MOSCA E SAN PIETROBURGO 8 – 15 SETTEMBRE 2012 LE CAPITALI DI TUTTE LE RUSSIE General Service Il bene comune 1° giorno, sabato 8 settembre 2012: Milano > Mosca / Roma > Mosca Ritrovo dei signori partecipanti presso l’aeroporto di Milano Malpensa. Incontro con la nostra hostess e disbrigo delle formalità d’imbarco. Partenza con voli Alitalia di linea alle ore 11.05 da Roma e alle ore 12.50 da Milano. Incontro con la guida e trasferimento in bus privato in hotel. Sistemazione nelle camere riservate e cena. General Service - Il bene comune Mosca l’immensa, città dalle mille cupole e dal traffico che sembra voler ricuperare tutta insieme la carenza degli anni sovietici, e San Pietroburgo, la città degli zar, barocca, neoclassica e imperiale, nata da una visione acuta di Pietro il Grande. Due capitali che travestono di ricchezza un paese ancora povero, che fatica a sollevarsi dall’aggressione degli arroganti ricchi satrapi del nuovo potere. 2° giorno, domenica 9 settembre 2012: Mosca Pensione completa. Intera giornata dedicata alla visita guidata della città con la via Tverskaya, il teatro Bolšoi, la Piazza Rossa con la cattedrale di S. Basilio, simbolo della città; la collina dei Passeri con l’Università Lomonosov, e il belvedere sulla Moscova e lo Stadio Olimpico. In tarda mattinata visita al monastero di Novodevičij (ingresso al Territorio), detto anche monastero delle Vergini, fu costruito nel 1524 per celebrare la vittoria sul territorio Lituano, fortificato da possenti mura con dodici torri di guardia, è uno dei monumenti sacri più grandi e suggestivi della Russia; di particolare interesse l’imponente Cattedrale di Smolensk a cinque cupole, notevoli gli affreschi, una splendida iconostasi dorata a cinque ordini e pavimenti in ghisa unici. Nel pomeriggio visita di Kolomenskoe e rientro in hotel per la cena. Dopo cena visita guidata di Mosca by Night. Mosca, in russo Moskvá fu fondata nell’anno 1147 dal principe ucraino Jurij Dolgorukij. Occupata dai mongoli nel 1238, fino al 1480 quando Ivan III la sottrasse definitivamente al controllo tartaro e ne fece la sua capitale. Nel 1610 Mosca fu occupata dalle truppe polacco-lituane di Sigismondo III, ma nel 1612, gli abitanti di Nižnyj Novgorod e di altre città russe si sollevarono contro gli occupanti, assediarono il Cremlino e sterminarono gli invasori, eleggendo zar Michele Romanov. Durante la II guerra mondiale la città subì l’assedio delle truppe naziste, che riuscirono a spingersi fino a 20 km dal centro di Mosca. Un monumento che raffigura tre enormi cavalli di Frisia è stato posto sul punto più vicino raggiunto dalle truppe nemiche. Kolomenskoe. Menzionato per la prima volta nel testamento di Ivan Kalita nel 1339, il villaggio di Kolomenskoe divenne celebre nel 1532 quando, per celebrare la nascita di Ivan IV, futuro zar di Russia vi fu costruita la chiesa dell’Ascensione, pietra miliare dell’architettura russa. Da vedere i ruderi del palazzo ligneo di Alessio I; la chiesa Kazanskaja a cinque cupole del 1662; la chiesa di San Giovanni Battista del 1547, probabile opera di Postnik Yakovlev, lo stesso della Cattedrale di San Basilio sulla Piazza Rossa; la Torre dei Falchi dove lo zar allevava gli uccelli, la Casa in legno di Pietro il Grande e gli edifici dell’intendenza. Durante gli anni dell’Unione Sovietica vecchi edifici in legno provenienti dalle estreme zone settentrionali, come la chiesa del monastero di Nikolo-Korelskij, dalla Siberia, come la torre di Bratsk, e da altre zone vennero spostati a Kolomenskoe facendone un museo a cielo aperto. Nei pressi di Kolomenskoe un monastero si trova nel luogo dove, secondo la tradizione, San Giorgio, patrono di Mosca, uccise il drago. General Service - Il bene comune Novodevičij. Monastero delle nuove vergini, edificato in stile barocco moscovita. Il nome venne concepito per differenziarsi da quello dell’Ascensione situato nel Cremlino. Il convento venne fondato nel 1524 dal Gran Principe Basilio III per commemorare la conquista di Smolensk. Il monastero ospitò molte donne delle famiglie nobili russe obbligate a prendere i voti, come per esempio Irina Godunova, moglie di Fëdor I, e Sofja Romanova, sorella di Pietro il Grande. Durante il periodo sovietico il convento e la cattedrale furono chiusi e trasformati prima in un Museo per l’Emancipazione della Donna, poi in museo storico e artistico. Nel 1945 Stalin restituì la Cattedrale dell’Assunzione al culto. Da vedere la cattedrale del 1525 a cinque cupole dedicata all’icona di Nostra Signora di Smolensk, con le icone cinquecentesche e secentesche di Simon Ušakov e Fëdor Zubov; le mura rosse, la torre Nadrudnaja, le due chiese sopraelevate, il refettorio ed i quartieri residenziali tutti in stile barocco moscovita; il campanile ottagonale, commissionato da Sofja Romanova, di 72 m; il cimitero con le tombe degli scrittori Čecov, Gogol e Bulgakov, i musicisti Prokofiev, Šostakovič e Oistrach, il regista teatrale Stanislavski, il segretario del PCUS Krušov e l’anarchico Kropotkin. 3° giorno, lunedì 10 settembre 2012: Mosca Pensione completa. In mattinata visita al territorio del Cremlino (ingresso al Territorio e alle tre cattedrali). Nel pomeriggio visita facoltativa a Zagorsk: (ingresso al Territorio del Monastero. Cena in hotel. General Service - Il bene comune Mosca. Da vedere il Cremlino, complesso architettonico straordinario per la quantità di opere d’arte e peso storico, è un’autentica città fortificata a struttura triangolare con una cinta di mura merlate quattro-cinquecentesche, alte 15 m e spesse 5 m, cadenzate da 20 torri tra cui la torre Trojtčaja, 80 m, la piu’ alta e la notissima torre Spasskaja. Dentro le mura la Piazza delle Cattedrali con il Campanile Bianco di Ivan il Grande, la Cattedrale dell’Arcangelo Michele di Alvise Lamberti; la Cattedrale dell’Annunciazione, coronata da nove cupole dorate e con gli affreschi e le icone di Rublëv e di Teofane il Greco; la Cattedrale dei Dodici Apostoli; la Cattedrale dell’Assunzione del 1475 del Fioravanti, dove venivano incoronati principi e zar. Sempre dentro le mura il Palazzo dei Congressi, lo Zar dei Cannoni, la Zarina delle Campane e il Palazzo sfaccettato. Altri monumenti d’interesse il teatro Bolšoi, l’Università Lomonosv, ospitata nella torre alta 240 m sulle Vorobëvye Gory, le Colline dei Passeri, la via Tverskaja, l’Arbat, la Piazza Rossa con la cattedrale di S. Basilio, la Piazza del Maneggio, i grandi magazzini GUM d’inizio secolo, il Belvedere sulla Moscova, lo Stadio Olimpico, la metropolitana, la VDNK, con il celebre padiglione della cosmonautica. Sergiev Posad. Città lungo la storica strada che collega Mosca a Jaroslavl, conosciuta soprattutto per il Monastero della Trinità di San Sergio, fondato attorno al 1345 e fra i più importanti della Russia. Il nome della città significa più o meno mercato di Sergio, in riferimento a San Sergio di Radonež. In epoca sovietica la città fu ribattezzata Zagorsk in memoria dell’eroe della rivoluzione Vladimir Zagorskij. Da vedere il monastero, probabilmente il più importante centro spirituale della Chiesa ortodossa russa, fondato da Sergio di Radonež, chiuso nel 1919, e riaperto nel 1946 quando divenne la sede centrale della Chiesa ortodossa russa. All’interno del Monastero della Trinità di San Sergio la Cattedrale dell’Assunzione, dalla cupola centrale dorata, circondata da altre quattro blu con stelle brillanti, commissionata da Ivan il Terribile nel 1559 per celebrare la vittoria sui Mongoli a Kazan con un progetto ispirato alla Cattedrale della Dormizione del Cremlino di Mosca; la bianca Cattedrale della Trinità, il più antico edificio in pietra del monastero, eretta sulla tomba di San Sergio nel 1422 e decorata da Andrej Rublëv e Daniil Čërnyj, e due icone di Simon Ušakov, la Santa Effigie del 1674 e il Cristo in Trono del 1684 nell’iconostasi; il Refettorio di San Sergio dal terrazzo coperto da ricchi decori; la chiesa di San Sergio, la cui iconostasi lignea lavorata a traforo sembra metallo; il campanile, alto 88 m, tra i più belli di tutta la Russia, opera dell’architetto Uchtomskij; la chiesa dello Spirito Santo, del 1476; la Cappella sul Pozzo eretta nel XVII secolo su una sorgente sacra; la chiesa barocca della Vergine di Smolensk; la Chiesa di San Nikon; la chiesa dei Santi Zosimo e Saba; la chiesa di San Giovanni, la chiesa di San Michea; la torre del duca. 4° giorno, martedì 11 settembre 2012: Mosca > San Pietroburgo Pensione completa. In mattinata visita del Metro e passeggiata sull’Arbat. In tarda mattinata trasferimento alla stazione ferroviaria Leningradskaja, sistemazione nei vagoni di II Classe, posti riservati e partenza con il treno per San Pietroburgo. Pranzo snack a bordo. All’arrivo alla stazione Moskovskaja, all’Hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena. La metropolitana di Mosca è degna di nota per la ricca realizzazione di alcune stazioni, con esempi dell’arte del realismo socialista. La prima linea venne aperta il 15 maggio 1935 dalla stazione Sokolniki alla stazione Park Kultury con una diramazione per la Smolenskaja. Questa diramazione divenne la linea Arbatskaja, che nel 1937 giungeva fino alla stazione Kievskaja attraversando la Moscova su un ponte. La lunghezza della prima linea fu di 11 Km, mentre la lunghezza totale delle undici linee attuali è di 246 Km. Per la costruzione dei padiglioni e delle stazioni vennero usati granito, e marmi pregiati; per il décor degli interni vennero impiegati anche acciaio, mosaici, vetrate e ferro battuto. General Service - Il bene comune 5° giorno, mercoledì 12 settembre 2012: San Pietroburgo General Service - Il bene comune Pensione completa. In mattinata visita panoramica della città. Nel pomeriggio visita alla Cattedrale di S. Isacco e alla Chiesa del Salvatore del Sangue Versato, costruita in memoria dell’imperatore Alessandro II, vittima di un attentato nel 1881. Al suo interno ci sono circa 7000 m2 di mosaici di artisti russi come Vasnetsov, Nesterov, Ryabuškin, Belyaev e Kharlamov. Rientro in hotel per la cena. San Pietroburgo, Pietrogrado dal 31 agosto 1914 al 26 gennaio 1924, fino al 6 settembre 1991. Nell’area paludosa dove la Neva sfocia nel Golfo di Finlandia, conquistata all’Impero svedese che la presidiava con le fortezze di Nyen e Nöteborg, lo Zar Pietro il Grande fondò la città destinata a essere la nuova capitale della Russia zarista, il 27 maggio 1703 dandogli il nome dell’apostolo Pietro, che era anche il suo. L’edificazione della città, che avvenne contestualmente alla bonifica delle paludi, venne affidata ad architetti torinesi sul progetto ideato dall’architetto Domenico Trezzini di Astano. In virtù della sua posizione sul Mar Baltico, protetta dall’isola-fortezza di Kronštadt, San Pietroburgo sarebbe diventata la principale base della marina zarista e avrebbe facilitato enormemente gli scambi commerciali con l’Europa, che fino ad allora erano basati nella la città di Arcangelo. Durante la costruzione della città, la foce della Neva fu costretta in una serie di canali, che si intrecciano nella parte centrale della città. Centro culturale e nevralgico dell’impero, da qui prendono avvio tutti i movimenti artistici, letterari e politici, destinati a cambiare il volto della nazione. Nel 1881 il gruppo anarchico Narodnaja Volja, volontà del popolo, assassinò Alessandro II; nel 1905 prese avvio la I rivoluzione, quella dell’ammutinamento di Kronštadt e della Corazzata Potëmkin, che portò all’apertura del primo parlamento, la Duma; nell’ottobre 1917 dopo la rimozione del governo zarista i Bolscevichi di Vladimir Lenin presero il controllo del governo. Il 5 marzo 1918, per tagliare ogni rapporto con il passato imperiale e per consolidare la rivoluzione nel resto del paese Lenin si spostò a Mosca e vi trasferì la capitale del neonato stato dei Soviet. Durante la II guerra mondiale, la città fu assediata dall’esercito tedesco per 29 mesi, dal 8 settembre 1941 fino al 27 gennaio 1944. Si stima che circa 800.000 dei tre milioni di abitanti della città siano morti durante l’assedio: un grande monumento è stato eretto in loro ricordo in Ploščad Pobedy, piazza della Vittoria. Circa un quarto della popolazione vive nelle kommunalka, appartamenti condivisi, in cui bagno e cucina sono usati da più famiglie, retaggio del vecchio regime comunista. Da vedere la Cattedrale di Sant’Isacco, la Colonna di Alessandro, il monastero Alexander Nevskij, la Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato sul canale Griboedova, costruita in memoria dell’attentato all’imperatore Alessandro II; l’Ammiragliato, la Cattedrale di San Nicola, la Piazza del Teatro, la Piazza Sennaja, la Fortezza di San Pietro e San Paolo, la Cattedrale della Resurrezione, l’Istituto Smolnij, la Piazza del Palazzo con il Palazzo d’Inverno, la Prospettiva Nevskij, il palazzo della borsa, la sede dell’Università Statale, ospitata nel Collegio dei dodici sull’Isola Vasilyevskij; Piazza Dekabristov con il monumento a Pietro il Grande, il Teatro Mariinsky, Piazza Ostrovskij, via Carlo Rossi, la Corte dei Mercanti, i magazzini Gostnydvor, i palazzi in stile Art Nouveau, Piazza delle Arti, il Castello degli ingegneri; l’Incrociatore Aurora, che diede il segnale dell’inizio della rivoluzione e che, dopo essere stato auto-affondato durante la seconda guerra mondiale, è stato riportato alla superficie, i Musei letterari di Fëdor Mikhailovič Dostoevskij e Vladimir Nabokov, il Museo dell’Artico e dell’Antartico. 6° giorno, giovedì 13 settembre 2012: San Pietroburgo Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita al Museo Hermitage: uno dei più grandi e famosi al mondo per la vastità e magnificenza delle sale e la raccolta di opere d’arte. Pomeriggio a disposizione per la visita libera della città e lo shopping. Dopo la cena in hotel, escursione in battello sui canali del Neva con la suggestiva apertura dei suoi ponti. Il Museo dell’Ermitage, nel Palazzo d’Inverno, l’ex-reggia imperiale barocca che per due secoli, fino al 1917, ospitò le famiglie degli zar Romanov. Il Palazzo d’Inverno, progettato dall’architetto Bartolomeo Rastrelli, fu completato nel 1762. L’esterno rispecchia il progetto originale rastrelliano, mentre gli interni furono più volte modificati, nel 1806 da Giuseppe Lucchini e Giacomo Quarenghi e nel 1837, quando il Palazzo venne devastato da incendio. Il museo contiene più di tre milioni di opere, ma gli spazi consentono l’esposizione di soli sessantamila pezzi. Dopo la Rivoluzione, il governo sovietico, per ottenere valuta preziosa, dovette privarsi di alcuni pezzi, vendendoli ai musei di New York, Washington e Amsterdam, ma vanta tuttora capolavori di Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, Renoir, Cezanne, Manet, Monet, Pissarro, Rubens, Rembrandt, Van Gogh, Matisse, Gauguin, Picasso, Murillo, Velázquez, Zurbaran, David, Poussin,... General Service - Il bene comune 7° giorno, venerdì 14 settembre 2012: San Pietroburgo Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita a Pushkin. Nel pomeriggio escursione facoltativa a Petrodvoretz. Cena in ristorante caratteristico. General Service - Il bene comune Puškin. In onore del grande poeta Aleksandr Sergeevič Puškin, che vi frequentò il liceo. La località, in epoca sovietica Detskoe Selo, villaggio dei bambini, nome ancora utilizzato dalle ferrovie russe, ma più conosciuta come Tzarskoe Selo, villaggio dello zar, fu residenza della famiglia imperiale russa dall’inizio del XVIII secolo fino al 1917. Nel 1708, Pietro il Grande donò la tenuta acquistata da un nobile svedese, alla moglie, la futura zarina Caterina I, che vi fece costruire nel 1724 la chiesa dell’Annunciazione. La reggia, costruita con fasto eccezionale dai migliori architetti del tempo, tra cui l’italiano Bartolomeo Rastrelli, comprende il magnifico palazzo barocco di Caterina, dalla celebre facciata bianca e blu lunga oltre 300 m, la Chiesa del Palazzo a cinque cupole, la Basilica di S. Caterina, il neoclassico Palazzo di Alessandro, il Palazzo della zarina Maria Pavlova, il Palazzo del Granduca Boris Vladimirovič, l’arco di trionfo di Alessandro I, il Palazzo Puškin e l’Ammiragliato. All’interno, la maggiore attrattiva è rappresentata dalla Camera d’Ambra, una stanza di circa 55 m2 le cui pareti sono completamente rivestite da pannelli decorati con 6 t d’ambra, foglie d’oro e specchi. La Camera originale fu donata dal re prussiano Federico Guglielmo I al suo allora alleato, lo zar Pietro il Grande. Durante la Seconda guerra mondiale la Camera venne smontata dai nazisti e trasferita a Königsberg, dove scomparve e non se ne seppe più nulla, eccezion fatta per alcuni frammenti ritrovati in varie parti del mondo presso collezionisti privati. Nel 2003 è stata aperta al pubblico una nuova Camera ricostruita sulla base di disegni e foto originali. Belle anche la Sala del Banchetto dei Cavalieri e la Sala dei Dipinti. Petrodvoretz, palazzo di Pietro. Cittadina nata intorno alla grande residenza estiva reale di Pietro il Grande, Peterhof. Il complesso del palazzo, splendido e fastoso come Versailles, che comprende 20 edifici e 140 fontane, sorge su 3 terrazze naturali, la prima, sul Golfo di Finlandia, è occupata dal parco inferiore, sulla seconda sorge il palazzo grande, e la terza in alto è occupata dallo stupendo parco superiore con la splendida scenografia della grande cascata che zampilla tra statue dorate di eroi. Fu l’architetto parigino Leblod a organizzare i parchi, progettare l’impianto idraulico per i giochi d’acqua ed edificare il Palazzo di Monplaisir, l’Ermitage e il barocco Palais Marly. L’imperatrice Elisabetta diede poi l’incarico a Francesco Rastrelli di ampliare il Grande Palazzo con l’aggiunta delle ali laterali. All’interno del Bolšoi Dvoretz, palazzo grande, la Sala del Trono, che occupa l’intera larghezza del palazzo e contiene i ritratti dei Romanov e delle loro famiglie; la Sala dei Quadri, con 368 ritratti di donne e fanciulli in costumi diversi e di ogni parte della Russia; la neoclassica Sala da pranzo bianca; la Toilette dell’Imperatrice, con porcellane di Sèvres; lo Studio di Pietro il Grande, rivestito di boiserie intagliata e di quercia. Notevoli le fontane di Nettuno, di Adamo ed Eva e di Sansone, con lo zampillo che sale per 20 m, la fontana piramidale e le due fontane romane ai lati. Nel parco Aleksandra si trova il Cottage, deliziosa residenza neogotica in stile Tudor, molto amato dalla zarina e circondata da un giardino di rose. In città si trova la fabbrica dei famosi orologi Raketa. 8° giorno, sabato 15 settembre 2012: San Pietroburgo > Roma \ Milano Prima colazione in hotel e mattinata dedicata alla visita libera della città. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo di linea Alitalia per Roma alle ore 17.50. Arrivo a Roma alle 19.35. Proseguimento per Milano alle ore 21.30. Con arrivo a Malpensa alle 22.50 dopo 55 minuti di volo. General Service - Il bene comune Notizie Utili Informazioni Documenti necessari: • Passaporto con validità residua di 6 mesi dalla data di partenza e con almeno due pagine libere; • Visto turistico, ottenibile presentando il passaporto in originale, fotocopia della 1° pagina del medesimo, 1 fototessera, modulo apposito debitamente compilato. Operativo volo: Alitalia • • • • AZ560 AZ546 AZ541 AZ1030 8 settembre Milano Malpensa > Mosca 8 settembre Roma > Mosca 15 settembre San Pietroburgo > Roma 15 settembre Roma > Milano Malpensa 12.50 11.05 17.50 21.30 18.25 16.55 19.35 22.50 Hotel quotati o similari: • Mosca - Hotel Holiday Inn Lesnaya **** • San Pietroburgo - Hotel Radisson Sonya **** Note: • Le distanze, i tempi di percorrenza e le descrizioni delle località contenuti nel programma sono fornite a titolo puramente indicativo, le visite previste possono non includere alcuni dei siti o dei monumenti descritti. La sequenza delle visite è da ritenersi orientativa e potrà subire variazioni in dipendenza dalla disponibilità delle autorità preposte ai siti. • Rif. 24.1 UNESCO - Patrimoni dell’Umanità (World Heritage) General Service - Il bene comune • La Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità, adottata dalla Conferenza generale, dell’UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale e possiedono valore di universalità, unicità e insostituibilità. • Alla data del 12 ottobre 2011 la lista contiene 911 siti in 151 paesi dei 187 che hanno ratificato la Convenzione. 10 Il bene comune I SOCI REGIONI: LOMBARDIA PIEMONTE VENETO LIGURIA EMILIA ROMAGNA LAZIO CAMPANIA SARDEGNA General Service - Il bene comune MARCHE 11 Associazionismo vincente per imprenditori indipendenti Centro Direzionale Colleoni Viale Colleoni 25, Palazzo Pegaso 3 20864 Agrate Brianza (MB) tel. 039/6899896 [email protected] Il bene comune