In compartecipazione RAVENNA DEI GRUPPI DI DIFESA DELLA DONNA Comune di Ravenna al tabachi I Gruppi di Difesa della Donna nella Resistenza ravennate 1944-1945 L’opuscolo “Al tabáchi” è stato pubblicato in occasione del convegno e della mostra sul 70º anniversario dei “Gruppi di Difesa della Donna e per l’assistenza ai combattenti della libertà” Ravenna, 7-21 novembre 2014 Realizzazione video di Deborah Ugolini Grafica e allestimento di Ombretta Donati Roberta Errani “Cercatrici” di donne Lorenza Bartolotti Adelaide Castellucci Ombretta Donati Brunella Foschi Laura Orlandini Lia Randi Con il contributo di CGIL, Fondazione Bella Ciao, Coop Adriatica Con il patrocinio della Provincia di Ravenna In collaborazione con Accademia di Belle Arti di Ravenna, ANPI, Casa delle donne, Fondazione Casa di Oriani, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Ravenna e provincia, Rete regionale Archivi dell’UDI In copertina: Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Ravenna e provincia, Raccolta fotografica. 28ª Brigata Garibaldi, Ravenna, 20 maggio 1945. Stampato presso il Centro Stampa del Comune di Ravenna al tabachi I Gruppi di Difesa della Donna nella Resistenza ravennate 1944-1945 2 Indice Le donne nei Gruppi di Difesa della Donna pag. 5 « 7 « 9 « 11 « 13 « 15 Donne protagoniste « 17 Responsabili e ispettrici dei GDD « 18 Valeria Vachenhausen (Antonia) « 19 Al tabáchi « 21 Maria Bartolotti « 25 I 100 anni di Ines « 26 Norina Trombini « 56 I 100 anni di Natalina « 57 UDI Unione Donne in Italia, Ravenna Le partigiane Giovanna Piaia, Assessora alle Politiche e Cultura di Genere Una storia tra le carte d’archivio: i numerosi volti della Resistenza delle donne Laura Orlandini, ricercatrice Tutto al femminile Roberta Errani e Ombretta Donati, curatrici della mostra Il cuore le batteva da scoppiare Brunella Foschi, UDI Ravenna L’apprendistato Testimonianza di Adelina Grossi, GDD Massa Lombarda 3 Le donne nei Gruppi di Difesa della Donna UDI Unione Donne in Italia, Ravenna Furono le donne a volere e ad animare i Gruppi di Difesa della Donna e per l’assistenza ai combattenti della Libertà, i GDD. Nel novembre del 1943, a Milano, alcune rappresentanti del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) decisero che era tempo di tradurre le fatiche, le sofferenze materiali e morali, la paura e l’indignazione delle donne in una lotta organizzata, serrata, diffusa e quotidiana al nazi-fascismo. Fu la chiamata a opporsi, a resistere unite, di donne di ogni condizione sociale, fede politica e religiosa, di partito e di senza partito e di ogni età. All’appello, ripetuto di ora in ora nelle innumerevoli forme che la necessità del momento imponeva e la prontezza di reazione suggeriva, risposero in tante: madri e non, giovani e meno giovani, le più giovanissime, tabáchi, appunto. Solo per alcune fu una Resistenza armata; per la stragrande maggioranza fu una Resistenza senza armi, una Resistenza civile che richiese non meno coraggio e abnegazione, non meno temerarietà, fatica e generosità della Resistenza armata. Senza questa Resistenza quotidiana il nazi-fascismo non sarebbe stato sconfitto. Nella provincia di Ravenna i GDD si formarono nei primi mesi del 1944; del Comitato Provinciale facevano parte rappresentanti dei partiti del CLN: comuniste, cattoliche, azioniste, socialiste, liberali e repubblicane. 7000 risultano essere state nel territorio provinciale le donne organizzate nei GDD. Svolsero i compiti più vari: staffette, il ruolo più noto, informatrici, portaordini, collegatrici, infermiere, divulgatrici di fatti e pensieri attraverso volantini e il giornale Noi donne, nato nel 1937 in Francia ad opera di esuli antifasciste. E ancora: nascosero renitenti alla leva, antifascisti ricercati, raccolsero viveri, indumenti, denaro, manifestarono per ottenere la Liberazione di partigiani e civili incarcerati, si opposero alla distruzione di beni necessari... insomma, difesero la vita. Compiti così rischiosi che a troppe costarono torture e morte. Non furono soltanto protagoniste di una lotta durissima e pericolosa. Furono protagoniste di una svolta della nostra civiltà: nella lotta acquistarono e rafforzarono una tale consapevolezza di sé da pensare già al futuro, a una società di persone finalmente libere e uguali, in cui le donne avrebbero potuto avere pieno titolo di cittadinanza. 70 anni dopo, noi dell’UDI vogliamo ricordarle tutte, quelle che hanno un 5 nome e quelle rimaste anonime; vogliamo trarle dal silenzio in cui sono state troppo a lungo tenute. Abbiamo usato, per farlo, le loro stesse semplici e modeste parole, quelle depositate nelle testimonianze dirette o indirette di alcune. È un omaggio commosso e riconoscente e insieme l’auspicio che la ricerca storica continui per farle emergere tutte dall’ombra. 6 Le partigiane* Giovanna Piaia, Assessora alle Politiche e Cultura di Genere Partigiane, donne, combattenti, sorelle, madri, figlie, donne che agirono oltre la vocazione domestica del prendersi cura, sentirono che la loro opera di assistenza doveva espandersi oltre la casa e assumere responsabilità nuove per liberare e liberarsi da ciò che era chiaro e necessario: la dittatura e l’occupazione; e da ciò che scoprirono anche per sé: un’umiliante e ingiusta condizione della donna. La Resistenza offrì alle donne un’importante occasione di politicizzazione e di accreditamento come persone affidabili, non solo nei ruoli ancillari ma anche nell’impegnativo lavoro logistico, essenziale per quell’insieme di compiti complessi e pericolosi senza i quali nessun esercito potrebbe esistere. Meno che mai quello resistenziale. Mi sembra riduttiva la frase che di frequente si sente: «Il contributo delle donne alla Resistenza». Chi oserebbe dire «il contributo degli uomini»? Le espressioni linguistiche spesso tradiscono la svalutazione, il disconoscimento. Solo di recente gli studi storici hanno conferito la dovuta attenzione al ruolo specifico delle donne nella Resistenza. Combatterono come leonesse, si dice, pedalarono instancabilmente, portarono armi, stampa, messaggi. Sostennero l’ingranaggio. Garantirono una rete fittissima di collegamenti senza la quale l’organizzazione non poteva funzionare. Eppure pochi conoscono le azioni delle partigiane; resta una parte di Resistenza taciuta. Dalle biografie e ancor più dalle narrazioni emerge spontaneità, senso di giustizia, generosità, modestia, pietà, rispetto e sentimenti veri come la paura e lo spavento. Eppure furono leader politiche, morali. Combatterono, furono arrestate, picchiate, violentate. Senza parlare, senza tradire. Il ruolo delle staffette prevedeva alti rischi. Viaggiavano senza armi, dovevano fare senza sapere. Se arrestate dovevano tacere. E ancora: svolsero dopo l’8 settembre un maternage di massa, offrirono protezione e cura ai militari sbandati, raccolsero viveri e denaro per le famiglie dei militanti antifascisti. E ancora strinsero relazioni, coinvolsero parenti e vicine facendo propaganda politica nella vita quotidiana. Usarono seduzione e ingenuità per mascherare le loro azioni e distrarre il nemico con raffinati giochi di apparenza e furono anche titolari di iniziative politiche nei gruppi di difesa. La Resistenza civile ha tante sfaccettature, molte motivazioni: fede politica, stanchezza della guerra, solidarietà, pietà. Da esse spiccano * Dal discorso di inaugurazione del Giardino Le Partigiane tenuto il 5 novembre 2010 7 azioni individuali, come pietà e dono fu il gesto della Minghina, Domenica Tarroni, “antifascista staffetta partigiana bracciante”, come è descritta nella sua epigrafe. La Minghina nell’autunno del 1944 a Savarna ebbe il coraggio di andare da sola a tirar giù dagli alberi il padre e i due fratelli Orsini. Poi li coprì con le tre lenzuola portatasi da casa, lenzuola ricamate, del proprio corredo. Ma la pietà di Minghina, dice il professor Raffaele Iosa, che nel suo libro “L’educazione contra il declino” ne ricorda il gesto, non ha età né ideologia né epoche né confini, va ben oltre. Significa stare dalla parte degli altri, soprattutto dei poveri, dei deboli. Essere partigiane ha dunque significato essere di parte sapendo da che parte stare. Nel ravennate la Resistenza femminile si legò alle esperienze sociali fatte dalle donne nei posti di lavoro, esperienze formative di conoscenza politica, di capacità nell’assumere ruoli e responsabilità. Più della metà delle partigiane sono alle loro prime esperienze politiche. Molte volte mi sono chiesta guardando la foto di Natalina Vacchi, “cosa avrei fatto io a vent’anni?”, perché nessun impegno politico anche quello più totale oggi mette in pericolo le nostre vite e chiede tanto coraggio e fatica. Idealmente si può rispondere, solo idealmente. La partecipazione di massa delle donne ravennati non è una deformazione retorica della memoria. Basta pensare il dato quantitativo delle donne partigiane e patriote riconosciute in Provincia: 751 partigiane, 323 patriote. Questo dato non rispecchia comunque l’estensione della partecipazione e della solidarietà femminile, perché “tutte erano con noi”. La pianurizzazione fa assumere alle donne un ruolo importante, riconosciuto: quando la casa si apre ai partigiani la responsabilità è difendere la famiglia quanto la base partigiana. Decisione, prontezza di intervento, capacità di fare coesistere la paradossale coesistenza dei tedeschi e dei ragazzi. Il coraggio e l’inventiva delle staffette si racconta in quantità di episodi da far tremare le gambe. Eppure per molte che combatterono, poche accedono a ruoli politici o militari di rilievo, pochissime le comandanti o commissarie politiche. Il più alto grado attribuito alle donne è quello di maggiore. A molte comunque non manca la volontà e la tenacia di contrattare per sé spazi di autonomia, ma i riconoscimenti alle partigiane furono avari. Pesò una forma mentale che non estese il titolo di resistente a chi non aveva portato le armi. Oggi esiste un orizzonte simbolico che può accogliere il valore civile e morale delle partigiane, ma con tutte oggi non possiamo dialogare, esprimere il nostro riconoscimento. Alle donne di ieri, a quelle che hanno ricevuto meritato riconoscimento e a quelle rimaste invisibili alla storia dedichiamo il Giardino delle Partigiane, scelto perché si affaccia sulla Piazza della Resistenza per parlare alle donne di oggi e di domani il linguaggio della liberta, delle libertà. 8 Una storia tra le carte d’archivio i numerosi volti della resistenza delle donne Laura Orlandini, ricercatrice La storia della partecipazione femminile alla lotta di liberazione si è trovata spesso relegata tra i capitoli marginali della più grande narrazione della guerra partigiana. Nonostante lo stesso Bulow avesse dichiarato l’importanza dell’azione delle donne nella lotta clandestina (“se noi possiamo dire di avere rischiato la vita cento volte, esse l’hanno rischiata duecento” scrive sull’Unità il 22 febbraio 1945) l’immaginario collettivo legato alla Resistenza tende ancora ad individuare nella donna una collaboratrice collaterale ed estemporanea. La storiografia ha avuto occasione di occuparsi a fondo di questo aspetto, con l’obiettivo di riportare le donne al ruolo di coscienti protagoniste1. Riteniamo però che, nonostante le importanti occasioni di studio promosse nel corso degli anni, la Resistenza delle donne non abbia ancora ottenuto tutte le attenzioni e i riconoscimenti che le spetterebbero. Di fatto, in questa occasione ha dimostrato nuovamente di essere un territorio di indagine ancora vivo e fecondo. La ricerca che ha preso le mosse collateralmente all’esposizione di questa mostra non vuole essere che uno spunto di riflessione, nella speranza di offrire un contributo a una possibile ricostruzione complessiva della partecipazione delle donne nella Resistenza. Con l’augurio che ciò possa entrare a far parte non solo dei contributi storiografici ma anche del racconto collettivo della memoria della guerra. La provincia di Ravenna è un oggetto di studi particolarmente ricco: l’estesissima e radicata solidarietà al movimento di liberazione nazionale fa sì che si possano trovare testimonianze di varia natura riguardo al ruolo delle donne nella guerra. Caso quasi unico, inoltre, di una partigianeria femminile che diventa in alcune occasioni vera e propria presa delle armi, partecipazione diretta alle azioni clandestine. Il materiale su cui si è indagato, conservato all’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Ravenna e provincia, riguarda in particolare un inedito campione di biografie di donne, raccolte dall’Anpi nel 1946. Uno spaccato relativo ad alcune aree della provincia di Ravenna che fornisce notizie molto preziose: prima fra tutte, l’elogio evidente al coraggio e alla abnegazione delle donne, la cui partecipazione viene definita, a guerra appena conclusa, come imprescindibile e vitale. Un riconoscimento che la memoria degli anni immediatamente successivi avrebbe messo sempre più in secondo piano. Ne emerge una realtà molto variegata di adesione alla lotta partigiana: tra le righe degli scarni resoconti biografici si ritrovano storie di Resistenza vissuta nel 9 quotidiano, dove le donne assumono ruoli di grande rischio e responsabilità, nella necessità di prese di posizione nette e coraggiose. Altro preziosissimo contributo a questa ricerca lo ha fornito il materiale raccolto in occasione del trentesimo anniversario della Liberazione, conservato anch’esso presso l’archivio dell’Istituto Storico della Resistenza, i cui risultati furono esposti in un convegno di studi che è tuttora un punto di partenza imprescindibile per ogni lavoro che si dedichi Resistenza delle donne2. I numerosi questionari, raccolti quando molte delle protagoniste erano ancora in vita, indagano a fondo sulle cause sociali e sulle prese di posizione personali, e possono offrire ancora moltissimo materiale di indagine. Si tratta di una vivissima e composita testimonianza di quella che fu la rete sociale di resistenza politica, civile e privata, portata avanti dalle donne nel ravennate: dall’accoglienza e rifugio fornito nella propria casa a partigiani e perseguitati politici, all’organizzazione del sistema di vettovagliamento per le brigate, all’estesissima rete di staffette, fino alla scelta di unirsi ai combattenti; azioni e scelte che comportavano sempre enormi rischi per sé e per la propria famiglia. Per ciascuna di loro è inoltre ben chiara la consapevolezza di aver fatto quanto era possibile per fronteggiare il dramma e sperare in un futuro nuovo e diverso. Riportare al centro della storia la partecipazione femminile ci aiuta a dare dignità a quella che fu una rete solidale di lotta radicata nel territorio, senza la quale la guerra partigiana non avrebbe potuto sopravvivere. L’originario moto di avversione verso il regime fascista e l’occupazione tedesca è divenuta, negli anni durissimi del “fronte”, un’organizzata e diffusa rete di resistenza, nella quale le donne hanno assunto una posizione determinante. Si tratta di una partecipazione estesissima, difficile da quantificare. In questi mesi di ricerca, abbiamo dato un nome e una storia a più di milleduecento di loro. Ce ne sono sicuramente molte altre. Si veda in particolare Franca Pieroni Bortolotti (a cura di), Le donne della Resistenza antifascista e la questione femminile in Emilia Romagna: 1943 – 1945, Milano, Vangelista, 1978. 2 GianFranco Casadio, Jone Fenati (a cura di), Le donne ravennati nell’antifascismo e nella Resistenza. Dalle prime lotte sociali alla Costituzione della Repubblica, a cura dell’Istituto Storico della Resistenza, Ravenna, Edizioni Girasole, 1977. 1 lotti: Istituto Sorelle Borto esistenza e R Storico della poranea di m dell’Età Conte ncia, Fondo vi ro p e Ravenna na dopo la n ve CLN di Ra pendice D1. p Liberazione. A ette. aff Biografie di st Tutto al femminile Roberta Errani e Ombretta Donati, curatrici della mostra Quando l’UDI di Ravenna ci ha chiesto di collaborare alla riuscita di questa mostra abbiamo accettato entrambe con entusiasmo. Mai avremmo immaginato che progettarla ci avrebbe coinvolto così tanto, sia in termini umani, di relazione e di scoperte che ci hanno fatto sgranare gli occhi. L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea ad Alfonsine ci ha aperto le porte e dato la possibilità di mettere le mani in documenti di mezzo secolo fa. Faldoni di biografie ingiallite, fotografie di una bellezza ormai estinta, storie scritte a macchina di donne libere all’indomani dell’insurrezione. Armate di guanti, un pò di timore ma molta determinazione abbiamo scansionato, catalogato e ridato dignità a quei documenti che ancora oggi continuano a parlarci di una storia per noi incredibile, che ci è stata non solo insegnata a scuola ma soprattutto tramandata oralmente, da alcuni dei 1240 nomi di donne presenti in mostra. Fa strano, ma la maggior parte dei racconti di quegli anni sono proprio le donne a lasciarceli in eredità, seguendo una sorta di linea matrilineare con la quale molte di noi sono cresciute, che ci ha spinte a confrontarci con i diversi aspetti femminili che ci caratterizzano, che ci porta ogni giorno a prendere decisioni, a scegliere da che parte stare e a essere prima di tutto consapevoli che, senza l’attività di queste donne, oggi non avremmo di certo “una stanza tutta per noi”. L’UDI con le sue volontarie, il suo archivio e la biblioteca ci ha messo a disposizione documenti dell’epoca fra i quali una raccolta che va da luglio 1944 a dicembre 1945 della rivista Noi Donne di cui ci siamo innamorate. Donne che scrivevano per le donne e con le donne, senza patine, fronzoli e tirature da capogiro, sparse per l’Italia occupata che si adoperavano per la causa, chi scrivendo, chi stampando, chi distribuendo o chi semplicemente leggendo. Graficamente il compito non era facile, l’inserimento di 1240 nomi, delle fotografie reperite (molte ma non tutte) ci ha messo davanti ad un bivio: una mostra classica, didascalica o una sorta di racconto per immagini dell’universo femminile di quegli anni? Non abbiamo avuto dubbi ricostruendo pannello per pannello le storie che ci sono state narrate, le indicazioni trovate sulle biografie e sui libri, seguendo 11 una serie di parole chiave che fin da subito sui tavoli dell’UDI abbiamo selezionato. Fare luce su questo spaccato di storia, inoltrarsi nello spaccato dello spaccato, spingersi oltre il taciuto, il dato per scontato, ritrovarsi in un universo sfaccettato in cui le donne per la prima volta ricoprono tutti i ruoli senza ricevere mai il riconoscimento dovuto. Ricordando che, se spesso per gli uomini la scelta della via partigiana era dettata dall’obbligo di arruolamento nell’esercito per le donne invece la scelta fu libera, volontaria. La risposta fu imponente, fu una lotta nella lotta, per liberare il proprio paese e in qualche modo anche loro stesse dalla rigidezza e dalla ristrettezza culturale in cui vivevano. Nel dopoguerra le donne otterranno diritto di cittadinanza e di voto. Da allora non smetteranno mai di far sentire la loro voce. In famiglia, in piazza, al mercato, nelle fabbriche, nelle scuole, nei consigli comunali, pedalando oggi come allora. * Una curiosità. Questo progetto si può definire ufficialmente “tutto al femminile”, anche il corriere che ci ha consegnato i materiali di stampa era una bellissima trentenne con la coda di cavallo. 12 Il cuore le batteva da scoppiare Brunella Foschi, UDI Ravenna Hanno raccontato di sé solo quando ne sono state richieste. Lo hanno fatto con modestia, accanto a ognuna ci sono le altre, le poche note, le molte ignote. Senza enfasi: il coraggio è coraggio, il pericolo è pericolo. Ovvietà. Come la paura. Ha detto Pina: “una paura normale”. Quest’aggettivo così privo di valore espressivo è stato per me un detonatore. Ha provocato una esplosione inaspettata di emozioni, pensieri e ricordi. E tra questi, uno dei primo, di me a tre anni - credo - che passo con la mamma davanti al muro di una grande casa crivellato di buchi, graffiato di crepe. Chiedo e la mamma risponde: “Schegge” e aggiunge “La guerra”. Per me, parole oscure, per lei “normali”, come la paura di Pina. La guerra, fortunatamente, non l’ho vissuta. Mi piace scherzare con la mia data di nascita dicendo che ho gli stessi anni della mia città libera. La guerra è però l’orizzonte di partenza della mia vita, il terreno su cui poggiano i miei piedi. Quell’aggettivo così neutro ha resuscitato le parole sentite in casa nella mia prima infanzia. Tutte alludevano alla guerra, all’occupazione, più numerose di quel che credevo e, come mai prima, capaci di restituire l’offesa alla vita, l’orribile offesa che sono stati il nazi-fascismo e la guerra. Ho provato una gran pena ripensando a mia madre e a mia nonna - 60 anni in due nel 1944 - e all’infelicità di queste due generazioni di donne “semplici, del popolo”, come disse Ines Pisoni, cresciute fra guerre, offesa violenta al diritto, distruzione materiale e degrado morale. Una volta di più ho pensato che la libertà, la pace in cui ho vissuto, benché fragili, le devo a loro. “Normale” per usare l’aggettivo di Pina, ci appare il tempo in cui ci capita di nascere. Come dire che così è il mondo e lì devi stare. Ma la frase di Pina insegna ben altro che una presa d’atto, più inevitabile che saggia. Ci dice che se non scegli il dove e il quando, puoi scegliere il come. Il male, come è stato detto, è banale. Pina e le altre, quelle con il nome e quelle senza e tra queste colloco le mie vecchie, hanno dimostrato che anche il “bene” può essere banale. Alla frase di Pina fa eco quella di Santina: “fare quello che c’era da fare”. Erano dunque donne consapevoli. Una consapevolezza impastata di angosce atroci - immagino io che bisticcio ogni giorno con l’ansia. Angosce per parenti, 13 amici, figli, per sé. Ognuna sapeva cosa rischiava: l’arresto, la tortura, la violenza, la morte. Rischi “normali”. E impastata di pensieri guida: la pace, la libertà, il diritto per tutti e per sé, le ultime fra gli ultimi da sempre. Come mi sembrano semplici questi pensieri e invece...! L’emozione mi si rinnova: il presente si affanna a cercare pensieri... L’Europa è schiacciata da montagne di registri contabili e, poco lontano, scoppiano le bombe. Mi dico dunque che i pensieri servono alla Storia. Questa va dove la dirige la testa degli uomini e delle donne. La testa che si nutre di pensieri. Come una pianta delle sostanze racchiuse nella terra e dell’acqua. Dei pensieri il ricordo, la memoria è un nutrimento essenziale. Di recente alla radio un professore affermava che la toponomastica - una forma di memoria - non è innocente e che sarebbe preferibile numerare le strade. Quest’affermazione mi ha irritata. Quasi offesa. Allora rivendico questa non innocenza: il silenzio durato 70 anni non è stato innocente. 14 L’apprendistato Testimonianza di Adelina Grossi, GDD Massa Lombarda L’8 settembre 1943, con la disfatta dell’esercito italiano, le donne dell’Italia ancora occupata dall’esercito tedesco, diedero prova di grande solidarietà e coraggio aiutando i soldati italiani a togliersi l’uniforme, rivestendoli con abiti civili, sfamandoli, alloggiandoli, nascondendoli per facilitare il loro ritorno a casa. Non erano donne organizzate, fu un aiuto spontaneo come quando si trattò di aiutare i partigiani, e, senza saperlo, contribuirono a scrivere una pagina importante della storia italiana. Dopo questa data si costituì a Milano il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia che invitò giovani, studenti, donne, operai e contadini a organizzarsi per liberare l’Italia dagli invasori e dai fascisti e nacque l’organizzazione dei Combattenti per la Libertà (i partigiani). Non ricordo la data, ma fu poco dopo questi avvenimenti che la mia vicina di casa Osvalda Baffè (Lalla) più grande di me di sette anni, chiese ai miei genitori di ospitare un gruppo di donne nella nostra casa. Quella riunione clandestina si svolse nella camera da letto di mia madre, parteciparono donne di diversa estrazione sociale, culturale e politica. Da Ravenna, non so con chi e con quali mezzi arrivò una giovane che si presentò con il nome di battaglia: “Io sono Bruna”. La conobbi personalmente dopo la Liberazione e seppi che si chiamava Silvia Bazzocchi. Ci parlò in un modo per me nuovo, molto serio, direi severo, che mi impressionò. Ci disse che in quel conflitto anche le donne avevano il dovere e il diritto di fare parte della Resistenza attiva, un ruolo mai esistito nelle guerre precedenti. Si trattava di lottare non solo per liberare l’Italia, ma anche per costruire un futuro dove le donne avrebbero conquistato i diritti che già esistevano nei Paesi democratici. Avevo sedici anni e nella mia incoscienza e ingenuità non mi rendevo conto della portata storica di questo progetto, ma quelle parole sconosciute mi toccarono profondamente. Io, che pur volevo continuare ad andare a scuola ma fui tenuta a casa perché femmina e perché povera, non ero pronta a recepire tutto ciò di cui si parlò. Fu per me comunque una sorta di risveglio dopo un brutto sogno e sentii un bisogno insopprimibile di capire la realtà dalla quale mi sentivo estranea e nello stesso tempo dovevo essere lì. 15 Quel giorno alcune donne aderirono ai Gruppi di Difesa della Donna dai quali nacquero poi le staffette partigiane. Senza la loro attività e l’appoggio di tante donne non organizzate il movimento partigiano soprattutto in pianura non avrebbe potuto resistere. Tra di noi circolavano libri proibiti che mi aiutarono a soddisfare la mia sete di sapere. Ebbi fra le mani anche il primo foglio ciclostilato dalla tipografia clandestina intestato “Noi Donne”. Si rivolgeva a tutte le donne per coinvolgerle nella realizzazione del progetto politico e sociale per il quale tante partigiane e tanti partigiani hanno pagato con la vita. Quella testata dopo la Liberazione continuò ad essere uno strumento prezioso diventando il settimanale dell’UDI e svolgendo poi per decenni l’importante funzione di aiutare le donne ad affrontare la vita nei suoi diversi aspetti. Dal giorno di quella riunione Lalla spesso mi chiedeva di accompagnarla. In bicicletta ci recavamo a volte a Massa Lombarda, a volte nei dintorni. Io non sapevo il motivo di quei nostri spostamenti, ma avevo capito che si trattava di un lavoro segreto che doveva avere l’apparenza della normalità. Lalla non dormiva più a casa, sapeva che era nel mirino delle brigate nere. Il mattino presto del 17 ottobre 1944 passò da casa mia per chiedermi di andare con lei alla casa dei Baffè, ma quella mattina piovigginava e mio padre mi lasciò dormire perché non si poteva vendemmiare. Lei andò sola e non tornò più. Fu uccisa dai fascisti di Massa Lombarda e dai tedeschi. Io sono qui per caso perché quel giorno si consumò l’eccidio delle famiglie Baffè e Foletti compresa Lalla. La gioia della Liberazione, mescolata al dolore per le gravissime perdite non ci lasciò il tempo di fermarci. Nuovi compiti spettavano ai sopravvissuti. La condivisione di progetti, valori, sogni, diventò un fenomeno coinvolgente. La rinascita delle cooperative, dei sindacati, delle organizzazioni giovanili e delle donne, l’attività dei partiti impegnò tante persone come me che prima non erano state nessuno. Avevo 18 anni, frequentavo le riunioni che si svolgevano specialmente di sera, mia madre era contraria, temeva il giudizio della gente e non si rendeva conto del mio bisogno di capire anche il significato delle parole per trovare il coraggio di esprimere il mio pensiero, per dare un contributo alla costruzione di una società basata sulla democrazia, la giustizia, la libertà. Andai avanti, a volte con sensi di colpa e molta sofferenza: avrei voluto essere giudicata anche una buona figlia. È stata dura, ma mia madre ha avuto il tempo di accettarmi così come ero e come sono. 16 Donne protagoniste Elenco delle strade, delle piazze e dei giardini del Comune di Ravenna dedicate alle protagoniste della Resistenza a Ravenna, in Italia e in Europa Maria Bartolotti partigiana medaglia d’argento al v.m. 1923-1972 Maria Bassi partigiana - sindacalista 1925-1999 Adele Bei politica italiana 1904-1974 Laura Bianchini politica italiana 1903-1983 Laura Conti medico 1921-1993 Maria Federici partigiana - politica italiana 1899-1984 Angela Gotelli politica italiana 1905-1996 Lina Merlin partigiana - politica italiana 1887-1979 Teresa Noce politica italiana 1900-1980 Jone Fenati Gentile partigiana - prima segretaria provinciale Unione Donne Italiane 1916-2001 Gruppi di Difesa della Donna donne resistenti contro il nazi-fascismo 1943-1945 Le Partigiane donne combattenti contro il nazi-fascismo 1943-1945 Maria Margotti bracciante antifascista uccisa durante una manifestazione 1915-1949 Emma Miserocchi Orselli prima assessora comunale del dopoguerra 1905-1995 Sophie Scholl antifascista 1921-1943 Natalina Vacchi operaia antifascista impiccata al Ponte degli Allocchi di Ravenna, medaglia di bronzo al v.m. 1914-1944 Itala Valpiani antifascista 1908-2002 Iris Versari partigiana ucciasa durante uno scontro coi nazifascisti 1922-1944 Renata Viganò scrittrice e resistente 1900-1976 17 responsabili dei GDD ccagnini Santina Za ssi Emilia Ba i enat F e Jon e assi ia B Mar i azzocch Silvia B Emilia Bassi (STELLA) area Lavezzola e Giovecca Maria Bassi area Solarolo Silvia Bazzocchi rappresentante del PCI nel Comitato Prov. GDD Lea Bendandi (SULTANA) area Russi, Bagnacavallo e Fusignano Ida e Alda Cavallini area Conventello Clementina Fabbri area Cervia, Ville Unite e Porto Corsini Jone Fenati Sina Gordini rappresentante del PCI nel Comitato Prov. GDD Lucia Guerra Anna Mariani Fietta rappresentante del PSI nel Comitato Prov. GDD Vera Martini area Bagnacavallo Orte Melandri area Bagnacavallo Rina Menegozzi Maria Morigi Pasqua Morsiani area Savarna Berta Pasi (EVA) area Lavezzola e Giovecca Maria Pezzi (IVANA) area Grattacoppa Rosa Pezzi Ines Pisoni Olga Prati rappresentante del Partito d’Azione nel Comitato Prov. GDD Libera Raccagni Celsa Resta rappresentante del Partito d’Azione nel Comitato Prov. GDD Teresina Sirotti Norina Trombini Valeria Vachenhausen (ANTONIA) provinciali e territoriali (PCI) responsabile Provinciale dei GDD e rappresentante dei GDD nel CLN GDD Silvia Bazzocchi su Massa Lombarda Elia Berardi su Russi, Bagnacavallo, Villanova Seconda Margotti su Lugo, Castel Bolognese Mafalda Segurini su Santerno Adelina Casadio su Santerno Valeria Vachenhausen (ANTONIA) su Conselice e Lavezzola Berta Pasi Fietta ISPETTRICI dei riani Anna Ma Santina Zaccagnini rappresentante della DC nel Comitato Prov. GDD Olga Prati Valeria Vachenhausen (Antonia) Responsabile provinciale dei Gruppi di Difesa della Donna «Fui chiamata dal compagno Verdelli, segretario del PCI e incaricata del lavoro di massa fra le donne. Poco prima avevo ricevuto la prima circolare proveniente dal CLNAI sull’organizzazione dei Gruppi di Difesa della Donna (GDD) e la discussi, ancora nella prima metà di gennaio e poi dopo la fucilazione di Mario Gordini, con Silvia Bazzocchi e in seguito feci la prima riunione con la “Franzschèna” (Francesca Venturi), “Guiglielma” e “Garbo”, operaie dello Jutificio Montecatini e alcune altre, nella casa della Venturi (a Ravenna). I GDD dovevano essere organizzati in base alle più rigorose regole cospirative. Ogni Gruppo consisteva in 4 o 5 donne, di cui una responsabile che era in contatto con la responsabile comunale. I diversi gruppi non sapevano quali donne appartenessero ad altri gruppi e solo nella manifestazioni si incontravano numerose... Per mettere l’organizzazione al corrente delle ultime direttive e imprimere maggiore slancio e concordanza d’azione ai GDD avevamo indetto un convegno di tutte le responsabili comunali della zona di Alfonsine in aperta campagna, nei pressi di una cascina. A mia sorpresa giunsero al Convegno non solo le responsabili convocate, ma numerose capogruppo e componenti nel numero di circa 60. Come era mio dovere volli disporre subito lo scioglimento ma le convenute insistettero appassionatamente per tenere almeno una breve riunione... dalle misure di sicurezza predisposte dedussi che non si era trattato di un malinteso, come sostenevano le responsabili, ma che tutto era stato predisposto per soddisfare l’ardente desiderio delle organizzate di incontrarsi e discutere le direttive che le avevano entusiasmate». © Fond azione M useo sto rico del Trentino 19 “[...] Il Gruppo di Difesa della Donna ricevette l’ordine dal CLN di organizzare una manifestazione nella piazza del paese. Ci mettemmo all’opera e in men che non si dica ci trovammo tutte all’appuntamento, decise a non ritornare a casa se non avessimo ottenuto il rilascio di quella famiglia terrorizzata. [...] ‘Andate a casa [...]’ ‘No, noi resteremo qui - rispondemmo ai fascisti che gridavano dalla finestra - non ci fate paura [...]”. Eugenia Contessi 20 al tabÁchi Delle 7000 donne che risultano essere state organizzate nei Gruppi di Difesa della Donna ne abbiamo rintracciate 1240. I riferimenti territoriali sono puramente indicativi a causa della documentazione non sempre coerente e a volte incompleta. NOME COGNOME NOME DI AREA DI BATTAGLIA RIFERIMENTO Aristidina Lidia Iole Corinna Fernanda Maria Novilla Venere Nella M.Fausta Alessandra Tiziana Maria Gappea Liliana Nerina Anna Giuditta Domenica Iolanda Michelina Carla Lucia Lucia Arguanta Benina Cirilla Paola Tonina Tomasina CILA Agarici Agarici Agniani Agostini Alberghi Alberghi Alberoni Alberoni Alberti Albonetti Aldesi Aldini Alebbi Alietti Altini Alvisi Amadei Amorini Ancarani Ancarani Ancarani Ancherani Ancherani Anconelli Andraghetti Andraghetti Andraghetti Andraghetti Andraghetti Angeletti ANNO DI NASCITA Fusignano 1919 Fusignano 1925 Mezzano Mensa Lavezzola 1928 Conselice 1927 San Patrizio 21/04/1921 Massa Lombarda Conselice Faenza 1918 Conselice 1922 San Pietro in Vincoli 1928 S. Maria in Fabriago Ravenna 1924 Anita 1928 Villa Serraglio Massa Lombarda Casola Valsenio 1915 Alfonsine 1922 Bagnacavallo 1924 Alfonsine 1924 Bagnara di Romagna 1923 Bagnara di Romagna 1918 Solarolo 1910 Lavezzola Lavezzola Lavezzola 1917 Lavezzola 1925 Fusignano 1918 Massa Lombarda 21 Adelcisa Vera Ancilla Anna Luigia Giannina Jole Teresa Ada Maria Eva Anita Carolina Giuseppina Irene Pina Ida Luigia Piera Bianca Dina Leonilde Pia Lucia Erminia Maria Osvalda Rosina Vincenza Anna Maria Argia Tina Itala Domenica Silvana Dera Elsa Giovanna Luigia 22 Antonellini Antonellini Ardighetti Argelli Argelli Argnani Argnani Argnani Arniani Assirelli Averni Babini Babini Babini Babini Baccarini Bacchi Bacchi Bacchi Bacchilega Bacchilega Bacchilega Bacchilega Bacchilega Bacchini Baffè Baffè Baffè Baffè Baffè Baffè Bagnara Bagnari Bagnari Baioni Baioni Balbi Baldassari Baldi Baldi GIGINA LALLA Conselice Bagnacavallo Alfonsine Alfonsine Conselice Faenza Alfonsine Faenza Faenza Bagnacavallo Alfonsine Lavezzola Giovecca Ravenna Solarolo Russi Bagnara di Romagna Bagnara di Romagna Conselice Conselice Conselice Conselice Voltana Massa Lombarda Massa Lombarda Giovecca Massa Lombarda Lavezzola Lavezzola San Bernardino Alfonsine Bagnacavallo Conselice Lugo Alfonsine Lugo 1897 1901 1924 08/09/1908 1920 1928 1904 1919 1912 1915 04/05/1923 1922 1900 1923 1921 1922 1907 1929 1925 1922 1916 1920 14/11/1920 1919 1916 1922 1921 1904 1924 1926 1912 1917 Luisa Wilma Albertina Giovanna Giovanna Serafina Angela Maria Liliana Aurora Guglielma Giannina Francesca Lazzarina Maria Rina Vaniglia Bruna Germana Giorgia Maria Tosca Maria Ada Lilia Tina Tudina Esterina Elsa Ida Ines Luciana Maria Wilma Giacoma Luciana Wally Maria Antonia Pasqua Baldi Baldi Baldini Baldini Baldini Baldini Baldrati Baldrati Balduzzi Balella Balelli Ballanti Ballardini Ballardini Ballardini Ballardini Ballardini Bandoli Bandoli Bandoli Bandoli Banzola Barbanti Barbieri Barbieri Barbieri Barbieri Barisani Barnabè Baroncini Baroncini Baroncini Baroncini Baroncini Baroni Baroni Baroni Barsaglia Bartoli Bartoli TERESINA Giovecca Massa Lombarda 1923 Massa Lombarda 1928 San Potito 1904 Savarna 1924 Bagnacavallo Santerno 1917 Santerno 1906 Giovecca 03/05/1928 Russi 1920 Mezzano Conselice Solarolo 1924 Alfonsine 1924 Voltana 1900 Alfonsine 1922 Solarolo 1903 Villanova di Ravenna 1919 Santerno 20/05/1922 San Bernardino 1921 Faenza 1924 Fusignano 1911 Mezzano 1903 Cà di Lugo 1930 S. Maria in Fabriago 1917 Cervia 1924 Mezzano 1923 Castel Raniero 1920 Voltana 1930 Alfonsine 1923 Massa Lombarda 23/06/1926 Voltana 1904 Massa Lombarda 1928 Alfonsine 1904 Lugo 1927 Fusignano 1926 Casola Valsenio 1923 Sant’Alberto Sant’Alberto 23 Adriana Pina Tecla Amabile Corrada Elda Giuseppa Livia Lucia Maria Maria Paolina Rosa Severina Maria Teresa Clara Emilia Emilia Francesca Gentile Gianina Maria Maria Ofelia Diorige Fernanda Rosa Silvia Antonia Augusta Bruna Gilda Ines Iones Linda Maria Olinda Serena Anna 24 Bartolini Bartolini Bartolini Bartolotti Bartolotti Bartolotti Bartolotti Bartolotti Bartolotti Bartolotti Bartolotti Bartolotti Bartolotti Bartolotti Barzaglia Basigli Bassi Bassi Bassi Bassi Bassi Bassi Bassi Bassi Bassi Battaglia Battaglia Battaglia Bazzocchi Bedeschi Bedeschi Bedeschi Bedeschi Bedeschi Bedeschi Bedeschi Bedeschi Bedeschi Bedeschi Belardi PINA PIERA PAVLOVNA MELA STELLA CECCHINA LUISA BICIA BRUNA FRANCA NADIA Conselice 1925 Conselice Conselice 1916 Alfonsine 1909 S. Maria in Fabriago 1924 San Bernardino 1923 Savarna 1915 Savarna 1921 Savarna 1928 Savarna 25/03/1923 Fusignano 1924 Giovecca 1923 Savarna Savarna 1925 Riolo Terme 28/09/1923 Massa Lombarda 16/02/1930 Alfonsine 1922 Solarolo Giovecca 21/11/1920 Solarolo Massa Lombarda 23/05/1920 Giovecca 09/02/1925 Solarolo 1925 Solarolo 27/08/1899 Massa Lombarda 12/10/1910 Voltana 1923 Conselice 1920 Anita 1920 Borgo S. Biagio - Ravenna San Potito 1918 Conselice 1915 Conselice Conselice 04/06/1908 Conselice 31/10/1914 Alfonsine 10/08/1922 Conselice 1906 Lavezzola 1909 S. Maria in Fabriago 1906 Conselice 1914 Maria Bartolotti Medaglie d’argento al valor militare Fusignano, 25 marzo 1923 Ravenna, 6 dicembre 1972 Fu un’importante figura della Resistenza che caratterizzò il nord della Romagna. Organizzò anche attività di protesta e sciopero tra le mondine nelle risaie, nonostante l’azione di intimidazione fascista. Sin dai primi giorni successivi all’armistizio entrò a far parte della Resistenza all’interno delle Squadre di Azione Patriottica operanti nel ravennate con il nome di battaglia PIERA. Fidanzata di Terzo Lori, dopo la sua morte continuò la sua attività di partigiana, contribuendo assieme ad altre numerose donne alla creazione di una efficiente rete di staffette aggregata ai gruppi partigiani coordinati da Arrigo Boldrini (BULOW). All’inizio del 1945 Maria continuò ad operare sul fronte in ausilio ai partigiani combattenti sino alla Liberazione. 25 i 100 anni di INES Ines Bedeschi nel ricordo di Ines Pisoni (SERENA) Medaglia d’oro al valor militare “Quando nel 1943 ebbe inizio la Resistenza, Ines Bedeschi, trentenne, non esitò un attimo a partecipare alla lotta di Liberazione nazionale. Dalla sua casa, uno dei tanti centri di ritrovo dei partigiani e dei loro comandi, Ines usciva ogni giorno per adempiere al suo compito di staffetta, pedalando sulla sua bicicletta da Conselice a Ravenna, Rimini, Forlì, Bologna, portando alla tipografia clandestina il materiale da stampare, la stampa, le notizie, le circolari nelle varie zone. Dopo aver corso tutto il giorno in mezzo a mille pericoli, lei volle imparare a scrivere a macchina e dedicò da allora lunghe ore della sera a battere a macchina relazioni e circolari. Quando poi, fortemente sospettata e controllata, dovette allentare il suo lavoro di staffetta, ne soffrì enormemente e, per ragioni cospirative, fu deciso di trasferirla nel parmense. Qui continuò la sua lotta fino a quando, il 23 febbraio del 1945, in quella che fu chiamata la giornata dell’Apocalisse, fu arrestata dai fascisti e dai tedeschi inferociti per l’imminente disfatta. Per più di un mese fu sottoposta alle più tremende e indicibili torture. Voglio solo ricordare le parole che Ines ripeteva ai compagni quando la riportavano in cella stremata e disfatta, dopo ogni interrogatorio: “Non ho parlato e non parlerò”. INES BEDESCHI Così sino all’alba del 28 marzo Conselice, 31 ottobre 1914 1945 quando i suoi aguzzini la fucilarono, sulle rive del Po. Il suo Riva del Po (Parma), povero corpo non fu mai trovato”. 28 marzo 1945 26 Teresa Tiziana Prima Amedea Rosa Velia Ada Itala Anna Diana Ave Maria Alda Anna Lea Maria Adelina Augusta Emma Maria Teresa Maria Norma Anna Argentina Elia Lella Lucia Martina Rina Sandra Tina Iolanda Santina Fosca Gilda Iside Maria Maura Violetta Bellagamba Bellato Bellavista Belletti Belletti Belletti Belli Belli Beltrami Benati Benazzi Benazzi Bendandi Bendandi Bendandi Bendandi Bendazzi Bendazzi Benedetti Benelli Benghi Benini Bentivogli Berardi Berardi Berardi Berardi Berardi Berardi Berardi Berardi Berardi Berdondini Bernabè Bernardi Bernardi Bertaccini Bertazzo Bertazzo Bertazzo SULTANA DINA Alfonsine Massa Lombarda Villa dell’Albero Piangipane Cà di Lugo Cà di Lugo Cervia Cervia Solarolo Conselice Russi Faenza Russi Russi Russi Faenza Ravenna Faenza Ravenna Conselice Pisignano Villa dell’Albero Glorie Alfonsine Ravenna Mezzano Glorie Alfonsine Mezzano Porto Corsini Castel Bolognese Conselice S. Maria in Fabriago Durazzano Conselice Conselice Conselice 1923 1926 1920 1916 17/09/1919 1915 1925 1927 1922 18/05/1926 1919 1924 1922 1901 1915 1902 1910 1915 1920 1917 1907 1924 11/05/1922 11/02/1921 1919 1928 27 Gina Maria Prassede Virginia Edmea Luisa Giuseppina Luisa Pina Maria Bruna Dalba Giannina Mirte Orte Paolina Zuma Alberta Ada Concetta Teresa Angelina Maria Elena Argia Prima Emma Ermanna Domenica Bianca Bruna Giacomina Giuseppina Maria Candida Libertà Aleandia Wilma Ernesta Maria 28 Berti Berti Berti Berti Bertoncelli Bertoni Bertozzi Bertozzi Bertozzi Betti Bezzi Bezzi Bezzi Bezzi Bezzi Bezzi Bezzi Bezzi Biagi Biagi Bianchetti Bianconcini Bianconcini Biavati Billi Bilzoni Biondi Biondini Bissi Blatti Bolognesi Bolognesi Bolognesi Bolognesi Bondi Bondi Bondizini Bondizini Bonetti Bonetti GIGIA Riolo Bagni San Bernardino 1929 Alfonsine 1915 Riolo Terme 05/04/1921 Faenza Riolo Bagni Fusignano 1920 Riolo Terme 21/12/1922 Russi 1922 Solarolo 1922 Villanova di Bagnacavallo 1921 Villanova di Bagnacavallo 1925 San Pietro in Trento 1911 Casola Valsenio 1924 Riolo Terme 14/04/1916 Anita 1929 Riolo Terme 21/07/1939 Riolo Terme 21/09/1928 Conselice Alfonsine 26/12/1919 Piangipane Mezzano 1924 Villa dell’Albero Ravenna Alfonsine 1925 Cà di Lugo 1922 Lugo 1911 Lugo 1899 Russi 13/04/1910 Russi 1928 Fusignano 1923 Fusignano 1925 Conselice 1914 Anita 1919 Quarta Maria Aristina Germana Ida Enrica Tomasina Maria Cea Dina Piera Luisa Lena Annunziata Luciana Giuseppa Luciana Dora Esterina Anna Lina Cristina Vitalia Domenica Francesca Fernanda Domenica Edda Fernanda Venere Esterina Anchisia Marianna Annunziata Carmen Dina Ilva Olga Rosa Bianca Bonetti Bongiovanni Boni Bonini Bonini Bonura Bordoni Borghesi Boschi Boschi Boschi Bosi Bozzetto Bragonzoni Brancati Brandolini Branzanti Brighi Brunetti Bruni Brusi Bucchi Bucchi Bucci Buldrini Bulli Burattoni Burattoni Buscaroli Bustacchini Buzzacchi Buzzetti Calderai Calderani Calderoni Calderoni Calderoni Calderoni Calderoni Camanzi FIAMMETTA Conselice 1920 Lavezzola 1922 Castiglione di Cervia 12/12/1912 Ravenna Ravenna 1917 Conselice 1914 Lavezzola 1930 Castiglione di Ravenna 1906 Santerno 02/11/1920 Ragone Russi 1918 Russi 1901 Alfonsine 1922 Savarna Roncalceci 1912 Savarna 1925 Ravenna 1921 Anita 1910 Faenza 1916 Alfonsine 1909 Lavezzola Massa Lombarda Russi 1891 Bagnara di Romagna 1922 Ravenna Russi 1920 Savarna 1928 Massa Lombarda 1913 Filetto 1922 Alfonsine 1917 Conselice 1916 Mezzano 1907 Fusignano 1922 Alfonsine 01/04/1916 Conventello 1914 Lavezzola Russi 1926 Lugo 1909 Lugo 1909 29 Emilia Francesca Giovanna Ida Mafalda Maria Neride Verdiana Pia Maria Francesca Candida Cleta Ida Rosa Luisa Maria Nella Gemma Norma Elvira Gigina Liana Edgarda Evelina Giulia Celesta Liliana Natalina Stamura Maria Eva Luciana Rosina Silvana Maria Antonia Barberina Ester Galerana 30 Camanzi Camanzi Camanzi Camanzi Camanzi Camanzi Camanzi Camanzi Cambiucci Campana Cani Cantagalli Cantagalli Cantagalli Capanelli Capirossi Capirossi Capirossi Cappelli Cappelli Capra Capra Capra Capucci Capucci Capucci Caravita Caravita Caravita Carbonetti Carboni Carli Caroli Caroli Caroli Casadei Casadio Casadio Casadio Casadio ILONKA Belricetto Conselice Cà di Lugo Mezzano Lugo Lugo Mezzano Belricetto Castel Bolognese San Pancrazio Castel Bolognese Riolo Terme Fusignano Fusignano Riolo Terme Riolo Terme Riolo Terme Riolo Terme Conventello Bagnacavallo S. Maria in Fabriago S. Maria in Fabriago Voltana Alfonsine Mezzano Massa Lombarda Massa Lombarda Lavezzola Sant’Alberto Faenza Ravenna Lugo Riolo Terme Cervia San Pancrazio Cotignola Conselice Massa Lombarda 1922 1928 1920 29/05/1924 1927 1910 04/12/1926 1925 1922 1907 1926 1915 1908 14/09/1926 23/02/1921 06/06/1924 19/05/1921 1894 01/08/1928 1912 1924 1928 1913 1925 1912 1920 1926 1921 28/04/1926 1913 1915 Linda Rita Delina Leonia Adelberga Giovanna Maria Prima Carmen Rosa Novella Angelina Teresa Mariangela Pasqua Lilia Verdiana Alda Arcangela Ida Gelsomina Teresa Severina Angelina Bruna Ancilla Angela Cecilia Ester Ornella Teresa Arduina Rosina Maria Ornella Gigliola Elide Ernesta Selica Velia Casadio Casadio Casadio Casadio Cassani Cassani Cassani Cassani Castaldini Castelli Castrucci Catozzi Cattani Cavalazzi Cavallari Cavallazzi Cavallazzi Cavallini Cavallini Cavallini Cavallucci Cavassa Cavassi Cavessi Cavessi Cavina Cavina Cavina Cavina Cavina Cavina Cavini Ceccarelli Ceccoli Celestini Celli Cenacchi Centolani Cesari Chiarini NANNI FRANCA MARIA Conselice Granarolo Santerno Lugo Savarna Massa Lombarda Giovecca Voltana Giovecca Lugo Lavezzola Lavezzola Faenza Massa Lombarda Longastrino Conselice Giovecca Savarna Alfonsine Savarna Ravenna Ravenna Giovecca Giovecca Giovecca Riolo Terme Riolo Terme Riolo Terme Castel Bolognese Riolo Terme Russi Brisighella Pisignano Giovecca Cotignola Bastia Conselice Villa Serraglio Cotignola 1923 1889 1915 1923 18/05/1922 24/12/1902 1927 1928 1927 27/7/1896 1908 1926 1926 1891 1886 1920 1925 1921 07/07/1924 10/04/1922 22/01/1922 1924 1924 1918 1923 1922 1891 1922 1927 26/02/1912 1923 1921 31 Bruna Ines Rosa Lucia Giovanna Ebe Norina Televia Giovanna Rina Domenica Mariangela Liliana Giannina Eugenia Lucia Alice Armanda Cecilia Giovanna Ninetta Chierici Ciani Ciani Cicognani Cimatti Civolani Civolani Civolani Clorari Clorari Coatti Coatti Collina Contarini Contessi Contessi Conti Conti Conti Conti Conti Mezzano 1918 Faenza 1919 Faenza 1896 Alfonsine 1914 Ravenna 1913 S. Maria in Fabriago 1921 Conselice 1925 S. Maria in Fabriago 18/09/1921 Mezzano Mezzano Anita 1912 Alfonsine 1923 Solarolo 1921 Cervia 1909 Ravenna Borgo S. Biagio - Ravenna Massa Lombarda 1927 S. Maria in Fabriago 03/06/1921 Ravenna 1906 S. Maria in Fabriago 1918 San Lorenzo 1907 “La lotta di Liberazione [...] si inventava giorno dopo giorno”. Olga Prati 32 Enrica Maria Bianca Bruna Delia Domenica Elsa Maria Nilde Santina Sergia Tulla Alba Ines Luisa Anna Maria Emma Franca Tina Maria Rosa Lidia Ines Elettra Elisa Maria Pierina Demetria Alma Adriana Orsola Francesca Luigia Anna Clara Iole Alba Libera Martina Corbari Corbari Cortesi Costa Costa Costa Costa Costa Costa Costa Costa Costa Cotignoli Cricca Cristofori Dal Buono Dal Monte Dal Pozzo Dal Pozzo D’Alema Dalla Casa Dalle Fabbriche Dall’Olio Dall’Ora Dalmonte Dalmonte Dalmonte Dalmonte Dalpozzo Danesi Dari Della Croce Dirani Dirani Domenicali Domenicali Domenicali Donati Donati Donati Villa dell’Albero Faenza 1930 Fusignano 1919 Lavezzola 1925 Giovecca 11/11/1925 Alfonsine 1923 Giovecca 1923 Fusignano 1921 Riolo Terme 27/02/1924 Sant’Alberto Giovecca 1925 Lugo 1927 Cà di Lugo 1907 Lugo 1899 Bagnacavallo 1918 Voltana 1926 Cotignola 1929 San Bernardino 1928 Ravenna Alfonsine 07/08/1913 Errano 1910 Borgo Serraglio 1927 Castiglione di Ravenna 1910 Conselice 1913 Riolo Terme 11/09/1918 Villa dell’Albero San Patrizio 06/01/1925 Lavezzola 1924 San Pancrazio 1904 Castel Bolognese 30/04/1926 Castel Raniero 1888 Giovecca 1923 Giovecca 1921 Lavezzola 1929 Casola Valsenio 1926 Lavezzola 1921 Longana 1916 Ravenna 1922 Ravenna 1922 33 Nera Angelina Carlotta Maria Maria Rina Bruna Carmen Giacoma Tonina Ernesta Natalina Iris Irma Norina Santa Santina Libera Lella Emilia Ada Bice Maria Anna Clementina Clementina Delfina Emilia Giovanna Lucia Venere Paola Angela Enrica Leonilde Serafina Clotilde Flora Lucia Rina 34 Donati Dosi Dosi Dosi Dosi Dosi Dradi Dragoni Dragoni Dragoni Drei Drei Emaldi Emaldi Emaldi Emaldi Emaldi Emiliani Ercolani Eredi Errani Errani Errani Fabbri Fabbri Fabbri Fabbri Fabbri Fabbri Fabbri Fabbri Fabbri Faccani Faccani Faccani Faccani Facchini Facchini Facchini Facchini ERLI Belricetto Massa Lombarda Massa Lombarda Lugo Conselice Conselice Alfonsine Alfonsine Fusignano Fusignano Barbiano Cotignola Fusignano Fusignano Fusignano Alfonsine Alfonsine San Pancrazio Mezzano Villanova di Ravenna S. Maria in Fabriago Massa Lombarda Casola Valsenio Casola Valsenio San Zaccaria Bagnara di Romagna Conselice Casola Valsenio Casola Valsenio Pieve Cesato Conselice Roncalceci Fusignano Conselice Alfonsine Fusignano Alfonsine Alfonsine Riolo Terme Bagnara di Romagna 1926 1910 1898 1921 1922 13/07/1927 1928 1922 1922 1911B 1926 1925 1893 1925 08/05/1916 1922 1907 1920 1920 1903 14/09/1926 1928 1880 1920 1925 1926 1928 1915 1924 1894 1923 16/03/1925 1910 1915 1920 1926 11/12/1922 1926 Giovanna Falconi Nella Falconi Rosa Falconi Iolanda Fanti Guerrina Farabegoli Alberta Farina Irma Farina Luigia Farina Rina Farina Maria Fariselli Albina Farolfi Rita Fasolo Margherita Federici Ada Fenati Jone Fenati Maria Fenati Angela Ferniani Prima Ferraresi Rina Ferrazzi Aida Ferri Laura Ferri Maria Ferri Domenica Ferrucci Lina Ferrucci Domenica Ferruzzi Enrica Ferruzzi Achilla Filippi Ilde Filiteri Ines Fioretti Diva Folicaldi Carmela Fontana Giulia Fontana Lina Forani Irma Fornasini Lora Foschi Brigida Foschini Derna Foschini Oriana FrancescaFoschini Rina Foschini Giovanna Fragolini GIGIOTA ANNA TINA BICE Solarolo 1925 Casola Valsenio 1923 Casola Valsenio 1924 Ravenna 1919 Villa dell’Albero Alfonsine 1912 Conselice 1925 Conselice 1920 Conselice 1921 Glorie 1920 Casola Valsenio 1924 Massa Lombarda 24/07/1915 Piangipane Sant’Alberto 1908 Solarolo 1910 Voltana 1909 Conselice 1921 Fusignano 1922 Fusignano 1925 Ravenna 1912 Belricetto 1918 Belricetto 1926 Barbiano 1914 Voltana 1915 Lugo 1917 Massa Lombarda Massa Lombarda 09/09/1922 Santerno 1920 Cotignola 1891 Pino Ferranti - Ravenna Giovecca 1915 San Pancrazio 1922 Villanova di Bagnacavallo 1903 Voltana 1912 Bagnacavallo 03/11/1926 Voltana 1913 Anita 1926 35 Antonia Francesconi Teresa Franchi Iva Francia Venere Francia Gina Francini Attilia Franti Bianca Fraschetti Rina Fraschetti Adele Frattini Giorgina AnitaFusari Aurelia Fuschini Loretta Fuschini Rosetta Fuschini Marisa Fusconi Tonina Fusconi Natalia Fuzzi Ughina Fuzzi Lidia Gaddoni Livia Gaddoni Santina Gadoni Clementa Gagliardi Elda Gagliardi MAGDA Russi 1898 Borgo S. Biagio - Ravenna Ravenna 1916 Durazzano 1921 Riolo Terme 19/06/1921 Massa Lombarda Riolo Terme 02/05/1927 Riolo Bagni 20/11/1922 Cotignola 10/03/1905 San Potito 1911 San Pancrazio Santerno Cervia 1925 Massa Lombarda Conselice Conselice Conselice 1915 Sant’Agata sul Santerno 1925 Lavezzola 1917 Lavezzola 1910 “La scelta era netta: o con i tedeschi o con i partigiani. [...] Bisognava decidere: o da una parte o dall’altra”. Giuseppa Bartolotti (PINA) 36 Elena Odda Emma Maria Antonia Augusta Elvezia Lina Maria Stella Venusta Ivanna Elisa Elia Maria Norina Pasqua Tea Dina Francesca Loredana Maria Leda Maria Piera Zema Luciana Laura Lidia Rosa Lella Ada Giovanna Giuseppina Gina Amalia Angelina Federica Gina Iride Gagliardi Gaiba Galanti Galeati Galli Galli Galli Galli Galli Galli Galli Gallini Gambassi Gamberini Gamberini Gamberini Gamberini Gamberini Gambi Gandolfi Gandolfi Ganelli Garavina Garavina Garavina Garavina Gardelli Garotti Garotti Garotti Gasparri Gatti Gaudenzi Gaudenzi Gazza Geminiani Geminiani Geminiani Geminiani Geminiani LILÌ VENTO GIANNA Lavezzola 1921 Conselice 1924 S. Maria in Fabriago 1925 San Pancrazio 1903 Longastrino 1922 Roncalceci 1919 Pino Ferranti Ravenna Ravenna Piangipane 1914 Piangipane 1924 Longastrino 1924 Russi 1925 Riolo Terme 22/10/1925 Fusignano 1921 Bagnacavallo 1912 Conselice Santerno 1917 Alfonsine 13/06/1909 Villa dell’Albero Lavezzola 1926 Lavezzola 1926 Lugo Massa Lombarda 25/02/1926 Massa Lombarda 1905 Massa Lombarda 13/07/1930 Massa Lombarda 1906 Conselice Lugo Massa Lombarda 1906 Massa Lombarda 28/11/1925 S. Maria in Fabriago 01/03/1925 Castel Bolognese 29/09/1919 Ravenna 1919 Alfonsine 1899 Faenza 1908 Alfonsine 1928 Massa Lombarda 1917 Alfonsine 1917 Fusignano 1924 37 Lina Geminiani Maria Geminiani Maria Geminiani Modesta Geminiani Nerina Geminiani Teresina (Sina)Geminiani Viera Geminiani Afra Gennari Giuseppina Gennari Argia Gessi Rina Gherardi Luisa Ghinassi Teresa Ghinassi Edoarda Ghinibaldi Ada Ghirardelli Ginetta Ghirardini Laura Ghiselli Laura Ghiselli Angela Giacometti Clotilde Giacometti Fabia Giacometti Massimina Giacometti Emilia Giacomoni Alma Gianettoni Diana Giannelli Lucia Giardini Wally Giorgi Melania Giovanardi Prima Giovanardi Maria Giovanetti Guerrina Giovannini Rosa Giulianini Angelina Giusti Adele Golfari Linda Golfari Maria Golinelli Zenilde Golinelli Clementina Gollini Appolonia Goni Silvia Gordini 38 SOFIA MINNY ZÈA LAGHI LINA Massa Lombarda Bagnacavallo Alfonsine Alfonsine Alfonsine Massa Lombarda Alfonsine Alfonsine Alfonsine Alfonsine Villa Serraglio San Potito Sant’Alberto Santerno Longastrino Ravenna Massa Lombarda Giovecca Casola Valsenio Casola Valsenio Lavezzola Casola Valsenio Massa Lombarda Cervia San Pancrazio Russi Conselice Riolo Terme Cervia Massa Lombarda Russi Alfonsine Anita Anita Lugo Conselice Villa Serraglio Russi Ravenna 1916 1924 1907 1926 20/08/1923 1926 1919 1925 25/06/1928 1920 18/09/1925 1914 1927 09/08/1928 07/05/1925 1915 1921 1921 1919 1921 1924 1924 1928 1904 31/10/1925 1922 08/11/1915 1902 1907 1922 1925 1905 1917 Sina Lora Giuseppina Venere Anita Giuseppina Gilda Elodia Maria Rina Wilma Adelina Bianca Laura Carla Ardea Fernanda Giulia Giuseppina Lucia Caterina Claudia Giulia Lina Ida Delia Liliana Mentea Elia Giuseppina Maria Dina Iolanda Gina Lucia Adelma Esperia Iole Maria Mattea Gordini Goti Graldi TECLA Gramantieri Grandi CHIRA Grandi Grassi Graziani Graziani Graziani Graziani Grossi Guadagni Gualtieri Guardigli Guberti Guerra Guerra Guerra Guerra Guerrini Guerrini Guerrini Guerrini Guidarini Guidi Guidi Guidi Gulmanelli Ibba Imolesi Ingoli Laghi Lama Lampredani Lanconelli Lanconelli Lanconelli Lanconelli Lanconelli Ravenna Russi 1926 Massa Lombarda 10/06/1910 Alfonsine 1922 Massa Lombarda 18/05/1925 Massa Lombarda 1910 Massa Lombarda 1923 Lugo 1886 Solarolo 1921 Lugo 1922 Conselice 1920 Massa Lombarda 1927 San Bernardino 1912 Villa dell’Albero Villanova di Ravenna 1923 Russi 1916 San Potito 1922 San Potito 1922 Lavezzola 1903 Ravenna 1910 1904 Alfonsine Santerno 1902 Lugo 1911 Conselice 1926 Conselice 1925 Conselice 1921 Conselice 1918 Villa San Martino 1924 Ravenna 1915 Ravenna 1916 Masiera Castiglione di Cervia 07/11/1907 San Potito 1925 Massa Lombarda 1925 Mezzano Villanova di Ravenna Giovecca 1924 39 “I fascisti vennero a prelevarmi di notte [...]. Ero a letto con la mia bambina. [...] Alla casa del fascio fui sottoposta alle più crudeli torture ma io non parlai. L’interrogatorio durò tutta la notte. [... dalle carceri con Teresina] riuscimmo a fuggire. [...] La mia amica [...] non la ripresero più, io invece fui arrestata di nuovo nelle carceri di Ravenna dalle quali però riuscii ancora a fuggire”. Lea Verati “Dovevamo [...] individuare le mine anticarro e antiuomo dai Fiumi Uniti all’opposto limite della città”. Santina Zaccagnini 40 Odilla Rina Santina Teresa Carmela Lucia Mafalda Vincenzina Maria Bruna Trentina Vincenza Eudilia Ida Teresa Bruna Edera Maria Maria Maria Iride Teresa Teresa Wanda Eugenia Guglielma Iolanda Mafalda Mentana Lidia Prima Vera Ginetta Italia Rita Giuseppina Rosa Tina Dina Anita Lanconelli Lanconelli Lanconelli Lanconelli Landi Landi Lanzoni Laurenti Lazzaro Lelli Lelli Leonelli Leoni Liparesi Liparesi Liverani Liverani Liverani Liverani Liverani Lolli Lolli Lonardi Longanesi Lucci Lugaresi Lugaresi Lugaresi Lugaresi Lunedei Maccesi Macesi Magli Magnani Magnani Maioli Maioli Maioli Maldini Maletta Mezzano 1917 Lavezzola 1920 Giovecca 1926 Lavezzola 1919 San Pancrazio Villa dell’Albero Conselice 1921 Lavezzola 1929 Ravenna 1906 Ravenna 1909 Conselice 21/10/1921 Conselice 1920 Conselice 1923 Voltana 1898 Cà di Lugo 1926 Fusignano 1922 Casola Valsenio Bagnacavallo 1924 Masiera Alfonsine 1919 Conselice 13/05/1925 Casola Valsenio 1886 Alfonsine 1916 Russi 1916 Castiglione di Ravenna Pisignano 1913 Massa Forese 1910 Piangipane Ravenna San Patrizio 05/06/1925 Mezzano 1926 Santerno 30/11/1924 Villanova di Bagnacavallo 1924 Villanova di Bagnacavallo 1912 Alfonsine 1924 Ravenna Mezzano San Zaccaria 1899 Castiglione di Ravenna 1925 41 Maria Giovanna Ubalda Agnese Lidia Adelina Angela Nilde Beatrice Adriana Ines Maria Luisa Veleda Saffo Teresina Alba Rina Maria Maria Seconda Anna Dichiarista Anna Angelina Giulia Maria Venere Maria Mafalda Maria Norma Tosca Iva Loredana Lia Lucia Luigia Nara Ottavia 42 Malpezzi Malta Mambelli Manaresi Manaresi Manaresi Manaresi GLORIA Manaresi Manetti Manini Manzoni Manzoni Marabini Marabini Marchi Marchi Marchini Marconi Margiani Margotti Margotti Mariani Fietta Marighelli Mariotti Marocchi Marocchi Marocchi Maroncelli Marpiani Martelli Martelli Martelli Martelli Martignani MARVJ Martignani Martini Martini Martini Martini Martini Casola Valsenio Villa dell’Albero Ravenna Massa Lombarda San Patrizio Conselice Conselice Conselice Mezzano Barbiano Osteriola Fusignano Conselice Conselice Riolo Terme Lugo Savarna Alfonsine Alfonsine Ravenna Massa Lombarda Massa Lombarda Castel Bolognese S. Maria in Fabriago S. Maria in Fabriago Castiglione di Cervia Lavezzola Riolo Terme Riolo Terme Riolo Terme Faenza Massa Lombarda Massa Lombarda Alfonsine Alfonsine Lavezzola Voltana Voltana 1922 1906 27/08/1923 1912 1923 1913 1922 1923 1927 1918 1926 06/09/1923 1923 1913 1909 1904 1926 1929 1926 01/09/1916 1913 31/05/1923 03/08/1913 19/02/1926 22/04/1926 29/08/1912 1926 1921 1907 Rina Valda Vera Augusta Francesca Natalia Stella Ildegarda Arpalice Euterpe Argia Assunta Lina Angelina Emilia Angelina Maria Rosa Carmen Marisa Martina Gigliola Lisetta Maria Fanny Alda Argentina Dea Maria Maria Rosa Caterina Alena Aminia Bettina Emma Enza Marianna Massima Orte Rossana Martini Martini Martini Martoni Martuzzi Martuzzi Mascanzoni STLÌ Mascellari Masini Masoni Masotti Masotti Masotti Massari Matosovch Matteucci Matteucci Matteucci Mattioli Mazzanti Mazzanti Mazzavillani Mazzesi Mazzesi Mazzolani Mazzotti Mazzotti Mazzotti Mazzotti Mazzotti Medri Melandri Melandri Melandri Melandri CLARA Melandri Melandri Melandri Melandri Melandri Lugo 1922 Lavezzola 1923 Bagnacavallo 1904 Mezzano San Potito 1921 San Potito 1908 Savarna 1924 Lugo 1925 Conselice 1923 Massa Lombarda Savarna Savarna Savarna 1928 Solarolo 1924 Alfonsine 1924 Castiglione di Ravenna 1909 Porto Corsini Lugo 1922 Riolo Terme 22/12/1926 Filetto 1926 San Zaccaria Borgo S. Biagio - Ravenna Villa dell’Albero Conselice 1905 Savarna 1923 Alfonsine 1916 Alfonsine 1926 Bagnacavallo 1921 Alfonsine Giovecca 1902 Massa Forese Ravenna Mezzano Massa Lombarda 01/02/1923 Lavezzola 1910 Cotignola 1896 Bagnacavallo Massa Lombarda 1928 43 Rina Rosa Giuseppina Floriana Wilma Wilma Angelina Maria Guglielmina Elvira Rosa Giovanna Aniva Adriana Alda Leila Norina Verdiana Anna Domenica Enrica Giuliana Menegozzi Mengarelli Mercatelli Merendi Mezzagori Mezzogori Mezzoli Miani Migliani Minardi Mingaioli Mingazzini Minghelli Minghetti Minghetti Minghini Minghini Mingozzi Minguzzi Minguzzi Minguzzi Minguzzi MIRKA Porto Corsini Sant’Alberto Alfonsine Lavezzola Longastrino Longastrino Longastrino Giovecca Riolo Terme Sant’Alberto Castel Bolognese Ravenna Voltana Russi Conselice Lavezzola Conselice Fusignano Savarna Savarna Lavezzola 1905 1922 1923 1920 1920 1915 20/10/1923 07/09/1923 1912 1921 1923 1920 1924 1922 1924 1931 Rimaste senza casa io e mia sorella prendemmo la strada della montagna e così incontrammo i primi partigiani che erano sparsi per le varie località, partecipammo insieme a loro a varie azioni e dopo non molto tempo si costituì la 28a Brigata Garibaldi. Ora ero diventata un soldato come tanti altri, che dividevo il bene e il male, con i compagni partigiani di tutta la Brigata”. Germana Bonini 44 Maria Norma Rachele Santina Teresa Emma Angelina Giulia Elena Franca Gina Vanda Gabriella Mafalda Domenica Elena Fausta Anita Alda Anita Antonia Edmea Ettorina Giovanna Leonilde Linda Ornella Romana Settimia Venerina Virginia Wertera Francesca Liana Faustina Raffaella Italia Velma Walda Francesca Minguzzi Minguzzi Minguzzi Minguzzi Mirri Miserocchi Orselli Missiroli Missiroli Misuri Modelli Molinari Molinari Mondini Mondini Mongardi Mongardi Mongardi Montaletti Montanari Montanari Montanari Montanari Montanari Montanari Montanari Montanari Montanari Montanari Montanari Montanari Montanari Montanari Montanari Montanari Montesi Montesi Monti Monti Monti Montuschi Lugo 1928 Bagnacavallo 1925 Fusignano 1928 Alfonsine 1891 Massa Lombarda 1921 Ravenna Alfonsine 1919 Sant’Agata sul Santerno 1918 Ravenna San Patrizio 1927 Massa Lombarda 1930 Massa Lombarda Riolo Terme 24/03/1915 Riolo Terme 14/01/1924 Riolo Terme 05/09/1913 Borgo S. Biagio - Ravenna Cà di Lugo 1924 Alfonsine 1922 Alfonsine 1925 Alfonsine 1911 Lugo 1905 Lugo 1924 Solarolo Santerno Russi 1926 San Marco 1924 Lavezzola 1913 Piangipane 1892 Longastrino 1912 Pieve Cesato 1913 Alfonsine 15/04/1924 Piangipane Lavezzola 1922 Anita 1915 Lavezzola Lavezzola 1923 Voltana 1915 Castel Bolognese 27/10/1925 45 Severina Adriana Alba Antonia Luisa Maria Olga Vittorina Adalcisa Adelaide Celeste Giuseppina Giuseppina Alba Domenica Maria Genoveffa Liliana Venere Marisa Pasqua Sina Afra Maria Dina Barberina Fede Olga Giacomina Angelina Lidia Lina Martina Giuliana Adria Rosa Angela Lucia Diana Lucia Fedora 46 Mordenti Morelli Morelli Morelli Morelli Morelli Morelli Morelli Moretti Moretti Morgagni Morganti Morganti Morigi Morigi Morigi Morini Morini Morini Morsiani Morsiani Morsiani Muccinelli Multori Muratori Nanni Nardi Nardini Natali Negrini Negrini Negrini Negrini Nenni Neri Nonni Novelli Nuvoli Orioli Orselli Durazzano Savarna Villanova di Bagnacavallo Russi Grattacoppa Russi San Pancrazio Mezzano San Piero in Bagno Castiglione di Ravenna Coccolia San Marco Brisighella Fusignano Alfonsine Savarna Riolo Terme Castiglione di Ravenna Villanova di Bagnacavallo Massa Lombarda Savarna Massa Lombarda Sant’Agata sul Santerno Conselice Alfonsine Villa Serraglio Mezzano Lavezzola Conselice Conselice Conselice Faenza Cervia Brisighella Lugo Castiglione di Ravenna Lugo 1921 1925 1911 1911 1927 1925 1921 1923 1911 1923 1926 1926 1923 1913 1913 1922 1928 1916 1911 1926 1908 1920 1925 1913 1924 1917 1909 1911 Liliana Carmen Rina Ida Annunziata Elsa Lella Liliana Maria Maria Elsa Bianca Maria Silvana Rosa Ada Anna Berta Domenica Emma Lidia Sandrina Giuseppina Ione Pasqua Wanda Aurora Rosa Angelina Isella Luciana Amelia Cleope Anna Clotilde Altiera Giovanna Melania Severina Tonina Orsini Ossani Ossani Paganelli Pagani Pagani Pagani Pagani Pagani Paganini Pagnani Palazzi Pantoli Papa Parra Pasi Pasi Pasi Pasi Pasi Pasi Pasi Pasi Pasini Pasini Pasini Pasolini Pattuelli Patuelli Patuelli Patuelli Pederzoli Pederzoli Pelliconi Pelloni Penazzi Penazzi Penazzi Penazzi Penazzi EVA Lavezzola 1927 Conselice 1926 Savarna Cervia 1897 Alfonsine 1915 Villanova di Bagnacavallo 1911 Bagnara di Romagna 1923 Alfonsine 1929 Longastrino 1913 Villa dell’Albero Mezzano Ravenna 1920 Faenza 1920 Santo Stefano 1921 Lugo 1911 Villanova di Bagnacavallo 1917 Faenza 14/4/1884 Giovecca 11/11/1912 Faenza 24/2/1880 Giovecca 1912 Alfonsine 1927 Pino Ferranti - Ravenna Savarna Riolo Terme 10/08/1927 Conselice 1926 Gualdo Tadino San Pancrazio Riolo Terme 1922 Alfonsine 1927 Riolo Terme 18/11/1922 Conselice 1912 Conselice 1915 Riolo Terme 02/04/1927 S. Maria in Fabriago 1919 Anita 1909 Sant’Alberto Massa Lombarda 1915 Conselice 1925 Conselice 17/10/1917 47 “[...] si pensava ad una nuova democrazia, al voto delle donne, alla giustizia sociale, agli asili nido [...] Alle scuole per tutti i bambini, a più diritti per le donne; guardavamo molto avanti”. Assunta Masotti “In quale misura i rapporti fra i due sessi fossero impregnati dalla concezione ‘naturale inferiorità della donna’, mi apparve chiaro solo allorché venni a contatto con le analisi dei GDD e con un mondo femminile ben più vasto di quello da me frequentato sino ad allora”. Olga Prati 48 Maria Lejla Liliana Maria Tonina Wally Rosa Libera Giovanna Rina Alma Antonia Elvira Ines Alide Angelina Rosina Angelina Luigia Derna Agata Argentina Costanza Dina Rosa Elida Lina Iris Olga Clara Consolina Adalgisa Virginia Lucia Brigide Lella Giovanna Libera Elvise Giuseppina Peroni Pezzi Pezzi Pezzi IVANA Pezzi Pezzi Pezzi Samaritani Piatesi Pieri Pinza Pirazzini Pirazzini Pirazzini Pisoni SERENA Plazzi Plazzi Plazzi Poggi Poletti Polgrossi Poli Pollini Pollini Pollini Porra Pozzi Pratella Prati Prati Pratini Predola Preti Preti Pretini Puntil Puntiroli Raccagni Raccagni Ragazzini Ragazzini Russi Russi Voltana Alfonsine Alfonsine San Patrizio Casola Valsenio Ravenna Conselice Russi San Potito Ravenna Bagnacavallo Bagnacavallo San Marco San Lorenzo Casola Valsenio Conselice Conselice Conselice Lugo Savarna Conselice Lugo Ravenna Riolo Terme Riolo Terme Conselice Conselice Massa Lombarda Russi Cervia Conselice Ravenna Porto Corsini Sant’Alberto 1919 1919 1912 1927 1921 1926 1910 1914 1888 1897 1921 1923 1924 26/05/1919 1926 1907 1903 1923 1911 1919 1923 1923 23/08/1923 29/03/1925 1912 1919 1910 1908 1910 49 Marcellina Maria Rina Rosa Erminia Gigina Anna L.Tudina Rina Isotta Armanda Lina Maria Luisa Ida Welma Cleonida Giuseppina Alfreda Amedea Angela Clara Delfina Deonice Francesca Rosa Adelina Ariella Nella Nella Salva Diva Albertina Celsa Angela Pasquina Augusta Clara Eleonora Giovanna Giulia Lina 50 Ragazzini Rambaldi Rambaldi Rambaldi Rambelli Rambelli Rambelli Rambelli Rambelli Randi Randi Rangoni Rani Raspadori Rava Rava Ravaglia Ravaglia Ravaglia Ravaglia Ravaglia Ravaglia Ravaglia Ravaglia Ravaioli Ravaioli Ravaioli Ravanelli Ravanelli Reggi Relli Resta Resta Ricchi Ricci Ricci Ricci Ricci Ricci Ricci BAIUNETA Riolo Terme 15/01/1908 Lavezzola 1918 Giovecca 26/06/1917 Sant’Agata sul Santerno 1925 Lavezzola Giovecca 02/11/1921 Sant’Alberto 1925 Massa Lombarda Ravenna 1921 Fusignano 1914 San Bernardino 1916 S. Maria in Fabriago 1925 Massa Lombarda Alfonsine 1920 Lavezzola Santerno 02/05/1926 San Potito 1922 Mezzano 1910 Villa Serraglio Filetto 1921 Filetto 1923 Conselice 1921 Conselice Conselice 29/12/1927 Russi Conselice 1926 Ravenna Faenza 1914 Ravenna 1897 Lugo 1919 Alfonsine 1904 Russi 1915 Voltana 1923 Lugo 1922 Villa dell’Albero Luigia Maria Norina Rina Rita Silvana Venere Luigia Derna Serraglio Luigia Giacomina Eva Gigina Antonietta Maria Renata Celestina Amalia Luisa Ermenegilda Ornella Carolina Gaetana Lea Lucia Paola Rina Silvana Anita Norma Paola Natalina Silvana Mafalda Antonia Alberta Lidia Lucia Argia Ricci Ricci Ricci Ricci Ricci Ricci Ricci Ricci Bitti Ricci Giacomoni 1921 Ricci Giacomoni Ricci Papitti GIGIA Ricci Picciloni Ricci Piciloni Ridolfi Ridolfi Rivalta Rocchi Roncassaglia Roncassaglia Ronchi Ronchi Rossi Rossi Rossi Rossi Rossi Rossi Rossi Rossini Rotondi Rotondi Rubbi Rubbi Rubboli Ruffini Rustichelli Sabbioni Salami Salimbeni Lavezzola Lavezzola Russi Voltana Alfonsine Alfonsine Alfonsine Lavezzola 1888 1907 1915 1926 1915 1926 1923 Borgo Conselice 1918 Massa Lombarda 15/01/1926 Lugo 1927 Fusignano 1921 San Zaccaria San Pietro in Trento 1921 Lavezzola 1929 Riolo Terme 22/04/1921 Riolo Terme 02/05/1925 Villa dell’Albero Massa Lombarda 1926 Conselice 1915 Conselice 1902 Lavezzola 1914 Borgo S. Biagio - Ravenna 1915 Massa Lombarda Ravenna 07/12/1921 Conselice 1926 Lavezzola 1897 San Bernardino 1924 Russi 1920 Lavezzola 1922 Lavezzola 1924 Alfonsine 1906 Lugo 1903 Russi 1920 Conselice 1912 Conselice 1926 51 Iride Armida Gina Celesta Tiziana Rina Angela Guerrina Luisa Nanda Teresa Adriana Enrica Anna Wilma Pasqua Domenica Ines Emilia Lucia Ermide Pina Rosina Elena Lora Salimbeni Salvini Sama Samorè Samorè Sandrini Sangiorgi Sangiorgi Sangiorgi Sangiorgi Sant’Andrea Santi Santoni Saporetti Saporetti Sarnelli Sarti Sasdelli Savelli Savelli Savini Savini Savini Savioli Savioli Conselice 1925 Casola Valsenio 1910 Castiglione di Cervia 1907 Riolo Bagni Riolo Terme 25/04/1923 Riolo Terme 07/02/1921 Riolo Terme 17/10/1927 Savarna San Bernardino 1924 Lavezzola Brisighella 1924 Casola Valsenio 1929 San Pancrazio 1923 Giovecca 1891 San Pancrazio 1920 Casola Valsenio 1916 Giovecca 08/06/1921 Castiglione di Ravenna Castiglione di Ravenna 1897 Massa Lombarda Ravenna 1901 Lavezzola Fusignano 1923 “Uscivamo di notte per tagliare i fili telefonici tedeschi, spostavamo cartelli stradali, attaccavamo volantini contro la guerra. Oggi sembrano cose banali, ma si correvano veramenti pericoli”. Cesarina Veneri 52 Luisa Savioli Rosa Savoia Rubboli Aurora Savorani Maria Savorani Lucia Sazzi Angela Scardovi Dina Scardovi Mafalda Segurini Tonina Segurini Adriana Selva Alfea Selva FEA Maria Selvatici Lella Servidei Italia Settembrini Andreina Signani Candida Signani Giuseppina Signani Derna Silimbani Ofelia Silimbani Linda Silvagni Sofia Silvestroni Elsa Siroli Irma Siroli Teresina Sirotti Dina Geltrude Solaini Ines Solaroli Orfea Solimbeni Triesta Spadoni Maria Staffini Liliana Stagni Ermelinda Sternini Maria Strada Edvige Strocchi Eugenia Succi Rina Suprani Brigida Suzzi Marina Suzzi Giuliana Tabanelli Santina Tabanelli Teresina Tabanelli Alfonsine 1922 San Pietro in Campiano Cotignola 1893 Barbiano 1909 Massa Lombarda 1920 Sant’Agata sul Santerno 1898 Conselice Ravenna 1910 Santerno 12/10/1922 Conselice 21/09/1925 Conselice 06/10/1921 Faenza 15/03/1905 Fusignano 1926 Cotignola 1918 Lavezzola 1922 Lavezzola 1926 Lavezzola Castel Bolognese 24/05/1926 Cervia 1910 Faenza 9/6/1893 Lavezzola 1906 San Bernardino 1923 San Potito 1919 Porto Corsini San Pancrazio 1917 San Pancrazio 1928 Conselice 1926 Lavezzola 1924 Massa Lombarda San Pietro in Vincoli Cervia 1921 Massa Lombarda 1905 Castiglione di Ravenna Villa dell’Albero Castiglione di Ravenna Bagnacavallo 1925 Villanova di Bagnacavallo 1922 Alfonsine 17/11/1918 53 Rosina Rina Teresa Gigliola Purina Redea Carolina Augusta Luigia Maria Maria Maria Condina Giuditta Giustina Fernanda Carla Celeste Domenica Isella Lidia Maria Marina Vivilla Wallj Ida Afra Carla Celeste Domenica Ida Modesta Tonina Viviana Dina Bianca Lina Raffaella Angelina Rufina 54 Tacconi Tagliaferri Tagliaferri Taglioni Taglioni Taglioni Taiola Tamburini Tamburini Tamburini Tamburini Tamburini Tampieri Tampieri Tampieri Tapparelli Taroni Taroni Taroni Taroni Taroni Taroni Taroni Taroni Taroni Taroni Tarroni Tarroni Tarroni Tarroni Tarroni Tarroni Tasselli Tassinari Tassinari Taurino Tavolazzi Tellarini Tempioni Tesei GORINA Riolo Bagni 05/03/1890 Conselice 1917 Casola Valsenio 1909 Conselice 1915 Conselice 1923 Conselice Cervia 1911 Conselice 1913 Cotignola Lavezzola 1893 Voltana 1902 Villanova di Bagnacavallo 1927 Lavezzola 1921 Lugo 1893 Voltana 1925 Sant’Alberto Mezzano 1924 Mezzano 1926 Mezzano 1905 Alfonsine 1922 Alfonsine 1923 Cotignola 1910 Anita 1923 Lavezzola 1928 Ravenna Alfonsine 1915 Alfonsine 1925 Mezzano Mezzano solo biog Mezzano Alfonsine 1915 San Potito 1894 Alfonsine 13/06/1917 Riolo Terme 26/04/1925 Mezzano 1928 Massa Lombarda Lugo 1926 San Bernardino 1925 Mezzano 1919 Punta Marina Libera Maria Adelaide Anita Palma Adele Guerrina Teresa Fernanda Speranza Tina Elverigia Lilia Annunziata Antonia Costanza Lea Nina Nella Colomba Giuseppina Norina Ida Giuseppina Rina Amalia Norma Albertina Margherita Natalina Valeria Alberta Filomena Gigina Giovanna Lilia Luigia Antonia Itala Lina Tirapani Toffanello Tomba Tommasi Tondini Tonini Tonini Toregiani Toschi Toschi Toschi Tozzoli Trebbi Trenta Trioschi Trioschi Trioschi Trioschi Triossi Trombini Trombini Trombini Tronconi Tura Turci Tusoni Ugolini Vaccari Vaccari Vacchi Vachenhausen Vaghelli Valenti Valenti Valenti Valenti Valenti Valicelli Valpiani Vandini ANNETTA ORTENSIA ANTONIA Conselice 1921 Mezzano Riolo Terme 1926 Russi 1885 Alfonsine 1912 Conselice 1898 Conselice 1915 Giovecca 1922 Cervia 1906 Lavezzola 1923 Mezzano 1916 Alfonsine 1920 Conselice Mezzano 1908 Fusignano 1927 Savarna 1907 Fusignano 1913 San Pietro in Trento 17/09/1924 Porto Corsini Porto Corsini 1921 Porto Corsini 1916 Casola Valsenio 1916 Alfonsine 1921 Cannuzzo 1917 Castiglione di Ravenna 1911 Conselice 1929 Lugo 1912 Bagnacavallo 18/03/1903 Ravenna 20/05/1914 Ravenna Casola Valsenio 1907 Giovecca 1912 Giovecca 1927 Lugo 1924 Conselice 1923 Conselice 1904 Alfonsine 1920 Carraie Alfonsine 1910 55 norina trombini Medaglie d’argento al valor militare Ravenna, 14 agosto 1916 Ravenna, 4 giugno 2009 Entrò a far parte della Resistenza nel ravennate sin dai primi giorni dopo l’armistizio con il nome di battaglia ORTENSIA, dando vita ad una rete capillare di staffette al servizio dell’attività clandestina partigiana. Era capace di fare chilometri e chilometri con la sua bicicletta per un messaggio. Nascondeva gli ordini nella biancheria che portava addosso e quando la frugavano si mostrava spavalda. A partire dall’estate del 1944 svolse la sua attività presso il distaccamento “Terzo Lori” della 28ª Brigata Garibaldi “Mario Gordini”, dislocato presso l’Isola degli Spinaroni, rimanendo ad esso aggregata sino alla Liberazione. Nel dopoguerra, quando le si ricordavano i pericoli corsi, lei si schermiva. Diceva che non era la sola. Che tanti avevano corso dei rischi come lei. 56 i 100 anni di NATALINA “Mia nonna, poveretta, [...] appena saputo della cosa è corsa sul posto, e non glielo hanno voluto dare subito, il corpo, così tutto il giorno lei è stata lì, con le gambe di mia mamma attaccate al petto, perché i fascisti lo lasciavano attaccato al palo il corpo per dimostrazione, e mia nonna è stata lì tutto il giorno. Non si è mai mossa”. (Lorenza Vacchi) Lina Vacchi è una donna insofferente alle ingiustizie, ribelle nei confronti del sistema e dell’autoritarismo fascista. È una giovane con una sicura coscienza di sé e dei propri diritti quella che entra nella fabbrica Callegari di Ravenna; ha dovuto affermare la propria autonomia nella scelta, particolarmente difficile per quei tempi, di crescere da sola la figlia Lorenza. Coltiva amicizie e conoscenze che presto la porteranno alla partecipazione nelle lotte sociali e nella Resistenza. Nel 1942 si iscrive al Partito Comunista. È lei che l’8 settembre 1943 riesce a mettere in salvo Arrigo Boldrini (BULOW). Ebbe un ruolo di primo piano come staffetta e come responsabile dei servizi sanitari della Brigata partigiana “Terzo Lori”. Medaglia di bronzo Lina guida le azioni di protesta, che si al valor militare susseguono inarrestabili, contro le condizioni di vita e di lavoro nella Callegari. Viene arrestata e una volta rilasciata continua la sua lotta. Viene nuovamente arrestata insieme al giovane partigiano Umberto Ricci “Napoleone”, in seguito all’uccisione di un noto fascista di Ravenna. Non aveva voluto nascondersi, nonostante le sollecitazioni delle amiche e del PCI. Fu impiccata al Ponte degli Allocchi all’alba del 25 agosto 1944. Fu l’ultima a morire dopo la fucilazione di 10 compagni e all’impiccagione di Umberto Ricci. Le sue ultime parole furono per la figlia e contro i fascisti “non vi do la HI NATALINA VACC soddisfazione di uccidermi, farete 4 191 io gg presto questa fine”. Ravenna, 20 ma Ravenna, 25 agosto 1944 57 Velia Vienna Fernanda Giovanna Giuseppina Udilia Rosa Tonina Maria Pia Cesarina Osvalda Teresa Velia Clelia Francesca Maria Maria Mirella Venere Livia Paolina Rina Tilla Edvige Lea Augusta Annunziata Mafalda Fosca Luciana Dina Attilia Lina Ines Ida Solidea Fernanda Giulia Orsolina 58 Vandini Vandini Vannoni Vassura Vassura Vassura Vecchi Vecchi Veggi Veggi Veneri Veneri Venieri Venieri Venturi Venturi Venturi Venturi Venturi Venturi Venturini Venturini Venturini Venturini Verati Verati Verdi Verità Verlicchi Vernocchi Veroli Versari Vicari Vicari Vignoli Vignuzzi Villa Visani Visani Visani FRANZCHÈNA VIVI Cervia 1915 Ravenna 1909 Mezzano San Bernardino 1929 Savarna 1927 Conselice 1911 Bagnacavallo 1920 Lugo 1921 Riolo Terme 05/01/1921 Riolo Terme 20/12/1926 Ravenna Campiano 1919 Lavezzola 1922 Lugo 1919 Solarolo Ravenna Massa Lombarda 1915 Alfonsine 1921 Piangipane 1925 Borgo S. Biagio - Ravenna Massa Lombarda S. Maria in Fabriago 1922 San Patrizio 1925 Giovecca 1924 Massa Lombarda Massa Lombarda 1914 Mezzano Faenza 1926 Conselice 1912 Massa Lombarda 29/12/1925 Massa Lombarda Gambellara 1915 Cervia 1913 San Zaccaria Faenza Mezzano 1924 Conselice 1916 Faenza 1927 Massa Lombarda 1920 Faenza 1914 Giovanna Bina Mafalda Renata Rosina Teresa Tina Santina Aldimira Lidia Marianna Fedora Luisa Derna Elsa Clotilde Angelina Aurelia Emma Angela Margherita Annunziata Emma Erminia Angelina Bianca Clara Edera Luisa Adriana Mentana Elsa Carlotta Clara Giulia Lucia Santa Laura Bruna Imelde Vuonna Xella Xella Xella Xella Xella Xella Zaccagnini Zaccherini Zaccherini Zaccherini Zaccheroni Zalambani Zama Zama Zambardi Zanella Zanella Zanella Zanelli Zanghetta Zannoni Zannoni Zannoni Zanotti Zanotti Zanotti Zanotti Zanotti Zanzani Zanzani Zanzi Zappi Zardi Zatteroni Zattoni Zini Zoffoli Zoli Zotti MINUETTO Sant’Agata sul Santerno 1918 Lavezzola Villa Serraglio 1904 Lavezzola 1926 Lavezzola 1922 Lavezzola 1915 Lavezzola 1925 Ravenna Conselice 1912 Riolo Terme 1920 Castel Bolognese 1896 San Pietro in Trento 08/03/1913 Alfonsine 1925 San Pancrazio 1920 San Pancrazio 1927 Alfonsine 1901 Lavezzola 1923 Lavezzola 1922 Anita 1913 Villa San Martino 1907 Villa Serraglio 1914 Alfonsine 1929 Alfonsine 1928 Campiano 1904 Ravenna 1910 Villa dell’Albero Riolo Terme 28/01/1920 Ravenna 24/03/1905 Riolo Terme 24/04/1924 Villanova di Ravenna 1921 Villanova di Ravenna 1924 Alfonsine 1920 Massa Lombarda 1920 Lugo 1907 Ravenna 1898 Voltana 1910 Massa Lombarda 21/01/1925 Cervia 1927 Bagnacavallo 1921 Conselice 1927 59 “Per me Resistenza ha voluto dire vivere giorno e notte sulla bicicletta. Ero staffetta della 28a Brigata. [...] La bicicletta era diventata un mezzo così prezioso che quando i tedeschi o i fascisti cercavano di requisirla facevamo qualunque cosa per impedirglielo. [...] Io ci ho rimesso tre biciclette e la mia zona era tanto vasta che come media giornaliera percorrevo almeno 60 km”. Ida Camanzi (ILONKA) “Noi donne, l’Unità, la Lotta, La scintilla, così si chiamavano i fogli che stampavamo. [...] I giornali si stampavano di notte, la tipografia era in un sotterraneo e prima che facesse giorno tutto doveva scomparire. [...] La stampa veniva smistata in casa mia”. Lidia Gaddoni 60 DEI GRUPPI DI DIFESA DELLA DONNA