CROCE ROSSA ITALIANA Volontari del Soccorso Censimento delle Esigenze della Popolazione in caso di Disastro GOSTO V EN EV I GIN RA 22 A ZIONE D Generi di prima necessità ✯ CO N 1864 Manuale per le Attività Sociali CROCE ROSSA ITALIANA Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso Attività Sociali Censimento delle Esigenze della Popolazione in caso di Disastro Generi di prima necessità Manuale per le Attività Sociali 1 2 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali PREFAZIONE Quanti di noi hanno assistito e supportato in silenzio le grida di dolore delle persone colpite da un disastro, cercando una risposta ai bisogni essenziali ed una soluzione ai problemi sociali e psicologici di cui sono testimoni? Ogni Volontario ha di certo in sé risorse umane e culturali da utilizzare e tirar fuori in frangenti simili, ma la spontaneità non sempre è sufficiente e un percorso formativo deve completare le Sue competenze. Questo Manuale consente di capire meglio le esigenze di una popolazione all’indomani di una catastrofe. È particolarmente schematico e di facile consultazione e sarà utilissimo, nelle fasi concitate della prima emergenza, a tutti quei Volontari che vorranno operare “sul campo” con professionalità e sensibilità al servizio delle vittime di un disastro. Ispettore Nazionale Volontari del Soccorso CRI Vincenzo Scognamiglio 3 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali Il Censimento, in una azione di soccorso in emergenza, è da considerare come attività prioritaria per pianificare le successive attività sociali sia in zona di disastro che presso le varie Unità CRI. Obiettivo di questo Censimento è raccogliere quelle informazioni che consentano di capire ed individuare le esigenze della popolazione coinvolta nel disastro. Queste informazioni vanno poi elaborate per: 1 - inoltrare le richieste di quanto occorre e solo di quello, 2 - organizzare in zona di disastro le strutture in grado di gestire le risposte adeguate alle esigenze, 3 - costituire una banca dati utile anche in un secondo momento. È naturale che il Censimento delle Esigenze della Popolazione in caso di Disastro sia solo la prima fase di un programma di intervento. Se il lavoro si esaurisse con la raccolta dati, si tratterrebbe solamente di una pura indagine statistica e non sarebbe una fase di un programma socio-assistenziale proprio della C.R.I. da completare nella sua globalità. Censire ed elaborare i dati raccolti comporta necessariamente un’organizzazione in zona di disastro e, per rispondere nel modo più adeguato e tempestivo alle esigenze rilevate, è importante anche il lavoro presso le sedi dei Comitati Locali C.R.I. Ed ecco allora indispensabili delle indicazioni chiare e precise sugli standard di raccolta, confezionamento, invio e distribuzione dei generi di prima necessità. Questa pubblicazione è dunque solo il primo di tanti capitoli che, divulgati all’interno dei V.d.S. e di tutte le componenti C.R.I., contribuiranno a diffondere una omogeneità metodologica senza la quale è impossibile pensare di operare. 4 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali Questo Manuale è destinato a coloro i quali, in situazione di reale emergenza (o durante le attività esercitative), si troveranno a dover organizzare il Censimento oppure avranno un ruolo di Coordinatore. È evidente che dovranno già conoscere, anche se a grandi linee, gli argomenti e le procedure in esso contenute. Il Manuale va dunque inteso come strumento di lavoro, come traccia da seguire, come promemoria per essere certi di procedere secondo la metodologia prevista. Chi organizzerà o coordinerà il Censimento dovrà essere anche un attento lettore della realtà che gli si presenta (tipo di disastro, geografia del luogo, problemi vari, numero di persone coinvolte nel disastro, personale a disposizione, ...) e di conseguenza dovrà essere in grado di adeguare la procedura al contesto in cui si troverà ad operare, con particolare attenzione alla situazione in atto ed al suo evolversi. Per la Modulistica è invece necessario attenersi rigorosamente ai modelli allegati, per evidente omogeneità di lavoro. La Scheda Rilevazione Nucleo Familiare serve per raccogliere informazioni riguardanti: • indirizzo delle famiglie • elenco dei componenti (cognome, nome, dati anagrafici) • necessità del NF (abitazione, generi alimentari, vestiario, stoviglie, lenzuola, …) • componenti presenti, ricoverati o assistiti, dispersi Poi, relativamente ad ogni componente, si possono ricevere informazioni circa le singole necessità di vestiti e/o scarpe, terapie e/o diete, … È ovvio che la Scheda permette di raccogliere molti dati i quali, in determinate situazioni di disastro, possono risultare non significativi o addirittura il Volontario rilevatore potrebbe trovarsi nella situazione che, porre certe domande risulta superfluo. La Scheda va di volta in volta adeguata alla tipologia di situazione che si presenta. Per esempio, se le famiglie, in seguito ad un terremoto, sono accolte ed assistite in un campo (roulottes, tende,…) non sarà necessario chiedere l’indirizzo (eventualmente il n° di tenda o di roulotte); se usufruiscono dei pasti al Campo CRI o presso altra struttura, non si chiederà loro se hanno la necessità di generi alimentari o stoviglie. Precisazioni analoghe e quindi adeguamento opportuno delle procedure, vanno fatte per i criteri di pianificazione del Censimento. È ovvio che se, per esempio, il centro del paese viene evacuato a seguito di un’alluvione, non si procederà cercando le planimetrie dei luoghi e l’elenco dei nuclei familiari raggruppati per Vie e Quartieri. In situazioni simili, anche le necessità di uomini, mezzi e radio possono essere diverse da quanto riportato nel testo del Manuale. Si ribadisce che quanto scritto sono solo suggerimenti/linee guida e come tali vanno presi e riconsiderati alla luce di quanto è effettivamente accaduto. DTN V.d.S. per le Attività Sociali Augusto Romano 5 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali SOMMARIO 1 - CRITERI 7 2 - COSA SERVE 7 3 - COSA SI DEVE FARE 8 4 - ZONE 9 5 - ELABORAZIONE DATI 10 6 - RIUNIONE INFORMATIVA 11 7 - SCHEDA RILEVAZIONE istruzioni per la compilazione 12 8 - MODULO IN CASO DI ASSENZA istruzioni e suggerimenti 13 9 - MODULI DI RIEPILOGO istruzioni per la compilazione 14 10 - TRATTAMENTO DATI PERSONALI 11 - ALLEGATI 16 a) scheda di rilevazione 17 b) modulo in caso di assenza c) moduli di riepilogo 12 - ESEMPI ORIENTATIVI 29 6 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali 1 - CRITERI ZONE:: identificarle secondo le diverse tipologie centrali (più storiche) periferiche (più recenti) rurali o secondo la diversa densità di nuclei familiari (NF) COORDINATORI: devono essere previsti 1 che sovrintende a tutto il censimento 1 per ogni zona SQUADRE RILEVATORI: devono essere composte da 1 operatore CRI (2 in caso di sovrannumero di operatori CRI) 1 indigeno (scelto possibilmente tra i giovani) il loro numero deve essere in funzione di tipo di zona - n dei nuclei familiari (NF) in ogni zona distanza dal modulo CRI disponibilit∑ di mezzi CRI (per zone rurali) ELABORAZIONE DATI: 1 operatore per ogni tipo di riepilogo(possibilmente) NOTE: il tempo medio necessario per la rilevazione di una scheda è di 10 minuti (compresi i tempi morti) Per mantenere dei tempi accettabili di elaborazione dei dati organizzare una o più "catene di rielaborazione composte da almeno 4 volontari (meglio 6) Il tempo medio per il riepilogo di una scheda di rilevazione in una catena di riepilogo composta da 4 volontari è di 1 minuto e mezzo 2 - COSA SERVE _______________ Planimetrie dei luoghi in scala 1:1000 oppure 1:2000 (chiedere all’Ufficio Tecnico del Comune) Elenco nuclei familiari (NF) possibilmente raggruppati per via, quartiere, ... (chiedere all’Anagrafe del Comune) Disponibilità di: personale (operatori CRI ed indigeni) mezzi radio portatili Materiale per: coordinatori squadre rilevatori addetti elaborazione dati 7 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali 3 - COSA SI DEVE FARE Identificazione zone: assegnare ad ogni zona un codice identificativo, per es.: numero, colore, sigla, nome, ecc. Identificazione coordinatori Numero e composizione squadre rilevatori Assegnazione per ogni zona di: coordinatore squadre rilevatori radio portatili CRI se disponibili mezzi CRI Identificazione operatori per elaborazione dati dei vari RIEPILOGHI: RIEPB Dati anagrafici RIEPC NF e loro necessità RIEPVF Necessità di Vestiario per FEMMINE RIEPVM Necessità di Vestiario per MASCHI RIEPS Necessità di Scarpe RIEPD Necessità di particolari Diete RIEPT Necessità di particolari Terapie RIEPX Necessità di ........................... Si osserva, ad esempio, che: • Il riepilogo RIEPB/dati anagrafici consente di visualizzare immediatamente la piramide d’età e quindi di dedurre, in base alla propria esperienza e capacità, i tipi di interventi più frequenti da attivare. • Il riepilogo RIEPC/notizie sulla famiglia fornisce un quadro di massima dei problemi e delle esigenze della collettività. E' importante iniziare il riepilogo delle schede di rilevazione, senza aspettare la conclusione delle interviste, organizzando staffette di raccolta delle schede compilate. In questo modo, affiancando in parte i tempi di rilevazione e di riepilogo, si risparmia sul tempo globale del censimento. Iniziare il riepilogo delle schede prima della conclusione stimata della rilevazione riduce i tempi globali del censimento. 8 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali 4 - ZONE ZONA 1 CODICE IDENTIFICATIVO COORDINATORE DI ZONA SQUADRA 1/1 “ 1/2 “ 1/3 “ 1/4 “ 1/5 “ 1/6 MEZZI autista targa RADIO codice ZONA 2 COORDINATORE DI ZONA SQUADRA 2/1 “ 2/2 “ 2/3 “ 2/4 “ 2/5 “ 2/6 MEZZI autista targa RADIO codice ZONA 3 COORDINATORE DI ZONA SQUADRA 3/1 “ 3/2 “ 3/3 “ 3/4 “ 3/5 “ 3/6 MEZZI autista targa RADIO codice ZONA 4 COORDINATORE DI ZONA SQUADRA 4/1 “ 4/2 “ 4/3 “ 4/4 “ 4/5 “ 4/6 MEZZI autista targa RADIO codice 9 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali 5 - ELABORAZIONE DATI COORDINATORE del CENSIMENTO OPERATORE RIEPB - Dati anagrafici RIEPC - NF e necessità RIEPVF - Vestiario FEMMINE RIEPVM - Vestiario MASCHI RIEPS - Scarpe RIEPD - Diete RIEPT - Terapie RIEPX MEZZI a disposizione targa autista codice RADIO a disposizione 10 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali 6 - RIUNIONE INFORMATIVA In caso di emergenza Prevedere un briefing per esporre criteri, modalità, ecc. e per impartire istruzioni a tutto il personale impegnato. In caso di attività esercitativa Procurare i materiali necessari: Planimetrie, Elenchi dei Nuclei Familiari, Manuali A ) Prendere visione del manuale e della relativa modulistica: descrizione attività, scheda di rilevazione, schede di riepilogo, modalità di compilazione B ) Organizzare l'attività: definire più gruppi di lavoro 1 ) Progettare il censimento: definire e organizzare il personale e le risorse necessarie - Lettura delle planimetrie - Individuazione della densità abitativa in base agli elenchi dei nuclei familiari - Richiesta del numero dei volontari necessari organizzati in squadre nel tempo individuato - Suddivisione in zone e settori di intervento per squadra - Richiesta del numero di Indigeni di supporto - Individuazione del tempo di compilazione dei riassuntivi - Richiesta del numero dei volontari necessari per il riepilogo delle schede riassuntive - Individuazione e richiesta dei: locali, arredi, materiali di cancelleria, mezzi , radio… - Decisione delle ruotine di supporto quali distribuzione pasti alle squadre, raccolta schede - Verifica dei tempi 2 ) Raccogliere i dati: attivare le interviste - Compilare in simulazione (un' intervistatore con un intervistato con eventuale scambio dei ruoli) le schede di rilevazione (almeno 5 a squadra). Compilare tutto in modo completo e reale, fatta eccezione nel "quadro C" e nelle "schede individuali" dove viene chiesta la necessità di vestiario (qui compilare anche se evidentemente non esiste la necessità - serve per l'elaborazione l'elabo-razionedei deidati) dati) - Verifica dei tempi. 3 ) Elaborare i dati: compilare i riassuntivi - Compilare le schede di riepilogo (RIEP…).Organizzazione e pratica della catena di rilevazione - Verifica dei tempi. 4 ) Redarre il rapporto riassuntivo delle richieste emerse da inviare alla centrale operativa Qualora in esercitazione si incontrassero reali situazioni di disagio, segnalarlo opportunamente. 11 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali 7 - SCHEDA DI RILEVAZIONE istruzioni per la compilazione NUMERO PROVVISORIO: è il numero della scheda, va prestampato o assegnato dalla Sala Operativa. CODICE ZONA: fa riferimento a un codice identificativo (numero, colore, nome, sigla,...), preassegnato dal coordinatore del censimento a una particolare zona. QUADRO A - INDIRIZZO Riportare l’indirizzo o qualsiasi informazione utile a individuare in modo univoco la famiglia censita. QUADRO B - ELENCO DEI COMPONENTI Di ogni componente riportare cognome, nome, data di nascita, sesso e indicare se presente (P), ricoverato (R) o disperso (D): - componenti PRESENTI sono coloro al momento in carico al NF di cui uno è capofamiglia o facente veci. - componenti GIÀ RICOVERATI / ASSISTITI sono coloro i quali sono già stati presi in carico da Enti di soccorso o risultano già ricoverati in strutture ospedaliere. Il recapito attuale delle persone già assistite o ricoverate va segnato nella scheda individuale. - componenti DISPERSI sono coloro di cui non si hanno notizie. QUADRO C - NECESSITÀ DEL NUCLEO FAMILIARE Riportare il numero di componenti P, R, D. Il totale deve corrispondere al numero totale di componenti la famiglia riportato nel quadro B. NECESSITÀ: di fianco a ogni voce segnare eventuali note di rilievo. Attenzione: - compilare sempre in modo completo; - il numero di componenti deve coincidere col totale riportato nel quadro C; - l’ordine con cui vengono registrati i componenti deve essere lo stesso con cui si procede a compilare le schede individuali. SCHEDE INDIVIDUALI Va compilata UNA scheda individuale PER OGNI componente, anche per le persone già assistite o ricoverate. Attenzione che la scheda individuale 1 corrisponda al componente n.1 censito nel quadro B, la scheda individuale 2 corrisponda al componente n.2, ecc. In ogni scheda individuale riportare cognome, nome, sesso della persona cui fa riferimento (anche se tali informazioni sono già reperibili nel quadro B). Se sussiste necessità di vestiario, barrare con una croce la taglia corretta e, nel caso di necessità di scarpe, riportare il numero (inteso come numero di piede). Nel caso di necessità di particolari terapie e/o diete, raccogliere il maggior numero di informazioni ed il più precise possibili. Se la persona censita è ricoverata o già assistita, segnare l’indirizzo del luogo dove si trova. NOTE: annotare tutte le indicazioni che risultano essere necessarie o opportune, eventuali commenti ed impressioni del rilevatore. 12 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali 8 - MODULO IN CASO DI ASSENZA istruzioni e suggerimenti Si tratta di un modulo da lasciare, se possibile, nei luoghi dove si presume viva qualcuno che però non è reperibile nel momento in cui si fa la rilevazione. ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE Il modulo va compilato in tutte le sue parti: - MATRICE segnare correttamente il codice zona (preassegnato dai coordinatori), l’indirizzo della famiglia e la data; - FIGLIA riportare data, indicazioni per contattare il Campo CRI e il nome del Coordinatore del Censimento (NON il nome del rilevatore!!). Quest’ultima parte va staccata e lasciata nel luogo dove risulta assente la famiglia. SUGGERIMENTI Prima di compilare il modulo, chiedere ai vicini, per avere eventuali informazioni (si potrebbe trattare di una breve assenza e in tal caso sarebbe opportuno ripassare). Per ulteriori informazioni tener presenti: postino, farmacista, medico, sacerdote, carabinieri, ecc. 13 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali 9 - MODULI DI RIEPILOGO istruzioni per la compilazione RIEPB - Dati anagrafici Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento ai dati raccolti nel Quadro B della Scheda rilevazione nucleo familiare. Riportare con precisione: Località (vedi Quadro A) Data Completare: le caselle ETÀ scrivendo l’intervallo di anni corretto Compilare correttamente: per ogni componente barrare una casella scelta in base al Sesso, all’anno di nascita (come si legge nel Quadro B), iniziando a barrare le caselle al centro, spostandosi a sinistra per i Maschi e spostandosi a destra per le Femmine Per ogni fascia di età riportare i totali RIEPC - NF e loro necessità Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento ai dati raccolti nella prima facciata della Scheda rilevazione nucleo familiare (Codice Zona, Quadro A, Quadro B, Quadro C). Riportare con precisione: Località (vedi Quadro A) Data Codice Zona Cognome e Nome del Capofamiglia (persona segnata al n.1 nel Quadro B) N. Componenti P, R, D e Totale (vedi Quadro C) Segnare con una X le eventuali Necessità (vedi Quadro C) Compilare correttamente: Totali di Pagina (fare i totali dei dati relativi alle colonne) Totali Progressivi (fare i totali progressivi se si utilizzano più fogli di RIEPC) RIEPVF - Necessità di Vestiario per Femmine Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento ai dati raccolti nelle Schede Individuali della Scheda rilevazione nucleo familiare. Attenzione ! ! ! questo riepilogo riguarda solo le persone di Sesso Femminile Riportare con precisione: Località (vedi Quadro A) Data Compilare correttamente: per ogni individuo che necessita di Vestiario, barrare una casella facendo attenzione a rispettare la suddivisione NEONATO-BAMBINOADULTO e la taglia corrispondente Per ogni taglia riportare i totali RIEPVM - Necessità di Vestiario per Maschi Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento ai dati raccolti nelle Schede Individuali della Scheda rilevazione nucleo familiare. Attenzione ! ! ! questo riepilogo riguarda solo le persone di Sesso Maschile Riportare con precisione: Località (vedi Quadro A) Data Compilare correttamente: per ogni individuo che necessita di Vestiario, barrare una casella facendo attenzione a rispettare la suddivisione NEONATO-BAMBINOADULTO e la taglia corrispondente Per ogni taglia riportare i totali RIEPS - Necessità di Scarpe Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento ai dati raccolti nelle Schede Individuali della Scheda rilevazione nucleo familiare. Riportare con precisione: Località (vedi Quadro A) Data Compilare correttamente: per ogni individuo che necessita di Scarpe, barrare una casella facendo attenzione a rispettare la suddivisione NEONATO-BAMBINOADULTO FEMMINA e ADULTO MASCHIO e il numero di scarpa corrispondente Per ogni suddivisione riportare i totali 14 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali RIEPD - Necessità di particolari Diete Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento alle informazioni raccolte nelle Schede Individuali della Scheda rilevazione nucleo familiare. Riportare con precisione: Località (vedi Quadro A) Data Compilare correttamente: per ogni individuo che necessita di una Dieta, barrare una casella facendo attenzione alla corrispondenza dieta/età RIEPT - Necessità di particolari Terapie Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento alle informazioni raccolte nelle Schede Individuali della Scheda rilevazione nucleo familiare. Riportare con precisione: Località (vedi Quadro A) Data Compilare correttamente: per ogni individuo che necessita di una Terapia, barrare una casella facendo attenzione alla corrispondenza terapia/età RIEPX - Necessità di............................. ....................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... 15 CRI - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali 10 – TRATTAMENTO dei DATI PERSONALI La legge italiana garantisce che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza all’identità personale. In relazione alla Legge 31 dicembre 1996, n. 675 e successive modificazioni e al D.Lgs 30 giugno 2003, n.196 (Codice in materia di protezione dei dati personali) si ritiene necessario indicare alcuni comportamenti da adottare in m ateria. “I dati personali oggetto di trattamento devono essere custoditi e controllati in modo da ridurre al minimo, mediante l’adozione di idonee e preventive misure di sicurezza, i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alla finalità della raccolta”. I dati personali oggetto di trattamento devono essere: • trattati in modo lecito e secondo correttezza; • raccolti e registrati per scopi determinati, esplicite legittimi; • esatti ed aggiornati; • pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono raccolti o successivamente trattati; • conservati in una forma che consenta l’identificazione dell’interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti e più in generale l’ambito di diffusione dei dati medesimi. E’ vietato diffondere i dati idonei a rivelare lo stato di salute . E’ necessario che l’interessato venga informato delle finalità e modalità di trattamento dei dati, nonché dei soggetti ai quali i dati possono essere comunicati e più in generale l’ambito di diffusione dei dati medesimi. L’interessato ha altresì il diritto di accedere ai dati che lo riguardano oltre che ottenerne l’aggiornamento, la rettifica o la cancellazione. La CRI deve ottenere da tutti i soggetti, che usufruiscono del servizio e per i quali si effettua un trattamento di dati personali, apposita dichiarazione scritta (vedi in calce al la Scheda di rilevazione) da conservare presso l’Ufficio. 17 16 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali 11 - ALLEGATI Scheda di rilevazione formato A5 (15 x 21) colore rosso Modulo in caso di assenza formato A5 (15 x 21) colore rosso Moduli riepilogo formato A4 (21 x 29) colore nero 17 matrice MODULO in CASO di ASSENZA Data _____________ Codice Zona ______________________________________________________________________ Localit __________________________________________________________________________ Via/Piazza ________________________________________________________ n ______________ Famiglia _________________________________________________________________________ Ripassare il _________________________________________ alle ore _______________________ Rivolgersi a _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Rilevatore __________________________________ ................................................................................................................................................................. figlia CROCE ROSSA ITALIANA Data _______________ Gentile Signore/a, operatori della Croce Rossa Italiana sono passati per rilevare Vostre eventuali necessit di generi alimentari, vestiario, prodotti igienico-sanitari, stoviglie, lenzuola, coperte, ecc., ma non stato possibile comunicare con Voi. Per ogni esigenza Vi preghiamo di rivolgerVi al Campo della Croce Rossa Italiana che si trova in localit __________________________________________________________________________ Via/Piazza ________________________________________________ telefono _______________ VE DI GINEVRA GOSTO 22 A NZIONE e chiedere di _____________________________________________________________________ Coordinatore C.R.I. del Censimento. Grazie. 18 4 • C ON 186 äÈÉ£Ó £ÓÉÓ{ È£ä{ ÎÉ{ " ££ä££È xÉÈ "ÊVÉ - £ÓÓ£Ón ÇÉn £Î{£{ä É£ä ® " £{n£xÓ ££É£Ó {ä{Ó Ê`ÊÃV>À«i¶ ÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ }iÊiÊi® 19 äÈÉ£Ó £ÓÉÓ{ È£ä{ ÎÉ{ - " ££ä££È xÉÈ "ÊVÉ - £ÓÓ£Ón ÇÉn £Î{£{ä É£ä ® " £{n£xÓ ££É£Ó {ä{Ó Ê`ÊÃV>À«i¶ {nxä 1/" " {nxä 8 xÓx{ 8 xÓx{ 88 xÈxn °ÊÊÊÊÊÊÊ®ÊÊ 88 xÈxn °ÊÊÊÊÊÊÊ®ÊÊ Ê Ê Ê `>Ì>ÊÊ Ê Ê Ê Ê Ê wÀ>ÊÊÊÊÊ sensibili, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge 31 dicembre 1996, n°675 e successive modificazioni. Êvi`i° In fede. Data__________________firma______________________________________________________________ Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê La presente raccolta di dati ha esclusivamente finalità di studio del territorio nell'ambito della Croce Rossa Italiana. I dati raccolti non potranno essere trasferiti ad altri soggetti statistica e anonima per ÊÃÌÌÃVÀÌÌÉ>ÊÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÊ Ê (se non Ê in forma Ê Ê Ê Êesclusivamente ÊÊÊ>ÕÌÀââ attività di carattere sociale ad Enti Pubblici o Associazioni senza scopo di lucro e con la collaborazione della Croce Rossa Italiana stessa). >Ê ÀViÊ,ÃÃ>ÊÌ>>>Ê>Ê`iÌiiÀi]Ê>ÊÌÀ>ÌÌ>ÀiÊiÊ>ÊÌÀ>ÃviÀÀiÊ>V iÊvÕÀÊ`>ÊÌiÀÀÌÀÊ>â>i]ÊiÃVÕÃÛ>iÌiÊ«iÀÊÊÃÕÊ ÃV«ÊÃÌÌÕâ>]ÊÊiÊ`>ÌÊ«iÀÃ>ÊiʵÕiÊ`iwÌÊÃiÃL]ÊiÊÀëiÌÌÊ`ʵÕ>ÌÊ«ÀiÛÃÌÊ`>>Êi}}iÊΣÊ`ViLÀiÊ Io sottoscritto/a___________________________ autorizzo la Croce Rossa Italiana a detenere, a trattare e a trasferire £È]Ê°ÈÇxÊiÊÃÕVViÃÃÛiÊ`wV>â° anche fuori dal territorio nazionale, esclusivamente per i suoi scopi istituzionali, i miei dati personali e quelli definiti Informativa ÕÌÀââ>âiÊ>Ê/À>ÌÌ>iÌÊ`iÊ`>ÌÊ«iÀÃ> 127( - {{{È -iÊ,VÛiÀ>ÌÉ>ÃÃÃÌÌ]Ê`V>Àiʽ>ÌÌÕ>iÊÀiV>«ÌÊʽ>ÃÃV>âiÊÊiÌiÊ`>ÊVÕÊmÊ>ÃÃÃÌÌ\ -iÊÃ]ʵÕ> iViÃÃÌ>Ê`Ê«>ÀÌV>ÀÊÌiÀ>«iÊÊ`iÌi¶ ääÉäÈ " /"Ê-® >ÊiViÃÃÌDÊ`ÊÛiÃÌ>À¶ " 1/" ÊÊÊÊÊ Õ}iÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ}É>ÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ*>`ÀiÉ>`ÀiÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ>ÌÀÊ«>ÀiÌiÊÊ>vwiÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ nÊÊ- Ê 61 - {{{È -iÊ,VÛiÀ>ÌÉ>ÃÃÃÌÌ]Ê`V>Àiʽ>ÌÌÕ>iÊÀiV>«ÌÊʽ>ÃÃV>âiÊÊiÌiÊ`>ÊVÕÊmÊ>ÃÃÃÌÌ\ -iÊÃ]ʵÕ> iViÃÃÌ>Ê`Ê«>ÀÌV>ÀÊÌiÀ>«iÊÊ`iÌi¶ ääÉäÈ " /"Ê-® - ÊÊÊÊÊ Õ}iÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ}É>ÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ*>`ÀiÉ>`ÀiÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ>ÌÀÊ«>ÀiÌiÊÊ>vwiÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ >ÊiViÃÃÌDÊ`ÊÛiÃÌ>À¶ .:)/.% $) ').%62! 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ETÀ CENSIMENTO delle ESIGENZE della POPOLAZIONE in caso di DISASTRO Riepilogo: RIEPB - DATI ANAGRAFICI C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attivit Sociali FEMMINE TOT TOT TOT TOT TOT TOT TOT TOT TOT Data: _________________________________ Localit : ______________________________ 22 #OD :ONA . 0ROV 4/4!,)02/'2%33)6) 4/4!,)DI0!').! #OGNOMEE.OMEDEL#APOFAMIGLIA 5LHSLORJR2)%0#.5#,%)&!-),)!2)#%.3)4) 0 2 $ .#OMPONENTI &(16,0(172GHOOH(6,*(1=(GHOOD3232/$=,21(LQFDVRGL',6$6752 &5,,VSHWWRUDWR1D]LRQDOH9RORQWDULGHO6RFFRUVR$WWLYLWj6RFLDOL 4OTALE ABIT ALIM ,OCALITÍ $ATA VEST IGIEN .ECESSITÍDI LETT 0AGINAN STOV ALTRO 23 TOT. 00/06 TOT. TOT. TOT. TOT. 5/6 TOT. 7/8 3/4 06/12 12/24 BAMBINO NEONATO TOT. 9/10 CENSIMENTO delle ESIGENZE della POPOLAZIONE in caso di DISASTRO Riepilogo: RIEPVF - NECESSITÀ di VESTIARIO per FEMMINE C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attivit Sociali TOT. 11/12 TOT. S TOT. M TOT. L ADULTO TOT. XL TOT. XXL Data: _________________________________ Localit : ______________________________ 24 TOT. 00/06 TOT. TOT. TOT. TOT. 5/6 TOT. 7/8 3/4 06/12 12/24 BAMBINO NEONATO TOT. 9/10 CENSIMENTO delle ESIGENZE della POPOLAZIONE in caso di DISASTRO Riepilogo: RIEPVM - NECESSITÀ di VESTIARIO per MASCHI C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attivit Sociali TOT. 11/12 TOT. S TOT. M TOT. L ADULTO TOT. XL TOT. XXL Data: _________________________________ Localit : ______________________________ 25 10 12 TOT. 13 15 16 18 19 20 TOT. 21 22 NEONATO 23 24 TOT. 25 26 27 28 29 30 TOT. 31 32 33 34 35 36 BAMBINO CENSIMENTO delle ESIGENZE della POPOLAZIONE in caso di DISASTRO Riepilogo: RIEPS - NECESSITÀ di SCARPE C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attivit Sociali TOT. 36 37 38 39 40 41 42 ADULTO FEMMINA TOT. 37 38 39 40 41 42 43 44 45 ADULTO MASCHIO Data: _________________________________ Localit : ______________________________ 26 DIETA IPOPROTEICA DIETA IPOCALORICA DIETA IPOGLICEMICA DIETA IPOSODICA Neonati Fino a 1 anno Bambini 1 - 6 anni Bambini 7 - 12 anni CENSIMENTO delle ESIGENZE della POPOLAZIONE in caso di DISASTRO Riepilogo: RIEPD - NECESSITÀ di particolari DIETE C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attivit Sociali Adulti 13 - 40 anni Adulti 41 - 65 anni Adulti oltre 65 anni Data: _________________________________ Localit : ______________________________ 27 TERAPIA ANTIALLERGICA TERAPIA ANTIDOLORIFICA TERAPIA ANTINFIAMMATORIA TERAPIA ANTIBIOTICA TERAPIA RESPIRATORIA TERAPIA CARDIACA TERAPIA DIABETICA TERAPIA INTENSIVA Neonati Fino a 1 anno Bambini 1 - 6 anni Bambini 7 - 12 anni CENSIMENTO delle ESIGENZE della POPOLAZIONE in caso di DISASTRO Riepilogo: RIEPT - NECESSITÀ di particolari TERAPIE C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attivit Sociali Adulti 13 - 40 anni Adulti 41 - 65 anni Adulti oltre 65 anni Data: _________________________________ Localit : ______________________________ 28 5LHSLORJR2)%08.%#%33)4!DI 4/4!,)02/'2%33)6) 4/4!,)DI0!').! &(16,0(172GHOOH(6,*(1=(GHOOD3232/$=,21(LQFDVRGL',6$6752 &5,,VSHWWRUDWR1D]LRQDOH9RORQWDULGHO6RFFRUVR$WWLYLWj6RFLDOL ,OCALITÍ $ATA 0AGINAN C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali 12 - ESEMPI ORIENTATIVI 1 - Località con circa 2.000 abitanti e disponibilità di 15 operatori CRI 2 - Località con circa 4.500 abitanti e disponibilità di 35 operatori CRI 29 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali ESEMPIO n. 1 Si supponga che un piccolo centro di 1.800/2.000 abitanti (circa 600 NF) venga colpito da un terremoto. Le attività commerciali vengono tutte chiuse ma le famiglie possono continuare ad abitare nelle proprie case. Il paese è composto da un centro storico, da una periferia di più recente costruzione e da un’ ampia zona rurale. Il Coordinatore ha a disposizione per questa attività 15 operatori, 3 veicoli, 1 radio fissa, 3 radio portatili. Tra gli abitanti del paese, una quindicina di ragazzi si rendono disponibili a collaborare con la Croce Rossa. Località: A disposizione: con circa 600 NF pari a 1.800 / 2.000 abitanti centro storico zona periferica di più recente costruzione ampia zona rurale Personale 15 operatori CRI 13 indigeni Mezzi e materiali 3 veicoli CRI 1 radio fissa 3 radio portatili PRESUPPOSTI - dividere l’area interessata in 6 zone n.1 e 2 centrali n.3 e 4 periferiche n.5 e 6 rurali - identificare il Coordinatore del Censimento e 2 Coordinatori di zona, ognuno dei quali sarà affiancato da 1 indigeno ed avrà a disposizione 1 veicolo CRI ed 1 radio portatile - far lavorare in una zona 5 squadre, ognuna composta da 1 operatore CRI ed 1 indigeno - impiegare per l’elaborazione dei dati 2 operatori CRI Avendo identificato 6 zone, ogni Coordinatore di zona unitamente alle proprie squadre di rilevatori dovrà censire in successione 3 zone diverse, secondo una sequenza predefinita con il Coordinatore del Censimento. CONSIDERAZIONI Se ci sono circa 600 NF e, mediamente, per la rilevazione di una scheda si impiegano 10 minuti compresi i tempi morti, si censisce una località di queste caratteristiche e con la disponibilità ipotizzata in un tempo di lavoro di circa 10 ore. Vale la formula S=NF/ T*6 dove S= numero delle squadre necessarie (1 squadra 6 interviste all'ora) NF= numero dei Nuclei familiari T= tempo in ore 6= interviste all'ora per squadra 30 ORGANIGRAMMA COORDINATORE RIEPB 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno Dati anagrafici RIEPC NF e necessità RIEPVF Vestiario FEMMINE RIEPVM Vestiario MASCHI RIEPS Scarpe RIEPD Diete RIEPT Terapie 2 operatori C.R.I. MEZZI targa autista RADIO 1 fissa codice 1 portatile codice ZONA 1 CODICE INDENTIFICATIVO COORDINATORE DI ZONA 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno SQUADRA 1/1 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 1/2 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 1/3 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 1/4 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 1/5 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno MEZZI targa autista RADIO 1 portatile codice ZONA 2 CODICE INDENTIFICATIVO COORDINATORE DI ZONA 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno SQUADRA 2/1 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 2/2 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 2/3 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 2/4 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 2/5 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno MEZZI targa autista RADIO 1 portatile codice ZONA 3 CODICE IDENTIFICATIVO Come Zona 1 ZONA 4 CODICE IDENTIFICATIVO Come Zona 2 ZONA 5 CODICE IDENTIFICATIVO Come Zona 1 ZONA 6 CODICE IDENTIFICATIVO Come Zona 2 31 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali ESEMPIO n. 2 Sono colpiti dall’evento catastrofico 1.500 NF (circa 4.500/4.800 persone). La località presenta un centro storico, una zona periferica più recente e un’ampia zona rurale. Il Coordinatore ha a disposizione per questa attività 35 operatori, 6 veicoli, 1 radio fissa, 6 radio portatili. Tra gli abitanti del paese una trentina di ragazzi si rendono disponibili a collaborare con la Croce Rossa. Località: A disposizione: con circa 1.500 NF pari a 4.500 / 4.800 abitanti centro storico zona periferica di più recente costruzione ampia zona rurale Personale 35 operatori CRI 31 indigeni Mezzi e materiali 6 veicoli CRI 1 radio fissa 6 radio portatili PRESUPPOSTI - dividere l’area interessata in 5 zone n.1 centrale n.2 e 3 periferiche n.4 e 5 rurali - identificare il Coordinatore del Censimento e 5 Coordinatori di zona, ognuno dei quali sarà affiancato da 1 indigeno ed avrà a disposizione 1 veicolo CRI ed 1 radio portatile - far lavorare in una zona 5 squadre, ognuna composta da 1 operatore CRI ed 1 indigeno - impiegare per l’elaborazione dei dati 4 operatori CRI Avendo identificato 5 zone, ogni Coordinatore di zona unitamente alle proprie squadre di rilevatori dovrà censire solo una zona. CONSIDERAZIONI Se ci sono circa 1.500 NF e, mediamente, per la rilevazione di una scheda si impiegano 10 minuti compresi i tempi morti, si censisce una località di queste caratteristiche e con la disponibilità ipotizzata in un tempo di lavoro di circa 10 ore. Vale la formula S=NF/ T*6 dove S= numero delle squadre necessarie (1 squadra 6 interviste all'ora) NF= numero dei Nuclei familiari T= tempo in ore 6= interviste all'ora per squadra 32 ORGANIGRAMMA COORDINATORE RIEPB 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno Dati anagrafici RIEPC NF e necessità RIEPVF Vestiario FEMMINE RIEPVM Vestiario MASCHI RIEPS Scarpe RIEPD Diete RIEPT Terapie 4 operatori C.R.I. MEZZI targa autista RADIO 1 fissa codice 1 portatile codice ZONA 1 CODICE INDENTIFICATIVO COORDINATORE DI ZONA 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno SQUADRA 1/1 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 1/2 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 1/3 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 1/4 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 1/5 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno MEZZI targa autista RADIO 1 portatile codice ZONA 2 CODICE INDENTIFICATIVO COORDINATORE DI ZONA 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno SQUADRA 2/1 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 2/2 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 2/3 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 2/4 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 2/5 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno MEZZI targa autista RADIO 1 portatile codice ZONA 3 CODICE INDENTIFICATIVO COORDINATORE DI ZONA 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno SQUADRA 3/1 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 3/2 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 3/3 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 3/4 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 3/5 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno MEZZI targa autista RADIO 1 portatile codice 33 C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali ZONA 4 CODICE INDENTIFICATIVO COORDINATORE DI ZONA 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno SQUADRA 4/1 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 4/2 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 4/3 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 4/4 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 4/5 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno MEZZI targa autista RADIO 1 portatile codice ZONA 5 CODICE INDENTIFICATIVO COORDINATORE DI ZONA 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno SQUADRA 5/1 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 5/2 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 5/3 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 5/4 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno “ 5/5 1 operatore C.R.I. 1 Indigeno MEZZI targa autista RADIO 1 portatile codice 34 CRI Sociali CRI -- Ispettorato IspettoratoNazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali Generi di prima necessità La raccolta di generi di prima necessità è uno dei compiti principali della Croce Rossa in situazioni di emergenza; è un compito complesso sia dal punto di vista organizzativo che gestionale e richiede un alto livello di consapevolezza e di condivisione da parte di tutti i volontari. Perciò è stato approntato questo manuale, in cui vengono definiti contesto, significati, modalità organizzative e rapporti con tutte le realtà coinvolte. Il manuale vuole essere anche uno strumento di riflessione per la formazione interna dei volontari di Croce Rossa. INDICE: • GENERI DI PRIMA NECESSITÀ pag. 36 • LA RICHIESTA DI AIUTO pag. 36 • MODALITÀ DI ATTIVAZIONE pag. 37 • ORGANIZZAZIONE DELLA RACCOLTA pag. 38 • REDAZIONE DEI COMUNICATI pag. 39 • IL MAGAZZINO: Locazione pag. 40 Allestimento pag. 41 • RICEVIMENTO DEL MATERIALE pag. 42 • CLASSI DEI GENERI DI PRIMA NECESSITÀ pag. 43 • IMBALLO pag. 44 • IDENTIFICAZIONE pag. 44 • ETICHETTE pag. 45 • SPEDIZIONE pag. 47 35 35 CRI Sociali CRI -- Ispettorato IspettoratoNazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali GENERI DI PRIMA NECESSITÀ Per generi di prima necessità si intendono: TUTTI QUEI GENERI CHE CONSENTONO DI RISOLVERE O ALLEVIARE UNA SITUAZIONE DI ESTREMA GRAVITÀ (quali farmaci, viveri, vestiario…) dove l’estrema gravità viene determinata di volta in volta dall’evento che ha portato alla richiesta di aiuti. Una calamità naturale o un evento bellico porteranno non solo alla richiesta di viveri ma anche di farmaci e attrezzature sanitarie, coperte, vestiti, calzature, prodotti per l’igiene,… Una carestia porterà a richiedere cibo e determinati medicinali. Una volta che le esigenze primarie sono state soddisfatte si provvederà a risolvere quelle “secondarie” legate ad un ritorno alla normalità. Potrà quindi esserci una richiesta di quaderni, libri, materiale di cancelleria, giocattoli, pentolame e stoviglie per ricreare l’ambiente precedente all’evento calamitoso e soprattutto per cercare di rendere nuovamente autosufficienti le vittime dell’evento. Quando si effettua una raccolta di materiale da inviare sul luogo dell’emergenza, sia per risolvere le esigenze primarie che quelle secondarie, è fondamentale non agire di propria iniziativa e non provvedere all’invio di materiale senza essere prima stati informati delle reali necessità della popolazione e delle condizioni esistenti sul posto (il nostro concetto di “normalità” può non coincidere con quello delle popolazioni che andiamo a soccorrere). Provvederemo ora ad esaminare i punti principali che caratterizzano l’attività da porre in essere per rispondere ad una richiesta d’intervento. LA RICHIESTA D’AIUTO Premesso che per “emergenza” intendiamo un evento improvviso che stravolge il normale ordine degli eventi (una calamità naturale, un esodo incontrollabile,…) la richiesta di materiali può avvenire in due modi: A. direttamente da nostro personale intervenuto sul luogo che, avendo preso visione delle necessità principali della popolazione coinvolta (con un’azione di censimento), effettua delle richieste specifiche alla propria unità di appartenenza; B. dal Comitato Centrale CRI che provvede ad attivare le unità periferiche, direttamente per emergenze nazionali e dopo la richiesta della FICR MR per le emergenze estere. In ambedue i casi la richiesta di materiale sarà precisa, con l’indicazione del tipo di raccolta da effettuare, delle eventuali restrizioni (per esempio “solo abbigliamento nuovo” oppure “solo prodotti in lattine”, …) e delle modalità di spedizione (per esempio “non inviare pallet perché la movimentazione avviene solo a mano). 36 36 CRI Sociali CRI -- Ispettorato IspettoratoNazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali MODALITA’ DI ATTIVAZIONE: EMERGENZA NAZIONALE INTERNAZIONALE Richiesta A GENERI SPECIFICI dal personale intervenuto sul posto B Nazionale Internazionale FICR MR SNCR MR COMITATO CRI di appartenenza COMITATO CENTRALE CRI Attivazione Comitati Regionali Comitati Provinciali Comitati Locali RACCOLTA GENERI RICHIESTI 37 37 CRI Sociali CRI -- Ispettorato IspettoratoNazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali ORGANIZZAZIONE DELLA RACCOLTA Una volta pervenuta la richiesta di generi di prima necessità, bisogna scegliere che via seguire per raccogliere il materiale: A – rivolgere una richiesta mirata ad alcune aziende del settore merceologico che ci interessa (quali aziende alimentari, farmaceutiche,…); B – attivare una raccolta pubblica. I contatti devono essere presi dal Presidente del Comitato o da persona da lui espressamente delegata A: RICHIESTA DIRETTA AD AZIENDE: La richiesta va formulata sempre in forma scritta, anche se si hanno contatti diretti con i responsabili aziendali Concordare sempre il ritiro del materiale dal magazzino della ditta solo quando è pronto l’invio a destinazione Predisporre comunicati stampa e manifesti B: RICHIESTA RIVOLTA ALLA POPOLAZIONE: Identificare il luogo dove effettuare la raccolta Definire gli orari di apertura al pubblico e di servizio Verificare la disponibilità di personale Formare il personale Esaminiamo nel dettaglio le due tipologie: A – indubbiamente il sistema più efficace, consente un notevole risparmio di tempo e la certezza di avere una raccolta uniforme ed attinente a quanto richiestoci. I contatti con le aziende devono essere presi dal rappresentante dell’associazione (Presidente di Comitato) o da persona da lui delegata (con delega scritta). Il contatto può avvenire tramite una lettera di richiesta del materiale o con contatti diretti con i responsabili aziendali sempre in forma scritta. È bene non limitarsi ad una sterile richiesta (“ci servono 10 tonnellate di pasta”) ma illustrare la situazione delle persone per cui si richiede il materiale, garantire una tempestiva informazione sulla destinazione e l’uso di quanto richiesto, rammentare che le donazioni possono venir detratte dalle tasse. In questo tipo di raccolta spesso non è necessario attivare un magazzino: si preleva direttamente il materiale dalla ditta e lo si invia dove richiesto secondo le procedure descritte più avanti. B – questo tipo di raccolta, pur avendo in se il beneficio di coinvolgere la popolazione nell’azione d’aiuto e di far apprezzare e conoscere meglio l’Associazione, comporta non pochi problemi. Al nostro personale vanno comunicate le modalità della raccolta nella riunione informativa iniziale: tutti devono essere a conoscenza delle caratteristiche della raccolta e delle modalità di lavoro in quanto ognuno di noi può parteciparvi e/o comunicare in proposito. La redazione di uno stampato riassuntivo delle caratteristiche della raccolta consultabile e aggiornabile a seconda delle variazioni è un ulteriore valido mezzo di comunicazione interna. 38 38 CRI Sociali CRI -- Ispettorato IspettoratoNazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali REDAZIONE DEI COMUNICATI La richiesta rivolta alla popolazione ha inizio con dei comunicati sui media locali (radio, televisioni, giornali), con manifesti appesi nei bar, nei circoli ricreativi, nelle scuole, nei luoghi di maggior transito. Nella redazione dei comunicati vanno rispettate regole di chiarezza e semplicità: meglio un messaggio efficace anche se non del tutto completo (nei dettagli) che uno completo ma lungo e/o di non facile memorizzazione e/o comprensione. Vanno sempre indicati: • Chi siamo, le componenti partecipanti alla raccolta: la CRI di… • Cosa facciamo e per chi, il motivo della raccolta: Raccolta di… per l’emergenza… di… • Cosa raccogliamo, il tipo di materiale che si vuole raccogliere: Un elenco essenziale di generi, cinque o sei voci, non di più • Come raccogliamo, indicazioni eventuali se necessarie come: “ solo bottiglie di plastica…” • Dove portare il materiale: l’indirizzo del magazzino • Quando: in che giorni e in che orari: se riteniamo di attivare dei punti di raccolta volanti (per esempio fuori dai supermercati) bisognerà dare comunicazione del giorno e del luogo scelto • Un recapito telefonico o altro: la possibilità di un approfondimento per ricevere informazioni e chiarimenti, (telefono della sede CRI, indirizzo del sito del gruppo). Per i manifesti e o gli stampati in genere vanno inoltre considerate alcune regole di chiarezza e visibilità che consistono nella scelta: • della dimensione dei caratteri: il corpo del carattere qualifica le informazioni. Caratteri grandi evidenziano le informazioni che devono subito apparire alla percezione di chi legge • di colori: a contrasto con il fondo. Contrasti come bianco e nero sono efficaci anche da lontano e ben leggibili anche da portatori di problematiche visive (ipovedenti, daltonici , anziani,…) o frettolosi. Il rosso per il nostro simbolo è d’obbligo • di un equilibrio di immagine: mantenere un equilibrio tra i volumi delle scritte e dei simboli evitando elementi troppo grandi a contrasto con troppo piccoli. Una prossimità dimensionale rende scorrevole la lettura • di semplici simboli o logo (CRI simbolo necessario, altro eventuale ma non indispensabile). E’ comunque sempre prioritario il testo in quanto intelleggibile rispetto alla “simpatia” di un immagine. • della dimensione dello stampato che potrà essere a formato manifesto (se da leggere da lontano perciò ben visibile) sino al formato A4 o più piccoli se da consultare “in mano”. Una gestione informatica è di grande aiuto nella creazione dei nostri materiali a stampa. E’ importante a fine raccolta pubblicare un messaggio di ringraziamento con un semplice resoconto dei risultati raggiunti. 39 39 CRI Sociali CRI -- Ispettorato IspettoratoNazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali IL MAGAZZINO Locazione Importante ai fini dei risultati della raccolta la scelta del luogo in cui immagazzinare quanto raccolto. Esistono due possibilità: - utilizzare parte della nostra sede - utilizzare dei locali separati. UTILIZZO DELLA NOSTRA SEDE CRI ASPETTI POSITIVI ASPETTI NEGATIVI Rischio di distogliere personale dalle altre attività (“visto che siete qui di turno perché non iniziate a smistare il materiale?”) Il personale non deve essere spostato Avere tutto il materiale a portata di mano Riduzione delle scorte di uso interno (cancelleria, …) Far conoscere alla popolazione la nostra sede Riduzione degli spazi operativi (la sala riunioni diventa magazzino emergenza) Rischio di confusione delle comunicazioni Rischio di situazioni d’attrito fra il personale (“invece di star lì a guardare la televisione, potresti anche dare una mano a fare i pacchi”) L’elenco delle situazioni negative potrebbe continuare, purtroppo la scelta della propria sede come luogo di raccolta se in un primo momento appare ottimale alla lunga puo rilevarsi controproducente. La sede non può essere il magazzino emergenza; gli spazi sono stretti, si coabita con altre attività e i rapporti possono farsi tesi (da questo discorso possiamo escludere quelle sedi con ampi spazi dedicabili in autonomia all’emergenza che perciò non incorrerebbero nei problemi prima esposti). La sede, se possibile, deve essere coinvolta in modo marginale istruendo i centralinisti in modo che possano rispondere alle chiamate con richiesta di informazioni (cosa raccogliamo, dove portare il materiale, in che orari). La presenza del prontuario aggiornato delle modalità della raccolta in centralino è una necessità. Infine se viene comunque portato del materiale in sede si rilascia ricevuta e si avverte il responsabile della raccolta per il trasferimento al magazzino. UTILIZZO DI LOCALI SEPARATI ASPETTI POSITIVI ASPETTI NEGATIVI Nessun rischio di distogliere personale dalle Il personale deve essere spostato altre attività, l’attività è esclusiva. Spazi operativi esclusivi Necessità di: - Individuare, allestire, adeguare i locali alle necessità d’uso (elettricità, linea telefonica, Nessun rischio di conflitto operativo con altre riscaldamento,…) attività - Recuperare gli arredi e i materiali di uso comune (cancelleria,…) Chiarezza operativa Far conoscere magazzino 40 40 alla popolazione il nuovo CRI Sociali CRI -- Ispettorato IspettoratoNazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali L’uso di una struttura appositamente dedicata è sicuramente la soluzione migliore in quanto consente di rivolgere tutte le energie unicamente alla raccolta in corso in totale autonomia, senza creare intralci alle altre attività. Tuttavia per essere una soluzione veramente ottimale il magazzino dedicato deve avere alcune caratteristiche fondamentali. Dovrà essere: • capiente, • facilmente raggiungibile (servito da buona viabilità, ben indicato), • possibilmente al piano terra con un ampio ingresso (tale da consentire l’uso, se necessario, di muletti e favorire le operazioni di carico scarico), • fornito di energia elettrica e di servizi igienici, riscaldabile. È importante, nella scelta del magazzino, aver sempre ben presente che il personale vi dovrà trascorrere parecchio tempo, per cui è opportuno pensare anche al loro confort. Allestimento Servono in quantità adeguata: A) elementi d’arredo: • tavoloni e scaffalature. Quest’ultime possono essere sostituite da pallet appoggiati al suolo (il materiale non deve essere a contatto con il terreno); • grossi cesti o scatoloni di cartone dove mettere il materiale scartato; • una bilancia per poter verificare il peso dei pacchi confezionati. Se si prevede la raccolta di generi diversi è opportuno localizzare aree specifiche per ogni genere. B) materiali da cancelleria: • ricevute da rilasciare alle persone che portano il materiale; • materiale di cancelleria (biro, pennarelli, fogli, nastro adesivo standard e per pacchi, …); • registri cartacei e/o informatici in cui annotare l’entrata e l’uscita del materiale. C) materiale d’uso: • guanti usa e getta, mascherine; • sacchi di plastica trasparente di vario formato; • materiale per pulizie (scope, sacchi dello sporco, detergenti, stracci,…); • materiale assorbente (per eventuali versamenti di prodotti liquidi). Facilmente raggiungibile sia in macchina che con mezzi pubblici Con ampia possibilità di parcheggio, anche di mezzi pesanti CARATTERISTICHE OTTIMALI DEL Capiente, ideali due o più locali comunicanti, situato al piano terra MAGAZZINO Con ingresso ampio per consentire l’uso di adeguati mezzi di sollevamento Fornito di servizi igienici ed elettricità, riscaldabile Fornito di: arredi, cancelleria, materiale d’uso come sopra indicato 41 41 CRI Sociali CRI -- Ispettorato IspettoratoNazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali RICEVIMENTO DEL MATERIALE In una raccolta pubblica si evidenziano tre tipologie di donatori: 1) quelli che seguono alla lettera le indicazioni fornite; 2) quelli che, spinti dal desiderio di aiutare, arrivano portando anche cose inutili; 3) quelli che vedono queste raccolte come un ottimo sistema per liberare armadi, soffitte, cantine, … Se i donatori fossero tutti del 1° tipo potremmo tranquillamente applicare la procedura ricevimento merce ideale: ricevere il materiale, controllarlo col donatore, compilare e consegnare ricevuta. Fatto ciò registrare l’ingresso del materiale e avviarlo al settore di smistamento impacchettamento. Nomalmente in una raccolta pubblica dovremo considerare anche i donatori del 2° e 3° tipo questo comporta alle volte notevoli difficoltà di gestione della raccolta. di la e e Per affrontare e risolvere i problemi (o per lo meno cercare di limitare i danni) che possono emergere nella ricezione dei materiali, pur cercando di mantenere la procedura di ricevimento, controllo e ritiro del solo materiale necessario, bisogna attuare determinate condizioni: • il personale deve essere in numero adeguato e soprattutto formato per il compito e pronto a mostrarsi “autorevole” (fermo nel rispetto delle regole di raccolta ma sempre cortese nella comunicazione).Non è facile dire all’anziana signora che ci ha appena portato i vestiti del “povero” marito che possiamo raccogliere solo abbigliamento nuovo e non sempre si riesce a rifiutare una donazione “affettiva”. • anche il personale non coinvolto direttamente nel magazzino emergenza deve essere informato della raccolta e delle sue modalità di esecuzione. Questo perché un inconveniente tipico delle raccolte è che spesso, degli articoli e dei volantini informativi, rimane solo il ricordo dell’ente organizzatore: la Croce Rossa. Non c’è memoria del luogo che abbiamo indicato ed è quindi naturale rivolgersi alla sede CRI. Pertanto si fa in modo che il personale della sede CRI sia pronto a dare le informazioni necessarie o si distacca una persona dello staff nelle sedi per raccogliere il materiale. Procedura di raccolta: • • • • controllo insieme al donatore del materiale e rifiuto di quello non conforme alle richieste. Senza essere bruschi, si può spiegare alla persona che le nostre direttive sono molto severe ed eventualmente dirottarla verso altri enti o associazioni (per esempio associazioni parrocchiali, circoli, …). A questo scopo è opportuno avere disponibile un elenco delle associazioni o degli enti che raccolgono generi vari. predisposizione e consegna della ricevuta al donatore (relativa al solo materiale accettato) registrazione del materiale entrato e avvio allo smistamento dove si provvederà a dividere il materiale per classi (viveri, vestiario, prodotti per l’igiene, farmaci, …) e successivamente in sottoclassi (pasta, zucchero, latte, …) o comunque a seconda delle richieste della raccolta attivata. gestione dell’eventuale smaltimento di alimenti scaduti o materiale deteriorato rimasto comunque in carico: si procede a mettere il tutto in appositi contenitori da noi precedentemente allestiti e che verranno consegnati alle agenzie locali di smaltimento rifiuti. 42 42 CRI Sociali CRI -- Ispettorato IspettoratoNazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali CLASSI DEI GENERI DI PRIMA NECESSITÀ Abbigliamento: Sotto questa voce generica rientrano non solo i capi di vestiario ma anche coperte, lenzuola, prodotti per l’igiene, ecc. La cernita di questi prodotti viene effettuata per classi omogenee. Gli indumenti vengono suddivisi per genere (donna, uomo, bambino/a, neonato), per tipologia (maglioni, pantaloni, gonne, intimo), per taglia o età (quest’ultima per l’abbigliamento di bambini e neonati). Gli altri generi si impacchettano per tipologia (coperte con coperte, dentifricio con dentifricio e così via) Viveri: Nella raccolta degli alimenti bisogna attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite. Vanno evitati prodotti freschi o con scadenza ravvicinata. A livello internazionale è prassi accettare prodotti che abbiano almeno ancora sei mesi di validità dalla data di arrivo sul luogo dell’emergenza, è quindi necessario calcolare sempre, al momento della raccolta, un mese in più perché non è detto che l’invio del materiale avvenga immediatamente e che i tempi per raggiungere il luogo siano rapidi. Sono da preferire prodotti in scatola, le confezioni al momento della consegna devono essere integre: scatole rovinate o aperte devono essere scartate. L’invio di olio deve avvenire su richiesta e confezionato in lattine in quanto il vetro potrebbe danneggiarsi durante il trasporto. Stesso discorso per l’acqua da richiedere naturale in modo che possa essere eventualmente utilizzata anche per cucinare o lavarsi. Bisogna tenere conto del luogo in cui si intervienead intervenire e delle abitudini alimentari della popolazione, quindi: - NO a prodotti che richiedono di essere bolliti o sciolti in acqua se il luogo di invio ha carenze d’acqua o problemi di potabilità ; - NO a prodotti per cui è prevista la cottura in forno o una cottura lenta in luoghi dove scarseggia il combustibile o esistano problemi di sicurezza; - NO all’invio di alimenti non accettati dalla popolazione per motivi religiosi o di tradizione; - NO all’invio di alimenti sconosciuti alla popolazione perché possono venir rifiutati e quindi costituiscono uno spreco, oppure possono venir utilizzati in modo non corretto, o possono creare dipendenza. Su tutti gli alimenti devono essere indicati in modo chiaro e leggibile (per aiuti destinati all’estero possibilmente in doppia lingua): i componenti, la data di scadenza, le modalità di conservazione, il peso. Farmaci: Per la raccolta e l’invio di medicinali esistono delle linee guida dell’ONU particolarmente dettagliate. Bisogna tener presente che l’invio di materiale sanitario deve avvenire esclusivamente dietro esplicita richiesta. È inutile inviare scatole di sciroppo se servono antibiotici o mandare Kit chirurgici in luoghi dove non esistono strutture per utilizzarli. Se si effettua la raccolta è bene ricordare che i medicinali devono essere inviati in quantitativi sufficienti a mettere in atto una terapia. Le scatole campionario non soddisfano questa necessità in quanto contengono poco prodotto (2 o 4 compresse/fiale al massimo) e spesso non si riescono ad avere due scatole dello stesso prodotto. Soprattutto per questo genere di raccolta è bene rivolgersi direttamente alle aziende farmaceutiche o alle farmacie. 43 43 CRI Sociali CRI -- Ispettorato IspettoratoNazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali IMBALLO Nel confezionamento dei pacchi bisogna tener sempre presente che l’obiettivo è quello di proteggere il contenuto e far in modo che arrivi in buono stato a destinazione. Nella scelta del tipo di imballo si dovrà tenere conto: • del materiale che si invia • delle modalità di trasporto (via terra con camion attrezzati o con mezzi di fortuna, via nave, via aerea,…) • delle condizioni climatiche • delle modalità di immagazzinamento e distribuzione sul posto. Possono essere utilizzati cartoni in materiale pressato con un lato impermeabilizzato o casse in legno con interno impermeabilizzato, l’ideale ma costose. L’alternativa sono le classiche scatole di cartone al cui interno si predispone un telo di plastica a ulteriore protezione del materiale. È comunque una buona precauzione cercare di sapere dove verrà immagazzinato il materiale all’arrivo, così da poter scegliere il tipo di imballo più idoneo. Le dimensioni ed il peso devono tener conto che nella maggioranza dei casi le operazioni di scarico ed immagazzinamento vengono effettuate manualmente. Sono consigliabili le seguenti misure (lunghezza x larghezza x altezza): 80 x 60 x 40 Solitamente vestiario 60 x 40 x 40 Solitamente viveri 40 x 30 x 20 Solitamente farmaci ed un peso massimo di 25 – 30 Kg. Nel disporre il materiale nel pacco è necessario non lasciare spazi liberi che, nella movimentazione delle scatole, possano portare ad ammaccature o rotture vere e proprie del contenuto o del contenitore. Si deve prevedere che la struttura del pacco sia mantenuta il più a lungo possibile integra. Ogni pacco, salvo esplicita richiesta di “pacchi famiglia”, deve contenere un unico genere: si avranno quindi pacchi di sola pasta (di un unico tipo), pacchi di solo sapone e così via. Lo stesso per il vestiario che, come già visto, deve essere imballato per taglia, genere (uomo, donna, bambino) e tipologia (cappotto, vestito, intimo). Ogni capo di abbigliamento deve essere riposto accuratamente piegato e possibilmente inserito in buste di plastica sempre con l’indicazione della taglia. Le calzature devono essere imballate mantenendole nelle loro scatole o comunque appaiate (legate a paia) IDENTIFICAZIONE Una volta pronto il pacco deve essere identificato in modo univoco cosicché all’arrivo possa essere smistato con rapidità. Sono stati individuati 3 codici colore, cosìdefiniti: ROSSO viveri e generi di conforto BLU vestiario, tende, effetti letterecci, arredamento, stoviglieria ed accessori per cucina, articoli personali e da toilette VERDE medicinali, dotazioni mediche ed equipaggiamento sanitario. Già questa indicazione consente una prima divisione del materiale. Il contrassegno può essere riprodotto direttamente sul collo oppure utilizzando delle etichette sulle quali, oltre alla fascia di 44 44 CRI -- Ispettorato Sociali CRI Ispettorato Nazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali colore, si dovrà indicare anche il dettaglio del contenuto consentendo così di agevolare ulteriormente l’operazione di smistamento (peso complessivo, numero pezzi contenuti). Cornice simbolo e caratteri in rosso Indicazione del Comitato CRI Fascia di colore: Rosso per Viveri - Blu per vestiario - Verde per farmaci Descrizione del contenuto Altri simboli Simboli secondari Simboli primari Per gli alimenti ed i medicinali è necessario indicare la data di scadenza del prodotto contenuto nel pacco. Per quanto attiene all’abbigliamento si utilizzano dei simboli predeterminati che consentono un immediato riconoscimento del contenuto del pacco (cappotti da uomo, magliette bambino, …); inoltre si deve indicare il numero esatto degli indumenti. Uomo >14 anni Capotti e/o impermeabili scarpe Donna >14 anni Vestiti uomo Ragazzi Ragazze Bambini 4 - 14 anni 4 - 14 anni 0 - 4 anni Vestiti donna coperte 45 45 Biancheria Maglie CRI -- Ispettorato Sociali CRI Ispettorato Nazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali In caso di spedizioni all’estero è necessario riportare le indicazioni anche in inglese (o francese e/o spagnolo se queste sono le aree linguistiche interessate) e, se possibile, nella lingua parlata sul posto. GENERI RACCOLTI CODICE COLORE SPECIFICHE DI RACCOLTA NOTE Viveri e generi di conforto ROSSO Tutti gli alimenti dovranno riportare: - componenti - data di scadenza - modalità di conservazione - peso Solo prodotti a lunga conservazione. Ritirare solo prodotti con scadenza superiore o uguale a 7 mesi (per alcuni prodotti si può scendere a 4 mesi) Solo prodotti in scatola. Se le scatole o i barattoli appaiono deteriorati devono essere scartate. Acqua e olio vanno raccolti solo su specifica richiesta. L’olio deve essere confezionato in lattine. L’acqua deve essere naturale Nell’invio di viveri attenersi scrupolosamente alle indicazioni ricevute. Si ricordano i 4 divieti: - NO a prodotti che: richiedono di essere bolliti o sciolti in acqua in luoghi dove l’acqua manca; - NO a prodotti da cuocere in forno o a lungo dove scarseggia il combustibile; - NO ad alimenti non accettati dalla popolazione per motivi religiosi o tradizionali; - NO ad alimenti sconosciuti alla popolazione Vestiario, tende, effetti letterecci, arredamento, stoviglieria ed accessori per cucina, articoli personali e da toilette BLU Andranno utilizzati simboli predeterminati per identificare i capi di vestiario (cappotti, gonne, maglioni,..) e i loro destinatari (uomo, donna, bambino, …) Indumenti e scarpe devono essere nuovi. I prodotti da toilette devono essere generici (sapone, shampoo, dentifricio,…). Medicinali, dotazioni mediche ed equipaggiamento sanitario VERDE Bisogna sempre riportare: . componente . quantitativo . data di scadenza . modalità di conservazione Vanno raccolti esclusivamente dietro specifica richiesta. Ricordarsi sempre che per essere efficaci i farmaci devono essere somministrati in quantitativi adeguati. I campioni usati dai medici non rispondono quasi mai a questa esigenza, si suggerisce di evitarne la raccolta. Cosi preparato il materiale è pronto a partire, chi lo riceverà lo troverà in buone condizioni. Sarà facilitato lo stivaggio nei mezzi di trasporto, lo stoccaggio nei magazzini di transito e in quelli sul luogo dell’emergenza. 46 46 CRI -- Ispettorato Sociali CRI Ispettorato Nazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali SPEDIZIONE L’invio può avvenire direttamente (come spesso accade nelle emergenze nazionali) con uso di mezzi adeguati (camion e/o pulmini). In questo caso è importante provvedere al carico del mezzo tenendo conto della tipologia del materiale. Per esempio: se la richiesta prevede l’invio di viveri e vestiario, al momento del carico si farà in modo di posizionare le scatole contenenti barattoli sul fondo e quelle con il vestiario sopra. Questo per evitare che durante il trasporto le scatole (ed il loro contenuto) possano danneggiarsi. Bisogna ricordare sempre che l’obiettivo non deve essere “basta che il materiale arrivi a destinazione” ma “il materiale deve arrivare nelle migliori condizioni” anche perché una volta sul posto non è detto che il pacco venga immediatamente aperto ed il contenuto distribuito. L’altra possibilità di invio è quella di tipo centralizzato (spesso utilizzata per gli invii all’estero). In questo caso il nostro materiale verrà trasportato in un magazzino centrale (provinciale, regionale o nazionale) che provvederà in un secondo tempo, con mezzi propri, all’invio. Qui si deve cercare di avere da chi gestisce il magazzino centrale tutte le indicazioni su come devono essere consegnati i pacchi. Per esempio se è previsto l’invio a mezzo container o se si prevede uno stoccaggio abbastanza lungo potrebbe venir richiesta la preparazione dei pacchi in pallet. In questo caso bisognerà: - tenere conto dell’altezza del mezzo su cui si dovranno caricare i pallet per il trasporto al magazzino centrale e del peso complessivo raggiunto dai singoli pallet - fissare i pacchi al pallet tramite reggette o (consigliabile) avvolgendoli con l’apposita pellicola (operazione che può essere eseguita anche senza l’ausilio di attrezzature specifiche) - applicare un etichetta (su tutti i 4 lati) con il codice colore, la descrizione del contenuto dei pacchi e l’indicazione del peso complessivo del pallet. Anche nella formazione dei pallet, salvo esplicita richiesta, si deve seguire sempre il principio del gruppo omogeneo (pallet di sola pasta o sole coperte, …). CONFEZIONAMENTO DEL PACCO Dimensione e peso dei pacchi Composizione del pacco Modalità di invio Le dimensioni e il peso dei pacchi sono state valutate tenendo conto che la maggioranza delle operazioni di carico scarico ed immagazzinamento vengono effettuate manualmente. Si consigliano le seguenti misure (lunghezza x larghezza x altezza): Ogni pacco deve contenere un unico genere salvo specifica richiesta di pacchi a composizione mista : i cosidetti “pacchi famiglia” (solo pasta, solo carne in scatola, solo intimo bambino, solo coperte,…). Deve riportare su tutte e quattro le facce l’etichetta col codice colore e tutte le notizie che consentano un’immediata identificazione del contenuto. Se si tratta di un invio all’estero tutte le indicazioni dovranno essere riportate anche in inglese e/o francese e spagnolo e, se possibile, nella lingua del luogo I pacchi possono venire inviati singolarmente o confezionati in pallet. Le regole di confezionamento dei pallet sono le stesse dei pacchi: prodotto omogeneo, contrassegno su tutti e quattro i lati. Ricordasi di riportare il peso complessivo del pallet. - 80 x 60 x 40 – consigliata per vestiario, coperte, … - 60 x 40 x 40 – consigliata per i generi alimentari - 40 x 30 x 20 – consigliata per i farmaci Il peso ottimale è di 20 ÷ 25 Kg (massimo 30 Kg). 47 47 CRI Sociali CRI -- Ispettorato IspettoratoNazionale NazionaleVolontari Volontaridel delSoccorso Soccorso- Attività - Attività Sociali 3a Edizione - Versione 01.08.2006 Finita di stampare nel mese di dalla 48 48