Fabbro Meccanico e Carpenteria G Metallica G l’incontro Galeazzo Giannetto periodico del circolo culturale filottrano Via G. Di Vittorio, 2 Filottrano Tel. e Fax 071 7221763 Cell. 330 752593 di Papa Michele news Realizzazione e manutenzione aree verdi Filottrano - Via Fonte Giulia, 2/h Tel. 071 7223378 - 329 9658200 email [email protected] www.giardiniereancona.com www.lincontrofilottrano.it 20 Dicembre 2015 CN/AN1406/2010 valido dal 30/11/2010 PROGETTO VERDE N° 33 Aut. Trib. Ancona n. 17/06 Reg. periodici Trib. di Ancona - Direttore Responsabile Nicola Di Francesco Grafica &Impaginazione puntoevirgolacomunicazione.com di Paola Ponzetti Jesi - Stampa Luciano Manservigi srl Monsano A tutte le famiglie e agli operatori economici Un Natale senza di lui di Fabrizio Baleani S u queste pagine, un tempo, mio nonno trascorreva interi pomeriggi. Studiava gli altri fogli della carta stampata, solidarizzava con le voci meno udibili e più solerti del territorio, incoraggiava nell’Incontro News, un laboratorio di idee per i ragazzi desiderosi d’interpretare, dall’osservatorio della propria città, il circostante. Una piccola testata e la fucina d’iniziative di cui essa era espressione riflettevano l’ambizione di valorizzare non un marchio, un logo, un’insegna attivata dall’ansia d’essere riconosciuti, ma l’abitudine all’intelligenza e al confronto di chi aspiri a riconoscersi e a divenire, costantemente, parte dinamica e critica della vita pubblica. Dapprincipio, l’azzardo si guadagnò l’ostilità di impauriti poteri locali e l’avversione preconcetta di maîtres à penser da cortile che ignoravano mostre o rassegne teatrali di respiro nazionale perché allergici a ogni forma di conoscenza non confinabile nel minuscolo recinto dei loro stereotipi. Eppure la sfida fu vinta. Centinaia d’eventi, dibattiti, convegni, conferenze, concerti. Una delle più accoglienti ed importanti esperienze aggregative nella storia di questo comune. Acuti organizzatori culturali tenuti a battesimo dall’ospitalità del Circolo l’Incontro. La carne e lo spirito di questa e d’altre imprese hanno un nome: Isidoro Carancini. È superfluo spiegare quanto manchi a chiun- que l’abbia conosciuto. Le malinconie consolate, le tenerezze donate, i consigli lasciati a ciascuno di noi familiari sono eredità inestimabili, bagliori che tengono ancora per un po’ al riparo la nostra coscienza, attenuando il buio gelido della perdita. E, mentre scrivo, eludo la commozione, lottando contro una triste ammissione: non c’è più. Quel che rimane è il suo esempio. La tenace originalità (ché originale non significa abbigliarsi da eccentrico professionale, fumando, con affettata distrazione, in una metropoli alla moda, bensì, semplicemente, tornare alle origini, a un principio, a un significato che ci corrisponda pienamente), di chi ha saputo vivere rimanendo sempre fedele a sé stesso. Questa fedeltà è stata la sua indomabile e vitale autenticità, miracolo tangibile e controtendenza, in un’epoca che appare ogni giorno più liquida, incomprensibile e senza scopo. Intima natura di una persona fuori dagli schemi, capace d’inventarsi la sua storia senza tradirne le ragioni più profonde e continuando ad abitare il legame con le proprie radici. Ricordarlo non è semplice. L’ipotesi di raccogliere i pensieri e incoraggiare un tentativo che si rannicchia tra le emozioni, come un animale in fuga, appare inutile e necessario al contempo. È vano, perché la sua vicenda non si può rinchiudere nell’angusta prigionia d’una manciata di battute. E il suo profilo d’uomo ricco di sfumature, non è materia riducibile in sintesi semplificatorie. segue a pag. 2 > AUTOCARROZZERIA s.n.c. SOCCORSO STRADALE 335 5220094 L’anima di questo giornale e del circolo l’Incontro, Isidoro Carancini, ci ha lasciati la scorsa estate. Un ricordo personale di un uomo innamorato della vita, della sua famiglia, del suo paese e della politica. Insieme ad altri ricordi, all’interno, da parte di chi ha avuto l’occasione di condividere con lui un tratto della propria vita, personale e professionale. Via Ponte Musone, 1 60024 FILOTTRANO AN Tel. 071 7220059 - 327 0025164 Fax 071 7226133 email: [email protected] un natale senza di “lui” Come si fa a spiegare la necessità originaria e limpida di comprensione del prossimo, l’ascolto paziente e partecipe che superava ogni stupida retorica della partecipazione, la lucidità di ragionamenti cristallini, senz’ombra di cerebralismo, capaci, sempre, di cogliere l’essenziale, uno stupore bambino, metafora viva della sua immensa passione per un’esistenza di cui sapeva attraversare le infinite complessità con una tenerezza impareggiabile o la sensibilità con cui intuiva ogni scintilla di senso diffidando, giustamente, delle verità contraffatte? Nonostante la gragnuola di domande sembri preludere a una rinuncia, si può forse provare ad abbracciare un itinerario biografico così ampio e, a suo modo, avventuroso. E si può affermare che in un tempo nel quale virtù apparenti si svendono in serie e si sprecano lodi per ogni esercizio di cinismo imbecille e distruttore, Isidoro Carancini è stato un vero rivoluzionario costruttore. Occorre esserlo, infatti, per mettere a punto le linee portanti di interi settori di un paese come Filottrano, dall’Urbanistica, ai Servizi sociali, passando per l’Istruzione, per illuminarsi d’una passione civile autentica, gratuita e “L’INCONTRO NEWS” riprende le pubblicazioni Metabolizzare la perdita di una figura così importante come quella di Isidoro Carancini è stato laborioso anche per il Circolo L’Incontro, sia personalmente che per la riorganizzazione dell’Associazione stessa. Ma proprio per quella forma di resilienza che dovrebbe appartenere ad ogni situazione di crisi e per la volontà di proseguire un prezioso percorso da lui tracciato per la valorizzazione del nostro territorio sotto ogni punto di vista, stiamo già lavorando alle prossime edizioni, certi di contare su una collaborazione delle numerose e brulicanti realtà, siano associazionistiche, culturali, sociali, produttive e naturalmente dei singoli cittadini. Circolo Culturale L’INCONTRO Via Oberdan, 57 • Filottrano Tel. 337 655632 email [email protected] coraggiosa, per inventarsi giornali, per spendersi combattivamente e operosamente in attività culturali vivaci, feconde, contagianti. Per accogliere creatività ed energie giovanili ed offrir loro, grazie a una generosità straripante, spazi ancora oggi ricordati come isole di libertà non eguagliate da chi forse potrebbe (e dovrebbe), avendone i mezzi, proseguire un’opera di cui s’avverte, pesantemente, l’assenza. Lo è stato, perché ha saputo dare e darsi senza pretendere mai restituzioni. Perché ha superato, in entusiasmo, ingegno, intuizione e capacità di visione, tutti i borghesucci d’ogni risma ideologica, che, mentre lui agiva, gareggiavano a compiacersi nel gioco d’assegnare, superbamente, le parti del progresso e della conservazione e prenotarsi un giro nell’autoreferenziale mercato del consenso. Perché la sua incantevole semplicità d’animo unita a un’idea di comunità che, con la sua scomparsa, è assai più debole, è stata una personale forma di poesia, la sua fatica concreta, senza pose né vezzi, nel mondo e per il mondo. Un’onestà adorabile e corsara che non tollerava i sistemi immodificabili e cercava, costantemente, una soluzione, una ragione utile a consentire, a ciascuno, d’esprimersi in una società di uomini liberi. Le sue aspirazioni ideali non evaporavano in fumosi iperurani, non disegnavano perfezioni di cartapesta, confezioni di pseudo-idee o illusorie maschere di pixel, oggi smerciate da variopinti ribelli d’accatto, ma si nutrivano di un impegno concreto capace di caricarsi in spalla, direttamente, i bisogni reali delle persone. Questo genere d’attivismo s’ancorava a una profonda capacità di sentire con gli altri, di percepire il nucleo di una singolarità da apprezzare dietro la scorza delle convenzioni o l’innesco di pregiudizi da riflesso pavloviano. Per questo, la tensione a chiarificare l’esistere alla luce del cuore e dell’intelletto era forse un connotato irriducibile e permanente della sua straordinaria vitalità assaporabile anche da chi, come me, l’ha amata e ne ha tratto, contemporaneamente, motivi dialettici preziosi per reggere convinzioni piuttosto stabili sulle proprie gambe. La sua vita è stata un panorama di grazia e gentilezza opposto alle mille varianti del nichilismo odierno. Una distesa d’umanità vasta, ripida, coinvolgente. A pensarla, ancora bruciano le lacrime. Dal Sindaco di Filottrano... N L ’ I N C O NT R O NE W S S P E C I A L E segue dalla prima pagina > > segue dalla prima pagina el passaggio terreno, che si voglia o no, consapevoli o meno, ciascuno lascia una traccia dietro di sé, un elemento visibile che altri noteranno e potranno seguire. La traccia può condurre al bene oppure no. Dipende da noi. La traccia lasciata da Isidoro Carancini è una traccia importante, ben marcata, visibile. È una traccia indelebile, perché segnata da azioni, parole scritte così come da frasi dette. Il messaggio lasciato da Isidoro è: una vita dedicata all’impegno, spesa con consapevolezza e senza perdere tempo. Una vita vissuta con intraprendenza ed ottimismo, combattuta con coraggio senza cedere mai. Fino alla fine, una vita vissuta per sua moglie Letizia, accanto ad Isidoro per moltissimi anni, per i suoi figli e la sua grande famiglia. Il servizio reso negli anni alla sua città di Filottrano e per il bene dei suoi cittadini è senz’altro l’elemento che contraddistingue Isidoro Carancini. •Due volte sindaco di Filottrano: dall’anno 1964 al ’70 e dal ’75 all’80. •Quale sindaco ha offerto una importante collaborazione nel 1970, in occasione della costituzione della Coop. Agricola Il Biroccio, una realtà filottranese di grande pregio. •È stato socio fondatore e presidente del circolo La società dello Stivale ed anche presidente del gruppo folkloristico La castellana per il quale ha commissionato la ricerca degli abiti perché fossero ricostruiti fedelmente e nel rispetto delle antiche tradizioni. Ha seguito con attenzione la creazione e lo sviluppo del museo del Biroccio ed era vicino all’Ing. Luchetti ed al museo del Beltrami. •Primo presidente della società Acquambiente Marche nel 2002, è stato il fondatore del circolo l’Incontro che con questo numero ed in onore di Isidoro riprende la sua attività. •Isidoro non ha trascurato la realizzazione di opere a salvaguardia della memoria storica filottranese, oltre alla costruzione del “Campanile” per la sua amata Cantalupo ove era nato ed aveva trascorso la sua infanzia. Personalmente come sindaco, nelle occasioni in cui sono andata a trovarlo, ho ricevuto e raccolto un invito all’impegno al fare e soprattutto al far bene per la nostra città. Grazie Isidoro per il servizio reso, per l’esempio di vita che ci trasmetti e per tutte le cose lasciate a beneficio della nostra Filottrano. il sindaco di filottrano Lauretta Giulioni {3} I due mandati del Sindaco Carancini È stato alla guida del Comune di Filottrano dal 1964 al 1970 e dal 1975 al 1980. U na sintesi delle realizzazioni in campo culturale e di istruzione durante i suoi mandati di Sindaco di Filottrano. «[...] Credo di aver dato un buon impulso alla cultura in un periodo di grande trasformazione della società filottranese che da agricola si stava trasformando in un polo industriale di grande rilievo nel mondo della moda. Nel campo culturale e dell’istruzione, pur avendo provveduto alla realizzazione della Scuola elementare Germano Sassaroli e della relativa palestra, da progetto della precedente amministrazione, e delle Scuole periferiche di Cantalupo-San Martino e Imbrecciata, ritengo che l’opera più significativa sia stata quella di dare alla Città una visibilità e un prestigio nuovo attraverso la scoperta del proprio passato e dei valori e della tradizione della nostra gente. Il volume Filottrano nella storia di Mario Natalucci unitamente al monumento ad Ottrano (mitico personaggio che ha dato origine alla stirpe da cui il nome di Filottrano), rappresentano il fulcro di una iniziativa culturale che si completa con la Festa del Folklore e della tradizione marchigiana, con la presenza di vari gruppi folkloristici presentati dal noto conduttore televisivo Corrado. Tradizione e costume, genuine espressioni popolari, hanno trovato qui a Filottrano una ricca risonanza di valori che vengono rievocati a testimonianza di un passato pieno di fatti che ha lasciato una profonda traccia nei sentimenti delle varie generazioni. I costumi e le tradizioni regionali, anche con la creazione del Museo del Biroccio da parte di Glauco Luchetti e la valorizzazione del Gruppo Folkloristico La Castellana hanno trovato, in quegli anni a Filottrano, il suo punto di riferi- mento forse più importante delle Marche. Alla Festa del Folklore era abbinato il Premio Ottrano d’Argento, che veniva consegnato a trenta artisti tra i più importanti e noti del tempo, nelle varie branche della pittura, della cultura, dello spettacolo, della critica d’arte, compresi cinque artisti stranieri che, nel periodo della manifestazione, hanno esposto le loro opere nel salone comunale lasciandone alcune per la creazione di un museo cittadino. Isidoro Carancini [testo tratto dal volume I sindaci di Filottrano di Federica Brunella, 2013] {4} L ’ I N C O NT R O NE W S S P E C I A L E «Il presidente Carancini, con il suo impegno, ha segnato la crescita di Acquambiente Marche» sidoro Carancini al di là dell’aspetto umano, di cui tutti conoscono le innumerevoli doti ed il grande altruismo, è stato uno di quei personaggi inimitabili che hanno segnato un’epoca altrettanto irripetibile. Un’epoca dove l’Italia è stata davvero la “Cina” del mondo, dove c’era un’occasione per tutti, la crescita economica galoppava e la capacità di “fare” contagiava come un’epidemia benefica amministratori pubblici ed imprenditori. Carancini è stato un amministratore dotato di grandi capacità espresse prima come sindaco di Filottrano e successivamente come consigliere del Cigad (Consorzio Intercomunale Gas Acqua Depurazione) e presidente di Acquambiente Marche srl (2003-2008). Non tutti sono adatti ad amministrare enti pubblici, Carancini invece aveva una particolare predisposizione. Lui che era un affermato agente assicurativo, aveva colto l’importanza di dar vita ad una amministrazione scevra dalla consuete lungaggini burocratiche e votata alla massima trasparenza. Una mission che ha saputo trasmettere ai dipendenti e collaboratori di Acquambiente e che viene portata avanti con inalterato impegno dall’attuale presidente Alessandro Maccioni. «Isidoro Carancini era una persona su cui potevi contare in qualsiasi momento – ricorda lo stesso Maccioni – ogni suo consiglio era sempre prezioso. La sua grande passione, competenza ed il rispetto per la cosa pubblica sono le qualità che gli ho sempre ammirato e che restano d’esempio per le nuove generazioni. Carancini è stato per decenni espressione di una classe dirigente intimamente legata al contesto territoriale di riferimento, alla comunità rappresentata e capace di fuggire dalle urla della politica, preferendo sempre il confronto e la ricerca del bene comune. Tra questi beni vorrei ricordare proprio la nostra società che ha saputo traghettare verso l’eccellenza». «Quando il presidente Carancini arrivò alla Cigad – ricorda Maurizio Scattolini, responsabile del settore legale e affari generali – erano anni difficili per il consorzio alle prese con forti difficoltà economiche dovute a gestioni pregresse e alla crisi con il Comune di Castelfidardo, poi sfociata con il recesso dell’anno 2000. La fermezza dei sindaci dei comuni e l’esperienza e saldezza di Isidoro guidarono la compagine sociale fuori dalla crisi e contribuirono in maniera determinante a creare i presupposti per la crescita dell’attuale Acquambiente Marche srl, una delle migliori società pubbliche che operano nel settore del servizio idrico. Tuttavia ai suoi indiscutibili meriti amministrativi – prosegue Scattolini – a Isidoro si deve la primogenitura con cui volle fortemente la realizzazione della depu- {5} L’impegno con la Società dello Stivale I Il presidente della società che gestisce attualmente il servizio idrico integrato, Alessandro maccioni, ed alcuni dipendenti ricordano Isidoro Carancini. I L ’ I N C O NT R O NE W S S P E C I A L E razione di Filottrano. A me piace ricordare di lui anche i tratti propriamente umani che ne hanno fatto non solo il Presidente con cui collaborare, ma l’amico da guardare con stima. Non vi è dipendente di Acquambiente che lo abbia conosciuto che non sia rimasto colpito dalla sua vitalità. Nonostante l’età già avanzata e le malattie che lo affliggevano, era sempre un punto di riferimento per tutti noi che finivamo per esserne contagiati. Anche quando, per ragioni di ufficio, capitava di essere in disaccordo, le discussioni non trascendevano mai perché a prevalere era sempre la sua umanità e il rispetto e la considerazione con cui trattava tutti. Isidoro in quello che faceva metteva tutto se stesso, senza riserve, questo suo modo di fare finiva per il coinvolgere tutti noi che più da vicino collaboravamo alla direzione aziendale e poi tutti i dipendenti». Alla storica segretaria di Isidoro, Vilma Menghini, si accende subito lo sguardo appena ripensa ai momenti vissuti insieme. «Il presidente si dedicava con tutto se stesso alla nostra società, anche quando era malato o non poteva venire in sede, voleva essere aggiornato su tutto e seguire costantemente l’attività aziendale. Con il suo esempio tanti giovani di allora hanno imparato ad amare il proprio lavoro e a sentire come propria Acquambiente Marche». Acquambiente Marche l Cav. Isidoro Carancini, socio fondatore della Società dello Stivale, è stato eletto Presidente della stessa società nel 1988 ed è stato riconfermato negli anni successivi fino al 1995. Durante la Contesa del 1988, Isidoro è stato nominato Cavaliere dello Stivale dal Gran Maestro dell’ordine dello Stivale Ing. Glauco Luchetti Gentiloni, ideatore della Contesa dello Stivale che si svolge ogni anno nella prima domenica di Agosto. Oltre alla organizzazione delle varie Contese, molteplici e variegate sono state le iniziative promosse da Isidoro negli anni della sua presidenza (ricordo l’incontro con Angelo Branduardi al circolo dello Stivale, mostre varie, convegni, ecc.) dando così lustro alla Società ed a Filottrano. Isidoro, nel suo ultimo mandato, ha voluto S fortemente realizzare e pubblicare il libro La Contesa dello Stivale scritto dal Sig. Pio Francesco Fantasia. In questo libro viene raccontata la storia di Filottrano dalle sue origini ed in modo particolare quella del XV secolo, quando avvennero gli episodi che diedero origine all’attuale Contesa e quella più recente che va dal 1979 al 1994 (i primi 15 anni della Società dello Stivale). Isidoro e la Società dello Stivale ci hanno lasciato un‘opera molto importante per conoscere ed approfondire fatti della nostra storia antica e recente. Caro Isidoro in questo libro dicevi ed auspicavi: «... il passato da noi rievocato sia di sprone e di impegno comune per una crescita sociale e civile di Filottrano…». Penso che avevi proprio ragione e sarai sicuramente contento perché DON ROBERTO: DA UNO SCONTRO INIZIALE, UNA GRANDE COLLABORAZIONE ono i primi giorni della mia attività di parroco a Filottrano; forti tensioni emotive, un po’ di nervi a fior di pelle: difficile mantenere un equilibrio nelle relazioni, anche in un contesto meteorologico di un freddo intenso. Sto riassettando lo scantinato della casa parrocchiale, tutto impolverato e decisamente impresentabile. Sento suonare alla porta, salgo, e mi trovo difronte ad un signore tutto chic che si presenta: «Sono Isidoro Carancini, avrei bisogno di parlare! Ho delle esigenze immediate». Risposi: «Le chiedo la pazienza di attendermi». La paziente attesa si fa decisamente lunga, l’interlocutore richiama e ora mi pare un po’ seccato, mi dice: «Guardi che non ho tempo da perdere!». «Neanche io», rispondo! Lui se ne va e io rimango nello scantinato. Un muro emotivamente alzato ma che presto si trasformerà in occasione di un rinnovato pacato fraterno “incontro” e si tradurrà inoltre in fattivo collaborativismo. Che cosa ho apprezzato in Isidoro: CIRCOLO CULTURALE www.acquambientemarche.it il tuo messaggio è stato pienamente accolto dai giovani e meno giovani filottranesi che a tutt’oggi sono veramente motivati e seriamente impegnati per realizzare la rievocazione storica, vanto della nostra città. Un grazie di cuore ad Isidoro per quanto è riuscito a fare per la Società dello Stivale e per Filottrano. Nunzio Pasquini Socio Fondatore e più volte Consigliere della “Società dello Stivale” Scrivici e collabora con noi, stiamo già lavorando al prossimo numero per dare spazio a realtà culturali, associazionistiche e produttive del territorio. 1) l’amore alla “sua” Filottrano, sorretto da una forte tensione politica; 2) il tradurre in azioni culturali la sua attenzione verso la città; 3) lo sforzo di far partecipare alla vita attiva i cittadini creando un tessuto di relazioni che andasse oltre all’appartenenza socio-politica ed infine, e lo dico forse da prete, una lettura del vissuto quotidiano in una ottica cristiana. Isidoro non si è mai vergognato delle sue radici cristiane. Forse troppo poco ho vissuto accanto a lui, nei momenti del declino; ho ricordi, accompagnato in carrozzella, in una celebrazione domenicale nella sua Cantalupo. Gli occhi lucidi per la commozione e per i gesti e le parole d’affetto delle persone che lo circondavano; ma soprattutto lo rivedo abbracciato a quella Croce, sorridendo a Dio e fidandosi totalmente della Sua Misericordia. l’incontro Via Oberdan, 57 • Filottrano • Tel. 337 655632 www.lincontrofilottrano.it • [email protected] {6} L ’ I N C O NT R O NE W S S P E C I A L E Un percorso di vita che lascia il segno C aro Isidoro, ci hai lasciato in una calda giornata di estate. Rimarrai comunque nel cuore di tantissimi filottranesi: il tuo percorso di vita è stato uno di quelli che lasciano un segno profondo: tu, caro Isidoro, sei stato un grande credente; per tutti noi tu non potrai mai morire: le tue idee, le tue azioni, i tuoi convincimenti rappresentano la tua spiritualità che non morirà mai. Sei stato per tanti anni il Sindaco di Filottrano: in quel periodo il nostro Comune ha vissuto un profondo cambiamento: tu eri un vulcano in perenne attività, con sempre nuove iniziative: nuovo piano regolatore, nuove zone artigianali, iniziative culturali innovative (Ottrano d’argento), tanto per ricordarne alcune. Ricordo quando ti piaceva ricordare che «uno quando ha fatto il Sindaco è come se lo rimanga per sempre dentro di sé». Per te era esattamente così: ma non volevi certo prevaricare i tuoi successori nella funzione di Sindaco, quanto per la tua aspirazione di voler sempre il meglio per la tua Filottrano; da ciò la tua disponibilità costante alla discussione sulle problematiche più importanti della vita del nostro Comune, a volte non correttamente interpretate nel loro intimo significato, ma nella sostanza solo e soltanto per voler dare il tuo corretto con- tributo alla soluzione delle varie problematiche, anche al di fuori del “coro”! La stessa volontà di creare il Circolo L’Incontro è stata la dimostrazione concreta di quale era la tua volontà, il tuo pensiero: • un circolo senza scopi politici, ma aperto a tutti, specie ai giovani; • promuovere iniziative nel campo della cultura: arte, musica, teatro, poesia, folklore; • promuovere incontri, discussioni con tutti sulle problematiche più importanti e di attualità per la nostra comunità filottranese. Nonostante tutte le problematiche ed amarezze che tale iniziativa ti ha poi provocato, hai comunque dimostrato con i fatti di esserti attenuto scrupolosamente allo Statuto del Circolo promovendo molteplici e sempre interessanti iniziative fra cui mi piace ricordare: • Incontro con il nostro attuale cardinale, allora Arc. Mons. E. Menichelli; al teatro Torquis su “Rapporto tra Chiesa e società civile”; • Guida Sicura con coinvolgimento delle scuole di Filottrano con stampa di relativo opuscolo a disposizione gratuita per tutti; • Memorabili Lezioni di Storia svolte nello stupendo panorama della Villa Centofi- UN UOMO GENEROSO E INNAMORATO DELLA SUA CITTÀ C iao Isidoro! Il giorno 2 novembre, giorno di commemorazione dei defunti, abbiamo tutti un pensiero per chi ci ha lasciato. Oltre a ricordare i miei cari scomparsi, ho anche un pensiero per questo uomo generoso, innamorato della sua città a tal punto da nutrire una grande curiosità per tutte le culture che qui sono immigrate e trapiantate. Quando siamo predisposti, a torto o a ragione, all’intolleranza, alla discriminazione e all’odio per tutto ciò che per noi è sconosciuto e/o diverso, l’ospitalità d’una mente amichevole è un dono prezioso, una piccola luce in un mondo nero d’egoismi. Caro Isidoro, “nessuno muore sulla Terra finché vive nel cuore di chi resta”. Arrivederci. Nadine Chembo Dal 1970 nestre (con la collaborazione indispensabile di Gianni Santarelli); • Celebrazione della ricorrenza del 150° Unità D’Italia con stampa di un interessantissimo opuscolo Filottrano ed il Risorgimento curato dal nostro amico Mario Filippi ed apposizione di targhe commemorative su tutti i palazzi storici di Filottrano; • Donazione di un Cristo con il lupo alla tua amata Cantalupo con la collaborazione fondamentale del Maestro Nazareno Rocchetti. Potrei continuare con il ricordo di tante altre iniziative che comunque rimarranno per sempre nel ricordo di tutti i filottranesi! Ovviamente dopo tutta questa tua attività, i tuoi soci del Circolo L’Incontro, passato un primo momento di smarrimento e scoramento, non potevano lasciar morire tutto e pertanto abbiamo deciso di continuare a promuovere le iniziative statutarie del Circolo, mantenendolo in vita e cercando di promuovere altre iniziative a favore dei nostri concittadini, sicuri che solo così possiamo ricordarti degnamente: sicuramente sarai in mezzo a noi per darci dei consigli: arrivederci Isidoro! Luciano Paolucci Società Cooperativa Agricola Ufficio: Tel. 071 7222790 - Fax 071 7226077 60024 FILOTTRANO (AN) Albo Cooperative mutualità prevalente nr. A107219 www.ilbiroccio.com - [email protected] {7} Il folklore riportato all’attualità N ella sua lunga e instancabile attività pubblica Isidoro ha scritto molte pagine della nostra storia cittadina. Sempre attento al rispetto del passato, dalla storia dei grandi uomini alla realtà comunque importante delle frazioni e della campagna, è stato un instancabile promotore e patrocinatore di tutto ciò che gravita attorno alle tradizioni del nostro paese. Ricordare tutto quello che ha fatto in quest’ambito è impossibile. Come sindaco, insieme con il presidente della Proloco e con l’ente provinciale del turismo di Ancona, all’inizio degli anni ‘60, ha incentivato la trasformazione di quel gruppo di ballerini, cantanti e musicisti, che già si esibivano in sagre e feste, nell’associazione La Castellana; con la riorganizzazione, ha incaricato Elmo Cappannari, il poliedrico artista, scenografo e costumista di Osimo, di eseguire una ricerca tra le cassepanche filottranesi per ricostruire l’abbigliamento da festa dei nostri antenati. Gli abiti così confezionati e indossati dai componenti del gruppo hanno reso (e rendono, poiché continuano a essere realizzati seguendo quei modelli) le esibizioni anche una testimonianza storica del costume della fine del XIX secolo. Nel 1968 ha voluto che si tenesse a Filottrano la prima festa del folklore e della tradizione marchigiana per promuovere le tipicità, non solo musicali, del nostro territorio. Durante i suoi mandati ha mantenuto personalmente scambi con Proloco e associazioni cultura- Attivo e impegnato per il territorio L a scomparsa di Isidoro Carancini lascia certamente un vuoto per i familiari, ma anche per tutti coloro che lo hanno conosciuto e collaborato, che difficilmente potrà essere colmato. Sindaco di Filottrano dal 1964 al 1970 e dal 1975 al 1980 e Presidente di Acquambiente nel primo decennio del secondo millennio, Isidoro è stato un uomo sempre attivo e impegnato. Ciò che maggiormente risalta nel suo carattere, sia come uomo politico, ma anche come cittadino, è la sua determinazione, l’intraprendenza, la capacità di coinvolgimento, il dinamismo che, come Sindaco ha messo a disposizione della Comunità, mentre come cittadino si è manifestata attraverso la promozione di innumerevoli iniziative di carattere culturale, politico e sociale. Anche attraversando momenti non sempre positivi per la dolorosa malattia, non ha mai perso la grinta e lo spirito di iniziativa che lo ha sempre contraddistinto, sembrava avere risorse inesauribili; ciò che maggiormente stupisce, avendolo incontrato nella sua casa di Cantalupo pochi giorni prima della scomparsa, è che la malattia non ha minimamente intaccato il suo spirito di intraprendenza e la sua voglia di fare; anche in quella occasione partecipava manifestando idee e proposte con lo spirito combattivo di sempre. Va sottolineato anche che Isidoro Carancini era Socio e cliente della Banca di Filottrano e verso la quale ha sempre mostrato un profondo attaccamento, perché lo considerava un fattore di successo dell’intera Comunità Filottranese di cui andare orgogliosi. Personalmente ricorderò Isidoro Carancini come un uomo che difficilmente si arrendeva di fronte alle difficoltà, ma le affrontava con determinazione e riusciva sempre a superarle. Amo pensare che Isidoro abbia superato anche l’ultima fatica: il passaggio tra la vita terrena verso quella promessa in quanto fervente cattolico. Luciano Saraceni Panificio: Via Tornazzano, 122 Tel. 071 7221877 Pasticceria: Via Gandhi, 28 Tel. 071 7223423 IL BIROCCIO L ’ I N C O NT R O NE W S S P E C I A L E CREDITO COOPERATIVO li e folcloristiche di tutta Italia, trovando ingaggi e favorendo la partecipazione a importanti festival nazionali e internazionali che hanno portato il Gruppo a essere conosciuto e apprezzato in tutta la penisola. Ha continuato a credere nell’importanza di un gruppo folk cittadino anche quando, ormai cessate da anni le esibizioni della Castellana, noi più giovani elementi, figli, nipoti e simpatizzanti abbiamo dato vita all’associazione Quelli dell’ara, incoraggiandoci e favorendo la collaborazione con il circolo culturale L’Incontro. Domenica 3 maggio 2015, durante la seconda edizione di Io ballo come tu me soni, Isidoro è stato chiamato a tagliare il nastro sul palco insieme a Pina Zenobi, come rappresentanti rispettivamente dei vecchi gruppi folk La Castellana e Il Biroccio. Oltre a ricordare l’importanza delle loro figure, l’associazione Quelli dell’ara ha voluto ringraziarli di aver recuperato e poi essere riusciti a tramandare fino a noi la musica e i balli nella versione tipica di Filottrano e la peculiarità dei passi, le movenze e le coreografie originarie, diverse da quelle dei paesi limitrofi. L’entusiasmo, per aver riportato un festival del folklore con gruppi provenienti da tutte le Marche nella stessa piazza che quasi cinquant’anni prima ha ospitato quello tanto voluto da Isidoro, è stato condiviso. Grazie Isidoro per aver contribuito a trasmettere a chi non li avrebbe mai più sentiti risuonare tra i campi e le aie i canti a vatoccu, gli stornelli e i passi tipici del nostro saltarello e gallinella. Quelli dell’ara Filottrano Dalle tue parti, dalla tua parte. Una realtà unica nel nostro territorio L ’ I N C O NT R O NE W S S P E C I A L E L’eclettismo di un uomo in perenne movimento A studioconti.biz_2014 Prodotti e servizi integrati per l’efficienza energetica di casa e impresa ssione a P e a i g r Ene itorio per ilTerr www.asteaenergia.it {9} rgomentare su di un personaggio così eclettico quale è stato Isidoro Carancini non è affatto cosa semplice; mi limiterò nel descrivere alcuni episodi che hanno caratterizzato la nostra lunga amicizia. Ebbi modo di conoscerlo nell’autunno del 1969, quando feci una sortita a Filottrano da Sant’Elpidio a Mare (dove già dal 1961 risiedevo per motivi di lavoro) e proprio in questo periodo mi ero recato alla Cartolibreria di Edgardo Brugnoli per acquistare un volume di cui ne avevo notizie su Voce Adriatica, dal titolo Filottrano nella Storia a cura di Mons. Mario Natalucci, noto storico anconetano ma... voluto fortemente da Isidoro Carancini allora Sindaco di Filottrano. Fu proprio il titolare della Cartolibreria, il noto e familiare “Cacco” che mi presentò a Isidoro Carancini. Mi congratulai con questo signore, dall’aspetto gioviale con uno stile di portamento che lo contraddistingueva, su di altri, a colpo d’occhio. Il “nuovo amico” mi illustrò i motivi della erezione della statua di Ottrano in Piazza Mazzini nell’anno 1968, lasciando così alle future generazioni l’imput di conoscere le nostre radici, giacché il mitico “Ottrano” è stato il fondatore della nostra città di Filottrano; l’opera scultorea venne eseguita dagli artisti dr. Guido Ricci e Giuseppe Zepponi. Usciti dalla Cartolibreria, dopo una piacevole chiacchierata, Isidoro mi fece omaggio di un importante volumetto da lui voluto, promuovendo così una importante mostra internazionale di arti figurative. Il volumetto, che tengo con cura ancor oggi nella mia libreria, ha per titolo 1° Premio Internazionale d’Arte, Ottrano d’Argento, edito nel maggio del 1969. Con tale iniziativa culturale Isidoro Carancini aveva richiamato a Filottrano diversi artisti italiani e stranieri, i quali poi dopo le varie ed annuali esposizioni lasciavano al Comune, in segno di riconoscenza, una loro opera, ed alcune di queste sono ancora visibili nei vari uffici comunali. Di lì a poco ci salutammo con l’augurio di rivederci e progettare qualche cosa di nuovo, in forma di storia e di arte per la nostra Filottrano. Nel 1976 ritornai definitivamente a Filottrano e non mancò il modo di ritrovarci e da questi incontri la nostra amicizia si rinsaldò e nacquero nuove forme di storia attraverso delle pubblicazioni che in seguito illustrerò. Negli anni 1993-’94 Isidoro Carancini vestiva la prestigiosa carica di Presidente della Società dello Stivale ed aveva programmato di rinverdire i fatti storici del 1466 con una pubblicazione, curata magistralmente dal dott. Pio Francesco Fantasia di Osimo. Per tale lavoro Isidoro mi invitò a collaborare e ciò feci con grande piacere; il volume dal titolo La Contesa dello Stivale, il pasticciaccio a lu passo largu, venne presentato al pubblico nell’agosto del 1994 in occasione della rievocazione storica che da parecchi anni, sempre in agosto, viene ripresentata. Dar vita alla cultura, alla storia, era una predisposizione innata in Isidoro; vedendo che l’artistico Portale di San Francesco (1531) andava sempre più deteriorandosi, si interessò per un restauro e nell’anno 2000, poiché era Presidente del Lions Club di Osimo, aveva sollecitato per tale opera vari Enti pubblici, Chiesa, Comune, Soprintendenza etc. Purtroppo i tempi si prolungarono ed in quell’anno non si poté far nulla, ma... ad opera compiuta Isidoro volle ricordare ai posteri quell’impegno preso nell’anno 2000 e nel 2009 programmò di dare alle stampe il resoconto delle sue pressioni per il restauro. Ne scaturì una pubblicazione e a tale progetto mi aveva chiesto il mio aiuto, che provvidi con entusiasmo a F.G.F. snc compilare ciò che mi aveva chiesto; la pubblicazione, dal titolo Il recupero del Portale di San Francesco detto di San Rocco, venne presentata al Circolo culturale L’Incontro (da Isidoro creato) nel maggio del 2009. Si avvalse ancora di me nel pubblicare un volumetto inerente il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia (2011) dal titolo Filottrano e il Risorgimento, non tanto per far rivivere la grande epopea del Risorgimento Italiano, ma per mettere in evidenza agli odierni filottranesi quanti di questi sentirono quei sentimenti per una Italia libera. Il volume venne presentato al Teatro Torquis il giorno 24 settembre 2011 con grande partecipazione di pubblico. Come già scritto all’inizio, Isidoro è stato veramente un grande ed intelligente uomo, legato al luogo natio, aveva fondato questo periodico culturale L’Incontro News, con l’artista filottranese Nazareno Rocchetti pose in opera un busto di bronzo in onore a Giacomo Costantino Beltrami, opera che tutt’oggi è presente all’entrata della Scuola Media. Intentilì, sempre con Rocchetti, la contrada Cantalupo facendovi collocare la statua in bronzo raffigurante San Francesco e il Lupo, giacché Isidoro ed altri pensavano che San Francesco per recarsi in Osimo sia passato proprio da tale contrada. Purtroppo una grave malattia l’aveva avvinto e dopo lunghi mesi si dipartì da questo mondo per tornare alla Casa del Signore. La campana della morte suonò per il nostro caro Isidoro Carancini il giorno 26 luglio 2015. Ciao Isidoro, ti ringrazio per la tua amicizia, stima e fiducia che hai sempre riposto in me. Mario Filippi • TAGLIO TESSUTI • CONFEZIONI IN GENERE • CONSULENZE TECNICHE Via G. Di Vittorio, 6 • 60024 Filottrano • Tel. 071 7220969 {10} L ’ I N C O NT R O NE W S S P E C I A L E Ha reso protagonisti i giovani di Filottrano V ogliamo raccontarvi una storia, che ha come protagonista un uomo... o forse, più precisamente,la storia di un uomo che è riuscito a rendere protagoniste tante persone con una sola realtà. E questa storia nasce nei primi mesi del 2012, quando quell’uomo dai capelli bianchi e dall’aria ben distinta, incontra un ragazzo, Jerry Stura, e decide di affidare le sorti del suo circolo culturale a questo “brigante”. Sicuramente, per il nostro caro Isidoro, quella fu una bella sfida, di quelle che probabilmente piacevano a lui. Offrì la possibilità di realizzare un sogno, il piccolo sogno di lasciare alla nostra città “l’alternativa” alla mediocrità. Ma partiamo dalla fine. La prima volta che lo vedemmo fu alla prima assemblea indetta per salvare le sorti del Circolo. Se ne stava seduto, sprofondato nella sedia, immerso in un avvolgente cappotto scuro, contornato da una sciarpa. Colpì subito il suo portamento elegante, di quegl’uomini che non ne fanno più, che emanano un’energia che odora di sicurezza e rigore. Se ne stava lì in silenzio ad ascoltarci, ognuno che diceva la sua, chi con veemenza, chi con una linea più calma e ragionata, poi ad un certo punto prese la parola ed il rumore si fece silenzio. A dispetto della sua stazza, non certo da colosso, e della sua voce pacata, sapeva farsi ascoltare, aveva l’arte rara di trasformare con estrema chiarezza il pensiero in parola. Parlò per venti minuti buoni, ogni sillaba al suo posto, ogni concetto chiaro, deciso. Quel signore dai capelli bianchi, così apparentemente lontano da noi, condivideva il nostro stesso sogno... e tanto bastò per conquistarci. E noi, non s’era mica teste facili! Ci parlò col cuore, con grinta, con voglia di fare, di cambiare le cose, di farci rispettare. Abbiamo condiviso con lui un mese o poco più di “battaglia” contro chi aveva già deciso e stava solo temporeggiando. In quel mese è stato un nonno e un compagno di ideali, un leone e uno che sapeva ascoltare. Sempre disponibile al confronto, ma allo stesso tempo orgoglioso del suo passato e assolutamente non disposto a farsi prendere in giro. Poi le cose sono andate come sappiamo tutti, ad oggi quel centro di aggregazione per molti giovani di Filottrano non è altro che una vecchia cantina impolverata al centro del nostro paese, che al passarci davanti viene ancora il groppo in gola. Non furono necessarie, al tempo, frasi di circostanza… ma lui già sapeva. Forse non tutti riusciranno a capire davvero fino in fondo cosa è stato per noi il “Circolo culturale l’Incontro”, ma Isidoro lo aveva capito benissimo e sapeva che gli eravamo grati. Un posto fatto di poesia, di musica e di cultura. Un posto che accoglieva tutti, che non ti faceva sentire mai solo ma anzi ti faceva apprezzare il piacere di essere parte di una comunità. Un posto che offriva la possibilità di essere sé stessi, insieme. Ma si sa, la storia non è sempre giusta, anche se il tempo poi si trascina con le sue verità e se nella vita sono i fatti che contano, il “fatto” rimane un fantasma di polvere là dove prima ribolliva di creatività. Il tempo da sempre è giudice inamovibile del nostro percorso, sfoglia inesorabile i nostri anni, attraversa la nostra pelle, appesantisce il nostro corpo, affatica la nostra mente ed è lui che decide di spegnere la nostra anima. Eppure, ci sono uomini che il tempo lo cavalcano, lo tengono per mano senza lasciarsi sopraffare ma anzi, si alleano ad esso, lo tengono stretto, vivono appieno ogni momento e da esso si lasciano consigliare. Ci sono uomini, che vanno al di là del tempo, delle generazioni, delle etichette, uomini col dono della parola e che quando ci lasciano, creano un buco, perché non importa per quanto tempo abbiano incrociato il tuo cammino, loro, sanno lasciarti un po’ di loro stessi ed il leone dai capelli bianchi, un po’ nonno e un po’ compagno, ci mancherà. Grazie di tutto Isidoro. Maria Laura Belloni UN’IMPORTANTE EREDITÀ CULTURALE DA RACCOGLIERE C onobbi veramente Isidoro Carancini nel 1967, quando, da Sindaco, organizzò e celebrò, con una solennità mai vista prima, il 23° Anniversario della Battaglia di Filottrano. Io, allora, ero all’inizio delle mie ricerche e quell’evento fu per me preziosissimo perché, grazie a Isidoro, potei avvicinare i maggiori protagonisti viventi della battaglia. Mai tante personalità, prima di allora, si era riusciti a portare a Filottrano. Anche in seguito Carancini ha sempre avuto una particolare attenzione per questa ricorrenza e per tutti gli importanti eventi culturali della nostra città. Personalmente gli sarò sempre grato per avere favorito e apprezzato, con il suo Circolo Culturale “l’incontro”, la pubblicazione dei miei libri e dei miei articoli sul “news” del Circolo. Molte altre cose ha fatto Carancini nei suoi due mandati da Sindaco e da Presidente delle varie Associazioni a cui fu eletto. Il suo “curriculum”, descritto nel libro “I Sindaci di Filottrano” (pagg. 257-260), ne è la prova. Addio Isidoro, spero che qualcuno, sulla scia degli eventi culturali che hai saputo dare a Filottrano, raccolga la tua eredità. Giovanni Santarelli GIANCARLO NICOLETTI commercio materiale da recupero Contrada S. Lorenzo, 5 - Filottrano (AN) Tel. 071 7221474 - 337 636352 - 337 646693 L ’ I N C O NT R O NE W S S P E C I A L E {11} Il doppio senso dell’accoglienza I sidoro ha accolto con entusiasmo ed affetto me e la mia Associazione Culturale Para un principe enano, nel suo Circolo L’Incontro, approfondendo la mia personale conoscenza della Cultura Italiana e dando spazio allo sviluppo dei diversi progetti che abbiamo intrapreso insieme, come ad esempio la collaborazione nella realizzazione della Mostra Itinerante Cinque artisti per Cuba, la conoscenza del nostro poeta nazionale Josè Martì e tanti altri momenti in cui tradizione e cultura hanno fatto crescere la nostra amicizia e la nostra stima reciproca, valorizzando i nostri diversi paesi di origine. Esistono uomini che, oltre al loro dovere, sono capaci di andare alla ricerca dei fatti storici ed approfondire l’interiorità che li circonda. Allo stesso tempo trasmettono agli altri di essere partecipi del loro pensiero, dando uno spiraglio di luce alla memoria di atti già accaduti ed a personaggi che riposano nel silenzio, ma che formano parte di una valida sintesi del conoscere, per farla trasparire dalla nostra storia. La madre di tutte le Nazioni è la conoscenza della Cultura, che unisce i popoli UN GUERRIERO “SCOMODO” E VULCANO DI IDEE I sidoro, unico e inimitabile, un vulcano di idee ma non solo. Lui, a differenza di altri, le cose le portava a termine. Instancabile, sempre pronto a combattere come un vero guerriero... i guerrieri combattono. Mi reputo una persona molto fortunata di aver conosciuto un uomo, un amico, un fratello, Isidoro. Con lui abbiamo fatto delle cose belle, passatemi, molto belle... Noi le cose le facevamo con il cuore. So che era un personaggio scomodo: prerogativa, questa, di persone che fanno. Come filottranese dico a me stesso e ad altri che è un esempio da imitare. Orgoglioso di essere un filottranese. Grazie Isidoro. Nazareno Rocchetti attraverso le loro tradizioni che sono in sinergia con tutta la storia del mondo. La consapevolezza della Cultura e la sua propagazione ci rende “uomini liberi”. Il doppio senso di accogliere e trasmettere Cultura di Isidoro Carancini fa risaltare la composizione etnica del nostro territorio e mettere in evidenza le nostre origini di appartenenza in sinergia con le altre nazioni. In tempi remoti si sono diffuse sulla terra la lingua latina gli usi ed i costumi dei popoli europei e la religione cattolica, che mischiata con le credenze religiose dell’Africa danno una misteriosa magia al nostro popolo Cubano. Sono stata profondamente coinvolta nel fenomeno antropologico dell’emigrazione da Cuba verso l’Italia, stabilendomi a Filottrano, accolta da una popolazione non sempre al corrente della sinergia storico-culturale che esiste tra Cuba e l’Italia, indissolubile legame risalente a tempi remoti. Ho apprezzato in Isidoro la sensibilità del “maestro” che mette la sua esperienza a disposizione dei più giovani, per crescere insieme e far instaurare uno scambio di offerta verso gli altri, con rinnovato slancio. Olga Lidia Priel Herrera lavorazione di tubi in rame e alluminio conto terzi LCM srl • Via Schiavoni, 20/A • Filottrano (AN) Tel. 071 7221489 • Fax 071 7220658 • [email protected]