Numero unico dell’Associazione Pro Loco di Sabbioneta – Marzo 2010
L o scorso 27 ottobre è improvvisamente scomparso il nostro presidente Canzio Bacchi, un evento che ci ha colpito profondamente. Dopo i primi giorni di disorientamento e di lutto, ed i successivi di ripresa e riorganizzazione delle nostre attività, ci siamo chiesti come ricordarlo e onorarlo degnamente. Canzio era una persona con molti interessi: dipendente per trent’anni dell’amministrazione comunale di Sabbioneta, fondatore consigliere o presidente di diverse associazioni sportive, impegnato in politica e organizzatore di feste di partito, collaboratore in attività sociali. Sarebbe stato troppo restrittivo limitarsi a ricordarlo nella consueta lettera di fine anno che il nostro direttivo indirizza ai soci Pro Loco; occorreva qualcosa di più completo destinato a tutti i sabbionetani. Da qui l’idea di questo numero unico de “il
Cavallino”, aperto alle testimonianze di tutti quelli che hanno conosciuto ed apprezzato Canzio e hanno voluto lasciare un loro ricordo personale. Nella lettera di ringraziamento che ho personalmente inviato alle persone, alle istituzioni e alle associazioni che hanno espresso le loro condoglianze ho scritto che “… ora a noi spetta il difficile compito di raccoglierne l’eredità: il modo migliore di onorarlo sarà quello di continuare e rafforzare il nostro impegno nelle attività al servizio di Sabbioneta”. Per questo ho voluto che il contenuto di questo giornalino non fosse limitato solo al ricordo di Canzio ma diventasse un documento informativo per tutti i sabbionetani. Canzio si è impegnato disinteressatamente per decenni nella nostra associazione al servizio di Sabbioneta e della sua gente. E’ importante che il suo esempio sia portato a conoscenza di tutti così come le attività della Pro Loco che da oltre settant’anni, con il susseguirsi di generazioni di volontari, lavora per la storia, la cultura, il turismo della città unica al mondo in cui abbiamo la fortuna di vivere. Ritengo sia necessario migliorare la promozione delle nostre attività e offrire un’immagine chiara e incisiva della nostra associazione. La consapevolezza dell’immenso lavoro fatto nei decenni da centinaia di persone, in modo del tutto disinteressato, deve essere presente in tutti i sabbionetani. La seconda parte di questo “numero unico” quindi è dedicata a presentare la Pro Loco e tutte le sue molteplici attività. Sono certo che molti di voi rimarranno positivamente colpiti e spronati a “dare una mano” per ingrossare le fila dei volontari. Vi invito ad associarvi, potrete dare il vostro contributo a Sabbioneta, vedrete che sarà estremamente gratificante. Nella Pro Loco è possibile esprimere le proprie capacità in una associazione di volontariato che non ha scopi di lucro ed è indipendente da ogni vincolo e impegno politico. Il mese di ottobre purtroppo non ha portato solo la scomparsa di Canzio ma anche la chiusura della Sinagoga. Le visite turistiche sono bloccate fino a conclusione dei lavori di restauro della scala di accesso. La forzata chiusura del tempio ebraico significa per la Pro Loco la perdita, per diversi mesi, di buona parte delle entrate economiche; la conseguenza è che il 2010 sarà certamente un anno non facile. La Pro Loco è oggi una vera e propria azienda turistico‐culturale che dà lavoro direttamente e indirettamente a decine di persone, contribuisce in modo determinante all’economia di Sabbioneta e alla sua visibilità nazionale ed internazionale, ha stretto importanti accordi istituzionali, sostiene le altre associazioni, crea ricchezza per la città. Nel 2008 l’UNESCO ha dichiarato Sabbioneta “Patrimonio dell’Umanità”; è un punto di partenza che solo poche città al mondo possono vantare; il turismo è un settore che, se opportunamente gestito e potenziato, può incrementare le attività economiche a beneficio di tutti. E’ essenziale però che prima di essere “Patrimonio dell’Umanità” Sabbioneta sia “patrimonio dei sabbionetani”; lavoriamo insieme per conservare quanto i nostri antenati ci hanno lasciato, per valorizzarlo e trasmetterlo alle generazioni future e per comunicare la migliore delle immagini possibili di Sabbioneta nel mondo. Nell’ultima pagina di questo opuscolo trovate un invito per una visita guidata gratuita ai monumenti della città. Un’occasione per rivedere, magari a distanza di tempo, per conoscere meglio e far conoscere alla vostra famiglia, il patrimonio straordinario della città in cui viviamo. Alberto Sarzi Madidini
Il fondo “Canzio Bacchi”
’Associazione Pro Loco ha deciso di creare un fondo “Canzio Bacchi” nel quale far confluire contributi e donazioni provenienti da privati, associazioni o istituzioni. Tale fondo sarà alimentato anche dalle offerte raccolte in occasione di prossime manifestazioni. Abbiamo anche deciso di dedicare a Bacchi il libro “Sabbioneta Metafisica” di Luigi Briselli e Alberto L Bevilacqua: la vendita del volume contribuirà ad incrementare il fondo con due euro per ogni copia distribuita direttamente nel nostro book‐shop. Le risorse accantonate saranno poi utilizzate per interventi sul patrimonio artistico e storico sabbionetano in base alle contingenti necessità e agli accordi con le istituzioni competenti. Canzio, il ricordo degli amici e dei collaboratori
anzio Bacchi è stata una delle figure più rappresentative C del panorama sabbionetano, un uomo che ha partecipato attivamente ed in modo encomiabile allo sviluppo culturale e turistico della Città di Vespasiano Gonzaga. Se ne è andato in silenzio, in una notte autunnale nebbiosa come tante che caratterizzano la nostra terra, troppo presto per poterne apprezzare fino in fondo la profonda saggezza e ricavare giovamento dai suoi preziosi consigli, lasciando un grande vuoto e suscitando cordoglio e clamore non solo nella comunità in cui ha lavorato per tutta la vita, ma in tutto il territorio mantovano e cremonese, dove era conosciuto come un instancabile promotore di eventi e iniziative. Risulta doveroso rendere ufficialmente omaggio ad un’insigne persona che, dopo aver svolto con operosità ampiamente riconosciuta l’eccellente servizio di funzionario dell’ufficio anagrafe del nostro comune per oltre trent’anni, si è dedicato integralmente al volontariato, sacrificando tutte le sue forze, il suo tempo e le sue energie per sviluppare e valorizzare le infinite potenzialità della città che amava intensamente. Era una persona generosa e un profondo e appassionato conoscitore del patrimonio storico, monumentale e artistico di Sabbioneta di cui sapeva relazionare con fervida oratoria. Svolgeva la sua attività con solerzia, straordinario spirito di servizio coniugato con un’estrema umiltà che lo rendevano costantemente disponibile in modo disinteressato, sempre attento alle esigenze dei turisti e all’importanza del ruolo e delle responsabilità di Presidente della Pro Loco, rappresentando un punto di riferimento per le istituzioni locali e la comunità. Ricordo l’ultima volta che gli ho parlato, era molto preoccupato, pensavo di primo acchito per problemi personali, ma in realtà lo tormentavano le vicissitudini correlate al suo impegnativo incarico che era sempre al centro delle sue riflessioni. Una dedizione assoluta dimostrata fino all’ultimo respiro della sua vita che merita la gratitudine, la riconoscenza, l’affetto e l’imperitura memoria dei concittadini e dell’Amministrazione Comunale di Sabbioneta. Grazie Canzio…
Marco Aroldi, sindaco del comune di Sabbioneta
il presidente dell’Inter Pellegrini e
Giacinto Facchetti premiano Canzio
er tutti noi Canzio era “Il Presidente”. Per trent’anni ha fatto parte della nostra associazione, a partire dagli anni ‘80 era stato socio, consigliere, più volte vicepresidente. Dal 2000 aveva poi assunto la guida dell’associazione e l’aveva condotta dagli anni difficili in cui era stata improvvisamente estromessa dai sui compiti statutari, ai tempi più recenti in cui, insieme al nuovo gruppo dirigente, erano state riprese le attività storiche del sodalizio. In questi anni di impegno nella Pro Loco abbiamo avuto l’opportunità di ricordare e celebrare persone che hanno svolto un ruolo importante nella storia di Sabbioneta e più volte abbiamo lavorato insieme per onorarli degnamente. Oggi il mio compito è di onorare lui, e devo dire che è ben più difficile rispetto alle altre occasioni. Difficile perché è arduo, soprattutto in questo particolare momento di lutto, ricordare una persona, improvvisamente e prematuramente scomparsa, con la quale si è collaborato per quasi un decennio. I rappresentanti del consiglio di amministrazione, i revisori dei conti, i soci, i dipendenti, le guide ed i collaboratori dell’Associazione Pro Loco, sono tutti profondamente P 2007 – Canzio consegna la tessera di socio onorario della
Pro Loco allo studioso Giancarlo Malacarne
colpiti ed addolorati per la scomparsa del presidente. Il cordoglio è profondo perché la comunità sabbionetana perde una persona disponibile, onesta, cordiale ed appassionata alla gente ed al suo territorio. Innumerevoli sono le associazioni ed i gruppi che hanno avuto il suo attivo supporto: all’inizio degli anni ‘60 aveva contribuito a fondare l’Inter Club Sabbioneta di cui poi è divenuto presidente, aveva fatto parte del Gruppo Sportivo Panguaneta, era consigliere del Moto Club Oneway di Casalmaggiore. Da rimarcare il suo impegno sociale: era stato attivo in politica e organizzatore di feste di partito, collaborava volontariamente con il sindacato, era tutore di persone bisognose. Canzio, per buona parte della sua vita, ha messo la sua esperienza a disposizione della città guidando una grande associazione di volontariato, favorendo la promozione e lo sviluppo delle attività turistiche e culturali. Come presidente Pro Loco era indubbiamente “la persona giusta al posto giusto”, un volontario nel senso vero del termine, quotidianamente e disinteressatamente coinvolto nella non facile gestione di un sodalizio che deve svolgere importanti i l C av al lino - num e ro un ic o del l’ As so cia zi on e Pro Loc o d i S a bb i on eta - p ag. 2
compiti istituzionali. Conosceva alla perfezione i meccanismi degli enti locali e della Pro Loco. Sabbioneta non potrà più contare su una presenza che, senza clamori, è sempre stata determinante, anche nei periodi più difficili, per la sopravvivenza della Pro Loco e della città come a tutti noi piacerebbe che fosse. La sua esperienza era impagabile, così come il suo spirito di autentico volontario che lo portava ad impegnare gran parte del suo tempo libero al servizio della sua gente. I suoi interessi, la sua propensione ad ascoltare i problemi degli altri, la sua disponibilità a prendere a cuore le richieste di tutti, senza mai chiedere nulla in cambio, ne hanno fatto una persona cui essere profondamente grati. Rimarrà nella memoria di tutti il suo parlare pacato che, con fiducia nel futuro, rendeva semplice ogni difficoltà a volte aiutandosi con una semplice vena ironica. Lascia un grande vuoto, mancherà alla città di Sabbioneta. Pochi giovani sembrano avere lo stesso amore per il nostro territorio, per la nostra storia, per la nostra città, per la nostra gente. Ritengo che ognuno di noi, nella propria vita, abbia il dovere di migliorare il mondo in cui è venuto alla luce e considero encomiabile l’esempio di Canzio che ha dato la propria disinteressata disponibilità per questo scopo. L’auspicio è che quanto ha fatto Canzio possa essere un riferimento per i giovani: cogliere il senso vero dell’eredità che ci lascia, sarà il modo migliore per ricordarlo e onorarlo. Alberto Sarzi Madidini
(commemorazione in occasione delle esequie)
2009: con Beniamino Bugiolacchi, direttore del
museo della fisarmonica di Castelfidardo. Gli amici del bar Lo stile di vita di Canzio Bacchi
ipotesi di una introspezione
Canzio: chi era costui? Un uomo facile si e no da descrivere, anche se qualche penna ha saputo farlo in queste pagine con delle osservazioni appropriate e affascinanti. Non è quindi il caso che pure io ripeta quanto già sappiamo di lui, noi che abbiamo fatto un lungo tratto di strada al suo fianco. Vorrei invece tentare di entrare nell’intimo di questo nostro amico e scoprire, o almeno intuire, che cosa si celava al di là dal suo volto per lo più sorridente, con uno sguardo che diceva attenzione verso l’interlocutore, disponibile quindi allʹascolto, aperto al dialogo. Mi pare che, al di là di questi aspetti che connotano un’amicizia, ci fosse in Canzio un sottofondo di serenità e di equilibrio, dovuto al fatto che praticava quelle che io chiamerei “Le beatitudini” necessarie a rendere saggio l’uomo di tutti i tempi. Ecco dunque quello che penso essere stato il suo mondo interiore, che tento di descrivere quasi in forma evangelica, attingendo a ricordi sedimentati nella mia memoria • Beati coloro che sanno distinguere una montagna da un sasso, perché eviteranno molti guai. •
Beati quelli che sanno ascoltare e tacere perché impareranno cose nuove e sapranno sempre come muoversi. • Beati quelli che sono attenti alle cose degli altri senza sentirsi indispensabili, perché saranno dispensatori di serenità. • Beati quelli che sanno guardare seriamente le cose piccole e tranquillamente le cose importanti, perché andranno lontano nel cammino della vita. • Beati quelli che sanno interpretare sempre con benevolenza gli atteggiamenti degli altri, anche se saranno considerati degli ingenui, ma questo è il prezzo del saper vivere. Qualcuno dirà che non è d’accordo con me su questa “fotografia” ai raggi X dell’animo di Canzio. “Tot capita, tot sententia” (tante sono le teste, tanti sono i pareri). E’ inevitabile. Personalmente sono convinto che questo fu lo stile di vita del “nostro Presidente”, che però scopro soltanto ora, che non c’è più. E’ sempre così nella vita, purtroppo! E intanto “il mondo non si muove perché noi non ci muoviamo” (Mazzolari), per portare in avanti il sentiero tracciato, con saggezza, da chi ci ha preceduto. Don Ennio Asinari, parroco emerito della parrocchia di
Santa Maria Assunta
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2007 – taglio del nastro della prima edizione della Sbrisolonga.
2009 – premiazione gara nazionale di karate
presso la palestra di Sabbioneta.
********************************************************* ******************************************************* na presenza discreta, ma su cui sempre avresti potuto fare affidamento. Una presenza silente, ma passionale e attiva nei momenti in cui la necessità lo imponeva. Una presenza attenta, costante e mossa dall’amore per la città. Canzio fu il degno erede di quei funzionari di cui Vespasiano Gonzaga si circondò per il buon governo della sua città quali Ludovico Masserotti o Nicolò Dondi. Egli amava la città con quel senso di orgogliosa appartenenza che sembra essere ancora una dote rara, che va oltre il proprio “particolare”. Mosso da azioni disinteressate e da propositi alti Canzio poteva sembrare un visionario, proiettato verso un futuro luminoso per la città. Il suo è un lascito greve da raccogliere, difficile da perseguire, ma tuttavia stimolante come le più ardue sfide. Ricordo una giornata d’inverno quando io e lui andammo a portare depliants e materiale promozionale nei paesi della bassa parmense da Colorno a Busseto, quella giornata rimarrà impressa nella mia memoria tra i ricordi più forti. Le sue parche parole, il suo argomentare sempre appassionato ed incisivo, il suo voler muovere le cose soprattutto attraverso i fatti, a piccoli ma ponderati passi, anche nei momenti in cui le difficoltà sembravano arrestare tutto e vanificare U ogni sforzo. Lui c’è stato, come punto di riferimento, con quella discrezione propria di chi non vuole per forza apparire per gettare sterile discredito sugli altri e senza fare gesti eclatanti. Nell’ultimo colloquio che io e lui intrattenemmo di fronte a Palazzo Giardino nel mese di ottobre, in una di quelle giornate in cui il forte odore delle foglie di pioppo si sovrappone al tepore di un sole che ricorda l’estate, mi esortava a credere nella mia nuova carica, ad adoperarmi con decisione, rassicurandomi della sua presenza accanto a me. Fu un colloquio tra amici, da padre a figlio, non un discorso tra rappresentanti di enti. E poi quella mattina di fine ottobre, quando la nebbia col suo manto denso nasconde le cose e toglie le certezze, la notizia del suo decesso, in solitudine, tra lo sconcerto generale. Canzio se ne è andato in silenzio, lasciandomi tuttavia una grande conferma, quella di operare senza pretendere nulla in cambio per l’esclusivo bene di Sabbioneta e mosso dalla passione che ci accomunava e che è stato il suo più grande insegnamento. Giovanni Satori
Assessore alla cultura e turismo Comune di Sabbioneta
********************************************************* ******************************************************* F u Renzo Margonari, nella veste di promotore culturale, a ricondurmi a Sabbioneta nell’inverno del 1988. Avevo già fatto una fugace visita con un altro pittore, Carlo Mattioli, sempre d’inverno, nel 1983, mentre si andava da Parma a Mantova per organizzare la sua mostra a Palazzo Te. Era stata, quella prima volta, un’escursione rapida, immersa nel freddo e nella nebbia, con la città semi deserta e i palazzi non ancora ricondotti a vita. Tipica atmosfera da bassa padana. Palazzo Te fu il trait‐d’union delle due visite. Perché, anche allora, si doveva organizzare una mostra, quella di Mario Venturelli, ma il Te di lì a poco sarebbe stato inagibile a causa dei lavori di restauro per le celebrazioni di Giulio Romano. Quell’ostacolo improvviso generò, tuttavia, altri tepori e una grande opportunità: quella di conoscere veramente Sabbioneta e i sabbionetani. Avevamo appuntamento con l’Assessore alla Cultura, Maria Teresa Graepel, nell’ufficio di Anna Ghizzardi. Entrati nell’atrio del Palazzo comunale, chiedemmo informazioni all’unica i l C av al lino - num e ro un ic o del l’ As so cia zi on e Pro Loc o d i S a bb i on eta - p ag. 4
persona visibile, l’impiegato dell’anagrafe che stava ultimando pratiche allo sportello con un cittadino. Seppi dopo che il gentile signore che ci aveva accompagnato all’ufficio cultura era Canzio Bacchi. Da quel giorno, per me ebbe inizio un ciclo di appassionanti attività e di nuove amicizie. Sabbioneta stava riassumendo il ruolo di “città ideale” che gli aveva assegnato Vespasiano Gonzaga e tanti sabbionetani compresero il messaggio e si adoperarono per rinnovare ospitalità e fervore culturale. Canzio era già in prima fila e, ai miei occhi, dismise il ruolo di impiegato comunale per vestire i panni del promotore e dell’organizzatore di tante iniziative. Soprattutto, con Umberto Maffezzoli, fu il cauto consigliere, il vero conoscitore degli umori della comunità, sempre dotato di quel sano, positivo realismo che gli conferiva il rispetto di tanti. Negli ultimi anni ci siamo visti meno, complici le vicende alterne di Sabbioneta e della sua Pro Loco, ma era rimasta inalterata l’amicizia e un profondo, reciproco rispetto, quasi divenuta confidenza. L’ultima passeggiata la facemmo l’estate scorsa da Palazzo Giardino al Teatro all’antica, con pausa caffè. Ci accompagnarono più i silenzi delle parole: due saggi invecchiati con qualche nostalgia addosso, ma sempre coi piedi ben saldi a terra.
Mauro Bini, casa editrice “Il Bulino”, Modena
2008 – Canzio presiede il consiglio di amministrazione Pro Loco.
aro Presidente, C ti scrivo in un momento di grande sconforto e tristezza, perché improvvisamente, in una notte d’autunno, te ne sei andato: in silenzio, in punta di piedi, come era nel tuo stile. Ci hai lasciato senza neanche poterti salutare e soprattutto poterti dire: “GRAZIE”. Grazie per quello che ci hai insegnato, trasmesso, e per quello che facevi per noi dipendenti e collaboratori dell’Associazione Pro Loco. Eri sempre disponibile ad ascoltarci e quando potevi ad aiutarci. Nel mio caso, la collaborazione con l’Associazione inizia alla fine degli anni ’80, quando tu eri vice presidente al fianco di Guido Boroni Grazioli, allora presidente e amico, che tu hai sempre stimato tanto. Nel corso degli anni ti ho sempre visto attivo e partecipe delle attività dell’Associazione, indipendentemente dal titolo che avevi in quel momento: consigliere, vice presidente e infine presidente; sembravi instancabile. Il tuo era un volontariato “VERO”, senza secondi fini, senza interessi personali, la tua era una vera e propria “MISSIONE”; poche parole e tanti fatti. Il tuo intento era quello di lavorare per la tua città, Sabbioneta, collaborare sempre e comunque con tutti: istituzioni, parrocchia, associazioni culturali, sportive o ricreative. Assieme abbiamo lavorato, costruito, progettato e a volte anche un po’ fantasticato su eventuali progetti da realizzare a Sabbioneta. Purtroppo ci sono stati per te momenti tristi in Pro Loco, la scomparsa di un amico a te molto caro, Enrico Lodi Rizzini, allora consigliere Pro Loco e, nel 2005, la scomparsa di 2009 – presentazione del libro
“Wolmer Beltrami il re della fisarmonica”
Umberto Maffezzoli, figura di grande valore per Sabbioneta e per l’Associazione. Nelle nostre chiacchierate spesso ricordavamo l’amico Umberto, che sempre rimarrà nei nostri cuori. Nell’anno 2000, finalmente e a pieni voti, fosti nominato Presidente. Un titolo pienamente meritato, ma sicuramente giunto in un momento doloroso e difficile per l’Associazione, che quotidianamente doveva affrontare screzi e contrasti con l’Amministrazione Comunale di quegli anni. Ma tu resistevi, non cedevi, e soprattutto mi dicevi: “UN BUON CAPITANO NON LASCIA MAI LA PROPRIA NAVE”. Sì, perché con il tuo ottimismo e con la voglia di andare avanti a tutti i costi hai sostenuto l’Associazione in un momento di estrema difficoltà. Con le tue battute ironiche e con la voglia di vedere il “bicchiere mezzo pieno” hai condotto egregiamente l’Associazione. Finalmente nel 2005, con la nuova Amministrazione, è stato possibile ricucire i rapporti con il Comune e si è arrivati a firmare la nuova convenzione, che ha permesso all’Associazione di gestire di nuovo il turismo in Sabbioneta. In quel momento hai toccato il cielo con un dito, fiero del traguardo raggiunto. Di nuovo mi hai chiesto di stare al tuo fianco come segretaria dell’Associazione per portare avanti questo grande impegno. Un impegno importante che hai assolto assieme ad Alberto Sarzi Madidini, vice presidente del sodalizio. Spesso mi facevi presente che l’impegno assunto era gravoso e talvolta si notava sul tuo viso un po’ di stanchezza, ma mi dicevi che venivi ripagato dalla serenità e allegria che trovavi nel nostro ufficio. Il nostro rapporto era i l C av al lino - num e ro un ic o del l’ As so cia zi on e Pro Loc o d i S a bb i on eta - p ag. 5
speciale, fatto da parte mia di grande rispetto per la carica che rivestivi: tu eri il PRESIDENTE; ti ho sempre rigorosamente dato del LEI e mi sembrava giusto così. Tu riponevi in me grande fiducia. Un rapporto di fiducia reciproca che ci ha permesso di lavorare bene, in armonia, e di affrontare assieme i problemi che ogni giorno l’Ufficio presentava. Ogni mattina, dopo aver fatto la passeggiata in tenuta sportiva con il tuo cane, Rocki, che chiamavi “al leòn”, passavi dall’Ufficio rigorosamente in giacca e cravatta nero‐azzurra, per sottolineare il tuo amore per l’Inter. Passavi per una firma, per un progetto, per un appuntamento o semplicemente per farci un saluto. Così iniziava la tua giornata, una giornata ricca di valori, di pensieri, emozioni, dialoghi e strette di mano. Bisogna ricordare che oltre a tutto questo eri anche un marito, un padre, un nonno, un fratello; nelle nostre chiacchierate a volte trovava spazio la tua famiglia e talvolta, in ufficio annunciavi: “RAGAZZE OGGI NON CI SONO, ARRIVA LA MIA SORELLINA”. Parlavamo anche della Parrocchia, dell’oratorio, di Don Umberto che ti ricordava i momenti trascorsi in oratorio da giovane. Nei tuoi progetti c’era anche la collaborazione con Don Massimo e Don Davide. Spesso ricorreva nei tuoi pensieri Don Ennio, con la precisazione di quanto aveva dato e fatto per la nostra città e per la nostra parrocchia. Eri rammaricato per l’assenza di giovani nella nostra Associazione, e ti chiedevi: “MA DOVE SONO I GIOVANI?”, rammentandomi che un tempo erano più presenti nelle iniziative locali. Insomma potrei scrivere pagine e pagine sulla tua persona, su quanto hai dato e trasmesso al nostro paese. Eri una persona semplice, onesta e volenterosa. Ci siamo scambiati reciprocamente fiducia, sogni, pensieri, virtù, gioie e dolori. Nella giornata della commemorazione dei defunti, mai avrei pensato di dover assistere al tuo funerale, con la chiesa stracolma di gente, tutta lì per dirti: “CIAO CANZIO”. Silenziosamente, composti, ti hanno accompagnato nel tuo ultimo viaggio. C’erano proprio tutti: gli amici interisti, quelli della Pro Loco, il Comune, i tuoi colleghi di lavoro, gli anziani, i giovani, gli sportivi e naturalmente la tua famiglia. In modo pacato e con uno dei tuoi sorrisi sornioni, avresti detto: “PERO’, MA GUARDA QUANTA GENT”!! Laura Bonfatti Gerola
Associazione Pro Loco, Sabbioneta
la squadra di calcio del Bar Ducale
con il giocatore interista Gabriele Oriali
volte d’autunno lo prendeva una sorta di malinconia: forse a causa delle prime nebbie o delle foglie che cadevano o, più semplicemente, per quel malessere che periodicamente lo tormentava. Si trovava in questo stato d’animo quella domenica pomeriggio, mentre guidava sulla sua auto lungo la strada bassa della Fontana, verso Cappella; con gli amici si erano dati appuntamento al bar, sul piazzale della chiesa. Era un posto tranquillo e potevi ascoltare le parole degli altri, anche di quelli che parlavano a voce bassa. Mentre parcheggiava lanciò un’occhiata sul piazzale: ad un tavolino erano seduti Dario, Paolino e Carlo; Canzio e Zabel erano in piedi e sembravano coinvolti in una vivace discussione con altre persone. S’incamminò verso il piazzale. Canzio e Zabel lo accolsero con un ampio gesto delle braccia: salutò gli amici e si sedette al tavolo con loro. Il cameriere portò un vassoio con calici di pinot e piccoli tramezzini con prosciutto. Il vino era dorato e le bollicine salivano veloci in superficie e svanivano nell’aria. Canzio si sedette con loro e li salutò di nuovo. ‐ Ciao, Giò ‐ Sembravi coinvolto in una grande discussione ‐ gli disse. ‐ Mah, cosa vuoi: non sono competenti, non potranno mai apprezzare la grandiosità di una squadra come l’Inter‐ scherzò. ‐ Lo credo anch’io‐ disse. ‐ Giò ‐ riprese Canzio – Ti ho portato quei cataloghi di mostre d’arte di cui ti avevo parlato. Sono convinto che sia meglio regalarli a chi ne fa buon uso e li apprezza piuttosto che lasciarli ad ammuffire nel sottoscala ‐. Canzio era un positivo. Dario si accarezzò la chioma leonina e manifestò tutto il suo apprezzamento per i tramezzini, definendoli ʺintelligentiʺ ‐…ma per me ce ne vorrebbero almeno una ventina ‐ concluse. Gli amici continuavano a scherzare parlando di cose buone, di calcio, di moto e di belle donne. Ancora lo prese quella strana sensazione, tutto gli sembrava sfumato come se una nebbia coprisse ogni cosa; parole e suoni sembravano provenire da lontano. Dario riprese una vecchia storia che a molti degli amici sembrava di avere già sentito. ‐….Voi non avete nemmeno idea di ciò che eravamo capaci di combinare noi a quei tempi. Allora uscivamo “in baracca” e stavamo in giro due giorni e due notti. Passavamo i confini di cinque regioni….le più belle donne A i l C av al lino - num e ro un ic o del l’ As so cia zi on e Pro Loc o d i S a bb i on eta - p ag. 6
ci aspettavano… Quando tornavamo eravamo distrutti, sembravamo i navigatori dell’arca perduta ‐. Canzio si alzò in piedi e, allargando le braccia come un maestro di musica, fece cenno al grande amatore di non esagerare. Poi, assumendo l’aria da vecchio saggio, che racconta solo la verità, si sistemò i baveri della giacca con entrambe le mani e disse: ‐ Calma, calma: non esageriamo, adesso vi spiego io in modo più veritiero come andavano le cose a quei giovani focosi…‐. In quel momento, all’improvviso sentì un fischio roco, seguito da una tenue voce d’altoparlante: ‐ Si avvertono i signori passeggeri che siamo in arrivo nella stazione di Mezzani Rondani ‐. Le dolci immagini di Canzio e degli amici si decomponevano e svanivano rapidamente, come le nubi di un temporale di primavera, ma il suo cuore si ribellava forte e chiedeva che quel sogno potesse continuare. Aprì gli occhi e di fronte a sé vide uno squallido seggiolino vuoto, ricoperto di un velluto blu che, un tempo, era stato pulito e forse anche elegante. La giornata era stata pesante, le discussioni sul futuro dell’Università che gli sembrava sempre più nebuloso l’avevano affaticato e deluso. Si rese conto di essersi addormentato e di aver dormito per qualche minuto sul treno, durante il ritorno a casa, in quella sera simile a tante altre. Ora tutto era finito e gli restava nel cuore quella malinconia autunnale. Il treno sferragliava attraversando il ponte sul Po. Raccolse le sue cose, il giaccone, la borsa, l’ombrello e, mentre si preparava a scendere alla fermata, si rese conto che per la mente gli stavano passando le parole di una vecchia canzone d’autore. ‐…Che mai sarà di questo nostro restare insieme…‐ Scese dal treno e lanciò uno sguardo, come tutte le sere, al bar di Vale. Il cartello “Chiuso” era già esposto, ma qualche luce all’interno restava ancora accesa. I soliti ritardatari stavano terminando i discorsi iniziati due ore prima, davanti a mezzo macchiato o ad un “quaranta”, mentre Valentino stava lavando il pavimento. Canzio era sempre fra gli ultimi a lasciare il locale, la sera. Si metteva sotto braccio il pacco dei giornali che Vale gli aveva preparato sul frigorifero: Il Corriere, La Gazzetta dello Sport e qualcun altro, salutava con calore ed usciva sul piazzale con gli amici. Era difficile che la compagnia si sciogliesse subito, c’era sempre qualche commento da aggiungere, qualche altra idea da esprimere. Il tono di quelle conversazioni serali sul piazzale della stazione era spensierato e vivace, ma si faceva serio e profondo quando si toccavano certi argomenti…. La storia del vecchio Partito Socialista…la storia della Pro Loco. Nel buio di quella sera, mentre camminava lungo il viale si accorse che stava sorridendo. Nonostante la giornata pesante si sentiva sereno e quasi felice, sentiva che a quell’ora Canzio era lì da qualche parte…nell’aria.
Giovanni Sartori, moto club OneWay, Casalmaggiore
1984 – Canzio accompagna Margaret, sorella della regina
d’Inghilterra, in visita a Sabbioneta
1988 – Inaugurazione del “Settembre a Sabbioneta”: Canzio con il
sottosegretario Gianfranco Astori
ll’interno dell’A.S.D. Shotokan Karate Do Sabbioneta, rimarrà sempre il Tuo ricordo caro amico Canzio. Personalmente ricordo sempre i Tuoi interventi toccanti e lusinghieri nei miei confronti e di tutta l’associazione sportiva a cui appartengo, durante l’incontro in sala consiliare, con la squadra nazionale di Karate e l’Amministrazione Comunale. Sapevi capire quanto impegno e quanto lavoro dedicavamo con tanto entusiasmo, io ed i miei Collaboratori, a portare alto il nome dell’A.S.D. Shotokan Karate Do Sabbioneta. E proprio per questi motivi, eri sempre presente alle nostre grandi manifestazioni agonistiche, eri sempre attento alle nostre iniziative, fornendoci la Tua disponibilità e l’appoggio della A Pro Loco di cui Tu eri il Presidente. Era piacevole ascoltarTi, caro Canzio, le Tue parole scandite con calma, tranquillità, con intervalli di riflessione, ma sempre molto incisive e profonde, che appagavano l’ascoltatore. Mi piace pensare che Tu sarai sempre con noi, Canzio, ricalcheremo le Tue impronte, faremo nostra la Tua motivazione nel fare le cose, cercheremo di portare sempre più alto il nome della città di Sabbioneta, a cui Tu tenevi in modo particolare. Negli ultimi anni, ho avuto la possibilità di conoscerTi e di apprezzarTi, per la Tua profonda onestà e correttezza. Grazie Canzio, per tutto quello che hai fatto per noi. Claudio Lena, A.S.D. Shotokan Karate Do, Sabbioneta
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Gli amici del moto club Oneway di Casalmaggiore Al lavoro nell’ufficio del turismo di Sabbioneta
uando mi è stato chiesto di stendere queste poche righe in ricordo di Canzio ho accettato subito e volentieri, perché al di là delle relazioni puramente formali che, durante i miei anni a Sabbioneta, si erano instaurate tra la Pro Loco e l’Oratorio, con Canzio era sorta una bella e simpatica amicizia, che ci aveva portato poco alla volta a trattare l’un l’altro con grande confidenza fino ad arrivare a scherzare reciprocamente senza alcun problema. Seppur fosse una persona che amava la compagnia e una certa goliardia nel trattare con gli altri, Canzio ha sempre svolto con enorme serietà ed impegno il suo operato culturale a favore di Sabbioneta. Se poteva si faceva in quattro per dare lustro al suo storico e meraviglioso paese. Mi è capitato più volte di fermarmi con lui, in piazza Ducale o in piazza D’Armi, ad osservare lo splendore dei monumenti. I suoi occhi brillavano e la sua bocca si riempiva di belle espressioni nel parlare di ciò che avevamo davanti, troppo spesso trascurato dalla fretta e dall’abitudine della gente. Ha sempre dimostrato di essere una persona precisa e ordinata, e questo lo ricordo dal fatto che nei nove anni della mia permanenza a Sabbioneta, l’ho sempre visto vestito a puntino. Quando glielo facevo notare mi rispondeva che il suo era un ruolo di rappresentanza. E quando tutte le mattine prima delle otto lo incontravo in tenuta sportiva con il suo cagnolino, mentre andavo a celebrare messa nella Cappella dei confratelli, scherzavamo sul dove erano finite l’ufficialità e la rappresentanza. Nei riguardi dell’Oratorio posso attestare che Canzio ha sempre avuto un occhio speciale, fino agli ultimi mesi prima della sua scomparsa. La sua infanzia e giovinezza – amava ripetermelo tutte le volte che mi incontrava – li aveva trascorsi interamente nell’oratorio. Don Dante Leonardi ed altri sacerdoti erano stati i suoi vicari in anni economicamente molto poveri ma certamente ricchi di iniziativa e intraprendenza da parte di tutta la gioventù del paese. Canzio mi raccontava che in occasione di alcune feste importanti venivano preparate in oratorio delle grandi immagini disegnate e colorate a mano, che poi con tanta cura ed entusiasmo venivano affisse negli angoli delle strade per dare il senso della festa e avvisare la gente di quanto si stava celebrando. Lui amava ricordare che era uno di questi artisti che lavoravano assiduamente con gli altri amici. La sua passione per il calcio era nata proprio da ragazzo in Oratorio dove passava lunghe ore nel gioco e divertimento. Da queste esperienze egli si era convinto di quanto importante fosse l’Oratorio, nella crescita di un ragazzo. Per questo lodava ogni iniziativa che veniva messa in cantiere e tutte le volte che poteva la sosteneva a nome della Pro Loco. Devo confessare che per diversi anni, gli unici contributi a sostegno dell’Oratorio sono arrivati dalla Pro Loco gestita da Canzio, mentre altre istituzioni avrebbero dovuto provvedere al buon funzionamento di quest’unica realtà giovanile presente in paese. Ogni volta che ammireremo la bellezza e il fascino di Sabbioneta, avremo un pensiero ricolmo di affetto anche per Canzio che per il suo paese ha combattuto e dato tanto. vevi detto che mi avresti personalmente accompagnato a scoprire quei piccoli tesori artistici di Sabbioneta che solo pochi conoscono, e tu eri uno di quelli. Poi saremmo andati in una trattoria, ovviamente dalle parti di Sabbioneta, ʺ... dove si spende poco ma si mangia bene, semplice e nostrano, ed il vino è buono, non dà alla testa...ʺ Ed invece, improvvisa, la notizia che lascia di ghiaccio, passando da un’iniziale incredulità, alla tristezza, al vuoto. Il vuoto incolmabile creato dalla scomparsa di un amico. Un’amicizia fatta di brevi incontri, qualche bicchiere, rigorosamente rosso per te, e discorsi su ogni tipo d’argomenti. Non eri mai banale: l’intelligenza, la sobria cordialità, l’estrema cortesia ‐ che non significava mancanza di decisione nel difendere le idee ‐ erano un mix equilibrato che hanno reso ogni volta piacevole incontrarti. Non saprò mai di quali piccoli tesori parlavi, né a quale trattoria ti riferivi, ma mi piace pensare, e credo siamo in tanti, che tu in fondo sei ancora con noi e ci osservi, da chissà quale ignota dimensione, con sguardo bonario ed un lieve sorriso. Ciao Canzio. Q A Don Umberto Zaniboni
ex vicario parrocchia di Santa Maria Assunta
Giovanni Piseri
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Festa interista.
Ciclista nel gruppo sportivo Panguaneta con Tenca rosit Presidente. Ho avuto la fortuna di conoscerti fin da ragazzino e di condividere con te la passione per il ciclismo, il calcio e la buona compagnia che ci hanno accomunato e legato col passare degli anni. I primi ricordi della nostra amicizia risalgono agli anni in cui a Sabbioneta, grazie a te e ad alcuni altri appassionati, nasceva il G.S. PANGUANETA, un gruppo ciclistico amatoriale che aveva come unico scopo il piacere di divertirsi facendo quattro pedalate, una bella sudata e magari, alla fine, una bella merenda in compagnia. Ti ricordo vestito con la divisa del nostro sodalizio, maglia giallo/blu e pantaloncini neri, tutto rigorosamente di lana, visti i tempi epici, e quella piccola pancetta che cominciava a pronunciarsi, indice più delle ore passate in allegria che di vita da atleta. Cominciavo allora a dare le mie prime pedalate da ciclista e sei diventato da subito il mio primo tifoso; anzi, facciamo il secondo, altrimenti farei un torto a mio padre. Ricordo la tua felicità per i miei primi piazzamenti, ma soprattutto i continui incoraggiamenti quando mi avvilivo perché non arrivava la vittoria: ʺAnquetil ‐ così mi chiamavi ‐ tieni duro, vedrai che prima o poi arrivaʺ. E fu così! Quellʹanno, il secondo da allievo, fu speciale e ricco di vittorie. Porto sempre nel cuore il ricordo della festa che organizzasti in mio onore nella Spelonca (mitico club enogastronomico sconosciuto ai più) e le parole della pergamena scritta a mano col tuo pennino che mi donasti e che conservo e custodisco gelosamente: “A GIACOMO FOCHI CAMPIONE DEGLI ALLIEVI DOMINATORE DEL PASSO DELLA CISA”. La grande passione della tua vita: l’INTER. Devo ricordare che se l’INTER CLUB SABBIONETA, uno dei più vecchi d’Italia, cosa di cui andavi fierissimo, fondato nel 1962 e di cui eri Presidente, oggi vive ancora è solo per merito della tua caparbietà, delle tua tenacia e del tuo amore per questa squadra. Stai tranquillo! Porteremo avanti la tua opera nel miglior modo possibile. Non basterebbe un poema per menzionare tutti gli aneddoti e i ricordi che ci legano: quante volte insieme a San Siro, quante partite, quante discussioni con quegli ʺinteristiʺ che invece di incitare la squadra in difficoltà fischiavano o criticavano questo o quel giocatore. Non andremo più allo stadio insieme, ma quando mi siederò davanti alla TV per seguire una partita della nostra Beneamata, mi piacerà pensare che anche tu sarai lì davanti P allo schermo a tifare e a ragionare di Inter con Facchetti o a far ironia sul Milan o sulla Juve collʹavvocato Prisco, magari insieme al Nullo Padellini. Che bella Triade! Altro che Moggi, Bettega e Giraudo. A proposito di questʹultimo! lo saprai sicuramente visto dove ti trovi, ma se non ti fosse ancora venuta alla orecchie è proprio di questi giorni la notizia della sua condanna a qualche annetto di galera; forse che le nostre incazzature e i nostri sospetti fossero veri? L’ultimo mio pensiero va a chi, come me, ti ha conosciuto, frequentato, avuto per amico anche per breve tempo, perché ognuno di loro ha avuto modo di capire la tua capacità di stare insieme alla gente, di essere aggregante, amico di tanti, di prodigarti nel sociale nei modi più diversi per aiutare chi aveva bisogno, di dare tanto tempo e tante energie per la tua Sabbioneta, di incavolarti se qualcuno non faceva il suo dovere o qualcosa non andava per il verso giusto. Spero di non far torto a nessuno se cito solo alcuni dei tanti amici del bar di Valentino, dove quasi ogni sera ci si raduna per stare in compagnia, fare due chiacchiere, tante risate e bere un buon bicchiere di vino. Pietro, tuo inseparabile compagno di briscola e tressette; Fulvio amico degli interminabili discorsi dellʹaperitivo del mezzogiorno; Mauro con cui discutere di Inter; Giovanni, il prof. col quale gli argomenti di conversazione erano spesso profondi e di grande cultura sempre conditi di sottili ironie e simpatiche battute; Dario, il conte con cui discutevi tra il serio ed il faceto animando le serate, condite da continue e spassose gags, alimentate dagli interventi non sempre pertinenti di Zabi o Paolo o dalle battute di Carlo; Virna il cui grande rispetto e ammirazione nei tuoi confronti traspaiono ancora, ogni volta che ti ricordiamo; infine da ultimo, ma non sicuramente ultimo, Valentino col quale intuivo un feeling particolare, una profonda amicizia, una sinergia unica: ʺTECʺ ! Basta la parola. Come dicevo prima, il mio pensiero va a tutti questi amici e ai tanti altri che non ho citato, perché credo di esprimere lʹopinione comune se mi permetto di affermare semplicemente che ci manchi. Grazie di essermi stato amico e sappi che ogni volta che alzo il calice di rosso Quaranta con gli amici brindo insieme a te. Prosit Canzio… Giacomo Fochi
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uardo i ragazzi: sono tutti presenti. Mi volto verso
G
l’orologio: sono le 12:27.
Buongiorno Signor Presidente, ops mi scusi ,ciao Canzio!
La riunione può cominciare…
Canzio, una domanda: “secondo te come nasce una passione?
Ce lo siamo chiesti tutti più di una volta”…
“Domanda insidiosa, difficile rispondere, quasi quanto
spiegare perché la Nutella non è semplicemente una crema al
cioccolato e nocciole da spalmare sul pane, ma una specie di
stato della mente”.
“E la passione per la moto?”…”Nasce da un rumore, dal
profumo del motore, dall’aria che ti accarezza la faccia, dalla
possibilità che solo la moto sa regalare di incamerare emozioni
dagli occhi, dal naso, dalla pelle, dalla bocca e dalle orecchie
in un solo colpo. Certo non si dimenticano le colline toscoemiliane, le canzoni di Bruce Springsteen, le Highways e le
bachstreets del sabbionetano, la voglia di libertà, “Lo zen e
l’arte della manutenzione del motociclista”, che letto per la
prima volta a 12 anni, diciamocelo, è di una noia
inenarrabile. Il ricordo di un fratello più grande con cui si è
passata l’infanzia a sbucciarsi le ginocchia, l’adolescenza sul
suo vespone, diventare grandi sognando una moto vera e
ascoltando il boss. Tanti amici, quasi tutti maschi, tutti
fratelli, alcuni motociclisti e diventarne la mascotte. Una
compagnia di sbruffoni non sarà certo il posto migliore per
imparare i trucchi sugli occhi, ma quelli per sentirsi a casa in
molti posti sì.
La passione intanto cresce: Si nutre di piccoli gesti come
salutarsi alzando le dita con quel senso di tribù che hanno i
Motard, come mangiare panini alla salamella, col cuore che
batte in quattro quarti o quattro tempi.
La tribù dei motociclisti è come un branco: ti annusa, magari
ti respinge per un po’, ma appena trovi il modo per
conquistarlo ne diventi parte per sempre. A quel punto la
passione diventa quasi travolgente, totalizzante, addirittura
asfissiante. Chi non la conosce, e non parlo solamente di
quella per la moto, non la capisce. Non da senso all’alzarsi
presto la mattina per andare in gita sui colli, al freddo che
prima o poi si prova sempre e comunque (nonostante gli strati
multipli, le soste al calduccio a ritemprarsi, i capi tecnici, le
sopracalze di seta e i sottomutande di pelo)e a quel gran
parlar di strade che fanno i motociclisti…ma in fondo anche
gli altri non parlano sempre e solo di calcio?
Chi non vive di emozioni non capisce nemmeno come si possa
stare bene tra tutti quei maschi, che non saranno certo dei
principi, ma una donna, soprattutto se è l’unica, la trattano
sempre come una regina.
La passione è come un bambino: va nutrita, coccolata,
rispettata e ogni tanto anche lasciata andare a scoprire
dell’altro perché possa arricchirsi di novità, facce diverse ed
esperienze mai provate. Tanto proprio come i bambini, le
passioni non si allontanano mai per davvero, prima o poi
tornano.
Certamente non si porteranno dietro grandi risposte, come
quella alla domanda iniziale, ma di sicuro la certezza di
essere parte di noi che le abbiamo viste crescerci addosso e
starci sempre bene, come un maglione cucito con maestria ed
amore”.
Nel frattempo due lacrime partono per una corsa affannata
tra i cordoli del naso e le chicanes del mento…
Grazie Signor Presidente, ops mi scusi, grazie Canzio
Motoclub Oneway
2007 - Con i colleghi degli uffici turistici del mantovano
C ANZIO, CANZIO, perché ci hai lasciato? Perché, così, senza un segnale, come se fosse naturale adagiarsi in un fosso con la tua macchina e farti ritrovare dopo troppe ore. Quel cuore, il tuo grande cuore, forse ha ceduto, e te ne sei andato – spero sereno – dopo aver chiacchierato delle tue passioni, dell’Inter e forse di moto con Valentino. Te ne sei andato in questa stagione malinconica, in cui nebbia e foglie gialle vestono ogni cosa, una stagione adatta a te, al tuo 1989 - Inaugurazione del settembre a Sabbioneta sguardo che era malinconico, ma trasmetteva anche una grande forza d’animo. Mi piaceva da matti quando sorridevi, quando le tue guance un po’ “da cagnone” si alzavano e si apriva quella fila di denti bianchi e regolari, espressione di onestà e di gioia. Canzio, eri tante cose e di certo ti conoscevo solo in minima parte. Ti conoscevo solo da tre anni, da quando tu e la Laura mi avevate fatto quel colloquio e io ero rimasta un po’ i l C av al lino - num e ro un ic o del l’ As so cia zi on e Pro Loc o d i S a bb i on eta - p ag. 10
perplessa dalla tua aria seriosa e dal fatto che tenevi le unghie un po’ lunghe e ben curate. Tante volte, nelle pause dell’ufficio (cioè quando non c’erano turisti per me e tu eri lì per firmare le innumerevoli carte che giornalmente ti venivano sottoposte) ci mettevamo a parlare della situazione sabbionetana, delle vicende politiche, e mi raccontavi della lotta con quel sindaco, di come ti divertivi a metterlo in difficoltà per iscritto, di come la Pro Loco non si fosse mai arresa di fronte alle sue prepotenze. Quante ne hai viste, Canzio, quante persone ti venivano a cercare, perché eri onesto, capace, paterno, quante cose ancora si sarebbero potute fare, anche se ogni tanto ti definivi stanco, ma era soprattutto una forma di protesta per tutto l’impegno che profondevi e che non sempre veniva riconosciuto, perché avresti voluto soci più presenti, più attivi. Eppure non eri uno che si imponeva, cercavi sempre di mediare, trovare soluzioni, magari brontolando un po’, ma senza perdere il tuo aplomb. Era divertente vederti in tuta, in giro col cane (‘al to leòn’, come lo definivi tu), di mattina presto: rivedevo lo sportivo, il calciatore che dicevi eri stato un tempo, mentre normalmente giacca e cravatta (spesso nero‐
blu), avevi un’eleganza rilassata. Mi ricordo che quando parlavamo, a tratti ti sfregavi energicamente il naso e ti stropicciavi il viso, come se volessi formulare meglio un pensiero, un ragionamento. Con me sei sempre stato gentile, ti davo del tu anche se mi mettevi un po’ di soggezione, ci tenevo tanto al tuo giudizio, al fatto che mi considerassi una persona che dava lustro a Sabbioneta. Quest’anno, poi, mi avevi riservato, insieme alla Laura, un trattamento speciale, e di questo non smetterò mai di esservi grata. Come farò a guidare i miei gruppi senza incontrarti e salutarti sulla via principale, davanti al bar Teatro, oppure senza più incrociarti in macchina, mentre te ne andavi a sbrigare le tante faccende (e umane vicende) di cui ti facevi carico? Andremo avanti, ma ci sentiremo tanto più soli e orfani di te, della tua presenza, di ciò che di storico rappresentavi per l’associazione, forse più indifesi di fronte a questa città e ai suoi abitanti, che ancora non riesco a decifrare, e che mi sembreranno ancora più enigmatici senza la tua presenza amica. TI VOGLIO BENE CANZIO E TE NE VORRÒ SEMPRE. SII SERENO. ********************************************************* Marcella Luzzara
C iao Canzio, dopo la tua scomparsa mi trovo qui a scrivere: per mormorare quanto ho capito di te, della tua personalità, del tuo carattere, di quello che mi hai trasmesso e fatto provare nei momenti in compagnia... Il nostro rapporto nasce circa una decina di anni fa, quando insieme andavamo allo stadio per vedere la tua amata Inter o alla cene organizzate dall’Interclub di cui eri ʺIl Presidenteʺ, ed uno dei fondatori, fino ad arrivare agli ultimi giorni, dove grazie al Motoclub One Way, con le sue manifestazioni, e al bar della Stazione del Vale, dove tutte le sere ci incontravamo, abbiamo passato molti momenti insieme: belli, divertenti e istruttivi. Soprattutto ho imparato a conoscere te e le tue passioni in questo ultimo anno grazie alle grigliate, mangiate, e motoraduni con tutti gli amici del motoclub; al bar esternavi la passione per la moto, in particolare per il 27 di Stoner, che condividevi con il Vale; la passione per il calcio, anzi per la tua Inter: di cui ragionavi il giorno dopo la partita con il tuo amico Giacomo e Ghido, che ritenevi i pochi capaci di interpretare il gioco; proprio come quando discutevi di ciclismo, sempre con Giacomo; alle mangiate esternavi la passione per la tavola, per il buon cibo e il buon vino: ʺche gran mangiatore che eriʺ, sempre con la dovuta calma a tavola però; la passione per la tua Sabbioneta e le sue tradizioni, perfettamente conosciute da te; ma soprattutto, ovunque e in qualsiasi momento la passione per la buona compagnia ed il divertimento. Non posso dire di essere la persona che ti conosca meglio al mondo però questo è quello che ho capito nelle molteplici serate al bar: eri sicuramente una persona solare, simpatica, ti piaceva scherzare, eri sempre pronto alla battuta, educato, gentile, umile, anticonformista, fuori da ogni schema, diligente, responsabile, professionale nel lavoro, di un elevazione culturale smisurata, appassionato in ciò che facevi, altruista, fiducioso e anche un po’ matto! Quello che preferivo di te in ogni situazione, dallʹoretta al bar alle giornate ai motoraduni, è come movimentavi ogni occasione, si può dire ʺla nadra dal şœchʺ; il modo in cui mi salutavi alzando la mano allʹaria e dicendo: ʺoh Jacʺ; quando storpiavi o mutavi a tuo piacimento le parole, o facevi delle riflessioni un po’ stravaganti, per far divertire le persone che ti circondavano; oppure i tuoi discorsi, colti oppure ironici, dopo ogni cena tra amici, e di amici ne avevi davvero tanti: Zabi, quando ti tormentava perchè tifoso del Milan e di Valentino Rossi; Paulen, che facevi arrabbiare insieme a Dario, detto il conte; Giovanni, ʺIl Prof.ʺ, con cui facevi discorsi culturalmente elevati; il Vale e la Virna, con cui avevi un feeling molto particolare; Don Carlos, il Forna, Pino e tantissimi altri... Te ne sei andato nel silenzio di una sera di nebbia, dopo aver bevuto il tuo ʺQuarantaʺ e vinto a briscola, spezzando il cuore di molto persone e lasciando un vuoto enorme e incolmabile. Ed ora di te rimangono solo molti ricordi, insegnamenti e quella maglia rossa lasciata sul luogo dellʹincidente, che ha appeso per te la tua seconda famiglia: il Motoclub One Way! Sicuramente eri una persona unica Canzio, rimarrai sempre nei miei ricordi... Forza 27! Ciao President! Jacopo
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l’Associazione Pro Loco
Chi siamo
L’Associazione Pro Loco di Sabbioneta, fondata nel 1938, ha finalità di promozione e valorizzazione delle realtà e delle potenzialità culturali, storiche, enogastronomiche e naturalistiche del territorio sabbionetano. Promuove convegni e attività, pubblica libri e altro materiale informativo inerente la storia e la cultura locali. Da sempre si occupa di accoglienza ed informazione turistica nella Città Ideale. La Pro Loco, pur avendo l’obbligo istituzionale di gestire il turismo, e quindi di lavorare principalmente per questo, riesce anche ad organizzare eventi popolari, a promuovere le attività culturali del luogo, a fornire assistenza e informazioni agli studiosi interessati alla città gonzaghesca e ad occuparsi di restauri. In collaborazione con la Comunità Ebraica di Mantova gestisce la visita turistica alla locale Sinagoga e valorizza l’importante passato ebraico della città occupandosi anche del cimitero di Borgofreddo. I volontari partecipano attivamente e disinteressatamente alla organizzazione degli eventi, alla logistica, all’assistere i turisti. La Pro Loco assomma in sè competenze, interessi e passioni che, coagendo con enti ed associazioni, sono posti al servizio della città e di chi ci vive. I soci e il consiglio di amministrazione
L’associazione conta oltre cento iscritti, residenti non solo a Sabbioneta ma anche nelle località limitrofe, c’è persino una associata di Roma. Tre sono i soci onorari: Giancarlo Malacarne (studioso), Giuseppe Minera (appassionato di storia ebraica) e Fiorenza Beltrami (figlia del grande Wolmer). Il consiglio di amministrazione è formato da sette membri. L’attuale, che resta in carica fino alla primavera del 2011, è composto dal presidente Alberto Sarzi Madidini, dal vicepresidente Gianni Margini, dai consiglieri Bruno Bonfatti Gerola, Marco Cavandoli, Graziano Contesini, Fausto Zanichelli, Mario Lodi Rizzini. Revisori dei conti sono Giuseppe Beccari, Aldo Boroni Grazioli, Matteo Scazza. Gli accordi istituzionali
Provincia di Mantova: Nel 2001 l’allora APT (Azienda Provinciale per il Turismo) assegnò alla Pro Loco lo status di IAT (Informazione Accoglienza Turistica). Nel 2007 l’assegnazione è stata confermata dall’Assessorato alla Cultura e Turismo e quindi la Pro Loco di Sabbioneta è il punto di riferimento della provincia per le attività turistico culturali e di accoglienza per i dieci comuni dell’area Oglio‐
Po. Comune di Sabbioneta: è in atto una convenzione, concordata inizialmente nel 2005 e poi rinnovata nel 2008 con l’amministrazione Beccari, grazie alla quale la Pro Loco gestisce l’Ufficio del Turismo. La Pro Loco mantiene una fattiva collaborazione con le amministrazioni che, dal 2004 in poi, si sono succedute alla guida della città di Sabbioneta. L’ufficio del turismo è anche un osservatorio privilegiato per quanto riguarda la raccolta di opinioni che i visitatori esprimono sulla nostra città; tali giudizi vengono utilizzati per migliorare i servizi offerti. Parrocchie riunite del comune di Sabbioneta: in base ad accordi con Don Massimo Morselli è possibile assicurare l’apertura della Chiesa dell’Assunta che, di conseguenza, può essere visitata dai gruppi con guida e anche dalle scolaresche per effettuare il percorso didattico “Chiesa e Sinagoga a Sabbioneta”. i l C av al lino - num e ro un ic o del l’ As so cia zi on e Pro Loc o d i S a bb i on eta - p ag. 12
Comunità Ebraica di Mantova: è in atto una convenzione attraverso la quale la Pro Loco si occupa dell’organizzazione delle visite e della valorizzazione della locale Sinagoga. Ogni anno partecipiamo attivamente agli eventi legati alla Giornata Europea della Cultura Ebraica (prima domenica di settembre) e della Giornata della Memoria (27 gennaio). Siamo inoltre associati al Sistema Turistico Po di
Lombardia (il più grande sistema turistico d’Italia), all’UNPLI (Unione delle Pro Loco Italiane), alla Strada dei Vini e dei
Sapori Mantovani. I riconoscimenti
Regione Lombardia: la Pro Loco è ufficialmente riconosciuta dalla Regione Lombardia. Touring Club Italiano: nel luglio 2008 Sabbioneta è entrata a far parte del ristrettissimo numero di città (solo nove) che in Lombardia godono del privilegio di avere ottenuto la “Bandiera Arancione” dal Touring Club. Nelle motivazioni il Touring dichiara, tra l’altro, che “… la
località offre un efficiente servizio di
informazione turistica, garantito da un
punto informativo dedicato, ben fruibile e
ricco di materiale promozionale sulla
località. Il centro storico è ben conservato e
di elevato interesse storico-culturale grazie
a numerosi attrattori visitabili con un biglietto unico
cumulativo …”. Un encomio di straordinaria rilevanza proveniente dal più importante ente turistico italiano. Il patrimonio e il centro di documentazione
Manteniamo rapporti diretti con numerosi ricercatori di storia sabbionetana, mantovana e dei Gonzaga. Tutto il materiale è disponibile per gli studiosi che intendano utilizzarlo per ricerche. Il nostro personale è anche a disposizione per suggerimenti e informazioni. Anche nel corso del 2009 diversi laureandi, specialmente di architettura, si sono rivolti a noi per le loro ricerche confluite in tesi di laurea. L’Associazione dispone di un patrimonio storico‐culturale di indubbio interesse. Si tratta principalmente di libri storici (da quelli della stamperia ebraica del ‘500 fino alle migliori opere sulla città del XX secolo) e di monete dell’antica zecca di Sabbioneta. Abbiamo però anche molto materiale documentario relativo alla storia della città, libri moderni su Sabbioneta, i suoi monumenti, i suoi personaggi, stampe con raffigurazioni storiche della città ideale, riviste, tesi di laurea, cartoline d’epoca. Archiviamo e cataloghiamo sistematicamente ogni documento (poster, manifesti, locandine, pieghevoli, articoli di giornale, ecc..). Informazione e Accoglienza Turistica (IAT)
Su mandato diretto dell’Amministrazione Provinciale di Mantova la nostra associazione gode dello status di IAT (Informazione ed Accoglienza Turistica). Il servizio, in base all’accordo con il Comune di Sabbioneta, viene esercitato all’interno dell’Ufficio del Turismo. Offriamo ai visitatori e agli studiosi diversi servizi come la gestione delle visite guidate ai monumenti di proprietà comunale e della Sinagoga, la gestione del book‐shop, diamo le informazioni turistiche relative alle zone limitrofe e ai ristoranti, alberghi, B.&B., agriturismo, ecc…, segnaliamo i prodotti tipici della zona e i relativi produtttori. Presso il nostro ufficio è installato un software di collegamento alla rete territoriale di gestione del turismo degli IAT della Provincia di Mantova attraverso il quale raccogliamo le informazioni da tutta la zona Oglio‐Po (dieci comuni) da destinare agli uffici provinciali. i l C av al lino - num e ro un ic o del l’ As so cia zi on e Pro Loc o d i S a bb i on eta - p ag. 13
Il bookshop
All’interno dell’ufficio del turismo la Pro Loco gestisce il punto vendita di materiale informativo, storico e culturale più ampio del territorio. Tra l’altro disponiamo di libri di storia sabbionetana, guide su Sabbioneta e i suoi monumenti, storia e cucina ebraica, storia locale (Casalmaggiore, il Po, la Padania, il mantovano, ecc…), stampe, poster, cartoline, rivista “Civiltà Mantovana”, biografie di personaggi locali celebri. Buona parte di questo materiale è irreperibile in altri punti vendita. Tutto è disponibile con lo sconto del 20 % per i soci; può essere un’ottima occasione per un regalo intelligente ed utile e per ampliare le proprie conoscenze del territorio in cui viviamo. Diamo anche spazio all’artigiano e agli artisti locali. La didattica e i percorsi tematici
Per una migliore conoscenza del patrimonio storico‐
artistico della città, nel 2009 l’associazione ha avviato un’attività didattica rivolta agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado, con percorsi a tema. In collaborazione con i docenti del locale Istituto Scolastico abbiamo iniziato in primavera la sperimentazione delle lezioni didattiche. In autunno sono poi iniziate le regolari lezioni per studenti provenienti da più province e più regioni. Già centinaia di ragazzi vi hanno partecipato e l’indice di gradimento è molto alto per cui siamo incoraggiati ad espandere le attività in questo settore. Attualmente gli argomenti delle lezioni sono quattro: “Dei ed Eroi nei palazzi del principe”, “Sabbioneta la Nuova Roma”, “Chiesa e Sinagoga a Sabbioneta”, “La città ideale: l’urbanistica di Sabbioneta patrimonio UNESCO” e sono trattati da personale esperto in didattica e dalle nostre guide turistiche. Le lezioni e i laboratori si svolgono nell’aula didattica, dotata di apparecchiature multimediali e di arredamento idoneo, appositamente allestita, con un notevole investimento economico, dalla Pro Loco nei suggestivi locali del seminterrato di Palazzo Ducale. Le lezioni per le classi degli istituti sabbionetani sono gratuite. Sabbioneta ebraica
A partire dagli anni ’80, grazie al compianto Umberto Maffezzoli, la Pro Loco si è attivata per recuperare e valorizzare l’enorme patrimonio lasciato dalla presenza ebraica che per 500 anni ha caratterizzato la nostra città. Oltre che della Sinagoga ci occupiamo della manutenzione e valorizzazione del cimitero ebraico di Borgofreddo, di proprietà comunale. In più occasioni abbiamo programmato eventi ed incontri culturali coinvolgendo la Comunità Ebraica di Mantova o i discendenti delle famiglie ebraiche sabbionetane. Ogni anno, in occasione della “Giornata europea della cultura ebraica” e del “Giorno della Memoria” assicuriamo l’apertura gratuita al pubblico della Sinagoga e del cimitero ebraico ed esponiamo al pubblico i libri editi dalla famosa stamperia cinquecentesca. i l C av al lino - num e ro un ic o del l’ As so cia zi on e Pro Loc o d i S a bb i on eta - p ag. 14
La promozione del territorio, dei servizi e dei prodotti
La promozione diretta della città di Sabbioneta non è nostro compito istituzionale (in base alla convenzione con il comune di Sabbioneta la promozione è a carico dell’amministrazione); siamo però quotidianamente impegnati nella promozione generale del nostro territorio in diverse forme. Per esempio, con il nostro personale, in collaborazione con l’amministrazione comunale, partecipiamo ogni anno a diverse fiere di settore (come la BIT di Milano, la più grande fiera europea di turismo). Partecipiamo alla promozione del territorio mantovano in collaborazione con le altre Pro Loco della provincia e con la stessa Amministrazione Provinciale. I restauri
L’associazione Pro Loco è impegnata nella conservazione dell’enorme patrimonio storico, artistico e architettonico di Sabbioneta e delle frazioni. Gli ultimi interventi hanno riguardato il ripristino degli infissi di Palazzo Giardino e della Galleria (consunti dal tempo e diventati permeabili alle intemperie atmosferiche) e il restauro completo della volta affrescata del camerino di Venere. Quest’ultimo è stato un lavoro di notevole portata reso possibile dal supporto economico delle fondazioni “Comunità Mantovana” e “Banca Agricola Mantovana”, che ringraziamo. Recentemente abbiamo restaurato e ricollocato le ultime lapidi del cimitero ebraico che non erano ancora state valorizzate. Nel 2007 e nel 2009 gli introiti delle due edizioni della Sbrisolonga sono stati destinati al restauro della statua della Pallade Atena e della Sinagoga (che oggi è il nostro maggiore impegno per cui stiamo battendo tutte le strade per portare avanti il recupero del Tempio ebraico). L’incasso della serata musicale in ricordo di Wolmer (2009) è stato devoluto alla Parrocchia per il restauro della chiesa di Breda Cisoni. Abbiamo già realizzato alcuni anelli in ferro per rimpiazzare quelli della Galelria andati perduti, saranno posizionati appena avuto l’ok dalla soprintendenza. L’attività editoriale
Uno dei punti di forza della Pro Loco è, da sempre, l’attività editoriale. Negli ultimi anni, dovendo rinnovare il patrimonio librario risalente agli anni ’90, l’impegno è stato ancora più intenso. Sono stati dati alle stampe volumi sia con l’appoggio di editori professionali sia direttamente agendo come casa editrice. In quest’ultima veste abbiamo pubblicato “Sabbioneta e il suo comune” (2005), la guida di Sabbioneta in tre lingue (2008), “Wolmer Beltrami, il re della fisarmonica” di Alberto Sarzi Madidini (2009), “Sabbioneta Metafisica” di Luigi Briselli e Alberto Bevilacqua (2009). Produciamo anche pieghevoli e depliant promozionali della città. Il ricavato delle vendite editoriali viene reinvestito a favore della città. i l C av al lino - num e ro un ic o del l’ As so cia zi on e Pro Loc o d i S a bb i on eta - p ag. 15
Il mercatino del piccolo antiquariato
In base all’accordo stipulato con il Comune di Sabbioneta, la Pro Loco gestisce il mercatino del piccolo antiquariato che si tiene la prima domenica di ogni mese nel centro storico. Grazie alla nuova organizzazione il mercatino è stato profondamente rinnovato lo scorso anno ed ora può contare sulla partecipazione di molte decine di espositori che occupano il percorso che dalla Galleria, passando per Via Vespasiano Gonzaga e Via Scamozzi finisce in Piazza Ducale. Ringraziamo il nostro socio Vittorio Rossi per l’impegno che profonde nella organizzazione. Il supporto alle associazioni sabbionetane
Negli ultimi anni l’associazione Pro Loco ha deliberato contributi per migliaia di euro a favore delle numerose associazioni presenti sul territorio comunale. Abbiamo dato aiuti o collaborato sotto varie forme con il Gruppo Storico “Città di Sabbioneta”, il Gruppo “Villa in movimento”, le Parrocchie riunite del comune di Sabbioneta, gli Oratori di Sabbioneta, Breda Cisoni e Ponteterra , il Comitato fiera di Breda Cisoni, l’A.S.D. Shotokan Karate Do Sabbioneta, l’Associazione Sabbio Pro Events, il Gruppo Sportivo Panguaneta, gli Amici Moto d’Epoca, l’A.C.D. Ponterrese 2004, il Comitato Fiera Ponteterra, l’Istituto Comprensivo di Sabbioneta, l’Associazione Amici dell’Ambiente, gli Amici del Ciclismo di Breda Cisoni, l’ASCOSPORT, la Protezione Civile, il consorzio Sablonetae Excelsus. La Pro Loco ha delle peculiarità istituzionali che possono essere messe a disposizione delle altre associazioni senza fini di lucro presenti sul territorio: quelle che intendono organizzare eventi nel territorio sabbionetano è opportuno che lo comunichino per tempo al nostro ufficio in modo da stabilire un coordinamento, definire eventuali contributi o collaborazioni. Gli eventi popolari
La Pro Loco organizza molti grandi eventi. Solo per citare quelli degli ultimi anni: “Sabbioneta Regina di Spade (2004), le due edizioni della Sbrisolonga (2007 e 2009), il “San Silvestro in piazza” (2007 e 2008); lo spettacolo “La Fotomodella Italiana” (2008), la serata musicale dedicata alla fisarmonica in ricordo di Wolmer Beltrami a Breda Cisoni (2009) che hanno avuto un successo ed un’ottima partecipazione popolare. Partecipiamo attivamente alla ormai tradizionale Notte Bianca della Cultura, in collaborazione con il comune di Sabbioneta, garantendo l’apertura dell’Ufficio Turistico. Lo sforzo della Pro Loco va sempre nella direzione di creare eventi e manifestazioni accoglienti anche per chi viene da fuori. Le mostre e le esposizioni
Organizziamo mostre ed esposizioni per creare occasioni che diano risalto ad argomenti e artisti attinenti alla nostra città. Due esempi sono la mostra dei volumi della libreria di Vespasiano Gonzaga (2004) e la mostra filatelica tematica sulla musica in ricordo di Wolmer Beltrami, in collaborazione con il Circolo Filatelico Numismatico di Mantova (2009). Cerchiamo altresì di valorizzare gli artisti locali visto che la nostra zona è ricca di pittori e scultori nella scia della tradizione storica. Alcuni esempi sone le mostre delle pittrici Luciana Rossi (2006) e Francesca Ghizzardi (2008). In occasione della Fiera di San Gallo ogni anno si tiene una mostra‐esposizione di prodotti tipici sotto la Galleria. Nel 2009 abbiamo anche programmato l’evento “Sabbioneta Regno del Buon Gusto, l’enogastronomia e i prodotti tipici in mostra”. i l C av al lino - num e ro un ic o del l’ As so cia zi on e Pro Loc o d i S a bb i on eta - p ag. 16
Il ricordo dei sabbionetani illustri
Nella convinzione che è essenziale mantenere la memoria e non far cadere nell’oblio i sabbionetani che hanno fatto la storia della nostra terra, ricordiamo i personaggi che hanno lasciato una traccia importante ad ogni occasione ed anniversario significativo. Alcuni esempi di commemorazioni organizzate negli ultimi anni: Giuseppe Ottolenghi (2004), Tarcisio Tizzi (2006), Wolmer Beltrami (2009). Per quest’ultimo abbiamo dato alle stampe e presentato il libro biografico “Wolmer Beltrami il re della fisarmonica”, organizzato una grande serata musicale a Breda Cisoni con i migliori fisarmonicisti italiani, fatto celebrare una Santa Messa a dieci anni dalla scomparsa e organizzato una mostra filatelica tematica sulla musica. I convegni storici e gli incontri culturali
L’impegno nella programmazione di convegni e incontri culturali è ininterrotto. Alcuni esempi: 2003: presentazione dei libri della biblioteca di Vespasiano Gonzaga conservati a Casalmaggiore; 2006: presentazione del libro “Sabbioneta, l’anima di un uomo”; 2007: convegno sulla Stamperia e la Comunità Ebraica di Sabbioneta e presentazione dei libri scritti da Emanuele Ottolenghi e Maurizio Bertolotti; 2008: conferenza dell’architetto Togliani sul Teatro, con alcune nuove ipotesi architettoniche sulla sua struttura originaria; conferenza sulla comunità ebraica presso il ristorante Stendhal di Colorno; 2009: incontro culturale su Cagnino Gonzaga, zio di Vespasiano, personaggio importante della famiglia Gonzaga. La scuola, la cultura, lo sport
La Pro Loco sponsorizza e dà il patrocinio a molti eventi sportivi organizzati dalle varie associazioni sul territorio. In campo scolastico la Pro Loco tradizionalmente dona libri alle biblioteche della zona e alle scuole. Ogni anno collaboriamo con le iniziative dell’istituto scolastico per far conoscere Sabbioneta ai ragazzi. Nel 2009 sono stati elargiti contributi per attività teatrali ed artistiche, per la rivista “Vox Organalis”, per l’associazione Pro Togo, per corsi di pittura e teatro. Abbiamo organizzato direttamente due corsi di lingua inglese per addetti al turismo e un altro di cultura ebraica in collaborazione con la Comunità Ebraica di Mantova, tenuto dal presidente Fabio Norsa. Nel 2008 abbiamo anche tenuto un corso sulla organizzazione del turismo presso l’istituto Bonomi‐
Mazzolari di Mantova. All’istituto comprensivo scolastico, con il quale collaboriamo per l’organizzazione di “La stella del principe, una giornata nella Città Ideale per le scuole”, doniamo periodicamente libri di argomento locale da distribuire ai ragazzi. i l C av al lino - num e ro un ic o del l’ As so cia zi on e Pro Loc o d i S a bb i on eta - p ag. 17
Lo spettacolo, le attività ludiche, le gite
Negli ultimi anni abbiamo organizzato diversi eventi di intrattenimento culturale principalmente nella splendida cornice del Teatro all’Antica. Ricordiamo il monologo di Valerio Mastrandrea (2005), il coro degli alpini in Teatro (2007) e la serata poetica con Paolo Carazzi (2008) dedicata agli acrostici. In occasione del Natale 2006 abbiamo chiamato gli zampognari nelle piazze di Sabbioneta e frazioni. Ogni anno pianifichiamo un paio di gite culturali, ludiche ed enogastronomiche in varie località italiane. Nel 2005 siamo andati nell’Oltrepo Pavese e in Valsugana, nel 2006 a Bassano del Grappa, nel 2007 a Cervia, nel 2008 a Merano e a visitare la mostra “I Gonzaga delle Nebbie” di Rivarolo Mantovano. Nel 2009 abbiamo visitato San Marino e Innsbruck. Grande è stato il successo di quest’ultima gita alla quale hanno partecipato oltre 150 persone entusiate di aver potuto visitare uno dei mercatini di Natale più famosi del mondo. Le attività per il sociale
La Pro Loco è impegnata anche per quanto riguarda le attività sociali pur non essendo uno degli scopi dettati dallo statuto. Per esempio ci siamo attivati per rendere più semplice la visita alla città da parte delle persone svantaggiate e dei portatori di handycap. Nel 2005 abbiamo partecipato al convegno “Sabbioneta Città Ideale” dedicato appunto alla presentazione di questo tipo di prodotti e servizi (stiamo cercando di migliorare l’accesso ai servizi e ai monumenti per chi ha problemi di mobilità facendo installare corrimano e rampe di accesso). Negli ultimi due anni abbbiamo dato il nostro contributo economico per organizzare l’animazione del mercatino dell’antiquariato, a cura del complesso musicale dei “Perito Per Aria”, che ha lo scopo benefico di raccogliere fondi per l’acquisto di un pulmino per disabili. Nel 2009 abbiamo collaborato con l’amministrazione comunale, l’istituto scolastico, la protezione civile, per l’organizzazione del concerto “Pro Abruzzo” che si è tenuto nel Teatro all’Antica. Il sito Internet www.sabbioneta.org
Nel 2005, dopo la prematura scomparsa del nostro ex‐
presidente Umberto Maffezzoli, la Pro Loco ha acquisito i diritti del sito Internet www.sabbioneta.org. E’ così diventato la nostra “finestra sul mondo” attraverso la quale chiunque può informarsi su Sabbioneta e su quanto essa offre. L’aggiornamento frequente e le diverse sezioni che consentono una facile navigazione attraverso gli argomenti essenziali, ne fanno una fonte di informazioni ed un riferimento per chi abita a Sabbioneta o la vuole visitare. Il nostro sito è proposto al primo posto dei più popolari motori di ricerca a fronte della richiesta del termine “sabbioneta”. i l C av al lino - num e ro un ic o del l’ As so cia zi on e Pro Loc o d i S a bb i on eta - p ag. 18
Il futuro
Le attività
La strada tracciata negli ultimi anni sarà la base per l’immediato futuro. La diversificazione delle attività e la collaborazione con le istituzioni locali e provinciali, sono gli elementi base su cui lavorare. Intendiamo migliorare anche la cooperazione con le associazioni sul territorio. Il 2010 si apre con l’oggettiva difficoltà creata dalla momentanea chiusura per restauri della Sinagoga ma, una volta ripristinata la scala di accesso, contiamo di poter usufruire al meglio della presenza a Sabbioneta di un tempio così significativo e della fattiva collaborazione con la comunità ebraica di Mantova. Abbiamo inziato le attività del 2010 con una conferenza sulla storia ebraica di Sabbioneta per i ragazzi delle scuole e l’organizzazione di una riunione tra le associazioni del territorio. Compatibilmente con le risorse disponibili le prossime attività saranno un convegno di presentazione dello IAT ai comuni del comprensorio Oglio‐Po (con la presenza delle istituzioni provinciali) e l’inaugurazione del restaurato Camerino di Venere. Successivamente contiamo di programmare eventi in occasione delle tradizionali sagre estiva e autunnale e stiamo studiando manifestazioni sovra‐
comunali insieme alle altre Pro Loco del bacino Oglio‐
Po. Il turismo
L’obiettivo principale che la Pro Loco si prefigge è di soddisfare le esigenze dei visitatori. Il turista nei suoi viaggi cerca quello che non trova a casa propria e il turismo moderno, al passo con i tempi, richiede efficienza e disponibilità del patrimonio. Al primo posto, tra le osservazioni che riceviamo quotidianamente da parte di chi transita nell’ufficio del turismo, c’è la richiesta di visitare la chiesa dell’Incoronata con le stesse modalità degli altri monumenti della città. Da anni il tempio, considerato dagli studiosi il secondo monumento per importanza della città dopo il Teatro, al cui interno si trova lo straordinario mausoleo di Vespasiano con la scultura di Leoni Leoni, è di difficile accesso e visibilità. Si impone una soluzione condivisa, in pieno accordo con la parrocchia e chi è delegato alla gestione, compatibile con le necessità di culto e di sicurezza per le opere d’arte che consenta ai visitatori e agli studiosi un ingresso semplice, guidato e con orari adeguati. Una richiesta molto frequente da parte di chi organizza visite turistiche a Sabbioneta è la mancanza di “pacchetti” completi che possano essere proposti dalle agenzie. In questa ottica vogliamo lavorare per mettere insieme gli operatori commerciali, gli artigiani, i ristoratori e gli altri interessati alla accoglienza, pubblici e privati, per creare proposte di incoming qualificato. Solo così sarà possibile trattenere i visitatori in città più delle poche ore attuali a vantaggio di tutti. Una accoglienza al passo con i tempi non può sottovalutare, per il futuro, il ruolo dell’innovazione tecnologica che sta prendendo piede anche nel settore turistico. Un sito Internet interattivo, informazioni sui monumenti in formato compatibile con gli smartphone, supporti multimediali, una bigliettazione informatizzata dovranno essere sviluppati come supporto ai visitatori. Per il book‐shop e la didattica vorremmo produrre un DVD con la storia di Vespasiano Gonzaga e di Sabbioneta. Come IAT intendiamo rafforzare la collaborazione con gli enti ed istituzioni della zona Oglio –Po. La sede
La Pro Loco, nonostante i suoi 72 anni di attività, non è mai riuscita ad avere una sede stabile in cui collocarsi insieme con il grande archivio di cui dispone: è una necessità impellente a cui dovremo trovare una soluzione in accordo con gli enti istituzionali o, magari, grazie a qualche privato. Abbiamo già progetti in questo senso. Le risorse
Le idee da sviluppare sono molte, le strade nuove da perseguire altrettante; il problema principale sono le risorse per realizzarle: siamo sempre attivi per andare alla ricerca dei mezzi finanziari necessari a portare a termine i molti progetti che abbiamo in cantiere attingendo alle istituzioni a diversi livelli, alle donazioni da privati, alle fondazioni bancarie, ecc… La pro Loco ha acquisito nel tempo una discreta capacità di autofinanziamento che dobbiamo avere la capacità di incrementare. La situazione economica generale non ci aiuta ma siamo fiduciosi… L’obiettivo
Indipendentemente dalle scelte che faremo non dobbiamo mai perdere di vista la nostra missione: essere disinteressatamente al servizio di Sabbioneta. i l C av al lino - num e ro un ic o del l’ As so cia zi on e Pro Loc o d i S a bb i on eta - p ag. 19
I ringraziamenti
Un sentito ringraziamento ai soci, ai dipendenti, ai collaboratori, agli amici che regolarmente si impegnano per l’organizzazione di manifestazioni ed iniziative culturali e in generale per supportare tutte le attività dell’associazione. I ringraziamenti si estendono alla Amministrazione Comunale, alla parrocchia, alla Comunità Ebraica di Mantova, alle istituzioni e alle associazioni sul territorio che collaborano alle nostre iniziative e agli sponsor che finanziano o patrocinano le nostre attività. Perché associarsi alla Pro Loco
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Perché siamo da sempre impegnati nella valorizzazione storica e culturale di Sabbioneta.
Perché è estremamente gratificante mettere il proprio tempo libero a vantaggio della comunità, della
propria gente, della propria terra.
Perché ogni associato può collaborare nell’ideazione e realizzazione di decine di eventi culturali e popolari
organizzati ogni anno.
Perché essere associati permette di ottenere uno sconto del 20% sull’acquisto di libri, pubblicazioni e altro
materiale disponibile nel nostro book-shop.
Perché tutti questi vantaggi costano solo 15,00 € l’anno!
Sabbioneta ha bisogno dell’aiuto di tutti, chi vuole dedicare una parte del proprio tempo libero, e delle proprie conoscenze e capacità, alla città in cui vive lo può fare nella Pro Loco; associazione che è aperta a tutti ed è, come indica l’articolo due dello statuto, apolitica, aconfessionale e senza scopi di lucro. Perché “il Cavallino”?
Il 7 aprile 1938, con provvedimento dell’Ente Provinciale per il Turismo di Mantova, venne autorizzata la costituzione dell’associazione denominata “Pro Loco Sabbioneta”. La nascita del sodalizio sabbionetano era stata promossa su iniziativa di un appassionato gruppo di cittadini che desiderava promuovere le attività turistico‐
culturali della città gonzaghesca. Nello stesso anno il grande artista mantovano Alessandro dal Prato disegnava il “cavallino” raffigurante, da una personale prospettiva, la statua equestre del nostro duca Vespasiano Gonzaga conservata in Palazzo Ducale. Il disegno venne scelto, dai fondatori dell’associazione, per essere il simbolo del sodalizio. E’ quindi il nostro logo da 72 anni. Invito per i sabbionetani e le loro famiglie
Il regolamento comunale di visita ai monumenti della città di Sabbioneta prevede che i residenti nel comune abbiano diritto di accesso gratuito nei giorni feriali. Venite e portate la vostra famiglia per seguire una delle nostre guide alla scoperta, o riscoperta per chi già la conosce, di Sabbioneta. Normalmente ci sono quattro visite guidate per ogni giorno di apertura per cui potrete facilmente trovare il tempo (un’ora e mezzo) per conoscere meglio la vostra città Patrimonio dell’Umanità. pro loco – pro loco – pro loco – pro loco - pro loco – pro loco – pro loco – pro loco - pro loco – pro loco – pro loco – pro loco – pro loco – pro loco – pro loco – pro loco – pro loco – pro loco
Associazione Pro Loco - Piazza d'Armi, 1 - 46018 - Sabbioneta – MN
Tel. / Fax: 0375 52039 - email: [email protected] - web: www.sabbioneta.org
la sede in Palazzo Giardino è aperta dal martedì alla domenica pro loco – pro loco – pro loco – pro loco - pro loco – pro loco – pro loco – pro loco - pro loco – pro loco – pro loco - pro loco – pro loco – pro loco - pro loco – pro loco – pro loco – pro loco
Ideazione, redazione e impaginazione di: Alberto Sarzi Madidini. Hanno collaborato: Alessandra Benecchi, Laura Bonfatti Gerola, Marcella Luzzara. Fotografie di: Alberto Sarzi Madidini, Luigi Briselli, archivio Pro Loco, archivio famiglia Bacchi, archivio Paolo Maroli. Stampa: Tipografia Fazzi Casalmaggiore DISTRIBUZIONE GRATUITA Stampato con il contributo di:
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