le Comunità di Terra Madre dell’Emilia Romagna Comu Terra Madre: una rete mondiale di comunità del cibo Tra il 14 ed il 16 maggio 2010 si è svolto ad Abano Terme il settimo congresso di Slow Food Italia che ha portato ad un grande rinnovamento degli organismi dirigenti dell’associazione - dai comitati di condotta, ai fiduciari, agli organismi regionali e nazionali ed ha varato il programma dell’associazione per i prossimi quattro anni contenuto nel documento “Le conseguenze del piacere” (consultabile on line sul sito www.slowfood.it). L’obiettivo principale della nostra associazione è Terra Madre, cioè la costruzione di una rete di comunità del cibo che promuovano un rapporto fra l’uomo ed il cibo che abbia a cuore il piacere e la salute di ogni individuo, alternativo al modello industrialeconsumistico prevalente. agna Comunità di Terra Madre dell’Emilia Rom Si tratta di cambiare il sistema con cui si produce, distribuisce e consuma il cibo a partire dai comportamenti quotidiani, valorizzando coloro che producono un cibo buono, pulito e giusto, sviluppando una rete di distribuzione e consumo locale. Questa necessità di cambiamento, che è sentita da sempre più persone, non può che fondarsi sul recupero di una memoria collettiva di come si è trasformato il rapporto fra l’uomo ed il cibo negli ultimi sessant’anni in ciascuna realtà locale, che valorizzi la straordinaria ricchezza delle nostre tradizioni gastronomiche, dei prodotti e dei saper fare e su un coinvolgimento diretto di ognuno di noi che, con le proprie scelte quotidiane, con il proprio comportamento, può dare un contributo attivo. Entrare a far parte di una comunità del cibo significa appunto aderire ad un progetto concreto, anche con obiettivi limitati - salvare un certo prodotto, preservare un saper fare, costituire un gruppo d’acquisto, solo per fare qualche esempio - ma che si inserisce in una rete, quella di Terra Madre, che può determinare un cambiamento generalizzato: moltiplicare le comunità del cibo è il modo per far crescere Slow Food, cioè una grande associazione senza fini di lucro, fatta di passione e di volontariato, ed organizzare e indirizzare la nostra attività in modo che incida sempre più profondamente nelle diverse realtà locali. Per accelerare questo processo è importante saper comunicare quello che facciamo: questa pubblicazione presenta il cammino condotto fin qui dalle comunità del cibo dell’Emilia Romagna che partecipano a Torino a Terra Madre 2010. E’ una realtà di cui siamo fieri ed orgogliosi, che intendiamo valorizzare ma che consideriamo solo come un punto di partenza. Buon lavoro a tutti. Antonio Cherchi Presidente Slow Food Emilia Romagna Comu Slow Food Emilia Romagna: le Comunità locali di Terra Madre “Mangiare è un atto Agricolo, e Produrre è un atto Gastronomico”. La sintesi della rete di Terra Madre sta tutta qui, in questa breve frase del contadino e poeta americano Wendell Berry. Attraverso le nostre scelte gastronomiche quotidiane interveniamo in maniera politica a tutti i livelli della nostra società, dal locale al globale. Possiamo (e dobbiamo) dire la nostra sui sistemi di produzione, trasformazione e distribuzione del cibo; possiamo intervenire con le nostre buone pratiche, cominciando a livello locale e personale, in un necessario e fondamentale cambiamento del nostro “attuale” sistema-cibo. agna Comunità di Terra Madre dell’Emilia Rom Terra Madre è oggi il progetto di Slow Food più importante, sul quale la nostra Associazione sta concentrando i maggiori sforzi e le risorse più significative. Terra Madre è l’incontro biennale di oltre 5.000 rappresentanti di Comunità del cibo, cuochi, docenti, giovani e musicisti provenienti da tutto il mondo e impegnati a promuovere una produzione alimentare locale, sostenibile, in equilibrio con il pianeta e rispettosa dei saperi tramandati di generazione in generazione. Ma Terra Madre non si esaurisce in quei cinque giorni a Torino: Terra Madre è una rete vivente, che cresce e si alimenta ogni giorno di idee, gioie e sorrisi, in ogni parte del mondo. La nostra regione è ampiamente rappresentata all’evento del 2010: la delegazione dell’Emilia Romagna è una delle più nutrite a livello nazionale (ed internazionale), con più di 100 delegati tra membri di Comunità del cibo, Presidi Slow Food, giovani, docenti e musicisti. Senza dimenticare i volontari, che dalle proprie città raggiungono Torino. Le nostre Comunità del cibo sono formate da contadini e consumatori che ogni giorno si battono affinché il cibo che arriva sulle nostre tavole sia buono, pulito e giusto. Sono persone che si impegnano a fornire un modello di agro-economia alternativo, fatto di qualità e di rapporti diretti, di sorrisi di gusto e di amore per il proprio lavoro. In questo breve opuscolo vogliamo raccontarvi questi volti e dare spazio al loro lavoro e, perché no, stimolare contatti e progetti futuri. Dobbiamo alimentare la nostra Rete, così che al nostro ritorno a casa saremo in tanti, più forti e convinti che “un altro cibo è possibile”. Riccardo Astolfi Responsabile Progetti Terra Madre Slow Food Emilia Romagna tel +39 347.9854238 email [email protected] ggianc Re e e es en od M o in nn pe Ap to Al ll’ de a ianc zu Comunità di Terra Madre dell’Emilia Romagna La pecora cornella bianca era allevata principalmente nell’Alto Appennino ricadente nelle province di Reggio Emilia, Modena e Bologna. Soprattutto nel periodo invernale, parte delle greggi si spostavano dall’alto Appennino emiliano verso la Toscana. Altre greggi muovevano invece verso la pianura padana, il che ha determinato l’estensione dell’allevamento alle province di Ferrara, Rovigo e Vicenza. Negli ultimi decenni la razza ha subito un forte decremento numerico. Si stima che la consistenza complessiva sia di circa 600 capi, a cui va aggiunto un numero imprecisato di meticci, ottenuti prevalentemente da incroci con la massese. Cornella bianca dell’Alto Appennino Modenese e Reggiano Area di produzione Alto Appennino Reggiano e Modenese, province di Reggio Emilia e di Modena Referente della comunità Daniele Bigi tel. +39 0522.290514 +39 0522.290523 email [email protected] La cornella bianca è una razza a duplice attitudine, latte e carne. Dal latte si ottengono un formaggio da stagionare e ricotta. La produzione media di lana, adatta per materassi e filati greggi, è di circa tre chili per capo all’anno, in due tosature. Robusta e frugale, la cornella bianca si adatta bene all’ambiente dell’alto Appennino, dove viene mantenuta al pascolo per mesi durante il periodo più caldo. È in corso l’iter per il riconoscimento della denominazione di origine protetta al pecorino della montagna reggiana. giano a cappello da prete e meloni tradizionali zucc La zucca cappello da prete ha forma a turbante (da cui il nome), con la falda inferiore più o meno sviluppata, buccia grigio verde, con superficie più o meno costoluta; l’aspetto è variabile a causa della scarsa selezione genetica. La polpa, di colore giallo arancio, soda, dolce e povera di fibra la rende ideale per il ripieno dei tortelli e l’impasto degli gnocchi. È la zucca cappello da prete, cultivar tradizionale della provincia di Reggio Emilia, storicamente diffusa anche nel Parmense e nel Mantovano. La comunità riunisce sette produttori, alcuni dei quali coltivano anche meloni tradizionali. La zucca è stata progressivamente abbandonata perché poco adatta alla grande distribuzione (grossa, difficile da pulire, tardiva), anche se di qualità organolettica eccellente. Un discorso analogo vale per i meloni, che oltre ad avere un sapore un po’ diverso dallo standard vanno raccolti maturi e durano poco, quindi sono adatti solo a mercati locali. La comunità ruota attorno all’Istituto Tecnico Agrario Zanelli di Reggio Emilia, che ha ricercato sul territorio i semi, li ha riprodotti in purezza e distribuiti agli agricoltori interessati. Produttori di zucca cappello da prete e meloni tradizionali Area di produzione Provincia di Reggio Emilia e aree limitrofe Referente della comunità Alberto Tagliavini tel. +39 333.7985035 email [email protected] Associazione delle Mariette Comunità di Terra Madre dell’Emilia Romagna Valorizzare le tradizioni gastronomiche domestiche e popolari è lo scopo dell’Associazione delle Mariette, formata da persone unite dal desiderio di divulgare la cucina di casa di una volta, promuovendo ricette, conferenze, ricerche. Ma soprattutto la sfoglia, la “sfoja fata in cà”, è oggetto di attenzione e salvaguardia. Associazione delle Mariette Area di produzione Forlimpopoli, provincia di Forlì-Cesena Referente della comunità Verdiana Gordini tel. +39 347.1911515 L’associazione tiene corsi di cucina in cui si impara a fare la sfoglia e le minestre asciutte o in brodo, studia e raccoglie le ricette stagionali del territorio e organizza varie iniziative: una mostra delle tavole apparecchiate nel periodo natalizio; la cena delle Mariette, ogni due mesi; un concorso per il miglior nocino fatto in casa; la notte magica di San Giovanni; il Premio Mariette, concorso nazionale di ricette per appassionati di cucina; le domeniche delle Mariette, un pomeriggio al mese dedicato a un tema della gastronomia locale. Con di le na io iz ad Tr o ic am ls Ba o et Ac a ri te or Cons La Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, formata da 14 soci, nasce nel 1967 con l’intento di tutelare e valorizzare l’aceto balsamico prodotto nell’area degli antichi domini estensi. Il liquido ha un profumo intenso e un sapore che rivela un perfetto equilibrio tra il dolce e l’agro. I soci perseguono il loro obiettivo con molteplici attività, tra cui corsi di formazione e perfezionamento e manifestazioni volte alla promozione dell’aceto, come il Palio di San Giovanni, gara tra i produttori locali. Produttori della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Area di produzione Provincia di Modena Referente della comunità Luca Gozzoli tel. +39 335.6882015 email [email protected] M La Lucciola e La Lanterna di Diogene Comunità di Terra Madre dell’Emilia Romagna La Lucciola e la Lanterna di Diogene Area di produzione Solara di Bomporto, provincia di Modena Referente della comunità Giovanni Cuocci tel. +39 328 7236256 email [email protected] L’attività terapeutica della Lucciola si rivolge a bambini e giovani con problematiche diverse (autismo, psicosi, sindrome di Down, paralisi cerebrale, problemi di apprendimento e di comportamento). Nel centro si adottano tecniche e teorie che appartengono a discipline diverse (pedagogia, psicoanalisi, riabilitazione motoria, cognitiva, della comunicazione) che sono tradotte in gesti e azioni della vita quotidiana, grazie alla realizzazione di spazi e attività, che si sono via via allontanati dai modelli ospedalieri e ambulatoriali. Bambini e ragazzi possono cucinare, lavorare nel parco, nell’orto, in falegnameria, allevare animali; si praticano inoltre sport, musica, teatro, ceramica, pittura, si studiano enologia, scienze, storia, geografia, arte, filosofia. Il centro è noto anche per la tintura naturale della lana, la lavorazione del feltro e l’acetaia. La Lanterna di Diogene è una cooperativa sociale che si occupa di alcuni ragazzi ormai maggiorenni, usciti dall’esperienza della Lucciola; qui si sperimenta l’attività lavorativa al di fuori dei percorsi protetti offerti di solito dai Servizi sociali. I ragazzi, gli educatori e collaboratori professionali si occupano di orto, pollaio, vigna e acetaia. I prodotti sono utilizzati nella cucina del ristorante, situato in una casa rurale ristrutturata presso l’argine del fiume Panaro, che porta lo stesso nome della cooperativa e in cui lavorano gli stessi ragazzi cresciuti nel centro. Il locale si distingue per la qualità e tipicità dei prodotti, reperiti presso produttori selezionati - molti biologici- e per la loro trasformazione secondo procedimenti e ricette della tradizione modenese. È in corso di allestimento un piccolo allevamento di esemplari di mora romagnola nel bosco vicino al ristorante. P Produttori di Letame Nell’agricoltura moderna, intensiva, il letame è sempre meno considerato. I produttori di letame della provincia di Modena, riuniti in comunità, propongono la rivalorizzazione di questa risorsa fondamentale per la fertilità del terreno. L’arte di fare il cumulo di letame è una delle pratiche più sottovalutate dai moderni agricoltori: si sta perdendo la conoscenza del modo in cui produrre un buon letame, di come si può capire quando è maturo, dei benefici che apporta alle coltivazioni ma, soprattutto, si sottovalutano i rischi di uno stoccaggio e di un utilizzo sbagliati. La mancanza di una cultura sull’argomento ha spinto i legislatori a regolamentare in modo restrittivo l’utilizzo e la conservazione di questa risorsa, limitando tecniche comprovate, quali il terricciato e il cumulo biodinamico. La comunità intende recuperare queste pratiche, sensibilizzando i legislatori e incoraggiando quanti vogliano avvicinarsi o riavvicinarsi a esse. Produttori di letame Area di produzione Provincia di Modena Referente della comunità Stefano Fogacci tel. +39 059.989581 tel. + 39 347.3371777 email [email protected] Associazione Culturale Ortalon Comunità di Terra Madre dell’Emilia Romagna L’Associazione Culturale Ortalon si occupa della realizzazione di un orto produttivo condiviso presso il Parco della Chiusa di Casalecchio di Reno, grazie all’attivazione di percorsi di formazione in agricoltura biodinamica. Organizza, inoltre, giornate ed eventi per la conservazione e la tutela della biodiversità, delle arti e dei mestieri antichi, e crea percorsi di filiera corta e di trasformazione dei prodotti coltivati all’interno del Parco. Uno dei progetti di filiera è quello del pane: si parte da varietà locali antiche e si panifica, utilizzando la lievitazione naturale con pasta acida e cuocendo nel forno a legna. Associazione Culturale Ortalon Area di produzione Provincia di Bologna Referente della comunità Silvano Cristiani tel. +39 349.6568803 email [email protected] D Donne del Mondo Il gruppo Donne del Mondo è costituito da donne di varie nazionalità ma tutte residenti nella zona montana della provincia di Reggio Emilia. Da circa un anno stanno lavorando per aprire una microimpresa artigianale, che produca i pani delle loro terre di origine. Nel frattempo si riuniscono negli oratori dei comuni di residenza per confezionare pane da offrire, fare assaggiare e vendere in occasione di feste organizzate da associazioni o enti del territorio. Riferiscono: «A chi non ci conosce, raccontiamo che siamo un gruppo di donne, donne e basta! Viviamo nell’Appennino Reggiano - è importante il luogo - dal quale proveniamo, solo per il fatto che arricchisce la nostra esperienza, moltiplica i punti di vista, amplia gli orizzonti, accresce le nostre conoscenze. Da quando nel dicembre 2005 ci siamo incontrate per la prima volta a bere un tè insieme per conoscerci, continuiamo il nostro impegno per diffondere una nuova forma di relazione, di scambio e di incontro con gli “altri”, chiunque essi siano. Ci accomuna la volontà di continuare in questo percorso di comprensione sui cambiamenti in atto ma soprattutto abbiamo voglia di condividerlo». Donne del Mondo Area di produzione Appennino Reggiano Referente della comunità Clara Vassallo tel. +39 347.0312694 email [email protected] Mercato della Terra di Bologna Comunità di Terra Madre dell’Emilia Romagna Il Mercato della Terra di Bologna è un mercato contadino, organizzato da Slow Food Bologna grazie alla collaborazione della Cineteca di Bologna e al sostegno della Provincia di Bologna e della Fondazione Carisbo. Più di 20 contadini del territorio vendono direttamente, a prezzi equi, i loro prodotti stagionali a chilometro zero ogni sabato mattina, dalle ore 9 alle 14, nel cortile del Cinema Lumière (via Azzo Gardino 65). Mercato della Terra di Bologna Area di produzione Bologna Referente della comunità Giorgio Pirazzoli tel. +39 328.1396004 email [email protected] Pr Produttori della prugna zucchella Col nome prugna zucchella si conoscono in Emilia Romagna diverse tipologie di prugne, ma analisi genetiche effettuate dall’Università di Bologna hanno dimostrato che la zucchella presente a Brescello e a Parma è una cultivar autoctona e distinta dalle altre. Qualcuno ha ipotizzato origini slave, immaginando che sia stata portata a Brescello dai coloni chiamati da Maria Luigia a ripopolare la zona di Lentigione: questa “storia” è nota agli anziani agricoltori. La zucchella matura in luglio, è molto dolce, si vende appena raccolta o entra in confetture, per le quali è sufficiente aggiungere pochissimo zucchero. In zona la pianta era usata un tempo come sostegno della vite, ma i vigneti si sono ridotti e così la sua coltivazione. A Brescello è nata un’associazione di una decina di produttori, che raccolgono annualmente 800-900 quintali di prodotto e ne trasformano una parte in 6.000-7.000 vasetti di confettura, oltre a promuovere la conoscenza dell’antica cultivar. Produttori della prugna zucchella Area di produzione Brescello, provincia di Reggio Emilia, e Parma Referente della comunità Enzo Soliani tel. +39 0522.680300 email [email protected] re ad M a rr Te di ri to ut od pr i de le ca Lo te Re Comunità di Terra Madre dell’Emilia Romagna La Rete Locale di produttori di Terra Madre di Reggio Emilia riunisce tutti quelli che si contraddistinguono per una filosofia produttiva vicina a quella di Slow Food con prodotti “buoni, puliti e giusti”. Il nucleo originario del gruppo è composto dai produttori (di frutta e verdura, di carne, di formaggi, di salumi, di vini…) che sono stati coinvolti nella prima edizione del Terra Madre Day (10 dicembre 2009) e nelle manifestazioni che la Condotta di Reggio Emilia promuove duante l’anno in tutta la provincia, avendo tra gli obiettivi quello di realizzare un Mercato della Terra. I produttori attualmente coinvolti nel progetto sono circa 30. Rete Locale dei produttori di Terra Madre Area di produzione province di Reggio Emilia Referente della comunità Simone Leoni tel. +39 339.8596426 email [email protected] As Associazione Il lavoro dei contadini L’associazione Il lavoro dei contadini nasce dalla volontà di un gruppo di imprenditori agricoli della provincia di Ravenna, che si incontrano nel 2000 in occasione della partecipazione a un corso di formazione professionale organizzato da Agrisystem srl. Il gruppo di aziende socie persegue l’obiettivo che ha fatto proprio durante il corso di formazione: la promozione del territorio attraverso il recupero e la valorizzazione dei valori e dei sapori tipici. Il Lavoro dei Contadini è, quindi, un gruppo di imprenditori agricoli che, a seconda delle occasioni e degli eventi, coinvolge anche altre aziende agricole, artigiani, artisti, istituzioni ed enti, che condividono il loro obiettivo primario: il recupero delle tradizioni, delle arti, della musica e della cultura contadina, dei valori “antichi” della campagna, dell’amore per la propria terra. Associazione Il lavoro dei contadini Area di produzione Provincia di Ravenna Referente della comunità Lea Gardi tel. +39 339.4939961 email [email protected] Produttori di ciliegie di Vignola Comunità di Terra Madre dell’Emilia Romagna I produttori di ciliegie di Vignola intendono difendere la coltivazione delle varietà tradizionali, in particolare la moretta, il durone nero I, il durone nero II, il durone anellone, il durone marchigiano, che sono tutte varietà a rischio di estinzione. La condotta Slow Food di Modena e quella di Vignola e Valle del Panaro, in progettazione, si pongono come obiettivo la costituzione del Presidio Slow Food delle varietà tradizionali di Vignola. Produttori di ciliegie di Vignola Area di produzione Modena e Vignola, provincia di Modena Referente della comunità Stefano Zocca tel. +39 339.2984416 email [email protected] P Pasta Madre Pasta Madre è una comunità transprovinciale con l’obiettivo di recuperare e incentivare in regione la coltivazione di varietà antiche di cereali e la relativa panificazione con lievito madre da parte di fornai e, soprattutto, di agricoltori-panificatori, valorizzando, dove possibile, l’agricoltura biologica e biodinamica. La comunità nasce in seno all’evento Pasta Madre, organizzato a Bologna nel febbraio 2010: due giorni di approfondimento sulla filiera cerealicola di qualità, che ha avuto un gran successo di pubblico e interventi di agricoltori, ma anche di tecnici, agronomi e medici importanti. La comunità si pone l’obiettivo, attraverso eventi, seminari, laboratori del gusto, organizzati a livello regionale, di diffondere l’utilizzo di antiche varietà di grano e di stimolare tra i consumatori la panificazione casalinga con lievito madre. Altro obiettivo della comunità sarà la mappatura dei produttori di qualità su tutta la filiera, e quindi di agricoltori, mulini, fornai... Pasta Madre Area di produzione Emilia Romagna Referente della comunità Riccardo Astolfi tel. +39 347.9854238 email [email protected] Cooperativa Iusta Res Comunità di Terra Madre dell’Emilia Romagna Iusta Res è una Cooperativa sociale di tipo A che svolge servizi socio-educativi e di transizione al lavoro nel campo della ristorazione per minori italiani e stranieri in situazioni di disagio sociale (allontanamento o abbandono familiare, carcere minorile, ritiro dalla scuola sia nell’emergenza sia tramite percorsi guidati di formazione in situazioni di affidamento del minore a comunità residenziali). La cooperativa svolge attività formativa cercando di unire, grazie a un linguaggio comune, minori e giovani provenienti da esperienze e realtà geografiche e sociali diverse fra loro. Cooperativa Iusta Res Area di produzione Bologna Referente della comunità Bonfiglioli Francesco tel. +39 340.6162913 email [email protected] L’attività svolta nelle tre sedi segue il metodo “learning by doing” con una continua messa alla prova dei ragazzi; l’esperienza maturata in questi anni ha permesso di verificare sul campo come questo metodo sia ancora più efficace quando le diversità vengono a galla, divenendo fonte di interesse e curiosità per i ragazzi, che mantengono così una loro identità culturale ma imparano a convivere secondo regole comuni, arricchendo anzi l’ambiente con il bagaglio culturale di provenienza. A a rm Pa di i od st Cu ri to va le Al e ri to lo co ri Ag L’Associazione Agricoltori e Allevatori Custodi di Parma raccoglie tutti i produttori e gli appassionati che hanno a cuore la salvaguardia delle vecchie varietà vegetali e delle razze locali. In particolare promuove iniziative finalizzate alla reintroduzione della coltivazione di varietà frutticole, cerealicole, orticole e dell’allevamento di razze tradizionali del Parmense e dei prodotti da esse derivati. I soci - circa 130 aziende e una quarantina di privati - si impegnano a predisporre per un periodo minimo di cinque anni delle superfici da dedicare alla coltivazione di vecchie varietà locali e, nel caso di animali, a mantenere almeno un nucleo di riproduttori. I servizi dell’Associazione variano dall’attività di consulenza agli incontri tecnici alle visite guidate ai campi; dalla consegna di semi, piantine, marze di varietà antiche e di pulcini di razze locali alle prove di lavorazione dei prodotti alle iniziative di promozione e commercializzazione nell’ambito di mercati, sagre e fiere. Agricoltori e Allevatori Custodi di Parma Area di produzione Provincia di Parma Referente della comunità Cristina Piazza tel. +39 0521.671569 tel. +39 348.9109370 email [email protected] Rezdore della Provincia di Modena Comunità di Terra Madre dell’Emilia Romagna La comunità delle Rezdore ha come scopo la conservazione e la trasmissione delle tradizioni locali legate al territorio modenese. Le anziane rezdore, o reggitrici del desco familiare, sono depositarie del saper fare e della cultura materiale della cucina di casa. Alcuni piatti profondamente legati al territorio, come quelli realizzati con la pasta sfoglia tirata con il mattarello, sono sempre più rari, ma stanno sopravvivendo grazie all’attività e alle cure delle rezdore. Il progetto che le vede coinvolte prevede, oltre alla diffusione di un ricettario dal titolo “Savòr” e di un medio-metraggio su dvd realizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna, un secondo step di lavoro, in cui le signore andranno nelle classi elementari e medie a insegnare la cucina di casa ai ragazzi. Rezdore della Provincia di Modena Area di produzione Provincia di Modena Referente della comunità Mirella Fiandri tel. +39 0536.920301 email [email protected] Si sta mettendo a punto, inoltre, un percorso di aggiornamento con i ristoratori locali per riportare la cucina di casa all’interno dei locali modenesi. C ì rl Fo di to en m di en pr ap ll’ de ità un m Co Il progetto educativo Un Appennino di Orti coinvolge i comuni di Predappio, Premilcuore, Castrocaro, Forlì, Forlimpopoli e Santa Sofia. Circa 500 bambini hanno lavorato la terra, seminato, estirpato le erbacce e si sono resi conto di quanto sia spettacolare la crescita di un piccolo seme accuratamente posto sotto terra. L’orto insegna la vita, la pazienza, la conservazione, la parsimonia, i tempi della natura. L’orto è il momento della memoria fatta di colori, profumi e sapori. Con l’osservazione diretta e sistematica e una didattica multidisciplinare le insegnanti hanno monitorato e fotografato l’intero percorso svolto e, in classe, si è approfondito il concetto di responsabilità verso l’ambiente e verso il prossimo attraverso il lavoro di gruppo e la cura che ogni alunno deve avere per i compiti assegnatogli. È solo così che ogni bambino è diventato coproduttore e cittadino consapevole, sentendosi non solo parte attiva di un progetto, ma anche membro di una comunità. Comunità dell’apprendimento di Forlì Area di produzione Forlì Referente della comunità Sabrina Pini email [email protected] stampato su carta riciclata Questo stampato è stato realizzato grazie al contributo della Banca Popolare di Ravenna