STORIA DELLA CROCE ROSSA
e
PRINCIPI DI DIRITTO
INTERNAZIONALE UMANITARIO
ORNELLA COLLI
CRI gennaio 2007
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Storia della Croce Rossa: i fondatori
I FONDATORI
Henry DUNANT, cittadino svizzero, è il vero artefice della fondazione della Croce
Rossa.
Nato l’8 maggio 1828, Dunant già in giovane età impara a conoscere gli aspetti
meno facili della vita umana, dal momento che il padre dirige l’orfanotrofio di
Ginevra.
Diciottenne, visita regolarmente malati e bisognosi e i detenuti delle prigioni.
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Storia della Croce Rossa: i fondatori
Dietro raccomandazione del padre, comincia un
apprendistato bancario e a 30 anni viene inviato in
Algeria da una Compagnia Svizzera.
Là Dunant fonda una società cerealicola; dovendo
chiedere alle autorità francesi l’autorizzazione per
disporre dell’acqua e del terreno, ottiene un
colloquio personale con Napoleone III, in quel
momento impegnato in Italia contro gli austriaci.
Dunant si trova dunque sul campo della battaglia
di Solferino (24 giugno 1859), in occasione della
quale si prodiga per aiutare i feriti di entrambi gli
schieramenti: francese ed austriaco.
In memoria di questo terribile evento e per cercare
di affrontare il problema dell’insufficienza dei
servizi sanitari militari, pubblica il libro Un
ricordo di Solferino (1862).
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Storia della Croce Rossa: i fondatori
In seguito al successo del libro, DUNANT insieme con il giurista Gustave
MOYNIER, i medici Louis APPIA e Theodore MAUNOIR, e il generale
Guillame HENRY, costituisce il Comitato dei Cinque (febbraio 1863; diventato
poi dal 1876 C.I.C.R. Comitato Internazionale della Croce Rossa).
Il Comitato raccoglie a Ginevra il 29 ottobre 1863 i rappresentanti di 14 governi
in una conferenza che discute i temi della sanità e dei soccorsi in tempo di guerra.
Il 29 ottobre 1863 è la nascita della Croce Rossa.
Ma il momento veramente decisivo è la Conferenza Diplomatica del 22 agosto
1864 che approva la
Convenzione di Ginevra per il miglioramento della sorte dei feriti di guerra.
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Storia della Croce Rossa: i fondatori
Intanto una cattiva gestione degli affari in Algeria, portano
Dunant al fallimento. Il Comitato dei Cinque lo esclude dalla
Croce Rossa. Dopo anni di desolazione a Parigi, Dunant
torna in auge dopo la guerra franco – tedesca del 1870 –
1871, con alcune conferenze sui temi della Convenzione di
Ginevra.
Infine, dopo un lungo periodo di anonimato e solitudine in
un ospedale del Cantone di Appenzell, viene riconosciuto da
un giornalista che lo riporta alla ribalta internazionale.
Nel 1901 gli viene attribuito il Premio Nobel per la pace;
egli offre il suo premio ad opere di carità.
Muore il 30 ottobre 1910 e riposa a Zurigo.
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Movimento internazionale di
Croce Rossa
e Mezzaluna Rossa
La Croce Rossa Internazionale dà origine, mutando la sua denominazione, nel 1986
all’attuale Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Del Movimento fanno parte:
il C.I.C.R., Comitato Internazionale di Croce Rossa (1876)
la Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della
Mezzaluna Rossa (nata nel 1919, come Lega delle Società Nazionali di Croce
Rossa, dopo il grande impegno della Prima Guerra Mondiale, per meglio coordinare
gli interventi delle differenti Società nazionali)
le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
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Movimento internazionale di
Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa
Il C.I.C.R. svolge i seguenti compiti:
1.
Fornisce protezione e assistenza alle vittime dei conflitti armati
2.
Pone in essere contatti diplomatici nei conflitti per vigilare sul rispetto
delle norme Diritto Internazionale Umanitario e per porre fine ad
eventuali violazioni
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Movimento internazionale di
Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa
3.
Attraverso le sue delegazioni internazionali,
compie negli Stati teatro di conflitti:
Attività specifiche di controllo e protezione
delle persone coinvolte, attraverso visite agli
ospedali, ai campi di prigionia, ed altri luoghi di
detenzione
Relazioni alle potenze detentrici, con i rilievi di
eventuali violazioni delle norme di DIU
Attività di carattere sanitario e di supporto
logistico e tecnico.
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Movimento internazionale di
Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa
4.
Attraverso l’ Agenzia Centrale delle
Ricerche nelle vicende di guerra o di
calamità
raccoglie informazioni sull’identità delle
vittime, compilando liste dei feriti e dei
prigionieri,
registra le notizie ricevute su ciascuna
persona su apposite schede e trasmette
quanto appreso ai familiari
cura anche la trasmissione della
corrispondenza tra familiari separatisi in
conseguenza del conflitto o della calamità
si adopera per la ricerca di persone
scomparse.
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Movimento internazionale di
Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa
5.
Promuove, integra e aggiorna il Diritto Internazionale Umanitario
6.
Provvede a riconoscere le nuove Società nazionali
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Movimento internazionale di
Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa
LA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DELLE SOCIETA’ DELLA
CROCE ROSSA E DELLA MEZZALUNA ROSSA annovera fra i suoi
compiti:
1.
Organizza e coordina le attività di soccorso delle Società Nazionali in
presenza di calamità naturali, disastri, ed epidemie. Invia altresì sul posto
esperti ed altro personale specializzato, oltre a aiuti, contributi.
2.
Attua, nei paesi in via di sviluppo, programmi di educazione sanitaria e
campagne di vaccinazione di massa.
3.
Provvede ad assicurare idonei collegamenti tra le varie Società Nazionali.
4.
Coopera alla diffusione del DIU e della dottrina di Croce Rossa.
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I sette Principi Fondamentali
I sette Principi Fondamentali furono proclamati a Vienna nel 1965 dalla XX
Conferenza Internazionale della Croce Rossa.
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I sette Principi Fondamentali
UMANITA’
“Nata dalla preoccupazione di recare soccorso senza alcuna discriminazione ai
feriti nei campi di battaglia, la Croce Rossa, sotto il suo aspetto internazionale e
nazionale, si sforza di prevenire e di alleviare in ogni circostanza le sofferenze degli
uomini. Essa tende a proteggere la vita e la salute e a fare rispettare la persona
umana. Favorisce la comprensione reciproca, l’amicizia ed una pace duratura fra
tutti i popoli”.
Dunque non solo soccorso, ma anche educazione alla salute, prevenzione e
diffusione dei principi fondamentali del DIU e dei Principi di Croce Rossa, per
rispettare l’uomo, la sua vita, la sua libertà, la sua salute fisica, le sue idee, i
suoi costumi.
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I sette Principi Fondamentali
IMPARZIALITA’
La Croce Rossa “non fa alcuna distinzione di nazionalità, di razza, di religione,
di condizione sociale, e appartenenza politica.
Si adopera solamente per soccorrere gli individui secondo le loro sofferenze
dando la precedenza agli interventi più urgenti”.
La Croce Rossa elimina qualsiasi concetto di superiorità/inferiorità, ridando a
ciascuno pari dignità.
NEUTRALITA’
“Al fine di conservare la fiducia di tutti, si astiene dal prendere parte alle ostilità
e, in ogni tempo alle controversie di ordine politico, razziale, religioso e
filosofico”. La Croce Rossa pone la sua struttura al servizio della collettività senza
favorire gli interessi di alcuna parte.
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I sette Principi Fondamentali
INDIPENDENZA
“La Croce Rossa è indipendente.
Le Società Nazionali, ausiliarie dei poteri pubblici nelle loro attività umanitarie e
sottomesse alle leggi che reggono i loro rispettivi paesi, devono però conservare
un’autonomia che permetta di agire sempre secondo i principi della Croce
Rossa”.
Anche se la Croce Rossa è sovvenzionata principalmente dallo Stato cui appartiene,
essa deve mantenere la propria autonomia nei confronti di ingerenze politiche,
avendo come scopo la sola ed esclusiva attività umanitaria e pur collaborando in
questa con lo Stato.
CARATTERE VOLONTARIO
“La Croce Rossa è un’istituzione di soccorso volontaria e disinteressata”.
Volontario è colui che aderisce all’organizzazione di sua spontanea volontà, senza
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costrizione. Ciò non toglie che le sue prestazioni possano essere retribuite.
I sette Principi Fondamentali
UNITA’
“In uno stesso Paese può esistere una ed una sola Società di Croce Rossa. Deve
essere aperta a tutti ed estendere la sua azione umanitaria a tutto il territorio”.
Il principio è un invito a tutti coloro che operano all’interno di Croce Rossa a
sentirsi componenti affiatati ed uniti in una sola associazione.
UNIVERSALITA’
“La Croce Rossa è un’istituzione universale in seno alla quale tutte le Società
hanno uguali diritti ed il dovere di aiutarsi reciprocamente”. L’isolativismo è
superato e nessun individuo o nessun paese agisce da solo.
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I sette Principi Fondamentali
In conclusione, contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e ridurre
così la vulnerabilità degli individui sono gli obiettivi che la Croce Rossa si è
data nella presente realtà.
DIGNITA’ PER TUTTI
È quanto il Movimento della Croce Rossa tende a realizzare negli anni 2000.
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Emblema, uso distintivo ed
uso protettivo
L’emblema del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna
Rossa è costituito dalla Croce Rossa e dalla Mezzaluna Rossa in campo bianco.
Dal 1877, guerra russo – turca, gli Stati di religione islamica decisero infatti di
adottare la Mezzaluna Rossa, al posto della Croce Rossa.
Successivamente anche l’Iran che adottava il Sole e Leone Rosso si è uniformato alla
Mezzaluna.
Israele ha sempre usato la Stella Rossa di David, sebbene non riconosciuta dal
Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
E’ stato approvato nel giugno 2006 (3° Protocollo Addizionale alle Convenzioni di
Ginevra) un nuovo segno distintivo unificato che consiste in un Rombo Rosso in
campo bianco (Cristallo Rosso).
Al momento le Società Nazionali sono libere ma non obbligate ad adottarlo. La
Croce Rossa Italiana ha mantenuto il simbolo tradizionale della Croce Rossa in
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campo bianco.
Emblema, uso distintivo ed
uso protettivo
In tempo di guerra, il segno della Croce Rossa su fondo bianco, o la
Mezzaluna Rossa su fondo bianco, costituiscono l’emblema del servizio
sanitario degli eserciti.
Tale emblema figurerà sulle bandiere, sui bracciali e su tutto il materiale
adoperato per il servizio sanitario, nelle dimensioni richieste dal luogo in cui è
apposto.
Sia i mezzi di trasporto sanitari sia le unità sanitarie dovranno esibire in
modo ben visibile il segno della Croce Rossa su fondo bianco.
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Emblema, uso distintivo ed
uso protettivo
Il personale sanitario si renderà riconoscibile portando al braccio sinistro un
bracciale bianco con Croce Rossa. Tale bracciale sarà fornito e bollato
dall’autorità militare. Tale personale dovrà essere inoltre munito di specifico
documento di identità con il segno distintivo, contenente cognome e nome, data
di nascita, grado e numero di matricola (in lingua nazionale).
L’organizzazione internazionale di Croce Rossa, le Società Nazionali, i loro
beni e personale potranno usare l’emblema della Croce Rossa o Mezzaluna
Rossa su campo bianco in ogni situazione.
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Emblema, uso distintivo ed
uso protettivo
USO DISTINTIVO
Compete in qualunque tempo a tutte le Società Nazionali
di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Ha lo scopo di
rendere riconoscibili i beni, i locali, i trasporti, ed il
personale. Deve avere piccole dimensioni per potersi
distinguere dall’emblema protettivo in tempo di guerra.
USO PROTETTIVO
Compete in tempo di guerra agli Stati che hanno
ratificato almeno la 1° Convenzione di Ginevra del 1949
ed assicura la protezione di feriti e malati e dei
soccorritori. Deve avere grandi dimensioni per risultare
visibile a distanza e si appone esclusivamente su ospedali,
infermerie, trasporti e personale sanitario.
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Emblema, uso distintivo ed
uso protettivo
L’uso non espressamente autorizzato costituisce un abuso dell’emblema. Si
distinguono tre tipi di abuso:
CONTRAFFAZIONE (imitazione):
Uso di un simbolo che per forma e/o colore può causare confusione con
l’emblema.
USURPAZIONE (uso improprio):
Uso dell’emblema da parte di enti e persone che non ne hanno il diritto
(imprese commerciali, medici privati, organizzazioni non governative,…).
E’ usurpazione anche il caso di persone normalmente autorizzate a usare
l’emblema, quando lo usino senza attenersi alle Convenzioni di Ginevra.
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Emblema, uso distintivo ed
uso protettivo
PERFIDIA
Uso dell’emblema in caso di conflitto per proteggere combattenti o attrezzature
militari; l’uso perfido dell’emblema è considerato grave violazione del DIU e
come tale crimine di guerra.
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Le Società Nazionali di Croce Rossa
Le Società Nazionali di Croce Rossa sono 185.
Nel giugno 2006 sono state ufficialmente ammesse:
•la Mezzaluna Rossa Palestinese
•la Società Nazionale israeliana (Magen David Adom).
L’adozione del Cristallo Rosso ha permesso alla MDA di aderire al Movimento,
di cui non aveva mai fatto parte perché il suo segno distintivo, la stella di David,
non era riconosciuta.
Per ammettere la Mezzaluna Rossa palestinese è stato necessario modificare lo
Statuto per quanto riguarda la clausola che ammetteva nel Movimento solo le
Società Nazionali operanti in Stati sovrani.
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La Croce Rossa Italiana: struttura e statuto
La Croce Rossa Italiana è stata fondata a Milano il 15 giugno 1864.
Il suo ultimo statuto è stato approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri in data 6 maggio 2005 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana in data 8 giugno 2005. Il varo del documento ha dato
ufficialmente il via alle elezioni dei nuovi vertici della Croce Rossa Italiana che
hanno portato a dicembre 2005 alla nomina del nuovo Presidente CRI (Massimo
Barra).
La CRI è un’Associazione Italiana dotata di personalità giuridica di diritto
pubblico.
La Croce Rossa Italiana si articola in:
• Comitato Centrale (organizzazione centrale)
• Comitati Regionali (organizzazione regionale)
• Comitati Provinciali (organizzazione provinciale)
• Comitati Locali (organizzazione locale).
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La Croce Rossa Italiana: struttura e statuto
I suoi compiti in tempo di guerra sono:
partecipare allo sgombero ed alla cura dei feriti e dei malati di guerra
partecipare allo svolgimento dei compiti di carattere sanitario ed assistenziale
connessi all’attività di difesa civile
disimpegnare il servizio di ricerca ed assistenza dei prigionieri di guerra, dei
dispersi, dei profughi, dei deportati e rifugiati.
L’organizzazione di tali servizi è predeterminata in tempo di pace per il tempo di
guerra dal Ministero della Difesa.
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La Croce Rossa Italiana: struttura e statuto
I suoi compiti in tempo di pace sono principalmente:
organizzare e svolgere servizi di assistenza sociale e di soccorso sanitario in
favore di popolazioni nazionali e straniere, in occasioni di calamità e di situazioni
di emergenza sia interne sia internazionali
svolgere compiti operativi collegati al Servizio Nazionale di Protezione Civile
concorrere ad organizzare ed effettuare il servizio di Pronto Soccorso e
trasporto infermi
concorrere alle finalità e ai compiti del SSN, in particolare in campo socio –
assistenziale
collaborare con le Forze armate per i servizi di assistenza sanitaria
promuovere la donazione del sangue
promuovere e diffondere i principi del DIU e di Croce Rossa e promuovere la
partecipazione dei giovani alle attività di CR
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collaborare con le Società di Croce Rossa degli altri Paesi.
Le Componenti C.R.I.
CORPO MILITARE
Corpo ausiliario delle Forze Armate, è stato istituito nel 1866.
Il suo personale porta la uniforme dell’esercito ed è assoggettato alla disciplina
e gerarchia militare; si distingue in direttivo (Ufficiali Medici, Farmacisti, …) e di
assistenza (Sotto ufficiali, Graduati e Militi).
Una minima parte di esso è in servizio continuativo mentre il rimanente è
ordinariamente in congedo e viene mobilitato per esigenze addestrative od operative
in
• interventi di Protezione Civile
• altri tipi di emergenze nazionali ed internazionali.
L’Ispettore Nazionale del Corpo Militare, prescelto tra i Colonnelli in servizio, è
nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro
della Difesa, su designazione del Presidente Nazionale della C.R.I.
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Le Componenti C.R.I.
CORPO DELLE IIVV
Corpo ausiliario delle Forze Armate, è stato istituito nel 1908.
Porta gradi assimilati a quelli del personale direttivo del Corpo Militare.
L’Ispettrice Nazionale delle Infermiere Volontarie è nominata con decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Difesa e del
Ministro della Salute, nell’ambito di una terna di nomi indicata dal Presidente
Nazionale della C.R.I.
Il Corpo viene mobilitato per l’assolvimento dei compiti in guerra.
In tempo di pace presta
servizio nelle unità sanitarie C.R.I. e delle Forze Armate,
nelle attività sanitarie connesse alla difesa civile e alle calamità,
nel campo socio – assistenziale.
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Le Componenti C.R.I.
CORPO NAZIONALE DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO
Corpo di volontari civili. E’ stato istituito nel 1929. E’ dotato di organi di
coordinamento a livello Nazionale, Regionale, Provinciale.
I VdS svolgono
servizio di pronto soccorso e trasporto infermi con ambulanza,
servizio protezione civile,
attività socio -assistenziali,
educazione sanitaria.
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Le Componenti C.R.I.
CORPO DEI PIONIERI
Corpo di volontari civili. E’ stato istituito nel 1928. Vi aderiscono i giovani dai 14 ai
25 anni, che hanno diritto di permanervi oltre tale limite di età.
I Pionieri svolgono
attività di protezione civile
educazione sanitaria
attività socio – assistenziali
attività per i giovani presso gli istituti scolastici.
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Le Componenti C.R.I.
COMITATO NAZIONALE FEMMINILE
Si occupa di assistenza a persone bisognose ed altre attività benefiche.
Organizza iniziative per raccogliere sottoscrizioni e contributi.
DONATORI DEL SANGUE
Si occupa di reclutamento e organizzazione di donatori di sangue.
Tutte le componenti della Croce Rossa Italiana svolgono attività di diffusione
del Diritto Internazionale Umanitario.
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Il Diritto Internazionale
Il Diritto Internazionale, è costituito dall’insieme delle norme giuridiche che
regolano le relazioni tra gli Stati e tra questi e gli altri soggetti della comunità
internazionale.
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Il Diritto Internazionale
Il Diritto Internazionale è stato a lungo identificato con l’espressione Diritto delle
Genti.
Il padre del diritto delle genti è il giurista e diplomatico GROZIO, nativo dei Paesi
Bassi (1583 – 1645). Egli affermò che il diritto non doveva essere inteso come
espressione di una giustizia divina, bensì come il frutto della ragione umana.
Nel suo testo De jure belli ac pacis egli elencò regole che sono tra le più salde
fondamenta del diritto della guerra.
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Il Diritto Internazionale Umanitario
Il Diritto Internazionale Umanitario (Diritto
della guerra o Diritto dei conflitti armati)
costituisce una parte del Diritto Internazionale.
Si compone di norme consuetudinarie e di
norme pattizie.
Le prime derivano dall’osservanza protratta
nel tempo da parte degli Stati di alcune regole
di condotta (es. risparmiare la vita ai
prigionieri di guerra) con la convinzione della
loro obbligatorietà giuridica.
Le seconde vengono invece poste in essere
tramite la predisposizione di appositi strumenti,
detti trattati internazionali.
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Il Diritto Internazionale Umanitario
Il Diritto Internazionale Umanitario (diritto della guerra o diritto dei conflitti
armati) può essere suddiviso anche in:
Diritto di Ginevra, che salvaguarda il personale militare fuori
combattimento e le persone che non sono attivamente coinvolte nelle ostilità,
in particolare la popolazione civile.
Diritto dell’Aja, che stabilisce diritti e obblighi dei belligeranti nella
condotta delle operazioni militari e limita i mezzi per nuocere al nemico.
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Il Diritto Internazionale Umanitario
e i Diritti dell’Uomo
Il Diritto Internazionale Umanitario si distingue dal Diritto Internazionale dei
Diritti dell’Uomo (Diritti Umani).
Entrambi mirano a proteggere la persona umana, ma con modalità differenti.
Il Diritto Umanitario si applica nelle situazioni di conflitto armato, mentre i
Diritti Umani proteggono la persona umana in ogni tempo (in guerra e in
pace).
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Il Diritto Internazionale Umanitario
e i Diritti dell’Uomo
Tra le fonti dei Diritti Umani ricordiamo tra gli altri:
dell’uomo,
1.
La Dichiarazione Universale dei Diritti
dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (1948)
adottata
2.
La Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (1950)
3.
La Convenzione Americana relativa ai Diritti Umani (1969)
4.
La Carta Africana dei Diritti dell’Uomo e dei Popoli (1981)
5.
I Patti Internazionali relativi ai Diritti dell’Uomo (1966)
6.
La Convenzione delle Nazioni Unite relativa ai diritti del fanciullo
(1989).
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Il Diritto Internazionale Umanitario
e i Diritti dell’Uomo
Tali convenzioni stabiliscono che in nessun caso è possibile per uno Stato
derogare ad alcuni Diritti Fondamentali dell’Uomo, quali:
diritto alla vita
divieto della tortura e dei trattamenti inumani
diritto alla libertà e alla sicurezza della persona, all’istruzione e al lavoro
principio della legalità e della non retroattività della legge
divieto della schiavitù
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Il perché della diffusione
Gli strumenti giuridici restano lettera morta se le
autorità interessate non li fanno conoscere a coloro
che ne dovrebbero beneficiare e soprattutto a
coloro che devono applicarli.
Il compito di fare conoscere il DIU incombe
innanzitutto agli Stati che hanno ratificato le
convenzioni di Ginevra. Sarà loro compito prendere
le misure legislative e formative necessarie per:
• la diffusione delle disposizioni DIU presso le
Forze Armate, le autorità civili, e la popolazione
in genere
• ed in conseguenza l’applicazione fedele delle
stesse.
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Il perché della diffusione
Un ruolo determinante viene altresì svolto da organizzazioni non governative,
prima fra tutte il Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, che
prevede esplicitamente l’attività della diffusione del DIU come suo compito
fondamentale.
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Il perché della diffusione
Questa attività più volte prevista e riaffermata riposa su 3 principi formulati dalla
XXIII Conferenza Internazionale della Croce Rossa (Bucarest 1977):
1.
La diffusione del Diritto internazionale Umanitario dovrà essere un
preciso dovere dei governi, ciononostante essa dovrà costituire un’attività
fondamentale del Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e in
particolar modo di ciascuna Società Nazionale in seno al proprio paese;
2.
La diffusione degli ideali della Croce Rossa non dovrà essere limitata alle
Convenzioni di Ginevra, ma dovrà comprendere anche i principi
fondamentali della Croce Rossa;
3.
La diffusione non può essere separata dalla propaganda di uno spirito di
pace: la diffusione non dovrà mai fare apparire la guerra accettabile.
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Il perché della diffusione
Più specificamente secondo lo Statuto del Movimento Internazionale della Croce
Rossa e della Mezzaluna Rossa è compito del C.I.C.R.:
Lavorare per la comprensione e la diffusione del Diritto Internazionale
Umanitario applicabile nei conflitti armati e prepararne gli eventuali
sviluppi….
Collaborare con le Società Nazionali sulle questioni di comune interesse
quali
1.
la preparazione per l’azione in caso di conflitto armato,
2.
il rispetto, lo sviluppo e la ratifica delle Convenzioni di Ginevra,
3.
la diffusione dei Principi Fondamentali di Croce Rossa e del Diritto
Internazionale Umanitario.
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diu_om 406KB May 30 2009 02:47:02 AM