Club Alpino Italiano N°2 Anno 2012 Sezione di Borgomanero Periodico quadrimestrale di informazione della Sezione CAI di Borgomanero Sede: C.so Mazzini, 74, Tel. 0322.834260 - email: [email protected] - www.cai-borgomanero.it Passo del Muretto. Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 e 3, CB-NO 7 NOVARA n°3 anno 2009 ESCURSIONANDO La solita piovosa primavera, come ormai accade da qualche anno, sempre nei fine settimana, un inizio estate caldo, forse troppo, con temporali sui rilievi alpini sempre più frequenti. E il ricco programma escursionistico del Cai subisce cancellazioni e rinvii con rammarico dei soci. Anche importanti avvenimenti della sezione, come la Soliva o l’apertura della baita all’alpe Pianello, vedono una ridotta partecipazione. Colpa? Il solito meteo che non prometteva bel tempo. E così tra una rinuncia e l’altra diventa quasi d’obbligo, per la forzata presenza casalinga, consultare cartine, opuscoli, libri e quant’altro sulle nostre amate montagne. Non solo per passare il tempo ma anche per documentarsi sulle uscite che prima o poi si faranno, per trovare nuovi itinerari o nuove vette da conquistare in qualche angolo che mai avremmo cercato. La parola si coniuga tra il desiderio e l’aspettativa, tra la ricerca e la voglia di camminare su sentieri veri o il sogno di poterli percorrere sulla carta come se veri fossero, con tutte le meraviglie che la natura sa offrire in questo periodo dell’anno. Fiori, profumi, paesaggi, angoli di rara bellezza che ci appassionano, che quasi diventano nostre abitazioni anche se solo per poco. Così, “escursionando” tra una gita vera e una virtuale, tra un ambiente conosciuto e un panorama immaginario, aspettiamo che il tempo migliori. Le montagne non si muovono, attendono silenziose che i loro “amici” le percorrano di nuovo, le ammirino nella loro straordinaria selvaggia bellezza, le solchino accarezzandone pendii e creste come soggetti con cui condividere ore serene. Il pennino GITE ESTIVE Finalmente! Qualche timido raggio di sole ha incominciato a scaldare le gite sezionali. Non ancora bellissimo il meteo dei fine settimana ma almeno alcune gite in programma, tra rinvii o rinunce, si sono concretizzate. Nebbiose e poi soleggiate le escursioni al passo delle Possette, nella valle Diveria, con quasi una quarantina di partecipanti; con pioggia iniziale la lunga ma affascinante traversata da Devero a Formazza con oltre una cinquantina di soci che hanno sfidato meteo e fatica, poi la facile alpinistica al Breithorn, creata per tutti o quasi, per salire un “quattromila” in sicurezza e senza grosse difficoltà. Così è stato con quasi una quarantina di soci che hanno calzato ramponi e imbraco e diligentemente, in cordata, hanno raggiunto la vetta, per la verità con una temperatura “polare” considerato che era metà luglio. Un autentico gioiello la due giorni nel Parco delle Alpi Marittime. La continua visione di laghi e laghetti, di sentieri lastricati frutto di lavori compiuti all’epoca del Re di Sardegna e successivamente dagli Alpini nelle zone di frontiera (siamo quasi in Francia) che abbiamo comodamente percorso, con panorami selvaggi come lo è il Parco, hanno ampiamente gratificato i trentasei partecipanti. Il rifugio, spartano come non mai, non concedeva altri spazi. A parte, un curioso articolo di “convivenza in rifugio”, frutto di riflessioni di una partecipante Quando quest’articolo sarà letto altre gite ed escursioni saranno state fatte, con il Cai o in proprio, non fa nulla, l’importante è trascorrere qualche ora lieta sulle nostre montagne, alla ricerca di tranquillità e serenità, al cospetto di grandi cime o di più modesti acclivi, attraversando posti nuovi. Sempre in sicurezza. Dimenticavo: vediamo spesso molti soci che scattano decine di fotogrammi, ormai solo in formato digitale. Sarà possibile vederne qualcuna? Inviate al nostro sito [email protected] le vostre foto e se sono troppo grosse pazienza. Potete anche scrivere il Vs. pensiero ed inviarlo a: Club Alpino sez. di Borgomanero. 1 Rifugio Questua - Parco dell’Argentera. Notte in Rifugio … per sole donne ! Care amiche di Montagna che vi accingete a leggere queste poche righe, forse incuriosite dal titolo, tranquillizzatevi non sto per dar il via ad un racconto a “luci rosse” e neppure si sta fondando una nuova associazione di “cuori solitari in alta quota”. Più semplicemente vi chiedo se avete mai vissuto l’esperienza di notte passata in rifugio ? Se la risposta è NO allora non sapete cosa vi siete perse e l’unico consiglio possibile è “provate”. Vi aspettiamo alla prossima gita, con nottata inclusa, organizzata dal nostro Cai. Controllate i dettagli sul nostro programma e poi sentite Carla che con la sua trascinante esuberanza saprà, non solo fornirvi tutti i dettagli del caso, ma anche e soprattutto coinvolgervi. Se invece la risposta è SI occorre approfondire: avete mai dormito in una camerata di tutte donne ? La domanda induce a pensare ai risvolti positivi quali: cambiarsi con più tranquillità, nessuno che russa o se proprio qualcuna lo fa il suono è più dolce, più delicato, insomma non ci si trova all’improvviso, nel cuore della notte, nel pieno dei lavori di una falegnameria. Donne con mariti “russatori” avete capito di cosa parlo vero ? Bene, illustrati i primi facili e intuitivi benefici vi svelo che durante la gita del 21/22 luglio nel Parco dell’Argentera, già lungo il sentiero che dal Pian di Velasco conduce al rifugio “Emilio Questa” ci chiedevamo come fossero le camerate, proprio per capire come e dove collocare i soggetti più rumorosi. Preso atto che ci saremmo trovati in un ambiente piuttosto spartano è scattata l’idea della separazione tra sessi . Aggiungo, per puro dovere di cronaca e non per fare illazioni, che la decisione ha sortito qualche vibrata protesta da parte di alcuni amici che forse stavano già meditando altri piani più rudi e grezzi, tipici dei soci Cai in alta quota, vale a dire “sbrandarci” nel cuore della notte o altri giochi 2 da caserma di questo tenore. Tuttavia la determinazione di un gruppo di una decina di esponenti del gentil sesso ha rimesso le cose a posto. Ci troviamo quindi in una camerata posta nel sottotetto del rifugio con le travi talmente basse che solo da sdraiate non si rischiano ferite lacero-contuse al capo, e siccome alcune attività quali: preparare il letto, sistemare lo zaino e cambiarsi non si possono svolgere strisciando, vi lascio immaginare le testate con conseguenti “aggraziate” imprecazioni a seguire. Poiché uno dei difetti del genere femminile , ahimè lo devo ammettere, è l’indecisione non saprei dire quanto tempo ci abbiamo messo per definire i posti e di conseguenza il caos che abbiamo generato. Giunta l’ora del coprifuoco , che come sapete nei rifugi scatta molto presto, ci ritroviamo a muoverci con leggiadria negli spazi angusti lasciando libero sfogo ad una tipica dote femminile: “l’arte dell’osservazione dei particolari e dei relativi commenti a contorno”. E allora c’è chi non rinuncia all’eleganza in nessuna occasione e sfoggia un pigiamino griffato all’ultima moda , chi è costretta a condividere un materasso matrimoniale con altre due gitanti, in questo caso scatta un’altra dote femminile: “l’organizzazione”; non dico che si passa alla “pesata” dei soggetti ma si individua almeno la più esile, ci sono poi le due amiche che si offrono volontarie, e tutte le altre ringraziano, a dormire con il materasso sul pavimento pur di non rinunciare a restare nel top delle camerate. Una volta finalmente coricate, con spirito di osservazione non indifferente notiamo dei chiodi conficcati nelle travi che subito si trasformano in appendini sui quali riporre la biancheria da fare asciugare, ci manca poco che facciamo anche il bucato ! comunque così la camerata ha un aria più familiare e vissuta, un po’ naif come ha sottolineato una delle amiche ; poi, como- damente avvolte nei nostri sacchi-lenzuolo, ma ancora praticamente senza sonno, diamo il via ad un chiacchiericcio allegro e scanzonato che a poco a poco ci conduce tra le braccia di Morfeo. Ho detto Morfeo non uno qualsiasi! Ora vi svelo un altro dettaglio che ha contribuito ad aumentare l’ilarità e l’ironia delle battute scambiate in quella amichevole e divertente serata: su un lato della camerata si apriva una specie di piccionaia quasi totalmente separata dalla camerata stessa per mezzo di una parete divisoria in legno che lasciava aperto solo un pertugio attraverso il quale due persone potevano, camminando a gattoni, lanciarsi su un materasso matrimoniale. Lo spazio così creato non era privo di una sua bellezza poiché dotato di una finestrella dalla quale si poteva ammirare la vallata, certo se non ci fosse stata una nebbia come sulla TorinoMilano a novembre, ma questo è un dettaglio irrilevante ai fini della nostra storia. Questa “suite reale”, per simpatia, è stata assegnata ad una giovane coppia, avete capito bene, nella nostra camerata di “fanciulle in fiore” abbiamo concesso l’accesso ad un unico soggetto maschile. Il “poveretto” ha provato a proferire parola nel vano tentativo di difendere la categoria ma è stato, come ovvio che sia, prontamente zittito dall’orda donnesca che gli ha gentilmente ricordato che era in minoranza. L’intelligente ragazzo ha fatto buon viso a cattivo gioco e, ritiratosi nel suo sacco lenzuolo, lo abbiamo risentito solo al mattino dopo quando ci ha augurato un radioso “buon giorno”. Spero di essere riuscita a trasmettere l’atmosfera di giocosa intimità che ha caratterizzato la serata per cui vi aspettiamo numerose alle prossime gite. Buon CAI C’ero anch’io. Lorena Bacchetta ALPINISMO GIOVANILE Il corso di avvicinamento alla montagna per i ragazzi dagli 8 ai 17 anni è giunto al giro di boa, in attesa di riprendere a settembre dopo la breve pausa estiva. Le uscite in campo previste nel periodo primaverile sono state, purtroppo, influenzate dalle condizioni meteo spesso avverse, che hanno reso necessario in molti casi la cancellazione delle attività. L’escursione a Portovenere prevista per il 15 aprile è stata infatti, in un primo tempo rimandata, e successivamente cancellata definitivamente a causa del perdurare del maltempo. Sempre a causa della pioggia le due uscite di arrampicata al Mottarone e al Rifugio Crespi Calderini sono state cancellate. Nonostante il tempo inclemente, uno spiraglio di sole domenicale ha consentito di organizzare per fine maggio la giornata al Parco Avventura di Veglio che ha visto la partecipazione di un folto gruppo di ragazzi, una dozzina in tutto. Le traversate in arrampicata, in equilibrio precario, da un albero all’altro, i passaggi sui ponti tibetani sospesi nel vuoto hanno reso la giornata molto elettrizzante. Finalmente, dopo tante domeniche di maltempo, l’uscita più attesa dell’anno è stata realizzata il 23 e 24 giugno, questa volta senza cancellazioni o ritardi. Questo fine settimana infatti il gruppo si è recato per due giornate in Valle d’Aosta, al rifugio Bezzi, immerso nella magnifica cornice alpina dell’alta Valgrisenche. Il secondo giorno escursione ai bei laghi di San Martino a quota 2700 metri, ai “Piani del Vaudet”, ancora quasi completamente ricoperti di neve e ghiaccio, dato il perdurare delle primavera fredda e carica di precipitazioni. Come detto prima, dopo la pausa estiva si riprende domenica 2 settembre con la gita alla Bocchetta di Scarpia e Laghi di Sangiatto, partendo dalla piana di Devero. L’ultima uscita del corso è prevista per il 23 settembre con la bellissima traversata in cresta dal Monte Lema fino al Monte Tamaro, nella vicina Svizzera. NATALE? Difficile da immaginare con questo caldo di luglio. Ma la programmazione ha regole dure. Per i mercatini di Natale, evento dell’ 8-9 dicembre p.v. è emersa l’dea di trascorrerli con gli amici di Bad Mergentheim in Germania, città gemellata con Borgomanero. Fateci sapere se l’dea piace, noi stiamo già pensando al programma. NUOVA SED5E Finalmente nello scorso mese di giugno è arrivata la sospirata autorizzazione alla costruzione della Nuova Sede Sociale. Il terreno, già acquistato negli anni passati, si trova nella parte nord-ovest della città dietro al supermercato Ipercoop. Soggetto a particolari vincoli con una estensione poco superiore ai 2000 mq ha creato non pochi problemi ai progettisti e alla commissione sezionale. Adesso però dobbiamo partire. Sono state contattate alcune imprese per una valutazione dei costi e dei tempi di inizio lavori, si spera quanto prima di trovare gli accordi necessari per realizzare l’edificio. A proposito, come si potrà chiamare la nuova sede? Aspettiamo qualche suggerimento, anche banale, poiché la sede è soprattutto dei Soci Cai. Scrivete o mandate un e-mail, l’indirizzo è sempre lo stesso e lo trovate in testata a questo notiziario o sul programma gite. Rifugio Bezzi. APPUNTAMENTO E veramente importante! A novembre scade l’attuale Consiglio Direttivo, dura in carica infatti per un triennio e si è insediato nel novembre dell’anno 2009. Quasi quanto la “Traccia” il nostro quadrimestrale della Sezione che compie quattro anni. In questo periodo che può sembrare lungo ma che in realtà si consuma in breve tempo si è fatto molto. La relazione del Presidente che apparirà nel numero di dicembre (arriverà ai Soci ai primi di gennaio 2013 unitamente alle nomine del nuovo Consiglio Direttivo ed al programma annuale) offrirà un consultivo del triennio trascorso con tutte le iniziative svolte ed i progetti futuri, per una continuità della vita sezionale quanto mai importante. Non possiamo dimenticare che siamo oltre settecento soci effettivi tra ordinari, famigliari e giovani, che vantiamo un programma annuale di molteplici appuntamenti che fanno della nostra Sezione un fiore all’occhiello nell’ambito della vita del Club Alpino Italiano. Ed ecco l’appuntamento. Si chiederà ai Soci, con voto, la nomina del nuovo Con- siglio e di tutti gli organi costituenti la vita della Sezione. La capacità di dare continuità al lavoro fino a qui svolto con un occhio anche al futuro, rispettare le scelte fatte ma fare in modo che nuove energie, soprattutto umane, sappiano dare nuova vitalità. Si abbia il coraggio di rinnovare. Le nuove sfide hanno necessità di condivisione di quello che fino ad oggi è stato costruito, ma anche di una visione diversa di come questo futuro andrà affrontato. Cari Soci sarà veramente importante nell’assemblea di novembre farsi promotori di questo rinnovamento, attraverso proposte indicatrici sul futuro della Sezione. Ci attendono, come nel passato, sfide importanti. Ci attende la continuità di una Sezione che in poco più di un decennio ha raddoppiato i propri Soci, segno evidente di qualità nelle proposte, segno inequivocabile di un pensiero trasparente nella cultura della montagna. Non lasciamo vanificare quanto fatto, c’e tempo per riflettere e costruire. L’augurio è di scelte felici e ponderate. Il futuro è per tutti noi. 3 “ULTIMISSIME ESCURSIONI” Il “Sentiero Roma”, realizzato nel 1928, per iniziativa della Sezione del Club Alpino Italiano di Milano, era visto dal nascente regime fascista come uno dei terreni migliori per forgiare le nuove generazioni. La nostra sezione ha organizzato il trek dal 18 al 21 agosto. Quindici i partecipanti a questa spettacolare e grandiosa cavalcata alla testata della Val Masino,al cospetto di grandi montagne di granito, tra cui il Badile, il Cengalo ,la Cima di Castello e il Disgrazia. Partiti consapevoli di affrontare un percorso non facilissimo,non ci si aspettava un’escursione tanto faticosa ed impegnativa , dove anche zaini pesanti, sole cocente, catene, bocchette, massi, sassoni hanno fatto la loro parte nel rendere indimenticabili ed unici,questi quattro giorni. Diga dei Sabbioni E’ TEMPO DI PROGRAMMI Può sembrare anomalo, ma in realtà la Commissione Gite si sta già muovendo per l’anno futuro. Come sempre nuove proposte e nuove idee sono gradite da parte di tutti. Occorre tenero alto il livello escursionistico che da parecchi anni gratifica la nostra sezione di ampi consensi sia per la qualità delle scelte sia per la partecipazione. Ogni suggerimento sarà valutato attentamente. Scrivete a: “La Traccia” Club Alpino Italiano sez. di Borgomanero, corso Mazzini 74 – Borgomanero oppure inviate un e-mail a [email protected] . PRO MEMORIA Autunno. Di solito mite e calmo, propenso ad offrire gite belle. E il programma propone la classica uscita in valle Bognanco il 23 settembre. Meta la cima Verosso con discesa verso i laghetti svizzeri e rientro ad anello. Già il 16 l’offerta prevede la gita a tema Est Monte Rosa a La Piota, in val Grande. Poi a fine mese il “Sentiero Bove” sempre in val Grande, una due giorni di qualità. Ottobre chiusura della baita al Pianello, a metà mese il tanto atteso trekking del periplo dell’Etna, la Castagnata e per ultimo la gita al mare, visto che quest’anno non siamo riusciti a farla, sarà questa la volta buona? Vi aspettiamo, come sempre, numerosi. Sono tanti, difficile ricordarli tutti. All’improvviso, alla notizia, sembrano confusi e disordinati. Poi assumono contorni più sfumati, tornano nella mente particolari precisi. Appaiono i ricordi. Le prime uscite nelle gite sociali, la prima voglia di partecipare, all’interno del Club, alla vita della sezione. Ricordo la prima ciaspolata, con l’incedere incerto nonostante l’esperienza con gli sci. Ricordo le vacanze al Devero, tante volte, sempre insieme con Livio, Marta e Silvia, le tue splendide figlie. Ricordo la prima cena a casa tua, con qualche bicchiere di troppo e tanta allegria. Ricordo tante gite in montagna, posti nuovi, esperienze inebrianti ed affaticanti. Lago di Alpa, fuochi artificiali alla cascata del Toce, valli vicine e lontane. Non eri mai doma, non un lamento, e qualche volta ne avresti avuto diritto. Ricordo la tua discrezione nel lavoro che svolgevi, l’impegno nell’alleviare le sofferenze, la presenza nei momenti più delicati, l’aiuto che hai dato a tutti, indistintamente, la testimonianza di quanti nel bisogno ti sono ancora oggi riconoscenti. Ricordo poi altre vacanze, all’estero, o ai tour del Cai, Gran Combin e Dolomiti, sempre insieme, sempre uniti, condivisi anche nelle camere, tra buoni amici. Nel veloce incidere nella mente dei ricordi, quelli più vicini. Il giro delle Eolie vissuto intensamente, il pranzo della Befana, l’ultima uscita, a febbraio, con le ciaspole al rifugio Maria Luisa in Formazza, ancora una domenica diversa in valle Anzasca poche settimane fa. Andava tutto bene. La speranza era viva. Ricordo con gioia, in un letto in ospedale, la voglia di vivere con un ricco pasto. La richiesta di un sorso di vino, quasi a suggellare una vittoria contro il male, una lacrima di liquore alla liquerizia della Lore, un “io” : sono forte, ce la faccio, sopporto tutto. E poi la felicità della laurea di Marta, la segreta speranza di essere presente all’Università, i confetti rossi che avevi voluto donare a tutti, quasi fosse la “tua laurea”, quella della vittoria sul male. Ricordo il tuo viso qualche ora fa, addormentato, sereno, quasi a riposare dopo una lunga battaglia. Ma il destino ha girato una pagina buia, Pinuccia ci ha lasciato alle 21,30 di venerdì 4 maggio 2012. A noi rimane un grande ricordo di affetti condivisi che il tempo non cancellerà, ma che, prematuramente ne ha privati di altri. Con dolore. Il pennino “La Traccia”, periodico quadrimestrale della sezione di Borgomanero del Club Alpino Italiano, C.so Mazzini, 74 - Borgomanero (NO) - Registrazione del Tribunale di Novara nr. 382 del 6 aprile 2009 Direttore responsabile: Gianni Cometti, Hanno collaborato a questo numero: Lorena Bacchetta, Gianni Fioramonti, Valerio Travaini, Carla Zaninetti. Stampa: www.saccardotipografia.net 4 www.saccardotipografia.net RICORDI Sentiero Roma