copia VERBALE DI SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE RIUNIONE DEL GIORNO 22 GIUGNO 2007 N. 40 In data 22 giugno 2007 alle ore 18.00 presso la Sala Civica al piano terra della Rocca di Riva del Garda si è riunito il Consiglio comunale, in seduta pubblica. All’appello iniziale, effettuato dal Segretario su invito del Presidente, risultano presenti i signori: – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – MOLINARI Claudio - Sindaco ZUCCHELLI Mario - Presidente BENAMATI Tomaso DAVES Carlo CALZA' Luigi BRUNELLI Maria Flavia MIRANTE MARINI Girolamo ZANONI Alessio LORENZI Patrick CALZA' Mario VALANDRO Salvador GRASSO Valeria DALPONTE Andrea GATTI Franco GRAZIOLI Luca MUNARI Emilio FRIZZI Rocco PEDERZOLLI Mauro TRINCHIERI BENATTI Cristian MORANDI Giorgio LORENZI Emanuela MODENA Carlo BENAGLIO Umberto Risultano assenti i Consiglieri signori: – SANTONI Giovanni – ZAMBOTTI Pier Giorgio – ACCORSI Massimo – SERAFINI Mirella – BOMBARDELLI Ivo – DETONI Maurizio – CIVETTINI Giancarlo verbale 22. 06. 07 / 1 Partecipa il Segretario Generale del Comune, signor Alfredo Righi. Partecipano alla riunione gli Assessori Pierluigi Bagozzi, Rosanna Giordani, Luigi Marino, Adalberto Mosaner, Giancarlo Tonelli. Riconosciuto il numero legale degli intervenuti, essendo presenti n. 23 Consiglieri comunali, il signor Mario Zucchelli, nella sua qualità di Presidente, assume la presidenza e dichiara aperta la riunione per la trattazione dei seguenti argomenti, indicati nell’ordine del giorno emanato con avviso dd. 14.06.2007, regolarmente notificato ed allegato sub lettera A), come segue: 1. RAPPORTI PATRIMONIALI ED ECONOMICO-FINANZIARI PENDENTI CON IL COMUNE DI NAGO – TORBOLE RICOSTITUITO IN APPLICAZIONE DELLA L.R. 17.06.1957 N. 8: PROPOSTA DI REGOLAZIONE TRANSATTIVA (relatore il Sindaco) 2. ADEGUAMENTO DEL PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE (P.R.G.I.) DEL TERRITORIO DI RIVA DEL GARDA ALLE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI APPORTATE ALLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI COMMERCIO CON DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE N. 2320 DEL 3.11.2006: DEFINITIVA ADOZIONE - ARTT. 40 E 42 L.P. 5.9.1991 N. 22 E SS.MM. (relatore Ass. Mosaner) 3. PROPOSTA DI RETTIFICA N. 7 DELLE PREVISIONI DEL PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE (P.R.G.I.), CON PROCEDURA SEMPLIFICATA EX ART. 42 BIS, COMMA 1 DELLA L.P. 22/1991 E SS.MM. PER ERRORI MATERIALI PRESENTI NELLE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE (relatore Ass. Mosaner) 4. QUOTE DI EDILIZIA ABITATIVA SOCIALE NEL PERIODO 2007-2016 – ART. 18 QUINQUIES L.P. 5.09.1991 N. 22 E SS.MM.: ATTO RICOGNITORIO RELATIVO AGLI INTERVENTI PROGRAMMATI SUL TERRITORIO ED INDIRIZZI AI FINI DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA DI SETTORE (relatore Ass. Mosaner) 5. “HOTEL SAVOY” – VARIANTE N. 1 AI LAVORI DI AMPLIAMENTO GIÀ ASSENTITI SULL’IMMOBILE ALBERGHIERO CONTRADDISTINTO DALLA P.ED. 2689 E DALLA P.F. 3940/3 C.C. RIVA, IN VIA LONGA N. 10: PARERE SULLA RICHIESTA DI DEROGA ALLE NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE (ART. 27) (relatore Ass. Mosaner) Presidente: Prego i Consiglieri che vogliono rivolgerle delle domande al signor Sindaco per le question time, di prenotare i loro interventi; prego. Nessuno chiede la parola? Ha chiesto la parola il Consigliere Benaglio. Consigliere Benaglio: Grazie Presidente. L’altra volta avevo detto mezz’ora, ma 5 minuti bastano. Mi scusi signor Sindaco… non mi ascolta… verbale 22. 06. 07 / 2 Presidente: Sta ascoltando, prego Consigliere Benaglio. Consigliere Benaglio: Lei sa, signor Sindaco, che io ho stima e simpatia nei suoi confronti, però è un periodo che Lei è di una suscettibilità enorme. Quando un Consigliere comunale dell’opposizione dice qualcosa su cui Lei non è d’accordo, incomincia ad urlare e questo mette un po’ in soggezione i Consiglieri, non tanto quelli della minoranza, perché tanto sono loro che hanno ricevuto la sgridata, ma i Consiglieri di maggioranza. Perché, se il Consigliere di maggioranza avesse intenzione di dire qualcosa su cui Lei non fosse d’accordo, nel vedere come si comporta con i Consiglieri di minoranza, si guarda bene dal prendere la parola. (VOCE FUORI MICROFONO) Non si arrabbi, perché La stimo e ho simpatia, non si arrabbi con me: si arrabbi con gli altri ma non con me. (VOCE FUORI MICROFONO) Vede, per esempio, quando è cessata la votazione sulla fascia lago, personalmente avevo sentito quattro, cinque, sei Consiglieri di maggioranza che hanno detto: “Mai più che io voti la fascia lago”. Due hanno avuto il coraggio di andarsene e gli altri, siccome c’è stata un po’ di bagarre con Pietro Matteotti, non hanno più osato dire qualcosa contro. Questo non è il dibattito che dovrebbe esserci in un Consiglio comunale, anche per trovare degli accordi. Se fosse possibile d’ora in avanti reagire un po’ meno… poi ognuno può fare quello che vuole, perché ognuno è libero, però in Consiglio comunale meno si alza la voce e meglio è. Poi, volevo fare anche un altro appunto: c’è un sistema sbagliato sull’informazione. Prendo ad esempio il parcheggio di viale Pilati, che viene presentato ufficialmente alla popolazione nella sede della Margherita – questo l’ha già detto la volta scorsa il Consigliere Modena, ma preme anche a me riprenderlo – non è un sistema democratico di una città dove esiste un Consiglio comunale formato da tutte le forze politiche e se andiamo a presentare delle cose che, come il parcheggio Pilati, sono un bene per tutta la città, nella sede privata di un partito, allora si poteva anche scegliere la sede di Rifondazione Comunista, che hanno fatto nuova, accogliente e c’è dentro anche un bar. Anche in questo caso spero che non succedano più queste cose. Poi, anche il teleriscaldamento della cartiera: intanto, in Commissione urbanistica, io e altri Consiglieri abbiamo sentito – che poi questa storia è stata smentita – e c’era l’urgenza entro il 31 dicembre, perché altrimenti si sarebbero persi i contributi europei. Poi salta fuori che i contributi non ci sono più, anzi nessuno ha mai parlato di contributi. Ora, se c’è qualcuno che vuole dire che l’ha sentito, che non sono da solo… Presidente: Guardi Consigliere Benaglio che questi argomenti sono già stati trattati. Consigliere Benaglio: Voglio esternare anche io questi argomenti. Se non volete sentirli è un altro discorso, però è stato detto, mi ricordo, che c’erano 9 milioni di euro o qualcosa del genere, comunque la gente l’ha sentito. Poi, fate un incontro con la popolazione al Comprensorio, con la cittadinanza, dove spiegate, io non c’ero, non sono venuto proprio opposta, dove spiegate tutto il piano e il progetto, dopo che è stato approvato e tre o quattro giorni prima di iniziare gli scavi, perché praticamente verbale 22. 06. 07 / 3 ci sono già gli scavi dove mettono i tubi. Allora, non era più semplice, e forse anche più serio, fare quella riunione con i cittadini prima di andare in Commissione urbanistica, prima di venire in Consiglio comunale, a spiegare ai cittadini cosa si vuol fare? Invece si va quando è tutto fatto e se il cittadino dice qualche cosa, allora si bastona e gli si dice: “Tu taci”. Anche questo, non è un sistema di informazione. In questo Consiglio comunale poi, ci sono Consiglieri comunali che arrivano, fanno l’appello e poi se ne vanno. Tante volte la maggioranza si trova non con il numero legale, vedi, per esempio, l’ultimo Consiglio comunale di venerdì scorso sul discorso della immediata esecutività, non c’erano i numeri. Quando il Sindaco si arrabbia con l’opposizione, dovrebbe anche un po’ arrabbiarsi con la maggioranza quando trova che qualcuno se ne va o gironzola e poi non si sa più neanche dov’è, schiaccia il bottone che magari è di qualche altro Consigliere, mette in difficoltà anche il Presidente che non sa a chi dare la parola. Poi, da due anni a questa parte in Consiglio comunale non è che si sia parlato di tanti problemi. I problemi più grossi che vengono in Consiglio comunale sono sempre le lottizzazioni pubbliche, le lottizzazioni private, deroghe a raffica, piani urbanistici, sembra che non esista più attività economica, che non esistano più il turismo, lo sport, che non esista più nient’altro. Abbiamo bisogno anche di parlare di economia, a Riva come la pensate dapprima in avanti? Andiamo indietro giorno dopo giorno, la gente si lamenta perché non c’è più niente a Riva. Si può dire allora che andava meglio quando andava peggio; tra le altre cose c’era una seggiovia che andava al bastione, che era una meraviglia: tutte cose che sono state lasciate andare a morire e non si è pensato a rinnovare qualche cosa o ad inventare qualche cosa. Poi, un’altra cosa che volevo dire al Sindaco, scusi Sindaco ma questa volta non è che me la prendo con lei ma… il 3 aprile c’era una pagina sul giornale dove il Presidente della Fraglia, Vacondio, ha spiegato a tutti e ha dato la notizia che sono arrivati i soldi per il Museo della vela. Quella volta io gliel’ho fatto presente… Presidente: Consigliere Benaglio, anche quest’argomento il Sindaco ha già risposto… Consigliere Benaglio: Ho capito, però il Sindaco ha detto: “Il Sindaco sono io: sono io che devo sapere, farò una cosa al Presidente”, che praticamente doveva dire, tramite il giornale: “Caro Presidente della Fraglia, tu pensa alla Fraglia, che al resto penso io, perché la notizia che hai dato non è vera”. Io non ho visto questa smentita, doveva esserci. Poi andiamo alle cose piccoline. Il parcheggio dell’ex cimitero, avete visto quando piove come è ridotto? Sul giornale c’era scritto che sembra una piscina, allora li qualche cosa dovete pensare. Per esempio un piano, poteva venire qualche Assessore e presentare un piano, dire: “Guardate che stiamo facendo, abbiamo pensato di…”. Ma qui invece non si fa niente. Volevo anche chiedere un’altra cosa in merito alle 22 biciclette elettriche da acquistare con il contributo del Comune: ci sono stati dei criteri per l’assegnazione o l’erogazione di questi contributi? Per esempio, l’anziano, una persona che deambula male, quello che ha problemi cardiaci, quello che ha problemi respiratori; insomma, c’era una graduatoria? Altrimenti è successo anche che c’è della gente che sta bene e non ha bisogno ed è andata a prendersi la bicicletta con lo sconto di 250 euro! Allora chiedo, forse avete anche fatto questo criterio per accedere? Se dopo volete dirmelo… Dieci anni fa sono finiti i lavori della galleria San Giuseppe. Lì c’era l’impresa, che ha lavorato per due anni ed hanno intasato i tombini di cemento ma nessuno è mai andato a pulirli. Poi subito dopo ci hanno messo il deposito delle pietre, delle lastre di piazza delle Erbe, dove le verbale 22. 06. 07 / 4 tagliavano, le segavano eccetera, per un certo periodo; poi finalmente le hanno portate via… io ho qui le foto, dopo se Sindaco le vuole vedere… è come viene trattato e tenuto in considerazione un bene monumentale soggetto al vincolo dei Beni culturali, come la galleria San Giuseppe, che era una chiesa. Subito dopo si è fatto un deposito di motociclette e nel deposito di motociclette cosa succede? Ho qui anche la foto, dopo ve la do; succede che, alle due o alle tre di notte, perché le motociclette che mettono lì sotto non sono dei poveri vecchietti con la gamba rotta che sono fuori fino alle tre, sono tutti giovani di 15, 18, 20, 22 anni… Presidente: Per fortuna che abbiamo i giovani! Consigliere Benaglio: … e quando arrivano le due di notte, pieni di birra, prima di salire sulla moto cosa fanno? Si scaricano… siccome lì, sotto la galleria non piove, pensate cosa può esser dopo uno, due o tre mesi di queste cose… la puzza! Ogni tanto, ogni quindici giorni il cantiere comunale o qualcuno potrebbe andare a dare una lavata con un getto d’acqua. Una volta l’avevano fatto, sempre su mia richiesta scritta; infatti avevo mandato una lettera al Sindaco Malossini; poi è stato smesso tutto. Se vuole le passo queste foto. ^^^ Entra il Consigliere Detoni: il numero dei presenti sale a 24. ^^^ Presidente: Ha finito Consigliere Benaglio? Consigliere Benaglio: Poi volevo chiedere anche un’altra cosa: giorni fa sono passato davanti al Palazzo dei congressi e ho visto, c’era la tabella luminosa - il parcheggio era completamente vuoto - con scritto: “Parcheggio riservato alla Fraglia” ed era vuoto. E c’era la gente che continuava a girare continuamente, perché c’era la stanga abbassata e il semaforo rosso. Allora io dico: tutta questa gente che gira, i turisti che girano, che vedono un parcheggio bellissimo con la stanga e tutto, vuoto, e non possono entrare… è giusto? Io mi chiedo, perché poi magari sarà anche giusta questa cosa, però davanti alla gente che dice: “Avete qui un parcheggio, non posso entrare perché c’è scritto riservato. Chi è questa Fraglia?”. Lo chiedono, pensano che sia il Comune, non so… Giacché siamo in argomento di parcheggi, questa è una domanda che voglio fare, che mi è venuta così, non so come. Quando c’è il mercato mensile vengono eliminati tutti i parcheggi a pagamento nelle strisce blu; ebbene, l’APM tace o vuole un rimborso? Chiedo, non so quale sia la situazione perché, visto come si comporta l’APM che per tre minuti ti fanno la multa, un giorno intero due volte alla settimana perdere tutti quei soldi, non so se… comunque chiedo. E poi c’è ancora - l’avevo già detto l’altra volta - il discorso della raccolta dei rifiuti differenziata che quando arriva il camion o la mattina presto alla sera tardi, prende e svuota tutto in un cassone, la gente dice: “Ma cos’è questa storia? È possibile che noi dividiamo le bucce delle nocciole dalle bucce dell’arancia e poi va a finire tutto in un cassone?”. (VOCE FUORI MICROFONO) Sì, va bene, ma la buccia delle nocciole sarebbe materiale secco ed allora va dentro la plastica, il vetro, il secco e va tutto in un cassone. verbale 22. 06. 07 / 5 Intanto grazie. Presidente: Grazie Consigliere Benaglio. Altri Consiglieri chiedono la parola per la question time? Nessun altro chiede la parola pertanto prego signor Sindaco per le risposte. Sindaco: Per quanto riguarda il modo di votare, giusto domenica scorsa, quelli che hanno frequentato la chiesa per la Messa hanno sentito una lettura dall’Antico Testamento che narra della vicenda del re Davide che, per essersi comportato in un certo qual modo per motivi suoi personali, alla fine tutto ciò che gli è rimasto di fare è stato inventare il salmo del miserere e cominciare a recitarlo! È un po’ quello che è capitato a me mercoledì, dopo avere, nonostante tutto, nonostante l’approvazione da parte dell’aula di un emendamento che avevo proposto, accettato di dare il mio voto al secondo Decreto-legge sull’emergenza rifiuti in Campania. Quindi credo che, qualche volta, possa capitare nella vita e nell’esperienza dei Consiglieri comunali il non perfetto ritrovarsi nella definizione di una delibera, ma farsene poi una ragione nel contesto di un progetto più generale di amministrazione della città. Detto questo – e considerato che il Consigliere Benaglio è Consigliere anziano e io faccio parte dei Consiglieri comunali – accetto il suo invito ad evitare possibilmente di alzare troppo la voce nelle prossime sedute consiliari. Peraltro non mi pare che l’esito di eventuali mie reazioni passionali, che derivano soltanto dal fatto che – come tornerò a spiegare tra un attimo, seguendo lo schema del ragionamento del Consigliere Benaglio medesimo – bisogna comunque andare avanti, perché questa città deve procedere, deve proseguire, non si può tardare, non mi pare peraltro di avere costretto con i miei atteggiamenti chicchessia a doversi comportare in un modo piuttosto che in un altro. Comunque sull’errore dell’informazione confermo ciò che ho già detto la volta scorsa, nel senso che io stesso ho manifestato qualche mia perplessità: ho preso atto che si trattava di una serie di incontri di informazione nei quali erano state coinvolte tutta una serie di entità, sono stati otto incontri organizzati in quella sede. Devo peraltro dire che questo sicuramente è stato un esubero comportamentale del Presidente di quella società. Ci era stato detto che poi lo porteremo anche qua quando si tratterà di chiudere la partita strutturale del Pilati. Non è che il teleriscaldamento sia della cartiera: la cartiera sta costruendo una rinnovata, ampliata, aggiornata centrale di cogenerazione ad alto rendimento, alla quale noi, come città, tramite AGS in AG-Power, colleghiamo il teleriscaldamento. A me sembra veramente che, viceversa, il tema sia che, probabilmente, siamo abituati all’idea che l’ente pubblico da quando comincia a pensare una cosa a quando la realizza possa tranquillamente fare passare i secoli. In questo caso sono passati alcuni mesi dal pensiero all’azione e c’è stato un percorso di informazione che evidentemente è stato il più ampio possibile da parte dei soggetti coinvolti, alcuni soggetti non hanno partecipato, magari volontariamente come nel suo caso, o involontariamente in altri casi. Tutt’oggi abbiamo ricevuto una richiesta di ulteriore confronto su questo tema e ci adeguiamo. La posizione dell’Amministrazione, da questo punto di vista, è che tutti i cittadini, le cittadine, le organizzazioni che volessero ulteriori informazioni, dettagli e quant’altro, se non bastano gli opuscoli distribuiti, non sono bastati gli incontri fatti, non basta la lettura del sito Internet del Comune, l’Amministrazione comunale, AGS e Cartiere Garda sono quotidianamente disponibili a offrire qualsivoglia tipo di informazione in merito. Mi dispiace ci sia stata l’impressione che un cittadino, come lei dice, che sia stato bastonato. Io ho provato a chiedere ai verbale 22. 06. 07 / 6 miei colleghi di Giunta presenti alla riunione in C9 quanto è avvenuto e non mi pare che siano stati, bastonati ma le sensibilità possono essere differenti. Anche io stigmatizzo, ma devo dire che lo ha già fatto il Presidente del Consiglio molto più autorevolmente di me, l’atteggiamento di andare e venire da quest’aula: credo che abbia fatto bene a riproporci questa riflessione Poi è vero: ciascuno è qui responsabilmente, per conto nostro; poi se fosse opportuno qualche richiamo in più, mi sembra che la Presidenza del Consiglio l’abbia fatto, l’ha fatto il Consigliere anziano, lo confermo anche io, per quel poco o tanto che possa contare, che non sono atteggiamenti positivi. Sui temi poco trattati in Consiglio: a me sembra che, viceversa, all’ordine del giorno di questo Consiglio comunale siano stati inseriti, in questo biennio, temi importantissimi che, nella loro somma, delineano in maniera anche evidente le prospettive per l’economia e per altri ambiti della vita cittadina. Ma gli stessi temi urbanistici che il Consigliere Benaglio ci ha elencato qui in maniera puntuale, sono temi che hanno stretta attinenza al divenire economico e sociale della nostra città. Dire che non c’è più niente a Riva del Garda e portarmi ad esempio l’Apres club e la seggiovia del Bastione, sembrerebbe quasi segnalare… voglio dire; l’Apres club per una stagione riapre, quest’estate, attraverso una gestione è stata anche presentata, mi pare, a mezzo stampa. Se il proprietario dell’edificio ha inteso investire in una maniera diversa, proviamo a rivolgerci a lui per vedere se per caso non sia più redditizia quella dell’altra. Ma l’iniziativa privata salvaguardiamola! La seggiovia del Bastione sarà stata anche bella, ma è ferma da 25 anni e la Provincia Autonoma di Trento ne ha ordinato lo smantellamento, anche per quanto riguarda i pilastri, ciò che è stato compiuto nelle scorse settimane, per motivi evidentemente paesaggistici e di sicurezza. Per quanto riguarda la partita “Spiaggia degli olivi”, mi pare di averla ripercorsa interamente in quest’aula non più tardi di otto giorni fa. Quindi non avrò fatto la smentita a mezzo stampa, ma credo di averlo smentito almeno tre volte in Consiglio comunale, da quando è apparso quell’articolo. Parcheggio ex cimitero: “In Consiglio comunale non è stato presentato niente”; abbiate pazienza: in Consiglio comunale è stato presentato per due volte il bilancio di previsione 2007 di questo Comune che comprendeva delle apposite schede, riferite esattamente, per quanto riguarda le opere pubbliche, a che cosa si aveva intenzione di fare su quell’area, per quanto riguarda la parte corrente del bilancio, che cosa si aveva intenzione di fare per quanto attiene alle esumazioni. Il fatto che sia apparsa acqua nel quadrante sud est, evidentemente è un fatto che è stato immediatamente preso in considerazione dall’Amministrazione comunale e la stagione, benché estiva, è una stagione in cui ha piovuto parecchio. L’ingegnere capo del Comune ha comunicato che l’operazione che si intende fare è l’impostazione di un pozzo a perdere all’interno del quadrante sud est, proprio per evitare che rimanga quell’enorme pozzanghera che la rende in parte inagibile. Non mancherà in questo Consiglio comunale la possibilità di fare una riflessione su cosa possa diventare un domani, ma al di là del signore che sta raccogliendo le firme per farci dentro un parco giochi, al di là del signore che scrive che sia un peccato l’aver trasformato il cimitero in un parcheggio, al di là della Sovrintendenza ai beni monumentali che ci fa mantenere i muri perimetrali, perché pare che siano il non plus ultra della memoria storica, al di là del fatto che abbiamo mantenuto l’elemento verticale di quella che è stata la tomba dei Martiri del 28 Giugno nel parco che si vorrà lasciare a quell’area medesima quando sarà definita, resta il quadrante nord-est anche se spero di riuscire, prima della fine del mio mandato, attraverso opportune disposizioni, a sgomberare anche quello. Fin d’ora, se devo dire la mia credo che serva un grande coraggio per fare un grande prato verde in mezzo alla nostra città. Dopodiché, se volete il mio parere, ma, ripeto, sarà una discussione del Consiglio comunale negli anni a venire, verbale 22. 06. 07 / 7 magari di programma dell’Amministrazione del 2010-2015, lì sotto io ci farei due piani di parcheggi interrati e sopra un grande prato verde, perché non mi innamoro né di quei 20 cipressi che erano tutti malati prima ancora che ci facessimo il parcheggio… Io volevo forzare, assumendomene la responsabilità, i miei tecnici hanno detto: “Ma Sindaco, sono malati però ritentiamo”, teniamoli! Se li avessimo tolti nessuno direbbe più niente; posso solo annunciarvi che, a partire dalla metà di agosto verranno smontati il portale, la croce, il pilo delle offerte della San Vincenzo, perché verranno trasferiti entro il 31 ottobre al cimitero nuovo, come memoria del cimitero vecchio, nella sede più appropriata. Trasmetteremo al Consigliere interpellante la delibera e quant’altro serve per ricostruire la partita delle biciclette elettriche. La galleria San Giuseppe: tema delle caditoie non pulite dieci anni fa, non lo so; Lei presidia quella zona più di quanto la presidii io indubbiamente, quindi potrà avere questa memoria. (VOCE FUORI MICROFONO) Allora sono in buona compagnia. Però, Segretario, per evitare che il quarto Sindaco non si prenda cura di questa cosa, lunedì mi fa la cortesia di predisporre un promemoria scritto e facciamo una verifica presso l’ufficio tecnico su di esse, così abbiamo una risposta scritta che trasferiamo al Consigliere. Bene, è già stato fatto lo scritto, non occorre neanche che lunedì lo riscriviamo. Come si evince benissimo dalle fotografie che lei mi ha consegnato, è stata effettivamente usata, durante i lavori di piazza delle Erbe, come deposito per le pietre di piazza delle Erbe, che sono state portate lì per evitare atti vandalici sulle medesime. Dopodiché le operazioni di costruzione e posa in opera non sono intervenute sotto la galleria San Giuseppe. Poi è diventato – e anche questo Lei lo documenta storicamente – deposito delle moto, ma adesso non lo è più; allora lì si tratta semplicemente di andare a controllare, perché è impropriamente un deposito di motociclette. (VOCE FUORI MICROFONO) Fa parte di una partita ben più ampia. Trasferiamo al cantiere la sua osservazione sulle pulizie. Per quanto riguarda il parcheggio a sud del cortile del Palazzo dei congressi, lei ha detto giorni fa. (VOCE FUORI MICROFONO) Il giorno 20 giugno, non so che tipo di gara fosse in corso da parte della Fraglia, esiste un accordo generale da questo punto di vista per il quale a determinate manifestazioni viene resa la disponibilità di quell’area, in alcuni casi la patrocina il Comune, in altri casi paga la Fraglia della vela, secondo una tabella predefinita. Quindi considero non data la domanda rispetto ai parcheggi del mercato mensile. Sul discorso della raccolta differenziata: noi abbiamo fatto, sulla sua precedente segnalazione, delle puntuali richieste di verifica sia presso il Comprensorio che presso la ditta che svolge questo incarico. È stato ampiamente negato questo fatto. Sarebbe nostro interesse, per nostra tutela, potere eventualmente documentare che questo non avviene; allora… no, ma non è uno scherzo, lei fa la cortesia di segnalarci l’area di riferimento e noi facciamo delle verifiche incrociate con la Polizia municipale, allo scopo di evidenziare l’eventuale comportamento scorretto della ditta che assolve questo servizio pubblico, perché evidentemente ci sono delle sanzioni da porre in essere. (VOCE FUORI MICROFONO) Noi abbiamo bisogno di poter essere puntuali su questa cosa, perché non c’è dubbio che c’è una segnalazione precisa che può avere anche dei risvolti di natura giuridicamente rilevante, oltre a quelli che, viceversa, ci ha voluto segnalare qui il Consigliere Benaglio che sono di natura culturale evidentemente, perché è inutile che diventiamo matti. Anche domani uscirà un articolo verbale 22. 06. 07 / 8 dell’Assessore Bagozzi che sta seguendo questa partita, che appunto lamenta che non si riesca a sfondare questo 40% di differenziata soprattutto per una fatica riconosciuta, se ho letto bene, a gestire la frazione umida e quindi c’è bisogno di richiamarci a comportamenti più virtuosi. È chiaro che comportamenti a rovescio della ditta, come quelli che sono stati segnalati, vanno in controtendenza e sono inaccettabili sia dal punto di vista dell’opzione generale di raccolta differenziata, sia soprattutto in termini contrattuali e quindi li dovremo sanzionare. Su questo, Presidente, io avrei finito. Come comunicazioni, grazie Signor Presidente, prima di tutto la ricorrenza dei Martiri del 28 Giugno: quest’anno la ricorrenza dei Martiri del 28 Giugno verrà celebrata a Nago. Voi sapete che è itinerante tra Arco, Nago-Torbole e Riva del Garda e sarà esattamente il giorno 28 giugno dalle ore 17 in poi, a partire dalla chiesa di San Vigilio, poi al monumento e poi alla casa sociale. Resta inteso che la mattina del 28 giugno, come da deliberazione del Consiglio comunale di Riva del Garda, la Renga suonerà per 5 minuti in memoria dei martiri; dato che quest’anno non tocca a quest’Amministrazione comunale organizzare la cerimonia, abbiamo tuttavia disposto che sui tre cippi che li ricordano, presso i tre centri scolastici, sul monumento che li ricorda presso l’ex cimitero, sulla loro tomba al cimitero nuovo e alla lapide presso la Loggia pretoria, siano deposti degli omaggi floreali. Comunque le signore e i signori Consiglieri e le associazioni, sono invitati a partecipare alla cerimonia a Nago il giorno 28 alle ore 17. L’Amministrazione comunale sarà rappresentata ufficialmente dall’Assessore Matteotti, essendo io quel giorno probabilmente non ancora in zona, non ancora rientrato. È stato distribuito a tutti i Consiglieri comunali l’opuscolo relativo alla partecipazione in società di capitali e consorzi, con i dati disponibili. Grazie signor Presidente. ^^^ Entra il Consigliere Santoni. Escono i Consiglieri Lorenzi Patrick e Grazioli: il numero dei presenti scende a 23. ^^^ Presidente: Grazie signor Sindaco. Abbiamo interpellanze e interrogazioni? No; possiamo quindi procedere alla nomina degli scrutatori; propongo di nominare il Consigliere Benamati Tommaso e il Consigliere Pederzolli. (VOCE FUORI MICROFONO) Sottoposta a votazione la proposta con voti favorevoli : n. 21 (Sindaco, Presidente, Santoni, Daves, Calzà Luigi, Brunelli, Mirante Marini, Zanoni, Calzà Mario, Valandro, Grasso, Dalponte, Gatti, Munari, Frizzi, Trinchieri Benatti, Morandi, Lorenzi Emanuela, Detoni, Modena e Benaglio) − contrari : n. 0 − astenuti : n. 2 (Benamati e Pederzolli) IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA ^^^ Entrano i Consiglieri Grazioli e Lorenzi Patrick: il numero dei presenti sale a 25. ^^^ verbale 22. 06. 07 / 9 Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 1 dell’ordine del giorno, di cui all’allegato B) al presente verbale. PUNTO N. 1: RAPPORTI PATRIMONIALI ED ECONOMICO-FINANZIARI PENDENTI CON IL COMUNE DI NAGO – TORBOLE RICOSTITUITO IN APPLICAZIONE DELLA L.R. 17.06.1957 N. 8: PROPOSTA DI REGOLAZIONE TRANSATTIVA Sindaco: Grazie signor Presidente. Si tratta di una delibera che interviene a 50 anni dalla separazione dei comuni di Riva del Garda e Nago-Torbole, dopo la forzata comunione dei medesimi sotto il regime fascista e credo che abbia anche un significato del tutto singolare il riuscire a deliberare in merito noi in questa tornata e il Comune di Nago-Torbole nella prossima. Io desidero dire che la ricostruzione di questa pratica è stata particolarmente laboriosa e mi permetto anche di dare formalmente atto al signor Segretario generale dell’impegno che ha profuso in merito, per poter ricostruire, attraverso tutti i documenti ritrovati, la storia che è stata descritta nelle pagine introduttive di relazione. Certamente ci sono stati contatti con il Comune di Nago Torbole, devo dire che abbiamo avuto anche un incontro totalitario con le due Amministrazioni comunali, le due Giunte municipali, e tutti i capigruppo consiliari di tutti e due i Consigli comunali recentemente. Incaricato delle perizie che hanno interessato la partita, è stato il dottor Diego Laner e quindi io mi permetto soltanto di leggere il testo della delibera, evidenziando che comunque la relazione merita di essere tenuta anche agli atti, nel senso di un modello di ricostruzione estremamente interessante anche per cogliere come alcune dinamiche – mi viene in mente il Consigliere Benaglio prima – economiche siano state parte integrante degli interessi dell’Amministrazione comunale e dei privati di Riva del Garda già agli inizi del secolo scorso. Allora, la delibera dice al punto uno: Il relatore dà lettura della predisposta deliberazione. (CAMBIO LATO) Presidente: Grazie Sindaco, è aperta la discussione. Nessuno chiede la parola per il primo intervento? Per il secondo intervento? Per dichiarazione di voto. (VOCE FUORI MICROFONO) Consigliere Modena, ha non una ragione, mille ragioni, io sono il Presidente del Consigliere, non posso intervenire, però farò una proposta di questo tipo, che i Consiglieri debbano restare in aula; io non voglio blindare il Consiglio comunale, però farò una proposta di carattere economico che andrò a concordare con il Segretario generale, perché anche a me, Consigliere Modena, dà molto fastidio da questa posizione vedere un continuo movimento. Non credo che i Consiglieri nelle tre ore di Consiglio comunale abbiano tutte queste cose da fare, telefonate o non telefonate. Il Sindaco, il sottoscritto ed altri sono qui tre ore e mezza. Ci sono Consiglieri che veramente – accetto il suggerimento fatto dal Consigliere Benaglio – continuano a girare: non è corretto! verbale 22. 06. 07 / 10 Per dichiarazione di voto l’ho detto, metto in votazione il punto 1 all’ordine del giorno. Ha chiesto la parola la Consigliera Brunelli. Scusi, non avevo visto. Consigliera Brunelli: Non c’è problema. Se mi permettete io vorrei riferirmi al punto dell’ordine del giorno, ma visto che m’inserisco… il Consigliere Modena ha tutte le ragioni, ma non bisogna sparare nel mucchio, bisogna cercare di colpire prendendo la mira, perché è da tempo che mi riservo di fare questa proposta, ma non trova sbocchi: se i Consigli comunali trovassero degli orari, delle collocazioni, delle tempistiche più umane non sarebbero tre ore, sono sei le ore del Consiglio comunale. Vi assicuro che, per chi ha famiglia, può essere un problema; magari non tutti hanno problemi, ma l’avevo già detto nella riunione dei capigruppo: stare qui dalle 18, 18.30, fino alle 23 può essere un problema. Può esserlo anche per chi ha voglia di andare a cena e quindi io credo che un Consiglio comunale alle 20.30… chiaro che, patti chiari amicizia lunga, perché un Consiglio alle 20.30 non può andare avanti fino alle 23 con la question time e quindi si collega al discorso sul quale non ero intervenuta l’altra volta. Nessuno aveva intenzione di mettere da parte il Consigliere Luigi Calzà, che era colui che nella riunione dei capigruppo aveva sollevato il problema, ma semplicemente l’intento era propositivo e non polemico per dare modo al Consiglio di essere operativo e snello. Nulla toglie che nella riunione dei capigruppo si possono prendere degli accordi, per cui a me andrebbe anche bene un Consiglio al mese riservato tutto alle question time, però anche arrivare qua e dover deliberare quattro punti, ma si arriva ad uno perché per tre ore si è parlato delle buche! Con tutto rispetto Consigliere Modena, non sono intervenuta l’altra volta perché ho capito la frustrazione che stava alla base del malcontento e ti riconosco una dose di onestà intellettuale per cui credo che non ci sia stata polemica fine a se stessa nell’intervento che avevi fatto, non mi ricordo se venerdì scorso o quell’altro ancora. Chiudo soltanto dicendo che se facessimo dei Consigli più umani, da un punto di vista operativo, più snelli, più esecutivi, più incisivi, ne guadagneremmo tutti, perché si parte alle 20.30 e alle 24 si chiude: chi ha figli, chi ha la moglie a casa, chi ha il marito a cui andare a fare la cena, può cenare e ci si presenta in Consiglio come “persone per bene”: si finisce a mezzanotte e si va tutti a casa ad andare a dormire. È chiaro poi che se gli interventi non hanno dei limiti, se non si guida la discussione in un certo modo possono esserci dei problemi. Chiuso questo discorso. Per quanto riguarda il punto all’ordine del giorno, in dichiarazione di voto, molto brevemente, tanto di cappello alla risoluzione di un problema annoso e indubbiamente complicato da tutto il tempo che è intercorso e dalla complicazione effettiva della materia. Il voto sarà favorevole ma permettetemi solo un appello: chiedo maggiore chiarezza nei documenti ufficiali, nelle delibere, per dar modo alle persone di comprendere correttamente quello che si va a deliberare, per dare leggibilità anche al cittadino comune che va all’albo comunale o agli uffici comunali a chiedere una copia della delibera. Capisco la complicazione, ma vi assicuro – questi appelli li avevo già fatti in precedenza – che da normodotata quale mi ritengo faccio una fatica immane a capire il contenuto di questa delibera, dal punto di vista proprio dell’italiano. Mi manca una dose di studio, una dose di preparazione, la dose di buona volontà o di quello che volete, però questa delibera, come tante altre, è quasi illeggibile dal punto di vista dell’italiano, proprio anche della sintassi, perché non si inizia una frase con “si stabiliva” senza dire chi ha stabilito! Non si inizia una frase con “a favore di”…: l’italiano è fatto, come ho già detto in altre occasioni, da soggetto, complemento verbale, oggetto. Se sono frasi semplici si capiscono altrimenti le cose non sono chiare, conoscendo la materia… perché se fosse nella bozza allegata, nella perizia di stima allegata, se usiamo dei linguaggi tecnici nessuno può eccepire su una bozza di un perito o di un avvocato, ma siccome la delibera è fatta da una redazione e da un deliberato, verbale 22. 06. 07 / 11 ritengo che se si lavorasse un po’, se si ponesse un po’ più di attenzione all’intelligibilità del testo, ne guadagneremo tutti, Consiglieri, cittadini, tutti quelli che, anche a futura memoria, volessero sapere cosa si è votato questa sera. Grazie. Presidente: Grazie. Era una dichiarazione di voto Consigliere Brunelli? (VOCE FUORI MICROFONO) … che vota a favore. Grazie. Altri Consiglieri che chiedono la parola per dichiarazione di voto? Nessun altro chiede la parola, mette in votazione il punto 1 all’ordine del giorno. Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera B). Dato atto che sono stati acquisiti i pareri stabiliti dall’art. 81 del D.P.Reg. 1.02.2005, n. 3/L, 1° comma, come favorevolmente espressi e inseriti in calce alla proposta di deliberazione, di cui formano parte integrante; Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al proposta di delibera allegata; A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente risultato: - Consiglieri presenti n. 25 - Consiglieri votanti n. 25 - voti favorevoli n. 17 (Sindaco, Presidente, Santoni, Benamati, Daves, Calzà Luigi, Brunelli, Mirante Marini, Zanoni, Lorenzi Patrick, Calzà Mario, Valandro, Grasso, Dalponte, Gatti, Grazioli, Munari) contrari n. 0 astenuti n. 8 (Frizzi, Pederzolli, Trinchieri Benatti, Morandi, Lorenzi Emanuela, Detoni, Modena e Benaglio) IL CONSIGLIO COMUNALE delibera DI APPROVARE la proposta di deliberazione del relatore Sindaco, allegata al presente verbale sub lettera B). Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 2 dell’ordine del giorno, di cui all’allegato C) al presente verbale. verbale 22. 06. 07 / 12 PUNTO N. 2: ADEGUAMENTO DEL PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE (P.R.G.I.) DEL TERRITORIO DI RIVA DEL GARDA ALLE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI APPORTATE ALLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI COMMERCIO CON DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE N. 2320 DEL 3.11.2006: DEFINITIVA ADOZIONE - ARTT. 40 E 42 L.P. 5.9.1991 N. 22 E SS.MM. Assessore Mosaner: Grazie Presidente. Si tratta della seconda adozione della delibera di adeguamento del PRG alle nuove disposizioni in materia di commercio, già esaminato dal Consiglio comunale un paio di mesi fa con la votazione favorevole, la stessa è stata posta all’albo comunale, è stata pubblicata sui giornali, è stata inviata alla Giunta provinciale in sede di controllo della CUP, che da circa due anni avviene tra la prima e la seconda adozione, non avviene più dopo la seconda adozione. Non sono pervenute osservazioni nei limiti dei 30 giorni e la Commissione urbanistica provinciale ha suggerito di mantenere semplicemente la tabella esplicativa delle dotazioni dei parcheggi, così come previsto dalla delibera di Giunta provinciale. Quindi non è stato fatto altro che… noi avevamo fatto un semplice rinvio dinamico dicendo che si applicano quegli standard e la CUP ha chiesto che quello standard risultasse in una tabella esplicativa. Quindi ci si è adeguati al suggerimento formulato dalla Commissione Urbanistica Provinciale; è stata introdotta dalla prima alla seconda la tabella, e quindi, visto il parere favorevole della CUP, visto che il provvedimento può essere approvato per la seconda adozione, si propone di adottarlo definitivamente nel testo allegato, composto dalla relazione illustrativa e dalla norma di attuazione e di trasmetterlo per l’approvazione finale alla Giunta provinciale, facendo presente che lo stesso argomento è in salvaguardia. Grazie. Il relatore dà lettura della predisposta deliberazione. Presidente: Grazie Assessore Mosaner. È aperta la discussione. Nessuno chiede la parola per il primo intervento? Per il secondo intervento? Per dichiarazione di voto? Nessuno chiede la parola, prego gli scrutatori di verificare la presenza dei Consiglieri. Metto in votazione il punto 2. Constatato che nessun Consigliere prende la parola, il Presidente dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera C). Dato atto che è stato acquisito il parere stabilito dall’art. 81 del D.P.Reg. 1.02.2005, n. 3/L, 1° comma, come favorevolmente espresso e inserito in calce alla proposta di deliberazione, di cui forma parte integrante; Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al proposta di delibera allegata; verbale 22. 06. 07 / 13 A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente risultato: - Consiglieri presenti n. 25 - Consiglieri votanti n. 25 - voti favorevoli n. 17 (Sindaco, Presidente, Santoni, Benamati, Daves, Calzà Luigi, Brunelli, Mirante Marini, Zanoni, Lorenzi Patrick, Calzà Mario, Valandro, Grasso, Dalponte, Gatti, Grazioli, Munari) contrari n. 0 astenuti n. 8 (Frizzi, Pederzolli, Trinchieri Benatti, Morandi, Lorenzi Emanuela, Detoni, Modena e Benaglio) IL CONSIGLIO COMUNALE delibera DI APPROVARE la proposta di deliberazione del relatore Assessore Mosaner, allegata al presente verbale sub lettera C). (VOCI FUORI MICROFONO) ^^^ Esce il Consigliere Zanoni: il numero dei presenti scende a 24. ^^^ Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 3 dell’ordine del giorno, di cui all’allegato D) al presente verbale. PUNTO N. 3: PROPOSTA DI RETTIFICA N. 7 DELLE PREVISIONI DEL PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE (P.R.G.I.), CON PROCEDURA SEMPLIFICATA EX ART. 42 BIS, COMMA 1 DELLA L.P. 22/1991 E SS.MM. PER ERRORI MATERIALI PRESENTI NELLE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE Assessore Mosaner: Grazie Presidente. Come c’è stata occasione di illustrare, anche in sede di Commissione urbanistica consiliare, questo Consiglio comunale ha disposto nella prima rettifica che ha fatto nel 2005, di stabilire che l’amministrazione, con una cadenza quantomeno quadrimestrale proceda, qualora le richieste vengano formulate dai cittadini o vengano riscontrate d’ufficio, rettifiche per errore materiale, così come è codificata dalla normativa, della legge urbanistica 22/91 e segnatamente l’articolo 42 bis, il quale dice che: “Qualora si rinvenga uno degli errori che possano essere considerati errori di natura meramente materiale, gli stessi possono essere rettificati con una procedura semplice che non comporti doppia elettura, pur la stessa dovendo essere pubblicata sul Bollettino Ufficiale, previa verifica con i funzionari dell’amministrazione provinciale”. verbale 22. 06. 07 / 14 Dall’ultima che abbiamo fatto, nel febbraio del 2006, ne sono arrivate alcune; una proprio per una semplificazione, anche in relazione alla razionalizzazione dei procedimenti, per non farne uno ogni mese, abbiamo raggruppato un certo numero di segnalazioni. Le segnalazioni sono sei, intervenute dal maggio 2006 fino sostanzialmente all’inizio di quest’anno, praticamente ad aprile 2007. Gli errori segnalati e valutati come errori, quindi che rientrano nella griglia prevista anche dalle circolari della Provincia autonoma di Trento, sono sei, tre relativi alla zonizzazione cartografica. Tre in modo particolare sono relativi a zonizzazione cosiddette bianche improduttive, all’interno di lotti che sono invece edificati e appartengono alla stessa proprietà. Sono assolutamente in linea con quanto abbiamo già deliberato negli anni scorsi, uno appartiene, come vi dicevo, al lotto della proprietà Prati, che ha il vialetto di accesso alla casa propria ed è considerato un improduttivo, mentre la zonizzazione logica è quella di edilizia consolidata. Trova riferimento anche nel P.U.C., e segnatamente così prevedeva. Un secondo è segnalato nella zona del Restel de Fer, Casa Armici dove il giardino della casa è stato ascritto a zona bianca improduttiva, ma è logicamente, una parte privata del lotto. Un terzo è in viale Rovereto a fianco all’hotel Louise dove anche lì c’è un azzonamento di bianco improduttivo e anche quello della ricostruzione storica, andando al piano dei centri storici, quindi di tipo b, che è al piano urbanistico comprensoriale, è rinvenibile l’errore. Altri tre invece sono negli ambiti dei manufatti dei centri di interesse storico culturale, cioè nei centri storici, uno è a Campi, praticamente la schedatura fatta di un edificio comprende una categoria di intervento che non permetterebbe assolutamente il recupero di una parte dell’edificio, mentre andiamo a passarlo in modo che possa essere recuperato e si possa togliere anche la situazione di degrado. Un’altra è relativa al nucleo storico del Varone, questa è un po’ più complessa, solo perché non è stata di facile lettura la composizione: riguarda l’ascrizione alla categoria del restauro conservativo di una edificio nel piano urbanistico non è nemmeno nell’ambito dei manufatti storici, peraltro è stata fatta una ricostruzione filologica nella quale si può desumere che parte degli edifici hanno valori storici, quindi la scheda viene sì modificata, ma sulla stessa vengono posti dei vincoli precisi sulle facciate, sulle partiture dei fori. La quarta riguarda la mancata schedatura di un edificio, ovvero di una piccola barchessina, che però è stato censito, e di un’altra che invece nella cartografia del piano ha una schedatura, mentre nella singola scheda dell’edificio ne ha un’altra, quindi vi è contraddizione tra l’una e l’altra scheda. Questo edificio è nel complesso, non so come si chiami esattamente, bastione… (VOCI FUORI MICROFONO) Ecco, ristorante “Alle mura”: è quello lungo via Bastione sulla sinistra; quindi vi è una rettifica e una scheda nuova, perché sono un manufatto non assolutamente registrato. Quindi la precisazione. Tutti rientrano quindi nella possibilità degli errori materiali; il progettista ha formulato la proposta, è stata esaminata nella commissione urbanistica ed è stata anche aggiustata velocemente nella Commissione dei capigruppo. Pertanto si propone di correggere gli errori cartografici presenti, di trasmettere la proposta alla provincia autonoma di Trento, in conformità di quanto disposto al 42 bis terzo comma. Grazie. Il relatore dà lettura della predisposta deliberazione. Presidente: verbale 22. 06. 07 / 15 Grazie vice Sindaco. È aperta la discussione. Il primo intervento? Nessuno chiede la parola, per il secondo intervento? Nessuno chiede la parola. Per dichiarazione di voto? Chiedo agli scrutatori di verificare il numero dei Consiglieri. Votazione il punto numero 3. Constatato che nessun Consigliere prende la parola, il Presidente dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera D). Dato atto che è stato acquisito il parere stabilito dall’art. 81 del D.P.Reg. 1.02.2005, n. 3/L, 1° comma, come favorevolmente espresso e inserito in calce alla proposta di deliberazione, di cui forma parte integrante; Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al proposta di delibera allegata; A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente risultato: - Consiglieri presenti n. 24 - Consiglieri votanti n. 24 - voti favorevoli contrari astenuti n. 16 (Sindaco, Presidente, Santoni, Benamati, Daves, Calzà Luigi, Brunelli, Mirante Marini, Lorenzi Patrick, Calzà Mario, Valandro, Grasso, Dalponte, Gatti, Grazioli, Munari) n. 0 n. 8 (Frizzi, Pederzolli, Trinchieri Benatti, Morandi, Lorenzi Emanuela, Detoni, Modena e Benaglio) IL CONSIGLIO COMUNALE delibera DI APPROVARE la proposta di deliberazione del relatore Assessore Mosaner, allegata al presente verbale sub lettera D). ^^^ Entra il Consigliere Zanoni: il numero dei presenti sale a 25. ^^^ Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 4 dell’ordine del giorno, di cui all’allegato E) al presente verbale. PUNTO N. 4: QUOTE DI EDILIZIA ABITATIVA SOCIALE NEL PERIODO 2007-2016 – ART. 18 QUINQUIES L.P. 5.09.1991 N. 22 E SS.MM.: ATTO RICOGNITORIO RELATIVO AGLI INTERVENTI PROGRAMMATI verbale 22. 06. 07 / 16 SUL TERRITORIO ED INDIRIZZI AI FINI DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA DI SETTORE Assessore Mosaner: Grazie Presidente. Permettetemi almeno qualche minuto per illustrare il provvedimento. In riferimento al punto 4, il Consiglio provinciale ha approvato due leggi provinciali, entrambe nel 2005, una la legge 15 del 2005 e l’altra la legge 16 del 2005. In sintesi una viene chiamata la legge Dalmaso e l’altra viene chiamata la legge Gilmozzi, una sull’edilizia sociale, e l’altra sulle cosiddette case vacanze. Sono state approvate nel giro di un mese l’una dall’altra, prima la 15, della Dalmaso, e subito a seguire la 16 di Gilmozzi. La legge 16 ha introdotto degli strumenti operativi per attuare una parte della legge 15. La legge 15, nelle sue finalità sostanzialmente è chiamata la riforma dell’ITEA, per essere chiari su che tipo di legge è, quella che ha modificato la natura sociale dell’ITEA trasformandola in S.p.A., ma quella che ha anche particolarmente innovato nei primi tre articoli, l’articolo 1-2-3 della legge 15, il comparto dell’edilizia abitativa, introducendo il concetto dell’edilizia sociale, dicendo con quali finalità si fa, quali sono le categorie dell’edilizia sociale: la vecchia ITEA sostanzialmente con l’attribuzione degli alloggi ITEA, ha introdotto il nuovo concetto del nuovo canone moderato. Ha parlato di edilizia agevolata ed evidentemente ha declinato ognuno di questi istituti dicendo chi può accedere, per quali motivi si può accedere, quali potranno essere i requisiti eccetera, stabilendo che una parte di questa norma dovrà poi essere regolamentata. Il regolamento che è stato approvato un paio di settimane fa dalla Giunta provinciale, introducendo l’istituto innovativo dell’ICEF per accedere anche alle graduatorie dei vari istituti eccetera. La legge 16, a seguire, ha detto che “va bene”, però per attuare gli indirizzi della legge 15 ha introdotto il 18 quinquies che è relativo alle disposizioni in materia di edilizia abitativa e il 18 sexies di cui continuiamo a parlare, che è quello dell’edilizia residenziale case vacanze. Nel quinquies è stato detto che i Comuni vanno a reperire le aree per l’edilizia sociale, così come vi ho detto prima espresso, vecchia idea come logica, l’edilizia a canone calmierato e quella agevolata. Nel nuovo disegno di legge urbanistica viene ulteriormente raffinata la materia, ma sarà materia di discussione nel Consiglio provinciale dell’autunno del corrente anno. Per adesso dunque quest’articolo dice che la Giunta provinciale farà tre cose: dirà quali sono i Comuni ad alta tensione abitativa, farà il regolamento e, tramite una procedura concordata con i Comuni e con il Consiglio delle Autonomie, stabilirà quali sono le quote tendenziali da attribuire al territorio della Provincia di Trento, per una parte ai Comuni ad alta tensione abitativa e la parte residuale a tutti gli altri Comuni del territorio della Provincia di Trento. Nel tempo evidentemente la Giunta provinciale la prima cosa che ha fatto, ancora nel dicembre dell’anno 2005, è stato dire quali sono i Comuni ad alta tensione abitativa e ha individuato tutti quelli al di sopra di una soglia di abitanti. Prima erano solo cinque in provincia di Trento: Trento, Rovereto, Riva, Arco, Pergine; adesso invece sono tutti quelli sopra i 5.000 abitanti. È evidente che ha spalmato maggiormente, soprattutto vicino ad alcuni centri, Trento e Rovereto in modo particolare. Infatti, mentre prima Trento e Rovereto erano gli unici due ad alta tensione abitativa, quei Comuni sono stati leggermente aggravati avendo Trento vicini Lavis e Mezzolombardo e mentre Rovereto ha Mori, Ala, cioè hanno Comuni vicini, della cintura, che hanno dimensioni che possono assorbire quote, mentre prima non lo erano. Riva e Arco erano già sostanzialmente nello stesso ambito. Ha detto questo e poi cosa ha fatto ancora? Avete visto negli atti quella tabella con i soggetti: ha detto che “rispetto alle quote tendenziali al Comune di Riva competono 450 alloggi”; 450 che derivavano da una composizione di alloggi ITEA e di alloggi a canone moderato. 290 verbale 22. 06. 07 / 17 ITEA e 160 a calore moderato. Attenzione che tutto quello che è edilizia agevolata, invece, è fuori, sarebbe fuori da questa cosa. Sapete che nell’agevolata c’è dentro una marea di cosa, perché c’è la costruzione da parte di cooperative, l’acquisto da parte di cooperative, la ristrutturazione da parte della giovane coppia, dell’anziano, degli ultrasessantacinquenni, del contributo alle imprese per poi vendere gli appartamenti a chi ha i requisiti dell’edilizia agevolata e così via. Questo numero evidentemente è stato oggetto di discussione e contrattazione rispetto a una logica che era questa: la Giunta provinciale intende realizzare 3.000 alloggi ITEA, 3.000 alloggi dalla risulta e 3.00 alloggi a canone moderato, nel periodo decennale. A forza di discussioni, delle quote eccetera, il Comune di Riva è stato l’unico tra tutti i Comuni che ha avuto un abbattimento delle quote, pensate che Trento in questi giorni, l’avete letto, sta discutendo della collocazione di 1.980 alloggi, la quota è rimasta. Noi abbiamo ridotto i 450 alloggi in discussione ai 380, ripartiti in un modo particolare, ripartiti in 230 per l’ITEA, in 110 per l’edilizia a canone moderato e 40 per l’edilizia agevolata. All’accordo è seguita una formale sottoscrizione del patto tra Giunta comunale e Provincia Autonoma di Trento, con la sottoscrizione del protocollo tra il Sindaco di Riva e l’Assessore provinciale alle Politiche sociali. Da quel momento in poi abbiamo ragionato su cosa fare. La diversità consiste in questo: noi avremmo l’obbligo di fare una variante al Piano regolatore, una recentissima comunicazione dell’Assessore provinciale dice: “Cari Comuni, attenti, voi avevate la scadenza per fare le varianti all’11 giugno del 2006, abbiamo compreso le motivazioni delle Amministrazioni comunali, ma dall’11 giugno del 2006 sostanzialmente siete inadempienti”. Noi abbiamo fatto questo ragionamento, rispetto a quel protocollo di intesa firmato; il protocollo stabilisce che il parco appartamenti può essere anche suddiviso in due quinquenni di applicazione, perché evidentemente nessuno ha la sfera magica e programmare da qui al 2010 è difficile. Allora abbiamo detto di ripartire questa programmazione in due quinquenni, sul primo quinquennio carichiamo quello che abbiamo già deliberato in questo Consiglio – e le aree sono già deliberate per un numero di 206 alloggi – perché abbiamo già deliberato al Pigarelli e al Boletta e quindi diciamo che questo c’è, abbiamo già dato e basta. Rispetto a questo grosso numero mancherebbero 22 alloggi nel secondo quinquennio, che va dal 2012 a 2017. Ci si penserà dal 2012 al 2017. L’altro invece, che sono 40, li abbiamo portati in detrazione. Non sappiamo ancora esattamente se rispetto a questo numero ci diranno qualcosa, perché abbiamo introdotto anche le aree per cooperative pensando che nell’edilizia sociale possa rientrare anche quella agevolata. Non vi è perfetto accordo, pensiamo di poter forzare leggermente la mano. Noi abbiamo anche detto che ce ne avanzano 110 di edilizia a canone calmierato, che è la parte importante, perché farebbe riferimento a quelle fasce di reddito e di età correlate. Ormai l’abbiamo detto già 10 volte, per cui non ci sono sufficienti redditi né per andare a comprare la casa sul libero mercato, ma nemmeno per avere i requisiti per avere un alloggio ITEA, la cosiddetta fascia grigia, termine brutto, tutto quello che si vuole, però quella è la fascia. Anche se con le modifiche del sistema ICEF facilmente qualcosina in su andrà. Il riferimento è a quel tipo di tipologia, però siccome abbiamo la variante di assestamento in corso nel prossimo anno andremo a discutere e a deliberare, sarà quella l’occasione in cui andremo a individuare sia il luogo, sia le potenzialità, sarà quello il luogo della discussione. Tuttavia ci si impegna a individuarla e quindi l’unico impegno che ci si assume, come atto di indirizzo urbanistico, è dire che nella variante di assestamento ci impegniamo a far fronte a questa domanda di questa fascia grigia, nell’individuazione di un luogo dove concentrare questo tipo di edificato che sappiamo corrispondere a questi tipi di richiesta, che è una richiesta abbastanza importante. È evidente che, qualora ci venisse contestata la questione che ci mancano verbale 22. 06. 07 / 18 40 alloggi nel canone moderato e che quindi gli alloggi non fossero solo 55 ma qualcosa di più, siccome il castelletto complessivo è comunque 380, e diviso in due è sempre un numero alto, quindi il primo quinquennio può essere soddisfatto, saremmo comunque a posto per il quinquennio che va fino al 2012. L’unico impegno che ci si sente di assumere è il fatto che un punto forte della legge Dalmaso e dell’innovazione è proprio di dare risposta a chi è in questa fascia di difficoltà sociale, detta fascia grigia, che magari per acquistare un appartamento deve fare il triplo mutuo, indebitandosi per la vita, perché sostanzialmente siamo a livelli di questo tipo. Quindi è un impegno di carattere sociale, ma guarda ad una fetta di popolazione che è la popolazione giovane, che cerca una risposta che noi ci impegniamo a trovare, una soluzione anche di zonizzazione. È evidente quindi che noi non proponiamo una variante, come la legge ci impone, ma semplicemente forniamo una lettura alla legge provinciale nel dire che questi sono i numeri, queste sono le aree, noi abbiamo dato – dimenticavo anche il piano attuativo dei tre alloggi a Campi, dell’ex casa Lorenzi – quindi quello è il pacchetto di 206, andiamo avanti su quella e dall’altra parte ci si impegnerà a individuare quest’area. Oggi è un po’ impensabile poterlo sapere, perché capire dov’è l’area, che indici ci mettiamo sopra… perché sappiamo che se mettiamo una indice RC3, ci serve un’area di un certo tipo, se mettiamo un RC1 ci serve un’area di un altro tipo, quindi dovremo studiare dove andare a collocare quest’area. Allora la delibera che viene proposta, rispetta i numeri che vi ho detto, è attuativa del primo quinquennio, sapendo comunque che nel secondo quinquennio potremo operare una compensazione del 20% tra le tipologie, quindi potremmo potenziare un po’ di più ITEA o potenziare un po’ di più il canone moderato e quindi sarà in quell’occasione, con la prossima Amministrazione comunale, che si farà riferimento. Magari qualche cosa verrà aggiustato e modificato, però oggi l’impianto relativo sostanzialmente è questo. Noi quindi proponiamo una ricognizione e un atto di indirizzo e quindi non procediamo alla variante puntuale per l’individuazione delle aree, ma la rimandiamo a un momento successivo. Speriamo che quest’atto poi venga tenuto in considerazione da parte della Giunta provinciale e che quindi non ci commissari, come previsto nella legge. Grazie Presidente. Il relatore dà lettura della predisposta deliberazione. Presidente: Grazie Vice Sindaco. È aperta la discussione. Nessuno chiede la parola. Per il secondo intervento? Nessuno che della parola, per dichiarazioni di voto? Invito i scrutatori a verificare la presenza dei Consiglieri. Metto in votazione il punto numero 4 all’ordine del giorno. Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera E). Dato atto che è stato acquisito il parere stabilito dall’art. 81 del D.P.Reg. 1.02.2005, n. 3/L, 1° comma, come favorevolmente espresso e inserito in calce alla proposta di deliberazione, di cui forma parte integrante; Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al proposta di delibera allegata; verbale 22. 06. 07 / 19 A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente risultato: - Consiglieri presenti n. 25 - Consiglieri votanti n. 25 - voti favorevoli contrari astenuti n. 17 (Sindaco, Presidente, Santoni, Benamati, Daves, Calzà Luigi, Brunelli, Mirante Marini, Zanoni, Lorenzi Patrick, Calzà Mario, Valandro, Grasso, Dalponte, Gatti, Grazioli, Munari) n. 0 n. 8 (Frizzi, Pederzolli, Trinchieri Benatti, Morandi, Lorenzi Emanuela, Detoni, Modena e Benaglio) IL CONSIGLIO COMUNALE delibera DI APPROVARE la proposta di deliberazione del relatore Assessore Mosaner, allegata al presente verbale sub lettera E). Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 5 dell’ordine del giorno, di cui all’allegato F) al presente verbale. PUNTO N. 5: “HOTEL SAVOY” – VARIANTE N. 1 AI LAVORI DI AMPLIAMENTO GIÀ ASSENTITI SULL’IMMOBILE ALBERGHIERO CONTRADDISTINTO DALLA P.ED. 2689 E DALLA P.F. 3940/3 C.C. RIVA, IN VIA LONGA N. 10: PARERE SULLA RICHIESTA DI DEROGA ALLE NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE (ART. 27) Assessore Mosaner: Grazie Presidente. Come nell’oggetto si propone una domanda di variante in deroga proposta dai proprietari dell’hotel Savoy, consistente nell’ampliamento del quinto piano, modifiche al piano terra, autorimessa eccetera. L’oggetto della deroga, per cui è richiesto il voto consiliare, è per l’aumento dell’altezza massima dell’edificio di 15 m di cui a norma del piano regolatore, ai 17,25 metri, altezza a cui è già realizzato l’hotel Savoy. Questo anche in considerazione del fatto che, nell’ambito di discussione della commissione edilizia, gli esperti di tutela, i tecnici, hanno detto che è preferibile la realizzazione dell’intervento a quella altezza per ragioni compositive. Cioè che è opportuno ampliarlo in quella parte, anche sul retro, piuttosto che andare ad occupare una parte nuova che l’azienda ha acquistato e quindi dando un’unità compositiva alla stessa azienda; è quindi sostanzialmente limitando l’edificazione su altri sedimi. La deroga dunque è limitata soltanto all’altezza. verbale 22. 06. 07 / 20 Come ho avuto occasione di dire, non vi è nessun altro indice che sia fuori, cioè la SLP è quella del Piano regolatore, metro quadrato su metro quadrato, gli spazi del partito sono stati reperiti perché so che sono state fatte delle domande anche presso l’ufficio tecnico in merito, quindi gli indici sono assolti. È solo una deroga per l’altezza. Grazie Presidente. Il relatore dà lettura della predisposta deliberazione. Presidente: Grazie Vice Sindaco. È aperta la discussione sul punto cinque all’ordine del giorno. Nessuno prende la parola? Ha chiesto la parola il Consigliere Zanoni. Prego Consigliere Zanoni. Consigliere Zanoni: Volevo solo per cortesia un chiarimento dal Vice Sindaco. È assodato il discorso che la deroga è solo per l’altezza e che, come si evince anche dalla relazione tecnica, questi volumi potrebbero essere utilizzati anche lateralmente. Volevo chiedere: se noi concediamo questa deroga, quanto meno questi volumi che vengono realizzati vanno a decurtazione dell’SLP, quindi in futuro non potranno più essere realizzati lateralmente, oppure poi potranno ancora realizzare un’altra parte in futuro? Presidente: Grazie Consigliere Zanoni. Ha chiesto la parola il Consigliere Gatti. Prego Consigliere. Consigliere Gatti: Io vorrei solo associarmi alle richieste di garanzia avanzata dal Consigliere Zanoni e fare delle considerazioni molto più generali sull’istituto della deroga, nel senso che evidentemente mi sento di esprimere delle perplessità, per non dire delle contrarietà, rispetto all’istituto della deroga urbanistica o del Piano regolatore che dir si voglia, così come previsto dalla legge. La deroga è un’eccezione alla norma, però mi pare che questa faccenda della deroga compaia con una certa frequenza in questo Consiglio. Fondamentalmente mi appare iniqua e qualche volta anche inaccettabile, perché, se volete, malcelati dietro il pretesto, a mio giudizio, del pubblico interesse, in realtà si nascondono e si concretizzano dei privilegi riservati a pochi. Mi limito a queste semplici considerazioni, grazie. Presidente: Grazie Consigliere Gatti. Altri Consiglieri che chiedono la parola? Ha chiesto la parola il Consigliere Munari. Prego Consigliere. Consigliere Munari: Di fronte a una discussione di questo tipo, come ordine del giorno, direi che analizzando proprio lo specifico intervento mi sento tranquillo nell’esaminarlo e nel votarlo favorevolmente, perché in questo caso, piuttosto che andare a occupare o, diciamo, l’ampliamento sul terreno in questo caso comunque destinato dal Piano regolatore con tutta la normativa, a edificio alberghiero, si va a chiedere una sopraelevazione di un edificio già comunque esistente e perciò già precedentemente autorizzato. Si ha quindi un accorpamento. È chiaro, è un’attività che rientra nella possibilità prevista dalla legge di derogare… dico che è una deroga un po’ specifica, un po’ particolare, ma mi trova favorevole proprio perché si va a leggere da un punto di vista progettuale un edificio nel suo complesso, risparmiando anche un po’ di terreno, quello che può verbale 22. 06. 07 / 21 interessare anche a noi da un punto di vista di intervento in sé. È chiaro: la norma è prevista; nel nostro caso le attività alberghiere sono associate all’interno della legge prevista dalla Provincia con la possibilità di usufruire della deroga. Nel nostro territorio poi, nella nostra specifica destinazione, come cittadina turistica, probabilmente avremo modo di vederne altre e si potrà sempre comunque chiedere, anche dall’intervento che mi ha preceduto, una valutazione in sede di legge provinciale per altre categorie e trovare comunque la possibilità di usufruire e di permettere questi interventi, che alla luce magari non sono autorizzati. Grazie. Presidente: Grazie Consigliere Munari. Altri Consiglieri che chiedono la parola? Prego vice Sindaco per rispondere. Assessore Mosaner: Munari ha già risposto sostanzialmente alla domanda del Consigliere Zanoni e quindi non faccio altro che associarmi. Peraltro meritano un piccolo accenno le considerazioni formulate dal Consigliere Gatti, le quali se, sulla base di partenza, mi possono trovare d’accordo, però dissento totalmente sull’impianto del suo ragionamento. Dissento per un motivo fondamentale, perché l’istituto della deroga è rivolto in modo particolare ad alcune categorie economiche, che sono quelle del settore industriale, artigianale, produttivo; e le aziende alberghiere a Riva sono una parte fondamentale dell’assetto economico della città. Non solo: sono una parte fondamentale dell’assetto economico della città, sono anche quel parco di aziende che dal loro reddito e dalla loro redditività permettono al Comune di incassare una Ici tale, diciamolo per una volta, che permette a tutti cittadini di non pagare l’Ici sulla prima abitazione, perché la pagano le attività economiche. Non dico che, poverini, sono… Non entro nel merito di questo, però dico che un’attenzione rivolta alle categorie economiche che nel percorso virtuoso sono anche quelle del settore alberghiero, che danno posti letto, che danno lavoro, tutte cose che forse abbiamo detto 100.000 volte, ma è logico che l’adeguamento di uno strumento urbanistico… Il Sindaco all’inizio ha fatto un ragionamento veloce: certe volte la velocità della pubblica Amministrazione non è assolutamente tale da riuscire a stare dietro ad alcune iniziative di imprenditoria o di impresa economica e, tante volte, anche gli albergatori “tirano una riga” e devono avere tempi certi, in alcuni momenti, di realizzazione, del fare, della realizzare, secondo una pianificazione che… (CAMBIO CASSETTA) … fare assolutamente nulla, cioè vedevano l’albergo di fianco poter essere realizzato, mentre in altri casi non si poteva fare nulla. Quindi si creava una disparità all’interno della stessa categoria per potere intervenire sulla propria azienda. Convengo che, certe volte, lo strumento della deroga potrebbe essere puntualmente modificato con la variante puntuale; su questo – ripeto - posso convenire nel senso che abbiamo la forza, peraltro, come Amministrazione, di fare un percorso talmente veloce per cui andiamo a valutare la proposta di quell’imprenditore, di quell’azienda. L’elemento di fondo è la motivazione di quell’azienda; tutto questo per poter poi fare un provvedimento che è di variante, prima, seconda o terza, ma ad una velocità che non è assolutamente possibile, perché una variante puntuale per uno strumento urbanistico vuole dire otto mesi come minimo. Allora ecco perché l’istituto della deroga è stato introdotto, rispetto alla valutazione dell’interesse generale e di alcune valutazioni, dopodiché abbiamo le deroghe: abbiamo gli istituti bancari, abbiamo gli istituti di culto, però la legislazione sostanzialmente è in questa direzione. Io non dico che bisogna abusare, ma una realtà produttiva come la nostra, che è composita, se fosse privata di questo strumento, secondo me, taglierebbe le gambe a numerose verbale 22. 06. 07 / 22 aziende. Ma io credo che anche le aziende rivane nel settore alberghiero, alcune di queste o altre, stanno tendendo all’eccellenza ed hanno fatto delle trasformazioni molto importanti ed impegnative. Abbiamo avuto una modifica radicale negli ultimi dieci anni della qualifica del posto letto alberghiero; parleremo poi in altre occasioni di altri motivi. Molte aziende si sono rinnovate, si sono adeguate alla nuova realtà e ce ne sono alcune che stanno facendo percorsi virtuosi che sono incredibili. Ma se in quel percorso virtuoso, per un problema di 4 m², noi non riuscissimo a dare lo strumento della deroga, metteremo queste aziende in gravi difficoltà: attenzione, il tutto va fatto senza saltare parametri di legge, cioè posti alberghieri; alcuni parametri sono fissati per legge e vanno rispettati, ma bisogna sostenere le aziende per dare un sostegno all’attività economica in generale. Per questo motivo io ritengo che la deroga sia un istituto - fintanto che, ahimè, l’urbanistica non può essere sempre vista come: “Oh Dio cosa sta succedendo?” - uno strumento attuale che consente di perseguire anche percorsi economici delle aziende. Sul concetto della deroga quindi, che tra l’altro è previsto da un legislatore provinciale, al quale noi evidentemente ci siamo adeguati… Capisco poi la “man bassa”, ma la “man bassa” talvolta viene fatta per la scarsa lettura che gli strumenti urbanistici hanno avuto nella fase di redazione e questo è un altro grosso problema che sta alla base. Due punti fa noi abbiamo fatto una rettifica per errori materiali perché era talmente eviden te che quella era la soluzione da dare. Quindi, amministrando, ti trovi a doverti confrontare con determinati istituti e, ahimè, tante volte si potrebbe anche dire: “Non sono tanto convinto, non mi piace…”, però evidentemente alla base c’è un ragionamento che sta non nell’interesse di uno ma nell’interesse di un’impresa, perché una delle industrie secondo me è anche quella del turismo. Grazie presidente. Presidente: Grazie vice Sindaco. Per il secondo intervento? Voce fuori microfono: Il consigliere Zanoni ha capito che la risposta alla sua domanda è stata data dal consigliere Munari? Presidente: Ha chiesto la parola il consigliere Modena, scusi. Consigliere Modena: … siccome poi il Consiglio è esaurito, volevo fare rilevare che siccome ci è stato raccomandato che bisogna procedere velocemente, il nostro atteggiamento ha permesso di chiudere il Consiglio comunale alle 20, se è questo che volete noi siamo stati bravi. ^^^ Esce il Consigliere Valandro: il numero dei presenti scende a 24. ^^^ Presidente: Prego gli scrutatori di verificare la presenza dei consiglieri. Manca il Consigliere Valandro. Metto in votazione il punto 5 all’ordine del giorno. verbale 22. 06. 07 / 23 Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera F). Dato atto che è stato acquisito il parere stabilito dall’art. 81 del D.P.Reg. 1.02.2005, n. 3/L, 1° comma, come favorevolmente espresso e inserito in calce alla proposta di deliberazione, di cui forma parte integrante; Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al proposta di delibera allegata; A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente risultato: - Consiglieri presenti n. 24 - Consiglieri votanti n. 24 - voti favorevoli contrari astenuti n. 15 (Sindaco, Presidente, Santoni, Benamati, Daves, Calzà Luigi, Brunelli, Mirante Marini, Zanoni, Lorenzi Patrick, Calzà Mario, Grasso, Dalponte, Grazioli, Munari) n. 1 (Frizzi) n. 8 (Gatti, Pederzolli, Trinchieri Benatti, Morandi, Lorenzi Emanuela, Detoni, Modena e Benaglio) IL CONSIGLIO COMUNALE delibera DI APPROVARE la proposta di deliberazione del relatore Assessore Mosaner, allegata al presente verbale sub lettera F). Presidente: Ha chiesto la parola il Sindaco; prego signor Sindaco. Sindaco: Io non sono convinto che i Consigli comunali “debbano correre” per finire prima; confermo dunque che non ho capito niente del discorso del Consigliere Modena la volta scorsa. Io sono una persona che si duole molto del fatto che siano passati, in questi due consigli comunali, 11 punti all’ordine del giorno, alcuni dei quali assolutamente epocali per la nostra zona, compreso l’accordo per l’Ufficio Unico Attività Culturali con il Comune di Arco la volta scorsa, la transazione con il Comune di Nago-Torbole di questa volta, perfino la sistemazione - la volta scorsa - di errori tavolari e catastali nei quali, santo Iddio, sarebbe stato opportuno una maggiore attenzione, se non altro per dire grazie ai dipendenti comunali che hanno lavorato cinque anni per risolvere partite che duravano da trentacinque (almeno apprezzo che il Consigliere anziano ex Assessore Benaglio abbia votato a favore). Ad ogni buon conto va bene così; vedremo di capirci meglio in altre occasioni. verbale 22. 06. 07 / 24 Io allora continuo a dire che non capisco, perché i temi sono venuti tutti qua, le questions time le abbiamo risolte tutte; l’attenzione c’è: le domande vengono fatte, le risposte vengono date e francamente allora c’è qualcosa che sfugge alla comune comprensione. Le signore e i signori Consiglieri che lo volessero, possono, se vogliono, trattenersi (dura venticinque minuti): è sembrato simpatico potervi offrire la vista di un documentario predisposto dal servizio Beni archeologici della Provincia. Il filmato, per la verità, è in funzione tutta la giornata a ritmo continuo nella saletta video della sezione archeologia del nostro museo, qui in Rocca al secondo piano. Si riferisce agli scavi romani del piazzale Pilati. Se qualcuno di voi è interessato, adesso lo metto in funzione: serve per stemperare e rallegrare il clima. Presidente: Grazie signor Sindaco. I Consiglieri saranno convocati a domicilio; grazie. ^^^^^^^^^^ Sono le ore 20.12. La seduta è chiusa. ^^^^^^^^^^ IL PRESIDENTE f.to Mario Zucchelli IL SEGRETARIO GENERALE f.to Alfredo Righi sr. Il Segretario Generale del Comune di Riva del Garda certifica che il presente verbale è stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 181 dd. 14.09.2007 senza rettifiche. IL SEGRETARIO GENERALE f.to Alfredo Righi verbale 22. 06. 07 / 25 verbale 22. 06. 07 / 26