18 maggio2004 LAPSICOLOGAÈINLINEA! ATAVOLACOLNUTRIZIONISTA SALUTE Fobia (1° parte) Quella sana merenda della nonna… La paura accompagna l’uomo nel corso di tutta la sua vita e ha principalmente una funzione protettiva in quanto lo tiene lontano da quei pericoli che potrebbero compromettere la sua esistenza. Infatti ci sono paure primordiali che accomunano tutti gli uomini: la paura dell’acqua, del fuoco, dei temporali, dei rettili, degli insetti, degli animali grossi che hanno la bocca grande oppure di animali sconosciuti. Tuttavia la paura a volte nasce in contesti che non hanno alcun legame con la sopravvivenza e rimane per questa ragione inspiegabile e misteriosa al primo impatto. Perché per esempio si dovrebbe aver paura dei fiori? Di un particolare colore? Di certe linee nere tracciate su un foglio bianco? O del velluto? O di un metallo? Se la paura del fuoco è comprensibile come spiegare la paura della sabbia? La paura ha molte sfaccettature e può succedere che le diverse sensazioni si sovrappongano; nondimeno possiamo distinguere una paura di cui il soggetto ignora tutto per cui si sente indifeso contro un pericolo ignoto (panico) e una paura per un oggetto o per una situazione ben precisa anche se non può giustificarla (fobia). La fobia può essere di lieve entità e il soggetto con qualche sotterfugio riesce a controllarla ma può anche essere eccessiva e risultare invalidante per una buona relazione sociale. Non sempre chi soffre di una determinata fobia può spiegarsi il perché di quest’avversione o turbamento e quindi anche in questo caso come nel panico, rimane indifeso. Sempre di grande attualità è il problema relativo alla merenda dei nostri figli e, quindi, dell’opportunità o meno, di permettere loro il consumo delle tanto reclamizzate merendine. Col termine di “merendina” (snack) si indica comunemente l’insieme dei prodotti lievitati da forno che, destinati inizialmente ai bambini, sono sempre più utilizzati anche da giovani e adulti. Si tratta di prodotti alimentari di facile conservazione e di immediata utilizzazione, disponibili nelle pratiche confezioni monodose e il cui consumo supera, nel nostro paese, le 170.000 tonnellate annue! La principale componente nutrizionale di questi alimenti è rappresentata dai carboidrati (zuccheri), soprattutto da amido (farina di frumento, mais e riso), dal saccarosio (il comune zucchero), dallo sciroppo di glucosio, dal lattosio (contenuto nel latte impiegato, quasi sempre in polvere), da fruttosio e pectine delle marmellate Periartrite alla spalla e sindromi dell’arto superiore (2° parte) Fobia: male antico Fobia è una parola che ha origine dal greco; i Greci scongiuravano infatti queste paure venerando il dio Fobo un mostro che dagli occhi mandava fuoco. La parola fobia unendosi ad un’altra ne specifica il significato, per esempio: aviofobia = paura di volare in aereo, idrofobia = dell’acqua, nictofobia = della notte, ematofobia = del sangue, aracnofobia = dei ragni. Una fobia molto diffusa è l’agorafobia assieme alla claustrofobia rispettivamente paura degli spazi aperti e dei luoghi chiusi. Queste due paure richiamano alla mente altre due paure contrapposte a volte presenti nello stesso soggetto, quella dei ragni, animaletti con tante zampe, e quella dei serpenti che di zampe non ne hanno e strisciano sul ventre. Ciò mette in evidenza l’irrazionalità apparente delle fobie. Vivere con alcune di queste paure non è facile: si finisce con l’essere vittime di uno stress molto pesante da sopportare in quanto si deve lottare sia con la propria fobia sia con chi sta attorno. Queste paure trovano di solito scarsa comprensione tra gli amici e parenti che non le capiscono oppure non sanno come trovare la situazione. Praticamente il soggetto rimane solo col suo problema e succede che è anche deriso per l’importanza che gli dà. Nei casi più gravi la sindrome è pesante: si manifestano tachicardia, nausea, sudorazione, improvviso blocco del pensiero logico, spinta alla fuga e altre manifestazioni mentali e corporee che trasformano la vita sociale in un vero tormento. Infatti si può capire che ha una persona manchi l’aria in uno spazio chiuso ma perché alla stessa persona manca l’aria in mezzo a una piazza? È inutile pensare che con uno sforzo di volontà le grandi fobie si possano dominare; al contrario il soggetto tenderà nei casi estremi a restare chiuso in casa ed a rifiutare ogni contatto esterno. Chi può convincerlo a non avere paura della propria paura? Dalle fobie si può guarire (segue 2°parte) di farcitura. I grassi sono rappresentati, soprattutto, dal burro, dalle margarine, dai grassi vegetali idrogenati e, pur se in misura minore, da quelli contenuti nel latte, nelle uova e nel cacao. La quantità totale dei grassi è particolarmente incidente sul valore calorico del prodotto mentre la qualità delle singole componenti definisce il diverso pregio nutrizionale della merendina stessa: infatti, i grassi del burro, dell’uovo e del latte, specie se intero, sono sicuramente più apprezzabili da un punto di vista alimentare dei grassi vegetali idrogenati e delle margarine. La componente proteica, quantitativamente assai modesta, è costituita dal latte, dalle uova e dalle farine di cereali. A questi ingredienti principali sono aggiunte quantità variabili e limitate di additivi: addensanti, emulsionanti, aromi naturali e conservanti; si tratta di composti naturali e di sintesi capaci di conferire particolari caratteristiche organolettiche di omogeneità, sofficità, gradevolezza e conservabilità del prodotto. La grammatura totale delle merendine è assai variabile e risulta compresa fra i 20 e i 50 grammi; il valore energetico varia, conseguentemente, da 90 a 200 kcal. Pur sottraendoci da una generalizzata criminalizzazione di questi prodotti alimentari, che largo favore incontrano tra i giovanissimi e tra gli stessi genitori, stante l’indiscutibile vantaggio di praticità d’uso e di risparmio di tempo, è qui opportuno sottolineare la necessità di un uso moderato di questi spuntini che, per il loro elevato contenuto in zuccheri semplici, dovranno essere consumati per un massimo di 2/3 volte alla settimana, opportunamente alternati alle classiche merende fresche a base di pane o frutta. Prima di andare a trattare la spalla, poniamo l’attenzione su altri distretti che possono avere perturbato e squilibrato, a distanza, la spalla. A tale scopo analizziamo la possibile catena di lesione. Molte sono le lesioni distali possibili, per questo è importante andare a verificarle e, se vi sono, correggerle. Se ciò non venisse fatto, le correzioni specifiche eseguite sulla spalla non darebbero esito positivo, oppure avrebbero recidive in tempi relativamente stretti. Prima di elencare tutte le possibili “lesioni distali” è importante capire quali siano le vie di collegamento che determinano queste relazioni tra cause lontane e la spalla interessata. Ciò che costituisce la rete di collegamento tra tutte le varie articolazioni, organi, sistemi, apparati vascolari e nervosi, cioè tutto l’insieme del corpo umano, è costituito dal “sistema fasciale”. Questo è un sistema di fasce di rivestimento che, a partire dal cranio fino all’ultimo dito del piede (dall’interno fino all’esterno), va a rivestire tutto e quindi stabilisce un’interdipendenza. Per questo il nostro corpo è un insieme di sistemi piccoli fortemente interdipendenti. Per questo si può facilmente intuire come a volte una piccola variazione nel sistema può influire sull’intero sistema. In questo contesto è facilmente comprensibile come problematiche anche lontane possono influire sulla regione della spalla. Entrando nei dettagli possiamo dire che le seguenti sedi di lesioni possono influire direttamente sul suo equilibrio. - Problematiche a livello del cranio: le ossa del cranio si muovono secondo limitati e precisi rapporti reciproci, influenzando strutture che esse contengono. L’articolazione n temporo-mandibolare (Atm) che mette in rapporto la mandibola con le ossa temporali, è a volte sede di problemi occlusali (cioè chiusura della bocca) che, provocando squilibri fasciali sulla regione, influenzano negativamente la spalla. n n n Lesioni alle prime coste, lesioni alla clavicola, problemi respiratori che alterano l’equilibrio delle ossa sopracitate in rapporto alle vertebre dorsali. Lesioni alla cerniera tra il cranio e le prima vertebra cervicale. Le ossa del bacino possono avere ripercussioni sull’equilibrio della spalla. Dato che la spalla risente anche di problematiche della sfera “psichica”, è facile intuire come periodi di prolungato stress possono interessare prima gli organi interni (fegato, cistifellea, pancreas-stomaco, sistema cardio-polmonare) e poi di riflesso, seguendo vie “fasciali”, la spalla. Per concludere questa sequenza si sono trovate precise relazioni tra organi interni e spalla. In modo specifico per la spalla destra relazioni con fegato e cistifellea, per la spalla sinistra apparato cardio-polmonare, stomaco-pancreas. In tali casi si possono costatare i tipici dolori a bretella nelle due spalle. dott.ssa Karla Saunig dott. Daniele Leoni Studio Kinesi del dott. Giovanni Quercioli psicologa - psicoterapeuta La rubrica è aperta ai lettori che possono scrivere alla redazione: via Volturno 10/12a - 50019 Sesto F.no fax 055340814 specialista in scienza dell’alimentazione Il dott. Leoni risponde ai lettori dal lun. al ven. dalle 21 alle 22 allo 055715777 Studi: viale Talenti 118 - 50142 Firenze, tel. 0557135069 scienze motorie-fisioterapista kinesiologo Via Martelli, 8 50122 Firenze tel. 055214770 QUADRIFOGLIO Costituita la Compagnia dei Ranger dell’Ambiente Bambini protagonisti e responsabili della qualità della vita urbana Con un metodo divertente e coinvolgente, i bambini diventano protagonisti e responsabili della qualità della vita urbana, avendo la possibilit à d i pr ender si cu r a dell’ambiente dove vivono, di chiedere interventi e di fare segnalazioni. Sono 12 le scuole elementari di Firenze che hanno partecipato all’iniziativa con 26 classi, 28 insegnanti e 495 ragazzi coinvolti della “Acciaiuoli”, “Bechi”, “Boccaccio”, “Colombo”, “Duca D’Aosta”, “Fanciulli”, “Giotto”, “La Fantina”, “Mameli”, “S.Teresa”, “Santissima Annunziata”; a queste si è aggiunta la scuola “Marconi” di Scandicci. È un gioco utile a fare crescere il rispetto per l’ambiente e rientra nelle azioni che vedono Quadrifoglio impegnato a informare i cittadini, a cominciare dai più piccoli, sul ciclo dei rifiuti e sulla salvaguardia dell’ambiente. I ranger sosterranno un’attiva azione di controllo del territorio segnalando cosa non va e consigliando eventuali modifiche e miglioramenti al servizio di igiene pubblica: il Quadrifoglio interverrà in risposta alle domande dei bambini. Pagina precedente L’iniziativa si è articolata in tre fasi principali a partire dall’informazione e la formazione di bambini, perseguita anche attraverso l’insegnamento di tecniche di espressione teatrale e musicale. Le abilità e le capacità creative dei bambini sono state poi messe in gioco per realizzare la grande festa di nascita della Compagnia dei Ranger e infine, dopo aver ottenuta la qualifica di ranger dell’ambiente, i bambini diventano testimoni e difensori dell’ambiente e del rapporto tra il cittadino e l’ambiente. In classe si sono alternati laboratori con scenografi, musicisti e drammaturghi per scoprire la tecnica di scrittura teatrale, di allestimento scenografi co ed espressività musicale, a lezioni, in collaborazione con esperti del Quadrifoglio, per individuare i “cattivi” comportamenti per l’igiene urbana e la difesa dell’ambiente. Ad ogni ragazza/o è stato consegnato il kit dei ranger (uno zainetto che comprende badge di riconoscimento, passaporto del ranger, matita, cartoline di segnalazione da spedire, un gioco del compostaggio e un opuscolo “Il viaggio dei rifiuti”). Ogni ranger possiede inoltre alcune cartoline, con l’indirizzo prestampato di Quadrifoglio, che potranno essere compilate e inviate come segnalazioni ogni volta che il ranger sarà testimone di un malfunzionamento o di un problema individuato nella propria zona di competenza. Le cartoline possono anche contenere proposte di miglioramento e osservazioni vissute attraverso il particolare e attento punto di vista dell’infanzia. Sono state poi progettate alcune giornate, ciascuna delle quali sarà dedicata a un problema e a un tema specifico dell’ambiente: dalla “caccia alla cacca”, una giornata per segnalare con apposite piramidi di cartone tutte le deiezioni canine lasciate sui marciapiedi alla “caccia grossa”, un tour nel quartiere per individuare e segnalare a Quadrifoglio tutti i materiali ingombranti abbandonati a giro, con una gara a chi trova gli oggetti più strani. Infine “spazzini per un giorno”, rappresenterà un impegno divertente per tutti i bambini che impareranno quanto sia semplice tenere pulita la città se ciascuno fa la sua piccola parte. Pagina successiva