Elementi di primo soccorso
per il cittadino
A.V.A.P. Maranello
Attenzione
L’associazione A.V.A.P. Maranello declina ogni
responsabilità per eventuali danni da causati da una
errata applicazione delle procedure descritte di
seguito.
Immagine di copertina: Greta Corradini
Maranello, agosto ’06
E’ consentita la riproduzione della presente pubblicazione per
scopi non commerciali.
Introduzione
Con estremo piacere inviamo a casa di tutti i cittadini di Maranello
questa miniguida di primo soccorso.
L’iniziativa è nata per condividere con tutti l’esperienza che la
nostra associazione ha maturato in quasi vent’anni di servizio nel
settore dell’emergenza sanitaria. Pensiamo che la nostra
esperienza sia un patrimonio da mettere a disposizione di tutti.
Capita spesso, quando si effettuano interventi di emergenzaurgenza, di osservare comportamenti di assistenza all’infortunato
non corretti e, a volte, dannosi. Abbiamo capito come
l’informazione sanitaria di base debba essere divulgata in modo
capillare a tutte le persone, perché è vero che un buon soccorso
extraospedaliero comincia da una corretta attivazione del sistema
di emergenza territoriale e dalla precoce attuazione delle prime
manovre di base.
Con questa guida quindi ci proponiamo i seguenti obiettivi
1. Fornire a tutti gli elementi minimi per poter affrontare le
più comuni situazioni di urgenza sanitaria, per valutarne la
gravità e per attivare correttamente il soccorso;
2. Anticipare l’intervento del mezzo di soccorso mettendo in
pratica correttamente le manovre primarie.
Ci auguriamo che questa pubblicazione possa essere di utilità
e interesse per tutti, e ricordiamo che per approfondire tutti i temi
trattati e acquisire in modo più completo le tecniche di primo
soccorso è possibile frequentare il corso che la nostra
associazione organizza in Ottobre e Marzo di ogni anno.
Desideriamo infine ringraziare tutti coloro che hanno
contribuito alla realizzazione di questa miniguida di primo
soccorso.
AVAP Maranello
Il responsabile della formazione
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1. Cosa fare in caso di emergenza sanitaria
Quando si presenta una necessità sanitaria occorre innanzitutto
distinguere di che tipo di situazione siamo in presenza.
Non urgente: situazione ordinaria che necessita di
trattamento medico, ma non richiede nessuna priorità, per
il fatto che la patologia evolve in modo non preoccupante.
Urgenza: condizione ordinaria che riguarda uno o pochi
individui colpiti da patologie per le quali, pur non esistendo
immediato pericolo di vita, è necessario adottare entro
breve tempo l’opportuno intervento terapeutico.
Emergenza: condizione poco frequente che coinvolge uno
o più individui vittime di eventi che necessitano di
immediato ed adeguato intervento terapeutico o ricorso a
mezzi speciali di trattamento.
Ovviamente occorre tenere conto anche delle condizioni della
vittima: una bronchite che colpisce un anziano con già diversi
problemi di salute deve essere considerata diversamente da
quando colpisce un adulto sano.
Per le patologie non urgenti occorre rivolgersi al proprio
medico curante, o alla guardia medica che è di servizio negli orari
notturni e nel fine settimana. In questo caso il medico, se lo
riterrà opportuno, potrà consigliare un ricovero o una visita al
pronto soccorso di zona.
La guardia medica di riferimento si trova a Formigine e il numero
di telefono è 059.55.80.77.
Per le patologie che richiedono un intervento di emergenzaurgenza occorre comporre il numero 118.
A volte può essere necessario andare al pronto soccorso, ma
l’intervento di un’ambulanza è superfluo, sta al buon senso di
ognuno adottare i comportamenti più adatti ad ogni situazione.
2. La chiamata al Servizio di emergenza-urgenza
118
Quando chiamiamo il 118, risponderà immediatamente un
operatore che ha la funzione di filtro, una volta appurato in tempi
brevi che in effetti abbiamo bisogno di un’ambulanza la chiamata
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viene passata all’operatore che si prenderà cura del nostro caso.
Egli ci porrà una serie di domande per capire:
1. qual’è il numero da cui chiamiamo, per poterci contattare
in ogni momento;
2. dove si è verificato l’evento, per sapere dove inviare i
soccorsi;
3. cosa è successo;
4. chi è la vittima.
Se dal questionario emerge l’effettiva
emergenza l’operatore potrà inviare subito
l’ambulanza, e comunque continuerà a
raccogliere
informazioni.
L’operatore
stesso potrà fornire indicazioni sui primi
interventi da prestare all’infortunato, in
attesa dei soccorsi.
L’operatore telefonico che lavora in Centrale Operativa 118 è
un Infermiere esperto: quando risponde alla chiamata ha già
iniziato ad aiutarti, rispondi alle sue domande con calma e
precisione: non irritarti, non sta perdendo tempo, sta
cercando di identificare la strategia migliore di soccorso.
Come comportarsi per avere la garanzia del migliore intervento
possibile?
Quando si presente una situazione che richiede un intervento
del 118 occorre mettere in pratica alcune regole fondamentali:
1. chiamare il 118 e rispondere in modo esauriente e con
calma a tutte le domande: chiamate del tipo “mandate
subito un’ambulanza, è molto grave!” sono inutili;
2. cercare di mantenere la calma;
3. osservare bene il luogo dell’evento: accertarsi che il
luogo sia sicuro o metterlo in sicurezza (vd. sezione
successiva);
4. osservare bene il luogo dell’evento e la vittima: occorre
raccogliere tutte le informazioni possibili riguardo al
paziente (uno o più di uno), al tipo di patologia e alla
dinamica dell’evento;
5. eventualmente mettere in pratica le prime manovre
fondamentali: prima avviene il soccorso, maggiori sono le
probabilità di successo;
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6. fornire la massima collaborazione al personale sanitario
che interverrà sull’evento.
3. Autoprotezione
Al punto 2 dell’elenco precedente si parla di sicurezza del luogo
dell’evento. E’ fondamentale che il soccorritore agisca in
condizioni di sicurezza: non è saggio mettere in pericolo la propria
persona per soccorrerne un’altra, si rischia di dover chiamare due
ambulanze anziché una sola! In secondo luogo, vogliamo anche
proteggere l’infortunato da ulteriori problemi.
Quindi bisogna sempre verificare che il luogo di intervento sia
sicuro, se non lo è allora dobbiamo preoccuparci di renderlo
sicuro, ecco allora alcuni esempi
Se siamo in cucina possiamo spegnere i fornelli e
allontanare pentole varie.
In officina possiamo far spegnere le macchine che sono
vicine o allontanare muletti, eventualmente chiamare i
vigili del fuoco.
In strada possiamo far fermare il traffico ed
eventualmente chiamare la Polizia Municipale e/o i Vigili
del Fuoco.
Ma autoprotezione significa
anche
proteggersi
da
un
eventuale contatto con sangue o
altri liquidi del paziente. La cosa
migliore
sarebbe
di
avere
sempre a portata di mano un
paio di quanti in lattice, da
indossare prima del contatto con
un paziente, specialmente se
sconosciuto. I guanti in lattice si
possono comperare in tutte le farmacie e in molti supermercati.
Anche l’abbigliamento è importante per fare da barriera per i
liquidi organici, l’ideale sarebbe indossare maniche e pantaloni
lunghi, ma non sempre è possibile essere vestiti nel modo più
corretto.
La cosa più efficace è sempre il comportamento:
prestare attenzione a tutti i dettagli e alle situazioni che possono
essere fonte di pericolo per il soccorritore e per la vittima.
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4. L’ABC del primo soccorso
Le prime valutazioni da fare sempre si riassumono nella sequenza
ABC, che tutti i soccorritori conoscono. In pratica bisogna
osservare accuratamente le funzioni vitali del paziente, per essere
in grado di stabilire se esse siano presenti e se rientrino nella
norma. La sigla deriva dalle iniziali di Airways, Breathing,
Circulation, che, dall’inglese, significa: vie aeree, respiro e
circolazione.
Ovviamente bisogna agire solo dopo aver verificato la
sicurezza del luogo.
A: controllo della coscienza e apertura delle vie aeree
Se il paziente è cosciente e parla, allora non abbiamo dubbi che
le via aeree siano libere.
Se il paziente sembra incosciente chiamarlo ad alta voce e
toccarlo, per verificare la coscienza. Se non è cosciente
controllare in bocca che non ci siano corpi estranei (protesi, cibo,
altro...), rimuovere i corpi facilmente accessibili, evitando di
affondarli nel cavo orale. Se siamo sicuri che il paziente non ha
subito un trauma, possiamo stenderlo su un piano orizzontale e
iperestendere il capo per aprire completamente le vie aeree. Per
fare questo poniamo una mano sulla fronte e 2 dita sotto il mento
per ruotare all’indietro la testa come mostrato in figura.
B: controllo del respiro
Occorre osservare il carattere del respiro, se il respiro è profondo,
superficiale, affannoso, se il paziente ha fame d’aria, se sta
boccheggiando. Si può inoltre stimare quante respirazioni fa in un
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minuto: il valore normale (a riposo) è compreso tra 12 e 20 atti al
minuto.
Se il paziente è incosciente allora vogliamo anche capire se
respira, per fare questo (vd. figura) scopriamo il torace,
accostiamo la testa alla sua bocca per ascoltare il respiro e
sentire il fiato sulle guance, guardando se si solleva il torace,
magari appoggiandovi una mano per sentire il movimento. Tale
valutazione va fatta per 10 secondi.
C: controllo del circolo
Dobbiamo capire la qualità della circolazione sanguigna:
dobbiamo misurare il polso per sapere se c’è circolazione, quanti
battiti al minuto sta facendo il cuore, se è regolare, debole. Solo
se siamo addestrati a farlo possiamo cercare il polso carotideo e
valutarlo per 10 secondi. Altrimenti, se il soggetto è incosciente,
cercheremo i segni del circolo, osservando bene se sono presenti
movimenti, tosse e respiro (mo.to.re.). Se nessuno dei tre segni
di circolo è presente possiamo presumere che la circolazione sia
assente.
Se si conosce la tecnica, è anche possibile misurare la
pressione, per riportare i valori agli operatori sanitari che
interverranno successivamente.
Ovviamente se il soggetto è incosciente, non ha respiro o non
ha circolo, la situazione è grave e necessita di un intervento
tempestivo ed immediato come la RCP (Rianimazione CardioPolmonare).
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5. Cosa fare in caso di…
In questo paragrafo daremo alcune indicazioni su quali sono e
come si eseguono le fondamentali manovre di primo soccorso,
per le più comuni situazioni di urgenza sanitaria.
Ferita
In caso di ferite superficiali è
sufficiente
sciacquare
con
soluzione fisiologica o acqua
corrente per pulire la ferite,
disinfettarla
con
acqua
ossigenata o betadine, infine
coprirla con un cerotto o con una
garza sterile.
Se la ferita è profonda può
essere presente un’emorragia. Se
il sangue è rosso scuro e fluisce
in modo continuo si tratta della
lesione di una vena, se invece il
colore è rosso vivo e il sangue
esce a getti la lesione coinvolge
un’arteria. In entrambi i casi
occorre premere forte sulla sede della lesione con un tampone di
garze sterili, sollevando l’arto leso. Se le garze si inzuppano di
sangue, vuol dire che l’emorragia non si è arrestata,
aggiungetene altre pulite e continuate a premere.
In ogni caso, mai rimuovere oggetti conficcati, per evitare di
provocare ulteriori lesioni, o scatenare un’emorragia. Mai
utilizzare o improvvisare lacci emostatici se non si ha una
formazione adeguata.
Le emorragie, venose e arteriose richiedono un intervento di
pronto soccorso.
Trauma
I traumi possono essere di vario tipo, coinvolgere diversi distretti
corporei e avere diversa gravità. Ci limiteremo a fornire alcune
norme comportamentali generali.
Se si tratta di traumi leggeri (botte, contusioni, stiramenti) è
sufficiente trattare con ghiaccio (avvolgere il ghiaccio in una
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garza o un pezzo di stoffa). Se dopo qualche giorno si avverte
ancora dolore si consulti il proprio medico.
Per i traumi più importanti (cadute dall’alto, incidenti stradali,
fratture di arti…) che richiedono un intervento di urgenza,
occorre:
1. non muovere mai il paziente;
2. valutare l’ABC, senza spostare il paziente e senza
muovergli il capo;
3. garantire la pervietà delle vie aeree ed eventualmente
usare le mani per tenere ferma la testa;
4. controllare se sono presenti forti emorragie, tamponarle se
possibile;
5. se sono presenti ferite fratture o esposte, proteggerle con
un lenzuolo pulito o un telo sterile.
Problema respiratorio
Il paziente cosciente che ha un problema respiratorio va valutato
secondo l’ABC, verificando in particolar modo la pervietà delle vie
aeree e la qualità della respirazione.
Far assumere al paziente la posizione seduta, anche a letto.
Garantire al paziente un buon flusso d’aria, allentando i vestiti o
cinte (di abiti o pantaloni), e tenendo possibilmente lontana la
gente.
Attivare il soccorso.
Dolore toracico
Il dolore toracico può avere diversa origine, ma spesso è legato a
una sofferenza cardiaca. Chiedere al paziente dove ha dolore, se
il dolore è profondo egli lo indicherà con la mano aperta, se è
superficiale lo indicherà puntando col dito.
Nel caso di dolore profondo, valutare l’ABC, valutare i sintomi
che possono estendersi anche alla spalla, alla schiena, al mento;
eventualmente potrebbe essere presente anche affanno
respiratorio. Valutate la pelle, che potrebbe essere fredda e
sudata.
Occorre attivare il soccorso. Fate distendere il paziente, allentate
gli abiti stretti e attendete l’arrivo del soccorso.
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Svenimento
Una persona può avere svenimenti improvvisi per diversi motivi,
non tutti gravi. In questi casi occorre controllare che la persona
cadendo non subisca traumi.
Valutare l’ABC. Se il polso è debole e sottile sollevare gli arti
inferiori magari aiutandosi con uno sgabello o una sedia. Allentare
gli indumenti stretti. Se lo svenimento è dovuto al caldo o ad altre
cause ambientali, allontanare il soggetto dal luogo dell’evento. In
ogni caso uno svenimento richiede un consulto del proprio
medico, o l’intervento di soccorso.
Ustione
L’ustione può essere
provocata da diverse
cause: calore, freddo,
elettricità,
sostanze
chimiche, radiazioni.
In
tutti
i
casi
valutare l’ABC; valutare
l’estensione
e
la
profondità dell’ustione,
se essa risulta profonda
o estesa più di pochi
centimetri, occorre un
intervento medico. Nel
caso
di
folgorazione
l’intervento medico è sempre necessario, per via del possibile
interessamento di organi interni.
Dopo aver verificato la sicurezza del luogo, cercare di
eliminare la causa dell’ustione:
rimuovere i vestiti con delicatezza, ove possibile;
sciacquare abbondantemente con acqua corrente fresca,
tranne nel caso in cui l’ustione sia causata da calce viva o
soda caustica;
non rompere bolle di liquido, non rimuovere lembi di pelle;
proteggere l’ustione con un telo pulito o sterile, per evitare
infezioni.
Intossicazioni
In caso di intossicazioni da inalazione, occorre valutare con cura
l’ABC. Si possono verificare anche l’irritazione di occhi e mucose e
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la comparsa di vomito, la difficoltà del respiro, e, nei casi più
gravi, anche perdita di coscienza.
Attivare il soccorso, areare bene il locale aprendo porte e
finestre, eventualmente condurre il paziente all’esterno, non
stimolare il vomito, non somministrare nulla alla vittima. Inoltre è
importante conservare eventuali flaconi da cui è uscita la
sostanza intossicante, liberando il paziente da abiti intrisi dalla
sostanza intossicante.
In caso di intossicazione da ingestione, possiamo osservare
sintomi come vomito, dolori addominali, irritazione delle mucose.
Attivare il soccorso. Verificare l’ABC, eventualmente pulire la
bocca dal vomito; come nel caso precedente, non somministrate
nulla alla vittima e non provocate il vomito. Abbiate cura di
identificare la causa dell’intossicazione, conservando eventuali
scatole o pillole.
Epistassi
L’epistassi è la fuoriuscita di sangue dal
naso. Quando si verifica, la cosa migliore
per fermarla è sedersi con il capo
chinato in avanti, chiudere le narici
stringendo il naso con le dita ed
eventualmente mettere ghiaccio sulla
fronte. Mai reclinare la testa all’indietro,
per non ingerire il proprio sangue.
Se si verifica di frequente occorre
consultare il proprio medico. Se dopo
alcuni minuti non si arresta, allora può
essere il caso di attivare il soccorso.
Problema neurologico
La casistica dei problemi neurologici è vastissima, le cause
possono essere diverse, come pure la sintomatologia. Tuttavia
abbiamo pensato di riportarli perché si verificano spesso anche in
contesti famigliari.
Si possono verificare alcuni tra i seguenti sintomi:
perdita di coscienza;
alterazioni dello stato di coscienza, il paziente può essere
confuso o soporoso;
pallore marcato;
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calo di forza negli arti o assenza di forza;
strabismo;
deviazione facciale (bocca storta);
perdita di controllo degli arti;
perdita di urine o feci.
Valutare sempre i parametri vitali (ABC) e sdraiare il paziente
su un letto o un divano (se possibile). In ogni caso occorre
attivare immediatamente il 118 e dare una descrizione accurata
dei sintomi. Mantenere libere le vie aeree, tenere controllato il
paziente fino all’arrivo del soccorso.
Non somministrare sostanze di nessun tipo.
6. Il kit di primo soccorso
Il kit di primo soccorso da tenere in casa, e magari in auto, è
composto da alcuni presidi essenziali, che possono essere riposti
in una cassetta o uno zainetto. Il materiale è facilmente reperibile
in farmacia o nella maggior parte dei supermercati.
Il kit comprende:
10 guanti in lattice,
10 compresse di garze sterili,
benda in rotolo,
2 sacchetti di soluzione fisiologica,
acqua ossigenata,
betadine,
cerotti normali e in rotolo da 5 cm,
3 sacchetti di ghiaccio istantaneo,
una bomboletta di ghiaccio spray,
forbici,
2 telini sterili,
questa miniguida.
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A.V.A.P Maranello
A.V.A.P. Maranello
Via S. Luca, 30
41053 Maranello (MO)
Tel.
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L’AVAP di Maranello nel 2007 compirà 20 anni. A oggi conta circa
130 volontari e 2 collaboratori che, con 3 ambulanze e 2
automezzi attrezzati per il trasporto disabili, riescono a garantire
un servizio continuo a beneficio della cittadinanza e del sistema
sanitario provinciale.
L’AVAP
di
Maranello
aderisce
all’associazione
nazionale
delle
pubbliche assistenze (www.anpas.it).
I nostri servizi:
Servizio trasporto anziani
Servizi sociali e taxi sanitario
Emergenza extraospedaliera
Protezione civile
Assistenza a manifestazioni e gare
sportive
Formazione e corsi di primo soccorso
Per contribuire alle nostre attività puoi diventare volontario
oppure fare un’offerta con le seguenti modalità:
Presso la nostra sede
Conto corrente postale n. 12058442
c.c. 672968, presso Banca Popolare Emilia Romagna
(Maranello), CAB 66820, ABI 5387, CIN I
All’atto della denuncia dei redditi, destinando il 5 per mille
dell’IRPEF all’AVAP di Maranello, indicando il codice fiscale
9300 245 0364.
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Emergenza sanitaria
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13
0536 943 043
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118
112
113
115
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0536 874 015
0536 863 111
0536 846 111
059 4222 111
059 3961 111
800 033 033
L’opuscolo è stato realizzato in collaborazione con:
Comune di Maranello
ideazione e grafica: Marcello Rosini – stampa: t.e.m. modena
Servizio di emergenza-urgenza 118 Modena Soccorso
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Opuscolo Primo Soccorso - Formazione In Emergenza Sanitaria