(06129) Perugia Piazza Settevalli, 133/u Tel 075.6971383 segreteria e fax 075.5009042 e-mail: [email protected] www.pgcesvol.com/aruo/ OSTEOPOROSI A cura dell'A.R.U.O. Associazione Regionale Umbra Osteoporosi OSTEOPOROSI Associazione Regionale Umbra Osteoporosi Associazione Regionale Umbra Osteoporosi 3 “Duro come un osso” è un modo di dire piuttosto comune. Le ossa dovrebbero essere dure e resistenti; al contrario, col passare degli anni spesso diventano troppo fragili e facile preda di fratture: è l’ora dell’OSTEOPOROSI Questo opuscolo contiene le informazioni essenziali sull’osteoporosi. Nasce dal convincimento, maturato in anni di attività nel campo delle malattie metaboliche dello scheletro, che l’unica arma vincente contro questo insidioso nemico sia la prevenzione. E’ diretto prevalentemente alle donne, poiché l’osteoporosi colpisce quasi 1 donna ogni 3 dopo la menopausa; ma anche ai giovani perché è negli anni dell’adolescenza che ciascuno costruisce il proprio patrimonio scheletrico. L’opuscolo fornisce un livello elementare di informazione: se dopo la lettura dovessero sorgere domande o dubbi, sarà bene discuterne con il medico curante. Questo tempo e quello speso dal medico per dare spiegazioni semplici e complete, sarà un ottimo investimento in termini di salute e risparmio economico. Direttore Tecnico Scientifico Prof. Paolo Filipponi 5 Sommario: L’osteoporosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Ho l’osteoporosi? . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 Più calcio per uno scheletro sano . . 27 La Ginnastica per lo scheletro . . . . . 35 7 L’osteoporosi 9 L'OSTEOPOROSI Nel corpo umano tutto è sostenuto dalle ossa. Lo scheletro da forma al corpo, ne sostiene il peso, protegge gli organi vitali e consente la locomozione. Inoltre l’osso costituisce un enorme serbatoio di calcio: il calcio è indispensabile per il buon funzionamento di tutti gli organi, come il cervello, il cuore, i reni. Quando l’assunzione del calcio con gli alimenti è scarsa, dobbiamo attingere a questa preziosa riserva; a Una preziosa lungo andare ciò può indebolire il riserva di calcio nostro scheletro. Negli anni dello sviluppo anche lo scheletro si accresce e si irrobustisce grazie al calcio degli alimenti, alla vita all’aria aperta ed all’attività fisica. Tutto quanto avremo accumulato nell’infanzia costituirà il nostro patrimonio scheletrico, il cosiddetto “picco di massa ossea”. Non potremo sperare in uno scheletro robusto a garanzia di anni di tranquillità in vecchiaia, se nell’infanzia avremo consumato poco latte ed avremo preferito per i nostri momenti di relax una comoda poltrona ai giochi all’aria aperta. Partire da un solido patrimonio è il segreto del successo in molte attività umane; risalire la china è sempre molto arduo e saranno pochi coloro che riusciranno a recuperare il terreno ormai perduto. Latte, sole e sport per uno scheletro robusto! 10 vecchio e più logoro viene eliminato, per fare posto ad un osso più giovane e quindi più vitale, in grado di assolvere meglio alle sue funzioni. Prima dei 40 anni tanto tessuto osseo viene eliminato, altrettanto ne viene prodotto. Quando il rimodellamento è ben bilanciato non vi è perdita di massa ossea. Questo equilibrio non dura tutta la vita. Dopo i 40 anni la produzione di nuovo osso non riesce più a p a r e g g i a r e l’eliminazione del tessuto più vecchio In continuo rimodellamento e, con l’avanzare degli anni, si assiste a una lenta ma inesorabile riduzione della massa ossea. Per questo motivo lo scheletro diviene sempre più debole e fragile e più tardi, in vecchiaia, potrà andare incontro a fratture. Ciò accade per lo più in coloro che nell’infanzia avevano accumulato un basso “picco di massa ossea” (osteoporosi senile). In alcune persone però, per lo più nelle donne all’epoca della menopausa, questo processo di “indebolimento” può avvenire in maniera molto rapida ed esporre lo scheletro al rischio delle fratture in un’età relativamente giovane, attorno ai 60 anni (osteoporosi postmenopausale). Un osso pigro Nell’adulto vi è un continuo ricambio di tessuto osseo (rimodellamento osseo): il tessuto più 11 LE CONSEGUENZE DELL’OSTEOPOROSI Quando lo scheletro è divenuto troppo fragile esso va incontro a FRATTURE al minimo trauma o addirittura senza alcun motivo: questa condizione è appunto nota come OSTEOPOROSI. Qualunque segmento dello scheletro può essere sede di frattura: le più frequenti sono quelle della colonna vertebrale, del polso e del collo del femore. Lo schiacciamento progressivo delle vertebre si verifica quasi sempre spontaneamente, ed è causa di dolore, talvolta violento, alla regione dorsale e lombare. La colonna tende a deformarsi con il progredire dell’osteoporosi e a divenire sempre più curva. A causa di ciò la statura si riduce e la cassa toracica viene compressa: ciò può aggravare una malattia polmonare preesistente, come la bronchite cronica o l’enfisema, e diviene consistente il pericolo di broncopolmoniti. Le fratture del polso e del collo del femore conseguono il più delle volte ad una caduta ed ogni anno più di un anziano su tre è soggetto ad una caduta. Dopo una frattura del collo del femore è comune una invalidità che condiziona pesantemente la qualità di vita. SOPRATTUTTO LE DONNE... MA ANCHE GLI UOMINI NON SONO AL SICURO fertile ostacolano i n f a t t i l a demolizione dell’osso. Quando in menopausa viene a mancare la protezione degli Al sopraggiungere della menopausa estrogeni, la distruzione dell’osso subisce una brusca accelerazione. Ed è ovvio che quando la menopausa si verifica precocemente, anche la perdita di osso avviene in anticipo. La menopausa si manifesta con una grande varietà di sintomi, ma l’osteoporosi costituisce senza dubbio una delle complicanze più gravi, anche perché si sviluppa in silenzio. Quando compaiono i primi sintomi ormai vi è ben poco da fare. Anche nei maschi il consumo di alcool, il fumo, l’uso protratto di cortisone, le malattie croniche, sono le cause più frequenti di osteoporosi. CHI HA UNO O PIÙ DI TALI FATTORI DI RISCHIO DOVREBBE CONSULTARE QUANTO PRIMA IL PROPRIO MEDICO PER ADOTTARE MISURE IDONEE E PREVENTIVE O AD OSTACOLARE LA PROGRESSIONE DELL’OSTEOPOROSI. L’osteoporosi colpisce circa 1 donna su 3. Ma anche gli uomini non possono dormire sonni tranquilli: circa il 30% delle fratture osteoporotiche del collo del femore colpiscono infatti il sesso maschile. Ci sono due motivi fondamentali per cui l’osteoporosi è più frequente nelle donne, ma il più importante è la perdita della funzione ovarica che consegue alla menopausa. Gli estrogeni prodotti dalle ovaie durante il periodo 12 13 Al pari del resto del mondo, anche da noi, in Italia, un numero sempre maggiore di persone, si calcola alcuni milioni, rischiano l’osteoporosi. Questa è una malattia dell’osso da non sottovalutare in quanto talora è causa di invalidità. È possibile sapere se sei a rischio di osteoporosi? Ecco un semplice test per darti la giusta risposta. Il tuo profilo di rischio Per ogni riga cerchia l’affermazione che ti riguarda. Quanti anni hai ? Meno di 50 All’inizio l’osteoporosi progredisce lentamente ed in silenzio, cioè senza disturbi; tanto lentamente che trascorrono parecchi anni prima che ci si accorga di averla. A questo punto potrebbe essere tardi per adottare misure risolutive; le ossa sono divenute ormai troppo fragili e possono verificarsi fratture del femore o del polso per cause banali; l’altezza si riduce a causa dello schiacciamento dei corpi vertebrali, e non è raro che si sviluppi una deformità della colonna. Più di 65 Sei in menopausa ? No Sì Assumi ormoni per la menopausa ? No Sì Qual è il tuo peso ? Magra Normale/Sovrappeso Quante volte la settimana fai attività motoria ? 3 o più volte Non ci sono cure risolutive per un’osteoporosi ormai giunta allo stadio delle fratture, ma si possono prendere provvedimenti in tempo per impedire che ciò accada. L’epoca giusta per iniziare la prevenzione è nota: le ossa si accrescono durante l’infanzia e l’adolescenza soprattutto in lunghezza, ma continua ad irrobustirsi fino ai 20-25 anni. Fino a quest’età è possibile rendere lo scheletro più forte e ricco di calcio. Questa è un’opportunità da non perdere! Tra 50 e 65 1 volta Di rado Quante volte al giorno consumi latte o latticini ? 2 o più volte 1 volta Mai Se hai più di 65 anni, assumi vitamina D ? No Sì Fumi ? Sì Ho smesso Mai fumato Soffri di artrite ? No Sì Assumi cortisone ? No Qualche volta Sì Hai avuto fratture dopo i 40 anni ? Sì No Vi sono state fratture di femore in famiglia ? No 14 Sì 15 SEI A RISCHIO? Se sei una donna... L’osteoporosi è 4 volte più frequente nella donna che nell’uomo. ! La donna ha un osso più sottile e meno denso dell’uomo. ! La donna comincia a perdere massa ossea in età più giovane rispetto all’uomo. ! La donna vive più a lungo dell’uomo. E se una persona invecchia di più ha più tempo per sviluppare un’osteoporosi. Se sei di razza caucasica... Le donne bianche hanno un rischio più elevato di quelle di razza negra. Infatti le donne bianche di età superiore ai 60 anni sviluppano fratture osteoporotiche con frequenza doppia rispetto alle donne nere. Anche le orientali possono essere ad elevato rischio, soprattutto perché tendono ad essere di costituzione minuta. Se ti avvicini alla menopausa o sei già in menopausa... Se sei andata in menopausa prima dei 45 anni hai rischio molto elevato di sviluppare un’osteoporosi. Con la menopausa i livelli di estrogeni cadono rapidamente e ciò causa la perdita di tessuto osseo. Questo può ridursi più del 10-15% nei primi anni che seguono la menopausa. 16 Se fai ginnastica raramente... L’inattività fisica porta alla perdita di osso; al contrario l’esercizio fisico favorisce lo sviluppo di uno scheletro robusto. È molto utile passeggiare o correre regolarmente; se ti è possibile pratica l’aerobica, la danza, il tennis, la pallacanestro, la pallavolo, la pesistica, lo sci di fondo. Talvolta le atlete svolgono un’attività fisica tanto intensa da provocare l’arresto dei cicli mestruali. Un’attività fisica eccessiva, cioè sostenuta per molte ore al giorno, può essere dannosa in quanto causa una situazione simile alla menopausa. Se consumi meno di 2 spuntini al giorno a base di latte o formaggio o yogurt... La tua dieta è sicuramente carente di calcio; e non solo la tua ma probabilmente anche quella dei tuoi familiari. In media una donna italiana consuma meno della quantità di calcio di cui ha bisogno, soprattutto le più giovani. Se poi segue una dieta per mantenere il peso forma, spesso elimina proprio il latte e i formaggi, cioè i cibi più ricchi di calcio. Il latte ed i prodotti caseari come il formaggio e lo yogurt ed alcune acque minerali, sono le migliori sorgenti di calcio e quasi i tre quarti dell’apporto giornaliero deriva proprio da questi prodotti. Ogni donna, soprattutto le più giovani, dovrebbero consumare almeno 2 o 3 spuntini a base di latte: assieme al resto della dieta essi garantiscono un’apporto adeguato. Se hai problemi di peso ricorda che il latte e lo yogurt scremati contengono meno calorie ma garantiscono un buon apporto di calcio. 17 Se sei sottopeso... Consigliati con il tuo medico o con un dietologo per appurare qual’è il tuo peso ideale. Le persone molto magre hanno un rischio più elevato di sviluppare un’osteoporosi. Se vi sono casi di osteoporosi in famiglia... Se tua madre o tua nonna hanno avuto fratture del femore, del polso o delle vertebre, tu hai un rischio più elevato. Potresti aver ereditato uno scheletro piccolo e molto probabilmente hai seguito le loro stesse abitudini alimentari. Informa le tue figlie di questa storia familiare di osteoporosi. Se hai avuto fratture in età adulta... E’ ovvio che chi ha avuto fratture per traumi modesti, come nel cadere, ha uno scheletro fragile. E’ facile che ciò accada di nuovo in futuro. Se fumi... Il fumo è dannoso per le cellule ossee. Esso riduce anche l’assorbimento intestinale di calcio. HO L'OSTEOPOROSI? L'osteoporosi non dà alcun disturbo se non ha provocato fratture. Pertanto non è possibile diagnosticarla con una semplice visita medica. Una frattura vertebrale invece è causa di “mal di schiena”, aggravato dalla posizione eretta e dai movimenti; esso non scompare con il riposo, mentre è alleviato da un busto. A volte, tuttavia, una frattura vertebrale può prodursi senza alcun dolore. Le fratture vertebrali causano un progressivo incurvamento della schiena (cifosi) e quindi riduzione della statura. Prima delle fratture la DIAGNOSI di osteoporosi può essere fatta agevolmente con la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata). La MOC può essere eseguita sia con densitometri a raggi “X” che ad ultrasuoni. La radiologia classica è utile solo per evidenziare la presenza di fratture vertebrali. E' opportuno eseguire una radiografia della colonna vertebrale se è presente: ! mal di schiena ! una cifosi ! una riduzione inspiegabile della statura. Se eccedi in bevande alcoliche... Le bevande alcooliche in eccesso riducono l’assorbimento di calcio intestinale. Inoltre i forti bevitori assumono con l’alimentazione una minore quantità di cibi ricchi di calcio. Come risultato essi tendono ad avere una massa ossea ridotta rispetto a persone della stessa età e sesso che non bevono alcoolici. 18 19 QUANDO FARE LA PRIMA MOC ? A VOLTE SONO NECESSARIE ALTRE INDAGINI E' opportuno che si sottopongono ad una MOC ! Tutte le DONNE entro i primi 10 anni da una menopausa spontanea. Vi sono fattori di rischio che impongono di anticipare l'esecuzione di una MOC sia nelle DONNE che negli UOMINI. Essi sono: ! L'aver avuto una frattura in seguito ad un trauma banale (caduta da posizione eretta). ! Un deficit di ormoni sessuali, cioè un ipogonadismo. Esso si manifesta nelle donne con l'interruzione precoce dei cicli mestruali; nei maschi con riduzione dell'interesse sessuale e con disturbi dell'erezione. Le cause più comuni di ipogonadismo nelle donne sono l'asportazione chirurgica delle ovaie e l'anoressia nervosa; in entrambi i sessi un eccesso di prolattina, un ormone che regola la funzione riproduttiva. ! Una storia di fratture di femore o vertebrali nei familiari di primo grado. ! L'immobilizzazione per alcuni mesi. ! L'insorgenza di malattie che danneggiano lo scheletro (l'insufficienza renale cronica; le malattie gastrointestinali croniche; alcune malattie del sangue, in particolare il mieloma multiplo ed i linfomi; un eccessivo funzionamento di alcune ghiandole endocrine, in particolare la tiroide, il surrene e le paratiroidi). ! L'uso cronico di alcuni farmaci, in particolare il cortisone, l'eparina e gli anti-epilettici. 20 Sono necessarie indagini più approfondite (vedi tabella) quando si riscontra un'osteoporosi grave: In una GIOVANE DONNA ! In menopausa da pochi anni (meno di 5 anni) ! prima della menopausa ma senza alcuno dei fattori di rischio per osteoporosi elencati nella pagina precedente ! di razza negra (i negri hanno uno scheletro più robusto dei bianchi) In un UOMO di età inferiore ai 65 -70 anni. Emocromo, azotemia, creatininemia, calcio, fosforo e fosfatasi alcalina, proteine ed elettroforesi proteica , esame urine, Bence Jones, esame feci, ormoni tiroidei e cortisolo. 21 COME INTERPRETARE LA MOC Per sapere di quanto si è indebolito il nostro scheletro, la massa ossea, misurata con la MOC, va confrontata con quella di persone dello stesso sesso, sane e giovani. Il “picco di massa ossea”, cioè il massimo sviluppo dello scheletro, si raggiunge infatti a 25-30 anni. ! Sono normali coloro che hanno una riduzione della propria massa ossea rispetto al “picco” minore del 10%. In questi casi non sono necessari farmaci. E' opportuno un nuovo controllo non prima di 2-3 anni. ! Se la riduzione è compresa tra il 10 ed il 25%, è necessaria ATTENZIONE! In casi selezionati può essere indicato iniziare una terapia. Tutti dovrebbero ripetere una MOC dopo 1 anno. ! Se la riduzione è maggiore del 25%, è presente OSTEOPOROSI. Nella maggior parte dei casi è necessario iniziare una cura specifica. ! Se inoltre si sono già verificate fatture, si tratta di una OSTEOPOROSI GRAVE. In tutti deve essere iniziata una cura specifica. CON QUALE FREQUENZA VA RIPETUTA UNA MOC ? Ogni 2-3 anni se il primo esame è risultato normale. Ogni anno se al primo esame la massa ossea era ridotta più del 10% o se si è iniziata una terapia per l'osteoporosi. 22 UN CORRETTO STILE DI VITA Un corretto stile di vita aiuta a prevenire l'osteoporosi; pertanto tutti dovrebbero: ! Assumere almeno 2-3 spuntini al giorno a base di latte e latticini. ! Inoltre è consigliabile far uso di acqua ad elevato contenuto di calcio assimilabile, la nostra regione è ricca di acque con queste caratteristiche, come ad es. SANGEMINI. Uno spuntino può essere un bicchiere di latte, uno yogurt o 50 gr di formaggio stagionato, come il parmigiano, il pecorino, l'emmenthal o la groviera. Se non è possibile consumare latticini è opportuno assumere compresse di calcio (1/2-1 gr. al giorno). ! Passeggiare tutti i giorni all'aria aperta. L'attività fisica fortifica lo scheletro; il sole inoltre favorisce la sintesi della vitamina D, necessaria per assimilare il calcio degli alimenti. ! Chi vive gran parte del tempo in ambienti chiusi dovrebbe assumere supplementi di vitamina D, in particolare dopo i 70 anni, poiché gli anziani hanno un fabbisogno più alto. Gli anziani dovrebbero adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare le cadute (vedi tabella). ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Usare scarpe con suole di gomma Evitare di salire su seggiole o scale Usare tappetini antisdrucciolo Applicare maniglie di sostegno nella doccia Evitare i tappeti , la cera, “i fili volanti” Non indossare pigiami troppo lunghi Usare una luce di sicurezza durante la notte Nell'alzarsi dal letto, attendere qualche istante seduti Controllare periodicamente vista e udito Controllare spesso la pressione arteriosa Evitare l'abuso dei farmaci per l'ansia e per dormire Evitare l'alcool Non fare mai nulla in fretta 23 BENEFICI E RISCHI DELLA TERAPIA ORMONALE Se non vi sono controindicazioni, le donne in menopausa dovrebbero fare una terapia ormonale sostitutiva, da portare avanti per almeno 5-10 anni. Essa è indicata soprattutto quando vi sono i disturbi tipici della menopausa, come le “vampe”, la sudorazione notturna ed i disordini del tono dell’umore. Gli estrogeni riducono il rischio: ! di osteoporosi ! del cancro del colon ! essi sembrano proteggere dal decadimento intellettivo, che in alcuni casi sfocia in una vera e propria demenza. Essi prevengono: L'incontinenza urinaria, le cistiti ed il prolasso dell’ utero. Molti temono gli estrogeni per il rischio del cancro della mammella. Tuttavia l'aumento di questa malattia dovuto agli estrogeni è modesto e compare solo dopo alcuni anni di cura. Tutte le donne che assumono estrogeni dovrebbero fare una mammografia ogni anno. Gli estrogeni sono controindicati: ! In chi a avuto un cancro della mammella o dell'utero ! In chi ha perdite mestruali di cui non si conosca la causa ! In chi ha una grave insufficienza venosa agli arti inferiori, soprattutto se complicata da trombosi. ! In chi ha grave malattia epatica Vanno usati con prudenza: ! Se in famiglia ci sono stati casi di cancro della mammella ! In chi soffre di cardiopatia ischemica ! Nei diabetici ! In chi ha una calcolosi della colecisti ! In chi ha una lieve malattia epatica ! In chi a un endometriosi ! In chi soffre di emicrania 24 VI SONO ALTRI FARMACI PER L'OSTEOPOROSI Nelle donne che non vogliono o non possono assumere estrogeni e nei maschi, un farmaco specifico per l'osteoporosi (ad es. i bisfosfonati) va iniziato solo quando la probabilità di avere fatture da fragilità è alta. Il rischio di fratture è elevato: !Quando la massa ossea è molto ridotta !Nei soggetti più anziani !In coloro che hanno già avuto fratture per traumi modesti Pertanto chi ha già avuto una frattura in seguito a una banale caduta; chi ha una malattia che indebolisce lo scheletro o assume farmaci nocivi per l'osso, come il cortisone, dovrebbero iniziare una terapia specifica per l'osteoporosi anche se la massa ossea è ridotta di poco (più del 10%). In assenza di fattori di rischio una donna di 50-55 anni, con uno scheletro ancora giovane e di buona qualità, non dovrebbe iniziare un farmaco specifico a meno che la sua massa ossea non sia molto ridotta (più del -30%). Al contrario una donna di 70-75 anni, il cui scheletro è già indebolito dall'età, dovrà iniziare a curarsi anche con una massa ossea ancora discreta (ad es. -10/15%). 25 Più calcioperuno scheletrosano 27 A COSA SERVE IL CALCIO? Ormai tutti sanno che il calcio è necessario per uno scheletro robusto e denti sani. Ma non tutti sanno che il calcio... !consente un regolare battito cardiaco; !è necessario per la coagulazione del sangue e quindi per arrestare un’emorragia; !permette ai muscoli di contrarsi e rilassarsi; !consente la trasmissione dei messaggi attraverso i nervi, dal cervello a tutti gli organi affinché funzionino in buona armonia. E se l’alimentazione non apporta abbastanza calcio? Il regolare funzionamento di ogni organo ci costringe a prelevare calcio dalle nostre riserve, e quindi dalle ossa. Ciò a lungo andare può rendere lo scheletro molto debole. Infatti... … lo scheletro è la nostra banca del calcio. Quando l’alimentazione è ricca di calcio ne depositiamo ogni giorno un po’ nello scheletro. Ad esso possiamo attingere nei momenti di maggior bisogno come ad esempio in gravidanza, durante l’allattamento, nei periodi di maggiore attività fisica o mentale. Se la dieta è povera di calcio i nostri risparmi si faranno sempre più esigui. LE MIGLIORI FONTI DI CALCIO: LATTE E LATTICINI La gran parte del calcio che noi assumiamo deriva da latte e dai latticini: pertanto è molto d i f f i c i l e c h e l’alimentazione apporti abbastanza calcio se scartiamo questi cibi. Molti evitano il latte e i formaggi perché ricchi di grassi e temono per la loro “linea” o che possano danneggiare le arterie. I prodotti parzialmente o totalmente scremati assicurano la stessa quantità di calcio di quelli interi, ma meno grassi. Il Parmigiano Reggiano che è prodotto con latte parzialmente scremato, contiene solo il 28% di materia grassa. Il latte e i latticini inoltre sono una preziosa fonte di proteine e di vitamine, soprattutto vitamina D. Questa è necessaria per assorbire il calcio; come nei paesi anglosassoni, anche da noi si inizia ad aggiungerla ad alcuni cibi, ad es. Il latte, per sfruttare al meglio il calcio in essi contenuto. ALIMENTI Sangemini * Latte intero Latte scremato Latte Grifo ** Yogurt, 1 vasetto Yogurt alla frutta, 1 vasetto Parmigiano Reggiano *** Pecorino stagionato, Emmenthal, groviera Caciocavallo, caciotta, fontina, gorgonzola, provolone Formaggino, mozzarella, ricotta, scamorza Cioccolato al latte Gelato QUANTITÀ 1 litro 1 tazza 1 tazza 1 tazza 125 mg 125 mg 100 g 331 290 300 390 140 140 1350 100 g 1100-1200 100 g 600-900 100 g 100 g 100 g 300-450 250 185 * L’acqua Sangemini apporta calcio altamente assimilabile. ** Il latte apporta, nella forma meglio assimilabile, il 33% in più di calcio; inoltre è addizionato con vitamina D. *** Quantità sufficiente per coprire il fabbisogno giornaliero. 28 CONTENUTO DI CALCIO (mg) 29 L’ACQUA CEREALI, CARNE, PESCE, VERDURA E FRUTTA Un’altra importante fonte di calcio può essere rappresentata dall’acqua, soprattutto in tutte quelle diete in cui vengono ridotti, o addirittura eliminati, latte e formaggi. E’ perciò buona abitudine bere 1-2 litri al giorno di un’appropriata acqua minerale ricca di calcio e contemporaneamente povera di sale (sodio). Questi tipi di acqua, oltre ad avere il calcio più assimilabile, risultano essere indicati contro la ritenzione dei liquidi e nei casi di ipertensione arteriosa. Ricerche scientifiche hanno dimostrato che una tra queste, l’acqua Sangemini, apporta calcio altamente assimilabile, ed è stato dimostrato che gli abituali consumatori di quest’acqua sviluppano una massa ossea superiore agli altri. Nella dieta degli italiani la carne e il pesce coprono meno del 10% del fabbisogno giornaliero di calcio; il pane, la pasta e i vegetali, quantitativi di poco superiori. Alcuni alimenti di questo gruppo sono fonti migliori, come i gamberetti o le acciughe, ma essi sono presenti sporadicamente sulla nostra tavola. Questi alimenti tuttavia forniscono sostanze essenziali all’organismo, come le proteine, i carboidrati, il ferro e gran parte delle vitamine. ALIMENTI *L’acqua Sangemini apporta calcio altamente assimilabile. (Decreto del Ministero della Sanita’ n. 3398-156 del 27 luglio 2001) 30 CONTENUTO DI CALCIO (mg) Pasta, riso, patate Pizza con mozzarella Legumi Legumi: ceci, e lenticchie Carne Salumi Pesce Pesce: gamberetti, acciughe, calamari, polpi, luccio Verdura Frutta 31 meno di 50 100 meno di 50 100-150 10-15 30-40 20-60 100-200 10-15 10-40 FAST FOOD ALL’ITALIANA I cosiddetti fast food o pasti veloci, stanno diventando una necessità anche per molti italiani, che non hanno tempo da dedicare al pranzo tradizionale. Un cheeseburger, patatine fritte e CocaCola apportano una quantità di calorie e di grassi più elevata di quanto si possa immaginare (circa 800-900 calorie, una buona metà derivante da grassi). Meglio un fast food all’italiana: un piatto di pasta condita con sugo di pomodoro e Parmigiano Reggiano, o un minestrone di legumi, o una pizza, accompagnati da una insalata o un frutto, hanno la metà di calorie (400-500), pochissimi grassi animali e quindi garantiscono una digestione più rapida. LE CONSEGUENZE DI UNA DIETA POVERA DI CALCIO L’osteoporosi. Lo scheletro diviene sempre più fragile e può andare incontro a fratture, talora anche spontaneamente. Problemi con i denti. I denti si cariano più facilmente e possono farsi mobili: tutto questo renderà difficile la masticazione. Talora, oltretutto, diviene difficile anche tollerare una protesi dentale. Ipertensione. La pressione arteriosa tende ad aumentare quando l’alimentazione è povera di calcio. L’ipertensione può causare un ictus cerebrale o un infarto cardiaco. COME MANTENERE BUONI DEPOSITI DI CALCIO Per molti italiani l’alimentazione apporta meno calcio di quanto sia necessario. Se non vogliamo che il nostro conto vada in rosso, ogni giorno dobbiamo assumerne una quantità adeguata. Essa è diversa nella varie età della vita. ETÀ FABBISOGNO GIORNALIERO DI CALCIO (mg) Bambini, fino a 10 anni Da 10 a 25 anni Gravidanza, allattamento Adulti, da 25 a 65 anni Adulti, sopra i 65 anni 800-1000 1200-1500 1200-1600 1000 1500 Disponiamo di una notevole varietà di cibi ricchi di calcio che ci consentono di coprire agevolmente queste richieste. In queste pagine troverete delle liste da cui potrete scegliere quelli che meglio rispondono ai vostri gusti. 32 33 QUALCHE CONSIGLIO UTILE ! Consumare ogni giorno da 2 a 3 spuntini ricchi di calcio. Uno spuntino è una tazza di latte o uno yogurt o 40-50 grammi di Parmigiano Reggiano stagionato. Per chi segue una alimentazione corretta non sono necessarie compresse a base di calcio. ! Chi trascorre parte del suo tempo libero all’aria aperta non ha necessità di assumere supplementi di vitamina D. ! Il nostro organismo necessita di almeno 40 sostanze per poter funzionare correttamente. Non esiste un solo cibo o gruppo di cibi in grado di fornirle tutte. Pertanto l’alimentazione deve essere varia. Esempio di dieta bilanciata, moderatamente ipocalorica, che soddisfa il fabbisogno di calcio: COLAZIONE: La ginnastica per lo scheletro METÀ MATTINA: - 1 tazza di latte o yogurt - 2-3 fette biscottate - 1 yogurt o 1 bicchiere di latte PRANZO: CENA: - 80 g di pasta o riso - 80-100 g di carne o pesce - 100 g di verdura - 1 fetta di pane - 1 frutto -40 g di riso o pasta - 40 g di Parmigiano oppure 1 uovo oppure 100 g di legumi secchi oppure 100 g di prosciutto crudo magro - 150 g di verdura ! Come condimento preferire l’olio d’oliva. ! Limitare lo zucchero... per addolcire il caffè: l’aspartame è una buona alternativa, praticamente priva di calorie. I dolci vanno consumati solo in sostituzione di altre portate. ! È opportuno un adeguato apporto idrico, preferibilmente con un’acqua ricca di calcio e povera di sodio. 34 35 LA GINNASTICA Lo scheletro consente la stazione eretta e protegge gli organi vitali, come il cervello, il cuore e i polmoni. Serve come punto di attacco dei muscoli che muovono gli arti: senza il nostro scheletro non potremmo camminare o correre, né raccogliere un oggetto da terra o portare la borsa della spesa e neppure stringere la mano ad un amico. Esso sarà tanto più robusto quanto maggiore è l’impegno fisico a cui viene sottoposto. Il nostro antenato contadino aveva sviluppato certamente uno scheletro molto resistente per sopportare i pesanti fardelli imposti dal duro lavoro dei campi. La società del benessere ha trasformato le forti braccia dei nostri vecchi negli esili arti di questa generazione: abbiamo sempre meno bisogno di uno scheletro robusto per un lavoro da scrivania e per le noiose serate passate in poltrona davanti alla TV. Non vi è dubbio che chi svolge con regolarità un’attività fisica avrà in vecchiaia un patrimonio scheletrico più ricco e sarà più difficile che le sue ossa vadano incontro a fratture. Un regolare programma di attività fisica dovrebbe far parte quindi delle misure volte a prevenire l’osteoporosi. ALCUNE NORME FONDAMENTALI ! L’attività fisica è utile anche se iniziata per la prima volta in età avanzata. Per essere utile deve essere eseguita almeno 2 o 3 volte per settimana, per 30-60 minuti. ! Deve essere svolta con continuità: quando si interrompe si perdono i vantaggi conseguiti. ! La presenza di osteoporosi non è una controindicazione ad un programma moderato di attività fisica. ! Tuttavia chi ha avuto già fratture deve essere cauto; prima di iniziare a far ginnastica dovrebbe consultare il proprio medico. Lo stesso vale per chi soffre di malattie cardiache o polmonari o di pressione alta o di artrite. Un check-up è consigliabile per tutte le persone di età superiore ai 50 anni. Vi proponiamo alcuni semplici esercizi che potreste svolgere agevolmente anche in casa: essi vogliono essere un suggerimento per un primo approccio all’attività ginnica. Potrete concordare un programma più completo e personalizzato con l’istruttore della vostra palestra. 36 37 È bene iniziare sempre con Proseguire con qualche uno o due esercizi di riscaldamento fino a quando iniziate a sudare. Un esercizio semplice consiste nel correre sul posto. Dapprima lentamente e dolcemente con le braccia sciolte; non dovete correre sulle punte ma tutto il piede dovrà toccare terra, prima la punta poi il calcagno. esercizio di stretching. Stando in piedi a gambe divaricate tendere le braccia in avanti intrecciando le dita delle mani. Dopo un minuto continuare a correre alzando le ginocchia più in alto ed aumentando la velocità. Se vi sentite stanchi o avete il fiato grosso fermatevi e respirate tranquillamente. Senza spostare i piedi ruotare le spalle, le braccia ed il corpo verso destra e rimanete in questa posizione per qualche secondo. Diminuite Piegando leggermente le progressivamente la velocità tornando a correre lentamente e dolcemente e poi camminate nella stanza per alcuni secondi. Riposate per 1-2 minuti e respirate profondamente. ginocchia ruotare ancora di più verso destra come se doveste guardare alle vostre spalle. Ripetete la sequenza 10 volte a destra e 10 volte a sinistra alternativamente. 38 39 Proseguire con un esercizio di torsione e piegamento della colonna dorsale. Sedetevi con le braccia rilassate e la schiena appoggiata allo schienale. Piegamento della spina dorsale. Sedetevi con la schiena contro il muro, le ginocchia piegate e i piedi uniti. Tenete in mano due pesi (ad esempio due lattine di conserva). P iegatevi di lato cercando di toccare terra con la mano destra; ripetere l’esercizio a destra e a sinistra per 10 volte. Piegate il busto verso destra e fate rotolare il peso Poi cercate di toccare terra con entrambe le mani senza sollevare i glutei dalla sedia, prima a destra e poi a sinistra. Ripetete la sequenza per 10 volte. 40 allontanandolo da voi il più possibile senza staccare i glutei dal pavimento. Restare in questa posizione per qualche secondo. Tornare lentamente nella posizione di partenza e ripetere l’esercizio dall’altro lato. Ripetere la sequenza per 10 volte. 41 NOTE Abbiamo riportato per motivi di spazio solo pochi e semplici esercizi che potete fare agevolmente in casa. Ma un programma di attività fisica, per essere veramente utile, deve stimolare ogni segmento dello scheletro. Iniziare a lavorare dolcemente ed in modo ritmico: tuttavia dato che l’obiettivo è quello di irrobustire lo scheletro ci vuole anche un po’ di forza. Inoltre, ogni momento della giornata può essere sfruttato per fare un po’ di movimento: parcheggiare l’auto lontana dal posto di lavoro e fare a piedi l’ultimo tratto di strada. Se prendete l’autobus scendere una o due fermate prima di arrivare. Non utilizzate l’ascensore ma fate le scale. Trovate un po’ di tempo per una passeggiata quotidiana. Se amate la musica, danzate mentre ascoltate il vostro cantante preferito: vi aiuterà a passare in allegria qualche minuto della giornata. 42 NOTE NOTE La presente pubblicazione e stata realizzata a cura del Comitato Scientifico ARUO Prof. Paolo Filipponi Dr.ssa Sonia Cristallini Dr. Giancarlo Policani Dr. Stefano Boldrini Dr.ssa Maria Francesca Schifini Dr.ssa Federica Alunni Ragni