RAPPORTO DI VALUTAZIONE INTERMEDIA PROGETTO CREW 8398 UNITA’ DI STRADA TIPS & TRICKS rdd attività riduzione del danno P.zzale Municipio, 14 30175 Marghera Venezia tel/fax 041920627 [email protected] COMUNE DI VENEZIA Direzione Politiche Sociali, Partecipative e dell’Accoglienza, Servizio Adulti UOC Lavoro di Strada ed interventi a Bassa Soglia Attività Riduzione del Danno RAPPORTO DI VALUTAZIONE INTERMEDIA PROGETTO CREW 8398 - UNITA’ DI STRADA TIPS & TRICKS Informazione e prevenzione secondaria nei luoghi di aggregazione, ritrovo e divertimento di singoli e gruppi di giovani ad alto rischio. Fondo Regionale di Intervento per la Lotta alla Droga Piano Triennale di Intervento – Area Dipendenze 2006/2008 NOVEMBRE 2006 – DICEMBRE 2007 Gruppo di lavoro: Giuseppe Di Pino, Alberto Favaretto, Tamara Izzi e Luana Pitteri. INIZIO PROGETTO: 15 novembre 2006 STATO PROGETTO: in corso P4 Descrizione delle attività preparatorie, trasversali o specifiche del progetto P5 Obiettivi specifici e descrizione dei processi e dei risultati P 13 Elenco servizi, istituzioni, organizzazioni contattati P 13 Elenco gruppi formali e informali contattati P 14 Allegato 1 Incontro di formazione rivolto agli insegnanti del Centro Professionale di Venezia - Marzo 2007 P 16 Allegato 2 Relazione sulla visita ad Energy Control Barcellona aprile 2007 P 18 Allegato 3 Relazione sulla visita a Techno Plus Parigi maggio 2007 P 21 Allegato 4 Verbale della riunione di équipe Tips & Tricks, 4 luglio 2007 P 25 Allegato 5 Interventi con il progetto Off Limits del Ser.T. di S. Donà di Piave Luglio e agosto 2007 P 27 Allegato 6 Relazione di valutazione di processo della costituzione di un gruppo di giovani collaboratori del progetto P 29 Allegato 7 Proposta di collaborazione con l’ unità di strada Tips & Tricks (per i gestori di locali) DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ PREPARATORIE, TRASFERSALI O SPECIFICHE DEL PROGETTO FORMAZIONE DELL’EQUIPE – dicembre 2006 Alla fine del 2006 per realizzare il progetto è stata formata una specifica équipe composta da tre operatori/trici, 2 già presenti nel servizio e 1 assunta ad hoc. CONFERENZA STAMPA DI AVVIO PROGETTO - 22 marzo 2007 Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessora comunale alle Politiche sociali Delia Murer, il dirigente dell’area Politiche sociali Pierangelo Spano, il coordinatore dell’Attività riduzione del danno Alberto Favaretto e gli operatori del progetto, il dirigente del servizio Prevenzione delle devianze della Regione Veneto Lorenzo Rampazzo, un rappresentante della Questura di Venezia e l’assistente sociale Annunziata Salluce del Ser.T. di Mestre - azienda Ulss 12. LAVORO DI RETE – da novembre 2006 Per presentare il progetto ai diversi servizi, istituzioni, gruppi e singoli e realizzare le diverse attività previste è stato svolto da subito un intenso lavoro di rete. Vedi elenchi servizi/istituzioni e gruppi. SUPERVISIONE – da settembre 2007 L’incarico di supportare l’équipe è stato affidato, a partire da settembre 2007, a Paolo Sollecito. Gli incontri di supervisione hanno cadenza mensile. FORMAZIONE RIVOLTA AGLI INSEGNANTI DEL CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DI VENEZIA – marzo/aprile 2007 Nel 2006 l’Attività Riduzione del Danno, insieme al Ser.T. di Venezia ed al Servizio Infanzia e Adolescenza, partecipò ad un ciclo di incontri rivolti agli insegnanti del CIF di Venezia. Nel marzo 2007, il corpo insegnante del CIF ci ha contattati per chiederci un incontro di formazione che avesse come temi i consumi e i linguaggi giovanili e la rete dei servizi disponibili nel territorio. Abbiamo accolto la domanda nonostante il servizio non avesse mai svolto interventi di questo genere (vedi allegato 1 - Incontro di formazione rivolto agli insegnanti del CIF di Venezia). LOGISTICA E ACQUISTI L’équipe ha dedicato molto tempo ad organizzare/gestire gli acquisti di materiali durevoli e di consumo necessari al lavoro. 4 OBIETTIVI SPECIFICI E DESCRIZIONE DEI PROCESSI E DEI RISULTATI OBIETTIVO 1.1 Promuovere la formazione e l’aggiornamento degli operatori dei servizi del territorio rispetto alle problematiche relative al poliabuso di droghe negli adolescenti e nei giovani. AZIONI 1.1.1 Realizzare un percorso formativo interservizi sul tema dell’uso/abuso di sostanze stupefacenti negli adolescenti e nei giovani. TEMPI: primo semestre (dicembre 2006/febbraio 2007). METODOLOGIE: formazione, lavoro di rete. Tra gennaio e febbraio 2007 è stato realizzato, in collaborazione con il Servizio Infanzia e Adolescenza, un percorso formativo articolato in 4 incontri rivolto ad altri soggetti/servizi che lavorano con e per i giovani nel territorio veneziano. La formazione aveva tra i suoi obiettivi principali: • la possibilità di acquisire e scambiare informazioni e conoscenze sul fenomeno del policonsumo tra i giovani, sulle metodologie di lavoro e sulla relazione debole; • la ricerca di un linguaggio comune e di una strategia di lavoro di rete il più possibile condivisa tra i diversi soggetti coinvolti. Nell’organizzare la formazione, per andare oltre lo stereotipo del consumatoreutente, abbiamo cercato di coinvolgere un giovane consumatore che avrebbe potuto arricchire il percorso proponendo saperi e esperienze dei consumatori. Purtroppo la persona da noi contattata non ha potuto partecipare a causa di impegni personali. Hanno partecipato alla formazione 4 servizi del Comune: • Politiche giovanili: Laboratorio Villa Franchin e servizio civile • Servizio Infanzia e Adolescenza: centrale ed educatrici/tori di 4 municipalità (Chirignago/Zelarino, Marghera, Venezia e Lido); • Centro Pace • Attività Riduzione del Danno e 5 gruppi: • • • • • Associazione Lunaria – Informagiovani Cooperativa CRAS – Sala Monteverdi Associazione SUMO – Centro culturale “Il Boldù” CSO Rivolta Laboratorio occupato Morion Indicatori di processo N° servizi/gruppi coinvolti N° operatori previsti N° incontri programmati N° 11 35 4 Indicatori di risultato N° servizi/gruppi presenti N° operatori presenti N° incontri svolti 5 N° 9 34 4 Indicatori di risultato • Gradimento espresso su: * argomenti trattati * partecipanti * docenza * organizzazione * valutazione complessiva Abbiamo verificato il gradimento dei partecipanti proponendo loro una scheda di valutazione del percorso formativo. Hanno compilato la scheda 20 persone (quasi il 60% dei partecipanti). Il 90% dei rispondenti ha ritenuto interessanti i contenuti della formazione. Inoltre, il 65% ha definito assai utili per il proprio lavoro i contenuti proposti, mentre il restante 35% ha dichiarato che lo fossero in parte. Rispetto alle aspettative, nel complesso i partecipanti hanno dichiarato di essere soddisfatti (il 15% molto, il 75% abbastanza). Per quanto riguarda i materiali forniti e l’organizzazione quasi tutti li hanno giudicati più che buoni, così come i metodi di formazione. Il 25% dei rispondenti ha però definito la durata della formazione non sufficiente. Nel complesso il 90% dei rispondenti ha espresso un giudizio positivo sull’insieme del percorso, il restante 10% (2 persone) l’ha giudicato non sufficiente. A conclusione del percorso molti partecipanti hanno espresso il bisogno di continuare e approfondire il confronto, proponendo di individuare modalità operative di lavoro comune. 1.1.2 Contattare e visitare altri servizi/progetti italiani e stranieri accreditati che realizzano interventi con giovani consumatori. TEMPI: primo semestre (da febbraio ad agosto 2007) METODOLOGIE: formazione, lavoro di rete. Sono stati contattati 4 servizi: Energy Control Barcellona (Spagna), Techno Plus Parigi (Francia), Progetto Up – Reggio Emilia, Progetto Off Limits S. Donà di Piave. In 2 casi si è partecipato al lavoro e/o agli interventi del servizio contattato. Indicatori di processo: - N° servizi coinvolti - N° operatori coinvolti - N° incontri - N° visite presso altri servizi/progetti 5 13 8 3 Indicatori di risultato: - Giudizio degli operatori sull’organizzazione dell’attività - Relazione conclusiva Le visite ai due progetti europei – Energy Control e Techno Plus - sono state per noi le più significative, tanto che ci hanno stimolato a riconsiderare alcuni aspetti del nostro progetto (vedi allegati 2, 3, 4, 5). 6 ALTRI MOMENTI FORMATIVI 28/29/30 novembre – 1 dicembre 2006 “Il lavoro di strada con i giovani” - corso di formazione per operatori sociali Università della Strada, Gruppo Abele – Torino 16-30 gennaio – 13-26 febbraio 2007 Seminari NSE “Culture e stili di vita stupefacenti” CEIS Mestre 26 marzo 2007 “I servizi di prossimità: la connessione tra servizi e comunità locali” Azienda U.S.L. di Reggio Emilia 17-19 ottobre 2007 “Dipende… da che dipende? Giovani, salute, dipendenze: il ruolo dei Comuni tra interesse individuale e prevenzione collettiva” VI meeting nazionale Città Sane - Ancona 8-9 novembre 2007 Terza conferenza sulle risposte locali integrate e partecipative in materia di droghe DC&D - Venezia 29/30 novembre – 1 dicembre 2007 Quarta conferenza latina sulla riduzione dei danni correlati al consumo di droghe GRUP IGIA – Milano 7 OBIETTIVO 1.2 Promuovere forme di contatto precoce, accoglienza e orientamento rivolte a singoli e gruppi ad alto rischio. AZIONI 1.2.1 Attivare un servizio di unità mobile (camper) presente nei luoghi di aggregazione e divertimento giovanile (parchi e piazze di giorno; locali, feste, raves di notte e nei week-end). TEMPI: a partire dal secondo semestre (da aprile 2007) METODOLOGIE: mappatura, lavoro di rete, lavoro di strada. Nel mese di aprile 2007 è stato organizzato, in collaborazione con il Servizio Partecipazione Giovanile e Culture di Pace, “Tricksvillage” un party-evento per promuovere il progetto e l’unità di strada Tips & Tricks. Per realizzare l’evento abbiamo incaricato un writer di coordinare parte delle attività preparatorie (contatto con altri writers, acquisto dei materiali necessari, preparazione del bozzetto, ecc.). Durante la giornata i writers hanno personalizzato il camper dell’unità mobile nel parco di Villa Franchin tra musica dal vivo, dj/vj set e sperimentazioni di spray art di writers principianti. All’iniziativa hanno partecipato circa 50 giovani (singoli, gruppi informali, associazioni giovanili). A conclusione dell’iniziativa, ci siamo resi conto che il nostro lavoro è stato centrato prevalentemente sugli aspetti organizzativi (richiesta permessi, inviti, rinfresco, ecc.) e poco su quelli promozionali (presentazione del progetto, obiettivi dell’unità di strada, ecc.). Riflettendo sui limiti dell’iniziativa, abbiamo individuato alcuni aspetti importanti per il lavoro futuro, in particolare la necessità di imparare a stare come équipe in modo diverso nei luoghi di festa e l’importanza di organizzare eventi evitando che siano in prossimità di feste “comandate”. Da febbraio a giugno 2007 abbiamo svolto un lungo lavoro di preparazione e organizzazione dell’intervento dell’unità mobile all’Heineken Jammin’ Festival 2007, in collaborazione con la Direzione Politiche Sociali, la Municipalità di Mestre - Carpenedo e l’Agenzia organizzatrice Milano Eventi. Purtroppo l’HJF è stato sospeso durante la seconda giornata a causa di una tromba d’aria. Il lavoro di mappatura svolto nel 2007 si è focalizzato principalmente sui locali: discoteche, pub, ecc. (vedi l’obiettivo 1.4). La quasi totalità degli interventi realizzati - HFJ, Mostra del Cinema, Rave Certosa, Rave Marghera, Serate Boldù - ha richiesto grandi sforzi organizzativi e un intenso lavoro di rete. (Vedi elenchi servizi/istituzioni e gruppi). 8 Indicatori di processo N° interventi N° materiale sanitario distribuito: - Preservativi - Lubrificanti - Kit sniff - Fiale d’acqua - Altro materiale sanitario - Naloxone N° materiale sanitario ritirato N° materiale informativo distribuito: - Cartoline sostanze - Altri opuscoli (MTS) - Biglietto Tips & Tricks - Guida Info Tattoo - Libri N° interventi in situazioni di crisi/malessere N° colloqui Indicatori di risultato N° soggetti contattati N° invii ad altri servizi N° accompagnamenti ad altri servizi Giudizio del target sulla qualità dell’intervento 9 N° 13 1377 150 360 100 50 4 0 1219 92 228 31 15 0 278 N° 569 0 0 - OBIETTIVO 1.3 Aumentare le informazioni, le conoscenze e le abilità preventive rispetto ai comportamenti a rischio tra i giovani consumatori. AZIONI 1.3.1 Formare un gruppo di giovani operatori pari che promuova messaggi informativi sulle droghe e sui rischi ad esse correlate e dotarlo di conoscenze e strumenti per operare l’analisi delle sostanze. TEMPI: secondo semestre (da febbraio 2007) METODOLOGIE: formazione, peer support, peer education, lavoro di strada. Per realizzare l’obiettivo specifico 1.3.1 è stato necessario un lungo lavoro preparatorio, dagli esiti tuttora incerti. A seguito di un incontro interlocutorio con Assessora e Direzione (febbraio 2007), abbiamo iniziato la stesura di un “Codice di comportamento degli operatori dell’Attività Riduzione del Danno” in collaborazione con l’Avvocatura civica. A luglio 2007 è stata consegnata alla Direzione Politiche Sociali una bozza di Codice di comportamento. Nei mesi successivi la nostra Direzione ha rivisto la bozza con la Direzione al Personale. La versione definitiva del Codice dovrebbe essere approvata dalla Direzione nei prossimi mesi e trovare applicazione grazie ad un ordine di servizio del Direttore. Nel corso del 2007, in attesa del Codice di comportamento, gli operatori hanno provveduto all’acquisto dell’EZ TEST e alla raccolta di materiali sull’utilizzo degli spot test (Vedi anche 1.3.2 e 1.6). 1.3.2 Realizzare una campagna informativa sulle sostanze stupefacenti e i rischi ad esse correlati coinvolgendo giovani consumatori e utilizzando forme comunicative nuove e proprie del mondo giovanile. TEMPI: a partire dal secondo semestre (da marzo ad agosto 2007). METODOLOGIE: peer support, peer education. Nel corso del 2007 abbiamo iniziato a dedicarci al materiale informativo formando un gruppo di lavoro composto da tre ragazze e un ragazzo - di età compresa tra i 20 e i 22 anni-, un operatore e un’operatrice del progetto. Il gruppo ha realizzato il logo e il biglietto da visita del progetto, nove cartoline sugli effetti e i rischi legati all’assunzione di sostanze (bad trip, cocaina, lsd, ketamina, mdma, mix, modalità di assunzione, eroina, speed) e un kit sniff. Indicatori di processo N° giovani contattati N° materiali informativi prodotti Tipo materiali informativi prodotti: - biglietto da visita del progetto - 9 cartoline sulle sostanze - kit sniff N° 5 11 - Indicatori di risultato N° giovani coinvolti N° materiali distribuiti N° e tipo materiali distribuiti: - biglietto da visita del progetto - 9 cartoline sulle sostanze - kit sniff N° 4 1807 228 1219 360 Indicatori di risultato: - Giudizio giovani coinvolti sulla qualità dei materiali prodotti - Giudizio operatori sull’attività Per la valutazione di processo relativa alla costituzione di un gruppo di giovani collaboratori del progetto si veda l’allegato 6. 10 OBIETTIVO 1.4 Promuovere gli interventi di prevenzione secondaria tra i gestori e gli operatori dei principali luoghi di aggregazione giovanile notturni. AZIONI 1.4.1 Proporre a gestori di locali e operatori del divertimento interventi mirati d’informazione sulle sostanze stupefacenti e i rischi ad esse correlati, rivolti sia al personale sia ai clienti. TEMPI: a partire dal secondo semestre (da marzo 2007). METODOLOGIE: mappatura, lavoro di strada, lavoro di rete, peer support. Per promuovere il progetto tra i gestori e avviare interventi mirati di prevenzione nei locali, a marzo 2007 abbiamo contattato il Sindacato Italiano Locali da Ballo (SILB). Dopo numerosi incontri e contatti, era stato raggiunto un accordo e redatto un documento di definizione della collaborazione tra il SILB e il nostro progetto. A tale accordo, già firmato dall’Assessora alle Politiche sociali, mancava solo la firma del Presidente del SILB, dopodiché sarebbe stato presentato alla stampa e ai gestori di locali del veneziano aderenti al sindacato. A settembre 2007, in concomitanza con gli ultimi passaggi, la Regione Veneto ha approvato la legge N. 29/2007 “Disciplina dell’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande”. Il presidente del SILB Renato Giacchetto, per protestare contro il provvedimento regionale, ha sospeso tutte le collaborazioni con le istituzioni pubbliche, la nostra compresa. Oltre al lavoro avviato con il SILB, l’équipe ha iniziato la mappatura del territorio e dei locali da ballo. A partire dall’estate 2007, sono state effettuate 14 uscite di mappatura e frequentati 15 diversi locali (discoteche, pub, bar, ecc.). In occasione della Mostra del Cinema (settembre 2007), abbiamo iniziato a contattare i gestori di alcuni locali del Lido (Aurora Beach, Blue Moon e Club 22) per presentare il progetto e sondare la loro disponibilità a collaborare. Tutti i gestori contattati si resi disponibili a collaborare. In autunno abbiamo steso una proposta scritta da inviare e presentare ai diversi gestori. (Vedi allegato 7 - Proposta di collaborazione con il progetto). Indicatori di processo N° locali contattati N° gestori e operatori contattati N° clienti contattati N° materiale informativo prodotto N° 3 4 0 0 Indicatori di risultato N° locali coinvolti N° gestori e operatori coinvolti N° clienti coinvolti N° materiale sanitario/info distribuiti Indicatori di risultato: - Giudizio gestori, clienti, operatori sull’attività. 11 N° - OBIETTIVO 1.5 Valorizzare i saperi e le competenze dei giovani consumatori per promuovere messaggi informativi destinati al target. AZIONI 1.5.1 Realizzare un portale web, coinvolgendo giovani consumatori, attraverso il quale diffondere informazioni sulle sostanze in circolazione (loro composizione e pericolosità), sui luoghi frequentati dall’unità mobile, ecc. e promuoverlo come spazio nel quale scambiarsi informazioni ed esperienze. TEMPI: dal secondo anno. METODOLOGIE: lavoro di rete. Anche per questo obiettivo è stato necessario un lavoro preparatorio. A marzo 2007 abbiamo provveduto a registrare un dominio con il nome dell’UdS (tips-tricks.it) e ad attivare una casella di posta elettronica ([email protected]). In settembre abbiamo richiesto a quattro aziende diverse un preventivo per la realizzazione di un portale web e i relativi servizi di hosting. Tre aziende ci hanno inviato le loro proposte commerciali. In dicembre, valutando le proposte ricevute e riflettendo sul lavoro con i pari, abbiamo “congelato” la possibilità di affidare il lavoro ad una azienda. A partire dall’idea di coinvolgere dei ragazzi non solo nell’organizzazione dei contenuti, ma anche negli aspetti tecnici del portale web, abbiamo deciso di contattare il Dipartimento di Informatica dell’Università Ca’ Foscari per verificare la possibilità di una collaborazione. OBIETTIVO 1.6 Avviare una collaborazione con il progetto regionale “Analisi Droghe su Strada” tesa allo scambio di informazioni rispetto alla diffusione, composizione e pericolosità delle sostanze stupefacenti in circolazione nella Regione Veneto. AZIONI 1.6.1 Costruire una rete di referenti (operatori sociali e operatori del progetto “Analisi Droghe su Strada”). TEMPI: a partire dal secondo semestre (da giugno 2007). METODOLOGIE: lavoro di rete. A giugno 2007 abbiamo preso contatti e avuto un incontro con il dott. Alessandro Menegozzo – responsabile del progetto regionale “Analisi Droghe su Strada” della Regione Veneto -, il quale è interessato al nostro progetto e disponibile a collaborare. Per avviare la collaborazione, attendiamo l’approvazione del Codice di comportamento per gli operatori da parte della nostra Direzione. Indicatori di processo: - N° soggetti contattati - Tipologia soggetti preventivata - N° incontri - N° informazioni scambiate 1 1 12 Indicatori di risultato: - N° soggetti coinvolti - Composizione rete - Tipo di informazioni scambiate - Giudizio degli operatori sulla collaborazione 1 - ELENCO SERVIZI, ISTITUZIONI, ORGANIZZAZIONI CONTATTATI AZIENDA ULSS 12 - Ser.T. di Mestre - Ser.T. di Venezia ALTRE AZIENDE ULSS - Ser.T. di Mirano – Dolo (Ulss 13) - Ser.T. di S. Donà di Piave (Ulss 10) COMUNE DI VENEZIA - Politiche giovanili - Educatori/trici di Municipalità - Municipalità Mestre – Carpenedo - Municipalità Lido – Pellestrina - Servizio Infanzia e Adolescenza - Avvocatura civica - Polizia municipale ALTRI COMUNI - Comune di Cavallino Treporti - Comune di Quarto D’Altino - Comune di Marcon - Educatori/trici di strada del miranese LOCALI/EVENTI - Sindacato Italiano Locali da Ballo - Aurora beach - Blue moon - Club 22 - Agenzia Milano Concerti - Circuito Off ALTRI - Questura di Venezia - Squadra mobile - Progetto “Non solo ecstasy” - Ceis Mestre - Regione Veneto - Centro droghe - AVIS Mestre - sezione giovanile Elenco gruppi formali e informali contattati - Centro culturale Il Boldù - Cooperativa Sumo - Associazione Luoghi Comuni - CSO Rivolta - S.A.L.E. Doks - Associazione Lunaria - Cooperativa CRAS - Centro Sociale Tuttinpiedi - Tankboys - Dreamworkers Tribe - Toñita Tribe - Technocrati - Rockabilly - Writers veneziani 13 ALLEGATO 1 INCONTRO DI FORMAZIONE RIVOLTO AGLI INSEGNANTI DEL CENTRO PROFESSIONALE DI VENEZIA – Marzo 2007 Nel 2006, il Servizio Riduzione del Danno, insieme al Ser.T. di Venezia ed al Servizio Infanzia e Adolescenza, partecipò ad un ciclo di incontri rivolti agli insegnanti del CIF di Venezia. Questa scuola è un centro di formazione professionale gestito da un’associazione nazionale (il Centro Italiano Femminile) le cui attività sono in gran parte frutto di finanziamenti che la Regione Veneto eroga su progetti rivolti alla formazione professionale ed al contrasto del “drop-out”. Inoltre la scuola offre anche corsi professionali e stage rivolti a persone tossicodipendenti in trattamento presso i Ser.T. Allora la richiesta delle insegnanti muoveva da una difficoltà nel far rispettare alcune regole della scuola agli studenti, i quali in diverse occasioni avrebbero consumato sostanze nei corridoi della scuola. Da situazioni di questo tipo, gli educatori del Servizio Infanzia ed Adolescenza decisero di coinvolgere anche noi. In quell’occasione abbiamo avuto modo di constatare una disponibilità da parte dei professori ad affrontare con curiosità la questione dell’uso di sostanze, assumendosi pienamente il ruolo di adulti in una rete di attenzione ai rischi ed ai danni. I professori nel marzo 2007 ci hanno contattato facendoci richiesta di un incontro di formazione e approfondimento che trattasse degli usi e dei linguaggi dei giovani e che accennasse alla rete dei servizi disponibili nel territorio. Abbiamo accolto la domanda nonostante il servizio non abbia mai nella sua storia svolto interventi di questo genere. Abbiamo concordato che l’incontro durasse due ore e che fosse aperto a tutto il personale docente della scuola. Lo stile che abbiamo adottato è stato non frontale, tentando di coinvolgere in più passaggi le professoresse con domande e sollecitazioni. Da quello che è emerso dalle schede di valutazione che abbiamo distribuito, l’obiettivo di utilizzare un metodo coinvolgente e non frontale è stato centrato. Abbiamo suddiviso l’intervento in quattro parti, scegliendo, per prima cosa, di introdurre il servizio e le sue attività, particolarmente l’Unità TIPS&TRICKS ed il progetto di intervento nelle scuole. Quest’ultimo ha raccolto particolare interesse tra le professoresse che hanno esplicitato un bisogno di formazione sul primo soccorso. Per la seconda parte, che riguardava gli stili di vita e di consumo ed i linguaggi dei giovani, abbiamo scelto di avvalerci di un breve video girato a Zurigo nell’agosto 2006 in occasione della Love Parade per evidenziare la distinzione fra uso, abuso e dipendenza. Infatti, sottolineare questa distinzione era un obiettivo dell’intervento al fine di trasmettere agli insegnanti uno spunto per affrontare e leggere il fenomeno nella sua complessità. Abbiamo poi affrontato il tema dei linguaggi accennando anche ad alcuni modi di dire che i ragazzi usano riferiti all’uso di sostanze. Al momento di evidenziare la relazione fra gli ambienti e sostanze, abbiamo anche accennato agli effetti ed ai mix delle sostanze. Nella terza parte abbiamo descritto i rischi legati all’uso di sostanze, rimandando alle teorie della società del rischio. Abbiamo anche tentato di trasmettere alle insegnanti alcune nozioni basilari di prevenzione secondaria, avvalendoci di alcune slide. Come si deduce dalle schede di valutazione compilate dalle partecipanti, il grado di soddisfazione raggiunto è piuttosto alto. Inoltre, la richiesta di programmare attività con gli studenti e di ripetere ed approfondire il lavoro con il corpo docente è stata esplicitata da parte della direttrice dell’istituto, confermando che l’obiettivo di promuovere le altre attività che il Servizio svolge nelle scuole è stato centrato. Le considerazioni che abbiamo fatto sul lavoro con i docenti, alla luce del fatto che 14 questo incontro ha così soddisfatto le professoresse del CIF, ci spingono a considerare l’idea di allargare ad altri istituti le attività con gli adulti. Ecco di seguito un’elaborazione dei questionari di valutazione distribuiti a fine incontro. PARTECIPANTI: SCHEDE COMPILATE: 7 (tutte donne) 6 PRIMA DOMANDA: “L'incontro di oggi ti è sembrato”: 1 2 3 4 NON INTERESSANTE 0 0 0 6 INTERESSANTE INUTILE 0 0 1 5 UTILE NON COINVOLGENTE 0 0 4 2 COINVOLGENTE DIFFICILE 0 0 3 3 FACILE NOIOSO 0 0 4 2 BRILLANTE SECONDA DOMANDA: “Cosa ti è piaciuto dell'incontro?” • “la chiarezza”: 2 risposte • “la modalità coinvolgente”: 2 risposte • “la disponibilità”: 2 risposte TERZA DOMANDA: “Cosa non ti è piaciuto?” • non risponde: 6 QUARTA DOMANDA: “Rispetto alle tue aspettative, l'incontro ti ha soddisfatto o deluso?” molto soddisfatto: 4 risposte abbastanza soddisfatto: 2 risposte poco soddisfatto: 0 risposte per nulla soddisfatto: 0 risposte QUINTA DOMANDA: “Ritieni che i contenuti dell'incontro possano esserti utili nel tuo lavoro?” Ā si: 6 risposte Ā no: 0 risposte Ā in parte: 0 risposte SESTA DOMANDA: “Perché?” Ā “perché sono a contatto con i giovani”: Ā “per comprendere meglio determinate situazioni”: 15 2 risposte 2 risposte ALLEGATO 2 RELAZIONE SULLA VISITA AD ENERGY CONTROL – Barcellona aprile 2007 ENERGY CONTROL è un’organizzazione di Barcellona fondata nell’ottobre 1997 con l’obiettivo di informare rispetto ai danni ed ai rischi dell’uso di droghe. Già dalla sua formazione rivela un’impostazione interessante sotto l’aspetto dell’empowerment e del protagonismo dei consumatori nella gestione dei servizi. Il nucleo fondatore, infatti, era costituito principalmente da consumatori con problemi d’uso di droghe (principalmente cocaina) i quali decisero di progettare un intervento di riduzione del danno rivolto ad un target fino ad allora poco raggiunto: consumatori di droghe in contesti ricreazionali e non necessariamente problematici, comunque per lo più non dipendenti. Dopo dieci anni di storia Energy Control (EC) è perfettamente inserita nel sistema dei servizi di Barcellona, gode del riconoscimento di enti anche statali ed è parte integrante di una grande organizzazione del privato sociale di Barcellona. Ci sono progetti satelliti di Energy Control in tutto il territorio spagnolo (Madrid, Sevilla, Gran Canaria, Ibiza), coordinati tutti dalla sede centrale di Barcellona. Il gruppo di lavoro che abbiamo incontrato conta circa trenta collaboratori. Di questi solo cinque sono professionisti con titoli diversi: una farmacologa, un’insegnante, una psicologa che cura la rete nazionale di Energy Control e due educatori. Colpisce il fatto che attorno ad un gruppo di cinque professionisti, regolarmente a contratto con Energy Control, si sia costituito un gruppo di collaboratori volontari, alcuni dei quali curano anche aspetti fondamentali dell’attività come l’analisi delle polveri e l’accoglienza dei consumatori. Ogni settimana si tiene, presso l’appartamento che funziona da sede operativa del progetto, la riunione dell’equipe, alla quale partecipano anche i volontari. L’età media delle persone che lavorano per Energy Control è circa 25 anni (Nuria, la coordinatrice, ne ha 30). I volontari, ma anche alcuni dei professionisti, si sono approcciati al progetto incontrando e frequentando le chill-out che vengono allestite alle feste, o comunque da consumatori, e probabilmente molti di loro tuttora lo sono. Il gruppo di lavoro ci è sembrato il risultato di una integrazione ottima di operatori professionali e volontari, consumatori e non consumatori. Il gruppo si divide in alcune commissioni alle quali vengono delegate la progettazione e, in seguito all’approvazione, la realizzazione di alcune attività specifiche. C’è la commissione per il materiale informativo, quella per l’analisi, per la valutazione delle attività e di recente si è costituita una commissione per progettare interventi di informazione e analisi rispetto ai cannabinoidi. Le attività che l’organizzazione svolge a Barcellona sono diverse: organizza chillout nelle feste (legali ed illegali) nelle quali offre un servizio di analisi delle sostanze con il reattivo di Marquis, tiene dei gruppi di discussione con genitori di adolescenti e gestisce, presso un appartamento, un sevizio di analisi delle polveri con cromatografia su carta. A supporto di queste attività e con la collaborazione determinante dei volontari produce materiale informativo dettagliato sulle sostanze, caratterizzato dalla particolare cura dell’aspetto grafico. Alcuni materiali che EC produce sono veri e propri dispense sulle sostanze, con informazioni dettagliate sulla composizione chimica, sulle modalità di assunzione e sui rischi e sui danni che producono, altri sono semplici cartoline con le informazioni essenziali. Recentemente sono state pubblicate le linee guida per gli operatori di Energy Control nelle quali sono definiti anche i protocolli di intervento per l’analisi delle sostanze. Inoltre EC fa parte integrante di due reti europee: la prima si chiama BASIC è ormai inattiva e raggruppa principalmente reti di pari per la riduzione del danno nei luo16 ghi del divertimento. La seconda rete è ben più complessa, si chiama DEMOCRACY CITIES AND DRUGS, e raggruppa buona parte dei gruppi che aderiscono alla rete BASIC, insieme a ONG di diversa origine (sanitarie, terapeutiche, etc) e anche alcune amministrazioni cittadine europee. Per conto di questa rete, Stefan di Energy Control insieme a Fabrice di Techno+ Parigi coordina il gruppo di lavoro denominato SAFER NIGHTLIFE che elabora linee guida per gli interventi nei luoghi del divertimento. A metà giugno questa rete organizza nella città di Parigi un workshop sugli interventi nei luoghi della notte, che replicherà a Vienna ad ottobre. La prima fase del progetto della rete prevede per fine ottobre un convegno a Venezia. Abbiamo ricevuto da parte di Stefan un invito ad entrare a far parte di questa rete. Non abbiamo assistito a molte attività di Energy Control. Per esempio non è stato possibile assistere ad un intervento presso una festa il venerdì sera, ma abbiamo potuto vedere direttamente come funziona l’analisi delle sostanze. Gli operatori di Energy Control lavorano in sinergia con il laboratorio di analisi chimiche dell’Università Autonoma di Barcellona, la quale fornisce loro il composto chimico chiamato reattivo di Marquis che serve per l’analisi rapida delle sostanze. A questo proposito abbiamo raccolto informazioni importanti sulla composizione del reagente, sul suo utilizzo e sulla sua conservazione. Inoltre, lo stesso laboratorio fornisce al progetto anche gli estratti dei principi attivi più importanti in circolazione, per eseguire l’analisi delle sostanze con cromatografia su carta. Le differenze fra le due analisi sono sostanziali: il marquis è un metodo perfetto per le situazioni di intervento di strada, perché garantisce risposte pressoché immediate e funziona da importante catalizzatore dell’interesse dei consumatori per l’Unità Mobile. Il limite di questa tecnica è che non identifica tutte le sostanze (solo Ecstasy, Speed, 2-CB e Ketamina). In questo modo si riesce ad informare il consumatore rispetto a quello che la polvere o la pastiglia contengono come primario principio attivo, ma è impossibile stabilire eventuali sostanze di taglio. L’utilità di questa tecnica sta nel consentire un aggancio con i consumatori, i quali possono, per ricevere informazioni più dettagliate sulla composizione ricorrere all’analisi con cromatografia su carta. L’analisi con cromatografia su carta è un procedimento più lungo che difatti viene offerto nell’appartamento in un giorno fisso con orari fissi. Il consumatore può portare la pastiglia o la polvere di persona, ma può anche inviarla per posta (come fanno le sedi satelliti di Energy Control) e ricevere i risultati entro un’ora. Il test rivela tutte le sostanze che la pastiglia contiene, ma non ne rivela le quantità. Però anche in questo caso, se il consumatore vuole approfondire le analisi, Energy Control può inviare al laboratorio di analisi dell’Università la sostanza e ricevere il responso in paio di giorni. L’attività di analisi è sostanzialmente tollerata dalle forze dell’ordine. Ciononostante gli operatori seguono alcune procedure per tutelarsi, soprattutto nel caso debbano trasportare le sostanze da analizzare che vengono conservate in cellophane e accompagnate da una nota che ne indichi la data ed il luogo di consegna. I risultati delle analisi vengono tutti dettagliatamente inseriti in un database. Quando i test riscontrano sostanze pericolose, l’Unità Mobile lancia un allarme fra i consumatori attraverso un vero e proprio identikit della sostanza: foto, composizione e grado di pericolosità. A questo proposito si incontrano difficoltà nella collaborazione con le forze dell’ordine e con i mass-media i quali non sempre partecipano alla trasmissione dell’allarme. Ogni sei mesi il progetto produce un dettagliato rapporto di valutazione delle attività. 17 ALLEGATO 3 RELAZIONE SULLA VISITA A TECHNO PLUS – Parigi maggio 2007 TECHNO PLUS è un’associazione parigina fondata nel 1995 da volontari che facevano riferimento all’ambiente dei techno parties che si sono posti il problema dei danni derivati dall’uso di sostanze negli ambienti che frequentavano e animavano individuando nella riduzione del danno una strategia adeguata al contesto, e nell’analisi delle sostanze la prassi per informare i consumatori sui rischi dell’uso e per modificarne i comportamenti a rischio. Merita una menzione la cultura techno francese, che, più che in Italia, è molto attiva ancora oggi nella promozione di eventi, dai rave party illegali ai grandi festival techno autorizzati e a volte promossi dalle istituzioni stesse. A dodici anni dalla sua nascita, Techno Plus ha compiuto una scelta di professionalizzazione, riconoscendo un reddito ad alcuni membri, e si è proiettata nelle reti europee, aderendo dapprima alla rete BASIC ed ora alla rete europea di DEMOCRACY CITIES AND DRUGS, all’interno della quale cura il coordinamento del gruppo SAFER NIGHTLIFE insieme ad Energy Control. Attualmente Techno Plus conta circa trenta membri, fino al mese scorso tutti volontari. Ora invece i professionisti a contratto con Techno Plus sono due, senza particolari qualifiche professionali ma con mansioni precise. Tutti i volontari e i membri dell’associazione provengono direttamente dall’ambiente dei techno parties e la maggior parte di loro consuma sostanze. Sono quindi a tutti gli effetti da considerare un’organizzazione di consumatori che costruisce un servizio per altri consumatori e che finisce col professionalizzare il proprio sapere. Periodicamente vengono organizzati training e corsi di formazione rivolti ai nuovi volontari. Le attività dell’associazione sono finanziate dai Ministeri della Salute e degli Interni. La situazione parigina è lontana da quella di Barcellona e Techno Plus, a differenza di Energy Control, non si avvale della collaborazione dell’Università o di altri servizi in città. Ciononostante è partner di Medici del Mondo, un’organizzazione internazionale che, fra le altre cose, in Francia esegue test delle sostanze durante grandi eventi techno. A questo proposito, ci è stato raccontato che nei propri interventi Techno Plus predilige eventi illegali, proprio perché quelli legali sono regolarmente seguiti da Medici del Mondo. Inoltre sono rari gli interventi presso locali notturni o discoteche. Si può quindi considerare Techno Plus un progetto che, per varie ragioni, si rivolge quasi esclusivamente a feste techno illegali. È inoltre da considerare che, per ragioni legali, le feste techno a Parigi sono frequentate in media da circa duecento persone al massimo, in quanto, per ragioni strettamente legate alla repressione dei rave, feste di dimensioni maggiori sarebbero difficilmente gestibili. Techno Plus ha contatti frequenti con gli organizzatori delle feste a cui interviene, i quali molto spesso, nell’organizzare il party, richiedono la presenza della chill out telefonando ai volontari dell’associazione. Mentre i contatti con le tribe sono frequenti, non si può dire altrettanto per gli altri servizi e agenzie del territorio, inclusa la polizia. Raramente è successo ai volontari di avere problemi con le forze dell’ordine (in una sola occasione sono stati denunciati e poi assolti dall’accusa di incitamento all’uso di sostanze per il materiale informativo), e praticamente in nessuna occasione c’è stata collaborazione con la polizia, per esempio nel lanciare un allarme fra i consumatori. La stampa parigina tratta la questione dell’analisi delle sostanze senza particolari allarmismi o critiche. Questa posizione è certamente favorita dal fatto che queste 18 strategie di riduzione del danno sono messe in campo anche da medici. La situazione legale in Francia è molto simile a quella italiana. Il consumo di sostanze è sanzionato e il test delle pastiglie non è proibito né permesso. Techno Plus e organizzazioni simili si muovono quindi in un vuoto legislativo e nonostante questo accedono a finanziamenti del governo. Techno Plus svolge solo interventi nei rave illegali di musica techno, presso i quali organizza chill out dove svolgono attività di informazione e analisi delle sostanze. Le chill out prevedono uno spazio di relax nel quale è consentito anche dormire posizionato sotto una tenda, senza musica di sottofondo, con un tavolino sul quale viene posizionato il materiale informativo a disposizione. Techno Plus produce materiale informativo su quasi tutte le sostanze, sicuramente su tutte quelle che circolano nei rave, ma produce anche un flyer sui diritti dei consumatori nel caso di fermo di polizia. A tutela dell’organizzazione, a margine di ciascun flyer è indicato che il consumo di sostanze è illegale. Come gli spagnoli di Energy Control, preferiscono non distribuire il Kit Sniff perché la pipetta di plastica rischia di poter essere usata ripetutamente, ma produce un piccolo flyer di carta adatta ad essere arrotolata per farne un rullo sul quale vengono stampati messaggi di riduzione del danno rispetto all’uso per via parentale, incluso l’invito ad usare il flyer una sola volta e poi gettarlo. Nell’allestire la zona chill out, i volontari di Techno Plus non espongono materiale sterile per le iniezioni ma comunque lo tengono a disposizione di chi ne avesse bisogno per poi distribuirlo gratuitamente a chi ne facesse richiesta. Nelle feste francesi l’uso di sostanze per via iniettiva è abbastanza stigmatizzato, per cui chi fa uso di siringhe tende a consumare fuori dalla festa. Succede a volte che qualcuno usi la zona chill out di Techno Plus per iniettasi sostanze. In questi casi i volontari invitano le persone a non usare siringhe nella chill out e li invitano a spostarsi dietro il furgone o la tenda, in modo da essere protetti anche in caso di overdose. Non vengono invece distribuite bibite o generi di conforto per una scelta di responsabilizzazione dei consumatori rispetto ai propri bisogni e alla loro soddisfazione. Le tecniche per il testaggio delle sostanze nei rave sono due: il marquis e la cromatografia in carta fina. La particolarità di Techno Plus è aver scelto di eseguire entrambi i test in situazioni di festa. Pertanto nell’analizzare una sostanza per prima cosa si procede al test cromatografico, per attendere il risultato del quale si deve attendere circa mezz’ora (la metà rispetto al test cromatografico di Energy Control). Nella mezz’ora che precede l’esito i volontari hanno tutto il tempo necessario per instaurare una relazione con il consumatore ed eseguire il test con il marquis EZ TEST COMPLETE la cui funzione è confermare il risultato della cromatografia. Non avendo una collaborazione con istituti farmaceutici o laboratori di analisi, sono i volontari stessi a procurare i campioni necessari all’analisi. Durante l’attesa del risultato del test, il consumatore è invitato a compilare un breve questionario nel quale gli vengono rivolte domande rispetto ai comportamenti di consumo abituali e rispetto all’incidenza delle informazioni raccolte nella chill out (riduzione dei rischi e risultato del test) nella modifica degli stessi. Nel registrare le presenze alla chill out ci si limita solo al conteggio delle teste, senza raccogliere ulteriori dati come il sesso, l’età o la provenienza. Mentre invece i risultati dei test vengono sistematicamente immessi in un database. Anche Techno Plus usa un book limitato ai soli allarmi di sostanze pericolose o a base di medicamento, anche se spesso il test viene eseguito anche su pastiglie contenute nel book per confermare o smentire la composizione. Annualmente Techno Plus produce un report di valutazione dell’attività e da poco 19 è stato prodotto un protocollo di comportamento degli operatori molto simile a quello prodotto da Energy Control, nel quale sono indicate le procedure da seguire nel testaggio delle sostanze, le formule verbali da usare nel comunicare i risultati. Essendo un’associazione di consumatori, Techno Plus si è posta anche il problema dell’uso di sostanze da parte dei volontari che operano nelle chill out, concludendo che è richiesto un buon grado di lucidità. Pertanto l’uso di sostanze da parte degli operatori durante l’intervento non è vietato ma sconsigliato e sanzionato nel caso in cui produca complicazioni nello svolgimento del lavoro. 20 ALLEGATO 4 VERBALE RIUNIONE DI EQUIPE TIPS&TRICKS - 4 luglio 2007 Quando abbiamo steso il Progetto Crew 8398, non eravamo a conoscenza di quali tecniche e procedure fossero necessarie a realizzare le attività previste. Perciò abbiamo programmato alcuni viaggi di conoscenza e di scambio con esperienze all’estero. Dopo aver visitato due realtà europee (Energy Control a Barcellona e Techno+ a Parigi) che da anni svolgono attività simili a quelle che il progetto Crew 8398 prevede, inclusa l’analisi delle sostanze, abbiamo deciso di riconsiderare alcuni aspetti del nostro progetto alla luce delle esperienze che abbiamo incontrato. Abbiamo inoltre deciso di verbalizzare questa riunione, data l’importanza che il processo di parziale ridefinizione delle attività e del metodo assume nella realizzazione degli interventi. Definiamo di seguito in maniera più chiara e consapevole su quali tecniche investire, quale metodo seguire e come mettere a frutto le esperienze che abbiamo visitato in Spagna ed in Francia. Procediamo per capitoli. 1_IL PILL TEST Una prima comparazione va fatta sulla legalità dell’analisi. Come in Italia, anche in Francia ed in Spagna la consegna delle pastiglie all’operatore, il possesso da parte sua e la restituzione della pastiglia al consumatore, possono rappresentare una specifica di reato (cessione e possesso di sostanze stupefacenti) ed il pill test (ma anche distribuzione di certo materiale informativo), può essere considerato attività di incitamento all’uso. Per esempio, Techno+ ha subito un processo per incitamento all’uso dal quale è uscita assolta. Eppure Energy Control e Techno+ hanno implementato questa attività in virtù di scelte coraggiose mosse dalla fiducia nella tecnica dell’analisi compiute dalle organizzazioni a cui appartengono. L’investimento nelle politiche di prevenzione secondaria e le collaborazioni con istituti scientifici e con altre organizzazioni, sono state condizioni fondamentali per la fattibilità del pill testing. Va poi sottolineato che, nonostante i limiti legali e la sperimentazione che li contraddistingue, entrambi i progetti ricevono finanziamenti da enti pubblici, inclusi i ministeri della salute dei due paesi. Anche il Comune di Venezia deve fare una scelta istituzionale coraggiosa rispetto a questi interventi di riduzione del danno, stringendo alleanze e soprattutto accelerando il processo di stesura del codice di comportamento che formalizzi un mandato chiaro a tutela degli operatori (e della stessa amministrazione) e che sintetizzi il carattere sperimentale del progetto. Le tecniche per l’analisi delle sostanze usate dai progetti di bassa soglia sono fondamentalmente due: il marquis e la cromatografia su carta. La prima tecnica prevede di versare poche gocce di un reagente su piccole scaglie grattate dalla pastiglia da analizzare. In pochi secondi il liquido reagisce al contenuto della sostanza cambiando colore. La lettura del test si esegue associando ad ogni reazione cromatica un certo contenuto. Il responso è immediato ma lo spettro di so21 stanze a cui il marquis reagisce è limitato e la lettura del risultato è difficile nel caso in cui siano riscontrati due o più principi attivi a cui il reagente sia sensibile. Il marquis si compra in internet in diverse versioni, da quella base che reagisce solo a ecstasy, speed e poche altre sostanze, a quello completo (EZ-COMPLETE) che, combinando diversi reagenti, permette un’analisi un po’ più approfondita. La cromatografia su carta è invece un’analisi qualitativa che prevede l’utilizzo di alcuni campioni dei principi attivi come esempi; la reazione dei campioni al reagente va confrontata con quella della sostanza testata. Ad uguale reazione corrisponde uguale principio attivo. Per realizzare questa tecnica c’è bisogno di avere i campioni da usare come esempio di ciascuna sostanza che si vuole ricercare (quindi dei principi attivi e dei tagli più diffusi) ed alcuni strumenti ed apparecchi da laboratorio. La reazione ha bisogno di più tempo rispetto al marquis, ma il dato qualitativo è certo e completo. Il sistema di analisi usato nelle situazioni di festa da Energy Control è un semplice marquis. Questa tecnica permette di centrare l’obiettivo di agganciare i consumatori, ma dà informazioni parziali e a volte imprecise sulla composizione delle sostanze. È per questa ragione che a Barcellona hanno previsto di utilizzare la sede del progetto come uno sportello con orari fissi per offrire la possibilità di analizzare le pastiglie usando la cromatografia. I reagenti ed i campioni necessari all’analisi vengono forniti dall’istituto di analisi dell’Università di Barcellona e la procedura di laboratorio viene eseguita da personale professionale e da volontari dell’associazione con competenze specifiche. I consumatori possono accedere nel giorno di apertura in sede e portare di persona le sostanze, ma possono anche spedirle per posta o consegnarle ai volontari in occasione delle feste. In questo caso le pastiglie vengono conservate seguendo una procedura precisa e l’involucro che le contiene deve evidenziare che il possesso è finalizzato al pill testing in laboratorio. A Parigi, invece, non si svolge altra attività che quella alle feste illegali. Nonostante l’analisi si svolga in una situazione di festa, i volontari di Techno+ hanno scelto di usare in strada la tecnica della cromatografia, riducendo i tempi di risposta grazie ad un reagente più veloce. Il tempo di attesa per il risultato dell’analisi si aggira sui 20-25 minuti durante i quali i volontari possono relazionarsi con i consumatori. Da segnalare che Techno+ non ha potuto o saputo avviare collaborazioni con istituti universitari o laboratori di ricerca, e per questo motivo i volontari sono costretti a procurarsi da sé dosi minime delle sostanze da usare come campioni, ricorrendo a volte a canali illegali. La cromatografia viene comunque affiancata ad un test marquis per incrociare i dati. In questo caso il marquis usato è una combinazione di più reagenti che consente un responso più preciso. Grazie all’EZ-COMPLETE si riescono ad individuare quasi tutti i principi attivi più comuni (ecstasy, ketamina, speed, etc) ma non si possono individuare quei tagli attivi (come i medicinali) che spesso vengono usati nella produzione delle sostanze. Techno+ collabora attivamente e si integra con Medecins du Monde, un’ONG internazionale che in Francia, fra le altre cose, organizza interventi di riduzione del danno e di pill testing nelle feste techno legali. Sia Energy Control sia Techno+ hanno steso un protocollo di comportamento degli operatori. Questi documenti motivano e rafforzano la validità dell’attività di analisi delle sostanze, esplicitandone l’approccio di riduzione del danno e regolamentandone nei dettagli la procedura. Il codice di comportamento che il Servizio Riduzione del Danno ha deciso di adottare è indispensabile alle attività dell’Unità Mobile TIPS&TRICKS. Per questo pensiamo che se ne debba concludere la stesura entro settembre 2007 per poter cominciare già dopo l’estate la sperimentazione del pill test. La migliore procedura di analisi è la cromatografia, e può essere fatta anche in 22 situazioni di festa, come l’esperienza di analisi in strada di Techno+ dimostra. I tempi necessari a formare gli operatori per questo genere di test, la costruzione della rete necessaria a procurarsi i principi attivi da usare come campioni e diversi altri aspetti di questa tecnica, ci impongono comunque di investire nel breve periodo su un test marquis (pensiamo all’EZ-COMPLETE), per poi elaborare un piano strategico di lungo periodo che ci consenta di usare comunque la cromatografia entro la fine della triennalità del progetto. È da escludere l’opportunità di distribuire marquis fra i consumatori. L’ingrediente principale del reagente è infatti acido solforico ed una distribuzione libera aumenterebbe il rischio di incidenti. Per Energy Control il rapporto con il laboratorio di analisi dell’università è strategico. Per questo l’UdS TIPS&TRICKS deve investire molto nella costruzione di simili alleanze, per esempio con il laboratorio ARPAV di Treviso e col suo “Progetto di Analisi Droghe di Strada”, senza escludere la possibilità di includere nella rete istituti universitari e, come in Francia, ONG o associazioni con finalità simili alla nostra. È attiva in Italia, per esempio, una sezione di “Medici del Mondo” con sedi a Roma e Firenze. 2_LA RETE Anzitutto una considerazione: la rete non può essere interpretata come esclusivamente nazionale. Esiste uno spazio istituzionale europeo che si è costituito e col quale tanti progetti, anche italiani, si rapportano. Le istituzioni europee elargiscono finanziamenti e patrocinano sperimentazioni. Ma soprattutto la dimensione europea è individuata da molti come lo spazio dentro cui scambiarsi esperienze. Entrambe le organizzazioni che abbiamo incontrato aderiscono ad una vasta rete europea denominata “Democracy Cities and Drugs”, cui partecipano diversi servizi, progetti, associazioni ed amministratori locali con lo scopo di condividere le pratiche e di promuovere politiche locali partecipate sul tema dell’uso di droghe. Di fatto la rete si suddivide in diversi tavoli, uno dei quali, coordinato proprio da Energy Control e da Techno+, è incentrato sugli interventi di riduzione del danno nei luoghi del divertimento e della notte. Il tavolo SAFER NIGHTLIFE organizza periodici workshop che sono appuntamenti di scambio e condivisione fra i progetti, nonché di formazione per gli operatori. Seguiremo gli appuntamenti di questo tavolo che sono per noi occasioni importanti di formazione e di scambio. La rete europea è importante come luogo di scambio e di stimolo per tutto il Servizio Riduzione del Danno, come spazio di ricerca e di costruzione di alleanze a tutela delle attività sperimentali che metteremo in campo. Per questa ragione, e per la tradizione della città di Venezia nel promuovere politiche sulle droghe pragmatiche e partecipate, l’adesione piena del Servizio e dell’Amministrazione a questa rete è un’occasione importante e non rinviabile, anche alla luce del fatto che proprio a Venezia in Novembre si terrà il prossimo convegno di “Democracy Cities and Drugs”. 3_IL LAVORO COI PARI Un’altra considerazione da fare riguarda la composizione dei gruppi che abbiamo incontrato, caratterizzati da un perfetta integrazione fra volontariato e professionismo, con un numero di volontari nettamente superiore a quello dei professionisti. L’empowerment in questi gruppi è un processo reale, poiché intere attività dei pro23 getti (analisi di laboratorio, formazione dei volontari e contatti coi locali, solo per fare degli esempi) vengono affidati ai volontari, i quali sono perlopiù consumatori che dimostrano una piena adesione agli scopi. Inoltre la composizione giovanile analoga al gruppo target è determinante nel funzionamento e nella credibilità degli interventi. In questi casi la prossimità al mondo dei consumatori e l’esperienza di vita (più che le sole comprensione e conoscenza dei fenomeni) sono i punti di forza che permettono alle due equipe di caratterizzarsi per la dinamicità dei progetti ed il loro accreditamento fra i giovani consumatori. Tornati da queste visite ci resta l’impressione che bisognerà investire molto sui consumatori, mettendone a frutto i saperi e cedendo loro potere rispetto alla gestione dell’intervento. Dobbiamo spostare il tiro dalle collaborazioni, che ci lasciano comunque in una posizione di committenza, alla cogestione del progetto coi pari. Le abitudini e gli stili di vita su cui TIPS&TRICKS interviene sono dinamiche ed in continua evoluzione. Gli operatori professionali non hanno gli strumenti per stare al passo con i cambiamenti se non (in parte) quando l’equipe è attraversata dagli stili di vita dei consumatori, condividendo esperienze e lavorando a stretto contatto accomunati dagli scopi del progetto. La scommessa non si gioca solo nella relazione fra operatori e consumatori, ma anche nel trattamento contrattuale e nel progetto che attorno a questo attraversamento si costruisce. La capacità di relazione con i consumatori deve appartenere a tutto il servizio, anche alla sua componente amministrativa, il cui compito deve essere quello di facilitare il loro rapporto con la burocrazia. Il progetto che come operatori abbiamo rispetto al lavoro coi pari, ha come obiettivo la costruzione di un servizio di bassa soglia gestito soprattutto da operatori pari, e capace non solo di valorizzare i saperi minimi dei consumatori e di riconoscerne il ruolo, ma anche capace della flessibilità necessaria per strutturarsi ed aggiornarsi attorno ai loro stili, per declinare in chiave nuova ed innovativa l’idea di riduzione del danno. 24 ALLEGATO 5 INTERVENTI CON IL PROGETTO OFF LIMITS DEL SER.T. DI S. DONA’ DI PIAVE Luglio e agosto 2007 Dopo una serie di contatti telefonici ed un incontro con il primario del Ser.T. di S. Donà di Piave e alcuni operatori, abbiamo concordato la nostra partecipazione, come osservatori esterni, ad un loro intervento al Terrazza Mare di Jesolo, un locale sulla spiaggia in cui si organizzano concerti, durante il periodo estivo, a scadenza settimanale. Come la nostra unità mobile, anche loro, in 2/3 operatori, lavorano con un camper e con la possibilità di fare chill out all’interno delle discoteche e di altri locali del divertimento giovanile. In questa prima occasione, a causa di un fraintendimento sull’orario di inizio, abbiamo avuto solo il tempo di vedere gli strumenti che utilizzano gli operatori per agganciare i ragazzi fuori dal locale. Il privilegiato è la prova con l’etilometro, a seguire due test: a) un cartellone con delle domande che, in base ad una decina di risposte affermative o negative, ti permette di seguire un percorso e ad arrivare a 4 diverse caratteristiche di personalità (il timido, il realista, il leader, l’esperienziale) rispetto alle quali si può capire se c’è un rischio minimo o elevato circa l’uso e/o l’abuso di alcool e di altre sostanze psicoattive; b) un test veloce al computer che rivela la quantità di riflessi e di attenzione che ha una persona in quel preciso momento. Abbiamo visto molti giovani fare a gara dopo la prova con l’etilometro: chi aveva il tasso alcolico più alto in alcuni casi “vinceva”. L’impressione è stata quella di aver visto tanta gente fermarsi al camper per provare questi “giochi” e andarsene con poche informazioni in più rispetto a prima, se non con la consapevolezza di aver superato la media legale del tasso alcolico nel sangue e la possibilità di decidere di aspettare prima di rimettersi alla guida. Su questo abbiamo fatto una riflessione circa l’informazione falsata dell’operatore: superare la media legale non significa non aver l’attenzione o la capacità di mettersi alla guida come non è detto che una persona sotto la media ma che non è abituata a bere possa guidare. La media legale non tiene conto della soggettività delle persone e ciò, a nostro parere, dovrebbe essere esplicitato dall’operatore che restituisce il risultato dell’etilometro. Una differenza tra loro e noi riguarda il materiale informativo sia rispetto al linguaggio, a volte giudicante, sia rispetto al loro obiettivo (quello di accompagnare il messaggio con uno scambio reciproco tra ragazzo e operatore) messo in secondo piano dagli strumenti sopra descritti. Dopo circa un mese gli operatori del Ser.T. ci invitano a partecipare ad altri due interventi in due discoteche durante la stessa notte: il primo all’Aida di Jesolo in cui si sono riproposte le stesse dinamiche osservate al Terrazza Mare ed il secondo al Muretto dove gli operatori, questa volta, stavano all’interno, in un piccolo spazio a bordo pista. Questa esperienza ci ha dato molti spunti e suggestioni riguardo al “come stare” nelle varie situazioni e ci ha stimolato a fare più attenzione agli spazi. La staticità degli operatori non permetteva loro di vedere e seguire alcune dinamiche che accadevano all’interno del locale non lontano dalla loro postazione ed, inoltre, alle loro spalle, c’era una vera e propria chill out naturale non sfruttata né da loro né dai gestori del locale. Questo ci ha dato la possibilità di pensare ad alcuni accorgimenti che dovrebbero 25 avere gli operatori di un locale, per esempio, sulla gestione del bar che ad un certo punto non ha più distribuito acqua mentre la musica continuava a suonare con gli stessi decibel e lo stesso ritmo di inizio serata e con un numero considerevole di persone ancora in pista. I momenti durante una serata sono diversi, per questo è necessario prendere confidenza e familiarità con i luoghi nei quali si realizzano gli interventi, osservando con attenzione le relazioni e gli scambi tra le persone e i gruppi, l’uso degli spazi (interni ed esterni), le dinamiche tra clientela e personale del locale, ecc. partecipando attivamente e cercando di sfruttare tutte le caratteristiche che ci può offrire il locale. Abbiamo concordato con gli operatori di S. Donà di ricambiare l’ospitalità in futuro, invitandoli ad un rave a Venezia non appena si presenti l’occasione, cogliendola anche per scambiarci impressioni e osservazioni. 26 ALLEGATO 6 RELAZIONE DI VALUTAZIONE DI PROCESSO DELLA COSTITUZIONE DI UN GRUPPO DI GIOVANI COLLABORATORI DEL PROGETTO. Favorire ed organizzare l’attiva collaborazione di giovani consumatori o non consumatori di sostanze è fra gli obiettivi dell’Unità Mobile TIPS&TRICKS. Da marzo 2007 l’equipe dell’Unità Mobile comincia a proporre ad alcuni giovani di realizzare per il progetto il materiale informativo sulle sostanze. La proposta si concretizza la prima settimana di maggio con la prima riunione del gruppo. La costruzione del gruppo può essere considerata in buona parte conseguenza virtuosa del corso di formazione che ha dato inizio al progetto. Difatti Gaia, che ha curato la grafica del materiale informativo, ha partecipato al corso in quanto appartenente ai centri sociali, mentre Davide e Alessia sono stati contattati perché segnalati dalle Politiche Giovanili. Marisa è stata contattata in quanto conosciuta da Pino e perché aveva realizzato in passato il materiale informativo sulle sostanze per il centro sociale Rivolta. Gli operatori hanno tentato da subito di coinvolgere alcuni giovani contatti dal Servizio conosciuti nei pressi di piazzale Candiani. Gli inviti a questi due ragazzi sono stati diversi ma di fronte ad altrettanti “bidoni” abbiamo rinunciato alla possibilità di collaborare. Nell’elaborazione dei materiali il gruppo ha goduto di piena autonomia. Gli incontri con tutto il gruppo a cui sono stati presenti gli operatori (Luana e Pino) del progetto sono stati solo cinque (esclusi gli incontri iniziali per formulare la proposta). Il grosso del lavoro è stato quindi autogestito dal gruppo stesso che ha deciso come ripartirsi le ricerche necessarie e l’elaborazione dei testi, così come la costruzione e condivisione del progetto grafico delle cartoline, unica attività che forse è stata svolta senza piena condivisione da parte di tutti. Non si possono quantificare le ore di lavoro che il gruppo si è autogestito, riunendosi a casa di questo o di quell’altro. Gli incontri che gli operatori hanno convocato presso la sede del progetto avevano l’obiettivo di vagliare il processo e garantire la condivisione con gli operatori stessi del contenuto del materiale informativo. Prodotti di questo processo sono il biglietto da visita del progetto e 9 cartoline informative sulle sostanze caratterizzate da una grafica accattivante ed un linguaggio affatto giudicante, nonché un foglietto informativo per sensibilizzare all’uso personale di pippotti per sniffare. Non è stato comunque il materiale informativo l’unica forma di collaborazione ad essere costruita fra l’Unità Mobile ed il gruppo. Soprattutto Alessia ha dimostrato particolare coinvolgimento nelle attività del progetto quando ha combinato in incontro fra una tribe di Chioggia (i Dreamworkers) e gli operatori del progetto per promuovere le attività dell’Unità Mobile fra i gruppi che organizzano feste. Inoltre, in occasione dell’Heineken Jammin’ Festival 2007 Alessia e Davide avevano accettato di affiancare gli operatori durante gli interventi dell’Unità Mobile. In quella stessa occasione gli operatori hanno coinvolto anche Francesco, un altro ragazzo specializzato in produzioni e proiezioni video che è così entrato a far parte del gruppo di collaboratori del progetto. Il lavoro del gruppo si è concluso entro il termine che insieme avevamo stabi27 lito per luglio. Dopo la stampa delle cartoline, però, il gruppo si è praticamente disciolto, a parte qualche sporadico incontro con singoli componenti in occasione di feste o di interventi dell’Unità Mobile per i quali comunque non avevamo previsto un attivo coinvolgimento dei ragazzi. 28 ALLEGATO 7 PROPOSTA DI COLLABORAZIONE CON L’UdS TIPS & TRICKS (PER I GESTORI DI LOCALI) L’UdS Tips & Tricks – droghe suggerimenti e trucchi si propone di ridurre i rischi e i danni correlati all’uso di sostanze stupefacenti tra i consumatori, contattandoli precocemente nei luoghi di aggregazione e divertimento. A tale scopo il progetto, in sintesi, si è dotato di: • un’équipe di operatori professionali e di operatori pari, cioè di persone con capacità comunicative, conoscenze e abilità derivate dalla propria vicinanza al mondo dei consumatori per stile di vita o semplicemente per età. Gli operatori pari possono favorire la comunicazione orizzontale con i gruppi di consumatori; • un’unità mobile (camper) allestita per essere riconoscibile e per contattare, informare e instaurare relazioni informali e significative con i consumatori nei luoghi di aggregazione e di divertimento; • materiale informativo sulle diverse sostanze stupefacenti. Tale materiale è stato realizzato da un gruppo di ragazzi e ragazze che ha prestato particolare attenzione al linguaggio e alla grafica. Il materiale offre informazioni corrette, non viziate da pregiudizi sugli effetti e i rischi legati al consumo di sostanze. Ciò premesso, conoscere e collaborare con i diversi professionisti della notte può a nostro avviso potenziare il lavoro di prevenzione e, in prospettiva, favorire dei cambiamenti nello scenario del consumo. Siamo convinti infatti che i proprietari e i gestori dei locali, gli organizzatori di feste, i diversi professionisti della notte (dj, vj, pierre, personale addetto all’accoglienza e alla sicurezza, ecc.) non siano soltanto adulti significativi, mediatori tra il mondo adulto e il mondo giovanile, ma anche soggetti attivi nella promozione della salute e del benessere dei frequentatori dei luoghi del divertimento. Per tale ragione, collaborare con gli operatori della notte sulle tematiche della prevenzione e della salute rappresenta una delle chiavi di volta del nostro intervento. Di seguito presentiamo brevemente i diversi interventi che la nostra équipe può realizzare in collaborazione con i professionisti del mondo del divertimento per concretizzare la collaborazione. Tutti gli interventi, proposti a moduli, vengono concordati e realizzati con il pieno accordo fra i gestori del locale e l’équipe del progetto e possono essere differenziati di volta in volta in base alla programmazione e alle esigenze del locale stesso. 29 ATTIVITA’ DEL PROGETTO ALL’ESTERNO DEL LOCALE Presenza dell’unità mobile nelle immediate vicinanze del locale, con possibilità di allestire all’aperto una zona chill out, cioè uno spazio accogliente (con divani, cuscini, musica ambient, ecc.) in cui i consumatori possano rilassarsi, distendersi e avere informazioni e consigli relativi ad un uso più sicuro delle sostanze stupefacenti. L’area chill out e il camper hanno l’obiettivo di: • fornire informazioni aggiornate sulle sostanze, informazioni sui rischi a breve e a lungo termine legati all’assunzione, consigli pratici per ridurli (ad es. rispetto a colpi di calore, disidratazione, policonsumo, ecc.) e informazioni sui rischi “indiretti” (ad es. malattie a trasmissione sessuale, incidenti stradali, ecc.); • distribuire preservativi, materiale sanitario sterile, acqua e tisane, frutta, ecc.; • effettuare un’analisi rapida delle sostanze stupefacenti (spot test) ove ciò sia consentito; • garantire l’intervento in caso di crisi, malore, ecc. ALL’INTERNO DEL LOCALE, SULLA BASE DELLA SUA DISPOSIZIONE E ORGANIZZAZIONE • Collocazione di espositori per la diffusione di materiale informativo; • Presenza dell’équipe del progetto che informa e contatta i clienti del locale utilizzando materiale informativo e/o sanitario; • Allestimento di una chill out, in un’area adatta del locale. ALTRE ATTIVITÀ SPECIFICHE Collaborazione con i gestori e i professionisti della notte, per facilitare la diffusione di alcune fondamentali misure preventive e per promuovere la cultura della riduzione dei rischi e dei danni nei luoghi del divertimento, attraverso: • moduli di confronto e scambio di informazioni sugli stili di vita legati al divertimento, le abitudini di consumo, gli effetti e i rischi correlati all’uso di sostanze; • moduli di formazione sociosanitaria su come intervenire prontamente in caso di malori, collassi, overdose, ecc.; • moduli di formazione e confronto sulle possibilità di miglioramento degli spazi del locale e sui servizi offerti; • realizzazione di materiale informativo ad hoc, mirato alla specifica clientela; • organizzazione di serate a tema sulla promozione della salute e sulla riduzione dei rischi e dei danni correlati all’uso di sostanze stupefacenti. Progetto Crew 8398 - UdS Tips & Tricks tel/fax ufficio 041/920627 cell. unità mobile 346/6895189 [email protected] http://www.tips-tricks.it http://www.comune.venezia.it/danno 30