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33 I Lions… a Sidney
Di Maria Pia Pascazio Carabba
38 Le decisioni del Board
39 Nuova immagine per la LCIF
Di Alecia Dimar
41 Nuovi partner per Sight First
42 I Lions… in Romania
Di Franco Marchesani
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43 I protagonisti 2010/2011
50 I Lions sono la LCIF
Di Roberto Fresia
51 Contro la fame nel mondo
Di Federico Bonini
52 Il Lionismo al futuro
Di Gian Andrea Chiavegatti
53 Più democrazia e più rappresentatività
Di Ivo Fantin
54 L’etica negli incarichi pubblici
Di Achille Melchionda
56 Aidweb.org verso il decimo anniversario
Di Gianfranco Ferradini
56 Cinquant’anni di lionismo a Taormina
Messaggio
del Presidente Internazionale
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NUMERO 7 - SETTEMBRE 2010
Direttore responsabile Sirio Marcianò
3 Diamo il meglio
Di Sid L. Scruggs III
7 Protagonisti… certo, ma come?
Di Sirio Marcianò
11 In ricordo di Enrico Cesarotti
Di Osvaldo de Tullio e Francesco Migliorini
12 Nel Board Internazionale
13 Un Lion che vola alto
Di Jay Copp
15 A beacon of hope Tema presidenziale 2010/2011
23/30 Inserto speciale/Europa Forum
31 Laboratorio internazionale/
Le nostre tre libertà
Di Ermanno Bocchini
31 Laboratorio internazionale/
Un pilastro della società civile
-2011
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Dal 1917, i Lions sono
un raggio di speranza.
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splendere la nostra luce
più che mai. Ma per fare
questo abbiamo bisogno
di tutti i Lions. Di Sid L.
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o quanto i Lions possano
cambiare la vita alle persone che serviamo. Ma essere
un Lion può cambiare anche la
vostra vita. Uno dei miei amici
Lions è un medico in pensione. Prima che diventasse
socio, lo coinvolgemmo in un
progetto Lion che riguardava
i bambini. Per quel giorno
si comportò come un nonno
gentile, tenendoli, nutrendoli
e prendendosi cura di loro.
Si commosse nel dirmi quale
forte esperienza fosse aiutare
i bambini. Per tutta la sua vita
di adulto, il suo approccio ai
bisogni fisici delle persone
era stato come chirurgo. Ora
aveva conosciuto la gioia di
rispondere ai bisogni emotivi
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61 I Lions… nelle scuole e tra la gente
Di Nando Anselmi
63 I Lions… per la giustizia e la legalità
Di Bruno Ferraro
64 Legalità e giustizia fondamento del vivere
civile
Di Ferdinando Maria Brami
68 Abbiamo tanti amici ma c’è poca amicizia
Di Carlo Alberto Tregua
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69 Gli studenti e la casa comune europea
Di Francesco Sartoretto
71 Giardini Melvin Jones a Genova
Di Giorgio De Regibus
72 Metti un tigre nel motore
Di Bartolomeo Lingua
74 Una scatola di colori a Special Olympics
Di Roberto Pessina
75 Mamma beve, bimbo beve
Di Elisabeth Tomlin e Gianni Terrazzani
RUBRICHE
“Lion” è la nuova testata della
nostra rivista nazionale. Da questo
numero, e dopo cinquantadue
anni, anche il nostro mensile
mette in archivio la vecchia testata
“The Lion” per passare a quella
adottata dalle 32 riviste “ufficiali”
del Lions International.
Tema di studio
nazionale 2010/2011
La Costituzione della Repubblica
italiana: conoscerla ed amarla. La
proposta dei Lions per l’educazione alla giustizia ed alla legalità.
Service
nazionale 2010/2011
Lotta alla dislessia ed ai disturbi
specifici dell’apprendimento.
I Lions in Italia
9 Fresco di stampa
Di Pino Grimaldi
57 Lettere
76 Lions & sport
77 Libri Lions
Di Umberto Rodda
78 Weekend vacanze in autunno
Agenda
7/8 ottobre
Giornata mondiale della vista Lions
4/6 novembre
56° Forum Europeo
Bologna
31 marzo/2 aprile
Conferenza del Mediterraneo
Trieste
24 aprile
Lions Day in tutto il mondo
al 31 agosto 2010
27/29 maggio
59° Congresso Nazionale
Torino
Soci 48.315
Uomini 39.003
Donne 9.312
Club 1.316
4/8 luglio
Convention Internazionale
Seattle - Washington (USA)
4
I 10 numeri
di questa annata
Colophon
5
6
editoriale
Protagonisti... certo,
ma come?
Attraverso la nostra informazione, le opinioni dei lions e la cronaca degli esempi
concreti che il nostro lionismo propone è possibile migliorare la nostra azione e far
capire molte cose ai nostri soci. Di Sirio Marcianò
D
Presidente Internazionale Sid Scruggs III, pubblicate
in questo numero a partire da pagina 15, dovremmo
aggiungerne un'altra: convincere i lions a fornirci
suggerimenti concreti su come dare più sostanza alla
nostra azione e come gestire in toto i nostri progetti,
diventando leader delle nostre iniziative, nonché unici
depositari delle nostre risorse. In poche parole, come
cambiare registro, con l'obiettivo di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi e in grado di affascinare e
motivare i soci.
Lo scopo non è quello di sentirci dire che siamo bravi.
Lo scopo è di migliorare l'associazione, per ottenere
risultati ancora più eclatanti di quelli già significativi
che annualmente realizziamo, e di conquistare il consenso dei soci meno attivi e dell’opinione pubblica,
perché dal loro consenso dipendono la nostra credibilità e la possibilità di allargare la nostra capacità operativa. Ovviamente, un miglioramento serio e condiviso,
che sappia rispettare la tradizione e i valori che il lionismo trasmette da 93 anni e che non stravolga il pensiero e l'opera di chi ci ha preceduto e ci ha lasciato un
lionismo diffuso in 206 Paesi del mondo.
Ai lettori
➡
urante i nostri incontri parliamo spesso di
comunicazione, di innovazione, di cambiamento. Si tratta di argomenti stimolanti e
attuali per la nostra associazione e quindi particolarmente adatti al nostro mensile, il quale rappresenta lo
strumento più idoneo per raccogliere le sollecitazioni
che arrivano dal mondo lionistico su questi temi e per
fornire ai lettori occasioni di dialogo, di confronto e di
collaborazione.
Pertanto, "Lion" (è la nuova testata adottata dal nostro
periodico e da tutte le riviste ufficiali del Lions International) deve scoprire quale modello organizzativo
seguire per i prossimi anni, formulare proposte e valorizzare quelle innovazioni che sappiano dare ai soci
motivazioni, senso di appartenenza, amicizia, e che
siano in grado di far crescere il numero dei soci e di
migliorare la nostra leadership. Tutto questo dovrebbe
concretizzarsi tramite una comunicazione interna
sempre più accattivante e gli scritti dei soci, i quali
avranno la possibilità di farci capire come vorrebbero
che fosse il lionismo e come porterebbero avanti da
protagonisti azioni basate su obiettivi di ampio respiro,
per le quali costruire assieme progetti da realizzare con
le nostre forze.
La rivista dovrà anche coinvolgere quei soci che meglio
conoscono la nostra associazione e sono orgogliosi di
farne parte, quei soci che non la conoscono, ma hanno
intuizioni che potrebbero portare al cambiamento in
meglio dell'associazione, e quei soci che conoscono
la differenza tra lionismo parlato e lionismo vissuto
e auspicano la possibilità di allargare l’informazione
verso l’esterno.
"Lion" dovrà anche far capire ai lettori che un’organizzazione come la nostra, per essere efficiente, deve saper
utilizzare le risorse umane che ha a disposizione, deve
ridurre la burocrazia, deve avere un impatto valutabile
su importanti problemi sociali, deve avere obiettivi ben
definiti e non deve solo raccogliere fondi per alimentare
le altre organizzazioni. E' come dire che attraverso la
nostra informazione, le opinioni dei lions e la cronaca
degli esempi concreti che il nostro lionismo propone è
possibile motivare e far capire molte cose ai nostri soci.
Di conseguenza, alle importanti sfide lanciate dal nostro
La direzione di Lion ringrazia i lettori
che inviano articoli e si scusa se, per
esigenze redazionali legate al poco spazio disponibile e all’alto numero degli scritti che giungono in
redazione, sarà costretta a dilazionare l’uscita nel
tempo, a predisporre una rotazione delle firme, a
ridurre alcuni testi senza tuttavia modificarne il
senso o archiviare quelli che sono più adatti ai
periodici distrettuali.
La rivista è aperta al contributo di tutti coloro che
condividono l’interesse per il lionismo, ma lo
spazio è limitato, pertanto i contributi dei lions
dovranno essere sintetici e non potranno superare
le 30 righe o le 4.000 battute (spazi inclusi). Gli
articoli devono essere inviati sotto forma di file
all’indirizzo di posta elettronica rivistathelion@
libero.it
7
Messaggio del Presidente Internazionale
Diamo il meglio
continua da pag. 3
delle persone.
Quest’anno chiedo ai soci di ridedicarsi al servizio come Lions. Approfondite il vostro coinvolgimento.
Dedicate un maggior interesse al
servizio umanitario. Assumete una
nuova responsabilità. Sponsorizzate un nuovo socio.
Siate il miglior Lion possibile. Non adagiatevi solo in
quanto parte di un gruppo.
Per incrementare il nostro interesse di Lions, sto esortando i soci di ogni luogo a partecipare alle nostre quattro “Campagne di azione di servizio globale”.
Assistete i giovani progettando un’iniziativa
in accordo con la “Giornata Internazionale
delle Nazioni Unite per i giovani”. In ottobre,
sostenete la “Giornata mondiale della vista”
coinvolgendo il vostro club in progetti per
la vista (un evento per lo screening visivo,
raccolta di occhiali usati, o aiutando i non
vedenti). Durante i prossimi mesi, combattete la
Dopo un iniziale periodo, in cui molto si è discusso
e scritto sulla “innovazione”, sembra che col tempo
l’interesse sull’argomento si sia andato placando,
nonostante la promozione di seminari distrettuali e
multidistrettuali ed il recente ed apprezzato tentativo di promuovere l’attenzione sul tema e di incoraggiare una conseguente discussione nell’ambito
del Congresso Nazionale di Montecatini. Un argomento che forse non ha provocato quell’interesse
atteso per cui esso pian piano rischia di essere
inghiottito dall’oblio…
Di Sergio Maggi
8
I giovani motivano i lions
➡
Innovazione cercasi
➡
Sul numero di ottobre
fame con un progetto per la raccolta o la distribuzione
di cibo. Il prossimo aprile, sostenete la “Giornata Mondiale della Terra” con un progetto ambientale.
Potete anche interessarvi al nostro nuovo concorso di
saggistica per ragazzi non vedenti dagli 11 ai 13 anni.
Come per il concorso un “Poster per la Pace”, questi
ragazzi scriveranno sul tema “La forza della pace”. Per
i dettagli, visitate il nostro sito web www.lionsclubs.
org.
Dal 1917 i Lions sono un raggio di speranza. Quest’anno
lasciamo splendere la nostra luce più che mai. Ma per
fare questo abbiamo bisogno di voi. Abbiamo bisogno
che ogni Lion dia il meglio di se. Possiamo dare un
“domani migliore” a chi ha bisogno. Il nostro
“Raggio di speranza” splenderà al meglio
quando includerà il vostro servizio individuale.
Serviamo insieme oggi per un miglior
domani.
Sid L. Scruggs III
Presidente Lions Clubs International
Il 14 luglio a Firenze, nella Sala dei 500 di Palazzo
Vecchio, all’inaugurazione del Campo Italia 2010,
hanno partecipato ben 8 “campi” italiani. L’importanza del programma “Scambi giovanili e campi
della gioventù” del Lions International…
Di Simone Roba
Fresco di stampa
A
rrieccoci! Il direttore di questa bella rivista non
ha ceduto alle lusinghe con le quali ho cercato di convincerlo a non farmi tediare i lettori e,
caparbio e tosto come è (vero), mi ha posto nelle
condizioni di continuare la rubrica notoriamente
letta da lui - per dovere d’ufficio - altri due amici
e me stesso.
State tutti bene? Penso che le vacanze - non ditemi
dove - vi abbiano ritemprato anche se gli accadimenti in Italia e nel mondo francamente sono stati
(e continuano) da depressione esistenziale.
In ossequio al deliberato di Montecatini abbiamo
da trattare il tema “la Costituzione della Repubblica Italiana: conoscerla ed amarla”: interessante.
Se è vero che la nostra carta fondamentale è a mala
pena conosciuta da pochi addetti ai lavori. Un bel
lavoro da svolgere nell’interesse del paese facendo
sì che almeno qualcuno possa sfogliarla e trovarvi
delle cose bellissime ed altre che potrà anche ritenere esecrabili e dunque da emendare. Ma ha
ragione Ciampi quando afferma che la nostra è
la carta più moderna, chiara e giusta che esista o
Cossiga (pace all’anima sua) che la riteneva "… sul
piano tecnico una delle peggiori del dopoguerra”?
Oppure Ostellino che la ritiene frutto di compromesso, più vicina allo statuto di una monarchia
costituzionale che a quello di una Repubblica parlamentare e comunque specchio di un tempo che
non è più? Il problema è arduo, roba da addetti ai
lavori e, per dirla con Sartori, materia da essere studiata da poche persone e poi messa sul tavolo per
la vendita con l’indicazione “prendere o lasciare”.
Ed a guardare quello che accaduto al trattato per
la costituzione europea (che era nuova!) non c’è da
essere tranquilli.
Un Governatore giorni fa mi diceva che avrebbe
visto meglio come “service” e non come “tema
nazionale” l’occuparsi della Costituzione. Penso
che la sua considerazione possa essere corretta.
Andare per gli istituti scolastici e parlare della carta
fondamentale del nostro Stato potrebbe essere più
produttivo di tutte le tavole rotonde, conferenze e
dibattiti che in teoria tutti i 1315 clubs dovrebbero
premurarsi di mettere in campo rivolgendosi a chi
in fondo, se vuole, può saperne tanto e per altre
vie. Si eviterebbero quelle prese di posizioni “di
parte” che sono imprescindibili nel momento in cui
si discute su un tema che è essenzialmente politico
e per giunta oggetto di prese di posizioni di ogni
tipo. Ma il dado è tratto e non ci rimane che sperare
di Pino Grimaldi *
nel buon senso di quanti porranno in essere l’adempimento alla decisione congressuale (per il futuro,
però, ...più attenzione ai risvolti pratici non guasta).
E sulla scorta di quanto a volte ci cala (o non) sulla
testa quanto sarebbe opportuno che i clubs dedicassero - ma anche i distretti - un tempuscolo alle norme
che regolano il nostro multidistretto. Non ho notizie
(forse per mia ignoranza) di clubs che di tanto in
tanto guardino agli statuti loro e del loro distretto
e dello MD cogliendo magari pleonasmi, carenze,
omissioni: e sarebbe auspicabile che venissero inoltrate proposte di emendamenti, chiarificazioni o eliminazioni di norme non chiare od obsolete.
L’ideale sarebbe in fondo avere una “policy” cioè
una normativa interpretativa degli statuti e regolamenti così come avviene in campo internazionale.
Questo strumento consente di potere anno dopo
anno variare la normativa senza toccare - se del caso
- statuti e regolamenti. E’ ciò che fa il Board (cioè il
consiglio di amministrazione) che cerca di rendere
sempre attuale la normativa, con interpretazioni e
risoluzioni, non andando a mettere il naso sullo statuto e regolamento internazionale.
Questo ideale (?) in fondo è dovere per quanti
stanno dentro una qualsiasi organizzazione. Al di
là degli scopi (nel nostro caso veramente nobilissimi) ai quali ottemperare per renderli concreti nella
pratica di ogni giorno occorre anche occuparsi della
struttura organizzativa per fare sì che ogni intrapresa umanitaria possa avere una base armonica e
norme di attuazioni semplici e chiare.
E’ indubbio che spetti ai Governatori fare da battistrada; e sono certo che ciascuno e nel passato
ed oggi abbia tentato - e tenti - di onorare la propria leadership in tal senso. Ma occorre che i clubs
siano recettivi, che non si chiudano nello “abbiamo
sempre fatto così” o, peggio, "a noi non interessa
più di tanto poiché siamo 'autonomi' e stiamo bene
cosi come siamo". Una grande organizzazione si
caratterizza per adeguarsi sempre nelle norme e
nelle opere da intraprendere, pur lasciando intatte
la filosofia di base e le norme costitutive. Clubs più
vivaci e più interessati a loro stessi ed a quanto possono e debbono fare e soci motivati e spumeggianti
nella gioia di essere utili agli altri. Se non così, tanto
vale migrare verso altre organizzazioni che parlano
tanto ma operano poco (no, non dirò mai quali!).
Non vi pare?
*Presidente Internazionale Emerito.
9
Colophon
Lion - Edizione italiana
Mensile a cura
dell’Associazione Internazionale
dei Lions Clubs Multidistretto 108 Italy
SETTEMBRE 2010
Numero 7 - Anno LII
Annata lionistica 2010/2011
Direttore responsabile
Sirio Marcianò
Direttore Amministrativo
Luciano Aldo Ferrari
Redazione
Bartolomeo Lingua
(vice direttore)
Ferdinando Maria Brami (coordinatore), Vito Cilmi, Alessandro Emiliani,
Luigi Foglietti, Giuseppe Innocenti,
Antonio Laurenzano, Antonio Marino,
Antonio Marziale, Carlo Alberto
Tregua, Lucio Vacirca
Comitato della rivista
Domenico Messina
(direttore internazionale)
Giorgio De Regibus
(presidente)
Pasquale D’Innella Capano
Domenico Laruffa
Art director
Amelia Casnici Marcianò
10
Collaboratori
Ginetta Bergodi, Benvenuto Brambilla, Antonio Colella, Valeria De Paola, Massimo Fabio, Mario Giuliacci, Angelo
Iacovazzi, Chiara Irene Lamanna, Nino Magrini Fioretti, Massimo Maisetti, Achille Melchionda, Dario Nicoli,
Carlo Padula, Giuseppe Pajardi, Maria Pia Pascazio Carabba, Paolo Piccolo, Massimo Ridolfi, Umberto Rodda,
Francesco Giuseppe Romeo, Angelo Scialpi, Pietro Vitale
Executive Officer
 Presidente: Sid L. Scruggs III, Vass, Nord Carolina, Usa
 Immediato Past Presidente: Eberhard J. Wirfs, Kelkheim, Hessen, Germania
 Primo Vice Presidente: Wing-Kun Tam, Hong Kong, Cina
 Secondo Vice Presidente: Wayne A. Madden, Indiana, USA
Direttori internazionali 2010-2011
Yamandu P. Acosta, Alabama, USA  Douglas X. Alexander, New York, USA  Gary A. Anderon, Michigan,
USA  Narendra Bhandari, Pune, India  Janez Bohori, Kranj, Slovenia  James Cavallaro, Pennsylvania, USA
 Ta-Lung Chiang, Taiwan  Per K. Christensen, Denmark  Luis Dominguez, Mijas Pueblo, Spagna  Gary B.
D’Orazio, Eagle, Idaho, Spagna  Yasumasa Furo, Dazaifu, Giappone  K.P.A. Haroon, Cochin, India  Edisson Karnopp, Santa Cruz Do Sul, Brazil  Ronald S. Johnson, Sebago, Maine, USA  Byeong-Deok Kim, Seoul,
Republic of Korea  Horst P. Kirchgatterer, Wels/Thalheim, Austria  Carlos A. Ibanez, Panama City, Panama 
Hamed Olugbenga Babajide Lawal, Ikorodu, Nigeria  Domenico Messina, Trapani, Italia  Daniel A. O’Reilly,
Stickney, Illinois, USA  Sonja Pulley, Oregon, USA  Krishna Reddy, Bangalore, India  Richard Sawyer, Overgaard, Arizona, USA  Anne K. Smarsh, Colwich, Kansas, USA  Jerry Smith, Wauseon, Ohio, USA  Robert
G. Smith, California, USA  Michael S. So, Makati, The Philippines  Eugene M. Spiess, South Carolina, USA 
Haynes H. Townsend, Dalton, Georgia, USA  Eddy Widjanarko, Surabaya, Indonesia  Seiki Yamaura, Tokyo,
Japan  Gudrun Yngvadottir, Gardabaer, Iceland  Joseph Young, Claremont, Ontario, Canada
International Headquarters Personnel - Editor in Chief: Peter Lynch - Monaging Editor: Dana La Joye - Senior
Editor: Jay Copp - Associate Editor: Pamela Mohr - Assistance - Editor: Brett Rush - Graphics Manager: Connie
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Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 45/2000 del 23 agosto 2000
Redazione: The Lion - via Gramsci, 5 - 25086 Rezzato - e-mail: [email protected]
Redazione Internet www.rivistathelion.it
*Gli articoli pubblicati rispecchiano il pensiero degli autori e non necessariamente quello della redazione.
In ricordo di Enrico Cesarotti
Caro Enrico,
io so che tu mi stai ascoltando e voglio allora assicurarti
che noi, da quaggiù, sebbene con capacità diverse dalle
tue, prendiamo qui, ora, impegno di continuare, nei
nostri limiti, non internazionali e mondiali, l’opera tua.
E sappiamo che dall’alto dei luoghi celesti riservati ai
buoni, ed in cui tu già sei, non ci farai mancare la tua
guida sicura, continua, convinta, appassionata, intelligente - così come l’hai svolta in vita - rivolta ad aumentare la quantità e la qualità di quei beni che la nostra
associazione trasmette.
Trasmette, senza corrispettivo o compenso alcuno, ad
una umanità che soffre sempre più, travolta come è dai
cattivi principi e dalla latitanza di valori forti e degni, che
soli possono trasformare un agglomerato umano in una
società civile.
Vedi Enrico, la purezza dei tuoi ideali, la fede che in essi
mettevi per un corretto vivere solidale - che sono il contenuto della missione dei lions - tu li sentivi più e meglio di
noi tutti e certamente, forte delle tue capacità realizzatrici e
degli importanti compiti che l’associazione internazionale
ti aveva recentemente conferito nell’ambito delle tue funzioni di direttore internazionale, le avresti tradotte in realizzazioni concrete e durature se ne avessi avuto il tempo.
Che invece ti è mancato per un disegno divino che
rimane misterioso per chi è sprovvisto di fede, quella
fede che Tertulliano ribadiva con il suo: Credo quia absurdum. Ed è questo un limite invalicabile per chi vuole
rimanere cristiano e godere del grande ed insostituibile
conforto della fede. Ma il tuo messaggio rimane.
Caro Enrico, tu che ormai vedi tutto, sai che il nostro
dolore è grande. Il mio è immenso. Ed è di tutti i lions,
italiani e non. Ma esso è mitigato, per noi cattolici, dal
saperti ora in un luogo non effimero di pace e di serenità,
al riparo da contrasti e tenzoni, al di fuori degli onori e
delle umane miserie, in un posto che il Signore avrà
riservato a te come uomo che nel passaggio terreno ha
coltivato sentimenti rari, degni, profondi, convinti, compagno inseparabile della tua Evy, padre premuroso di
Elisabetta che coltiva degnamente la tua stessa passione
lionistica e che proprio l’altro giorno, come sai, ha ricevuto un alto riconoscimento pienamente meritato, e per
meriti propri e non ereditari, mentre tuo figlio consegue
successi professionali che anch’essi fanno onore e premiano la tua figura di padre.
Credo di poter dire in una parola che la tua vita e la tua
azione hanno costituito durante il passaggio terreno una
felice sintesi fra cristianesimo e lionismo: fede nel soprannaturale il primo, messaggio laico ed umano il secondo.
Ma ispirati entrambi ai concetti pregnanti di fratellanza,
di solidarietà e di attenzione all’altro che fecero del
nostro ancora non abbastanza compreso Melvin Jones
l’interprete laico dell’amore cristiano.
Osvaldo de Tullio
Con la scomparsa del Direttore Internazionale Enrico
Cesarotti, un vero Lion, un grande Lion, se ne va una
parte di storia del nostro Lionismo.
Un impegno quello di Enrico vissuto con la ragione e
con il cuore che lo ha portato, con pienissimi meriti, ai
vertici della associazione.
Gli incarichi, i riconoscimenti ricevuti, le azioni svolte,
stanno a testimoniare l’alta professionalità con la quale
ha inteso vivere questa irripetibile esperienza che a noi
Lions ci è riservata, con la gioia di operare per il bene
comune, per l’affermazione dei diritti di tutti gli uomini,
così come sancito dai nostri principi. E tutto questo
Enrico lo ha fatto con sapienza e lungimiranza a partire
dal suo club fino ai più alti livelli, dimostrando costantemente una assoluta disponibilità all’impegno lionistico.
In questo triste momento si accavallano nella mia mente
le immagini degli innumerevoli incontri, da quelli familiari a quelli istituzionali, in una frequentazione ultraventennale, supportata da una sincera amicizia.
Riunioni di club, assemblee distrettuali, congressi,
forum, convention vissuti fianco a fianco, con i suoi
puntuali interventi sempre mirati ad infondere in chi
li ascoltava l’amore per il lionismo, con la sua grande
capacità di saper guardare al futuro nel solco dei principi fondativi.
Enrico ha costruito tanto, nella professione, nel lionismo e soprattutto negli affetti. Una famiglia esemplare, unita, solidale la sua.
Le parole non servono. Tutti conosciamo Evy, Vittorio, Elisabetta con
Paolo, gli adorati nipoti.
A loro, alla cara Evy compagna più
che sollecita e intelligente, amica
di una vita va il nostro pensiero
che non può prescindere dalla tante
esperienze vissute insieme nello spirito di amicizia.
Ora è la condivisione del
dolore per un distacco prematuro che ha tolto a tutti
una presenza di cui rimarranno tracce profonde.
Stima ed affetto da parte
nostra non mancheranno
mai e così da parte di tutti
gli amici che sono tanti e
di quanti hanno apprezzato le doti umane e
intellettuali del Lion
Direttore Internazionale Enrico Cesarotti.
La vita è fatta di sogni, d i
speranze, di traguardi e proprio al traguardo si è spenta
la luce che è di ogni essere
umano. E allora tutto sembra
inutile, le aspettative, le speranze. Tutto cancellato.
Resta la memoria in quanti
hanno conosciuto Enrico ed
hanno apprezzato la sua intelligenza, la sua lungimiranza,
la sua modernità.
Finché Enrico vivrà nel nostro
ricordo per quello che era
e per quello che ha saputo
fare, sarà sempre con noi. Il
suo è solo un viaggio, uno
dei tanti nella sua vita.
Francesco Migliorini
11
In primo piano
Nel Board Internazionale
Domenico Messina è uno dei 34 direttori che compongono il Board Internazionale, cioè il corpo
esecutivo della nostra grande associazione. E’ stato nominato alla Convention di Sidney dopo la
prematura scomparsa di Enrico Cesarotti.
D
omenico Messina è nato a Trapani il 7 ottobre
1954. E’ sposato con Rosa Sanci, farmacista,
Direttore della Farmacia dell’Ospedale “S.
Antonio Abate” di Trapani. Hanno due figlie, Maria
Rita e Roberta, entrambe studentesse universitarie
presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Domenico Messina si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Palermo, con
voti 110/110 e Lode e “Tesi degna di menzione”. Si è
specializzato in Anatomia Patologica presso l’Università degli studi di Milano, con voti 70/70 e Lode e in
Oncologia presso l’Università degli studi di Modena,
con voti 70/70 e Lode.
Dal gennaio del 2001 è Direttore del Servizio di Anatomia Patologica dell’Ospedale “S. Antonio Abate” di
Trapani. Dal 1999 a tutt’oggi è Consigliere Regionale
eletto della Società Italiana di Anatomia Patologica. E’
coautore delle Linee guida Regionali in Anatomia Patologica per il tumore della mammella. Componente del
Consiglio Direttivo Nazionale della Lega Italiana per
la lotta contro i tumori. Coautore di Opuscoli sulla Prevenzione Oncologica per i principali tumori (tumore
del polmone, tumore della mammella, tumore del
colon retto, tumore del collo dell’utero, tumore della
prostata e melanoma) divulgati con i maggiori organi
di informazione sul territorio nazionale.
E’ autore di diverse pubblicazioni scientifiche, relatore
in diversi convegni scientifici e tavole rotonde. Ospite
in qualità di esperto in numerose trasmissioni televisivi presso emittenti regionali.
L’impegno nel sociale
Per la sua riconosciuta esperienza in tema di associazionismo, volontariato e terzo settore, viene chiamato,
dal maggio 1994 all’aprile 1998, nel delicato periodo
storico-politico-sociale nato da “Mani Pulite”, a ricoprire l’incarico di Vice Presidente della Provincia Regionale di Trapani, Assessore Provinciale alla Solidarietà
e Politiche Sociali ed al Turismo, Sport e Spettacolo. In
tale periodo ha istituito, redigendone personalmente
il relativo regolamento, la Consulta Provinciale del
Volontariato. E’ stato nominato anche Componente
della Commissione Nazionale sul Turismo dell’Unione
Italiana delle Province. E’ Presidente della Sezione
Provinciale di Trapani della Lega Italiana per la lotta
contro i tumori.
L’impegno nell’associazione
Nel 1985 viene invitato a fare parte del Lions Club di
Trapani, nel quale ha svolto gli incarichi di: Segretario,
12
Consigliere, Vice Presidente e Presidente (1994-1995).
E’ stato Delegato di Zona (1998-1999), Vice Governatore (2002-2003) e Governatore (2003-2004). Presidente
100% e District Governor Award Founder’s Membership Growth. Ha ricevuto un Certificato di Apprezzamento e due medaglie del Presidente Internazionale. E’
Melvin Jones Fellow progressivo.
E’ stato chiamato dal Dipartimento Leadership della
Sede Internazionale quale Faculty (docente) del Senior
Lions Leadership Institute a Roma (2004). Per la Campagna Sight First II è stato Coordinatore del Settore
D (Distretti 108Ya e Yb) dell’area Multinazionale 3
nell’Area Costituzionale IV. Moderatore e relatore in
numerosi convegni.
E’ socio onorario dei Lions Club Palermo Mediterranea, Palermo Porta Nuova, Catania Est, Catania Agata,
Catania Vallis Viridis, Valdirillo.
Good Will Ambassador
Il Presidente Internazionale 2009-2010 Eberhard Wirfs,
prima della fine del suo mandato, ha concesso al PCC
Carmelo Lupo del Lions Club Ferrara Estense la Good
Will Ambassador, la massima onorificenza attribuita
dal Lions International.
E’ un riconoscimento ad un Lion del nostro MD che
da più di quaranta anni serve con grande dignità ed
umiltà la nostra associazione.
Carmelo Lupo è stato il terzo presidente del Consiglio
dei Governatori nel 1976-77 e ha dato contributi eccezionali al lionismo.
Un Lion che vola alto
Il nostro nuovo presidente Sid Scruggs era un pilota della compagnia area American Airlines.
Nella vita della famiglia Scruggs i Lions hanno sempre avuto un importantissimo ruolo e hanno
trasmesso un raggio di speranza ai più bisognosi. Di Jay Copp
I
l suo club in Nord Carolina aveva adottato molte
famiglie in difficoltà, e così Sid L. Scruggs III ed
un altro Lion attraversavano i boschi su di una
malmessa roulotte. Tra i loro assistiti c’era una madre
malata terminale che il marito aveva abbandonato
lasciandola sola con due bambini. Mentre i Lions scaricavano una grande scatola piena di cibo, la madre
chiese sottovoce: “Avete qualche minuto?”. Scruggs
intuì che si sarebbero fermati gran parte della giornata
per prendere delle decisioni.
Si scoprì che la madre voleva solo parlare. “Stava
vivendo un gran brutto momento. “Ho due bambini
e non posso fare molto per loro. Come faranno a ricordarsi di me?”. “L’abbiamo incontrata in un momento
in cui si chiedeva perché mai fosse venuta al mondo”,
ha ricordato Scruggs.
Scruggs ha pilotato aerei tutta la vita. Ma è un marito,
un padre ed un Lion. Per cui con gentilezza la rassicurò
“Promisi a quella povera donna che i figli si sarebbero
sempre ricordati della loro mamma e avrebbero avuto
sempre presente il suo amore e le sue attenzioni”.
Oggi, seduto nel suo ufficio nella sede centrale di Oak
Brook poche settimane prima di assumere l’incarico
di Presidente Internazionale, Scruggs sa quali esperienze delineeranno il suo anno di massimo leader di
noi Lions. “Se vedete il vostro servizio Lion come un
obbligo non farete mai tutto quello che potete. Se lo
vedete invece come un’opportunità, farete tutto ciò che
è necessario” afferma. “Siamo privilegiati ad essere in
questo paese. La maggior parte dei Lions, da ovunque
provengano, hanno goduto di opportunità e vantaggi.
Io penso che sia necessario restituire qualcosa”.
Una delle attività Lions favorite da Scruggs è la gara di
pesca per i menomati della vista che si tiene in Nord
Carolina, al quale partecipano più di 500 persone.
Scruggs si diverte a mettere l’esca negli ami, a ritrovare
volti familiari e a chiacchierare con i partecipanti al
torneo. Non sta vicino o dietro le quinte della gara: vi
partecipa in prima persona.
Portato al successo
Scruggs conosce bene la sua natura: la sua infanzia
ricca di sport e stata supportata da un genitore che l’ha
sempre incoraggiato. Suo padre lavorava per il quotidiano “Chattanooga Times”, suonava il pianoforte,
componeva musica e tutelava i più deboli.
Sua madre era una donna molto competitiva. “Le piaceva vincere” dice Scruggs. “Non tollerava le mie debolezze”. E lo stesso facevano i suoi allenatori. Nelle gare
di atletica leggera, il suo allenatore, Buddy Gedrun, si
allontanava quando Scruggs non brillava nel salto in
lungo. “Non resterò a guardarti se non ti impegni al
massimo in ogni salto”, diceva. Nel salto successivo “ho
letteralmente superato la buca e registrato un record”,
racconta. Ma l’importanza di quella giornata è nulla,
se paragonata alla sconfitta sul tappeto durante una
gara di lotta. Scruggs stava per raggiungere la vittoria
quando si è rilassato ed è stato battuto a un secondo
dalla fine. “Mi sono lasciato sfuggire la vittoria per un
secondo. “Questa sconfitta - racconta - ha lasciato un
segno indelebile nella mia vita”.
Scruggs si è distinto nel corso dei suoi studi ed è stato
ammesso all’Accademia Navale. Al termine dei suoi
studi, è entrato a far parte del programma di Aviazione
Navale di Pensacola, Florida, e ha ricevuto il “Wings of
Gold” nel 1961. E’ stato anche Assistente Ammiraglio.
13
Dopo aver esercitato la professione di istruttore di volo
presso l’Advanced Jet Training Command, ha lasciato
la Marina e ha accettato il lavoro di pilota per la compagnia area American Airlines.
Un uomo di famiglia
Scruggs ha incontrato Judy la sera in cui, per la prima
volta, guidava la sua nuova macchina. Durante il
periodo in cui frequentava l’accademia navale, uno
dei suoi migliori amici gli organizzò un appuntamento
al buio. Quella sera, Scruggs intraprese una strada a
senso unico. Due poliziotti lo “invitarono” a seguirli
alla stazione di polizia. Scruggs chiamò Judy, dicendole
di essere alla stazione di polizia e che con ogni probabilità avrebbe fatto tardi. Quando arrivò all’appuntamento, Judy inviò la sua compagna di stanza a dargli
un’occhiata. Questa diede la sua approvazione e così i
due s’incontrarono. “E’ un uomo pieno di premure”,
dice Judy. L’ho capito fin dall’inizio, molto prima di
sposarci”.
Il loro matrimonio fu celebrato nella cappella dell’Accademia Navale. Mentre Sid era nella marina, sono nati
i loro tre figli: Cyndi, Debbie e S. Lee IV. Il loro quarto
figlio, Kevin, nacque più tardi. I figli sono sempre stati
il centro della loro vita familiare. Scruggs ha partecipato attivamente all’educazione dei suoi figli, aiutando
a fondare una scuola, e collaborando alla gestione di
un’altra. Sid e Judy hanno inoltre partecipato a numerose attività di volontariato per i giovani.
Pioniere Lion
Scruggs è entrato a fa parte del Lions Club di Vass nel
1992. Il club aveva 18 soci e una dozzina di soci attivi.
Scruggs si è offerto di svolgere l’incarico di responsabile dei soci. “Non abbiamo bisogno di nuovi soci”, gli
disse il suo padrino. Scruggs ne trovò comunque.
Il club registrò una crescita e divenne molto più attivo
all’interno della comunità. Scruggs partecipò all’avvio
di un nuovo Leo Club e il suo club divenne sempre più
coinvolto nelle scuole locali. Il numero dei soci aumentò
di 65 unità. Scruggs aiutò a rivitalizzare e trasformare
il suo club. Egli contribuì a introdurre soci donne e a
formare club speciali, come il Raleigh Elite Lions Club,
composto da soci videolesi e dal personale della clinica
per i non vedenti di Raleigh. Scruggs è stato membro
del Consiglio d’Amministrazione di questa clinica.
Un raggio di speranza
La famiglia Scruggs ha condiviso una vita intera nella
quale i Lions hanno avuto un importantissimo ruolo.
“La differenza per me è che con i Lions è possibile partecipare attivamente. Potrei ritornare indietro e annoverare le storie in cui abbiamo fatto la differenza nella
vita della gente”, i Lions sono “Un raggio di speranza”,
dice Scruggs. Durante l’annata lionistica il Presidente
Internazionale porterà questo messaggio di speranza
ai Lions di tutto il mondo. “Penso - dice - che la gente
veda le cose come sono. I Lions sono diversi. Noi
vediamo le cose come possono essere”.
Nelle fotografie, nell’ordine, il matrimonio di Judy e Sid Scruggs, i coniugi Scruggs con i figli Cyndi, Debbie, Sid Lee IV e Kevin, il comandante Scruggs
in cabina di pilotaggio, il Presidente Internazionale sul campo da golf, la famiglia del presidente al completo, e Sid Scruggs con una guida per non
vedente e da giovane atleta. Nella pagina precedente il Presidente Scruggs partecipa ad azioni di servizio.
14
Tema Presidenziale 2010 -2011
a
BEACON
of hope
“Quando la tempesta
furiosa della vita si scatena,
portando l’oscurità.
Quando il sogno svanisce
e lo sconforto prende il sopravvento.
Come un possente faro
sulla costa lontana
lì c’é un Lion,
come un raggio di luce
che mostra la strada”.
Dalla canzone “Beacon of Hope”
15
Programma Internazionale
Un raggio di Speranza
Siate la luce del service
egli Outer Banks dello stato da cui provengo,
il North Carolina, si trova il faro in mattoni più
alto del mondo. Per oltre duecento anni il faro di Cape
Hatteras, costruito nel 1807, ha rappresentato un simbolo di speranza per coloro che attraversano quelle
acque. In quest’area le correnti dell’Atlantico consentono una navigazione eccellente alle navi, ad eccezione
dell’area al largo di Capo Hatteras. Infatti, proprio lì, la
calda corrente del golfo incontra la corrente fredda del
Labrador, creando la condizione ideale per forti tempeste e mareggiate. Al faro di Cape Hatteras è stata riconosciuto il merito di aver guidato diverse imbarcazioni
verso un porto sicuro e di avere indicato la strada a
molti che consideravano ormai svanita ogni speranza.
Nonostante i moderni sistemi di navigazione satellitari di
bordo e ausiliari, i fari continuano a punteggiare le coste
dei mari del mondo. Hanno superato la prova del tempo
e restano simbolo di speranza per coloro che hanno perso
la rotta e che sono in difficoltà. Non c’è più il custode del
faro che originariamente accendeva a mano la lampada,
ma l’importanza della luce è ancora rilevante.
Helen Keller ha chiesto ai Lions di aiutarla a portare la
luce agli altri. Noi abbiamo risposto a quella chiamata
come nessun’altra organizzazione, e la nostra luce sul
service è più importante oggi di quanto lo sia mai stata.
Sì, la tecnologia ci ha permesso di vivere la nostra vita
di ogni giorno all’insegna della comodità, e la medicina,
alla quale siamo infinitamente grati, ha sicuramente
migliorato la qualità della vita, sconfiggendo, in molti
casi, malattie che hanno afflitto l’umanità per secoli.
Ma nonostante le numerosissime scoperte che hanno
migliorato le nostre vite, niente ha sostituito il bisogno
di interazione tra gli uomini. Niente ha sostituito una
mano tesa a offrire un servizio.
Fondato su una solida base di volontariato, dal 1917
il Lions Clubs International ha offerto una speranza a
coloro che erano in difficoltà. Durante la nostra storia
abbiamo offerto una luce di speranza per la salute, la
gioia e la felicità di milioni di persone che vivevano nel
buio e nella sofferenza.
C’è una luce che ogni singolo Lion emana. Puoi scorgerla nei loro occhi, nel loro sorriso e ritrovarla in quello
che fanno.
Nella nostra traversata di quest’anno, lungo la rotta,
potremo incontrare ostacoli imprevisti, coste rocciose,
tempeste e mari agitati. Ma ci saranno oltre 1,3 milioni
di fari in 205 paesi, sono i Lions che continueranno a
illuminare la rotta e continueranno a servire come fari
della speranza.
Come vostro presidente vi chiedo di far splendere
un’intensa luce a favore del service. Insieme, continuiamo a rappresentare un simbolo di luce e di speranza
per chi è in difficoltà e per coloro che sono alla ricerca
di un sicuro approdo e di un domani migliore.
Sid L. Scruggs III
Presidente Internazionale
La chiave del nostro successo è nel service
e nei progetti di service di grande impatto.
N
16
Il nostro motto “We Serve” chiarisce la nostra missione
ed è il principio fondamentale della nostra organizzazione.
Quest’anno ci dedicheremo maggiormente al service.
Il service sarà, infatti, il centro del mio Tema Presidenziale per l’anno 2010-11. Dal momento che la gente
cerca sempre più modi per fare volontariato, il tempo
non è mai stato così propizio per far splendere una luce
sul service.
Un service che coinvolge fa splendere una luce che illumina direttamente la gente. Abbiamo riscontrato nella
pratica, e l’abbiamo constatato attraverso interviste
e Focus Group, che il service diretto, e il contatto con
coloro che serviamo, è diventato importante quanto
mai prima d’ora. La gente si dedica al volontariato per
diverse ragioni, ma principalmente perché vuole fare
la differenza. Molti si chiedono cosa sia veramente
importante nella vita e stanno riesaminando il modo in
cui impiegano il loro tempo. Le persone si stanno rivolgendo al service per la comunità e ad altre opportunità
di volontariato. E’ nostro compito dare grande valore
al loro tempo facendo in modo che sia impiegato al
meglio per ottenere ottimi risultati.
Campagna mondiale di azione per il service
Come continuazione del programma di grandissimo
successo “Lions In Sight”, quest’anno i Lions sono invitati a partecipare a quattro “Campagne mondiali per
l’azione nel service”. Ai Lions sarà chiesto di far brillare una luce sui giovani, attraverso la pianificazione
di programmi, in occasione della “Giornata internazionale dei giovani”, realizzata in collaborazione con le
Nazioni Unite. Altre opportunità includono quella di
“puntare una luce” sul problema della fame, organizzando delle raccolte di prodotti alimentari, in occasione
di festività tradizionali come Natale, Pasqua o di altre
simili festività; e, infine, ai Lions sarà chiesto di puntare una luce sull’ambiente, conducendo progetti per
la salvaguardia dell’ambiente e attività a sostegno della
“Giornata mondiale della terra” nel mese di aprile.
Le “Giornate mondiali per l’azione nel service” consentiranno ai Lions di diffondere le loro idee su come
aiutare la loro comunità, e di dedicare maggiore attenzione al service di quanto stiamo attualmente facendo.
Vertice mondiale Lions sul service
Siamo noi i leader mondiali del service alla comunità.
Pertanto, chi meglio del Lions Clubs International può
organizzare un vertice mondiale sul service? Durante il
terzo trimestre di quest’anno, i leader delle altre organizzazioni di servizio e di volontariato saranno invitati
a partecipare a un incontro presso la nostra sede Cen-
Programma Internazionale
trale, per discutere e condividere idee sulle tendenze
emergenti nel service.
Perfezionamento degli strumenti
per le attività di relazione
Modificato nella sua veste, il sito internet del Lions
Clubs International ha reso la comunicazione più semplice per tutti. La nuova versione del data base per il
service e la missione sono state rese più accessibili ai
club perché possano fornire un rapporto sui progetti
esclusivi, e registrare i loro risultati.
Queste informazioni potranno finalmente essere
scambiate tra i diversi club. Ci vorrà solo un “click”
per mettervi in comunicazione con gli altri club. Produrremo, inoltre, un rapporto sullo “Stato del service”,
proprio utilizzando i dati che ci giungono dai club di
tutto il mondo. Questo rapporto ci fornirà un quadro
istantaneo dei risultati ottenuti.
Direttamente da…
L’uso che i Lions fanno dei social network come Facebook, Twitter, and MySpace, è cresciuto enormemente
in quest’ultimo anno. Sempre più numerosi sono i
Lions che comunicano usando i social network, per
promuovere eventi e progetti.
Quest’anno ci sarà anche la novità del blog del Presidente Internazionale. Sì, esatto. Scriverò settimanalmente su un blog che fornirà un diretto resoconto di
quello che i Lions stanno facendo nel mondo. Durante
le visite ufficiali chiederò ai Lions di organizzare un
progetto di service.
Sarò il vostro “inviato speciale” e mi occuperò di
mettere in contatto voi e i vostri progetti con gli
altri Lions di tutto il mondo e con le loro attività e
progetti.
Raccontate la nostra storia
Fate risplendere la luce, fate risplendere
la luce, fate risplendere la luce!
nui a crescere. Per realizzare tutto questo, dobbiamo
diffondere tra la gente la conoscenza del logo del
Lions Clubs International, informandola su chi siamo,
quello che facciamo e quello che rappresentiamo.
Il Lions Clubs International possiede il più grande
programma di pubbliche relazioni di qualsiasi organizzazione di club. Solamente nello scorso anno, oltre
8.000 articoli di giornale sono stati scritti in tutto il
mondo sulle attività svolte dai Lions e oltre 700 notizie televisive sono state trasmesse su tale argomento.
Un numero crescente di club si sta attualmente impegnando in programmi di PR con messaggi innovativi
per il servizio pubblico nelle TV e nelle radio, per i cartelloni pubblicitari e per i social network. Ma un programma mondiale di successo descrive solo una parte
dell’immagine complessiva dell’associazione.
La gente non entra a far parte dell’“International Association of Lions Clubs”. Entra a far parte di un club
Lions, del vostro club Lions. Sebbene un’immagine
positiva porterà i potenziali soci e i sostenitori ad avere
un buon giudizio sul vostro club, solamente un valido
programma di pubbliche relazioni spingerà loro ad
offrirvi i loro contributi e il
loro tempo, e ad accogliere l’invito ad
affiliarsi.
Per assistere
i
club e i
distretti,
abbiamo
creato una
nuova
libreria
elettronica
Tutti noi abbiamo sentito un Lion dire in
qualche occasione “noi siamo un segreto
custodito alla perfezione”. Questa è
una profezia che si autorealizza,
ma non è vera. Chiedo ai Lions
di cancellare questa frase dal
loro vocabolario.
Per quale ragione è importante condividere la nostra
storia con gli altri? Perché
nel mondo le richieste di
aiuto sono in continuo
aumento. E per continuare ad aiutare i bisognosi, è importante che la
nostra associazione conti17
Programma Internazionale
“Quando la tempesta furiosa della vita
si scatena, portando l’oscurità. Quando
il sogno svanisce e lo sconforto prende il
sopravvento. Come un possente faro sulla
costa lontana… Lì c’è un Lion, come un
raggio di luce che mostra la strada”. Dalla
canzone “Beacon of Hope”
“un raggio di luce proveniente da
un’altra anima ha sfiorato l’oscurità
della mia mente e ho ritrovato me
stessa… ha squarciato il buio, silente
stato di prigionia in cui mi trovavo”.
Helen Keller
Desidero che i nostri Lions comprendano che
è a loro che guarda la gente per la promessa
di un domani migliore. Loro sono il nostro
“Raggio di speranza”. Sid L. Scruggs III
“Se riuscissimo a raggiungere 1,3 milioni
di Lions per rinnovare l’impegno nel service, enorme sarebbe l’impatto che registreremmo sui bisogni della gente di tutto
il mondo”. Sid L. Scruggs III
“Se le tue azioni ispirano gli altri a sognare
di più, a imparare di più, a fare di più e a
diventare qualcosa in più, allora sei un
leader”. John Quincy Adams
“E alla fine della giornata non è quello che
ho imparato, ma quello che ho insegnato,
non è quello che ho ricevuto, ma quello
che ho dato, non è quello che ho fatto, ma
l’aiuto che ho offerto a qualcuno per raggiungere qualcosa che farà la differenza
nella vita di alcune persone e nella mia”.
Sid L. Scruggs III
“Fino a quando non proverai a fare qualcosa che va al di là di quello che sai già
fare, non crescerai mai. Molti sognano il
successo... mentre altri lavorano duro per
ottenerlo fin dal mattino”. Sconosciuto
“Il modo migliore di trovare se stessi è perdersi nel servizio per gli altri”. M. Gandhi
“Non so quale sarà il tuo destino ma di una
cosa sono consapevole, che quelli che tra
di voi saranno veramente felici sono quelli
che hanno visto e hanno trovato il modo di
servire”. Albert Sweitzer
18
di strumenti per le PR, una speciale sezione “tutto il
necessario per le PR” all’interno del sito, contenente
tutti gli strumenti necessari alla pianificazione di un
programma di PR di successo.
Con il suo numero sempre crescente di visitatori ogni
mese, la nuova versione del sito del Lions Clubs International costituisce il modo più veloce per reperire
informazioni utili o per comunicare con gli altri. Visitate e prendete dimestichezza con il sito. Utilizzate il
motore di ricerca per trovare velocemente quello che
state cercando.
Per maggiori informazioni su come creare un efficace
programma di pubbliche relazioni, visitate il sito www.
lionsclubs.org.
I progetti di service e quelli di pubbliche relazioni vanno
di pari passo. Coinvolgete i media locali, invitandoli a
uno dei vostri progetti che distinguono il vostro club
e attirate l’attenzione della vostra comunità, promuovendo progetti attraverso i siti di social network e di
YouTube.
I leader di successo
illuminano il cammino
Attraverso i progetti di service i soci sviluppano abilità che possono mettere in pratica. Sebbene nasca dalla
volontà di migliorare la vita di molte persone, ogni singolo progetto offre ai nostri soci l’opportunità di sviluppare le loro doti di leader.
Abbiamo ottenuto grandi risultati nella creazione di
nuovi leader e continueremo a concentrarci sulle opportunità di formazione per i leader. Dobbiamo garantire
alla nostra associazione un futuro vitale, assumendoci
la responsabilità della formazione della successiva
generazione di leader.
Le chiavi del successo
nello sviluppo della leadership
• Comunicare opportunità di sviluppo della leadership ai nuovi e ai potenziali soci.
• Incoraggiare diversi Lions ad assumersi delle responsabilità di leadership.
• Reclutare nuovi Lions per il “Programma Lions
Mentor”.
• Implementare training di formazione sul campo per
i delegati di zona, primi e secondi vice governatori e
governatore neo-eletti.
• Promuovere la partecipazione ai programmi di formazione locale, ai “Corsi di aggiornamento Lions per la
Leadership” e “Corsi di aggiornamento per i docenti”.
• Concentrarsi sulle opportunità di sviluppo disponibili on line.
• Riconoscere l’impegno e i successi dei Lions che
danno prova di eccellenti doti di leadership.
• Programmare nuovi training e programmi formativi
Programma Internazionale
al livello distrettuale e multidistrettuale.
Sia che siate Lion giovani, sia che siate Lion che hanno
offerto un servizio, ricoprendo posizioni di leader, in
entrambi i casi, ho bisogno che voi prendiate parte e
partecipiate attivamente ai nostri programmi di sviluppo della leadership.
Partecipate alle riunioni di zona e di circoscrizione
e alle attività formative per gli officer. Partecipate ai
congressi distrettuali e multidistrettuali e ai convegni
della vostra area. Manifestate la vostra disponibilità a
ricoprire ruoli di leader. Se siete già officer di club o di
distretto, incoraggiate gli altri Lions a seguire il vostro
esempio. E promuovete la partecipazione ai “Corsi di
aggiornamento Lions per la leadership e per l’aggiornamento dei docenti”.
Enfatizzate maggiormente l’importanza delle opportunità per lo sviluppo, reperibili on line. Il Centro per
l’apprendimento Lions offre una vasta gamma di corsi
on line che permettono di ampliare le vostre conoscenze mentre collezionate esperienze nell’ambito
delle iniziative Lions.
Mettetevi alla ricerca di nuove occasioni in cui rivestire un ruolo guida e fate risplendere le vostre doti
di leader!
Il nostro futuro
splende luminoso
I giovani di oggi sono i leader di domani. Dobbiamo impegnarci al meglio per stabilire una
comunicazione con gli adolescenti e con i giovani.
Nessuna luce splende più intensamente di quella
che mostra la strada verso il futuro. Il nostro futuro.
Mai una generazione di giovani è stata più coinvolta nella loro comunità. Soltanto negli Stati
Uniti il 15% dei giovani di età compresa fra i 17
e i 25 anni sono impegnati in attività di volontariato e offrono qualcosa in cambio alle loro
comunità. In altre aree del mondo questa
percentuale è addirittura maggiore.
Il modo in cui comunichiamo il
nostro messaggio ai giovani
determinerà la loro scelta di
fare o meno del volontariato
come Lions.
Contrariamente a quanto
si crede, i giovani non parlano una lingua diversa,
ma usano sicuramente
modi diversi per comunicare. Questa è la
generazione dei computer, degli iphones,
degli SMS e dei sistemi
di social network. Por-
tiamo a loro il nostro messaggio.
In realtà abbiamo già cominciato a farlo. Il Lions Clubs
International è presente su Facebook, My-Space, Twitter, sulle applicazioni per Iphone, ha un canale su YouTube, LinkedIn, and Flickr. E non dimenticate il mio
nuovo blog di Presidente Internazionale. Non avete
idea di cosa sia tutto questo? Scopritelo! Avete mai
guardato un podcast?
Sapete quanti video di LCI siano adesso come
podcast?
Tuttavia, la nostra capacità di interagire con i giovani
va oltre la comunicazione. Abbiamo bisogno di coinvolgere i giovani in programmi su cui possono fare
affidamento e a cui possono offrire i loro stimoli e la
loro partecipazione.
I club dispongono di svariati modi per illuminare la
vita dei giovani. La più importante di queste è quello
di operare in collaborazione con le scuole locali e con
le organizzazioni giovanili. All’interno di una scuola,
il vostro club potrebbe organizzare un club Leo o collaborare con un club Leo già esistente per la realizzazione di un progetto cofirmato. Ma lasciate che siano
gli studenti a assumerne la
gestione!
Potete, inoltre,
sponsorizzare degli
studenti
nell’ambito
di
un Campo
Internazionale Giovanile
Lions,
di uno
19
Programma Internazionale
Premi Bright Start
Con i premi “Bright Start” saranno riconosciuti tutti i Governatori Distrettuali che
hanno ottenuto importanti risultati associativi
durante il primo trimestre del loro incarico
annuale. I premi “Bright Start” prevedono
due livelli.
I Governatori Distrettuali potranno candidarsi solamente a uno dei due premi. I requisiti per il conseguimento dei premi sono:
Premio First Light: 2 nuovi club oppure crescita
associativa positiva al 30 settembre 2010.
Premio Bright Light: 5 nuovi club oppure crescita associativa positiva al 30 settembre 2010.
Tutti le richieste di attivazione di nuovi club
dovranno essere compilate e ricevute dal Dipartimento Membership Programs/New Clubs &
Marketing di LCI entro il 30 settembre 2010.
Perché il club si qualifichi, una richiesta completa della Charter, l’intera documentazione /
modulistica e le quote dovranno essere ricevute da LCI entro il 30 settembre 2010.
I premi Beacon
I premi “Beacon”, che saranno consegnati
durante la Convention Internazionale di Seattle, riconosceranno gli eccezionali risultati
raggiunti da club e distretti nell’ambito del
service. Solamente i club e i distretti che partecipano alle “Campagne mondiali di azione
per il service”, e inviano le loro rispettive
relazioni alla Divisione Pubbliche Relazioni,
potranno candidarsi ai premi “Beacon”. L’invio della vostra relazione candiderà automaticamente il vostro club o distretto. Le categorie
comprendono:• Miglior progetto per l’ambiente (per club o distretto). • Migliore attività
creativa per i giovani (per club o distretto). •
Eccezionale service in favore dei non vedenti o
dei videolesi (per club o distretto). • Migliore
attività o programma aiuti per la fame (per
club o distretto). • Lion
che incarna al meglio lo
“Spirito del service” per
l’ultima categoria, le candidature devono essere
inviate alla Divisione
Pubbliche Relazioni del
Lions Clubs International,
entro il 1 aprile 2011.
Le candidature possono
essere unicamente proposte
dagli Officer Esecutivi e dai
Direttori Internazionali.
20
scambio giovanile o introdurre un programma Lions
Quest. E non dimenticate la sponsorizzazione di una
scuola locale per il concorso “Un poster per la pace”.
Lo scorso anno oltre 360.000 giovani di età compresa
tra gli 11 e i 13 anni hanno partecipato a questo concorso.
Quest’anno introdurrò una nuova iniziativa che consiste in un concorso a cui i giovani non vedenti o
ipovedenti, di età compresa tra gli 11 e i 13 anni, parteciperanno, presentando un breve saggio scritto da loro
stessi. Il concorso sarà svolto in maniera simile al concorso “Un poster per la pace”.
Questi studenti avranno la possibilità di scrivere un
saggio, della lunghezza massima di 500 parole sul tema
“Il potere della pace”.
Per ulteriori informazioni su come il vostro club può
sponsorizzare uno studente, visitate www.lionsclubs.
org.
E’ mia intenzione anche dedicare maggiore attenzione
al nostro “Premio Young Leaders in Service” (Giovani
leader nel service).
Il “Premio giovani leader nel servizio” fa parte delle
opportunità Lions per i giovani. La missione del programma “Opportunità Lions per i giovani” è: “Fornire
ai giovani nel mondo un’opportunità per realizzare le
proprie aspirazioni, apprendere, contribuire e servire, a
livello individuale e collettivo, attraverso la sponsorizzazione delle attività più appropriate nell’ambito dello
sviluppo giovanile”.
Per ulteriori informazioni, ancora una volta vi invito a
visitare il sito web LCI.
Trova la luce in te
L’immagine del faro è solo un simbolo. Ma la luce che
splende attraverso ogni Lion è reale. Oltre alla mia
famiglia, anche il Lions Clubs International ha portato
una forte luce nella mia vita. E questa luce mi ha aiutato, non solo a capire meglio la mia comunità, ma mi
ha offerto una migliore prospettiva sul mio paese e sul
mondo.
La nostra sfida è quella di restare la prima
organizzazione
di service nel
mondo e attrarre
le nuove generazioni di uomini
e donne orientate al service.
Come?
Attraverso la nostra
stessa missione
di service. Più
numerose sono
le attività di ser-
Programma Internazionale
vice, più numerosi sono i soci. E’ facilissimo!
I Lions non potrebbero essere più felici (la loro luce
risplende al meglio) quando offrono un servizio agli
altri. Coinvolgete un Lion in una conversazione e vi
accorgerete che quello di cui desidera parlare riguarda
sicuramente i progetti in cui il suo club è impegnato
o un momento memorabile in cui hanno ottenuto un
impatto su qualcuno. I Lions sono fieri di quello che
fanno. Fornite ai Lions un motivo per restare, facendo
la differenza nella vita di qualcuno. Se realizzerete
questo, loro saranno Lions per la vita.
Abbiamo riscontrato quanto positivo sia stato l’impatto del Global Membership Team (GMT) nei due
anni precedenti. Un forte GMT, i workshop sulla crescita e sul mantenimento dei soci sono fondamentali
per i successi che abbiamo anche recentemente ottenuto, ma con una ulteriore inclinazione al service.
Quest’anno punterò l’attenzione sul service e su come
i club possono attrarre nuovi soci e mantenere quelli
esistenti, grazie alla realizzazione di esclusivi progetti
di service. Nominerò uno speciale coordinatore per il
GMT per promuovere il service per i soci.
Il generoso supporto dei Lions ha consentito alla LCIF
di creare nuovi programmi, come il programma Opening Eyes per le Olimpiadi Speciali, e altri programmi
che hanno cambiato la vita di molte persone.
Voi siete un raggio di Speranza
Il faro di Capo Hatteras invia un segnale luminoso ogni
7,5 secondi. Ogni 7,5 secondi un Lion offre un pizzico
di speranza a qualcuno che ha bisogno di aiuto.
Ci sono 1,3 milioni di luci che si illuminano, servendo
205 paesi o località geografiche nel mondo. Da soli
siamo solo una scintilla. Uniti, siamo un forte raggio di
speranza per la gente che cerca la luce per la loro vita.
Noi siamo i leader mondiali del service alla comunità.
Siamo l’esempio di come un’organizzazione i cui soci
lavorano insieme, può sostenere la comunità. Siamo
un raggio di speranza che tutto il mondo vedrà. Noi
Siamo i Lions.
Servendo insieme, la nostra luce splenderà più brillante che mai.
La luce del service splende luminosa su tutti noi. Continuiamo a farla splendere e condividiamola con gli
altri. Proprio come la torcia olimpica, passate la luce
da una persona all’altra
Ispirare la speranza
a livello mondiale e locale
Per far splendere ancora di più la nostra luce,
il modo migliore è quello di sostenere la Fondazione del Lions CLubs International.
Quest’anno il mio obiettivo è quello di aumentare la conoscenza dei programmi della LCIF,
dell’importanza del nostro impatto nelle vite
della gente e di incrementare il numero dei
club e di coloro che offrono donazioni alla
LCIF.
I Lions e la LCIF si sono attivati
per assistere le vittime ad Haiti e
in Cile e tuttora stiamo ancora
fornendo assistenza alle vittime dello tsunami dello
scorso 2004. In ogni occasione abbiamo dato prova
della nostra grande abilità,
non solo per occuparci
dei primi soccorsi ma
anche per fornire soluzioni e assistenza a
lungo termine. Questo
è quello che ci rende
unici.
21
22
inserto speciale
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Bo
Il tema del 56° Forum europeo “I Lions
leaders di cittadinanza umanitaria
europea” propone all’attenzione di
tutti i lions europei un problema che
attraversa trasversalmente tutti i nostri
service e che concerne il metodo
stesso della nostra azione, vale a
dire il nostro internazionalismo.
Se vogliamo costruire la nostra cittadinanza europea umanitaria dobbiamo lavorare insieme a Bologna
per varare un programma attento ai
fattori del nostro internazionalismo
e che consenta la graduale internazionalizzazione dell’azione non solo
dell’Associazione, nel suo complesso,
ma anche di ogni singolo Distretto,
Circoscrizione, Zona o Club.
23
Perché venire a Bologna
Perché verrò a Bologna
Di Paolo Bernardi *
Di Pino Grimaldi *
N
T
ei giorni 4, 5 e 6 novembre si terrà a Bologna,
al Palazzo dei Congressi, il 56° Forum
Europeo del Lions International.
Si tratta di una manifestazione di grande rilevanza, poiché richiamerà 1500/2000 lions da
ogni paese dell’Europa Lionistica, per discutere,
in libero confronto, temi di assoluta attualità,
secondo le finalità del Lions International come
associazione che svolge un’attività di impegno
civile, sociale, morale, culturale, politico,
umanitario. Un’attività di proposta e di qualità.
Sarà un momento di grande visibilità, sia per il
numero e la provenienza dei partecipanti, sia per
i temi trattati, ciò che lascerà un segno di civiltà e
di modernità nella nostra società.
Abbiamo lavorato molto, e stiamo ancora
lavorando per la migliore riuscita dell’evento,
certi dell’apprezzamento di tutti coloro che hanno
a cuore l’Europa, il nostro Paese, la città
di Bologna ed il Lionismo.
Avremo 70 sessioni che affronteranno
moltissimi temi lionistici e sociali, e tutte
saranno assistite dalla traduzione simultanea.
Abbiamo anche previsto una quota privilegiata di registrazione giornaliera, per
favorire tutti coloro che hanno a disposizione una
sola giornata o due.
Bologna è una città che vale la pena di conoscere,
con i suoi palazzi, musei, portici, università, ed è
particolarmente ospitale, generosa e desiderosa di
mostrare le sue eccellenze.
Sono previsti perciò anche momenti di svago e
di cultura, sia nella città, sia nei dintorni (Ferrari,
Ducati, Ravenna, ecc.).
Desideriamo un Forum di grande successo, per
onorare il nostro Distretto, il Multidistretto e il
Lionismo Italiano ed europeo, sicuramente tra i
più avanzati nel mondo.
Perciò dovremo essere numerosi e interessati: è
un’occasione da non perdere, poiché non credo
che potrà ripetersi a breve.
Allora vi aspetto, con grande piacere, per
trascorrere insieme tre giornate di intenso lavoro.
Sul sito www.europaforum2010.it potete trovare
tutte le notizie utili, anche per la registrazione.
Dunque, a presto!
anti i motivi. La città è il crocevia storico
e natura­le della cultura europea e la sua
università le ha fatto dare il titolo di “Bologna la
dotta”. L’atmosfera è tra le più cordiali del mondo
con il senso dell’ospitalità nel dna del popolo
felsineo. La cucina tra le più succulente.
Il ventaglio dei vini tra i più noti spaziando dal
Lambrusco al Sangiovese.
Il lionismo attivo, vivace e fattivo come in rare
parti del nostro continente. Dei diciassette
Distretti Lions Italiani quello in cui Bologna
ricade ha dato ben due direttori internazionali:
Giovanni Gardini e Paolo Bernardi, che ora
presiede il Forum. Il programma di questo 56°
Forum Europeo tra i più ricchi: con sessioni
monotematiche di grande rilievo sociale.
Il comitato organizzatore impegnato all’estremo
delle proprie forze per rendere il soggiorno agli
ospiti, tutti graditi, entusiasmante e ricco
di avvenimenti.
E poi tutti a ritrovare la gioia di stare
assieme per celebrare un incontro che è nato
in Europa nel lontano 1953 ad Aix Les Bains
e che per
l’ottava volta si tiene in un paese che ha il
più alto numero di Lions in Europa e che
tanto ha dato al Lions Clubs International in
uomini, idee, contributi, impegno sociale: onde
un credito di cui giustamente si va orgogliosi.
Un’occasione da non mancare, una opportunità
per sapere di più su quanto avviene in Europa
oggi seconda solo agli Usa per numero di Clubs e
Lions, un modo per visitare una delle regioni più
progredite d’Italia ed un Paese che ha sette decimi
del patrimonio artistico mondiale.
E dulcis in fundo la possibilità di incontrare
e parlare con tutta la leadership del Lions
International che guidata dal Presidente
Sid L.Sgruggs III sarà presente onorando l’evento.
Insomma di tutto e di più.
In verità partecipare “necesse est”!
*Presidente dell’Europa Forum 2010,
Direttore Internazionale 1996-1998.
*Presidente Onorario Bologna Europa Forum,
Presidente Internazionale Emerito.
24
A Bologna… mille cuori Lions
Perché verremo tutti a Bologna
Di Domenico Messina *
Di Stefano Camurri Piloni *
E
P
ssere a Bologna per l’Europa Forum 2010,
esserci in tanti, esserci per affermare
individualmente il desiderio e la voglia di stare
insieme, di partecipare ad una importante e
straordinaria occasione di incontro tra Lions, tra
uomini e donne che vivono il lionismo con
intensità e passione e che cercano, facendo
crescere sempre più la propria associazione, di
migliorare le comunità in cui vivono.
Una occasione di incontro, modulata nel
contesto del Forum Europeo, di quello strumento,
di quello spazio aperto di confronto e di dialogo
che ha consentito, in 56 anni, di costruire tappe
importanti per lo sviluppo del lionismo, non solo
europeo.
Diversità e specificità, individuali e nazionali, di
noi Lions Europei, si evidenzieranno anche attraverso gli incontri/confronti delle numerosissime
sessioni in programma, ma che risulteranno, alla
fine, la vera peculiarità e la vera ricchezza
del Forum, il cui “fil rouge” deve essere la
ricerca di soluzioni che si aprano a nuove
possibilità, a nuove strategie operative, a vie
efficaci di sostegno e di solidarietà.
L’Europa Forum 2010, viene, tra l’altro, a
coincidere con un momento storico-politicoeconomico e sociale di enorme difficoltà per
l’umanità planetaria; ma agli uomini di “buona
volontà”, in generale, ed a noi Lions, in
particolare, viene chiesto di non abbassare la
guardia, di non farsi prendere dallo sconforto e
dalla paura, di non chiudersi nel particolare, ma
di continuare a sostenere chi è in difficoltà e nel
bisogno, divenendo, come dice il Presidente
internazionale Sid Scruggs III, “Fari di speranza”.
Risulta pertanto indispensabile, per coloro
che vogliono impegnarsi ed operare in campo
umanitario ed associativo, confrontarsi in ambiti
sempre più ampi sulle modalità più opportune e
più efficaci a che, le “buone intenzioni”, possano
trasformarsi in valide azioni di servizio.
Un invito quindi ad approfondire il proprio
lionismo, a rinsaldare la propria identità associativa ed a trovare ulteriori stimoli al desiderio di
essere parte della più grande associazione
di servizio del mondo.
Portiamo a Bologna, quindi, quel “granello” di
lionismo che alberga nel cuore di ciascuno di noi
e più cuori saremo, più straordinario e grande
sarà il nostro Forum.
erché siamo Lions! Perché siamo coscienti
che solo con il confronto propositivo potremo
essere Lions migliori. Siamo lions italiani, siamo
il secondo multidistretto del mondo.
Nel 1952, il Lionismo era approdato in Italia
soltanto dall’anno precedente, assieme agli amici
Lions Francesi, avemmo l’illuminata visione di
promuovere l’incontro tra i vari Lions europei.
Tale incontro si concretizzò a Aix Le Bains l’anno
successivo divenendo il primo Forum Europeo.
Questo per noi è motivo di orgoglio e, pertanto,
non possiamo far mancare il nostro fattivo
apporto al Forum. Il Forum è l’occasione felice,
il momento di grazia in cui Lions di oltre 40
paesi europei hanno l’occasione di incontrarsi e
di confrontare le varie esperienze. Solo tramite
il confronto semplice, sincero, onesto e privo di
riserve mentali si può stimolare la crescita.
Di crescita tutte le associazioni di servizio e di
volontariato, lions compresi, hanno una
grande necessità… Crescita quantitativa:
non si è mai abbastanza per operare a
favore del bene.
Crescita qualitativa e metodologica: la
buona qualità del fare è prodromo di
successo.
Negli anni la società è cambiata
radicalmente con una velocità insospettabile,
ci siamo trovati all’improvviso di fronte a nuove
necessità e problematiche socio economiche che
debbono essere, per noi Lions, sfide da affrontare
positivamente, con decisione ed energia.
In alcuni tratti, il fiume Lions, che ha potuto
spesso correre lento e maestoso tra rive sicure, si è
trasformato in torrente incerto tra canyon sinuosi.
Per lungo tempo abbiamo studiato le possibilità
d’azione, è arrivato finalmente il momento di
attivarci, divenire Lions Leader di cittadinanza
europea umanitaria, attori di un’attività
di servizio coordinata.
Dobbiamo operare secondo un corretto metodo
del fare bene il bene.
Ribadisco quindi l’importanza ed il piacere di
ritrovarci in molti per confrontarci e crescere
rafforzandoci nel “We Serve”.
Ci aspettiamo, quindi, reciprocamente,
nella bella città di Bologna che ospiterà il Forum
per aiutarci a migliorare il nostro Lionismo.
A tutti un forte abbraccio.
*Direttore Internazionale 2010-2011.
*Presidente del Consiglio dei Governatori.
25
Un comune modo di pensare
Di Giovanni Rigone *
N
el numero di The Lion di maggio si è
iniziato a sottolineare, tra cronaca e storia,
alcuni dei momenti più salienti dell’avventura
che il Forum europeo rappresenta.
Ancora molto resta da mettere in luce dell’ultracinquantennale bagaglio di esperienze che lo
contraddistingue.
A maggio era stato analizzato, seppure rapidamente, il tratto di percorso che perveniva a
Limassol 1990. Vediamo di proseguire.
Alcuni sentono quasi subito, nel 1991 a Istanbul,
la necessità di affinare ulteriormente gli strumenti operativi; l’obiettivo è quello di assicurare
una maggiore efficacia di risultato all’annuale
occasione di incontro.
E’ a Berlino che nel 1994 vengono introdotte le
variazioni strutturali che rappresentano la sintesi
del lavoro di analisi condotto a partire dal 1991.
La più diffusa consapevolezza di una responsabilità continentale consente a Berlino di adottare
all’unanimità una dichiarazione che porta
alla realizzazione della prima significativa
azione di servizio europeo: la ristrutturazione di cinque scuole in Bosnia che vede
investire risorse per 650.000 euro.
Nel 1998 a Budapest prende corpo l’esigenza di affinare ancora una volta le strutture del
Forum per migliorare la qualità delle esperienze
da scambiare e per farne il luogo dove con grande
flessibilità ogni Lion europeo possa trovare, se lo
desidera, l’occasione e le opportunità per interagire con i temi oggetto di esame.
La riflessione attenta e l’esplorazione intelligente
che sono state condotte per tre anni con sagacia
dall’apposito gruppo di lavoro portano all’adozione, ad Oporto nel 2001, dell’assetto ultimo.
Il contesto strutturale ha abbandonato le tradizionali PEC, commissioni permanenti europee,
per introdurre una serie di seminari interattivi su
temi che possono essere anche proposti dai paesi
membri e che vanno comunque correlati al tema
generale del Forum, vero e proprio riferimento
centrale per ogni attività.
Ai Lions europei si chiede di partecipare anche
per esaminare le ricadute di alcuni nuovi
obiettivi che il Forum si prefigge:
• lo sviluppo di nuove idee sull’amministrazione
dei club e dei distretti e sulle attività dei Lions
nella società multiculturale europea;
• ricevere e dibattere le relazioni dei rappresentanti dell’Associazione presso le organizzazioni
internazionali con sede in Europea: il Consiglio
26
d’Europa, l’OMS, la FAO, l’Unesco, l’Unicef, gli
Uffici delle Nazioni Unite a Ginevra ed a Vienna;
• offrire l’occasione di discutere sulla possibilità
di analizzare i bisogni della società europea e di
realizzare comuni attività di servizio per il beneficio di tutti coloro che appartengono alla società
multiculturale europea.
Per rafforzare il principio di una evoluzione
nella continuità, le nuove norme prevedono che
il Comitato del programma possa introdurre nei
lavori argomenti di vivissima attualità sino all’avvio del Forum stesso.
Delineate le finalità dell’incontro e le opportunità
che da esso possono derivare, è interessante riandare rapidamente, tra cronaca e storia, agli eventi
più significativi:
• il primo esempio di attività di servizio che ha
coinvolto e coinvolge tutt’ora due aree costituzionali: l’Europa, l’Africa ed il sud ovest dell’Asia; lo
strumento operativo è il Comitato Euro-Africano
costituito a Nizza nel 1975 e tutt’ora operante
sotto la guida intelligente ed esperta del PDG.
Roberto Fresia;
• nel 1973, grazie all’impegno degli allora Direttori Internazionali Dall, Grimaldi e Van Wingarden, il Board ha adottato la prima normativa che
regola le obbligazioni dei Fora;
• nel 1973, a Stoccolma, è stata assunta la decisione
di nominare un Archivista per dare continuità al
quadro normativo, al fluire delle informazioni e
delle attività; questo incarico è stato assolto con
grande capacità dal PDG. Jim Bolton del MD. 105,
Isole Britanniche ed Irlanda, dal 1973 al 1998 e dal
1983, al Forum di Venezia, l’attività di archivista è
stata integrata con quella di consulente; il Forum
Europeo rimane l’unico, nel panorama dei 5 Fora
dell’Associazione, a disporre di una struttura che
assicuri continuità nel trasmettere informazioni.
Il mandato di archivista e consulente è stato
successivamente espletato dal PDI Giovanni
Rigone dal 1998 al 2007; è tuttora esercitato
dal PCC. Jouko Ruissalo del MD 107 Finlandia;
• la messa a punto nel 1964 del primo accordo
di rotazione per la designazione dei Direttori
Internazionali europei; l’accordo ha avuto successive integrazioni nel 1971, al Forum di Palma
di Majorca, nel 1986 al Forum di Aarhus e nel
1995 al Forum di Rotterdam; il rispetto della
norma internazionale che non consente di avere
nel Board due membri provenienti dallo stesso
multidistretto, ha obbligato ad alcune modifiche
intermedie per le presidenze internazionali europee, modifiche decise durante i Fora di Torremolinos 1978, Venezia 1983, Genova 1992, Deauville
1996, Budapest 1998 e Bucarest 2007.
• dal 1976 al 1995 il Bollettino del Forum europeo,
EFB, ha costituito, con il generoso e intelligente
impegno del compianto Carlo Martinenghi, il
primo ed unico tentativo di stampa lionistica
europea per far circolare informazioni sul Forum
e sulle attività di servizio europee; grazie all’EFB.
si è iniziata la serie degli incontri dei direttori
europei delle testate THE LION, incontri che
sono oggi una routine per il Forum.
• i contributi europei dei primi anni 80 in tema di
prevenzione delle tossicodipendenze sono stati
prodromici per l’adozione della dichiarazione
di Lugano del 1982; a Lugano i Lions europei
si sono impegnati nell’azione di prevenzione
istituendo una segreteria permanente presso
l’AIDD. a Milano e nominando un coordinatore
europeo; l’attività di coordinazione, sotto la sigla
EFADACO - Ufficio di coordinameto del Forum
europeo per la prevenzione delle tossicodipendenze - ha consentito di istituire una rete di
monitoraggio europea, di rassegnare sei rapporti
annuali sul tema, di istituire il primo sabato di
maggio quale giornata europea Lions per la lotta
alla droga; tutte queste esperienze, condotte in
modo particolare dall’AIDD. nel nostro multidistretto e dai MD. 104, Norvegia e MD. 111 Germania, hanno svolto un ruolo determinante nella
messa a punto del primo programma dell’Associazione durante la riunione del Comitato del
Nastro Azzurro del febbraio del 1983 ad Oak
Brook; le stesse esperienze hanno poi contribuito
nel 1983/84 alla messa a punto del primo programma Lions-Quest.
Il riscontro tra cronaca e storia proseguirà, dal
momento che molto è ancora a nostra disposizione nell’esperienza condotta dal 1953 ad oggi.
Ci sarà modo di continuare nell’analisi.
Una cosa è certa sin d’ora: si è messo a punto
un comune modo di pensare, quali Europei; di
conseguenza è cresciuta la capacità di operare a
livello internazionale, di testimoniare l’impegno
e di estendere il Lionismo in Europa.
*Direttore Internazionale 1988-90 e candidato
italiano alla 2ª Vice Presidenza Internazionale.
I Paesi membri del Forum Europeo
Austria  Belgio  Bosnia Erzegovina  Bulgaria
 Croazia  Danimarca  Estonia  Finlandia 
Francia  Germania  Gibilterra  Gran Bretagna  Grecia e Cipro  Irlanda  Islanda  Israele  Italia  Lettonia  Lituania  Lussemburgo
 Macedonia  Malta  Norvegia  Olanda 
Polonia  Portogallo  Principato di Andorra
 Principato di Monaco  Repubblica Russa
& Mosca  Repubblica Ceca & Slovacchia 
Romania  San Marino  Slovenia  Spagna 
Svezia  Svizzera & Liechtenstein  Turchia 
Ungheria
Perché partecipare
Di Roberto Olivi Mocenigo *
C
ari amici Lions, come voi ben sapete dal 4 al
6 di novembre, si terrà a Bologna il Forum
Europeo del Lions Club International. Lo sforzo
organizzativo di un evento di quest’importanza è
davvero notevole e il Comitato addetto a questo
compito, guidato dal PID Paolo Bernardi lavora
indefessamente da molto tempo per la riuscita
della manifestazione. Ma quello che darà la
misura del successo, sarà la vostra partecipazione.
Perché partecipare? Perché se l’esperienza insegna qualcosa è che non si finisce mai di imparare
ad essere Lions e di sfruttare fino in fondo le
straordinarie opportunità che ci offre la nostra
appartenenza a questa splendida associazione
con l’intento di “prendere attivo interesse al bene
civico, culturale e morale della comunità”.
E’ solo il confronto in una sede come quella del
Forum fra noi e altri popoli d’Europa rappresentati dai Lions che ci può fare capire l’importanza
della nostra azione lionistica nel migliorare,
mediante una consapevole azione di
servizio, le condizioni di vita dei più deboli e
contempora-neamente la nostra maturazione
interiore.
Il partecipare ad un evento come questo
permette a tutti di riscoprire il significato
d’associazione volontaria di servizio e vivere il
lionismo con entusiasmo e partecipazione.
Portiamo le nostre idee, la nostra voglia di confrontarci, di scoprire come il Lionismo europeo
evolve e si sviluppa nella sede più adat­ta a questo
scopo.
Già molte sono le adesioni dall’estero e sono
sicuro che nessuno di noi vorrà mancare a
quest’appuntamento per rinsaldare
l’amicizia con tutti i Lions italiani ed europei e
per poter dire un giorno “io c’ero”.
Daremo così la dimostrazione all’Europa
che il Lionismo italiano è vivo, attivo, partecipato
e sa essere d’esempio.
Vi aspetto quindi a Bologna sicuro che saremo
in tanti per vivere un’esperienza sicuramente
gratificante che permetterà di fare nuove amicizie
e rinsaldare quelle di più vecchia data.
Saremo tanti, saremo contenti di esserci,
saremo veri Lions.
*Governatore del Distretto 108 Tb 2010-2011.
27
Il programma dei lavori
Di Cesare Diazzi *
L’
impostazione del programma dei lavori
del 56° Forum di Bologna segue un percorso
ormai collau­dato negli anni mantenendo sempre
ben presente che i tempi e le tematiche del
Lionismo Europeo sono strettamente collegati
alle nuove esigenze di una società globalizzata
dove la solidarietà dei Lions ha sempre un unico
denominatore: “Servire meglio”.
Il 56° Forum di Bologna si presenta, tra incontri
istituzionali, meeting e seminari con 73 eventi
suddivisi in tre giorni di lavoro. Grande spazio
viene ovviamente dedicato al tema del Forum:
“I Lions leaders di cittadinanza umanitaria
europea”. Solo su questo tema ben 7 sono
gli incontri previsti dove in ognuno di questi
vengono trattati temi specifici per un confronto
ricco di esperienze e testimonianze provenienti
dai vari Paesi europei.
Grande spazio viene offerto anche alle tematiche
giovanili, dove i Leo di tutta Europa saranno
protagonisti concreti per stimolare
una grande voglia verso il cambiamento
generazionale, per un nuovo modo
di fare service attraverso la realizzazione
di progetti Leo e Lions condivisi.
Un caloroso invito rivolto a tutti i Lions
è quello di esaminare il programma dei lavori
qui sotto pubblicato. Questo, per consentire a
tutti di programmarsi al meglio per
una partecipazione costruttiva
al 56° Forum di Bologna.
Giovedì 4 novembre
Un unico appuntamento, il Consiglio Europeo,
in sala Europa.
Cinque in sala Italia: Seminario Gioventù, il
ruolo dei Lions nei grandi organismi
internazionali, il potere della parola
tra informazione e etica, le normative,
il Mediterraneo.
Sei in sala Bianca 1, tutti dedicati ai Campi
della Gioventù.
Sei in sala Bianca 2: Comitati Euroafricano e
Euroasiatico e concorso musicale.
Sei in sala Rossa 1: Esteuropeo, direttori di “The
Lion”, rapporti internazionali, i Lions e l’udito.
Cinque in sala Rossa 2; accoglienza, monitoraggio, LCIF e solidarietà.
Sei in sala Rossa 3: service per l’umanità, idee e
identità, Merl, responsabili GMT.
Infine, in sala gialla, all’opera il comitato e la
giuria del concorso musicale.
28
Venerdì 5 novembre
Sei appuntamenti in sala Europa: i Lions leaders
di Cittadinanza Umanitaria Europea.
Quattro appuntamenti in sala Italia: rapporti
generazionali, la società moderna, i diritti
dell’uomo.
Sei in sala Bianca 1: tre sui giovani,
l’internazionalità, le nuove sfide del LCI.
In sala Bianca 2 il concorso musicale e
l’esibizione Aidweb dei Leo.
In sala Rossa 1: Lions Quest, il Poster della Pace,
i progetti dei Leo con i Lions.
In sala Rossa 2: donna e società, GMT, LCIF e
scambi giovanili “Bazar”.
In sala Rossa 3: Internet, Segretari generali
e multidistrettuali, i gemellaggi.
In sala Gialla all’opera la giuria del Concorso
musicale.
Sabato 6 novembre
In sala Europa: i Consigli europei 2 e 3,
gli incontri del Presidente Internazionale,
la Cerimonia di chiusura.
In sala Italia: gli incontri del vice Presidente
Internazionale, il seminario Leo ILO,
il gruppo di Monitoraggio.
In sala Bianca: il concorso giovani Ambasciatori:
presentazione dei candidati.
In sala Gialla il comitato di Programma 2.
Alle ore 20, “Festa dell’Amicizia” al Royal
Carlton Hotel.
*Past Governatore, Programma Gioventù-Leo e
Coordinatore della Segreteria del Forum.
Alcuni numeri del Forum
• 38 paesi membri o stati dell’Europa Forum
aventi titolo alla iscrizione.
• 5 lingue ufficiali: inglese, italiano, francese,
tedesco, svedese (traduzione simultanea).
• 60 Seminari e Workshop.
• 3 Consigli Europei.
• 2 Comitati di Programma.
• 2 Gruppi di monitoraggio.
• 1 Concorso musicale: chitarra classica.
• Incontro con il Presidente Internazionale.
• Incontro con il 1° Vice Presidente Internazionale.
• Coinvolgimento a pieno titolo dei Leo.
• La sede dell’evento è facilmente raggiungibile essendo nel nodo ferroviario ed autostradale più importante d’Italia. Aeroporto a 4 km
con collegamenti diretti con 14 città italiane e 53
città europee e del bacino del Mediterraneo.
Perché anche i Leo italiani
Perché amici e familiari
Di Alberto Soci *
Di Gabriele Adinolfi *
l Lions Europa Forum è da sempre, per il mondo
Iassociativa
Leo, un’irrinunciabile possibilità di crescita
oltre che un momento di scambio
ari amici Lions, nell’organizzare il Forum
abbiamo pensato anche ad uno stimolante proC
gramma per i vostri accompagnatori, per permettervi
* Commissione Multidistrettuale Gioventù
* Past Governatore, Accoglienza e Protocollo.
di esperienze tra giovani prove­nienti da ogni parte
d’Europa. Il Lions Europa Forum 2010 ha voluto
rilanciare la partecipazione del mondo giovanile
predisponendo un maggior numero di seminari
riguardanti tutte le tematiche care alla realtà Leo e ai
suoi rapporti con quella Lions, nella convinzione
che solo attraverso la reciproca conoscenza si possa
costruire un duraturo legame.
In quest’ottica diviene importante la partecipazione
di tutti i Leo italiani e non che abbiano voglia
di collaborare alla costruzione del domani e siano
disposti divenire voce della propria realtà. Durante
l’evento si riunirà inoltre l’ILO Council (unico organo
internazionale Leo) per concordare le nuove linee
guida del movimento Leo; la possibilità di
comprendere quanto la nostra associazione sia capace
di lavorare su scale differenti e di trovare nella
condivisione di esperienze la sua forza è sicuramente
uno dei passaggi chiave per chi si accinge
ad avvicinare questo evento.
Confido nella vostra partecipazione e nell’entusiasmo che sono certo dimostrerete per rendere questo
Europa Forum un momento unico ed indimenticabile
nella costruzione del futuro della nostra associazione.
quindi di venire a Bologna in compagnia di amici o
familiari con la certezza che gli stessi trascorreranno
giornate piacevoli mentre voi parteciperete ai lavori.
E’ prevista la visita al centro storico di Bologna con
i suoi famosi portici medioevali, alla fontana
del Nettuno, alla Basilica di San Petronio ed a quella
di S. Stefano, un gruppo di Chiese localmente
conosciute come “le sette Chiese”. Si potranno anche
visitare i musei universitari di palazzo Poggi.
E’ prevista inoltre un’escursione sul colle della
Guardia ove si trova il Santuario della Madonna
di San Luca ed a Ponteccho Marconi, ove i vostri
accompagnatori potranno visitare il museo
“G. Marconi” a Villa Grifone, ove il famoso
inventore fece i suoi primi esperimenti
di radiocomunicazione.
Gli amanti della Formula 1 e della Moto GP
potranno poi visitare in un’unica giornata il museo
della Ducati a Borgo Panigale e quello della Ferrari
a Maranello. Altra gita interessante è quella
che prevede la visita a Ravenna ed ai suoi
tesori. Ecco qualche motivo in più per vederci
a Bologna ove faremo il possibile per farvi
trascorrere giornate piacevoli e serene.
Chi fa cosa nel comitato organizzatore
PIP GIUSEPPE GRIMALDI
Presidente Onorario del Forum
PDG JACOB PINACKATT
Comitato del programma
[email protected]
LION ROBERTO ZALAMBANI
Comunicazione
[email protected]
PID PAOLO BERNARDI
Presidente del Forum e del Comitato
[email protected]
PCC MARCELLO BRIGUGLIO
Consulente legale / Consigliere Presidente
[email protected]
MJF MAURIZIO COLAMOSCA
Sito Web
[email protected]
PID GIOVANNI RIGONE
Presidente Onorario del Comitato
[email protected]
PDG GABRIELE ADINOLFI
Accoglienza / Cerimoniale
[email protected]
PDG LUCIANO BRUNA
Referente concorso musicale
[email protected]
MJF GIORGIO BERTANI
Segreteria della Presidenza
[email protected]
PDG CESARE DIAZZI
Programma / Gioventù - LEO
[email protected]
MJF PIERO BIANCHI
Assistente Accoglienza / Cerimoniale
[email protected]
PDG LUCIA LIVATINO
Comitato del programma
[email protected]
PCC CARLO CASALI
Tesoriere
[email protected]
LION ALBERTO SOCI
Rapporti con i LEO
[email protected]
PDG GIANCARLO VANCINI
Relazioni Esterne e PPRR
[email protected]
PDG UMBERTO CAVEZZALI
Ufficio Stampa
[email protected]
MJF ROBERTA PALMIERI
Segreteria del Distretto 108 Tb
[email protected]
Segreteria del Forum: Cesare Diazzi (coordinatore), Giancarlo Vancini e Giorgio Bertani.
29
56° EUROPA FORUM / SCHEDA DI REGISTRAZIONE
Compilare e spedire via fax al numero: 0039 051 309477
PARTECIPANTE
Nome e Cognome __________________________________________________________________________________
Distretto Club ______________________________________________________________________________________
Indirizzo __________________________________________________________________________________________
CAP ___________ Città ___________________________________Nazione __________________________________
E-mail ________________________________ Telefono ________________________ Fax _______________________
ACCOMPAGNATORE
Nome e Cognome _________________________________________________________________________________
Distretto Club _____________________________________________________________________________________
EVENTI AI QUALI DESIDERA REGISTRARSI
Quota di iscrizione - Dopo il 30 giugno 2010*
Quota di iscrizione per accompagnatori - Dopo il 30 giugno 2010
Quota di iscrizione LEO - UNICA
Quota di iscrizione giornaliera - ❒ 4 nov ❒ 5 nov ❒ 6 nov
TOTALE
PROGRAMMA SOCIALE
4 novembre - Serata “Get Together” Inclusa nella quota di registrazione
5 novembre - Cena di Gala - Numero di persone (euro 85 a persona)
6 novembre - Serata dell’amicizia - Numero di persone (euro 55 a persona)
PRANZO
Coupon per il pranzo Numero di biglietti (euro 23 l’uno)
TOTALE GENERALE
N.
_____
_____
_____
_____
€ 220,00
€ 160,00
€ 50,00
€ 75,00
N.
______
______
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€ ________
€ ________
€ ________
€ ________
€ ________
€ ________
€ ________
€ ________
€ ________
DETTAGLI PER LA FATTURAZIONE (obbligatori per i partecipanti italiani)
Cognome, Nome/Azienda___________________________________________________________________________
Indirizzo __________________________________________________________________________________________
CAP ___________ Città ___________________________________ Nazione __________________________________
Partita IVA/Codice Fiscale ___________________________________________________________________________
DATI DI PAGAMENTO
❒ BONIFICO BANCARIO
BonificobancariointestatoaPlanning Congressi Srl c/o UNICREDIT BANCA SPA - AG. Massarenti di via
Massarenti, 179/3 - C/C 000002886708 ABI 02008 CAB 02458 CIN M
IBAN code: IT 15 M 02008 02458 000002886708 - BIC/SWIFT code: UNCRITB1PM8
❒ CARTA DI CREDITO
❒ Visa
❒ Eurocard
❒ Mastercard
N. carta _____________________________________________________ Data di scadenza__________________
Intestatario della carta ___________________________________________________ CVV2__________________
(così come riportato sulla carta)
* Dà diritto alla traduzione simultanea, alla partecipazione a qualunque Seminario, alla Cerimonia di apertura, al Concerto del
Maestro Giorgio Zagnoni, alla serata Get together e al coffee break del 4, 5 e 6 novembre.
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✂
Informazioni: Segreteria Organizzativa Planning Congressi Bologna 051 300100 - [email protected]
THE LION / LABORATORIO INTERNAZIONALE
Le nostre tre libertà
Essere Lions oggi vuol dire portare un distintivo
con su scritto L che sta per “Liberty”; Ma può una
grande organizzazione di servizio costruire nuove
libertà per tutti i popoli del mondo? E quale libertà
per l’umanità? Di Ermanno Bocchini *
I
l Presidente Internazionale Sid Scruggs ha posto, con
forza, un principio, un obiettivo, un traguardo, ricorrendo ad una immagine che ha un significato duplice: da
un lato, dopo un secolo circa di vita lionistica, un faro illumina ancora il nostro cammino nel futuro della nostra associazione, ma dall’altro noi non possiamo pensare di bagnarci
due volte nello stesso punto del fiume della storia.
La luce del faro americano ci illumina ancora, ma la luce
non è la stessa.
Oggi la nostra storia preme per illuminare il resto del
mondo partendo dalla cara, grande Europa.
L’eurocentrismo nella storia non ha giovato
all’umanità (la tratta degli indiani, poi la tratta
degli schiavi, poi la tratta dei giapponesi a
Hiroshima e Nagasaki, poi la tratta degli
stessi europei con Hitler prima e Stalin poi e
così via). Ma se l’Europa comprende di essere
una parte del mondo e non il suo centro, l’Europa può e deve illuminare il cammino della
storia anche nostra.
La storia dell’umanità è storia di ricerca spasmodica della
libertà, avrebbe detto Benedetto Croce. Se oggi la politica è
in crisi, può una grande organizzazione di servizio costruire nuove libertà per tutti i popoli del mondo?
Ma quale libertà, allora, per l’umanità?
Anzitutto una liberty transitiva, poi una liberty riflessiva e,
infine, una liberty interattiva.
La libertà transitiva significa che noi dobbiamo non fare
“la carità che uccide” (è titolo dell’ultimo libro della giovane scrittrice africana Dombusa Moyo, Rizzoli, 2010) ma
dare la libertà che libera. Da cosa? Dalla cecità, dalla fame,
dalla carità stessa, in una logica di promozione dello sviluppo umano. E Benedetto XVI ha ricordato ai cattolici:
“Non posso donare all’altro del mio senza avergli dato in primo
luogo ciò che gli compete secondo giustizia” (Caritas in veritate,
Vaticano, 2009, p. 8).
E chi cattolico non è, troverà nella sua morale e negli scopi
del lionismo il valore della libertà transitiva.
Libertà riflessiva significa riuscire a liberarsi da tutto ciò
che limita la nostra azione nel sociale e, quindi, in primo
luogo dai nostri pregiudizi radicati che ci impediscono
una vera “liberazione” e, perciò, una nuova giovinezza di
animo e freschezza di spirito, oltre le barriere dell’età.
Libertà interattiva significa essere capaci di “dialogo”
reale non fatto di “suoni”, ma di “valori” per aumentare
la nostra capacità di comprensione dell’altro, e che spesso
non riusciamo a capire perché non ci accorgiamo di aver
imboccato, anche quando abbiamo una fede, una “metafisica dell’uomo parziale” che continua a non ricevere
niente dagli altri, dai loro mondi, dalle loro
esperienze, dalla loro umanità.
Essere Lions oggi vuol dire portare un distintivo
con su scritto L che sta per “Liberty”. Quanti di
noi senza volerlo e forse senza neanche accorgersene sono “uomini a una dimensione”? Non è
agevole rispondere, perché ognuno in questo
momento stesso che legge può rispondere
dentro di sé. Non ricevere dal lionismo il valore
e la ricchezza di altre dimensioni umane è una
grave perdita che forse tradisce la ragione stessa della
nascita della nostra associazione e con essa del nostro spirito migliore.
Ma se siamo ancora insieme, vuol dire che abbiamo fatto
una scelta di campo: abbiamo scelto la speranza, sulla
paura. Paura del mondo nuovo che avanza senza ideali e
senza valori, consumando tutto, anche se stesso.
*Direttore Internazionale 2007-2009 e Rappresentante del Lions
Clubs International presso il Consiglio d’Europa.
Un pilastro della società civile
La conferenza delle Organizzazioni non governative (più di 400) come pilastro della società civile
in seno alle Istituzioni del Consiglio d’Europa.
Breve intervista a Jean-Marie Heidt, Presidente
della Conferenza delle Organizzazioni non
governative del Consiglio d’Europa.
Qual è il ruolo della società civile oggi?
Desidero, in primo luogo, ringraziare il vostro rappresentante internazionale in seno alla Conferenza delle Organizzazioni non Governative, prof. avv. Ermanno Bocchini,
per il contributo importante che immediatamente sta
dando ai lavori della Conferenza, specialmente nel campo
sociale e giuridico.
Gli Stati membri del Consiglio d’Europa hanno capito
che la società civile, particolarmente le Organizzazioni
Non Governative, può portare un contributo importante
e incoraggiare il dialogo fra i membri del parlamento e le
autorità regionali e locali per far fronte comune alle sfide
della società. A maggior ragione può avvenire durante
periodi di confronto o di crisi quando il dialogo risulta
difficile. Ma dobbiamo essere chiari: i parlamenti e le istituzioni locali e regionali hanno il loro ruolo e la società
civile non è là per decidere al loro posto. Detto questo, la
30
31
THE LION / LABORATORIO INTERNAZIONALE
Conferenza delle OING è oggi riconosciuta a pieno titolo
come uno dei pilastri del Consiglio d’Europa.
Più di 400 organizzazioni internazionali non governative (OING) fanno parte dello Statuto di partecipazione.
Che cosa significa esattamente?
Ci sono 400 OING che conducono la stessa attività in parecchi paesi europei. Queste OING che beneficiavano prima
dello statuto consultivo hanno ottenuto, grazie ad una
risoluzione del Comitato dei Ministri nel 2003, uno statuto
partecipativo. Che cosa significa? Che siamo pienamente
integrati in un “quadrangolare” del Consiglio d’Europa,
al fianco del Comitato dei Ministri, dell’Assemblea Parlamentare e del Congresso dei poteri locali e regionali.
Concretamente, quando uno dei 4 pilastri fa una proposta, qualunque sia, viene mandata agli altri tre pilastri,
che danno il loro parere, anche se la decisione finale spetta
sempre al Comitato dei Ministri. Così, lo “Statuto partecipativo” rappresenta un avanzato mondo per la
società civile e consente un ruolo primario alle
ONG accanto agli altri tre pilastri all’interno del
Consiglio d’Europa.
Ci sono, ovviamente, reticenze dovute al fatto
che in certi paesi, le OING sono percepite
come dei veri contro-poteri politici. Ed è compito mio spiegare agli ambasciatori, quando li
incontro, che ciò non è vero e che l’obiettivo
principale delle OING è migliorare l’umanità
e salvaguardare i valori fondamentali. Ma certi ambasciatori fanno fatica a capire. La strada è ancora lunga.
Quali obiettivi affronterete in modo particolare?
Vi farò due esempi. Il primo riguarda il diritto della società
civile nella Federazione Russa. Nel 2007, il Presidente Putin
aveva firmato un decreto per limitare al massimo il potere
delle ONG. Ciò era in previsione delle elezioni dove egli
stesso si presentava. Ci siamo allora immediatamente ribellati contro questo decreto che era molto restrittivo, poiché
non soltanto chiedeva alle ONG di dichiarare gli obiettivi,
ma le tassava molto. Questa situazione si è chiarita nella
primavera scorsa e la Duma ha dato molta elasticità alle
misure draconiane di Putin e ha abrogato le norme sulle
tasse, ma ciò è stato il frutto di un lavoro lunghissimo.
Il secondo punto riguarda il codice di “comportamento”
che è il Codice per la partecipazione delle Organizzazioni non
governative ai processi decisionali politici. Trova la sua origine nei dibattiti per il futuro della democrazia, poiché,
come tutti sanno, il Consiglio d’Europa ha organizzato un
lavoro di riflessione dal 2005 che mira a raccogliere gli Stati
membri e studiare le diverse prospettive democratiche. Si è
dunque delegata la conferenza delle OING nel giugno 2007
in occasione del dibattito per il futuro della democrazia in
Svezia, per lavorare sul codice di comportamento. Si tratta
oggi di un mezzo utile che permette un dialogo interattivo
con i Parlamenti, i Governi ed i pubblici poteri.
Oltre al codice “di comportamento” che permette alla
società civile di partecipare ai processi decisionali politici, quali sono stati i diversi punti di forza della sessione d’autunno?
L’altro punto significativo riguarda il “Consiglio degli
esperti”, un’altra innovazione che interessa il Comitato dei
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Ministri. Raccoglie specialisti che lavorano attualmente
sul primato del diritto. Importante è, poi, il lavoro delle
nostre 5 commissioni di lavoro (diritti dell’uomo; società
civile e democrazia; coesione sociale ed estirpazione della
povertà, cultura scienze ed istruzione; sviluppo territoriale duraturo) e dei due gruppi trasversali (uguaglianza
uomo donne e Europa in una sfida mondiale globale). Per
l’ultimo gruppo, ci tengo a precisare che siamo membri
del “Centro Nord Sud”, un’entità del Consiglio d’Europa,
che tratta prioritariamente del continente africano.
Avremo una nuova adesione, il Marocco, che del resto
non è uno Stato membro ed una futura adesione si prepara con la Turchia, paese fondatore del Consiglio.
Lei ha dichiarato: “desidero portare la conferenza delle OING
verso un’era nuova”. Cosa voleva dire e ci siete arrivati?
Io credo che un vero cambiamento sia stato fatto da qualche anno e che occorra proseguire in questo senso. La
conferenza, che si intitolava all’origine “Commissione di collegamento”, era a volte “il
bastone del maresciallo” di un certo numero
di persone. Ma se la Conferenza ha nel suo
ambito ancora alcune ONG di questo tipo,
nell’insieme, abbiamo soprattutto nuovi rappresentanti che sono fortemente motivati.
Un’altra difficoltà da superare: i rappresentanti delle ONG sono per lo più volontari,
che operano nel loro tempo libero rallentando
l’attività delle stesse ONG. Allora entrare in un’era nuova
è potere condividere informazioni attraverso un vivaio
solido di rappresentanti di ONG e trasformare le informazioni in proposte da trasmettere agli altri 3 pilastri del
Consiglio d’Europa (il Comitato dei Ministri, l’Assemblea
parlamentare, il Congresso dei poteri locali e regionali). Se
avessimo un collegamento più forte tra la conferenza e gli
attori sul campo, potremmo in ogni Stato confrontarci con
gli eletti, nel senso pieno del termine.
Il Consiglio d’Europa ha appena celebrato il suo compleanno. Quale bilancio farebbe di questi 60 anni di
contributo alla storia europea e ha qualche rammarico?
Senza il Consiglio d’Europa non sono certo che l’UE
sarebbe quella che si conosce oggi e che i diritti dell’uomo
sarebbero difesi concretamente. Pertanto sì, innegabilmente, il cammino percorso ha permesso di riuscire in
numerosi settori. Ma viviamo un periodo “cerniera”, dove
alcuni stati non fanno interamente l’interesse del Consiglio
d’Europa e si chiedono quanto il farlo possa costare loro. E
tuttavia, nei settori dell’istruzione e del sociale, ad esempio, esiste un vivaio di funzionari molto specializzati che
ottengono risultati favolosi, ma che vengono trascurati.
Inoltre, il Consiglio d’Europa ha bisogno d’avere al suo
vertice un segretario generale di portata internazionale
che gli permetta di dialogare facilmente con i 47 capi di
Stato e di governo. Questo è indispensabile.
Oggi, tutte le speranze sono riposte nel nuovo segretario
generale che è stato il primo ministro norvegese e che è
senza dubbio all’altezza della situazione e che ritiene che
la società civile organizzata abbia una responsabilità primaria e che occorra assumerla. Da parte mia, credo sinceramente che se riannodassimo le fila con l’audacia dei
padri fondatori, in futuro, produrremo grandi cose.
mondolions
I Lions… a Sidney
I valori della multiculturalità, dell’integrazione, dell’innovazione nel rispetto della tradizione, dell’amicizia e dell’amore per il We serve, sono stati evidenziati nella 93ª Convention che ha avuto luogo
a Sydney dal 28 giugno al 2 luglio. Di Maria Pia Pascazio Carabba
S
ede della Delegazione Italiana è stato l’Hotel
Intercontinental Sydney, ottimo esempio di integrazione dell’antico con il moderno, situato nel
centro della città, 117 Macquarie Street, con una suggestiva vista della baia di Sydney, nei pressi dei Royal
Botanical Gardens, dell’Opera House, dei Rocks, dei
principali negozi e del punto in cui è terminata, il
mattino del 29 giugno, la Parata Internazionale, vinta
dall’Italia per aver espresso, nell’ambito dell’innovazione, i valori della storia e della tradizione. Apriva,
infatti, la sfilata il gruppo dei tamburini e degli sbandieratori di Corinaldo (Ancona).
La sera del 29 giugno, presso l’Hotel Shangri-la, ha
avuto luogo il “Ricevimento della Delegazione Italiana”. Il CC Achille Ginnetti ha chiesto ai presenti un
minuto di raccoglimento per la recente dipartita dell’ID
Enrico Cesarotti. Il Presidente Emerito Pino Grimaldi,
ricordando “il grande uomo” ed amico, fiero di essere
Lions, ha riferito le parole dell’ID pronunciate, via
telefono, il giorno prima della sua scomparsa: “Starò
meglio e tornerò a lavorare come prima”. Pertanto, ha
proseguito il PIP Pino Grimaldi “Enrico è fra di noi”
e, “nel suo spirito, cerchiamo di essere utili agli altri”.
Dopo i doverosi saluti ai PIP Jimmy Ross, Al Brandel,
Tae Sup Lee, Jim Ervin, Ashok Mehta, Mahendra Amarasuriya ed al candidato per la II Vice Presidenza Internazionale Wayne Madden, il PIP Pino Grimaldi ha
presentato Giovanni Rigone, PID italiano, candidato
votato al Congresso di Ravenna per la seconda Vicepresidenza Internazionale.
Mercoledì 30 giugno, nella sessione plenaria di apertura della Convention che ha avuto luogo presso l’En33
Convention Internazionale
tertainment Centre di Sydney, preceduto da Norma,
che ha ringraziato la Comunità aborigena che i Lions
servono, per le conoscenze trasmesse negli anni, il Presidente Internazionale Eberhard J. Wirfs, ha evidenziato
la necessità di perorare le cause delle donne e degli indigeni australiani. Il modo collettivo di celebrare le forze
del mondo espresse in 12.000 lions, valorizza ancora di
più la presenza importante dei lions australiani, del we
serve, del rinnovamento. La nostra associazione è costituita da uomini e donne la cui passione ed impegno
meritano rispetto. La generosità consente l’unione tra
persone diverse ed annulla l’arroganza e l’egoismo di
ogni età.
Move to grow: tre semplici parole che sintetizzano il
lavoro dei lions. L’albero del Gingko è sopravvissuto
perché si è adattato al cambiamento. Tutto ciò che si
muove cresce e la crescita è innovazione: 270.000 nuovi
soci, di cui 20.000 donne, incremento dei Leo Club,
maggiore attenzione alla qualità dei soci, approccio
regionale, progetti in Africa per i bambini, crescita in
Cina, potere di Internet, appreciation a 1.100 lions,
formazione della leadership, GLT nuovo per la formazione dei nuovi leader, mediante l’ausilio delle nuove
tecnologie (crescita online e web) si crea una comunicazione migliore, maggiore coinvolgimento dei Leo,
dei giovani, Lions Quest e problemi dell’adolescenza,
presente in 52 Paesi, formazione di una Leadership
training, per migliorare la qualità della nostra Associa34
zione, formazione dei DG nelle singole aree, seminari
per i DG distrettuali, comunicazione attiva ed intelligente (webliners), Award (premi Gingko), 1182 Melvin
Jones. I lions, cittadini del mondo, rappresentano
l’unica associazione in grado di unire popoli di diverse
culture.
Dopo aver accennato al “potere della Pace” Wirfs ha
premiato la prima classificata del Concorso: “Un poster
per la Pace” Yu-Min Chen di Taiwan.
Il PIP Amarasuriya ha poi effettuato il rapporto della
proposta di votazione di trasferimento dell’art. IX
“Tasse e Quote” dallo Statuto Internazionale al Regolamento Internazionale, come nuovo art. XII e successive
variazioni dei numeri. E’ stata firmata la collaborazione con la Bausch+Lomb che ha lavorato per anni
per l’innovazione (nuovi modi per prevenire e curare
la cataratta infantile). E’ seguita la spettacolare “Cerimonia della Bandiere”: la prima a sfilare è stata quella
del Bhutan che sfilava per la prima volta.
Giovedì 1 luglio ha avuto luogo, sempre presso l’Entertainment Centre, la Seconda Sessione Plenaria. Nel settore Italiano, presenti soltanto il CC Achille Ginnetti ed
il PID Giovanni Rigone, due DG in coming ed il PDG
Roberto Fresia. E. Wirfs ha presentato Wangari Maathai, che si è battuta nel Kenia per i diritti umanitari
delle donne e per la democrazia, Premio Nobel per la
Pace nel 2004 nel Kenia ed in tutto il mondo. Maathai
ha asserito che le risorse ambientali si vanno man mano
Convention Internazionale
esaurendo, che occorre piantare gli alberi e farli crescere, che occorre dare più potere alle donne, in quanto
portatrici dei valori della generosità e della disponibilità, che l’“Africa è un continente ricco che ospita
persone povere”, che gli studenti devono imparare a
fare “service”, che occorre una forte classe dirigente,
che occorrono progetti di difesa dell’ambiente, come il
riciclaggio, che occorre piantare i semi del gingko, che
occorre inculcare “la forza morale e non più carità”.
Per le sue opere umanitarie, con giuramento, Maathai
è divenuta socia Lions ed ottenuto la Melvin Jones.
Al Brandel, responsabile LCIF ha ricordato i 131milioni
di dollari in Ecuador, 5 milioni Surgieries, 10.000 Bank
of America e ad Haiti, dove il 90% degli edifici sono
stati distrutti, i lions hanno mandato cibo, acqua, medicine e 3000 tende e la Fondazione sta costruendo una
scuola. William Eliagin, zone chairperson in Haiti,
dopo aver ringraziato Al Brandel, che, dopo il 12 gennaio si è recato ad Haiti per ben 6 volte, e tutti i lions
93ª Convention Internazionale. Nelle fotografie, nell’ordine, sono
riconoscibili il PCC Federico Steinhaus, il PDG Roberto Fresia,
il Presidente Internazionale Emerito Pino Grimaldi, il PID Giovanni
Rigone, il CC Stefano Camurri Piloni, Il CC 2009/2010 Achille Ginnetti,
Mario Sofia e Stella Vascio nelle vesti di altri tempi, il gruppo dei DG
eletti e delle mogli. In alto a destra i nostri Leo presenti alla Convention.
Si tratta di Ioanna Ortner (figlia dell’IPDG Albert), di Alvise Camurri
(figlio del nostro CC) e di Emilia Fresia (figlia del nostro PDG Roberto).
Le fotografie di questo servizio sono state scattate
da Emilia e Roberto Fresia.
35
Convention Internazionale
del mondo, ha annunciato la nascita di sei nuovi club
e che sarà presente alla charter di due. E’ stato effettuato il controllo ottico nelle scuole: nelle Filippine 12
milioni di bambini hanno ricevuto gli occhiali. Simon
Cosgrove, rappresentante della Johnson & Johnson,
nata in Asia nel 2002, ha ringraziato i lions, come la
piccola Kate Simmoms, presentata da Tae Sup Lee che
rischiava di perdere la vista a causa di una diagnosi
Grazie
V
orrei ringraziare tutti coloro che, a vario titolo, si
sono impegnati per organizzare nel migliore dei
modi gli eventi che hanno accompagnato la 93ª Convention Internazionale.
Desidero esprimere profonda gratitudine ad Italo
Mazzola, presidente dell’Associazione dei Marchigiani di Wollongong, che nonostante sia stato il nostro
mecenate, accollandosi un onere finanziario non indifferente, ci ha più volte ringraziato per avergli dato la
possibilità e l’onore di collaborare con i Lions italiani.
Un grazie alla deliziosa Stella Vescio, apprezzata
soprano, che ha curato brillantemente le relazioni
sociali e istituzionali (alla nostra reception era presente
il console italiano) e a tutti gli italo-australiani di Sydney
e Wollongong che hanno partecipato con entusiasmo
all’organizzazione della Parata e della Reception. Tutto
ciò non sarebbe stato possibile senza lo straordinario e
infaticabile apporto del Lion Aldo Belmonti (LC Castelfidardo Riviera del Conero), che ha reso possibile la
collaborazione con la comunità italiana impegnandosi
per molti mesi per l’ottima riuscita della stessa.
Un particolare ringraziamento ai Lions Roberta Gambe-
rini (LC Bologna) per come si è prodigata, riuscendoci
brillantemente, a mantenere l’allineamento e l’ordine
nel corso della sfilata, e all’alfiere Raffaello Francesconi
(LC Fermo P.S. Giorgio) che ha orgogliosamente portato il tricolore per l’ennesima volta alla Convention.
Bravissima la Lion Maria Pia Pascazio Carabba (LC
Bari San Giorgio), sempre presente, puntuale ed efficace nei suoi reportage.
Grazie anche ai Lions Emidio D’Angelo (LC Sulmona)
e Sandro Giuliodori (LC Osimo) rispettivamente per la
fornitura dei confetti di Sulmona e del Chianti Classico,
che hanno fatto bella mostra di sé nell’elegante tavola
della reception italiana.
Potersi avvalere dell’esperienza, dell’assistenza e della
competenza di Daniele Arban e del suo staff, ha rappresentato, come sempre, una grande sicurezza.
Ed infine un affettuoso grazie a tutti i componenti della
nostra delegazione che, pur in un momento di particolare tristezza, hanno testimoniato con la loro presenza
la vitalità del Lionismo italiano.
Achille Ginnetti
Presidente del Consiglio dei Governatori 2009/2010
Il CC 2010/2011 Stefano Camurri e l’IPCC Achille Ginnetti sul palco della Convention. Achille Ginnetti consegna il suo guidoncino a Italo Mazzola. (foto di Piero Bianchi)
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Convention Internazionale
scorretta. E’ seguita la Cerimonia Commemorativa dei
Lions deceduti e, subito dopo, la premiazione del Concorso Mondiale Musicale dei Giovani e l’esibizione del
violinista vincitore Brian Allen. Wirfs ha poi premiato
i DG meritevoli.
Il PIP Kay Fukushima ha presentato i candidati a 2°
Vice Presidente Internazionale ed i candidati a Direttore Internazionale.
Venerdì 2 luglio, dalle 7 alle 10, sono state effettuate le
votazioni dai 3.764 delegati di tutto il mondo presso il
Centro Congressi di Sydney. Dalle 9 alle 12.30 c’è stata
la Sessione Plenaria Conclusiva presso l’Entertainment
Centre di Sydney.
Dopo lo spettacolo Internazionale delle farfalle e la
musica di apertura E. Wirfs ha dato la parola al Comandante Pilota Sully Sullemborg, costretto il 12 gennaio ad
un atterraggio di emergenza sul fiume Hudson a New
York, soluzione che ha salvato la vita a 154 passeggeri.
Esperienza (23.000 ore di volo), integrità morale, passione per il lavoro, collaborazione del team e dell’equipaggio, professionalità, amore e rispetto per la vita
propria e degli altri, senso di responsabilità, hanno giocato un ruolo importante nella scelta e nella soluzione
del problema.
Il Multidistretto 111 come da consuetudine, ha consegnato al Presidente uscente la somma di 5.000 dollari,
che sarà devoluta in beneficenza. Wirfs ha poi consegnato l’anello ed il martelletto a L. Scruggs III, facendo
ripetere il giuramento. Il Presidente Internazionale per
l’anno Sociale 2010-2011 è innamorato del volo, ufficiale
della Marina Statunitense, formatore di piloti, sposato
con Judy ed è padre di 4 figli.
Leader eccezionale (ha ricevuto l’attestato da E. Wirfs),
distintosi per l’etica e per lo spirito di collaborazione,
padre adottivo di un cane Guida, ha svolto attività per
gli ipovedenti, ha promesso di portare avanti l’Associazione e di combattere l’apatia e l’inerzia.
Beacon of Hope. “Occorre la luce e che alla luce si
aggiunga altra luce”. “La luce, all’interno dell’associazione, ha detto Scruggs III sono i Lions. “Beacon of
hope”, è la canzone che ribadisce questo concetto.
Occorrono Lions Speciali che siano fieri di essere Lions,
occorrono persone piene di amore che offrano aiuto ai
bisognosi.
Poi, con molta semplicità, L. Scruggs III, leggendo il
giuramento, ha invitato i Governatori di tutto il mondo
al rituale “Strappo”.
E’ seguito il discorso di Wrobleski, consuntivo del rapporto Lions Nazioni Unite che pone in evidenza, come
già fatto nel Lions Day gli obiettivi comuni di opportunità e di dignità.
Il PIP Pino Grimaldi ha offerto la Bandiera al nuovo
Presidente Internazionale.
Amarasuriya ha letto i risultati della votazione: approvati gli emendamenti, eletti i Direttori Internazionali.
Il PID Wayne A. Madden (Auburn, Indiana) eletto 2°
Vice Presidente Internazionale.
Nelle foto, nell’ordine, lo scambio del martelletto tra il presidente
internazionale uscente Eberhard Wirfs e l’entrante Sid L. Scruggs III,
una visione panoramica dell’Exhibition Centre di Sidney, Eberhard
Wirfs con la vincitrice del concorso internazionale
“Un poster per la pace” Yu Min Chen.
Sotto, il carretto siciliano, realizzato da Italo Mazzola, vincitore del primo
premio nella parata delle nazioni.
93ª Convention…
riconoscimenti
al Multidistretto
e ai club
 Nella "Parata delle nazioni", nella
sezione "carri da corteo", 1° premio al
Multidistretto 108 Italia per "Sicilian
float".
 Nel concorso “Notiziario di club”,
menzione d’onore per il LC Pinerolo
Acaja (Distretto Ia3).
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Per saperne di più …
Le decisioni del Board
Riassunto delle decisioni prese in occasione del Consiglio d’Amministrazione Internazionale del
Lions Clubs tenutosi ad Amburgo, Germania, dal 10 al 15 aprile 2010.
1. Honolulu, Hawaii, USA è stata scelta come sede della
Convention Internazionale per l’anno 2015.
2. Chicago, Illinois, USA è stata scelta come sede della
Convention Internazionale per l’anno 2017, in occasione
del centenario della fondazione dell’associazione.
Comitato Statuto e regolamento
1. Esaminato un reclamo statutario presentato dal Lions
Club di Chennai Ashok Pillar e dal Lions Club di Madras
Greater, Distretto 324-A1 (India), affermata la decisione
finale presa dalla Commissione Multidistrettuale di Conciliazione, accettato il ricorso e respinta la proposta di
riorganizzazione distrettuale per il distretto 324-A1. Considerate concluse tutte le questioni sollevate e riferite a
questo ricorso e la decisione finale e vincolante per le parti
in causa, il Distretto 324-A1, e i club del Distretto 324-A1.
2. Rimosso Wichaidid Chalin dall’incarico di Governatore Distrettuale del Distretto 310-B (Tailandia) per
mancata osservanza della decisione finale e vincolante
della maggioranza dei conciliatori, riguardo un ricorso
relativo alla Risoluzione delle Controversia Multidistrettuale, e per avere incoraggiato procedimenti legali su
questioni riguardanti i Lions. Dichiarato che a Wichaidid Chalin non sarà più riconosciuto in futuro il titolo
di Past Governatore Distrettuale, da Lions Clubs International o da qualsiasi club o distretto, e che non gli sarà
riconosciuto alcun privilegio legato a tale titolo. Stabilito
che la carica vacante dell’ufficio del governatore distrettuale del Distretto 310-B non sarà ricoperta e che il futuro
governatore distrettuale del Distretto 310-B servirà come
governatore distrettuale in carica fino alla Convention
Internazionale del 2010.
3. Cancellato il Lions Club di Krabi del Distretto 310-B
(Tailandia) a seguito della mancata osservanza delle
direttive della Divisione Legale dell’Associazione da
parte dei suoi soci e di conformarsi alla finale e vincolante decisione della maggioranza dei conciliatori relativa a un reclamo per la Risoluzione della Controversia
Multidistrettuale. Dichiarato l’ex club e gli ex soci come
non riconosciuti da Lions Clubs International, dal Multi
Distretto 310 e dal Distretto 310-B.
4. Modificati i Capitoli III e XV del Manuale delle Norme
del Consiglio di Amministrazione per sostituire il termine “coniuge” con “accompagnatore adulto”, o come
ritenuto appropriato.
5. Adottata la risoluzione da riportare alla Convention Internazionale 2010 per trasferire l’Articolo IX, Tasse e Quote,
della Costituzione Internazionale nella sua interezza allo
Statuto e Regolamento Internazionale come nuovo Articolo
XII e procedere alla nuova numerazione dei successivi Articoli dello Statuto e Regolamento Internazionale.
Commissione Convention
1. Stabilito l’importo della quota di partecipazione per
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la Convention di Seattle del 2011. Questa quota resterà
la stessa di quella stabilita per la Convention di Sydney
del 2010. La data ultima per la registrazione alla convention è stata spostata al 31 marzo. La multa per la registrazione oltre il termine ultimo sarà applicata a partire dal
1° aprile fino alla registrazione in loco a Seattle.
2. Modificato il Capitolo VIII del Manuale delle Norme
del Consiglio di Amministrazione per la sostituzione del
termine “coniuge” con “accompagnatore adulto”, o altra
variazione appropriata.
Commissione servizi ai distretti e ai club
1. Cancellata la Carta Costitutiva del Lions Club di Onteora (Distretto 20-O) con 10 membri.
2. Ricoperte tre cariche vacanti per l’incarico di Governatore Distrettuale neo eletto.
3. Approvata la proposta di riorganizzazione distrettuale
per il Distretto 324-C5 al termine della Convention Internazionale 2010.
4. Approvata la proposta di riorganizzazione distrettuale
per il Distretto 324-A5, da attuare in chiusura della Convention Internazionale di Sydney, soggetto al pagamento
di tutte le quote dovute che superino l’importo di 50 dollari entro il 15 maggio 2010.
5. Riconosciuta l’Ucraina come Circoscrizione Provvisoria con 9 club e 229 soci.
6. Concordato di includere i nomi e i recapiti per i Lions
Coordinatori e i Lions che servono come Presidente di
Circoscrizione Provvisoria o Delegato di Zona Provvisoria all’interno del Vital e sull’Annuario Internazionale di
Lion Clubs International.
7. Riconosciuti i club con sede a Pechino, Cina, non
appartenenti ad alcun distretto, come Distretto Provvisorio 385 alla chiusura della Convention Internazionale.
8. Nominati i leader Lions segnalati dai Lions locali
del distretto provvisorio per servire come Governatori
Distrettuali per il distretto provvisorio per l’anno fiscale
2010-2011.
9. Rivisti i Premi Excellence 2009-2010 per facilitare il
conseguimento di tali riconoscimenti. I Premi Excellence
2010-2011 sono stati designati per supportare ulteriormente il lavoro del team e rendere più flessibile l’assegnazione del premio.
10. Modificato il Capitolo V del Manuale delle Norme
del Consiglio d’Amministrazione per rendere più chiaro
e semplificare la procedura di status quo e di riattivazione.
11. Modificato il Capitolo IX del manuale delle Norme
del Consiglio d’Amministrazione per sostituire il termine “coniuge” con il termine “accompagnatore”, per
chiarire che un distretto provvisorio ottiene lo status di
distretto, qualora conti, al suo interno, un minimo di
35 club e 1.250 soci in regola a chiusura dell’anno, e per
chiarire il processo di nuova richiesta, quando la propo-
Per saperne di più …
sta di riorganizzazione distrettuale non è stata accolta o è
stata giudicata incompleta.
12. Modificato il Capitolo X del manuale delle Norme
del Consiglio d’Amministrazione al fine di incoraggiare
i Lions Guida a ottenere una certificazione e a eliminare
il precedente Premio Lion Guida.
Commissione finanza e operazioni sede centrale
1. Approvata la Previsione del primo Trimestre 20092010, che riflette un’eccedenza.
2. Approvata la Charles Schwab Trust Company come
Azienda Fiduciaria per il Piano di Pensionamento.
3. Approvata un’integrazione di 50.000 dollari per la
Riunione del Consiglio d’Amministrazione di Marzo/
Aprile 2010-2011.
4. Approvato l’uso di “un accompagnatore adulto ” per
sostituire “coniuge” nel capitolo XII del Manuale delle
Norme del Consiglio d’Amministrazione Ufficio Internazionale e Staff, Capitolo XXII Partecipazione relatori,
Regolamento sui viaggi e rimborsi, e sulla normativa di
spese di viaggi e rimborsi per gli officer esecutivi.
5. Approvate le modifiche per la Normativa sulla
Sospensione e la Cancellazione dei Club nel Manuale
delle Norme del Consiglio d’Amministrazione, Capitolo
XI come di seguito riportato:
Sospensione di un Club e Cancellazione - Un Club con
un saldo debitore superiore a 20 dollari per socio oppure
1.000 dollari per club, a seconda di quale sia la cifra
minore, da oltre 120 giorni, sarà sospeso, come saranno
sospesi la sua carta costitutiva (charter), i diritti, i privilegi e tutti gli obblighi di un club Lions. Nel caso in
cui un club non ritorni ad essere “in regola”, secondo
quanto stabilito dal Manuale della Normativa del Consiglio d’Amministrazione, entro o prima del ventotte-
Nuova immagine per la LCIF
La Fondazione del Lions Clubs International ha un nuovo look. Il look rinnovato, inclusa l’immagine riposizionata del marchio e i loghi aggiornati, meglio definisce la missione della LCIF e i suoi
programmi. Di Alecia Dimar
P
er più di un anno, la LCIF si è sottoposta ad un
aggiornamento dell’immagine per completare la
comunicazione del Lions Clubs International. Ampliare
il marchio LCIF è parte di un’iniziativa più grande, tendente a sviluppare una strategia di marketing a lungo
termine per una maggiore visibilità e consapevolezza.
La consistenza del nuovo messaggio rafforzerà ulteriormente il marchio. Nei prossimi due anni la LCIF includerà l’immagine aggiornata in tutto il nuovo materiale.
Inoltre, l’aggiornamento di tutto il materiale esistente
darà un look significativo alla fondazione.
Mantenere l’importante posizione della LCIF, cioè quella
di principale organizzazione umanitaria del mondo,
è fondamentale per il futuro della fondazione stessa.
Attraverso la nuova immagine, i Lions e le altre persone
avranno una maggiore consapevolezza dell’importanza
della LCIF. L’impatto umanitario aumenta, permettendo
a più comunità in tutto il mondo di essere aiutate.
I nuovi motti della LCIF
Noi ci preoccupiamo. Noi serviamo. Noi realizziamo.
(We care. We serve. We accomplish).
Nuovi messaggi LCIF
Noi realizziamo programmi umanitari, principalmente
per la conservazione della vista, per sostenere i giovani,
per fornire assistenza alle persone colpite da calamità
naturali e per combattere la disabilità, tramite la mobilizzazione di risorse e garantendo fondi.
Noi permettiamo ai Lions di migliorare la vita nelle loro
comunità e di avere un notevole impatto globale. Ogni
donazione è importante per compiere la nostra missione
e il successo dei nostri risultati ci spinge ad ottenere
sempre di più.
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Per saperne di più …
simo giorno successivo alla data della sospensione, la
charter del club sarà automaticamente cancellata. La
cancellazione di un club per sospensione finanziaria
potrebbe essere rescissa entro 12 mesi dalla data della
cancellazione, nel caso in cui il club abbia provveduto
all’intero pagamento del suo debito e sia stato ricevuto
un completo rapporto di riattivazione. Un club che abbia
ricevuto l’approvazione dalla Divisione Finanze per un
piano di pagamento non sarà sospeso, qualora continui
ad adempiere ai suoi obblighi secondo quanto stabilito e
approvato dal piano di pagamento.
6. Approvate le modifiche al Capitolo XIII Paragrafo B.2
della Normativa del Consiglio d’Amministrazione per
includere il forum di Australia, Nuova Zelanda, Papa
Nuova Guinea e le Isole dell’Oceano Pacifico, che sarà
fissato per tutta l’ultima settimana di agosto o tutta la
prima settimana di settembre.
7. Approvate le modifiche di gestione per la normativa
sul Rimborso per le spese e per i viaggi degli officer esecutivi e normativa sul rimborso.
Fondazione Internazionale (LCIF)
1. Aggiornata la terminologia nel Piano di Politica degli
Investimenti relativa alle annualità delle donazioni di
beneficenza in California.
2. Approvato che l’implementazione abbia inizio dalla
formazione di una Commissione Direttivo LCIF, un
organo consultivo, con le nomine per il primo comitato e
cambiamenti della normativa da definire durante la riunione di giugno 2010 a Sydney, Australia.
3. Approvati i cambiamenti nei materiali utilizzati per la
realizzazione delle spille Amico di Melvin Jones Progressivo (PMJF).
4. Autorizzato lo staff a richiedere la restituzione dei fondi
per i sussudi LCIF e, qualora necessario, l’uso di misure
legali da parte della gestione del progetto di diversi sussidi iniziali con notevoli ritardi nella presentazione delle
rendicontazioni.
5. Rinnovata l’associazione per la quota di 56.560 dollari
all’International Agency for the Prevention of Blindness
(IAPB) (Agenzia Internazionale per la Prevenzione della
Cecità).
6. Trasferiti 1,5 milioni di dollari in fondi non vincolati
del bilancio dei sussidi annuali Sight First al prossimo
anno fiscale.
7. Approvati 64 Sussidi Standard e Sussidi Core 4, per un
totale di 2.504.948 dollari.
8. Presentate due richieste di sussidio.
9. Respinta una richiesta di sussidio.
10. Approvata la partecipazione all’unione World Wide
Hearing con una quoto di 7.500 dollari.
11. Approvato un sussidio di 50.000 dollari per il programma Hear Us Roar per il supporto di un progetto
pilota di un anno per i servizi per la salvaguardia
dell’udito.
12. Selezionati tre finalisti per il Premio Humanitarian
2010.
13. Approvata la partecipazione alla Clinton Global Initiative con la quota di 20.000 dollari (CGI).
14. Aggiornati i firmatari del conto Scottrade della Fondazione, per facilitare le donazioni di titoli.
15. Modificato il Regolamento di Contabilità di LCIF
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all’interno del Manuale della Normativa del Consiglio
di Amministrazione.
Commissione Leadership
1. Aggiunto un Corso Leadership al calendario dei
Corsi/Seminari per Lions Senior 2010-2011 per supportare la crescita dei Lions leader nel continente Africano,
dipendente dall’approvazione dei fondi richiesti.
2. Aggiunto un Corso di Aggiornamento per Docenti al
calendario per i Corsi/Seminari 2010-2011 per supportare la crescita dei Docenti Lions nel continente Africano,
dipendente dall’approvazione dei fondi richiesti.
3. Modificato il Programma Finanziamento Sviluppo
Leadership per i Multidistretti per includere l’erogazione di fondi per supportare i training formativi locali
per i secondi vice governatori distrettuali.
4. Approvate le idee presentate dalla Commissione Mista
sul MERL relative all’integrazione dell’impegno per la
crescita associativa locale e l’impegno del Global Membership Team e la maggiore attenzione e il sostegno allo
sviluppo leadership, a tutti i livelli dell’associazione.
5. Modificato il Capitolo XIV del Manuale delle Norme
del Consiglio d’Amministrazione per sostituire il termine
“coniuge” con “accompagnatore adulto” in relazione
alle spese sostenute dal futuro presidente, presidente di
comitato e vice presidente di comitato per il seminario
per Governatore Distrettuale neo- eletto.
6. Modificato il Capitolo XIV del Manuale delle Norme
del Consiglio d’Amministrazione per sostituire il termine
“coniuge” con “accompagnatore adulto”, in relazione ai
docenti per il seminario per Governatore Distrettuale
neo eletto.
7. Modificato il Capitolo XIV del Manuale delle Norme
del Consiglio d’Amministrazione per trasferire il regolamento relativo alla sessione di orientamento per accompagnatori adulti durante il Seminario per DGE.
8. Modificato il Capitolo XIV del Manuale delle Norme
del Consiglio d’Amministrazione, relativo alla disponibilità del Manuale per il Team del Governatore Distrettuale.
Commissione programmazione a lungo termine
1. Approvata una richiesta della Commissione Finanze
ed Operazioni della Sede Centrale per introdurre un
aumento delle quote di 4 dollari che sarà introdotto tra
due anni, all’inizio dell’anno 2012-2013, quando le previsioni mostrano che le risorse finanziarie disponibili non
saranno più sufficienti, nonostante tutte le misure adottate per la riduzione dei costi.
Commissione sviluppo soci
1. Stabilito che, con decorrenza immediata, che l’area del
continente africano, compresi i suoi distretti Lions e paesi
non organizzati in distretti, costituirà un’area distinta
all’interno dell’associazione e le sarà offerto il supporto
amministrativo ed operativo simile a quello fornito alle
altre aree costituzionali dell’associazione.
2. Concordato che l’Africa, una volta raggiunto il numero
di soci qualificati e verificati di 30.000, la Commissione
Statuto e Regolamento redigerà e presenterà un emendamento allo Statuto per riconoscere all’Africa la sua
area costituzionale nell’associazione, soggetto all’appro-
Per saperne di più …
vazione del Consiglio Direttivo Internazionale di LCI in
carica in quel momento, da essere esaminato dai delegati
alla prossima convention internazionale.
3. Respinto il reclamo del Lions Club di Hod Hashron
relativa a un nuovo club.
4. Concordato di supportare con la riorganizzazione delle
raccomandazioni e del suo operato al fine di integrare i
soci, l’estensione e la conservazione nei Team del Gover-
natore Distrettuale e nel Global Membership Team.
5. Approvato il requisito che il 75% dei soci dei cyber
club risiedano o lavorino all’interno dello stesso multidistretto.
6. Approvata una modifica al Manuale delle Norme del
Consiglio d’Amministrazione per la restituzione delle
quote per la carta costitutiva ai club che sono ancora in
debito alla fine dell’anno fiscale.
Nuovi partner per Sight First
Una nuova partnership con Bausch + Lomb ed una allargata con la Essilor aiuterà i Lions e la
LCIF a continuare ad espandere i loro servizi per la vista attraverso Sight First.
a Lions Clubs International Foundation (LCIF) si
L
associa con il Bausch + Lomb Early Vision Institute.
L’Iniziativa per la cataratta in età pediatrica preverrà e
curerà la cataratta nei bambini e promuoverà screening
visivi per la prima infanzia. Bausch + Lomb sta contribuendo con 350.000 dollari per lanciare il programma in
partnership. Il programma è stato annunciato ufficialmente il 30 giugno durante la Convention Internazionale
a Sydney.
La cataratta pediatrica è un annebbiamento della lente
naturale dell’occhio che può causare perdita della vista
e cecità nell’infanzia. Questo nuovo programma di partnership aiuterà a curare e prevenire la cataratta pediatrica.
“Troppi neonati colpiti dalla cataratta pediatrica hanno
davanti a loro una prospettiva di perdita della vista e
cecità, prospettiva insostenibile nel mondo di oggi”, ha
detto Paul Sartori, vice presidente della Bausch + Lomb.
“Con maggiori finanziamenti e attenzione alla ricerca,
alla prevenzione e alla cura, avremo un impatto sulla
vita dei bambini in tutto il mondo”.
Il tasso di cataratta nei paesi industrializzati è da 1 a 4
bambini ogni 100.000 nascite. Tuttavia, nei paesi poveri il
tasso può essere di 10 volte maggiore. Durante il primo
anno, l’iniziativa si concentrerà principalmente sull’aiuto
ai bambini in Cina, dove circa 40.000 bambini soffrono di
cataratta infantile (per ulteriori informazioni, visitate il
sito www.TheirVision.org).
La LCIF sta anche lanciando una nuova partnership
con Essilor International per sostenere un’attività
contro l’errore di rifrazione non corretto (URE). Questa
partnership svilupperà, amplierà e rafforzerà i servizi
sostenibili rivolti alle popolazioni malservite attraverso
programmi di alta qualità a basso costo e dislocamenti
in altre aree di interesse congiunto.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità calcola che più
di 158 milioni di persone in tutto il mondo hanno menomazioni alla vista e ci sono 8 milioni di non vedenti a
causa dell’URE. L’errore di rifrazione può essere corretto con un paio di occhiali, lenti a contatto o chirurgicamente.
I Lions e la Essilor identificheranno le istituzioni nelle
aree con un significativo bisogno di prevenzione della
cecità e carenza di servizi URE. Piani d’azione saranno
sviluppati in accordo con i Lions locali. I progetti verranno presentati a Sight First per il finanziamento, la
Essilor consentirà l’accesso ad attrezzature a basso costo
e al personale competente, con programmi pilota iniziali
per tutto il prossimo anno nei paesi africani selezionati.
“La Essilor International è entusiasta di unirsi in una
nuova partnership a lungo termine con la LCIF. La
missione aziendale della Essilor, di aiutare l’umanità a
‘vedere meglio il mondo’, fondamentalmente completa
la missione principale della LCIF di lottare contro la
cecità”, ha detto Hubert Sagnières, direttore generale
della Essilor.
La Essilor offrirà al Lions Clubs International anche delle
esclusive lenti di qualità ad un prezzo accessibile che i Lions
potranno utilizzare per scopi umanitari in tutto il mondo.
Ne trarranno vantaggio anche i centri
di riciclaggio occhiali usati dei lions,
poiché la Essilor fornirà ai centri
delle guide, assistenza tecnica e
finanziamenti per effettuare in
pratica il riciclaggio, migliorandone efficienza e sostenibilità.
I Lions hanno con la Essilor
un rapporto di lunga data
che comprende anche
la donazione di articoli
per Opening Eyes, il programma di partnership
Lions con le Special
Olympics.
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7. Cancellata la sezione del Manuale delle Norme del
Consigli d’Amministrazione relativa ai viaggi dei
coniugi dei Responsabili di Uffici/Sedi distaccati, presente in un’altra sezione del Manuale.
8. Concordato l’aggiornamento del Manuale delle
Norme del Consiglio d’Amministrazione per riflettere il
recente cambiamento del Dipartimento Programmi Soci
e Marketing per i Nuovi Club.
Commissione pubbliche relazioni
1. Modificati i criteri per le richieste distrettuali e multidistrettuali per sussidi per le pubbliche relazioni in anni
consecutivi dopo il primo gennaio di ciascun anno.
2. Introdotto un concorso per saggi brevi riservato a giovani
non vedenti e ipovedenti a partire dall’anno 2010-2011.
3. Introdotto un nuovo Premio Lions Medaglia di Riconoscimento a partire dall’anno 2010-2011.
4. Modificata il Vital Information di Lions Clubs International per includere i recapiti dei coniugi e dei partner
in vita dei past presidenti internazionali e past direttori
internazionali deceduti, a partire dall’anno 2010-2011.
5. Approvata la pubblicazione dell’Annuario Internazionale (International Directory) sul sito Internet di LCI e la
sospensione della produzione della versione cartacea, a
partire dall’anno 2011-2012.
6. Stabilito che, una volta annunciata da parte di un Lion
la sua candidatura alla carica di governatore distrettuale,
vice governatore distrettuale, presidente del consiglio dei
governatori, direttore internazionale o officer esecutivo
internazionale, né il candidato, né alcun membro del suo
nucleo familiare (madre, padre, coniuge, fratelli o sorelle,
figli e suoceri) potrà servire come editore o come membro
del comitato riviste di alcuna edizione ufficiale della rivista Lion e stabilito che la candidatura si considera annunciata quando è sostenuta dal club, distretto (sub, singolo,
multi o qualsiasi altra variante) del candidato.
Commissione attività di servizio
1. Modificato il nome della Divisione International Activities and Program Planning (Attività Internazionali e
Pianificazione Programmi) in Divisione Service Activities (Attività di Service).
2. Approvata un’alleanza di cooperazione tra Lions
Clubs International e la Federazione Internazionale dei
Cani Guida.
3. Nominati i vincitori del Premio per i migliori 10 Presidenti Addetti agli Scambi Giovanili per l’anno 20082009.
4. Modificata la sezione del Manuale delle Norme del
Consiglio d’Amministrazione relativa alla definizione
dei criteri per il Comitato Consultivo del Programma
Leo Club.
I Lions… in Romania
Nei giorni 20-22 maggio si è tenuta a Sibiu la XVI Convention Nazionale dei Lions Rumeni.
A
ll’avvenimento hanno partecipato, su
invito del DG pro tempore Adriana Cazan,
Paul de Maillard (Francia), Anna Grandi e il sottoscritto (Italia), quest’ultimo anche in rappresentanza del DG del Distretto 108 Ib3, Renato
Sambugaro, impossibilitato a parteciparvi. I
lavori si sono svolti come da schema: all’inizio,
intera mattinata dedicata al protocollo solenne,
durante la quale sono stati eseguiti, oltre ai
rituali, anche gli inni nazionali dei Lions stranieri presenti, con ampio spazio, tra l´altro, ad
una relazione dell’Alto Commissario ONU per i rifugiati; nel
prosieguo, bilanci, discussione dei temi all’ordine del giorno,
elezione del nuovo DG nella persona di Rodica Dacin e degli
officer distrettuali.
Sino a qui, nulla di nuovo, ma, forse, di interesse alcuni pensieri scaturiti in questo breve soggiorno transilvano nella
Cibium latina, dove, in un contesto socioeconomico improntato nei secoli dalla presenza oggi ormai ridotta di influenze
tedesche, sono confluite per l’occasione 3 lingue “romanze”
nelle persone dei partecipanti, locali e stranieri. Non è solo
una questione di lingua, ma è anche un contatto più attuale
che attira l’attenzione su problemi in parte comuni, in parte
peculiari, suscettibili di orientamenti di servizio del tutto adeguati. Come esempio, basti pensare al problema della migrazione, da “loro” in uscita, da “noi” in entrata. E’ chiaro che
l’approccio deve necessariamente essere differente, attento a
necessità che, pur impiantate su una stessa matrice, sono da
affrontarsi in modo speculare. E’ altrettanto chiaro che l’attuazione del tema del Forum Europeo di Bologna, deve indispensabilmente esprimersi in modo adeguato, non basato
quindi su di una generica anche se allettante idea di “Citta-
42
dinanza umanitaria europea” di - verrebbe da
dire - condotta lionistica, ma dovrebbe trarre
concreta ispirazione da quella “Intelligence”
che ci è propria, intesa come capacità, sostenuta
dalla volontà, di capire prima di agire. In fondo,
è molto più facile essere “buoni” che cittadini
autentici, quindi animati da un sano senso di
autocritica che non sempre ci caratterizza.
Ha scritto Pino Grimaldi nel numero di gennaio
di “The Lion” “Il nostro “cauto nella critica” non
deve essere interpretato come acquiescenza al
male ed all’errore del mondo in cui siamo immersi”: nell’interpretazione di chi scrive, può essere acquiescenza anche
soltanto il limitarsi a cercare di porre rimedio agli effetti di tali
male ed errore, quindi essere solo “buoni”, senza assumersi
la responsabilità di intervenire sulle cause che li generano.
Un’altra forma di responsabilità da fare emergere è quella
relativa alla salvaguardia, ma anche alla messa a disposizione, delle varie identità etniche e culturali, in sostituzione di
quello che i nazionalismi per loro stessa natura non bastano a
dare. Ben tre lettere su cinque di Lions (Our Nation’s Safety)
sono dedicate a questo tema. Non dimentichiamo, però, che
l’acrostato, nel momento in cui fu coniato, prendeva vita a
poco meno di un solo secolo dal pronunciamento della cosiddetta “Dottrina di Monroe” (1823), sintetizzata in “l’America
agli Americani”, che qualificava come aggressione qualsiasi
interferenza europea nella politica di quella Nazione. Oggi,
interferire positivamente è necessario, pena il vedere sbiadite
realtà che rischiano di essere sommerse nel mare magnum
della globalizzazione, fenomeno che non pone certo l’uomo
al centro dei propri interessi politici e commerciali.
Franco Marchesani
MD
I protagonisti
2010/2011
Il nuovo Consiglio dei Governatori
Pubblichiamo una scheda sintetica del Presidente del Consiglio dei Governatori Stefano
Camurri Piloni e dei Governatori Pier Luigi Foglia (Ia1), Carlo Forcina (Ia2), Carlo Calenda
(Ia3), Ercole Milani (Ib1), Pier Luigi Tarenghi (Ib2), Francesco Rasi (Ib3), Carla Tirelli Di Stefano
(Ib4), Marco Gibin (Ta1), Fabio Feudale (Ta2), Dario Nicoli (Ta3), Roberto Olivi Mocenigo (Tb),
Guglielmo Lancasteri (A), Rocco Saltino (Ab), Naldo Anselmi (L), Roberto Faggi (La), Emilio
Cirillo (Ya), Giuseppe Scamporrino (Yb).
43
Stefano Camurri Piloni
Presidente del Consiglio
dei Governatori
Stefano e Adriana Camurri
Stefano Camurri Piloni è nato a Venezia nel 1958, ha conseguito la maturità classica nel 1976, la
laurea in medicina e chirurgia nel 1983 e quattro anni dopo la specializzazione in pediatria. Dal
1987 lavora come pediatra di libera scelta a Mel (Belluno). Sposato nel 1984 con Adriana Bavosa,
farmacista e Lions, hanno due figli: Alvise, studente in odontoiatria e Leo, e Nicolò, studente al
liceo classico.
Stefano Camurri Piloni è socio del Lions Club Belluno Host.
Notizie sul Multidistretto - Il MD 108 è composto da 17 distretti, 1316 club, 48325 soci.
 Segreteria nazionale: responsabile Giuliana Scaliti - Via Piave 49 - 00187 Roma - Tel. 0642870778
- Fax 0642870786 - email: [email protected]
 Rivista nazionale “The Lion”: direttore responsabile Sirio Marcianò - LC Chiari Le Quadre email: [email protected]
Delega MD: Convention, Forum, Conferenza del Mediterraneo, Sede Centrale USA, Segreteria,
Segreteria Nazionale.
Pier Luigi Foglia
Distretto Ia1
Angela e Pier Luigi Foglia
Pier Luigi Foglia è nato a Biella il 5 luglio 1947 ed è residente a Torino. E’ coniugato con Angela
Poncia e ha un figlio: Vladimiro.
E’ dottore commercialista con studio in Torino, revisore dei conti, componente della commissione
Enti No Profit presso il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
Pier Luigi Foglia è socio del Lions Club Torino Superga.
Notizie sul Distretto - Il Distretto Ia1 è costituito da 4 circoscrizioni, 16 zone, 71 club, 2580 soci,
23 leo club con 259 soci.
 Segretario Distrettuale: Daniela Borelli - LC Torino Stupinigi.
 Indirizzo email della segreteria: [email protected]
 Tesoriere Distrettuale: Gualtiero Roccati - LC Rivoli Host.
 Cerimoniere Distrettuale: Nicola Guercio - Torino Superga.
 Direttore della rivista interdistrettuale “Lions”: Mario Bianchi - LC Genova Boccadasse.
 Vice direttore della rivista interdistrettuale “Lions”: Pier Giacomo Genta - LC Pino Torinese.
Delega MD: Congresso Nazionale.
Carlo Forcina
Distretto Ia2
Carlo e Piera Forcina
Carlo Forcina è nato a Gaeta il 9 settembre del 1943 ed è residente a Santo Stefano di Magra (SP).
Ha frequentato l’Accademia Navale di Livorno e si è laureato a Pisa in Ingegneria Elettronica
specializzandosi in Calcolatori.
Dopo l’imbarco sul Vittorio Veneto, ha operato presso il Centro di Sperimentazione e il Centro
Missilistico della Marina Militare. Successivamente è stato destinato al Ministero della Marina
e all’Arsenale della Spezia. Nel 1994 ha lasciato il Servizio con il grado di Capitano di Vascello.
Trasferitosi nell’industria privata, è stato dapprima direttore e successivamente amministratore
delegato di una ditta di assistenza tecnica operante nello Spezzino.
E’ sposato con Piera, ha due figlie, Silvia e Claudia, e quattro nipoti: Lorenzo, Leonardo, Giulia e
Sara. Carlo Forcina è socio del Lions Club Colli Spezzini.
Notizie sul Distretto - Il Distretto Ia2 è costituito da 4 circoscrizioni (1a e 2a Genova, 3a Alessandria, 4a La Spezia), 12 zone, 61 club, 2052 soci, 7 leo club.
 Segretario Distrettuale: Luciano Piovano - LC Colli Spezzini.
 Indirizzo email della segreteria: [email protected] - [email protected]
 Tesoriere Distrettuale: Alfio Di Giulio - LC Cinque Terre.
 Cerimoniere Distrettuale: Euro Pensa - LC Valle del Vara.
 Addetto alle Cerimonie: Bruno Selmi - LC Alessandria Host.
Direttore della rivista interdistrettuale “Lions”: Mario Bianchi - LC Genova Boccadasse.
Delega MD: Segretario del Consiglio dei Governatori, Informatica, Annuario.
44
Carlo Calenda è nato a Napoli nel 1945. E’ un convinto ed appassionato “Servitore dello Stato”
da oltre quarantadue anni. E’ un cultore dei valori nazionali, ama la libertà ed è un assertore del
rispetto delle opinioni altrui, della tolleranza e della solidarietà. E’ Cavaliere Ufficiale al Merito della
Repubblica. E’ sposato con Nicoletta ed è circondato da un gruppo di quattro figli e tre nipoti.
Carlo Calenda è socio del Lions Club Andora Valle del Merula.
Notizie sul Distretto - Il Distretto Ia3 è costituito da 4 circoscrizioni.13 zone, 62 club, 2297 soci, 27 leo club.
 Segretario distrettuale: Grazia Orecchia - LC Asti Alfieri.
 Indirizzo email della segreteria: [email protected]
 Tesoriere distrettuale: Ivana Rinaldi - LC Andora Valle del Merula.
 Cerimoniere distrettuale: Giovanni Carbone - LC Alassio Baia del Sole.
 Direttore della rivista interdistrettuale “Lions”: Mario Bianchi - LC Genova Boccadasse.
 Vice direttore della rivista interdistrettuale "Lions": Raffaella Fresia - LC Finale Ligure - Loano
- Pietro Ligure Host.
Carlo Calenda
Distretto Ia3
Nicoletta e Carlo Calenda
Delega MD: Vice Presidente del Consiglio dei Governatori, Affari Interni.
Ercole Milani è nato a Busto Arsizio nel 1945. E’ coniugato con Lucia e ha due figli: Luca e
Chiara, sposati, e una nipotina, Diana.
Laureato in ingegneria civile, svolge la libera professione. Ha diretto i lavori per la costruzione a Busto Arsizio della Comunità alloggio per disabili Brugnoli-Tosi. Attualmente, segue la progettazione e la direzione
dei lavori per la costruzione a Busto Arsizio della Residenza per anziani Magistrelli-Armiraglio.
Vice Presidente della Coop. ASDA (Associazione Sostegno Disabili Adulti) di emanazione Lions
e consigliere della Fondazione ANFFAS onlus - Lion Mario Ravera, entrambe di Busto Arsizio.
Dal 2000 è presidente della Fondazione Premio Carluccio Villa di Busto Arsizio, che ogni anno
assegna un riconoscimento ai ragazzi della 5ª elementare e della 3ª media.
Ercole Milani è socio del Lions Club Busto Arsizio Host.
Notizie sul Distretto - Il Distretto Ib1 è composto da 5 circoscrizioni, 13 zone, 69 club, 3 club
satelliti, 2500 soci, 13 leo club.
 Segretario Distrettuale: Luigi Caccia - LC Busto Arsizio Host.
 Indirizzo email della segreteria: [email protected]
 Tesoriere Distrettuale: Rolando Baroni - LC Legnano Carroccio.
 Cerimoniere Distrettuale: Giovanni Luoni - LC Busto Arsizio Host.
 Direttore della rivista interdistrettuale “Vitalions”: Sirio Marcianò - LC Chiari Le Quadre.
Ercole Milani
Distretto Ib1
Ercole e Lucia Milani
Delega MD: Alert team, Emergenza Abruzzo.
Pier Luigi Tarenghi è nato nel 1945 a Casirate d’Adda dove resiede. E’ sposato con Mariangela, Presidente della sezione femminile di Treviglio della C.R.I., ed ha una figlia, Giovanna, insegnante, che lo ha reso
nonno di una nipotina. E’ diplomato ed è iscritto all’Albo Consob dei promotori finanziari. Ha lavorato per
19 anni presso la Carlo Erba Farmitalia, ricoprendo la carica di Capo Gruppo della Logistica.
Da 25 anni lavora nel settore bancario in una primaria azienda di consulenza finanziaria e previdenziale. Per 24 anni ininterrotti, dal 1975 al 1999, è stato il Sindaco del comune di Casirate d’Adda,
realizzando numerose e fondamentali opere pubbliche per la propria comunità, anticipando la
medicina preventiva sulla popolazione femminile e la vaccinazione maschile contro l’epatite.
E’ stato membro del Consiglio di Amministrazione degli Ospedali Riuniti di Treviglio e Caravaggio e
della ditta Cogeide. Dal 1998 al 2003 è stato Presidente del Consiglio dei Sindaci della Bassa Pianura
Bergamasca.
Pier Luigi Tarenghi è socio del Lions Club Treviglio Host.
Notizie sul Distretto - Il Distretto Ib2 è composto da 4 circoscrizioni, 10 zone, 52 club, 2010 soci, 10 leo club.
 Segretario Distrettuale: Romano Panzeri - LC Ponte San Pietro Isola.
 Indirizzo email della segreteria: [email protected]
 Tesoriere Distrettuale: Giacomo Ghilardi - LC Treviglio Host.
 Cerimoniere Distrettuale: Lorenzo Ferrandi - LC Treviglio Host.
 Direttore della rivista interdistrettuale “Vitalions”: Sirio Marcianò - LC Chiari Le Quadre.
Pier Luigi Tarenghi
Distretto Ib2
Pier Luigi e Mariangela Tarenghi
Delega MD: Progetto Italia, Sri Lanka.
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Francesco Rasi
Distretto Ib3
Annamaria e Francesco Rasi
Francesco Rasi è romagnolo, ma risiede nel piacentino. Ha un’ottima laurea in Lettere ed è dirigente ancora in attività. Studia la storia medioevale, s’intende di geografia umana e si occupa
di comunicazione. Spesso è chiamato in convegni o seminari. Ogni tanto scrive articoli e saggi.
Ama l’umana famiglia, i suoi nipoti, la montagna, la musica lirica, il the tibetano, le cravatte di
un certo tipo, le canocchie e i passatelli, Tucidide, Orazio, Machiavelli, Cartesio, Carducci, ma
soprattutto ama la libertà.
Francesco Rasi è socio del Lions Club Piacenza Gotico.
Notizie sul Distretto - Il Distretto Ib3 è costituito da 5 circoscrizioni, 13 zone, 65 club (più 1 in
fieri), 2363 soci, 10 leo club.
 Segretario Distrettuale: Claudio Tagliaferri - LC Rivalta Valli Trebbia e Luretta.
 Indirizzo email segreteria: [email protected] - [email protected]
 Tesoriere Distrettuale: Francesca Beoni - LC Piacenza Ducale.
 Cerimoniere Distrettuale: Fabrizio Moro - LC New Century Ultrapadum Ticinum.
 Direttore della rivista interdistrettuale “Vitalions”: Sirio Marcianò - LC Chiari Le Quadre.
Delega MD: Stampa, Pubbliche Relazioni, Immagine e Comunicazione.
Carla Tirelli di Stefano
Distretto 108 Ib4
Carla Tirelli di Stefano
Carla Tirelli di Stefano nasce a Roma e si trasferisce nel corso degli anni in Africa, a Firenze, a
Padova, a Genova. Frequenta i primi anni della facoltà di legge a Firenze. Nel 1963 viene assunta
presso gli Uffici dell’Enel di Genova, interessandosi di attività relative al personale. Dal 1968 è
stabile in Milano al seguito del marito, Consulente di Direzione Aziendale, svolgendo per alcuni
anni una attività di sostegno per le pubbliche relazioni ed organizzazione di eventi professionali
presso gli studi professionali da lui avviati.
Carla Tirelli di Stefano è socia del Lions Club Milano Loggia dei Mercanti.
Notizie sul Distretto - Il Distretto 108 Ib4 è composto da 4 circoscrizioni, 8 zone, 45 club, 1472
soci, 9 leo club.
 Segretario Distrettuale: Franco Casella - LC Milano Loggia dei Mercanti.
 Indirizzo email della segreteria distrettuale: [email protected]
 Tesoriere Distrettuale: Artemio Sironi - LC Sesto San Giovanni Centro.
 Cerimoniere Distrettuale: Maria Cristina Ferrario - LC Milano Parco Nord.
 Direttore della rivista interdistrettuale “Vitalions”: Sirio Marcianò - LC Chiari Le Quadre.
Delega MD: L.C.I.F.
Marco Gibin
Distretto Ta1
Marco e Barbara Gibin
Marco Gibin è nato a Cusano Milanino il 3 aprile 1960. Negli anni ‘70 si trasferisce a Sona, dove
attualmente vive. Studia a Verona presso l’Istituto tecnico Industriale, presso il quale consegue il
diploma di perito elettrotecnico. E’ sposato con Barbara e ha due figli: Eleonora e Giovanni.
Assieme al fratello fonda la Sonaflor, azienda floricola che negli anni ‘90 si evolve in società
commerciale con ramificazioni internazionali. Nel 2000 apre la Sonaflor Holland e diventa presidente e amministratore delegato di Sonaflor Group.
Appassionato sportivo, pratica fin da giovane la pallavolo arrivando al massimo livello nazionale. Attualmente fa della vela il suo grande hobby e svago principale.
Marco Gibin è socio del Lions Club Bussolengo.
Notizie sul distretto - Il Distretto Ta1 è costituito da 4 circoscrizioni, 8 zone, 50 club, 2015 soci, 6
leo club.
 Segretario distrettuale: Bruno Jachemet - LC Bussolengo.
 Indirizzo email della segreteria: [email protected]
 Tesoriere distrettuale: Giovanni Tognon - LC Bussolengo.
 Cerimoniere distrettuale: Ezzelino Bressan - LC Bussolengo.
 Direttore rivista interdistrettuale “Tempo di Lions”: Tarcisio Caltran - LC Valdalpone.
Delega MD: Relazioni Internazionali, ONG.
46
Fabio Feudale è nato a Monfalcone nel 1949. E’ coniugato con Rita Kvas, socia fondatrice del
Lions Club Duino Aurisina. Hanno tre figli: Stefano, ingegnere elettronico, Riccardo, studente di
giurisprudenza, e Chiara, studentessa di scienze della comunicazione. Si è laureato a pieni voti
e lode nel 1975 in ingegneria elettrotecnica all’Università di Trieste. Già dirigente industriale,
ha ricoperto ruoli di responsabilità manageriale nel settore delle macchine elettriche rotanti. E’
delegato per il Friuli Venezia Giulia, dal 2007, della Fondazione ANT (Associazione Nazionale
Tumori), che assiste gratuitamente a domicilio i sofferenti omcologici.
Fabio Feudale è socio del Lions Club Monfalcone.
Notizie sul Distretto - Il Distretto Ta2 è costituito da 3 circoscrizioni, 9 zone, 55 club, 1897 soci, 10 leo club.
• Segretario distrettuale: Sergio Visintini - LC Trieste San Giusto.
• Indirizzo email della segreteria distrettuale: [email protected]
• Tesoriere distrettuale: Giuseppe Buratti - LC Duino Aurisina.
• Cerimoniere distrettuale: Silvano Toniato - LC Tolmezzo.
• Direttore della rivista interdistrettuale “Tempo di Lions”: Tarcisio Caltran - LC Valdapone.
• Condirettore della rivista interdistrettuale: Ernesto Zeppa - LC Valdobbiadene Q. del Piave.
Fabio Feudale
Distretto Ta2
Rita e Fabio Feudale
Delega MD: M.E.R.L.
Dario C. Nicoli è nato a Crespino (Rovigo) ed è residente a Rovigo. E’ coniugato con Raffaela,
insegnante di Scienze sociali e Filosofia, e ha un figlio, Marco, studente universitario. Giornalista professionista, è iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1970. Già caporedattore del Quotidiano
Nazionale (il Resto del Carlino, La Nazione, il Giorno). Responsabile della redazione di Rovigo
del Resto del Carlino dall’80 al 2001 e corrispondente Ansa dall’80 al 2001. Ha diretto Rugby
Notizie, Autoclub, Tempo di Lions Ta3, Tempo di Lions. Consigliere del Comune di Pontecchio
Polesine dal 1970 al 1975. Presidente del Comitato fondatore dell’Ass. Alzheimer Polesine nel
1995. Consigliere dell’Automobile Club Rovigo dal 96 al 2000. Socio fondatore e primo presidente del Circolo della Stampa di Rovigo.
Dario C. Nicoli è socio del Lions Club Rovigo.
Notizie sul Distretto - Il Distretto Ta3 è costituito da 4circoscrizioni, 10 zone, 49 club, 1814 soci, 13 leo club.
• Segretario distrettuale: Stefano Dalla Dea - LC Rovigo.
• Indirizzo email della segreteria distrettuale: [email protected]
• Tesoriere distrettuale: Riccardo Boraso - LC Rovigo.
• Cerimoniere distrettuale: Giuseppe Melloni - LC Rovigo.
• Direttore della rivista interdistrettuale “Tempo di Lions”: Tarcisio Caltran - LC Valdapone.
• Condirettore della rivista interdistrettuale “Tempo di Lions”: Luigi Luppi - LC Padova S. Pelagio.
Dario C. Nicoli
Distretto Ta3
Dario e Raffaela Nicoli
Delega MD: Lions Quest, Lions Day, Bilancio di Missione.
Roberto Olivi Mocenigo è laureato in Medicina ed è specialista in Odontostomatologia, in Anestesia e Rianimazione, in Ortognatodonzia e in Psicoterapia. Esercita la libera professione come
odontoiatra interessandosi esclusivamente di odontoiatria infantile, materia per la quale ha
tenuto numerosi corsi ed interventi in congressi professionali e per la quale ha pubblicato numerosi lavori in riviste e libri del settore. E’ stato insignito della distinzione onorifica di Cavaliere
dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
E’ coniugato con Elena Gambigliani Zoccoli e ha due figli: Francesca, laureata in Odontoiatria e Specialista in Ortodonzia, che gli ha regalato la nipotina Alice, e Marco, laureato in Scienze Gastronomiche. Dal 1996 si reca presso la Comunità di S. Patrignano dove svolge attività di volontariato. Presta
gratuitamente cure odontoiatriche ai bambini di Cernobyl ospiti di famiglie modenesi.
Roberto Olivi Mocenigo è socio del Lions Club Modena Host.
Notizie sul Distretto - Il Distretto Tb è costituito da 7 circoscrizioni, 20 zone, 91 club, 3305 soci, 10leo club.
 Segretario Distrettuale: Giuseppe Silvestri - LC Finale Emilia.
 Indirizzo email della segreteria: [email protected]
 Tesoriere Distrettuale: Daniele Zanni - LC Modena Romanica.
 Cerimoniere Distrettuale: Teresa Filippini - LC Ferrara Ercole I d’Este.
 Direttore della rivista distrettuale “Distretto 108 Tb”: Roberto Zalambani - LC Valli Savena e Sambro.
Roberto Olivi Mocenigo
Distretto Tb
Roberto e Elena Olivi Mocenigo
Delega MD: Campo Italia, Scambi Giovanili, Leo.
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Guglielmo Lancasteri
Distretto 108 A
Guglielmo e Silvia Lancasteri
Guglielmo Lancasteri è nato a Pescara nel 1958, città in cui risiede con la moglie Silvia e la figlia
di 10 anni, Valeria. Esercita la professione di dottore commercialista in Pescara e Milano ed è
specializzato in crisi d’impresa, procedure concorsuali, contenzioso e difesa tributaria. Svolge
incarichi di consulente tecnico presso tribunali e procure della Repubblica. Il lavoro e la passione
per i viaggi, la fotografia, la musica e i motori lo portano spesso in giro per il mondo. Nel 2007 ha
partecipato alla missione di studio in Cina del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti.
Guglielmo Lancasteri è socio del Lions Club Pescara Host.
Notizie sul Distretto - Il Distretto A è costituito da 3 circoscrizioni, 14 zone, 83 club, 3883 soci, 1
club lioness, 15 leo club.
 Segretario Distrettuale: Marco Caselgrandi - LC Pescara Host.
 Indirizzo email della segreteria distrettuale: [email protected]
 Tesoriere distrettuale: Giuseppe Pace - LC Pescara Host.
 Cerimonieri distrettuali: Giancarlo Scoccia (LC L’Aquila Host), Carla Cifola (LC Civitanova
Marche Cluana) e Sandra Sacchetti (LC Santarcangelo di Romagna).
 Direttore della rivista distrettuale "Lions Insieme": Angelo De Nicola - LC L’Aquila Host.
Delega MD: Tesoriere del Consiglio dei Governatori.
Rocco Saltino
Distretto 108 Ab
Rocco e Anastasia Saltino
Rocco Saltino è nato a Bari e ha due figli. E’ dottore commercialista e socio fondatore e presidente
dell’associazione dottori commercialisti cattolici, nonché Luogotenente dell’Italia Meridionale Adriatica dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Ricopre altresì la carica di presidente
della fondazione “Il buon samaritano”, che promuove e sostiene iniziative benefiche nel campo
sociale ed assistenziale, adoperandosi a favore di persone di qualsiasi età e condizione.
Rocco Saltino è socio del Lions Club Bari Levante.
Notizie sul Distretto - Il distretto 108 Ab è costituito da 6 circoscrizioni, 22 zone, 95 club, 3274
soci, 29 leo club.
 Segretario Distrettuale: Francesco Saverio Lancianese - LC Bari G. Murat.
 Indirizzo email della segreteria distrettuale: [email protected]
 Tesoriere Distrettuale: Domenico Sterlicchio - LC Bari Levante.
 Cerimonieri Distrettuali: Alessandro Mastrorilli - LC Jesce Matera Altamura Santeramo,
Francesco Landolfa - LC Mesagne.
 Direttore della rivista distrettuale "108Ab": Benito Mundi - LC San Severo.
Delega MD: Attività di Servizio, Onlus.
Naldo Anselmi
Distretto L
Nando e Adriana Anselmi
Naldo Anselmi è nato a Ficulle di Terni nel 1947. E’ sposato con Adria e ha 2 figli, Alessandra ed
Andrea. Laureato in Scienze Agrarie, è Professore Ordinario di “Patologia vegetale” all’Università
della Tuscia di Viterbo, dove coordina il Dottorato di Ricerca in “Difesa delle piante”, ed è Direttore del Dipartim. di “Protezione delle Piante”. Resp. scientifico di progetti di ricerca, è autore di
oltre 300 pubblicazioni sulle malattie delle piante e sulla relativa difesa. Svolge soggiorni di lavoro
all’estero per FAO, CEE, Ministeri vari. E’ Membro di diverse società scientifiche, dell’Accademia
di Scienze Forestali di Firenze e dell’Accademia Italiana di Scienze Agrarie di Torino. Nel 2003, ha
ricevuto un Honorary Diploma dal Ministro dell’Agricoltura della Romania.
Naldo Anselmi è socio del Lions Club di Viterbo.
Notizie sul Distretto - Il Distretto 108 L è composto da 9 circoscrizioni, 26 zone, 127 club, 4000
soci, 26 leo club.
 Segretario Distrettuale: Paolo Scipio - LC Viterbo.
 Indirizzo email della segreteria distrettuale: [email protected]
 Tesoriere Distrettuale: Piero Paccosi - LC Viterbo.
 Cerimonieri Distrettuali: Eugenio Ficorilli (LC Roma Pantheon, Coordinatore dei cerimonieri
del Distretto e Cerimoniere eventi istituzionali), Gabriella Gonnelli (LC Roma Nomentanum),
Quintino Mezzoprete (LC Montefiascone); Adriana Sunda (LC Quartuccio), Franco Esposito
(LC Sangemini).
 Direttore della rivista distrettuale “Lionismo”: Carlo Padula - LC Fondi.
Delega MD: Tema di Studio Nazionale.
48
Roberto Faggi è nato a Sesto Fiorentino il 24 settembre 1941. E’ coniugato con Maria Gabriella,
ha due figli, Laura e Lapo.
E’ stato dirigente amministrativo, finanziario e consigliere d’amministrazione di un’azienda fiorentina operante nel campo delle telecomunicazioni a livello nazionale. Nel giugno del 2000 ha
iniziato la libera professione in qualità di consulente aziendale e revisore dei conti. E’ consulente
del Consorzio di Garanzia CO.FI.DI. di Firenze. Nel dicembre 2004 ha costituito l’Associazione
Culturale No Profit “Oltre l’Arte”, della quale ne è presidente, che ha per oggetto la diffusione
dell’arte in ogni sua manifestazione.
Roberto Faggi è socio del Lions Club Firenze Giotto.
Notizie sul Distretto - Il Distretto La è costituito da 7 circoscrizioni, 15 zone, 88 club, 3705 soci,
19 leo club.
 Segretario Distrettuale: Carlo Bianucci - LC Empoli.
 Indirizzo email della segreteria: [email protected]
 Tesoriere Distrettuale: Alberto Carradori - LC Firenze Giotto.
 Cerimoniere Distrettuale: Gilberto Tuccinardi - LC Firenze Giotto.
Direttore della rivista distrettuale “Etruria Lions”: Marcello Paris - LC Pistoia.
Roberto Faggi
Distretto La
Maria Gabriella e Roberto Faggi
Delega MD: Service Nazionale.
Emilio Cirillo si è laureato in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti, è specialista in Chirurgia Generale ed Anatomia Patologica. Ha prestato il servizio militare da Ufficiale Medico
a Palmanova e ha partecipato attivamente alle operazioni di soccorso in seguito al terremoto
del 1976. E’ dirigente di secondo livello dell’Unità funzionale di Chirurgia Generale della Casa
di Cura “Maria Rosaria” di Pompei. E’ autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane
ed estere, radioamatore, condirettore di Cosmoggi e cultore delle arti. E’ consigliere regionale
A.I.O.P. iscritto alla S.I.C. ed all’A.C.O.I.
La sua famiglia è composta dalla leggiadra compagna Laura e da tre figli: Antonio, Maria e Benedetta.
Emilio Cirillo è socio del Lions Club Pompei Host.
Notizie sul Distretto - Il Distretto 108 Ya comprende 7 circoscrizioni, 30 zone, 144 club, 4270 soci,
44 leo club con 572 soci.
 Segretario distrettuale: Francesco Palmieri - LC Club Napoli Posillipo.
 Indirizzo email della segreteria distrettuale: [email protected]
 Tesoriere distrettuale: Pasquale Riccio - LC Virgiliano Napoli Partenope.
 Cerimoniere distrettuale: Pasquale Scarafile - LC Pompei Host.
 Direttore della rivista distrettuale “Profilo Lions 108 Ya”: Sabato Ruggiero - Avellino Host.
Emilio Cirillo
Distretto Ya
Laura ed Emilio Cirillo
Delega MD: Cittadinanza Umanitaria.
Giuseppe Scamporrino è nato ad Acireale il 16 novembre 1953. E’ laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova, specialista in Oftalmologia, dirigente medico ospedaliero.
E’ sposato con Flora Contrino, otorinolaringoiatra, professore aggregato presso la Facoltà di
Medicina dell’Università di Messina. Hanno una figlia: Maria Pia, laureata in Ingegneria Gestionale.
Giuseppe Scamporrino è socio del Lions Club Milazzo.
Notizie sul Distretto - Il distretto 108 Yb ha 9 circoscrizioni, 27 zone, 108 club, 5000 soci, 44 leo
club.
 Segretario distrettuale: Francesco Freni Terranova - LC Messina Ionio.
 Indirizzo email della segreteria: [email protected]
 Tesoriere distrettuale: Antonino Allia - LC Capo d’Orlando.
 Cerimoniere distrettuale: Antonino Giannotta - LC Catania Agorà.
 Direttore della rivista distrettuale “108 Yb”: Franco Amodeo - LC Termini Imerese Host.
Giuseppe Scamporrino
Distretto Yb
Flora e Giuseppe Scamporrino
Delega MD: Associazioni sportive e ricreative.
49
Per saperne di più …
I Lions sono la LCIF
500 mila dollari dalla LCIF per le iniziative proposte dai lions italiani. I Coordinatori Distrettuali
subito al lavoro per poter supportare meglio i Lions italiani. Di Roberto Fresia *
A
Bologna il 10 e 11 luglio il sottoscritto, Coordinatore Multidistrettuale della LCIF per l’Italia, Malta, San Marino e Vaticano, ha riunito i
Coordinatori Distrettuali del nostro multidistretto per
un corso di formazione e perfezionamento sulle novità
della LCIF enunciate la settimana precedente alla Convention di Sidney. Alla riunione hanno partecipato il
Governatore delegato alla LCIF Carla Di Stefano Tirelli,
il Governatore del Distretto Tb Roberto Olivi Mocenigo, il 1° VDG del Distretto Ib4 Eugenio Gallera, il 2°
VDG del Distretto Tb Antonio Bolognesi ed altri Lions
che hanno chiesto di poter essere presenti.
Il seminario si è svolto in tre sessioni. La prima sessione
è stata dedicata al seminario LCIF al quale hanno partecipato i Governatori eletti tenutosi a Sidney. Di fatto
è stato un utile ripasso della riunione dello scorso anno
a Savona, una panoramica generale sulla LCIF dalla A
alla Z. I coordinatori hanno avuto modo di interagire,
scambiarsi le proprie esperienze, positive e negative,
vissute lo scorso anno ed approfondire il rapporto che
ciascuno ha intrattenuto con i Governatori. Un utile
scambio di impressioni per evitare di ripetere errori
e cogliere le opportunità positive per migliorare la
qualità di assistenza ai club. Inoltre, partecipando allo
stesso seminario frequentato a Sidney dai Governatori
eletti, si parte da una base comune generale.
La seconda sessione è stata dedicata ai dati, a quanto si
è fatto nell’anno 2009-2010 e cosa si dovrà fare nel prossimo anno sociale. E’ così emerso che nell’anno sociale
2009-2010 i Lions italiani hanno versato alla LCIF la
50
somma complessiva di 976.000 dollari di cui 444.000
per versamenti non designati (tra cui 5.000 per socio
sostenitore), 304.000 per Haiti, 6.000 per il Cile e 222.000
per onorare le promesse della Campagna Sight First II.
Nel contempo la LCIF ha approvato 11 progetti dei
Lions Italiani per 500.000 dollari di contributi erogati.
Come è evidente, i contributi versati non vincolati sono
stati inferiori ai contributi erogati dalla LCIF a favore di
progetti dei Lions italiani.
Una novità di questo nuovo anno sociale è che i club che
vorranno raggiungere il premio Excellence dovranno,
tra l’altro, effettuare un versamento alla LCIF pari a 10
dollari minimo per socio oppure il corrispettivo di una
MJF o di una PMJF. I versamenti dovranno essere effettuati direttamente dai singoli club.
La terza sessione è stata dedicata all’approfondimento
delle richieste dei Sussidi Standard e di Assistenza
Internazionale (IAG) ed al riconoscimento del Premio
“Mani caritatevoli” da assegnare a persone che si siano
particolarmente distinte, in ciascun distretto, per aver
promosso concretamente la LCIF.
I Coordinatori della LCIF sono pertanto preparati per
assistere i club in ogni esigenza di informazione o assistenza e sono disponibili a partecipare a riunioni di
Consiglio Direttivo o d’Assemblea per approfondire e
conoscere meglio la nostra Fondazione Internazionale.
I Lions sono la LCIF.
* PDG, Coordinatore MD della LCIF per l’Italia, Malta, San
Marino e Vaticano, Presidente del Comitato Euro-Africano.
Per saperne di più …
Contro la fame nel mondo
Altri novemila euro raccolti per il programma alimentare per mamme e figli in Sri Lanka, service
nazionale 2008/2010. Di Federico Bonini
D
omenica 13 giugno si è svolta una serata benefica presso il ristorante Armani/Nobu a Milano
alla quale hanno partecipato 120 persone di 25
club e 4 distretti. L’evento, realizzato per iniziativa dei
Lions Club Castellanza Malpensa, Casale Litta Valli
Insubriche e Milano Loggia dei Mercanti, è stato reso
possibile grazie alla collaborazione di Giorgio Armani
che ha messo a disposizione lo spazio del ristorante
Armani/Nobu.
Ogni anno nel mondo 900 milioni di persone soffrono
di denutrizione e fame. Nel caso dei bambini, la denutrizione in età prescolare comporta per tutta la vita,
oltre a problemi legati allo sviluppo fisico, anche disabilità più o meno accentuate nella sfera cognitiva e psicologica.
I Lions italiani, attraverso un’iniziativa biennale realizzata in piena sinergia con le autorità governative e il
Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite,
hanno deciso di dare una risposta concreta al problema
della malnutrizione dei bambini in età prescolare dello
Sri Lanka, con una soluzione strutturale destinata a eliminare definitivamente il problema.
Per raggiungere l’obiettivo si è deciso di potenziare
le modalità operative e la capacità produttiva di uno
stabilimento già esistente specializzato nella realizzazione della Triposha, un integratore alimentare a base
di mais, soia, latte e integratori vitaminici.
Al termine dell’intervento lo stabilimento sarà in
grado di produrre un quantitativo di cibo sufficiente
a sfamare un milione di bambini, contro una capacità
attuale pari a circa la metà.
Punti cardine del progetto sono le ricadute definitive
che resteranno patrimonio dello Sri Lanka e che si possono riassumere nell’introduzione di metodologie di
coltivazione mirate al miglioramento della qualità del
prodotto e della resa dei terreni, l’introduzione di criteri
di qualità nella produzione dell’integratore alimentare,
la creazione di posti di lavoro stabili e duraturi per la
popolazione locale.
La valenza dell’intervento è tale che il Programma
Alimentare Mondiale ha deciso di adottare quanto
realizzato come progetto pilota da replicare ovunque
esistano situazioni analoghe, variando ovviamente la
composizione dei prodotti impiegati in funzione della
realtà locale.
Nel ringraziare i partecipanti alla serata, Giorgio
Armani e tutto il personale del ristorante per il contributo alla realizzazione del progetto, i presidenti dei
club organizzatori confidano che in futuro analoghe
iniziative che coniugano l’eccellenza italiana con la
prima organizzazione mondiale di intervento, il World
Food Program delle Nazioni Unite, e la più importante
associazione di servizio al mondo, il Lions Clubs International, possano portare a nuovi, concreti frutti per un
miglioramento delle condizioni di vita di tutti gli abitanti del nostro pianeta.
Con il nostro service nazionale 2008/2010 un milione
e centomila persone ogni giorno avranno di che soddisfare le carenze alimentari che ancora oggi attanagliano
la popolazione rurale più debole.
51
A parer mio
Il lionismo al futuro
Il lionismo ha le potenzialità per svolgere un’azione
di mediazione sociale e culturale, calmierando con
iniziative di ampio respiro le tensioni sociali e svolgendo un’opera di solidarietà sussidiaria… Di Gian
Andrea Chiavegatti
S
crive Gianni Riotta nel fondo de Il Sole 24 Ore del
20 giugno: “Dalla Coppa del Mondo in Sudafrica
i cronisti e i tifosi più esperti traggono una morale già
precisa, c’è livellamento del gioco e delle squadre… La
spiegazione è semplice, giocatori giramondo che ovunque imparano, allenatori con esperienza globale, gli
stessi schemi praticati in Europa, Asia, Africa e America, davvero come dice la rivista Time il calcio è “The
global game”, il gioco globale…
La globalizzazione non è un fenomeno nuovo, basti
pensare al Medioevo o al Rinascimento o alle guerre
mondiali del novecento. Tuttavia, la particolarità della
globalizzazione odierna sta nella compressione dello
spazio, nell’azzeramento della sequenza temporale e
nella progressione della conoscenza, che raddoppia
ogni 4/5 anni.
Il tempo, soprattutto quello dell’informazione, ha
perso il riferimento alla scansione tradizionale di passato, presente e futuro, divenendo solo un presente
allargato in un contesto che è in perenne mutamento e
perciò sottratto ad ogni programmazione.
“Nella frase compressione dello spazio e del tempo racchiudiamo le multiformi trasformazioni che stanno
investendo la condizione dell’uomo d’oggi… La
globalizzazione divide tanto quanto unisce, divide
mentre unisce, e le cause della divisione sono le
stesse che, dall’altro lato, promuovono l’uniformità
del globo. In parallelo al processo emergente di una
scala planetaria per l’economia, la finanza, il commercio e l’informazione, viene messo in moto un
altro processo, che impone dei vincoli spaziali, quello
che chiamiamo “localizzazione”… dove per alcuni
la globalizzazione segnala nuove libertà, per molti
discende come un destino non voluto e crudele. La
52
mobilità assurge al rango più elevato tra i valori che
danno prestigio e la stessa libertà di movimento, da
sempre una merce scarsa e distribuita in maniera ineguale, diventa rapidamente il principale fattore di
stratificazione sociale dei nostri tempi…” (Bauman;
Dentro la globalizzazione, 2001, p.4), soprattutto in
momenti di crisi globale e di spostamento degli assi
economico-finanziari da U.S.A. e P.I.G.S. ai BRIC
(Brasile, Russia, India, Cina).
A Montecatini Achille Ginnetti ha provocato il dibattito su “Identità, Innovazione, Nuove frontiere di servizio”, suggerendo orizzonti nuovi allo scopo di dare
corpo alle possibilità di operare su scala globale di una
organizzazione che della globalizzazione è nutrice e
partecipe, vuoi per le sue origini vuoi per la sua stessa
struttura.
Nato negli Stati Uniti, unico Paese a voler assicurare
costituzionalmente il diritto alla ricerca della felicità,
il lionismo deve mirare al benessere spirituale e fisico
delle persone e delle comunità in cui opera. L’insidia di
oggi all’umana felicità è non solo la povertà, cioè l’assenza attuale di beni economici, ma anche l’impoverimento, reale o percepito, come tale potenziale.
Chi non ha mobilità nel mondo globale rischia di essere
eterogestito e di vivere in una situazione di insicurezza.
Potrà mai essere felice? Chi discende dal piedistallo del
benessere, potrà essere felice?
Il lionismo deve maturare la coscienza di avere le
potenzialità per svolgere un’azione di mediazione
sociale e culturale, calmierando con iniziative di ampio
respiro le tensioni sociali e svolgendo un’opera di solidarietà sussidiaria, sia nei paesi sviluppati, che manifestano nuovi bisogni, sia nei paesi in via di sviluppo
che ai vecchi bisogni ne affiancano di nuovi, legati ad
una crescita disordinata. Ed allora dobbiamo porci le
domande giuste ed adeguare le risposte a seconda
dello spazio fisico in cui interveniamo.
In un Paese come l’Italia, dove esiste un wellfare
maturo, non è il presente che angoscia le persone, ma
come affrontare un futuro confuso ed incerto. Ed il lionismo ha mezzi e strumenti per avviare un’azione di
informazione, prevenzione e cura in vista del mondo
che verrà (o è già venuto?).
Ciò non vuol dire obliterare il service di solidarietà
locale, ma significa accompagnarlo con altre azioni
estese e/o globali (penso, ad esempio a Sight First), i
cui frutti non sono verificabili a breve, ma, proprio
perché non comportano una gratificazione immediata,
sono a mio avviso espressione di una solidarietà umana
ancora più vera.
Quindi, la nostra identità deve essere costruita sulla
coniugazione di globalismo e localismo. L’innovazione
non è che la presa di coscienza che la risoluzione della
dicotomia tra globale e locale è nelle nostre mani: le
nuove frontiere di servizio ci spingono a considerare la
felicità dell’uomo, nella sua globalità di corpo e spirito,
oggi e nel futuro, come l’obiettivo primario della nostra
azione solidale.
A parer mio
Più democrazia e
più rappresentatività
E’ necessario seguire la normativa internazionale,
dare in ogni caso la preferenza alle elezioni assembleari piuttosto che alle designazioni oligarchiche ed
alle scelte imposte nell’assegnazione delle cariche.
Di Ivo Fantin
N
elle democrazie moderne la sovranità appartiene
alla compagine di base che la esercita direttamente
o mediante rappresentanti liberamente eletti.
Ciò detto, non v’è dubbio che la forma organizzativa
dell’Associazione dei Lions Clubs nel nostro MD è
democratica solo di facciata, per le scelte operate, avvalendosi delle previste facoltà di opzione, per l’assegnazione della quasi totalità degli incarichi di rilevanza.
In effetti, dobbiamo riconoscere che nella nostra amata
associazione, assolutamente verticistica, il singolo
socio ed i club hanno sempre avuto uno spazio deliberante assai limitato, che si esaurisce nella elezione
dei vice governatori e, per il disposto automatismo,
del governatore. Peraltro anche tale elezione non è del
tutto incondizionata perché spesso esercitata con un
solo candidato.
Prescindendo, in questa sede, dal Consiglio d’Amministrazione Internazionale, governo centrale dell’Associazione, su cui ci sarebbe anche da dire per la
sproporzione, rispetto alle altre aree geografiche, del
numero dei Direttori Internazionali Usa (14 membri su
34 pari al 41% a fronte di una compagine associativa
pari al 28%), dell’assiduità dei Presidenti Internazionali
Usa (non si sono mai avuti consecutivamente due Presidenti Internazionali non Usa) e della frequenza delle
Convention nel territorio del Nord America, fissiamo
la nostra attenzione sulle strutture del Multidistretto e
del Distretto che, oltre a riguardarci più da vicino, sono
quelle determinate dalle scelte locali.
Lo Statuto Internazionale prevede che del Consiglio
dei Governatori, oltre ai Governatori in carica, possano
far parte, con diritto di voto, uno o più Immediati Past
Governatori (non più del 50% dei Governatori in carica)
e, con funzioni consultive, Presidenti, Vice Presidenti e
Direttori Internazionali in carica e past. Prevede inoltre
che il Presidente del Consiglio dei Governatori sia eletto
o nominato tra i Past Governatori del MD (art. VIII sez.
4). Dispone, infine, che del gabinetto distrettuale, oltre
all’Immediato Past Governatore ed ai Vice Governatori facciano parte, nominati od eletti, il Segretario ed il
Tesoriere distrettuali, i Presidenti di Circoscrizione ed i
Delegati di zona ed altri eventuali (art. VIII sez. 6).
Ne segue che la discrezionalità lasciata ai Distretti (sub
e multipli), circa l’alternativa nomina-elezione nell’assegnazione delle cariche, se volete degli incarichi, è
veramente ampia e dunque suscettibile delle soluzioni
più disparate.
Nel nostro MD, nonostante i qualificati pareri contrari,
primo fra tutti quello del compianto Giuseppe Taranto,
l’opzione prescelta nell’assegnazione delle cariche,
ovunque sussista l’alternativa, solo eccezionalmente è
quella dell’elezione diretta da parte dei soci.
Il Governatore, e solo il Governatore, è l’espressione
dei club e dei soci e con la sua elezione si manifesta e si
esaurisce ogni parvenza di democraticità della nostra
associazione.
Il bisogno di rinnovamento è largamente avvertito ma,
come sempre, la rinuncia ai “vantaggi” acquisiti è difficoltosa anche per i migliori.
I Governatori, una volta eletti, diventano gli arbitri
di tutta la struttura organizzativa e dell’impostazione
operativa dei rispettivi Distretti e provvedono, altresì,
alle scelte dirigenziali di carattere multidistrettuale.
Per quest’ultime attendono all’elezione del Presidente
del Consiglio dei Governatori, alla scelta dei componenti delle Commissioni permanenti multidistrettuali
e dei membri degli eventuali comitati e commissioni,
voluti di volta in volta dal Consiglio dei Governatori.
Sta di fatto che all’elezione del Presidente del Consiglio
dei Governatori, i Governatori neo-eletti, giungono
sovente impreparati perché dei potenziali candidati,
che secondo statuto internazionale dovrebbero essere
tutti i Past Governatori, e non solo gli immediati come
limitato nel nostro MD, conoscono poco o niente e finiscono per essere guidati nella preferenza da considerazioni personali e non oggettive. In più, non secondaria,
è la circostanza che i Distretti del nord, originati dai tre
Distretti Ia, Ib, Ta, pur non rappresentando che il 43%
della consistenza associativa del MD, dispongono di
oltre il 58% dei voti e, dunque, sono, come sono stati
negli ultimi anni, determinanti per la designazione
della massima carica multidistrettuale.
Merita un cenno anche il fatto che membri del Consiglio dei Governatori, così come previsto dallo statuto
multidistrettuale vigente, sono solo i Governatori in
carica, privi di ogni esperienza multidistrettuale, con
esclusione di ogni altro componente, pur previsto
dalla normativa di livello superiore, con sacrificio per
la continuità altrimenti prevista e seguita per il Con53
A parer mio
siglio d’Amministrazione Internazionale, per i team
presidenziali nel passaggio prescritto, anche se talvolta
disatteso, delle successive vice presidenze, e per i Consiglieri nei Consigli Direttivi dei club.
Circa i rappresentanti dei Distretti negli organi multidistrettuali, fatto salvo talune sporadiche eccezioni, in
concreto la scelta viene fatta ancora dai Governatori in
scadenza di mandato, che, al più, nel momento conclusivo dei rispettivi congressi propongono alla residua
platea, ormai in palese fase di disimpegno, i nominativi dei designati per l’approvazione con un semplice
applauso.
Anche la struttura distrettuale, alla luce delle recenti
esperienze, ma con ovvia astrazione da ogni riferimento di carattere personale, non appare delle più
idonee: i Governatori nominano a loro piacimento,
con esclusione dei soli componenti di diritto, l’intero
gabinetto distrettuale, compresi segretario, tesoriere,
cerimoniere ed officer territoriali, come i Presidenti di
Circoscrizione ed i Delegati di Zona. In tale atteggiamento, talvolta al limite del dispotico, il Governatore
può scegliere e contornarsi di una schiera di amici, che
lo assecondano senza filtri in ogni sua scelta. A questi
si aggiungono i numerosissimi officer distrettuali che,
nominati dal Governatore come i precedenti, incrementano la schiera degli amici, soci e club, e danno robusto
corpo all’organigramma distrettuale.
Abbondantemente oltre un centinaio di persone. Ne
segue che il Governatore viene a disporre, nelle riunioni di gabinetto come nelle assemblee, dell’appoggio
di una maggioranza precostituita che gli consente di
governare incontrastato, in un contesto che di democratico non ha che una vaga parvenza perché minato
all’origine.
Si rendono così possibili iniziative personali che travalicano le regole, comprese quelle proprie del relativo distretto, senza valida opposizione. In genere, il
comportamento dei “vertici” è improntato ai valori
fondamentali degli “standard etici” emanati dalla sede
centrale, ma le possibilità di operare diversamente
sono effettive e non mancano, purtroppo, anche casi
di deviazioni non proprio secondarie che investono
le campagne di servizio e, persino, i criteri d’impegno
delle finanze del Distretto. In definitiva ai soci non
rimane che essere governati, e parafrasando un motto
molto autorevole, servir tacendo.
A livello di club, finalmente, non sono previste alternative e la norma superiore stabilisce che tutti i componenti del Consiglio Direttivo siano eletti. Tuttavia, la
crescente difficoltà d’individuare il socio disposto ad
assumere la carica di presidente induce a compromessi
intesi ad assecondare le richieste del possibile presidente che acconsente al mandato solo con garanzie di
massima, incontrastata agilità di gestione.
Così capita che il presidente si arroghi il diritto di scegliere e indicare al Comitato Elettorale, il Segretario, il
Tesoriere e il Cerimoniere; di rinnovare annualmente
tutti i Consiglieri in modo che tutti siano amici allineati
54
ai suoi indirizzi; di derogare al disposto relativo alla
composizione e alla rotazione del Comitato soci che,
non di rado, è riservato ai past presidenti più recenti,
e, in qualche caso, persino di determinare la scelta dei
vice presidenti, condizionando addirittura l’incarico
del presidente degli anni successivi.
Cosa fare per risolvere le sopra esposte numerose improprietà e deficienze di rappresentatività, con beneficio
per l’innovazione è presto detto: seguire con maggior
osservanza la normativa internazionale, dare in ogni
caso la preferenza alle elezioni assembleari piuttosto
che alle designazioni oligarchiche ed alle scelte imposte nell’assegnazione delle cariche ed adottare, altresì,
per il Presidente del Consiglio dei Governatori una
sorta di turnazione analogamente a quanto praticato,
con generale soddisfazione, in Europa per i Direttori
Internazionali.
Alla maggior democrazia, con valorizzazione del
merito, corrisponderà una più attenta osservanza dei
principi associativi, un coinvolgimento dei soci e dei
club senza precedenti, una gratificante rappresentatività e, quindi, un vero profondo rinnovamento dell’entusiasmo e della voglia di fare, di cui si avverte un gran
bisogno nel regnante clima di disaffezione e del “laisser
faire” perché tutto è scontato e previsto nelle sedi che
contano.
L’etica negli incarichi
pubblici
Un Lion non può rimanere insensibile osservando
comportamenti che offrono esempi contrari all’“efficienza e serietà morale negli incarichi pubblici”. Di
Achille Melchionda
C
ome preannunciato nello scritto sull’essenzialità
della nostra “diversità” (The Lion giugno, pag. 41)
da qualsiasi altra associazione, grazie al Codice Etico
che ci caratterizza ed agli Obiettivi che perseguiamo,
mi permetto qualche considerazione sull’abbinamento
degli oneri di “promuovere i princìpi del buon governo” e di
A parer mio
“promuovere un costante elevamento del livello di efficienza
e di serietà morale … negli incarichi pubblici”. Per mera,
imprevedibile, ma utile, coincidenza, scrivo proprio
mentre i media ci informano che Senato della Repubblica e Camera dei Deputati non si riuniscono più di un
paio di giorni alla settimana. Non ho titolo alcuno per
azzardare un qualsivoglia commento, convinto, come
sono, che spesso ciò che conta nelle professioni non é
la quantità, ma la qualità del prodotto. Quanto, invece,
mi preme osservare è un altro aspetto, che richiede un
provocatorio interludio… musicale.
Come tutti sanno, uno dei più completi ed affascinanti
strumenti musicali è il pianoforte, inventato tra fine ’600
ed inizio ‘700 da Bartolomeo Cristofori che, per la possibilità e di sordina e di risonanza, battezzò con l’ossimoro “gravecembalo col piano e col forte”. Con l’andare
del tempo, e la perfezione della struttura, il pianoforte
è diventato lo strumento principe, e di recente è anche
assurto (o come tale, o per fama di qualche pianista)
a fulcro cinematografico. Basti ricordare: “Lezioni di
piano”, di Jane Campion, 1993, “La leggenda del pianista
sull’oceano”, di Giuseppe Tornatore, 1998, e soprattutto
“Il pianista”, di Roman Polanski, 2000.
Ebbene, a forza di “lezioni e leggende” sono ora di
moda nuovi “pianisti”, così battezzati perché premono (in sordina!) tanti silenziosi tasti, a due mani,
per provocare non note musicali ma voti deliberanti.
Sì, mi riferisco ai signori parlamentari che, più o meno
nascostamente (sotto giornali od altri ripari) allungano
le manine ed azionano le tastiere votanti dei vicini di
banco non presenti. Come? Una specie di “voto per procura”? Nell’esercizio della mia professione mi è capitato
più volte di dovermi occupare di pubblici ufficiali che
avevamo stampigliato cartellini di presenza di qualche
amico-collega assente, o di loro pertinenza ma subito
dopo andandosene per fatti propri: falso in atto pubblico, truffa, ecc. No, non ne faccio questione di codice
penale, né di validità od alterazione del voto: mi riferisco all’aspetto etico, al comportamento di un pubblico
ufficiale che, moralismi a parte, diffonde esempi assai
poco edificanti dall’alto dei seggi dei rappresentanti del
popolo sovrano. D’accordo, non sono pagati a gettone
di presenza, quindi non se ne fa problema di arricchimento illecito: è proprio tutta e soltanto questione di
deontologia, serietà, esemplarità etica.
Un Lion non può rimanere insensibile osservando comportamenti che anziché contribuire ad elevare “principi
di buon governo e di buona cittadinanza”, offrono esempi
contrari all’“efficienza e serietà morale negli incarichi pubblici”. Che fare allora? Semplice: proporre che anche in
Parlamento si ricorra al gettone di ”vera” presenza. O
quanto meno questo scriverne, prenderne le distanze.
E sperare che non lo imparino i giovani di oggi, pubblici reggitori di domani.
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verso il decimo anniversario
Nove anni di successi che si susseguono, che rafforzano l’efficacia di una grande idea nata dal cuore
e gestita con intelligenza… insieme ai Lions contro le malattie rare! Di Gianfranco Ferradini
M
ille persone al giorno che ci cercano per trovare
una soluzione, un aiuto, un sollievo ad un grande
problema. E per dare il loro contributo personale con
diecimila esperienze individuali che ogni anno si
aggiungono per colmare le tante lacune di una sanità
troppo parcellizzata su un tema così sensibile.
Il tema della internazionalizzazione è venuto fuori
anche in occasione di una giornata di riflessione generale sul nostro posizionamento, fatta a novembre, nel
corso del quale abbiamo analizzato sia i punti di forza
su cui investire, che ci differenziano da altri attori di
questo comparto sia la nostra debolezza sul piano
delle risorse.
Idee interessanti che ci fanno ripensare anche il nostro
ruolo rispetto al più ampio mondo che si muove
attorno ai malati, per la nostra peculiarità: l’autonomia
dai suoi tanti attori.
Il mondo delle malattie rare in Italia oggi è a nostro
avviso caratterizzato da una forte consapevolezza del
sociale, grazie anche alle molte attività della singole
associazioni. Forte stimolo alla ricerca, alle attività su
specifiche patologie, ai finanziamenti privati.
Ma si assiste anche alla parcellizzazione delle azioni,
quel rinchiudersi nel proprio particolare (in gran parte
italiano), dimenticando che il fare massa consente di
accelerare il risultato finale.
Gli ultimi tempi hanno visto la realizzazione di tante
idee seminate in precedenza e l’impostazione di
nuove, in un continuo divenire. La intuizione di parlare di malattie rare con il linguaggio dello spettacolo
(a Milano, a Venezia a Matera, su Internet nel 2009), a
Cesena quest’anno; l’emozione poi per esser stati premiati dall’Istituto Superiore di Sanità.
E’ poi proseguita la nostra presenza istituzionale ai
Fora Lions Europei con un interesse in crescendo che
potremmo rinforzare ulteriormente a Bologna, con una
prima assoluta cui stiamo lavorando: uno spettacolo in
lingua inglese.
Cinquant'anni di lionismo a Taormina
E' uscito il prezioso volume realizzato dal Lions Club Taormina
in occasione dei 50 anni di vita del sodalizio siciliano.
"Questo volume - scrive Rosario Cacciola nel risvolto di copertina
- raccoglie in sequenza cronologica gli eventi più significativi di cinquant'anni di vita del nostro sodalizio. Vuole essere un omaggio ai
presidenti ed ai soci tutti che, in questo arco di tempo, hanno fatto
"grande" il nostro club. Vuole anche significare un atto di amore nei
confronti della Città di Taormina, che in tutti questi anni ci ha ospitato".
E sia il club che la città ne hanno visti di eventi lionistici importanti:
un Europa Forum nel 1972, cinque congressi nazionali (1965, 1975, 1988,1998 e
2005) e ben otto Convegni dei Lions del Mediterraneo (dal 1986 al 1991, nel 1995 e nel 2001) e ha avuto
il privilegio di ricevere in visita ufficiale ben cinque Presidenti Internazionali.
“Questa pubblicazione - scrive Antonio Ferro, presidente del club - vuole essere un viaggio nel tempo
per rendere omaggio ai soci fondatori che si riunirono nel pomeriggio del 4 aprile del 1960, pieni di
entusiasmo e desiderosi di attuare gli scopi racchiusi nel motto We Serve, che Melvin Jones coniò nel
1917 fondando l’Associazione Internazionale dei Lions Club. Ma vuole essere anche un omaggio e un
riconoscimento ai 49 presidenti che si sono succeduti nel tempo, all’impegno fattivo dei consigli direttivi
e di tutti i soci che hanno consentito al club di avere una sua prestigiosa collocazione nel Multidistretto
108 Italy”.
Nelle 312 pagine del volume ci sono gli scritti del Presidente Internazionale Eberhard Wirfs, del Presidente Emerito Pino Grimaldi, del DG Rosario Pellegrino, del Vescovo di Trapani Franco Micciché, del
Sindaco di Taormina Mauro Passalacqua e di numerosi officer del multidistretto 108 Italy. (S.M.)
Per richiesta di copie contattate gli officer del club.
56
Lettere
Gerarchia non autoritaria
www.stannah.it
Federico Steinhaus ha detto la “sua” (The Lion, giugno 2010).
Opinioni legittime che meritano approfondimenti e libere
discussioni per uscire da una situazione (crisi) in itinere non
ancora sanata, frutto di una politica associativa che, in alcuni
Sub Distretti, ha fallito gli obiettivi auspicati. Mi astengo,
quindi, dal commentare i punti 1), 2) e 3) nonché le considerazioni di cui alle lettere a), b), c) per non ripetere quanto
scritto e detto al riguardo in passato. Mi permetto però qualche osservazione sull’evolversi del trend associativo in Italia e
in Germania, con la dovuta attenzione al fatto che i due Paesi
differiscono fra loro per estensione territoriale e numero della
popolazione (ergo… disparità di condizioni potenziali).
I dati ricavati dal rapporto cumulativo al 30 giugno 2010,
pongono in evidenza il sorpasso del MD 111 Germania sul
MD 108 Italia; risultato che non mi ha sorpreso in quanto
prevedibile da tempi non sospetti (da quando ho cominciato
ad interessarmi del trend associativo in Europa, 1994-95, la
Germania ha registrato costanti e progressivi incrementi di
soci in termini assoluti: l’incidenza dei “fondatori” è sempre
stata inferiore agli aumenti realizzati.
Il diverso modo di affrontare l’estensione club e la membership in Germania rispetto all’Italia, a parer mio, ha prodotto il
passaggio del MD 111 al primo posto nell’area costituzionale
europea e vi rimarrà grazie ad un maggior potenziale di crescita offerto dalla estensione del territorio con oltre 80 milioni
di abitanti
e, soprattutto,
alla seriaU1
ponderazione
con la
quale
The Lion 205X135
U1:The
Lion 205X135
15-02-2010
13:28
viene svolta: lunga e progressiva (programma a lungo ter-
mine) è stata la marcia alla conquista del primato europeo,
mentre in Italia ad una affrettata corsa all’estensione è seguita
una preoccupante (a parer mio) inversione di tendenza.
Dunque né all’influenza della presidenza internazionale tedesca (anche se l’orgoglio, in qualche misura, può avere accelerato il processo), né alla maggiore consistenza demografica
tedesca dobbiamo imputare “l’operazione sorpasso”, bensì ai
due principi sui quali poggia il diverso modo di affrontare lo
sviluppo dell’associazione in Germania.
Ulteriore conferma l’andamento nel “mese del sorpasso”
(giugno 2010) alla fine del quale rileviamo, appunto, che in
Italia in tutti i Sub Distretti si registrano “cali” (due positività
di un certo rilievo sono determinate dal numero dei Charter
Member), per un complessivo ammontare di 153 soci, mentre
in Germania la consistenza numerica è aumentata di 184 soci,
di cui solo 11 nei Distretti dell’ex DDR e 173 nei Distretti della
Germania Ovest. Il lento progredire dell’estensione del lionismo nella Germania dell’Est giustifica la ponderazione con la
quale procede il programma di estensione club.
E allora S.O.S. Italia, occorre cambiare strategia. Non più
nuovi club finalizzati al potenziamento di “movimenti di
pensiero”, tesi a rafforzare “centri di potere” che in diversi
Sub Distretti hanno prodotto disarmonia e spaccature difficilmente sanabili, ma ponderata estensione per far crescere
il lionismo nelle sue vere accezioni. Mi auguro che il nuovo
concetto operativo del MERL-GMT (unificati?) costituisca il
mezzo idoneo per tornare a crescere anche in Italia, senza velleità di riacquistare il primato europeo. Se ciò non avverrà il
Pagina
concetto1 di gerarchia non autoritaria “non serve allo scopo”.
Meno burocrazia, più autorevolezza dei poteri attribuiti alla
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Richiedi l’interno 96629
Scegli il leader mondiale.
Lettere
“linea gerarchica di comando”: presidente internazionale,
governatore distrettuale, presidente di club. Non tutte le altre
strutture orizzontali, a parer mio, sono necessarie atteso che,
in alcuni casi, sono disattese (le costituzioni per nomina e non
per elezione, mancano di riconosciuta autorevolezza).
Gualberto Del Roso
Direttore internazionale…
Il più votato o un PID?
Ho appreso durante la convention di Sidney che il Board ha
nominato Direttore Internazionale, in sostituzione di Enrico
Cesarotti, recentemente scomparso, il lions Domenico Messina, Governatore del Distretto Yb nel 2003-2004.
Premetto che quanto dirò non si riferisce all’amico Messina:
ci conosciamo bene con reciproca stima e apprezzamento.
Chiarito questo, quello che è in gioco non è la persona, ma
il metodo.
Al riguardo lo statuto internazione, art. V sezione 4, comma
9, stabilisce che “nel caso si rendesse vacante una qualsiasi
carica, il Consiglio di Amministrazione internazionale potrà
assegnarla per il periodo rimanente sino alla scadenza”. La
“fumosità” della previsione statutaria non può certo lasciare
spazio ad arbitri, ma impone una corretta interpretazione e
buon senso nell’individuare un altro soggetto che abbia già
percorso l’iter delle condizioni previste per tale carica e, da
candidato, abbia avuto l’apprezzamento da parte dei delegati del Congresso Nazionale ancorché non eletto.
E quindi una soluzione corretta poteva essere quella di designare il PDG Roberto Fresia, primo non eletto alla carica di
Direttore Internazionale al Congresso di Caorle, votato da
circa il 40% dei delegati. Piaccia o non piaccia questo avrebbe
garantito la democraticità della scelta nel rispetto della sovranità dei lions. Questa modalità è prevista anche negli statuti
di club per i componenti del Consiglio.
L’alternativa? Un Past Direttore Internazionale.
Lo stesso articolo citato esclude una successione a se stesso
ma lascia libero il Board di assegnarla per il periodo vacante.
Quindi, ad esempio, lo stesso PID Ermanno Bocchini, oppure
il PID Giovanni Rigone che abbiamo voluto candidato alla
carica di 2° Vice Presidente Internazionale e, quindi, con possibilità di contatti “freschi”, anche se l’amico Giovanni non ne
ha bisogno dato il suo costante attivismo.
Entrambe le soluzioni avrebbero avuto il pregio di scegliere
un lions votato dai delegati italiani, dopo i previsti accertamenti della sussistenza delle condizioni per tale carica.
Giuseppe Pajardi
La nomina di un “appointed” è nella assoluta discrezionalità del
Presidente Internazionale. Non è stato preso in considerazione un
Past Direttore Internazionale perché non è mai accaduto nella storia
ormai quasi centenaria del Lions International. Nella nostra Asso-
ciazione inoltre non vige il criterio che il primo dei non eletti subentri nel caso venisse a mancare l’eletto.
Si può pertanto ritenere che la scelta del Presidente Internazionale
sia caduta su Domenico Messina, sia per il notevole credito di cui
egli gode presso la Divisione Leadership di Oak Brook, sia per la
sua età anagrafica, non particolarmente avanzata, ma soprattutto
perché dal 2004 ha sempre servito l’Associazione in stretta collaborazione con il compianto Direttore Internazionale Enrico Cesarotti
(Leadership Institute e Sight First II). (S.M.)
E’ stato un bel congresso
nazionale, ma…
E’ stato un bel congresso, migliore di altri direi anche per la
lodevole iniziativa proposta dal Presidente Ginnetti di dar
spazio ai delegati in un dibattito in cui ognuno potesse liberamente esprimere le proprie idee sul lionismo, sulla nostra
identità, sul nostro futuro.
Pur con tutti i limiti di un dibattito congressuale, necessariamente breve, perché gli adempimenti statutari, le scadenze, i
momenti celebrativi che ci sono in una assise di questo tipo e
che, entro determinati limiti, è giusto ci siano, l’iniziativa mi è
parsa molto buona. Io stesso sono intervenuto ed ho poi ripreso,
amplificandoli, i temi al congresso necessariamente solo accennati, in un articolo pubblicato sull’ultimo numero della nostra
rivista, sede, questa sì, adatta agli approfondimenti.
Una solo cosa non mi è piaciuta in questa iniziativa lodevole
ed è stata la relazione svolta in apertura dell’ultima sessione di
dibattito dal Governatore del Distretto 108 La Vinicio Serino.
Per carità ha detto alcune cose giuste, sulla crisi di identità
e sui motivi che la determinano, sulla necessità di cambiamento, sull’inevitabilità di un rinnovamento senza il quale
la nostra associazione rischia di trovarsi ogni giorno di più
in serie difficoltà (cose che spesso ho detto anch’io, e ben lo
sa chi ha la bontà di leggere i miei scritti sulle nostre riviste);
ha denunciato alcune cose che meritano di essere denunciate
ma… non mi è piaciuta una parte di quell’intervento, che più
che un intervento congressuale Lions sembrava il comizio di
un qualunque aizza-popolo in cerca di un facile consenso con
accuse non documentate, spesso di tipo personale, a cominciare da quelle al cancelliere tedesco preso in giro per il suo
aspetto fisico (che discesa di stile!) per passare a politici italiani e stranieri.
No, un Leader Lions non può comportarsi così, il Leader
Lions deve saper “promuovere il cambiamento nell’ordine e
mantenere l’ordine nel cambiamento”.
Vorrei concludere con un appello a Vinicio Serino: concretizza le tue parole, indica strade percorribili di rinnovamento.
Io potrei seguirti, forse potremmo essere tanti e fare qualcosa,
serenamente. La ghigliottina nel 2010 non mi interessa, è un
mezzo barbaro invocata dai barbari!
Alberto Castellani
Medaglia d’oro e Nobel per la musica
Il Generale Gian Carlo Iachetti, del LC Club Roma Aurelium, è stato recentemente insignito della medaglia d’oro
al valor civile per il suo eroico comportamento contro il terrorismo delle Brigate Rosse tenuto il 17 marzo 1977.
Il Maestro Ennio Morricone, del LC Roma Aurelium, il 31 agosto ha ricevuto a Stoccolma, dalle mani del Re di
Svezia, il Nobel per la Musica.
58
Lettere
Risponde Vinicio Serino
Caro Castellani,
ricevo la tua lettera dal direttore della rivista The Lion e, in quanto
chiamato direttamente in causa, rispondo. Se mi permetti inizio
dalla seconda parte, ossia dalla accusa di aizza-popolo.
A Montecatini ho voluto impostare il mio intervento con una modalità forse poco usuale in ambito Lions, ma ampiamente praticata
quando si tratta di proporre temi nuovi, scottanti, rivoluzionari.
Perché se avessi presentato un intervento ordinato e dimesso nessuno mi avrebbe preso in considerazione. E tu che hai rivestito e
rivesti ruoli importanti nell’ambito della nostra associazione hai una
pratica sicuramente lunghissima di tanti inutili bla bla concilianti
ed autocelebrativi poco o nulla ascoltati da auditori quasi sempre
distratti e, molto di frequente, scarsamente rappresentati sul piano
numerico. Tutto l’opposto di quello che è avvenuto a Montecatini.
Ed ora passo alla prima parte della tua lettera, quella in cui dichiari
di condividere alcuni punti salienti del mio intervento. Ebbene, dopo
il congresso nazionale, in occasione del 5° Gabinetto distrettuale, ho
voluto verificare, con gli officer ed i presidenti del mio Distretto, se le
idee che avevo esposto erano, o no condivise. Ho scelto di farlo nella
cornice di San Galgano, luogo cult del territorio senese, per via della
sua straordinaria Abbazia cistercense e della Cappella di Montesiepi
dove è custodita la spada che Galgano Guidotti, cavaliere ed eremita,
infisse nella roccia nell’anno del Signore 1180, vivendo una serie di
esperienze - oniriche e visionarie - del tutto sovrapponibili a quelle
dell’eroe dei romanzi del Graal, Artù di Camelot. Ovviamente la
scelta non è stata casuale: ho voluto sostituire la metaforica ghigliottina evocata a Montecatini con la altrettanto metaforica spada. Per
altro ancora più inoffensiva perché saldamente infilata nella roccia
di Montesiepi.
Per farla breve è stato approvato, alla unanimità dei presenti,
un documento che, in dieci punti, indica, per usare le tue parole,
“strade percorribili di rinnovamento”, capaci - a mio avviso - di
ridare smalto, entusiasmo, motivazione, ai Lions Italiani. Questo
documento, denominato “Carta di San Galgano” - pubblicato
nell’ultimo numero di Etruria Lions, la rivista del Distretto 108
La - lo sottopongo ora alla tua e, spero, all’attenzione di tutti i soci,
quanto meno per una serena e profonda riflessione.
Ed in conclusione, visto il tuo richiamo all’ordine ed al cambiamento, una citazione dello scrittore americano H. Adams, a me caro
anche perché, durante il suo soggiorno a Palermo, volle conoscere
personalmente il generale Garibaldi impegnato nella impresa de
i Mille: “Dal caos nasce spesso la vita, mentre dall’ordine nasce
l’abitudine” che, se me lo consenti, preclude ogni reale possibilità
di cambiamento.
Vinicio Serino
La “Carta di San Galgano”
1) Orizzontalità, ossia eliminazione del concetto di carica e
sostituzione con quello di funzione: svolta la funzione ritorno
alla condizione di semplice lions.
2) Clubcentrismo, ossia centralità e priorità del club su ogni
altra organizzazione lionistica.
3) Selfmade service, ossia esercizio della attività di servizio in
proprio, dalla raccolta di risorse finanziarie alla loro spesa;
4) Territorialità, ossia privilegio, nello svolgimento della
attività di servizio, per le necessità del proprio territorio di
riferimento.
5) Bene comune, ossia strategia di actiones pro virtutes, impostata sulla difesa e sul riconoscimento del sistema di valori
lionistici come principi utili per orientare i comportamenti
individuali e collettivi.
6) Interazione, ossia impegno per una strategia di intervento
che favorisca il coordinamento e la collaborazione tra più
clubs, in ambito di zona, di circoscrizione, di distretto e di
multidistretto.
7) Annualità, ossia svolgimento annuale di ogni singolo service, salva l’eccezione, per particolari, apprezzabili motivi, di
service pluriennali, con esclusione comunque dell’esercizio
di service permanenti.
8) Egemonia, ossia primato della attività di club su qualunque
altra attività svolta sotto altre forme - ad esempio attraverso
il veicolo di onlus - con conseguente, puntuale e trasparente
controllo, a cura del multidistretto.
9) Tematicità congressuale, ossia svolgimento delle assise
lionistiche, da tenersi ordinariamente agli inizi della annata e
comunque non oltre la fine del mese di settembre, esclusivamente per il dibattito delle tematiche scelte dal multidistretto
e su indicazione dei diversi distretti.
10) Comunicazione, ossia impianto di una idonea e moderna
strategia della comunicazione interna, all’insegna della trasparenza e della completezza informativa, ed esterna, all’insegna della massima diffusione delle iniziative e del pensiero
lionistico.
Melvin Jones Fellow
ed altro
Vorrei condividere un’idea con tutti i soci Lions italiani. La
campagna Sight First II che, grazie all’impegno di soci eccezionali, tanto ha dato in termini di raccolta, per ricaduta ha
posto nei club il problema della gestione delle MJF che tale
imponente sforzo ha prodotto.
Mi è capitato di sentire le più disparate soluzioni, “assegnamole all’esterno dell’associazione”, “assegnamole a tutti i soci
anziani viventi”, “assegnamole ad un socio simpatico di altro club”,
“assegnamole a sorte” ed altre mille e più fantasie.
Naturalmente il tutto non si ferma qui, consigli direttivi burrascosi, assemblee soci con discussioni, malumori, termini di
valutazione da pensare, parametri da stabilire, situazioni che
indipendentemente da tutto provocano tensioni tra i soci e
rischiano di sminuire il valore del più importante riconoscimento che la nostra fondazione, la LCIF, assegna.
Noi del Legnano Host, senza la presunzione di voler insegnare nulla, grazie alla lungimiranza del presidente Alfredo
Lamperti abbiamo pensato di assegnarla ai Past Presidenti
che non sono più con noi. Lungo e difficile il percorso di ricostruzione storica, grande lo sforzo per ottenere il coinvolgi58
mento dei parenti di tutti i premiati, ben quindici. Lions che
sono stati artefici della vita del club, dello sviluppo positivo
del territorio legnanese in vari ambiti ed a vario titolo, Lions
che hanno saputo applicare i valori della solidarietà, dell’aiuto
al prossimo, dell’amicizia.
Forte l’emozione di tutti i presenti, certo il ricordo imperituro
nelle famiglie dei premiati, ma valore di ricaduta inestimabile
quella strepitosa sensazione che fa del donare un piacere del
condividere senso di effettiva appartenenza al gruppo, orgoglio di essere sempre parte della famiglia lionistica.
Tutto ciò ci gratifica e ci permette di dimenticare e superare
anche il grido solitario di chi avocava a se il diritto di assegnazione per titolo, dimenticando che lo sforzo comune di
raccolta doveva essere per forza relato alla decisione comune
ed al bene del club.
Alberto Lazzarini
59
Lettere
Un territorio da ridefinire
Caro direttore,
mi riferisco alla nota titolata “Precisazione” dell’IPDG Luigi
Tavano, apparsa a pagina 18 del numero di giugno, relativa
alla presunta omissione della Valle d’Aosta nell’articolo “Un
territorio da ridefinire” pubblicato a mia firma a pagina 38
del numero di maggio.
Mi rendo conto che con l’omissione dei prospetti di ripartizione dei club per provincia, non pubblicati per comprensibili esigenze di spazio della rivista, si può incorrere nell’errore
avendo, per altro, sintetizzato in “Piemonte” quanto, in effetti,
attiene al territorio “Piemonte e Valle d’Aosta” nei prospetti
pubblicati. Ma non è così. Infatti, i tre club di Aosta sono stati
dovutamente considerati, come facilmente desumibile dal
numero di 70 club attribuiti al Distretto Ia1 e di 117 club assegnati al Piemonte nel prospetto inerente l’attuale ripartizione
dei club pubblicato a pagina 38. Più ancora evidente nei precitati prospetti non pubblicati ma da me inviati, a titolo di
cortesia, in data 25 maggio, a tutti i DG in carica al momento,
e dunque, nelle disponibilità dell’amico Tavano.
Ritengo questo riscontro fondamentale per la credibilità di
quanto pubblicato e, dunque, lo raccomando per la pubblicazione.
Ivo Fantin
Un pozzo in Africa
Caro direttore,
con enorme soddisfazione il LC Napoli Partenope può
annunciare oggi la realizzazione di un pozzo di acqua potabile a disposizione della comunità di Kawala, nella regione
Kitui in Kenya.
Il pozzo, a cui è stato dato il nome di “ndooa”, è stato interamente scavato dagli abitanti del villaggio. La falda acquifera
è stata trovata a 13 metri di profondità. I test effettuati hanno
confermato che l’acqua è potabile e che la colonna d’acqua
sarà sufficiente per soddisfare le esigenze di almeno 20 nuclei
familiari che beneficiano di questo pozzo: in Africa i nuclei
familiari comprendono da 8 a 20 persone e, se presenti, i loro
animali.
Come è stato scritto su The Lion di qualche anno fa, “L’acqua
non è un’opinione, un credo, un’idea. E’ una realtà senza la
quale non si vive. Viene prima dell’etica, della filosofia, della
politica, della religione. Non c’è civiltà senza acqua. L’acqua è
un bene prezioso, indispensabile a tutte le attività umane”.
Sarebbe per me un’enorme emozione poter leggere in futuro
su questa rivista analoghe iniziative dei club della nostra
associazione.
Francesco Maisto
Leggete e date suggerimenti
“Elogio del rispetto”, così titola la pubblicazione che raccoglie i temi più significativi elaborati dai ragazzi della scuola
media e del liceo sul tema del “rispetto” invocato quale alternativa alle violenze.
Il LC Torino Valentino Futura, in collaborazione con i LC
Moncalieri Castello e Rivoli Castello ha iniziato un percorso
di recupero del rispetto, ritenendo questo valore essenziale
60
per dare la speranza di un vita migliore ai nostri giovani.
Non senza fatica si è buttato un piccolo seme che, ci auguriamo, germogli, creando un po’ per volta profonde radici e
fronde rigogliose.
Perché sia cosi, abbiamo bisogno di suggerimenti e, perché
no, di iniziative parallele che dilatino la nostra azione, la rafforzino fino a farla sentire tutt’intorno.
Per questo è significativo lo “spazio per le idee” che il direttore di questa rivista ha inserito nel periodico nei dieci numeri
dell’annata scorsa.
Spero proprio ci leggiate e rispondiate attraverso queste
stesse pagine, o, per maggior rapidità, alla seguente mail:
[email protected]
Teresa Mazzini
L’intervistato è un Lion
Caro direttore,
nella tarda serata del 13 aprile scorso, sul canale televisivo
Rai-Storia, è stata ritrasmessa l’ultima puntata del documentario, curato dal giornalista Alberto Caldana, e risalente al
1965, intitolato “La lunga campagna d’Italia”. La puntata è
dedicata alle operazioni militari sul fronte italiano dall’autunno 1944 al maggio 1945, conclusesi con la capitolazione
delle forze armate del Reich, firmata nella Reggia di Caserta
dai plenipotenziari germanici.
Il documentario, oltre logicamente ai filmati dell’epoca della
guerra, era arricchito da interviste effettuate dopo venti anni,
a personalità civili e militari che avevano avuto posti di
responsabilità nel corso della guerra di liberazione.
Tra queste fu intervistato il generale di corpo d’armata Arturo
Scattini, comandante del Gruppo di Combattimento “Friuli”,
che insieme con i Gruppi di Combattimento “Cremona”,
“Folgore”, “Legnano” del Regio Esercito, eredi del Corpo
Italiano di Liberazione C.I.L., dettero un contributo determinante nell’aprile 1945 alla liberazione dell’Italia centro settentrionale.
Ebbene dietro l’intervistato, erano chiaramente visibili alcuni
guidoncini di Lions Club, segno evidente che Scattini era un
Lion, orgoglioso di esserlo. Il generale era infatti socio dal
1956 del primo ed all’epoca unico club di Roma ed è stato
il secondo Governatore del Distretto 108 L per le annualità
1960-61 e 1961-62. Pertanto, è un onore per il lionismo averlo
avuto come DG e motivo di più per noi di sentire quell’orgoglio di appartenenza, del quale si è giustamente parlato nel
recente Congresso del Multidistretto a Montecatini.
Domenico Giglio
Riccione in moto…
Sabato 18 settembre - Ore 15 moto-escursione pomeridiana.
Ore 20,30 cena in ristorante tipico romagnolo.
Domenica 19 settembre - Ore 9,30 partenza per un moto-tour
nell’entroterra. . Ore 13 pranzo di pesce sul mare al ristorante
“La siesta”, gestito da appassionati motociclisti ma anche
ristoratori davvero bravi.
Per maggiori informazioni: Claudio Villa lex@claudiovilla.
it - tel. 0541692426 - cell. 3486600180.
magazine
Tema di studio nazionale 2010/2011
La Costituzione della Repubblica Italiana:
conoscerla ed amarla.
La proposta dei Lions per l’educazione
alla giustizia ed alla legalità.
Con il nostro tema di studio nazionale dobbiamo
rilanciare la cultura della Costituzione, della
relativa conoscenza, dei diritti e dei doveri,
dell’etica, della giustizia per i cittadini e della
legalità nel senso più ampio della parola. Di
Naldo Anselmi *
I Lions…
nelle scuole
e tra la gente
61
Magazine
D
opo le libere elezioni del 1946, in Italia fu votata
una Commissione di 75 parlamentari che iniziarono l’attività costituente. I suoi lavori culminarono nel dicembre del 1947 con l’approvazione
del Parlamento il 22 dicembre e la sua promulgazione
il 27 seguente. Il 1° gennaio del 1948 entrò in vigore la
nuova Costituzione, in sostituzione dello Statuto che
Carlo Alberto aveva concesso esattamente un secolo
prima. Frutto di una centenaria esperienza storica e
di illuminate elaborazioni dei nostri padri costituenti,
ispirata ad ideali liberali, integrati da quelli socialisti,
corretti da principi cristiano-sociali, la Costituzione
rappresenta un affascinante modello di socialità e di
giustizia, in cui i diritti ed i doveri del cittadino si amalgamano in armonioso equilibrio senza pari. Ogni articolo fu proposto, discusso, criticato, ridotto, ampliato,
modificato, soppesato in ogni parola ed in ogni virgola
e spesso fu frutto di faticosissimi compromessi. Alla
fine ebbe la luce un testo che ci fu ammirato ed invidiato dai più insigni costituzionalisti di tutto il mondo.
Eppure, come mille nostre esperienze dimostrano,
molti cittadini la conoscono poco o solo molto superficialmente. Nelle nostre scuole lo studio della nostra
Carta Costituente, quando affrontato, è sempre più
spesso relegato ad un apprendimento frettoloso e mnemonico in saltuarie ore di educazione civica, tanto che
gli studenti escono dai più alti livelli scolastici preparati in mille rivoli culturali e progressi scientifici, meno
che sulla nostra Costituzione.
Buona parte degli immigrati che negli ultimi decenni si
sono stabilizzati in Italia non conoscono affatto la nostra
Costituzione, il che rallenta il loro attaccamento ai nostri
valori e rende meno facile la loro integrazione.
Sempre lungimiranti nelle loro promozioni culturali
e sociali, bene hanno fatto pertanto i Lions italiani a
votare a Montecatini un Tema di studio volto a promuovere le conoscenze su uno dei nostri “documenti”
storicamente e socialmente più affascinanti e coinvolgenti: la Costituzione italiana. Un propizio argomento
da approfondire e divulgare, tra i giovani, tra gli immigrati, tra i cittadini tutti.
Personalmente ringrazio il Consiglio dei Governatori
che mi ha onorato di essere il Delegato multidistrettuale a questo importante Tema di studio.
Abbiamo in proposito già avuto un incontro tra i 9 club
che presentarono il Tema al Congresso nazionale, con
spunti estremamente interessanti sulle linee guida da
adottare nell’affrontare l’argomento. Tutti, ed in primis
il Coordinatore distrettuale del Tema, Bruno Ferraro,
sono stati concordi nel suggerire approfondimenti
incentrati soprattutto sulla prima parte della Costituzione (Articoli 1-54), quella dei principi fondamentali,
dei diritti e dei doveri dei cittadini, dei rapporti eticosociali, economici e politici.
E’ auspicabile invece che venga sorvolata le seconda parte,
relativa all’organizzazione dello Stato, che quantunque
altrettanto importante, presenta in taluni passi aspetti talora
controversi, che si prestano a diverse letture politiche.
62
Le linee guida preliminari
Obiettivi del tema. Rilanciare la cultura della Costituzione, della relativa conoscenza, dei diritti e dei doveri,
dell’etica, della giustizia per i cittadini e della legalità
nel senso più ampio della parola.
Destinazione. Scuole, immigrati, cittadini in genere.
Le linee operative
1. Nelle scuole, attraverso seminari, temi, concorsi,
anche con l’ausilio di DVD.
2. Tra gli immigrati, attraverso seminari e materiale
divulgativo.
3. Verso i cittadini, attraverso convegni, tavole rotonde,
grandi eventi.
Suggerimenti. Affrontare prevalentemente la prima
parte della Costituzione, dall’articolo 1 al 54, sorvolando la seconda parte, che potrebbe dare origine a letture politiche differenti.
Disponibilità. Un DVD (in fase di ultimazione da
parte dei club proponenti), che verrà inviato a ciascun
Governatore; letteratura varia reperibile presso istituzioni od in libreria.
Convegno conclusivo. A coronamento delle varie attività, verrà organizzato un convegno nazionale, con
interventi di relatori ad elevata valenza, con una partecipazione massiccia dei cittadini, giovani in particolare.
Il tutto in parallelo od in condivisione con i festeggiamenti sui “Centocinquant’anni dell’Unità d’Italia”.
*Governatore del Distretto 108 L e delegato dal Consiglio dei
Governatori al Tema di studio Nazionale.
Magazine
I Lions… per la giustizia
e la legalità
Il tema di studio nazionale per l’anno sociale 2010-2011… un impegno da assolvere al meglio
delle nostre capacità. Una serie di suggerimenti per una incisiva riflessione. Di Bruno Ferraro
I
l Congresso di Montecatini ha, come noto, approvato, a larghissima maggioranza, come tema di
studio nazionale per l’anno lionistico 2010-2011,
quello proposto, accogliendo la mia iniziativa, da nove
club del Distretto 108 L.
Il tema, nella stesura finale, reca la seguente traccia:
“La costituzione italiana: conoscerla ed amarla. Proposte dei lions per l’educazione alla giustizia e per la
legalità”.
Il Tema è pronto al “decollo”. Adesso, infatti, ha inizio
un’affascinante “avventura” in cui il pensiero dovrà
correlarsi all’azione ed essere il lievito di un insieme
di iniziative.
Per individuare il modo ed il percorso giusto occorre,
sulla base dell’esperienza storica maturata in Paesi più
avanzati del nostro (si pensi all’Inghilterra, alla Francia
ed agli Stati Uniti d’America), riaffermare che le Costituzioni (già chiamati Statuti), per le quali tante vite
sono state sacrificate nell’ambito dei moti rivoluzionari
che hanno insanguinato l’Europa nella prima metà del
XIX secolo, sono le leggi fondamentali dei nuovi Stati,
le norme che, nella gerarchia delle fonti del diritto, sulle
altre eccellevano ed eccellono per valore ed importanza,
richiedendo per la loro formazione, modificazione e
revoca una particolare procedura, ed il cui fondamento
era ed è dato dallo stesso potere costituente, fonte permanente della legittimità dell’ordinamento. La lotta per
la Costituzione divenne così sinonimo di lotta per la
libertà, nonché strumento per l’instaurazione di regimi
democratici antitetici a quelli assoluti: onde Pellegrino
Rossi poté affermare che la Costituzione è “la legge dei
paesi liberi, dei paesi che si sottrassero al regno del privilegio e riuscirono a darsi liberi ordinamenti”.
La riflessione sulla Costituzione sottintende quella
sullo Stato (cui la prima appartiene e di cui costituisce
la più significativa estrinsecazione) e sul cittadino.
La qualifica di cittadino comporta l’assunzione di un
complesso articolato di diritti e di doveri verso lo Stato
di appartenenza.
Al riguardo, esistono naturalmente sensibili differenziazioni tra i vari Ordinamenti. Tuttavia, è possibile
enucleare un contenuto tipico del rapporto di cittadi-
Nelle fotografie... I lions devono divulgare la cultura della Costituzione tra i giovani, tra gli immigrati, tra i cittadini tutti.
63
Magazine
nanza, rilevando che il cittadino è in genere titolare di
diritti civili e politici, gode della protezione diplomatica
quando si trova all’estero, non può essere espulso dal
territorio dello Stato, ha il diritto di non essere estradato in un altro Stato per essere ivi giudicato se non in
presenza di speciali circostanze.
Quali gli aspetti da approfondire. E’ preferibile non
occuparsi della seconda parte della Costituzione, quella
concernente l’organizzazione dello Stato. E’ materia
vischiosa, fluida, discussa e controversa, che si presta
a molte letture e che assume una spiccata caratterizzazione politica.
Ci dobbiamo invece occupare, con impegno certosino e
con l’attitudine all’approfondimento che contrassegna
la cultura dei lions, delle materie disciplinate nella prima
parte (artt. 1-54), per verificare quale ne sia il significato,
l’importanza, l’incidenza e l’attualizzazione.
Potremo approfondire quindi una serie di argomenti:
l’idea dello Stato e della Costituzione nell’evoluzione
storica, la tripartizione delle funzioni statali, il contenuto del diritto di cittadinanza, lo Stato rappresentativo, lo Stato costituzionale, lo Stato di diritto, i diritti di
libertà civile, i diritti civici, i diritti politici, i diritti a contenuto sociale, la storia dello Stato italiano dallo Statuto
Albertino all’avvento della Repubblica, la nascita della
Costituzione del 1948, i principi fondamentali (art.
1-10), le varie libertà, i diritti della comunità familiare,
la comunità scolastica, la tutela del lavoro, i sindacati
e il diritto di sciopero, le libertà politiche, il Presidente
della Repubblica come organo di equilibrio costituzionale, l’autonomia funzionale della Magistratura, la
Corte Costituzionale ed il controllo di legittimità ad
essa demandato, i referendum.
Dove e come i necessari approfondimenti. Necessita
che gli oltre 1300 club esistenti in Italia entrino nelle
scuole di ogni ordine e grado (nelle elementari facendo
Legalità e giustizia
fondamento del vivere civile
L
a proposta dei Lions per l’educazione alla giustizia e alla
legalità giunge puntuale nella maturità dei tempi: se infatti
nel secolo scorso, dopo i grandi conflitti mondiali e le guerre
civili che avevano sconvolto l’Europa, si era giunti ad un equilibrio tra Stati ed all’interno degli Stati garantito dai “patti” e
dal loro rispetto, la nuova era della globalizzazione e dei profondi mutamenti sociali, civili, economici legati all’intensa
migrazione di popoli e stirpi ci impone una seria riflessione
sull’ordine sociale che da sempre trova il suo fulcro nella realizzazione della giustizia e nell’ossequio della legalità.
Questa recente proposta dei Lions italiani costituisce un
importante corollario alla tradizionale scelta lionistica di partecipazione solidale alla vita civile, ma la solidarietà rimarrebbe un’astrazione o un insieme di buoni gesti isolati se non
si calasse nel concreto del tessuto sociale, dei rapporti tra
uomini, tra cittadini, tra cittadini e istituzioni.
E alla base di questi rapporti, a definirli e renderli coerenti
ed ordinati troviamo la giustizia e la legalità che nella cultura occidentale giungono da molto lontano, dall’età classica,
vivificate nel tempo dalla tradizione liberista e socialista, saldate dal messaggio cristiano che della giustizia ha fatto un
attributo di Dio.
Ma il nostro contesto sociale sta cambiando rapidamente:
nuovi individui e gruppi, nuovi ricchi e nuovi poveri, bisogni, esigenze, pretese si accavallano e si scontrano, creano
conflitti e incomprensioni e diventa urgente riaffermare
che alla base di tutti i nostri rapporti deve esserci il rispetto
delle norme giuridiche garantito anche con la coercisione e
di quelle morali che scaturisce facile dalla partecipazione e
dalla condivisione, ma che richiede una costante opera di
educazione e di riflessione.
Non si può avere collaborazione e solidarietà tra soggetti
diversi o affini se non si pongono limiti all’egoismo individuale e di classe, se non si adottano nella nostre azioni i valori
comuni che attengono alla dignità e alla libertà dell’uomo.
Riconoscere il valore della giustizia, che è poi uguaglianza
tra esseri umani, significa scoprire i limiti del nostro agire e i
64
limiti del nostro essere.
Non può essere “dignitosa” un’azione che arrechi sofferenze
e dolore ad altri per realizzare l’egoismo, l’orgoglio, l’avidità
sottraendo a qualcuno ciò che appartiene all’umanità intera.
Non può essere tollerata l’azione che svolge opera disgregatrice dell’ordinamento sociale, di qui la necessità per i Lions
di ridelineare oggi le categorie della giustizia e della legalità
sulle quali la società vive e si evolve.
Certamente, ripensare le regole del vivere insieme, come strumento indispensabile al bene comune e quindi come risposta
concreta al bisogno di libertà e di sicurezza di ogni individuo, non significa aver eliminato gli egoismi individuali o
di gruppo, ma prendere atto che senza quelle regole non c’è
bene per nessuno.
Il concetto di giustizia e di legalità appaiono concetti semplici
e chiari nella loro dizione attuale, nella realtà processuale.
La società civile chiede al giudice “l’accertamento del fatto
concreto” e come un professore di storia che ricostruisce il
passato con elementi non sempre chiari, l’ordine giudiziario
interpreta la legge, cioè applica le norme al fatto concreto.
Se da sempre l’Associazione dei Lions si è fatta portavoce
della cultura, della solidarietà e della partecipazione, che ha
dato forza ai valori civili del rispetto dell’uomo e della dignità
della persona affermando il diritto di ognuno a partecipare
direttamente o indirettamente al governo del proprio paese,
oggi può proporsi come punto di riferimento per un’opera
di educazione alla giustizia e alla legalità in vista di una
coscienza civile nuova e più profonda, che permetta di creare
non statue di gesso sorde tra loro, ma soggetti diversi, uniti
nella realizzazione di una società di pace che può scaturire
solo dall’osservanza delle Leggi che la regolano.
Senza addentrarci nel dibattito sulla natura e l’origine delle
norme possiamo considerare legalità e giustizia come due
aspetti di una stessa medaglia, fondamento del vivere civile
per il raggiungimento degli scopi esistenziali della società
moderna.
Ferdinando Maria Brami
Magazine
magari ricorso ai fumetti) e promuovano iniziative
divulgative per testimoniare la vitalità dei valori insiti
nella nostra Carta Costituzionale (esempio: opuscoli,
temi con premiazione, questionari, distribuzione del
testo con logo Lions).
Ma il Tema potrà veramente decollare solo e nelle
misura in cui saranno realizzati eventi significativi.
Esempio: convegni monotematici in un ambito quanto
meno circoscrizionale con relatori di altissimo livello;
coinvolgimento di comuni e/o municipi, provincie,
regioni, università; convegno multidistrettuale di
grande profilo; una pubblicazione a tiratura nazionale;
una giornata della Costituzione a Roma o Torino.
Mentre fervono i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità
Nazionale e mentre premono alle nostre frontiere (tali
solo in senso traslato) flussi crescenti di immigrati, i lions
possono ricoprire un ruolo importante e significativo.
Il tema, infatti, esalta il ruolo promozionale e propositivo che i lions hanno da tempo assunto nella società
italiana; si armonizza egregiamente con le iniziative in
tema di cittadinanza umanitaria; punta al coinvolgimento ed all’informazione dei soggetti (in primis studenti ed immigrati) che dalla Costituzione non possono
né debbono prescindere nel loro percorso formativo o
nel coltivare la propria aspirazione alla cittadinanza
italiana.
Non a caso, il Ministero dell’Istruzione ha deciso di
inserire (allo stato non risulta tuttavia l’emanazione
della circolare attuativa) nei programmi scolastici, a
partire dall’anno 2010-2011, la nuova materia “Cittadinanza e Costituzione”. Non a caso gli immigrati che
aspirano alla cittadinanza dovrebbero essere chiamati
a sottoscrivere un patto per l’integrazione che disegna
scenari e possibilità di azione impensabili in passato
per l’associazionismo di servizio.
Se i 17 Distretti Lions sapranno dotarsi di organismi
adeguati; se i club faranno per intero la loro parte; se si
ricorrerà ad un moderno veicolo di penetrazione (si può
pensare a DVD illustrativi: ne è disponibile uno della
durata di dieci minuti); allora i club potranno andare
fieri di quanto prodotto, fornendo un’ulteriore testimonianza di servizio qualificato nell’interesse del Paese.
Gli obiettivi. Rilanciare la cultura della Costituzione,
la cultura dei diritti e dei doveri, la cultura dei grandi
principi enucleati dai nostri Padri Costituenti che,
amalgamando tre diverse anime (cattolica, socialista,
liberale), vararono un testo tuttora valido, unanimemente considerato come punto di riferimento e tuttora
indicato come un modello per l’elevato suo contenuto
di socialità nonché per la valorizzazione integrale della
persona umana nel contesto della società di appartenenza. La cittadinanza umanitaria proposta dal PID
Ermanno Bocchini ne costituisce una evidente esplicitazione ed un’attualizzazione nel particolare difficile
momento della società italiana, con una chiara proiezione internazionale.
65
Tanti nostri piccoli contributi, anche sotto forma di
domanda, per il nostro tema di studio nazionale…
Il tema di studio nazionale 2010-2011 è stato deliberato e si è messo in moto il noto rituale: la nomina
di comitati distrettuali con relativi coordinatori
da parte dei Governatori; le iniziative singole o
di gruppi da parte dei club; una serie di incontri
in cui prenderanno la parola illustri personaggi
(spesso estranei alla nostra associazione); la maggioranza dei soci indifferente.
Ma stiamo vivendo un momento storico in cui i
rapporti delicati tra valori universali, carte costituzionali, e normativa non sono di competenza solo
di studiosi con specifiche conoscenze tecniche, ma
di tutti.
Se oggi c’è un argomento che viene trattato quasi
prevalentemente sui media e da persone che non
hanno le conoscenze e la serenità necessarie è proprio quello che riguarda la giustizia e la legalità.
E se provassimo, noi soci lions della cosiddetta
“base” (che dovrebbe essere di livello culturale
medio-alto) a dire la nostra non mediante scritti di
profondità abissale, e neanche mediante proposte
del solito impegno civile concreto (ad esempio la
lezione di educazione civica ai ragazzi delle scuole
tenuta dal socio del “ramo” quale potrebbe essere
un uomo “di legge”), ma comunicando con riflessione, sulla nostra rivista, nello spazio di appena
dieci righe, un episodio, una situazione di fatto,
una proposta che riguardino l’applicazione in
concreto dei principi di giustizia e di rispetto della
legalità.
I mille episodi di vita vissuta dei cittadini che
tutti i giorni, anche in aspetti di poco conto, fanno
fatica a vedere rispettati i loro diritti e sono indotti
dal contesto generale a non rispettare i loro doveri.
E attenzione: il rispetto dei diritti, soprattutto di
quelli degli altri, significa esercizio di libertà che
va vissuta 24 ore su 24 a cominciare dalla vita in
famiglia, sul lavoro, nei rapporti interpersonali,
e anche, visto che siamo lions, nella vita associativa.
Tanti piccoli contributi, anche sotto forma di
domanda alla quale, nei limiti del possibile,
anche taluno dei redattori della nostra rivista
potrebbe dare una telegrafica risposta, costituirebbero spunti di riflessione per chi si occuperà del
tema nazionale a vario livello. Ma questa sorta di
blog su carta, potrebbe essere uno strumento per
indurre soci di qualità a svolgere un ruolo intellettualmente attivo e a riflettere (perché scrivere
poche righe che potrebbero essere lette, in teoria,
da cinquantamila persone induce a riflettere) su
episodi di tutti i giorni che coinvolgono valori e
principi irrinunciabili.
66
➡
Un blog… senza rete
➡
Avviso ai lettori
Il service nazionale
sul Magazine di ottobre…
Sul prossimo numero pubblicheremo uno “speciale” sul service nazionale: “Lotta alla dislessia
ed ai disturbi specifici dell’apprendimento”.
L’introduzione dello “speciale” sarà a cura del
Governatore delegato Roberto Faggi e conterrà le
proposte operative, il programma del corso di formazione per gli insegnanti, il protocollo d’intesa
con gli Uffici Scolastici e i tempi di attuazione.
La dislessia non è causata da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici
o da deficit sensoriali o neurologici, ma è un
disturbo specifico dell’apprendimento (DSA).
Con questo termine ci si riferisce ai soli disturbi
delle abilità scolastiche ed in particolare a dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. La stima
di incidenza per questi disturbi ce li mostra come
una realtà tutt’altro che marginale: si ritiene che
la percentuale di ragazzi con DSA in età scolare superi il 4%, cioè in media un bambino per
classe.
Gli obiettivi che vogliamo raggiungere con l’attuazione del service nazionale sono:
 Sensibilizzare e informare i docenti delle scuole
e far si che non ignorino o sottovalutino il problema.
 Aiutare i genitori ed i ragazzi e bambini con
DSA a non sentirsi soli, ad affrontare questo
percorso in salita ed a capire come intervenire al
meglio.
 Far sì che le istituzioni si impegnino con opportuni interventi e leggi, il cui iter risulta spesso
lunghissimo, nella tutela di questi ragazzi.
Alla scoperta del Natale Indiano
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67
Pernottamento nell’incantevole Shiv-Vilas
● Etica & valori
Abbiamo tanti amici ma c’è poca amicizia
L’amico non chiede, ma dà spontaneamente con la sensibilità di chi sente vicina l’altra persona,
ne avverte la difficoltà ed offre il proprio aiuto… Di Carlo Alberto Tregua
L
ucio Annèo Seneca (4 a.C. - 65 d.C.) sosteneva che
abbiamo tanti amici, ma c’è poca amicizia. Seneca
squarciava il velo dell’ipocrisia già quasi duemila anni
fa, quando in nome dell’amicizia si davano le pugnalate e quando la pacca sulle spalle indicava il soggetto
cui si dovesse dare la pugnalata. Anche allora, vi erano
tanti amici, ma per la maggior parte il loro legame era
l’interesse personale, su cui si basava lo scambio.
Quanta gente si saluta con un sorriso più o meno largo,
ma nella propria mente pensa cose non proprio positive dell’altro. Quant’altra gente si dimostra servizievole e pronta ad esaudire le richieste altrui, ma lo fa con
la riserva di chiedere il reciproco.
La genuinità, la franchezza, la lealtà, la trasparenza
sono valori via via scomparsi, assorbiti dal materialismo dilagante. Il bisogno di cose è aumentato e ha
ridotto fortemente il bisogno di valori. Oggi, ognuno si
ciba di hamburger piuttosto che di buone letture.
L’aspetto più negativo è che la materializzazione dei
bisogni colpisce sempre di più i giovani e i giovanissimi, mentre famiglia e scuola dovrebbero insegnar
loro come liberarsi dai bisogni materiali, per soddisfare
quelli immateriali.
Ma anche per liberarsi dai bisogni materiali occorre
acquisire valori che non si toccano con le mani, ma con
la mente: ci riferiamo alla formazione continua e all’acquisizione di saperi e competenze. Sono questi valori
che consentono di acquisire una preparazione tale da
trovare opportunità di lavoro nel sociale e nel Terzo
settore.
L’importante è capire che alla base di ogni attività pubblica o privata, vi sia l’organizzazione, una scienza poco
diffusa e poco conosciuta, nonostante molti ne parlino.
Chi non sa non lavora. E' quindi prigioniero della propria incapacità che lo porta a dire che il lavoro è un
diritto, tacendo in malafede che prima di tale diritto vi
è il dovere di prepararsi bene a scuola, eventualmente
all’università, ma in maggiore misura nel mondo dei
mestieri e delle professioni, ove si acquisisce esperienza.
Amici tanti, amicizia poca. La vera amicizia nasce e si
consolida nei banchi di scuola, ovvero in momenti difficili o anche quando si incontrano difficoltà di grado
elevato o pericoloso. E' allora che si sviluppa la vera
solidarietà, una solidarietà che si consolida e permane
nel tempo.
Si dice anche, scherzando un po', che gli amici si
vedono nel bisogno. Però è vero. L’amico non chiede,
ma dà spontaneamente con la sensibilità di chi sente
vicina l’altra persona, ne avverte la difficoltà ed offre il
proprio aiuto.
E' falso l’amico che chiede il favore, cioè che sfrutta
l’amicizia per un tornaconto personale. A meno che
non abbia un vero bisogno, possibilmente di ordine
materiale, e sa che il suo amico lo aiuta volentieri.
Come è bello incontrare o stare insieme ad amici che
si conoscono da venti o cinquant’anni, con cui non vi
sono mai stati screzi, ma sempre solidarietà e vera amicizia. Rapporti rari, ma che ci sono e che sono veri.
L’amicizia è silenziosa, nel senso che si estrinseca
quasi senza parlare. E' intuitiva, perché fa capire senza
spiegazioni. Intendersi è l’unico modo per sviluppare
questo sentimento. Quando non si capisce, vuol dire
che l’amicizia non c’è o è poca. E' difficile districarsi con
i sentimenti. Però è necessario sforzarsi per non farsi
soverchiare dalla contingenza, che annebbia la vista.
Mentre, invece, occorre vedere con gli occhi dell’anima,
la quale deve essere assistita dalla ragione per evitare le
traveggole.
In altri termini, bisogna sempre stare con i piedi a terra
per non consentire che i voli pindarici ci conducano
fuori dalla realtà.
Amicizia è anche concretezza, il che non esclude il cazzeggio ed il sano scherzo, quello buono, anche se pungente, ma fatto con affetto, senza secondi fini e senza
acrimonia.
Fra amici si sta bene, ci si sente confortati e si acquisisce
capacità per affrontare le difficoltà che inesorabilmente
incontriamo ogni giorno. Ognuno di noi deve essere
autonomo, ma quando sa che può contare su veri e
pochi amici trova in sé il coraggio per affrontare la vita
e riempirla di contenuti.
I Lions d’Europa a Malta
P
er "creare e stimolare uno spirito di comprensione
fra i popoli del mondo", ed in particolare fra i
Lions Europei, il Lions Club Sliema di Malta organizza un raduno biennale con l’intenzione di trascorrere qualche giorno insieme in un clima informale.
Incontri simili sono già stati organizzati con successo
68
nel 2006 e nel 2008.
Il programma dell'incontro dura una settimana, dal
14 al 20 novembre, e darà l’opportunità di mostrare
le bellezze, i tesori, la storia e la cultura di Malta. Per
maggiori informazioni contattate il Lions Club Sliema
consultando il sito www.lionsliema.com.
distretti e dintorni
Un “progetto pilota”, realizzato dal Distretto 108 Ta3
presso le scuole medie con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico
Regionale del Veneto, ha coinvolto 866 alunni
di tre province. Di Francesco Sartoretto *
Gli studenti e la casa
comune europea
69
Service
D
opo varie iniziative prese dal Distretto 108 Ta3
in favore della costruzione europea, una Delegazione nazionale dei Lions Club italiani ha
fatto una visita ufficiale al Parlamento europeo e alla
Commissione europea a Bruxelles. Il 12 giugno 2008 la
delegazione è stata ricevuta dal Vice Presidente della
Commissione Antonio Tajani.
Nel corso di tale visita, i dirigenti Lions italiani hanno
confermato il loro impegno a favore della costruzione
europea, dichiarandosi pronti a contribuire ad una
migliore conoscenza dell’Europa sia presso i soci Lions
che presso le scuole.
Coerentemente con l’impegno assunto con la Commissione Europea, il PDG Sandro Castellana ha istituito
un gruppo di lavoro (Europa-Scuole) con il compito
di ricercare una collaborazione con l’Ufficio Scolastico
Regionale per il Veneto. Al gruppo di lavoro aveva partecipato anche il sottoscritto.
Sulla base dell’attività svolta da questo gruppo di
lavoro, il sottoscritto, all’inizio dell’anno lionistico
2009/2010, ha proposto alla responsabile dell’Ufficio
Scolastico Regionale per il Veneto, Carmela Palumbo,
un progetto pilota (sotto forma di un’indagine conoscitiva sull’Europa) da condurre nelle scuole medie delle
quattro province del Distretto.
L’indagine conoscitiva proposta alle scuole e agli studenti si è svolta con le seguenti modalità:
a) compilazione da parte degli studenti di un questionario a risposte multiple su argomenti europei;
b) indicazione da parte degli studenti delle informazioni che hanno e delle valutazioni personali relative
all’Unione Europea;
c) elaborazione ed invio agli insegnanti interessati
di una nota commentata con le risposte esatte alle
domande contenute nel questionario. Questa nota commentata, oltre che facilitare il compito degli insegnanti,
doveva permettere agli studenti di autovalutare le proprie conoscenze sulla costruzione europea.
Il questionario e la nota commentata sono stati elaborati dagli officer distrettuali Gaetano Donà e Wilma
Viscardini, in collaborazione con l’Ispettore dell’Ufficio
Scolastico Regionale per il Veneto Fernando Cerchiaro.
Grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico
Regionale la partecipazione all’indagine conoscitiva di
scuole, insegnanti e studenti è stata ottima: 13 scuole,
34 insegnanti, 866 studenti delle 3 province di Venezia,
Padova e Rovigo.
Il questionario comprendeva 20 domande a risposte
multiple e gli studenti dovevano indicare la “risposta
esatta”. La “griglia di valutazione” prevedeva: eccellente (tutte le risposte esatte), ottimo (18-19 esatte),
buono (13-17 esatte), sufficiente (11-12 esatte).
Il 28 maggio ha avuto luogo, presso l’Aula Magna
dell’Istituto comprensivo “Toti” a Musile di Piave, la
cerimonia conclusiva dell’indagine. Nel corso della riunione, presieduta dal sottoscritto, con la partecipazione
del rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale
per il Veneto, Fernando Cerchiaro, Massimo Baldinato,
rappresentante del Vice Presidente della Commissione
europea, ha svolto la relazione “Costruire la casa comune
europea con il contributo degli studenti”. L’avv. Baldinato si è complimentato per l’iniziativa, ne ha auspicato
il proseguimento anche negli anni futuri e ha assicurato
la collaborazione della Commissione Europea.
Agli insegnanti e agli studenti che hanno partecipato
all’indagine conoscitiva sono stati rilasciati specifici
attestati e significativi “omaggi” (forniti dalla Commissione Europea, dalla Banca Centrale Europea e da altri
sponsor).
I risultati dell’indagine, ed in particolare le indicazioni
ed i suggerimenti degli studenti, saranno comunicati
alla Commissione europea.
Non v’è dubbio che vi sia la necessità di far conoscere
meglio l’Unione Europea di cui ormai ogni cittadino
italiano fa parte. Solo una migliore conoscenza può
permettere che l’integrazione europea avvenga democraticamente, cioè con la partecipazione consapevole
di tutti i cittadini. Questa consapevolezza va preparata
progressivamente fin dalla scuola media.
L’esperienza acquisita quest’anno dal Distretto 108
Ta3 e dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto si
è rivelata positiva e potrà servire per migliorare le iniziative da attuare l’anno prossimo. Il “progetto pilota”
potrà essere messo a disposizione degli altri Distretti
Lions italiani.
*Governatore del Distretto 108 Ta3 nell’annata lionistica
2009/2010.
Il poster a quattro mani
I
l “Poster per la pace” e un gemellaggio tra i Lions
Club Tabor (Repubblica Ceca) e Treviso E. Duse. I due
club hanno realizzato in comune il “Poster per la pace”
nei tre anni sociali 2007-2010. E’ nato così “Il poster a
quattro mani”: due scuole di nazionalità diverse hanno
collaborato per realizzare un service in comune tra i
club ceco e italiano.
L’incontro tra i due club è stato sempre molto caloroso e proficuo. Nel 2008-2009 la premiazione degli
alunni vincitori è avvenuta, con la dovuta solennità
70
per gli ospiti, presso la scuola “A. Vivaldi” a Dosson.
Nell’anno in corso la premiazione è avvenuta presso la
scuola “Bernardo Bolzano Zborovska” a Tabor, dove si
è recata una delegazione del club E. Duse con la presidente Elizabeth Tomlin.
Se vogliamo essere europei, occorre conoscersi meglio
ed operare in comune per migliorare la nostra vita
e soprattutto quella dei nostri giovani realizzando
quell’etica che ci accomuna tutti. (Angelina Pontiroli
Gobbi)
Service
Giardini Melvin Jones a Genova
I
l 23 giugno scorso, a Genova, il Governatore del
Distretto 108 Ia2 (a.l. 2009/2010) Aldo Vaccarone,
alla presenza delle autorità comunali, che lo hanno
deliberato, di tutte le cariche Lions del Distretto e di
molto pubblico, ha inaugurato, scoprendo la targa, il
“Giardino pubblico” intitolato a Melvin Jones, fondatore della Associazione Internazionale dei Lions Clubs,
situato accanto alla centralissima piazza della Vittoria,
ai piedi della scalinata delle tre Caravelle di Colombo.
E’ questo un sito di grande prestigio e visibilità, frequentato da cittadini e turisti: la realizzazione è dovuta
al personale interessamento del Sindaco di Genova,
professoressa Marta Vincenzi, che ha fatto sì che si
siano realizzati gli accordi intervenuti con l’attuale 2°
Vice Governatore del Distretto, Fernando D’Angelo.
E’ questo il primo caso di un Capoluogo di Regione,
che intitola un importante spazio della città al nostro
fondatore. (Giorgio de Regibus)
Un giardino per Melvin Jones
in tutte le città
La cerimonia volge al termine. Il picchetto d’onore del
Corpo della Polizia Municipale si allontana scortando
le autorità civili intervenute. Ecco allora che un’idea
comincia a prendere forma nella mia mente. Lanciare
una “sfida”, una simpatica sfida a tutti i Lions del Multidistretto: perché non intitolare, in ogni Comune d’Italia, in ogni città, grande o piccola, una via, un parco, un
giardino, una rotonda o un edificio a Melvin Jones?
Fra un anno, celebrando il 1° anniversario dei Giardini
Melvin Jones di Genova, vorrei poter annunciare con
orgoglio, che grazie a noi, tutti insieme, siamo riusciti
ad intitolare altri 10, 100, 1.000 strade, parchi, giardini,
edifici, rotonde, vie a Melvin Jones.
Facciamo sapere chi siamo. Aspetto vostre notizie …,
pronto a darvi, se volete, utili informazioni. (Fernando
D’Angelo - [email protected])
Alla Fondazione Lavazza il 44° Lions d’Oro
I
n rappresentanza della Commissione giudicatrice formata dai Lions
Club torinesi e dell’ideatore del Premio Lions d’Oro, Romolo Tosetto,
il riconoscimento è stato consegnato quest’anno da Marco Laudi a
Luigi Lavazza, discendente dell’omonima nota società produttrice di
caffé. L’aurea medaglia vuole segnalare coloro che si sono distinti particolarmente per onorare il nome della città nel mondo e la sensibilità
sociale dimostrata, in questo caso, dalla Fondazione Lavazza.
E’ questa la 47ª edizione del Premio istituito nel 1963 quando fu consegnato per la prima volta alla presenza del Presidente della Repubblica Antonio Segni.
71
Service
Metti un tigre nel motore
E’ uno slogan di moda ai tempi del “miracolo economico” ma forse potrebbe aiutare ancor oggi
sollevando entusiasmi che a Genova si sono tradotti in una clamorosa impresa per salvare un club
ormai condannato, con un’iniezione, in una sola serata, di 15 nuovi soci ammessi alla presenza
del Presidente Internazionale Emerito Pino Grimaldi. Di Bartolomeo Lingua
A
quei tempi un po’ tutti avevamo fretta. C’era una
volta, ma non tutto era in sintonia con il “miracolo economico”: lanciate a tutto gas, le utilitarie d’allora non riuscivano a superare neppure sulle
prime autostrade i 120 chilometri l’ora. Ai depressi del
volante immortalati da “Il sorpasso”, il pubblicitario di
un’etichetta di benzine offrì “un tigre nel motore”. Era
soltanto uno slogan, ma sortì un successo irresistibile
che imperversò per anni in un Paese, l’Italia, dove il PIL
cresceva con i ritmi cinesi d’oggi.
Anche i Lions correvano forte, inclusi quelli che, viaggiando in treno, contribuivano ad un futuro migliore e
più giusto spiegando con pazienza e competenza a chi
condivideva il piacere del viaggio, il significato dei due
leoni portati con orgoglio all’occhiello del doppiopetto
blu. Quasi un tenero “porta a porta”, ma non passava
giorno senza costringere Oscar Hausmann a lasciare
la spartana succursale milanese di Oak Brook per la
nascita di un nuovo club o per consigliare, ai delusi che
ne erano stati esclusi, pazienza e lavoro per crearne uno
nuovo.
Oggi non c’è utilitaria che non superi i limiti di velocità imposti dalle leggi, in aereo non rimangono né il
72
tempo né lo spazio per spiegare il significato del nostro
distintivo che si vede sempre meno in giro, mentre un
sistema “a matrioska”; sforna club sempre più piccoli con l’accompagnamento dei lamenti sulla “crisi
dell’associazione” non confermata dai numeri ma da
una strisciante malattia dell’anima che, rafforzata dal
filosofare, porta a risultati e reazioni sorprendenti.
Come quelle cui era inesorabilmente destinato un giovane club ligure, 12 anni di vita, nato sotto i migliori
auspici per iniziativa e con l’appoggio di uno storico
club genovese che affrontava le incognite di un esempio concreto d’innovazione: 19 Leo apprezzati per l’attività di servizio sceglievano, raggiunti i limiti d’età, di
proseguirla più intensamente come Lions. Le eccezionali premesse e gli iniziali successi non hanno evitato
tuttavia il sommarsi delle crisi esistenziali dei singoli
con quelle che accompagnano le scadenze temporali e,
dopo alcune brusche virate, nel giugno di quest’anno
veniva fissata la data in cui quello splendido club
sarebbe stato cancellato.
Tutti o quasi, sembravano ormai rassegnati. Tranne
uno, in particolare. Dopo essersi dedicato alle attività
distrettuali, il Lions Guida Gianni Ponte, nella qualità di
Service
Socio Onorario del Genova San Lorenzo,
dopo aver tentato invano in quella veste
di mutarne le sorti, aveva accettato di
diventarne socio effettivo per realizzare il
suo progetto di salvataggio cui lavorava
da più di un anno, rinunciando al proprio club di appartenenza.
Cercando di convincere se stesso e gli
altri che non sempre è sufficiente che
ciascuno faccia la sua parte, l’impossibile
traguardo della salvezza è stato tagliato
lo stesso giorno in cui doveva scoccare
l’ora fatale del club San Lorenzo: la sera
del 10 giugno centinaia di Lions in rappresentanza dei club liguri, raccolti di
fronte ad un antico castello che domina
il mare di Quarto, hanno applaudito 15
nuovi soci che assicuravano un futuro a
quel club che risorgeva alla presenza del
Presidente Internazionale Emerito Giuseppe Grimaldi e delle massime cariche
lionistiche distrettuali.
La cerimonia ha richiesto un supplementare dispendio di energia non soltanto per
il puntiglio di seguire senza scorciatoie le
norme del cerimoniale, che ha continuato
a dettare i tempi per la proclamazione di
quattro nuovi Soci Onorari (Giuseppe
Grimaldi, l’on. Alfredo Biondi, Vito Cilmi
che è stato a lungo Segretario del Multidistretto, e Bartolomeo Lingua) prologo
al solenne finale della consegna di un
pesante riconoscimento bronzeo: la scultura della targa del Premio San Lorenzo
per l’opera che Grimaldi ha compiuto
come primo italiano alla guida del lionismo mondiale.
Sarebbe ingenuo credere che l’attenzione consumata nelle 4 ore necessarie
al compimento dell’intero programma
sommate al calore degli applausi per
l’indirizzo augurale di Grimaldi, abbiano
superato l’effetto dell’entusiasmo con il
quale i nuovi soci hanno accompagnato
le loro promesse, nell’offrire legittima
soddisfazione ad un Past Governatore
che ha scelto di mettersi nuovamente in
gioco impegnando la propria credibilità nella società civile. Affettuosamente
accompagnato dalla consorte nella sua
avventura, ha mostrato quanto, oggi
come sessant’anni fa, lo spirito di chi ha
scelto d’essere Lions può riaccendere la
gioia della corsa verso il futuro. Magari
aggiungendo un “Arriba San Lorenzo”
che ad un genovese suona più familiare
di un vecchio slogan di successo come
quel “tigre nel motore”.
I Lions in scena… per il Burkina
I
soci del Lions Club Caltanissetta, per il terzo anno consecutivo, sono
andati in scena con un lavoro del commediografo più rappresentativo e rappresentato del teatro dialettale isolano, Nino Martoglio, allo
scopo di raccogliere fondi da destinare al service multidistrettuale
“Bambini nel bisogno. Tutti a scuola in Burkina Faso”.
L’iniziativa, portata avanti da un gruppo di volenterosi soci e
familiari di soci - per l’occasione attori, registi, costumisti, scenografi, suggeritori - contiene molteplici valenze.
Indimenticabili i pomeriggi trascorsi a mandare a memoria il
copione, a far collimare le proprie battute con quelle altrui, a trovare
l’espressione più adatta e la mimica giusta, a cercare cosa indossare
in scena. E alla fine delle due serate, la gioia per gli applausi, la testimonianza di chi ci vuole bene e intuisce la fatica sostenuta per una
buona causa. Il ricavato delle due serate servirà a costruire 40 scuole
rurali con relativi pozzi per 50.000 bambini e bambine da avviare
alla scuola primaria. (Vitalia Mosca Tumminelli)
Il premio Dalla Chiesa
alla vedova d’un Carabiniere
U
na tradizione che si rinnova da 32 anni in ricordo del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, socio del Torino Host fino al
momento del suo trasferimento a Palermo, la consegna del premio
da lui stesso istituito in memoria della consorte, per ricordare un
carabiniere morto in adempimento del suo servizio. Quest’anno
il riconoscimento è stato consegnato dal presidente del club, presente il Comandante della Regione Carabinieri del Piemonte e
della Valle d’Aosta, generale Vincenzo Giuliani, alla signora Lucia
Fernanda Madeo.
73
Service
Una scatola di colori
a Special Olympics
Dal 29 giugno al 3 luglio Special Olympics a Monza, nel Distretto 108 Ib1. 1400 partecipanti impegnati in
gare di nuoto, tennis, equitazione, bocce, ginnastica e pallacanestro. La libera espressione artistica è stata
manifestata con il “Poster per la pace”. Di Roberto Pessina
C
on lo sguardo un po’ perso, si è introdotto
nell’”Area salute”. Si è guardato intorno e non ha
visto tra i presenti la persona che forse cercava.
Una lacrima gli è scesa sulle guance. Mi sono avvicinato
e, dopo una breve presentazione, l’ho accompagnato in
tutti i percorsi previsti dall’”Area salute”: dalla visita oculistica a quella audiologica… alla fine del percorso, questo
amico di Oltremontebelluna mi ha sorriso e mi ha sussurrato all’orecchio, come fosse una confidenza che solo noi
due dovevamo conoscere: “Come mi piaceva se tu eri mio
nonno” (mi sarebbe piaciuto che tu fossi mio nonno)… e
così le lacrime si sono spostate dal suo al mio viso. E’ stato
questo un momento che mi ha ripagato dalle tante fatiche
che in questi mesi, insieme a molti Lions, ho affrontato.
Ho accettato l’incarico di Presidente del Comitato Special
Olympics conferitomi dal mio Governatore, con un po’ di
titubanza, ma poi ho visto i collaboratori assegnatimi e mi
sono subito rincuorato: sapevo di poter contare su gente
meravigliosa. Poi la squadra si è ampliata con l’aggiunta
dell’incarico di responsabile dell’”Area Salute”… e così i
Lions dovevano sovrintendere a due settori: il “Poster per
la Pace” e l’”Area salute”. E così, piano piano, abbiamo
incominciato a conoscere “Special Olympics”: programma
internazionale di allenamenti e competizioni atletiche per
persone con disabilità intellettiva.
Abbiamo apprezzato la sua missione consistente nel
dare a bambini, giovani e adulti con disabilità intellettiva, l’opportunità di sviluppare le loro qualità fisiche e
mentali attraverso lo sport, offrendo continue occasioni
di crescita, di coraggio e di capacità, condividendo risultati, successi e amicizia con i loro familiari, gli altri atleti
74
di Special Olympics e con l’intera comunità. Aspetti, tutti
questi, che contribuiscono ad avere maggiore fiducia in
se stessi, maggiore fiducia nelle relazioni tra amici, maggiore fiducia nel prendere decisioni per migliorare l’integrazione sociale, per migliorare la predisposizione al
lavoro ed infine per migliorare la coesione familiare.
L’impegno è stato veramente eccezionale: abbiamo contribuito a far rivivere, in Monza e nel suo interland, a
1500 atleti con disabilità mentale provenienti da tutta
Italia, momenti di vera amicizia… E’ stata un grande
festa durata per un’intera settimana dove si vedeva
l’amore traboccare da ogni dove.
Siamo partiti “alla grande” e la piccola palla di neve con
la quale ciascuno di noi aveva a che fare, è diventata
una valanga… noi Lions siamo stati “protagonisti” non
“comparse”…. abbiamo fatto “cose ordinarie” in modo
“straordinario”… abbiamo scoperto l’amore e l’abbiamo
fatto conoscere a migliaia di persone.
Mi piace concludere queste mie sensazioni, riportando,
stante l’esperienza del “Poster per la pace” inserito nei
giochi di Special Olympics, una bella poesia di una bimba
di 12 anni, Taly Sorek, dal significativo titolo “Avevo una
scatola di colori”: Avevo una scatola di colori/brillanti,
decisi, vivi/avevo una scatola di colori/alcuni caldi, alcuni
molto freddi./Non avevo il rosso sangue dei feriti,/non
avevo il nero per il pianto degli orfani,/non avevo il bianco
per le mani ed i volti dei morti,/non avevo il giallo per le
sabbie ardenti./Ma avevo: l’arancio per la gioia della vita/
avevo il verde per i germogli ed i nidi,/avevo il celeste dei
chiari cieli splendenti,/e avevo anche il rosa per i sogni e il
riposo./Mi sono seduta/e ho dipinto/la pace.
Service
Mamma beve, bimbo beve
Il 24 maggio, presso la Direzione Generale dell’Azienda ULSS 9 di Treviso, si è svolta la conferenza stampa per la presentazione della campagna di prevenzione contro il consumo di alcol in
gravidanza. Tra i relatori anche il Lions Club Treviso Eleonora Duse. Di Elizabeth Tomlin e Gianni
Terrazzani
D
areste un bicchiere di vino ad un neonato? Sicuramente no. Eppure, se quel bicchiere lo beve la
mamma incinta, il risultato è lo stesso: l’alcol, attraverso
la placenta, si trasmette anche al nascituro. Il Lions Club
Treviso Eleonora Duse, molto sensibile ai problemi del
consumo di bevande alcoliche nei giovani (nel 2007
ha organizzato un convegno rivolto agli studenti) e in
particolare nelle donne, da circa 3 anni aderisce al progetto “Kambio marcia - In attesa, cambia” dell’Azienda
ULSS 9 di Treviso, con una approfondita e recente campagna di prevenzione dal titolo “Mamma beve, bimbo
beve”. Sono stati affrontati i rischi alla guida per consumo di bevande alcoliche e successivamente la tematica dell’alcol in gravidanza.
Lo scopo fondamentale della campagna “Mamma
beve, bimbo beve” è di proteggere i nascituri dai rischi
legati al consumo di alcol da parte delle madri durante
la gravidanza e l’allattamento.
Il Lions Club Treviso Eleonora Duse, sostenendo
questa ricerca, ha condiviso l’idea che avere un figlio
rappresenti uno dei momenti più importanti della vita
e che quindi sia fondamentale che le future mamme e
le loro famiglie sappiano come affrontare questa tappa,
evitando rischi e comportamenti che possano compromettere la salute della donna e del nascituro durante la
gravidanza e l’allattamento.
HOTEL PICCOLA FENICE
VENEZIA
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HOTEL PICCOLA FENICE VENEZIA/Multiproprietà Alberghiera
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Già Multiproprietario
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Desideriamo informarla che ai sensi dell’Art. 13 D. Lgs196/03, i suoi dati personali raccolti
verranno trattati in forma cartacea e informatica esclusivamente per finalità amministrativo-contabili
e per gli adempimenti contrattuali. I dati raccolti, inoltre, potranno essere comunicati a
terzi solo in esecuzione di specifici obblighi di legge o contrattuali. Previo suo consenso,
l’Hotel Piccola Fenice le potrà inviare altre offerte commerciali anche via telefono.
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dell’Art. 7 del D.Lgs. 196/03.
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Lions & sport
Match ball dei Lions
Dal 3 al 6 giugno, a Pescantina, si è svolta la 6ª edizione dei Campionati italiani di tennis riservato
a soci Lions e Leo e la 1ª edizione del campionato di tennis riservato ai disabili. I fondi raccolti
saranno utilizzati per il service “I Lions contro la fame nel mondo”.
P
resso l’accogliente circolo di tennis di Pescantina si è
conclusa l’edizione 2010 del torneo di tennis nazionale. L’evento si è svolto nel consueto clima di accesa
competitività ma nel rispetto del massimo fair-play.
I numeri del campionato: settanta gli iscritti, oltre 75
gli incontri disputati, 7 i tabelloni che hanno assegnato
altrettanti titoli nazionali.
Come nelle altre edizioni l’iniziativa ha prodotto un surplus finanziario che è stato indirizzato al service multidistrettuale “I Lions contro la fame nel mondo”. Salgono
così ad oltre 32.000 euro i fondi destinati ad opere umanitarie raccolti nel corso delle 6 edizioni fin qui svolte.
Come era stato preannunciato, l’organizzazione ha
dato il patrocinio al 1° torneo di tennis per disabili.
Più che un patrocinio si è trattato di una vera e propria
attività operativa. I soci Roberto Cristanelli e Giuseppe
Zocca per oltre un mese hanno trasmesso i rudimenti
del tennis a 13 ragazzi, portatori di diverse patologie,
riscuotendo dagli stessi un interesse ed una partecipa-
zione commovente. Il 2 giugno si è svolta la finale con
premiazione e con pranzo finale offerto dall’organizzazione alle giovani promesse, compresi i genitori e gli
accompagnatori.
Un plauso ai due soci che hanno con grande disponibilità messo in pratica nel migliore dei modi il principio
fondamentale della nostra associazione: “We serve”!
I titoli assegnati nel 2010
• Categoria under 50: vincitore Fabio Bressan (Aosta).
• Categoria over 50: vincitore Franco Calabrese
(Verona).
• Categoria over 65: vincitore Gianfranco Zanetti (Bologna).
• Categoria femminile: Vincitore Patrizia Zocca
(Verona).
• Doppio maschile: vincitori Accornero-Roati (Cuneo).
• Doppio misto: vincitori Viscidi-Deste (Padova).
• Consolazione: vincitore Fabrizio Coppi (Firenze).
Nelle foto il PDG Gianmarco Sciacchero premia i vincitori seguendo l’ordine dei titoli assegnati nel 2010.
76
Libri Lions
Banditi dello spazio
I fratelli Achille e Giovanni Battista Judica Cordiglia, protagonisti
di fatti che appartengono al periodo della guerra fredda, spettatori
delle avventure nello spazio degli astronauti nel secolo scorso e dei
drammi che talora hanno caratterizzato il percorso di quelli sovietici, furono denominati su di un articolo comparso il 7 aprile 1965
su “Stella rossa”, organo del Ministero della difesa russo, “Banditi
dello spazio”. L’appellativo fu conseguente all’ascolto con le complicate apparecchiature di una stazione radio, interamente progettata
e costruita dagli stessi fratelli Cordiglia, ed alla rivelazione documentata delle avventure spaziali che le Autorità di Mosca avrebbero
voluto tenere nascoste.
Le esperienze vennero fissate dai fratelli Cordiglia, per la cronaca e soprattutto per la storia,
nel volume “Banditi dello spazio dossier Sputnik 2” che segue quello intitolato “Dossier
Sptunik… questo il mondo non lo saprà” pubblicato nel 2007 ed oggi esaurito.
L’inizio fu casuale. Dall’antenna installata sul terrazzo di un palazzo torinese per i collegamenti con i radioamatori furono intercettati nel 1956 i segnali del primo Sputnik,
che ruotò intorno alla terra all’altezza di circa 900.000 metri. Il libro è il diario di quanto
da quel giorno è stato quotidianamente fatto, dal progressivo perfezionamento delle
antenne e delle attrezzature per l’ascolto, dall’installazione sulla collina di Torino della
stazione radio “Torre Bert” in un bunker costruito dai tedeschi durante la 2° guerra
mondiale, alla dettagliata descrizione degli ascolti, fra i quali il lancio della sfortunata
cagnetta Laika ed i rantoli e l’agonia degli astronauti russi vittime del fallimento di alcune
spedizioni spaziali, sino alla preoccupante intercettazione da una base sovietica, mentre
era in corso un volo in orbita, che ha consigliato la sospensione dell’attività. “Signor
generale, signor generale …attenzione, attenzione: i torinesi… i torinesi ci ascoltano…”.
“Ci rendemmo conto di essere entrati in una rete di cui non avevamo afferrato la reale
dimensione… e da allora rimanemmo in silenzio”. Così conclude l’interessantissimo
ed avvincente libro, documento di fatti storici unici ed irripetibili. Segue l’appendice
“Hanno detto di noi” che riproduce documenti tratti da Enti e giornali dell’epoca.
Il prof. Achille Judica Cordiglia è un noto cardiologo, un Lion insigne che ha ricoperto
nell’anno sociale 1999-2000 la carica di Governatore del Distretto 108 Ia1. Giovanni Battista Judica Cordiglia, che fa parte degli esperti addetti allo studio della Sindone, è perito
fonico e fotografico presso il Tribunale di Torino.
L’unico con 3 anni
di garanzia
Achille Judica Cordiglia - Giovanni Battista Judica Cordiglia
“Banditi dello spazio” - Dossier Sputnik 2
Edizioni Vitalità di Minerva Medica spa, Torino, 2010. Euro 20,00
Vivere la casa
in piena libertà
“Io non sono intercettato perché sottoposto a procedimento penale
e ad indagine, ma soltanto perché sono un cittadino. Questo
può capitare. Cari ragazzi, quando chiamate la vostra fidanzata
sappiate che qualcuno vi sente, magari salutatelo”. Con queste
parole il PGD 108Y On. Armando Veneto inizia la relazione
che ha tenuto al Convegno di Vibo Valentia del 31 ottobre 2009
nell’Auditorium della scuola allievi agenti di polizia.
La tematica affrontata e l’intenso dibattito sono i presupposti che
hanno indotto il LC Vibo Valentia a pubblicare gli interventi dei
relatori ed il dibattito nel volume intitolato “Le intercettazioni tra
diritti dei cittadini e interesse alla sicurezza”.
Il Lion Corrado Laganà, presidente del club, ha introdotto il convegno puntualizzando
gli aspetti più controversi del disegno di legge di riforma delle intercettazioni, che ha
iniziato fra mille polemiche il suo tormentato iter parlamentare.
Le relazioni del Direttore di “Calabro - Ora”, Paolo Pollichieni, del Procuratore aggiunto
di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, del PGD 108Y Lion On. Armando Veneto ed i successivi interventi programmati degli On. M. Grazia Laganà e Antonio Borrello, hanno
con diverse e dissimili accentuazioni evidenziato l’importanza del problema.
L’agile pubblicazione, che si propone di informare sulla scottante alternativa, se privilegiare i diritti dei cittadini o le possibilità di intercettare e di informare a 360 gradi, non
può offrire soluzioni definitive. Il disegno di legge, che probabilmente diventerà fra
breve legge dello Stato, contiene delle regole ma difficilmente metterà la parola fine ai
dubbi ed alla ricerca di alternative.
Distretto 108 Ya, Lions Club di Vibo Valentia
Le intercettazioni tra diritti dei cittadini e interesse alla sicurezza
Laruffa Editore, Reggio Calabria.
A cura di Umberto Rodda
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VACANZE e WEEK END in autunno
In questo speciale troverete itinerari scelti per farvi trascorrere una vacanza o un weekend particolarmente adatti a ritrovare il piacere della vita, mete in grado di soddisfare ogni esigenza,
sia per la bellezza della natura, sia per gli aspetti culturali dei luoghi, sia per l’elevato senso
dell’ospitalità delle strutture turistiche che vi segnaliamo. Per rivivere la cultura mediterranea
vi consigliamo il Grand Hotel Et Des Palmes di Palermo, una città scrigno di meraviglie. Per chi
ama un esclusivo relax in armonia con la natura lontano da ogni stress vi segnaliamo il Golf Hotel Formentini, a San Floriano del Collio nel borgo del Castello dei Conti Formentini, a due passi
dalla Slovenia, e Casa Isabella, sulla cresta di una collina tra il Monferrato e le Langhe.
Per una vacanza da sogno il Relais Castello Bevilacqua, un luogo magico sospeso tra passato
e presente tra Verona, Padova, Vicenza e Rovigo, e l’Hotel Relais Castello di Compiano, in uno
dei borghi più belli d’Italia su un colle che domina il fiume Taro, tra Emilia, Toscana e Liguria.
In Puglia nella splendida Valle d’Itria nella Masseria Fumarola a Martina Franca, immersi in una
quiete senza tempo, in un territorio fonte inesauribile di emozioni. Oppure in Toscana a San
Gimignano alla Locanda Viani per scoprire un angolo autentico di una cultura che non smette
mai di sorprendere. Per chi vuole invece riscoprire la poetica del Lago di Garda vi consigliamo
l’Hotel Monastero, a Soiano del Lago nelle verdi colline moreniche della Valtenesi. Per una vacanza a tutto benessere vi consigliamo i Belvita Hotel Adria e Park Hotel Mignon a Merano, la
storica città termale.
Palermo
Grand Hotel Et Des Palmes
Il Grand Hotel Et Des Palmes di Palermo nasce come dimora degli Ingham-Withaker.
Successivamente venduta e trasformato in Grand Hotel, fu dato mandato all’architetto Basile che nel 1907 con lo stile Liberty ne impreziosì il valore architettonico e
culturale. L’ubicazione in via Roma, tra i due importantissimi teatri palermitani, il
Massimo ed il Politeama Garibaldi, ne ha favorito negli anni la frequentazione d’élite,
fino a farne la struttura ricettiva più famosa ed importante del capoluogo siciliano,
simbolo indiscusso della Belle Epoque. Fu tra le sue camere che Wagner terminò il
“Parsifal” (1881) e Crispi gettò le basi della futura unità nazionale.
la città delle meraviglie
www.hotel-despalmes.it
www.amthotels.com
Il Grand Hotel Et Des Palmes è un ambiente scintillante di cristalli e soffitti finemente decorati, il Salone degli Specchi e la sala Palmetta sono
location ideali per banchetti ed eventi speciali. Le 172 camere e le 8 suite offrono la possibilità di un soggiorno in ambienti prestigiosi, in una atmosfera unica intrisa di storia, una combinazione ideale fra tradizionale eleganza e moderna tecnologia. La cura delle camere, degli spazi comuni,
dei ristoranti e la hall riportano in una dimensione sospesa tra i fasti di un tempo così lontano così vicino. Il Ristorante & Bar il Gattopardo, con
arredi in velluto e seta bordeaux, è il ritrovo ideale per gustare cocktail e drink in una atmosfera accogliente e raffinata e offre la possibilità di
assaporare una creativa cucina mediterranea.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 091/6028111 - [email protected]
78
2
Compiano
Hotel Relais Castello di Compiano
Il Castello di Compiano sorge nel cuore di uno dei borghi più belli d’Italia in provincia di Parma,
autentico gioiello di strade lastricate con edifici ornati da antichi fregi. Alto su un colle dominante
il fiume Taro tra Emilia, Toscana e Liguria, è il luogo ideale per un soggiorno immerso nella storia e
nella cultura. Ospita due musei aperti al pubblico: il Museo della Marchesa Raimondi Gambarotta,
con una serie di stanze arredate con mobili antichi, e il Museo Internazionale “Orizzonti Massonici”, primo e unico in Italia del suo genere. La tranquillità del Castello di Compiano, dimora unica
e prestigiosa, lontana dal caos e dal traffico, permette un soggiorno in totale relax. Qui il tempo
scorre lentamente a ritmi quasi sconosciuti. Il parco con la sua piscina completano un’accoglienza
davvero calda ed esclusiva per una vacanza immersa nella natura.
incanto di natura e cultura
L’Hotel Relais e Museo del Castello di Compiano dispone di tredici eleganti camere di charme
tutte differenti tra loro, dotate dei comfort più moderni e ricche di particolari unici. Per i palati più
raffinati, il ristorante del Castello “Vecchia Compiano”, propone menù con piatti di ricette antiche
locali a base di porcini, cacciagione, e una cantina che vanta una vasta gamma di vini nazionali.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0525/825541 - [email protected]
www.castellodicompiano.it
OFFERTA ESCLUSIVA PER I SOCI LIONS
“WEEKEND ROMANTICO”
A PARTIRE DA 207 EURO A COPPIA
San Floriano
del Collio
Golf Hotel Formentini
Il Golf Hotel Formentini è situato sulla cima della collina che domina Gorizia. Ricavato
dalla ristrutturazione di due seicentesche case del borgo che circondava il Castello dei Conti Formentini, è interamente arredato con mobili e stampe originali del
700/800. Accanto all’Hotel si trova il Castello che risale al XVI secolo. Adiacente
all’hotel un interessante Museo del Vino dove sono esposti antichi utensili della tradizione vinicola del Collio. In hotel è sempre possibile un assaggio di questi meravigliosi vini.
collage di emozioni
Nel prestigioso ristorante “Castello Formentini”, alla luce di torce, fuochi e candele è possibile degustare antiche ricette dell’archivio dei Conti Formentini in un’atmosfera unica ed indimenticabile. Le camere sono ricavate in parte nel corpo del
Castello, in parte da due case seicentesche del borgo Castello. Nella medioevale
“Torre della Bora” una meravigliosa suite su tre piani con giardino privato, barbecue
ed accesso diretto al grande parco con la piscina tra gli alberi secolari.
Il Golf Club Gorizia é a 10 km dall’Hotel, inoltre a disposizione dei nostri clienti ci
sono anche due campi da tennis nelle immediate adiacenze dell’Hotel.
Per informazioni e prenotazioni
tel. 0481/884051 - fax 0481/884052
[email protected]
www.golfhotelformentini.com
79
5
Bevilacqua
Relais Castello Bevilacqua
Il Relais Castello Bevilacqua è un luogo magico sospeso tra
presente e passato, una location unica per eventi e soggiorni particolarmente suggestivi. Situato nella pianura veronese,
tra Verona, Padova, Vicenza e Rovigo, fu costruito da Guglielmo Bevilacqua per la nobile famiglia scaligera nel 1336. Trasformato in villa dal celebre architetto Sammicheli nel corso
del Cinquecento, il castello conserva immutato il suo fascino,
la raffinata eleganza rinascimentale, con incantevoli giardini
pensili. Affreschi, quadri, arredamento, dettagli architettonici lo
rendono il luogo ideale per vivere un’ospitalità di classe.
una notte per sognare...
L’hotel offre 7 Junior Suite diverse l’una dall’altra, 7 scenografie uniche create per vivere un soggiorno esclusivo, dove lo stile si coniuga con il
comfort moderno, unito ad alcuni dettagli dal design contemporaneo. Per soddisfare ogni esigenza, il Relais Castello Bevilacqua offre un’ampia
gamma di proposte e alcuni pacchetti ispirati alle serate a tema del calendario eventi del maniero: “Cena con delitto”, “Weekend con il morto”,
“Halloween” e “Gran Capodanno Medievale”. E per gustare i migliori prodotti del territorio, il Ristorante à la carte “All’Antica Ala” all’interno del
castello, che propone un’interpretazione sempre innovativa delle tradizionali ricette venete.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0442/93655 - [email protected]
www.castellobevilacqua.com
Vaglio Serra
ospitalità di charme
tra vigne e colline del Piemonte
Un luogo tranquillo e solare, un territorio che riassume paesaggio, cultura ed enogastronomia, tra Monferrato
e Langhe. Un vecchio edificio rurale, sulla cresta di una collina tra vigneti e boschi, su cui si affaccia un accogliente giardino con piscina, punto di partenza ideale per trasformare la vacanza in una continua scoperta
di paesaggi e luoghi d’arte con possibilità di sport all’aperto. Una ristrutturazione accurata, rispettosa della
tradizione, che accorda antico e moderno.
Casa Isabella apre le porte ai suoi ospiti, con ampie camere arredate con mobili d’epoca e bagni esclusivi,
dove il legno si alterna ai mosaici. Un assortimento goloso di prime colazioni, dai sapori della migliore tradizione locale, con assaggi dolci e salati, accoglie gli ospiti al mattino.
Casa Isabella
Vaglio Serra
(Asti)
Via La Pietra 5
Tel. 0141/732201
Cell. 3479388312
[email protected]
480
www.casa-isabella.com
Soiano del Lago
nell’esclusivo scenario del Lago di Garda
L’Hotel Monastero di Soiano del Lago, situato sulle verdi colline moreniche della Valtenesi, è un
piccolo gioiello della riviera gardesana nella provincia di Brescia.
La vicinanza a Desenzano, Sirmione, Salò e Gardone Riviera lo rende una meta ideale per scoprire uno splendido paesaggio naturale, ricco di colori, tra oleandri e bouganville, limonaie e
olivi secolari. Passeggiare nei centri storici delle caratteristiche località, fare un giro in battello,
esplorare i dintorni scegliendo uno tra i molti itinerari possibili, sono tra i modi migliori per godere l’atmosfera poetica del lago.
L’Hotel dispone di 19 suites con accesso indipendente la cui dimensione, eleganza e comfort, uniti ai servizi del
centro benessere, garantiscono un soggiorno all’insegna del benessere e del totale relax. Il ristorante propone
la tipica cucina bresciana abbinata a una ricca proposta di vini locali. Nel Wellness center dell’Hotel troverete
la piscina mineralizzata e riscaldata, le strutture SPA del thermarium e del percorso freddo che comprendono
sauna, bagno turco, vitarium, lettini ad acqua, docce emozionali, percorso Kneipp e cascata di ghiaccio.
www.monastero.it
Hotel Monastero
Per informazioni e prenotazioni
tel. 0365/502483 - [email protected]
Merano
Merano, città storica e termale tra le più belle del Sudtirolo, e i Belvita Hotel Adria e Park Hotel Mignon vi attendono. Castelli maestosi, montagne, dolci
profumi di fiori, la grande ippica, passeggiate spensierate e escursioni emozionanti, eventi culturali, la cucina e i vini, e tanti altri momenti di svago
per corpo e spirito.
benessere assoluto nella città giardino
Il Park Hotel Mignon è la vostra meta a cinque stelle a Merano. Circondato da un grande parco, l’hotel offre un servizio eccellente.
E’ un’oasi verde di benessere assoluto, immersa nel silenzio, a soli 5 minuti dalla famosa passeggiata di Merano. Ad attendervi,
beauty farm, massaggi, camere e suite e una
cucina raffinata.
In perfetto stile liberty, l’Hotel Adria unisce
fascino, esclusività e storia. Soggiornare
qui significa fare un tuffo nel passato, senza
rinunciare ai comfort del presente. Antico
lazzaretto e dimora storica nell’età imperiale, è perfetto per una vacanza di puro benessere.
Park Hotel Mignon
Belvita Hotel Adria
Per informazioni e prenotazioni
tel. 0473/230353 - [email protected]
Per informazioni e prenotazioni
tel. 0473/236610 - [email protected]
www.hotelmignon.com
Proprietà e gestione
famiglia Amort-Ellmenreich
soci Lions
www.hotel-adria.com
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San Gimignano
per apprezzare la Toscana più autentica
Ci sono luoghi dove l’armonia tra uomo e natura è in perfetto equilibrio e ti sembra di poter toccare il cielo
con un dito. La Toscana è uno di questi luoghi, un punto d’incontro d’emozioni atipiche nel nostro tempo, nelle
quali passato presente e futuro diventano sinonimo di amore per la vita. Per apprezzare un angolo autentico di
questa cultura del saper vivere, per assaporare, da sazi, il piacere del cibo, di un buon bicchiere di vino, tutto
rigorosamente a Km zero.
La Locanda Viani è situata nella zona più bella di San Gimignano, sulla sommità di una collina a soli 300 metri dal
centro storico. Dispone di 4 camere molto confortevoli in un ambiente raffinato ma pur sempre familiare. La cucina ha l’aspetto di un’antica spezieria, dove si rivive giornalmente l’intensità di profumi e sapori dimenticati.
Locanda Viani
Antica Locanda
sulla via Francigena
Loc. Il Lazzeretto
San Gimignano
(Siena)
tel. 0577940295 - 3356892360
[email protected]
www.locandaviani.it
Martina Franca
I tratti unici e i colori del paesaggio murgese si sono amalgamati con eleganza in questa masseria dell’800, situata a pochi km da Martina Franca,
cittadina barocca nel cuore della Valle d’Itria. L’accoglienza familiare si rinnova in tutti gli ambienti, anche con gli arredi che ne esprimono l’anima
autentica: antichi letti in ferro battuto, armadi restaurati, porte recuperate a chiusura di vecchie nicchie, ruote di un vecchio carro riattate a tavoli.
nella splendida Valle d’Itria
La Masseria Fumarola è una country house con 14 suite dotate di ogni comfort. Si può dormire in un palmento, l’ambiente una volta destinato alla produzione del vino, o in appartamenti
dove ogni ambiente corrisponde ad un trullo, o in una suite soppalcata con volta a stella,
un’alcova con panche raccolta attorno al camino, un’altra alcova dove e’ stato ripristinato un
antico forno. In tutte le stanze la zona giorno, separata dalla zona notte, si raccoglie intorno
al camino o in spazi protesi verso la campagna. La piscina poi con la sua zona relax e il bosco
privato di querce secolari sono anch’essi luoghi ideali per trascorrere piacevoli momenti di
serenità a contatto con la natura. Prodotti coltivati e preparati in casa nel rispetto della migliore cucina pugliese, vengono serviti nell’antica mangiatoia riadattata a luogo d’incontro in
un’atmosfera pervasa dalla tradizione e dove l’ospitalità è passione.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 080/4303722 - [email protected]
682
www.masseriafumarola.it
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LION SETTEMBRE 2010 - Rivista ufficiale dei Lions Italiani