PAGINA 4 IL SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI COMO - 17 LUGLIO 2010 SpecialeLisieux A COLLOQUIO CON DON GIOVANNI ILLIA - UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI Nel pellegrinaggio recuperare il gusto dell’essere Chiesa R ientrati a casa rivolgiamo alcune domande anche a don Giovanni Illia, direttore dell’Ufficio diocesano pellegrinaggi, per tracciare una prima valutazione sui frutti che il viaggio in Francia, sulle orme di santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, i suoi genitori, Bernadette Soubirous, Martino di Tours può portare. Sensazioni e bilanci di questo pellegrinaggio… «La prima sensazione è stata quella di poter implorare e accogliere quella grazia particolare che l’incontro con grandi figure di santità riservava a noi pellegrini. Accompagnata e sostenuta dal fatto che i pellegrini mi sono apparsi motivati sia in ordine alla meta del pellegrinaggio sia nel modo di viverlo, la sensazione che mi ha accompagnato è stata quella di ritrovare come comunità ecclesiale la freschezza della vita cristiana. Il bilancio è indubbiamente positivo sia per aver potuto vivere tappa dopo tappa tutto quello che ci si era proposti, sia per il clima che è maturato giorno dopo giorno tra i pellegrini, con il grande dono della presenza del Vescovo». Ci sono aspetti nuovi e sfumature nuove sulle quali questo pellegrinaggio ti ha aiutato a riflettere? «Il fatto che la santità per quanto lontana nel tempo sia assolutamente vicina a noi, appaia con un’attualità sconcertante. Pensiamo semplicemente all’attualità dello stile educativo della famiglia Martin, alla sua presenza nella vita ecclesiale e sociale, allo stile di imprenditorialità e allo spirito di solidarietà. Guardando a Teresa non si può fare a meno di cogliere quello che “la piccola via” ci propone quale stile di esistenza cristiana. Pensiamo quanto viene proposto non perché è un’idea bella che colpisce ed entusiasma al momento, ma perché riguarda il cammino di fede da far crescere e condividere». alla sua vita di preghiera, alla maturazione della sua vocazione, alle scelte di offerta e di sacrificio personali compiute da Teresa. Pensiamo a come ha vissuto la sua consacrazione e allo sguardo verso l’incontro definitivo con il Signore. Teresa è davvero Dottore della Chiesa perché nella sua vita risplende tutto lo sviluppo e la bellezza della fede che ogni domenica professiamo nel Credo». Qual è il valore pastorale di un pellegrinaggio come quello che abbiamo vissuto? Quali gli aspetti da valorizzare e riprendere? «Il nostro pellegrinaggio è stato di carattere agiografico. Abbiamo cercato dentro la storia concreta dei santi, che la Chiesa ci propone come modelli e come intercessori, la luce della fede e dell’amore di Dio così come è stato accolto e risplende nella loro vita. Qualcuno purtroppo ritiene pietistico questo modo di valutare e di vivere un pellegrinaggio. Quello che è certo è che la gente normale, lontana dal deismo di molta pastorale e libera da distinguo arguti e saputi quanto inutili, guarda di fatto alla vita dei santi, cogliendone una forza e una luce, un esempio e un sostegno, un incoraggiamento e uno sprone per la vita concreta di tutti i giorni. Proprio quello che tanta ideologia pastorale non riesce più a dare, nonostante gli illuminati propositori siano ben lontani dall’averne consapevolezza. Gli aspetti da valorizzare e da riprendere sono gli stessi che un pellegrinaggio porta a vivere nei tempi di preghiera e di riflessione. I contenuti offerti nel pellegrinaggio diventano così un tesoro da lasciare decantare nel cammino della vita che continua, nell’impegno a corrispondere e completare la grazia del proprio Battesimo». Come pensare modi per allargare il target dei partecipanti? Pensiamo a questo appena fatto e come sarebbe stato bello per famiglie, giovani fidanzati … «Ogni pellegrinaggio è una occasione preziosa,come la vita della Chiesa e delle nostre comunità può essere una occasione preziosa. Se una comunità è asfittica perde le occasioni, se non si riesce neppure a far presente una proposta che viene dalla diocesi si perdono delle occasioni… Forse molti presunti pellegrinaggi sono dei viaggetti a sfondo spirituale… un po’ come tanti corsi di esercizi spirituali che sono soltanto conferenze spiritualizzate vuote di qualsivoglia esercizio spirituale. Si tratta di recuperare la freschezza e il gusto di essere Chiesa e condividere Su quali proposte e appuntamenti si sta lavorando per il prossimo anno? «Se Dio vorrà ci dovremo preparare come diocesi ad accogliere e godere del dono di una grande canonizzazione. Si tratta del Beato Luigi Guanella. Teologi, biblisti e liturgisti permettendo (insieme a specialisti della catechesi) si tratterà di conoscere e riscoprire questa nostra figura di santità. Il pellegrinaggio a Roma e il riflesso del medesimo sulla vita della diocesi potranno essere una occasione preziosa di crescita nella fede e di riconoscenza alla grande famiglia guanelliana nel suo ramo maschile e femminile per ciò che ha fatto e significa nella nostra Chiesa diocesana. L’Ufficio si muoverà poi, ben lontano dalla pretesa di essere una agenzia di viaggi, proponendo alcune occasioni di pellegrinaggio sia agiografico che mariano, sia ecumenico che biblico. Se Dio vorrà!». COME TRADIZIONE, DI RIENTRO DAI PELLEGRINAGGI DIOCESANI, SI STA PENSANDO ALLA PREPARAZIONE DI UN PICCOLO OPUSCOLO CON IMMAGINI E RACCONTI A RICORDO DELL’ESPERIENZA VISSUTA (CORREDATO DA DVD). CHI FOSSE INTERESSATO PUÒ PRENOTARE LA PROPRIA COPIA TELEFONANDO PRESSO IL SETTIMANALE DELLA DIOCESI, ALLO 031-263533. CONSIDERATO L’AVVICINARSI DELLA PAUSA ESTIVA IL MATERIALE POTREBBE ESSERE A DISPOSIZIONE DA FINE SETTEMBRE PELLEGRINAGGI DIOCESANI Tutte le informazioni sul sito www.diocesidicomo.it o telefonando il mercoledì mattina all’Ufficio diocesano pellegrinaggi allo 031-3312232 oppure allo 031-986225 (don Giovanni Illia) PELLEGRINAGGI MARIANI • Lourdes con l’Unitalsi: sabato 9 - venerdì 15 ottobre (in treno) domenica 10 - giovedì 14 ottobre (in aereo) • Lourdes con l’Unitalsi (per i giovani): martedì 27 luglio - lunedì 2 agosto • Dongo con l’Unitalsi: Giornata dell’ammalato 25 settembre SANTUARI DI FRANCIA: DAL 20 AL 24 SETTEMBRE • Il programma prevede la partenza da Semogo (So) e tappe a La Salette, Dardilly, Ars, Nevers, Paray Le Monial, Cluny, Lione, Annecy (rientro a Semogo). Quota (a seconda dei partecipanti): da 570 a 605 euro.