Opuscolo per i
viaggiatori
L
Le zecche possono trasmettere malattie
e zecche sono piccolissime e si
nutrono del sangue di mammiferi,
rettili e uccelli. Mentre si nutrono
possono raccogliere batteri o virus
trasportati
da questi animali. Le
zecche possono anche mordere l’uomo
che si trova a transitare nell’ambiente
dove vivono. Anche se i morsi di zecca
non sono di per sé pericolosi, esiste
il rischio che le zecche, mentre si
nutrono, possano trasmettere gravi
malattie all’uomo.
[Spazio A cura dell’autorità nazionale/
regionale – per inserire informazioni
locali/nazionali/internazionali rilevanti,
ad esempio aree a rischio, statistiche,
mappe etc. Altrimenti inserire immagine/
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La zecca può essere piccola come una
testa di spillo o abbastanza grande
(all’incirca delle dimensioni di una
gomma da matita)
Adulta : 7–15 mm
Ninfa: 2–3,5 mm
Larva: 0,5–1 mm
L’illustrazione è puramente indicativa. Le
dimensioni possono differire considerevolmente
a seconda della specie a cui appartiene la zecca.
In Europa le malattie trasmesse dalla zecca
all’uomo includono:
Encefalite trasmessa da zecche
Malattia di Lyme
Febbre ricorrente trasmessa da zecche
Febbre emorragica Crimea-Congo (CCHF)
Febbre bottonosa del mediterraneo
Anaplasmosi
Queste malattie si sviluppano nelle zone
in cui sono presenti zecche infette.
Per ulteriori informazioni sulle malattie trasmesse da zecche consultare il sito web ECDC www.ecdc.europa.eu
Rimozione rapida e corretta delle zecche
Per alcune malattie il rischio di infezione
è ridotto se la zecca viene individuata e
rimossa velocemente.
Dato che la zecca è molto piccola e i suoi
morsi solitamente non sono dolorosi, è
facile non accorgersi della sua presenza
sul corpo. Per questo, dopo aver visitato
aree dove potrebbe registrarsi la presenza di zecche, è importante controllare
con estrema cura la propria persona, i
bambini, i propri indumenti e gli animali
za provocare strattoni o torsioni, evitare
di schiacciare il corpo della zecca o di far
rimanere parti della bocca conficcate nella ferita. Durante la rimozione, prestare la
massima attenzione a non schiacciare il
corpo della zecca. Non applicare calore o
altre sostanze sulla zecca perché tali procedure potrebbero indurre un riflesso di
rigurgito, con forte aumento del rischio di
trasmissione delle infezioni .
Evitare di toccare a mani nude la zecca nel
domestici.
Controllare tutto il corpo, con particolare
attenzione ad ascelle, inguine, gambe,
ombelico, collo e testa. Nei caso dei bambini le zecche si trovano spesso in corrispondenza dell’attaccatura dei capelli,
dietro le orecchie, nelle pieghe del collo
o sul cuoio capelluto. Un morso di zecca
ha solitamente l’aspetto di una piccola
lentigine di colore scuro, con una crosta
che non si riesce a staccare. Potrebbe
essere utile servirsi di una lente d’ingrandimento.
Utilizzare delle pinzette a punta fine o altri
strumenti idonei per afferrare la zecca il
più vicino possibile alla cute. Tirare verso
l’alto con decisione senza stringere e sen-
tentativo di rimuoverla, le mani devono
essere protette con guanti e poi lavate.
Sempre usando le pinzette, avvolgere la
zecca nella carta igienica e gettarla nel
WC. Lavare la ferita con acqua calda e
sapone e applicare un antisettico come
alcool o iodio sull’area interessata.
Dopo la rimozione, una piccola parte della bocca della zecca potrebbe rimanere
all’interno della ferita. Questo non comporta alcun pericolo e ogni traccia sparirà
nel giro di un paio di giorni insieme alla
lesione. Se invece la lesione non si risolvesse in un paio di giorni, è necessario
rivolgersi a un medico in quanto questo
potrebbe indicare la presenza di un’infezione (evenienza rara).
Segnare sul calendario la data in cui si è
stati morsi dalla zecca e prestare attenzione alla comparsa di eventuali sintomi
di malattie trasmesse da zecche nel periodo successivo al morso. In caso di malattia entro un mese dal morso informare
il medico della data e della località in cui
si è stati morsi.
Per ulteriori informazioni sulle malattie trasmesse da zecche consultare il sito web ECDC ww.ecdc.europa.eu
Sii consapevole del rischio legato ai morsi di zecca
Le zecche sono presenti sia in contesti
urbani che rurali, incluse molte mete
frequentate per le attività ricreative
all’aperto e per turismo. Chi soggiorna
in aree rurali è più esposto al rischio di
morsi di zecca, ma occorre fare attenzione
anche nelle aree attrezzate per picnic, nei parchi e nei giardini. Il rischio è
maggiore quando si svolgono attività
all’aperto, come ad esempio campeggio,
passeggiate, ciclismo, alpinismo, caccia
e pesca. Chi intende visitare un’area dove
vi sono zecche infette deve sapere
come prevenire e verificare la
presenza di morsi di zecca.
Misure preventive
L’encefalite trasmessa da zecche può
essere prevenuta con uno specifico vaccino. La vaccinazione
è raccomandata ai viaggiatori che prevedono di
visitare o andare in campeggio in aree rurali in
regioni endemiche.
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dp
al
Si suggerisce di chiedere
ulteriori informazioni al
proprio medico almeno un
mese prima del viaggio, si
ricorda che affinchè il vaccino sia
efficace è necessaria la somministrazione di più dosi.
E’ inoltre necessario sapere
che questo tipo di vaccino non protegge da
altre malattie trasmesse
da zecche. Poiché non
esiste un vaccino per
prevenire le altre malattie trasmesse da zecca, è
necessario proteggersi dai
loro morsi.
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Evitare o ridurre al minimo l’esposizione ai morsi di zecca
Maglia a maniche lunghe
Repellente antizecche sugli
indumenti e sulla pelle
Utilizza un repellente contro gli insetti sulla
pelle e sui vestiti (repellenti contro gli insetti
specifici per gli indumenti non dovrebbero
essere usati sulla pelle).
Copri gambe e braccia con indumenti
a maniche lunghe, pantaloni lunghi e
scarponi. Infila i pantaloni nei calzini.
Utilizza tovaglie da picnic e indumenti di
colore chiaro per poter individuare le zecche
più facilmente.
Prima di rientrare in casa dopo essere stato
all’aperto devi toglierti i vestiti ed esporli al
sole oppure lavarli.
Pantaloni lunghi
Pantaloni
calzini
infilati
nei
Copri il suolo con un telo quando dormi a
contatto con il terreno o in campeggio.
Cammina al centro dei sentieri evitando il
contatto con la vegetazione circostante.
Per ulteriori informazioni sulle malattie trasmesse da zecche consultare il sito web ECDC ww.ecdc.europa.eu
Informazioni sulle malattie: sintomi e trattamento
Contatta il tuo medico se si dovesse presentare uno qualsiasi dei seguenti sintomi.
sintomi
compaiono di solito entro 30
giorni dal morso:
Encefalite trasmessa da zecche:
i sintomi compaiono di solito
entro 4 settimane dal morso:
• Rash cutaneo rossastro a
• Febbre, stanchezza, mal di testa, dolori
muscolari e nausea
©J. Gathany - US-CDC Library
Malattia di Lyme:
i
forma di anello attorno alla
sede del morso
• Sintomi simil-influenzali
come febbre, stanchezza,
mal di testa
Nella maggior parte dei casi
la malattia di Lyme può
essere trattata con successo
attraverso la somministrazione di antibiotici per alcune settimane. Se non trattata, la
malattia può arrivare a colpire il cuore, le articolazioni e il sistema nervoso.
Febbre ricorrente trasmessa da
zecche: i sintomi compaiono
di solito entro 3 settimane dal
morso:
• Episodi ricorrenti di febbre
• Spesso accompagnati da mal di testa,
dolori muscolari e articolari, nausea
Il numero di ricadute è molto variabile e
l’intervallo tra gli episodi di febbre va dai
4 ai 14 giorni. Il trattamento consigliato
per la febbre ricorrente si basa sulla
somministrazione di
tetraciclina o
doxiciclina. I casi mortali sono molto rari.
La fase avanzata della malattia colpisce
il sistema nervoso, con sintomi simili a
quelli della meningite, e richiede il ricovero
in ospedale. Attualmente non esiste
alcuna cura per l’encefalite trasmessa
da zecche. Anche se la mortalità è rara,
esiste comunque un rischio significativo di
complicanze neurologiche a lungo termine.
Quando si visita una zona endemica è quindi
della massima importanza sottoporsi a
vaccinazione e adottare misure di protezione
contro i morsi di zecca.
Febbre emorragica Crimea-Congo:
si manifesta con i seguenti sintomi (quelli iniziali compaiono di solito entro 30 gg dal morso):giorni
dal morso):
•Febbre,
dolori muscolari, vertigini
•Dolori addominali e vomito
•Sanguinamenti
Attualmente non esiste alcuna cura validata
per la febbre emorragica Crimea-Congo, che
può anche risultare fatale. Sebbene questa
malattia sia molto rara, quando si visitano
zone endemiche è quindi della massima
importanza adottare tutte le misure preventive del caso.
Questo materiale divulgativo, prodotto dall’European Center for Disease Prevention
and Control, è stato tradotto, adattato e realizzato dalDipartimento di Prevenzione
dell’ASUR Marche, Area Vasta 2 - Fabriano, in collaborazione con il Centro Nazionale
di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute - Istituto Superiore di Sanità. Parzialmente finanziato con fondi CCM 2010 (Progetto: “Sorveglianza Zoonosi:
Alleanza Prevenzione Ospedale e Territorio”)
versione 29 aprile 2015
www.ecdc.europa.eu
Per ulteriori informazioni sulle malattie trasmesse da zecche consultare il sito web ECDC ww.ecdc.europa.eu
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