Viaggio di istruzione 4/8 Maggio 2015 Per antichi borghi, tra Umbria e Toscana 1 Visita agli scavi di Pompei Pompei è stata seppellita dalla terribile eruzione del Vesuvio il 24 agosto del 79 d.C. Ha lasciato ai posteri la possibilità di apprezzare e visitare la Città così come si presentava agli antichi abitanti poco prima della catastrofe. La città ha restituito numerosi esempi di edifici pubblici (il Foro con il Capitolium, la Basilica, gli edifici amministrativi, gli edifici dedicati al culto imperiale, il macellum, le terme, il quartiere dei teatri e l'anfiteatro) e privati (Casa del Fauno, Casa del Poeta Tragico, la Casa del Menandro, la Casa dei Casti Amanti, la Villa dei Misteri) che contribuiscono a ben definire la fisionomia della città antica, sia gli aspetti artistici che quelli legati alla vita quotidiana. Basilica Romana La struttura della Basilica, situata nell'angolo sudoccidentale del foro, è alquanto semplice, molto simile ad un tempio greco. è preceduta nella zona dell'ingresso principale, da un portico, chiamato portico di Popidio, che aveva la funzione di 2 nascondere alcuni edifici situati sul lato meridionale del foro. L'ingresso principale è caratterizzato da cinque porte, divise da pilastri in tufo. La facciata è caratterizzata da quattro colonne in ordine ionico, la cui altezza si aggirava intorno agli undici metri; internamente la navata centrale è circondata da ventotto colonne. Foro di Pompei Il Foro che si trova negli scavi archeologici di Pompei è stato il centro economico, politico e religioso della città. Casa del Fauno I ritrovamenti della casa fanno pensare ad un complesso enorme, con stanze, ambienti e aree dedicate alle attività più diverse. Viene chiamata "Casa del Fauno" per la statuetta in bronzo del fauno danzante, che era posta al centro di una delle sale principali. La struttura è stata realizzata con tecniche di costruzione molto moderne: sotto l'intonaco delle pareti sono state installate delle piastre di piombo per proteggere l'ambiente dall'umidità. Anfiteatro 3 E’ la più antica costruzione in pietra del suo genere che sia mai stata scoperta. La sua costruzione, infatti, risale all'80 a.C. Le gradinate dell'Anfiteatro degli scavi archeologici di Pompei erano divise in tre ordini, e uno di questi era senza dubbio riservato alle donne. Villa dei misteri La Villa dei Misteri di Pompei è un'antica casa romana, posta leggermente fuori dalla città e dagli scavi archeologici. Alcuni sostengono che la Villa appartenesse a Livia, la moglie dell'Imperatore Augusto, di cui è stata trovata una statua tra le rovine. La Villa dei Misteri deve il suo nome ad una serie di dipinti scoperti in una camera dell'abitazione, e della quale si cerca di stabilire ancora oggi il significato. La villa aveva molte stanze, tutte abbellite con grande eleganza e diverse delle quali erano dedicate alle cene e agli eventi mondani. 4 Le terme del Foro Le Terme del Foro, chiamate anche Terme della Fortuna[1], sono un complesso termale di epoca romana, sepolte dall'eruzione del Vesuvio del 79 e ritrovate a seguito degli scavi archeologici dell'antica Pompei: prendono il nome dalla vicinanza con il foro. Le terme di dividono in due sezioni, quelle femminili e quelle maschili, con ingressi separati. La Casa del Menandro La Casa del Menandro è una grande domus urbana dell'antica Pompei di quasi 1800 m². Prende il nome non dal proprietario della casa, ma dall'immagine del poeta greco Menandro, ritrovata lì. 5 PERUGIA La città ha la forma di una stella con origini etrusche. Il centro storico si raggiunge in mini metro. Piazza quattro novembre è considerate tra le più belle piazze d’Italia, centro politico e religioso. L’emblema di Perugia è la fontana maggiore nata dall’esigenza di portare l’acqua in città; fu realizzata nel 1275 da frate Vignali. Sulla vasca inferiore sono raffigurati i rilievi di Nicola e Giovanni Pisano che riproducono i calendari del lavoro agricolo; sulla vasca superiore sono raffigurati i rilievi della mitica fondazione della città per mano dell’eroe biblico Ulisse e i personaggi biblici e leggendari. PALAZZO DEI PRIORI Il Palazzo dei Priori era il luogo in cui si concentravano le funzioni amministrative e giudiziarie, ma si ricevevano anche i priori ossia “i magistrati”. Costruito in forme gotiche a partire dal 1293 al 1443, sul portale maggiore campeggiano le sculture del leone e del grifo, simboli della guelfa Perugia; al primo piano è ubicata la sala dei nobili; al piano superiore la galleria nazionale dell’Umbria dove si trova la più importante collezione di capolavori di Arnolfo 6 di Cambio, Piero della Francesca, il Perugino e Pietro da Cortona. Il duomo, chiamato anche Cattedrale di S. Lorenzo, è romanico di origine, avviato in forme gotiche nel 300, ma mai giunto a compimento. Accanto al portale di Galeazzo d’Asti è collegato il Pergamo (pulpito) del 400 detto di S. Bernardino. Nella cappella del “Santo Anello” nel reliquiario è custodito l’anello nuziale della Madonna. La cattedrale viene eretta sul monte più alto chiamato colle del sole, essa sorge su un antico tempio etrusco. SIENA DUOMO DI SIENA Piazza del Duomo ci accoglie con la meravigliosa visione dell’imponente cattedrale senese dedicata a Santa Maria Assunta. Il Duomo sorge su un preesistente edificio sacro, a sua volta costruito su un antico tempio dedicato a Minerva. La sua edificazione iniziò alla metà del XII secolo, le parti essenziali erano terminate già nel 1215 mentre la cupola fu eretta tra il 1259 e il 1264. Costruito a croce latina e a tre navate, fu rivestito da fasce bianche e nere di marmo con riferimento alla balzana: lo stemma araldico di Siena. Il Duomo ha una splendida facciata, in marmi 7 policromi con una ricca decorazione scultorea: è romanico-gotica nella parte inferiore, aperta a tre portali (opera di Giovanni Pisano); è in stile gotico-fiorito nella parte superiore (di Giovanni di Cecco) e reca mosaici ottocenteschi nelle tre cuspidi. Il campanile è romanico, a fasce bianche e nere, e sorge su un’antica torre presentando sei ordini di finestre. All’interno del Duomo la policromia dei marmi riprende il motivo esterno, l’ambiente è ricco di penombre e di misteriosi giochi di luce. Le volte dipinte in azzurro e stelle d’oro furono sopraelevate nel secolo XIV, così che il ballatoio esterno della cupola appare parzialmente internato, coronato da una cuspide a piramide ottagonale e da pinnacoli laterali. Tra gli archi e le volte della navata maggiore ricorre una cornice sostenuta da 172 busti di stucco del secolo XVI, rappresentanti i “Primi Pontefici”, sotto i quali si trovano altri busti di 36 imperatori. Il pavimento venne completamente istoriato a commesso marmoreo, a graffito e a tarsia, tra il 1369 e il 1547 (abitualmente esso è, per ragioni di conservazione, in parte ricoperto da un tavolato in corrispondenza della cupola e del presbiterio). Sono 56 riquadri che offrono una visione del tema della salvezza a cui lavorano oltre 40 artisti, quasi tutti senesi. A sinistra il pergamo di Nicola e Giovanni Pisano 8 (1266-68) capolavoro della scultura gotica, sulla stessa navata si apre la cappella di San Giovanni Battista con la sua figura scolpita nel 1457 da Donatello. Baldassare Petruzzi realizzò il complesso marmoreo dell’altare maggiore, il tabernacolo bronzeo che lo domina è opera del Vecchietta (1467-1472). FIRENZE IL Duomo di Firenze è in tutto il mondo la terza chiesa in ordine di grandezza dopo S. Pietro e S. Paolo a Londra. Fu iniziata nel 1296 da Arnolfo di Cambio nello stesso luogo dove sorgeva la chiesa di S. Reparata, Cattedrale di Firenze. L’edificio in stile gotico è rivestito di pannelli di marmo policromi di varie forme, verdi e rosa bordati di bianco. Il complesso della cattedrale include il Battistero e il Campanile di Giotto. I tre edifici fanno parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Dopo la morte di Arnolfo nel 1302 si procede a rilento, finché nel 1331 l’Arte della Lana commissionò a Giotto la supervisione dei lavori. Assistito da Andrea Pisano, Giotto proseguì il lavoro di Arnolfo: il suo contributo maggiore fu la 9 realizzazione del magnifico campanile. Le fasce di marmo policromo poste all’esterno sono alternate verticalmente e orizzontalmente. Provengono da Carrara (marmo bianco), Prato (verde), Siena (rosso) e altri luoghi. Queste fasce riprendevano il motivo dell’adiacente Battistero di San Giovanni e del Campanile di Giotto. Due portali laterali, il Portale dei Canonici e il Portale della Mandorla, sono stati scolpiti da Nanni di Banco, Donatello e Jacopo della Quercia. La cupola ha un diametro di 45 m di altezza e di 90 m di larghezza ed è decorata all’interno con affreschi del Vasari e di Federico Zuccari che raffigurano il Giudizio Universale. Nell’ultima cappella di sinistra si trova la Pietà Bandini di Michelangelo. Il duomo di Firenze contiene il più grande complesso di vetrate realizzato in Italia tra il XIV e il XV secolo. Le 44 vetrate delle navate e del transetto ritraggono Santi del Vecchio e del Nuovo Testamento IL BATTISTERO Il Battistero di San Giovanni è una delle più antiche Chiese di Firenze, posto di fronte alla Cattedrale della città, la chiesa di Santa Maria del Fiore. A pianta ottagonale, interamente rivestito di lastre di marmo bianco e verde di Prato, il Battistero è coperto da una cupola ad otto spicchi poggiante sulle pareti perimetrali. Entrando 10 nell’edificio, la prima cosa che cattura l’attenzione è il prezioso mosaico della cupola, una delle più grandi al mondo per l’epoca, ad esser decorata con questa tecnica. I mosaici sono dominati dall'enorme figura di Cristo giudice con scene del giudizio universale che occupano tre degli otto spicchi della cupola. Nei sovrapposti registri orizzontali degli altri cinque spicchi, sono raffigurate le storie di San Giovanni Battista, patrono di Firenze, di Cristo, di Giuseppe e della Genesi. Al centro, nel registro più in alto, trovano posto le gerarchie angeliche La Porta del Paradiso, il capolavoro oramai pienamente rinascimentale del Ghiberti e dei suoi aiuti, tra cui Luca della Robbia. Ghiberti e la sua bottega, ottennero senza concorso la commissione della porta che venne realizzata in un formato diverso dalle altre due, in dieci grandi pannelli che rappresentano le storie del nuovo e vecchio Testamento. La porta sud è la più antica e fu scolpita da Andrea PISANO. La porta nord fu scolpita dal Ghiberti. Il Campanile di Giotto Alto 84,70 metri e largo circa 15 è la più eloquente testimonianza dell'architettura gotica fiorentina del Trecento, che pur nello slancio verticale non abbandona il principio della solidità. 11 Presenta dei rafforzi angolari che salgono fino al coronamento a sbalzo orizzontale. Rivestito di marmi bianchi, rossi e verdi come quelli che adornano la Cattedrale, il maestoso campanile a base quadrata, è considerato il più bello d'Italia. I rilievi iniziano con la Creazione dell'uomo e si susseguono con la rappresentazione delle sue attività, i Pianeti che regolano il corso della sua esistenza, le Virtù che lo fortificano, le Arti Liberali che lo istruiscono e i Sacramenti che lo santificano. S. Maria Novella Architettonicamente è una delle chiese più importanti in stile Gotico in Toscana. L'esterno è opera di Fra Jacopo Talenti e Leon Battista Alberti. L'interno racchiude capolavori straordinari, tra cui la Trinità di Masaccio, gli affreschi del Ghirlandaio nella Cappella Tornabuoni e il Crocifisso di Giotto. Il convento fu costruito tra il 1279 e il 1357 dai frati Domenicani vicino ad un'antica chiesa. La parte inferiore della facciata in marmo, che è in stile romanico, si ritiene sia stata eseguita dall'architetto Domenicano, fra Iacopo Talenti da Nipozzano, mentre la parte superiore fu completata solo cento anni più tardi nel 1470 da Leon Battista Alberti . Il Crocifisso di Giotto si trova al centro della navata centrale, posizione tradizionale per i crocifissi di Giotto: il vuoto tutto intorno deve ricordare la vera crocefissione di Cristo sulla croce di 12 legno. Opera giovanile di Giotto (1288-89) mostra tutta la sua maestria nell'ombreggiatura del corpo di Cristo, i movimenti dei capelli, le gocce di sangue, i dettagli dello sfondo. L'interno della Basilica appare spazioso, grazie anche all'uso di archi colorati al centro. La pianta è attribuita al Brunelleschi, lo stesso architetto della Cupola del Duomo. Nell’affresco della Trinità di Masaccio ha applicato in modo rigoroso la prospettiva. L’architettura introduce le figure entro una cappella, rappresentata con uno schema prospettico. ASSISI Basilica Superiore L'esterno della Basilica ha richiami evidenti al gotico francese nella cuspide della facciata, nello slancio. Cripta Nella cripta troviamo la tomba di San Francesco. Nelle nicchie agli angoli del vano sono state sistemate le tombe di quattro discepoli del Santo: Leone, Masseo, Rufino e Angelo Basilica Inferiore 13 La prima impressione che ci colpisce entrando dalla luce della piazza è un'oscurità quella nella di quale difficilmente si riesce ad orientarsi. La Chiesa presenta Inferiore come si una costruzione ad archi schiacciati e a volte prone in netto contrasto con la Chiesa Superiore slanciata, spaziosa, ariosa, luminosa. La Chiesa Inferiore par che preghi inginocchiata sulla tomba del Santo, la Superiore par che canti impennata verso il cielo. La navata centrale della Chiesa Inferiore si presenta come una galleria oscura formata dalle potenti costolature degli archi impostati ad altezza d'uomo. Le pitture allegoriche, iscritte nei quattro triangoli della volta, sono le figurazioni allegoriche della santità a cui pervenne Francesco nell'osservanza dell'Obbedienza, della Castità e della Povertà. 14 BASILICA DI S. CHIARA Lo stile architettonico è quello gotico, e ricorda molto da vicino la quasi contemporanea basilica superiore di San Francesco d'Assisi. Esterno Gli archi rampanti L'esterno è caratterizzato da tre grossi contrafforti poligonali a forma di ampi archi rampanti che rinforzano il fianco sinistro dell'edificio (fine del XIV secolo). La facciata è realizzata a filari di pietra locale bianca e rosa, tripartita da cornici. Il portale è a tutto sesto, con la ghiera attorno alla Più in alto, il rosone ha un doppio giro di colonnine e archetti. La facciata si conclude a timpano con un oculo al centro. lunetta che è sostenuta da due leoni a riposo. La lunetta presenta un affresco molto rovinato Più in alto, il rosone ha un doppio giro di colonnine e archetti. La facciata si conclude a 15 timpano con un oculo al centro. Nella navata si apre una sola cappella, detta di Sant'Agnese, situata nella quarta campata a sinistra. Di forma pentagonale è dedicata alla sorella di santa Chiara ed è decorata da affreschi del 1914 di Girolamo Marinelli e pitture murali di Sigismondo Spagnoli. San Gimignano Uno dei più caratteristici e affascinanti borghi medievali toscani: San Gimignano, patrimonio dell’Unesco. E’ un paese rimasto quasi intatto dalla fine del trecento ad oggi. San Gimignano è uno dei luoghi in Toscana più visitati, e non solo dai turisti stranieri o di altre regioni, ma anche dai toscani stessi. Porta San Giovanni è stata aperta nel 1262 nella cerchia muraria e immette nell’omonima via che segna l’inizio del tratto urbano della Via Francigena. Piazza della Cisterna. Di impianto triangolare, deve il suo nome, come appare evidente, alla cisterna medievale del 1287 posta al suo centro. La piazza è incorniciata da case-torri e palazzi il cui fascino è rimasto quasi 16 intatto nel tempo. Mi riferisco, nello specifico, a Casa Salvestrini, a Palazzo Tortoli e Palazzo dei Cortesi. Tra le cose da vedere c’è senz’altro la Chiesa di Sant’Agostino. Essa è di forme romanico – gotiche: al suo interno custodisce un capolavoro di Piero Pollaiolo. Palazzo comunale, Pinacoteca e Torre Grossa. Il Palazzo Comunale è un altro capolavoro di architettura tardo medievale. Il Palazzo è sovrastato da una torre panoramica (Torre Grossa, appunto), alta 54 metri. Il suo aspetto imponente, rude, dalla funzione militare inequivocabile, sorprende per la sensazione di robustezza. Piazza del Duomo. La bella collegiata di Santa Maria Assunta, costruita nel XII secolo. E’ caratterizzata da una spoglia facciata al suo esterno, e da tre navate al suo interno. In essa sono conservati una serie di capolavori, quali: il Martirio di San Sebastiano di Benozzo Gozzoli, le statue lignee di Jacopo della Quercia, gli affreschi di Lippo e Federico Memmi (Storie del Nuovo Testamento) e scene tratte dall’Antico Testamento ad opera di Bartolo di Fredi. 17 18 Nome file: Opuscolo alunni gita 2015 def Directory: C:\Users\CAM\Desktop Modello: C:\Users\CAM\AppData\Roaming\Microsoft\Templates\Normal.dotm Titolo: Oggetto: Autore: Pettinato Giuseppina Parole chiave: Commenti: Data creazione: 27/04/2015 10:41:00 Numero revisione: 22 Data ultimo salvataggio:28/04/2015 22:46:00 Autore ultimo salvataggio: CAM Tempo totale modifica 48 minuti Data ultima stampa: 28/04/2015 22:47:00 Come da ultima stampa completa Numero pagine: 18 Numero parole: 2.672 (circa) Numero caratteri: 15.234 (circa)