Centro per il Bambino
e la Famiglia di Bergamo
Il Centro per il Bambino e la Famiglia è una struttura dell’ASL di Bergamo che offre
servizi specialistici per il bambino e la famiglia con particolare attenzione alle
problematiche riferite alla violenza e agli abusi sui minori. Le persone che
usufruiscono dei servizi del CBF provengono da Bergamo e provincia, ma anche da
fuori provincia in quanto il Centro è riconosciuto in Lombardia quale polo di
eccellenza e partner della Regione in progetti pilota a rilevanza nazionale ed
internazionale per la prevenzione dell’abuso sessuale su minori e la stesura di linee
guida sul tema.
Il logo del CBF,
stilizzazione
dell’ideogramma
giapponese che
rappresenta l’armonia
Da molti anni (1991), presso il Centro, prestano la
loro attività professionale, psicologi, psicoterapeuti,
criminologi, mediatori e consulenti, con formazione
altamente specifica, in grado di garantire interventi
qualificati per le famiglie in crisi e per la gestione
delle conflittualità. Quello che si propone è una
serie di attività specialistiche che non si trovano nei
servizi pubblici di base, ma che sono equiparabili
alle attività ospedaliere di alta qualità.
L’aggiornamento degli operatori e le prassi
professionali sono costante aggiornate sulla base
della letteratura internazionale.
L’ approccio terapeutico del CBF si propone di curare quelle componenti ‘malate’, soprattutto relazionali,
che all’interno di una famiglia potrebbero dar luogo a comportamenti limite ed imprevedibili. Si tratta di
intervenire in modo non giudicante ma di ‘curare’, per evitare che la situazione degeneri ulteriormente, in
una escalation di azioni e comportamenti che possono sfociare in quei casi che ormai quotidianamente la
cronaca tristemente riporta.
In questi ultimi anni il Centro ha sviluppato attività innovative orientate
alla prevenzione e agli interventi precoci. La scelta dei nuovi servizi è
nata da una valutazione attenta dei bisogni emergenti delle famiglie e
dalla ricerca di interventi professionali capaci di produrre risultati
concreti.
Particolare attenzione è stata dedicata agli interventi di sostegno delle
funzioni dei genitori nelle diverse fasi di vita della famiglia, con
l’obiettivo di migliorarne le competenze e aiutarli a superare i momenti
di difficoltà, nel convincimento che la famiglia può avere dei problemi
ma ha anche le soluzioni..
“I genitori possono donare ai figli
solamente due cose: le radici e le ali.”
Proverbio del Québec
CBF- Via S.Martino della Pigrizia 52, 24129 Bergamo - Tel.035.262300 - www.centrobambinoefamiglia.it
In particolare sono state proposte attività di:
• Prevenzione
Un esempio: aiutare le neo-mamme a superare la depressione post partum
L’obiettivo che ci siamo prefissi nel predisporlo è offrire alle donne in gravidanza,
alle neomamme e ai loro compagni la possibilità di ricevere indicazioni veritiere
e chiare su questo disturbo e di poter usufruire di un supporto specialistico
laddove ce ne fosse bisogno.
In cosa consiste: il CBF, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera “Ospedali
Riuniti” di Bergamo e con gli studi pediatrici della provincia di Bergamo, offre la
possibilità alle neomamme di effettuare a 6-8 settimane dopo il parto, senza
costi, uno screening (costituito da colloquio e compilazione di questionari)
mirato per la depressione postparto. In seguito allo screening, in collaborazione
con professionisti della Salute Mentale (psichiatri, psicoterapeuti), il CBF offrirà
la possibilità di ricevere cure adeguate alle mamme sofferenti di questo problema.
•
Diagnosi
Un esempio: stiamo sperimentando nuove modalità di diagnosi delle relazioni genitoriali utilizzando
protocolli di valutazione utilizzati da anni a livello internazionale; l’utilizzo di tali protocolli nasce dalla
collaborazione del CBF con esperti internazionali del settore con cui siamo in contatto
•
Consulenza
Un esempio: interventi di mediazione familiare.
Il CBF lavora con coppie separate, genitori conflittuali, figli rifiutanti,
proponendo loro interventi finalizzati ad un confronto costruttivo e a una
riattivazione di modalità relazionali più costruttive per loro ed i loro figli.
Molto spesso la decisione di separarsi avviene in assenza di informazioni
adeguate relative a coloro che diventeranno i protagonisti della vicenda
separativa. Si tende a non considerare o a sottovalutare ma anche, in alcuni
casi, ad esagerare le conseguenze che una tale riorganizzazione delle
relazioni familiari comporta per gli adulti e per i bambini. Inoltre spesso
manca la consapevolezza che esistono modalità di confronto alternative allo “scontro”: con l’aiuto di
personale qualificato si può imparare a collaborare, a condividere risultati e progetti comuni, a
mantenere aperta una via di comunicazione nonostante le difficoltà presenti. Per rispondere a queste
esigenze il CBF offre servizi ed interventi innovativi per aiutare i genitori ad essere protagonisti della
separazione e a raggiungere un accordo soddisfacente per loro e per i figli, prevenendo le difficoltà
legate all’interruzione del dialogo tra gli adulti e alla rinuncia al ruolo di genitori.
•
Terapia individuale, familiare e per gruppi;
Tra gli interventi clinici più importanti ed innovativi c’è la Terapia Multifamiliare.
Si ispira al modello terapeutico sperimentato presso il Marlborough Family Service di Londra, presso il
quale i nostri operatori hanno fatto stage formativi, che si è rivelato efficace nel promuovere la
partecipazione attiva delle famiglie rispetto all’analisi e alla soluzione dei propri problemi. L’attività
terapeutica prevede che più famiglie (da quattro a otto) contemporaneamente siano presenti presso
l’Unità Diurna, una struttura predisposta appositamente con ambienti di tipo domestico (cucina, sala da
pranzo, stanza giochi, ecc.), per incontri che durano un’intera giornata, più volte alla settimana. Il
contesto cerca di ricreare situazioni tipiche della vita quotidiana, connotate da un forte coinvolgimento
personale, in cui ciascuno sia interessato e partecipe alle vicende degli altri e venga incoraggiato ad
esprimere opinioni, commenti e proposte. L’attività intende favorire i contatti e lo sviluppo di legami
tra le famiglie, promuovere il comune impegno ad affrontare le difficoltà condivise, aiutare a pensare e
sperimentare soluzioni nuove, per migliorare i rapporti interni a ciascuna famiglia, imparando gli uni
dagli altri secondo il principio del mutuo-aiuto.
CBF- Via S.Martino della Pigrizia 52, 24129 Bergamo - Tel.035.262300 - www.centrobambinoefamiglia.it
Il modulo di terapia (chiamato “ciclo”) consiste in un periodo di 10 giornate che le famiglie trascorrono
(dalle ore 9 del mattino alle 15 del pomeriggio) presso l’Unità Diurna del CBF. Per ogni ciclo le famiglie
coinvolte sono in media 7, i minori 13 e gli adulti 11. La durata media della terapia per ogni famiglia è di
2-3 cicli. Dal 2004 (anno di inaugurazione) al dicembre 2012 l'intervento di terapia multifamiliare ha
coinvolto 103 famiglie, con 174 adulti e 191 minori per un totale di 365 persone.
Le problematiche trattate hanno riguardato: trascuratezza, maltrattamento fisico e psicologico, grave
conflittualità coniugale, difficoltà relazionali tra genitori e figli, varie forme di dipendenza (sostanze,
gioco…), contrasto culturale intra-familiare, sospetto abuso sessuale e disturbi del comportamento.
L’efficacia della terapia, calcolata come inverso della percentuale di recidive, è stimata nell’87%
•
Gruppi di parola - un servizio per figli di coppie separate conflittuali
La separazione fra i genitori rappresenta un evento critico, doloroso e stressante che coinvolge la
coppia e si ripercuote sui figli. Spesso in questa situazione per i bambini è difficile comunicare i loro
sentimenti, le paure, le emozioni che caratterizzano un fase così difficile della storia familiare.
Per aiutarli abbiamo pensato di introdurre i “Gruppi di parola”, cioè un intervento in cui i bambini si
ritrovano con altri coetanei che vivono le stesse difficoltà e, con l’aiuto di professionisti appositamente
formati, hanno la possibilità di esprimere liberamente quanto hanno vissuto, senza timore di venire
giudicati o di ferire i propri genitori.
L’intervento si prefigge di fornire ai bambini (dai 6 anni fino ai 17 anni, figli di coppie conflittuali che si
stanno separando o già separate) e ai loro genitori competenze utili per facilitare la comunicazione e la
risoluzione dei problemi connessi alla separazione.
L’obbiettivo del Gruppo di parola è di aiutare i bambini ad avere maggiore chiarezza rispetto a quanto
sta succedendo in famiglia e a migliorare la qualità del rapporto con i propri genitori.
Dare parola ai figli, anche se piccoli, nella fase di separazione dei propri genitori significa aiutarli a
superare la fase di passività, in cui subiscono ciò che accade, rendendoli soggetti attivi e capaci di
convivere meglio con la complessità della propria famiglia.
Il Gruppo di parola si struttura in quattro incontri di due ore ciascuno con cadenza settimanale. E’
composto da 8/10 bambini suddivisi per età.
E’ necessario che entrambi i genitori diano il proprio consenso affinché il figlio possa partecipare al
gruppo. I genitori saranno incontrati individualmente prima dell’inizio del lavoro di gruppo e al termine
dei quattro incontri.
•
Family Group Conference (FGC) (Riunione di famiglia)
Il protocollo d’intervento delle Family Group Conferences è rivolto alle famiglie che si trovano in
situazioni di gravi difficoltà relazionali con figli minori e si prefigge di facilitare l’emergere di soluzioni a
tali problemi. Nel FGC la famiglia è posta al centro del processo decisionale poiché è riconosciuta non
solo come disfunzionale ma anche capace di esprimere positive capacità. Presso il Centro per il
Bambino e la Famiglia dell’ASL di Bergamo operano “facilitatori” esperti in questo protocollo
d’intervento che ha avuto origine in Nuova Zelanda e visto importanti sviluppi in Gran Bretagna e negli
Stati Uniti. I presupposti su cui si basa questo intervento sono i seguenti:
- La famiglia ha la forza per cambiare e ha le potenzialità per trovare delle soluzioni alla propria
situazione
- La spinta al cambiamento si scopre attraverso l’ascolto e il confronto tra gli stessi membri del gruppo
famiglia
- La famiglia è l’esperta di se stessa
- Conferire potere alle persone è preferibile rispetto al far controllare le persone da un servizio
preposto
- Le FGC danno valore alle relazioni tra le persone
- Le FGC rafforzano il ruolo della famiglia nella tutela del benessere del bambino
- Le FGC contrastano l’isolamento delle famiglie a rischio.
Il Family Group Conference è un’offerta attiva da due ani presso il Centro per il Bambino e la Famiglia (CBF).
CBF- Via S.Martino della Pigrizia 52, 24129 Bergamo - Tel.035.262300 - www.centrobambinoefamiglia.it
•
Interventi di facilitazione delle relazioni genitoriali
A fronte di famiglie in gravi difficoltà educative e relazionali, in questi anni i cosiddetti “incontri
protetti” (incontri tra genitori e figli alla presenza di un operatore sociale) esperiti nei luoghi “neutri”
(strutture create negli spazi messi a disposizione dei servizi), sono progressivamente aumentati di
numero nella prospettiva della tutela, del diritto di visita del genitore non affidatario e del diritto al
mantenimento della relazione. In altri paesi europei questi interventi sono orientati all’aiuto e non solo
al controllo, e denominati in modo che si eviti l’ambiguità del riferimento alla presunta neutralità sia
del luogo che dell’operatore (Es. in Gran Bretagna esistono i “Child and Family Contact Centers”; in
Francia i “Points rencontre”). L’obiettivo di questi approcci diventa quello di favorire, facilitare,
proporre la possibilità di una “ripresa” di un rapporto, di una relazione che per svariati motivi (es.
rifiuto di un genitore da parte dei figli nell’ambito di una separazione o allontanamento del minore dal
nucleo familiare per possibili maltrattamenti) può essersi resa difficile, poco praticabile, forse anche
rischiosa ma non evitabile.
Partendo da queste direttive, l’aspetto innovativo del progetto in essere al CBF è costituito dalla
partecipazione contemporanea di più famiglie, con il possibile coinvolgimento di tutti i membri del
sistema (genitori, nuovi compagni, figli), ad incontri settimanali. Tali incontri prevedono la presenza
delle famiglie presso il Centro e/o presso realtà territoriali (es. Parco Faunistico Le Cornelle, musei etc.)
per la durata di un pomeriggio alla settimana. Il contesto e il clima relazionale devono facilitare gli
incontri: il luogo deve essere il più vicino alla dimensione familiare di vita dei bambini e degli adulti,
accogliente e non estraniante; in altri casi le situazioni stimolanti date dal contesto (es. parco o museo)
fungono da “input” per il crearsi di relazioni cooperative tra i partecipanti. L’obiettivo di questo
progetto è di fornire un intervento che faciliti lo “sblocco” di un sistema familiare “inceppato”. Il
coinvolgimento dell’intera famiglia permette un impatto potenzialmente maggiore sulle dinamiche del
sistema familiare, che contribuiscono alla sua impasse. Gli interventi caratterizzati da una attenta fase
di preparazione precedente agli incontri, vengono condotti da una equipe di psicologi con esperienza
nella gestione di famiglie con genitori separati altamente conflittuali, maturata all’interno di strutture
specialistiche per minori e famiglie
L’intervento si propone di fornire a tutti i membri della famiglia ambienti stimolanti in grado di creare
“connessioni” tra genitori e tra genitori e i figli, secondo i seguenti criteri:
- valorizzazione delle capacità relazionali e decisionali della famiglia (empowerment);
- valorizzazione e attivazione delle persone significative per le famiglie;
- tutti gli interventi “coatti” devono poter essere ricontrattati con gli interessati, al fine di
ripristinare le naturali responsabilità dei protagonisti delle relazioni genitoriali.
E inoltre proponiamo
•
La valutazione e il trattamento delle relazioni genitoriali
L’intervento è volto a individuare le relazioni familiari disfunzionali che hanno determinato condotte
inadeguate per la crescita dei figli. Attraverso colloqui a cadenza quindicinale, si cerca di verificare la
possibilità di evoluzioni positive che restituiscano al minore una famiglia con maggiori competenze
•
Valutazione e sostegno al bambino abusato.
L’intervento ha lo scopo di comprendere se si è verificato l’abuso e quali conseguenze ha prodotto,
tramite un percorso diagnostico e un primo sostegno psicologico al bambino.
•
Psicoterapia individuale per i minori
Si tratta d’interventi proposti per curare gli eventi traumatici di trascuratezza, abbandono,
maltrattamento, e abuso. Sono proposti incontri a cadenza settimanale di quarantacinque minuti di
durata, finalizzati alla rielaborazione delle esperienze vissute.
•
Colloqui clinici per i genitori dei minori abusati
Si tratta di sostenere l’adulto “protettivo” rispetto al rischio di essere sopraffatto dal dramma del
trauma subito dal figlio. Gli incontri, individuali o di gruppo, intendono altresì favorire la ricerca delle
soluzioni più adeguate per proteggere i figli dalle conseguenze più negative degli episodi vissuti.
CBF- Via S.Martino della Pigrizia 52, 24129 Bergamo - Tel.035.262300 - www.centrobambinoefamiglia.it
•
Interventi di cura per disturbi post traumatici da stress
L’intervento psicologico è mirato a stabilizzare la fase acuta, attenuare le risposte allo stress, mobilitare
le risorse delle persone coinvolte, normalizzare e facilitare il recupero della loro funzionalità. La tecnica
utilizzata è chiamata dell’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), considerata uno dei
migliori strumenti a disposizione per le patologie da stress. Si tratta di una semplice procedura di
esposizione immaginativa allo stimolo traumatico, facilitata da un "distrattore" (i Movimenti Oculari).
Tale approccio terapeutico è stato convalidato dalla American Psychological Association e
dall'International Society for Traumatic Stress Studies (ISTSS) che ha pubblicato un libro dove stabilisce
che l'EMDR è efficace nella terapia del PTSD, in base ai lavori di ricerca pubblicati.
Tale strumento oggi viene messo a disposizione dei cittadini bergamaschi dal Centro per il Bambino e la
Famiglia dell’Asl di Bergamo.
•
Interventi di Psicologia Giuridica
•
-
Audizione protetta
Per i minori vittime o testimoni di reati viene garantito, presso la sede del Centro, uno
spazio alternativo alle sedi giudiziarie al fine di diminuire gli effetti traumatici della
testimonianza. L’audizione protetta si prefigura anche come una “consulenza” offerta agli
organi di giustizia, finalizzata comunque alla tutela della salute del minore (L.66/96).
-
Consulenza legale e professionale
Viene garantito agli operatori dei diversi livelli istituzionali una consulenza sia di diritto
civile che penale al fine di rendere efficiente la gestione delle situazioni affrontate. Altresì
viene offerta una consulenza professionale agli operatori che la richiedono.
Proposte formative
I percorsi informativi-formativi sono rivolti a tutti gli operatori che hanno a che fare con famiglie, e con
bambini in particolare, per comprendere meglio le peculiarità del maltrattamento e la situazione che si
viene a creare in un nucleo familiare che maltratta.
Vengono sviluppate iniziative di sensibilizzazione (sul tema del maltrattamento e dell'abuso minorile,
delle problematiche della famiglia, dei possibili momenti critici vissuti da bambini e ragazzi) in
collaborazione con gli operatori del territorio e delle agenzie educative presenti nella comunità.
Sono altresì proposti momenti formativi dedicati specificatamente agli operatori sociali, socio-sanitari e
sanitari. Infine si progettano seminari, workshop, docenze specifiche, anche in collaborazione con le
Università, finalizzati all'incremento della qualità professionale da offrire per migliorare l'efficacia degli
interventi.
L'obiettivo fondamentale è definire una prassi operativa il più possibile condivisa ed integrata tra i vari
operatori che si occupano di infanzia, tale da fornire al minore piena tutela e sostegno adeguato alle
sue necessità evolutive.
CBF- Via S.Martino della Pigrizia 52, 24129 Bergamo - Tel.035.262300 - www.centrobambinoefamiglia.it
Recapiti del
Centro per il Bambino e la Famiglia
Il CBF si trova a Bergamo, nel quartiere di Longuelo, in Via San Martino della Pigrizia
al numero civico 52, all'incrocio con Via Strada Vecchia.
- Telefono 035.262300
dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
In altri orari è in funzione la segreteria telefonica dove potete lasciare
un messaggio ed il vostro recapito telefonico per poter essere richiamati.
- Fax 035.4328940
- Posta elettronica [email protected]
Come raggiungerci
Provenendo dalla tangenziale (S.S 671) uscire all’uscita LONGUELO, proseguire
fino al rondò del nuovo ospedale (Papa Giovanni XXIII), prendere la terza uscita
a destra e dopo il cavalcavia arrivati ad un nuovo rondò prendere la seconda
uscita a destra fiancheggiando una costruzione con alla base negozi e un bar.
Proseguire fino al semaforo, girare a destra e continuare dritto fino a piccolo
rondò, prendere a sinistra costeggiando un parco e il campo da calcio.
Prendete la strada che si trova dietro il campo da calcio. Dove la strada inizia a
salire c’è l’incrocio con Via Strada Vecchia e l’inizio Via S.Martino della Pigrizia.
La casa gialla grande che si trova sull’incrocio è la nostra sede. Il cancello
d’ingresso è il primo che trovate sulla destra appena imboccata la Via
S.Martino della Pigrizia. Il numero civico è il 52.
Provenendo da Via Broseta (centro città a Bergamo), proseguire in direzione
Longuelo/Curno, passare la sede della Croce Rossa, andare dritto al semaforo,
la strada poi fa una curva a destra (a sinistra, sotto trovate i campi da tennis) e
arriva a un piccolo rondò, andare dritto costeggiando un parco e il campo da
calcio. Prendete la strada che si trova dietro il campo da calcio. Dove la strada
inizia a salire c’è l’incrocio con Via Strada Vecchia e l’inizio Via S.Martino della
Pigrizia. La casa gialla grande che si trova sull’incrocio è la nostra sede. Il
cancello d’ingresso è il primo che trovate sulla destra appena imboccata la Via
S.Martino della Pigrizia. Il numero civico è il 52.
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