mercoledì 5 febbraio
SILVIO ORLANDO
“Il nipote di Rameau” di Denis Diderot
regia Silvio Orlando
La conversazione immaginata e riportata da Diderot si svolge per
mezz’ora, dalle cinque alle cinque e mezzo, nei giardini del Palais
Royal Rameau intrattiene il filosofo raccontando episodi della
propria vita; gli confessa senza pudore la propria immoralità, e dà
prova del suo straordinario talento di pantomimo e di una sensibilità musicale fuori dal comune. Parente del celebre Jean-Philippe Rameau, il Nipote è un musicista fallito, un adulatore di
professione, un miserabile di talento; uno scroccone che sopravvive facendo il buffone di corte nei salotti della borghesia parigina.
Agli occhi del filosofo, quest’individuo spregevole appare come
un misto di delirio e di buonsenso, di abiezione e di onestà. E proprio per questa sua contraddittorietà, Rameau sconcerta e affascina Diderot, il quale constata stupefatto e a tratti inorridito come
sia possibile che una stessa persona sia dotata della più profonda
sensibilità estetica e del tutto sprovvista del sentimento morale.
Jean-François Rameau è in fondo la cattiva coscienza della società parigina di metà Settecento; è colui che ha il coraggio (la
spudoratezza) di confessare ciò che tutti pensano, e di fare per
mestiere, come satiro e pantomimo, ciò che tutti fanno nella loro
vita: l’adulatore.
Città di Tortona
Il nostro Teatro Civico vanta più di 175 anni di storia e continua
ad essere una realtà viva ed importante per Tortona e per il suo
territorio. La programmazione della Stagione di Prosa è il punto
di forza e di prestigio di questo gioiello architettonico della nostra
Città, diventato dal 1990, data della sua riapertura, uno dei principali “contenitori di cultura”, anche grazie ad una serie di cartelloni sempre di altissimo livello.
L’affluenza di pubblico e la fidelizzazione degli abbonati è la conferma del gradimento e del successo degli spettacoli ospitati in
questo quarto di secolo di rinnovata attività. Grazie al fondamentale sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona,
anche la Stagione 2014-2015 nasce con i migliori propositi: i
drammaturghi contemporanei, apprezzati dagli spettatori più
curiosi, sembrano fare la parte del leone; due importanti firme,
come Goldoni e Macchiavelli, regalano alla rassegna un tocco
di classicità; in scena tanti giovani registi ed interpreti accompagnati da attrici e attori da tempo protagonisti assoluti del nostro
teatro: Valeria Valeri, Milena Vukotic, Saverio Marconi, Massimo
Dapporto, Marco Columbro. Accolti dal consueto calore del
pubblico ed ispirati da un luogo affascinante come questo teatro
storico sapranno regalarci le emozioni uniche dell’azione scenica dal vivo.
L’Assessore alla Cultura
Marcella Graziano
mercoledì 5 novembre
DEBORA CAPRIOGLIO
DANIELA MOROZZI
“La vedova scaltra” di Carlo Goldoni
regia Emanuele Barresi
mercoledì 19 novembre
COMPAGNIA DELLA RANCIA
SAVERIO MARCONI
GIAN PAOLO VALENTINI
“Variazioni enigmatiche”
di Eric-Emmanuel Schmitt
regia Gabriela Eleonori
mercoledì 3 dicembre
CHIARA FRANCINI • EMANUELE SALCE
“Ti ho sposato per allegria”
di Natalia Ginzburg
regia Piero Maccarinelli
mercoledì 17 dicembre
MARINA THOVEZ • MARIO ZUCCA
“Casina” di Marina Thovez
da Tito Maccio Plauto
regia Marina Thovez
mercoledì 21 gennaio
PROGETTO U.R.T. - COMPAGNIA JURIJ FERRINI
“La mandragola” di Niccolò Macchiavelli
regia Jurij Ferrini
www.rivatradecon.com
mercoledì 4 febbraio
VALERIA VALERI • MILENA VUKOTIC
“Le fuggitive”di P. Palmade e C. Duthuron
regia Nicasio Anzelmo
mercoledì 18 febbraio
CESARE BOCCI • MARCO BONINI
ELEONORA IVONE
“Ospiti” testo e regia Angelo Longoni
mercoledì 4 marzo
MARCO COLUMBRO
GAIA DE LAURENTIIS
“Alla stessa ora il prossimo anno”
di Bernard Slade
regia Giovanni De Feudis
mercoledì 18 marzo
MASSIMO DAPPORTO
SUSANNA MARCOMENI
BLAS ROCA REY
“Ladro di razza” di Gianni Clementi
regia Marco Mattolini
mercoledì 22 aprile
BENEDICTA BOCCOLI
CATERINA COSTANTINI
ELISABETTA POZZI
“Crimini del cuore” di Beth Henley
regia Marco Mattolini
mercoledì 5 novembre
DEBORA CAPRIOGLIO
DANIELA MOROZZI
“La vedova scaltra” di Carlo Goldoni
regia Emanuele Barresi
… e la storia continua. Dopo l’ultimo spettacolo della scorsa Stagione
"La donna di garbo", ecco come primo appuntamento della nuova, la
seconda parte delle avventure di Rosaura, la ragazza enciclopedica inventata da Carlo Goldoni. Vedova ormai da due anni del vecchio dottor
Arturo che l'aveva sposata in punto di morte per renderla propria
erede, padrona nella casa in cui era entrata come domestica, dovrà
scegliere il futuro nuovo marito. Ancora giovane ed avvenente è oggetto del desiderio di quattro baldi nobiluomini. Un Italiano, un Francese,
un Inglese, uno Spagnolo, si mostrano, a turno, a Rosaura, in quella che
ritengono essere la loro veste migliore. In realtà, pensando di sfoggiare
le loro qualità, non fanno altro che mostrare i limiti di quello che è, nella
convinzione popolare, il tratto distintivo del popolo di appartenenza. L’
Italiano troppo geloso e possessivo, il Francese troppo presuntuoso e
frivolo, l’Inglese poco passionale e troppo pragmatico, lo Spagnolo vanaglorioso e dai modi troppo gravi. Rosaura è aiutata nel proprio disegno da Marionette, una domestica, donna argutissima, ma pigra, cosa
poco commendevole per chi ha il compito di servire. E’ la seconda
commedia di carattere di Goldoni, dopo La donna di garbo, ed è la seconda commedia della riforma goldoniana, scritta in modo da non lasciare spazio alle “improvvisazioni” dei capocomici. Ebbe un enorme
successo e rimase sulle scene per quindici anni.
www.pasticceriacasali.it
mercoledì 19 novembre
COMPAGNIA DELLA RANCIA
SAVERIO MARCONI
GIAN PAOLO VALENTINI
“Variazioni enigmatiche”
di Eric-Emmanuel Schmitt
regia Gabriela Eleonori
Già straordinario successo di pubblico e di critica in Europa, in Francia
lo spettacolo è stato interpretato da Alain Delon, in Inghilterra da Donald
Sutherland. Il titolo dell’opera fa riferimento a Enigma Variations, composizione del musicista inglese Edward Elgar, quattordici variazioni su
una melodia che sembra impossibile da riconoscere, così come
Schmitt sembra concepire il rapporto tra gli esseri umani come qualcosa che possiamo solo intuire. Un testo mai prevedibile, che alterna
sentimenti con drammatici colpi di scena, in cui l’ironia più tagliente si
trasforma in commozione, la tenerezza in folle crudeltà. È la storia del
confronto disperato fra due uomini, Abel Znorko ed Erik Larsen. Il primo,
misantropo premio Nobel per la letteratura si è ritirato a vivere da eremita in un’isola sperduta del mare della Norvegia. Il secondo, sconosciuto giornalista cui lo scrittore concede un’intervista. L’incontro, tra
ferocia e compassione, si trasforma in una sconvolgente scoperta di
verità taciute e dell'illusione in cui i due si sono calati.
www.vedogroup.com
mercoledì 3 dicembre
CHIARA FRANCINI • EMANUELE SALCE
“Ti ho sposato per allegria”
di Natalia Ginzburg
regia Piero Maccarinelli
“Dov’è il mio cappello?”. La storia comincia così. Comincia, sembra di
capire, da un sorriso sfrontato e ironico dinnanzi all’impossibile. C’è
un’impossibile famigliola, con tanto di suocera, cognatina e governante,
tutti insieme a fare il teatrino delle proprie parti, dentro a un gioco di parodia. La Ginzburg sfida tutte le regole della buona scrittura drammatica
inventandosi un teatro delle assurdità che tuttavia non rassomiglia, né
tecnicamente, né ideologicamente, al greve teatro dell’assurdo. Approda a una forma apparentemente impropria con i monologhi fiume,
divertenti e all’apparenza teatralmente impossibili. Provocatoriamente,
o meglio, sfrontatamente fragile è tuttavia irresistibile anche là dove
pare disfarsi in frivolezza. Una commedia allegra, sfrontata, ironica.
Pietro è un avvocato di solida estrazione borghese, pacato e abituato
a una vita regolare; Giuliana è una giovane donna assai spiantata, svitata e pasticciona. Alle spalle una vita sregolata e una fuga da casa giovanissima. I due si sono incontrati, si sono piaciuti e dopo un mese si
sono sposati. È passata una settimana dal matrimonio, un matrimonio
fatto per allegria. Poi però il matrimonio si fa famiglia e con essa arrivano
le regole, una delle quali è che bisogna essere uguali a tutte le altre famiglie. Nasce quindi il gioco, divertentissimo e insieme triste, della
“casa” e con esso, per uguale allegria, l’autrice fa nascere il gioco del
suo teatro.
mercoledì 17 dicembre
MARINA THOVEZ • MARIO ZUCCA
“Casina” di Marina Thovez
da Tito Maccio Plauto
regia Marina Thovez
La celebre commedia di Plauto riscritta per due attori a coprire tutti i
ruoli: sette personaggi protagonisti, più le comparse! Infedeltà coniugali,
rivalità tra servi, tra genitori e figli. Il trionfo del difetto umano. Se chiedessimo a chiunque perché l’autore abbia ritratto le debolezze dell’uomo con con così spietata fantasia, sicuramente ci sentiremmo
rispondere: “perché era un grande poeta”. Giusto. Ma se lo chiedessimo a Plauto stesso, probabilmente risponderebbe: “perché fa ridere!”. Riscrivere un classico è un azzardo? Recitare soltanto in due
una commedia basata sull’intreccio lo è sicuramente. I due attori, rimasti soli per un artifizio che si svelerà, entrano ed escono dai personaggi
trasformati in pochi secondi, sudano, si strappano i vestiti e la parte: il
teatro nel teatro, un congegno che a Plauto probabilmente, sarebbe
piaciuto molto. Gli attori, ultimi personaggi plautini post litteram, pieni di
difetti, egocentrici e bugiardi, malati per la risata sono animati dalla
stessa voglia di far teatro che portò Plauto ragazzino a cercare fortuna
a Roma. Casina, una trovatella, è stata adottata dalla ricca coppia di
Sciolgotutto e Strepitosa, ed è perciò figlioccia e schiava. Il figlio, innamorato di Casina, vorrebbe sposarla, ma le leggi non consentono un
matrimonio tra un uomo libero e una schiava. La fanciulla è talmente
bella che anche il vecchio patrigno perde la testa per lei. La moglie, capita l’antifona, per sottrarre la ragazza alle brame del marito combina il
matrimonio di Casina col giovane scudiero Palino. Sciolgotutto la promette al fattore Olimpione, col patto di dividersi la preda. La scelta sarà
per sorteggio ma le donne di casa architettano una grande beffa.
www.torinomotors.it
mercoledì 21 gennaio
PROGETTO U.R.T.
COMPAGNIA JURIJ FERRINI
“La mandragola” di Niccolò Macchiavelli
regia Jurij Ferrini
Firenze 1504. Callimaco è innamorato di Lucrezia , moglie dello sciocco
dottore in legge messer Nicia. Con l'aiuto del servo Siro e dell'astuto
amico Ligurio, Callimaco, in veste di famoso medico, riesce a convincere
messer Nicia che l’unico modo per avere figli sia di somministrare a sua
moglie una pozione di mandragola, ma il primo che avrà rapporti con lei
morirà. Ligurio trova presto una geniale soluzione: a morire sarà un semplice garzone, cosa che tranquillizza parzialmente Nicia, il quale resta comunque perplesso, visto che qualcuno dovrà andare a letto con sua
moglie. Naturalmente Ligurio ha pensato all'amico Callimaco, che spasima per Lucrezia: infatti non vi sarà nessun garzone come vittima predestinata, bensì sarà lo stesso Callimaco a travestirsi da tale. Il
garzone-Callimaco viene colpito e portato a casa di Nicia, e poi infilato
nel letto insieme a Lucrezia… Ispirata da un motivo erotico-cortese
d’ascendenza medievale e di sapore decameroniano, non è solo una
macchina comica ma anche un’allegoria sulla “corruzione della logica
politica” che scambia i vizi della vita pubblica con quelli della vita privata,
allargando il suo orizzonte critico anche al clero che la mise all’indice per
più di 400 anni. L’opera non ha perso mordente sull’attualità, al contrario
è stata una lucidissima premonizione sui nostri tempi, rivelando la nostra
stessa identità di popolo e le radici profonde di un malcostume.
Panetteria
Focacceria
Via L. Perosi, 10 - Tortona
mercoledì 4 febbraio
VALERIA VALERI • MILENA VUKOTIC
“Le fuggitive”di P. Palmade e C. Duthuron
regia Nicasio Anzelmo
Un testo che riesce ad analizzare le problematiche dell'universo femminile senza banalizzarle.
Le due protagoniste incarnano l'archetipo delle ‘signore per bene’, appartenenti a quella dimensione femminile della società che ha imparato
ad accettare le regole del gioco ...quelle imposte dalla controparte maschile. Ed è proprio per continuare a vivere che le due signore decidono
di infrangere la cornice di specchi che le circonda, di ribellarsi ai dettami
di un mondo che riflette sé stesso, calpestando la sensibilità della natura
umana, fatta di bisogni e sentimenti. Ed è così che Claude, anziana signora che vive in una casa di riposo, e Margot, più giovane ma anche lei
soffocata dalla pressione di un mondo che la vorrebbe inchiodare al
ruolo che le ha imposto, si incontrano; a quel punto le loro esistenze si
incrociano e generano un percorso nuovo e in movimento, in fuga. La
stasi che permeava le loro esistenze risulta di colpo interrotta, le due signore si ritrovano a vivere in corsa, a guardare al presente anziché al
passato e le situazioni in cui si imbattono risultano divertenti e amare al
tempo stesso.
CANEPA EXPRESS
CONSEGNE SICURE
tel. 338 6564927
mercoledì 18 febbraio
CESARE BOCCI • MARCO BONINI
ELEONORA IVONE
“Ospiti” testo e regia Angelo Longoni
“Ospiti” è… la storia di Leo, un uomo che deve fare i conti con la propria
vita sbagliata, con i propri affetti finiti e con la comica misantropia che lo
accompagna. Per qualche giorno, l’idea di un nuovo amore e un divertente caso di scambio di persona, gli permette di immaginare un’esistenza più interessante, più viva e affascinante…
…la storia di Sara, una donna che ha fatto del disincanto e della consapevolezza una buffa arma per difendersi dai sentimenti incontrollabili e
dalle persone che la vogliono amare in modo possessivo…
…la storia di Franco un uomo che sa amare solo in modo eccessivo, totale, irrazionale. Un essere fragile e comico ma, al contempo, pericoloso,
uno che non sa distinguere la passione dalla molestia.
Una commedia divertente, cinica ma anche romantica. I tre protagonisti
vivono l’amore come la più impegnativa delle loro attività, sia che lo inseguano, sia che lo fuggano, sia che lo sminuiscano.
Alla base dei loro comportamenti c’è la convinzione che, quando si è innamorati, ognuno dia contemporaneamente il meglio e il peggio di sé.
mercoledì 4 marzo
MARCO COLUMBRO
GAIA DE LAURENTIIS
“Alla stessa ora il prossimo anno”
di Bernard Slade
regia Giovanni De Feudis
George è fuori casa per lavoro. Doris è fuori casa per un ritiro spirituale.
Sono al ristorante, lui la nota e le manda una bistecca. Alle signore si
mandano fiori ma quel ristorante è rinomato per le bistecche. I due finiscono in una camera di motel californiano come per caso. Entrambi sposati con figli, entrambi benpensanti. La mattina dopo si ritrovano oppressi
da un devastante senso di colpa. Tanto devastante che decidono di rivedersi. Il prossimo anno, lo stesso giorno, la stessa ora, stesso motel,
stessa camera. E poi l’anno dopo, e poi l’anno dopo ancora. Si sa come
sono gli amanti, specie se si amano, ritengono se stessi e il loro amore il
centro dell’universo. Là fuori scorre la storia, là fuori fanno la guerra, là
fuori crollano idoli e ne sorgono di nuovi, là fuori muore la gente, ma là
fuori... Qua dentro ci siamo solo noi due. I nostri figli erano bambini, ora
sono donne e uomini. Mia moglie invecchia, mio marito invecchia, e noi
non invecchiamo? Noi no, invecchiare è una cosa che capita agli altri, a
quelli che stanno al di là della porta del motel. Chiudi la porta e il tempo
smette di passare. Dice Lei: “ci conosciamo da così tanto tempo che comincia a sembrarmi un incesto”. Risponde Lui: “Tanto tempo? A un
giorno l’anno ci conosciamo da una ventina di giorni, abbiamo si e no
rotto il ghiaccio”. Come finirà? Non finirà... Andrà avanti...
La commedia, prodotta nel 1975 e rappresentata per ben quattro anni
consecutivi a Broadway.
T O R T O N A
mercoledì 18 marzo
MASSIMO DAPPORTO
SUSANNA MARCOMENI
BLAS ROCA REY
“Ladro di razza” di Gianni Clementi
regia Marco Mattolini
Roma 1943. Un modesto ladro e truffatore, Tito, abituato a inventarsi la
vita, esce dal carcere, dopo aver scontato l’ennesima pena non può tornare a casa dei suoi, perchè sulle sue tracce c’è un usuraio, noto per la
sua crudeltà. Decide di rifugiarsi nella catapecchia di Oreste, amico d’infanzia, che lavora come operaio nelle fornaci di Valle Aurelia. Deve trovare al più presto dei soldi, per placare il “cravattaro”. Conosce una ricca
zitella ebrea, Rachele, che vive da sola in un appartamento lussuoso del
ghetto. Sarà lei la sua vittima. Tito la corteggia , vince la resistenza della
donna ed entra nelle sue grazie. E’ pronto per il furto coinvolgendo
anche l’amico fornaciaro. E’ l’alba del 16 ottobre 1943, c’è il rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma da parte dei nazisti. Mai il detto “Al
posto sbagliato nel momento sbagliato” fu più puntuale. Tito, opportunista e vigliacco, catapultato in un episodio storico dirompente, scoprirà in
sè un inaspettato coraggio che gli consentirà un grande riscatto. Il testo
si ispira alla grande tradizione del cinema neorealista e indaga in chiave
di tragicommedia un momento della nostra Storia. Tito, Oreste e Rachele
protagonisti di questa piccola, minuscola e, per certi versi, ridicola storia
raccontano un’Italia in guerra, una Roma allo stremo, ma orgogliosa. Storia di ingenuità e fame, illusioni e inganni, di risate e lacrime, quando le
parole onore, compassione e orgoglio avevano ancora un significato.
Viguzzolo
www.derthonaserramenti.it
mercoledì 22 aprile
BENEDICTA BOCCOLI
CATERINA COSTANTINI
ELISABETTA POZZI
“Crimini del cuore” di Beth Henley
regia Marco Mattolini
Le tre sorelle Magrath si ritrovano nella vecchia casa paterna nel Mississippi. Là vive Lenny, una zitella lamentosa e un po’ squinternata, che si
occupa di un nonno vecchio e malato. Nel giorno del suo malinconico
compleanno, arriva Meg, da tempo lontana in cerca di successi teatrali
e canori, ma in sostanza sola e non felice e tutte e due successivamente
accolgono Babe, che è stata testè rilasciata dopo il fermo di polizia,
avendo sparato al suo oppressivo marito del quale si è stufata, pur essendo ricca, sistemata ed in apparenza soddisfatta e realizzata. In realtà
Zackery Botrelle, il coniuge ora in ospedale, è furente con la donna, che
ha avuto un rapporto con un nero poco più che adolescente. L'incontro
inconsueto è l'occasione adatta per ricreare l'atmosfera di famiglia.
Mille ricordi allegri e tristi riaffiorano...
STRADA
del VINO
e dei SAPORI
dei COLLI
TORTONESI
www.stradacollitortonesi.com
GLI SPETTACOLI AVRANNO LUOGO PRESSO IL TEATRO CIVICO DI TORTONA IN VIA AMMIRAGLIO MIRABELLO, 3
CON INIZIO ALLE ORE 21
ABBONAMENTI dal 9 settembre al 19 settembre dalle ore 16 alle ore 19 possibilità di riconferma del posto riservato esclusivamente agli abbonati della Stagione 2013-2014
Dal 23 settembre vendita abbonamenti aperta a tutti
BIGLIETTI a partire dal 21 ottobre per tutti gli spettacoli in programma
Biglietto
PLATEA
PALCHI
LOGGIONE
Intero
€ 25
€ 25
€ 15
Ridotto*
€ 20
€ 20
Abbonamento
a 10 spettacoli
Intero
€ 200
€ 200
€ 120
Ridotto*
€ 160
€ 160
Studenti**
€ 70
€ 70
€ 70
PROGETTO GIOVANI
* Il biglietto e l’abbonamento ridotto sono fino a 30 anni (per i nati a partire dal 1984)
** L’abbonamento studenti è per coloro che frequentano fino al quinto anno delle Scuole Secondarie di secondo grado
e le Agenzie Formative di Tortona. L’abbonamento è cedibile solo ad altri studenti.
L’abbonamento non è personale e quindi cedibile.
La Direzione ringrazia fin d’ora gli abbonati che comunicheranno la loro eventuale impossibilità ad assistere allo spettacolo.
La Fama Fantasma Srl assicura, ai sensi del D. LGS. 196/2003, la riservatezza dei dati personali degli abbonati ed il loro
esclusivo utilizzo per comunicazioni relative all’attività teatrale.
Non è ammessa la prenotazione telefonica.
I biglietti sono validi esclusivamente per la recita cui si riferiscono e non possono essere convalidati per recite diverse.
In caso di smarrimento lo spettatore dovrà acquistare un nuovo biglietto per assistere allo spettacolo.
I biglietti acquistati non saranno rimborsati a meno che lo spettacolo sia annullato e non sostituito anche in altra data.
Si raccomanda la massima puntualità. A spettacolo iniziato non sarà consentito l’accesso al proprio posto fino al primo intervallo. I ritardatari saranno dirottati nei posti eventualmente disponibili.
Durante lo spettacolo è vietato fotografare, filmare o registrare la rappresentazione. Si raccomanda di provvedere a tenere
spenti i telefoni cellulari. All’interno del teatro è vietato fumare ed introdurre cibo e bevande.
La Direzione si riserva la facoltà di apportare alla programmazione annunciata quelle variazioni di date, orari e/o programmi
che si rendessero necessarie per ragioni tecniche o per causa di forza maggiore. In questo caso nessun rimborso sarà
dovuto. Le eventuali variazioni di date, orari e/o programmi saranno comunicate con cartelli all’interno del Teatro e tramite
le testate giornalistiche locali.
INFORMAZIONI E VENDITA ABBONAMENTI E BIGLIETTI:
Teatro Civico - Via Ammiraglio Mirabello, 3 - Tel. 0131 820195 da martedì a venerdì dalle ore 16 alle ore 19
www.famafantasma.it
Scarica

mercoledì 5 febbraio SILVIO ORLANDO “Il