli possiede una grande clinica.
Chiedetegli come ha ottenuto questa grande clinica, quando era da me, piangendo e
dicendo che aveva bisogno di una clinica e io gli dissi esattamente dove sarebbe
stata costruita e chi l’avrebbe costruita. Disse: “Voi non potete comprare questo
posto. Sono ormai ventiquattro anni che è al tribunale di Boston”. Dissi: “COSÌ DICE
IL SIGNORE, voi avrete questa clinica, essa sarà costruita in mattoni rossi. Avrete
un segno alla porta...” e così di seguito. Disse: “Billy, io non dubiterò di te per niente,
ragazzo mio”. Dissi: “Il Signore ve l’ha data, dottore”. Il mattino seguente, egli mi
chiamò. Disse: “Ciò mi da il freddo nella schiena. Mi hanno appena chiamato e
qualcosa è successa la notte scorsa e noi abbiamo già comprato il posto”.
Chiedetegli riguardo i casi che mi ha inviato con un cancro, divorati, senza alcuna
speranza. Mi correva dietro fuori dall’ospedale. Domandategli se questo ha mai
fallito. Queste riunioni di guarigione in questo luogo sono le meno importanti che io
abbia avuto fin qui nelle mie riunioni. Ho cercato di tutto per cacciare la cosa. Più
tardi, nella settimana, io vi mostrerò che cosa è. É la vostra fede ed è la ragione per
la quale le cose non possono avere luogo. Siete voi che ottenete lo Spirito Santo.
Gesù non ha mai avuto una visione per la donna, fu la fede di lei che Lo toccò. É la
ragione per la quale Egli Si sentì debole.
É la vostra fede che lo fa, non la mia. Siete voi che lo fate. E se voi faceste andare
via queste storie di spiritismo lontano da voi e veramente credeste Dio, questa cosa
scoppierebbe in un enorme risveglio e lo zoppo, il cieco, lo storpio e tutto
succederebbe. Ma, fintanto che siete seduti là tutti racchiusi come può Egli farlo?
Credo che bisogna essere prudenti, ma andate oltre; e questa diffidenza esagerata
vi da uno spirito di superstizione. Non raccontatemi storie. So di cosa parlo. Lo Spirito Santo è qui in questo edificio proprio adesso. Vuole guarire ciascuno tra di voi
esattamente dove voi siete seduti, se volete crederlo. Egli lo ha già fatto.
__________________
1. La presente fase del mio ministerio, Jeff. - Indiana, 1962.
2. Stando sulla breccia, Jeff. - Indiana, 23 giugno 1963.
3. Io accuso questa generazione, Jeffersonville, Indiana, 1963.
4. Terzo esodo, Jeffersonville, Indiana, 1963.
5. Il capolavoro, Jeffersonville, Indiana, 1964.
6. Vergognarsi di Lui, Jeffersonville, Indiana, 1965.
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biografia opuscolo numero undici