Notizie lampo
Castrocaro Terme: il futuro
dell’ASAPS nei lavori del suo
Consiglio Nazionale
Le sfide del futuro e la guerra alla violenza
stradale: 18 anni di vita all’insegna della
coerenza
(ASAPS) FORLÌ – I lavori
del consiglio nazionale
dell’ASAPS, che si sono
tenuti lo scorso dicembre,
hanno rappresentato una
delle rare occasioni per
consentire, ai rappresentanti
della nostra associazione,
di ritrovarsi a Forlì per
conoscere lo stato di salute
del sodalizio e fare il punto
delle attività istituzionali. Al Park Hotel di Castrocaro Terme,
divenuto ormai il punto di ritrovo abituale dei consiglieri,
è toccato al vice presidente Ernesto Forino aprire i lavori
e salutare tutti gli intervenuti, ringraziando soprattutto chi,
come al solito, si era dovuto sobbarcare lo sforzo di una
lunga trasferta per raggiungere la Romagna. I punti all’ordine
del giorno erano però tanti: la campagna iscrizioni 2010, la
situazione degli iscritti per l’anno in corso, il delicatissimo
avvicendamento per l’edizione della nostra rivista Il Centauro,
fino alla disamina di punti meno critici, come la fissazione
della data per l’assemblea generale 2010 e la decisione sulle
attività sociali. La lunga relazione del presidente Giordano
Biserni ha, come di consueto, rappresentato l’ossatura dei
lavori: i dubbi sul futuro della Specialità sono stati lo spunto
di partenza dell’intervento. “Con noi a Castrocaro – ha detto
Biserni – c’è oggi il meglio del passato e del presente della
Polizia Stradale. Non possiamo sapere cosa ci sarà nel nostro
futuro”. A quel punto il presidente ha ricordato alcuni colleghi da
poco scomparsi, tra cui Romano Mazzetti, della Polizia Stradale
di Firenze, e il giovane Massimo Faella, 42 anni, deceduto
improvvisamente il giorno del compleanno del terzo figlio e
tutti i colleghi dell’Arma e della Polizia Locale recentemente
scomparsi in incidenti in servizio e in itinere, sempre tanti.
Tornando alle fatiche istituzionali, il presidente Biserni ha
ricordato il lavoro di questo 2009 ormai al lumicino. “È stato un
anno faticosissimo: abbiamo realizzato ben 7 convegni in giro
per il paese, esportando l’approccio professionale del nostro
Franco Medri alla disciplina della circolazione stradale e del
trasporto pesante in particolare, in sinergia con la Sapignoli,
abbiamo partecipato alle giornate di formazione organizzate
dalla Maggioli, abbiamo realizzato un prontuario delle violazioni
e una miriade di altri testi”. Ma l’elenco è lungo. Basti pensare
che dopo le nostre sortite al di fuori della barricata forlivese, gli
inviti si sono susseguiti senza soluzione di continuità. Il segno
che l’attività dell’Ufficio Studi dell’Asaps paga. Tuttavia, “il 2009
non ha portato i risultati che volevamo, con l’acquisita ed ormai
fondata certezza che solo il 30-40% dei nostri soci si iscrive
per amore della sigla”. Una considerazione amara, quella di
Giordano Biserni, che sembra stonare con le soddisfazioni
che invece arrivano dal fronte della popolarità dell’Asaps e
del contributo, sempre crescente, che l’associazione porta
quotidianamente alla causa della sicurezza stradale. 18 anni
fa, alla sottoscrizione dell’atto costitutivo, i morti erano più
di ottomila, mentre oggi siamo a poco più di 4mila. “Una
parte del merito ce la possiamo attribuire senz’altro”, spiega
il presidente, ricordando le campagne, gli osservatori, la
presenza sui maggiori network informativi in un quotidiano
impegno che, goccia dopo goccia, ha certamente cambiato
le coscienze. Alle offese, alle minacce, ai toni con cui molti si
oppongono al nostro cammino, fanno eco altrettanti interventi,
molti dei quali provenienti dal cosiddetto mondo civile, che
plaudono alle nostre iniziative. “Triste constatazione – ha
aggiunto Giordano Biserni – è stato il dover rilevare che
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l’aspetto commerciale spesso ha prevalso. Noi non siamo
una casa editrice e difficilmente, quando qualcuno di noi
muore in servizio o è in difficoltà, gli editori attiveranno blog o
sottoscrizioni. Noi in questo non ci siamo mai tirati indietro”.
Si è poi discusso delle disinformazioni alle quali l’Asaps ha
dato battaglia: la questione alcol alla guida e quella legata
all’ennesimo annuncio dell’innalzamento dei limiti di velocità. A
combattere contro queste storture l’Asaps è in prima linea con
gli osservatori sulla sinistrosità – l’ultimo attivato è quello delle
cosiddette morti verdi – affiancata da esperti che, fino a questo
momento, non avevano mai potuto contare sulla cassa di
risonanza offerta dalla voce di Biserni sui più accreditati organi
di informazione e dai canali dell’Asaps stessi, quali il sito www.
asaps.it e la rivista Il centauro. In questa ennesima battaglia,
le associazioni di vittime della strada si sono schierate con
noi e l’ANIA, “ma quello che ci stupisce è il rumoroso silenzio
di altri”. Giordano Biserni ha poi lasciato spiegare a Franco
Medri come sarà strutturato il nuovo prontuario: 1.462 pagine,
suddivise in sezioni, con un massimario giurisprudenziale di 200
pagine ed oltre 1.000 sentenze. Il resto, lo vedremo stampato.
Roberto Rocchi ha invece annunciato che l’Asaps donerà
una scuola prefabbricata ai bambini del comune terremotato
di Lucori, mentre Gianluca Fazzolari ha fatto il punto sugli
osservatori e le banche dati attivate, VIS in testa. I lavori si
sono chiusi con il consueto dibattito e con un applauso per
il consigliere Vittorio Midolla di Verbania che non ha potuto
partecipare ai lavori per motivi di salute, e per Domenico Di
Marco di Chieti che ha lasciato da poco il servizio, al quale è
stato consegnato un attestato.(ASAPS)
Verona
Polizia municipale: diminuiti
incidenti stradali (e relativi
decessi e feriti) nel 2009
Presentata campagna “Vetro
pulito, pedone salvato”
Un minor numero di
incidenti stradali, una
diminuzione dei decessi
e del numero dei feriti e
un aumento dei controlli
stradali da parte della
Polizia municipale.
Questo in sintesi il bilancio
dei rilievi della Polizia
municipale relativo agli
incidenti stradali a Verona
nel 2009 in raffronto agli anni precedenti. I dati sono stati
illustrati questa mattina dal Sindaco di Verona Flavio Tosi e
dal Comandante della Polizia municipale Luigi Altamura. I
dati maggiormente rilevanti riguardano soprattutto il numero
dei decessi, scesi da 15 a 13 tra i quali nessun pedone; una
sensibile diminuzione del numero complessivo degli incidenti,
passati da 2.310 del 2008 a 2.283 del 2009; in netta diminuzione
gli incidenti registrati nelle ore notturne che nel 2009 sono stati
183. Le automobili restano il mezzo maggiormente coinvolto
in incidente, anche se è tra i motociclisti che si registra il più
elevato numero di decessi. “I dati sono positivi e confortanti
- ha commentato il Sindaco - raggiunti grazie all´aumento
dei controlli territoriali da parte della Polizia municipale.” Nel
2009 l´incrocio più a rischio, con 10 incidenti registrati, si è
dimostrato quello racchiuso tra via Negrelli e via Sansovino,
mentre la strada più a rischio, con 70 sinistri, è stata la Bretella
T4. “Alla luce di questi dati - ha spiegato Altamura - è già stata
disposta dalla Prefettura la dislocazione di un autovelox fisso
in ogni carreggiata sulla Bretella T4, che entrerà in funzione
nelle prossime settimane; l´80 per cento degli incidenti registrati
sulla tangenziale, infatti, è dovuto all´eccessiva velocità.” Per
quel che riguarda le persone sorprese alla guida in stato di
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alterazione sono state 47 quelle sanzionate nel 2009, contro le
28 dell´anno precedente. “L´introduzione di nuove e sofisticate
strumentazioni come i drug-test e l´aumento del personale da
impiegare nei controlli sul territorio grazie all´assunzione di
nuovi agenti - ha aggiunto Tosi - ha permesso l´aumento dei
controlli con una particolare valenza di deterrente, soprattutto
fra i giovani.” Contestualmente all´illustrazione dei dati è stata
presentata anche una campagna di sensibilizzazione per la
sicurezza dei pedoni “Vetro pulito, pedone salvato” che, con il
contributo di Seat, riguarderà la distribuzione gratuita presso
tutti gli uffici della Polizia municipale, di confezioni di panni
puli-vetro per richiamare l´attenzione degli automobilisti sulla
necessità di mantenere il parabrezza pulito per garantire la
massima visibilità. “È una campagna innovativa - ha dichiarato
il Comandante Altamura - con la quale cerchiamo di arrivare
agli utenti con un mezzo diverso e restare con loro, a bordo
della loro auto, per qualche mese, aiutandoli a riflettere. Perché,
come dice il marchio delle nostre campagne, sulla sicurezza
stradale siamo tutti responsabili “.
L’Asaps sbarca anche in Tanzania
Garoia Vincenzo, socio,
e fiero di esserlo, di
cotanto sodalizio, così
magistralmente retto dal
nostro amato presidente
Biserni. Ancora una volta
ho cercato di tenere alto
il profilo dell’associazione,
e non solo in senso
metaforico, tanto da portare
sulla vetta (5895 Mt s.l.m.) il nostro logo. Ebbene è stato un
impegno e un’esperienza indimenticabili. Con il tour operator
“Avventure nel mondo”, raggiunto l’aeroporto di KILIMANGIARO
in Tanzania, ci dirigiamo ad Arusha dove pernottiamo. Il
nostro gruppo si compone di undici persone di media età,
fra cui quattro donne, provenienti da varie parti d’Italia, tutti
viaggiatori incalliti e grandi camminatori. L’indomani al mattino
incontriamo le cinque guide, i quattro cuochi, e i ventinove
portatori. Seguiamo la via Machame. Il primo campo Machame
camp 3000 mt si raggiunge percorrendo un facile sentiero
che si inerpica fra una fitta foresta pluviale. Il secondo campo
Shira camp 3800 mt si raggiunge percorrendo un tracciato
più erto e sassoso fra una vegetazione bassa. Al terzo campo
Barranco camp 3900 mt giungiamo dopo aver allo scoperto
percorso un sentiero su terreno lavico e attraversato una gola
in località Lava Tower posta a 4600 mt. Al quarto e ultimo
campo Barafu camp 4650 mt, si giunge dopo vari saliscendi e
una breve sosta per una merenda al Kgaranga camp 4200 mt.
Dal Barafu camp il Kilimangiaro incute un po’ di timore anche
se i suoi ghiacciai sono ormai veramente modesti ghiacciai.
Si parte per la vetta a mezzanotte, la temperatura è prossima
allo zero, siamo ben equipaggiati, una lunga fila di persone
già si snoda davanti e dietro di noi, evidenziata dalle lampade
frontali. Il passo è lento, evidente è la mancanza di ossigeno,
la fatica tanta, più volte viene voglia di abbandonare, ma la
tenacia e la volontà di raggiungere la meta hanno il sopravvento
dalla fatica sul dolore e la difficoltà a respirare. E’ buio pesto,
il tracciato si inerpica per un ghiaione dove ogni due passi
avanti scivoli indietro di uno, qualcuno si lamenta, qualcuno si
ferma, e qualcun’altro abbandona con amarezza e sconforto.
Alle 6,00 raggiungo Stella Point il bordo del grande cratere del
Kilimangiaro posto a 5750 mt. ormai è fatta, mancano circa
150 mt. dalla vetta, l’ultimo tratto è poco più che un falso piano
e con sentiero compatto, alle 6,20 raggiungo la vetta quota
5895 mt. Vinto dall’emozione fatico non poco a capacitarmi
dello spettacolo che si offre ai miei occhi, il sole che coi
suoi raggi abbraccia i grandi blocchi dei millenari ghiacciai,
l’immenso cratere e le grandi pianure sottostanti. Foto di rito
e discesa a rompicollo fino al campo.Dopo un breve riposo
ci si rifocilla, si smonta il campo e si scende nello stesso
giorno al campo Mweka Hut posto a 3100 mt. seguendo la
via Mweka per un accidentatissimo sentiero, per montare il
campo e goderci infine il meritato riposo dopo l’interminabile
faticosissima ma emozionante e appagante giornata. Il sesto
giorno percorrendo un facile sentiero che si snoda in mezzo
alla foresta in poco più di tre ore raggiungiamo Mweka Gate
dove a tutti noi viene consegnato dalle autorità del parco il
certificato che attesta il raggiungimento della vetta. Trascorriamo
poi altri otto giorni in Tanzania per visitare i parchi nazionali:
Tarangire, Ngorongoro, Lake Maniara, Serengeti, Lake Natron,
e parco di Arusha, indescrivibile la quantità di animali che si
incontrano la loro eterogeneità e promiscuità con i grossi felini.
Non sono mancate le scene di caccia e l’accoppiamento dei
leoni. Dulcis in fundo l’ascesa all’Ol Doinyo Lengay, vulcano
attivo di 2900 mt. In prossimità del lago Natron, lago che
ospita una colonia di 2.500.000 fenicotteri rosa. Ascesa fatta
anche qui in notturna con un dislivello di 1750 mt. Molto
difficile e pericolosa, soprattutto la discesa per la presenza di
uno strato di polvere lavica scivolosa sulle pareti del perfetto
cono vulcanico.
Un’avventura indimenticabile
Vincenzo Garoia
Socio ASAPS
E’ stato stampato l’opuscolo col
calendario divieti di circolazione
dei veicoli pesanti 2010 e la
mappa aggiornata dei numeri di
telaio dei veicoli
(ASAPS) Anche quest’anno l’Asaps
non ha mancato l’appuntamento con
il tradizionale Calendario dei Divieti
di circolazione dei veicoli pesanti e
la mappa aggiornata dei numeri di
telaio dei veicoli. L’opuscolo, molto
apprezzato dai soci, è stato stampato
ed è in spedizione unitamente al
Notiziario il centauro di Gennaio Febbraio 2010 a tutti gli associati
che avranno già provveduto a
rinnovare l’iscrizione per l’anno in
corso. Per coloro che rinnoveranno
successivamente l’iscrizione l’opuscolo
sarà poi spedito insieme ai testi
omaggio richiesti. (ASAPS)
Taranto: Marco, 4 anni, chiama il
113 per consegnare ai poliziotti
il ciuccio
Due agenti si presentano alla festa di
compleanno e prendono in consegna
ben quattro succhiotti
In cambio gli lasciano un cappello
della Polizia di Stato
(ASAPS) TARANTO – La
notizia ci è sembrata
simpatica: un bimbo
chiama il 113 e dice alla
poliziotta che gli aveva
risposto di essere disposto
a rinunciare al ciuccio solo
a patto di consegnarlo
agli agenti. Sulle prime
l’agente di servizio ha
pensato ad uno scherzo,
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poi, quando la mamma ha preso la cornetta e si è scusata,
confermando però la versione del piccolo e intraprendente
figlioletto (poco più di 3 anni), è diventato subito chiaro che il
bambino andava accontentato. Così la poliziotta ha chiamato
il dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso
Pubblico, che si occupa di coordinare l’attività della Squadra
Volante e dei Poliziotti di Quartiere, ed ha preparato una
bella sorpresa al coraggiosissimo piccolo fan. Il giorno del
suo compleanno, in una ludoteca di Taranto dove Marco,
questo il nome del bambino, stava festeggiando insieme
agli amichetti, si sono presentati due agenti. Per un attimo,
nella sala, è calato il silenzio. Uno dei due poliziotti, con tono
scherzosamente severo, ha chiamato Marco “a rapporto” e
lo ha invitato a consegnare i suoi quattro ciucci, così come il
giovanissimo ammiratore delle Giacche Blu aveva chiesto al
113, in cambio della promessa che non ne avrebbe più voluto
uno. È stato poi il momento della foto ricordo e di un altro
inaspettato dono: un cappellino della Polizia di Stato. Queste
sono le operazioni più belle! (ASAPS)
Asaps
Calze della Befana per i bambini
figli degli agenti dell’Aquila
La Befana dell’Asaps
si è ricordata dei bimbi
dell’Aquila figli degli
agenti della Stradale e
dei Soci delle altre forze
di polizia del capoluogo
abruzzese. Il 5 gennaio
scorso, nonostante la
neve che cadeva copiosa
in Romagna, i consiglieri
nazionali Attilio di Loreto e
Nicola Sanelli, sono partiti per Forlì di buon mattino e hanno
fatto carico di 130 calze della Befana piene di dolciumi per i
bambini degli agenti dell’Aquila. Nel pomeriggio del 6 gennaio
con una cerimonia semplice, ma calorosa, presso la sede (in
parte ristrutturata) della Sottosezione Polizia Stradale di Aquila
est, alla presenza del dirigente del Compartimento Abruzzo
dott. Antonio Cameli, del referente Asaps Enrico Madama e
altri colleghi, le calze sono state distribuite ai bambini. Per
i figli dei soci della Stradale e della Polizia Locale che non
hanno potuto essere presenti, le calze sono state consegnate
successivamente. Una Befana ad inizio di un anno che si
spera sia decisamente migliore per i nostri amici abruzzesi.
Bergamo
Premio Maresciallo Luigi d’Andrea
Appuntamento il 5 febbraio nella sede della
Regione Lombardia
(ASAPS) – Si è tenuto il 5
febbraio scorso il “Premio
M a re s c i a l l o d i P u b b l i c a
Sicurezza Luigi d’Andrea”. E la
scelta della data non è casuale.
Il 5 febbraio, infatti, ricorre il
“Giorno della memoria” istituito
dalla Regione Lombardia per
onorare i Caduti delle Forze
dell’Ordine. L’appuntamento
è per le ore 15 nella sede
territoriale della Regione a
Bergamo. Quest’anno hanno
ricevuto il premio, intitolato
al Maresciallo di Pubblica
Sicurezza che perse la vita il 6
febbraio 1977 al casello autostradale di Dalmine (Bg), insieme
al collega Renato Barborini, sotto i colpi della banda di Renato
Vallanzasca, l’Assistente Capo della Polizia di Stato Massimo
Orlandi e l’Assistente Natascia Pigoni (Questura di La Spezia); il
Sovrintendente Andrea Marinoni, l’Assistente Capo Gianfranco
Ottonelli (Polizia Stradale di Chiavari - GE) e l’Assistente Capo
Roberto Villani (Questura di Roma). (ASAPS)
Roma
Si sta correndo troppo veloce in
auto? Un sms arriva sul cellulare
autorizzato
Informazione in tempo reale
grazie al dispositivo “Locus”
( A S A P S ) – L’ u l t i m a
invenzione in materia
di sicurezza stradale, in
particolar modo degli
automobilisti più giovani,
si chiama “Locus”. Si
tratta di un dispositivo
che, combinando Gps e
telefono cellulare, riesce
a controllare la posizione
di un veicolo in movimento, inviando longitudine e latitudine
del mezzo su numeri di cellulari autorizzati. Il sistema, inoltre,
consente di conoscere la velocità a cui sta andando il veicolo
monitorato. “Siamo stati subissati di richieste da parte di
genitori preoccupati dai dati sulle tragedie del sabato sera –
ha spiegato Lisa Mazza, responsabile della Metripoltrading,
ditta che distribuisce il prodotto. Locus è una scatoletta blu,
concepita come antifurto satellitare, ma che di fatto si propone
anche come ‘deterrente’ contro le stragi del sabato sera.
Impostando un velocità massima da rilevare, infatti, avverte
con un sms al numero di cellulare autorizzato se chi guida
l’auto sta andando troppo veloce”. (ASAPS)
La nazionale italiana di rugby
testimonial della campagna “Sulla
buona strada” del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti
La campagna uscirà anche sui prossimi numeri
de il Centauro
(ASAPS) – La Nazionale
Italiana di rugby è la testimonial
della campagna “Sulla buona
strada”, promossa dal
Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti. Lo scorso
novembre gli azzurri avevano
aderito all’iniziativa posando
per la campagna stampa
e cartellonistica e per la
realizzazione di spot televisivi.
Il ministro delle Infrastrutture
e dei Trasporti, Altero Matteoli
– in base a quanto si legge sul
sito della Fir – ha ringraziato
la federazione “per aver
aderito con entusiasmo alla
campagna”, spiegando che gli
azzurri del rugby sono “molto amati da un numeroso pubblico
di giovani e meno giovani e con il loro apporto il messaggio che
intendiamo lanciare sarà più incisivo e riuscirà a sensibilizzare
chi si mette alla guida al rispetto delle regole”. La campagna
del Ministero delle Infrastrutture troverà spazio anche sui
prossimi due numeri della rivista il Centauro. (ASAPS)
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