3-4-5 giugn no Il Lavoro #adot # ttaungiiovane edisocc cupato o La Fo ormaz zione #adotttaung giovane efuturo o AN NALISI E PROP POSTE DELLA D FLAEI-C Cisl x Il Sisstema Eleettrico Na azionale tra passa ato, preseente e futturo x Le po olitiche en nergetich he ambien ntali: nuo ovi obietttivi occup pazionalii SegreteriaNazionaleFLAEIͲCisl–ViaSalaria83,00198Roma Tel.06Ͳ8440421–email:[email protected] AcuradellaSegreteriaNazionaleFLAEIǦCisl Il personale impegnato nell’esercizio e manutenzione dell’impianto, dovrà essere oggettodiriconversione,previaadeguataformazioneprofessionale,funzionalealPiano industrialeindividuato,alfinedigarantirealmassimolacontinuitàoccupazionale. Questo nuovo Soggetto elettrico/industriale, potrebbe capitalizzarsi attraverso il conferimento degli impianti da parte delle Società attualmente proprietarie e con la partecipazionedialtrisoggettifinanziarieindustrialipubblici/privati. Trattandosi di una Società di riconversione, bonifica e decommissioning industriale, i costi derivati da quest’ultima attività potrebbero essere sostenuti da una specifica componentetariffaria. L’asset dedicato dovrebbe essere costituito dalle Società proprietarie degli impianti, Cassa Depositi e Prestiti, Fondi Pensione dei Lavoratori. Sogin, Ansaldo, Nucleco e le AziendeMultiserviziperlaraccoltaegestionedeirifiutipotrebberooconsorziarsicon tale nuovo soggetto o creare una rete di Imprese a controllo pubblico, che oltre al mercato italiano, si potrebbe proiettare sui mercati esteri dove sono stimati investimenti per centinaia di migliaia di euro per bonifiche ambientali e decommissioning. Queste attività verrebbero ad affiancarsi al decommissioning del nucleare italiano in corsodapartediSogin,dandoancheseguitoallarealizzazionedelDepositoNazionale dei rifiuti radioattivi, per garantire la massima sicurezza per Comunità e ambiente, permettendodicompletarelosmantellamentodegliimpiantinucleari,labonificadeisiti elacustodiadeirifiutiradioattivi,anchedioriginemedicale,industrialeedellaricerca, oltreatuttiglialtririfiutispeciali. IlDepositodovràessererealizzatoall’internodiunveroeproprioParcoTecnologico:un centrodieccellenzaitalianodiricercaeformazione,chepotràcostituireunimportante volanodisviluppoperl’industrialocaleenazionalegrazieagliinvestimentinecessariper lasuarealizzazione. ForumInternazionaledelLavoro2015 Il Lavoro #adottaungiovanedisoccupato La Formazione #adottaungiovanefuturo ANALISI E PROPOSTE DELLA FLAEI- Cisl Il Sistema Elettrico Nazionale tra passato, presente e futuro ǦǦǦǦǦǦǦǦǦǦǦ°ǦǦǦǦǦǦǦǦǦǦ 8 1 Senza contare che i previsti progetti per nuovi impianti a carbone, necessari per completarelariconversioneimpiantisticaeriequilibrareilmixdifontiprimarieutilizzate (permaggiorsicurezzadelsistemadegliapprovvigionamentieperl’abbassamentodel prezzodell’energia)sonostatisospesiosoppressi. ANALISI E PROPOSTE DELLA FLAEI- Cisl Il Sistema Elettrico Nazionale tra passato, presente e futuro Il modificarsi della struttura del Settore elettroǦenergetico, con una produzione orientata verso le Rinnovabili, più distribuita e che alimenta il fenomeno dei PROSUMER, l’esigenza di una garanzia di maggiore riserva, in funzione dell’aumento delleFontiintermittenti,laricercacontinuadell’efficienzaenergetica,ancheattraverso un utilizzo più spinto della domotica e della mobilità sostenibile, pongono alcune domande alle quali è possibile dare una risposta solo attraverso una concreta programmazione. La liberalizzazione del Settore elettrico non ha prodotto, per il Paese, risultati corrispondentialleattese,soprattuttoacausadell’assenzadiindirizzistrategici. Il mercato liberalizzato e l’apertura al capitale privato delle principali Imprese italiane del Settore elettrico hanno, da un lato, spostato l’attenzione verso gli aspetti economico/finanziari, a danno della sicurezza e dell’affidabilità del Sistema stesso, e, dall’altro, determinato una frammentazione fra diversi Soggetti delle funzioni di garanzia che erano esercitate, in precedenza, dall'ex Monopolista pubblico. Nel contempononharaggiuntoilveroobiettivodiriduzionedelcostodell’energiaelettrica. IlsistemaPaese,inmancanzadiunaStrategiaEnergeticaNazionale,scontaun’assenza strutturaledicoordinamento,dicontrolloediprogrammazionerispettoaunaefficace politica energetica nazionale, alla quale si associano i fenomeni di opposizione, "dal basso"e"aprescindere",allarealizzazionediqualsiasiinfrastrutturael’incertezzanei meccanismi autorizzativi, aggravata dalla attuale legislazione concorrente StatoǦ Regioni. Una articolazione di fattori che pone l’Italia e il suo Sistema elettrico nazionale (che dipende per oltre il 70% dagli idrocarburi) in condizioni di estrema debolezza, sia nei confronti dei Partners europei sia rispetto alle esigenze del sistema produttivo, penalizzatodaunabollettaenergeticatralepiùoneroseinambitoeuropeo. E’ quindi necessaria una Governance capace di rilanciare la visione generale di un Sistema energetico ed elettrico nazionale, accompagnata da politiche in cui la logica industrialenonsoccombaadapproccidinaturafinanziariaespeculativa. E’ in questo senso che vanno affrontati anche temi quali: gli assetti proprietari delle ImpreseElettroǦenergetiche,leesternalizzazionidiattivitàstrategiche,gliinvestimenti, gli appalti al massimo ribasso (con dumping sociale anche rispetto al Contratto di Settore),gliiterautorizzativi;tuttiaspetticheincidonosuilivellidiqualitàdelservizio offertoesullasicurezza,oltrechesullagaranziadiuniversalitàdelservizioelettrico. 2 Ciòprodurràunaulteriore“precarietàelettrica”,conrischidiblackǦouteinnalzamento deicostidellabollettaelettricaperImpreseeFamiglie. Per evitare questo probabile scenario si rendono necessari alcuni interventi, da assumere in tempi brevi, sostenuti da decisioni politiche nette che finora non hanno consentitounaseriapoliticaenergeticaorientataall’interessedelPaese: 1. evitarelafuoriuscitadalmercatodiunapartediimpiantimarginalizzati,attraverso una revisione dei meccanismi di determinazione della riserva e della sua remuneratività; 2. contenereleimportazioni; 3. predisporre un piano di nuova elettrificazione finalizzato alla conversione del trasportourbanoedextraurbano; 4. incentivarel’utilizzodell'energiaelettricainsistemiadaltaefficienzapergliusicivili, nellestrutturepubblicheenelleabitazioni. Inoltre il Governo dovrebbe prevedere un piano di riconversione impiantistica, sulla basediunprotocollotrilateraleGoverno/OperatoridelSettore/Sindacati,attraversouna societàdiscopo(NewCo)eunaclausolasocialeagaranziadell’occupazione,allaquale affidare la sicurezza del sistema elettrico e la riconversione degli impianti “fuori produzione”.LaMissionediquestonuovosoggettoelettricosarebbedaunlatoquella di garantire la continuità della fornitura e dall’quella di definire per ogni impianto conferito uno specifico Piano industriale finalizzato a gestire la cessazione dell’attività produttiva, individuando soluzioni per evitare la dispersione di tecnologia e competenze,quali,adesempio: x x x x x trasformazione/rewampingperacquisirecompetitivitàemercato; riconversione (biomasse, termovalorizzatori, ecc.) o ricostruzione con nuova tecnologiadipartedellapotenzadismessa; smantellamentoericostruzionedicentraliinaltreareedimercato(es.Paesiinviadi sviluppo); definitivo smantellamento dell’impianto per cessazione definitiva della attività produttiva; bonifica del sito per la destinazione ad altro utilizzo, industriale, commerciale o sociale. 7 InquestocontestosicollocailproblemadelMeridioneitalianoche,anchesulversante energetico,scontaunaevidentearretratezzarispettoalrestodelTerritorionazionale, conconseguenteulterioreallontanamentodellepossibilitàdirilancioesvilupposociale eoccupazionale. ANALISI E PROPOSTE DELLA FLAEI-Cisl Le politiche energetiche ambientali: nuovi obiettivi occupazionali Negli ultimi dieci anni, la Generazione elettrica italiana ha subito una profonda trasformazione,dovutaadiversifattori: x liberalizzazione incontrollata del mercato elettrico e privatizzazioni spinte delle ImpresedelSettore; x internazionalizzazionedelsettore,senzaalcunareciprocità; x mancanzadiunaprogrammazioneenergetica; x inadeguatezzadelmixdifontiprimarie; x crisieconomicaeriduzionedeiconsumidienergia. Il modello di liberalizzazione elettrica attuato dal 1999, non prevedeva un ruolo di pianificazione/programmazione da parte delle Istituzioni/Enti/Autorità in capo al Settore, lasciando la scelta su ubicazione, potenza, fonte energetica, tecnologia alle ImpreseedagliInvestitori. Si è così verificato il moltiplicarsi incontrollato di progetti di riconversione e di costruzioneexnovodiimpiantiaGas,prescindendodallerealinecessitàdelPaese. Inpochianni,acostodiingentirisorsefinanziarie,ildeficitproduttivoelettricoèstato recuperato ma, in tempi brevissimi, il sistema è precipitato in una situazione di over capacity strutturale, a causa della crisi economica, della riduzione dei consumi, della crescitadellefontirinnovabili,dellepolitichediefficientamentoerisparmio. Questo nuovo scenario, assolutamente problematico, ha comportato alcuni rischi (grave crisi del Comparto termoelettrico) che potrebbero far precipitare il Sistema ElettricoItalianoinunasituazionediprecarietàindustrialeeoccupazionale: x lapossibilechiusuradegliimpiantimenoefficienti,provocheràlaperditadiqualche migliaiodi postidilavoroqualificatinelSettoreedecinedimigliaianell’indotto,la diminuzionedellapotenzadiriserva,laperditadisitiavocazioneindustriale; x gli impianti a gas più recenti, ridotti ad un ruolo “ancillare”, vista la drastica riduzione di margine e di competitività, saranno assoggettati al contenimento dei costi di esercizio e manutenzione che si scaricherà inevitabilmente su sicurezza e affidabilitàdeglistessi. 6 Occorrono,quindi,interventistrutturali,evitandolacontinuarincorsadelleemergenze, per consentire al nostro Paese, anche per la sua peculiare dislocazione geografica, di essere protagonista di una politica sovranazionale in grado di produrre ricadute positive. Vanno integrate le scelte energetiche, economiche e ambientali, modernizzando le infrastrutture, sviluppando le reti, diversificando l’utilizzo delle risorse energetiche, a partire dall'abbattimento della CO2 anche attraverso la diffusione dello sviluppo del risparmioedell’efficienzaenergeticaediunanuovaculturaenergetica/ambientale. L’economia italiana deve svilupparsi in modo duraturo e sostenibile per avviare un rilancio capace di sostenere e far crescere occupazione stabile e diffusa su tutto il Territorionazionale. Perraggiungerequestoobiettivoèd’obbligopuntaresull’innovazioneinunquadrodi svilupposostenibiledalpuntodivistaeconomico,socialeedambientale.Ciòpuòessere possibile grazie ad una concezione condivisa di questa parte della Green economy, individuandogliostacolichesioppongonoallasuaattuazione. Dobbiamo, perciò, innovare non solo produzione e consumi, ma anche stili di vita e approccio culturale per affrontare al meglio il progressivo ed ineludibile passaggio ad una nuova economia, nella quale il sociale e l’ambiente risultino componenti indispensabilidiunequosviluppo. Il nuovo orizzonte è rappresentato da un Sistema elettrico costituito da “aree elettriche” territoriali autonome, dotate di generazione distribuita e supportate da sistemi di accumulo e di riserva. Aree collegate tra loro da linee di trasporto/trasmissione in alta tensione alle quali saranno connessi i grandi impianti di produzione. In questa logica diventa imprescindibile fare incontrare la vecchia rete elettrica con le reti di comunicazione e con la domotica, attraverso innovazioni tecnologiche e organizzative:l’incontrodiquestimondiportaarealizzarelesmartgrid. Lo sviluppo delle smart grid va di pari passo con lo sviluppo di sistemi di rilevazione intelligenti (smart metering), con lo sviluppo delle Smart City, con lo sviluppo della mobilità elettrica e potrà reggersi se accompagnato da una vasta applicazione della domotica: supporto delle Città, dell’Industria, della Casa, intesa come un’intelligenza distribuita in grado di governare servizi autonomi secondo quanto impostato 3 dall’utilizzatoresullabasedellesueabitudinidiconfort,esigenzeenergetiche,necessità logistiche,disponibilitàalconsumo,all’accumuloecosìvia. La FLAEI, a tal riguardo, ha elaborato alcune proposte sulle quali aprire il confronto Governo/PartiSociali: x riaffermarel’universalitàdelservizioelettrico; x attuare una SEN o quanto meno prevedere una programmazione energetica di breve/medioperiodo; x adeguarelastrutturatariffariaallescelteenergetichecheilPaesesidarà; x istituireunOsservatoriopartecipatodaiMinisterideputati(MISEeAmbiente)e parti sociali per attuare e monitorare la programmazione energetica e gli iter autorizzativi; ForumInternazionaledelLavoro2015 x rafforzare il controllo pubblico sugli Asset strategici del sistema Paese (Reti) anche attraverso la partecipazione di C.D.P e Fondi pensione dei Lavoratori, prevedendounaGovernancesociale; x promuoverelapartecipazionedirettadelleistituzioniterritorialiedellecomunità con l’utilizzo delle risorse energetiche locali, anche con politiche di compensazione; x sostenerelaricercaapplicata; Il Lavoro #adottaungiovanedisoccupato La Formazione #adottaungiovanefuturo x sostenere il risparmio e l’efficienza energetica definendo normative stabili, certificazione e qualificazione delle Imprese e Auditing pubbliche (anche spostando su questo settore parte degli investimenti dedicati alle rinnovabili ormaiviciniallagridparity); x promuovere una nuova comunicazione istituzionale sui temi energetici/ambientali capace di far crescere nel Paese una cultura sulla sostenibilità; ANALISI E PROPOSTE DELLA FLAEI- Cisl Le politiche energetiche ambientali: nuovi obiettivi occupazionali x sottoscriverepressolaPresidenzadelConsigliounpattosocialetratuttigliattori delsistemaperunosvilupposostenibile,consideratalastrategicitàelarilevanza dell’energiaperlesortidelPaese. ComeFLAEIsiamoconvintiche,attraversoquestapiattaformaorganicadiinterventi, si possano trasformare le difficoltà strutturali del Paese (in tema energetico/ambientale)inopportunità,interminidisviluppo,occupazioneequalità dellavita. 4 5