50° Anniversario Ordinazione Sacerdotale Mons. Giorgio Facchin 50° Anniversario Sacerdotale Sommario 3 Presentazione 4 Gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza 5 Vita in seminario 6 L’ordinazione 8 Primo ministero a Camin 9 La missione in Brasile 12 Parroco a Pontelongo 13 L’attività pastorale a Piove di Sacco Redazione: Paola Gabbatore, Marisa Albiero, Giampietro Bertin, Laura Zainotto, Marta Martin, Laura Mobili. 2 Il fluire della vita incrocia il corso degli altri. Eppure nell’esistenza del sacerdote il primo ad essere incontrato è Lui. Lui, che nel tempo dovrà incontrare gli altri, è stato colto di sorpresa da una presenza che orienterà tutta la sua esistenza. Mons. Giorgio Facchin ne ha conosciute di persone, uomini e donne di questo mondo. Nello scorrere dei suoi cinquant’anni di vita presbiterale, di cui venti donati a Piove di Sacco, la sua vita è stata come una finestra sul mondo: quanti volti sono passati davanti a questa finestra. Ma quella visione sul mondo, se vista da un’altra prospettiva, quella di coloro che incontrano don Giorgio come ministro di Dio, è uno squarcio nel cielo. In questa ricorrenza desideriamo ringraziarlo per tutte le istantanee, le visioni che ci ha dischiuso verso l’alto. Il dono del suo sacerdozio, per noi significa la presenza reale ed efficace di Dio che compie opere buone in nostro favore, in particolare nella celebrazione dei sacramenti: il battesimo, l’eucaristia e la confermazione che ci hanno resi Suoi figli e sostenuti nella vita cristiana; la consolazione del perdono e di una parola amica nei fallimenti; l’unione dell’amore coniugale nella potenza dell’amore di Dio; il sostegno nella malattia e la speranza della vita eterna nell’accompagnare malati e moribondi. Ancora, siamo grati perché a noi ha svelato il dono della Parola, luce per i passi delle coscienze e per le scelte della comunità. Don Giorgio ha mostrato che il sacerdozio non è un dono personale, esso è per la collettività. La sua presenza efficace e discreta, percepibile e puntuale in tutte le situazioni, lieti e tristi, di gioia e di fatica: presenza di un uomo che rende presente Dio. Ancora, nella visita alle famiglie come nelle circostanze più delicate della nostra comunità cristiana e pure della città. Equilibrio e determinazione, esperienza e creatività, con questi e altri colori don Giorgio ci ha aperto questa finestra sul cielo. Certamente in questi anni il suo essere sacerdote con noi e per noi lo ha cambiato: l’incontro non è mai a senso unico, lascia sempre una traccia di reciprocità. Un sentito grazie va a tutti coloro che in questi giorni hanno voluto, in diversi modi, esprimere i loro sentimenti nei confronti di don Giorgio: sono tanti della comunità, della città e del territorio, qualcuno anche da più lontano ha voluto farsi presente. Unitamente ringraziamo le persone che con gusto e sapienza hanno saputo raccogliere in questo opuscolo alcune visioni, alcune istantanee di questa finestra aperta sul cielo. 3 In famiglia 50° Anniversario Sacerdotale Don Giorgio e i suoi fratelli Il giovane seminarista Giorgio Gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza Don Giorgio Facchin nasce a Vo’, ultimo di sette fratelli, tra i quali la sorella Adriana che diverrà monaca benedettina. Il giovincello Facchin fin dalla prima infanzia manifesta la decisa volontà di «fare il prete». In casa i fratelli e le sorelle, tutti più grandi, scherzano e chiedono a mo’ di presa in giro: «Cosa farai da grande?». Puntuale la risposta: «Farò il prete!». Arrivato il momento di passare alle medie, il giovane Giorgio è più che mai deciso per la via del Seminario. Papà Albano, però, preoccupato di eventuali ripensamenti, vuole che provi la prima avviamento all’istituto Manfredini di Este. Si diceva in casa: «Se veramente la vocazione c’è, al seminario ci penseremo il prossimo anno»; così per tutto il periodo scolastico, Giorgio fa in bicicletta il percorso Vo’ – Este e ritorno. L’anno successivo, però, il giovane Giorgio entra al seminario Minore di Thiene, il famoso “Barcon”, come era suo desiderio. Spesso ricorda quel periodo di studio come il momento formativo più importante della sua vita. Si dice in famiglia che, oltre alla fede dei genitori Albano e Emma, importante sia stata la fede testimoniata con passione dal suo parroco don Igino a condurlo verso la scelta del sacerdozio. Spesso infatti don Giorgio ricorda con affetto questa figura di primo piano nella sua formazione religiosa. 4 Il seminario Vita in seminario Don Giorgio entra in seminario minore in seconda media. Dai racconti di don Sergio Martello, suo compagno di classe, si intuisce subito che il giovane Giorgio sapeva quel che voleva, e lo voleva fino in fondo! Lui non tendeva ad emergere, ma non mancava agli appuntamenti. Molto preciso nei suoi impegni, come pure disponibile nella collaborazione e nella vicinanza agli altri. Il suo porsi dentro al gruppo era sempre molto discreto e nello stesso tempo molto arricchente. Abbiamo fatto a don Sergio una domanda: «Oggi don Giorgio è così, ma "allora", quando era giovane studente di liceo, di teologia, com'era?». «Era normale in tutto! Eravamo tutti protagonisti di una normalità che faceva emergere le doti di ognuno». È stata per tutti una sorpresa la sua partenza per il Brasile, ma anche una rivelazione delle sue aspirazioni, che lo proiettavano "oltre" un sacerdozio vissuto dentro i confini di una diocesi. Il suo compagno conclude affermando di essere certo della gioia di don Giorgio di essere prete e di essere fino in fondo un «uomo di Dio». Questo comporta una coerenza di vita senza eccezioni, senza "se" e senza "ma". Una coerenza che porta al dono, al servizio e alla gioia. Questa è la grandezza del prete, come pure il GRAZIE per questi 50 anni di vita consacrata e donata. 5 50° Anniversario Sacerdotale Ordinazione 50° Anniversario Sacerdotale 9 luglio 1961 Cronistoria del seminario maggiore: il giorno dell’ordinazione Con il vescovo Mons. Girolamo Bortignon, il rettore e i compagni Sopra e a fianco: rito dell’ordinazione 6 Ordinazione 50° Anniversario Sacerdotale Ho trovato Davide, mio servo, con il mio santo olio l’ho consacrato. La mia mano è il suo sostegno, il mio braccio è la sua forza. dal salmo 88 7 Prima missione 50° Anniversario Sacerdotale Primo ministero a Camin Don Giorgio vive la sua prima esperienza pastorale nei due anni di permanenza a Camin, come cappellano di Mons. Enrico Migliorin, già Abate Mitrato di Piove di Sacco. Come si suol dire, gli estremi si toccano. Questo loro incontro infatti sembra una premonizione dell’attuale fase del suo ministero. 10 novembre 1963: il cappellano don Giorgio Facchin parte missionario per il Brasile Dopo due anni di fecondo ministero nella parrocchia di Camin, il cappellano don Giorgio Facchin, oriundo di Boccon di Vo’, parte missionario per il Brasile. Già altri sacerdoti della diocesi di Padova sono partiti e stanno partendo per nuovi campi di apostolato missionario per l’Africa e per l’America Latina, ispirati da quello spirito ecumenico che è uno dei primi frutti del Concilio Vaticano II. La parrocchia di Camin, conscia di tutto il bene ricevuto dell’apostolato dei primi due anni di sacerdozio di don Giorgio, e commossa da questo suo atto di generosità apostolica e missionaria, alla partenza del caro sacerdote ha tributato a lui manifestazioni solenni e sincere di affetto e di venerazione. Mons. Enrico Migliorin consegna il Crocefisso a don Giorgio Facchin, partente per il Brasile (Dalla cronistoria della parrocchia di Camin) 8 Il Brasile La missione in Brasile 50° Anniversario Sacerdotale «Averlo avuto come rettore è stata una grazia speciale», con queste parole Mons. Gilson Andrade da Silva, attuale rettore del Seminario di Nossa Senhora do Amor Divino, descrive il periodo trascorso collaborando con don Giorgio. Un periodo breve, in verità, cioè soltanto un anno, l’ultimo della lunga missione di don Giorgio nella Diocesi di Petropolis in Brasile, iniziata nel 1969 e conclusasi nel 1986 con il suo rientro in Italia. «Benché limitato, è stato tuttavia un tempo sufficiente per consegnarci, attraverso i suoi ricordi, l’immagine di un uomo profondamente coinvolto nell’opera di Dio». La figura che emerge dalle parole di Mons. Andrade da Silva è quella di un pastore instancabile, La partenza di un collaboratore tenace nell’opera di costruzione della Chiesa di Dio. Pastore esigente e impegnato nella sua funzione di formatore, don Giorgio ha trasmesso con impegno ed energia i valori cristiani. Scrive di lui, infatti, Mons. Andrade da Silva che «Si sforzava di essere molto vicino alla gente, come un amico prezioso, capace di simpatizzare con tutti». Era infatti molto Con i sacerdoti della diocesi di Petropolis 9 Il Brasile sensibile alle persone e, soprattutto, partecipe della vita dei giovani, tanto che durante la sua permanenza in Brasile ha suscitato diverse vocazioni, favorito in questo anche da una buona dose di creatività. A don Giorgio appartiene la realizzazione del Festival della musica vocazionale, ricorda don Caterino Longo, il quale, in occaCon il Vecovo di Petropolis S.E. Manoel Pedro sione di un gemellaggio tra da Cunha Cintra la diocesi di Padova e quella di Petropolis, è giunto in Brasile nel 1975; il Festival era infatti un evento, assieme a diverse altre attività, da lui ideato per risvegliare il fervore vocazionale. Don Caterino ricorda che al Festival giungevano ogni anno cantautori provenienti da ogni parrocchia e movimento, e questo stimolava la partecipazione, Visita del Vescovo S.E. Mons. Girolamo Bortignon soprattutto dei giovani, creando nelle famiglie l’atmosfera propizia a far nascere vocazioni sacerdotali e religiose. Don Giorgio è stato, in effetti, il primo rettore a presentare per l’ordinazione sacerdotale alcuni allievi del proprio seminario (ben 22 seminaristi per la consacrazione sacerdotale). La sua opera è stata tanto più importante se si pensa che i seminaristi, prima del suo arrivo a Petropolis, provenivano in gran parte da altre regioni del Brasile. Ha avuto dunque la capacità di creare in quell’area un centro vocazionale, in grado di offrire alla diocesi i propri sacerdoti locali. Ha istituito, poi, il movimento Serra Clube, perché anche i laici fossero coinvolti e partecipi di questa sua opera. Grande amico e stimatissimo 10 Il Brasile collaboratore del primo Vescovo della diocesi, Mons. Pedro da Cunha Cintra, don Giorgio è stato nominato vicario per la Pastorale vocazionale e della gioventù; ha ricevuto inoltre l’incarico di formare il clero diocesano, assumendo la direzione del seminario, come quarto rettore. «Attualmente», dichiara Mons. Andrade da Silva, «la diocesi di Petropolis è quella con il maggior numero di sacerdoti in rapporto alla popolazione» come a dire che don Giorgio ha posto le basi per quello che, solo pochi decenni fa, era considerato un sogno impensabile. Don Giorgio ha dunque lasciato una traccia importante ed evidente del suo passaggio, sia in diocesi che in seminario. Mons. Andrade da Silva dichiara con gioia che l’anno è iniziato con ben 30 allievi e riconosce che la vitalità del seminario è dovuta alla particolare dedizione e all’impegno intelligente e continuativo dedicato da Mons. Giorgio. Per questo lo ricorda con grande affetto, tanto che nel 2005, in occasione della sua visita in Brasile, ha voluto intitolargli l’auditorium del seminario maggiore, per rendere omaggio all’opera di un grande uomo della Chiesa, che ora sta continuando la sua opera tenace nella nostra parrocchia del Duomo San Martino, con identica energia e creatività. 11 50° Anniversario Sacerdotale Associazione Antiqui Alumni Incontro del Serra Clube Un momento della visita del 2005 Pontelongo 50° Anniversario Sacerdotale Parroco a Pontelongo Raccogliendo le memorie del dott. Adriano Comunian, si percepisce la creatività e l’impegno che don Giorgio ha profuso a Pontelongo, anche se quando arrivò parlava meglio il portoghese dell’italiano. Sembrava un marziano caduto dal cielo: «Un marziano per tutte le innovazioni che ha introdotto e per il suo modo molto confidenziale che ha agevolato il coinvolgimento di tutte le persone disponibili a contribuire alla vita parrocchiale». Gli uomini hanno cominciato subito a dargli del “tu”, come da lui richiesto. Si ricorda di don Giorgio l’attenzione rivolta soprattutto ai più deboli, agli anziani e agli ammalati che ogni venerdì andava a trovare avendo sempre una parola per loro. La sua presenza in tutte le attività vicariali e parrocchiali è sempre stata proficua e puntuale. Ha iniziato la ristrutturazione del patronato e la messa a norma delle scuole, la sistemazione del cinema teatro e il restauro delle campane. «Se il suo mandato fosse stato più lungo, sicuramente avrebbe finito ciò che aveva intrapreso. Ne sono certo» afferma il dott. Comunian che era sindaco al tempo. Il dottore ricorda ancora con affetto le grandi doti di vicinanza e di carità fraterna che aveva don Giorgio. 12 Piove di Sacco L’attività pastorale a Piove di Sacco 50° Anniversario Sacerdotale Il sagrato del Duomo e la piazza circostante sono gremiti di folla incuriosita e festante, la quale accoglie al suo ingresso solenne nella città il nuovo Arciprete Abate Mons. Giorgio Facchin. Vi giunge dopo cinque intensi anni di ministero sacerdotale quale parroco in quel di Pontelongo, dove resta un affettuoso ricordo della sua persona. Era il 22 settembre del 1991. Quest’anno pertanto, oltre che ricorrere il 50° anniversario della sua ordinazione presbiterale, si compie il ventennale della permanenza nella Comunità Parrocchiale del Duomo S. Martino in Piove di Sacco. La «Casa di Dio fra le case degli uoIngresso di don Giorgio a Piove di Sacco mini», la «fontana del paese dove tutti si dissetano…» come gli piace definirla nel saluto iniziale. Quest’uomo, all’apparenza schivo e da cui non traspare facilmente l’emozione, è però dentro carico di entusiasmo e la sua mente già elabora nuovi progetti a beneficio della comunità tutta. Don Giorgio non perde tempo, ponendo Il Consiglio Pastorale 13 Piove di Sacco in atto le sue prime iniziative. Si fa così apprezzare dalla sua gente dando prova di intraprendenza e forte determinazione. Di giorno in giorno si addentra con perspicacia nella variegata e complessa realtà della parrocchia, poi dà il via con innovative elezioni al Consiglio Pastorale Parrocchiale che, rinnovato alle varie scadenze, affronta di anno in anno le diverse problematiche parrocchiali, dalla famiglia ai giovani, dall’anno giubilare alla Missione Cittadina, dalla Città in ascolto alla catechesi sacramentale. Si cura altresì della pastorale ordinaria con la programmazione delle iniziative per l’avvento e la quaresima, delle feste comunitarie e di altro ancora, come i corsi formativi per fidanzati. Novità rilevante la presenza delle donne nei vari gruppi associativi. Così le già numerose attività nella parrocchia conoscono un significativo incremento, con il sostegno e il generoso contributo dei sacerdoti suoi collaboratori. Don Giorgio promuove e coordina alacremente i numerosi gruppi, e allora nel suo giardino si schiude piano piano un fiore con tanti petali variegati: il Consiglio Pastorale, Consiglio Affari Economici, Catechesi Parrocchiale, Caritas, S. Vincenzo, AC, Scout AGESCI, Movimento per la vita, Volontari bar, Volontari cinema, Comitato Patronato, Cantori, Pastorale familiare, Ministri straordinari Eucarestia e Lettori, Scuola paritaria Materna ed Primaria. Questa scuola cattolica della parrocchia, in particolare, è oggetto del suo interessamento, la sostiene e la difende con tenacia. Lo attestano la costituzione della Fondazione Santa Capitanio e il copioso e coraggioso sforzo finanziario sostenuto in tempi recenti per l’acquisizione di Villa Bassini, per la prosecuzione appunto di detta scuola. Così, da ieri si può dire, questo spazio verde è a disposizione per l’utilizzo negli incontri e nelle feste della comunità. Duomo di Piove di Sacco 50° Anniversario Sacerdotale 14 Piove di Sacco 50° Anniversario Sacerdotale Nell’arco di questi venti anni l’Arciprete si fa anche promotore, con costanza nonché passione, del recupero e del restauro di un numero considerevole di sacre testimonianze storico-artistiche dell’orgoglioso passato di quella che è e resta nel tempo il fulcro pulsante della Saccisica, la nostra città di Piove di Sacco. Ridare il primo splendore e restituire all’ammirazione di tutti tante di queste opere, questo è stato e permane uno dei suoi obiettivi. Si prodiga allora, insieme ad altre persone, per mettere insieme i fondi occorrenti all’attuazione. Si assiste così al generoso contributo economico, e non solo, di molti privati cittadini, singolarmente o associati in gruppi, aziende del Piovese, amministrazione comunale, enti, istituti di credito. Prezioso pure l’apporto dell’esperienza e competenza professionale di alcuni tecnici, studiosi ed esperti piovesi, per il buon esito dell’azione di recupero e di valorizzazione di un inestimabile patrimonio. Un concorso veramente molto composito di finanziatori. Troppo lungo stilare un dettagliato e minuzioso elenco di tutto quanto è stato sapientemente salvaguardato, per cui solo per motivi di spazio ci soffermiamo a citare alcune delle realizzazioni più significative. Siamo agli inizi, Don Giorgio organizza e provvede alla solenne inaugurazione della consistente ristrutturazione delle parti murarie e degli interni della Chiesa di San Nicolò. Il tutto effettuato negli anni del suo predecessore Mons. Antonio Michieli. In detta circostanza si procede al ripristino delle parti recuperabili di preziosi e pregevoli affreschi di scuola giottesca. Seguono alcuni altri importanti interventi. Il restauro radicale dell’Oratorio del SS. Crocefisso (S. Francesco), compreso il soffitto a lacunari dipinti e l’altare di marmo di Carrara; la Chiesa di S. Maria dei Penitenti (chiesuola) riadattata in questi mesi per la Processione del Corpus Domini 15 Piove di Sacco prevista apertura del Museo diffuso del Duomo abbaziale; la ridipintura degli esterni della Chiesa di S. Giustina (S. Rocco), nell’interno il restauro dell’organo positivo Merlini del 1776; nel Duomo S. Martino il restauro delle sei pale d’altare e delle quindici vetrate neogotiche formanti la Via Crucis. All’interno delle chiese si procede al ripristino di tutta una serie di tele, affreschi, croci, e altri storici oggetti sacri di prestigio. Come dimenticare poi, fra gli interventi su beni non di valore artistico ma utili per il servizio che offrono alla collettività, la sistemazione delle nuove finestre su tutto il complesso del patronato del Duomo; la ristrutturazione totale degli impianti e dell’arredamento del Cinema Marconi, compreso l’apparato di proiezione che consente la proiezione in digitale. Sul terreno adiacente alla canonica è già in fase di ultimazione un nuovo fabbricato, dotato di moderne attrezzature consone alla refezione nei momenti di convivialità. Al termine di questa rapida e parziale carrellata di ricordi e di notizie, formuliamo un sentito ringraziamento al nostro Mons. Giorgio Facchin per il suo impegno pastorale, e non solo, protrattosi lungo un ventennio nella nostra Comunità Parrocchiale, insieme al più sincero augurio che possa per altri anni ancora offrire il suo benefico servizio in mezzo a noi. Pare opportuno chiudere con un suo refrain ricorrente, ricordando che «Dio scrive la sua storia con le nostre storie». 50° Anniversario Sacerdotale 16 50° Anniversario Sacerdotale Il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri e a dare loro un olio di letizia (dal profeta Isaia) 17 Con la famiglia 50° Anniversario Sacerdotale «Ho avuto la grazia speciale di avere don Giorgio come insegnante e soprattutto come mio formatore: vedevo in lui un modello eccellente di sacerdote: un sacerdote, un padre!» (Mons. Josè Maria Pereira) Con il parroco don Igino Associazione Antiqui Alumni 18 50° Anniversario Sacerdotale Con i compagni di classe «In seminario lo vedevamo sempre o in preghiera o al lavoro. Mai dimostrò attaccamento alla ricchezza o alla vanagloria. Sempre è vissuto ed è stato un esempio dei consigli evangelici» (Mons. Josè Maria Pereira) 19 50° Anniversario Sacerdotale «Diventò un vero cacciatore di giovani con il dono della vocazione» (Serra Clube - Petropolis) 20 Programma delle manifestazioni VENERDÌ 3 giugno 2011 Dalle 16.30 alle 7.30 di sabato 4 La comunità tutta è invitata DOMENICA 5 giugno 2011 CON GESÙ NELLA NOTTE PREGARE PER LE VOCAZIONI ore 10.30 In chiesuola Solenne Concelebrazione eucaristica di ringraziamento per i STAND GASTRONOMICO CENA ASSOCIAZIONI 50 ANNI DI SACERDOZIO DI MONS. GIORGIO FACCHIN Menù fisso costo 10 euro prenotazioni presso il bar del patronato entro domenica 29 maggio a seguire SALUTO DELLE ISTITUZIONI PRANZO A BUFFET SERATA AMICI SACERDOTI Animazione e serata in compagnia dei sacerdoti costo 10 euro adulti bambini fino a 12 anni non pagano prenotazioni presso il bar del patronato e ufficio parrocchiale entro domenica 29 maggio SABATO 4 giugno 2011 dalle ore 15.00 CONCLUSIONE ANNO SCOLASTICO S. CAPITANIO ANIMAZIONE E GIOCHI IN PARCO PER TUTTI ore 7.30 S. MESSA a conclusione della preghiera per le vocazioni ore 15.00 - 17.00 ALLA SCOPERTA DEL VIAGGIO DI DON GIORGIO: vocazione, missione e comunità Giochi per ragazzi delle elementari e medie a conclusione delle attività della catechesi, Agesci, AC a cura della Scuola e Associazione genitori S. Capitanio Si continua fino a sera con giochi per bambini e MINI-RALLY PER RAGAZZI ore 18.30-19.30 CONCERTO Luoghi di incontro con la vocazione: ore 19.30 SERATA PANINOTECA PERCORSO VOCAZIONALE ARTISTICO-MUSICALE ore 21.00 COUNTRY STORM Chiesa di san Francesco serata con musica e balli country coppie guida e insegnanti Dal venerdì 3 pomeriggio al lunedì 6 mattina “Grazie don Giorgio” Mostra fotografica su don Giorgio dall’ 1 al 12 giugno 21 Ringraziamo per la preziosa collaborazione: Pietro Facchin, Federico Dianin e familiari di don Giorgio, Mons. Gilson Andrade da Silva, Adriano Comunian, don Caterino Longo, don Ezio Sinigaglia, don Gianpaolo Dianin, don Sergio Martello, Mario Miotto, Massimo Santaterra, Paolo Tieto, Grafiche Tiozzo. 22 Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà: hai reso la tua promessa più grande del tuo nome. dal Salmo 138 23 Che cosa renderò al Signore per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. dal Salmo 116