ANNO 75 (Nuova Serie 18/a) N. 1 GENNAIO 2003 MENSILE - Sped. in abb. post. art. 2 comma 20 lettera C legge n. 662/96 Fondato da Mons. Pietro Tesauri - Proprietario e Direttore responsabile: il Parroco - Parrocchia dei SS. Quirino e Michele Arc. - 42015 CORREGGIO (RE) - CCP N. 15703424 Recapito: Casa parrocchiale - Tel. 0522 641563 / 0522 692505 - 42015 CORREGGIO (RE) - Corso Cavour, 5 - Aut. 333 del 16.01.1973 del Tribunale di RE - Fotocomposizione: in proprio. Stampa: Cromotipografica - Correggio (RE) C S. E. Mons. Pierre Nguyen Van Tot ari lettori, quello che avete tra le mani è il primo numero del Bollettino Parrocchiale nella sua nuova veste grafica. Se il protagonista de “Il Gattopardo” amava ripetere che “tutto deve cambiare perché non cambi niente” noi vorremmo invece che le modifiche che vi lasciamo il piacere di scoprire nel corso della lettura, possano rendere Il Sentiero ancora più riconoscibile ed in sintonia con le vostre aspettative. Un vestito nuovo, insomma, ma un cuore vecchio, nel senso che il contenuto, vero e proprio “motore” del nostro Bollettino, rimarrà sostanzialmente invariato: continuerete così, ad ascoltare la voce della Parrocchia, una voce che seppur flebile, svolge un ruolo importante, riconosciuto ed apprezzato dai correggesi. Nessuno di noi è stato colpito dalla “malattia” del cambiamento: ormai da tre anni Il Sentiero accompagna i nostri mesi ed ora non cambia “tanto per cambiare”, ma per continuare in modo ancora più dinamico il cammino proposto dal nome stesso della nostra testata. Buona lettura. La Redazione In questo numero... Un “TOT” in alto! http://www.sanquirino.net - La tua Parrocchia on line! - [email protected] 2 EDITORIALE “Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia non contristarlo durante la sua vita. Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore. Poiché, la pietà verso il padre non sarà dimenticata, ti sarà computata a sconto dei peccati. Nel giorno della tua tribolazione Dio si ricorderà di te... Chi abbandona il padre è come un bestemmiatore, chi insulta la madre è maledetto dal Signore” (Sìracide 3,14-18) “Alzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio. Io sono il Signore” (Levitico 19,32) “Non disprezzare tua madre quando è vecchia” (Proverbi 33,22) P erché ho scelto questi brani della Sacra Scrittura? Perché ritengo che è tragedia la famiglia che rimuove l’anziano. Quanto è glaciale il clima di quella casa dove non risuona mai il passo incerto e breve del vecchio! La casa che non fa onore all’anziano manca di una risorsa e di una memoria di valori indispensabili per darle consistenza. La presenza dell’anziano infatti costringe tutti i membri della famiglia a sprigionare il meglio di sé in termini di pazienza, di sopportazione e di stima della vita... tutte virtù che promuovono la persona e la fanno più ricca in umanità. L’ascolto dell’anziano fatto con tatto e garbo abilita tutti all’arte sublime della condivisione e lo fa percepire ancora vivo e utile. “Non essere più ascoltato: questa la cosa terribile quando si diventa vecchi” (Camus). Nella società tutto rumore e chiasso, stare con l’anziano costringe a pensare e a riflettere. “Immagino la società senza anziani come ad una grande barca a cui si sono rotte le ancore e tolti gli ormeggi, paurosamente sospesa nel vuoto senza passato e senza memoria. Si vive in questa frenetica e sempre più lunga giovinezza che è come un elastico, si tira sempre di più... ricorrendo alle più spericolate e ridicole tecniche per non accettarne il naturale logoramento”. (Tamaro) In essa tutti sorridono e non si sa per che cosa. Se però si osserva con attenzione più che un sorriso è una smorfia: Casa di accoglienza Laura Vicuña N L’anziano, una risorsa per la famiglia la smorfia di chi recita il sorriso, mentre il cuore è occupato da un io così ingombrante! E’ un sorriso beota e commerciale, posato per vendere un prodotto, ma proviene da un cuore che spesso non ama. Passiamo il tempo tra una brioche e una pizza. Ci preoccupiamo dei nostri amici animali, mentre c’è chi porta sempre con sé la morte dentro perché è solo come un cane anche tra le pareti della sua stessa casa. In questo modo gli anziani sono feriti nella loro stessa dignità. Può accadere anche di emozionarti davanti alla Parola di Dio, di scrutare con assiduità le sacre Scritture per coglierne pensieri ed emozioni, ma di non accorgerti dell’anziano che vive con te, di una famiglia che è colpita da una dura prova per la quale basterebbero cinque minuti, dico cinque minuti, di attenzione con una buona parola per far loro coraggio e dare l’ossigeno di una speranza. Ma il tempo per queste cose non lo abbiamo mai. Lo consideriamo tempo perso perché improduttivo: e allora a farne le spese sono proprio loro, gli anziani. Mi diceva un simpaticissimo anziano di Reggio: vedo spesso i miei nipoti assidui ascoltatori della Parola di Dio, ma che si fermino due minuti per rivolgermi il saluto... Mai!”. Ho risposto a quell’anima sofferente: “Lasci loro un biglietto sul tavolo di casa e scriva 1Timoteo 5,8”. Forse si accorgeranno che la Parola di Dio è a volte anche parola ruvida e dura come un macigno fatto apposta per scuoterci dal torpore di una vita troppo spesa solo per noi stessi. Nel suo testamento Madre Teresa scrive: “Non abbiate paura di amare. In India c’è la fame e a volte qualcuno muore di fame. Ma c’è nel mondo una fame molto più grande, la fame d’amore, una terribile solitudine”. Mentre auguro un Buon 2003 auspico a tutti sentimenti di condivisione e di attenzione verso gli anziani. Basterà un loro sorriso per esprimere la loro riconoscenza. E ti garantisco che quello sarà un sorriso sincero. Quello sguardo pieno di riconoscenza ti rivelerà che nella tua disponibilità e accoglienza la Parola di Dio si è fatta prossima anche a loro. Don Rino di Angela e Maurizio Rizzolo el reparto di riabilitazione intensiva neurologica dell`Ospedale di Correggio è ricoverato da molti mesi Gianluca, vittima di un arresto cardiaco che è durato molto tempo. La situazione è molto difficile per Gianluca e fino ad ora la riabilitazione non ha dato purtroppo grandi risultati. Michela è la fidanzata di Gianluca : una ragazza di Venezia impiegata in un negozio di prestigio in Piazza San Marco. Non ha abbandonato Gianluca e per molti mesi lo ha visitato in ospedale, sottoponendosi a lunghi viaggi in treno. E poi a metà dicembre Michela ha deciso che doveva essere più vicina a Gianluca per aiutarlo, con un presenza costante e quotidiana. Si è licenziata ed è venuta ad abitare a Correggio nella Casa di Accoglienza “Laura Vicuna”. C’era un lavoro alla Fondazione Bellelli Contarelli, un lavoro umile e non certo all’altezza dell’occupazione che aveva a Venezia. Ma per Michela va benissimo: può stare per metà giornata vicina a Gianluca, imparare dai medici del reparto a nutrirlo, a farlo alzare, in una parola ad essere la sua vita. Tutto questo con un sorriso incantevole, una continua riconoscenza, un amore per Gianluca di totale e incredibile gratuità. La storia di Michela ha fatto il giro di una piccola cittadina come Correggio, commuovendo tutti. All`istituto Contarelli le Suore Salesiane (che collaborano alla gestione della Scuola cattolica più grande della provincia) sono diventate una grande compagnia per Michela e così per molti di Cilla. Il parroco, incontrandoci, ha lodato il Signore che ci ha mandato Cilla e poi Michela. Noi siamo ancora una volta stupiti di fronte alle meraviglie del Signore: l`ospite sta facendo Cilla meglio di noi, sta richiamando l`attenzione generale sulla Casa... Con il suo sorriso che dice accetto tutto , tutto è molto bello, sono vicina a Gianluca e sto conoscendo una compagnia come non ho mai conosciuto. Che dire ancora? Forse mettersi in ginocchio e pregare: cosa è possibile fare d’altro di fronte al “miracolo”? 3 Un’esperienza indimenticabile Q di Umberto Borghi u a r a n t a correggesi, guidati dal Prevosto don Rino Bortolotti col diacono don Simone Franceschini, condotti dal Davide della Saccani Viaggi, hanno assistito, lunedì 6 gennaio, festa dell’Epifania, alla Solenne Cappella Papale nella Basilica di S. Pietro a Roma per l’ordinazione Episcopale di 12 nuovi Vescovi di diversa nazionalità. Nel giorno che ricorda la “Manifestazione di Dio ai popoli” essi hanno rivissuto con commozione la “Missio Apostolorum”, con la quale l’anziano Pontefice, come Gesù, ha mandato nel mondo questi successori degli Apostoli, come pastori d’una diocesi, come suoi rappresentanti o come collaboratori del governo della Chiesa. “Al Signore avete donato la vostra stessa vita, ora Cristo vi chiede di rinnovare questa oblazione per assumere nella Chiesa il ministero episcopale”. In particolare, ai quattro nominati Arcivescovi e Nunzi Apostolici, e tra essi il nostro concittadino adottivo S. Ecc. Mons. Pietro Nguyen Van Tot, ha detto: “Saluto voi, cari... che sarete miei rappresentanti in paesi dell’Asia e dell’Africa e presso l’ONU. Vi ringrazio per il prezioso servizio sin qui reso alla Santa Sede e vi auguro che il vostro ministero pastorale contribuisca a far risplendere tra i popoli la luce di Cristo. Nel rispetto delle Istituzioni e delle culture, invitate le Nazioni, alle quali siete mandati, ad aprirsi al Vangelo. Solo Cristo può garantire un profondo rinnovamento delle coscienze e dei popoli”. I vari momenti della celebrazione sono stati seguiti con viva partecipazione: dalla chiamata personale e la promessa di fedeltà alle invocazioni dei Santi coi candidati prostati a terra, dall’imposizione delle mani e del libro dei Vangeli all’unzione cresimale e consegna delle insegne episcopali (anello, mitra e pastorale), fino all’insediamento ed all’abbraccio di pace del Papa e degli altri Vescovi, con l’invito: “Andate in tutto il mondo ed insegnate il Vangelo a tutte le genti”. E’ seguito un incontro del nuovo Arcivescovo, presso il Pontificio Collegio Urbaniano che lo vide studente (1967-74), con la presenza di diversi Arcivescovi e Vescovi dell’Africa e della Congregazione Pontificia per l’Evangelizzazione dei Popoli, dell’Ambasciatore del Benin a Parigi, di un ex Primo Ministro del Togo e di tanti sacerdoti di quelle regioni. Emozionante è stata anche la Messa celebrata il giorno prima nella cappella dell’Istituto di Maria Bambina, al termine della quale Mons. Pietro ha presentato i suoi parenti ed amici vietnamiti ed anche S. Ecc. Mons. Pietro Tran Dinh Tu, Vescovo di Phu Cuong, sua diocesi natale, venuto non senza difficoltà dal Vietnam insieme a sei sacerdoti, fra i quali Padre Michell fratello del neo Arcivescovo. Era presente anche un cugino sacerdote novantenne venuto da Parigi. Resterà per tutti certamente indimenticabile questa singolare esperienza. Notizie brevi a cura di Annamaria Zini 22-23 febbraio ritiro per i catechisti a Marola tenuto dal Parroco don Rino. Giovedì 6 e Giovedì 13 febbraio alle ore 20.30 presso la sala multimediale dell’istituto San Tomaso d’Aquino (via Contarelli, 3) la scuola dell’infanzia e la scuola elementare San Tomaso organizzano per tutti i genitori e per chiunque lo ritenesse interessante (particolarmente consigliato a chi lavora in campo educativo) una serie di incontri con il Prof. Daniele Castellari sul tema: “Perche’ e come raccontare le storie ai nostri bambini”. Il Circolo Culturale “Pier Giorgio Frassati”, nell’ambito de “I mercoledì culturali” organizza un ciclo di incontri sul tema “Origini, Sviluppo e Crisi dell’Identità Europea”. Le tre serate, programmate per il 5, il 19 e il 26 febbraio dalle ore 21 alle ore 23 circa, vedranno in qualità di relatore il Prof. Daniele Semprini, docente di storia e filosofia presso il Liceo “R. Corso” di Correggio. 1 MARZO : INAUGURAZIONE DELLA CASA DI ACCOGLIENZA. S abato 1 Marzo alle ore 10 sarà benedetta e inaugurata ufficialmente la Casa di Accoglienza “Laura Vicuna” che ha sede presso il Palazzo Bellelli di Correggio. Come è noto la Casa accoglie i familiari dei degenti nell`Ospedale di Correggio e funziona già dal 15 Novembre scorso. Il programma prevede gli interventi, nella sala Bellelli, del Presidente dell`Associazione Cilla dott.Salvatore Albanese, del Vicario Foraneo don Rino Bortolotti, del Responsabile della Casa cav.Maurizio Rizzolo e di un Rappresentante della struttura Ospedaliera. Oltre ai cittadini interessati, interverranno inoltre il Direttore del Distretto Sanitario, il Presidente del Consorzio intercomunale per i Servizi Sociali, il presidente del coordinamento del volontariato, e le Autorità locali. Seguirà la Benedizione della Casa e un rinfresco. L`invito è esteso a tutti : sarà una bella occasione per visitare la Casa e sostenere un`opera di carità che vuole soprattutto promuovere l`accoglienza. Il Sentiero ha bisogno di voi! Sostenetelo con le vostre offerte! 4 Il Sentiero... di don Simone In attesa della Consacrazione Sacerdotale del nostro diacono Simone il 21 giugno 2003 abbiamo invitato i “Sacerdoti correggesi d’origine” ad esprimere la loro gioia per lo straordinario lieto evento sul nostro Bollettino Parrocchiale. Ecco don Gaetano Incerti. C aro Simone, sarò sepolto di fianco alla Chiesetta del Cimitero di Correggio in un riquadro di terra che i “nostri Padri” hanno riservato per i Sacerdoti e Religiosi di Correggio o che a Correggio hanno svolto la maggior parte della loro attività. Starò così in compagnia di Mons. Corradi, di Mons. Piva, di don Carmelo e di altri sacerdoti della mia infanzia e giovinezza, in attesa della Grande Risurrezione. Fu la loro grande fede, fatta di rispetto, d’amore e di riconoscenza per i sacerdoti che andava oltre alla morte, a serbarci questo particolare trattamento. Essi vedevano nel sacerdote il Ministro di Dio, sentivano che a quell’”uomo era stato dato qualcosa in più”: il potere di rinnovare il “Sacrificio della nostra Redenzione”, un “marchio indelebile di grazia” che lo distinguerà anche in cielo. Per questo San Francesco non si sentì “degno” di diventare sacerdote ed ebbe a dire: “Se incontrassi un angelo ed un sacerdote, saluterei prima il sacerdote”. Carmelo, passava dinnanzi alla mia casa e si levava il cappello. “Li abita il sacerdote”, rispondeva a chi gli chiedeva il motivo di tale improvviso gesto. Quando lo portai al cimitero aveva solo 99 anni perché il centesimo lo voleva festeggiare in cielo. Gli dissi di usare “quel cappello” per tenermi il “posto”. Non è culto della “personalità” alla Stalin, ma bell’usanza di un tempo perduto, che riconosceva quel potere dal cielo. Questo il motivo, caro Simone, perché ti faremo tanta festa quel giorno, quando su te, scenderà lo Spirito Santo e il Vescovo ungerà queste tue mani che dispenseranno il Corpo di Cristo, che verseranno quell’acqua rigeneratrice di cristiani, tracceranno quel segno che cancella i nostri peccati, benediranno una nascente piccola chiesa, ungeranno quel corpo che ha terminato il suo cammino verso il cielo. Non siamo crocerossini, non vigili di quartiere, non militanti politici, bensì militi di Cristo. Ci sarò anch’io quel giorno benedetto e in segno di fraternità poserò le mie stanche mani sul tuo capo giovane, perché Cristo continui a venire sulla terra. 70 anni fa sul presbiterio del nostro bel San Quirino, don Mario Grazioli, mi calava sulle spalle quella tonaca che, seppur indegnamente, indosso ancora e porterò nella tomba sicché i becchini, riesumando le mie ossa, diranno: “Questo è un prete”, perché, caro Simone siamo preti per sempre. Non ricordo per quale motivo, un giorno mi levai la veste. Rammaricato (allora il Codice Canonico era assai rigido) riferii l’accaduto al Vicario episcopale. “Ma voi, mi chiese, quando vi mettete la veste, non la baciate più? Andate!”. Non c’è maggior rimprovero di una domanda. Allora usava così. Picchiava il solleone, solo in auto, mi levai la veste. Al crocicchio di Cervia, per un controllo, la Polizia Stradale mi fermò. Vista la foto: “Ma lei è un prete?”. - “Infatti la veste è qui, sa, con questo caldo…. “ Risposta: “E’ dalle 6 di stamani che io sto qui sotto il sole a dirigere il traffico e non mi sono levato la mia ‘divisa’. Vada e si vesta!”. Capisci, Simone perché non mi posso più levare la veste? Ci provai un’altra volta, in piazza tutti mi guardavano come se fossi nudo. Sulla soglia dell’84esimo anno con l’avvoltoio in agguato sulla spalliera del letto, in questo tempo, così diverso dal mio, a volte mi sento di essere un morto che esce dalla tomba per l’”ora d’aria”. Caro Simone copia la lapide di Franco Gherardi e scrivi sulla mia tomba: “Secunda domus donec tertia”, che vuol dire: Sto in questa casa, piuttosto umida, in attesa di quella eterna, salubre e bella!. L’amico a cui ho chiesto parere mi consigliò di copiare la lapide posta dietro l’altare del Sacro Cuore in San Quirino di Teobaldo Guzzoni del 1721: “Hic jacet Cajetanus Incerti - peccator vilissimus”. Ciao Simone caro, con l’augurio di ogni bene dal cielo ed arrivederci il 21 giugno. Don Gaetano Incerti ESSERE VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA... L a cura dei Volontari Croce Rossa Correggio a costituzione della Croce Rossa come ente internazionale risale alla Convenzione di Ginevra del 22 agosto 1864, grazie all’interesse dello svizzero Henry Dunant. Tale Convenzione fu sottoscritta con l’esplicito impegno da parte degli Stati contraenti ad alleviare le sofferenze dei feriti di guerra. Da allora, l’attività e i compiti della Croce Rossa si sono estesi e diversificati in numerosi paesi del mondo. A Correggio, e nei comuni limitrofi, pur essendo attivo già dal 1962 un Sottocomitato della Croce Rossa Nazionale, l’impegno a garantire soccorso e assistenza agli infermi è vivo dal settembre 1972 (nell’anno 2002 è quindi stato festeggiato il trentesimo anno di attività ininterrotta!). Attualmente, oltre al soccorso agli infermi, coordinato dalla struttura sanitaria del 118 di Reggio Emilia e svolto prevalentemente dal gruppo Volontari del Soccorso, la Croce Rossa è promotrice di numerose attività socio-assistenziali e ricreative rivolte a bambini, anziani e portatori di handicap, curate dal gruppo Pionieri e dal Comitato Femminile, le altre “anime” della Croce Rossa. Inoltre, un gruppo di protezione civile è costantemente preparato per far fronte ad emergenze territoriali (terremoti, alluvioni, ecc...) locali e nazionali. Il fattore comune per tutte le persone operanti a diverso titolo nella Croce Rossa, è da ricercare tra l’altruismo e la solidarietà: cercare di attenuare le sofferenze, fisiche e psicologiche, di chiunque si trovi in una condizione di “debolezza” o disagio e richieda un aiuto. Senza ottenere necessariamente qualcosa in cambio, ma facendo tesoro di ogni esperienza. La volontà di mettere a disposizione degli altri parte del proprio tempo libero, il confronto con persone diverse per età ed estrazione sociale senza pregiudizi di sorta, il recupero di una dimensione più “umana” della vita e degli aspetti ad essa collegata e la varietà delle mansioni che ognuno può svolgere possono essere motivazioni sufficienti e stimolanti per aderire alla Croce Rossa Italiana. Un’altra forza che sostiene l’associazione è costituita dalla cittadinanza che, singolarmente o attraverso l’adesione alle iniziative della Croce Rossa, ha sempre dimostrato riconoscenza ed affetto, consolidando un rapporto sempre più forte nel corso degli anni. In poche parole, citando una frase felice, “...dall’aiuto di tutti l’aiuto a tutti...”. 5 CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Il C.P.P. si è riunito martedì 16 dicembre, presenti 22 consiglieri, per trattare i seguenti punti all’O.d.G.: 1. Giornata di ritiro spirituale per i membri del consiglio 2. Cammino di preparazione all’ordinazione sacerdotale di don Simone 3. Ordinazione episcopale di Mons. Pierre Nguyen Van Tot 4. Varie ed eventuali. Al primo punto è sottolineata l’importanza di valorizzare momenti formativi e di preghiera. Per evitare sovrapposizioni con altri impegni si concorda che il momento di ritiro si tenga il 26 gennaio, al pomeriggio, presso la chiesa di S. Chiara perché anche le suore di clausura vi possano partecipare. Il ritiro per i catechisti sarà alla fine di febbraio. Al secondo punto viene ribadita la necessità che tutta la comunità sia coinvolta nella preparazione dell’ordinazione sacerdotale di don Simone che avrà luogo il 21 giugno a Reggio Emilia. Alcuni Sacerdoti correggesi, a mezzo di articoli che saranno pubblicati su “IL SENTIERO”, e con predicazioni particolari, potranno aiutare a scoprire la figura del sacerdote “buon pastore”. La settimana precedente la “giornata mondiale per le vocazioni” potrà San Quiri...NO LIMITS!!! N essere momento privilegiato per intensificare tale cammino e la preghiera della nostra comunità. Per quanto riguarda il terzo punto si decide di accompagnare l’ordinazione episcopale di Mons. Tot, che diventerà Nunzio Apostolico, organizzando un viaggio a Roma, in pulmann, nei giorni 5/6 gennaio 2003. Al quarto punto vengono comunicate le date dei ritiri per i giovani e giovanissimi che avranno luogo il 15 e 16 marzo e il 29/30 marzo 2003. Per quanto riguarda un corso di formazione liturgica, si ritiene importante darsi tempi e finalità per riscoprire e approfondire il significato della celebrazione eucaristica. I temi che potrebbero essere trattati sono i seguenti: a) b) c) d) teologia della liturgia : celebrare il mistero di Cristo Chiesa che celebra Ritualità e liturgia: celebrare con i segni Far vivere la liturgia: celebrare con la vita. Il corso potrebbe avere inizio nel prossimo tempo quaresimale. La seduta ha termine, dopo ampia discussione, alle ore 22,45. di Fra & Nico on contenti di aver praticato negli anni passati ogni tipo di sport “tranquillo”, dalle rilassanti camminate tra le Dolomiti al pattinaggio acrobatico sul ghiaccio, dalla “maratona di Presina” alla “maratona di Risiko”, il 2002 si è caratterizzato per sport estremi: salite estive alla Messner e discese invernali alla Tomba. Ormai siamo così affezionati alla montagna che nemmeno a Capodanno abbiamo potuto resistere al fascino delle alte quote e abbiamo colmato questa nostalgia tuffandoci a CastelDelfino, piccolo paesino nel cuore del Piemonte. Partiamo: non siamo mai stati così pimpanti e carichi, o meglio, sovraccarichi, tanto che i bagagli e gli sci occupano più posto di noi 72.Nella breve sosta a Cuneo per il pranzo, da bravi sportivi assaltiamo una pizzeria del centro, facciamo visita al Duomo e poi alla settecentesca “Villa Tornaforte” (attratti e ingannati dalla presentazione di un opuscolo): udiamo racconti di strani misteri con effetti speciali (fumi di camino e stridenti note di clavicembalo). Dopo un breve giro per il parco ricco di animali e piante rare (oche e querce) e un reportage fotografico di Caffo ce la diamo a gambe. Al tramonto eccoci a CastelDelfino, alla casa “Le Marmotte” dove alloggeremo. Da qui hanno inizio le nostre peripezie sui campi da sci. Non tutti siamo pronti per provare l’ ebbrezza di questo sport estremo (vero Don Simone?)…ma qualche ora con un maestro converte, anche i più incerti alle spericolatezze sulla neve. Il primo giorno il vento impedisce di salire sulla cima, ma il divertimento non manca: chi con due sci, chi con uno solo (l’altro è rimasto nel bosco), chi con lo snowboard o gli snowblade, chi con il bob ce la facciamo tutti …a cadere!!! Il secondo giorno siamo già sciatori provetti e rendiamo al massimo. Sveglia alle 6: in due ore raggiungiamo Limone Piemonte, qui le piste si perdono in bianchi paesaggi e noi ci perdiamo in bianche piste. Dovendo stare attenti a dove mettere gli sci rischiamo di dimenticare che è l’ultimo dell’anno. Ma qualcun altro provvede ai preparativi. Ci facciamo attendere per il cenone perché siamo raccolti nel nostro quotidiano momento di preghiera: dobbiamo ringraziare il Signore per tanti doni e per la gioia del nostro stare insieme. L’incantesimo però si spezza al primo boccone della cena, che peraltro si preannuncia meglio delle altre, per il sapore della panna bruciacchiata dal cuoco. Immediatamente un coro da stadio acclama la cucina della Mimma e le sue cotolette notturne. I festeggiamenti proseguono nell’”affollatissimo centro” di CastelDelfino con brindisi, auguri e pallate contro il Don. Gli atleti più incalliti non si concedono troppo spumante e continuano l’allenamento con partite di Risiko e fette di panettone. L’agonismo comunque non è mai mancato, neanche durante le altre sere, quando, nel salone della casa, 72 concorrenti lottavano per il titolo di una canzone o per l’iniziale di un nome. E così si è conclusa anche quest’anno la nostra avventura invernale. Per questo ringraziamo Don Simone che si è sovraccaricato più lui di responsabilità che il pullman di bagagli e il Signore, grande artefice, che ha messo assieme in cinque giorni uno splendido puzzle da 72 pezzi. 6 Il Presepio di San Quirino, una Tradizione viva che si rinnova… di Andrea Zambrano “Non sorrido nel vederti comporre le montagne di sughero del presepio e collocare le ingenue figure di creta intorno alla grotta. - non mi sei mai apparso tanto uomo come in questo momento, in cui sembri un bambino.” S. Josemarìa Escrivà Un immaginario borgo ottocentesco del nostro appennino, dove Gesù bambino viene adorato da un paese intero che sembra interrompere il lavoro dei fabbri e dei falegnami per adorare il Salvatore del mondo. Sulla scia della Tradizione di sempre, quella che riscalda i nostri cuori e li richiama alla fede semplice e vera, anche quest’anno il presepio parrocchiale realizzato nella cappella dell’Arciconfraternita s’inserisce perfettamente nella tecnica catalana dioramista che in diocesi fa di Giancarlo Beltrami il massimo interprete. Il diorama appunto, è una scatola magica all’interno della quale il paesaggio si apre nella sua realistica semplicità e meticolosa bellezza, resa ancor più viva dalla capacità dell’autore di trasmettere i propri sentimenti. Dalle strade collinari che digradano leggermente in corrispondenza del portico dove si svolge di lato la scena della natività, popolani, contadini che arrivano in paese e artigiani accorrono per adorare il Salvatore. Nel silenzio reso ancor più vero da una neve finalmente non posticcia, rimbombano le voci immaginarie e il possibile trapestio di chi sta scendendo dalla collina, e di chi invece belando, assiste quasi incurante alla nascita di Gesù. Ideato e realizzato da Gianluca Nicolini con l’aiuto di Gianni Bagnoli, Corrado Corradi e Andrea Plichero, il presepe-diorama, di poliuretano e gesso, è di 4 metri x 4, dodici metri di cielo con 130 stelle in fibra ottica e oltre due mesi di lavoro, è un bellissimo bozzetto di paese, tanto più realista, con una cura dei particolari e dei dettagli davvero notevole, quanto più strutturalmente perfetto, con un gioco di illusioni ottiche e prospettiche che danno l’idea all’osservatore di contemplare la scena stando al suo interno, al riparo del portico e al calore della Sacra Famiglia. 50 anni dell’Istituto “Einaudi”: riflessioni di un insegnante L di Enrico Messori o scorso sette dicembre, nel ridotto del Teatro comunale “B. Asioli”, alla presenza delle autorità e del nostro parroco, il dirigente scolastico dell’ Istituto Einaudi, professor Vincenzo D’Albo, e il sottoscritto, responsabile della sezione “geometri” e membro del comitato di redazione, hanno avuto il piacere e l’onore di presentare il libro pubblicato in occasione del cinquantenario della scuola e di introdurre l’esemplare lezione del professor Enrico Nistri. Ringraziando il Bollettino per l’ospitalità che qui mi concede, vorrei riprendere un argomento che credo stia molto a cuore agli insegnanti. Domando: come si esce da un agire individuale e collettivo che, per dirla in breve, non pare consono a una vita buona? Come si esce dalla tempesta e dal disordine? Le risposte possono essere tante. Da credente dico: “Con il ritorno alla Grazia” (Grazia sanante e Grazia elevante, come ci hanno insegnato al Catechismo). Ma vorrei anche dare una risposta che possa mettere d’accordo tutti gli uomini di buona volontà: “La scialuppa di salvataggio è la cultura”. Cultura intesa non come prodotto di quel fenomeno che è stato chiamato “industria culturale”, ma come formazione armonica dell’uomo. E’ chiaro allora che a una cultura che abbia i caratteri che deve avere, anche di fronte alle emergenze rappresentate dall’emigrazione e con i 2500 e più anni di storia che il nostro mondo occidentale ha alle spalle, non si arriva tramite scorciatoie o tecniche miracolose. La cultura non si acquisisce per lettura semplice; la cultura è macerazione, sofferenza, meditazione. E’ passione. La cultura comincia sin da bambini, nella propria famiglia. Se vi si respira una certa aria, se circolano certi pensieri, certi sentimenti, i figli crescono assimilando tutto questo e quell’aria consentirà loro un respiro vitale, che rimarrà poi come un filo, come un fiato, per tutta la vita. La cultura passa attraverso i libri, che non possono essere sostituiti dalla pagina spettacolare o dalla breve notizia. Se li trascurasse, la scuola non potrebbe assolvere al suo compito fondamentale: insegnare a pensare criticamente. Un compito al quale anche il nostro libro doveva mostrarsi fedele, rinunciando a tracciare banalmente le vicende dell’Istituto e crescendo piuttosto – i lettori giudicheranno – sul filo di indagini e ricerche coordinate a definire, nel rispetto del pluralismo culturale, un preciso iter formativo. La strada è aperta. Ci auguriamo che altri docenti possano evidenziare, con rigore e precisione, i momenti più significativi di questi cinquant’anni; preziosa sarebbe in tal caso la testimonianza che la prof.ssa Wanda Gherpelli ci ha fornito in sede di presentazione del libro. 7 a cura di Mimma Romeo Anagrafe Parrocchiale Battesimi Sono stati battezzati in S.Quirino il 29 dicembre 2002: Elisa di Spilimbergo, in provincia di Pordenone. Con grande orgoglio ci comunica che ha appena finito la scuola e si è diplomata l’anno scorso come perito turistico. Attualmente insieme ad altre due ragazze svolge il servizio civile volontario alla Caritas diocesana di Reggio Emilia. VERLANTI ALESSANDRO di Nunzio e Mura M.Cristina Padrini: Rizzetto Alessio e Ubaldi Enrico ZAMPIERO ANNA CHIARA di Marco e Branchini Saura Padrini: Menozzi Luigi e Branchini Patrizia Matrimonio Come sei venuta a conoscenza della possibilità di svolgere servizio civile volontario, perchè l´hai scelto e quali erano le aspettative iniziali? MUSTICA ANTONIO e VIGGIANI PASQUALINA Sposati in S.Quirino il 14 dicembre 2002 Testimoni: Mustica Roberto e D’Errico Raffaella Una delle mie più care amiche ha aderito al secondo bando del Servizio Civile e così mi sono fatta trascinare dal suo entusiasmo e dai cambiamenti che stava provocando in lei il servizio. E poi...la fatidica domanda del che cosa farai da grande? in cui a 18 anni, mentre sei sommersa di libri e ossessionata dai prof che vogliono voti e tu che non vedi l’ora che passi quel maledettissimo esame, rimandi e non riesci più a sopportare la gente che continua con... allora hai deciso? E anche per questo sono qui. Per una pausa, per avere quel tempo di decidere che l’anno scorso non ho avuto, per chiarirmi e per convincermi, per cercare la mia via, parlando in termini poetici. Ma la motivazione più forte che mi ha spinto qui era la voglia di attivarmi, di poter sentirmi parte del mondo, di far sentire la mia voce, di essere protagonista, di “sporcarmi le mani”. La voglia di conoscere ed imparare a cogliere le varie povertà con umiltà. Le mie aspettative? Volevo andare a fare servizio in Umbria senza volerlo mi sono ritrovata a Reggio alla velocità della luce. Una volta arrivata qua non mi sono più aspettata nulla però avevo ed ho tutt’ora una certezza: c’è tanto da fare e voglio rimboccarmi le maniche. Defunti Perché hai scelto il progetto della Caritas? Il tuo bilancio dopo 4 mesi di servizio… Non sapevo ce ne fossero altri, non li ho neppure cercati. Mi andava bene così; ciò che volevo era dare una mano e trasmettere la forza della pace anche a chi crede di aver perso la speranza. La Caritas si avvicina a questo mio pensiero. Dopo quattro mesi di servizio…sono stanca ma sempre più carica e gioiosa, convinta che, nonostante tutte le difficoltà, questo è un anno in cui guadagno in speranza, pace, amicizia, condivisione e fiducia. A volte mi viene voglia di mollare tutto perché le cose da fare non finiscono e soprattutto sembra che ciò che fai è talmente poco che non ne vale la pena...ma poi un grazie o un sorriso ti ricordano che non è lavoro sprecato. Capita che ci si arrabbia in comunità, con le ragazze che con me condividono questa scelta, ma non sempre tutto va come vorresti. Capitano anche un sacco di sorprese ed imprevisti. Consiglieresti questa scelta ad altri ragazzi/e? se sì perchè? Certo che sì anche perché così la comunità si ingrandirebbe e l’idea di vivere con altre ragazze oltre che con le due “Chiare” mi stuzzica un po’. A parte gli scherzi, è una bella esperienza ma non serve parlarne... venite! FIENI MARISA ved. TESTI di anni 72 deceduta il 2 dicembre 2002 riposa nel cimitero di Correggio COMPAGNI GEMINIANO di anni 61 deceduto il 27 dicembre 2002 riposa nel cimitero di Correggio BERNI EVA ved. BENATTI di anni 93 deceduta il 6 dicembre 2002 riposa nel cimitero di Correggio BELLELLI NORMA ved. MARCHIODI di anni 94 deceduta il 28 dicembre 2002 riposa nel cimitero di S.Prospero BELTRAMI VALENTINA ved. LUSUARDI di anni 86 deceduta il 15 dicembre 2002 riposa nel cimitero di Correggio BRUSCHI MARIA di anni 66 deceduta il 30 dicembre 2002 Riposa nel cimitero di Rio Saliceto DAOLIO FLAMINIA di anni 64 deceduta il 19 dicembre 2002 riposa nel cimitero di Fazzano BAGNI IONE ved. CROCI di anni 90 deceduta il 2 gennaio 2003 riposa nel cimitero di Castelnuovo ne’ Monti BARTOLI LUCIANO di anni 59 deceduto il 7 gennaio 2003 Riposa nel cimitero di Canolo Laurea Il 21 novembre 2002 presso l’Universita’ degli studi di Bologna FRANCESCA BABONI si e’ brillantemente laureata in lettere antiche. Complimenti vivissimi alla neo dottoressa e auguri per la sua professione futura ! Il Sentiero Bollettino Parrocchiale di Correggio Gennaio 2003 REDAZIONE: don Rino Bortolotti, don Simone Franceschini, Stefano Guidetti, Mimma Romeo, Marco Truzzi, Annamaria Zini HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: U. Borghi, F. Cavazzoni, N. Garutti, A. Lugli, S. Mattioli, E. Messori, G. Nicolini, A. e M. Rizzolo, A. Zambrano. Ideato e realizzato: tiemme-essegi 8 Generosità 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. Totale N.N. pro bollettino € 1120,50; per opere parrocchiali € 185; alla Casa della carità € 80; alle suore cappuccine € 110; al gruppo missionario per i nostri missionari e per una missione povera € 282,50; per restauro organo € 10; per il sostentamento del clero € 50; per la casa di accoglienza Cilla € 150; per i meno fortunati € 500 Il figlio, in memoria di Sora Maria ved. Schiatti, per opere parrocchiali € 250 Il marito, in ricordo di Zuccolo Iolanda, nel 1° anniversario della scomparsa per opere parrocchiali € 50; pro bollettino € 20 Marta e Giulio ricordando il caro Vittorio e Brenno alle suore cappuccine € 60 Marani Luigia pro bollettino € 10 N. N. in memoria di Bruna Copelli per opere parrocchiali € 50 Daniela a ricordo del caro papà pro bollettino € 25; alla C.R.I. € 50 N.N. in memoria dei propri defunti,per opere parrocchiali € 25;pro bollettino € 25 Mariani Lula, pro bollettino € 50 Claudio Amadei, pro bollettino € 30 N.N. per grazia ricevuta, all’altare della Madonna per fiori € 150 La moglie in memoria del marito Luigi, pro bollettino € 25 Carmela Ghizzoni ved. Pietri, pro bollettino € 20 N.N. in memoria di Ligabue Oves, per opere parrocchiali € 50 Famiglia Culzoni Giovanni, pro bollettino € 30 R.E. pro bollettino € 15 R.A.R. in memoria del caro marito nel 1° anniversario della scomparsa e ricordando anche i propri genitori, pro bollettino € 25 Famiglia Campari-Tirelli, per opere parrocchiali € 50; pro bollettino € 50; alla casa della carità € 100; al S.Tomaso € 100 N.N. in memoria di un famigliare, per opere parrocchiali € 50 Lugli M.Grazia da Carpi, in memoria di Copelli Viarda all Coop.Bucaneve € 160 Franco, Daniela e famiglia, in memoria della cara zia Viarda alla Coop.Bucaneve € 100 Margherita Cagarelli, pro bollettino € 50 Cocconcelli Dino, pro bollettino € 50 Tirelli Maria, pro bollettino € 10 Bagnoli Roma ved.Meulli in memoria del marito Guido e della figlia Tea, per il progetto Amahoro € 25 Bagnoli Roma ved.Meulli in memoria del Prof.Emilio Meulli e della moglie Desolina, per il progetto Amahoro € 25 Famiglia Davolio Maurizio in memoria di Montanari Mario, alla casa della carità € 50 Ilde e Raul ricordano con affetto la zia Ebe Dotti Barbi nel 1° anniversario della scomparsa, unitamente ai cari Pierluigi e Augusta, pro bollettino € 25 Le classi seconde della scuola elementare “A.Allegri” in memoria di Marisa mamma della maestra Lidia Pantaloni, alla casa della carità € 60; al centro Ascolto Vicariale € 60 Giuliana,Enrica e Giorgio Montanari in ricordo di Mario, pro bollettino € 10; alle suore cappuccine € 50; alla casa della carità € 50 Roberto, Andrea, Marina e Emanuela in memoria del nonno Mario, alla casa della carità € 100 Luisa e Domenico in ricordo di Mario Montanari, per opere parrocchiali € 50; pro bollettino € 20; alle suore cappuccine € 50; alla casa della carità € 100 Gina, Ilva, Livia Manicardi in memoria di Bruna Copelli, per opere parrocchiali € 100; alla casa della carità € 50 Cesarina Casarini, pro bollettino € 25 Ghizzoni Mariella, pro bollettino € 15 Oscar e Olga in memoria dei propri defunti, alla scuola cattolica S.Tomaso € 50 Cesira e Giuseppe Santachiara in occasione del S.Natale ricordando il carissimo Corrado, per opere parrocchiali € 100 Piera Barbieri Guidetti ricordando il carissimo Guido, per opere parrocchiali € 50; pro bollettino € 30; alla casa della carità € 50; alla parrocchia S.Prospero € 50; all’A.V.O. € 30 I nipoti Barbara, Alessandra, Giulia e Guido a ricordo del nonno Guido, alle suore cappuccine € 50 Una famiglia in occasione del S.Natale, pro bollettino € 25; alla casa della carità € 25 41. Santi Franco e Giovanoli Lorena in occasione del loro matrimonio, per opere parrocchiali € 170; pro bollettino € 20; al coro parrocchiale € 150; a Don Rino € 30; a Don Oreste € 30 42. Le famiglie F.lli Veroni fu Angelo in occasione del S.Natale 2002, per opere parrocchiali € 260; alle suore cappuccine € 200; alla casa della carità € 200; alla parrocchia di S.Quirino € 260; alla Caritas Diocesana € 260; alla parrocchia di Fatima € 260; all’Asilo Ricordati € 160 43. Dotti Ilma, pro bollettino € 25 44. R.T. in suffragio dei propri defunti, pro bollettino € 20; alle suore cappuccine € 100; per restauro S.Quirino € 130 45. Turchi Cirina, pro bollettino € 20 46. E. Bonaretti ricordando Mirco e Lola, per opere parrocchiali € 50; pro bollettino € 15; alle suore cappuccine € 50 47. Claudio Righi e famiglia in ricordo della mamma, per opere di bene € 100 48. Una famiglia in occasione dell’anniversario di matrimonio, per opere parrocchiali € 300; alle suore cappuccine € 300; al gruppo missionario € 150; per ristrutturazione casa della carità € 300; al centro ascolto Povertà € 150 49. I genitori in occasione della laurea di Francesca pro bollettino € 50 50. La famiglia Beltrami Giuseppe e Francesca in memoria di Dotti Ernestina, pro bollettino € 40 51. Famiglia Torreggiani, pro bollettino € 20 52. Ciroldi Ulderico, pro bollettino € 10 53. In occasione di un compleanno, per opere parrocchiali € 50 54. R.I. ricordando i cari defunti, pro bollettino € 10 55. Villiam Ligabue, pro bollettino € 30 56. Laura, Paola e Ida in occasione del S.Natale, alla missionaria Antonina Neri € 15 57. Farina Nerina, pro bollettino € 10 58. Cibiroli Mauro, pro bollettino € 25 59. Famiglia Benatti in memoria della mamma Eva (Ada), per opere parrocchiali € 100 60. La moglie e le figlie nel 22° anniversario della scomparsa di Bruno Masselli e di tutti i propri cari defunti, per opere parrocchiali € 30; pro bollettino € 15; all’altare di S.Rita € 15; alla parrocchia di Fatima pro bollettino € 15; 61. Nonno Renzo e i nipoti Riccardo e Tommaso, pro bollettino € 50; per restauro organo € 50 62. Copelli Odetta e famiglia ricordando la sorella Viarda, per opere parrocchiali € 25; alla Coop.Bucaneve € 100 63. Silvana in memoria del caro Salvatore, pro bollettino € 40; alla casa della carità € 20 64. Famiglia Losi Lino, pro bollettino € 50 65. Bellelli Diva, pro bollettino € 20 66. Lina ricordando il carissimo Ermes, pro bollettino € 50; alla S.Vincenzo € 50; alle suore cappuccine € 50 67. Messori Renza, pro bollettino € 50 68. Leonardo e Piera Davoli in occasione del S.Natale, pro bollettino € 20; alla scuola S.Tomaso € 100 69. G. e G. in suffragio dei propri defunti, pro bollettino € 20; per opere di bene € 50 70. I fratelli Rosanna e Giovanni Barasso in memoria del fratello Ciriaco, pro bollettino € 20; alla casa della carità € 30 71. Menozzi Dante e Maria, pro bollettino € 25 72. Famiglia Bossoli, per opere di bene € 50 73. F.E.L. in memoria dei propri defunti, pro bollettino € 20; per l’organo di S.Quirino € 30 74. I famigliari in memoria dell’avv.Giovanni Battista Della Valle, per opere di bene € 500 75. Rina Reina Guidetti in memoria dei defunti della famiglia Guidetti Galloni, pro bollettino € 30 76. Famiglia Bartoli Gianni, pro bollettino € 20 77. N.N. ricordando i propri genitori, pro bollettino € 20 78. Michele in occasione del compleanno, pro oratorio € 50 79. Lazzaretti Isabella, per opere di bene € 25; pro bollettino € 25 80. I.B.M. ricordando i propri defunti, pro bollettino € 30; alla casa della carità € 30 81. Zaccarelli Oriele da Brescia, pro bollettino € 50 82. V.P., pro bollettino € 50 83. M.M., pro bollettino € 50 84. Mario Manattini, pro bollettino € 20 85. Fantuzzi Gisberto, pro bollettino € 50 86. Sorelle Goldoni Oriele e Bruna, pro bollettino € 30 87. Il figlio in memoria di Zanti Bruna, per opere parrocchiali € 50 88. Ugo Schiatti e Odette Sgarbi, in memoria di Maria Di Sora Schiatti e di tutti i propri cari defunti, per opere parrocchiali € 50 89. Tullio e Ines in memoria dei propri defunti, per opere parrocchiali € 100; pro bollettino € 100 90. Mazzali Olga in memoria del marito, pro bollettino € 10 91. Tamagnini Gilda, pro bollettino € 10 92. Paolo e Irene Gobbi in memoria dei propri defunti, pro bollettino € 25; alla casa della carità € 25; alla parrocchia di S.Prospero € 25 93. Giulio, pro bollettino € 15 94. B.E.S., pro bollettino € 30 95. Giovanni e Lorena Bocchi, pro bollettino € 10 96. E.P. in memoria dei propri defunti, pro bollettino € 25 97. Famiglia Morini Vittoriano, alla Caritas Vicariale centro ascolto € 100; alla casa della carità € 100 98. F.C.P., per intestazione Banco Chiesa € 300 99. La moglie, i figli e la nuora in memoria di Roberto Camponi, pro bollettino € 20; per opere di bene € 30; alla casa della carità € 10 100. Fam.Rossi Camillo, pro bollettino € 20 101. I fratelli Sergio e Marta con i figli Monica, Dante, il marito Ing.Pretti a ricordo di Franca Malmusi del 25° anniversario della scomparsa, pro bollettino € 20 102. I figli Marta, Sergio e i nipoti a ricordo della cara mamma Ildegarda e papà Giuseppe Malmusi, pro bollettino € 20 103. Famiglia Luigi Lugli, pro bollettino € 20 104. Cattaneo Nicola, pro bollettino € 25 105. Catellani Antonio, pro bollettino €10 106. La moglie e i figli in memoria di Tanino e Rosanna e di tutti i propri defunti, per opere parrocchiali € 250; alle suore cappuccine € 250; al gruppo missionario € 250 107. Vellani Francesco, pro bollettino € 20 108. Mariani Vasco, pro bollettino € 30 109. Ernesto Ciroldi, pro bollettino € 10 110. Silvia e Enrico ricordando Valentina, alle suore cappuccine € 100 111. Salvo e Roberta in memoria di Valentina, alle suore cappuccine € 100 112. Famiglia Bonilauri Paolo, pro bollettino € 20 113. N.N. ricordando i propri defunti, per opere parrocchiali € 100 114. I figli ricordando la loro carissima mamma Valentina, per restauro organo di S.Quirino € 750 115. Erica e Carlotta ricordando la carissima nonna Valentina, all’oratorio parrocchiale € 100 116. La sorella Maria a ricordo di Valentina, per restauro organo di S.Quirino € 200 117. I nipoti a ricordo della cara nonna Valentina, pro bollettino € 100; al gruppo missionario € 100; restauro organo di S.Quirino € 400 118. La cognata Argia con Claudio e Lucia in memoria di Valentina, alle suore cappuccine € 80 119. Zaira in ricordo dell’amica Valentina, per opere parrocchiali € 25; alla S.Vincenzo € 25 120. Famiglia Foscaro Altimani, pro bollettino € 10; per opere di bene € 25; alle suore cappuccine € 25; alla casa della carità € 25 121. Laura, Lidia e Anna in ricordo di Verter Medici e della cara amica Marisa Testi, pro bollettino € 10; all’ass.A.M.O. di Correggio € 40 122. Lusuardi Vilma, pro bollettino € 20 123. 124. 125. 126. 127. 128. 129. 130. 131. 132. 133. 134. 135. 136. 137. 138. 139. 140. 141. 142. 143. 144. 145. 146. 147. 148. 149. 150. 151. 152. 153. 154. 155. 156. 157. 158. 159. 160. 161. 162. 163. 164. 165. DonnedelRosarioPerpetuodiMariaMediatrice, alla casa della carità € 150 Ghizzoni Carmen ricordando i propri cari defunti, pro bollettino € 25 Elide Caffagni, pro bollettino € 20 Alberto da Rio Saliceto, pro bollettino € 25 N.N. in occasione del compleanno della nipote, per opere parrocchiali € 25 E. , alla S.Vincenzo € 50 Famiglia Beltrami Gianni, pro bollettino € 50 Gallingani Marziano, pro bollettino € 20 Incerti Nino, pro bollettino € 20 Famiglia Remo Bosi, pro bollettino € 10 Vanda Diacci in occasione del S.Natale, per opere parrocchiali € 50; alle suore cappuccine € 25 Giancarla e Lena Gonzaga in ricordo del marito e papà Bruno, pro bollettino € 30 Piovani Gianni, pro bollettino € 20 Luciana e Davide, pro bollettino € 25 Amelia Guerra, pro bollettino € 15 Angiolina Sueri ved. Margotti, pro bollettino € 10 Mario Ferrari, pro bollettino € 5 Santachiara Giuseppe e Cesira in ricordo di Corrado, per il riscaldamento della chiesa € 100 Storchi Francesco, pro bollettino € 20 G.G. , pro bollettino € 15 Giuseppina Torelli, pro bollettino € 15 Ines e Tullio Marchi ricordando Valentina Beltrami Lusuardi, alle suore cappuccine € 100 I famigliari in memoria di Bellelli Norma, per opere parrocchiali € 50 Dr. Piervittorio Saccozzi in suffragio dei cari amici Verter Medici e avv. Giovanni Battista Della Valle, alla parrocchia di Mandriolo € 50 V.L. , per opere parrocchiali € 25 Guido Negri, pro bollettino € 25 Celestina e Elisa Negri, pro bollettino € 30 Le nuore in memoria di Bossoli Bice, per opere parrocchiali € 100 Pozzi, Sgarbi, pro bollettino € 15 Giuberti Adele, pro bollettino € 25 Fam. Crotti, pro bollettino € 10; alla casa accoglienza Cilla € 20 Gloria Olimpia in memoria della maestra Vilma Rota Severi, alle suore cappuccine € 15 Le amiche di Carla a ricordo di Vilma Severi, alla casa della carità € 125 Famiglia Bassi in memoria dei propri defunti, per opere parrocchiali € 100; alle suore cappuccine € 100; al gruppo missionario € 180 La famiglia Adani in memoria di Carmela, Mario, Adelmo e Giovannina, per opere parrocchiali € 50; pro bollettino € 30; alle suore cappuccine € 50; alla casa della carità € 50; per i festeggiamenti a Mons. Tot € 50 Silvana e Anna in memoria della cara Vilma, alle suore cappuccine € 50 Stefano, Grazia, Giampaolo, Silvia ricordando la carissima Valentina, per opere parrocchiali € 100 Guglielmo Cattini, pro bollettino € 50 Francesca Cattini in memoria dei propri defunti, per opere parrocchiali € 150 Paola Ferretti in ricordo di Vilma Severi e della mamma Frina alla C.R.I. € 25 Domenico, Elena e Federica a ricordo della zia Valentina, alle suore cappuccine € 100 Mariuccia, Mimma e Alfio, ricordando con affetto la maestra Valentina Lusuardi, pro bollettino € 100, per opere parrocchiali € 100 Lasagni Elda e figlio in memoria della carissima amica maestra Valentina Lusuardi, alle suore cappuccine € 50