Donne & Futuro PER LE PATTUGLIE CHE INTERVENGONO SU LITI IN FAMIGLIA PRIMA DI GIUNGERE SUL POSTO Prefettura U.T.G. di Torino GIUNTI SUL POSTO VERIFICARE TRAMITE C.O. Anagrafica Precedenti di Polizia Possesso armi Precedenti interventi SITUAZIONE DALL'ESTERNO Prestare attenzione a rumori, voci, grida SITUAZIONE ALL'INTERNO Accertarsi personalmente su chi è presente in casa e non fidarsi di quanto riferito dai presenti STATO DEI MINORI Sono agitati, piangono, sono intimoriti da uno o da entrambi i genitori? Sono tranquilli, intenti nelle loro attività quotidiane? Non sono in casa, dove sono? RASSICURARLI ALLONTANAMENTO PROTEZIONE SI PRESENZA MINORI ? STATO D'INCOLUMITÁ DEI PRESENTI ■ Richiesta intervento 118 ■ Invito alla Persona Offesa di recarsi al Pronto Soccorso per Alpignano Moncalieri Nichelino Pianezza Rivalta di Torino Settimo Torinese VIOLENZA DOMESTICA VADEMECUM DELL’EMERGENZA per gli operatori delle Forze di Polizia Progettazione, coordinamento e formazione a cura di Donne & Futuro o.n.l.u.s. hanno partecipato: Prefettura - U.T.G. di Torino - Ufficio di Gabinetto Polizia di Stato di Torino e provincia Arma dei Carabinieri di Torino e provincia Polizia Municipale di Torino - Nucleo di Prossimità Polizia Municipale di Alpignano Polizia Municipale di Moncalieri Polizia Municipale di Nichelino Polizia Municipale di Pianezza Polizia Municipale di Rivalta di Torino Polizia Municipale di Settimo Torinese Comune di Torino – Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere refertazioni in assenza di lesioni tali da richiedere l’ambulanza ANNOTARE COMUNQUE OGNI TIPO DI LESIONE EVIDENTE RILEVATA Sentire accuratamente i protagonisti SEPARATAMENTE A FINE INTERVENTO o.n.l.u.s OTTENERE DALLA P.O. LE INFORMAZIONI NECESSARIE ALLA STESURA DELLA SCHEDA D'INTERVENTO (da compilarsi in mancanza di procedibilità) SOSTENERE la Parte Offesa: informazioni su cure mediche, diritti, protezione, contatti, centri antiviolenza IN PRESENZA DI MINORI: prendere contatti con i Servizi Sociali REDIGERE ACCURATI ATTI D'UFFICIO N.B. La scheda di intervento compilata dovrà essere allegata agli atti e fatta pervenire ai Referenti A.C.T.I.O.N. _________________ _________________ STATO DEI LUOGHI Collaborazioni Verificare accuratamente ed annotare le condizioni di tutti i locali: disordine, imbrattamento dei muri, danneggiamenti vari STATO DEL PRESUNTO AGGRESSORE ACCERTARE ED ANNOTARE: è aggressivo, accomodante, parla in maniera sconclusionata? É presumibilmente sotto l’effetto di sostanze o in stato di ebbrezza? Minaccia qualcuno o compie/ha compiuto gesti anticonservativi?... Sommarie Informazioni Testimoniali: VICINI, PARENTI, ecc Tribunale per i Minorenni Piemonte e Valle d’Aosta Procura per i Minorenni Torino Procura della Repubblica Tribunale Civile Torino Comando Provinciale Arma dei Carabinieri Torino Progetto grafico e stampa a cura di Donne & Futuro o.n.lu.s. (stampato a febbraio 2010) Tutti i diritti riservati. Questo opuscolo non può essere riprodotto con alcun mezzo, neppure parzialmente e neppure per uso interno e didattico, senza il preventivo permesso dell’editore. Donne & Futuro o.n.l.u.s. - Torino, Via Barbaroux n. 31 (ang. Via Stampatori) [email protected] - www.donnefuturo.com Molto spesso gli aggressori accusano le vittime di essere violente. È una strategia molto comune per giustificare la propria violenza, specialmente se la vittima si è difesa contro l’aggressore. È necessario acquisire tutti gli elementi per chiarire la dinamica dei fatti, individuando i ruoli delle persone coinvolte. Nel momento dell’intervento, il modo migliore per definire i ruoli è porre attenzione anche a questi elementi: a) tenere presente che i partner violenti possono dimostrarsi calmi e disinvolti e cogliere in questo modo gli altri di sorpresa o trarre in inganno; b) usare uno stile relazionale e comunicativo improntato alla gentilezza e cortesia, ciò servirà ad incoraggiare la vittima a parlare e a chiedere aiuto; c) parlare alla donna separatamente dall'autore della violenza perché può essere terrorizzata, sotto shock, temere ritorsioni, omettendo così di dire delle cose molto importanti; d) evitare di tentare una mediazione perché sull'onda dell'emergenza non può condurre a risultati durevoli e positivi. Per attuare una strategia di mediazione occorre comunque una competenza ed un contesto specifico: il rischio di una mediazione è che la donna venga scoraggiata dal presentare denuncia e veda minimizzata la violenza subita; e) dare alla donna, senza che l'autore se ne accorga, gli indirizzi utili ed i numeri di telefono dei servizi, dei Centri Antiviolenza e delle case di ospitalità presso cui potrà essere aiutata ad uscire dalla condizione di violenza; f) fare il possibile per assicurare protezione alla donna e ai minori. E’ infatti probabile che venga aggredita nuovamente, una volta che l'operatore abbia lasciato il luogo dell'intervento; g) svolgere una chiara azione di deterrenza dell'agito violento nei confronti dell'aggressore. NOTE OPERATIVE PER L’INTERVENTO L’equipaggio intervenuto deve: 1. Porre attenzione prima di accedere all’abitazione della Parte Offesa ai rumori, alle voci e alle grida che si percepiscono dall’esterno (tutto ciò dovrà infatti essere riportato nell’annotazione di Polizia Giudiziaria che verrà successivamente redatta). 2. Porre attenzione, una volta entrati nell’abitazione della Parte Offesa, allo stato dei luoghi e in particolare alla presenza di oggetti rotti e fuori posto e di tracce di colluttazione, nonché alle condizioni fisiche e psicologiche delle persone presenti; in particolare al fatto se la Parte Offesa presenti lesioni, se stia piangendo, se abbia gli abiti stracciati, se manifesti - tremando, balbettando, nascondendosi dietro mobili e lo stesso personale intervenuto, etc. - chiari segni di paura nei confronti dell’aggressore (tutto ciò dovrà infatti essere riportato nell’annotazione di Polizia Giudiziaria che verrà successivamente redatta, se possibile con il corredo di appositi rilievi videofotografici). 3. Raccogliere - informalmente - le prime dichiarazioni della Parte Offesa e delle persone informate sui fatti (familiari e vicini di casa) sull’accaduto, accertando subito, ove si trattasse di maltrattamenti, se trattasi di episodio isolato: se non lo fosse, e la Parte Offesa e i suoi familiari dichiarassero che trattasi dell’ennesimo di una lunga serie di maltrattamenti e manifestasse la chiara intenzione di denunciarli, si potrà procedere all’arresto facoltativo in flagranza del responsabile (di quanto dichiarato dalla Parte Offesa si dovrà poi dare conto nell’annotazione di Polizia Giudiziaria). Ove si trattasse di episodio di abusi sessuali, si procederà all’arresto facoltativo o obbligatorio in presenza dei presupposti previsti dal codice di rito. 4. Procedere al sequestro di tutto quanto ritenuto utile. 5. Far refertare la Parte Offesa per le lesioni che la stessa eventualmente presentasse (sul piano procedurale la strada più corretta sarebbe quella di nominare il medico del Pronto Soccorso ausiliario di Polizia Giudiziaria ai sensi dell’art. 348 c.p.p. ed allegare il referto al verbale di nomina, dando conto nel verbale stesso che il medico nominato ha proceduto alla visita redigendo all’esito il referto allegato appunto al verbale: in tal modo verbale e referto potranno transitare direttamente nel fascicolo del dibattimento ex art. 354 c.p.p.); si avrà cura di far refertare anche lo stato psicologico della Parte Offesa (eventuale stato d’ansia ecc.). In ogni caso, è utile indirizzare sempre la Parte Offesa a farsi refertare presso il più vicino Pronto Soccorso, anche nel caso in cui non vi siano lesioni evidenti. Il referto potrà essere utile se la Parte Offesa intenderà sporgere denuncia. 6. Raccogliere in ufficio la denuncia della Parte Offesa secondo le modalità indicate nel relativo memorandum e delle altre persone. 7. Sentire a “sommarie informazioni testimoniali” tutte le persone informate sui fatti che informalmente avevano reso dichiarazioni utili a fini investigativi. 8. Ove non si fosse proceduto all’arresto e vi fosse quindi il rischio concreto di una reiterazione dei comportamenti, proporre alla Parte Offesa maggiorenne la possibilità di un’allocazione temporanea in una struttura protetta e valutare, nel caso di Parte Offesa minorenne, l’adozione di eventuali provvedimenti ex art. 403 c.c. 9. Acquisire dalla Parte Offesa tutta la documentazione sanitaria e fotografica relativa a precedenti lesioni e ricoveri, anche quando in tali occasioni la Parte Offesa abbia dichiarato di essersi fatta male accidentalmente. 10. Acquisire eventuali precedenti denunce-querele presentate dalla Parte Offesa. 11. Verificare sempre la situazione dei minori. In ogni caso essi sono testimoni della violenza e quindi possibili vittime di violenza assistita. Occorre procedere con Comunicazione Notizia di Reato alla Procura Ordinaria e per conoscenza alla Procura per i Minorenni. Nel caso in cui non emergano fatti costituenti reato si proceda con redazione di annotazione da trasmettersi alla Procura per i Minorenni e con redazione dell’allegato n.1A o 1B riportati nel Memorandum delle Buone Prassi da trasmettersi ai servizi sociali territorialmente competenti e per conoscenza alla Procura per i Minorenni. La Comunicazione Notizia di Reato così redatta dovrà essere trasmessa all’Autorità Giudiziaria competente per la convalida dell’arresto nel rispetto dei termini di legge ed altrimenti nel più breve tempo possibile (se non vi è arresto). Si raccomanda, nel corso della escussione delle persone informate sui fatti, la puntuale verbalizzazione delle domande e, laddove si trattasse di prossimi congiunti dell’indagato, l’avviso agli stessi della facoltà di astenersi dal rispondere (sempre che non siano anche prossimi congiunti della Parte Offesa, nel qual caso non potranno avvalersi di tale facoltà). QUANDO SI EFFETTUA UN INTERVENTO IN EMERGENZA: a) è utile tenere presente il “diagramma per le pattuglie” b) ricordarsi di compilare il “modulo di rilevazione abusi e violenze domestiche” a seguito di un intervento o segnalazione resa in sede dalla vittima.