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La TùBRE di GUAHDIA
l5 LvaLro 1953
Mi riscosse dal mio potente nemico, . ( mi [ber4 perC'u 11 re, Davide) conobbe questo grande |iberatore,
Geova, er(eebbene fosse egli stesso u:r forte uomo di ché mi graòisce. L'Eterno [Geova] mi ha retribuito
guerra, non mancò di confidare in Geova per ottenere seconclola mia giustizia\'-Sal. 18:1-20.
18Nella stessa maniert aUa fine tli questo mondo
ía salvezz$Vi può essere per Geova qualche tributo
oiir gtandd tli quello che gli rese Davide come al suo Geova libererà quelli che grailisce, a motivo ilella loro
ilevozione vereo d.i lui. Egli li ricompensera seconrlo
Liberatore ? Ascoltate !
lr" "Io tamo, o Eterno [Geova'ì. mia forza! LiEterno
Ia loro giustizia che han dhrostrata conficlando in lui
;beoval è la mia rocca, ù mia frtt.r"a]Yil mio libera- e con leclele ubbiclienza nel servizio assieme alla sua
tore; . . . I legami tlella morte m'aveanó circonclato e potente organizzazione. Non si tratta ili una liberazione
solo per amore d.ella liberazione, ma di una liberazione
i tronenti clella ilistruzione m'aveano spaventato. I
per amor dell'onore e tlella gloria del suo nome. Issa
legami clel soggiorno de' morhi m'&ve&no attorniato,
i lacci della morte m'aveano coltolNetla mia distrefta rlimostrerà, una volta per sempre a tutta la creazione
ehe Geova è il supremo Icldio e che tufto ciò che esiste
invocai l'nterno e gridai al mio Dìo. Egli utlì la mia
voce del suo tempio . . . Allora la terra fu scossae tremò, ileve renilergli lealtà, ubbidienza e devozione come al
i fondamenti de; monti furono smossi e scrollati\ ps1- grande Liberatore e Sovrano iiell'universo. Solamente
que[i che manifestano tale plena misura di devozione
ch'egli era accesocl'ira. Un fumo saliva dalle-sulnàri;
vir.ranno nel suo giusto nuovo mondo, poiché nessun
un úoco consurnante gli usciva dalla bocca,. .(f,'nt."o8)
[Geova] tuonò ne' cieli. . . psli(òistese dall'alto la altro sarà salvato dalla sua ira che si riversa su questo
mano e nu pleser)mr trasse luott delle gran(t acque. attuale mondo tlel dominio del Diavolo.
16.17. Come Daylale mostrù
sano giudizio
lu quanto
alla
libera-
llr#,t*""r"t"t""na@Dre,
ali Georaad Eu'EaghedoD
la liberazloùe
MOSTRATE INTBRESSE PER I POVERI
rli carità relative al rentlimento
E COLLETTE
f
| . cli grazie, al Natale e al Capodanno ricorrono
!
così" regoiarmente come i perè.ni monsoni. In
un rovescio di lagrime eilitoriali etl oratorie Ia ricbiesta
di dauro per assistere i poveri esce dalìa stanpa e
dal pulpito, mentre sugli incessanti venti delle pubraclio e televisione, cartelloni e maniblicità-mediante
commovente
festi, e molti altri astuti espedienti-iì
appelo è rivolto al ptùblico. Questo diluvio di propaganda è così grande e I'appello è così emozionante,
che ìrr molti casi gli stessi poveri e bisognosi sono fatti
vitfime come principali donatori. Il lato più triste ili
questo desolante quadro, però, è il fatto che in aggiunta al sempre crescente numero dei bisognosi il'assistenza moteriale le persone ia genere 6ono spiritualmente e moralnente ildigenti e in u:ra condizione pericolosa.
Ma perché, si chiedono le persone riflessive, esistono
tali eonclizioni? Nell'Africa ilei nativi la religione della
magia e il ilemonismo ne sono la causa fonclamentale,
poiché essa tiene il popolo nell'ignoranza, nella superstizione e nel terrore. Lo stesso awiene fra tutte le
razze primitive. Le arretrate condizioni di vita ia Inilia
sono principalmente causate cla vecchie superstizioni
e paure religiose. Negli atei paesi comrmisti, c'è la
"religione rossa", ossia il culto clello stato, che tiene
il popolo i:r una virtuale prigionia e schiavitu. E nella
Cristianità,, per quanto arl a-lcuni possa sembrare sorprenrlente, i falsi insegnamenti relÍgiosi, crerli, tradizioni e comanalametrti di uomini sono il motivo sia
diretto che incliretto clella miseria materiale e spirituale
dei poveri, malgrado I'ostentato sfoggio rli soccorsi
della Cristianita.
Non si toglie la responsabilità cleila Cristianità d.icendo che il numero cli veilove, orfani, mutilati e cli
disgrazie mentali, morali e materiali ia aumento in
quesf,epoca siano solo conseg'uenze di guerre, clelitti
e calgmità.. È la Cristianità stessa che è ia gran parte
responsabile di queste mortali conclizioni. Se avesse
voluto la Cristianità auebbe potuto facilmente evitare
la prima e Ia secondaguerra moncliale. Se la Cristianita avesse scelto rl'esser cristiana il suo territorio non
sarebbe stato riempito di delitto, violenza e immoralità. I se Íl popolo della Cristianità fosse stato ammaestrato neile leggi e nei comandamenti d.i Dio la
sua miseria spirituale non ci sarebbe.
FINTO INTERESSEPER I POYERI SMASCEEBATO
la ilenu:rcia cbe fa Geova Dio del prototipo
Illite
rlella Cristianita: "Poiché fra il mio lopolo si trovan
degli empi che spiano, come uccelÌatàri in agguato;
essi tendon traaelli, . . . Non clifendono la causa, la
causa rlell'orfano, eppur prosperano; e tron fanno giustizia nei processi ile' poveri." "Ahi, nazione peccatrice,
popolo carico diniquità,
tazza di. nalvagi, figliuoli
corrotti! Ifanno abbandonato l'Eterno [Geova]." E
benché il Sigr.ore Dio espanda la misericordia e li inviti a pentirsi, essi rifiutano, com'è scritto ulteriormente: tTravatevi, purificatevi,
. . cessate dal fare
il male; imparate a fare il bene; cercate la giustizia,
rialzate I'oppresso, fate ragione all'orfano, difenclete
la causa della vetlova!" "Così parlava l'Eterno degli
eserciti: Fate grustizia fecleknente, e mostrate l'uno
per l'altro bontà e compassionel non opprimete la vedova né I'orfano, lo straniero né il povero; e nessuno
fll ysi Doasghiniclel male contro il fratello del sno cuore.
220
La TOBRa -"
Ma essi rifiutarono cli fare attenzione.', Il preteso interesse della CristiaJdtà verso i poveri è sémp]ìce iaocrisia.-Ger. 5:26,28; fsa. 1:4, 16,Ll :Zaci. Z:S-il.
Se vivesse oggi il profete del Sipore,'Ezechiele, non
potrebbe fare clella Cristianità
uaa descrizione liù
esatta ili quella ch'egli scrisse 2500 srrì sp EoDo.',.I
suoi sacerdoti violano la mia legge, e profanano le
mie cose santel .
f suoi capi, in'muiro u lei. son
come lupi che sbranano la loro prerla: spando;o il
perdono le aaime per saziare la loro cupidigia.
langue,
-Ejr loro profeti intonacan loro tutto questo con
màta
c.ne non regge: Eanno delle visioni vane, pronostican
Ioro la menzog.na, e dicono:-Così parla i Sigoo"".
r'-[;t€mo non ha parlato allat+n.', E, quale consúrren_
za: "tI popolo ilel paese si dà alla violenza. co-i,ette
rapi:re, calpesta lrafflitto e il povero, opprime lo
-stra_
niero, contro ogai equità.,,-nzech.
ZZi'Ze_Zg.
O\ Cristianità empia! perché hai abbantlonato la
pura aclorazione cli Dio? Perché hai fatto
alÌeanza e
sei divenuta u-na parte dell'iniqua orgroirÀ-"io;-d,
s&tana che opprime il popolo? perché nón hai mostrato
rnteresse per i poveri come Geova comancla: ,.Iì
disiuno
-dr cur mi compiaccio non è egli questo: che si spe-zzino
(e. cB,tene d.eila malvagitA, che
si sciolgano i ieeami
del giogo, che ei lascino liberi gti oppressi, e
che's,ir_
sorta di giogo? Noin a àgU dà.i",-.U.
t
î"$u.gg
pane
con chi ba fame, che tu meni a casa
9-dt-1
l1o
tua gl'ùfelici sendasilo, che quando vetli rmo
icnualo
t
tu lo copra?,'-Isa. 58i e. ?.
LE PBOYVISIONI DI GEOYA PSR I POVEBI
Sapendo che ..i bisognosi non ma:rchera-Ào -.i oel
paese" fi:rché llarmaghedon non awà annientato que_
sto sisteìha ili cose, Geova Dio fece precisi
o"o*àdi_
menf,i per la cura dei bisognosi, non soìtanto
ii.. o*tii
che eta:ro Israeliti ma anche per i p-overi a.gt
,tr"_
nieri e dei forestieri nel paese, compresi le vlerlove
e
glr_o-rfani
9 queui che erano vittime della vecchiaia
e d:u,a
tempo del raccolto,'diper ordiae
-1el{Fa._Al
Bpeciale_di Dio, le spighe e i granelli
frumento
caouúr dovevano esser lasciati 1si sampi per i poveri.
Anche i.resti
.delle vigne e degli ulivi uipurt"iuuu"o
ar p:v:n e at bisogr.osi. Un,illustrazione pratica
di
questa legge si ebbe nel caso di Ruth._Lev. ig:9,
10;
2 3 : 2 2 ; D e u t . 7 5 : L L i p 4 : 1 9 _ p 1 ;R u t h p : 2 , 8 .
Ingftr+ ogu tre pnnj s12 dgiimq parte ai
totto-oiit
r.accolto doveya essere dedicata all'assistenza d"gfr
fani e delle vedove e dei bisognosi. B poi og"i
ìeiL-À
gn]:'i, quanalo Ia terra
non doieva
seàinata
colti-vata, il prodotto che cresceva spontaneamente
"rrui"
era
)frDIA
::l
Bnonn.*,
_ , _ - - - - * r r \t'. f.
petto con i suoi molfi ordinamenti fu ca.rocellatoc i*
chiotlato al palo cli tortura da Geova, tuftavia il .Jl'
cipio cli mostrar liberalitÀ e utile assistenza allo ii^*
tunato e oppresso è obbligatorio oggt per i Crisfi;::Ai giorni clel Ministero cli.Gesù-c,erano eleTenti nil
rabili e degradati e fu a tale claese che egli e i suìi
discepoìi prestarono particolare attenzione.
A questo riguardo la Cyclopedia di Mc0tintock ,r,
Strong fa l'i:rteressante osservazione che eezue so+ì
iì eoggefto "Povero" (Vo.l. 8, pag. a00):- *Quests
parola, nelle Scritbure, denota spessonon tanto un uoe;
privo dei beni di questo montio, quanto u:r uomo cooscio dei suoi bisogni spirituali. fn questo eenso sli
uomini più grandi e pirl ricchi del mondo si trova;o
al livello dei più poveri ili fronte a Dio.,, Troviamo
così Gesù che ilichiara nel suo fa-oso g"t-oou U.t
Monte: "Felici son quelli che sono consci d.ella loro
necessita spirituaJe, perché il regno dei cieìi appartiene
a loro. Felici sono quelli che henno fame e sete ili
giustizia, perché saranno eaziati.,r-Mati.
5: B, 6, .lW[.
In tutto il suo ministero Geeù fece amorevolmente
tutto quello che poté per confortare e aiutare i malati e
i bisoga.osi. Egli disse ai discepoli tii Cliovanni: .rI
ciechi vedono :ruovamente, e gli zoppi sammin2le, j
lebbrosi eon mondati e i sordi odono, e i morti soao
risuscitati, e ai poveri è amunziata la buona notizia.',
-Matt.
ll:4,
5, NW.
A loro volta gli apostoli e i ì[iscepoli posero ilavanti
ai loro fratelli cristiani la necessità ilella pura adorazione di Geova. I poveri non d.ovevano eseere spinti
il ul angolo nelle acluaanze ilella congregazions per
far posto ai ricchi. I bisognosi, gli orfani, le vedovè e
i poveri dovevano essereassistiti ia tutti i motli possibili. "La forma ili ailorazione che è pura e iaéontaminata <ial puato di visia del nostro Dio e Padre è
questa: aver cura degli orfani e ilelle vedove nella
loro tribolazione e conservarsi senza macclda dal mondo [ili cui ia Cústianiià ha una parte pri:rcipale].,,
-Ìom.
15 : 26 ; Gal. 2 : 10; Giac. 7 : 2t ; 2 : l-9,- !4-Il,
NW,
I POYEBI SI BALLEGRINO E SIAN FELICI!
Irr diversi modi Gesù descrisse come i caDi dei fa.lsi
sistemi religiosi falrro un,esteriore mostra ili carità
con molti strombazzamenti, apfiarendo agli altri grandemente pii per le loro lu:rghe preghie-re, ma úternamente tali ipocriti sono tanto avicli tla divorare le
c a s e d e l l e v e d o v e .( M a t t . 6 : I , 2 ; L u c a 2 0 : 4 6 . 4 7 )
Sono simili al giovane ricco che si atteggia .o-" úoooó
ma fu rattristato dall,istruzione cli d.isporre dei suoi
il^|to:q:r"
poveri.
(Eso.23: rri, rr ; neut. r+: àS, possedimenti materiali per interesse
ry"
9ei
deì psysli s di
29; 26:.72, 13) I/Iddio d,ogni misericorcliae tenerí
seguire Gesù. Sono eimili al brontolone Giodu fs.astabilì pure nel suo coclicedi leggi altri riota che pretese ,-are
ili
19m1assio1g
i poveri. La misera assístenza
regola.mentiper la cura e la protezionedei-poveri.
caritatevole che i poveri ottengono clalla Cristianità è
-Lev. 25: 25, 36-41,+?-54 Deut.
L6t 17, 74, i,4 t lZ_ come le briciole che il mendicante Lazzato raecolse
;
75_
dalla mensa del ricco, menf,re i csni lambivano le sue
È vero che i Cristiani non Bonovincolati .lal patto
ulcerose piaghe. Né le briciole né il leccare mette rimeclella Legge che fu iaaugurato al Monte Si"ai, ií cui ilio
allo stato cli menilico. Soltanto Geova luò effet-
15 Lucr,ro 1e53
La TOERE
trsareil soccorso.-Matt. 19 : 16-24; Luca 16: 19-21;
Qiov'L2:3-6.
Com'è codortanie clunque per le persone abbatbute
'più alto dei
e oppresse clella terra sapere che t'è Uno
pir) alt,f sowani delia Cristianità. (Eso. 22.22-24;
f,ccl. 5:8,9) Sì, Geova l'Qnnipotente ascolta i gem.iti
e ascoltand.o, EgIì. risponde alle loro
dei morituri,
'buoni Sq-aritani' in socpreghiere e manda i suoi
iorso, i suoi testimoni che sono disprezzati rlalla Crisba,nità. Con loro sono rlei compagrei i quali han rlimostrato che essi pure han:ro riguardo per gli aîfamati
e gli assetati, e per gli ammalati, i nucli e gl'imprigionati.-Matt. 25 : 34-36, 40; Luca l0 : 29-31.
di GAARDIA
Quelli che opprinono i poveri vituperano- Geova e
'certamente
morianno'. (Prov. 14:31; Fzech. 18:12,
13; Giac. 5:1-6) D'altra parte, qlelli.che.sono genetosi, che 'esercitàno con ptemura l'ospitalità', che non
sono spilorci coi loro dod, come furono Anania e sua
moglie, che sono cli mano larga e tlistribtriscono spontaneamente e "Iiberalmente", "non di mala voglia, né
per fotza," certo tali Dersole taiiventeranaopirl ricche'
à '.a"uooo nell'abbonàanza' della grazía e dell'amore
di Geova. 'Tildio ama un tlonatore allegro," e "pirl felice cosa è il dare che iÌ ricevere", puché sie fatta con
amore.-Prov. 11:25; Aiti 5:1-6; 20:35; Rom. 12:8,
1 3 ; 1 C o r . 1 3 : 3 ; 2 C o r .9 : 5 - 7 .
) Dobbia,mo noi essere baftezzati prima d'esser riconosciuti da Dio come un ministro ordinato ? I/opuscolo
Defending ond Legally Establishing the Good Neus afferma che qua.ntlo si'.mo in tribunale clovremmo dire cli
essereninistii non orrlinati se non siamo stati battezIniliana.
ni.-F,.8,,
sificato dalla legge del pa€se come ,ll Tillsho regolare
anziché come u:r ministù ortlinato. Che la Società lVatch
Tower st€ssada peso e signficato all'atio dell'immersione
in acqua è mostrato dal iatúo che soltanto quelli che hanno coiì simbolizzato la loro tledicazione a Dio hanno
d.iritto di ricevere una colia personale ilell'opuscolo Consi,gl,i sutliorganizzazinne teoirati,ca per i testintoni, di
Geoaa.
Le autorità della nazione richieilono generalnente
qualchecerimonia in rapporto all'orclinazione per il ministero, ecl è perciò che il giorno del battesimo tPuna persona è generalmente inclicato come la data della sua ordinszisng. Certo fu così per Ges\ poiché fu all.ora che
lo spirito scesesu rli lui, in atlempimento cl'Isaia 61 : 1, 2.
Però, una persona può detlicarsi a Dio merliante Cristo e
coninciare a compiere ciò con feilele aclorazione e servizio attivo molto tempo prima rlel battesimo ia acqua,
perché l'opportunità del battesimo non si ilà ail un tratto.
In tal caso Dio ordina tale persona sus mirigfr6 dal momento clella sua cleilicazione e attenile che la simbolizzi
alla prina occasione.I&Suscolo legale considera Ia cosa
specialmsals dal puatodi vista della legge clel paese [gli
Stati Uniti cl'America], e riconosce le clue classificazioni fatte riguardo si minisfli, cioè, ministri orclinati
e ministri regolari non ordirati. Qui:rdi considerati clal
punto ùi vista ilella legge clel paese, l'opuscolo legale ci
suggerisce cli d.eterminare a quale gruppo apparteniamo
seconcloche siamo stati o no battez,zah. f Dgdssimi diritbi legali si esteualono a tutti i minigfli, sia che vengano ritenuti ordìnati o regolari.
Però, I'opuscolo legale tiene anche conto clel fatto che
uno potrebbe essere ordinato cla Dio ossia unto col suo
spirito prima cli essere battezz,alo con acqua, poiché mosha che Cornelio e i creclenti suoi compagni gentili
furono ordinati con lo spirito di Dio prima che fossero
immersi in acqua. (Attii0:4a-48)
Benché questo fosse
str161Àins1ie, tuttavia indica che Dio può oriliaare una
persona rleclicata prima del battesimo in acqua. Perciò
mentre uao non battezzato può essereortlinato da Dio,
egli può sempre rlichiarare sI tribùnale che non ha ancola compiuto la ceri.rhonia di ordinazione dgll'imms1sione in arqua, e per questo motivo potrebbe essere clas-
1:4?
f Come Ebrei 1:10-12 concordacon Ecclesi,aste
Non si ri{erisce il testo di Ebrei alla terra e ai cieli
letterali creafi da Geova Dio ?-8. A., Alabama.
Ecciesiaste 1:4 si riferisce alla terra letterale quando dice: "I:a terra sussiste in perpetuo." Ebrei L:1012 non contrad.dice questo perché si riferisce alla terra
e ai cieli simbolici del montlo di Satana, dicentlo: "Tu,
Sigr.ore, fonclasti la terra al principio, e i cieli son
opera d.elle tue mani. Essi periranno, ma tu sussisterai
in perpetuo; eil essi cliverranno tutti vecchi come una
veste esteriore, e tu li rivolterai come ur abito, come
una veste eeteriorel e saranno mutati, ma tu sei lo
stesso e i tuoi anni non finiranno mui."-N'l7.
A proposito, prima di dare una diretta risposta
alla domancla si potrebbe osservare che qui Paolo ciia
il Sabno L02t25-2'l e lo applica a Cristo Gesù, menf1s il $aìms pare che parli di Geova. I trinitari usaao
questo nel tentativo di provare che Geova e Cristo
sono scanbievoìi, che sono uno in urr Dio trino. Tuttavia, noi sappiamo che ctegli angeli che lappresentavano Dio si parlava come se fossero Dio, come eappiamo che Cristo Gesrì fece l'effettiva opera tlella
creazione ma di Geova si parla come del Creatore,
perché Cristo la fece come artefice raPprcsentativo tli
Geova sotto il comando cli Dio e con la potelza cli Dio.
Questo puato è anche consiilerato nel contesto clella
scritturJ che stiamo qui esaminando, dato che Ebrei
7:2 (NW\ parla ali Cristo come di colui "mediante
ii quale egli'[Geova] fece i sisteuri di cose". Perciò
si potrebbò rbre tanto cli Geova che ili Cristo che essi
crearono i cieli e la terr4 secondo il particolare punto
di vista che si avrebbe in ciascun caso-Vedere Za
Torre di, Gunrdiú clel 10 marzo, 1953, Fegina 78.
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