QUALE GESTIONE RIFIUTI?
…dalla materia si trae energia, ma l’energia non produce materia…
“DA CONSUMATORE A CITTADINO”
CASCINA ROCCAFRANCA 15 APRILE 2010
COMINCIAMO CON UN GIOCO
Abbiamo un foglio di carta dello spessore di 1 mm
Lo pieghiamo 40 volte su se stesso
Quale sarà la misura dello spessore finale?
Ed una domanda:
nei sistemi naturali esistono RIFIUTI?
QUALE GESTIONE RIFIUTI
Situazione delle risorse ambientali mondiali
La quantità e qualità del terreno arativo, dell’acqua, dell’energia e delle risorse biologiche
determina lo stato attuale e futuro dei servizi di supporto per la vita umana.
In molte regioni del mondo esistono carenze misurabili di terreno fertile, acqua e
combustibili fossili.
1) la terra è una sola!
2) abitanti sulla terra – 6,5 miliardi –
già oggi 1 miliardo di persone muore di fame
3) l’aumento della popolazione vuol dire più domanda di: acqua, cibo, aria,
suolo, materie prime rinnovabili e non, ed i relativi inquinamenti
4) I bambini che muoiono di fame ed altre malattie connesse sono: 46.000
al giorno
5) quanto petrolio residua due, tre decenni
6) Il prezzo del riso e del grano sono cresciuti di 10 volte nell’ultimo anno
7) con la domanda crescente di materie che giunge anche solo da
“Cindia”, dove si troveranno le risorse?
8) i rifiuti, come materie prime seconde, possono essere considerati
risorse
L’Italia ha una impronta ecologica di 4,2 ettari globali pro capite a fronte
di una disponibilità di 1 ettaro, presentiamo quindi un deficit ecologico di
3,2 ettari. Viviamo ben oltre le nostre possibilità
Roma, 6 aprile – La Terra è al collasso. Tutta colpa dell’impennata
nei consumi: negli ultimi anni, infatti, sono state estratte risorse globali
(acqua, petrolio, gas e così via) per 60 miliardi di tonnellate l’anno,
circa il 50% in più rispetto ai vicini anni Ottanta. Oggi un europeo medio usa
43 chilogrammi di risorse al giorno e un americano 88.
Di fatto, se tutti vivessero come gli statunitensi la Terra potrebbe sostenere
solo 1,4 miliardi di individui.
A livello globale, infatti, l’umanità preleva ogni giorno risorse con le quali si
potrebbero costruire 112 Empire state building, il famoso grattacielo di
New York alto 381 metri, con un’antenna di 443 metri e un peso stimato
in 275mila tonnellate.
Sono tutti numeri tratti dall’ultimo eco-allarme lanciato dal rapporto annuale
del Worldwatch Institute “State of the World 2010”.
L’edizione 2010 dello studio, edito in Italia da Edizioni Ambiente, definisce
il gigantesco peso del consumismo mondiale sulle risorse del nostro pianeta
e delinea una scelta indispensabile: sterzare le economie globali verso la
sostenibilità. Secondo i ricercatori e i circa cinquanta esperti autori dello
studio, è infatti “impossibile” fornire oggi uno stile di vita occidentale ai 6,8
miliardi di esseri umani che abitano il pianeta.
I rifiuti:
risorsa preziosa da recuperare integralmente
ecco la domanda che ci viene frequentemente proposta:
“…ma cosa ne facciamo dei rifiuti?...”
QUESTA SERA OFFRIAMO RISPOSTE
SIAMO AD UN BIVIO: I RIFIUTI
O LI RECUPERIAMO E VALORIZZIAMO
OPPURE SI CONTINUA A DISTRUGGERLI!
Eppure è noto che il pianeta non può fornire quantità illimitate di
materie, sia per quelle rinnovabili (pensiamo ai tempi di riproduzione
di alberi ed animali), meno che mai, ovviamente, per le risorse
“NON RINNOVABILI”
E’ altresì noto che è dalla materia che si trae energia
“NON IL CONTRARIO”
Distruggere materia per produrre energia è un controsenso.
In un bilancio energetico, energia impegnata o/e prodotta, si dimostra
che il risparmio energetico da utilizzo di materiali riciclabili, in luogo
di materie prime vergini, è di gran lunga più conveniente (1/4),
rispetto alla produzione di energia di un inceneritore.
L’uso della parola “Termovalorizzatore” è uno sviamento pubblicitario.
Esiste un'alternativa?
"Se non li mettiamo in discarica o li bruciamo, come gestire i rifiuti?"
La Comunita’ Europea, prescrive:
1) Ridurre/Prevenire (legge 98/09 CE), la massa rifiuti
2) Raccolta Differenziata Domiciliare, in Provincia di Torino la RDD ha
raggiunto il 50% (senza Torino, si sale al 60%), una gran parte dei
Comuni piemontesi supera il 70%
MA SI PUO' FARE DI PIU'!
Con la RDD si riducono, di molto i costi dello smaltimento,
e si guadagna e si risparmia vendendo le Materie Prime Seconde
a chi le ricicla.
A valle di Riduzione e RDD per il riciclo, esistono tecnologie a freddo
per trattare il residuo senza emissioni.
Se la scelta si orienta verso la valorizzazione, (si ricorda che l’Italia è
un paese che deve importare tutto), questo è il mix di azioni:
RIDUZIONE/PREVENZIONE MASSA RIFIUTI
RACCOLTA DIFFERENZIATA SPINTA PER IL RICICLAGGIO (80%)
TRATTAMENTO A FREDDO DEL RESIDUO
Si dimostra che questa soluzione virtuosa è possibile
PER CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI VIRTUOSI, OCCORRE:
1) modificare le prospettive della Proposta di Piano Regionale
di Gestione dei Rifiuti – possiamo dimostrare che si possono gestire i
rifiuti senza inceneritori o altri impianti distruttivi;
2) aumento delle azioni di RIDUZIONE dei rifiuti prodotti
per contrastare la cultura dello spreco e dell’usa e getta, che si
traduce in massa enorme di rifiuti da smaltire;
3) investimenti per la crescita della RDD (PORTA A PORTA) e per il
massimo riciclaggio delle materie sempre più scarse in natura;
4) avviamento immediato di uno studio per il trattamento a freddo
(senza emissioni inquinanti), dei rifiuti che residuano a valle della RDD
5) istituzione di un ente di studio per l'analisi della progettazione
minimale degli imballaggi;
6)
attivazione di campagne di sensibilizzazione della cittadinanza a
queste logiche virtuose;
7) mantenimento della GESTIONE dei rifiuti interamente PUBBLICA,
e suo riconoscimento come "attività senza scopo di lucro",
NUMERI NAZIONALI DI PRODUZIONE RIFIUTI
SCHEMA DI TRATTAMENTO/GESTIONE
UTILIZZABILE OVUNQUE, PER:
RIDUZIONE/PREVENZIONE
RACCOLTA DIFFERENZIATA CONDOMINIALE
RICICLAGGIO - RIUSO
In Italia produciamo circa 530 chili di rifiuti a testa all'anno,
siamo 60 milioni quindi poco meno 32milioni di tonnellate
530 kg x 60.000.000 ab =
31.800.000 tonnellate/anno
COME RIDURLI
COMPOSTAGGIO
Il 30 % sono scarti dei nostri piatti e dei nostri giardini.
Il 40% degli italiani vive in campagna o ha un giardino,
quindi col compostaggio domestico evitiamo:
150 kg per abitante x 24milioni di italiani =
3.600.000 tonnellate/anno
PLASTICHE - ACQUA
Da un’inchiesta di Altroconsumo nel 68% dei nostri rubinetti esce
acqua buona o ottima.
Se consideriamo che gli italiani consumano 12 miliardi di bottiglie
di plastica,di cui 7 da un litro e mezzo, con un peso medio di 25 g,
potremmo evitare bevendo l’acqua del rubinetto:
12 9 (miliardi) bott. Cioè 5 kg di plastica a testa 41 milioni =
204.000 tonnellate/anno
PRODOTTI ALLA SPINA
Lo stesso calcolo lo si può fare per i detersivi alla spina,
il latte alla spina, altri prodotti erogabili con dispenser
o ancora facendosi lo yogurt in casa oricordandosi di portare la borsa
in tela della spesa da casa.
Tutto ciò significa risparmiare altri 6 kg
di plastica all’anno per persona cioè:
6 kg x 60.000.000 ab =
360.000 tonnellate/anno
SOLIDARIETA’
Secondo una ricerca dell’Università di Bologna ed alcune esperienze
locali con ad esempioquella del Comune di Torino e della sua azienda
AMIAT, un supermercato butta via 140 tonnellate all’anno di prodotti
alimentari Deperibili, che potrebbero essere recuperati.
Considerando che in Italia Federdistribuzione conta 29.000 Centri,
rimanendo nel campo alimentare, ciò significa poter risparmiare:
120 t x 29.000 centri di distribuzione =
3.500.000 tonnellate/anno
ALBERGHI
Da una ricerca della Regione Piemonte un albergo medio
sostituendo i prodotti usa egetta con prodotti a ricarica potrebbe
risparmiare 307 kg di rifiuti all’anno, considerandoche in Italia
Federalberghi dichiara 33.768 strutture, ciò significa:
307 kg x 33768 alberghi =
10.350 tonnellate/anno
CARTA - UFFICI
Azioni virtuose si possono fare anche nei confronti della carta, basti
pensare che impostando la stampa fronte retro in tutti gli uffici
italiani si risparmiano 10 kg di carta all’anno per impiegato, o ancora
rinunciandoalla pubblicità anonima in buca
si risparmiano altri 10 kg di carta all’anno per italiano, in pratica:
10 kg x 60.000.000 + 10 kg x 6.000.000 impiegati =
660.000 tonnellate/anno
BIMBI
Ogni bambino che utilizza pannolini usa e getta contribuisce alla
produzione di rifiuti per
circa 350 kg/anno.
Considerando che nel 2008 i bambini di età compresa tra 0 e 3 anni,
erano 2.267.446 (ISTAT) e ipotizzando che una famiglia su 3
sostituisca il pannolino usa e getta, si risparmiano:
850.000 bambini x 350 kg =
300.000 tonnellate/anno
Altre azioni
come l’eliminazione dell’usa e getta dalle mense,
o lo scambio di abiti e oggetti ancora funzionanti
o la promozione di reti di manutenzione e riparazione nelle nostre città,
contribuiscono, secondo l’ACR+, a diminuire i rifiuti di 15 kg per abitante all’anno,
quindi :
15 kg abitante X 60.000.000 italiani =
900.000 tonnellate/anno
SINTESI E RIPASSO
TOT RIFIUTI = 530 kg x 60.000.000 ab = 31.800.000 t/anno
COMPOST DOM.: 150 kg per abitante x 24milioni di italiani =
- 3.600.000 t/anno
H2O del rubinetto: 12 9 (miliardi) bott. x 68% acqua del rubinetto)
x 25 g = - 204.000 t/anno
Imballaggi plastica: 6 kg x 60.000.000 ab = - 360.000 t/anno
CIBO sprecato: 120 t x 29.000 centri di distribuzione =
- 3.500.000 t/anno
Usa e getta negli HOTEL = 307 kg x 33768 alberghi = - 10.350 t/anno
Meno carta: 10 kg x 60.000.000 + 10 kg/impiegato x 6.000.000
impiegati = - 660.000t/anno
Pannolini: 2.267.446 bambini x 350 kg = - 793.000 t/anno
Beni durevoli: 15 kg abitante X 60.000.000 italiani = - 900.000 t/anno
= 21.772.650 t/anno
RACCOLTA DIFFERENZIATA DOMICILIARE
Se facessimo il 65% di Raccolta differenziata come ci chiede
la legge rimarrebbero da smaltire =
7.620.430 t/anno di Rifiuti Tal Quali
Inoltre:
In Italia esistono 114 impianti di Trattamento a freddo.
Trattano oggi 13.748.861 tonnellate.
In Italia esistono 51 impianti di incenerimento
Trattano 4.503.457 t di RSU
Potrebbero trattarne 5.800.000 t
Trattano 2.100.000 tonnellate producendo 1.100.000 t di Combustibile
da Rifiuti
In Italia esistono 89 cementifici, il 30 % di essi già oggi brucia
Combustibile da Rifiuti
In Italia esistono 133 centrali termoelettriche alcune di esse già oggi
utilizzano Combustibile da rifiuti
LEGGI DI RIFERIMENTO: EUROPA - ITALIA – PIEMONTE
EUROPA: Direttiva approvata il 10 ottobre 2008 prevede
di raggiungere un obiettivo su riuso e riciclo
del 50% entro il 2015 corrispondente a
livelli di Raccolta differenziata del 70/72%
ITALIA: D. LEG. 152/06 e legge 296/2006 prevedono
il raggiungimento graduale, presso ciascun ATO, del 65%
di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012,
fissando i seguenti 6 obiettivi intermedi:
entro il 31 dicembre 2006 il 35%;
entro il 31 dicembre 2007 il 40%;
entro il 31 dicembre 2008 il 45%;
entro il 31 dicembre 2009 il 50%;
entro il 31 dicembre 2010 il 55%;
entro il 31 dicembre 2011 il 60%;
entro il 31 dicembre 2012 il 65%
PIEMONTE: LINEE GUIDA APPROVATE NEL FEBBRAIO 2007
Aggiunge a monte degli obiettivi della legge nazionale un
10% di PREVENZIONE RIDUZIONE
QUALE GESTIONE RIFIUTI?
…dalla materia si trae energia, ma l’energia non produce materia…
PER LA GESTIONE RIFIUTI LE DIRETTIVE DELL’UNIONE
EUROPEA IMPONGONO QUESTA GERARCHIA:
1)RIDUZIONE-PREVENZIONE
2)RACCOLTA DIFFERENZIATA CON RIUSO E RICICLAGGIO
3)SMALTIMENTO CON RECUPERO DI ENERGIA
4)SMALTIMENTO IN DISCARICA
QUALE GESTIONE RIFIUTI?
…dalla materia si trae energia, ma l’energia non produce materia…
LE NOSTRE QUANTITA’
Quantità rifiuti Regione – anno 2008 - 2.258.087 tons
RIDUZIONE del 10%  si scende a 2.032.278 tons
RACCOLTA DIFFERENZIATA al 65%  711.297 tons
Trattamenti a freddo a valle, ulteriore diminuzione del 50%
355.649 tons
Quantità rifiuti ATOR - Provincia di Torino anno 2008 –
1.160.281 tons
RIDUZIONE del 10%  si scende a 1.044.259 tons
RACCOLTA DIFFERENZIATA al 65%  365.607 tons
Trattamenti a freddo a valle, ulteriore diminuzione del 50%
182.803 tons
Quantità questa, inferiore a oltre la metà di quella prevista
(421.000tons), del solo inceneritore di Torino che produce
comunque, circa il 30% di scorie e ceneri ( 126.30 tons)
Quantità rifiuti Città i Torino – anno 2008 – 524.187 tons
RIDUZIONE del 10%  si scende a 471.768 tons
RACCOLTA DIFFERENZIATA al 65%  165.119 tons
Trattamenti a freddo a valle, ulteriore diminuzione del 50%
82.559 tons
LA STAMPA
15.12.08
QUALE GESTIONE RIFIUTI
La Soluzione Sostenibile:
è la Strategia
“Rifiuti Zero 2020”
IL MIGLIOR RIFIUTO E’ QUELLO NON PRODOTTO
ESEMPIO Torino: produzione rifiuti 2008 – 524.187 tons
RIDUZIONE
RIFIUTI
OBIETTIVO
2012 - 10%=
471.768 tons
Tante azioni
Un solo
obiettivo
COME:
la riduzione dei rifiuti si potrà ottenere solo a condizione che:
1) VENGA LIMITATO L’INCREMENTO DI RIFIUTI ANNUO
2) NON INVIARE NEI CIRCUITI RICICLAGGIO – SMALTIMENTO RIFIUTI CHE
DOVREBBERO ESSERE COMUNQUE TRATTATI
3) NON VENGANO COSTRUITI IMPIANTI SOVRADIMENSIONATI, MOLTO
COSTOSI
4) GRANDI CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE PER MODIFICARE I MODELLI
DI CONSUMO
QUALE GESTIONE RIFIUTI
Riduzione. segue:
LE INIZIATIVE PRATICHE POSSONO ESSERE:
a) limitare, bandire “l’usa e getta”, il cancro del secolo! Il design, la vita degli oggetti
può e deve essere recuperata, allungata indefinitamente. Oggi ogni oggetto viene
studiato per durare il meno possibile e risultare conveniente la sostituzione sulla
riparazione
b) Progetti: Banco Alimentare, Rete Alimentare Sociale, Buon Samaritano,
utilizzano prodotti prevalentemente alimentari, che non hanno più lo spazio
di soddisfare una domanda sofisticata mentre si possono avviare ad iniziative
tese al sostegno delle fasce socialmente deboli – queste quantità vengono sottratte
allo smaltimento
c) Progetto "Pannolini/pannoloni”riciclabili" che propone alle famiglie di tre
Comuni - pilota (Beinasco, Chieri, Piossasco) un'alternativa ai pannolini usa-e-getta,
con lo scopo di ridurre una categoria chiave di rifiuti: si pensi che i pannolini
costituiscono il 15% di quanto viene smaltito
in discarica. Un bimbo nei primi 3 anni di vita produce 1 tonnellata di scarti non
recuperabili e che inquinano anche il resto della massa rifiuti.
QUALE GESTIONE RIFIUTI
Riduzione. segue:
d) Riduzione degli imballaggi con acquisti “alla spina” – a fronte di consistenti sconti
(30/40% in meno) si vendono frutta, verdura, latte, detersivi, spazzolini, salumi,
formaggi, acqua, olio aceto, quasi tutti i liquidi ecc.
e) Bere ACQUA SAN RUBINETTO sicuramente la più sicura per gli ottimi trattamenti
f)
ElimInazione dei sacchetti di plastica facilmente sostituibili con sporte di tela o altro
Dal 1° aprile 2010 non si possono più utilizzare sacchetti di plastica, (salvo scorte),
ordinanza del Comune di Torino
Le Sporte sono RIUSABILI infinite volte
g) Compostaggio domestico
h) Gruppi di acquisto Solidali
i)
Stampa e pubblicità indesiderata
l) Non acquistare prodotti iperimballati
m) sostituire prodotti usa e getta di plastica come piatti, bicchieri, posate
n) usare apparecchi con pile ricaricabili
I COMUNI DEVONO ADERIRE ALLA CAMPAGNA EUROPEA – 100 KG
Azione 5.9
Vendita di prodotti sfusi o alla spina
LE MERCEOLOGIE INTERESSATE
NON ALIMENTARI
ALIMENTARI
1. Detersivi liquidi ed in polvere
1. Cereali
2. Prodotti igiene casa
2. Caramelle
3. Prodotti igiene persona
3. Pasta
4. Riso
5. Legumi
6. Frutta
7. Spezie
8. Frutta secca
9. Caffè in grani
10. Cibo per
animali
11. Vino
12. Latte
13. Acqua
Azione 5.10
L’incentivazione dell’uso di tessili sanitari riutilizzabili
Campagna formativa e informativa sui pannolini lavabili
Azione 5.10
L’incentivazione dell’uso di tessili sanitari riutilizzabili
Utilità:
• Ambientale (Impatto dei pannolini sui rifiuti urbani : 3 - 5 %)
• Sanitario (prime adozioni in Germania su impulso medico)
• Economico
Azioni:
• Creazione canale distributivo (farmacie, supermercati o altro)
• Inviare informazioni alle neomamme
• Inviare alle neomamme un buono per l’acquisizione gratuita di un Kit di prova.
• Donare il kit di cui sopra alle mamme che usufruiscono degli asili nido.
• Dotare gli asili nido di pannolini lavabili e di un servizio esterno di prelievo,
lavaggio e riconsegna a domicilio dei pannolini effettuato da ditte esterne.
Azione 5.11
Progetto Ecofeste – Per delle Sagre sostenibili
ambientalmente.
AZIONI:
• Pianificazione della gestione degli acquisti per la ristorazione
(minimizzazione packaging)
• Pianificazione della distribuzione dei prodotti alimentari e bevande
(lavapiatti e stoviglie riusabili con o senza cauzione, o stoviglie
biodegradabili; distribuzione alla spina di bevande, eliminazione
bottiglie vetro e lattine al pubblico)
• Minimizzazione packaging acqua (macchine distributrici acqua
pubblica e gadget)
• Individuazione delle utenze e gestione degli scarti:
• Elenco aree ristoro con tipologia di prodotti distribuiti e modalità
• Elenco altre aree (ricreative, culturali, sportive, soggiorno, ecc.) con tipologia di rifiuti generati
• Disposizione contenitori nelle strutture e nelle aree aperte al pubblico
• Disposizione contenitori nella cucina
• Tipologie di materiali raccolti dall’azienda ed eventuali servizi integrativi necessari (es. banda stagnata,
tetrapak, cassette PP, olio da cucina,…)
• Contenitori accessori necessari
• Programma ritiro materiali durante/ dopo la manifestazione
• Pianificazione delle azioni di comunicazione allo staff e ai partecipanti.
• Disponibilità dei dati a fine evento da parte del soggetto gestore.
STRUMENTI DI CONVINZIONE
• Pubblicitari: “Marchio Ecofeste”, Comunicazione ai cittadini, stand mobile
• Economici: Tassa diversificata per l’occupazione del suolo pubblico
Azione 5.13
Green Public Procurement (acquisti verdi).
La strategia prevede:
• Fabbisogni dell’ente
razionalizzare i fabbisogni dell’ente;
• Inserimento di criteri ambientali nelle procedure d’acquisito;
• Monitoraggio e formazione continua.
Applicazione della legge 448/2001 art. 52, co. 56
– legge finanziaria 2002, in base alla quale uffici
ed enti pubblici devono coprire il proprio
fabbisogno annuale complessivo di beni e
manufatti, con una quota di prodotti in materiale
riciclato pari al 30% del fabbisogno stesso
Soggetti coinvolti (target)
1 In primo luogo la Provincia di Genova (tutti i dipartimenti),
2 Poi il progetto può essere esteso a tutti i comuni della Provincia
3 Successivamente a tutti gli enti pubblici operanti (Enti sanitari, Ospedali, Università, Enti centrali dello stato, Polizia, Dogana etc).
4 In Seguito anche ai privati
Possibili ambiti di intervento
(tipi di forniture per amministrazioni pubbliche, ospedali, enti ricerca, università):
•carta da ufficio; allegare scheda tecnica per evitare i diversi problemi legati ad una particolare polverosità della carta (esempi)
•Prodotti e manufatti in plastica riciclata
•Prodotti per la stampa (noleggio fotocopiatrici, stampanti e plotter, ricarica toner e cartucce). Per il capitolato di gara, si seguiranno
le linee adottate da Consip, con accorgimenti inderogabili di sostenibilità ambientale.
•Arredamenti (mobili e tappezzeria) usati o in materiali riciclati
•Cartellonistica e insegne stradali in materiale riciclato (plastica, pneumatici)
•Pneumatici ricostruiti (20% del fabbisogno)
•Prodotti per toilette (asciugamani con rullo di tessuto lavabile, carta igienica riciclata) e
•Prodotti igienizzanti (saponi biodegradabili con distribuzione alla spina dalla ditta fornitrice),
•Capitolati tipo per bandire servizi ristorazione (pubblica e aziendale) con l’inserimento di prodotti biologici, imballaggi riciclati, prodotti
a basso contenuto di imballaggio (analisi quali quantitativa da cui emerga la composizione del costo di un pasto biologico organizzato
come rifiuto imballo zero); divieto utilizzo stoviglie a perdere non riciclabili, obbligo della raccolta differenziata in cucina e in sala.
•Capitolati per lavori pubblici con l’inserimento di prodotti riciclati
Azione 5.15
Piattaforma intermedia per il riuso e l’allungamento della
vita dei beni.
AZIONI
• Oggetti e materiali intercettati nel centro di conferimento che possono ancora essere utilizzati
saranno messi a disposizione di altri (attraverso un punto vendita) o inseriti nella filiera del settore
dell’usato.
• Centro di conferimento sarà compiuta una prima fase di igienizzazione, a cui seguirà una
selezione (in base alle categorie: mobili, oggettistica, giocattoli, cartaceo, supporti musicali e video,
beni informatici, materiale elettrico, ferramenta, materiali edili, articoli idrosanitari)ed una seconda e
definitiva fase di igienizzazione. Le merci saranno quindi avviate, a seconda delle loro
caratteristiche, alle diverse aree della PIR: vendita all’ingrosso, vendita diretta, forniture, laboratorio
di falegnameria e restauro, laboratorio per prodotti informatici, laboratorio di formazione.
• Le persone che sceglieranno di disfarsi di oggetti in buon stato consegnandoli al centro di
conferimento potranno godere di bonus o incentivi economici. Gli utenti potranno anche ritirare gli
oggetti dal mercatino interno “pagandoli” in raccolta differenziata, per ogni chilo di oggetto ritirato si
potrà pagare con pari chilo di carta, legno o altro materiale riciclabile.
•I Comuni ospitanti il centro di conferimento potranno prevedere
periodicamente (6 mesi, 1 anno) l’istituzione di una “Festa del riuso”,
o una “Festa del Giocattolo usato” (con possibilità di donazione a
comunità nei paesi poveri) in un momento di aggregazione,
aumentando la sensibilità sul problema della gestione dei rifiuti.
Azione 5.17
Informatizzazione della modulistica tra amministrazione e
privato cittadino.
Costituzione di un tavolo tecnico di lavoro sui processi che possono essere informatizzati e
promozione della firma elettronica come previsto dal D.P.R. 445/2000 tramite la predisposizione di
un disegno di legge che preveda l’introduzione di questa modalità di trasmissione dei documenti.
Il Tavolo potrebbe contattare i vari enti pubblici della Provincia di Genova, cosi come enti privati
particolarmente rilevanti per quantità di comunicazione con i cittadini, per concordare con loro la
sostituzione di comunicazioni cartacee con comunicazioni elettroniche (estratto conto bancari,
bollette telefoniche etc)
Su questa azione sono particolarmente utili i suggerimenti e le indicazioni dei gruppi di lavoro.
QUALE GESTIONE RIFIUTI
ESEMPIO Torino: produzione rifiuti 2008 – 524.187 tons -10%= 471.768
RACCOLTA
PORTA/PORTA
Obiettivo 2012
- 65%=165.119
Tante azioni
Un solo
obiettivo
Come:
Solo con la raccolta differenziata Porta/porta si possono conseguire
questi obiettivi:
1) Avvio operatività in tempi brevi
2) Contenuti costi di investimento (ammortamenti max triennali)
3) Grandi quantità di volumi raccolti
4) Livelli di purezza per frazione adeguati alla vendita ai riciclatori
5) Riduzione dei rifiuti per eliminazione assimilabili che andavano nei
cassoni stradali dell’urbano
6) Possibilità di applicazione della Tariffa puntuale Incentivi ai cittadini
7) Minori costi invio allo smaltimento – discarica o inceneritore
8) Maggiori entrate per vendita Materie Post Consumo
9) Maggiori spazi viari per eliminazione dei pesanti Cassoni stradali
10) Vantaggi ulteriori all’igiene urbana
Raccolta differenziata condominiale, come funziona?
1) L’AMIAT (O CHI PER ESSA), FORNISCE A TUTTI I CONDOMINI DELL’AREA
IN AVVIO, 5 CONTENITORI RIFERITI ALLE SEGUENTI FRAZIONI:
CARTA
ORGANICO
PLASTICA
VETRO/LATTINE
INDIFFERENZIATO
2) I CONDOMINI VERSANO I RIFIUTI NEGLI SPECIFICI CONTENITORI
3) VIA PER VIA - L’AMIAT ESPONE UNA COMUNICAZIONE CON IL GIORNO DI
PASSAGGIO PER LA RACCOLTA DELLE VARIE FRAZIONI
4) NEL GIORNO INDICATO IL CONDOMINIO DEVE ESPORRE SU STRADA I
PROPRI CASSONETTI (A TORINO IL COSTO DI ESPOSIZIONE VIENE
CARICATO SUI CITTADINI)
5) I RIFIUTI CHE NON VENGONO RACCOLTI CON IL PORTA/PORTA, QUALI:
RAEE - INGOMBRANTI, ECC., DEVONO ESSERE PORTATI NEGLI
ECOCENTRI O SEGUIRE I PERCORSI SPECIFICI, ESEMPIO FARMACIE PER
FARMACI SCADUTI, ELETTRICISTI PER PILE ECC.
6) ESISTE ALTRESI’ IL SERVIZIO “A CHIAMATA” PER GLI INGOMBRANTI
PUREZZA DELLE FRAZIONI RACCOLTE
E’ ASSOLUTAMENTE IMPORTANTE CHE LE FRAZIONI RACCOLTE SEPARATAMENTE
ABBIAMO I LIVELLI DI IMPURITA’ I MINORI POSSIBILI, PER:
ACCORDO ANCI/CONAI (ENTE NAZIONALE PER LA RACCOLTA DEGLI
IMBALLAGGI) – PREVEDE 3 LIVELLI DI IMPURITA’
1) SOTTO IL 3% VIENE DATO AL COMUNE UN CONTRIBUTO DI RACCOLTA
2) FRA IL 3% ED IL 18% UN CONTRIBUTO RIDOTTO – SI INNESCA UN
COSTO/LAVORO AGGIUNTIVO DI RAFFINAZIONE DELLA FRAZIONE
3) SOPRA il 18% NON VIENE RITIRATO IL MATERIALE, SUBENDO QUINDI IL
COSTO AGGIUNTIVO DELLO SMALTIMENTO
I MATERIALI RACCOLTI CON LE SPECIFICHE DI CUI SOPRA VENGONO CEDUTI IN
TERMINI DI “MATERIE PRIME SECONDE”ALLE AZIENDE CHE RICICLANO: CARTA
ALLE CARTIERE, VETRO ALLE VETRERIE ECC.
QUINDI E’ IMPORTANTISSIMO DEFINIRE:
RACCOLTA DIFFERENZIATA PER IL RICICLAGGIO
SOLO LA MODALITA’ PORTA/PORTA CONSENTE VOLUMI E PUREZZE IN LINEA
CON LIVELLI DI GESTIONE CHE CONSENTONO DI EVITARE UN COSTO, LO
SMALTIMENTO, SEMPRE PIU’ ONEROSO, INDIFFERENTEMENTE CHE SIA
DISCARICA O INCENERITORE, DANNI ALLA SALUTE ED AUMENTO DEI COSTI A
PARTE
COSTI
L’INTERO SISTEMA DI GESTIONE RIFIUTI DETERMINA COSTI:
1) COSTI PER L’IGIENE URBANA – PULIZIA DELLA CITTA’
2) COSTI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
3) COSTI PER LO SMALTIMENTO
TUTTI A CARICO DEI CITTADINI CHE PAGANO CON TARSU O TIA
I COSTI SONO PERO’DETERMINATI DALLE SCELTE POLITICHE
SE LA SCELTA E’ QUELLA DI ANDARE VERSO LA RIDUZIONE MINIMALE DELLO
SMALTIMENTO ECCO COME SI POTREBBE AMPIAMENTE OFFRIRE UNA
POSSIBILITA’ DI RISPARMIO AI CITTADINI CHE A LORO VOLTA DEVONO
DIVENTARE VIRTUOSI
AD OGGI I COSTI DI SMALTIMENTO, DISCARICA OD INCENERITORE SEMPRE IN
CRESCITA, SI AGGIRANO FRA I 100 ED I 120 EURO A TONNELLATA (RIFIUTO
TAL QUALE)
CON SCELTE VIRTUOSE, ED AMPIAMENTE POSSIBILI E PRATICATE ORAMAI IN
MIGLIAIA DI COMUNI, IL COSTO TOTALE PUO’ DOMINUIRE PER DUE MOTIVI:
1) ELIMINAZIONE DEI COSTI DI SMALTIMENTO NELLA MISURA SOPRA
INDICATA
2) VENDITA, QUINDI RICAVO, DELLE MATERIE PRIME SECONDE
SI DICE ANCORA…ALCUNI DICONO
…MA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA COSTA…
BUGIE!!!
CON 1/10 DEI 540 MILIONI DI EURO PREVISTI
PER LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DI TORINO SI POTREBBE
PORTARE LA CITTA’ AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
PREVISTI DALLE LEGGI!!! – ALMENO IL 65% DI RDD
E
E RIDURRE I COSTI AI CITTADINI, NONCHE’ I DANNI ALLA SALUTE
VI PARE POCO?
QUALE GESTIONE RIFIUTI?
…dalla materia si trae energia, ma l’energia non produce materia…
ASSEMBLEA CONDOMINIALE – TEST
1) TASSA RIFIUTI: “VOLETE PAGARE DI PIU’ O DI MENO?
2) LA TASSA SI PAGA SUL NUMERO DI PASSAGGI DI AMIAT RELATIVI
ALLA RACCOLTA DEL BIDONE DELL’INDIFFERENZIATO
3) DOBBIAMO FARE UN CONTRATTO CON AMIAT:
PIU’ PASSA PIU’ COSTA, PIU’ LAVORO PER LORO
4) OPPURE, PIU’ FACCIAMO RACCOLTA DIFFERENZIATA QUINDI
L’AMIAT, DOVENDO FARE MENO PASSAGGI, CI FARA’ PAGARE DI
MENO
5) SE SIAMO VIRTUOSI, MOLTA DIFFERENZIATA, CON PASSAGGI
AMIAT UNA VOLTA AL MESE, CI COSTERA’ 100, SE VOGLIAMO
CONTINUARE A FREGARCENE CON PASSAGGI UNA VOLTA A
SETTIMANA CI COSTERA’ 300
6) RICORDIAMO SEMPRE CHE IL MIGLIOR RIFIUTO E’ QUELLO NON
PRODOTTO – TROPPI RIFIUTI
A VOI LA SCELTA
Raccolta Differenziata, segue
1) Avvio operatività in tempi brevi
a) studio ed elaborazione progetto
b) definizione obiettivi
c) campagna di comunicazione
d) acquisto attrezzature e mezzi
e) distribuzione cassonetti ( o sacchi) condominiali
La fase più importante è la COMUNICAZIONE occorre proporre ai cittadini un
cambiamento di abitudini, faticoso da acquisire inizialmente, e oneroso se la spesa
di esposizione/ritiro dei cassonetti è a carico condominiale, per questo è indispensabile
ricordare i vantaggi anche economici che deriveranno a regime
2) Contenuti costi di investimento (ammortamenti max triennali)
a) Limitato costo attrezzature e mezzi
b) Minori costi di avvio allo smaltimento
c) Maggiori entrate vendita MPC
d) Riduzione costi per trattamento rifiuti assimilati
QUALE GESTIONE RIFIUTI
Raccolta Differenziata, segue:
3) Grandi quantità di volumi raccolti
a) più di mille esperienze raccontano che se la Comunicazione è stata
efficace, in pochi mesi i tassi di RD decollano a livelli elevati
4) Livelli di purezza per frazione adeguati alla vendita ai riciclatori
a) la raccolta “a monte” permette un recupero delle frazioni con gradi
di purezza indispensabili alla vendita ai riciclatori
b) se la raccolta non viene eseguita correttamente le MPS possono essere
respinte e re-inviate allo smaltimento con elevati costi economici,
energetici ed ambientali
5) Riduzione dei rifiuti per eliminazione assimilabili che andavano nei
cassoni stradali dell’urbano
a) i cassoni stradali sono un gravissimo ricettacolo di tutte le porcherie
ed un enorme vantaggio per i furbi che scaricavano dentro rifiuti di ogni
genere di pericolosità che avrebbe dovuto seguire altri percorsi di legge
QUALE GESTIONE RIFIUTI
Raccolta Differenziata, segue:
6) Possibilità di applicazione della Tariffa puntuale* Incentivi ai cittadini
a) da anni le finanziarie impediscono il passaggio del regime tassa in tariffa
b) questo blocco non permette di attuare il principio “chi inquina paga”
c) i cittadini, i condomini, che dimostrano comportamenti virtuosi, riducono al massimo
i conferimenti nel cassonetto dell’indifferenziato, devono essere premiati con
una riduzione del costo di gestione rifiuti
7) Minori costi invio allo smaltimento – discarica o inceneritore
a) i costi di smaltimento inceneritore e discarica sono in costante crescita,
ogni tonnellata di RSU fa risparmiare cifre imponenti fra i 100€ ed i 300€/tons
8) Maggiori entrate per vendita Materie Post Consumo
a) le frazioni raccolte separatamente e senza impurità sono cedute alle aziende
che riciclano le MPS con grandi vantaggi economici, energetici ed ambientali
QUALE GESTIONE RIFIUTI
Raccolta Differenziata, segue:
6) Possibilità di applicazione della Tariffa puntuale* Incentivi ai cittadini
a) da anni le finanziarie impediscono il passaggio del regime tassa in tariffa
b) questo blocco non permette di attuare il principio “chi inquina paga”
c) i cittadini, i condomini, che dimostrano comportamenti virtuosi, riducono al massimo
i conferimenti nel cassonetto dell’indifferenziato, devono essere premiati con
una riduzione del costo di gestione rifiuti
7) Minori costi invio allo smaltimento – discarica o inceneritore
a) i costi di smaltimento inceneritore e discarica sono in costante crescita,
ogni tonnellata di RSU fa risparmiare cifre imponenti fra i 100€ ed i 300€/tons
8) Maggiori entrate per vendita Materie Post Consumo
a) le frazioni raccolte separatamente e senza impurità sono cedute alle aziende
che riciclano le MPS con grandi vantaggi economici, energetici ed ambientali
Azione 5.8
Promozione delle borse ecologiche della spesa –
sostituzione delle borse a perdere.
Per produrre 100 sacchi da 10
gr in plastica sono necessari
10 kg di petrolio
Per produrre 100 sacchi di
bioplastica non inquinante
sono sufficienti mezzo chilo di
mais e un chilo di olio di
girasole
Per quanto riguarda le tipologie di shopper utilizzabili, il materiale più conosciuto è senz’altro il prodotto in MaterBi™. Si tratta di un biopolimero ricavato da materie prime rinnovabili, a base di amido di mais, grano e
patata; è biodegradabile e atossico.
(http://www.materbi.com/ita/html/casehistory/gdo/gdo.html#2)
Azione 5.8
Promozione delle borse ecologiche della spesa –
sostituzione delle borse a perdere.
Borse Polietilene
5 eurocent. per busta
Borse bioplastiche
8 – 9 eurocent. € per busta
Rilevamento quotidiano La Repubblica del 04 05 2009
Shopper riutilizzabile in stoffa
1-2 € o comunque al prezzo di costo, con sostituzione gratuita al momento di
una eventuale rottura della borsa.
Utilizzo dello shopper incentivato attraverso il riconoscimento di punti premio
per ogni spesa effettuata utilizzando tale busta.
QUALE GESTIONE RIFIUTI
RIUSO E
RIUSO
ERIPARAZIONI
RIPARAZIONI
Tante azioni
Un solo
obiettivo
Come:
1) PRODUZIONE DI CONTENITORI PER LIQUIDI IN POLICARBONATO
DA RIUTILIZZARE INFINITE VOLTE – VEDI PRODOTTI ALLA SPINA
2) PRODOTTI E CONTENITORI “A RENDERE” CON CAUZIONAMENTO
3) OGGETTI COSTRUITI PER ESSERE RIPARATI ANZICHE RICOMPRATI
(sovente la riparazione costa più del nuovo)
4) RIPARAZIONI PER IL RIUSO E LA RIVENDITA: ABITI, TELEVISORI
COMPUTER, ELETTRODOMESTICI
5) ACQUISTO PRODOTTI A BASSO CONSUMO ENERGETICO
QUALE GESTIONE RIFIUTI
RICICLAGGIO
Tante azioni
Un solo
obiettivo
COME:
1) TUTTE LE FRAZIONI POSSONO ESSERE RICICLATE! PURCHE’ LA
SEPARAZIONE A MONTE RD - PORTA/P SIA BEN FATTA
2) LA CARTA BEN SELEZIONATA DIVENTA MACERO
3) LA PLASTICA DIVISA PER POLIMERO DIVENTA ALTRA PLASTICA
4) IL LEGNO DIVENTA TRUCIOLATO
5) IL VETRO RIDIVENTA VETRO
6) L’ORGANICO SI TRASFORMA IN COMPOST
7) I METALLI RITORNANO METALLI
8) I TESSILI RITORNANO TESSILI
9) DAI RIFIUTI ELETTRONICI SI RICAVA ORO
10) DALLE MACERIE SI RICAVANO INERTI
QUALE GESTIONE RIFIUTI
SEPARAZIONE
A FREDDO
DEL RESIDUO
Tante azioni
Un solo
obiettivo
COME:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
IMPIANTI TMB
IMPIANTI TIPO VEDELAGO
IMPIANTI TIPO SESA
IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO
IMPIANTI DI BIOESSICAZIONE
IMPIANTI DI BIOSTABILIZZAZIONE
QUALE GESTIONE RIFIUTI
INCENTIVI
ECONOMICI
AI CITTADINI
Tante azioni
Un solo
obiettivo
I CITTADINI, I CONDOMINI CHE PRATICANO LA RACCOLTA
DIFFERENZIATA SPINTA: PORTA/PORTA
DEVONO RICEVERE INCENTIVI
SIA PER I MAGGIORI COSTI CHE SUBISCONO (MANUTANZIONE
CASSONETTI, ACQUISTO SACCHI POSSIBILMENTE BIODEGRADABILI
SIA PERCHE’ DEVONO GODERE DEI VANTAGGI RELATIVI AL MANCATO
SMALTIMENTO ED ALLA VENDITA DELLE MPC
LA LEGGE RONCHI (22/97) LO PREVEDEVA COME UNA DELLE PIU’
IMPORTANTI FINALITA’ – MENO INQUINI MENO PAGHI
PER OTTENERE QUESTO OBIETTIVO OCCORRE GIUNGERE A POSSIBILI
E PUNTUALI MISURAZIONI CASA PER CASA, QUINDI IL PASSAGGIO
DALL’ATTUALE TASSA ALLA TARIFFA, COSA IMPRATICABILE CON
LO SMALTIMENTO PER INCENERIMENTO
QUALE GESTIONE RIFIUTI
CENTRI DI
RICERCA E
RIDEFINIZIONE
DESIGN
INDUSTRIALE
Tante azioni
Un solo
obiettivo
PREFIGURANDO UNA SCELTA “RIFIUTI ZERO” SI DEVE
AGIRE A MONTE DEL RIFIUTO, I PRODOTTI DEVONO
ESSERE PENSATI IN FUNZIONE DELLE FASI DI GESTIONE
RIFIUTI SOPRA DESCRITTE
LE AUTOMOBILI POSSONO GIA’ ESSERE SMONTATE PER
FAVORIRE IL MASSIMO RECUPERO DI MATERIA
ANCHE IL DESIGN INDUSTRIALE DEVE PUO’ ESSERE
COMPATIBILE CON QUESTI SCOPI
QUALE GESTIONE RIFIUTI
IN CONCLUSIONE
DOBBIAMO METTERE IN CAMPO ANCHE LE NOSTRE
ENERGIE, PARTECIPARE PER SVOLTARE,
FERMARE I LAVORI PER LA COSTRUZIONE
DELL’INCENERITORE DI TORINO E’ POSSIBILE
DIPENDE DA NOI – NOI TUTTI!
IL PRIMO PICCOLO PASSO E’ RELATIVO ALLA
DISPONIBILITA’ MINIMAAD ESSERE INFORMATI,
COSTANTEMENTE
FORNITE QUINDI LA VOSTRA E MAIL, IL PRIMO PASSO…
PROSSIMI APPUNTAMENTI:
MARTEDI’ 13 APRILE 2010 – TRIBUNALE DI TORINO
ORE 10 – FIRME PER LA PRESENTAZIONE
DELL’ESPOSTO:
“DANNI ALLA SALUTE CAUSATI DALLA
COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE”
GIOVEDI’ 15 APRILE 2010 – CASCINA ROCCAFRANCA
ORE 21 – “DA CONSUMATORE A CITTADINO”
SABATO 17 APRILE 2010 – MANIFESTAZIONE
NAZIONALE A PARMA
“CONTRO TUTTI GLI INCENERITORI”
MARTEDI’ 20 APRILE 2010 – FORNACI DI BEINASCO
Ore 21 Via Mascagni 10
ASSEMBLE PUBBLICA - NO INCENERITORE
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QUALE GESTIONE RIFIUTI?