50° Anniversario
Ordinazione Sacerdotale
Mons. Giorgio Facchin
50°
Anniversario Sacerdotale
Sommario
3
Presentazione
4
Gli anni dell’infanzia
e dell’adolescenza
5
Vita in seminario
6
L’ordinazione
8
Primo ministero a Camin
9
La missione in Brasile
12
Parroco a Pontelongo
13
L’attività pastorale a Piove di Sacco
Redazione:
Paola Gabbatore,
Marisa Albiero,
Giampietro Bertin,
Laura Zainotto,
Marta Martin,
Laura Mobili.
2
Il fluire della vita incrocia il corso degli altri. Eppure nell’esistenza del
sacerdote il primo ad essere incontrato è Lui. Lui, che nel tempo dovrà incontrare gli altri, è stato colto di sorpresa da una presenza che orienterà
tutta la sua esistenza.
Mons. Giorgio Facchin ne ha conosciute di persone, uomini e donne di
questo mondo. Nello scorrere dei suoi cinquant’anni di vita presbiterale,
di cui venti donati a Piove di Sacco, la sua vita è stata come una finestra
sul mondo: quanti volti sono passati davanti a questa finestra. Ma quella
visione sul mondo, se vista da un’altra prospettiva, quella di coloro che
incontrano don Giorgio come ministro di Dio, è uno squarcio nel cielo.
In questa ricorrenza desideriamo ringraziarlo per tutte le istantanee, le
visioni che ci ha dischiuso verso l’alto. Il dono del suo sacerdozio, per noi
significa la presenza reale ed efficace di Dio che compie opere buone in nostro favore, in particolare nella celebrazione dei sacramenti: il battesimo,
l’eucaristia e la confermazione che ci hanno resi Suoi figli e sostenuti nella
vita cristiana; la consolazione del perdono e di una parola amica nei fallimenti; l’unione dell’amore coniugale nella potenza dell’amore di Dio; il
sostegno nella malattia e la speranza della vita eterna nell’accompagnare
malati e moribondi. Ancora, siamo grati perché a noi ha svelato il dono
della Parola, luce per i passi delle coscienze e per le scelte della comunità.
Don Giorgio ha mostrato che il sacerdozio non è un dono personale, esso
è per la collettività. La sua presenza efficace e discreta, percepibile e puntuale in tutte le situazioni, lieti e tristi, di gioia e di fatica: presenza di un
uomo che rende presente Dio. Ancora, nella visita alle famiglie come nelle
circostanze più delicate della nostra comunità cristiana e pure della città.
Equilibrio e determinazione, esperienza e creatività, con questi e altri colori don Giorgio ci ha aperto questa finestra sul cielo. Certamente in questi
anni il suo essere sacerdote con noi e per noi lo ha cambiato: l’incontro
non è mai a senso unico, lascia sempre una traccia di reciprocità.
Un sentito grazie va a tutti coloro che in questi giorni hanno voluto, in
diversi modi, esprimere i loro sentimenti nei confronti di don Giorgio:
sono tanti della comunità, della città e del territorio, qualcuno anche da
più lontano ha voluto farsi presente. Unitamente ringraziamo le persone
che con gusto e sapienza hanno saputo raccogliere in questo opuscolo alcune visioni, alcune istantanee di questa finestra aperta sul cielo.
3
In famiglia
50°
Anniversario Sacerdotale
Don Giorgio e i suoi fratelli
Il giovane seminarista Giorgio
Gli anni dell’infanzia
e dell’adolescenza
Don Giorgio Facchin nasce a Vo’, ultimo
di sette fratelli, tra i quali la sorella Adriana
che diverrà monaca benedettina.
Il giovincello Facchin fin dalla prima infanzia manifesta la decisa volontà di «fare il
prete». In casa i fratelli e le sorelle, tutti più
grandi, scherzano e chiedono a mo’ di presa
in giro: «Cosa farai da grande?». Puntuale
la risposta: «Farò il prete!».
Arrivato il momento di passare alle
medie, il giovane Giorgio è più che mai deciso per la via del Seminario. Papà Albano,
però, preoccupato di eventuali ripensamenti, vuole che provi la prima avviamento
all’istituto Manfredini di Este. Si diceva in
casa: «Se veramente la vocazione c’è, al seminario ci penseremo il prossimo anno»;
così per tutto il periodo scolastico, Giorgio
fa in bicicletta il percorso Vo’ – Este e ritorno.
L’anno successivo, però, il giovane Giorgio entra al seminario Minore di Thiene, il
famoso “Barcon”, come era suo desiderio.
Spesso ricorda quel periodo di studio come
il momento formativo più importante della
sua vita.
Si dice in famiglia che, oltre alla fede dei
genitori Albano e Emma, importante sia
stata la fede testimoniata con passione dal
suo parroco don Igino a condurlo verso la
scelta del sacerdozio. Spesso infatti don
Giorgio ricorda con affetto questa figura di
primo piano nella sua formazione religiosa.
4
Il seminario
Vita in seminario
Don Giorgio entra in seminario minore in seconda media. Dai racconti di don Sergio Martello,
suo compagno di classe, si intuisce subito che il
giovane Giorgio sapeva quel che voleva, e lo voleva fino in fondo! Lui non tendeva ad emergere,
ma non mancava agli appuntamenti.
Molto preciso nei suoi impegni, come pure disponibile nella collaborazione e nella vicinanza
agli altri. Il suo porsi dentro al gruppo era sempre
molto discreto e nello stesso tempo molto arricchente.
Abbiamo fatto a don Sergio una domanda:
«Oggi don Giorgio è così, ma "allora", quando era
giovane studente di liceo, di teologia, com'era?».
«Era normale in tutto! Eravamo tutti protagonisti
di una normalità che faceva emergere le doti di
ognuno». È stata per tutti una sorpresa la sua partenza per
il Brasile, ma anche una rivelazione delle sue aspirazioni, che lo proiettavano "oltre" un sacerdozio
vissuto dentro i confini di una diocesi.
Il suo compagno conclude affermando di essere
certo della gioia di don Giorgio di essere prete e
di essere fino in fondo un «uomo di Dio». Questo
comporta una coerenza di vita senza eccezioni,
senza "se" e senza "ma". Una coerenza che porta al
dono, al servizio e alla gioia. Questa è la grandezza del prete, come pure il GRAZIE per questi
50 anni di vita consacrata e donata.
5
50°
Anniversario Sacerdotale
Ordinazione
50°
Anniversario Sacerdotale
9 luglio 1961
Cronistoria del seminario maggiore: il giorno dell’ordinazione
Con il vescovo Mons. Girolamo Bortignon,
il rettore e i compagni
Sopra e a fianco:
rito dell’ordinazione
6
Ordinazione
50°
Anniversario Sacerdotale
Ho trovato Davide,
mio servo,
con il mio santo olio
l’ho consacrato.
La mia mano
è il suo sostegno,
il mio braccio
è la sua forza.
dal salmo 88
7
Prima missione
50°
Anniversario Sacerdotale
Primo ministero a Camin
Don Giorgio vive la sua prima esperienza pastorale nei due anni di
permanenza a Camin, come cappellano di Mons. Enrico Migliorin, già
Abate Mitrato di Piove di Sacco. Come si suol dire, gli estremi si toccano. Questo loro incontro infatti sembra una premonizione dell’attuale fase del suo ministero.
10 novembre 1963: il cappellano don Giorgio Facchin parte
missionario per il Brasile
Dopo due anni di fecondo ministero
nella parrocchia di Camin, il cappellano don Giorgio Facchin, oriundo di
Boccon di Vo’, parte missionario per
il Brasile.
Già altri sacerdoti della diocesi di Padova sono partiti e stanno partendo
per nuovi campi di apostolato missionario per l’Africa e per l’America
Latina, ispirati da quello spirito ecumenico che è uno dei primi frutti del
Concilio Vaticano II.
La parrocchia di Camin, conscia di
tutto il bene ricevuto dell’apostolato
dei primi due anni di sacerdozio di
don Giorgio, e commossa da questo
suo atto di generosità apostolica e
missionaria, alla partenza del caro
sacerdote ha tributato a lui manifestazioni solenni e sincere di affetto e
di venerazione.
Mons. Enrico Migliorin consegna il Crocefisso
a don Giorgio Facchin, partente per il Brasile
(Dalla cronistoria della parrocchia di Camin)
8
Il Brasile
La missione
in Brasile
50°
Anniversario Sacerdotale
«Averlo avuto come rettore è stata una grazia
speciale», con queste parole Mons. Gilson Andrade da Silva, attuale rettore del Seminario di
Nossa Senhora do Amor Divino, descrive il periodo
trascorso collaborando con don Giorgio. Un periodo breve, in verità, cioè soltanto un anno, l’ultimo della lunga missione di don Giorgio nella
Diocesi di Petropolis in Brasile, iniziata nel 1969 e
conclusasi nel 1986 con il suo rientro in Italia.
«Benché limitato, è stato tuttavia un tempo sufficiente per consegnarci, attraverso i suoi ricordi,
l’immagine di un uomo profondamente coinvolto
nell’opera di Dio».
La figura che emerge dalle parole di Mons. Andrade da Silva è quella di un pastore instancabile,
La partenza
di un collaboratore tenace nell’opera di costruzione
della Chiesa di Dio.
Pastore esigente e
impegnato nella sua
funzione di formatore,
don Giorgio ha trasmesso con impegno
ed energia i valori cristiani.
Scrive di lui, infatti,
Mons. Andrade da
Silva che «Si sforzava
di essere molto vicino
alla gente, come un
amico prezioso, capace
di simpatizzare con
tutti». Era infatti molto
Con i sacerdoti della diocesi di Petropolis
9
Il Brasile
sensibile alle persone e, soprattutto, partecipe della
vita dei giovani, tanto che
durante la sua permanenza
in Brasile ha suscitato diverse vocazioni, favorito in
questo anche da una buona
dose di creatività.
A don Giorgio appartiene la realizzazione del
Festival della musica vocazionale, ricorda don Caterino
Longo, il quale, in occaCon il Vecovo di Petropolis S.E. Manoel Pedro
sione di un gemellaggio tra
da Cunha Cintra
la diocesi di Padova e
quella di Petropolis, è
giunto in Brasile nel 1975; il
Festival era infatti un
evento, assieme a diverse
altre attività, da lui ideato
per risvegliare il fervore
vocazionale.
Don Caterino ricorda
che al Festival giungevano
ogni anno cantautori provenienti da ogni parrocchia
e movimento, e questo stimolava la partecipazione,
Visita del Vescovo S.E. Mons. Girolamo Bortignon
soprattutto dei giovani,
creando nelle famiglie l’atmosfera propizia a far nascere vocazioni sacerdotali e religiose.
Don Giorgio è stato, in effetti, il primo rettore a presentare per l’ordinazione sacerdotale alcuni allievi del proprio seminario (ben 22 seminaristi per
la consacrazione sacerdotale). La sua opera è stata tanto più importante se si
pensa che i seminaristi, prima del suo arrivo a Petropolis, provenivano in
gran parte da altre regioni del Brasile. Ha avuto dunque la capacità di creare
in quell’area un centro vocazionale, in grado di offrire alla diocesi i propri sacerdoti locali. Ha istituito, poi, il movimento Serra Clube, perché anche i laici
fossero coinvolti e partecipi di questa sua opera. Grande amico e stimatissimo
10
Il Brasile
collaboratore del primo Vescovo della
diocesi, Mons. Pedro da Cunha Cintra,
don Giorgio è stato nominato vicario
per la Pastorale vocazionale e della gioventù; ha ricevuto inoltre l’incarico di
formare il clero diocesano, assumendo
la direzione del seminario, come quarto
rettore.
«Attualmente», dichiara Mons. Andrade da Silva, «la diocesi di Petropolis
è quella con il maggior numero di sacerdoti in rapporto alla popolazione»
come a dire che don Giorgio ha posto le
basi per quello che, solo pochi decenni
fa, era considerato un sogno impensabile. Don Giorgio ha dunque lasciato una traccia importante ed
evidente del suo passaggio, sia
in diocesi che in seminario.
Mons. Andrade da Silva dichiara con gioia che l’anno è iniziato con ben 30 allievi e
riconosce che la vitalità del seminario è dovuta alla particolare dedizione e all’impegno
intelligente e continuativo dedicato da Mons. Giorgio. Per questo lo ricorda con grande
affetto, tanto che nel 2005, in occasione della sua visita in Brasile, ha voluto intitolargli
l’auditorium del seminario
maggiore, per rendere omaggio
all’opera di un grande uomo
della Chiesa, che ora sta continuando la sua opera tenace
nella nostra parrocchia del
Duomo San Martino, con identica energia e creatività.
11
50°
Anniversario Sacerdotale
Associazione Antiqui Alumni
Incontro del Serra Clube
Un momento della visita del 2005
Pontelongo
50°
Anniversario Sacerdotale
Parroco a Pontelongo
Raccogliendo le memorie del dott. Adriano Comunian, si percepisce
la creatività e l’impegno che don Giorgio ha profuso a Pontelongo,
anche se quando arrivò parlava meglio il portoghese dell’italiano. Sembrava un marziano caduto dal cielo: «Un marziano per tutte le innovazioni che ha introdotto e per il suo modo molto confidenziale che ha
agevolato il coinvolgimento di tutte le persone disponibili a contribuire
alla vita parrocchiale». Gli uomini hanno cominciato subito a dargli del
“tu”, come da lui richiesto.
Si ricorda di don Giorgio l’attenzione rivolta soprattutto ai più deboli, agli anziani e agli ammalati che ogni venerdì andava a trovare
avendo sempre una parola per loro.
La sua presenza in tutte le
attività vicariali e parrocchiali è sempre stata proficua e puntuale. Ha iniziato
la ristrutturazione del patronato e la messa a norma
delle scuole, la sistemazione
del cinema teatro e il restauro delle campane.
«Se il suo mandato fosse
stato più lungo, sicuramente
avrebbe finito ciò che aveva
intrapreso. Ne sono certo»
afferma il dott. Comunian
che era sindaco al tempo. Il
dottore ricorda ancora con
affetto le grandi doti di vicinanza e di carità fraterna che
aveva don Giorgio.
12
Piove di Sacco
L’attività pastorale
a Piove di Sacco
50°
Anniversario Sacerdotale
Il sagrato del Duomo e la piazza circostante sono gremiti di folla incuriosita e festante, la quale accoglie al suo ingresso solenne nella città il nuovo
Arciprete Abate Mons. Giorgio Facchin. Vi giunge dopo cinque intensi anni
di ministero sacerdotale quale parroco in quel di Pontelongo, dove resta un
affettuoso ricordo della
sua persona. Era il 22
settembre del 1991.
Quest’anno pertanto,
oltre che ricorrere il 50°
anniversario della sua
ordinazione presbiterale, si compie il ventennale della permanenza
nella Comunità Parrocchiale del Duomo S.
Martino in Piove di
Sacco. La «Casa di Dio
fra le case degli uoIngresso di don Giorgio a Piove di Sacco
mini», la «fontana del
paese dove tutti si dissetano…» come gli piace
definirla nel saluto iniziale.
Quest’uomo, all’apparenza schivo e da cui
non traspare facilmente
l’emozione, è però dentro carico di entusiasmo
e la sua mente già elabora nuovi progetti a
beneficio della comunità
tutta. Don Giorgio non
perde
tempo, ponendo
Il Consiglio Pastorale
13
Piove di Sacco
in atto le sue prime iniziative. Si fa così apprezzare dalla
sua gente dando prova di intraprendenza e forte determinazione.
Di giorno in giorno si addentra con perspicacia nella variegata e complessa
realtà della parrocchia, poi dà il via con innovative elezioni al Consiglio Pastorale Parrocchiale che, rinnovato alle varie scadenze, affronta di anno in
anno le diverse problematiche parrocchiali, dalla famiglia ai giovani, dall’anno giubilare alla Missione Cittadina, dalla Città in ascolto alla catechesi sacramentale. Si cura altresì della pastorale ordinaria con la programmazione
delle iniziative per l’avvento e la quaresima, delle feste comunitarie e di altro
ancora, come i corsi formativi per fidanzati. Novità rilevante la presenza delle
donne nei vari gruppi associativi.
Così le già numerose attività nella parrocchia conoscono un significativo
incremento, con il sostegno e il generoso contributo dei sacerdoti suoi collaboratori. Don Giorgio promuove e coordina alacremente i numerosi gruppi,
e allora nel suo giardino si schiude piano piano un fiore con tanti petali variegati: il Consiglio Pastorale, Consiglio Affari Economici, Catechesi Parrocchiale, Caritas, S. Vincenzo, AC, Scout AGESCI, Movimento per la vita,
Volontari bar, Volontari cinema, Comitato Patronato, Cantori, Pastorale familiare, Ministri straordinari Eucarestia e Lettori, Scuola paritaria Materna ed
Primaria. Questa scuola cattolica della parrocchia, in particolare, è oggetto
del suo interessamento,
la sostiene e la difende
con tenacia. Lo attestano
la costituzione della Fondazione Santa Capitanio
e il copioso e coraggioso
sforzo finanziario sostenuto in tempi recenti per
l’acquisizione di Villa
Bassini, per la prosecuzione appunto di detta
scuola. Così, da ieri si
può dire, questo spazio
verde è a disposizione
per l’utilizzo negli incontri e nelle feste della comunità.
Duomo di Piove di Sacco
50°
Anniversario Sacerdotale
14
Piove di Sacco
50°
Anniversario Sacerdotale
Nell’arco di questi venti anni l’Arciprete si fa anche
promotore, con costanza nonché passione, del recupero
e del restauro di un numero considerevole di sacre testimonianze storico-artistiche dell’orgoglioso passato di quella che è e resta nel
tempo il fulcro pulsante della Saccisica, la nostra città di Piove di Sacco. Ridare il primo splendore e restituire all’ammirazione di tutti tante di queste
opere, questo è stato e permane uno dei suoi obiettivi. Si prodiga allora, insieme ad altre persone, per mettere insieme i fondi occorrenti all’attuazione.
Si assiste così al generoso contributo economico, e non solo, di molti privati
cittadini, singolarmente o associati in gruppi, aziende del Piovese, amministrazione comunale, enti, istituti di credito. Prezioso pure l’apporto dell’esperienza e competenza professionale di alcuni tecnici, studiosi ed esperti
piovesi, per il buon esito dell’azione di recupero e di valorizzazione di un
inestimabile patrimonio.
Un concorso veramente molto composito di finanziatori. Troppo lungo stilare un dettagliato e minuzioso elenco di tutto quanto è stato sapientemente
salvaguardato, per cui solo per motivi di spazio ci soffermiamo a citare alcune
delle realizzazioni più significative.
Siamo agli inizi, Don Giorgio organizza e provvede alla solenne inaugurazione della consistente ristrutturazione delle parti murarie e degli interni
della Chiesa di San Nicolò. Il tutto effettuato negli anni del suo predecessore
Mons. Antonio Michieli. In detta circostanza si procede al ripristino delle parti
recuperabili di preziosi e pregevoli affreschi di scuola giottesca.
Seguono alcuni
altri importanti interventi. Il restauro radicale dell’Oratorio
del SS. Crocefisso (S.
Francesco), compreso
il soffitto a lacunari
dipinti e l’altare di
marmo di Carrara;
la Chiesa di S. Maria
dei Penitenti (chiesuola) riadattata in
questi mesi per la
Processione del Corpus Domini
15
Piove di Sacco
prevista apertura del Museo diffuso del Duomo abbaziale; la ridipintura degli esterni della Chiesa di S. Giustina (S. Rocco), nell’interno il restauro dell’organo
positivo Merlini del 1776; nel Duomo S. Martino il restauro delle sei pale d’altare e delle quindici vetrate neogotiche formanti la Via Crucis. All’interno delle
chiese si procede al ripristino di tutta una serie di tele, affreschi, croci, e altri
storici oggetti sacri di prestigio.
Come dimenticare poi, fra gli interventi su beni non di valore artistico ma
utili per il servizio che offrono alla collettività, la sistemazione delle nuove finestre su tutto il complesso del patronato del Duomo; la ristrutturazione totale
degli impianti e dell’arredamento del Cinema Marconi, compreso l’apparato
di proiezione che consente la proiezione in digitale. Sul terreno adiacente alla
canonica è già in fase di ultimazione un nuovo fabbricato, dotato di moderne
attrezzature consone alla refezione nei momenti di convivialità.
Al termine di questa rapida e parziale carrellata di ricordi e di notizie, formuliamo un sentito ringraziamento al nostro Mons. Giorgio Facchin per il
suo impegno pastorale, e non solo, protrattosi lungo un ventennio nella nostra Comunità Parrocchiale, insieme al più sincero augurio che possa per altri
anni ancora offrire il suo benefico servizio in mezzo a noi.
Pare opportuno chiudere con un suo refrain ricorrente, ricordando che «Dio
scrive la sua storia con le nostre storie».
50°
Anniversario Sacerdotale
16
50°
Anniversario Sacerdotale
Il Signore mi ha consacrato con l’unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annuncio
ai miseri e a dare loro un olio di letizia
(dal profeta Isaia)
17
Con la famiglia
50°
Anniversario Sacerdotale
«Ho avuto la grazia speciale di
avere don Giorgio come insegnante e
soprattutto come mio formatore:
vedevo in lui un modello eccellente
di sacerdote: un sacerdote, un
padre!»
(Mons. Josè Maria Pereira)
Con il parroco
don Igino
Associazione
Antiqui Alumni
18
50°
Anniversario Sacerdotale
Con i compagni di classe
«In seminario lo vedevamo sempre o in preghiera o al lavoro.
Mai dimostrò attaccamento alla ricchezza o alla vanagloria.
Sempre è vissuto ed è stato un esempio dei consigli evangelici»
(Mons. Josè Maria Pereira)
19
50°
Anniversario Sacerdotale
«Diventò un vero cacciatore di giovani con il dono della vocazione»
(Serra Clube - Petropolis)
20
Programma delle manifestazioni
VENERDÌ 3 giugno 2011
Dalle 16.30 alle 7.30 di sabato 4
La comunità tutta è invitata
DOMENICA 5 giugno 2011
CON GESÙ NELLA NOTTE
PREGARE PER LE VOCAZIONI
ore 10.30
In chiesuola
Solenne Concelebrazione
eucaristica di ringraziamento per i
STAND GASTRONOMICO
CENA ASSOCIAZIONI
50 ANNI DI SACERDOZIO
DI MONS. GIORGIO FACCHIN
Menù fisso costo 10 euro
prenotazioni presso il bar del patronato
entro domenica 29 maggio
a seguire
SALUTO DELLE ISTITUZIONI
PRANZO A BUFFET
SERATA AMICI SACERDOTI
Animazione e serata
in compagnia dei sacerdoti
costo 10 euro adulti
bambini fino a 12 anni non pagano
prenotazioni presso il bar del patronato e ufficio
parrocchiale entro domenica 29 maggio
SABATO 4 giugno 2011
dalle ore 15.00
CONCLUSIONE ANNO
SCOLASTICO S. CAPITANIO
ANIMAZIONE E GIOCHI
IN PARCO PER TUTTI
ore 7.30 S. MESSA
a conclusione della
preghiera per le vocazioni
ore 15.00 - 17.00
ALLA SCOPERTA DEL VIAGGIO
DI DON GIORGIO:
vocazione, missione e comunità
Giochi per ragazzi delle elementari e medie a
conclusione delle attività della catechesi,
Agesci, AC
a cura della Scuola e
Associazione genitori S. Capitanio
Si continua fino a sera con giochi per bambini e
MINI-RALLY PER RAGAZZI
ore 18.30-19.30 CONCERTO
Luoghi di incontro con la vocazione:
ore 19.30 SERATA PANINOTECA
PERCORSO VOCAZIONALE
ARTISTICO-MUSICALE
ore 21.00 COUNTRY STORM
Chiesa di san Francesco
serata con musica e balli country
coppie guida e insegnanti
Dal venerdì 3 pomeriggio al lunedì 6 mattina “Grazie don Giorgio”
Mostra fotografica su don Giorgio dall’ 1 al 12 giugno
21
Ringraziamo per la
preziosa collaborazione:
Pietro Facchin, Federico Dianin e familiari di don Giorgio,
Mons. Gilson Andrade da Silva, Adriano Comunian,
don Caterino Longo, don Ezio Sinigaglia,
don Gianpaolo Dianin, don Sergio Martello,
Mario Miotto, Massimo Santaterra,
Paolo Tieto, Grafiche Tiozzo.
22
Ti rendo grazie,
Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole
della mia bocca. Rendo grazie al tuo nome
per il tuo amore e la tua fedeltà: hai reso la tua promessa
più grande del tuo nome.
dal Salmo 138
23
Che cosa renderò
al Signore
per tutti i benefici
che mi ha fatto?
Alzerò il calice
della salvezza
e invocherò il
nome del Signore.
dal Salmo 116
Scarica

opuscolo anniversario sacerdozio don giorgio facchin