NOTIZIE
I
f
MATERA: QUALITÀ E SVILUPPO
SALVATORE
SEBASTE
Da Qualche tempo in Italia. dato
lo SCorSltò di posti di lovoro, i gio­
vani s'improvvisano tubistL bar­
bieri, mecconici.
Andando in giro ho notato che
uno del mestieri più qualificanti è
fore l'operatore-organizzatore
culturale parole magiche in certi
ambienti.
ASsIstiamo quindi a sagre 011'0­
dare di melone. cefnal frittelle.
Naturalmente il tutto Integrato
da complessi di musica leggera.
fuochi pirotecnici, bancarelle di
noccioline e palloncini 01 vento.
Cosi città e paesi. grozie anche
alla compliCità degli amministra­
tori locali, diventano luoghi di
attrazione, distraendo in partico­
lare i giovani do. problemi che
attanagliano lo società
Prevale lo cultura dali' effimero
che all'inizio degli anni sessanta
aveva ovulo uno certo diffusio­
ne ma che non riuscì e non riesce
o tenere sotto controllo I mostri
che allegramente evoco ~basta
leggere le ullime notizie sui gior­
naliAnche Matera ho corso e corre
di quest; rischi.
Fino od alcuni anni fa il centro
storico In qualche modo inserito
nel resto della città Anche lì si
lavorava, si producevo, si crea­
va. si vivevo POI il trasferimento di
tante famiglie In nuovi riOni rese lo
LA CITTÀ CULTURALE
CHE GUARDA
ALL'EUROPA
Matera antIco' risalente o~ pa­
leolilico, città rlcolma di storia,
dotata di un tessuto urbano anti­
chissimo quaSi del tutto abban­
donato
Oggi i SaSSI rischiano di diventare
lo residenza degli ~appassjonaW
autentici o fasulli o territorio do
adibire o museo.
Ci fu anche il tentativo di farne un
contenitore per manifestazioni
sportive, salo per concerti. come
un prodotto usa e getta
Da alcuni anni grazie od alcune
amministrazioni oculale e alla
collaborazione di centri cultUrali.
come'LaScaletto' (che do ollre
trent'anni cerca, attraverso
manifestazioni altamente qualifi­
cate di riconquistare lo spazio
storico, di attirare studiosi e storici
do tutto il mondo) Si realizzano
dibattiti e discussioni da cui na­
scono idee e proposte valide alla
sistemazione e alla funzionalità
dei Sassi
Proprio durante r ultimo manife­
stazione del premio ~Luigi De
Luco" per il libro d'arie a Palazzo
Lafranchi. il Sindaco ing. Acito
parlò dl -Matera Cultura~ e tem­
po fa Il circolo ~La Scaletta~
pubblicò o nome dell' awocato
Raffaello De Ruggieri un opusco­
lo dal titolo ~Uno risorsa per lo
sviluppo: lo cittò culturale~,ove si
parlo di 'Fobbriche culturali' di
28
~ Matera
tra le cittò culturali del
mondo~
Recentemente Matera, citta
dell' estremo Sud e Aosta città
del Nord, hanno dedicato una
mostra allo scultore Arturo Marti­
no. Queste due moslre sono risul­
tate interessanti non soltanto per
gli addetti ai lavori, ma come mi
dicevo una giornalista di Torino in
visita alla mostra di Aosta e pron­
ta a visitare quella di Matera
~queste mostre legano le due
cittò e servono a farle conoscere
meglia~
Proprio ad Aosta mi è venuta l'i­
dea di porgere alcune doman­
de al Sindaco di Matera Soveria
Acito come primo cittadino e
a re domande al circolo -Lo
Scaletta~ che ha risposto nello
persona dell'awocato Raffaello
De Ruggieri,
Signor Sindaco do qualche tem­
po si parla del progetto "Motero
cultura". Durante lo presentazio­
ne del premio nazionale "Luigi
De Luca" per il libro d'arte, lei
accennò o questo tema, Per
raggiungere l'obiettivo, le istitu­
zioni devono arricchirsi costan­
temente della presenza di quella
società materana capace di sti­
molare perchè il progetto diventi
utile 0110 comunità?
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Nel reahuare il progetto "Matera
cultura" lei pensa anche alla
presenza delle forze sociali che
sono sul territorio? In che misura e
quale ruolo devono avere nel
progetto'
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\ono nE d'battito v turale del
:J cittò Va precisato comunque
che Matera non intende restrin·
gl'fe lo suo capacitò progettLJo
le ogl1 ambiti cittod nl
ste un progetto confortaro
a e intUlZlon de prof Cuoco
economista ucono o cu è sto
to affidato lo 'edazcne ael rop
p )rto sullo cittò, in bose 01 quale
Matera esprimerò tutta lo sua
capacitò aggregante anche ri­
petto al territorio circostante Un
sterno murg co opoulo-lucano
omme che o tre a presentare
!= u d uno pOtenz alitò econofT'
o. ~C1derò s.Jlle stanze cultura
cheloCittàdeiSo~ ,oràingrado
di stimolare.
)9
Spesso si abusa della parola cul­
tura che come sappiamo vuoi
dire conoscenza: lei come primo
cittadino come pensa di scuote­
re dal limbo del silenzio in cui
verso tra indifferenza e non co­
noscenza il cittadino moterano
su questo tematica?
11 tema dell' analisi gnoseologica
dello parola cultura ci portereb­
be davvero lontano Contraria­
fTl nte o q.Janto lei crede lo Clt­
tè di Matera noll SI cu o tra nd f·
ferenza e inconoscenza
Es stono fermenti vitali che lascia­
no ben sperare di aver definitiva­
mente invertito quella linea di
tendenza che volevo il Sud in
preda all'atarassa e oll'inelutto­
bdita del fato r or scono.9 niZiO'
tive come que a dei c rcoll CUI
turo Idi sordo e autentiCO levatu­
ra (la Sca etto H centro Carlo
levi) O del sodalizI piÙ giovani
(come il Gattopardo) presenti
città cultura", a porte le buone
intenzioni di quelli che ci credo­
no, si perderanno nei mille rivoli
degl'interessi personali.
sullo scena culturale e sociale
della città. La stessa iniziativaesti­
va dell' aZienda Moso dedicata
01; 'animazione dei SaSSi, porto il
segno del cambiamento e del
rigetto di ogni accettazione pas­
sivo di Qualsiasi ruolo cultural­
mente subalterno da porte dei
materani
È uno eventualità che dovrà es­
sere necessariamente evitato
Solamente un progetto unitario
di promozione dello cittò sui
"mercal( culturali italiani e euro­
pei potrà permetterne il suo
decollo Certo. sarà necessario
prowedere ali' articolazione di
ogni possibile attività di questa
natura, ma l'elemento unifican­
te resterà il governo cittadino
indipendentemente do che ne
sarà o capo. In Questa logico, mi
credo, gli interessi personali fini­
scono per stemperarsi nell'inte­
resse superiore di uno città che
guardo senza timore 01 suo futu­
ro.
Da anni si sente parlare del recu­
pero dei Sassi ma risutta che pra­
ticamente molto poco si è realiz­
zato. Se dipendesse solo do lei
che tipo di recupero realizzereb­
be, che destinazione darebbe ai
Sassi?
Farei esattamente quello che è
stato deciso nello redazione del
pnmo programma biennale, per
altro già owiato_ La soluzione,
elaborato unitoriamente tra for­
ze politiche. sociali, culturali e gli
architetti consulenti dell'inter­
vento previsto dallo legge 771
(che stanzio cento miliardi per i
Sassi) è il frutto di un complesso
sforzo progettuale che ha visto
utilizzare le migliori energie mote­
rane. Il ripristino finalizzato 01 riuso
dei due storici rioni divento un
ulteriore momento di crescita
dello città che riappropriandosi
del suo cuore antico. ne determi
nerà le future direttrici in chiave
economico e culturale. I sassi­
infatti, potranno diventare ii vola­
no dello sviluppo di Matera. ba­
sato anche sullo creazione di un
terziario di gronde qualità colle­
gato al recupero dei centri stori­
ci, 01 restauro dei beni architetto­
nici. allo tutela del patrimonio
rupestre.
Il circolo la Scaletta, coi suoi cir­
co trent'anni di oHivitò culturale
nella ci"à, coso penso dello
realizzazione del progetto ci"ò
cultura e in che modo inserisce la
suo proposta?
Avv. Raffaello De Ruggieri:
Quando nel lontano 1959 Ini­
ziammo le attività di promozione
culturale. l'obiettivo fu quella di
fare della cultura una occasione
non solo di vivacità dialettica e di
lievitaZione sociale. ma soprat­
tutto uno strumento essenziaie
dello sviluppo.
Eravamo convinti che l'applica­
zione e lo riflessione culturali fos­
sero fattori di grondi stimolazioni
per lo crescita civile ed economi­
co di una comunità; soprattutto
l'obiettivo fu individuato nel re­
cupero del ruolo di Matera in
questo settore cosi nevralgico
per lo sviluppo.
le malelingue, come in alfre cir­
costanze ove c'è l'investimento
del pubblico denaro, dicono che
anche gli investimenti che sono o
saronno stanziati per "Matera
30
I trent'anni di v.ta de Circo o La
Sca[etta" sono stati rispettosi di
questo condizione e se con lo
ncerco delle o'ig nl e della qua
tò stor co dello c ttò
è v t
f1perco'rElre 1 dent to nsopf,. '1m
bile di Matera con I convegni
socio economicL con le indagini
sulla organiuazlone territonale El
con e mostre d'orte Si e tentato
d rafforzare attuo zzando o
questo ruolo di Matera, do Oltr'
non riconosciuto o peggio deni·
grato Per questo ragl )ne il pro­
getto Matero çùllura se f r­
ma mente prop:)sto do n pubb
cne istltuz ani 50stanz almente è
ti frutto di questo lungo testardo
lavoro. Abbiamo sempre affer­
mato clìe lo ct..;:tura è lo condlZIO­
r'\e stesso de esstc za di J o
:. ttà 'Cl è II fattore l'lSostltuib e
del suo SViluppo.
Sviluppo che si esprime negli in­
terventi del progetto "Sviluppo
Matera Cu turo e
traduce
nello C05trUlione de pù sofi t c
to laborator o per restauro d tfa­
[IO. nella istituzione della Galleria
Nazionale d'Arte di Basilicata.
nella r ~af\ zzcz one del Mu, ,o
del 'habltal upestrE nel arn­
p lamento e ne a r ~ gon zzazi
ne funZionale del Museo NaZIO­
nale Archeologico con lo siste­
mazione od a'eo pedonale- dl I~
Intero Via ~ dola.
Sono progettI h
tlann.o VISto
da sempre favorevoli ed ImpF'­
gnati per lo loro concretizzazio­
ne
Al circolo la Scale"a risultano
proposte provenienti da altri
centri culturali di Matera e non
solo di Matera?
Cosa intende fare il circolo per
agevolare il loro esame da parte
delle Istituzioni?
Il circolo La Scaletta è consa­
pevole di una serie di proposte
sollecitate do altn centr: cultura
della cittò del Malerono e dello
intera regione.
Owiomente alcune d: queste
proposte sono coerenti con lO
esperienza associativa do noi
maturato.
Perchè le stesse possano trodursi
in realizzazioni è indubbio che
debbono essere tonifIcate. non
protette o occupate, dalle istitu­
zioni Non esiste comunque uno
ricetta metodo logica che ga­
rantisca il raggiungimento degli
obiettivi.
la nostro esperienza CI suggen·
sce, comunque. che occorre
sempre vestire lo proposta di
qualità progettuale. di avere lo
capacitò di non arrendersi mai e
di insistere continuamente nelle
istonze propoSltive con forza e
soprattutto con Incrollabile coe­
renza,
Il tempo. se lo proposta è di
qualitò, farò maturare le giuste
o leanze e concretiZzare pro­
g tto d partenza
la Scaletta in un opuscolo dal
titolo "Uno risorsa per lo sviluppo:
la città cutfurale" sostiene che
"Matero dovrà creare nel suo
interno fabbriche di cuttura se
vuole che questa risorsa diventi
fattore di sviluppo e le ritagli un
ruolo specifico e permanente tra
le ci"à del mondo."
Avvocato De Ruggiefi, ci vuole
spiegare cosa si intende per
fabbrica culturale, e in che modo
avverrò il confronto permanente
con le città del mondo?
Ho precisato che la cutfura SI
pone come risorsa per lo svilup­
po.
Ma cultura non è a dato formale
di un generico OOgag io di cono­ scenza o di uno manifestazione
effimero che nobillti solo i prota­ gonisti
Cultura per me è come il seme
racchiudente lo forzo genetico
delle piante, quindi capace di
trasformazIoni totali e coerenti.
Per questo lo città culturale non è
lo città dell' astratta accademia
o del temporaneo effimero. Lo
città culturale è Il luogo in cui si
radica uno incubazione dello
conoscenza capace di liberare i
contenuti del moderno sapere,
Per questo, se Matera vuole di­
ventare città cultUrale, deve di­
venire luogo esemplare di produ­
zione di "fotti cultural(, sfuggen­
do quindi 0110 cultura come spet­
tacolo, od ogni merciflcazione
turistico o alla paesana artigia­
nalità del nullo.
In particolare produrre cultura
per Matera significa diventare
areo di prodUZIone delle nuove
tecniche e delle nuove metodo­
logie del restauro Inteso quale
riabilitazione complessivo del
bene storico e ambientale.
Fissaggio per lo fOrITlaZlone e
l'aggiornamento di quanti sono
impegnati in questo strategico
settore e per lo produzione dei
risultati della relativo ricerco
applicato
In tale modo lo fabbrica cultura­
le di Matera non sarà altro che un
porco scientifico intersettoriale
che abbracci i variegati settori
dello formazione. dello ricerco e
del restauro storico-ambientale
e che metto sul mercato gli esiti
di tale sperimentazione.
Come ho già precisato. il frutto di
questo interconnessione tra di­
dattica, formazione e ricerca
sarò' dunque, lo creazione di
un' areo di rilevonzo nazionale e
possibilmente internaZionale. e
costituirà un circuito orientato
all' accumulazione alla diffusio­
ne del sapere scientifico e tecni­
co
In sintesi il progetto cosi definito
deve tradursi In fabbriche di of­
ferta formativo qualificata, di
offerta scientifica-tecnologico,
di sperimenfazione sul campo di
produzione degli strumenti (im­
materiali e materiali) messi a
punto,
L'obiettivo è che Matera diventi
un laboratorio interdisCiplinore e
produttivo, qualificato e moder­
no, del restauro del territorio se­
gnato dalla storia e dallo presen­
zadell'uomo
Matera allora sì città dello cuttu­
ra non già per lo trasmissione dei
formali e qualificati messaggi
culturali, bensì perchè capace di
produrre in proprio le nuove tec­
niche ed i nuovi processi di re­
stauro dell'ambiente e dei ma­
nufatti storici,
Questo strategia ritaglia un ruolo
assoluto per lo città che diventa
automaticamente un'area pre­
destinata al confronto perma­
nente di quanti (scuole, enti o
singoli) sono impegnati nel diffici­
le e attualissimo campo del re­
stauro del prodotto culturale e
dell' ambiente.
Non esiste infatti luogo nel mon­
do che si sia candidato o questo
(uolo e questa funzione.
Matera potrà divenire quesi' a­
reo di confronto, organizzando
anche convegni periodici su tali
temi e con tali obiettivi.
Nelle fabbriche culturali che ruo­
lo avranno i giovani?
È chiaro che in queste fabbriche
culturali i giovani potranno trova~
re possibilità di impiego, purchè
spronati do grande tensione
ideale e impegnati nella dura
acquisizione di professionalità
Le aree della disoccupazione
intellettuale giovanile in queste
fabbriche potranno attrezzarsi
professionalmente. in modo da
eiiminare il ghetto awilente dello
emarginazione sociale, dello
32
alienazione civile e dello preca­
rietà occupazionale, garanten­
do lo qua!ltà di un lavoro perma­
nente ad alto valore aggiunto.
Quale futuro ha il progetto "Ma­
tera città culturale", quale pre­
parazione culturale specifica
dovranno avere i giovani in vista
anche dell'abbattimento delle
frontiere europee.
Come ho detto InnanzI la città
culturale con le relative fabbri­
che si tradurrà anche in una
scuola di alta specialinazione
professionale
I giovani che vorranno accedere
avranno bisogno solo della vo­
lontà di essere protagonisti del
proprio futuro e di un bagaglio
medio di preparazione.
Sorà lo qualità dei corsi e il can­
sma professionale dei docenti
do ingaggiare in ogni parte del
mondo, a far crescere lo qualità
professionale dei giovani tonto
do divenire, di fotto, una delle
pOChissime aree capace di
immettere sull'Immenso merca­
to mondiale professionalità d;
alto profilo che saronno contese
dalla crescente e non soddisfat­
to domanda internazionale.
La forzo della proposta è in gra­
do di sowertire lo regolo amaro
del drammatico squilibno tra of~
ferta e domanda di lavoro nel
Mezzogiorno d'Italia,
Per questo, se avremo fortuna e
capacità r abbattimento delle
frontiere commercia' europee
del 1993 non potranno che esol­
tare lo forzo e l'attualità di questo
progetto che punta sullo città
culturale quale risorsa sorpren­
dente per lo sviluppo.
M A TE R A C U LT U R A
MATERA CULTURA
MATERA CULTURA
MATERA CULTURA
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Testo - Consiglio Regionale della Basilicata