FERRARA 78 16:57 Case di collezionisti Pagina 78 Le collezioni del cardinale Giovanni Maria Riminaldi, temporaneamente allestite a Palazzo Bonacossi, testimoniano l’idea di museo coltivata dall’alto prelato e la sua squisita erudizione, formatasi nel clima culturale “illuminato” della Roma di metà Settecento. Parallelamente alla Riforma dell’Università, cui diede avvio nel 1771, egli curò la rifondazione del Museo, con l’allestimento in nuovi ambienti della collezione da lui riunita nel corso di una vita e donata alla città. Proveniente nella stragrande maggioranza dai depositi dei Musei d’Arte Antica del Comune di Ferrara, tale raccolta comprende manufatti e opere d’arte di varia natura: dipinti, statue e busti marmorei, bronzetti, iscrizioni funerarie, mosaici, tavolini, litoteche e altro ancora. Houses of Collectors ELISA LEONINI e SILVIA SARTORI MATTEO SACCHI a cura di Maria Luisa Pacelli in collaborazione con Chiara Vorrasi πMusei di Arte Antica - Palazzo Bonacossi / Museum of Ancient Art The collection of Cardinal Giovanni Maria Riminaldi, temporarily on display in Palazzo Bonacossi, testifies to the idea of the museum conceived by the high prelate and to his exquisite erudition, formed in the “illuminated” cultural climate of Rome in the mideighteenth century. In parallel with the University Reform, which he initiated in 1771, he oversaw the re-establishment of the Museum, with the display in new spaces of the collection that he put together during his lifetime and donated to the city. The great majority of the objects on display come from the deposits of the city of Ferrara’s Museum for Antique Art. The collection comprises artefacts and works of art of various kinds: paintings, statues and marble busts, bronzes, tomb slabs, mosaics, tables, collections of minerals and more. Chiara Vorrasi Case di collezionisti Houses of Collectors 16-03-2007 Ferrara GABBIA opuscolo okjkkkkk 79 Pagina 80 Matteo Sacchi nato a / born in Ferrara, 1975. Vive e lavora a / lives and works in Ferrara [email protected] Elisa Leonini nata a / born in Ferrara, 1980. Vive e lavora a / lives and works in Ferrara [email protected] Silvia Sartori nata a / born in Copparo (FE), 1978. Vive e lavora a / lives and works in Ferrara www.silviasartori.org 80 QUALE SÉ ? Mirrors, 2007, stampe fotografiche su PVC, carta adesiva / photographic prints on PVC, adhesive paper, dimensioni ambiente / environmental dimensions Una riflessione sul tema dell’identità e sulla sua natura molteplice e contraddittoria è offerta dall’installazione allestita da Silvia Sartori ed Elisa Leonini nella Saletta degli Specchi, attorno al settecentesco bronzetto di Diana cacciatrice. Dettagli fotografici della scultura, ingranditi e deformati secondo un gusto di ascendenza manierista, sono inseriti nelle cornici dorate degli specchi, moltiplicando i punti di vista in un capzioso gioco di sguardi incrociati e rivelando aspetti inattesi ed espressioni inquietanti. L’installazione di Matteo Sacchi indaga il rapporto tra identità personale e collettiva. Un uovo, simbolo di unità ed eternità, è sospeso al di sopra di un letto di lingue, avidamente protese a lambirne la superficie immacolata: tra loro simili esse sono distinte e caratterizzate nella loro individualistica aspirazione alla perfezione. Realizzata in gesso e polvere di marmo, con una chiara matrice scultorea, l’installazione di Sacchi appare un contrappunto sottilmente ironico ai busti a imitazione dell’antico conservati nella stessa sala. A reflection on the theme of identity and its manifold and contradictory nature is offered by the installation designed by Silvia Sartori and Elisa Leonini in the Hall of Mir- Case di collezionisti Houses of Collectors 16:57 Ferrara 16-03-2007 Ferrara Case di collezionisti Houses of Collectors GABBIA opuscolo okjkkkkk 81 ricerca dell’individuo nella sua singolarità / search for the individual in his singularity, 2003, gesso, scagliola, polvere di marmo / plaster, scagliola, marble dust, dimensioni ambiente / environmental dimensions rors, regarding the small bronze eighteenth-century sculpture of Diana Huntress. Photographic details of the sculpture, enlarged and deformed in keeping with the tradition of mannerism are inserted in the gilded frames of the mirrors, multiplying the points of view in a captious game of crossing glances, revealing unexpected aspects and disquieting expressions. Matteo Sacchi’s installations investigates the relationship between personal and collective identity. An egg, symbol of unity and eternity, is suspended above a bed of tongues, which stretch avidly to lick the immaculate surface: in their sameness they are distinct, characterised by their individualistic aspiration to perfection. Executed in plaster and marble dust, with a clear sculptural matrix, Sacchi’s installation appears as a subtly ironic counterpoint to the torsos imitating antiquity on display in the same room. Chiara Vorrasi