In compartecipazione
RAVENNA
DEI
GRUPPI DI
DIFESA
DELLA
DONNA
Comune
di Ravenna
al tabachi
I Gruppi di Difesa della Donna
nella Resistenza ravennate
1944-1945
L’opuscolo “Al tabáchi” è stato pubblicato
in occasione del convegno e della mostra sul
70º anniversario dei “Gruppi di Difesa della Donna
e per l’assistenza ai combattenti della libertà”
Ravenna, 7-21 novembre 2014
Realizzazione video di
Deborah Ugolini
Grafica e allestimento di
Ombretta Donati
Roberta Errani
“Cercatrici” di donne
Lorenza Bartolotti
Adelaide Castellucci
Ombretta Donati
Brunella Foschi
Laura Orlandini
Lia Randi
Con il contributo di
CGIL, Fondazione Bella Ciao, Coop Adriatica
Con il patrocinio della Provincia di Ravenna
In collaborazione con
Accademia di Belle Arti di Ravenna, ANPI, Casa delle donne,
Fondazione Casa di Oriani, Istituto Storico della Resistenza
e dell’Età contemporanea di Ravenna e provincia,
Rete regionale Archivi dell’UDI
In copertina: Istituto Storico della Resistenza e dell’Età
Contemporanea di Ravenna e provincia, Raccolta fotografica.
28ª Brigata Garibaldi, Ravenna, 20 maggio 1945.
Stampato presso il Centro Stampa del Comune di Ravenna
al tabachi
I Gruppi di Difesa della Donna
nella Resistenza ravennate
1944-1945
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Indice
Le donne nei Gruppi di Difesa della Donna
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Donne protagoniste
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Responsabili e ispettrici dei GDD
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Valeria Vachenhausen (Antonia)
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19
Al tabáchi
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21
Maria Bartolotti
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I 100 anni di Ines
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Norina Trombini
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I 100 anni di Natalina
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UDI Unione Donne in Italia, Ravenna
Le partigiane
Giovanna Piaia, Assessora alle Politiche e Cultura di Genere
Una storia tra le carte d’archivio:
i numerosi volti della Resistenza delle donne
Laura Orlandini, ricercatrice
Tutto al femminile
Roberta Errani e Ombretta Donati, curatrici della mostra
Il cuore le batteva da scoppiare
Brunella Foschi, UDI Ravenna
L’apprendistato
Testimonianza di Adelina Grossi, GDD Massa Lombarda
3
Le donne
nei Gruppi di Difesa della Donna
UDI Unione Donne in Italia, Ravenna
Furono le donne a volere e ad animare i Gruppi di Difesa della Donna e per
l’assistenza ai combattenti della Libertà, i GDD. Nel novembre del 1943, a
Milano, alcune rappresentanti del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale)
decisero che era tempo di tradurre le fatiche, le sofferenze materiali e morali,
la paura e l’indignazione delle donne in una lotta organizzata, serrata, diffusa
e quotidiana al nazi-fascismo.
Fu la chiamata a opporsi, a resistere unite, di donne di ogni condizione sociale,
fede politica e religiosa, di partito e di senza partito e di ogni età. All’appello,
ripetuto di ora in ora nelle innumerevoli forme che la necessità del momento
imponeva e la prontezza di reazione suggeriva, risposero in tante: madri e
non, giovani e meno giovani, le più giovanissime, tabáchi, appunto. Solo
per alcune fu una Resistenza armata; per la stragrande maggioranza fu una
Resistenza senza armi, una Resistenza civile che richiese non meno coraggio
e abnegazione, non meno temerarietà, fatica e generosità della Resistenza
armata. Senza questa Resistenza quotidiana il nazi-fascismo non sarebbe
stato sconfitto. Nella provincia di Ravenna i GDD si formarono nei primi mesi
del 1944; del Comitato Provinciale facevano parte rappresentanti dei partiti
del CLN: comuniste, cattoliche, azioniste, socialiste, liberali e repubblicane.
7000 risultano essere state nel territorio provinciale le donne organizzate nei
GDD.
Svolsero i compiti più vari: staffette, il ruolo più noto, informatrici, portaordini,
collegatrici, infermiere, divulgatrici di fatti e pensieri attraverso volantini e il
giornale Noi donne, nato nel 1937 in Francia ad opera di esuli antifasciste. E
ancora: nascosero renitenti alla leva, antifascisti ricercati, raccolsero viveri,
indumenti, denaro, manifestarono per ottenere la Liberazione di partigiani e
civili incarcerati, si opposero alla distruzione di beni necessari... insomma,
difesero la vita.
Compiti così rischiosi che a troppe costarono torture e morte. Non furono
soltanto protagoniste di una lotta durissima e pericolosa. Furono protagoniste
di una svolta della nostra civiltà: nella lotta acquistarono e rafforzarono una
tale consapevolezza di sé da pensare già al futuro, a una società di persone
finalmente libere e uguali, in cui le donne avrebbero potuto avere pieno titolo
di cittadinanza.
70 anni dopo, noi dell’UDI vogliamo ricordarle tutte, quelle che hanno un
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nome e quelle rimaste anonime; vogliamo trarle dal silenzio in cui sono state
troppo a lungo tenute.
Abbiamo usato, per farlo, le loro stesse semplici e modeste parole, quelle
depositate nelle testimonianze dirette o indirette di alcune. È un omaggio
commosso e riconoscente e insieme l’auspicio che la ricerca storica continui
per farle emergere tutte dall’ombra.
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Le partigiane*
Giovanna Piaia, Assessora alle Politiche e Cultura di Genere
Partigiane, donne, combattenti, sorelle, madri, figlie, donne che agirono oltre
la vocazione domestica del prendersi cura, sentirono che la loro opera di
assistenza doveva espandersi oltre la casa e assumere responsabilità nuove
per liberare e liberarsi da ciò che era chiaro e necessario: la dittatura e
l’occupazione; e da ciò che scoprirono anche per sé: un’umiliante e ingiusta
condizione della donna. La Resistenza offrì alle donne un’importante
occasione di politicizzazione e di accreditamento come persone affidabili, non
solo nei ruoli ancillari ma anche nell’impegnativo lavoro logistico, essenziale
per quell’insieme di compiti complessi e pericolosi senza i quali nessun
esercito potrebbe esistere. Meno che mai quello resistenziale. Mi sembra
riduttiva la frase che di frequente si sente: «Il contributo delle donne alla
Resistenza». Chi oserebbe dire «il contributo degli uomini»? Le espressioni
linguistiche spesso tradiscono la svalutazione, il disconoscimento. Solo
di recente gli studi storici hanno conferito la dovuta attenzione al ruolo
specifico delle donne nella Resistenza. Combatterono come leonesse, si
dice, pedalarono instancabilmente, portarono armi, stampa, messaggi.
Sostennero l’ingranaggio. Garantirono una rete fittissima di collegamenti
senza la quale l’organizzazione non poteva funzionare.
Eppure pochi conoscono le azioni delle partigiane; resta una parte di
Resistenza taciuta. Dalle biografie e ancor più dalle narrazioni emerge
spontaneità, senso di giustizia, generosità, modestia, pietà, rispetto e
sentimenti veri come la paura e lo spavento. Eppure furono leader politiche,
morali. Combatterono, furono arrestate, picchiate, violentate. Senza parlare,
senza tradire. Il ruolo delle staffette prevedeva alti rischi.
Viaggiavano senza armi, dovevano fare senza sapere. Se arrestate dovevano
tacere. E ancora: svolsero dopo l’8 settembre un maternage di massa,
offrirono protezione e cura ai militari sbandati, raccolsero viveri e denaro per
le famiglie dei militanti antifascisti. E ancora strinsero relazioni, coinvolsero
parenti e vicine facendo propaganda politica nella vita quotidiana. Usarono
seduzione e ingenuità per mascherare le loro azioni e distrarre il nemico con
raffinati giochi di apparenza e furono anche titolari di iniziative politiche nei
gruppi di difesa. La Resistenza civile ha tante sfaccettature, molte motivazioni:
fede politica, stanchezza della guerra, solidarietà, pietà. Da esse spiccano
* Dal discorso di inaugurazione del Giardino Le Partigiane tenuto il 5 novembre 2010
7
azioni individuali, come pietà e dono fu il gesto della Minghina, Domenica
Tarroni, “antifascista staffetta partigiana bracciante”, come è descritta nella
sua epigrafe. La Minghina nell’autunno del 1944 a Savarna ebbe il coraggio
di andare da sola a tirar giù dagli alberi il padre e i due fratelli Orsini. Poi
li coprì con le tre lenzuola portatasi da casa, lenzuola ricamate, del proprio
corredo. Ma la pietà di Minghina, dice il professor Raffaele Iosa, che nel
suo libro “L’educazione contra il declino” ne ricorda il gesto, non ha età
né ideologia né epoche né confini, va ben oltre. Significa stare dalla parte
degli altri, soprattutto dei poveri, dei deboli. Essere partigiane ha dunque
significato essere di parte sapendo da che parte stare. Nel ravennate la
Resistenza femminile si legò alle esperienze sociali fatte dalle donne nei
posti di lavoro, esperienze formative di conoscenza politica, di capacità
nell’assumere ruoli e responsabilità. Più della metà delle partigiane sono
alle loro prime esperienze politiche. Molte volte mi sono chiesta guardando
la foto di Natalina Vacchi, “cosa avrei fatto io a vent’anni?”, perché nessun
impegno politico anche quello più totale oggi mette in pericolo le nostre
vite e chiede tanto coraggio e fatica. Idealmente si può rispondere, solo
idealmente. La partecipazione di massa delle donne ravennati non è una
deformazione retorica della memoria.
Basta pensare il dato quantitativo delle donne partigiane e patriote
riconosciute in Provincia: 751 partigiane, 323 patriote. Questo dato non
rispecchia comunque l’estensione della partecipazione e della solidarietà
femminile, perché “tutte erano con noi”. La pianurizzazione fa assumere
alle donne un ruolo importante, riconosciuto: quando la casa si apre ai
partigiani la responsabilità è difendere la famiglia quanto la base partigiana.
Decisione, prontezza di intervento, capacità di fare coesistere la paradossale
coesistenza dei tedeschi e dei ragazzi. Il coraggio e l’inventiva delle staffette
si racconta in quantità di episodi da far tremare le gambe. Eppure per molte
che combatterono, poche accedono a ruoli politici o militari di rilievo,
pochissime le comandanti o commissarie politiche. Il più alto grado attribuito
alle donne è quello di maggiore. A molte comunque non manca la volontà e
la tenacia di contrattare per sé spazi di autonomia, ma i riconoscimenti alle
partigiane furono avari. Pesò una forma mentale che non estese il titolo di
resistente a chi non aveva portato le armi. Oggi esiste un orizzonte simbolico
che può accogliere il valore civile e morale delle partigiane, ma con tutte oggi
non possiamo dialogare, esprimere il nostro riconoscimento. Alle donne di
ieri, a quelle che hanno ricevuto meritato riconoscimento e a quelle rimaste
invisibili alla storia dedichiamo il Giardino delle Partigiane, scelto perché
si affaccia sulla Piazza della Resistenza per parlare alle donne di oggi e di
domani il linguaggio della liberta, delle libertà.
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Una storia tra le carte d’archivio
i numerosi volti della resistenza delle donne
Laura Orlandini, ricercatrice
La storia della partecipazione femminile alla lotta di liberazione si è trovata
spesso relegata tra i capitoli marginali della più grande narrazione della
guerra partigiana. Nonostante lo stesso Bulow avesse dichiarato l’importanza
dell’azione delle donne nella lotta clandestina (“se noi possiamo dire di
avere rischiato la vita cento volte, esse l’hanno rischiata duecento” scrive
sull’Unità il 22 febbraio 1945) l’immaginario collettivo legato alla Resistenza
tende ancora ad individuare nella donna una collaboratrice collaterale ed
estemporanea. La storiografia ha avuto occasione di occuparsi a fondo di
questo aspetto, con l’obiettivo di riportare le donne al ruolo di coscienti
protagoniste1. Riteniamo però che, nonostante le importanti occasioni di
studio promosse nel corso degli anni, la Resistenza delle donne non abbia
ancora ottenuto tutte le attenzioni e i riconoscimenti che le spetterebbero. Di
fatto, in questa occasione ha dimostrato nuovamente di essere un territorio
di indagine ancora vivo e fecondo.
La ricerca che ha preso le mosse collateralmente all’esposizione di questa
mostra non vuole essere che uno spunto di riflessione, nella speranza di offrire
un contributo a una possibile ricostruzione complessiva della partecipazione
delle donne nella Resistenza. Con l’augurio che ciò possa entrare a far
parte non solo dei contributi storiografici ma anche del racconto collettivo
della memoria della guerra. La provincia di Ravenna è un oggetto di studi
particolarmente ricco: l’estesissima e radicata solidarietà al movimento di
liberazione nazionale fa sì che si possano trovare testimonianze di varia
natura riguardo al ruolo delle donne nella guerra. Caso quasi unico, inoltre,
di una partigianeria femminile che diventa in alcune occasioni vera e propria
presa delle armi, partecipazione diretta alle azioni clandestine.
Il materiale su cui si è indagato, conservato all’Istituto Storico della Resistenza
e dell’Età Contemporanea di Ravenna e provincia, riguarda in particolare
un inedito campione di biografie di donne, raccolte dall’Anpi nel 1946. Uno
spaccato relativo ad alcune aree della provincia di Ravenna che fornisce notizie
molto preziose: prima fra tutte, l’elogio evidente al coraggio e alla abnegazione
delle donne, la cui partecipazione viene definita, a guerra appena conclusa,
come imprescindibile e vitale. Un riconoscimento che la memoria degli anni
immediatamente successivi avrebbe messo sempre più in secondo piano. Ne
emerge una realtà molto variegata di adesione alla lotta partigiana: tra le righe
degli scarni resoconti biografici si ritrovano storie di Resistenza vissuta nel
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quotidiano, dove le donne assumono ruoli di grande rischio e responsabilità,
nella necessità di prese di posizione nette e coraggiose.
Altro preziosissimo contributo a questa ricerca lo ha fornito il materiale
raccolto in occasione del trentesimo anniversario della Liberazione,
conservato anch’esso presso l’archivio dell’Istituto Storico della Resistenza,
i cui risultati furono esposti in un convegno di studi che è tuttora un punto
di partenza imprescindibile per ogni lavoro che si dedichi Resistenza delle
donne2. I numerosi questionari, raccolti quando molte delle protagoniste erano
ancora in vita, indagano a fondo sulle cause sociali e sulle prese di posizione
personali, e possono offrire ancora moltissimo materiale di indagine. Si tratta
di una vivissima e composita testimonianza di quella che fu la rete sociale di
resistenza politica, civile e privata, portata avanti dalle donne nel ravennate:
dall’accoglienza e rifugio fornito nella propria casa a partigiani e perseguitati
politici, all’organizzazione del sistema di vettovagliamento per le brigate,
all’estesissima rete di staffette, fino alla scelta di unirsi ai combattenti; azioni e
scelte che comportavano sempre enormi rischi per sé e per la propria famiglia.
Per ciascuna di loro è inoltre ben chiara la consapevolezza di aver fatto quanto
era possibile per fronteggiare il dramma e sperare in un futuro nuovo e diverso.
Riportare al centro della storia la partecipazione femminile ci aiuta a dare
dignità a quella che fu una rete solidale di lotta radicata nel territorio, senza
la quale la guerra partigiana non avrebbe potuto sopravvivere. L’originario
moto di avversione verso il regime fascista e l’occupazione tedesca è
divenuta, negli anni durissimi del “fronte”, un’organizzata e diffusa rete di
resistenza, nella quale le donne hanno assunto una posizione determinante.
Si tratta di una partecipazione estesissima, difficile da quantificare. In questi
mesi di ricerca, abbiamo dato un nome e una storia a più di milleduecento di
loro. Ce ne sono sicuramente molte altre.
Si veda in particolare Franca Pieroni Bortolotti (a cura di), Le donne della Resistenza antifascista e la
questione femminile in Emilia Romagna: 1943 – 1945, Milano, Vangelista, 1978.
2
GianFranco Casadio, Jone Fenati (a cura di), Le donne ravennati nell’antifascismo e nella Resistenza.
Dalle prime lotte sociali alla Costituzione della Repubblica, a cura dell’Istituto Storico della Resistenza,
Ravenna, Edizioni Girasole, 1977.
1
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Liberazione. A ette.
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Biografie di st
Tutto al femminile
Roberta Errani e Ombretta Donati, curatrici della mostra
Quando l’UDI di Ravenna ci ha chiesto di collaborare alla riuscita di questa
mostra abbiamo accettato entrambe con entusiasmo.
Mai avremmo immaginato che progettarla ci avrebbe coinvolto così tanto,
sia in termini umani, di relazione e di scoperte che ci hanno fatto sgranare
gli occhi.
L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea ad Alfonsine
ci ha aperto le porte e dato la possibilità di mettere le mani in documenti
di mezzo secolo fa. Faldoni di biografie ingiallite, fotografie di una bellezza
ormai estinta, storie scritte a macchina di donne libere all’indomani
dell’insurrezione.
Armate di guanti, un pò di timore ma molta determinazione abbiamo
scansionato, catalogato e ridato dignità a quei documenti che ancora oggi
continuano a parlarci di una storia per noi incredibile, che ci è stata non solo
insegnata a scuola ma soprattutto tramandata oralmente, da alcuni dei 1240
nomi di donne presenti in mostra.
Fa strano, ma la maggior parte dei racconti di quegli anni sono proprio le
donne a lasciarceli in eredità, seguendo una sorta di linea matrilineare con
la quale molte di noi sono cresciute, che ci ha spinte a confrontarci con i
diversi aspetti femminili che ci caratterizzano, che ci porta ogni giorno a
prendere decisioni, a scegliere da che parte stare e a essere prima di tutto
consapevoli che, senza l’attività di queste donne, oggi non avremmo di certo
“una stanza tutta per noi”.
L’UDI con le sue volontarie, il suo archivio e la biblioteca ci ha messo a
disposizione documenti dell’epoca fra i quali una raccolta che va da luglio
1944 a dicembre 1945 della rivista Noi Donne di cui ci siamo innamorate.
Donne che scrivevano per le donne e con le donne, senza patine, fronzoli e
tirature da capogiro, sparse per l’Italia occupata che si adoperavano per la
causa, chi scrivendo, chi stampando, chi distribuendo o chi semplicemente
leggendo.
Graficamente il compito non era facile, l’inserimento di 1240 nomi, delle
fotografie reperite (molte ma non tutte) ci ha messo davanti ad un bivio:
una mostra classica, didascalica o una sorta di racconto per immagini
dell’universo femminile di quegli anni?
Non abbiamo avuto dubbi ricostruendo pannello per pannello le storie che ci
sono state narrate, le indicazioni trovate sulle biografie e sui libri, seguendo
11
una serie di parole chiave che fin da subito sui tavoli dell’UDI abbiamo
selezionato.
Fare luce su questo spaccato di storia, inoltrarsi nello spaccato dello
spaccato, spingersi oltre il taciuto, il dato per scontato, ritrovarsi in un
universo sfaccettato in cui le donne per la prima volta ricoprono tutti i ruoli
senza ricevere mai il riconoscimento dovuto.
Ricordando che, se spesso per gli uomini la scelta della via partigiana era
dettata dall’obbligo di arruolamento nell’esercito per le donne invece la
scelta fu libera, volontaria.
La risposta fu imponente, fu una lotta nella lotta, per liberare il proprio
paese e in qualche modo anche loro stesse dalla rigidezza e dalla ristrettezza
culturale in cui vivevano.
Nel dopoguerra le donne otterranno diritto di cittadinanza e di voto.
Da allora non smetteranno mai di far sentire la loro voce. In famiglia, in
piazza, al mercato, nelle fabbriche, nelle scuole, nei consigli comunali,
pedalando oggi come allora.
* Una curiosità. Questo progetto si può definire ufficialmente “tutto al
femminile”, anche il corriere che ci ha consegnato i materiali di stampa era
una bellissima trentenne con la coda di cavallo.
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Il cuore le batteva da scoppiare
Brunella Foschi, UDI Ravenna
Hanno raccontato di sé solo quando ne sono state richieste. Lo hanno fatto
con modestia, accanto a ognuna ci sono le altre, le poche note, le molte
ignote. Senza enfasi: il coraggio è coraggio, il pericolo è pericolo. Ovvietà.
Come la paura.
Ha detto Pina: “una paura normale”.
Quest’aggettivo così privo di valore espressivo è stato per me un detonatore.
Ha provocato una esplosione inaspettata di emozioni, pensieri e ricordi. E
tra questi, uno dei primo, di me a tre anni - credo - che passo con la mamma
davanti al muro di una grande casa crivellato di buchi, graffiato di crepe.
Chiedo e la mamma risponde: “Schegge” e aggiunge “La guerra”. Per me,
parole oscure, per lei “normali”, come la paura di Pina.
La guerra, fortunatamente, non l’ho vissuta.
Mi piace scherzare con la mia data di nascita dicendo che ho gli stessi anni
della mia città libera. La guerra è però l’orizzonte di partenza della mia vita, il
terreno su cui poggiano i miei piedi. Quell’aggettivo così neutro ha resuscitato
le parole sentite in casa nella mia prima infanzia. Tutte alludevano alla guerra,
all’occupazione, più numerose di quel che credevo e, come mai prima, capaci
di restituire l’offesa alla vita, l’orribile offesa che sono stati il nazi-fascismo
e la guerra. Ho provato una gran pena ripensando a mia madre e a mia nonna
- 60 anni in due nel 1944 - e all’infelicità di queste due generazioni di donne
“semplici, del popolo”, come disse Ines Pisoni, cresciute fra guerre, offesa
violenta al diritto, distruzione materiale e degrado morale. Una volta di più
ho pensato che la libertà, la pace in cui ho vissuto, benché fragili, le devo a
loro.
“Normale” per usare l’aggettivo di Pina, ci appare il tempo in cui ci capita di
nascere. Come dire che così è il mondo e lì devi stare.
Ma la frase di Pina insegna ben altro che una presa d’atto, più inevitabile
che saggia. Ci dice che se non scegli il dove e il quando, puoi scegliere il
come.
Il male, come è stato detto, è banale. Pina e le altre, quelle con il nome e
quelle senza e tra queste colloco le mie vecchie, hanno dimostrato che anche
il “bene” può essere banale. Alla frase di Pina fa eco quella di Santina: “fare
quello che c’era da fare”.
Erano dunque donne consapevoli. Una consapevolezza impastata di angosce
atroci - immagino io che bisticcio ogni giorno con l’ansia. Angosce per parenti,
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amici, figli, per sé. Ognuna sapeva cosa rischiava: l’arresto, la tortura, la
violenza, la morte. Rischi “normali”.
E impastata di pensieri guida: la pace, la libertà, il diritto per tutti e per sé,
le ultime fra gli ultimi da sempre.
Come mi sembrano semplici questi pensieri e invece...!
L’emozione mi si rinnova: il presente si affanna a cercare pensieri... L’Europa
è schiacciata da montagne di registri contabili e, poco lontano, scoppiano le
bombe.
Mi dico dunque che i pensieri servono alla Storia. Questa va dove la dirige
la testa degli uomini e delle donne. La testa che si nutre di pensieri. Come
una pianta delle sostanze racchiuse nella terra e dell’acqua. Dei pensieri
il ricordo, la memoria è un nutrimento essenziale. Di recente alla radio un
professore affermava che la toponomastica - una forma di memoria - non è
innocente e che sarebbe preferibile numerare le strade. Quest’affermazione
mi ha irritata. Quasi offesa. Allora rivendico questa non innocenza: il silenzio
durato 70 anni non è stato innocente.
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L’apprendistato
Testimonianza di Adelina Grossi, GDD Massa Lombarda
L’8 settembre 1943, con la disfatta dell’esercito italiano, le donne dell’Italia
ancora occupata dall’esercito tedesco, diedero prova di grande solidarietà e
coraggio aiutando i soldati italiani a togliersi l’uniforme, rivestendoli con abiti
civili, sfamandoli, alloggiandoli, nascondendoli per facilitare il loro ritorno a
casa. Non erano donne organizzate, fu un aiuto spontaneo come quando si
trattò di aiutare i partigiani, e, senza saperlo, contribuirono a scrivere una
pagina importante della storia italiana.
Dopo questa data si costituì a Milano il Comitato di Liberazione Nazionale
Alta Italia che invitò giovani, studenti, donne, operai e contadini a organizzarsi
per liberare l’Italia dagli invasori e dai fascisti e nacque l’organizzazione dei
Combattenti per la Libertà (i partigiani).
Non ricordo la data, ma fu poco dopo questi avvenimenti che la mia vicina
di casa Osvalda Baffè (Lalla) più grande di me di sette anni, chiese ai miei
genitori di ospitare un gruppo di donne nella nostra casa.
Quella riunione clandestina si svolse nella camera da letto di mia madre,
parteciparono donne di diversa estrazione sociale, culturale e politica.
Da Ravenna, non so con chi e con quali mezzi arrivò una giovane che si
presentò con il nome di battaglia: “Io sono Bruna”.
La conobbi personalmente dopo la Liberazione e seppi che si chiamava Silvia
Bazzocchi.
Ci parlò in un modo per me nuovo, molto serio, direi severo, che mi
impressionò. Ci disse che in quel conflitto anche le donne avevano il dovere
e il diritto di fare parte della Resistenza attiva, un ruolo mai esistito nelle
guerre precedenti. Si trattava di lottare non solo per liberare l’Italia, ma
anche per costruire un futuro dove le donne avrebbero conquistato i diritti
che già esistevano nei Paesi democratici.
Avevo sedici anni e nella mia incoscienza e ingenuità non mi rendevo conto
della portata storica di questo progetto, ma quelle parole sconosciute mi
toccarono profondamente.
Io, che pur volevo continuare ad andare a scuola ma fui tenuta a casa perché
femmina e perché povera, non ero pronta a recepire tutto ciò di cui si parlò.
Fu per me comunque una sorta di risveglio dopo un brutto sogno e sentii un
bisogno insopprimibile di capire la realtà dalla quale mi sentivo estranea e
nello stesso tempo dovevo essere lì.
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Quel giorno alcune donne aderirono ai Gruppi di Difesa della Donna dai quali
nacquero poi le staffette partigiane.
Senza la loro attività e l’appoggio di tante donne non organizzate il movimento
partigiano soprattutto in pianura non avrebbe potuto resistere.
Tra di noi circolavano libri proibiti che mi aiutarono a soddisfare la mia sete
di sapere.
Ebbi fra le mani anche il primo foglio ciclostilato dalla tipografia clandestina
intestato “Noi Donne”. Si rivolgeva a tutte le donne per coinvolgerle nella
realizzazione del progetto politico e sociale per il quale tante partigiane e
tanti partigiani hanno pagato con la vita.
Quella testata dopo la Liberazione continuò ad essere uno strumento prezioso
diventando il settimanale dell’UDI e svolgendo poi per decenni l’importante
funzione di aiutare le donne ad affrontare la vita nei suoi diversi aspetti.
Dal giorno di quella riunione Lalla spesso mi chiedeva di accompagnarla. In
bicicletta ci recavamo a volte a Massa Lombarda, a volte nei dintorni. Io non
sapevo il motivo di quei nostri spostamenti, ma avevo capito che si trattava
di un lavoro segreto che doveva avere l’apparenza della normalità.
Lalla non dormiva più a casa, sapeva che era nel mirino delle brigate nere.
Il mattino presto del 17 ottobre 1944 passò da casa mia per chiedermi di
andare con lei alla casa dei Baffè, ma quella mattina piovigginava e mio
padre mi lasciò dormire perché non si poteva vendemmiare. Lei andò sola
e non tornò più. Fu uccisa dai fascisti di Massa Lombarda e dai tedeschi.
Io sono qui per caso perché quel giorno si consumò l’eccidio delle famiglie
Baffè e Foletti compresa Lalla.
La gioia della Liberazione, mescolata al dolore per le gravissime perdite non
ci lasciò il tempo di fermarci. Nuovi compiti spettavano ai sopravvissuti.
La condivisione di progetti, valori, sogni, diventò un fenomeno coinvolgente.
La rinascita delle cooperative, dei sindacati, delle organizzazioni giovanili e
delle donne, l’attività dei partiti impegnò tante persone come me che prima
non erano state nessuno.
Avevo 18 anni, frequentavo le riunioni che si svolgevano specialmente di
sera, mia madre era contraria, temeva il giudizio della gente e non si rendeva
conto del mio bisogno di capire anche il significato delle parole per trovare il
coraggio di esprimere il mio pensiero, per dare un contributo alla costruzione
di una società basata sulla democrazia, la giustizia, la libertà. Andai avanti,
a volte con sensi di colpa e molta sofferenza: avrei voluto essere giudicata
anche una buona figlia. È stata dura, ma mia madre ha avuto il tempo di
accettarmi così come ero e come sono.
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Donne protagoniste
Elenco delle strade, delle piazze e dei giardini del Comune di Ravenna
dedicate alle protagoniste della Resistenza a Ravenna, in Italia e in Europa
Maria Bartolotti
partigiana
medaglia d’argento al v.m. 1923-1972
Maria Bassi
partigiana - sindacalista 1925-1999
Adele Bei
politica italiana 1904-1974
Laura Bianchini
politica italiana 1903-1983
Laura Conti
medico 1921-1993
Maria Federici
partigiana - politica italiana 1899-1984
Angela Gotelli
politica italiana 1905-1996
Lina Merlin
partigiana - politica italiana 1887-1979
Teresa Noce
politica italiana 1900-1980
Jone Fenati Gentile
partigiana - prima segretaria provinciale
Unione Donne Italiane 1916-2001
Gruppi di Difesa della Donna
donne resistenti
contro il nazi-fascismo 1943-1945
Le Partigiane
donne combattenti
contro il nazi-fascismo 1943-1945
Maria Margotti
bracciante antifascista uccisa
durante una manifestazione 1915-1949
Emma Miserocchi Orselli
prima assessora comunale
del dopoguerra 1905-1995
Sophie Scholl antifascista 1921-1943
Natalina Vacchi
operaia antifascista impiccata
al Ponte degli Allocchi di Ravenna,
medaglia di bronzo al v.m. 1914-1944
Itala Valpiani
antifascista 1908-2002
Iris Versari partigiana ucciasa durante uno scontro
coi nazifascisti 1922-1944
Renata Viganò scrittrice e resistente 1900-1976
17
responsabili dei
GDD
ccagnini
Santina Za
ssi
Emilia Ba
i
enat
F
e
Jon e assi
ia B
Mar
i
azzocch
Silvia B
Emilia Bassi (STELLA) area Lavezzola e Giovecca
Maria Bassi area Solarolo
Silvia Bazzocchi rappresentante del PCI nel Comitato Prov. GDD
Lea Bendandi (SULTANA) area Russi, Bagnacavallo e Fusignano
Ida e Alda Cavallini area Conventello
Clementina Fabbri area Cervia, Ville Unite e Porto Corsini
Jone Fenati
Sina Gordini rappresentante del PCI nel Comitato Prov. GDD
Lucia Guerra
Anna Mariani Fietta rappresentante del PSI nel Comitato Prov. GDD
Vera Martini area Bagnacavallo
Orte Melandri area Bagnacavallo
Rina Menegozzi
Maria Morigi
Pasqua Morsiani area Savarna
Berta Pasi (EVA) area Lavezzola e Giovecca
Maria Pezzi (IVANA) area Grattacoppa
Rosa Pezzi
Ines Pisoni
Olga Prati rappresentante del Partito d’Azione nel Comitato Prov. GDD
Libera Raccagni
Celsa Resta rappresentante del Partito d’Azione nel Comitato Prov. GDD
Teresina Sirotti
Norina Trombini
Valeria Vachenhausen (ANTONIA)
provinciali
e territoriali
(PCI) responsabile Provinciale dei GDD e rappresentante dei GDD nel CLN
GDD
Silvia Bazzocchi su Massa Lombarda
Elia Berardi su Russi, Bagnacavallo, Villanova
Seconda Margotti su Lugo, Castel Bolognese
Mafalda Segurini su Santerno
Adelina Casadio su Santerno
Valeria Vachenhausen (ANTONIA) su Conselice e Lavezzola
Berta Pasi
Fietta
ISPETTRICI dei
riani
Anna Ma
Santina Zaccagnini rappresentante della DC nel Comitato Prov. GDD
Olga Prati
Valeria Vachenhausen (Antonia)
Responsabile provinciale dei Gruppi di Difesa della Donna
«Fui chiamata dal compagno Verdelli, segretario del PCI e incaricata del
lavoro di massa fra le donne. Poco prima avevo ricevuto la prima circolare
proveniente dal CLNAI sull’organizzazione dei Gruppi di Difesa della Donna
(GDD) e la discussi, ancora nella prima metà di gennaio e poi dopo la
fucilazione di Mario Gordini, con Silvia Bazzocchi e in seguito feci la prima
riunione con la “Franzschèna” (Francesca Venturi), “Guiglielma” e “Garbo”,
operaie dello Jutificio Montecatini e alcune altre, nella casa della Venturi (a
Ravenna).
I GDD dovevano essere organizzati in base alle più rigorose regole cospirative.
Ogni Gruppo consisteva in 4 o 5 donne, di cui una responsabile che era
in contatto con la responsabile comunale. I diversi gruppi non sapevano
quali donne appartenessero ad altri gruppi e solo nella manifestazioni si
incontravano numerose...
Per mettere l’organizzazione al corrente delle ultime direttive e imprimere
maggiore slancio e concordanza d’azione ai GDD avevamo indetto un
convegno di tutte le responsabili comunali della zona di
Alfonsine in aperta campagna, nei pressi
di una cascina. A mia sorpresa
giunsero al Convegno non
solo le responsabili convocate,
ma numerose capogruppo e
componenti nel numero di circa
60. Come era mio dovere volli
disporre subito lo scioglimento
ma le convenute insistettero
appassionatamente per tenere
almeno una breve riunione... dalle
misure di sicurezza predisposte
dedussi che non si era trattato di
un malinteso, come sostenevano
le responsabili, ma che tutto era
stato predisposto per soddisfare
l’ardente desiderio delle organizzate
di incontrarsi e discutere le direttive
che le avevano entusiasmate».
© Fond
azione M
useo sto
rico del
Trentino
19
“[...] Il Gruppo di Difesa della Donna ricevette
l’ordine dal CLN di organizzare una
manifestazione nella piazza del paese.
Ci mettemmo all’opera e in men che non si dica
ci trovammo tutte all’appuntamento, decise a
non ritornare a casa se non avessimo ottenuto
il rilascio di quella famiglia terrorizzata. [...]
‘Andate a casa [...]’
‘No, noi resteremo qui - rispondemmo ai
fascisti che gridavano dalla finestra - non ci
fate paura [...]”.
Eugenia Contessi
20
al tabÁchi
Delle 7000 donne che risultano essere state organizzate
nei Gruppi di Difesa della Donna ne abbiamo rintracciate 1240.
I riferimenti territoriali sono puramente indicativi a causa della
documentazione non sempre coerente e a volte incompleta.
NOME
COGNOME
NOME DI
AREA DI
BATTAGLIA RIFERIMENTO
Aristidina
Lidia
Iole
Corinna
Fernanda
Maria
Novilla
Venere
Nella
M.Fausta
Alessandra
Tiziana
Maria
Gappea
Liliana
Nerina
Anna
Giuditta
Domenica
Iolanda
Michelina
Carla
Lucia
Lucia
Arguanta
Benina
Cirilla
Paola
Tonina
Tomasina
CILA
Agarici
Agarici
Agniani
Agostini
Alberghi
Alberghi
Alberoni
Alberoni
Alberti
Albonetti
Aldesi
Aldini
Alebbi
Alietti
Altini
Alvisi
Amadei
Amorini
Ancarani
Ancarani
Ancarani
Ancherani
Ancherani
Anconelli
Andraghetti
Andraghetti
Andraghetti
Andraghetti
Andraghetti
Angeletti
ANNO DI
NASCITA
Fusignano
1919
Fusignano
1925
Mezzano
Mensa
Lavezzola
1928
Conselice
1927
San Patrizio
21/04/1921
Massa Lombarda
Conselice
Faenza
1918
Conselice
1922
San Pietro in Vincoli 1928
S. Maria in Fabriago
Ravenna
1924
Anita
1928
Villa Serraglio Massa Lombarda
Casola Valsenio
1915
Alfonsine
1922
Bagnacavallo
1924
Alfonsine
1924
Bagnara di Romagna
1923
Bagnara di Romagna
1918
Solarolo
1910
Lavezzola
Lavezzola
Lavezzola
1917
Lavezzola
1925
Fusignano
1918
Massa Lombarda
21
Adelcisa
Vera
Ancilla
Anna
Luigia
Giannina
Jole
Teresa
Ada
Maria
Eva
Anita
Carolina
Giuseppina
Irene
Pina
Ida
Luigia
Piera
Bianca
Dina
Leonilde
Pia
Lucia
Erminia
Maria
Osvalda
Rosina
Vincenza
Anna
Maria
Argia
Tina
Itala
Domenica
Silvana
Dera
Elsa
Giovanna
Luigia
22
Antonellini
Antonellini
Ardighetti
Argelli
Argelli
Argnani
Argnani
Argnani
Arniani
Assirelli
Averni
Babini
Babini
Babini
Babini Baccarini
Bacchi
Bacchi
Bacchi
Bacchilega
Bacchilega
Bacchilega
Bacchilega
Bacchilega Bacchini
Baffè
Baffè
Baffè
Baffè
Baffè Baffè Bagnara
Bagnari
Bagnari Baioni
Baioni
Balbi
Baldassari
Baldi
Baldi
GIGINA
LALLA
Conselice
Bagnacavallo
Alfonsine
Alfonsine
Conselice
Faenza
Alfonsine
Faenza
Faenza
Bagnacavallo
Alfonsine
Lavezzola
Giovecca
Ravenna
Solarolo
Russi
Bagnara di Romagna
Bagnara di Romagna
Conselice
Conselice
Conselice
Conselice
Voltana
Massa Lombarda
Massa Lombarda
Giovecca
Massa Lombarda
Lavezzola
Lavezzola
San Bernardino
Alfonsine
Bagnacavallo
Conselice
Lugo
Alfonsine
Lugo
1897
1901
1924
08/09/1908
1920
1928
1904
1919
1912
1915
04/05/1923
1922
1900
1923
1921
1922
1907
1929
1925
1922
1916
1920
14/11/1920
1919
1916
1922
1921
1904
1924
1926
1912
1917
Luisa
Wilma
Albertina
Giovanna
Giovanna
Serafina
Angela
Maria
Liliana
Aurora
Guglielma
Giannina
Francesca
Lazzarina
Maria
Rina
Vaniglia
Bruna
Germana
Giorgia
Maria
Tosca
Maria
Ada
Lilia
Tina
Tudina
Esterina
Elsa
Ida
Ines
Luciana
Maria
Wilma
Giacoma
Luciana
Wally
Maria
Antonia
Pasqua
Baldi
Baldi
Baldini
Baldini
Baldini
Baldini
Baldrati
Baldrati
Balduzzi
Balella
Balelli
Ballanti
Ballardini
Ballardini
Ballardini
Ballardini
Ballardini
Bandoli
Bandoli
Bandoli
Bandoli
Banzola
Barbanti
Barbieri
Barbieri
Barbieri
Barbieri
Barisani
Barnabè
Baroncini
Baroncini
Baroncini
Baroncini
Baroncini
Baroni
Baroni
Baroni
Barsaglia
Bartoli
Bartoli
TERESINA
Giovecca
Massa Lombarda
1923
Massa Lombarda
1928
San Potito
1904
Savarna
1924
Bagnacavallo
Santerno
1917
Santerno
1906
Giovecca
03/05/1928
Russi
1920
Mezzano
Conselice
Solarolo
1924
Alfonsine
1924
Voltana
1900
Alfonsine
1922
Solarolo
1903
Villanova di Ravenna
1919
Santerno
20/05/1922
San Bernardino
1921
Faenza
1924
Fusignano
1911
Mezzano
1903
Cà di Lugo
1930
S. Maria in Fabriago
1917
Cervia
1924
Mezzano
1923
Castel Raniero
1920
Voltana
1930
Alfonsine
1923
Massa Lombarda
23/06/1926
Voltana
1904
Massa Lombarda
1928
Alfonsine
1904
Lugo
1927
Fusignano
1926
Casola Valsenio
1923
Sant’Alberto
Sant’Alberto
23
Adriana
Pina
Tecla
Amabile
Corrada
Elda
Giuseppa
Livia
Lucia
Maria
Maria
Paolina
Rosa
Severina
Maria
Teresa
Clara
Emilia
Emilia
Francesca
Gentile
Gianina
Maria
Maria
Ofelia
Diorige
Fernanda
Rosa
Silvia
Antonia
Augusta
Bruna
Gilda
Ines
Iones
Linda
Maria
Olinda
Serena
Anna
24
Bartolini
Bartolini
Bartolini
Bartolotti
Bartolotti
Bartolotti
Bartolotti
Bartolotti
Bartolotti
Bartolotti
Bartolotti
Bartolotti
Bartolotti
Bartolotti
Barzaglia
Basigli
Bassi
Bassi
Bassi
Bassi
Bassi
Bassi
Bassi
Bassi
Bassi
Battaglia
Battaglia
Battaglia
Bazzocchi
Bedeschi
Bedeschi
Bedeschi
Bedeschi
Bedeschi
Bedeschi
Bedeschi
Bedeschi
Bedeschi
Bedeschi
Belardi
PINA
PIERA
PAVLOVNA
MELA
STELLA
CECCHINA
LUISA
BICIA
BRUNA
FRANCA
NADIA
Conselice
1925
Conselice
Conselice
1916
Alfonsine
1909
S. Maria in Fabriago
1924
San Bernardino
1923
Savarna
1915
Savarna
1921
Savarna
1928
Savarna
25/03/1923
Fusignano
1924
Giovecca
1923
Savarna
Savarna
1925
Riolo Terme
28/09/1923
Massa Lombarda
16/02/1930
Alfonsine
1922
Solarolo
Giovecca
21/11/1920
Solarolo
Massa Lombarda
23/05/1920
Giovecca
09/02/1925
Solarolo
1925
Solarolo
27/08/1899
Massa Lombarda
12/10/1910
Voltana
1923
Conselice
1920
Anita
1920
Borgo S. Biagio - Ravenna
San Potito
1918
Conselice
1915
Conselice
Conselice
04/06/1908
Conselice
31/10/1914
Alfonsine
10/08/1922
Conselice
1906
Lavezzola
1909
S. Maria in Fabriago
1906
Conselice
1914
Maria Bartolotti
Medaglie
d’argento
al valor militare
Fusignano, 25 marzo 1923
Ravenna, 6 dicembre 1972
Fu un’importante figura della Resistenza che
caratterizzò il nord della Romagna. Organizzò
anche attività di protesta e sciopero tra le
mondine nelle risaie, nonostante l’azione di
intimidazione fascista. Sin dai primi giorni
successivi all’armistizio entrò a far parte della
Resistenza all’interno delle Squadre di Azione
Patriottica operanti nel ravennate con il nome di
battaglia PIERA.
Fidanzata di Terzo Lori, dopo la sua morte continuò
la sua attività di partigiana, contribuendo
assieme ad altre numerose donne alla creazione
di una efficiente rete di staffette aggregata ai
gruppi partigiani coordinati da Arrigo Boldrini
(BULOW).
All’inizio del 1945 Maria continuò ad operare
sul fronte in ausilio ai partigiani combattenti
sino alla Liberazione.
25
i
100 anni di INES
Ines Bedeschi
nel ricordo di Ines Pisoni
(SERENA)
Medaglia d’oro
al valor militare
“Quando nel 1943 ebbe inizio la Resistenza, Ines Bedeschi, trentenne, non
esitò un attimo a partecipare alla lotta di Liberazione nazionale.
Dalla sua casa, uno dei tanti centri di ritrovo dei partigiani e dei loro comandi,
Ines usciva ogni giorno per adempiere al suo compito di staffetta, pedalando
sulla sua bicicletta da Conselice a Ravenna, Rimini, Forlì, Bologna, portando
alla tipografia clandestina il materiale da stampare, la stampa, le notizie, le
circolari nelle varie zone.
Dopo aver corso tutto il giorno in mezzo a mille pericoli, lei volle imparare a scrivere a macchina e dedicò da allora lunghe ore della sera a battere
a macchina relazioni e circolari.
Quando poi, fortemente sospettata e controllata, dovette allentare il suo lavoro di staffetta, ne
soffrì enormemente e, per ragioni cospirative, fu deciso di trasferirla nel parmense.
Qui continuò la sua lotta fino a
quando, il 23 febbraio del 1945, in
quella che fu chiamata la giornata
dell’Apocalisse, fu arrestata dai
fascisti e dai tedeschi inferociti
per l’imminente disfatta.
Per più di un mese fu sottoposta alle più tremende e indicibili torture. Voglio solo ricordare
le parole che Ines ripeteva ai
compagni quando la riportavano in cella stremata e disfatta, dopo ogni interrogatorio:
“Non ho parlato e non parlerò”. INES BEDESCHI
Così sino all’alba del 28 marzo Conselice, 31 ottobre 1914
1945 quando i suoi aguzzini la fucilarono, sulle rive del Po. Il suo Riva del Po (Parma),
povero corpo non fu mai trovato”. 28 marzo 1945
26
Teresa
Tiziana
Prima
Amedea
Rosa
Velia
Ada
Itala
Anna
Diana
Ave
Maria
Alda
Anna
Lea
Maria
Adelina
Augusta
Emma
Maria
Teresa
Maria
Norma
Anna
Argentina
Elia
Lella
Lucia
Martina
Rina
Sandra
Tina
Iolanda
Santina
Fosca
Gilda
Iside
Maria
Maura
Violetta
Bellagamba
Bellato
Bellavista
Belletti
Belletti
Belletti
Belli
Belli
Beltrami
Benati
Benazzi
Benazzi
Bendandi
Bendandi
Bendandi
Bendandi
Bendazzi
Bendazzi
Benedetti
Benelli
Benghi
Benini
Bentivogli
Berardi
Berardi
Berardi
Berardi
Berardi
Berardi
Berardi
Berardi
Berardi
Berdondini
Bernabè
Bernardi
Bernardi
Bertaccini
Bertazzo
Bertazzo
Bertazzo
SULTANA
DINA
Alfonsine
Massa Lombarda
Villa dell’Albero Piangipane
Cà di Lugo
Cà di Lugo
Cervia
Cervia
Solarolo
Conselice
Russi
Faenza
Russi
Russi
Russi
Faenza
Ravenna
Faenza
Ravenna
Conselice
Pisignano
Villa dell’Albero Glorie
Alfonsine
Ravenna
Mezzano
Glorie
Alfonsine
Mezzano
Porto Corsini
Castel Bolognese
Conselice
S. Maria in Fabriago
Durazzano
Conselice
Conselice
Conselice
1923
1926
1920
1916
17/09/1919
1915
1925
1927
1922
18/05/1926
1919
1924
1922
1901
1915
1902
1910
1915
1920
1917
1907
1924
11/05/1922
11/02/1921
1919
1928
27
Gina
Maria
Prassede
Virginia
Edmea
Luisa
Giuseppina
Luisa
Pina
Maria
Bruna
Dalba
Giannina
Mirte
Orte
Paolina
Zuma
Alberta
Ada
Concetta
Teresa
Angelina
Maria
Elena
Argia
Prima
Emma
Ermanna
Domenica
Bianca
Bruna
Giacomina
Giuseppina
Maria
Candida
Libertà
Aleandia
Wilma
Ernesta
Maria
28
Berti
Berti
Berti
Berti
Bertoncelli
Bertoni
Bertozzi
Bertozzi
Bertozzi
Betti
Bezzi
Bezzi
Bezzi
Bezzi
Bezzi
Bezzi
Bezzi
Bezzi Biagi
Biagi
Bianchetti
Bianconcini
Bianconcini
Biavati
Billi
Bilzoni
Biondi
Biondini
Bissi
Blatti
Bolognesi
Bolognesi
Bolognesi
Bolognesi
Bondi
Bondi
Bondizini
Bondizini
Bonetti
Bonetti
GIGIA
Riolo Bagni
San Bernardino
1929
Alfonsine
1915
Riolo Terme
05/04/1921
Faenza
Riolo Bagni
Fusignano
1920
Riolo Terme
21/12/1922
Russi
1922
Solarolo
1922
Villanova di Bagnacavallo 1921
Villanova di Bagnacavallo 1925
San Pietro in Trento
1911
Casola Valsenio
1924
Riolo Terme
14/04/1916
Anita
1929
Riolo Terme
21/07/1939
Riolo Terme
21/09/1928
Conselice
Alfonsine
26/12/1919
Piangipane
Mezzano
1924
Villa dell’Albero Ravenna
Alfonsine
1925
Cà di Lugo
1922
Lugo
1911
Lugo
1899
Russi
13/04/1910
Russi
1928
Fusignano
1923
Fusignano
1925
Conselice
1914
Anita
1919
Quarta
Maria
Aristina
Germana
Ida
Enrica
Tomasina
Maria
Cea
Dina
Piera
Luisa
Lena
Annunziata
Luciana
Giuseppa Luciana
Dora
Esterina
Anna
Lina
Cristina
Vitalia
Domenica
Francesca
Fernanda
Domenica
Edda
Fernanda
Venere
Esterina
Anchisia
Marianna
Annunziata
Carmen
Dina
Ilva
Olga
Rosa
Bianca
Bonetti
Bongiovanni
Boni Bonini
Bonini
Bonura
Bordoni
Borghesi
Boschi
Boschi
Boschi
Bosi
Bozzetto
Bragonzoni
Brancati
Brandolini
Branzanti
Brighi
Brunetti
Bruni Brusi
Bucchi
Bucchi
Bucci
Buldrini
Bulli
Burattoni
Burattoni
Buscaroli
Bustacchini
Buzzacchi
Buzzetti
Calderai
Calderani
Calderoni
Calderoni
Calderoni
Calderoni
Calderoni
Camanzi
FIAMMETTA
Conselice
1920
Lavezzola
1922
Castiglione di Cervia 12/12/1912
Ravenna
Ravenna
1917
Conselice
1914
Lavezzola
1930
Castiglione di Ravenna
1906
Santerno 02/11/1920
Ragone
Russi
1918
Russi
1901
Alfonsine
1922
Savarna
Roncalceci
1912
Savarna
1925
Ravenna
1921
Anita
1910
Faenza
1916
Alfonsine
1909
Lavezzola
Massa Lombarda
Russi
1891
Bagnara di Romagna
1922
Ravenna
Russi
1920
Savarna
1928
Massa Lombarda
1913
Filetto 1922
Alfonsine
1917
Conselice
1916
Mezzano
1907
Fusignano
1922
Alfonsine
01/04/1916
Conventello
1914
Lavezzola
Russi
1926
Lugo
1909
Lugo
1909
29
Emilia
Francesca
Giovanna
Ida
Mafalda
Maria
Neride
Verdiana
Pia
Maria
Francesca
Candida
Cleta
Ida
Rosa
Luisa
Maria
Nella
Gemma
Norma
Elvira
Gigina
Liana
Edgarda
Evelina
Giulia
Celesta
Liliana
Natalina
Stamura
Maria
Eva
Luciana
Rosina
Silvana
Maria
Antonia
Barberina
Ester
Galerana
30
Camanzi
Camanzi
Camanzi
Camanzi
Camanzi
Camanzi
Camanzi
Camanzi
Cambiucci
Campana
Cani
Cantagalli
Cantagalli
Cantagalli
Capanelli
Capirossi
Capirossi
Capirossi
Cappelli
Cappelli
Capra
Capra
Capra
Capucci
Capucci
Capucci
Caravita
Caravita
Caravita
Carbonetti
Carboni
Carli
Caroli
Caroli
Caroli
Casadei Casadio
Casadio
Casadio
Casadio
ILONKA
Belricetto
Conselice
Cà di Lugo
Mezzano
Lugo
Lugo
Mezzano
Belricetto
Castel Bolognese
San Pancrazio
Castel Bolognese
Riolo Terme
Fusignano
Fusignano
Riolo Terme
Riolo Terme
Riolo Terme
Riolo Terme
Conventello
Bagnacavallo
S. Maria in Fabriago
S. Maria in Fabriago
Voltana
Alfonsine
Mezzano
Massa Lombarda
Massa Lombarda
Lavezzola
Sant’Alberto
Faenza
Ravenna
Lugo
Riolo Terme
Cervia
San Pancrazio
Cotignola
Conselice
Massa Lombarda
1922
1928
1920
29/05/1924
1927
1910
04/12/1926
1925
1922
1907
1926
1915
1908
14/09/1926
23/02/1921
06/06/1924
19/05/1921
1894
01/08/1928
1912
1924
1928
1913
1925
1912
1920
1926
1921
28/04/1926
1913
1915
Linda
Rita
Delina
Leonia Adelberga
Giovanna
Maria
Prima
Carmen
Rosa
Novella
Angelina
Teresa
Mariangela
Pasqua
Lilia
Verdiana
Alda
Arcangela
Ida
Gelsomina
Teresa
Severina
Angelina
Bruna
Ancilla
Angela
Cecilia
Ester
Ornella
Teresa
Arduina
Rosina
Maria
Ornella
Gigliola
Elide
Ernesta
Selica
Velia
Casadio
Casadio
Casadio Casadio Cassani
Cassani
Cassani
Cassani Castaldini
Castelli
Castrucci
Catozzi
Cattani
Cavalazzi
Cavallari
Cavallazzi
Cavallazzi
Cavallini
Cavallini
Cavallini
Cavallucci
Cavassa
Cavassi
Cavessi
Cavessi
Cavina
Cavina
Cavina
Cavina
Cavina
Cavina
Cavini
Ceccarelli
Ceccoli
Celestini
Celli
Cenacchi
Centolani
Cesari
Chiarini
NANNI
FRANCA
MARIA
Conselice
Granarolo
Santerno
Lugo
Savarna
Massa Lombarda
Giovecca
Voltana
Giovecca
Lugo
Lavezzola
Lavezzola
Faenza
Massa Lombarda
Longastrino
Conselice
Giovecca
Savarna
Alfonsine
Savarna
Ravenna
Ravenna
Giovecca
Giovecca
Giovecca
Riolo Terme
Riolo Terme
Riolo Terme
Castel Bolognese
Riolo Terme
Russi
Brisighella
Pisignano
Giovecca
Cotignola
Bastia
Conselice
Villa Serraglio Cotignola
1923
1889
1915
1923
18/05/1922
24/12/1902
1927
1928
1927
27/7/1896
1908
1926
1926
1891
1886
1920
1925
1921
07/07/1924
10/04/1922
22/01/1922
1924
1924
1918
1923
1922
1891
1922
1927
26/02/1912
1923
1921
31
Bruna
Ines
Rosa
Lucia
Giovanna
Ebe
Norina
Televia
Giovanna
Rina
Domenica
Mariangela
Liliana
Giannina
Eugenia
Lucia
Alice
Armanda
Cecilia
Giovanna
Ninetta
Chierici
Ciani
Ciani
Cicognani
Cimatti
Civolani
Civolani
Civolani
Clorari
Clorari
Coatti
Coatti
Collina
Contarini
Contessi
Contessi
Conti
Conti
Conti
Conti
Conti
Mezzano
1918
Faenza
1919
Faenza
1896
Alfonsine
1914
Ravenna
1913
S. Maria in Fabriago
1921
Conselice
1925
S. Maria in Fabriago 18/09/1921
Mezzano
Mezzano
Anita
1912
Alfonsine
1923
Solarolo
1921
Cervia
1909
Ravenna
Borgo S. Biagio - Ravenna
Massa Lombarda
1927
S. Maria in Fabriago 03/06/1921
Ravenna
1906
S. Maria in Fabriago
1918
San Lorenzo
1907
“La lotta di Liberazione [...] si inventava
giorno dopo giorno”.
Olga Prati
32
Enrica
Maria
Bianca
Bruna
Delia
Domenica
Elsa
Maria
Nilde
Santina
Sergia
Tulla
Alba
Ines
Luisa
Anna
Maria
Emma
Franca
Tina
Maria
Rosa
Lidia
Ines
Elettra
Elisa
Maria
Pierina
Demetria
Alma
Adriana
Orsola
Francesca
Luigia
Anna
Clara
Iole
Alba
Libera
Martina
Corbari
Corbari
Cortesi
Costa
Costa
Costa
Costa
Costa
Costa
Costa
Costa
Costa
Cotignoli
Cricca
Cristofori
Dal Buono
Dal Monte
Dal Pozzo
Dal Pozzo
D’Alema Dalla Casa
Dalle Fabbriche
Dall’Olio
Dall’Ora Dalmonte
Dalmonte
Dalmonte
Dalmonte
Dalpozzo
Danesi
Dari
Della Croce
Dirani
Dirani
Domenicali
Domenicali
Domenicali
Donati
Donati
Donati
Villa dell’Albero Faenza
1930
Fusignano
1919
Lavezzola
1925
Giovecca
11/11/1925
Alfonsine
1923
Giovecca
1923
Fusignano
1921
Riolo Terme
27/02/1924
Sant’Alberto
Giovecca
1925
Lugo
1927
Cà di Lugo
1907
Lugo
1899
Bagnacavallo
1918
Voltana
1926
Cotignola
1929
San Bernardino
1928
Ravenna
Alfonsine
07/08/1913
Errano
1910
Borgo Serraglio
1927
Castiglione di Ravenna
1910
Conselice
1913
Riolo Terme
11/09/1918
Villa dell’Albero San Patrizio
06/01/1925
Lavezzola
1924
San Pancrazio
1904
Castel Bolognese
30/04/1926
Castel Raniero
1888
Giovecca
1923
Giovecca
1921
Lavezzola
1929
Casola Valsenio
1926
Lavezzola
1921
Longana
1916
Ravenna
1922
Ravenna
1922
33
Nera
Angelina
Carlotta
Maria
Maria
Rina
Bruna
Carmen
Giacoma
Tonina
Ernesta
Natalina
Iris
Irma
Norina
Santa
Santina
Libera
Lella
Emilia
Ada
Bice
Maria
Anna
Clementina
Clementina
Delfina
Emilia
Giovanna
Lucia
Venere
Paola
Angela
Enrica
Leonilde
Serafina
Clotilde
Flora
Lucia
Rina
34
Donati
Dosi
Dosi
Dosi
Dosi
Dosi
Dradi
Dragoni
Dragoni
Dragoni
Drei
Drei
Emaldi
Emaldi
Emaldi
Emaldi
Emaldi
Emiliani
Ercolani
Eredi
Errani
Errani
Errani
Fabbri
Fabbri
Fabbri
Fabbri
Fabbri
Fabbri
Fabbri
Fabbri
Fabbri Faccani
Faccani
Faccani
Faccani
Facchini
Facchini
Facchini
Facchini
ERLI
Belricetto
Massa Lombarda
Massa Lombarda
Lugo
Conselice
Conselice
Alfonsine
Alfonsine
Fusignano
Fusignano
Barbiano
Cotignola
Fusignano
Fusignano
Fusignano
Alfonsine
Alfonsine
San Pancrazio
Mezzano
Villanova di Ravenna
S. Maria in Fabriago
Massa Lombarda
Casola Valsenio
Casola Valsenio
San Zaccaria
Bagnara di Romagna
Conselice
Casola Valsenio
Casola Valsenio
Pieve Cesato
Conselice
Roncalceci
Fusignano
Conselice
Alfonsine
Fusignano
Alfonsine
Alfonsine
Riolo Terme
Bagnara di Romagna
1926
1910
1898
1921
1922
13/07/1927
1928
1922
1922
1911B
1926
1925
1893
1925
08/05/1916
1922
1907
1920
1920
1903
14/09/1926
1928
1880
1920
1925
1926
1928
1915
1924
1894
1923
16/03/1925
1910
1915
1920
1926
11/12/1922
1926
Giovanna
Falconi
Nella
Falconi
Rosa
Falconi
Iolanda
Fanti
Guerrina
Farabegoli
Alberta
Farina
Irma
Farina
Luigia
Farina
Rina
Farina
Maria
Fariselli
Albina
Farolfi
Rita
Fasolo
Margherita
Federici
Ada
Fenati
Jone
Fenati
Maria
Fenati
Angela
Ferniani
Prima
Ferraresi
Rina
Ferrazzi
Aida
Ferri
Laura
Ferri
Maria
Ferri
Domenica
Ferrucci
Lina
Ferrucci
Domenica
Ferruzzi
Enrica
Ferruzzi
Achilla
Filippi
Ilde
Filiteri
Ines
Fioretti
Diva
Folicaldi
Carmela
Fontana
Giulia
Fontana
Lina
Forani
Irma
Fornasini
Lora
Foschi
Brigida Foschini
Derna
Foschini
Oriana FrancescaFoschini
Rina
Foschini
Giovanna
Fragolini
GIGIOTA
ANNA
TINA
BICE
Solarolo
1925
Casola Valsenio
1923
Casola Valsenio
1924
Ravenna
1919
Villa dell’Albero Alfonsine
1912
Conselice
1925
Conselice
1920
Conselice
1921
Glorie
1920
Casola Valsenio
1924
Massa Lombarda
24/07/1915
Piangipane
Sant’Alberto
1908
Solarolo
1910
Voltana
1909
Conselice
1921
Fusignano
1922
Fusignano
1925
Ravenna
1912
Belricetto
1918
Belricetto
1926
Barbiano
1914
Voltana
1915
Lugo
1917
Massa Lombarda
Massa Lombarda
09/09/1922
Santerno
1920
Cotignola
1891
Pino Ferranti - Ravenna
Giovecca
1915
San Pancrazio
1922
Villanova di Bagnacavallo 1903
Voltana
1912
Bagnacavallo
03/11/1926
Voltana
1913
Anita
1926
35
Antonia
Francesconi
Teresa
Franchi
Iva
Francia
Venere
Francia
Gina
Francini
Attilia
Franti
Bianca
Fraschetti
Rina
Fraschetti
Adele
Frattini
Giorgina AnitaFusari
Aurelia
Fuschini
Loretta
Fuschini
Rosetta
Fuschini
Marisa
Fusconi
Tonina
Fusconi
Natalia
Fuzzi
Ughina
Fuzzi
Lidia
Gaddoni
Livia
Gaddoni
Santina
Gadoni
Clementa
Gagliardi
Elda
Gagliardi
MAGDA
Russi
1898
Borgo S. Biagio - Ravenna
Ravenna
1916
Durazzano
1921
Riolo Terme
19/06/1921
Massa Lombarda
Riolo Terme
02/05/1927
Riolo Bagni
20/11/1922
Cotignola
10/03/1905
San Potito
1911
San Pancrazio
Santerno
Cervia
1925
Massa Lombarda
Conselice
Conselice
Conselice
1915
Sant’Agata sul Santerno
1925
Lavezzola
1917
Lavezzola
1910
“La scelta era netta: o con i tedeschi o
con i partigiani. [...] Bisognava decidere:
o da una parte o dall’altra”.
Giuseppa Bartolotti (PINA)
36
Elena
Odda
Emma
Maria
Antonia
Augusta
Elvezia
Lina
Maria
Stella
Venusta
Ivanna
Elisa
Elia
Maria
Norina
Pasqua
Tea
Dina
Francesca
Loredana
Maria
Leda
Maria
Piera
Zema
Luciana
Laura
Lidia
Rosa
Lella
Ada
Giovanna
Giuseppina
Gina
Amalia
Angelina
Federica
Gina
Iride
Gagliardi
Gaiba
Galanti
Galeati
Galli
Galli
Galli
Galli
Galli
Galli
Galli
Gallini
Gambassi
Gamberini
Gamberini
Gamberini
Gamberini
Gamberini
Gambi
Gandolfi
Gandolfi
Ganelli
Garavina
Garavina
Garavina
Garavina
Gardelli
Garotti
Garotti
Garotti
Gasparri
Gatti
Gaudenzi
Gaudenzi
Gazza
Geminiani
Geminiani
Geminiani
Geminiani
Geminiani
LILÌ
VENTO
GIANNA
Lavezzola
1921
Conselice
1924
S. Maria in Fabriago
1925
San Pancrazio
1903
Longastrino
1922
Roncalceci
1919
Pino Ferranti Ravenna
Ravenna
Piangipane
1914
Piangipane
1924
Longastrino
1924
Russi
1925
Riolo Terme
22/10/1925
Fusignano
1921
Bagnacavallo
1912
Conselice
Santerno
1917
Alfonsine
13/06/1909
Villa dell’Albero Lavezzola
1926
Lavezzola
1926
Lugo
Massa Lombarda
25/02/1926
Massa Lombarda
1905
Massa Lombarda
13/07/1930
Massa Lombarda
1906
Conselice
Lugo
Massa Lombarda
1906
Massa Lombarda
28/11/1925
S. Maria in Fabriago 01/03/1925
Castel Bolognese
29/09/1919
Ravenna
1919
Alfonsine
1899
Faenza
1908
Alfonsine
1928
Massa Lombarda
1917
Alfonsine
1917
Fusignano
1924
37
Lina
Geminiani
Maria
Geminiani
Maria
Geminiani
Modesta
Geminiani
Nerina
Geminiani
Teresina (Sina)Geminiani
Viera
Geminiani
Afra
Gennari
Giuseppina
Gennari
Argia
Gessi
Rina
Gherardi
Luisa
Ghinassi
Teresa
Ghinassi
Edoarda
Ghinibaldi
Ada
Ghirardelli
Ginetta
Ghirardini
Laura
Ghiselli
Laura
Ghiselli
Angela
Giacometti
Clotilde
Giacometti
Fabia
Giacometti
Massimina
Giacometti
Emilia
Giacomoni
Alma
Gianettoni
Diana
Giannelli
Lucia
Giardini
Wally
Giorgi
Melania
Giovanardi
Prima
Giovanardi
Maria
Giovanetti
Guerrina
Giovannini
Rosa
Giulianini
Angelina
Giusti
Adele
Golfari
Linda
Golfari
Maria
Golinelli
Zenilde
Golinelli
Clementina
Gollini
Appolonia
Goni
Silvia
Gordini
38
SOFIA
MINNY
ZÈA
LAGHI
LINA
Massa Lombarda
Bagnacavallo
Alfonsine
Alfonsine
Alfonsine
Massa Lombarda
Alfonsine
Alfonsine
Alfonsine
Alfonsine
Villa Serraglio San Potito
Sant’Alberto
Santerno
Longastrino
Ravenna
Massa Lombarda
Giovecca
Casola Valsenio
Casola Valsenio
Lavezzola
Casola Valsenio
Massa Lombarda
Cervia
San Pancrazio
Russi
Conselice
Riolo Terme
Cervia
Massa Lombarda
Russi
Alfonsine
Anita
Anita
Lugo
Conselice
Villa Serraglio Russi
Ravenna
1916
1924
1907
1926
20/08/1923
1926
1919
1925
25/06/1928
1920
18/09/1925
1914
1927
09/08/1928
07/05/1925
1915
1921
1921
1919
1921
1924
1924
1928
1904
31/10/1925
1922
08/11/1915
1902
1907
1922
1925
1905
1917
Sina
Lora
Giuseppina
Venere
Anita
Giuseppina
Gilda
Elodia
Maria
Rina
Wilma
Adelina
Bianca
Laura
Carla
Ardea
Fernanda
Giulia
Giuseppina
Lucia
Caterina
Claudia
Giulia
Lina
Ida
Delia
Liliana
Mentea
Elia
Giuseppina
Maria
Dina
Iolanda
Gina
Lucia
Adelma
Esperia
Iole
Maria
Mattea
Gordini
Goti
Graldi
TECLA
Gramantieri
Grandi
CHIRA
Grandi
Grassi
Graziani
Graziani
Graziani
Graziani
Grossi
Guadagni
Gualtieri
Guardigli
Guberti
Guerra
Guerra
Guerra
Guerra
Guerrini
Guerrini
Guerrini
Guerrini
Guidarini
Guidi
Guidi
Guidi
Gulmanelli
Ibba
Imolesi
Ingoli
Laghi
Lama
Lampredani
Lanconelli
Lanconelli
Lanconelli
Lanconelli
Lanconelli
Ravenna
Russi
1926
Massa Lombarda
10/06/1910
Alfonsine
1922
Massa Lombarda
18/05/1925
Massa Lombarda
1910
Massa Lombarda
1923
Lugo
1886
Solarolo
1921
Lugo
1922
Conselice
1920
Massa Lombarda
1927
San Bernardino
1912
Villa dell’Albero Villanova di Ravenna
1923
Russi
1916
San Potito
1922
San Potito
1922
Lavezzola
1903
Ravenna
1910
1904
Alfonsine
Santerno
1902
Lugo
1911
Conselice
1926
Conselice
1925
Conselice
1921
Conselice
1918
Villa San Martino
1924
Ravenna
1915
Ravenna
1916
Masiera
Castiglione di Cervia 07/11/1907
San Potito
1925
Massa Lombarda
1925
Mezzano
Villanova di Ravenna
Giovecca
1924
39
“I fascisti vennero a prelevarmi di notte
[...]. Ero a letto con la mia bambina. [...]
Alla casa del fascio fui sottoposta alle
più crudeli torture ma io non parlai.
L’interrogatorio durò tutta la notte.
[... dalle carceri con Teresina] riuscimmo
a fuggire. [...] La mia amica [...] non la
ripresero più, io invece fui arrestata
di nuovo nelle carceri di Ravenna dalle
quali però riuscii ancora a fuggire”.
Lea Verati
“Dovevamo [...] individuare le mine
anticarro e antiuomo dai Fiumi Uniti
all’opposto limite della città”.
Santina Zaccagnini
40
Odilla
Rina
Santina
Teresa
Carmela
Lucia
Mafalda
Vincenzina
Maria
Bruna
Trentina
Vincenza
Eudilia
Ida
Teresa
Bruna
Edera
Maria
Maria
Maria
Iride
Teresa
Teresa
Wanda
Eugenia
Guglielma Iolanda
Mafalda
Mentana
Lidia
Prima
Vera
Ginetta
Italia
Rita
Giuseppina
Rosa
Tina
Dina
Anita
Lanconelli
Lanconelli
Lanconelli
Lanconelli
Landi
Landi
Lanzoni
Laurenti
Lazzaro
Lelli
Lelli
Leonelli
Leoni
Liparesi
Liparesi
Liverani
Liverani
Liverani
Liverani
Liverani
Lolli
Lolli
Lonardi
Longanesi
Lucci
Lugaresi
Lugaresi
Lugaresi
Lugaresi
Lunedei
Maccesi
Macesi
Magli
Magnani
Magnani
Maioli
Maioli
Maioli
Maldini
Maletta
Mezzano
1917
Lavezzola
1920
Giovecca
1926
Lavezzola
1919
San Pancrazio
Villa dell’Albero Conselice
1921
Lavezzola
1929
Ravenna
1906
Ravenna
1909
Conselice
21/10/1921
Conselice
1920
Conselice
1923
Voltana
1898
Cà di Lugo
1926
Fusignano
1922
Casola Valsenio
Bagnacavallo
1924
Masiera
Alfonsine
1919
Conselice
13/05/1925
Casola Valsenio
1886
Alfonsine
1916
Russi
1916
Castiglione di Ravenna
Pisignano
1913
Massa Forese 1910
Piangipane
Ravenna
San Patrizio
05/06/1925
Mezzano
1926
Santerno 30/11/1924
Villanova di Bagnacavallo 1924
Villanova di Bagnacavallo 1912
Alfonsine
1924
Ravenna
Mezzano
San Zaccaria
1899
Castiglione di Ravenna
1925
41
Maria
Giovanna
Ubalda
Agnese
Lidia
Adelina
Angela
Nilde
Beatrice
Adriana
Ines
Maria
Luisa
Veleda
Saffo
Teresina
Alba
Rina
Maria
Maria
Seconda
Anna
Dichiarista
Anna
Angelina
Giulia
Maria
Venere
Maria
Mafalda
Maria
Norma
Tosca
Iva
Loredana
Lia
Lucia
Luigia
Nara
Ottavia
42
Malpezzi
Malta
Mambelli
Manaresi
Manaresi
Manaresi Manaresi GLORIA
Manaresi Manetti
Manini
Manzoni
Manzoni
Marabini
Marabini
Marchi
Marchi
Marchini
Marconi
Margiani
Margotti
Margotti
Mariani Fietta Marighelli
Mariotti
Marocchi
Marocchi
Marocchi
Maroncelli
Marpiani
Martelli
Martelli
Martelli
Martelli
Martignani
MARVJ
Martignani
Martini
Martini
Martini
Martini
Martini
Casola Valsenio
Villa dell’Albero Ravenna
Massa Lombarda
San Patrizio
Conselice
Conselice
Conselice
Mezzano
Barbiano
Osteriola
Fusignano
Conselice
Conselice
Riolo Terme
Lugo
Savarna
Alfonsine
Alfonsine
Ravenna
Massa Lombarda
Massa Lombarda
Castel Bolognese
S. Maria in Fabriago
S. Maria in Fabriago
Castiglione di Cervia
Lavezzola
Riolo Terme
Riolo Terme
Riolo Terme
Faenza
Massa Lombarda
Massa Lombarda
Alfonsine
Alfonsine
Lavezzola
Voltana
Voltana
1922
1906
27/08/1923
1912
1923
1913
1922
1923
1927
1918
1926
06/09/1923
1923
1913
1909
1904
1926
1929
1926
01/09/1916
1913
31/05/1923
03/08/1913
19/02/1926
22/04/1926
29/08/1912
1926
1921
1907
Rina
Valda
Vera
Augusta
Francesca
Natalia
Stella
Ildegarda
Arpalice
Euterpe
Argia
Assunta
Lina
Angelina
Emilia
Angelina
Maria
Rosa
Carmen
Marisa
Martina
Gigliola
Lisetta
Maria
Fanny
Alda
Argentina
Dea
Maria
Maria Rosa
Caterina
Alena
Aminia
Bettina
Emma
Enza
Marianna
Massima
Orte
Rossana
Martini
Martini
Martini
Martoni
Martuzzi
Martuzzi
Mascanzoni
STLÌ
Mascellari
Masini
Masoni
Masotti
Masotti
Masotti
Massari
Matosovch
Matteucci
Matteucci
Matteucci
Mattioli
Mazzanti
Mazzanti
Mazzavillani Mazzesi
Mazzesi
Mazzolani
Mazzotti
Mazzotti
Mazzotti
Mazzotti
Mazzotti
Medri
Melandri
Melandri
Melandri
Melandri
CLARA
Melandri
Melandri
Melandri
Melandri
Melandri
Lugo
1922
Lavezzola
1923
Bagnacavallo
1904
Mezzano
San Potito
1921
San Potito
1908
Savarna
1924
Lugo
1925
Conselice
1923
Massa Lombarda
Savarna
Savarna
Savarna
1928
Solarolo
1924
Alfonsine
1924
Castiglione di Ravenna
1909
Porto Corsini
Lugo
1922
Riolo Terme
22/12/1926
Filetto 1926
San Zaccaria
Borgo S. Biagio - Ravenna
Villa dell’Albero Conselice
1905
Savarna
1923
Alfonsine
1916
Alfonsine
1926
Bagnacavallo
1921
Alfonsine
Giovecca
1902
Massa Forese Ravenna
Mezzano
Massa Lombarda
01/02/1923
Lavezzola
1910
Cotignola
1896
Bagnacavallo
Massa Lombarda
1928
43
Rina
Rosa
Giuseppina
Floriana
Wilma
Wilma
Angelina
Maria
Guglielmina
Elvira
Rosa
Giovanna
Aniva
Adriana
Alda
Leila
Norina
Verdiana
Anna
Domenica
Enrica
Giuliana
Menegozzi
Mengarelli
Mercatelli
Merendi
Mezzagori
Mezzogori
Mezzoli
Miani
Migliani
Minardi
Mingaioli
Mingazzini
Minghelli
Minghetti
Minghetti
Minghini
Minghini
Mingozzi
Minguzzi
Minguzzi
Minguzzi
Minguzzi
MIRKA
Porto Corsini
Sant’Alberto
Alfonsine
Lavezzola
Longastrino
Longastrino
Longastrino
Giovecca
Riolo Terme
Sant’Alberto
Castel Bolognese
Ravenna
Voltana
Russi
Conselice
Lavezzola
Conselice
Fusignano
Savarna
Savarna
Lavezzola
1905
1922
1923
1920
1920
1915
20/10/1923
07/09/1923
1912
1921
1923
1920
1924
1922
1924
1931
Rimaste senza casa io e mia sorella prendemmo la
strada della montagna e così incontrammo i primi
partigiani che erano sparsi per le varie località,
partecipammo insieme a loro a varie azioni e
dopo non molto tempo si costituì la 28a Brigata
Garibaldi. Ora ero diventata un soldato come tanti
altri, che dividevo il bene e il male, con i compagni
partigiani di tutta la Brigata”.
Germana Bonini
44
Maria
Norma
Rachele
Santina Teresa
Emma
Angelina
Giulia
Elena
Franca
Gina
Vanda
Gabriella
Mafalda
Domenica
Elena
Fausta
Anita
Alda
Anita
Antonia
Edmea
Ettorina
Giovanna
Leonilde
Linda
Ornella
Romana
Settimia
Venerina
Virginia
Wertera
Francesca
Liana
Faustina
Raffaella
Italia
Velma
Walda
Francesca
Minguzzi
Minguzzi
Minguzzi
Minguzzi Mirri
Miserocchi Orselli
Missiroli
Missiroli
Misuri
Modelli
Molinari
Molinari
Mondini
Mondini
Mongardi
Mongardi
Mongardi
Montaletti
Montanari
Montanari
Montanari
Montanari
Montanari
Montanari
Montanari
Montanari
Montanari
Montanari
Montanari
Montanari
Montanari
Montanari
Montanari Montanari Montesi
Montesi
Monti
Monti
Monti
Montuschi
Lugo
1928
Bagnacavallo
1925
Fusignano
1928
Alfonsine
1891
Massa Lombarda
1921
Ravenna
Alfonsine
1919
Sant’Agata sul Santerno
1918
Ravenna
San Patrizio
1927
Massa Lombarda
1930
Massa Lombarda
Riolo Terme
24/03/1915
Riolo Terme
14/01/1924
Riolo Terme
05/09/1913
Borgo S. Biagio - Ravenna
Cà di Lugo
1924
Alfonsine
1922
Alfonsine
1925
Alfonsine
1911
Lugo
1905
Lugo
1924
Solarolo
Santerno
Russi
1926
San Marco
1924
Lavezzola
1913
Piangipane
1892
Longastrino
1912
Pieve Cesato
1913
Alfonsine
15/04/1924
Piangipane
Lavezzola
1922
Anita
1915
Lavezzola
Lavezzola
1923
Voltana
1915
Castel Bolognese
27/10/1925
45
Severina
Adriana
Alba
Antonia
Luisa
Maria
Olga
Vittorina
Adalcisa
Adelaide
Celeste
Giuseppina
Giuseppina
Alba
Domenica
Maria
Genoveffa
Liliana
Venere
Marisa
Pasqua
Sina
Afra
Maria
Dina
Barberina
Fede
Olga
Giacomina
Angelina
Lidia
Lina
Martina
Giuliana
Adria
Rosa Angela
Lucia
Diana
Lucia
Fedora
46
Mordenti
Morelli
Morelli
Morelli
Morelli
Morelli
Morelli
Morelli
Moretti
Moretti
Morgagni
Morganti
Morganti
Morigi
Morigi
Morigi
Morini
Morini
Morini
Morsiani
Morsiani
Morsiani
Muccinelli
Multori
Muratori
Nanni
Nardi
Nardini
Natali
Negrini
Negrini
Negrini
Negrini
Nenni
Neri
Nonni
Novelli
Nuvoli
Orioli
Orselli
Durazzano
Savarna
Villanova di Bagnacavallo
Russi
Grattacoppa
Russi
San Pancrazio
Mezzano
San Piero in Bagno
Castiglione di Ravenna
Coccolia
San Marco
Brisighella
Fusignano
Alfonsine
Savarna
Riolo Terme
Castiglione di Ravenna
Villanova di Bagnacavallo
Massa Lombarda
Savarna
Massa Lombarda
Sant’Agata sul Santerno
Conselice
Alfonsine
Villa Serraglio Mezzano
Lavezzola
Conselice
Conselice
Conselice
Faenza
Cervia
Brisighella
Lugo
Castiglione di Ravenna
Lugo
1921
1925
1911
1911
1927
1925
1921
1923
1911
1923
1926
1926
1923
1913
1913
1922
1928
1916
1911
1926
1908
1920
1925
1913
1924
1917
1909
1911
Liliana
Carmen
Rina
Ida
Annunziata
Elsa
Lella
Liliana
Maria
Maria
Elsa
Bianca
Maria
Silvana
Rosa
Ada
Anna
Berta
Domenica
Emma
Lidia
Sandrina
Giuseppina
Ione
Pasqua
Wanda
Aurora
Rosa
Angelina
Isella
Luciana
Amelia
Cleope
Anna
Clotilde
Altiera
Giovanna
Melania
Severina
Tonina
Orsini
Ossani
Ossani
Paganelli
Pagani
Pagani
Pagani
Pagani
Pagani
Paganini
Pagnani
Palazzi
Pantoli
Papa
Parra
Pasi
Pasi
Pasi
Pasi
Pasi
Pasi
Pasi
Pasi Pasini
Pasini
Pasini
Pasolini Pattuelli
Patuelli
Patuelli
Patuelli
Pederzoli
Pederzoli
Pelliconi
Pelloni
Penazzi
Penazzi
Penazzi
Penazzi
Penazzi
EVA
Lavezzola
1927
Conselice
1926
Savarna
Cervia
1897
Alfonsine
1915
Villanova di Bagnacavallo 1911
Bagnara di Romagna
1923
Alfonsine
1929
Longastrino
1913
Villa dell’Albero Mezzano
Ravenna
1920
Faenza
1920
Santo Stefano
1921
Lugo
1911
Villanova di Bagnacavallo 1917
Faenza
14/4/1884
Giovecca
11/11/1912
Faenza
24/2/1880
Giovecca
1912
Alfonsine
1927
Pino Ferranti - Ravenna
Savarna
Riolo Terme
10/08/1927
Conselice
1926
Gualdo Tadino
San Pancrazio
Riolo Terme
1922
Alfonsine
1927
Riolo Terme
18/11/1922
Conselice
1912
Conselice
1915
Riolo Terme
02/04/1927
S. Maria in Fabriago
1919
Anita
1909
Sant’Alberto
Massa Lombarda
1915
Conselice
1925
Conselice
17/10/1917
47
“[...] si pensava ad una nuova democrazia,
al voto delle donne, alla giustizia sociale, agli
asili nido [...] Alle scuole per tutti i bambini, a più
diritti per le donne; guardavamo molto avanti”.
Assunta Masotti
“In quale misura i rapporti fra i due sessi fossero
impregnati dalla concezione ‘naturale inferiorità
della donna’, mi apparve chiaro solo allorché
venni a contatto con le analisi dei GDD e con un
mondo femminile ben più vasto di quello da me
frequentato sino ad allora”.
Olga Prati
48
Maria
Lejla
Liliana
Maria
Tonina
Wally
Rosa
Libera
Giovanna
Rina
Alma
Antonia
Elvira
Ines
Alide
Angelina
Rosina
Angelina
Luigia
Derna
Agata
Argentina
Costanza
Dina
Rosa
Elida
Lina
Iris
Olga
Clara
Consolina
Adalgisa
Virginia
Lucia
Brigide
Lella
Giovanna
Libera
Elvise
Giuseppina
Peroni
Pezzi
Pezzi
Pezzi
IVANA
Pezzi
Pezzi
Pezzi Samaritani
Piatesi
Pieri
Pinza
Pirazzini
Pirazzini
Pirazzini
Pisoni
SERENA
Plazzi
Plazzi
Plazzi
Poggi
Poletti
Polgrossi
Poli
Pollini
Pollini
Pollini
Porra
Pozzi
Pratella
Prati
Prati
Pratini
Predola
Preti
Preti
Pretini
Puntil
Puntiroli
Raccagni
Raccagni
Ragazzini
Ragazzini
Russi
Russi
Voltana
Alfonsine
Alfonsine
San Patrizio
Casola Valsenio
Ravenna
Conselice
Russi
San Potito
Ravenna
Bagnacavallo
Bagnacavallo
San Marco
San Lorenzo
Casola Valsenio
Conselice
Conselice
Conselice
Lugo
Savarna
Conselice
Lugo
Ravenna
Riolo Terme
Riolo Terme
Conselice
Conselice
Massa Lombarda
Russi
Cervia
Conselice
Ravenna
Porto Corsini
Sant’Alberto
1919
1919
1912
1927
1921
1926
1910
1914
1888
1897
1921
1923
1924
26/05/1919
1926
1907
1903
1923
1911
1919
1923
1923
23/08/1923
29/03/1925
1912
1919
1910
1908
1910
49
Marcellina
Maria
Rina
Rosa
Erminia
Gigina Anna
L.Tudina
Rina
Isotta
Armanda
Lina
Maria Luisa
Ida
Welma
Cleonida
Giuseppina
Alfreda
Amedea
Angela
Clara
Delfina
Deonice
Francesca
Rosa
Adelina
Ariella
Nella
Nella
Salva
Diva
Albertina
Celsa
Angela
Pasquina
Augusta
Clara
Eleonora
Giovanna
Giulia
Lina
50
Ragazzini
Rambaldi
Rambaldi
Rambaldi
Rambelli
Rambelli
Rambelli
Rambelli
Rambelli Randi
Randi
Rangoni
Rani
Raspadori
Rava
Rava
Ravaglia
Ravaglia
Ravaglia
Ravaglia
Ravaglia
Ravaglia
Ravaglia
Ravaglia
Ravaioli
Ravaioli
Ravaioli
Ravanelli
Ravanelli
Reggi
Relli
Resta
Resta Ricchi
Ricci
Ricci
Ricci
Ricci
Ricci
Ricci
BAIUNETA
Riolo Terme
15/01/1908
Lavezzola
1918
Giovecca
26/06/1917
Sant’Agata sul Santerno
1925
Lavezzola
Giovecca
02/11/1921
Sant’Alberto
1925
Massa Lombarda
Ravenna
1921
Fusignano
1914
San Bernardino
1916
S. Maria in Fabriago
1925
Massa Lombarda
Alfonsine
1920
Lavezzola
Santerno 02/05/1926
San Potito
1922
Mezzano
1910
Villa Serraglio Filetto 1921
Filetto 1923
Conselice
1921
Conselice
Conselice
29/12/1927
Russi
Conselice
1926
Ravenna
Faenza
1914
Ravenna
1897
Lugo
1919
Alfonsine
1904
Russi
1915
Voltana
1923
Lugo
1922
Villa dell’Albero Luigia
Maria
Norina
Rina
Rita
Silvana
Venere
Luigia
Derna
Serraglio
Luigia
Giacomina
Eva
Gigina
Antonietta
Maria
Renata
Celestina
Amalia
Luisa
Ermenegilda
Ornella
Carolina
Gaetana
Lea
Lucia
Paola
Rina
Silvana
Anita
Norma
Paola
Natalina
Silvana
Mafalda
Antonia
Alberta
Lidia
Lucia
Argia
Ricci
Ricci
Ricci
Ricci
Ricci
Ricci
Ricci
Ricci Bitti
Ricci Giacomoni
1921
Ricci Giacomoni
Ricci Papitti GIGIA
Ricci Picciloni Ricci Piciloni Ridolfi
Ridolfi
Rivalta
Rocchi
Roncassaglia Roncassaglia Ronchi
Ronchi
Rossi
Rossi
Rossi
Rossi
Rossi
Rossi
Rossi
Rossini
Rotondi
Rotondi
Rubbi
Rubbi
Rubboli
Ruffini
Rustichelli
Sabbioni
Salami
Salimbeni
Lavezzola
Lavezzola
Russi
Voltana
Alfonsine
Alfonsine
Alfonsine
Lavezzola
1888
1907
1915
1926
1915
1926
1923
Borgo
Conselice
1918
Massa Lombarda
15/01/1926
Lugo
1927
Fusignano
1921
San Zaccaria
San Pietro in Trento
1921
Lavezzola
1929
Riolo Terme
22/04/1921
Riolo Terme
02/05/1925
Villa dell’Albero Massa Lombarda
1926
Conselice
1915
Conselice
1902
Lavezzola
1914
Borgo S. Biagio - Ravenna
1915
Massa Lombarda
Ravenna
07/12/1921
Conselice
1926
Lavezzola
1897
San Bernardino
1924
Russi
1920
Lavezzola
1922
Lavezzola
1924
Alfonsine
1906
Lugo
1903
Russi
1920
Conselice
1912
Conselice
1926
51
Iride
Armida
Gina
Celesta
Tiziana
Rina
Angela
Guerrina
Luisa
Nanda
Teresa
Adriana
Enrica
Anna
Wilma
Pasqua
Domenica
Ines
Emilia
Lucia
Ermide
Pina
Rosina
Elena
Lora
Salimbeni
Salvini
Sama Samorè
Samorè
Sandrini
Sangiorgi
Sangiorgi
Sangiorgi
Sangiorgi
Sant’Andrea
Santi
Santoni
Saporetti
Saporetti
Sarnelli
Sarti
Sasdelli
Savelli
Savelli
Savini
Savini
Savini
Savioli
Savioli
Conselice
1925
Casola Valsenio
1910
Castiglione di Cervia
1907
Riolo Bagni
Riolo Terme
25/04/1923
Riolo Terme
07/02/1921
Riolo Terme
17/10/1927
Savarna
San Bernardino
1924
Lavezzola
Brisighella
1924
Casola Valsenio
1929
San Pancrazio
1923
Giovecca
1891
San Pancrazio
1920
Casola Valsenio
1916
Giovecca
08/06/1921
Castiglione di Ravenna
Castiglione di Ravenna
1897
Massa Lombarda
Ravenna
1901
Lavezzola
Fusignano
1923
“Uscivamo di notte per tagliare i fili telefonici
tedeschi, spostavamo cartelli stradali, attaccavamo
volantini contro la guerra. Oggi sembrano cose
banali, ma si correvano veramenti pericoli”.
Cesarina Veneri
52
Luisa
Savioli
Rosa
Savoia Rubboli Aurora
Savorani
Maria
Savorani
Lucia
Sazzi
Angela
Scardovi
Dina
Scardovi
Mafalda
Segurini
Tonina
Segurini
Adriana
Selva Alfea
Selva FEA
Maria
Selvatici
Lella
Servidei
Italia
Settembrini
Andreina
Signani
Candida
Signani
Giuseppina
Signani
Derna
Silimbani
Ofelia
Silimbani
Linda
Silvagni
Sofia
Silvestroni
Elsa
Siroli
Irma
Siroli
Teresina
Sirotti
Dina Geltrude Solaini
Ines
Solaroli
Orfea
Solimbeni
Triesta
Spadoni
Maria
Staffini
Liliana
Stagni
Ermelinda
Sternini
Maria
Strada
Edvige
Strocchi
Eugenia
Succi
Rina
Suprani
Brigida
Suzzi
Marina
Suzzi
Giuliana
Tabanelli
Santina
Tabanelli
Teresina
Tabanelli
Alfonsine
1922
San Pietro in Campiano
Cotignola
1893
Barbiano
1909
Massa Lombarda
1920
Sant’Agata sul Santerno
1898
Conselice
Ravenna
1910
Santerno
12/10/1922
Conselice
21/09/1925
Conselice
06/10/1921
Faenza
15/03/1905
Fusignano
1926
Cotignola
1918
Lavezzola
1922
Lavezzola
1926
Lavezzola
Castel Bolognese
24/05/1926
Cervia
1910
Faenza
9/6/1893
Lavezzola
1906
San Bernardino
1923
San Potito
1919
Porto Corsini
San Pancrazio
1917
San Pancrazio
1928
Conselice
1926
Lavezzola
1924
Massa Lombarda
San Pietro in Vincoli Cervia
1921
Massa Lombarda
1905
Castiglione di Ravenna
Villa dell’Albero Castiglione di Ravenna
Bagnacavallo
1925
Villanova di Bagnacavallo 1922
Alfonsine
17/11/1918
53
Rosina
Rina
Teresa
Gigliola
Purina
Redea
Carolina
Augusta
Luigia
Maria
Maria
Maria
Condina
Giuditta
Giustina
Fernanda
Carla
Celeste
Domenica
Isella
Lidia
Maria
Marina
Vivilla
Wallj
Ida
Afra
Carla
Celeste
Domenica
Ida
Modesta
Tonina
Viviana
Dina
Bianca
Lina
Raffaella
Angelina
Rufina
54
Tacconi
Tagliaferri
Tagliaferri
Taglioni
Taglioni
Taglioni
Taiola
Tamburini
Tamburini
Tamburini
Tamburini
Tamburini
Tampieri
Tampieri
Tampieri
Tapparelli
Taroni
Taroni
Taroni
Taroni
Taroni
Taroni
Taroni
Taroni
Taroni
Taroni Tarroni
Tarroni
Tarroni
Tarroni
Tarroni
Tarroni
Tasselli
Tassinari
Tassinari Taurino
Tavolazzi
Tellarini
Tempioni
Tesei
GORINA
Riolo Bagni
05/03/1890
Conselice
1917
Casola Valsenio
1909
Conselice
1915
Conselice
1923
Conselice
Cervia
1911
Conselice
1913
Cotignola
Lavezzola
1893
Voltana
1902
Villanova di Bagnacavallo 1927
Lavezzola
1921
Lugo
1893
Voltana
1925
Sant’Alberto
Mezzano
1924
Mezzano
1926
Mezzano
1905
Alfonsine
1922
Alfonsine
1923
Cotignola
1910
Anita
1923
Lavezzola
1928
Ravenna
Alfonsine
1915
Alfonsine
1925
Mezzano
Mezzano
solo biog
Mezzano
Alfonsine
1915
San Potito
1894
Alfonsine
13/06/1917
Riolo Terme
26/04/1925
Mezzano
1928
Massa Lombarda
Lugo
1926
San Bernardino
1925
Mezzano
1919
Punta Marina Libera
Maria
Adelaide
Anita
Palma
Adele
Guerrina
Teresa
Fernanda
Speranza
Tina
Elverigia
Lilia
Annunziata
Antonia
Costanza
Lea
Nina
Nella
Colomba
Giuseppina
Norina
Ida
Giuseppina
Rina
Amalia
Norma
Albertina
Margherita
Natalina
Valeria
Alberta
Filomena
Gigina
Giovanna
Lilia
Luigia
Antonia
Itala
Lina
Tirapani
Toffanello
Tomba
Tommasi
Tondini
Tonini
Tonini
Toregiani
Toschi
Toschi
Toschi
Tozzoli
Trebbi
Trenta
Trioschi
Trioschi
Trioschi
Trioschi
Triossi
Trombini
Trombini
Trombini
Tronconi
Tura
Turci
Tusoni
Ugolini
Vaccari
Vaccari
Vacchi
Vachenhausen
Vaghelli
Valenti
Valenti
Valenti
Valenti
Valenti
Valicelli
Valpiani Vandini
ANNETTA
ORTENSIA
ANTONIA
Conselice
1921
Mezzano
Riolo Terme
1926
Russi
1885
Alfonsine
1912
Conselice
1898
Conselice
1915
Giovecca
1922
Cervia
1906
Lavezzola
1923
Mezzano
1916
Alfonsine
1920
Conselice
Mezzano
1908
Fusignano
1927
Savarna
1907
Fusignano
1913
San Pietro in Trento 17/09/1924
Porto Corsini
Porto Corsini
1921
Porto Corsini
1916
Casola Valsenio
1916
Alfonsine
1921
Cannuzzo
1917
Castiglione di Ravenna
1911
Conselice
1929
Lugo
1912
Bagnacavallo
18/03/1903
Ravenna
20/05/1914
Ravenna
Casola Valsenio
1907
Giovecca
1912
Giovecca
1927
Lugo
1924
Conselice
1923
Conselice
1904
Alfonsine
1920
Carraie
Alfonsine
1910
55
norina trombini
Medaglie
d’argento
al valor militare
Ravenna, 14 agosto 1916
Ravenna, 4 giugno 2009
Entrò a far parte della Resistenza nel ravennate
sin dai primi giorni dopo l’armistizio con il nome di
battaglia ORTENSIA, dando vita ad una rete capillare
di staffette al servizio dell’attività clandestina
partigiana.
Era capace di fare chilometri e chilometri con la sua
bicicletta per un messaggio. Nascondeva gli ordini
nella biancheria che portava addosso e quando la
frugavano si mostrava spavalda.
A partire dall’estate del 1944 svolse la sua attività
presso il distaccamento “Terzo Lori” della 28ª Brigata
Garibaldi “Mario Gordini”, dislocato presso l’Isola
degli Spinaroni, rimanendo ad esso aggregata sino
alla Liberazione.
Nel dopoguerra, quando le si ricordavano i pericoli
corsi, lei si schermiva.
Diceva che non era la sola. Che tanti avevano corso
dei rischi come lei.
56
i
100 anni di NATALINA
“Mia nonna, poveretta, [...] appena saputo della cosa è corsa
sul posto, e non glielo hanno voluto dare subito, il corpo,
così tutto il giorno lei è stata lì, con le gambe di mia
mamma attaccate al petto, perché i fascisti lo lasciavano
attaccato al palo il corpo per dimostrazione, e mia nonna
è stata lì tutto il giorno. Non si è mai mossa”.
(Lorenza Vacchi)
Lina Vacchi è una donna insofferente alle ingiustizie, ribelle nei confronti del
sistema e dell’autoritarismo fascista. È una giovane con una sicura coscienza
di sé e dei propri diritti quella che entra nella fabbrica Callegari di Ravenna; ha
dovuto affermare la propria autonomia nella scelta, particolarmente difficile per
quei tempi, di crescere da sola la figlia Lorenza. Coltiva amicizie e conoscenze che
presto la porteranno alla partecipazione nelle lotte sociali e nella Resistenza.
Nel 1942 si iscrive al Partito Comunista.
È lei che l’8 settembre 1943 riesce a mettere in salvo Arrigo Boldrini (BULOW).
Ebbe un ruolo di primo piano come staffetta e come responsabile dei servizi
sanitari della Brigata partigiana “Terzo
Lori”.
Medaglia di bronzo
Lina guida le azioni di protesta, che si
al valor militare
susseguono inarrestabili, contro le condizioni di vita e di lavoro nella Callegari.
Viene arrestata e una volta rilasciata
continua la sua lotta. Viene nuovamente arrestata insieme al giovane partigiano Umberto Ricci “Napoleone”, in
seguito all’uccisione di un noto fascista di Ravenna. Non aveva voluto nascondersi, nonostante le sollecitazioni
delle amiche e del PCI. Fu impiccata
al Ponte degli Allocchi all’alba del 25
agosto 1944. Fu l’ultima a morire dopo
la fucilazione di 10 compagni e all’impiccagione di Umberto Ricci.
Le sue ultime parole furono per la
figlia e contro i fascisti “non vi do la
HI
NATALINA VACC
soddisfazione di uccidermi, farete
4
191
io
gg
presto questa fine”.
Ravenna, 20 ma
Ravenna, 25 agosto 1944
57
Velia
Vienna
Fernanda
Giovanna
Giuseppina
Udilia
Rosa
Tonina
Maria
Pia
Cesarina
Osvalda
Teresa
Velia
Clelia
Francesca
Maria
Maria
Mirella
Venere
Livia
Paolina
Rina
Tilla
Edvige
Lea
Augusta
Annunziata
Mafalda
Fosca
Luciana
Dina
Attilia
Lina
Ines
Ida
Solidea
Fernanda
Giulia
Orsolina
58
Vandini
Vandini
Vannoni
Vassura
Vassura
Vassura
Vecchi
Vecchi
Veggi
Veggi
Veneri
Veneri
Venieri
Venieri
Venturi
Venturi
Venturi
Venturi
Venturi
Venturi
Venturini
Venturini
Venturini
Venturini
Verati
Verati
Verdi
Verità
Verlicchi
Vernocchi
Veroli
Versari
Vicari
Vicari
Vignoli
Vignuzzi
Villa
Visani
Visani
Visani
FRANZCHÈNA
VIVI
Cervia
1915
Ravenna
1909
Mezzano
San Bernardino
1929
Savarna
1927
Conselice
1911
Bagnacavallo
1920
Lugo
1921
Riolo Terme
05/01/1921
Riolo Terme
20/12/1926
Ravenna
Campiano
1919
Lavezzola
1922
Lugo
1919
Solarolo
Ravenna
Massa Lombarda
1915
Alfonsine
1921
Piangipane
1925
Borgo S. Biagio - Ravenna
Massa Lombarda
S. Maria in Fabriago
1922
San Patrizio
1925
Giovecca
1924
Massa Lombarda
Massa Lombarda
1914
Mezzano
Faenza
1926
Conselice
1912
Massa Lombarda
29/12/1925
Massa Lombarda
Gambellara 1915
Cervia
1913
San Zaccaria
Faenza
Mezzano
1924
Conselice
1916
Faenza
1927
Massa Lombarda
1920
Faenza
1914
Giovanna
Bina
Mafalda
Renata
Rosina
Teresa
Tina
Santina
Aldimira
Lidia
Marianna
Fedora
Luisa
Derna
Elsa
Clotilde
Angelina
Aurelia
Emma
Angela
Margherita
Annunziata
Emma
Erminia
Angelina
Bianca
Clara
Edera
Luisa
Adriana
Mentana
Elsa
Carlotta
Clara
Giulia
Lucia
Santa
Laura
Bruna
Imelde
Vuonna
Xella
Xella
Xella
Xella
Xella
Xella
Zaccagnini
Zaccherini
Zaccherini
Zaccherini
Zaccheroni
Zalambani
Zama
Zama
Zambardi
Zanella
Zanella
Zanella
Zanelli
Zanghetta
Zannoni
Zannoni
Zannoni
Zanotti
Zanotti
Zanotti
Zanotti
Zanotti
Zanzani
Zanzani
Zanzi
Zappi
Zardi
Zatteroni
Zattoni
Zini
Zoffoli
Zoli
Zotti
MINUETTO
Sant’Agata sul Santerno
1918
Lavezzola
Villa Serraglio 1904
Lavezzola
1926
Lavezzola
1922
Lavezzola
1915
Lavezzola
1925
Ravenna
Conselice
1912
Riolo Terme
1920
Castel Bolognese
1896
San Pietro in Trento 08/03/1913
Alfonsine
1925
San Pancrazio
1920
San Pancrazio
1927
Alfonsine
1901
Lavezzola
1923
Lavezzola
1922
Anita
1913
Villa San Martino
1907
Villa Serraglio 1914
Alfonsine
1929
Alfonsine
1928
Campiano
1904
Ravenna
1910
Villa dell’Albero Riolo Terme
28/01/1920
Ravenna
24/03/1905
Riolo Terme
24/04/1924
Villanova di Ravenna
1921
Villanova di Ravenna
1924
Alfonsine
1920
Massa Lombarda
1920
Lugo
1907
Ravenna
1898
Voltana
1910
Massa Lombarda
21/01/1925
Cervia
1927
Bagnacavallo
1921
Conselice
1927
59
“Per me Resistenza ha voluto
dire vivere giorno e notte sulla
bicicletta. Ero staffetta della
28a Brigata. [...] La bicicletta era
diventata un mezzo così prezioso
che quando i tedeschi o i fascisti
cercavano di requisirla facevamo
qualunque cosa per impedirglielo.
[...] Io ci ho rimesso tre biciclette
e la mia zona era tanto vasta
che come media giornaliera
percorrevo almeno 60 km”.
Ida Camanzi (ILONKA)
“Noi donne, l’Unità, la Lotta, La scintilla,
così si chiamavano i fogli che stampavamo.
[...] I giornali si stampavano di notte, la
tipografia era in un sotterraneo e prima
che facesse giorno tutto doveva scomparire.
[...] La stampa veniva smistata in casa mia”.
Lidia Gaddoni
60
DEI
GRUPPI DI
DIFESA
DELLA
DONNA
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I Gruppi di Difesa della Donna nella Resistenza ravennate 1944-1945