Con il Patrocinio Comunità Montana Feltrina CITTÀ DI FELTRE Ufficio per i Beni Culturali e l’Arte Sacra Diocesi di Belluno - Feltre con la collaborazione Il Fondaco per Feltre Centrum Latinitatis Europae Associazione Santi Martiri Vittore e Corona LA VIA AL SANTUARIO sesta edizione Ideazione: Elena Modena e Orazio Cirri 1 Ideata nel 2005 da Elena Modena e Orazio Cirri, La via al Santuario giunge quest’anno alla sesta edizione, con costanza d’intendimenti volti a un luogo di culto di assoluta rappresentatività artistica e spirituale, la Basilica–Santuario dei Ss. Vittore e Corona. Quest’anno la Città di Feltre celebra due eventi di assoluto rilievo: l’anno giubilare della Basilica-Santuario e il quinto centenario della ricostruzione della Città, sempre sotto l’egida dei Santi Patroni Vittore e Corona. I momenti in programma rispondono pienamente ad entrambe le ricorrenze. In Basilica si svolge il tema della dedicazione del luogo sacro con il concerto d’apertura de La via al Santuario, collocato nel mese di luglio; la riflessione sul Santuario come “ponte fra Oriente e Occidente” con la Mostra d’iconografia Arte e Preghiera; l’esperienza musicale e testuale del repertorio monodico di più antica tradizione occidentale con il Seminario di Musica e Spiritualità, che si terrà anch’esso nel mese di agosto; infine, l’inaugurazione dell’organo storico Giovan Battista De Lorenzi, la cui ubicazione contrassegna il luogo sacro nelle fasi più recenti della sua storia. Il Duomo di Feltre celebra la ricostruzione cinquecentesca della Città con un concerto-evento, Messa sopra La Battaglia: l’intervento non ha solo un taglio musicale ma costituisce anche un rimando liturgico al modo antico di solennizzare in chiave religiosa fatti di portanza sociale e politica. Come ulteriore segno di riconoscimento dell’anno giubilare, ad opera di musicisti locali si prepara una produzione contemporanea che sarà appositamente scritta intorno alla storia dei Santi Martiri e sul luogo sacro ad essi dedicato. Il protrarsi dell’Anno Giubilare sino al 2012 consentirà di presentare il lavoro nei tempi ad esso necessari. Siamo lieti, e grati, di tanto concorso di energie e di presenze, sostenuti dallo spessore progettuale che La via al Santuario di anno in anno acquisisce e rinsalda. Ilario Gregoletto Presidente del Centro Studi Claviere 2 Basilica Ss. Vittore e Corona giovedì 21 luglio 2011, ore 20.45 Guillaume Dufay In Dedicatione Ecclesiae Introitus Terribilis est locus iste Gregoriano G. Dufay Kyrie Gloria - Missa Se la face ay Pale Graduale Locus iste Gregoriano ca. 1400-1474 Alleluia Domine, dilexi decorem Gregoriano G. Dufay Credo - Missa Se la face ay Pale Offertorium Domine Deus Gregoriano G. Dufay Sanctus Agnus Dei - Missa Se la face ay Pale Communio Domus mea Gregoriano G. Dufay Nuper Rosarum Flores Motectus Cappella Altoliventina Sandro Bergamo, controtenore e direzione Claudio Zinutti, Danilo Zeni, tenori Gianfranco Cisilino, basso 3 Il mottetto Nuper rosarum flores che chiude questo programma ne è anche la sintesi e il nucleo ispiratore. Scritto nel 1436 per essere cantato in occasione della cerimonia inaugurale della cupola progettata da Filippo Brunelleschi per Santa Maria del Fiore, è un mottetto isoritmico, strutturato cioè su un tenor che si ripete più volte sempre uguale. Il tenor, costruito con le prime quattordici note dell’introito Terribilis est locus iste, da cantarsi nella Messa In dedicatione ecclesiae, viene ripetuto quattro volte, determinando nel mottetto altrettante sezioni. Di volta in volta, tuttavia, il tenor, e con esso l’intera sezione, assume, per effetto della sempre variata indicazione di tempo, una durata diversa, creando tra le parti le proporzioni 6:4:2:3. Alcuni hanno riconosciuto in queste proporzioni le misure della stessa Santa Maria del Fiore, altri quelle del tempio di Salomone (I Re, 6,2), alle quali peraltro molti architetti si sono ispirati. Quale che sia la soluzione, è evidente l’intenzione di Dufay di rimandare, attraverso le proporzioni musicali, a quelle architettoniche. Brano conclusivo del programma, il mottetto Nuper rosarum flores suggerisce l’intera struttura del concerto, dove la messa Se la face ay pale diventa liturgia per la Consacrazione della Chiesa grazie al proprio gregoriano. Anche la messa è costruita su tenor, anch’esso riproposto più volte in diverse proporzioni: un tenor, tuttavia, derivato da una chanson profana, opera dello stesso Dufay: Se ho la faccia impallidita, ne è causa amore: e vano sarebbe ogni tentativo di vedere, sotto le apparenze di un amore carnale, l’immagine di quello spirituale, così come i commentatori dell’epoca, sulla scorta dei Padri, erano abituati a leggere i versi della Sulamita nel Cantico biblico attribuito a Salomone. Solo apparente, però, il contrasto tra i testi biblici del canto gregoriano (particolarmente significativi quelli dell’Intr. Terribilis est Gn. 28,17, parole pronunciate da Giacobbe dopo aver sognato la scala che congiungeva cielo e terra, e dell’Off. Domine Deus 1 Chron. 29, 17.18, tratto dalla preghiera di Davide nell’istituire il rito del sacrificio) e la derivazione profana del tenor: è la musica stessa, nella perfetta geometria delle sue proporzioni, a farsi immagine di un mondo altro, quasi preludio, nel già e non ancora di questa vita, della gioia eterna in cui ogni fedele si farà cantore della gloria divina. Sandro Bergamo 4 INTROITO (Gen. 22, 17.22; ps. 83) A. Terribile è questo luogo! Qui è la casa di Dio, la porta del cielo, e sarà chiamata dimora di Dio. Ps. Quanto amabili sono le tue dimore, o Signore altissimo! La mia anima brama e si strugge per la casa del Signore. GRADUALE (4 Esd. 8, 21-24) A. Questo luogo è fatto da Dio, un mistero inestimabile, infinitamente santo. Ps. O Dio, alla cui presenza sta il coro degli Angeli, esaudisci le preghiere dei tuoi servi. ALLELUIA (Ps. 25,8) Signore, ho amato la casa dove dimori e il luogo della tua gloria. OFFERTORIO (1 Chron. 29, 17.18) O Signore Dio, in semplicità di cuore Ti ho offerto con gioia ogni cosa; con incontenibile letizia ho visto raccolto il tuo popolo. Dio di Israele, custodisci questa volontà. Alleluia. COMMUNIO La mia casa sarà chiamata casa di preghiera, dice il Signore. Chiunque in essa domanda riceve, chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Nuper rosarum flores Da poco ghirlande di rose per dono del pontefice a dispetto del rigido inverno hanno adornato in perpetuo il tempio di grande architettura dedicato pienamente e santamente a te, vergine celeste. Oggi Eugenio, vicario di Gesù Cristo, successore di Pietro, questo vastissimo tempio volle consacrare con le sue sacre mani e con i santi olii. Dunque alma genitrice del tuo Figlio e figlia, Vergine, gloria delle vergini, il tuo popolo di Firenze ti prega devoto, affinché chi ti implora puro di mente e di corpo per tua intercessione e per i benefici della Crocifissione del tuo figlio secondo la carne meriti di ricevere i graditi doni del padre suo e il perdono dei peccati. Amen 5 Con il Patrocinio Diocesi di Vittorio Veneto Basilica Santi Vittore e Corona giovedì 4 - domenica 28 agosto 2011 MOSTRA di ICONE Arte e preghiera Iconografa: Nikla De Poli Dopo l’evento vittoriese, ospitato dal Museo diocesano “Albino Luciani” (18 settembre 2010 - 30 gennaio 2011), ecco che il Santuario dei Santi Vittore e Corona di Feltre si fa nuova cornice per la mostra ICONE. Arte e preghiera. Icone scritte da Nikla Fadelli De Polo, offrendo una preziosa occasione per godere del fascino di queste immagini ma soprattutto per compiere un vero e proprio percorso contemplativo, una meditazione sui grandi dogmi del Cristianesimo. Nikla Fadelli De Polo è un’iconografa vittoriese che, con la sua ricerca personale e il suo anelito a Dio, accostatasi alla sensibilità dei nostri fratelli orientali, ha avviato un cammino, personale e con la sua Chiesa diocesana, verso la comprensione dell’alto valore simbolico dell’icona, manifesto dell’invisibile nel visibile, fonte di una vera e propria teologia figurata, che si fa materia e luce mediante il lavoro paziente, alacre e devoto dell’iconografo. Sono numerosi i luoghi di culto che in diocesi di Vittorio Veneto custodiscono le sue affascinanti immagini, ma è altrettanto cospicua la produzione visibile a pochi, perché destinata a cappelle o abitazioni private o, ancora, riservata alla più intima quotidianità di questa nostra iconografa, apprezzata ormai a livello nazionale. Le icone saranno presentate da Nikla stessa, affinché questa speciale forma di dialogo con Dio sia valorizzata appieno mediante un accompagnamento qualificato; in tal modo la visita costituirà una vera e propria esperienza di catechesi e di recupero del valore delle immagini sacre. L’esposizione è corredata da un accurato catalogo che finalmente dà ampio e adeguato respiro all’instancabile preghiera che da molti anni Nikla Fadelli De Polo esprime mediante la scrittura delle icone. inaugurazione: giovedì 4 agosto, ore 17.45 orario di visita: giovedì ore 16.00–19.00; da venerdì a domenica ore 10.00–12.00; 16.00–19.00. Visite guidate per gruppi su prenotazione: cell. 340 2122409. 6 Basilica Santi Vittore e Corona mercoledì 17 – domenica 21 agosto 2011 Seminario di musica e spiritualità canto gregoriano, monodia e polifonia medievale Il seminario ha l’obiettivo di avvicinare al repertorio medievale letto sia in chiave liturgica e musicale sia nella ricchezza testuale e nelle implicazioni simboliche in esso racchiuse. In programma vi sono brani appartenenti al repertorio gregoriano, testi di Hildegard von Bingen ed esempi da uno dei codici più importanti dei secoli XIII–XIV, il codice Las Huelgas (monastero cistercense di Burgos). Il seminario prevede momenti di studio teorico (semiologia e modalità), analisi del testo, pratica di lettura, apprendimento ed esecuzione, vocalità. Il seminario è aperto a quanti siano già indirizzati al canto gregoriano e/o alla monodia medievale, a soggetti forniti di competenze musicali a vario titolo, a interessati che desiderino accostarsi per la prima volta ad un repertorio che è ad altissima valenza musicale e spirituale. Repertorio: Canto Gregoriano (Ufficio delle Ore), Hildegard von Bingen (1098–1179, (Symphonia harmoniae celestium revelationum), Codex Las Huelgas (XIII/XIV secolo). Temi: Spiritus, flatus e musicalità del creato. Santa Ildegarda di Bingen: l’inudibile rivelato tramite l’intelligenza dei sensi. Le tavole miniate raccolte nel Lucca codex (Codex Latinum 1942, Lucca, Biblioteca Statale) nelle visioni di Ildegarda di Bingen (Liber divinorum operum). Gli strumenti musicali come rappresentazione visibile della lode al Divino. La dedicazione del luogo sacro. Docenti: Gianmartino Maria Durighello (Conservatorio di Musica A. Steffani, Castelfranco Veneto, Biennio di Musica Sacra): musicologia liturgica; spiritualità ed estetica del Canto Gregoriano. Elena Modena (Università Ca’ Foscari, Venezia): vocalità e repertorio. Attività collaterali sono affidate ai docenti ospiti: Prof.ssa Lucia Tancredi (scrittrice, Macerata); Prof.ssa Paola Folicaldi (pittrice, Fermo); Prof. Ilario Gregoletto (Conservatorio di Musica J. Tomadini, Udine); Don Giorgio Maschio (Facoltà di Teologia del Triveneto). 7 Calendario delle lezioni: l’articolazione delle lezioni per temi consente ai partecipanti due possibilità di inizio del seminario: mercoledì 17 agosto, dalle ore 15.00, per un totale di quattro giorni e mezzo di frequenza; venerdì 19 agosto, dalle ore 9.30, per un totale di tre giorni di frequenza. Orario delle lezioni: mattina ore 9.30 - 13.00; pomeriggio ore 15.00 - 18.30. interventi serali: ore 20.30 - 22.00, nei giorni di mercoledì, giovedì e sabato. Basilica Santi Vittore e Corona domenica 21 agosto 2011, ore 17.45 L’invisibile rivelato Il manifestarsi della santità profetica di Ildegarda di Bingen Percorso musicale sulle tavole miniate raccolte nel Lucca codex Codex Latinum 1942, Lucca, Biblioteca Statale su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Musiche e testi di Hildegard von Bingen (1098-1179) Symphonia harmoniae celestium revelationum Liber divinorum operum Considerare le fasi più antiche del repertorio musicale sacro permette di riconoscere la forza spirituale che lo contraddistingue e di nutrire l’afflato al divino che anima la creatura umana; tale infatti è la densità poetico–musicale di quei brani. Esperienze di ascolto di questo tipo rappresentano di per sé un viaggio, pur senza il fisico transitare da luogo a luogo. A tutt’oggi, ben oltre il tempo e lo spazio, Ildegarda addita esemplarmente alla capacità di raccordo delle diverse nature insite nella creatura umana, dal materico al sottile, che nella molteplicità dei suoi ritmi interni nasce già musicale, di riflesso alla realtà cosmica. Questo contatto con il metafisico conferisce ulteriore dignità alla corporeità, sicché il dialogo con la quota parte di divino ch’è in noi svela la pienezza della natura umana e la inserisce nel cerchio della creazione perennemente rinnovata. Così grande è l’intuizione esperita da Ildegarda, consegnata al suo futuro - il nostro presente - in forme profeticamente visibili e udibili. 8 In unum ensemble Elisabetta Tiso, voce Elena Modena, voce, arpa romanica, viella grande, lyra Ilario Gregoletto, lettore, campane, flauti, cialamello, organistrum Programma 1a visione O CORUSCANS LUX STELLARUM, Antifona O luce vibrante delle stelle, o forma lucentissima e speciale di nozze regali, o fulgida gemma, sei ornata in alta condizione, tu che sei priva di ruga e di macchia. Sei compagna degli Angeli e cittadina dei luoghi santi. Fuggi, rifuggi dalla spelonca dell’antico distruttore, e avanzando entra nel palazzo del Re. “Io sono la suprema infuocata energia, che ho acceso tutte le scintille viventi …” 2a visione “Dio, che a gloria del suo nome ha composto il mondo per mezzo degli elementi, lo ha stabilizzato coi venti …” AER ENIM, Antifona L’aria vola e svolge i suoi compiti con tutte le creature, e sostiene il firmamento, traendone sostentamento dalla sua stessa vigorosa natura. “Nella struttura del mondo l’uomo è come nel centro, poiché è grande per la virtù dell’anima …” O FELIXA ANIMA, Responsorio O anima felice, il cui corpo è sorto dalla terra, poiché tu nel peregrinare hai calcato con i piedi questo mondo. Pertanto sei coronata di razionalità divina, la quale ti ha fatto suo specchio. Anche lo Spirito Santo ti ha considerato come sua dimora. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. 3a visione “Come il sole, quando nel meriggio ascende verso l’alto brucia al massimo del suo calore …” O VIS AETERNITATIS, Responsorio O forza dell’eternità, che tutto hai ordinato nel tuo più intimo sentire, tramite la tua parola tutte le cose sono state create, esattamente come le hai volute, e il tuo stesso verbo s’è vestito di carne nella configurazione che derivò da Adamo, sicché il suo stesso involucro è ripulito dalla maggior pena. O com’è grande la benevo9 lenza del Signore: ha liberato ogni cosa tramite la sua incarnazione che la divinità ha esalato senza residuo di peccato. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. 4a visione “E vidi che il firmamento, con tutte le cose infisse in esso, aveva tanto spessore da un’estremità all’altra quanto ne aveva la terra …” O MAGNE PATER, Antifona O Padre grande, siamo in grande necessità. Ora dunque ti supplichiamo tramite la tua parola, per la quale ci hai formato pieni di ciò di cui manchiamo. Ora ti piaccia, Padre, poiché ti è possibile, guardare a noi tramite tuo Figlio, affinché non si persista nella mancanza, e per evitare che il tuo nome sia oscurato in noi medesimi; per il tuo stesso nome degnati di aiutarci. “L’uomo rivolga lo sguardo a Dio come a un sigillo …” 5a visione “Dio ha sospeso l’orbe terrestre in mezzo ai tre elementi e in ciò si è mostrato mirabile e potente …” O VIRGO ECCLESIA, Antifona O vergine Chiesa, dobbiamo piangere, poiché il lupo crudelissimo ha strappato i tuoi figli dal tuo fianco. O, guai a te, infido serpente! Ma quanto è prezioso il sangue del Salvatore, che nel vessillo del Re ha promesso la Chiesa a se medesimo, ragion per cui ha richiesto che i suoi figli fossero restituiti. “Dio fece bello il mondo col cielo e lo rese solido con la terra, e per suo tramite glorificò se stesso…” 6a visione “Dio nella sua prescienza conosce tutte le cose, poiché prima che le creature ricevessero la loro forma, le conobbe …” O QUAM MIRABILIS, Antifona O quant’è mirabile la prescienza della mente divina che concepì da prima ogni creatura. Infatti, quando Dio guardò al volto dell’uomo, che plasmò, nella medesima forma umana vide integra ogni sua opera. O quant’è mirabile l’ispirazione che così agendo diede vita all’uomo. 7a visione “Dopo che l’esercito degli angeli perduti fu caduto, Dio ordinò che l’uomo prendesse nella gloria il posto di quelli che l’avevano persa …” O IGNIS SPIRITUS PARACLITI, Sequenza O fuoco dello Spirito Santo, vita di ogni creatura che è viva, sei santo poiché ne 10 vivifichi le forme. Sei santo ungendo coloro che sono pericolosamente deboli, sei santo lavando le fetide ferite. O soffio di santità, o fuoco di carità, o dolce gusto nei petti e infuso nei cuori in buon odore di virtù. O fonte purissima, nella quale si è riflessi, poiché Dio ha radunato gli estranei e chiamato a sé i dispersi. O scudo della vita e speranza per l’insieme di tutti i membri, cingolo di onestà, salva i beati. Custodisci coloro che sono ostaggio del nemico e libera chi è in catene, che la potenza divina vuole redimere. O via solidissima, hai penetrato ogni cosa nei luoghi più elevati, nella terra e in tutti gli abissi, tu componi e riunisci tutti. Per tuo tramite le nubi scorrono, l’etere vola, le pietre gocciano, le acque formano i rivoli, la terra trasuda di viridità. Tu inoltre trai sempre da te i dotti, resi fecondi dall’illuminazione sapienziale. Pertanto sia a te riconoscimento, tu che sei suono di lode e gioia di vita, speranza e onore nel massimo del vigore, tu che concedi premi di luce. 8a visione “E udii di nuovo la voce dal cielo che mi diceva: “Tutte le opere che Dio ha fatto, le ha portate a perfezione nella carità, nell’umiltà e nella pace …” CARITAS ABUNDAT, Antifona La carità trabocca in ogni cosa, dal fondo più profondo fino alle stelle, e tutto vivifica d’amore poiché al Re altissimo ha dato il bacio della pace. 9a visione “Poi vidi un’immagine il cui volto e i piedi irradiavano un fulgore così grande che risplendeva anche il mio viso …” O VIRTUS SAPIENTIAE, Antifona O virtù della Sapienza, che in una visione totale hai abbracciato comprendendo ogni cosa nella medesima via, che ha vita, tre sono le tue ali: una vola in alto, l’altra trasuda dalla terra, la terza si spiega ovunque. Sia lode a te, o Sapienza, come si addice. 10a visione “Umana creatura, ascolta e comprendi le parole di colui che era ed è e non muta come il tempo …” O NOBILISSIMAVIRIDITAS, Responsorio O nobilissima viridità, hai radici nel sole e riluci nella ruota in candida serenità; nessuna eccellenza terrena può comprenderti. Sei circondata dagli abbracci dei divini misteri. Tu rosseggi come l’aurora e ardi come la fiamma del sole. (programma a cura di Elena Modena) 11 In collaborazione con Associazione Musicale Feltrina “G.B. Maffioletti” Inaugurazione del restaurato organo del Santuario G. B. De Lorenzi (1861) Basilica Santi Vittore e Corona, sala Binotto giovedì 15 settembre 2011, ore 20.45 Conferenza Giovan Battista De Lorenzi: le sue opere nel Veneto e in terra feltrina Presentazione del lavoro di restauro (Laboratorio Artigiano Organi, 2009-2011) Relatori: Claudio Caretta Ispettore onorario presso la Soprintendenza BAAS di Venezia Umberto Forni Docente di organo al Conservatorio di Verona 12 Basilica Santi Vittore e Corona sabato 17 settembre 2011, ore 20.45 Concerto J. SPETH (1664-1719) Partite diverse sopra l’Aria detta la Pasquina D. BUXTEHUDE (1637-1707) Ciacona (BuxWV 160) Toccata (BuxWV 164) Th. BABOU (1656-1740) Rècit de cornet Fantaisie pour la trompette basse et haute A. MARCELLO (1669-1747) Concerto in re [trascrizione per tastiera di J. S. Bach] (Andante e spiccato, Adagio, Presto) G. B. TOMADINI (1738-1799) Allegro spiritoso G. GHERARDESCHI (1759-1815) Cantabile Rondò G. QUIRICI (1824-1896) Andante per l’elevazione Allegretto per dopo la messa F. MORETTI [P. Davide da Bergamo] (1791-1863) Elevazione [Cantabile affettuoso] G. QUIRICI Suonata per l’Offertorio Claudio Caretta, organo 13 Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno Chiesa Concattedrale di San Pietro Apostolo, Feltre giovedì 6 ottobre 2011, ore 20.45 Concerto celebrativo nel Quinto Centenario della Ricostruzione di Feltre Missa sopra La Battaglia Introito G. Croce (1557-1609) Percussit Saul a 8 voci in 2 cori* Kyrie G. Croce Kyrie-Missa Secunda Sopra la Battaglia a 8 voci in 2 cori Gloria A. Grandi (1577-1630) Gloria-Messa a 4 (solisti) a 8 voci e 4 strumenti in 3 cori* Infra lect. L. Balbi (1544-1604) Prope est Dominus a 4 voci* Alleluia G. Diruta (1559-1610) Ricercare dell’Undecimo Tuono a 4 strumenti Credo G. Croce Credo-Missa Secunda Sopra la Battaglia a 8 voci in 2 cori Offertorio A. Gabrieli (1533-1585) Benedictus Dominus Deus Sabaoth a 8 voci in 2 cori Sanctus G. Croce Sanctus-Missa Secunda Sopra la Battaglia a 8 voci in 2 cori Elevazione A. Grandi O salutaris hostia a 2 voci* Benedictus G. Croce Benedictus-Missa Secunda Sopra la Battaglia a 8 voci in 2 cori 14 Agnus Dei Communio Finale G. Croce Agnus Dei-Missa Secunda Sopra la Battaglia a 8 voci in 2 cori A. Balbi(1565-1621) Percusso Philisteo a 8 voci in 2 cori* A. Gabrieli Deus misereatur a 12 voci in 3 cori* * Prima esecuzione in tempi moderni I cantori di San Marco Soprani: Alice Borciani, Elena Modena, Susan Anne Proctor Alti: Julio Fioravanti, Gabriele Petruzzo, Lucia Zigoni Tenori: Marco Mustaro, Jonathan Pradella, Claudio Zinutti Bassi: Yiannis Vassilakis, Marcin Wyszkowski, Velthur Tognoni Cornetto: Pietro Modesti Trombe rinascimentali: Corrado Colliard, Davide Giacuzzo Tromboni rinascimentali: Valerio Bassanello, Francesco Nigris, Sergio Bernetti, Ivo Pezzuti, Saverio De Cian Organo: Nicola Lamon Direttore: Marco Gemmani La distruzione del Duomo di Feltre nel 1510 per opera delle truppe di Massimiliano I d’Austria è un fatto che segna la storia della città veneta. Pur essendo un atto vandalico di nessuna importanza dal punto di vista militare, l’incendio del luogo di culto più importante di Feltre dimostra l’intento di scoraggiare qualunque resistenza. è un periodo di continui scontri e battaglie. Il Veneto è percorso da imponenti eserciti. è in atto una vera e propria guerra con l’intento di distruggere la Serenissima e il suo strapotere politico - economico, ma, come spesso avvenne nella storia della repubblica veneta, il conflitto verrà risolto più per via diplomatica che tramite la forza. Venezia riuscì in poco tempo a rovesciare gli equilibri politici e ben presto i nemici del giorno prima diventarono i nuovi alleati in un gioco continuo di nuovi accordi in cui le regole cambiavano continuamente. 15 Il Concerto “Sopra la Battaglia” vuole testimoniare come la Serenissima sia stata la prima entità politica in grado di condizionare la cultura, in questo caso la musica, e di servirsene come mezzo per giustificare il proprio operato. Fino ad allora la musica aveva avuto una funzione prevalentemente liturgica oppure ricreativa. Ebbene, proprio nel ‘500, nascono a Venezia le prime opere musicali che noi, oggi, potremmo definire di propaganda. Le strutture retoriche, sia dei testi che delle musiche, vengono modellate per portare tutti alla conoscenza di un preciso messaggio “politico”. Per operazioni di questo tipo non c’è niente di più immediato e comunicativo che la musica. In quel momento l’arte dei suoni ha raggiunto un affinamento tecnico tale da permetterle di esplicare diversi tipi di messaggi. I compositori veneziani furono in grado di trasformare gli ormai criptici mottetti rinascimentali in strutture ampiamente comunicative dove si alternano, con ritmi sempre più veloci, situazioni musicali ben delineate e diversificate, atte a comunicare la magnificenza della Serenissima. Il programma percorre una ipotetica ricostruzione delle musiche eseguite durante una Messa di ringraziamento, celebrata in seguito ad un successo politico – militare. Non è possibile determinare quali furono effettivamente i canti eseguiti durante la riconsacrazione del Duomo di Feltre dopo la sua ricostruzione, ma si può dare un’idea abbastanza precisa di come si svolgeva un evento di tale portata in ambito veneziano. Gli autori scelti, tutti attivi nell’area veneta, coprono un periodo che va dal 1575 al 1630, ovvero il periodo in cui la cattedrale fu portata a termine. In particolare Lodovico Balbi fu Maestro di Cappella del Duomo di Feltre dal 1594 al 1597 e il nipote, Alvise Balbi fu suo allievo. I rimanenti autori sono alcuni tra i massimi esponenti della cultura musicale veneziana del periodo che precede Monteverdi. La Messa, celebrata in una cattedrale europea, prima del Concilio Vaticano II, si svolgeva quasi sempre con il determinante apporto della relativa Cappella musicale che solitamente era stata istituita nella seconda metà del XV secolo. Durante la celebrazione vi era uno stretto dialogo tra il Celebrante, il “Choro” formato dai canonici del Capitolo e la Cappella cui faceva riferimento costante anche l’organo. I fedeli, come bene si sa, partecipavano al momento in un atteggiamento di preghiera e di ascolto. In occasioni eccezionali, come quella di cui stiamo parlando, la liturgia eucaristica assumeva connotati di particolare pompa e sontuosità. 16 La Cappella veniva coadiuvata da cantanti e da strumentisti aggiunti, ingaggiati appositamente. I brani eseguiti venivano scelti tra quelli con organici molto complessi. Gli interventi della Cappella divenivano particolarmente elaborati. L’ordinarium missae - nel nostro caso la Missa secunda sopra la Battaglia visto che stiamo parlando di una vittoria politico/militare - veniva scelto tra il repertorio “a doppio coro”, una particolare configurazione musicale veneziana destinata a divenire molto famosa. Nonostante ciò, il Gloria in excelsis Deo, ovvero il momento in cui si esprimeva il massimo della letizia per quanto si stava ricordando, veniva a sua volta sostituito da una composizione ancora più sontuosa (nel nostro caso il Gloria a 4 concertato di Alessando Grandi). Il proprium missae veniva analogamente scelto tra il repertorio appositamente scritto dai compositori veneziani per queste occasioni, dove musiche particolarmente trionfali sottottolineano testi, spesso tratti dalla Bibbia, in cui viene esaltata la potenza “militare” dei figli di Dio. In occasioni come queste, la musica procedeva come un unicum inglobando quasi tutta la celebrazione. Solo gli interventi della liturgia della parola e poco altro interrompevano il flusso continuo di note. Per il resto della celebrazione il celebrante pronunciava a voce sommessa quanto gli competeva coordinandosi eventualmente con la Cappella. In definitiva, dal punto di vista liturgico si può affermare che in quel periodo si era fatto molto investimento sul potere comunicativo ed educativo della musica. Ciò spiega il grande spiegamento di forze, anche economico, che i liturgisti di allora utilizzavano per le grandi celebrazioni. Marco Gemmani G. Croce Percussit Saul Percussit Saul mille et David decem millia quia manus Domini erat cum illo Percussit Philistaeum et abstulit opprobium ex Israel Nonne iste David de quo canebat in choro dicentes: Percussit Saul mille et David decem millia quia manus Domini erat cum illo. 17 Saul ne ha uccisi mille e Davide diecimila poiché la mano del Signore era con loro. Uccise il Filisteo ed eliminò il malvagio da Israele. Ne cantava lo stesso Davide mentre in coro dicevano: “Saul ha ucciso i suoi mille e Davide i suoi diecimila”. Poiché la mano del Signore era con loro. G. Croce A. Grandi Kyrie-Missa Secunda Sopra la Battaglia Gloria-Messa a 4 L. Balbi Prope est Dominus Prope est Dominus omnibus invocantibus eum omnibus qui invocant eum in veritate Laudem Domini loquetur os meum et benedicat omnis caro nomen sanctum eius. Il Signore è vicino a tutti coloro che lo invocano a tutti quelli che lo invocano nella verità. La mia bocca faccia lode al Signore e ogni creatura benedica il suo santo nome. G. Diruta G. Croce Ricercare dell’Undecimo Tuono Credo-Missa Secunda Sopra la Battaglia A. Gabrieli Benedictus Dominus Deus Sabaoth Benedictus Dominus Deus Sabaoth Benedicti qui pugnant in nomine Domini. Manus enim Domini fortis et terribilis manus Domini pugnat pro eis, manus Domini protegit illos. Pugnavit Sanson Pugnavit Gedeon vicit Sanson vicit Gedeon. Pugnaverunt nostri in nomine Domini pugnavit Dominus pro nobis et vicit Dominus inimicos eius. Laetamini, laetamini, et exultate et psallite. Benedetto il Signore Dio Sabaoth benedetti coloro che combattono nel nome del Signore. La mano del Signore, infatti, è forte e terribile la mano del Signore lotta a loro vantaggio e li protegge. 18 Combattè Sansone, combattè Gedeone Vinse Sansone e vinse Gedeone. Lottarono i nostri nel nome del Signore lottò il Signore per noi e vinse i suoi nemici. Gioiamo, gioiamo, esultate e cantate salmi. G. Croce Sanctus-Missa Secunda Sopra la Battaglia A. Grandi O salutaris hostia O salutaris hostia, quae caeli pandis hostium Bella praemunt hostilia Da robur, fer auxilium. O Vittima di salvezza, che apri la porta del cielo, temibili conflitti ci minacciano. Rendici forti, portaci soccorso. G. Croce Benedictus-Missa Secunda Sopra la Battaglia Agnus Dei–Missa Secunda Sopra la Battaglia A. Balbi Percusso Philisteo (1 Sam 18,6-7) Percusso Philisteo David [et ferret caput eius in Hierusalem] egresse sunt mulieres de universis urbibus Israel, cantantes, chorosque ducentes in occursum Saul Regis, in tympanis laetitiae et in sistris. Et praecinebant mulieres ludentes, atque dicentes: Saul percussit mille et David decem millia. Dopo aver sopraffatto il Filisteo, mentre Davide portava la sua testa a Gerusalemme, uscirono le donne da tutte le città di Israele a cantare e a danzare incontro al Re Saul accompagnandosi con i timpani, con grida di gioia e con sistri. Le donne danzavano e cantavano alternandosi: “Saul ha ucciso i suoi mille e Davide i suoi diecimila”. 19 A. Gabrieli Deus misereatur (Ps 66) Deus misereatur nostri et benedicat nobis; illuminet vultum suum super nos, et misereatur nostri. Ut cognoscamus in terra viam tuam: in omnibus gentibus salutare tuum. Confiteantur tibi populi Deus: confiteantur tibi populi omnes. Laetentur et exultent gentes, quoniam iudicas populos in aequitate et gentes in terra dirigis. Confiteantur tibi populi Deus: confiteantur tibi populi omnes; terra dedit fructum suum. Benedicat nos Deus, Deus noster: et metuant eum omnes fines terrae. Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto e abbia pietà di noi, perché si conosca sulla terra la tua via, fra tutte le genti la tua salvezza. Ti lodino i popoli Dio, ti lodino i popoli tutti. Esultino le genti e si rallegrino, perché giudichi i popoli con giustizia, governi le nazioni sulla terra. Ti lodino i popoli, Dio, ti lodino i popoli tutti. La terra ha dato il suo frutto. Ci benedica Dio, il nostro Dio e lo temano tutti i confini della terra. 20 Si ringrazia 21 Si ringrazia tutti coloro che hanno sostenuto La via al Santuario, rendendo possibile la realizzazione di questa sesta edizione. Si ringrazia per il contributo Si ringrazia per il supporto stampa BASILICA Ss. MARTIRI VITTORE E CORONA LA VIA AL SANTUARIO sesta edizione LUGLIO-OTTOBRE 2011 Per informazioni Centro Studi Claviere Tel. 0438.57614 E-mail: [email protected] www.centrostudiclaviere.it CLE Centrum Latinitatis Europae Punto CLE “FELTRIA” Associazione Culturale ONLUS CLE Centrum Latinitatis Europae Punto CLE “FELTRIA” Tel. 0439.880047 Il Fondaco per Feltre Tel. 0439.83879 E-mail: [email protected] da martedì a venerdì, ore 9.30 – 10.30 Foto di copertina: Il Santuario di San Vittore. Foto di Tita Rossi tratta da “Feltre” Agorà Libreria Editrice. Grafica SMAA - Stampa DBS - 07.11